Il processo di validazione del Modello interno
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Il processo di validazione del Modello interno
Gruppo Reale Mutua “Il processo di validazione del Modello interno” Stefano Olocco Milano, 23 maggio 2012 La presente documentazione ha carattere di riservatezza. Sarà cura dei destinatari, fuori dai casi previsti dalla legge, non farne oggetto di divulgazione e diffusione a terzi, anche soltanto in forma parziale e/o in copia. Agenda Il processo di validazione del Modello interno 2 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Premessa Il processo di approvazione del Modello interno da parte dell’Autorità di vigilanza richiede preliminarmente che il modello sia “validato” dall’impresa. L’Autorità di vigilanza valuta il processo di validazione nell’ambito dell’approvazione del Modello interno. La validazione è un processo di verifica della qualità del Modello interno nel suo insieme (in tutti gli aspetti – quantitativi e qualitativi – di struttura, funzionalità, adeguatezza e efficienza, sicurezza) finalizzato a confermare l’adeguatezza del Modello rispetto alle finalità. Il processo di validazione dovrà portare due risultati indiretti e rilevanti: la definizione di una “politica di validazione” e la conoscenza approfondita del Modello interno e della sua Governance. impatto dell’inserimento e del radicamento del Modello interno nel sistema di governance del Gruppo. 3 Agenda Il processo di validazione del Modello interno 4 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello interno Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Il perimetro di applicazione del Modello interno Società Immobiliari Società Assicurative Società di servizi Reale Mutua Capogruppo Reale Immobili Italiana Assicurazioni Blue Assistance IGAR Reale Seguros Generales Banca Reale Reale Vida y Pensiones Unnim Protecciò Incluse nel Modello interno Incluse nel Modello interno poiché trattate come rischio “property” CAI Seguros Consolidate con Formula Standard (per ragioni di materialità) Non incluse nel Modello interno 5 Agenda Il processo di validazione del Modello interno 6 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Il processo di validazione Modello interno A. Infrastruttura e architettura informatica B. Data quality D.Modelli e tecniche di calibrazione E. Algoritmi e routine di calcolo numerico F. Processi di calcolo ORSA Temi Temi C.Use test G.Rapporti informativi H.Model governance I. Documentazione e formazione Il Gruppo Reale Mutua ha impostato la validazione del modello interno considerando “the qualitative and quantitative processes of the model” e non soltanto le caratteristiche del “calculation kernel”; la “validation policy” ha considerato anche le esigenze tecniche e organizzative dell’ORSA. La validazione è organizzata in 9 “temi”. Per ciascun tema è realizzato uno “schema di descrizione” riferito allo stato del sistema, con la motivazione delle scelte (di tecnologia, metodologiche e tecniche, di organizzazione e di governance) effettuate. 7 Il processo di validazione: aree, temi e standard (1/2) Modello interno Infrastruttura e architettura informatica Data quality Principali aree di validazione → CEIOPS’ Level 2 - 2009 “Tests and standards for Internal Model Approval” – 8.18 Temi e.Documentation f. Systems/IT g. Model governance h. Use test Modelli e tecniche di calibrazione Algoritmi e routine di calcolo numerico Processi di calcolo ORSA Rapporti informativi Model governance Documentazione e formazione Temi a. Data b. Methods c.Assumptions d. Expert judgement Standard per il Modello Interno Use test a.Use test b.SQS c.Calibration d.P&L e.Validation f.External Models and Data → Direttiva 138/2009, artt. 120126 Il processo di validazione del Modello interno viene effettuato per ognuno dei 9 temi, che sono trasversali ai contesti di applicazione (fonti di rischio, tipi di contratto). La definizione della validazione di ogni tema viene effettuata in relazione a “criteri di giudizio” per le principali aree di validazione suggerite dal CEIOPS e agli standard per il Modello interno definiti dalla Direttiva. 