il pan al p.c110 collegio

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Avvertenze.
.A domicilio in tutta l'Italia -Un anno L. 4.
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TI Giornale si pubblica ogni
Sabato
. Direzione e Amministrazione via
In. Faggiola n. 8. - Le lettere non
frencate si respingono. - I manoscritti
ancorchè non pu!ibiicati non si restituiscono Si renderà conto dei libri
e giornali rimessi ali VI tizio qualora
sieri° conrormi allo spirito del periodico. - Gi annunzi cent. 15 per linea
o spazio di linea.
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Un numero separato costa cent. 10.
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Deus Vos benedica!, dununodo Veritas
« Benedico tutti gli associati alla CROCE
Pisx N A coraggio LEONE XIII a/ Direttore. (16 Ottobre 1881).
PERIODICO
praecedat, comitettir et scquatur.
SETTIMANALE
P. PP. I X.
( Pio 1 X agli 8-rittori della Croce
Le inserzioni per la CROCE 1 2 18ANA, dalla Francia si ricevono esclusivamente presso l'Agence principale de Publicité E. E. OCLIERIHT, Paris, rue de Richelieu 92.
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Il GIorito, giornale quotidiano politico
amministrativo con corrisponcle,.ze da Pisa
a centesimi 5.
Lunedì, 3 corrente, anniversario
della solenne incoronazione del nostro S. P. LEONE XIII, non manc,ammo di umiliare a S. S. per mezzo
di S. E. R.ma Monsig.
nostro illustre concittadino ed Elemosiniere di S. S., i sentimenti di omaggio e di inalterabile devozione della
Direzione e Redazione dell'umile nostro periodico, chiedendo al tempo medesimo e per essa e per gli associati
1' apostolica benedizione.
Monsignor Sanminiatelli con la
squisita gentilezza che lo distingue
ci dava un'altra prova della sua premura e del suo affetto per la Croce
Pisana, rispondendo tosto al nostro
telegramma con la seguente preziosa
lettera che ci affrettiamo a comuni' ci'are ai nostri lett
„ Ill.mo Sig. Direttore,
IL PAN AL P.C110 COLLEGIO
La prima domenica di Quaresima, gli
E.mi e R.mi signori Cardinali, presenti in
Roma, si recarono al Palazzo Apostolico del
Vaticano per offrire a Sua Santità i loro
omaggi e le loro felicitazioni, si pel Suo
natalizio , che il giorno stesso ricorreva,
come per la Sua Coronazione a Sommo Pontefice, di cui il 3 marzo si celebrò il sesto
anniversario.
Sua Santità riceveva nella sala del trono
il Sacro Collegio, a nome del quale l' E.mo
e R.ino sig. Card. Caini:lo Di Pietro, che
ne. è il Decano, pronunciava un indirizzo,
al
i „quale il Santo Padre rispondeva con questo importante discorso :
Dal Vaticano, 3 marzo 1884,
ore 6 poni.
I sentimenti di devozione inalterabile, i voti ed auguri della
Direzione, Redazione ed associati
della Croce risana, inviati al S.
Padre per l' odierna fausta ricorrenza, furono subito da me umiliati a Sua Santità.
Il S. Padre ringrazia per tale
atto di filiale ossequio ed attaccamento, e perchè questi sentimenti
mai abbiano a venir meno, manda
l' apostolica benedizione a Lei, signor Direttore, alla Redazione ed
a tutti gli associati al benemerito
periodico La Croce Pisana.
Colgo ben volentieri quest' occasione per segnarmi con affetto
Della S. V. Ill.ma
Servitore vero
..1a.Ess.13.1)no SAIWANIATEILL11
Elemosiniere di S. S. »
La bnedizione del S. Padre ci
solleva e ci consola nell'aspra lotta
che dobbiamo sostenere per sorreggere questa nostra pubblicazione, e ci
è arra di migliore avvenire per essa.
VIVA LEONE XIII!
1,
« Gli augurii di felicità che in questo giorno doppiamente per Noi ricordevole Ci presenta il Sacro Collegio, i voti che innalza
al cielo per Noi, toccano in modo speciale
il Nostro cuore, e Ci Muovono ad attestargli il Nostro più vivo e pieno gradimento.
Il S. Collegio, che divide con Noi le cure
del governo della Chiesa, conosce a preferenza il bisogno grandissimo che a conforto
e sostegno della Nostra debo:ezza abbiamo
degli umani e più dei celesti soccorsi. La
profonda trepidazione da cui fu compreso
l' animo Nostro, qeando senza alcun Nostro
merito Ci vedemmo chiamati al sommo
Pontificato, si ridesta in Noi vivissima in
questo sesto anno che dolorosamente si
chiude dopo averci rapito di mezzo a voi
alcuni illustri membri che Ci eran carissimi,
e dopo aver portato nuovi colpi contro la
Chiesa.
La quale invero da difficoltà d'ogni genere e sempre crescenti vede per ogni dove
osteggiata la sua divina missione. Ma più
lamentevoli e gravi sono le offese che riceve qui in Roma, giacche la feriscono nel
centro stesso della s':a vita, e sono dirette a mettere ostacolo azione del supremo suo Capo. — E però di grave amarezza
Ci fu cagione veder colpita di dura sentenza
un'Istituzione che forma l' onor della Chiesa,
del Romano Pontificato e della stessa Italia.
