società umana, il punto di ancoraggio in cui si radica ogni cultura. È

Transcript

società umana, il punto di ancoraggio in cui si radica ogni cultura. È
tiff
LA FAMIGLÏA E LA CULTURA
DI FRONTE ALLA SF1DA DELLA TECNOCRAZIA MEDICA *
di Michel Schooyans
1•
Cultura efamiglia
.« ;
1. La parola cultura indica innanzitutto il rapporto tipicamente
umano deiruomo verso la natura. L'uomo impara a scoprire, a comprendere e a dominare il mondo in cui è radicato. Taie è il ruolo délia
scienza e delle tecnologie. L'uomo coltiva la terra, non la sfrutta
empiricamente: egli ne sfrutta sistematicamente le risorse.
Ma la parola cultura evoca anche lo sviluppo deiruomo stesso.
Infatti, la cultura non evoca semplicemente una qualità particol are di
relazione deiruomo con la natura. Essa signifïca anche una certa
qualità delle relazioni tra l'uomo ed i popoli. Queste relazioni possono essere dirette o médiate. In ogni caso, esse strutturano la vita
!•«
i!
umana nel suo divenire e nella sua storia.
La cultura è dunque la costruzione incessante di un ambiente
tipicamente umano in cui gli uomini si aprono liberamente agli altri
perché sono coscienti di potersi edificare vicendevolmente attraverso
i
i loro scambi.
•:
1
2. La famiglia appare perciô corne la cellula di base di tutta la
società umana, il punto di ancoraggio in cui si radica ogni cultura. È
nella famiglia che Puomo e la donna si accettano l'un Faltro nelle loro
I
differenze. È nel dono reciproco del loro cuore e del loro corpoche gli
sposi divengono loro stessi, insieme, in un amore che cresce incessan-
I
i
temente.
È per questo che la famiglia è l'istituzione naturale nella quale e
attraverso la quale Tuorno appare corne il collaboratore più vicino di
Dio in tutta la creazione. Nella famiglia, Pamore reciproco degli sposi
!
i
* Traduzione dal francese di Andréa e Francesca Scotti.
.
;
i
'
:
i
80
è un prolungamento delTamore di Dio, in due manière inseparabili
che corrispondono alla duplice e indivisibile fecondità delTamore.
Innanzitutto un uomo coopéra con Dio quando egli continua, nella
sua sposa, Topera créatrice che Dio ha intrapreso in essa. Parimenti,
la donna coopéra con Dio quando continua nel marito, Topera créa
trice che Dio ha intrapreso'in lui. In secondo luogo, gli sposi sono
chiamati a continuare Topera créatrice di Dio dando la vita ai loro
fîgli. In effetti, i genitori non si «riproducono». Essi sono procreatori:
procreano, cioè creano in nome di Dio. Essi chiamano alTesistenza,
non dei semplici animali superiori, ma delle persone, libère e responsabili, con le quali si intesseranno a poco a poco dei legami parentali,
fîliali e fraterni.
3. Cosi appare la spécificité délia sessualità umana: la sua fecon
dità va ben al di là del semplice biologico. La sessualità animale è
determinata da dei meccanismi istintivi che provvedono alla soprav-
vivenza délia specie. La sessualità umana ha evidentemente delle
profonde radici biologiche, ma va ben al di là del puro istinto. Nella
sessualità umana c'è innanzitutto uno scambio tra delle persone,
scambio che si dispiega a tutti i livelli delTesistenza umana: fisico,
certamente, ma anche psicologico, intellettuale e religioso.
Si vede che la famiglia è situata al punto di incontro tra le persone
e la cultura. La cultura, dicevamo poc'anzi, nasce da un rapporto
tipicamente umano tra Tuomo e i suoi sembianti. Il prototipo di
questo duplice relazionamento si offre a noi nella famiglia.
È nella famiglia che la coppia sperimenta la sua relazione tipica
mente umana con la natura. La trasmissione délia vita umana non
obbedisce a delle spinte puramente istintive. È piuttosto il più bel
frutto delTamore tradue persone. Ènella famiglia che gli esseri umani
apprendono adaprirsi liberamente agli altri e a percepire la responsa
bilité che comporta quest'apertura.
La famiglia è dunque la condizione che rende possibile ogni cul
tura: è la cellula dibase di ogni società umana. Èprecisamente perché
insegna alTuomo e alla donna à dialogare, a collaborare in un'atmosfera di fiducia e di libertà che la famiglia è stata sempre combattuta
dai regimi totalitari ed autoritari \
1. Vedere a questo proposito J. Jacques Walter, Les machines totalitaires, Ed.
Denoel, Paris, 1982.
