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COMUNE DI RIMINI TITOLO DEL PROGETTO anno scolastico 2013-2014 ATELAB ATELIDEA “L’AVVENTURA DI TRASP” IPOTETICHE EMOZIONI COLLEGATE TEMATICA Rabbia collegate al tradimento Paura Ludico - motoria SCUOLE DELL’INFANZIA : ARCOBALENO ATELIERISTA MARIA GRAZIA RICCI DAL 24/10/2013AL 03/12/2013 LUCCIOLA ATELIERISTA STEFANIA GIORGI DAL 24/10/2013 AL 03/12/2013 GRUPPO DI LAVORO REFERENTI DELLA SCHEDA ATELIERISTE: STEFANIA GIORGI, MARIA GRAZIA RICCI RESPONSABILE DELLA DIREZIONE TECNICO-PEDAGOGICA: FIORELLA ZANGARI ATELIERISTE: STEFANIA GIORGI, MARIA GRAZIA RICCI MOTIVAZIONI L’ educazione alle emozioni si rende indispensabile nella nostra società per ritrovare una dimensione umana nella sua interezza. Nella scuola emerge la necessità di trovare degli strumenti per equilibrare, nelle fasi di crescita del bambino, le facoltà intellettuali con lo sviluppo emotivo- affettivo, sociale, etico- morale. L’ emozione, risposta immediata a stimoli che attivano un determinato stato corporeo, si rivela attraverso un linguaggio non-verbale. L’insieme dei segnali corporei serve involontariamente per comunicare con gli altri e riconoscere e decifrare le proprie e altrui emozioni. Il bambino va “educato” cioè condotto (e-ducere) nel percorso che dall’ impulso porta all’emozione e successivamente al sentimento. Il sentimento è in perenne evoluzione fra i diversi stati d’animo che sono filtrati dal contesto culturale. I sentimenti s’ imparano anche attraverso le storie, le narrazioni, i miti. La scuola nella società contemporanea, per quanto riguarda l’educazione alle emozioni, attinge prevalentemente dalla letteratura, dove si scopre che cos’ è : il dolore, la rabbia, la gioia, la tristezza, la paura, ecc. Il gruppo atelier Atelidea, tenendo conto di queste considerazioni ha elaborato delle storie che mettono in rilievo la sfera emotiva. Ogni storia permette una ricerca su una o più emozioni. Nella storia “L’avventura di Trasp” emergono più emozioni. In questo contesto vengono focalizzate quelle della rabbia e della paura per il tradimento. La tematica ludico-motoria su cui si basa questo Atelab, offre al bambino la possibilità di vivere un percorso in cui il corpo diventa punto di partenza per arrivare ad elaborare le informazioni in sistemi di pensiero. Come Trasp che, con tentativi di prove ed errori, impara a volare così il bambino impara a camminare, muoversi, ecc. Attraverso il proprio corpo il bambino innesca un processo di differenzazione tra sé e il mondo esterno. Il passaggio da una conoscenza del mondo disordinata e frammentaria porta il bambino ad arrivare ad un superamento degli automatismi motori casuali e non consapevoli (postura, camminare, sicurezza nel movimento, movimento nello spazio,ecc). Lo spazio Atelab diventerà uno spazio dove sperimentare giocare, raccontarsi attraverso attività ludico-motorie. FINALITA’ CAMPO D’ESPERIENZA PREVALENTE RICERCA/ LABORATORIO DURATA DEL PROGETTO TEMPI Educare alle emozioni perché il bambino possa dare un nome al proprio “sentire”. Riconoscere le proprie emozioni attraverso sperimentazioni ludico-motorie. Il corpo e il movimento Corpo - Spazio; Corpo- Ritmo Scuole a due /tre sezioni: 24/25 giorni Scuole a quattro sezioni: 28 giorni L’atelier per quest’anno scolastico si caratterizza diversamente dagli anni precedenti sia per il tipo di intervento che per le tempistiche. Le scuole che usufruiranno dell’atelab non saranno più quattro( due per atelierista) ma dieci ( cinque per atelierista), per dare modo a più i bambini di usufruire di questo tipo di esperienza. Questa organizzazione comporta che il tempo di permanenza delle due