Marzo 2009 - Alatel Lazio

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Marzo 2009 - Alatel Lazio
Copertina C.I. n. 22
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ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM ITALIA
N. 22 - gennaio 2009 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM del Lazio” - Allegato a “Esperienza” gennaio 2009
INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
CONVEGNO ANNUALE 2009
Copertina C.I. n. 22
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SENIORES TELECOM ITALIA
sommario
Periodico di informazione per i Soci
SENIORES TELECOM ITALIA - LAZIO
Direttore Editoriale
Guglielmo Carretti
Comitato di Redazione
Francesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti,
Renato Cardinali, Carlo Carissimi,
Guglielmo Carretti, Enrico Casini,
Giancarlo Cocco, Franco Fontana,
Alberto Lazzari,Cesare Lucarelli,
Amalia Madonna, Roberto Malasoma,
Gian Carlo Pasquini, Franco Roscini,
Giorgio Sollinger, Luciano Stoppa
Sede SENIORES TELECOM ITALIA LAZIO
Via Cristoforo Colombo,142 - 00147 Roma
Tel. 06.54432940 - fax 06.54432175
E-mail: [email protected]
Sito: www.alatel.it
conto corrente postale numero 91364000
intestato a ALATEL - Associazione
Lavoratori Seniores Gruppo Telecom
Italia s.p.a.
Fotografie
A. Movizzo, L. Stoppa,
Stampa
GGE S.r.l. - Via Tito Omboni, 65 - 00147 Roma
Tel. 06.51604719 - Fax 06.5127378
Finito di stampare nel mese di febbraio 2009
I.P.
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i nCIPIT
Cari Soci
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i nCONVEGNO
Il Convegno Annuale 2009
6
i nPREMIAZIONE
Gli “anziani” Telecom
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i nCOMUNICAZIONE
Storia delle TLC
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i nBUDGET
Nasce il budget
12
i nINFORMAZIONE
• Obbligazioni Telecom
• Consulenze ai Soci
• Convivio Dirigenti
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i nPREMIAZIONE
Elenco “premiati” Telecom
17
i nDIRITTO
Gocce… legislative
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i nSIEME
•
•
•
•
•
Visite in Roma
Castagnata
Spello
ENAV
Concerto natalizio
22
i nCOSTUME
Gli anni del boom economico
24
i nTERRITORIO
S.Maria in Aracoeli
26
i nEUROPA
Le lingue
28
i nDENUNCIA
• Compilazione mod. 730
• Il 5 per 1000
PRIMA DI COPERTINA
Foto del Convegno
TERZA DI COPERTINA
Foto del Convegno
QUARTA DI COPERTINA
Foto del Convegno
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incipit
Cari Soci,
Un caro saluto dal Vostro Presidente, GianCarlo Pasquini
Il Comitato Esecutivo dell’ ALATEL, in sintonia con Telecom Italia, ha stabilito di prorogare di un
anno le cariche elettive della nostra Associazione. Pertanto le elezioni per il rinnovo del Consiglio
Regionale si terranno a fine 2009 a valere per il triennio 2010 - 2012.
A tempo debito saranno divulgate le modalità operative
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è tempo di crisi e, semmai non ce ne fossimo accorti, lo leggiamo tutti i giorni su tutti i
giornali e lo sentiamo tutti i giorni dagli uomini politici ed economisti italiani e stranieri.
Quindi l’universo umano sta attraversando momenti difficili, però in molte parti del
mondo la situazione alimentare è veramente tragica ed in altre parti del mondo a ciò si
aggiunge la tragedia della guerra, anzi parlerei di follia degli scontri armati: per ristabilire
la pace? No, la guerra non ha mai portato la pace, nel senso vero della parola, ma solo
sopraffazioni e forzosa tranquillità. Se l’enorme impegno umano, le straordinarie energie
produttive belliche ed i miliardi di soldi che vengono gettati nella preparazione della guerra venissero utilizzati per mantenere la pace?! Mi sovviene quanto disse Einstein: “Dobbiamo essere pronti a fare sacrifici eroici in favore della pace più di quanto facciamo di buon
grado in favore della guerra”.
Chi di Voi ha ormai da tempo i capelli bianchi non potrà mai dimenticare le recenti italiane vicissitudini belliche; forse alcuni di Voi hanno ancora sulla pelle i segni di quel conflitto. Ebbene dobbiamo essere noi a seminare tra i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri vicini ed i nostri amici l’amore per la pace, perché non si capisce come l’umanità intera che
esulta per essere riuscita ad andare sulla luna facendo un passo “enorme ed importante”
nelle conquiste tecnologiche, continua poi ad azzuffarsi per “piccole cose” come avveniva
nell’antichità.
La pace non è una manna che ci viene dal cielo: bisogna costruirla mollica su mollica,
uomo per uomo. Cominciamo a stare contenti di quello che possediamo e non alimentiamo
conflitti inutili per futili motivi e coltiviamo le amicizie che sono “la vera penicillina” degli
scontri.
La nostra Associazione può darti una mano anche nelle piccoli questioni: non garantiamo
il risultato (che spesso dipende da altri) ma senz’altro garantiamo l’impegno per risolverlo.
la Redazione
inconvegno
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Convegno Annuale
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Pomezia 17 gennaio 2009
Inizio d’anno ed eccoci di nuovo riuniti presso
il Centro Congressi dell’Hotel Selene in Pomezia
per il Convegno Annuale. Oltre 500 persone
tra Soci e familiari hanno potuto ascoltare interessanti messaggi relativi alla gestione dell’Associazione Seniores Telecom Italia ed avere un
quadro degli obiettivi che vengono portati
avanti dalla stessa. Apre il Convegno il Segretario Aldo Baldazzi che rivolge ai congressisti
Aldo Baldazzi
un cordiale “benvenuto”; è poi la volta del Presidente Onorario Virio Berti che porge a tutti gli
auguri di “Buon 2009” auspicando che il nuovo
anno sia foriero di ottime notizie, ed invitando
i presenti a considerare ed a gestire le inevitabili difficoltà nel migliore dei modi senza confrontarsi con il prossimo, perché – come dice
Metastasio – “Se a ciascun l’interno affanno si
vedesse in fronte scritto, quanti che invidia
fanno, ci farebbero pietà...”
Prende la parola il Presidente GianCarlo
Pasquini per rammentare i tempi e le operazioni effettuate per raccogliere le firme relative alla
proposta ANLA in tema di rivalutazione delle
pensioni e, a seguire, il Vice Presidente Roberto Malasoma, anche nella sua qualità di Presidente Regionale dell’ANLA Lazio, illustra - cifre
alla mano – la conclusione positiva della raccolta delle firme (oltre 74.000), l’apporto cospicuo del Lazio (oltre 5.000 firme) e la presentazione delle stesse al Senato della Repubblica
presso la Commissione competente.
Il Segretario Baldazzi coglie l’occasione per
ricordare che l’Associazione “vive” di sole
quote sociali e che purtroppo vi sono alcuni
Soci che “si dimenticano”; quindi invita ciascuno dei presenti, se ha occasione di incontrare e
colloquiare con colleghi che si sono allontanati
dall’Associazione, di sollecitarli a rientrare; se
per avventura ci fossero per qualcuno difficoltà
Roberto Malasoma
Virio Berti
economiche, lo segnalassero “sapremo – conclude Baldazzi - come intervenire”.
Riprende la parola GianCarlo Pasquini che
ricorda come nel tempo passato alcuni avvenimenti della “vita tecnologica”, quali la televisione, la motorizzazione, il computer fossero stati
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Francesco Abet
ne Europea si è posto
come obiettivo per il
2010 di garantire l’inclusione sociale degli
anziani e dei disabili,
consentendo loro d’usufruire da casa propria
dei principali servizi
socio-assistenziali (telemedicina, teleassistenza,
formazione a distanza, certificazione, ecc.). In
tale scenario, la nostra Associazione vuole contribuire a questa sfida fornendo l’opportunità di
comunicare più velocemente ed economicamente tra di noi con la posta elettronica (e-mail)
e offrire attraverso il nostro sito Internet
www.alatel.it alcuni servizi on-line (es. prenotazione elettronica per eventi, scaricare direttamente sul proprio PC il giornale “New Continuare Insieme”, i moduli per il rimborso ASSILT o
ASSIDA, corsi di formazione, ecc.) o la creazione di un forum in cui i soci possano esprimere il
loro parere sulle attività proposte, dialogare tra
loro, scambiarsi notizie, foto, esperienze, ecc.
Riprende l’argomento Franco Fontana: il sito
dell’Associazione è quindi una realtà! Dalle sue
pagine è possibile avere notizie di vario genere, quali struttura della Associazione, indirizzi,
convenzioni, servizi (fiscali, legali, previdenziali ecc.), cultura e turismo. Ma la nostra aspirazione è quella di vedervi attori nel mantenimento e miglioramento del sito .E allora sotto! Partecipate all’iniziativa incominciando ad usare
la cosa più semplice: la posta elettronica ed
inviateci comunicazioni, suggerimenti, richieste, poesie, racconti, episodi di vita vissuta nel
privato, nel lavoro, nello sviluppo delle telecoFranco Fontana
nella società: da agricola ad industriale e quindi in quella della Informazione intesa questa
come “erogatrice” di servizi; con un ruolo sempre più ridimensionato degli anziani; quindi, da
qui la necessità di evitare l’esclusione (digital
divide) da tali servizi di coloro che per condizioni culturali, sociali, economiche o di abilità fisica non sanno o non possono utilizzarli. L’Unio-
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all’inizio guardati con GianCarlo Pasquini
sospetto e cautela ed
accettati spesso con diffidenza dalla popolazione per poi divenire
piano piano un simbolo
quasi indispensabile del
vivere sociale: valga per
tutti l’esempio della TV
che oggi esiste in tutte le
case con enormi ascolti (e forse anche troppi da
parte dei bambini). Ebbene – precisa Pasquini –
oggi assistiamo ad altri eventi: l’introduzione
del WEB e dell’e-mail che concretizzano ormai
un substrato importante nella vita sia industriale
che privata; questi due “strumenti” non sono
ancora “capiti” specie dalla maggioranza dei
pensionati, ma tutti noi – insiste Pasquini – dobbiamo fare un passo in avanti in modo che
anche questa evoluzione tecnologica ci apporti
dei benefici. Quali benefici e come? si chiede
Pasquini e chiama al microfono due Soci (Francesco Abet e Franco Fontana) che si stanno attivamente interessando ad un nostro progetto:
quello di rendere sempre più attivo e vitale il
“sito web” della nostra Associazione.
Francesco Abet premette alla sua esposizione
un cenno alle trasformazioni sociali avvenute
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municazioni in Italia, Guglielmo Carretti
foto, documenti. Il tutto
spedito all’indirizzo [email protected]. L’obiettivo
finale è di realizzare e
creare una “comunità
virtuale”, cioè un modo
per scambiarci informazioni, sensazioni, emozioni, ma nel contempo
offrire a tutti l’opportunità di manifestare le abilità ed interessi contribuendo così all’ implementazione del sito. A questo punto un invito:
comunicateci, intanto, il vostro indirizzo di
posta elettronica oppure quello dei familiari
conviventi; aumenteremo, così, le nostre opportunità di contatto. Il mondo digitale porta ad un
potenziamento delle capacità umane: la facilità
di accesso alle informazioni, la mobilità e la
facilità di connessioni possono indurre cambiamenti e ciò renderà il futuro diverso dal presente e assai più interessante e migliore; approfittiamone!
A questo punto, cogliendo un momento di
“crisi” del microfono che aveva deciso di non
funzionare, si è passati ad una simpatica cerimonia: la premiazione
da parte dei Fiduciari Luciano Stoppa
delle Sezioni “laziali”
del Socio più anziano
presente, e cioè (nell’ordine di chiamata):
Gabriella Cimini di Rieti
(Fiduciario: Paciucci),
Amleto Conti di Viterbo
(Fiduciaria: sig.a Sparaci), Angelo Bellucci di
Albano (Fiduciario: Frezzotti), Antonio Antenni
di Frosinone (Fiduciario: David) ed infine
Anselmo Nalli e Pietro Ciattaglia coetanei di
Latina (Fiduciario: Movizzo). (vedere foto in
3/a di copertina).