Intendiamo parlare della Propaganda. P facile infatti il riconoscere quanto, con tac
sentenza, peggiori addivengano le condizioni
del suo patrimonio; sia perchè vengono assoggettati i suoi capitali bile vicende incerte sempre ed instabili di una rendita
pubblica; sia perchè ad essa non è lasciato
il potere di disporre, neppure in caso di
urgente necessità, dei detti suoi capitali, nè
di aumentarli per nuovi lasciti pii, senza
l'intervento di uno estraneo potere. — Ma,
sollevandoci a considerazioni più alte, Ci
apparisce la Propaganda, quale essa è veramente, un'Istituzione di ordine assolutamente
superiore, e per natura sua affatto indipendente da egei laica autorità; come quella
che fu fondata dai Romani Pontefici cui sono
in virtù del supremo ministero apostolico di
investiti, ed è ordinata direttamente alla propagazione e conservazione della fede nelle
varie parti della terra, al compimento della
sublime missione della Chiesa, a salute del
mondo. A. questo fine i Romani Pontefici
trasfusero in essa tanta parte del loro eccelso potere, ed è per suo mezzo che essi
fanno giungere ai popoli più lontani i bene-
del Sacro Ospizio e da S. E. il Principe Orficii della redenzione. Innumerevoli paesi di
sini Assistente al Soglio. e circondata o seAfrica,, di Asia, 'delle due Americhe, dell' Oceania e della stessa Europa, se hanno guita dalla sua Nobile Corte o da moltissimi
potuto godere della luce dell'Evangelo e Arcivescovi, Vescovi e da Abati mitrati, in
sedia gestatoria faceva il suo ingresso nella
della vera civiltà che ne deriva, lo devono
Cappella Sistína, mentre tutto il popolo ria questa benefica Istituzione. — Ed appunto
perciò essa fosse in grado di rispondere al- verentemente.piegava il ginocchio al passaggio del Vicario di Gesù Cristo "che incedeva
l'alto l'oro disegno, i Papi la fornirono essi
stesso di ampio censo e di rendite copiose, benedicendo tutti.
e coll'esempio e colla parola indussero la catEntrato nella Cappella Sistina e preso
posto nel trono davasi principio al Pontifitolicità tutta quanta a fare altrettanto, —
Onde non è meraviglia che uomini anche cale, celebrato da Sua Ernin, nza R.ma il
meno benevoli alla Chiesa si sieno sempre
Cardinale Iacobini Ludovico Segretario di
mostrati larghi di lodi per questa Istituzio- Stato di Sua Santita e primo degli Eininenne; non è meraviglia che il suo patrimonio
tissimi porporati creati. da Leone XIII refosse rispettato anche dal Governo.imper.ale
sidenti in curia.
di Francia, e -che il Potente, arbitro allora
ritirante il canto del Credo, la Santità
delle sorti di Europa, l' encondasse altamen- 'Sua ordinò a Monsignor Prefetto delle cerite e la proteggesse. Tale essendo Pertanto monie a postoliche di Chiamare all'assistenza
l'indole di questo Pontificio litu o, qua- al Sogno i Monsignnri Pietro Sonhiranne Velunque atto che abbia per effetto di assog- scovo di Belley e Felice Billard Vescovo di
gettarlo in qualsiasi modo ad un potere e- Careassona, i quali dal suddetto Prelato sona
straneo e di mettere ostacoli alla sua azione, stati formalmente istallati nel banco del Colè un attentato contro la libertà del. Capo legio dei predetti Vescovi Ass!stenti.
della Chiesa nell'esercizio della sua spirituale
Ponevasi termine alla sacra funzione con
autorità, nelle funzioni dell'apostolico mila Benedizione Papale alle 12 112. Assisteva
nistero . — Per queste ragioni di ordine alla funzione, secondo il consueto, il principo
altissimo, Noi sentiamo il dovere di levare Gran Maestro dell'Ordine Sovrano di Malta
la Nòstra voce, e di denunziare ai cattolici in abito di formalità con due Cavalieri di
di tutte le nazioni, che per tanti titoli vi compagnia, secondo le prescrizioni del Cerehanno interesse, questa nuova offesa ii..flitta moniale, tutto il Corpo Diplomatico accrealla Sede Apostolica. — Noi intanto, come
ditato presso la S. Sede, col rispettivo perme glio Ci sarà dato, Ci studieremo di provsociale delle AMbasciate e Legazioni, ed apvedere alle esigenze amministrative di cosi
presso immediatamente gli altri Cavalieri
vasta e splendida Istituzione. Ma quanto più . addetti al Gran Magistero del summentovato
crescono por Noi le difficoltà, e la cot.d:zone Sovrano Ordine di Malta.
Nostra si aggrava, tanto maggiore Ci atNegli altri banchi poi assistevano alla
tendiamo dal Sacro Collegio il concorso, tan- solenne cerimonia le dame appartenenti al
to più abbondante dai fedeli di tutto il mondo
Corpo Diplomatico, il Patriziato e la N:liltà
l'aiuto delle loro preghiere, del' opera loro,
romana e gran numero di signori e signore.
della loro generosità. Ci auguriamo così, che
largamente si compiano i vo: i da Lei, signor
Cardinale, testò espressi, che cioè, ad onta
gerriere
di tutti gli sforzi nemici, non abbiano mai
da mancare alla Sede Apostolica i mezzi
per la diffusione del Vangelo e per le opere
5 marzo.
dell' Apostolato.
