Schema della presentazione - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo
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Schema della presentazione - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo
Settore agricoltura e allevamento Analisi swot del territorio – 2005-2008 “Sarcidano Barbagia di Seulo” Il presente lavoro è stato elaborato quando Genoni, Escalaplano e Laconi facevano parte della comunità montana Sarcidano Barbagia di Seulo Agenzia Laore Tecnico: Ivo Porcu Quadro generale dei Comuni SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO (Dati ISTAT 2000-2001) Comuni Escolca Escalaplano Popolazione residente Az. Agricole n. Superficie ha SAU (TOT) ha Proprietà Comunale ha 692 183 1472 1348 80 9388 8587 281 10078 9068 2287 4389 4145 730 2532 sgt 223 Esterzili 844 Genoni 1006 am Gergei 1457 254 3607 3438 ---- Isili 3080 305 6793 5945 676 12487 9165 131 Laconi 2302 am Nuragus 1025 122 1987 1881 83 Nurallao 1431 80 3476 2381 223 Nurri 2431 419 7390 6493 514 Orroli 2751 375 7567 7147 ---- Sadali 1054 184 4988 4143 1686 Seulo 1023 182 5886 4160 3820 Serri 760 172 1913 1732 54 Villanovatulo 1208 207 4031 2649 686 Mandas 2464 281 1987 1299 83 Il settore agricolo e allevamento Filiere agricole prese in considerazione: - allevamento (ovicaprino, suino, bovino, equino) - orticoltura - viticoltura - olivicoltura - silvicoltura - apicoltura, piante aromatiche - cerealicoltura e seminativi - agriturismo - trasformazione prodotti agricoli - turismo rurale Il settore - dati generali SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO Escalaplano – Escolca – Esterzili – Genoni – Gergei – Isili – Laconi – Nuragus – Nurallao – Nurri – Orroli – Sadali – Serri – Seulo - Villanovatulo Superfice Agricola Totale -di cui BOSCHI ARBORICOLTURA da legno Dati Regionali SAU ha 1.020.411,26 Seminativi ha 411.913,68 Coltivazioni legnose agrarie ha 81.840,91 Orti familiari ha 1.757,09 Prati e Pascoli ha 524.899,58 Arboricoltura da legno ha 23.403,34 BOSCHI ha 521.527,12 ISTAT 2000 ha 66.547 23.975 700 Superficie Agricola Utilizzata SUPERFICIE a seminativi a FORAGGERE avv. a CEREALI ORTI OLIVO VITE FRUTTIFERI PRATI PASCOLI ha ha ha ha ha 38.374 18.083 10.939 7.144 146 932 1.049 131 17.945 ISTAT 1990 ha 23.332 ---48.883 19.001 8.250 10.751 244 750 1.760 ---27.126 Il settore - dati generali SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO Escalaplano – Escolca – Esterzili – Genoni – Gergei – Isili – Laconi – Nuragus – Nurallao – Nurri – Orroli – Sadali – Serri – Seulo - Villanovatulo ALLEVAMENTO ASL /2005 - ASL/2008 ISTAT 2000 - _ ISTAT 1990 (senza Laconi e Genoni) BOVINI AZIENDE n. BOVINI CAPI n. 6.335 192 OVICAPRINI AZ. n. 565 OVICAPRINI CAPI n. 102.701 SUINI AZIENDE n. SUINI CAPI n. EQUINI AZIENDE EQUINI CAPI TOTALE 29.663 1.850 673 865 140.549 2295 6.575 119.389 6.875 ___ 285 720 8.760 124.648 1022 n.r. n.r. 7.622 902 642 (oper.) 10.350 1502 “ 114.297 1253 “ 244 “ 132.839 2027 141.932 3641 6.251 374 1120 1200 216 1.217______ 132.115 2910 Nel Sarcidano abbiamo : . il più grande allevamento da riproduzione di polli da carne “Broilers” del Centro Sud Italia impianto intensivo di produzione “Conigli” - Coop. S’Axiri - Sadali . • impianto intensivo di allevamento Cunicolo con macellazione - Nurri. • il più importante “allevamento genetico di Bovini Charolaise” - Nuragus e Comparto ovicaprino - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ASL 3: 2008 ASL 3: 2005 ISTAT 2000 ISTAT 1990 (senza Laconi e Genoni) Aziende con allevamenti ovicaprini n.: Ovicaprini censiti capi n.: Capi ovicaprini/azienda n.: Dati regionali ISTAT - 2000 Aziende ovine n. 14.478 Capi ovini 2,8 milioni Aziende caprine 3.290 Capi caprini 209.487 PLV 340 milioni di €. Latte 402 mila q.li Formaggio 360 mila q.li Macellazione ovi-caprini: - Pecore n.: 1.950.718 - Agnelli n.: 