Ritorna a funzionare il microfono e Guglielmo
Carretti - Direttore Editoriale del nostro Giornale – dice: ”Per alimentare gli strumenti delle
informazioni che interessano noi tutti, tenendo
conto di quali siano le particolarità che ci accomunano – cioè la provenienza dal settore Tele-
comunicazioni, l’appartenenza alla Regione
Lazio e lo status di
Seniores - è da tenere in
conto l’opportunità che
le informazioni stesse
restino in tali ambiti.
Ricordo che molti anni
fa, quando ci chiamavamo ancora ALAS, riuscimmo a pubblicare, con il contributo di tanti
colleghi che ricordavano fatti di vita aziendale
con risvolti anche umoristici, un volumetto intitolato Ricordo quel giorno...Ora sarebbe ancora
più facile realizzare una cosa del genere non
essendoci bisogno di materiale cartaceo,
potendo fare tutto online. (il tema è già stato
ampiamente spiegato dai colleghi Abet e Fontana).Se per qualcuno il fatto di mandare in
Internet costituisse ancora difficoltà può rimetterci lo stesso un manoscritto e ci penseremo noi
a riportarlo sul sito internet”.
E’ il momento dell’intervento del Vice Presidente Luciano Stoppa il quale pone l’accento sul
fatto che tutte le attività che vengono svolte sono
tese all’ aggregazione che, se non il primo, è
quanto meno il più
importante dei nostri
obiettivi statutari. Si
cerca di perseguire questa finalità attraverso
una serie di attività che
ovviamente spaziano su
un ventaglio molto
vasto, in quanto vasti e
variegati sono gli interessi dei Soci. Il depliant
che è stato distribuito è già di per sé esaustivo
di questo nostro operare; si vuole – continua
Stoppa - solamente attirare l’attenzione dei presenti su alcune particolarità. Innanzitutto c’è
una costante attività “sociale”, composta da
una serie di iniziative che vanno nella direzione di aiutarci vicendevolmente nei problemi del
vivere quotidiano: ecco allora l’aiuto nella
dichiarazione dei redditi o in materia tributaria, nei temi fiscali o dell’infortunistica, nella
previdenza e cosi via. Una seconda serie di
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Dal collega Angelo Movizzo riceviamo una bella foto della “piena” del Tevere, che volentieri pubblichiamo.
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monte rimborsi per i quali nel Lazio, il competente Centro Servizi Aziendale, sta riportando i
tempi di liquidazione entro i novanta giorni
come da accordi Assilt/Azienda. L’ASSIDA
segna analoga diminuzione della spesa sanitaria; però su entrambe le istituzioni “sanitarie”
pesano le “non poche uscite” ventilate dal
Gruppo con riflessi sull’equilibrio finanziari
futuro. Sempre in tema di elezioni, nel 2009 vi
saranno anche quelle relative ai Seniores Telecom; a tempo debito saranno inviate ai Soci le
schede di votazione e ci si augura che vi sia
una altissima percentuale di risposte. Infine il
Presidente lancia un appello per avere disponibilità di qualche Socio a collaborare nella
gestione: “E’ sufficiente qualche ora a settimana – precisa Pasquini – purché vi sia una continuità: “il volontariato non è “azione saltuaria”
ma una “azione anche piccola ma duratura nel
tempo”. Pasquini termina accennando alle
nuove modalità di partecipazione alle attività
da parte dei cosiddetti “aggregati”, modalità
che sono precisate sul “Foglio Notizie 1° semestre 2009” in corso di spedizione.
Il “ringraziamento“ a tutti per la folta partecipazione, gli auguri di “Buon Anno” e un “Arrivederci ai prossimi” chiudono il Convegno.
attività riguarda l’aspetto culturale: vengono
programmate ogni anno visite a mostre e a
monumenti religiosi o civili e ci si preoccupa di
superare le difficoltà per le prenotazioni e di
avere delle guide esperte in materia, in modo
che il tutto possa riuscire più facile, divertente e
funzionale, sempre con il fine dell’associazionismo. Infine una terza serie di attività: “stare
insieme per scoprire insieme il territorio”, con
escursioni nel Lazio e in Italia con una qualche
“puntatina” nella nostra patria più ampia che è
l’Europa; escursioni queste che sono ben accolte dai Soci (lo dimostra la grande partecipazione) in quanto riescono a dare loro momenti di
spensieratezza ed allegria allontanandoli per
un po’ dalla (forse) monotonia quotidiana.
Il Convegno si avvia alla conclusione ed il Presidente Pasquini, citando un fatto a lui accaduto, pone l’accento sulla “solitudine” che affligge
molte persone e quindi un invito a tutti a segnalare quei colleghi che si trovino in queste situazioni: l’Associazione può fare qualcosa per
loro. Inoltre, in tema di ASSILT, viene ricordato
che nel primo semestre del corrente anno si
svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche (un invito a tutti a partecipare) ed accenna
al corrente fenomeno italiano del contenimento
della spesa sanitaria con evidenti riflessi sul
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di Luciano Stoppa
inpremiazione
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Istituito in Telecom il
SENIORITY DAY
Una giornata dedicata ai colleghi con 25, 30 e 35 anni di anzianità
Human resources, orgaIl giorno 16 dicembre
nization and industrial
u.s. si è aperto in seno
relations” del Gruppo.
al Gruppo Telecom il
Con la loro qualificata
“Seniority Day”, cioè la
presenza il Gruppo
premiazione ai dipenTelecom ha voluto dare
denti che hanno ragun alto e tangibile signigiunto i 25, 30 e 35
ficato al “Seniority day”
anni di anzianità di serribadito anche dalla
vizio. La cerimonia di
presenza di Riccardo
questa prima giornata,
Tucci Presidente Nazioche ha riguardato i
Foto 1
nale dell’Associazione Seniores Telecom Italia.
dipendenti del Lazio, è stata magistralmente
Bernabè: nel suo intervento ha anticipato la
organizzata dalla struttura del Welfare Aziendavolontà si riprendere, e con maggiore enfasi, la
le: Luigi Marelli e Laura Giannuzzi e si è svolta a
bella tradizione della “festa degli anziani
Roma nello scenografico complesso del Teatro
d’azienda” interrottasi dopo l’OPA e poi ha ramCapranica, all’ingresso del quale erano stati
mentato la sua esperienza in Telecom ed i noti
approntati dei desk per l’accoglimento dei numeavvenimenti che lo avevano costretto ad allontarosi partecipanti a seconda della loro anzianità
narsi; è contento però di essere ritornato sicuro
(erano circa 700: si sentiva nell’aria il piacere di
delle potenzialità della Telecom e quindi certo
incontrarsi con i colleghi persi di vista causa le
della possibilità di riuscita della Azienda stessa a
vicissitudini aziendali; quasi fosse il primo giorno
superare le difficoltà del momento.
di scuola dopo le vacanze estive). (foto n° 1
Migliardi: anche il suo intervento è stato pervaso
“veduta della sala”).
da un pizzico di commozione per il fatto di esseAlle ore 15, come da programma, è iniziata la
re stato in Telecom all’inizio della sua carriera
cerimonia con l’intervento del management
(varie e diverse esperienze l’avevano poi allontaaziendale: l’Amministratore Delegato Franco Bernato) e, soprattutto, di aver incontrato colleghi
nabè e Antonio Migliardi “ Responsabile di
Franco Bernabè
Foto 2
Antonio Migliardi
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Foto 3
Riccardo Tucci
Ha quindi preso la parola il nostro Presidente
Nazionale Riccardo Tucci che, dopo aver rivolto
un messaggio di saluto e di augurio ai premiati, ha
illustrato i punti cardine della nostra Associazione;
quindi ha comunicato “con soddisfazione“ che
l’A.D. Franco Bernabè entra a far parte dei Seniores Telecom Italia in qualità di Presidente Onorario
(foto n° 3) e che a tutti i premiati viene concessa
l’iscrizione gratuita per l’anno 2009; un apposito
modellino è stato infatti distribuito a tutti i presenti
con preghiera di riconsegnarlo all’uscita nell’apposito box presidiato dai colleghi dei Seniores Telecom i quali saranno lieti di dare loro un omaggio
dell’Associazione (nella foto n° 4 un momento della
preparazione degli omaggi che ha impegnato un
gruppo cospicuo di volontari Seniores). Tucci, infine, coglie l’occasione per presentare il Presidente
dei Seniores (Consiglio Regionale Lazio) GianCarlo Pasquini presente in sala.
SENIORES TELECOM ITALIA Consiglio Regionale Lazio
Il Consiglio Regionale del Lazio informa di aver inviato a quei premiati che si “sono dimenticati”
di consegnare il modellino, una lettera per sollecitare la comunicazione dei loro dati, comunicazione che è necessaria ed urgente per poter attivare nei loro confronti (iscritti – come noto - gratuitamente per l’anno 2009) la spedizione dei nostri Giornali, dei depliants relativi ai programmi
ed alle attività, nonché quant’altro fa parte della gestione associativa Seniores.
Coloro che volessero avere notizie e/o informazioni sulla Associazione Seniores possono rivolgersi
al Numero Verde 800299225, presidiato da colleghi volontari dal lunedì al venerdì (ore 9-12),
oppure alla nostra sede di Roma – V. C. Colombo,142 piano terra (stesso orario).
Nelle pagine centrali con piacere pubblichiamo i nomi di tutti i premiati rinnovando loro i complimenti più cordiali per il raggiungimento dei traguardi di anzianità.
Il Presidente GianCarlo Pasquini
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con i quali a suo tempo aveva lavorato. Il suo
discorso è stato incentrato sulle sfide di trasformazione e di innovazione che attendono a breve
l’Azienda e che potranno essere superate e supportate dalla professionalità esistente.
Un caloroso e prolungato applauso, non certo di
circostanza, ha accolto le parole dell’Amministratore Delegato e del Responsabile delle HR, i quali,
con il loro messaggio, pur in presenza di criticità,
hanno voluto dare una iniezione di fiducia e di
entusiasmo agli “anziani” presenti.
A questo punto la Sig.ra Giannuzzi, per snellezza della cerimonia, ha chiamato sul palco due
dipendenti (foto n° 2) con 35 anni di anzianità ai
quali l’Amministratore Delegato ha personalmente consegnato il previsto premio; tutti gli altri lo
hanno ricevuto negli appositi desk installati a
fianco della sala ove, al termine della cerimonia,
è stato servito un gradito rinfresco.
Foto 4
8
di Guglielmo Carretti
incomunicazione
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XVII STORIA DELLE
TELECOMUNICAZIONI
Le intuizioni del radar e della rifrazione lunare
La scomparsa di Marconi
Le ricerche e le sperimentazioni di Marconi non
avevano soste ed erano indirizzate verso tutti i
campi possibili ove le onde elettromagnetiche
potevano avere qualche effetto. L’osservazione di
fenomeni nuovi che poteva rilevare durante i suoi
studi, unita alla grande facoltà di intuizione,
aveva portato Marconi a definire in maniera
anche notevolmente precisa due campi, tra gli
altri, che avrebbero avuto larghissime e fortunate applicazioni nello sviluppo di nuove tecnologie. Sono i campi del “radar”(radio detection
and ranging) e della “rifrazione lunare”. Per il
primo caso Marconi, spostando la sua attenzione dalle
onde lunghe alle onde corte e
alle micro-onde, rilevò “gli
strani effetti prodotti dalla
riflessione e deflessione di
queste onde.... da parte di
oggetti metallici posti a distanza di svariate miglia...; possa
perciò essere possibile progettare degli apparati per mezzo
dei quali una nave, per esempio, possa irradiare un fascio
di raggi che, incontrando un
qualsiasi ostacolo metallico
(un’altra nave, ad es.), riflettendo e ritornando ad un ricevitore sulla stessa
nave,... rivelerebbero la presenza della seconda” (dalla Conferenza del 20 giugno 1922 in
America). Oltre a questa intuizione lo stesso
inventore fece anni più tardi, dopo che studi in
proposito erano stati portati avanti dall’inglese
Edward Appleton sulla riflessione di onde radio
sullo strato della ionosfera e dal francese Pierre
David sulla rilevazione elettromagnetica degli
aerei in volo,una prova con un trattore che passava davanti ad un fascio di micro-onde da lui
emesso e che faceva udire un sibilo di ritorno
della sua massa metallica colpita dalle onde.
Conscio dell’importanza civile e militare della
scoperta, Marconi informò, nel 1935, il governo
italiano che, in precedenza, non diede soverchio
peso alla scoperta. Al contrario, anche stavolta,
degli inglesi che portarono avanti con impegno
gli studi in proposito, riuscendo in breve tempo,
nel 1938, a dotare il loro incrociatore Sheffield
del primo impianto radar. E lo utilizzarono, purtroppo anche a nostre spese,
con ottimi risultati durante la
successiva guerra mondiale.