Non parlerò di trattenimenti carnevaE con questa fiducia, ringraziando di
leschi, be de:le numerose feste di questi
nuovo il Sacro Collegio dei suoi, felici 'augiorni passati, poichè Io stato dell'animo
gurii, come pegno del Nostro particolarismio, affiato da dolorosa sciagura domestica.
simo affetto, impartiamo clan' intimo del
riferire queste cose
cuore a tutti i membri di esso e a quanti non mi consente di
altri sono qui presenti l' Apostolica Bene- questo momento tanto a me contrarie Quindi mi limiterò a dire che le due fiere di
dizione.
beneficenza a sollievo dee poveri diedero enAssistevano a questo ricevimento la Corte Pontificia. vari Arcivescovi e Vescovi trambe un bel resultato, e tanti infelici saranno soccorsi col prodotto rilevantissimo
nostrani e stranieri, e i Collegi Prelatizi, i
quali dipoi in una all'ossequio della loro dei due divertimenti, appieno riusciti.
filiale devozione, presentavano aneli' essi a
. Per la stessa ragione non vi perle] o
Sua Santità le riverenti felicitazioni per la delle liete ricreazioni offerte dagli alunni
duplice festiva ricorrenza. »
del Seminario Gavi, nè dei trattenimenti
delle Case Pie di S. Maddalena o della benemerita scuola dell' Enimacolat a, istituzioni
tutte dirette da quelle ottime Suore di Carità, ora, con grande contento di tutti i buoAlle 11 ant. di lunedì, 3 marzo, sesto an- ni, pur stabilite nella vostra Pisa. Dirov vi
niversario della Coronazione della Santità di
soltanto, secondo quello che egregie perNostro Signore Papa LEONE XIII aveva luo- soue mi riferirono, che quei divertimenti
go, come di consueto, la Cappella Papale
riuscirono oltre ogni dire briosi, e si ebbe
nella Sistina al Vaticano.
agio di ammirare la valentia delle alunne,
La Santità Sua indossati i pontifici paramenti e cinta la fronte del pontificale trire- le quali, sotto la guida delle loro illustri
maestre, incontrarono il plauso e 1' approgno, preceduta da 22 Eminentissimi Porporati, da S. A. il principe Ruspoli Maestro vazione dello scelto e numeroso uditori()
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NOTIZIE DEL VATICANO
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che sempre ititervenne alle gra.dit'.ssime fes:te suddette.
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Ieri un enorme scandalo affisse l'intiera
città: gradi manifesti, annunziando uno
scellerato romanzo del famigerato Taxil, il
vile calunniatore di Pio IX, apparivano nella
loro immonda lubricità, quasi aperta sfida
ai sentirneati religiosi della cittadinanza intiera. Molti di questi cartelli, che in onta
alle leggi stesse dello Stato permettevansi,
vennero coraggiosamente strappati da animosi eittadiui! Finalmente l' autorità di P.
S., certamente per le rimostranze unanimi
della cittadinanza, che, senza distinzione di
parte, stigmatizzò a parole di fuoco l'inaudito scandalo, l' autorità di P. S. procedè
al sequestro e alla .dispersione dei sunnominati manifesti. Ebbe però il torto grandissimo, che tutti gli onesti deplorano, di
lasciare per ben ventiquattro ore esposta
alla curiosità del popolo tale esosa bruttura .... Oh! purtroppo ogni giorno peggiorano miseramente le nostre sorti ! oh!
si veggono bene gli sforzi satanici dello spirito rivoluzionario massonico, che ad ogni
mezzo si appiglia per guerreggiare la Chiesa.
Grande folla intanto accorre al tempio
di Dio, quale comune protesta contro le innumerevoli nequizie, e ai tentativi esecrandi dei figli di Satana risponde con la
preghiera. Al Duomo , specie la festa, un
uditorio sceltissimo e ben numeroso accorre i..11a santa parola di Dio, bandita da un
illustre Cappuccino, che già incontrò il generale favore per le sue prediche ben adatte a' tempi nostri. Domenica infatti argomentò mirabilmente su quel!' istituzione
divina, contro la quale giammai prevarranho le porte dell'inferno, la Chiesa di G. C.,
di cui dimostrò veracemente la infallibilità,
la santità, la sapienza e 1' opera salutare
che, proficua al bene dei popoli, compie di
continuo nel mondo.
ha avuto luogo un solenne funerale in suffragio dell' anima benedetta di Mons. Claudio Antonio Massucco, preta della missione,
tanto benemerito della nostra città.
Infatti alla sua generosa iniziativa si
deve l' esistenza di due floridissime associazioni, le Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli
e le Dame di Carità. Quest'uomo santo,
vero apostolo di eroismo, moriva in Firenze a dì 4 febbraio decorso, ed oggi, trigesituo dì del suo trapasso, per iniziativa dei
due soliodati sodalizi c.elebravansi nella chiesa di S. Caterina l'esequie solenni per l' anima sua, con l' intervento di Mons. Vescovo, delle rappresentanze di tutte le associazioni cattoliche cittadine, molti invitati e
una gran folla. Mesta e commovente è riuscita la solenne onoranza d'atfeito al grand'uomo, e l' orazione funebre, recitata dal
Ch. e Rev. Prof. Pardini, Arciprete della
Cattedrale, ha veramente interpetrato i sensi
di amore e di riconoscenza da cui erano animati tutti i presenti. Un'iscrizione bellissima,
dettata dal prelodato Professore, leggevasi
nella facciata del tempio.
*
Per la fausta ricorrenza dell' incoronazione del nostro S. Padre Leone XIII, la Società cattolica nostra inviava il seguente
telegramma:
città, e ringraziandone i soci con tutto il
cuore, li benedice.
L. CARD. IACOBINI.
Questo affettuoso telegramma in noi tutti suscitò la più grande commozione, e le
preci nostre più coaco-di s'inalzeranno all'Altissimo affluita per lunghi anni ci conservi
questo luminare di scienza e di civiltà, cui
a buon diritto si può riferire il memorando
detto :
Terror d'Egitto e d'Israel conforto.
MARINO.
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COSE PISANE
marzo.