219.183 - Capre n.: 9.176 - Capretti n.: 29.208 565 102.701 182 720 119.720 167 ASS. SANITA’ 2003 14.399 3,1 milioni 3.022 225.575 1502 (operatori) 124.648 ISTAT - 1990 20.000 2,6 milioni 1120 114.297 Comparto ovicaprino – analisi swot Forza Strutturazione delle aziende Competenza e professionalità Produzioni di qualità: DOP Formaggi IGP agnello sardo Enorme patrimonio genetico Capitale di immagine della Sardegna – elevata naturalità Debolezza Monocoltura delle aziende, e scarsa propensione al Cambiamento Minacce Prezzo del latte tendente al Ribasso Scarso utilizzo strumenti di Certificazione Crisi nelle vendite del Pecorino Romano, aggravato per l’abolizione degli aiuti per l’esportazione Scarsa diversificazione delle produzioni casearie Concorrenza altri paesi Produttori di latte e carne Età media dell’imprenditore troppo elevata Gestione non sempre razionale degli allevamenti e la diffusione di epidemie sanitarie Terreni in asciutto Opportunità Leadership a livello nazionale ed europeo Aggregazioni delle produzioni con le O.P. Multifunzionalità dell’azienda.. Possibilità di diversificazione e destagionalizzazione delle Produzioni Nuovi fondi per lo sviluppo rurale PSR 2007-2013: - Miglioramenti strutturali, organizzativi e gestionali, alimentazione e igiene degli allevamenti e del benessere degli animali; - Risparmio energetico. - Favorire il ricambio generazionale. - Differenziare e promuovere prodotti di Qualità. Comparto ovicaprino - programma Obiettivi Diversificare le produzioni aziendali Trasformazione aziendale del latte Riduzione dei costi di produzione, aumentando l’approvigionamento alimentare aziendale Obiettivi specifici Produzione formaggi a latte crudo, semicotti, molli, di elevata qualità (Linea biologica) Azioni Introduzione di nuove colture e/o allevamenti con funzione complementare Minicaseifici aziendali Migliorare la gestione dell’allevamento riportandolo al modello “Estensivo” Azioni specifiche Azioni formative per la certificazione delle produzioni (HACCP), sulla trasformazione, e conservazione dei prodotti caseari Comparto bovino - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ASL 3: 2008 ASL 3: 2005 ISTAT 2000 ISTAT 1990 (senza Laconi e Genoni) Aziende con allevamenti di bovini n. : 192 285 Bovini censiti 6.335 6.575 capi n.: 642 (operatori) 8.760 374 10.350 Progressiva diminuzione in termini di n. di aziende Dati regionali ISTAT – 2000 Aziende bovine n. 8.685 Capi 250.000 Carne 200 mila q.li P.L.V: €. 155 milioni Latte 2 milioni di q. circa Macellazione bovini: - Vitelli < 1 anno 4.900 -Vitelloni e manze 1-2 anni 120.859 - Vacche e manzi > 2 anni 21.168 ASL 2005 6954 (da carne) + 531 (da latte) 168.935 P.L.V.: €. 34,4 milioni Incremento del 11% Comparto bovino – analisi swot Forza Debolezza Vocazionalità ambientale per Produzioni di carni di qualità Mancanza di organizzazione Produttiva – Frammentazione Discreta specializzazione produttiva degli allevamenti Ricambio generazionale Presenza di mattatoi comunali Scarso utilizzo strumenti di Certificazione Capitale di immagine della Sardegna. Elevata naturalità Assenza di stabilimenti di Trasformazione per il Consumo fresco Minacce Concorrenza altri paesi produttori Opportunità Multifunzionalità dell’azienda e diversificazione delle produzioni Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: - Miglioramenti strutturali, alimentazione igiene, sanità e benessere degli animali - Ricambio generazionale Elevata domanda di produzioni Certificate di Qualità Comparto bovino - programma Obiettivi Sostenere il processo di concentrazione dell’offerta attraverso la creazione di imprese maggiormente strutturate orientate alla Tipologia di allevamento semibrado Azioni Creazione di un consorzio con produzioni certificate Realizzazione di una unità di lavorazione e commercializzazione della