Anche l’altra intuizione, quella
della riflessione lunare, non
ricevette molta attenzione. Gli
esperimenti fatti nel 1930 nel
porto di Civitavecchia dal
panfilo Elettra, acquistato nel
1919 per poter essere più
libero nei suoi studi ed esperimenti, convinsero Marconi ed
il suo fido assistente Adelmo
Landini, che il ritardo di due
secondi registrato da un onda
lanciata nell’atmosfera e ripresa da un ricevitore non poteva che essere causato da una rifrazione extraterrestre, sicuramente
lunare. Marconi brevettò la scoperta ripromettendosi di ampliarne gli studi lavorando su onde
corte. Era ormai considerato il genio dell’impossibile, in parte per eventi drammatici che scuotevano l’opinione pubblica, come il salvataggio
dei superstiti della seconda spedizione Nobile al
Polo, avvenuta dopo la ricezione di messaggi di
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testo trasmesso da Marconi al Chicago Tribune
Forum l’11 marzo 1937, cioé pochi mesi prima
della morte (e indicato dal Prof. Pietro Dominici
dell’Università La Sapienza di Roma in un suo
saggio sulla rivista “Teknos” del gennaio1995):
“Noi abbiamo ora raggiunto nella scienza e arte
delle radiocomunicazioni uno stadio in cui le
espressioni dei nostri pensieri possono essere
istantaneamente e simultaneamente trasmessi e
ricevuti dai nostri simili, praticamente in ogni
punto del globo, laddove sia disponibile un semplice apparecchio ricevente. Tuttavia sono trascorsi solo alcuni anni da quando é stata data al
pubblico la prima indicazione delle possibilità
della radiodiffusione nell’influire sulla nostra vita
quotidiana. Quando nel giugno 1920 fu radiodiffuso a Chelmsford, Inghilterra, un concerto di
Nellie Melba, solo poche centinaia di radioamatori, le sole persone che possedessero allora un
apparecchio ricevente senza fili - con eccezione
naturalmente dei professionisti - erano in grado
di ascoltarlo. Alla gran parte delle persone quella trasmissione probabilmente non rappresentava che un evento che non sembrava avere molta
importanza in quanto non li riguardava direttamente. Posso ora chiedere quanti di voi non considererebbero oggi un apparecchio ricevente un
necessario complemento delle nostre vite quotidiane? Se questo stadio é stato raggiunto in
pochi anni, posso chiedervi cosa noi non possiamo aspettare per il futuro?”
Era stato già pensato il villaggio globale.
PRECISAZIONE SULLA SADAE
Sul numero precedente l’articoletto che parlava della SADAE (Sindrome di Attenzione Deficiente
Dovuta all’Età) ha mosso qualche collega ad ammettere di essersi riconosciuto nei sintomi descritti. Per dovere deontologico devo far presente che nell’articolo stesso in tipografia è saltata l’ultima riga che precisava la provenienza dello scritto dalla rete Internet, quindi non è farina del
sacco dello scrivente ma, visto il fatto che almeno tre persone l’hanno letto, è già un risultato soddisfacente l’averlo trascritto.
Scusate ma ho le cipolle che si stanno imbiondendo sul fuoco, sto cercando gli occhiali da vista
e mia moglie sta dicendo che ha suonato il postino, evidentemente per una raccomandata. Cosa
faccio prima?
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soccorso inviati da una piccola radio ad onde
corte, in parte per eventi creati dal grande senso
dello spettacolo dello stesso Marconi: con impulsi telegrafici lanciati dall’Elettra ancorata nel
porto di Genova il 26 marzo 1930 Marconi
accese le lampade del Municipio di Sidney, nella
lontana Australia; il 12 ottobre 1931, con un
esperimento simile, accese da Roma le luci della
grande statua del Redentore sul monte Corcovado di Rio de Janeiro; ed ancora a Chicago il 2
ottobre del 1933 fece accendere le luci dell’Esposizione mondiale facendo catturare un raggio
della stella Capella dal telescopio dell’Osservatorio di Arcetri che rispedì il raggio a Chicago. La
sua mancanza di titoli accademici era sta colmata anche con la nomina a Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (dal 1928 al
1937), ad Accademico Pontificio nel 1931, a
membro della National Academy of Sciences di
Washington nel 1932; nel 1933 gli fu conferita
la laurea honoris causa dall’Università di Cambridge. E tanti erano ancora i progetti da elaborare, i campi da esplorare, ma non ci fu più
tempo sufficiente; forse il lavoro continuo, l’altalenarsi di una condizione di prestigio mondiale
dalla quale il regime fascista tirava a trarre il
maggior vantaggio possibile con il contemporaneo sospetto dello stesso regime per la fama che
offuscava i propri personaggi e le proprie attività politiche, i viaggi numerosi e chissà cos’altro,
provocarono un’immatura e improvvisa morte, il
20 luglio 1937. Ci sembra qui opportuno proporre, come indicazione della proiezione verso il
futuro e verso ambiti inusuali ed inesplorati, un
la Redazione
inbudget
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I PRIMI “VAGITI” DEL BUDGET
... ed i riflessi sulle relazioni umane
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Siamo nel 1962, sta nascendo il “budget” e il nostro Virio Berti scrisse, a quel
tempo, un articolo sull’argomento.
Oggi il Collega Virio ci ha inviato quell’articolo e volentieri lo pubblichiamo in
quanto, a 47 anni di distanza, in esso sono ravvisabili alcuni aspetti della vita
di relazione tuttora validi.
“… Il budget può essere inteso come controllo
continuo di tutto l’andamento aziendale, ottenuto mediante previsioni e successivi confronti,
eventuali correzioni, analisi: delle spese e degli
introiti, della produzione e delle vendite, degli
impegni finanziari, ecc. Molteplici sono i significati di questa parola rimbalzata dall’America
che, nel linguaggio familare, vuol dire: “ragioniamo un po’ sul denaro disponibile, come può
essere speso e, se esiste o meno la convenienza
di spenderlo in relazione all’andamento presente e futuro della famiglia; se conviene fare
questa spesa, o un’altra, oppure rimandarla e
possibilmente farla meglio”. Il budget, nelle
aziende, si basa infatti sulle disponibilità economiche e finanziarie, sui programmi di lavoro,
sul potenziale umano che sono necessari per
raggiungere lo scopo prefisso. Il budget poggia
innanzi tutto sul ragionamento occorrente per
dosare gli elementi e stabilire le soluzioni armoniche che tengano conto della meta finale.
Ragionamento, quindi, sui problemi che di volta
in volta si devono esaminare e risolvere. E’dunque il momento di ragionare: “Cosa si vuole
ottenere? Qual è lo scopo di questo lavoro,
cosa si deve fare, in che modo si può fare?
Quanto costa?” Il budget è, quindi, al di là dell’immediato interesse economico, uno sprone a
ragionare, ed il ragionamento è tanto più interessante in quanto pone a contatto due mentalità, la tecnica e l’amministrativa, con l’imperativo di risolvere un medesimo problema esaminato da due punti di vista: la necessità tecnica
di fare e la disponibilità economica. Quindi ne
scaturisce necessariamente l’esigenza di collaborare per uno stesso scopo. Infatti la collaborazione, che sorge dal ragionamento (e per collaborare occorre capirsi) è la via migliore per il
progresso economico e sociale, in quanto dalle
relazioni che nascono dai ragionamenti a vari
livelli, scaturisce la preparazione e l’abitudine a
vedere, capire e considerare veramente le esigenze altrui. Per capire i problemi altrui è
necessario ascoltare, poiché si dice che
“l’ascoltare è l’altra metà del parlare” e se il
parlare non è completo non è possibile intendere compiutamente le ragioni di chi espone. A
questo proposito sarebbe bene che prima di
ribattere le affermazioni l’oppositore riassumes-
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lato il dipendente stimerà nel giusto valore il suo
superiore. Ora che sono diventati collaboratori
procedono di comune accordo alla soluzione
del problema che risulterà con ogni probabilità
più organica ed economica perché discussa.
Questo è il risultato economico, ma al di là del
risultato economico immediato c’è un risultato
di maggior valore, la preparazione del personale che costituisce la capitalizzazione più
grande del tempo impiegato per questa scuola
continua, per questa partecipazione a discussioni produttive. Infatti il costo del personale è
uno dei costi che incide in misura sempre più
notevole nella gestione dei servizi e quindi non
si vede perché anche sotto questo aspetto non si
debba dedicare al fattore umano l’attenzione
che si dedica agli altri fattori (materie prime,
trasporti, manutenzione, ecc). Al di sopra di
queste risultanze pratiche, certamente di indubbio valore, vi sono anche alcuni aspetti delle
relazioni umane. Conoscersi, sentire il calore
delle persone vicine di cui tutti abbiamo bisogno. L’uomo, anche dietro la faccia più austera,
fortunatamente, nel suo intimo, nasconde sempre il sentimento e niente vale di più alla sua
serenità ed alla sua personalità, che l’essere
capito da chi lavorando con lui gli è vicino e lo
giudica; e per capirsi occorre ragionare, parlare ed ascoltare. Il budget è, tra l’altro, lo abbiamo detto, “uno sprone a ragionare” e quindi a
razionalizzare l’assetto organizzativo…”.
(Virio Berti)
ACQUA CHIARA
NO DEPURATORE - NO PAGAMENTO
Una legge del 1994 (n° 36 la c.d.”legge Galli) riformò il settore dei “servizi idrici” fissando alcuni principi, tra i quali quello che tutti i costi dovevano essere messi in bolletta e che il ciclo idrico
dovesse essere integrato con la depurazione. Purtroppo non tutti i Comuni o le Aziende erogatrici hanno realizzato la “depurazione” delle acque, ma hanno però addebitato agli utenti un prezzo per un servizio non dato. Sul caso è intervenuta di recente la Corte Costituzionale che (con
sentenza 335/2008) ha dichiarato l’illegittimità delle norme della predetta legge Galli, nella
parte che imponevano ai clienti il pagamento del servizio di depurazione anche se, non essendo
allacciati alle rete fognaria, non usufruiscono di tale servizio e nel caso che manchino, o siano
inattivi, gli impianti di depurazione. Chi ha pagato il servizio non ricevuto, può richiedere il rimborso all’ente fornitore.
(Renato Cardinali)
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se il pensiero esposto e ne avesse l’approvazione, in maniera tale che ogni travisamento o
deformazione venisse subito corretta da chi ha
enunciato il ragionamento; con ciò si acquisisce
una conoscenza intima del punto di vista altrui
anche se tale punto di vista non è condiviso. La
discussione sembrerà più lunga, solo apparentemente, di fatto sarà più breve perché saranno
stati evitati i soliti codicilli. Un capo, a qualsiasi livello, chiama il dipendente interessato ad un
cambiamento o ad un nuovo lavoro e gli spiega come lo deve fare e quanto deve costare. Al
termine gli chiederà se è chiaro e con un “si”
dell’altro il colloquio si conclude. Ma il dipendente ha ascoltato il capo? Ed il capo ha messo
a suo agio il dipendente? Forse no, perché un
“si” è una risposta semplice per un nuovo problema; o forse si, ma la risposta ottenuta
potrebbe essere stata determinata dalla mancanza di analisi da parte del dipendente o
dalla mancanza di spigliatezza. Ed allora il
capo, che più di un comandate deve essere una
guida di uomini, indirizzerà e metterà il dipendente in condizioni di analizzare il nuovo lavoro e manifestare il suo punto di vista. Quindi
dopo avergli esposto la questione del cambiamento o del nuovo lavoro ed anche il modo ed
i mezzi a disposizione per risolverlo, chiederà
di esporgli la sua idea in proposito. Il dipendente avrà così modo di manifestare le proprie
idee ed il superiore potrà così apprezzare di
più o conoscere meglio il dipendente. D’altro
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ininformazione
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Milano, 31 dicembre 2008
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO TELECOM ITALIA 2002-2022
RISERVATO AI DIPENDENTI ED EX DIPENDENTI DEL GRUPPO
CEDOLA n.15
Ai dipendenti ed ex dipendenti del Gruppo Telecom Italia S.p.A. in possesso di obbligazioni del Prestito
Obbligazionario Telecom Italia 2002-2022 si comunica che, a seguito della determinazione del tasso di
riferimento per il primo semestre 2009 (Euribor 365 scadenza 6 mesi, rilevato il 30/12/2008), per il periodo di
godimento 1° gennaio – 30 giugno 2009, e quindi con il pagamento degli interessi del 1° luglio 2009
(cedola n.15), le obbligazioni frutteranno un interesse semestrale così calcolato:
a)
componente base
b)
componente Bonus
3,04% tasso annuo lordo
equivalente a 1,508% tasso semestrale lordo
+0,45% sul tasso semestrale lordo
per le obbligazioni costituenti l’incremento del possesso medio dell’obbligazionista
rilevato nel primo semestre 2009 rispetto al possesso medio del secondo semestre 2008.