Ci duole di dovere annunziare che l'Ill.mo e Ramo Mo:is. Arcip. Luigi Ricci Vicario Generale della nostra Archidiocesi trovasi da qualche tenino assai gravemente
afflitto da dolorosa malattia. L'illustre infermo ricevè giovedì della scorsa settimana
il SS. Viatico che gli venne amministrato
in forma solenne dalla vicina parrocchia
della Primaziale, e successivamente potè
avere l'ineffabile conforto della Benedizioae
del Sommo Pontefice.
Invitiamo i nostri lettori a porgere al
Signore fervide preci a vantaggio del venerando liostro Vicario Generale.
le grida dei morenti, e fuggirono per aver
notizie dei loro cari, ma non li trovarono
più; colla loro casetta erano state sepolte
le tredici persone delia famiglia. La mattina successiva la povera vecchia col figlio
superstite vennero condotti a Napoli, e la,
dopo avere più e più volte supplicato, non
poterono ottenere dalla carità ufficiale che
sole tre lire, almeno così ci ha raccoidato
costei. Allora il figlio si decise a cercar tosto lavoro per vivere, e partì per Genova:
la madre dopo poco tempo volle andare a
raggiungerlo e si mise in cammino per venire a Livorno ove il figlio aveva promesso
di trovarsi : la disgraziata fece a piedi
lunghissimo viaggio elemosinando sempre,
ma giunta a Pisa dovè esser ricoverata allo
spedale essendo caduta inferma gravemente:
essa ricevè anche con gran devzzione i SS.
Sacramenti e poi tornò a miglia are, cosicchè ora parla già di ripartime presto per
raggiungere il figlio, percliè, esclama essa,
morrà contenta allora solamente che lo avrà
riveduto.
Questa donna è robustissima e ci narrò
di avere avuto la bellezza di ventuno figliuolo.
n S. Padre ha gradito vivamentei sen-
un po'di grano per uso della sua famiglia
assai numerosa, giacchè componevasi di ben
timenti da Lei espressi a nome di cotesta
quindici persone. Sentirono il rombo orribile,
Martedì scorso nello Istituto diretto
dalle benemerite Suore Giuseppine aveva
luogo un'altra carissima, sebbene affatto intima, festiccitiola. Dovevasi procedere ad un
esperimento delle alunne intornò alla Dottrina cristiana ed alla distribuzione degli
attestati di merito a quelle fra esse che e
per lo studio e per la condotta più si erano
distinte. Teneva il posto d' onore Monsignor
Arcivescovo, che non manca mai d'incoraggiare colla sua presenza e col suo patrocinio
queste benedette' istituzioni dirette alla sana
educazione della gioventù, ed a S. E. facevan
corona alcuni R mi Canonici della Primaziale, il Prof. Mareacci, Rettore del Seminario-Collegio, ed altri rispettabili sacerdoti.
e pochissimi invitati, attesa la ristrettezra
del locale.
APPENDICE
Ma che poteva lo zelo di que'giovani contro il fuoco? L'acqua mancava, i secchi anche; la casa era costrutta di assi, ed i gra-
In Germania, quando la sventura colpisce
nna famiglia in un villaggio, la festa dei
Essi tengono in mano, l'uno un pastorale
che rappresenta il potere religioso, l'altro
LA MALEDIZIONE
nai erano pieni di pagna e di fieno. Si giungeva troppo tardi.
— Grazie, vicini, disse Karl con voce
tremula, voi operaste da buoni cristiani e
da uomini di cuore....
— Chi dunque accese quest'incendio? domandò il più attempato dei vicini di Karl.
— La giustizia di Dio, rispose il giovane.
Si trasse altrove Marichen, le donne s'incaricarono di custodire i bambini, e Karl
passò la notte presso un amico di suo padre.
Essi non avevano più scampo che nella
Re diventa la speranza di questa.
Si scelgono tre fanciulli tra i più poveri
uno scettro, il terzo un lungo bastone sormontato d' una stella, alla quale comunica un
del villaggio.
Essi hanno l'età dai nove ai quattordici
anni, e debbono rappresentare i Magi d'Oriente che vanno a salutare il Re d'Israele.
Il giro che fanno nelle campagne dura parecchi giorni. Essi albergano ne'granai, nei
fienili, e se ne vanno, poveri innocenti, poi
campi coperti di neve, a cercare la elemosina
dei ricchi contadini che onorano il Cristo ricevendo coloro che mancano di pane e di
asilo.
movimento di rotazione per mezzo d'una
funicella. Spesso aggiungono al loro abito- i
nicchi e il bordone del pellegrino.
Uno dei tre Re Magi si annerisce il volto.
È quello che giunge dal Mauren Lanci.
Qualche volta sono tre fanciollini che rappresentano quella parte, ma spesso è ammessa in loro compagnia una fanciulletta.
Sono accolti con benevolenza nelle fattorie. I fanciulli ricchi danno i regali della
loro famiglia ai poveretti, privi di tutto. Perciò i piccoli Re Magi vanno con fiducia; domandando in nome del Cristo, sanno che nessuno ricuserà di soccorrerli.
In un tienile mal chiuso trovavansi una
mattina Karl e Marichen circondati dai loro
figli. Essi non avevano fuoco; la pietà d'un
vicino aveva dato loro un asilo in mezzo a
fasci di fieno.
Sua Santità Leone
Roma.
Società cattolica livornese, ammirando
vostra sapienza, fortezza e bontà, prega per
vostra lunga conservazione, attesta sua devozione, augura .felice esito vostri desideri,
ed implora paterna benedizione.
-
EMM A NUELE ACHI A RDI
Via-Presidente.
.