carne Comparto suino - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ASL 3: 2008 ASL 3: 2005 ISTAT 2000 ISTAT 1990 ISTAT 1980 (senza Laconi e Genoni) Aziende con allevamenti di suini n. : Suini censiti capi n. : 673 29.663 1.022 6.875 7.622 1.253 10.245 Aumento in termini di consistenza per il nuovo impianto intensivo della Ditta Mamusa nella zona industriale di Isili con 22.000 capi suini. Dati regionali ISTAT – 2001 Aziende suini n. Capi Consumo pro capite Produzione regionale PlV regionale suina Macellazione suini: - Lattonzoli e magroni - Grassi (oltre 100 kg) 12.945 194 mila 32 kg 50 % fabbisogno 92 milioni di €. (6 % della plv allevamenti) 840.383 63.250 ____ ASL 2005 19.055 248 mila 80 miloni di €. n.r. 6.251 Comparto suino – analisi swot Forza Produzioni di qualità Presenza di strutture e di sistemi di gestione Intensivi Capitale di immagine della Sardegna – elevata naturalità Debolezza Mancanza di organizzazione produttiva (frammentazione) Allevamenti “familiari” per l’autoconsumo Scarso utilizzo strumenti di Certificazione Orientamento alla produzione del maialetto da latte Minacce Concorrenza altri paesi produttori Emergenze sanitarie: es. pesti suine Opportunità Multifunzionalità dell’azienda e di diversificazione delle produzioni Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: - Adeguamento strutturale organizzativo finalizzati al controllo delle emergenze sanitarie Elevata domanda di produzioni certificate di qualità Comparto suino - programma Obiettivi Sostenere il processo di concentrazione dell’offerta attraverso la creazione di imprese maggiormente strutturate orientate alla Tipologia di allevamento semibrado Azioni Formazione degli operatori Creazione di un consorzio con produzioni certificate Comparto equino - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ASL 3: 2008 Aziende con allevamenti di equini n.: Equini censiti capi n.: 865 1850 ISTAT 2000 244 902 ISTAT 1990 216 1.217 Notevole incremento in termini di consistenza e di aziende Dati regionali Addetti equini n. Capi n. 2000 5255 16.487 Comparto equino – analisi swot Forza Elevato patrimonio genetico: Cavallo della Giara Cavallo del Sarcidano Debolezza Carenza di strutture integrate e organizzate Minacce Abbandono dell’allevamento equino, per scarso valore aggiunto Opportunità Turismo equestre: Ippovia Integrazione: Allevamento – Ambiente – Turismo rurale Comparto equino - programma Obiettivi Sostenere il processo di costituzione di società Che offrano un prodotto di turismo equestre Utilizzo del cavallo per scopi alternativi Ippoterapia ecc. Azioni Formazione degli operatori Inserire in un progetto integrato la valorizzazione del Cavallo del Sarcidano, e del Cavallino della Giara Comparto cerealicolo, seminativi dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ISTAT 2000 Seminativi Foraggere avvicendate Cereali - di cui a grano ha 3.970 ha: ha: ha: Aziende che coltivano cereali n. Aziende che coltivano grano n. Produzione di granella q.li Dati regionali Aziende cerealicole n. : 19.025 Frumento aziende n. 12.916 Foraggere avvicendate az. n. 17.849 ISTAT 1990 18.083 10.939 7.144 946 708 60.000 19.001 8.250 10.751 Riduzione della superficie coltivata a cereali ISTAT–2000___ _ISTAT- 2003 Superficie: ha 146.013 149.318 Superficie: ha 85.401 93.650 Superficie: ha 201.663 159.359 __ISTAT-2005__ 155.868 94.678 160.182 Comparto cerealico, seminativi – analisi swot Forza Debolezza Minacce Vocazionalità del territorio per la produzione di cereali Scarso associazionismo Concorrenza con i mercati internazionali Terreni in asciutto Eccessiva frammentazione aziendale Strutturazione di impianti di molitura e di trasformazione Opportunità Politiche a favore dell’integrazione di Filiera: dalla coltivazione alla molitura, trasformazione valorizzazione delle produzioni di Qualità