In altri termini, per le obbligazioni che avranno diritto anche alla componente Bonus, il rendimento della
cedola n.15 sarà pari ad un tasso semestrale lordo complessivo del 1,958%, corrispondente ad un tasso
annuo lordo del 3,95% circa.
Si ricorda inoltre che è data l’opportunità a tutti gli obbligazionisti
9 di disporre di una carta di credito gratuita per utilizzare correntemente i risparmi del conto
obbligazioni,
9 di predisporre piani di investimento in obbligazioni, attraverso differenti modalità:
trattenute sullo stipendio, addebito su conto corrente, reinvestimento degli interessi maturati.
Per eventuali informazioni sul Prestito Obbligazionario e dettagli o chiarimenti su quanto sopra indicato sono
disponibili: il sito intranet e internet http://titoli.open.telecomitalia.it/prestito
il call center 800 017 800 attivo nei giorni lavorativi dalle 9,00 alle 12,30
Prima dell'adesione leggere il prospetto informativo, redatto ai sensi della normativa Consob. Il prospetto è disponibile su
Intranet e Internet e sarà inviato a chiunque ne farà richiesta tramite il Numero Verde.
AIUTI e CONSULENZE per i SOCI con sportello telefonico gratuito
- LEGALE – (fiscale, tributario, lavoro e previdenziale, successioni, infortunistica stradale) – rivolgersi a
Studio Socio LASTEI (Roma V.Foligno,10)– telef. info n° 06.7021633 – merc. e ven. ore 17- 19,30
- INFORTUNISTICA STRADALE - Socio Marcello MARIANI ––V. Quintilio Varo, 193 - Roma
telef. info 6.7481671(lun- mer- giov- ore 17-19,30) – fax attivo 0-24 n° 06.7481671
- SERVIZI BANCARI - Socio Fabio CENTOMINI – telef. info ufficio - 06.3269801- cell. 335.7788753.
- DONAZIONE SANGUE – Socio Giorgio NASTA – telef. info 06.5683788 oppure cell. 335.1235874
.
Come anticipato sull’ultimo numero di questo Giornale, il 18 dicembre u.s. si è tenuto l’ incontro dei
Seniores Dirigenti per lo scambio di auguri nel rispetto di una ormai consolidata tradizione istituita da oltre 25
anni dal nostro Presidente Onorario Virio Berti; comunque l’incontro rappresenta, al di là dell’aspetto formale
ma sempre gradito di socializzare e rinsaldare quei i rapporti di amicizia nati sui “banchi di lavoro”, anche un
momento importante per mantenersi aggiornati sulle tematiche del Gruppo o su argomenti interessanti. Tra i
partecipanti, oltre alla gentile presenza di numerose consorti, va menzionata la sempre costante adesione di
Colleghi che ormai hanno raggiunto la “quarta” e “quinta” età ed ai quali va il nostro rinnovato saluto ed
augurio di continuare a mantenersi “in gamba”.
Il Presidente dei Seniores del Lazio, Giancarlo Pasquini, ha colto l’occasione per illustrare sinteticamente le
attività dei Seniores e – a richiesta - ha fornito alcune informazioni di massima sull’Assida incentrate
soprattutto nell’ attenuare i timori sul futuro dell’assistenza sanitaria integrativa pur in un momento che vede
Aziende e Dirigenti uscire, a vario titolo, dal nostro mondo associativo.
Al termine dell’incontro Virio Berti ha rivolto l’augurio per il 2009 ed i presenti si sono lasciati con
l’impegno di ritrovarsi a fine del prossimo maggio.
(Francesco Abet)
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inpremiazione
ELENCO DEI DIPENDENTI
PREMIATI PER ANZIANITÀ
DI SERVIZIO
Anzianità 25 anni
BRUNETTI EGIDIO
CACACE ALESSANDRO
CALOGIURI ALESSANDRA
CANDRIELLO FABIO
CANNONE ROBERTA
CANTANTE LORENZO
CAPASSO MICHELE
CAPOBIANCO VINCENZO
CAPONI MARIANO
CAPPETTA VINICIO
CAPRIELLO DOMENICO
CAPUANO LOREDANA
CAPUTO GIOVANNI
CARDIA DANIELA
CARLETTI CARLO
CARONIA LEONARDO
CARONIA LEONARDO
CASELLA LUCIO
CASTELLANO SERGIO
CASTRONI MAURIZIO
CASULA GIAMPAOLO
CATILLO ANGELO
CELLINI LUIGI
CENTI FABRIZIO
CESARANO CLAUDIO
CHIAPPA STEFANO
CIANCI ELISABETTA
CIAVARELLA GIUSEPPE
CICCIOLI LUCA
CIOT DANIELA
CIOTTI SILVIO
CIRILLO MAURIZIO
COLAFRANCESCO ROBERTO
COMANDINI LUCIANA
CONSALVO MAURIZIO
CONSORTI MAURIZIO
COSTANTINI VINCENZO
CRESPINA STEFANO
CRUCITTI DANIELA
D’ACIERNO CARMINE
D’AMATA GIANFRANCO
D’AMICIS ENRICO
D’APRILE FRANCESCO
DAVID MARIA GRAZIA
DE FAZIO STEFANO
DE LISIO ROBERTO
DE VINCENTI CESARE
DECINA MAURO
DEL PRETE SERGIO
DI GABRIELE FRANCESCO
DI GIOSAFFATTE ANDREA
DI GIOVANNI STEFANO
DI LAURO VINCENZO
DI LORENZO VINCENZO
DI PASCA ROCCO
DI SANTO ELEUTERIO
DI SPIRITO PAOLA
DIONISI SANDRO
DUCCI PIERO
EGIDDI MAURIZIO
ESPOSITO FRANCESCO S.
FANELLI MASSIMO
FEDERICI RENATO
FELIZIANI STEFANIA
FERRANTI STEFANO
FERRETTI GIAMPAOLO
FERRI GIACOMO
FIDANZA FRANCESCO
FORCINITI MARIA
FRANCESCHINI GIORGIO
FRANCHI MARIA
FRATERNALI ANNA RITA
FUMI PAOLO
FUSCO ORNELLA
GALLO LUCA
GALOPPA NAZARENO
GAROFOLI ANNA
GASKELL BONTADINI VALERIA
GATTI FABRIZIO
GENTILE IVANO
GERARDI ANTONIO
GESSI ROBERTO
GIACOMINI ALESSANDRO
GIOVANNONE ASSUNTA
GIRONE STEFANO
GOTTIERI ELEONORA V.
GRANELLA LUIGI
GRATTAFIORI PAOLO
GRATTERI SALVATORE
GUARAGNA ALESSANDRO
IACONO MARINA
IANDOLI ANTONIO
IBBA RAFFAELA
IERFONE GIUSEPPE
INNAMORATI ANDREA
INNAMORATO ANNA MARIA
IPPOLITO ANNA MARIA
LANCIA PAOLO
LANCIOTTI LUIGI
LASERPE SIMONETTA
LATINI ROBERTO
LAURENTI MARIO
LICCIARDI LUIGI
LUCIDI FABIO
LUPO NICOLA
LUTRARIO MAURIZIO
MALATESTA ROBERTO
MALERBA ELIO
MALLUCCI DANILA
MANEGGIO MARIANO
MARASCA NOEMI
MARCHETTINI MAURO
MARCONETTI LUIGI
MARCUCCI CINZIA
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ACHILLI SILVIA
ALBANESI STEFANO
ALECCI PAOLO
ALFONSO ANTONIO
AMENDOLA MASSIMO
ANGELONI LUIGI
ANTIGNANI MAURO
ANTONI FRANCO
ANTONUCCI GIOVANNI
ARCIDIACONO DANIELE
ARCIDIACONO ROMOLO
ARCIONI ELEONORA
ARMENI PATRIZIA
AUGUSTO SERGIO
BADARACCHI STEFANO
BALDISSERRI ALESSANDRA
BALOCCO ALESSANDRA
BARALDI CLAUDIO
BARBERINI MARCO
BARONCI DOMIZIANO
BELLACCOMO ANNA
BENEDETTI MANUELA
BENZI FRANCO
BERNARDI FLAVIO
BERNARDINI ENRICA
BERNARDINI TIZIANA
BERTINI ROSA
BETTI DONATELLA
BIAGINI STEFANO
BIAGIOLA AMEDEO
BICELLI DANIELA
BIGELLI RITA
BINUCCI ADRIANO
BISCARI MAURO
BOGGERO STEFANO
BONETTI RITA
BONFIGLI LAURA
BRAMUCCI MASSIMO
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MARIANI MARIO
MARINI DOMENICANTONIO
MARINI ROBERTO
MARIOTTI MARCO
MARTINI PATRIZIA
MARTORELLI GINO
MATERA ANNA
MATERAZZI MARCO
MATTEOCCI MONICA
MATTICOLI LICIA
MAZZEI UMBERTO
MENNINI MASSIMO
MERCURI FRANCESCO
MESSINA ANTONIO
MIANI ANGELO
MILANO CAMILLO MARIA
MILIGI LUIGI
MILONE GIACOMINA
MONACO MARIA GRAZIA
MONTANARI OLGA
MORITTU ALBERTO
MOSCETTI SERGIO
MUCIGNAT MAURIZIO
MUNNO SILVIA
NARDUCCI FABIO
NAVA PATRIZIA
NECCI ROBERTO
NEVOLA ALBERTO
NOBILE PATRIZIA
NOBILE ROBERTO
NOTARI FAUSTO
NUCCI MAURO
ODDI MARCELLO
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ONETO CLAUDIO
ORIOLI PATRIZIA
ORONZO VINCENZO
PACE LUCIANO
PALIZZI ENZO
PANCIA FABIO
PANZERI MAURIZIO
PASSALACQUA A. GIUSEPPE
PATRIZI SERENA
PELLA VALERIO
PELUSI PAOLO
PERAZZOLO LUIGINO
PERCIATO VINCENZO
PERNASELCI ARCADIO
PERONI FABIO
PERSIA ANNA MARIA
PESCE LUCIA
PEZZANERA MASSIMO
PICCIRILLI PAOLO
PIGNATARO ANNA
PINCI DANILO
PINNA PIER PAOLO
PIRAS FRANCESCO
PITONI ROSSANO
POCHI MARCO
POLI SERGIO
POLIDORI MARCO
PROCACCIANTI PATRIZIA
PROFILI DARIO
PROIETTI VALTER
PROTANO DANILO
QUARTU MARISA
QUATRINI BERNARDINO
QUATTRONE GIUSEPPE C.
QUEIROLO RICCARDO
RANAGLIA LORENZO
RANIERI ANNA RITA
REALI MARIA PAOLA
REGIS FRANCO
RICCI MAURIZIO
ROCCHETTI FABIO
ROMAGNOLI SIMONA
ROMALDI ALBERTO
ROMIO STEFANO
ROPINI GIOVANNI
ROSA MAMILIANO
ROSSI PAOLO
RUGGIERO ASCANIO
RUSSO MARIARITA
SALVATORI SILVESTRO
SANTARELLI ALBERTO
SAVERI CLAUDIO
SCAFATI VIRGILIO
SCAMAZZO ERMINIA C.
