Progetto “ fai la cosa giusta “ ! a.s. 2013

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Progetto “ fai la cosa giusta “ ! a.s. 2013
COMITATO PROVINCIALE DI BOLOGNA
Progetto “ fai la cosa giusta “ !
a.s. 2013-2014
Premessa
A. Alcune considerazioni generali
L’adolescenza, dal latino adolescere - crescere, rappresenta il momento della vita nel quale i
ragazzi sono attraversati da un fortissimo bisogno di affermazione personale, della propria
autonomia e capacità decisionale soprattutto nei confronti degli adulti. Tale percorso di
scoperta e ridefinizione del sé è fondamentale per sancire il passaggio alla vita adulta e
comporta una messa in discussione di modelli, abitudini, comportamenti che investe tutta
l’esistenza degli adolescenti. Vivendo a contatto con gli adolescenti, spesso, ci si rende conto
che in questa età esiste un disagio esistenziale di fondo a volte acuito da conflitti familiari,
incomprensioni, insicurezza, timidezza, complessi fisici dettati dal confronto con i tanti
modelli affermati a livello sociale e mediatico.
L’adolescente ha bisogno di essere aiutato a sviluppare la propria autostima per raggiungere
quell’autonomia necessaria e indispensabile a procedere autonomamente nel cammino della sua
vita. Deve essere rassicurato da un clima di fiducia che può sperimentare stando a contatto
con adulti sensibili e partecipi del suo cambiamento.
L’adolescenza, però, non rappresenta una “fase malata” dell’esistenza, bensì un momento di
transizione, ricchissimo sia dal punto di vista soggettivo che sociale: l’entusiasmo, la genuinità,
la curiosità e l’energia, che caratterizzano questa età, sono risorse preziose che richiedono di
essere convogliate in percorsi adeguati e soddisfacenti, capaci di dare ai ragazzi la misura
delle proprie potenzialità e del proprio valore.
Come afferma Gustavo Charmet, infatti, i nostri giovani sono sì creativi, ricchi, liberi da
schemi, ma sono comunque vulnerabili. I ragazzi hanno necessità, ora più che mai, di
rispecchiarsi negli adulti di riferimento e di farsi affascinare da modelli positivi e propositivi,
al fine di interiorizzare gradualmente sicurezza ed autonomia, regole e autostima, desideri e
intraprendenza. Gli adulti, di contro, hanno il dovere di offrire tali opportunità, diffondendo
come un contagio entusiasmo e alimentando prospettive, attraverso un’educazione alle
emozioni proprie ed altrui.
Alla luce di ciò, è importante trovare spazi di facilitazione ed incentivazione del confronto con
i ragazzi per permettere loro di sperimentare e sperimentarsi in una relazione con gli adulti
che li interpelli, gradualmente ma progressivamente, in una dimensione caratterizzata dalla
loro capacità di mettersi in gioco rispetto a sé ed agli altri; di assumersi delle responsabilità e
dì intervenire nel proprio contesto di vita in maniera proattiva e costruttiva, incidendo sulla
realtà in base alle proprie attitudini.
Per fare ciò è necessario individuare canali di comunicazione e linguaggi che consentano ai
ragazzi di esprimere in pieno le proprie risorse e competenze, facilitandoli in questo percorso.
SCOPO DEL PROGETTO
Il progetto si pone il seguente scopo, articolato su obiettivi generali e specifici:
OBIETTIVI GENERALI
a) Facilitare la responsabilizzazione dei ragazzi verso se stessi e gli altri
b) Promuovere momenti d’incontro tra i ragazzi per accrescere la consapevolezza delle
proprie risorse ed attitudini
c) Imparare nuovi spunti per affrontare le difficoltà della vita attraverso un approccio
umoristico ed altruista
d) Incentivare l’autostima e la dimensione del gruppo sia sul piano affettivo, amicale e
sociale
OBIETTIVI SPECIFICI
1. portare i ragazzi a sviluppare quello che viene definito “pensiero positivo”
2. insegnare a sorridere delle difficoltà piccole o grandi della vita, incentivando la
capacità di resilienza insita nell’età
3. sollecitare l’interesse per un impegno di volontariato e solidarietà
DESTINATARI DEL PROGETTO
Il progetto è rivolto ai ragazzi delle classi 4° e 5° delle scuole secondarie di secondo grado
della provincia Bologna.
La visione del filmato e il dibattito può essere rivolto a più classi contemporaneamente,
mentre per il laboratorio è previsto un numero minimo di 8 partecipanti fino ad un massimo di
25.
METODOLOGIA E DURATA
Il progetto prevede una metodologia interattiva, basata su molteplici stimoli (filmo grafici,
giochi di ruolo, attività pratiche, ecc.) finalizzati a coinvolgere i ragazzi prevalentemente sul
tema del volontariato e dell’impegno sociale, attraverso la figura del clown dottore.
Per ciascun incontro è prevista una durata minima di 3 ore (durata del laboratorio clown) e
una massima di 6 ore (inclusa la visione e il dibattito su un filmato)
MATERIALE E SPAZI NECESSARI
Per la realizzazione del progetto il materiale in uso, per quanto riguarda l’attività di clownerie,
è messo a disposizione dal personale della Croce Rossa Italiana.
Modalità di attuazione ed attività proposte
La modalità di attuazione del progetto, suscettibile di variazioni o integrazioni a secondo dei
bisogni della/e classi coinvolte, si articola nelle seguenti fasi:
Fase 1: Selezione delle classi sulle quali effettuare l’intervento formativo da parte degli
organizzatori del progetto e della Direzione Didattica.
Fase 2: Incontro con gli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto per programmare
l’evento e coordinare la giornata formativa.
Fase 3:: Visione del film “Clown in Kabul “ e discussione in classe tra i volontari della Croce
Rossa Italiana, gli insegnanti, e gli alunni.
Fase 4: “ Chi è il clown dottore?” Presentazione della figura e del ruolo del clown dottore
della Croce Rossa Italiana, attraverso testimonianze, racconti e domande.
Fase 5: Laboratorio clown che ha l’obbiettivo di esaltare l’ironia che c’è in ciascuno di noi
attraverso esercizi che mirano a:

Incoraggiare l’espressività

Usare un linguaggio efficace e concreto

Accettare le critiche e le sfide

Aumentare l’autostima

Saper ascoltare

Proporre iniziative ed idee nuove
Il clowning espresso con la nostra formula, proprio per la sua flessibilità, riesce a coinvolgere il
partecipante su tutti i punti sopra elencati in modo piacevole.
Per tutte le attività previste, sarà cura dei volontari della Croce Rossa reperire il personale
utile alla realizzazione del progetto. Qualora l’Istituto scolastico desideri mettere a
disposizione anche proprio personale specifico, può segnalarlo al referente del progetto,
concordando con lui le modalità di coinvolgimento