)
81
Il problema délia famiglia occidentale
1. Potremmo notare qui una série di tratti rivelatori riguardanti la
situazione inquiétante délia famiglia occidentale. Per mancanza di
spazio, ricorderemo semplicemente alcunifatti: il numéro dei divorzi
aumenta di continuo; il tasso di fecondità rimane largamente al di
sotto del necessario per assicurare il rinnovo delle generazioni; la
coabitazione giovanile si generalizza; la popolazione invecchia; la
proporzione tra la popolazione délia Comunità europea e la popola
zione mondiale, che era del 6,7% nel 1984 sarà del 5,4% nelTanno
2000: il numéro di aborti tende talvolta ad avvicinarsi al numéro
delle nascite.
Citati dalle statistiche ufficiali ecco alcuni esempi che mostrano il
rapporto tra il numéro di aborti e il numéro delle nascite, in diversi
paesi délia Comunità europea. Secondo Tultimo dato disponibile,
relativo al 1980, c'erano in Olanda, 11,5 aborti legali per cento nati
vivi; per la Germania 14,6; per TInghilterra, 20,7; per la Francia,
24,4; per TItalia, 38,9; per la Danimarca, 402. Uno studio più dettagliato relativo alTItalia ri vêla che nel 1984, per mille nati vivi, c'erano
605,9 aborti nel Piemonte; 644,6 nella Val d'Aosta; 670 in Liguria e
757,8 (sic) in Emilia Romagna \
2. Ma piuttosto che moltiplicare i dati statistici, andiamo più
avanti con la nostra riflessione. Le difficoltà che incontrano le coppie
sono dovute innanzitutto ad una atmosferagénérale, spesso descritta.
Si pensi qui alla società delTabbondanza, la capitolazione di molti
genitori di fronte alTeducazione morale dei loro figli, ecc. A ciô si
aggiunge che la donna sposata è spesso divisa tra la casa e il suo
lavoro. Inoltre le politiche fiscali sono spesso sfavorevoli aile coppie
sposate e aile famiglie numerose.
Ma soprattutto, la società occidentale, che pure ha visto fïorire un
personalismo di ispirazione cristiana, sembra regredire ad un indivi-
dualismo egocentrico che tende a far prevalere, nelle relazioni con gli
altri, il primato delTinteresse egoistico, del piacere, delTutilità e délia
forza. Una delle cause maggiori délia disaffezione di cui la famiglia è
\^
2. Citiamo le cifre che si trovano in Eurostat, in Démographie statistics - Statisti
ques démographiques 1986\ Tema 3. Popolazione e condizioni sociali, Série C. Conti,
inchieste statistiche, Lussemburgo e Bruxelles, 1986. Per ciascun paese bisogna riporjî
•jj
i*
tarsi aile tavv. 5 e 6.
3. In Censis, XX Rapporto/1986 sulla situazione sociale del paese, Franco Angeli,
Milano, 1987, tav. 8, p. 318.
82
oggetto deve essere ricercata qui. Talvolta incoraggiati dalTambiente,
molti giovani coabitano e cambiano spesso partner. L'idea di un
impegno stabile, durevole, o definitivo, nel quadro di un matrimonio
li spaventa: la prospettiva di avère dei figli li disturba. Per questo, in
linea di principio, una divisione affatto nuova nella storia delTumanità si è stabilita nel cuore délia sessualità umana. Le relazioni ses-
suali non sono semplicemente1 ridotte ad una ricerca individuale del
piacere: esse si effettuano in modo taie che non possono sfociare in
una fine naturale: la trasmissione délia vita.
Di conseguenza, il discredito di cui la famiglia è vittima produrrà
t
degli effetti disastrosi sulla sotietà umana. L'indebolimento délia
j
cellula familiare âpre infatti una strada ad un controllo crescente dei
j
poteri pubblici sugli individui.
1
La sflda délia tecnocrazia medica
i
Eccoci arrivati ad un punto importante délia nostra esposizione.
Mostreremo che, a causa delTuso che ne viene fatto, certe scoperte
biomediche recenti minacciano la famiglia in modo taie che saranno
rinforzate le cause psicologiche délia crisi, che abbiamo analizzato e
che sono legate alTindividualismo *.
•
i
1. Cominceremo da un caso concreto. Ciascuno sa che è possibile,
fin da adesso, chiamare alTesisténza un essere umano che ignorera chi
è suo padre, chi è sua madré, chi è la madré gestante. L'essere umano
in questione sarà semplicemente un individuo senza legami con chicchessia. Lanciato nelTesistënza in questo modo, rischia di non essere
riconosciuto e non si sentira responsabile délia persona. Sarebbe la
«pupilla délia Repubblica»5.
Inoltre, Teclissi delle relazioni interpersonali, délia paternità o
délia maternità, con tutto il radicamento biologico che queste com-
portano, ipoteca lavita amorosa delTuomo e délia donna, con Timpegno sessuale che vi è implicato.
