Titolo / Bottonificio Luparense. Customization guide. Autore / Luca

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Titolo / Bottonificio Luparense. Customization guide. Autore / Luca
Titolo / Bottonificio Luparense. Customization guide.
Autore / Luca Fattore
Università / IUAV, Treviso
Corso di Laurea / Laurea in disegno industriale
Anno Accademico / 2011/2012
La guida progettata mira ad ottimizzare la comunicazione tra cliente e azienda
durante la fase di progettazione. In questa fase le due parti collaborano per
scegliere le varianti di lavorazione utili alla realizzazione del bottone su misura,
cioè personalizzato in base alle esigenze del cliente.
Attraverso la scomposizione del bottone in 7 livelli (ognuno legato ad una diversa
fase di lavorazione) è stata realizzata una semplice infografica che, in un solo
sguardo, presenta le varianti di lavorazione sulle quale il cliente può o meno
intervenire. Questo sistema è stato poi applicato ad una classificazione basata
sulla tipologia di materiale; è infatti proprio il materiale scelto per la realizzazione
del bottone che determina limiti tecnici di lavorazione e caratteristiche estetiche
(quest’ultime esaltate, all’interno della guida, attraverso serie di analogie visive).
Infine i modelli di bottone, che si è scelto di presentare, sono tutti modelli base,
cioè unità minime dalle quale il cliente può partire per personalizzare il prodotto.
Test in azienda, svolti per verificare l’efficacia del progetto, hanno registrato un
netto calo delle difficoltà comunicative tra azienda e cliente e una conseguente
ottimizzazione dei tempi in fase di progettazione, nonchè della corrispondeza
tra idea iniziale del cliente e risultato finale.
Indice ragionato: Organizzati i modelli base secondo il materiale, e codificati
grazie alla semplificazione dei codici prodotto già esistenti in azienda, il bottone
è stato scomposto in 7 livelli, ognuno legato ad una diversa fase di lavorazione.
Questi hanno permesso la costruzione di una semplice infografica che,
in un solo sguardo, presenta le varianti di lavorazione sulle quali il cliente
può, o meno, intervenire direttamente. L’infografica viene introdotta nella
parte iniziale della guida attraverso un inserto (sedicesimo) in carta da lucido
trasparente, tale tecnica permette di avere una visione in contemporanea
dell’oggetto e della sua scomposizione in livelli. Questa prima parte della guida
mira a rappresentare il bottone spiegandone “l’anatomia” e il processo produttivo.
Acquisite queste informazioni, il cliente ritroverà lo stesso linguaggio grafico
nella sezione centrale della guida, quella più corposa, legata alla presentazione
dei modelli e dei dati relativi ad essi. La stessa infografica è infatti riproposta
nelle anteporte delle sezioni legate al singolo materiale e mostra, attraverso
“l’accensione” (o lo “spegnimento”) del relativo livello, le tipologie di lavorazione
che quel dato materiale permette, o meno.
La parte conclusiva della guida racconta invece il ruolo dell’azienda all’interno
del fashion design e presenta una sequenza di immagini estratte dalle collezioni
realizzate dai clienti più prestigiosi. Questa sezione (intitolata “custom collection”)
vuole mostrare una serie esempi di customizzazione, punti di arrivo ai quali il
cliente può giungere appunto attraverso la realizzazione di un bottone su misura.
Per non tralasciare l’importanza legata all’esperienza tattile, è stato infine allegato
alla guida un modulo di richiesta campioni che il cliente può inviare direttamente
all’ azienda. Questo è imbustabile nelle buste formato B5 oppure, una volta piegato,
in quelle classiche di formato C6/C5. Per finire una semplice mappa spiega come
raggiungere il bottonificio dalle principali città della regione.
Modalità di ricerca: Il progetto nasce dall’ analisi del rapporto che si stabilisce tra
azienda e cliente durante la fase di progettazione/customizzazione del prodotto.
Si sono potute riscontrare evidenti difficoltà comunicative dovute alla mancanza
di un codice comune tra le parti, difficoltà che comportano un notevole dispendio
di tempo per l’azienda e uno stato di stress nel cliente che gli impedisce di
affrontare al meglio questa importante fase in cui egli è protagonista assoluto.
Il processo di customizzazione infatti prevede che il cliente personalizzi il bottone,
progettandolo assieme all’azienda, in base alle sue esigenze. Questi ha dunque
bisogno di conoscere il processo produttivo e le varianti di lavorazione sulle quali
può, o meno, intervenire direttamente. L’azienda invece ha bisogno di rendersi
comprensibile indirizzando il cliente, in maniera semplice e ordinata, verso
le scelte progettuali utili al fine di realizzare ciò che egli ha in mente.
Un’approfondita ricerca ha dimostrato come i bottonifici si affidino a corposi
ed ingombranti campionari, inutili ai fini della progettazione con il cliente e privi
della componente estetica. Non esistono inoltre cataloghi aziendali (al massimo
sono scansioni dei campionari fisici) ne, tanto meno, guide alla customizzazione.
Struttura della ricerca: La raccolta dei contenuti (selezione modelli, raccolta
dati tecnici, parti testuali) è stata effettuata direttamente in azienda con incontri
e interviste. Il materiale è stato poi fotografato attraverso la realizzazione
di un apposito set fotografico e ottimizzato in post-produzione.
I bottoni selezionati sono stati infine classificati e codificati sulla base del tipo
di materiale usato per la loro realizzazione; è questo, infatti, che determina
i limiti tecnici di lavorazione e le qualità estetiche (quest’ultime vengono esaltate,
all’interno della guida, attraverso analogie visive). Forma e colore sono state invece
tralasciate in quanto caratteristiche non catalogabili; queste infatti non risentono
di veri e propri limiti tecnici e le soluzioni ricavabili sono pressochè infinite.
Tutti i bottoni selezionati inoltre sono modelli base, cioè unità minime dalle quali
il cliente può partire per realizzare un prodotto su misura. L’ampia realtà produttiva
del bottonificio rende infatti impossibile classificare i bottoni frutto di particolari
lavorazioni proprio perchè, anche queste come forma e colore, si esprimono
in una gamma talmente vasta da non essere quantificabili.
Risultati: Un prototipo della guida è stato testato per poterne verificare
l’efficacia. Il test ha registrato una netta riduzione delle difficoltà comunicative
tra azienda e cliente e la conseguente ottimizzazione delle tempistiche in fase
di progettazione, nonchè della corrispondenza tra l’idea iniziale del cliente
e il risultato finale. Secondariamente ha dimostrato anche come il prodotto
acquisica valore e importanza se comunicato prestando attenzione, oltre
che alla componente funzionale, anche a quella estetico-compositiva.
Luca Fattore
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