SEMENZATO PAOLO
SEPE ANTONIO
SERRA FRANCESCO
SETTIMI MARCO
SGAVICCHIA ROBERTO
SIMEONI MASSIMO
SIRTORE LUALDO
SORRENTINO PASQUALINO
SPADA STEFANO
SPINELLI FABIO
SPINELLI ROSSELLA
STANZIONE PAOLO
STRACCAMORE MAURIZIO
SUTTO PATRIZIA
TALOZZI GIORGIO
TAMIGLIO ALESSANDRA
TANGA NICOLETTA
TARASCIO LUCIA
TARATUFOLO LAURA
TEMPERA FABRIZIO
TEODORI MAURO
TERZI CRISTIANA
TESTA FABIO
TETRO MICHELE
TINTISONA EUGENIO
TOSCANO ANGELO
TOSI CAMILLO
TRAMACERE MARILENA
TRAVISI MAURO
TRILLO’ MARCO
TUCCI LEANDRO
URBINI LUIGI
VARESI CARLO
VECCHI FABRIZIO
VENANZETTI FABIO
VENERE MARCO
VENERUCCI LAURA
VERDILE GIULIA
VITOLA LICIA
ZANCHINI CLAUDIA
ZEBI ENZO
ZEPPETELLA PIETRO
Anzianità 30 anni
ABBADESSA SERGIO
ABBATE LUIGIA
ACERRA MARIA
AGNOLI CARLO
ALBORINO FILOMENA
ALDROVANDI ROSSELLA
AMARO SALVATORE
ANDREASSI LUIGI
ARAIMO RENATO
ATTENE ANGELA
AVALLONE LUCIANO
BAIOCCHI ASCENZA A.
BAIOCCO DANTE
BALBI CARLO
BARBACANO STEFANO
BARBACCI EMANUELA
BARBARITO AMEDEO
BARONE GIOVANNI
BARUCCA CARLO
BASTIANELLI ROBERTO
BATTARELLI LEONARDO
BATTISTA GIUSEPPE
BEFFA ROBERTO
BELLI MASSIMO
BELLINI STEFANO
BERARDI AMERIGO
BIDINOST MARCO
BOCCACCI ALBERTO
BONACUCINA GIOVANNI
BONAVENTURA STEFANO
BONAVOGLIA LUCIO
BONDI BRUNO
BORRIELLO DANIELA
BOSSETTI PATRIZIA
BRUNCO MARIA
BRUNELLI MAURIZIO
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DI CARLO ALDO
DI CARLO MAURO
DI CELESTINO GIUSEPPE
DI CESARE ALESSANDRO
DI DIO VALTER
DI FABIO SONIA
DI LORENZO ANGELO
DI MANNO DONATO
DI MARCO ALBERTO
DIELI MASSIMO
D’OFFIZI MAURO
DOMIZIANI PAOLA
D’OTTAVI PATRIZIO
DOVIS MARINA
DRAGO ROBERTO
DRAGONE MASSIMO
EVANGELISTA ANTONIO
FABI FABIO
FABRIANI GIOVANNI
FACCHINI ORLANDO
FAZI ROBERTO
FEDERICO RICCARDO
FELICIOLI MAURIZIO
FERNANDEZ LUIGI
FERRINI MANLIO
FONTANA FAUSTO
FRACASSA ROLANDO
FRANCESCONI DOLORES
FRANCO PAOLO
FRANTI GIOVANNI
FRANZESE SILVANA
FURBETTA CLAUDIO
FUSERINI ROSARIA
GALIZI FERDINANDO
GALLO FRANCESCO
GASPERI ALCIDE
GENTILINI SERGIO
GENUARDI SALVATORE
GERMANI MARIALUISA
GERONZI MARCO
GIAMMARINI ANTONIO
GIANNINI MASSIMO
GIANSANTI ROBERTO
GIUSEPPINI LUIGIA
GRASSO MARTINA
GRAZIANI RENZO
GRELLA ALESSANDRO
GRILLO DOMENICO
GUADAGNO ALESSANDRO
GUIDOTTI VITTORIO
GURRIERI MARIA
INNAMORATO PAOLO ROCCO
LA RICCIA MATTEO
LACQUA MARIA RITA
LANCIA MARCELLO
LANCIANESI PIETRO
LANZONI CLAUDIO
LEONE MASSIMO
LEVERINI VALERIO
LIBURDI ANGELO
LISTA GIAMPIERO
LOMASTO VINCENZO
LOMBARDI MARCO
LUCERTINI CLAUDIO
LUCIANELLI ROBERTO
LUGARI MAURO
LUONGO BARTOLOMEO
MACCOLINI ELIANA
MAGLIOZZI ENZO
MAMPRIN ALESSANDRO
MANCINI FRANCESCO
MANCINI GIOVANNA
MANCINI SANDRO
MANCUSO CLAUDIO
MANNA MARIO
MANZONI STEFANO
MAROZZI PATRIZIA
MARSILI BRUNO
MARTELLA LUCIO FAUSTO
MARTINI RENATO
MARTORELLI ARMANDO
MARTORELLI FRANCESCO
MARZOCCHI FRANCESCO
MASSARELLI MASSIMO
MASTRELLA ANGELA
MASTRODICASA RINALDI F.
MATERA CLOTILDE
MATTIA CESARE
MAURO GIANCARLO
MAZZAGLIA ROSSELLA
MAZZUCCA MARIO
MENDITTO LUIGI
MEO ROBERTO
MERUCCI MONICA
MICUCCI CECCHI NICOLA
MINGO FABIO
MIRTI MAURO
MOLEA VALERIO
MONDARINI GIANPIERO
MONTANO LUCIANO
MONTI FRANCESCO
MORICHETTI CLAUDIO
MORISCO ERMINIA
MOSCARIELLO ANTONIO
MOSSENA ENRICO
MUGIONE ALFONSO
NAPOLEONI MASSIMO
NARDI LATINO
NARDINI TASSINI DANIELA
NARDUZZI ANTONIO
NEGRISOLI MASSIMO A.
NERI CLAUDIO
NICOLINI GIOVANNI
NOBILI D’AVACH ALESSANDRO
NOCERA GIUSEPPE
NORCIA ARTURO
OREFICE GIOVANNI
ORLANDINI CLAUDIO
ORTUSO DIEGO
PACE SERGIO
PACIFICI UMBERTO
PALMIZIO IVANIA
PAOLINI MASSIMO
PASSA AURORA
PASSARANI MAURO
PASSEGGERI MASSIMO
PASSERI ALBERTO
PATTERI PIETRO GIORGIO
PELLEGRINO VINCENZO
PELONE BRUNO
PENNISI SILVIO
PEPERONI LIVIO
PERRONE MARIO
PERSILI ADRIANO
PERUZZI LUCIANO
PETTIGLI ANTONIO
PEZZELLA DONATO
PIACENTINI MARISA
PICCOTTI ROBERTO
PIERINI ALDO
PIERLORENZI DOMENICO
PIERONI VIVIANA
PIETROBONO GIANCARLO
PIGNOLI LAMBERTO
PIRCHI ALFREDO
PIREDDU MARINA
POLESE CLAUDIO
POMPILI PLAUTILIA
PROIETTI MICHELE
PROIETTI OSVALDO
RALLI ROBERTO
RAPONE MASSIMINO
RASTELLI GIOVANNI
15
BRUNO LUCIANO
BRUNO STEFANO
CAGNO PASQUALE
CAIELLA STEFANO
CAMBI GIAMPIERO G.
CAMPONESCHI PASQUALINO
CANISTRACCI MARIO
CAPOMAZZA ROBERTO
CAPORUSCIO MELANIA
CAPUTI ROMOLO
CARACCI MASSIMO
CARAMADRE ERNESTO
CARATELLI MASSIMO
CARBONE RAFFAELE
CARISI MARIA CRISTINA
CASINI CORTESI ANDREA
CASTELLETTI GIANCARLO
CASTORI CLAUDIO
CATANIA FRANCESCO
CAUSI NICOLA
CECILIO RITA
CERVINI ARMANDO
CIANGOLA NADIA
CICCULLO ANGELO ROSARIO
CILEA FRANCESCO
CINCI STEFANO
COGGIATTI ALESSANDRO
COLANTONIO GIANNI
COLAPIETRO DANIELE
COLASANTI ROBERTO
COLASUONNO MASSIMO
COLINDRI SANDRA
COLMAYER ARCANGELO
COLUZZI GIANCARLO
CONTI PATRIZIO
COPPOLA MARIA ANTONIA
CORRADO ANTONIO
COTRONEO MARIA ROSA
COZZOLINO LUIGI
CRAUS VINCENZO
CROCE PATRIZIA
D’AGOSTINO CARLO
D’AGOSTINO CONCETTA
D’AMORE MARIANGELA
DANDINI ROBERTO
D’ANTONI ELEONORA
DE ANGELIS GIOVANNI
DE SIMONE CARMEN
DE TOMA CARLO
DEL DUCA ANDREA
DEL MONTE CARLA
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REGINI ROBERTO
REI RITA
RIGANTE PANTALEO ANTONIO
RINALDI PATRIZIA
RIPOSATI CLAUDIO
ROCCA LEONARDO
ROCCO ANTONIO
RODDI LUCIANO
ROVAI STEFANO
RUDI PASQUALE
RUSSO ALDO
RUSSO CARLO
SALVADOR DIANA
SANNIBALE ORETTA
SAPONARA PATRIZIA
SAPUPPO VALERIA
SARGENTI LUCIA
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SBARRA SAVINO
SCAFATI MASSIMO
SCARAFONI FRANCO
SCARSELLA PASQUALE G.
SCIMIA PATRIZIO
SERAFINI ENZO
SETTIMI SILVIO
SILVESTRI PIETRO
SONNINO BELLINA
SPADONI SERGIO
SPALICE EMANUELE
SPARACCA GIANCARLO
SPLENDORI LOREDANA
SPOLVERINI ROSELLA
STELLINO EMANUELA
STINGONE MAURIZIO
STRACCAMORE CONSIGLIA
STRADOTTO MAURO
STRAMAGLIA ALESSANDRO
SULPIZI GABRIELE
TABOLACCI PIETRO
TAGLIONI ARDUINO
TEMPESTINI PAOLO
TERZINO LIVIO
THEODOLI STEFANIA
TISCI CLAUDIO
TOMASSETTI CARLO
TOSTI UBALDO
TRECCA MAURIZIO
TROILO CARMINA
TROMBETTA PIETRO
TUMMOLO LEONARDO
TURSI UMBERTO
UGHETTA MASSIMO
VACCA MARCELLO
VALENTE EDUARDO
VALENTINI ALBERTO
VALENTINI CESARE
VANNUTELLI MAURO
VARRONE FABIO
VASTA ALFONSO
VELLUTI ALBERTO
VENTURA FABRIZIO
VIDETTA VINCENZO
VITALE FRANCESCO G.
VITTURINI ADELMO
VUMBACA MARIA
ZIANTONI MAURIZIO
Anzianità 35 anni
ADAMI GIULIO
AGOSTINUCCI ROBERTO
ALLEGRETTI PATRIZIA
AMALFI MAURIZIO
ANGELINI MARIA GIOIA
ANTOBENEDETTO MASSIMO
APOLLONIO MARIA G.
BARBAGIOVANNI PISEIA S.
BEDINI GIORGIO
BENAMATI RENATO
BOCCI GIANCARLO
BOTTICELLI GIULIANO
CACIALLI ROSSANA
CAIRA GIAMPAOLO
CALCERANO NINFA
CALOROSO CARLO
CARBONE ANGELO
CARTOCCI FRANCO
CASORIA PAOLO
CAVATASSI RENATO
CERTELLI SALVATORE
CHIAPPINI CLAUDIO
CIANI MARIA GRAZIA
CICCOLELLA FRANCESCO
CICCOLELLA GIANFRANCO
CILIBERTI FRANCA
CIMMINO GABRIELLA
COCCIOLO LUIGI
CODISPOTI ANTONIO
COMANDINI STEFANO
COMISI LORENZO
CORONA ENRICO
COSTABILE FLORA
COZZI FILIPPO
D’ALEO FAUSTO
D’AMICO GIANCARLO
DE GIORGI STEFANO
DE SANCTIS CAMILLA
DENNI ENRICO
DERGNEVICH VALTER
DI MURO FRANCESCO
DI PARIDE ANTONIO
FABRO NELLO
FELLA VITTORIO
FLAMINI GIOVANNI
GALENO GUIDO
GENTILEZZA UGO
GIULIANELLI RENATO
GRANERI ARTURO
GRECO LUCIANA
GRECO RENATO
GUARDIGLI GIORGIO M.