Il sogno di Pierre Simon diventa realtà: gli individui sono abbandonati al loro piacere solitario, e la «società, dominata dalla medicina» toglie a questi individui ogni responsabilità nei confronti dei
4. Abbiamo studiato diversi dei problémi qui accennati nella: Maîtrise de la vie,
dominations des hommes, Ed. Lethïelleux, Paris, 1986.
5. SuH'esperienza delFeducazione comunitaria nei kibbutz vedere B. Bettelheim,
Les enfants du rêve, Ed. Robert' Laffbnt, Paris, 1983.
83
loro partner o délia loro discendenza. Siamo sul punto di assistere ad
una manomissione délia società sulla procreazione umana. In effetti,
la disintegrazione dei legami interpersonali amorosi, parentali e fraterni distrugge e disintegra il tessuto familiare. «È il concetto délia
famiglia che sta per cadere»6.
Per raggiungere questo obiettivo, bisognava cominciare ad attaccare Tanello più debole délia catena familiare: il bambino non nato, e
dunque liberalizzare Taborto.
2. Cosi, per la prima volta nella storia, le risorse délia biologia
offrono aile utopie totalitarie la possibilità tecnica di realizzare il loro
sogno. Platone e Campanella potevano sognare una «città radiosa»
che contrôllerebbe la quantità e la qualità degli individui7.
Oggi, «il controllo totale délia riproduzione» è diventato una pos
sibilità alla quale possono ricorrere lo Stato o anche dei gruppi particolari.
Il liberalismo inesorabile di Malthus è cosi ripreso e superato
insieme. Non si tratta di affidarsi alla selezione naturale. Nello spirito
di Galton ( 1822-1911 ), inventore dtWeugenismo, bisogna traire vantaggio dalle tecniche biomediche attuali per programmare quantitativamente e qualitativamente la produzione degli uomini, tenuto conto
dei progetti politici e delle convenienze delTeconomia8.
Un progetto di eugenismo quasi altrettanto ambizioso si puô trovare in Mein Kampf in cui Hitler preconizza già il dovere patriottico,
per gli individui, di procreare o di sottomettersi alla sterilizzazione,
in conformità aile norme proclamate dalTideologia razzista9.
Chefare?
È venuto il momento di interrogarci sulle prospettive che si
aprono a noi e su ciô che noi possiamo fare.
6. Una delle opère più rivelatrici dcll'ispirazione scientista e massonica délia
biocrazia attuaie è: P. Simon, De la vie avant toute chose, Ed. Mazarincs, Paris, 1979, p.
222. Pierre Simon, è ginecologo ed ex-Gran maestro del «Grande oriente di Francia».
7. Queste utopie, e la loro visione délia famiglia, sono analizzate da I. Chafarevitch, Le phénomène socialiste. Ed. du Seuil, Paris, 1977.
8. Vedere il nostro articolo «Dérive totalitaire et "structures de péché"», in Nou
velle Revue Théologiques, t. 110, n. 4, lug.-ago. 19&8, pp. 481-502.
9. Hitler sviluppa queste idée passim, ma specialmente aile pp. 398-404 di Mein
Kampf, trad. francese Mon combat, Nouvelles éditions Latines, Paris, s.d.
il
84
1. Noi dobbiamo prima ricordarci che da Platone, costantemente
le utopie totalitarie tentano di subordinare la famiglia agli interessi
délia società e sognano, talvolta, di distruggerla ,0. Reciprocamente,
la famiglia è sempre stata un baluardo contro il totalitarisme. E inizialmente nella famiglia che si sono trasmesse le chiavi che aprono ai
valori délia cultura: linguaggio, storia, un determinato stile di vita, un
senso del mondo, un senso di Dio. È grazie alla famiglia che le per
sone entrano progressivamente in un certo ambiente culturale. Parimenti è grazie alla famiglia che lé culture beneficiano del contributo
originale delle personeche gli offrono il sangue nuovo déliacreatività.
Grazie alla famiglia, le persone sono protette dalla pressione invadente dello Stato, che tende a spersonalizzare i suoi membri. In brève
è nella famiglia che il giovane essere umano apprende a resistere
alTindottrinamento.
2. La famiglia rappresenta invariabilmente, per ciascuna cultura,
il modello prototipico delle relazioni tra gli uomini. Èla famiglia che
provvede alla prima educazidne, che è anche la più importante; in
questo senso, essa âpre la porta alla cultura. La famiglia garantisce
una qualità delle relazioni interpersonali, che sole rendono possibile
una cultura pienamente umana.
Cosi pure, tanto per proteggere le persone che per proteggere la
cultura, è indispensabile proteggere la famiglia contro tutto ciô che
potrebbe essere per essa un fermento di disintegrazione.
i
10. Cfr Platon, La Republique, V, 460b-462a.
LA CULTURA DELLA VITA
DALLA SOCIETÀ TRADIZIONALE
A QUELLA POSTMODERNA
A CURA DI PIERPAOLO DONATI
FRANCO ANGELI