8 Il processo di validazione: aree, temi e standard (2/2) Aree di validazione Aree indicate nel documento CEIOPS Ulteriori aree validazione 9 di a. b. c. d. e. f. g. h. Data Methods Assumptions Expert judgement Documentation Systems/IT Model governance Use test Formazione Validation tools Cambiamenti Sono state individuate le aree da sottoporre a validazione. Per ogni area sono stati individuati: criteri aspetti rilevanti caratteristiche qualificanti che costituiscono gli elementi di riferimento per l’intero processo di validazione. Agenda Il processo di validazione del Modello interno 10 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Le aree del processo di validazione (1/5) Principali aree di validazione a. La tutela della “data quality” – (Data) → Definizioni di “appropriateness”, “completeness” e “accuracy” 5 aspetti rilevanti: coerenza di dati e parametri utilizzati per le valutazioni nelle diverse imprese; tutti i dati utilizzati nei calcoli devono soddisfare gli standard di data quality; definire per ogni dato l’obiettivo, la fonte, le caratteristiche e modalità di controllo e l’utilizzazione; la qualità dei dati deve essere controllata in maniera continua con verifiche regolamentate; l’aggiornamento annuale dei dati deve essere il requisito minimo – l’aggiornamento deve essere coerente con la frequenza di utilizzazione del Modello e deve garantire con tempestività il controllo delle esposizioni al rischio. L‘”accuratezza” del dato - nel senso della correttezza ortografica e semantica - è una qualità “assoluta”; le caratteristiche di “completezza” e “adeguatezza” dipendono dalla finalità di utilizzazione. b. I metodi di valutazione e le tecniche di calcolo – (Methods) → Verificare che i modelli e i metodi di valutazione rispettino i principi della teoria finanziaria e attuariale (attestati nella letteratura più qualificata) → Utilizzo di routine di calcolo delle librerie scientifiche 11 Le aree del processo di validazione (2/5) Principali aree di validazione c. Le ipotesi – (Assumptions) → Giudizio delle ipotesi alla base dei modelli di valutazione considerando le loro attestazioni in letteratura → Valutazione del trade-off tra complessità e utilizzabilità d. Il ruolo dell’expert judgement – (Expert Judgement) → Il ruolo dell’expert judgement è giudicato importante per 4 aspetti: modelli di valutazione; tecniche di calibrazione dei modelli sui dati di mercato e aziendali; algoritmi di calcolo; soluzioni informatiche per processi di calcolo “time consuming”. → Formalizzazione delle modalità di utilizzo dell’expert judgement e. Gli standard della documentazione – (Documentation) → Principi per la redazione: chiarezza, precisione formale, completezza, strutturazione (per garantire l’efficacia) , tempi di aggiornamento 12 Le aree del processo di validazione (3/5) Principali aree di validazione f. La qualità dell’infrastruttura e dell’architettura informatica – (Systems/IT) → Vincoli di qualità informatica (qualità dei dati, standard di sicurezza e integrità dati, tempi di calcolo, replicabilità, diffusione funzioni di calcolo) → Separatezza ambienti di sviluppo e produzione (disaster recovery, back-up) g. L’integrazione del Modello interno con “system of governance” e con il “risk management system” – (Model Governance) → Sono stati considerati 5 aspetti rilevanti: definizione processi per la scelta delle grandezze strategiche per il controllo (management actions); definizione rapporti informativi; definizioni di “chiavi di lettura” dei rapporti informativi; disponibilità di una struttura organizzativa che realizzi rapporti ad hoc su questioni rilevanti; disponibilità della struttura organizzativa per il collegamento tra le logiche del modello e la normativa in vigore. 