GUARNERA SEBASTIANO
IACONO SIMONETTA
LABATE FRANCESCA
LAMBIASE FRANCESCO
LARIA MICHELE
LATINI ROBERTO
LISENA PIETRO
MANTOVANI AMALIA
MARIANI ALDO
MARUZZO CLAUDIO
MATTEUCCI RITA
MAZZEI CESARE
MENICHETTI MAURIZIO
MEZZETTI VITTORIO
MICARELLI FAUSTO
MICELI GIUSEPPE
MORETTI GIOVANNI
MOVIZZO PAOLO
NARDINI MAURO
NAVARRA NELLY
NENCI DARIO
NOBILE GIUSEPPE
ONORATI CELSO SERGIO
OVIDI GIORGIO
OVIDI LILIANA
PALMIERI PIETRO
PALMIGIANI LORENA
PELLICCIARI MARIA LAURA
PERIFI VITTORIO
PIERGUIDI ARMANDO
PIETRANGELI ROBERTO
POLI MARCELLA
POZZI OLIVIERO
PREZIOSI PASQUALINO
PROIA PIETRO
RAMADU GIOVANNA
RECHICHI GIOVANNI
ROSSI MARIA DANIELA
SALVAGIO ANNA MARIA
SANTELLI ANNA
SEVERI SEVERIANO
SPINELLI MICHELE ANGELO
TIRACORRENDO GIUSEPPE
TOPPI VALTER
UTTARO FRANCESCO
VALENTINI LOREDANA
VALERI GIULIA
VALIDO CARMELA
VARI ELISABETTA
VERGINI DANIELA
VIZZI LUCIA
VOLPI MARIO
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indiritto
di Luciano Stoppa
GOCCE… LEGISLATIVE
Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” su principali leggi, sentenze,
decreti o quant’altro possa interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo, economico, ecc. – Come già precisato, non possiamo qui pubblicare per intero le normative, le sentenze,i decreti, le circolari,
ecc. ma ci limitiamo a darne il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della G.U.estremi della Circolare,ecc.) utili per ricercare ed approfondire maggiormente
l’argomento.
La reversibilità ed il lavoretto
La pensione ai superstiti è disciplinata dall’articolo
13 del RDL n. 636/1939, nel testo sostituito dall’articolo 22 della legge n. 903/1965. Il comma
3 del novellato articolo 13 stabilisce che la reversibilità spetta ai figli superstiti che risultino a carico del genitore al momento del decesso e non prestino lavoro retribuito; e su questo aspetto ricordiamo la Corte costituzionale da tempo (cfr. sent.
n. 42/1999) ha chiarito che: “...il riferimento alla
prestazione di un indistinto “lavoro retribuito”,
quale causa di esclusione della quota di pensione,
“non può riguardare attività lavorative precarie,
saltuarie e con reddito assai basso”, ma “solo le
normali prestazioni durature e con adeguata retribuzione”. Pertanto, nel caso in cui svolga una attività di modesto rilievo, per la quale percepisca
una remunerazione esigua, l’orfano “non perde
la sua prevalente qualifica di studente”; sicché la
eliminazione totale o anche la semplice decurtazione si risolverebbe in una sostanziale lesione del
diritto allo studio...”.
Se c’è l’ok il fax si presume arrivato
I documenti trasmessi via fax si presumono giunti al
destinatario se il rapporto di trasmissione indica
che il loro invio è avvenuto regolarmente. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (sent. n°
5113 del 2008) così si è espresso ed ha chiarito
che, quando i dati si trasmettono via fax, se il rapporto di trasmissione indica che questa è avvenuta
correttamente, si presume che il destinatario ne sia
venuto a conoscenza, a meno che non provi l’esistenza di un cattivo funzionamento dell’apparecchio ricevente o di una sua rottura che abbia impedito l’effettiva comunicazione, mentre il mittente
non deve fornire alcuna ulteriore prova sull’invio.
Omissione di soccorso
Il codice della strada all’art. 189, laddove descrive
la condotta che l’utente della strada deve tenere in
caso di incidente comunque ricollegabile al suo
comportamento, prevede, chiaramente, l’obbligo
di fermarsi in ogni caso, cui si aggiunge, allorché
vi siano persone ferite, quello di prestare loro assistenza. Orbene la Corte di Cassazione (sentenza
n° 41962/2006) ha ribadito questo obbligo precisando (ndr - è importante !) che ai fini della punibilità per questa omissione è rilevante il solo fatto di
essersi allontanato ancorché le lesioni patite dalle
persone siano lievi o non riscontrabili.
17
Balconi sporgenti
I c.d. balconi aggettanti (o sporgenti) rispetto
all’edificio, non costituiscono parti comuni dello
stesso, ma sono un prolungamento della proprietà individuale dell’appartamento soprastante (a
differenza dei balconi c.d. “a livello” o “a castello” incassati e inglobati nel corpo dell’edificio, i
quali, invece, sono parti condominiali). Ne consegue che il proprietario dell’appartamento inferiore, nel primo caso, deve ottenere il previo consenso del proprietario dell’appartamento superiore per poter agganciare le tende da sole al balcone soprastante sporgente. (così si è espressa la
Corte di Cassazione sent. 15913/2007).
AA.VV.
insieme
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GIRARE GIRARE
Visite guidate in Roma
di G. Gargano
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Villa Torlonia
Con una splendida “Ottobrata Romana” abbiamo ripreso le visite in città, visitando:Villa Torlonia ed in essa il Casino Nobile riaperto al
pubblico nel 1997 dopo lunghi restauri; deve il
suo aspetto all’intervento, prima, di Giuseppe
Valadier, (circa 1802), e poi (1835-40) a Giovan Battista Caretti che aggiunse il maestoso
pronao della facciata; molti pittori lavorarono
alla sua decorazione, quali Podesti e Coghetti,
oltre a scultori e stuccatori della scuola di Thorvaldsen e Canova. Quando, dal 1925 al 1943,
nella Villa risiedette l’allora Capo del Governo,
nel piano interrato furono realizzati un rifugio
antigas ed un bunker antiaereo. L’edificio ospita sculture, dipinti e arredi d’epoca, molto
apprezzati dai Soci che, al termine, hanno
effettuato una dolce passeggiata tra i viali del
parco.
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Il Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano è legato topograficamente e concettualmente al grandioso sistema urbanistico dei Fori
Imperiali. Situato lungo le pendici del Colle
Quirinale, inaugurato nell’autunno del 2007,
dopo due anni di importanti restauri, costituisce
il primo museo di architettura antica ed espone
ricomposizioni di partiture della decorazione
architettonica e scultorea dei Fori ottenute con
frammenti originali, calchi e integrazioni modulari in pietra secondo la scelta museografica
della riversibilità. Il percorso espositivo, situato
su tre livelli, si snoda partendo dalla Grande
Aula del Corpo centrale per finire nel Grande
Emiciclo con la sezione del Foro di Traiano.
Mostra su “BELLINI”
saggio, oltre che una sempre rinnovata freschezGiovanni Bellini (1435 circa – 1516) visse al cenza d’invenzione. Alle Scuderie del Quirinale,
tro di una famiglia di artisti( era figlio del celebre
sede della Mostra, i Soci hanno potuto ammirare
Jacopo, fratello di Gentile e cognato di Andrea
non solo le famose Madonne e le tante rappreMantegna) e di un’operosissima bottega, oltre
sentazioni sacre e profane, ma, per la
che in una città come Venezia, nella
prima volta, alcune straordinarie pale
quale circolavano Antonello da Messid’altare, come quella con il Battesimo
na, Giorgione, Tiziano, Leonardo e tutti
di Cristo eseguita per la chiesa della
gli artisti più grandi del momento. A
Santa Corona a Vicenza e la stupefalui, infatti, a “Messer Zuan Bellin” (il
cente Pala di Pesaro, oggi conservata
“Giambellino” come veniva chiamato),
ai Musei Vaticani; tutto questo è stato
il “maestro di tutti”, dobbiamo capolapossibili grazie al concorso dei più
vori in grado ancora oggi di colpirci
importanti musei del mondo, delle
profondamente per aver colto lo spirito
Soprintendenze italiane, delle Curie
del tempo e le profonde rivoluzioni culecclesiali ed alla grande collaborazioturali allora in atto, attraverso la comBellini
movente poesia delle figure e del pae- Madonna con il Bambino ne della città di Venezia.
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Dal tempo moderno...
al tempo antico
di L. Stoppa
La visita all’Enav e alle navi di Nemi
il primo gruppo
subito affascinati dall’ampiezza: un salone di
2.000 metri quadri senza alcun pilastro o colonna, immerso nella penombra, con 60 postazioni
per i “controllori”. Ogni “controllore” è “attaccato” al suo monitor, ove puntini di vari colori (indicanti gli aerei) e linee (indicanti le rotte) materializzano quello che in ogni istante sta avvenendo
nel cielo d’Italia. Ogni “puntino” un aereo,
che il controllore, nello spazio a lui assegnato, segue costantemente nella rotta,
direzione ed altezza, dialogando di continuo con i vari piloti e sempre all’erta
per dare indicazioni sulle coordinate da
osservare garantendo così, alle migliaia
di voli che ogni giorno solcano i nostri
cieli, la possibilità di coesistere in massima sicurezza. Un settore operativo che
sapevamo esistesse, ma che a vederlo ha
colpito tutti.
il secondo grup
po
in prima fila
da destra:
Palermo,
Giuganino
e Di Rocco
l’interno del Museo alcuni “resti” originali delle
Nel pomeriggio si apre per i Soci un altro scenavi, nonché i oggetti di antico valore trasportanario altrettanto interessante: il Lago di Nemi e
ti dai Greci come le splendide spille di ambra e
la vista al Museo delle Navi Romane. Una
reperti del Tempio di Diana (gli ex voto per la
guida della sezione “Archeologia del Lazio” ci
dea). La giornata è conclusa: abbiamo visto
illustra sapientemente la storia del territorio (ove
quello che si faceva 2000 anni orsono sul lago,
un tempo esisteva un vulcano), il locale culto
abbiamo visto cosa si fa ora nel cielo ed
della dea Diana Nemorense e la storia
abbiamo tratto un monito: cerchiamo di
delle navi fatte costruire da Caligola (37
valorizzare la natura (cielo, terra e
d.C.), il loro affondamento, l’impresa per
acqua) per servircene a nostro vantaggio
riportarle in secco e la loro (purtroppo)
distruzione durante l’ultima guerra. Nel- Museo navi romane e quindi… senza distruggerla.
19
La visita al Centro di Controllo di Area dell’ENAV
è stata una esperienza che sarà difficile da
dimenticare. L’ENAV è la Società a cui lo Stato
italiano ha demandato la gestione e il controllo
del traffico aereo civile in Italia ed allora siamo
andati all’Aeroporto di Ciampino ( in due distinti
gruppi) a vedere “come” si svolge questo importante compito, cioè gestire lo spazio aereo con
sicurezza e continuità operativa. A seguito di una organizzazione curata nei dettagli dalla Sig.ra Lentini dell’ENAV, sul
posto siamo stati cordialmente ricevuti
dal Direttore Di Rocco (nella foto a lato) e
dai suoi collaboratori: il Vicario Malè ed
i Funzionari Tecnici Giuganino e Palermo, che ci hanno prima illustrato in sala
conferenze la struttura ed i compiti della
Società e poi, in sala controllo, la parte
operativa. Entrati nella sala siamo stati
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Cittaducale e
la castagnata
20
di A. Cerasa
sicurezza agroalimentare al controllo
L’escursione per la tradizionale “castasulla qualità dei prodotti, dalla conservagnata”- che ha riscosso enorme successo
zione della fauna e flora selvatica agli
- ha portato i Soci nel reatino, a Cittaduinterventi di protezione civile; un vasto
cale (una cittadina di antiche origini, alle
dispiegamento di forze qui addestrate il
spalle del Monte Terminillo), ove in matcui lavoro a livello nazionale può essere
tinata era stata programmata la visita
racchiuso in una semplice ma importanalla Scuola del Corpo Forestale dello
Stato. Abbiamo messo a dura prova Stemma Cittaducale te frase “I Forestali sono i custodi della
l’organizzazione della Scuola – che da queste
natura”. Nel corso della visita non è mancata la
righe nuovamente ringraziamo – essendo stati i
sosta alla “mostra”, un interessante padiglione
partecipanti molto più numerosi del previsto
ove sono esposti molti esemplari imbalsamati di
(circa 100 nel 1° turno e circa 130 nel 2° turno)
fauna (vedi foto) che hanno attirato l’attenzione
e peraltro giunti sul posto con ritardo causa un
di tutti, specie quelli relativi ai rapaci ed ai rettili
improvviso intenso traffico rallentato anche da
(un enorme coccodrillo ci ha accolto con le sue
incidenti stradali. Abbiamo comunque assistito
fauci spalancate). Dopo, di nuovo, sui pullman
alla spiegazione della molteplice e poliedrica
per un breve tragitto sino a Santa Rufina, dove
attività svolta dal Corpo Forestale dello Stato che
tutti insieme abbiamo trascorso tre ore davanti a
va dalla difesa delle nostre foreste alla attività di
piatti “interessanti e saporiti” con il corredo di
contrasto dei reati di incendio boschivo, dalla
buon vino. E poi… tutti a casa.