Quest' oggi nella chiesa di S. Caterina
— Dio lo sa, io ero onesta e savia; ma
ciò non basta.... Avessi avuto mille altre
doti, tu dovevi rispettare la volontà di tuo
padre.... Noi ci ammaino.... e non ascoltammo che il nostro amore. Sono i figli che
soffrono per colpa nostra.... Mancherà loro
un pane.... Domani saremo mendichi!
detto nel Vangelo 0113 il nutrimento de'maiali
mancava al figlio prodigo e che i servi della
casa di suo padre avevano pane in abbondanza.... Ah ! Karl! Karl, noi siamo ben
— Ma, intìne, qua! delitto ho commesso?
domandò l'infelice esasperato; mi amrnogliai
con te contro la volontà di mio padre; ma
egli ci aveva di buon grado fidanzati.... Egli
crudele, crudele ed ingiusto.
Marichen diè in lagrime.
Il S. Padre benignamente rispondeva:
Sig. EMMANCELE ACHIARDI
Vice- Pres. della Società Catt. Livornese
carità.
VT.
Se si dubitasse mai della tnaravigliosa
corrispondenza della fede cattolica cal cuore
dell'uomo, basterebbe studiare i rapporti che
questa conserva colle nostre tendenze, colle
nostre aspirazioni, e rammentare le più care
rimembranze della nostra infanzia, le gioie
provate nelle principali solennità religiose,
per esempio nel Natale, dinanzi al Santo Pre-
— Non bestemmiare ! diss'ella; noi non
placheremo il Cielo se non con umile sortimissione.
Poi facendo uno sforzo, la debole donna
$i pose ginocchioni, g munse tra le sue le manine dei fanciulletti e pregò, quasi mostrasse al Cielo quelle innocenti creature che soffrivano per lo colpe altrui.
E Come SO i voti di IsIarichen fossero
stati ascoltati, essa vide una schiera di gente accorrere da lungi, e distinse delle voci
che dicevano :
Coraùo ! coraggio ! »
.
sepio.
Nelle grandi città, questi risi scompariscono. Si conservano però nelle città piccole.
In Germania l'albi3ro del Natale stende
sopra ciascuna capanna i suoi rami illuminati, carichi di regali.
Non è gran tempo, in Baviera scorgemmo una folla immensa recarsi alla rappresentazione di 211i3teri simili a quelli che si
recitavano altra volta in Francia sotto Carlo
VI e Carlo VII.
Dopo le fe.:te di Natale vengono quelle
dei Magi.
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Avevamo letto su qualche giornale che
all' ospedale della nostra città giaceva inferma una infelice vecchia superstite del disastro di Casamicciola, e cogli occhi nostri
ci siamo accertati della verità della notizia.
Cotesta donna è una certa Nardelia Rosa
ne' Devidie ed ha l'età di 80 anni: ha il
numero di matricola 138, e giace in letto
fino dal 13 gennaio scorso. L'infelice ci ha
raccontato che la sera cieli' immane disastro
trovavasi con un suo figiio ad un mulino
poco distante da Casamicciola per macinare
Il vento soffia. la via è lunga, il cammino impedito dalla neve.? non importa, essi
vanno coi loro abiti ingenuamente bizzarri,
cantando cantici e sorridendo l'un l'altro.
I fittaitioli tedeschi arrossirebbero di vedere í loro figli a mendicare; ci vuole l'incendio, la malattia o l'usura per designare
i tre piccoli Re Magi. Quando la scelta è
fatta, si pensa al vestiario. Questo si compone d' una veste bianca che scende loro fino
ai piedi.
Essa è legata alla persona per mezzo
d' una cintura, d' un fazzoletto di seta, d' un
cordone, di quello insomma che la carità
fornisce. Vi aggiungono spesso decorazioni
fantastiche, croci, ornamenti che sanno dell' orientale.
La testa dei Re Magi è cinta o d'una
mitra inargentata, o da una corona dalle acute punte, simile a quella che i pittori sogliono dare a Plutone, oppure d'una benda
d'oro liscio quale solean portare i re capel
luti.
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Il vento fischiava per l'abbaino del tetto.
I fanciulli erano coricati nel fieno e i fiori
del trifoglio secco si frammischiavano ai loro
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:ellen gemeva e soffriva, Karl pianpatimenti di sua moglie. Quanto ai
biinbi, essi dormivano...
Salì il fittaiuolo che allogava quella povera gente.
— Karl, diss'egli, il freddo è troppo intenso perchè abitiate quì con vostra moglie.... Vi conviene discendere nella stalla ; il calore delle pecore vi ravviverà un
poco.
Egli accettò..(continua)
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Aprì la cerimonia il coro « un salu`o a ventù Cattolica, ne raccomandiamo l'anima
Monsignor Arcivescovo » egregiamente ese- benedetta alle preghiere de' fedeli.
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guito dalle alunne e nel quale si distinse
Filettole, 4 marzo 1884.
la signorina Maneo di Venezia in un bello
Oggi
il
tempo
è bello, è splendido, ma
a solo. Segui poscia l'esperimento intorno
la
cronaca
è
trista,
trista e mesta come un
alle varie parti del Catechismo della diocesi,
Camposanto. La morte ha mietuto fra noi,
e all'egregio Prof. Marcacci, che le intertroncando lo stame di una vita intetnerata
rogava, le alunne dettero risposte esattised egregia. Coll'animo addolorato da vivo
sime e tali da meritare il plauso sincero di
cordoglio, deploriamo la morte di Tomtutti i presenti.
»las° liarea, già Consgliere municiIndi ebbe luogo una graziosa farsetta in
pale.
musica dal titolo « la mcestra di scuola.»