Introduzione disciplinari di produzione e sistemi di certificazione dei processi di Filiera Comparto cerealico, seminativi programma Obiettivi Percorsi di certificazione e disciplinari di produzione Azioni Formazione degli operatori di filiera Campi dimostrativi per le varietà di maggior pregio per la pastificazione e panificazione Promozione e valorizzazione delle produzioni cerealicole di filiera Comparto orticolo - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ERSAT - 2000 ISTAT 2000 ISTAT 1990 (compresi gli orti Aziende orticole Superficie n: ha: 30 150 288 146 (addetti) 428 244 ISTAT 1970 familiari) 862 48 Colture prevalenti: pomodoro, fagiolo, melone peperone lattuga. Dati regionali __ISTAT – 2000___ISTAT – 2005 Aziende orticole n. : 13.017 8.482 (di cui 7.922 in pieno campo e 1087 in coltura protetta) Superficie: ha 13.461 13.187 (di cui ha 12.434 in pieno campo e 753 ha in coltura protetta) PLV : in migliaia di Euro 232.000 patate e ortaggi = 22% della PLV agricola Comparto orticolo - analisi swot Forza Consolidata realtà produttiva Condizioni pedoclimatiche idonee Giovani orticoltori Debolezza Scarso associazionismo Minacce Concorrenza di altri territori orticoli Opportunità Elevata domanda delle produzioni orticole certificate di Qualità Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: - Coordinamento e programmazione delle produzioni - Investimenti strutturali, gestione irrigua e adozione di sistemi di produzione ecocompatibili Comparto orticolo - programma Obiettivi Miglioraramento delle tecniche di coltivazione orticola Raggiungimento di standard qualitativi, marchio IGP Obiettivi specifici Azioni Formazione degli operatori orticoli Valorizzare le produzioni orticole del Sarcidano con marchio di qualità e inserimento delle stesse nel circuito turistico e agrituristico, eno-gastronomico locale Azioni specifiche Aggregare le produzioni orticole Realizzazione di campi dimostrativi Centro di raccolta e confezionamento orticolo Ricerca delle cultivar più rispondenti alle esigenze del mercato Comparto viticolo - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo AGEA – 2000 Aziende viticole n.: 1558 Superficie vitata ha: 834 Aziende con superficie vitata > 2 ha: n° 27 sup. ha 87 Vitigni coltivati: cannonau, monica, bovalemoristelu, carignano, nuragus, vermentino. Dati regionali ISTAT 2005 Aziende viticole n. : 31.310 Superficie vitata: ha 24.479 Produzione totale vino: hl 900.000 PLV : in migliaia di Euro 57.720 Superficie iscritta : ha - Produzione: q.li - Produzione vino: hl - Vini D.O.C.G: - Vini D.O.C.: - Vini I.G.T.: - Vini da tavola AGEA – 2000 41.721 26.301 828.000 33.000 8.290,46 185.775,26 127.720,67 3,02% 17,42% 2,97% 76,59% ISTAT 2000 1.881 1.049 ISTAT 1990 2.478 1.760 ISTAT 1984 2.903 2.091 Perdita di superficie vitata ISTAT 2002 32.574 59.484 ISTAT 1990 anni 70 70.000 Comparto viticolo - analisi swot Forza Vocazionalità pedologica e ambientale per Produzioni di qualità Debolezza Eccessiva frammentazione aziendale Assenza di rispetto delle norme sanitarie nelle cantine familiari Assenza del prodotto vino nel circuito turistico, enogastronomico locale Scarsa presenza di imbottigliamento e dei percorsi IG.T. e D.O.C. Scarso valore aggiunto “filiera incompleta” Minacce Espianto vigneti per mancanza di ricambio generazionale Continua contrazione del consumo di vini da tavola a livello nazionale Crescente concorrenza delle produzioni extranazionali Opportunità Internazionalizzazione delle relazioni commerciali ed incremento consumo vini di Qualità nei Paesi Esteri, Comunitari e Terzi Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: - Investimenti strutturali (scelte varietali in funzione all’ambiente pedo-climatico, tecniche colturali) - Adeguamento strutture di trasformazione, finalizzato per aumento vini di Qualità - Favorire il