13 Le aree del processo di validazione (4/5) Principali aree di validazione h. La pervasività del modello interno rispetto alle “aree di utilizzazione” per garantire l’efficacia dello use test – (Use Test) → Sono stati considerati 10 aspetti tecnici rilevanti per l’utilizzazione diffusa del modello interno: 14 “reconciliation between the internal model and technical provisions”; “reconciliation between the internal model and the financial reporting”; “asset-liability management”; decisioni di investimento (asset allocation); progettazione di prodotti (profit test); capital management; utilizzazione dei dati da parte delle unità operative; realizzazione dell’ORSA; sostegno alle politiche di riassicurazione; sostegno alle politiche di remunerazione. Le aree del processo di validazione (5/5) Altri ambiti per la validazione Si considerano inoltre altri ambiti che qualificano le “potenzialità di utilizzazione” del Modello interno. Adeguatezza dei piani di formazione dei presidi organizzativi preposti all’utilizzazione del Modello interno I piani di formazione rispondono a due esigenze: a. garantire l’utilizzazione appropriata del Modello interno; b. consentire l’adeguata interpretazione dei dati di input, delle ipotesi, dei risultati e dei collegamenti fra di loro. formazione sugli aspetti tecnici; tavoli di lavoro con CdA e Alta Direzione; seminari di approfondimento. Individuazione e la realizzazione dei “validation tools” Riferimento alla definizione data dal CEIOPS: “validation tool means any approach designed to gain comfort that the internal model is appropriate and reliable” Gestione dei cambiamenti Si considerano 3 cause principali che possono indurre il cambiamento del Modello: 15 a. cambiamenti nell’ambiente esterno; b. nuove strutture di prodotto che rendono significative nuove fonti di rischio; c. suggerimenti dell’academic literature and research. Agenda Il processo di validazione del Modello interno 16 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis (1/2) Nel progettare il processo di validazione sono stati considerati gli esiti della gap analysis e preliminarmente è stato verificato e confermato che la mappa dei rischi è “base efficace per il controllo delle esposizioni delle Compagnie del Gruppo”. L’adeguatezza della mappa dei rischi aziendali è valutata periodicamente mediante lo strumento di autorilevazione denominato “Macro Check List”. La Macro Check List è pertanto lo strumento metodologico di supporto all’analisi e alla verifica dell’adeguatezza del profilo di rischio. Contiene la valutazione espressa dall’Alta Direzione sui rischi ai quali sono esposte le società (ivi compresi di rischi emergenti in base alle scelte strategiche definite nel piano industriale), sui relativi controlli per mitigare il rischio e sugli eventuali miglioramenti previsti oppure in corso d’opera. I risultati di tale analisi sono utilizzati per valutare gli eventuali cambiamenti da apportare alla mappa dei rischi aziendali. Indice Macro Check List A – Rischi esterni Rischi tecnici Rischi mercato Rischi credito/controparte Altri rischi dell’ambiente esterno B – Rischi strategici 17 C – Rischi interni Rischi operativi (risorse, processi, sistemi) Rischi reputazionali Rischi di non conformità Rischi di appartenenza al gruppo D – Aggiornamento della mappa dei rischi Le indicazioni della gap analysis (2/2) Indice Macro Check List A – Rischi esterni Rischi tecnici Rischi mercato Rischi credito/controparte Altri rischi dell’ambiente esterno B – Rischi strategici C – Rischi interni Rischi operativi (risorse, processi, sistemi) Rischi reputazionali Rischi di non conformità Rischi di appartenenza al gruppo D – Aggiornamento della mappa dei rischi Driver per l’aggiornamento della mappa dei rischi Strategie di crescita → nuovi mercati, sviluppi di mercati esteri Nuovi prodotti → prodotti non standard Investimenti → nuovi strumenti finanziari Strumenti di mitigazione del rischio → potenziamento o utilizzo nuovi strumenti di mitigazione 18 Agenda Il processo di validazione del Modello interno 19 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Le schede di validazione Processo di Validazione Infrastruttura e architettura informatica Data quality Temi Use test Modelli e tecniche di calibrazione Algoritmi e routine di calcolo numerico Processi di calcolo ORSA Rapporti informativi Model governance Documentazione e formazione Schede di Validazione per ogni tema Modello interno Report di Validazione La validazione di ogni tema del Modello interno viene formalizzata attraverso una scheda di validazione; l’insieme delle schede di validazione confluisce nel report di validazione che costituisce il documento chiave dell’intero processo di validazione. Riporta l’esito ed il giudizio finale del processo di validazione. 