Note singolari del suo carattere erano
nella quale si distinse moltissimo la signo- una scrupolosa onestà, una integerrima fermezza; dote speciale del suo ingegno una
rina Volterrani, che sostenne egregiamente
logica schietta e non studiata. Come la stila sua parte di protagonista. cantando con
brio e ammirabile disinvoltura. Alla farsa ma universale lo aveva circondato in vita,
fece seguito la recita di alcune bellissime un compianto sincero lo accompagnò in
morte, ed al suo trasporto presero parte
poesie per parte delle signorine Lostia di
persone del paese contristatisS. Sofia, Gambini, sorelle Casini. Barsali e le pritnarie
simo, fra cui il prof. Sindaco venuto espresdel caro piccino del sig. Ing. Toniolo. Le
samente dalla sede del Comune.
bouqw t de manià fu ein altro coro francese
Oggidl, mentre i frequenti spostamenti
che venne benissimo interpretato da varie di fortuna, lo squilibrio sociale, la diseguaalunne dopo che la signorina Lostia lo aveva
glianza insopportabile (perchè i miscredenti
recitato.
non si rassegnano), l'eccitante anrismo che
Finalinente per mano di Monsig. Arci- trionfa nelle città, l' ab'etto opportunismo e
vescovo venne eseguita la distribuzione de- l'indecente intrigo, quasi sempre coronato
gli attestati di merito alle alunne che lo dal successo, epurano gli animi a traverso il
filtro dell'inditierentismo, mentre poi il vero
avevano meritato, e che furono:
per la classe 5, le signorine Castroni, Vol- merito è negletto, si spengeva nel nostro
paese una esistenza preziosa, benchè inosterrani e Marsili ;
servata, tornando il di lei frale alla terra ..!
per la classe 4, Bargigli e Danti :
Per trista ironia della sorte pochi giorni
per la classe 3, Volterrani, Marsìli, Cayalsono trascorsi che il Barca avea fatta sposa
lini, Martinetti;
l'ultima sua figlia, ma da vari anni nella perper la classe 2, Giusfredi, Viviani, Cavaidita inaspettata ed atroce dell'unico figlio
lini, Paolicchi, Riccioli e il bambino Del maschio egli piangeva estinta la sua famiChicea ;
glia! E forse fin d'allora si era formata una
per la classe 1, Lostia, Garfagniiii, Tom- malattia cardiaca per una di quelle mistemasi, Benelli, Paolicchi, Barsali ed il riesr: Modalità che sfuggono ad ogni invest:;.ritzione del medico il più oculato, talchè
bambino Toniolo. •
Da ultimo un gentilissimo complimento della di lui sopravvivenza al figlio potea
n poesia, diretto a Monsig. Arcivescovo e dirsi... più che il male non sia grave è il
recitato da una delle signorine Lostia di rimedio.
Nè sl ha la viti pregio che pur valga'
S. Sofia, chiuse questo caro trattenimento,
Vivere ognor moreudo
che lasciò le più grate e favorevoli impresPovero Tommaso, noi non ti vedremo mai
sioni negli intervenuti e più ancora nei ge- più fra noi !
G. MA.NNINI.
nitori delle alunne, che così bene vengono
educate ed istruite da queste benemerite
Suore, che pure da tanti, non sappiamo se
Diario Sacro
più empi o sciocchi, L vengono ognora di,frlarz o
pinte come eterne nemiche d' ogni progres9 Dom. II di Quaresima. Ultimo giorno delle
so e di civiltà.
Quarantore in S. Niccola. In S. Torpe, in S.
,
La sera di domenica scorsa il paese di
Asciano fu contristato da un doloroso fatto
Circa alla mezzanotte due comitive di giovani forse un po'avvinazzati si riscontrarono
e per lievi motivi vennero in lotta, dalla
quale un individuo uscì malconcio. Tutto pareva che fosse terminato. Purtroppo non
fu così! Poco più tardi uno di quei giovani
si avviava verso casa, allorchè venne aggredito da due individui e cadde al suolo
fulminato da un colpo di coltello. L' infelice
aveva 35 anni e sichiamava Francesco Finumi, lavandaio.
Quella buona popolazione rimase addolorata da questo orribile delitto: l'autorità
istruisce il processo e sono stati fatti alcuni
arresti.
"”~111111111111~a
MICE1311111111111ML=Maa:
Il 1. corrente si addormentava a Livorno
nel bacio del Signore S. E. Rev.rna.
Ribs. BASALA BLASINI
Vescovo di Grosseto e che per vani anni
occupò la diocesi di Livorno. A lui deve questa città tante opere buone, molti arredi sacri della cattedrale e di altre chiese.
La sua morte è stata molto pianta in
Livorno e a Grosseto, e noi che ricordiamo
ancora con quanto affetto nel 1871 ricevè il
pellegrinaggio alla Vergine SS. di Montenero promosso dal Circolo pisano della Gio-
Frediano e in S. Eufrasia a ore 23 e mez. comincia la Novena di S. Giuseppe; al Carmine
dopo la predica e nella chiesa titolare del Saldo
a ore 21 e mez.
lo Lun. S. Francesca Romana Ved. Le Quarantore in S. 'aria.
il Mart. S. Tommaso d'Aquino D. (Dal 7
ma rzo).
Merc. S. Gregorio Mageo P. C. e Dottore.
Festa nel suo oratorio della Misericordia.
13 Giov. S. Eufrasia V Festa albi sua chiesa
titolare. Le Quarantore in S. Víto. Nella cura
della Priniaziale, volgarmente S. Ranierino, a
ore 23 e mez. comincia la Novena del SS. Crocifisso.
Ven. Uffizio della Sacra Sindone del N. S.