atelieriste nelle scuole sarà di un mese circa e ogni giorno una sezione sarà suddivisa in tre gruppi ( es. in una sezione di 26 bambini si formeranno due gruppi da 9 e uno da 8 dalle ore 9,30 circa alle 12,20 circa. ) In questo tipo di tempistica è previsto che la partecipazione da parte di ciascun bambino in Atelab sia di sette incontri, più tre incontri nel gruppo scuola per un totale di 10 circa che potrebbero anche variare in base ad eventi o altri accordi con il gruppo insegnante. Le atelieriste avranno un percorso legato alle video narrazioni realizzate dal gruppo atelier Atelidea. Gli incontri saranno così organizzati: un primo momento di narrazione animata, successivi incontri di ricerca e laboratorio legati alla tematica della video narrazione. Le video narrazioni saranno scelte dalle scuole tenendo conto della tematica dei loro progetti collegata a quella delle video narrazioni come da schema presente nella circolare Prot.n. 165147 del 10/09/2013. Il percorso atelier farà riferimento ai progetti elaborati dalle atelieriste sulla base delle video narrazioni. IPOTESI ORGANIZZATIVA Le attività proposte sono indicative e non tutte da sviluppare. inoltre sono soggette ai cambiamenti che possono scaturire dai bisogni dei bambini. Obiettivi Spunti metodologici Tempi Creare una relazione che stimoli curiosità e interesse. L’atelierista concorda con le insegnanti un ingresso a sorpresa con il grande gruppo 1° giorno Dalle ore 8 Alle ore 9.30 Attività previste Caratterizzazione dell’atelierista per incontrare i bambini. Improvvisazione teatrale Dalle 10.15 Alle 10.45 Allestimento spazio Atelab. Narrazione del testo illustrato relativo alla video narrazione raccontata in ottobre. Presentazione della scatola magica contenente braccialetti con campanellini che serviranno per l’ingresso in atelier. Il momento della narrazione potrebbe essere vissuto in atelier nelle scuole dove esiste uno spazio tale da contenere una sezione, diversamente nel salone. Dalle 11 Alle 14 2° giorno orari in base alle età e al numero delle sezioni: 9.30/10.15 10.30/11.15 11.30/12.15 Scomparsa della scatola magica dei braccialetti. A causa di questo evento che non permette ai bambini il rito dell’ingresso in atelier, sarà concordato Rievocare gli avvenimenti di una storia già conosciuta. L’atelierista narra la storia utilizzando il testo scritto e illustrato. Conversazione nel gruppo sezione. Dimostrare consapevolezza degli eventi temporali della storia. ore ore Trasmettere il concetto di rito per identificare uno spazio (atelier) connotandolo emotivamente. Stimolare il senso di attesa e l’aspetto fantastico. Sperimentare l’emozione di tradimento di un’aspettativa (rabbia). La strategia di fare scomparire la scatola offrirà l’avvio alla ricerca delle emozioni della rabbia e della paura. Dal 3° giorno inizia il percorso Atelab con i gruppi sezione. con le insegnanti l’uso di un altro spazio per lo svolgimento delle attività previste in atelier. Conversazione in piccolo gruppo sullo stato d’animo provocato dall’avvenimento. Visione della video narrazione per rievocare la prima sequenza della storia che fa emergere lo stato d’animo del personaggio protagonista (Trasp), in relazione alle emozioni della paura/rabbia . La provocazione della scomparsa della scatola coinvolgerà il grupposcuola. Rielaborazione dello stato d’animo personale provocato dall’evento inaspettato. Sviluppare empatia nei confronti degli stati d’animo altrui. Giochi di tipo simbolico per fare emergere nei bambini sensazioni in relazione al vissuto del personaggio della storia: collegamento ad “un filo” metaforico che ti rassicura: momento di distacco improvviso dal “ filo” smarrimento/pau ra/tradimento. Esprimere emozioni con giochi simbolici di tipo sensomotorio. Ricomparsa a sorpresa della scatola magica, per continuare il rituale d’ingresso. Stimolare la curiosità di entrare in un nuovo contesto carico di aspettative. Comunicazione spontanea delle parole che emergeranno dal gioco con le palle delle emozioni. Riconoscere, condividere, esprimere verbalmente Emozioni. La conversazione sarà impostata su domande aperte su come si sono sentiti i bambini dopo la scomparsa della scatola in rapporto a quello che è successo al personaggio della storia. Gioco “ Fare finta di …” Attraverso l’espressione ludico-motoria i bambini imiteranno le azioni di Trasp: volo disordinato(tradimento) volo in caduta (paura) Allestimento dello spazio salone riferito alla prima sequenza della storia: corde/elastico tappeto effetti sonori della video narrazione riferiti alle prime sequenze della storia. Gioco con le palle dell’emozioni: il bambino che la riceve riferisce all’atelierista l’emozione rappresentata. Le parole saranno scritte su carta e raccolte in un contenitore speciale. L’atelierista chiederà ai bambini di associare l’espressione dell’emozione rappresentata sulla palla con quella provocata dall’avvenimento vissuto da Trasp nel momento di distacco dal filo. Le parole pescate dal contenitore speciale. saranno lette dall’atelierista e ciascun bambino le interpreterà con il linguaggio del corpo. PISTA APERTA Giochi di tipo motorio emozionale che possano far emergere nel bambino alcune emozioni . I bambini giocheranno a piccoli gruppi alternandosi nei ruoli che le tre tipologie di gioco propongono . : gioco del mostro, gioco del pescatore, gioco della ricetta ... Interpretare una emozione con il corpo. Gioco “A pesca di emozioni”: <<indovina che emozione è?>> Saper riconoscere alcune emozioni per affrontarle e comunicarle Ai bambini viene presentato il Gioco del mostro PISTA APERTA Giochi di tipo motorio emozionale che possano far emergere nel bambino alcune emozioni . I bambini giocheranno a piccoli gruppi alternandosi nei ruoli che le tre tipologie di gioco propongono . : gioco del mostro, gioco del pescatore, gioco della ricetta … Saper riconoscere alcune emozioni per affrontarle e comunicarle Acquisire consapevolezza delle emozioni provate attraverso il linguaggio del corpo Acquisire consapevolezza delle emozioni provate attraverso il linguaggio del corpo Ai bambini viene presentato il Gioco del pescatore PISTA APERTA Giochi di tipo motorio emozionale che possano far emergere nel bambino alcune emozioni . I bambini giocheranno a piccoli gruppi alternandosi nei ruoli che le tre tipologie di gioco propongono . : gioco del mostro, gioco del pescatore, gioco della ricetta … Saper riconoscere alcune emozioni per affrontarle e comunicarle PISTA APERTA Musica movimento Le emozioni, scoperte attraverso i giochi che hanno messo in campo il linguaggio del corpo, saranno ulteriormente provocate utilizzando la musica. Approfondire le proprie emozioni attraverso la musica. Ai bambini viene presentato il Gioco della ricetta Acquisire consapevolezza delle emozioni provate attraverso il linguaggio del corpo Ricercare nel contatto con l’altro il senso di rassicurazione, fiducia, paura … o altre emozioni che emergeranno La musica coinvolgerà il bambino nel movimento per stimolare ad una ricerca delle emozioni -libero nello spazio ad occhi aperti - a coppie (un bambino accompagna l’amico che è ad occhi chiusi) Conversazioni sull’esperienza vissuta PISTA APERTA Musica movimento Il movimento provocato dalla musica sarà sviluppato attraverso l’utilizzo di stoffe, nastri, foulard, ecc. PISTA APERTA