Le tartarughe,
i serpenti ed
i rapaci
il Corpo Forestale
agisce in difesa
dell’ambiente
siamo i custodi
della natura...
I SOCI
ATTENTI
ALLE
SPIEGAZIONI
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Spello
di M.L. Sparaci
in epoca romana. I resti della cinta muraria,
molto più grande in passato di quanto possiamo ammirare oggi, attestano la grandezza che
ebbe la città. La discesa dei Barbari in Italia fu
devastante per Spello, che la ridussero in una
povera borgata. Nell’epoca dei ducati venne
inglobata nel Ducato di Spoleto e poi nei territori papali.
L’ingresso della città è dalla
Porta Consolare. All’interno, il
monumento più insigne è la
Chiesa di Santa Maria Maggiore, che ospita, nella cappella Baglioni, affreschi del Pinturicchio.
TRA I VICOLI
DI SPELLO
21
Spello, comune di circa 10.000 abitanti in provincia di Perugia, è collocato ai piedi del
monte Subasio e si estende in montagna, collina e pianura. Il suo terreno, molto fertile, è coltivato a cereali, viti ed olivi. È da quest’ultima
pianta che Spello trae il suo più prezioso prodotto gastronomico: l’olio
extravergine d’oliva. Non a
caso la città, oltre ad essere
annoverata tra i borghi più
belli d’Italia, fa parte dell’Associazione Nazionale Città
dell’Olio. Un po’ di storia:
Spello fu fondata dagli umbri
e poi fu denominata Hispellum
22
di Amalia Madonna
incostume
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COSTUME E SOCIETÀ
Gli anni del boom economico
Gli anni che vanno dal 1950 al 1960 rappresentano nella storia dell’evoluzione della società italiana una tappa fondamentale. L’Italia
uscita da una guerra devastante si ritrovò, negli
anni a seguire, a dover ricostruire, sotto ogni
aspetto, la propria fisionomia materiale, sociale, economica e culturale. Ricostruire, quindi, la
propria identità nazionale e personale, non
meno difficile e gravosa di quella materiale. Il
voler tornare a vivere in un Paese nuovo e su
nuove basi, questa sarà la spinta propulsiva di
tutto ciò che si andrà realizzando in seguito.
Quanto premesso contrasta, in un certo senso,
con quello che stiamo vivendo in questi ultimi
tempi: crisi finanziaria, recessione economica a
livello non solo nazionale ma internazionale,
per non parlare delle altre problematiche che
affliggono la nostra Società. Tutto questo rappresenta, a mio parere, un regredire, in quanto attualmente il predominio della superficialità,
dell’egoismo, dell’egocentrismo e della mancanza del senso di responsabilità, almeno in
una parte del contesto sociale, non aiuta la
soluzione dei problemi che ci investono. Mancano la volontà
di esserci e di
operare, l’entusiasmo dei nostri
nonni e dei
nostri genitori,
che sapevano
cosa significava
la privazione, la
sofferenza ed il
dolore. Ma torniamo all’argomento in trattazione.
Il periodo vera-
mente significativo della crescita economica del
nostro Paese va dal 1958 al 1963. In questi
anni si passa da una politica prettamente agricola ad un crescente sviluppo in campo industriale (metalmeccanico e petrolchimico), e nel
terziario. Anche l’esportazione dei nostri prodotti verso i mercati europei cresce notevolmente (ricordiamo tra l’altro la firma del Trattato di
Roma). Molto importanti sono: il sostegno
all’edilizia popolare, la riforma dell’agricoltura,
l’avvio di numerose opere pubbliche e gli aiuti
al Sud, attraverso la Cassa del Mezzogiorno.
La trasformazione coinvolse non solo l’Italia ma
tutto l’occidente industrializzato e venne definita “miracolo economico”. La disoccupazione
subì una significativa flessione. Ci fu un evidente miglioramento della vita degli italiani, con la
conseguente crescita di richiesta di case di proprietà, di elettrodomestici e di autoveicoli, la cui
fabbricazione dal 1959 al 1963 quintuplicò.
Prevale in quegli anni un modello di vita urbano che soppianta lo stile del mondo contadino.
Le donne acquisiscono una diversa concezione
della loro vita, e allargano i loro confini anche
al di fuori delle
mura domestiche. Nel 1950
viene emanata
la prima legge
che garantisce il
mantenimento
del posto di
lavoro alla lavoratrice madre.
Nel 1959 nasce
il corpo della
polizia femminile e nel 1961 le
donne possono
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zione della settimana corta. Iniziano così le
vacanze di massa.
Per quanto riguarda la televisione, il 3 gennaio 1954 inizia il servizio regolare a cura della
RAI in bianco e nero. Dagli anni cinquanta la
diffusione della televisione cresce a ritmi elevati, come già accaduto sul mercato americano,
fino a raggiungere negli anni ’60 anche le
classi sociali meno agiate. In un paese con elevato tasso di analfabetismo, le finalità educative della televisione ebbero un ruolo preponderante. Ricordiamo il programma di insegnamento elementare condotto dal maestro Alberto Manzi, che permise ad un notevole numero
di adulti di conseguire, appunto, la licenza elementare.
Anche la letteratura ed il cinema si occuparono
del boom economico che fu appunto trattato in
molti libri e film, tra questi ultimi ricordiamo “la
dolce vita” ed il “sorpasso”. Per quanto riguarda il modello femminile, il cinema di quegli
anni propose la donna florida e maggiorata
con i volti ed i corpi di
Sophia Loren e di Silvana Pampanini.
Il mio augurio ed il mio
auspicio, alla fine di
questa trattazione, per
questo Nuovo Anno, è
quello di non lasciarsi
sopraffare o rimanere
indifferenti alla situazione odierna, ma che
l’esempio di chi ci ha
preceduto, anche se in
contesti diversi, sia per
noi la spinta a sperare,
ad operare e ad impegnarci con tenacia,
per superare insieme
ogni difficoltà e poter
vedere rifiorire il
nostro Paese.
23
intraprendere la carriera nella magistratura e
nella diplomazia. Nel 1963 alle casalinghe è
riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità
e vecchiaia.
L’espansione economica migliorò il tenore di
vita delle classi operaie, consentendo loro di
poter mantenere i propri figli negli studi, anche
fino ai livelli universitari, possibilità che era
stata di una minoranza privilegiata. Le giovani
generazioni, non dovendo più contribuire al
bilancio familiare, intravedono quindi nuove
possibilità di vita. Essi diventano il target di
riferimento per le loro esigenze in campo musicale, nell’abbigliamento e per i locali di ritrovo. Le prestazioni di beni e servizi si indirizzano in tal senso. L’abbigliamento assume una
connotazione a carattere industriale, e i cicli
della moda diventano sempre più ravvicinati e
si differenziano per fasce di età. Target di riferimento è quello anglosassone: i teenager sono
i ragazzi tra i 13 e i 19 anni, si impongono i
jeans, le t-shirt e le canzoni dei Beatles, dei
Rolling Stones.
Il nuovo benessere
economico aumenta la
spinta ai consumi.
L’autovettura diventa
così non solo uno status symbol ma anche
strumento di libertà e
velocità. Nel 1955 si
impone la Fiat 600,
considerata l’icona del
boom economico italiano e nel 1957 la
Fiat 500, che due anni
dopo diviene l’autovettura dei giovani che
entrano nel mondo del
lavoro. Si arriva ad
una gestione diversa
del tempo libero anche
a seguito dell’introdu-
24
di Carlo Carissimi
interritorio
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L’ALTARE DEL CIELO
Santa Maria in Aracoeli
Ci troviamo di fronte ad una delle più belle e
vetuste chiese della capitale: una antichissima
leggenda, ci illumina sulle sue origini. Ed allora
entriamo nella storia!!.
La facciata in stile romanico, in rustica pietra
rossiccia, svetta al vertice di una imponente scalinata e risalta fra la bianca e massiccia mole
dell’Altare della Patria e i fastosi palazzi capitolini. Il tempio a tre navate molto vaste e spaziose è una autentica meraviglia; dagli antichi pregiatissimi pavimenti comateschi al ricchissimo
soffitto in oro zecchino, dalle colonne tutte diverse una dall’altra, provenienti da insigni edifici di
epoca romana, ai grandiosi affreschi del Pinturicchio, dalle sculture del Donatello alle opere
del Pomarancio, di Arnolfo di Cambio,di Benozzo Gozzoli e Michelangelo. Ma la Chiesa, oltre
ai capolavori d’arte di ogni epoca, è piena
anche di simulacri forse più modesti da un punto
di vista artistico, ma preziosissimi da quello spirituale; si tratta di tesori che si riallacciano a tradizioni antichissime ed a leggende anche storicamente confermate e ormai profondamente
radicate nel cuore dei fedeli che da ogni parte
del mondo affluiscono per ammirarli.
La costruzione primitiva della chiesa, si fa risali-
Aracoeli, veduta interna
re ad una remotissima leggenda (Mirabilia
Urbis Romae) di cui si è trovata già traccia nelle
cronache di Timoteo e di Giovanni Malalas del
V e VI secolo; in essa si narra che il Senato
romano, ammirato dalla bellezza e dalla potenza dell’Imperatore Ottaviano Augusto, decretò
di tributargli onori divini. Turbato da una decisione tanto importante ed impegnativa e indeciso se accettare o meno, egli si recò sulla cima
del Campidoglio a consultare la Sibilla Tiberina,
la quale dopo tre giorni di ritiro e di digiuno,
così vaticinò:
“Appariscono segni evidenti che giustizia sarà
fatta; presto la terra si bagnerà di sudore e dal
cielo scenderà il Re dei secoli”.
Mentre Augusto cercava di comprendere l’oscuro significato di questa profezia, all’improvviso
si spalancò il cielo e in un torrente di luce abbagliante apparve una bellissima donna con un
bimbo in braccio che scese da un altare di pietra mentre una misteriosa voce prorompeva dall’alto, ammonendo “Ecce ara primogeniti dei”
Questo è l’altare del figlio di Dio.
A questa prodigiosa apparizione l’imperatore si
prostrò al suolo e rifiutato il titolo divino che il
Senato voleva attribuirgli eresse un altare, nel
luogo della visione, al figlio di Dio che di lì a
poco sarebbe nato.
Attorno a questo altare venne poi costruita una
cappella sempre più ingrandita ed arricchita nel
tempo; essa nel nome perpetua ancora oggi il
ricordo del miracolo. Pare del resto che il colle
Capitolino, che ha avuto sempre attraverso i
secoli un ruolo determinante nell’evoluzione storica sociale e religiosa del popolo romano, esercitasse una suggestione arcana, già negli antichi
popoli latini.
Virgilio, infatti, descrivendo il mitico viaggio di
Enea attraverso il Lazio, ci dice che gli abitanti
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Aracoeli, incisione di G.B. Piranesi
del luogo non osavano avvicinarsi alla fitta ed
intricata selva che ricopriva allora il Campidoglio, poiché:
Quis deus incertus; habitat deus” cioè “non si sa
qual Dio, ma certo lo abita un Dio”
Non a caso forse Augusto ebbe la sua visione su
questo colle già sacro ai dei pagani, poiché
“l’incerto Dio” di cui il poeta latino aveva già
intuito l’avvento era dunque proprio Cristo.
La chiesa fu costruita sulle rovine del Tempio di
Giunone Moneta, che sorgeva sull’Arx, una
delle due alture del Colle Capitolino. La prima
costruzione risale al VI secolo, quando vi si svolgevano funzioni secondo il rito greco. Come in
molti altri casi, attorno alla prima chiesa si
addensarono costruzioni che nella parte superiore si svilupparono in un monastero, mentre
sulle pendici del Colle, nasceva un mercato e poi
un piccolo quartiere, i cui resti - la chiesetta di
San Biagio del Mercato e la sottostante insula
(cioè casa) romana - tornarono alla luce negli
anni 30.
Tra le numerose, ricchissime opere d’arte gelosamente conservate nella chiesa dell’Aracoeli, vi
è anche un quadro della Madonna omonima,
forse non bella nelle sue arcaiche fattezze ma
particolarmente cara al popolo romano, che nel
1948 si consacrò al Cuore Immacolato di
Maria, dinanzi a questa immagine.