Gesù Cristo. Al Duomo se ne venera una reliquia, donata nel 1725 da Domenico lloseanii Priore di S. Sisto.
15 Sab I santi quaranta Martiri di Sebaste
d' Armenia, Patroni minori di Pisa. (Dal 9 marzo)
Posta economica.
:
Sig. S. S. Riparbella — Sta bene quanto ella
ci scrive: fu un errore il nostro è in pari a
tutto : iiigno 1883.
.
Notizie italiane
ribile assassinio.
« li presidente della società operaia di
Minturno, mentre scendeva l'altro ieri le
scale della sede sociale, fu trattenuto da
due soci che lo pugnalarono lasciandolo semivivo. Dicesi che il movente del delitto sia
stato la perdita di una causa da parto della
della sfera d' azione dei movimenti fisiologici di e su
viscere, per cui le materie ivi contenute vi stanzi:01
per mesi ed anni senza muoversi. Da trii m lori d' ogni sorta e specialmente inappetenia e difficili digestioni. 11 barbaro metei° della lavatura è pe;. :inrc
della stessa malattia, giacchè uon è la coaa più belle
di questo mondo introdnrie una cannella di gomma
elastica ;Alli es tfam e pompare l'acqiia che si iCro.
duce nello stomaco. Mosso a pietà di questi itifelici.
il prof Mazaolini di Roma ha ricercato ed ha trovato un mezzo superiore per la sua efileaaia della lavatura dello stomaco nella dilatazione di quel v seere
colla sua acqua ferruginosa ricostituente. Essa è (I.
tale ficada, che chi l'ha adovrata e l'adopera n ei
l'ha più abbandonata poi suoi benefici e rapi■li effetti.
Si vende in butt. a L. I,LO.
società stessa, causa nella quale i due soci
erano compromessi.
Unico deposito in Pisa Farmacia Paladini Lung'Arno Regio.
(9)
Martedi sera ve ne furono di quelle molto forti.
Malgrado la pioggia dirotta, la popolazione spaventata si raccolse nelle piazze.
Capua — Alla Capita'e telegrafano
da Capita notizia di uno strano quanto ter-
Sabato scorso il collegio
Napoli
militare di Napoli è stato funestato da un
tristissimo avvenimento.
Un giovane allievo, messo per punizione
nella cella di rigore, non sapendo resistere
allo strazio dell' offeso amor proprio, si precipitava da una finestra alta circa otto metri dal suolo.
s
,
—
la caduta sarebbe uscita orribilmente
fatale, se un mucchio di sterco e calce non
avesse ammorzata la violenza. Nondimeno il
giovinetto riportò frattura della spalla sinistra ; e, raccolto premurosamente, fu condotto nell'infermeria del collegio, ove si spe-
ra guarirlo almeno in un mese.
— Lunedì malgrado il tempo dubbio Blondeaux eseguì la sua ascensione in pallone in
compagnia di Niolteni e De Sury.
L'areostato si staccò da terra alle 4 pomeridiane.
Un telegrarna da Apice presso Benevento
annunzia che Blondeaux ed i suoi due compagni scesero a terra felicemente.
Notizie estere
••■
Inghilterra. — La polizia avendo
fatto una perquisiz'one nei magazzini di un
farmacista di Londra, vi trovò una quantità
piuttosto grande di materie esplodenti.
La stessa polizia scoprì anche una stamperia clandestina.
Persia
Lo Scià di Persa ha condannato il suo ministro delle finanze a ricevere quattrocento (400) colpi di bastone
sulla pianta dei piedi per aver stabilite le
previsioni delle imposte inferiori di circa
400,000 franchi al reddito delle imposte. La
—
sentenza venne integralmente eseguita a Teheran in presenza del sovrano.
Francia
La regina di Taiti è arrivata a Parigi. Essa ha 25 anni e porta il
nome di Maran. E figlia di un colono inglese e di Arutainivahine, duchessa del distretto di Para, appartenente ad una dello
famiglie più illustri di Taiti. Allevata a Sidney (Australia), si sposò otto anni addietro
col principe Arioe. figlio maggiore ed erede
della regina Pomarè V.
Questo matrimonio non fu felice; i due
sposi si separarono amichevolmente quando
salì al trono il principe nel 1877 sotto il
nome di Pomarè V. Ebbe luogo quindi una
riconciliazione, ma il buon accordo non durò.
e gli sposi reali, separati di fatto, continuarono in questa vita, non riunendosi che pel
momento dei ricevimenti ufficiali.
P, noto che il re Poinarà V cedette nel
1880 i suoi Stati alla Francia in piena sovranità e non conservò che un titolo onorario.
La giovane regina, avendo rincquistata
sua piena libertà, ne approfitta per venire
a visitare l'Enropa.
In un ballo dato al Saba"Spagna
dell il 25 corr. esplose un petardo carico
di dinamite, poso vicino al contatore del
gas. Nessuna vittima. Il colpevole non è conosci uto.
—
LIBRI E GIORNALI
Romano:
Siamo lieti d'annunziare che lo stato di
salute degli Em.mi Cardinali Di Pietro e Bartolini va di giorno in giorno migliorando.
Si all'uno che all'altro auguriamo una
sollecita guarigione.
Potenza
A Potenza si 'fecero sentire lunedì nuove scosse di ,terremoto.
—
molto fre,L0 STOMACO DILATATO. -quente ma da poco conosciuta e meno curata in passato l Non v' ha peggior malore che la sarcina venQnando lo sterraco ha subito una importante
dilatazione, Si ferma come un foado cieco che è fuori
-
Itli e
toscimo. Firenze Ce.sare .Bettazzi, editore-libraio in piazza del Duomo.