Musica movimento emozioni Danze emozionate I bambini che desidereranno proporsi in una performance, si Percepire visivamente i movimenti con l’utilizzo di oggetti. Stimolare emozioni attraverso il movimento e la musica Sentire e cogliere il proprio benessere o malessere ed esprimerlo attraverso la musica e il movimento. Ai bambini saranno presentate varie tipologie di stoffa con le quali giocare e manipolare a piacere. Dopo avere scoperto le diverse caratteristiche delle stoffe sarà inserito un sottofondo musicale. I movimenti danzati suggeriti dalla musica saranno trasferiti e dilatati dalle stoffe. Ascolto e interpretazione di brani musicali scelti per stimolare paura, gioia, rabbia, tristezza. Trasformazione dell’ Atelab in uno spazio danza: “metteranno in danza” di fronte ad un pubblico di amici. Dietro un telo per le ombre interpreteranno con il gesto e il movimento, , l’emozione che scaturirà dall’ascolto di una musica. Alla fine della danza ogni bambino lascerà su un pannello predisposto un segno del movimento interpretato. I bambini interpreteranno una danza libera utilizzando le stoffe già adoperate, al termine della danza le lasceranno cadere su una base per creare un mandala finale e collettivo. - palcoscenico caratterizzato da uno schermo di tessuto non tessuto che permetta il filtrare della luce; -platea; I bambini disposti a mettersi in gioco a rotazione, concorderanno in segreto con l’atelierista la musica che vogliono interpretare. Il bambino danzante sarà dotato di mini lettore audio digitale con cuffia. L’interpretazione avverrà dietro il telo come nel gioco delle ombre. Gli spettatori dovranno indovinare quale emozione è stata espressa con il movimento. Trasferire la memoria emozionale del vissuto in ATELAB. La realizzazione del mandala si articolerà in due giornate. Nella prima giornata si alterneranno in danza i bambini di due sezioni. La stessa organizzazione sarà riproposta nella seconda giornata. VALUTAZIONI CONCLUSIVE SCUOLA DELL’INFANZIA SEZIONI ARCOBALENO- LUCCIOLA BAMBINI EDUCATORI Lucciola 4 Lucciola 104 Lucciola 3 Arcobaleno 4 Arcobaleno 104 Arcobaleno 2 INSEGNANTI Lucciola CEIS 8 2 Arcobaleno 8 QUALITA’ DEL COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI La modalità di presentazione delle atelieriste al momento della videonarrazione, vestite da Cappuccetto Rosso con oggetti evocativi di alcuni personaggi delle fiabe (mela, cestino con sassolini, Pinocchio, uccellino, ecc) ha facilitato la conoscenza di una nuova figura professionale creando curiosità e aspettative . Le atelieriste, dovendo ritornare singolarmente nelle due scuole di riferimento, avevano organizzato una performance a sorpresa per collegare i due momenti e introdurre il percorso Atelab utilizzando una valigia con oggetti vari e un libro tutto bianco. La performance ha fatto entrare i bambini nel contesto Atelab coinvolgendoli in una nuova esperienza. Il vento, personaggio antagonista nella storia di Trasp, si è rivelato un elemento trainante per l’intero percorso ma ha avuto uno sviluppo diverso nelle due scuole: alla scuola Lucciola una bambina ha chiesto al vento Garbino di non andare via e di lottare con il nuovo vento dando lo spunto per una serie di giochi motori; nella scuola Arcobaleno il vento Garbino è stato percepito come il vento birichino che ha coinvolto con giochi motori i bambini e che se ne è andato quando è finito l’Atelab. OBIETTIVI RAGGIUNTI Le emozioni messe in evidenza dal gruppo atelier all’interno di questa storia sono state quelle della rabbia e della paura. Le esche rappresentate dal libro bianco; dalla sparizione della scatola con i campanellini per il rito di ingresso in