Dipinta su una tavola di faggio, la Madonna fu
inizialmente attribuita a S. Luca ma poi, in
seguito assegnata al secolo XI.
Da recentissimi rilievi sembra invece risalire al
secolo VI e quindi messa in relazione ai monaci
bizantini che per primi si presero cura dell’antica cappella.
Si narra che la venerata effige, alla quale il
popolo si era affidato, salvò i romani dalla terribile pestilenza del 1348. Per ringraziare la
Vergine (detta Salus Populi Romani) dello scampato pericolo e per ricordare il miracolo, il
popolo volle che in quell’anno venisse costruita
la ripida scalinata che conduce all’ingresso
principale.
Insieme alla Madonna, una delle effigi più note
e venerate in questa chiesa è certamente una
statua del Bambino Gesù che per i suoi molteplici prodigi è conosciuta in tutto il mondo. Grazie
alle pazienti e certosine ricerche di alcuni Padri
francescani, si è riusciti a ricostruirne la storia
attraverso i secoli; infatti è ormai storicamente
accertato che la sacra effigie fu scolpita verso la
fine del 400 su legno di ulivo dell’orto di
Gethsemani da un pio religioso francescano che
poi la benedisse immergendola nelle acqua del
Giordano. Questa statuetta nel corso dei secoli
venne letteralmente coperta dai romani di catenine e ciondoli di oro in segno di ringraziamento per le grazie ricevute. Svariati chili di metallo
prezioso fecero gola ai ladri? Sembra di si dal
momento che (siamo nel febbraio 1994) il
“Bambinello” è stato rubato e mai più ritrovato;
il fatto fece enorme scalpore ed il furto è avvolto nel mistero. Oggi è presente una copia, alla
quale non mancano nuovi ex voto.
“Tratto dal Giornale dei Misteri”
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Aracoeli, veduta esterna
di Giancarlo Cocco
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“BUON GIORNO”
UNIONE EUROPEA
Sorge il sole negli Stati dell’Unione Europea
e rimbalza il saluto del “Buon Giorno”.
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ineuropa
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Un “Buon Giorno” pronunciato (ovviamente)
nelle varie lingue ed allora sorgono spontanei
alcuni interrogativi ai quali abbiamo cercato di
dare una risposta servendoci dei dati e documenti ufficiali della U.E.
1. Quante lingue utilizza l’Unione europea?
L’Unione Europea – come noto - si compone,
attualmente, di 27 Stati membri ma ha 23 lingue ufficiali, che sono: bulgaro, ceco, danese,
estone, finlandese, francese, greco, inglese,
irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese,
neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e
ungherese.
2. Chi decide quali debbano essere le lingue
ufficiali dell’Unione europea?
Ciascun paese, prima di entrare a far parte dell’Unione europea, stabilisce quale lingua
debba essere considerata come lingua ufficiale
in ambito UE. La scelta della lingua è quindi
convenuta nell’atto di adesione.
3. Perché l’Unione europea ha così tante lingue ufficiali?
L’UE è un’organizzazione democratica e, in
quanto tale, deve comunicare con i propri cittadini nella loro lingua, oltre che con i governi e
le pubbliche amministrazioni degli Stati membri. Il pubblico non solo ha diritto di sapere
cosa viene fatto in suo nome, ma deve anche
poter svolgere un ruolo attivo senza dover
imparare la lingua degli altri. Inoltre, l’Unione
europea vara atti legislativi direttamente applicabili negli Stati membri e vincolanti per ciascun cittadino dell’UE, sicché tutti – dal semplice cittadino al giudice – devono essere in grado
di capire questi testi, quindi devono averli a
disposizione nella lingua ufficiale del loro
paese.
4. Ogni documento redatto dall’UE viene tradotto in tutte le lingue ufficiali?
No, affatto. Solo gli atti legislativi e i documenti di particolare importanza o interesse per il
pubblico sono emanati nelle 23 lingue ufficiali,
ma essi rappresentano una proporzione minima dell’attività complessiva delle istituzioni
europee Gli altri documenti – come note indirizzate alle autorità nazionali, decisioni destinate
a singoli soggetti, nonché l’insieme della corrispondenza – vengono tradotti soltanto nelle lingue richieste. Quanto ai documenti per uso
interno, le istituzioni UE possono scegliere il
proprio regime linguistico. La Commissione
europea, per esempio, svolge la propria attività amministrativa interna in tre lingue – inglese,
francese e tedesco – e si esprime in tutte le lingue solo a fini di informazione e di comunicazione con il pubblico. Il Parlamento europeo,
invece, è composto di rappresentanti nazionali
che hanno bisogno dei documenti di lavoro
nella loro lingua, sicché tutto il processo di preparazione dei documenti è multilingue sin dall’inizio.
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parlata dal maggior numero di persone nell’UE
è il tedesco, che però non è molto diffuso al di
fuori della Germania e dell’Austria. Le lingue
UE parlate dal maggior numero di persone a
livello mondiale sono lo spagnolo e il portoghese, ma la maggior parte di coloro che le parlano non risiede in Europa. Il francese è la lingua
ufficiale, o una delle lingue ufficiali, di tre Stati
membri dell’UE, è parlato in molte parti del
mondo ed è insegnato in numerose scuole europee; è tuttavia conosciuto molto più nei paesi
dell’Europa meridionale e occidentale che in
quelli del nord o dell’est. Tra le lingue UE, l’inglese è la più diffusa, sia come prima che come
seconda lingua; tuttavia, recenti sondaggi
hanno dimostrato che meno della metà della
popolazione dell’UE è in grado di esprimersi in
questa lingua.
*****
In conclusione siamo contenti: l’Unione Europea
è un insieme di territori, di popoli, di storie, di
usi, di costumi, di tradizioni, di folklore e quindi… anche di lingue.
CONCERTO DI NATALE
Continuando una simpatica tradizione, anche in occasione del Natale 2008 è stato organizzato, nella splendida sala di Palazzo Piacentini, un “concerto musicale” con il duo pianistico Mirta
HERRERA – Viviana TALIBERTI, che ha offerto alla affollata platea dei nostri Soci, una serie di
pezzi di bravura del repertorio latino/americano. La Herrera, che i nostri amici hanno già
apprezzato per la tecnica e la profonda conoscenza dei migliori compositori della sua terra di
nascita (l’Argentina), ha voluto porre nella giusta luce alcuni brani dei suoi autori preferiti; la
seconda pianista, la Taliberti, nuova per il nostro pubblico, ha inserito un pizzico di attesa per la
briosità insita nella musica della terra che le ha dato i natali, il Brasile. Come da programma, i
brani eseguiti hanno presentato un’ampia panoramica della corrente artistica e dell’anima argentina/brasiliana con una parentesi di un autore non di nascita sudamericana, ma inserito a pieno
titolo in quella realtà artistica. Del primo compositore dei brani in programma, Ernst Mahle, va
precisato che, anche se nato in Germania e residente in Brasile, “la sua musica è permeata dei
valori e del ritmo di questo paese”. Del secondo autore, Ernesto Nazareth, è stato detto “La sua
opera, matrimonio d’amore tra la raffinata eleganza e cantabilità del pianismo chopiniano e il
possente vigore dei ritmi afroamericani, fa di lui la quintessenza più nobile e genuina della
Musica Popolare Brasiliana nel suo periodo aureo”. Il terzo compositore, D. Milhaud, visse in
Brasile per lungo tempo, scoprì il folclore e i ritmi sud-americani ed entrò in contatto con il compositore brasiliano Villa – Lobos diventando fonte di ispirazione l’uno dell’altro.
(Vincenzo Carbotta)
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5. Quanto impegno e soprattutto quanto costa
la politica multilinguistica dell’UE?
La misura più direttamente quantificabile dell’impegno e del costo del multilinguismo per
l’UE è data dalla spesa dei suoi servizi linguistici, cioè dei traduttori e degli interpreti. Il Parlamento Europeo conta circa quattromila interpreti e mediamente un singolo documento può
richiedere fino ad una settimana per essere tradotto in tutte le lingue dell’Unione, spesso per la
necessità di passare attraverso lingue intermedie, data la mancanza di interpreti in grado di
tradurre direttamente da una lingua all’altra.
6. Perché non adottare un’unica lingua ufficiale per l’Unione europea?
Perché ciò significherebbe precludere alla maggioranza della popolazione dell’UE la comprensione di quanto l’UE fa e dice. Qualunque
fosse la lingua scelta per ricoprire questo ruolo,
la maggioranza dei cittadini dell’UE non la
conoscerebbe abbastanza bene per poter
applicare la legislazione europea, esercitare i
propri diritti o esprimersi in modo sufficientemente corretto da partecipare alle attività dell’UE. E poi quale lingua scegliere? La lingua
indenuncia
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16-02-2009
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Anche quest’anno l’Associazione Seniores Telecom Italia (Lazio) desidera facilitare ai Soci
l’espletamento delle incombenze relative alla dichiarazione dei redditi conseguiti nell’anno 2008 e
quindi sono stati presi accordi con un CAF per la consueta assistenza.
Presso la sede dei Seniores Telecom Italia - Lazio (Roma – Via C. Colombo,142 –piano terra) alcuni nostri amici Soci,
esperti nel ramo tributario, saranno a Vs. disposizione nella compilazione del modello 730. Quindi
Prenotarsi al Numero Verde
800299225
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dal 31 marzo al 15 maggio (dal lunedì al venerdì ore 9-12)
comunicando cognome, nome e recapito telefonico (preferibile non cellulare)
I Soci saranno successivamente contattati per fissare loro un appuntamento, giorno nel quale verrà compilato il modello
730 con le persone che presteranno assistenza.
Per consentire e facilitare lo svolgimento delle operazioni, in detto giorno i Soci dovranno portare:
¾ il modello 730 dell’anno 2009 da compilare e (se esiste) il modello 730 del 2008
¾ il modello CUD rilasciato dal sostituto d’imposta (INPS. Azienda, ecc.)
¾ tutti i documenti concernenti gli oneri deducibili e detraibili in ORIGINALE e COPIA; gli originali verranno
restituiti, le copie resteranno a corredo della dichiarazione per eventuali futuri controlli.
¾ le ricevute dei versamenti dell’ICI pagato per le seconde case
P.S. – tutti gli scontrini fiscali delle spese mediche NON dovranno essere fotocopiati singolarmente ma
riuniti e fotocopiati in ordine cronologico in un foglio delle dimensioni A4 (cioè nel formato di
norma usato per le comuni stampanti).
Si ricorda altresì che è necessario presentarsi all’appuntamento con GIA’ EFFETTUATE le COPIE
dei vari documenti, in quanto non è possibile, per ragioni organizzative, farle in sede Seniores.
Quando il CAF avrà elaborato il modello 730, il Socio verrà di nuovo contattato per un incontro, e , in detta giornata,
prenderà visione del modello definitivo firmando la relativa ricevuta e verserà il contributo di
euro 15,00 ad elaborato (per gli elaborati unificati - marito e moglie - euro 25,00).
L’Associazione “Seniores Telecom Italia – Lazio” agisce da collegamento tra i Soci e il CAF e pertanto non è
responsabile né può essere chiamata a rispondere di eventuali errori, vizi, omissioni o anomalie in genere.
IL CINQUE PER MILLE INTERESSA ANCHE L’ ANLA
e NON ti costa nulla
Anche per il 2008 è possibile scegliere la destinazione del 5 per mille e quindi invitiamo nuovamente tutti i Soci a
sostenere l’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani (ANLA) cui noi dei Seniores Telecom Italia siamo aderenti
maggioritari; è importante questa nostra azione poiché l’ANLA si gestisce con la sola quota annuale dei Soci; non ha
altri proventi per portar avanti tutte le azioni relative al volontariato sociale ed in difesa dell’anzianato. Pertanto nella
denuncia dei redditi 2008 RICORDATEVI di annotare nel riquadro “sostegno del volontariato”
il codice fiscale ANLA e cioè 80031930581 (come sopra illustrato)
in modo che la quota del 5 per mille possa essere accreditata direttamente alla nostra Associazione.
Copertina C.I. n. 22
13-02-2009
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NE
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LATINA
Anselmo Nalli
Pietro Ciattaglia
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SEZION
ALBANO
RIETI
Gabriella Cimini
Antonio Antenni
Angelo Bellucci
VITERBO
Amleto Conti
Copertina C.I. n. 22
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Veduta della sala
Le canzoni romane di Giorgio Onorato
Due soci in... colloquio
L
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Il taglio della torta
Altra parte della sala