20 Agenda Il processo di validazione del Modello interno 21 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione Temi vs “moduli di rischio” Modello interno A. Infrastruttura e architettura informatica B. Data quality Moduli di rischio Temi D.Modelli e tecniche di calibrazione E. Algoritmi e routine di calcolo numerico F. Processi di calcolo ORSA G.Rapporti informativi H.Model governance I. Documentazione e formazione Temi Mercato Vita Danni coerenza e efficienza complessiva C.Use test Struttura informatica: controllo qualità dati collegamento input/output distribuzione funzioni tempi esecuzione modularità Data quality: coerenza informazioni Importanza della visione trasversale nella validazione: grande attenzione al rispetto dei principi di coerenza e di efficienza complessivi (es. dati mercato utilizzati nei diversi moduli, modello tasso interesse). 22 Agenda Il processo di validazione del Modello interno 23 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo 5 2008 3 2006 ALM di Banca Reale (*) 6 2009 estensione a Reale Seguros 4 2007 - 2008 estensione a intero portafoglio Vita e titoli 1 1999 prima installazione del sistema (Vita: controllo rischi gestioni separate); avvio del piano di formazione estensione ai rami Danni (Italia); riorganizzazione presidi organizzativi (Reg. Isvap n. 20) • ruolo del Risk Management • distribuzione in rete del sistema • piano di formazione vita e danni • reporting per il CdA Esigenze di business 2005: Solvency II: QIS1 Avvio pre-application Revisione Master Plan potenziamento tecnologico della piattaforma IT 2 2000 - 2005 8 2012… 7 2010 Master Plan Solvency II Sviluppo del Modello interno 17/12/09: Direttiva Solvency II (*) per motivi di coerenza si è deciso di utilizzare la stessa piattaforma IT per modellizzare il business bancario pur essendo fuori dal perimetro del modello interno Agenda Il processo di validazione del Modello interno 25 Premessa Il perimetro di applicazione del Modello Il processo di validazione Le “aree” del processo di validazione Le indicazioni della gap analysis Le schede di validazione Temi vs “moduli di rischio” L’attività di “testing” e l’esperienza di calcolo Organizzazione e responsabilità del processo di validazione L’indipendenza del processo di Validazione La responsabilità del processo di validazione è della funzione di Risk Management che deve anche garantire l’indipendenza delle attività previste dalla “politica di validazione” (CEIOPS, Draft proposal for Level 3 Guidelines on Validation policy). L’indipendenza è un principio essenziale nel processo di validazione. Per garantire tale indipendenza,il Gruppo Reale,in linea con la propria struttura del Sistema dei Controlli Interni, ha adottato una soluzione organizzativa che prevede: un Comitato di Gruppo per la Validazione del Modello interno, con il compito di recepire le linee strategiche espresse dal Consiglio di Amministrazione, promuovere e sviluppare le iniziative volte a realizzare gli obiettivi indicati, verificarne la loro applicazione, informare e assistere il Consiglio di Amministrazione; un’unità di “Reporting e Validazione Interna”, collocata all’interno del Risk Management e con ruolo indipendente rispetto alla U.O. responsabile dello sviluppo del Modello interno, “Modelli per la valutazione dei rischi”. Le risultanze dell’attività dell’U.O. sono riportate al Comitato di Gruppo per la Validazione del Modello Interno che è l’organo responsabile dell’intero processo di validazione. Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità ultima della validazione del Modello Interno. 