atelier; dalle “palle delle emozioni”;dai giochi motori , sono state efficaci nel fare emergere le caratteristiche fisiche, motorie ed emozionali di ogni bambino. EFFICACIA DELLE TECNICHE E METODOLOGIE ADOTTATE Le “palle delle emozioni “e i giochi motori proposti con corde ed elastici sono stati efficaci in entrambe le scuole per entrare in empatia con Trasp e scoprire l’importanza del gruppo come forza, collaborazione e aiuto. BILANCIO SULLA QUALITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE I gruppi di lavoro, organizzati per aule, non hanno permesso intersezioni per questioni di tempo poiché la durata dell’Atelab era di 28 giorni. Ogni sezione ruotava in Atelab suddivisa in tre gruppi in base alla presenza giornaliera ( per 26 bambini due gruppi da 9 e uno da 8). Ciò non ha impedito ai bambini di poter sperimentare tutte le esperienze perché il percorso è stato pensato in modo che ogni aula esaurisse il percorso di esperienza. SCOPERTE DEL GRUPPO DI LAVORO La storia scelta dal collettivo e portata dalle Atelieriste, ha rappresentato il pretesto per le insegnanti di entrambe le scuole per introdurre all’interno del loro progetto il personaggio mediatore Trasp. Le attività si sono articolate con armonia in uno svolgimento che prevedeva un inizio e una fine poi realizzato. PUNTI QUALIFICANTI La Scuola Arcobaleno ha raccolto gli spunti tecnologici utilizzati in Atelier . Il videoproiettore è diventato anche per le insegnanti e per il loro progetto uno strumento tecnologico utile a creare un contesto ambientale legato al personaggio Trasp, protagonista delle due realtà Atelier e Scuola. Nonostante la previsione e consequenzialità delle attività, si è dato rilievo e spazio alle proposte e scoperte dei bambini dando una connotazione di flessibilità del progetto. Questa modalità di progettazione ha confermato la trasmissione di idee che ogni progetto comporta e che può essere rappresentata metaforicamente da una” ragnatela come tessitura di idee” . Ogni progetto si rivela una tessitura ovvero tante “tessere di idee”. PUNTI DI CRITICITA' E’ saltato il concetto di tempo dilatato come previsto e pensato per l’organizzazione Atelier. In ogni caso in questo percorso Atelab si è dato spazio alla flessibilità delle attività e alle proposte dei bambini cercando di chiudere il percorso come previsto. Il gruppo, dopo aver sperimentato l’organizzazione Atelab in diverse realtà scolastiche, ha considerato che qualora si intenda allestire un Atelier in una scuola con spazi ristretti e/o presenza di bambini diversamente abili, occorre prevedere un tipo di organizzazione condiviso con il personale preposto per il sostegno e con il collettivo. STRUMENTI TEORICI E SUPPORTI FORMATIVI Gli strumenti tecnologici in dotazione (audio- video- software) hanno dato l’opportunità di arricchire la narrazione verbale e sonora, attivando inoltre per i bambini una educazione all’immagine. Testi: MANUALE DI DIDATTICA PER LA SCUOLA MATERNA Ed. Laterza Bari Prima ed. 1992 DENTRO I NUOVI ORIENTAMENTI Ed. Homeless Book 2007 Faenza PASSA … PAROLE Chiavi di lettura delle indicazioni 2012 Ed. Homeless Book Faenza L’ARTE A SOQQUADRO Ursus Wehrli Ed. CastoroSrl 2008 Milano PICCOLO MUSEO Ed. Babalibri 2000 Milano IMMAGINI/SUONI ricerca su INTERNET STRUMENTI PER LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO Assemblea aperta alle famiglie Sito internet : comune di Rimini / comune uffici/ Servizi Educativi/scuola infanzia Arcobaleno - Lucciola Mostra fotografica DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ REALIZZATE MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE DISPONIBILI Vedi p.p. Giochiamo.lucciola.pdf arcobaleno.pdf