È già un acno che sotto questo tito:o
si pubblica in eleganti tipi un periodico, inteso a promuove e lo studio del vero e
del bello, sotto la duplice insegna di Dio
e della scienza.
11 chiaro prof. Sae. Giovacchilio Pelagatti di Prato ne è s'ato il fondatore e
con zelo ed amore ne cura . la sussistenza
ed il buon andamento. Valenti penne di
uomini illustri concorrono con lui a compilare questa pubblicazione, che esce una volta al mese in un bel fasci..olo di più di
100 pagine, e contiene eruditissimi articoii
in materia scientifica e letteraria, il tutto
scritto in elegante forma e con calmo e
dignitoso lin,guaggio, scevro affatto dallo
spirito di partito, ed improntato dal sincero
amore della verità e della giustizia.
Ecco un saggio di ciò che si legge nel
suo programma a pag. 6 del primo nome-
II I
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— Fortemente armati, ma più per custodire e difendere che per assalire, noi
ci porremo all'atrio del santuario sì come
quel campione dell'Evangelio che bastò a
salvare il pacifico possesso di tutto il suo.
e col miglior garbo ci faremo ad invitar
quanti passano dappresso che non sdegnino
d'entrare, vedere, esaminare e studiare profondamente le stupende armonie di tutto
ciò che è vere, e perehè vero, anche bello
e buono. L'accento nostro vorrà dire la
carità di chi desidera altrui il bene da sa
posseduto, le cose rileveranno (ci lusinghiamo) l'alta s-uu'a cui ci gloriamo d'essere
allievi, la forma farà matiireslo il galateo
del gentiluomo e le eleganti abitudini del
letterato.
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nervosa ; 37 ANNI I;;NVARIABILE SUCCESSO.
Estratto- di N . 100,000 itire, comprese 'quelle
di S. 31.
Imperatore Nicola (1,1 Russia, di S. S.
il Papa NO IX; del dottOre Bei-tini Torino
della marchesa C isteistiract- di molti medici del
duca di Phishow, &Ha marchesa di Brehain, ecc.
Cura N . 67811. - eastiglion Fiorentino, 7 dicembre •5C9. .
La REVALENTA da lei speditami ha prodotto
buon ellet , o nel mio paziente ali repule con di
stinta stima.Dott.. 1)0MENICO PALLOTTI.
Cura N. 79,122 Seravalle Scrivia, 19 settembre 1872.
Le rimetto vaglia postale per una scatola
della sua me.avigliosa brina REVALENTA ARABICA
la quale ha L.nuto in vita mia moglie, che zie
usa inoderatamente già da tre attui. Si abbia i
miei più sentiti ringrazianienti., ecc.
1 .3 1!:TP.0 CANEVARI, Istituto Grillo.
Cura N. 49,8-"k2. - aladdalena Maria Joh di
51 anni a CrWiPaZiOne, indigestione, nevia1gia,
insonnia a-orta e nausee.
Gota N. 46.200. - Signor Roberts, da consunzione polmonare. con tosse, vomiti, costipazione
e sordità di 25 anni.
Cosa N. 49_522. - 11 gignor Blaudin sia estenuatezz t corni3leta r:aralisia della %eseica e delle
tir :ritira per eccessi di gioventù.
Cura N i;k,181. - Proli•to, '21 ottobre .1886.
Le posso assicurare che da dne anni, uso di
questa meravigliosa IlEVALENTA, nOn sento *più
alcun incomodo della vecchiaia', nè il peso dei
miei 81 atini. Le mie earinb ,. diventarono forti,
la mia ista non chiede più occhiali, il mio stomaco è robusto carne a 30 anni. lo mi Scia() illSorriMa vi: " ovaitito, e predico, coefosso, visito
ammalati, faccio viaggi a piedi, anche lunghi. e
seutomi chiara la mente e fresca la memoria
D. P. Castelli Baccel. in Tool. ed Arciprete.
di filamelo
Cura N. 67,321. - Bollgna, 8 settembre,
4861.
In omaggio al vero, nen' interesse dell' umanità e col cuore pieno di riconosci nza, venga
ad unire il Mio elogio ai tanti ottenuti dalla suo
deliziosa ItEVALISTA
In Seguito a fe!!bve miliare caddi in stato di
compì et o deperimento sn irre n,10 continuamente
cli ibliaininazione di Ventre, colica (1' %Iter., dolori 19. .r tu lo il corpo, sudori terribili, tanto che
scambiato avrei la in'a età di venti anni con
quella di una vecchia di ottanta, pure di avere
un po' di salute. Per giazi i di Dio la mia poveva Maitre rrti fece prendere la stia liEVALFNTa
ARAIIICA, la quale mi ha ristabilita. e quindi ho
creduto mio dovere iiii raZiarla per la ricuperata salute che a lei debt7o.
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Ti
RRestituisce alla gola il
li li1 0 1101
f lO
nen' essere e la salute
mentre toglie la raucedine, la stanchezza
delle corde vocali, l'irritazione, la tosse, l' al'orna completa o parziale; il Fonofilo scioglie e sviluppa la voce, la rende forte, pura
e d' in bel timbro; ne aumenta il volume e
ne facilita l'emissione: in una parola da la
bellezza ideate alla voce e la salute inalle) abile alla gola. — Prezzo 5 e lei lire. in
Pisa, presso Luigi PicC:nii3i farmacista.
Si REGALANO LIRE 1000
a chi proverà esistere una
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la barba migliore (1. quelli di i
iPrateili Zernpt, la quale è
di una •aiinite rapida ed islantarit.a, non macchia la pelle, né
brucia i capelb; ha il pregio di
colorire in gradazioni diverse
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