26 La soluzione organizzativa La soluzione organizzativa relativa al processo di validazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, prevede il coinvolgimento di più attori: CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO DI GRUPPO Report di validazione interna Consiglio di Amministrazione Comitato per il Controllo Interno di Gruppo Comitato di Gruppo per la validazione del Modello Interno POSSIBILE SUPPORTO ESTERNO COMITATO DI GRUPPO PER LA VALIDAZIONE DEL MODELLO INTERNO Supporto metodologico unità Reporting e Validazione Interna unità di supporto interne POSSIBILE SUPPORTO ESTERNO Supporto metodologico 27 UNITA’ REPORTING E VALIDAZIONE INTERNA SUPPORTO DI UNITA’ INTERNE SUPPORTO TECNICO Fornisce supporto tecnico ed evidenze relative al processo di validazione interna Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità del Modello Interno; ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati e gestiti in modo adeguato e garantendo l'adeguatezza complessiva del sistema e ne definisce le regole di validazione. Il Consiglio di Amministrazione contempla tra le proprie attività: • la definizione degli indirizzi strategici del Modello interno, l’applicazione degli stessi nel Modello e le eventuali variazioni alla strategia definita; • una regolare informativa con il Comitato per il Controllo Interno di Gruppo, il Comitato di Gruppo per la Validazione per discutere l’efficacia e la corretta applicazione del Modello Interno; • l’esame delle valutazioni del Modello Interno effettuate dal Comitato di Gruppo per la Validazione; • la verifica che il Comitato di Gruppo per la Validazione abbia controllato che le funzioni preposte abbiano dato appropriatamente seguito alle raccomandazioni e ai suggerimenti espressi (dal Consiglio, dal Comitato per il Controllo Interno di Gruppo, dalle Autorità di Vigilanza) circa le debolezze presenti nel Modello Interno; • la valutazione e l’approvazione delle soluzioni correttive suggerite dal Comitato di Gruppo per la Validazione, qualora si riscontrino problematiche/anomalie; • l’approvazione del report di validazione interna. 28 Comitato per il Controllo Interno di Gruppo Il Comitato per il Controllo Interno di Gruppo è un organo con funzioni consultive e propositive per i Consigli di Amministrazione delle società assicurative italiane del Gruppo Reale Mutua in materia di sistema dei controlli interni, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento Isvap n. 20 del 26 marzo 2008. A tale organo sono altresì affidate funzioni consultive e propositive in materia di sistema di gestione dei rischi, ivi compresi quelli derivanti dalla non conformità alle norme. Il Comitato per il Controllo Interno di Gruppo nell’ambito del processo di validazione del Modello interno, come definito dal proprio Regolamento: assiste il Consiglio di Amministrazione nella determinazione delle linee di indirizzo del Modello Interno, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento; valuta l’informativa semestrale predisposta dal Comitato di Gruppo per la Validazione del Modello Interno. 29 Comitato di Gruppo per la Validazione del Modello Interno Il Comitato di Gruppo per la Validazione del Modello Interno ha la responsabilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali pertinenti per lo svolgimento dei propri compiti, di garantire l'adeguatezza complessiva del sistema, la sua concreta funzionalità e l’adeguamento alle modifiche delle condizioni operative e normative. Il Comitato di Gruppo per la Validazione del Modello Interno contempla tra le proprie attività: • assistere il Consiglio di Amministrazione nella valutazione/validazione del Modello interno; • recepire le linee strategiche espresse dal Consiglio di Amministrazione; • promuovere e sviluppare le iniziative atte a realizzare gli obiettivi indicati; • verificare la loro applicazione; • informare semestralmente sulle attività di validazione il Comitato per il Controllo Interno di Gruppo; • riferire al Consiglio di Amministrazione, semestralmente, sulle attività svolte e sull'adeguatezza del Modello Interno; • coinvolgere il Comitato di Direzione di Gruppo per affrontare le necessità operative/gestionali. 30 GRAZIE PER L’ATTENZIONE 31