ricambio generazionale Comparto viticolo - programma Obiettivi Salvaguardare ed incentivare la cosidetta Viticoltura “eroica”, in zone svantaggiate Individuazione Protocolli di Vinificazione Disciplinari di produzione Obiettivi specifici Studio e creazione di un marchio di qualità e le peculiarità del vino del Sarcidano Barbagia di Seulo Sostenere la promozione e la valorizzazione dei vini ottenuti nel circuito turistico enogastronomico locale Azioni Incentivi per la viticoltura “eroica” Formazione degli operatori vitivinicoli Istruirie e creare un gruppo di esperti per la gestione associata dei vigneti nei lavori di: impianto e reimpianto, potatura, innesto, raccolta. Gruppo di lavoro: operatori, specialisti del comparto per lo studio sulle potenzialità pedologiche, sull’andamento climatico, sui vitigni coltivati Azioni specifiche Curve di maturazione uva nei vigneti Prove dimostrative di vinificazione Comparto olivicolo - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo Aziende olivicole n.: Superficie coltivata ha: Varietà coltivate: pitza e corroga, mallocrina, bosana Dati regionali ________ Aziende olivicole olearie n.: Superficie: ha SAU oliveti-olearie/azienda ha. Produzione olio d’oliva q.li: PLV olio : in migliaia di Euro Imprese trasformazione n.: Aziende olivicole da mensa n.: Superficie: ha SAU oliveti-mensa/azienda ha.: Produzione olive da mensa q.li: PLV olive da mensa €.: ISTAT - 2005 34.140 37.725 31.715 1.600 42.237 ISTAT 2000 ISTAT 1990 1242 932 49 750 (addetti) Incremento della superficie coltivata ISTAT - 2000 50.575 38.531 il 3,8% della SAU Regionale 0,76 105 mila (media 1999-2002) q.li 86 mila (media 95-98) 31.000 70 Addetti n. 187 4.347 1.742 0,40 11.635 7 milioni Comparto olivicolo – analisi swot Forza Debolezza Strutturazione per la trasformazione delle olive da olio Frammentazione aziendale Confezionamento del prodotto olio Elevata incidenza dei costi di gestione e di produzione Presenza di strutture per l’essiccazione e trasformazione in brichette delle sanse, come energia alternativa Vocazionalità ambientale e pedologica del territorio per l’olivicoltura Scarso associazionismo Mancanza di ricambio generazionale Minacce Concorrenza estera per l’importazione olio d’oliva Abbandono dell’olivicoltura per mancato valore aggiunto aziendale Opportunità Produzione di qualità olio e olive da mensa Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: - Investimenti strutturali degli oliveti: reimpianti a tutela della biodiversità - Riduzione dei consumi energetici e utilizzo fonti alternative - Potenziamento accordi tra i produttori e la filiera sulla base di disciplinari Comparto olivicolo - programma Obiettivi Attivare Disciplinare di produzione e di trasformazione Promuovere e valorizzare le produzioni in modo integrato Azioni Formazione professionale per gli operatori Creazione di un’Associazione di produttori e di trasformatori Tipicizzazione di prodotti tipici di qualità (certificazioni HACCCP, Marchio I.G.P.) Obiettivi specifici Gruppo Panel – olio Integrazione con le altre filiere agricole, e con la ristorazione locale Azioni specifiche Corsi sul’analisi sensoriale del’olio d’oliva Comparto silvicolo - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ISTAT 2000 Boschi (Fustaie, cedui, macchia mediterranea) ha: Arboricoltura da legno ha: ISTAT 1990 23.975 700 23.332 n.r. ISTAT 1970 9.940 n.r. Aumento considerevole della superficie forestale tra il 1971 e il 1991 Dati regionali: Superficie FORESTALE: ha Arboricoltura da legno: ha ISTAT - 2003 533.050 ISTAT - 2000 521.527 23.403 Comparto silvicolo – analisi swot Forza Particolarità dell’ambiente naturale Debolezza Scarsa utilizzazione del bosco e dei suoi derivati Minacce Incendi Concorrenza con altri paesi Opportunità Multidisciplinarità dell’azienda agrosilvo pastorale Integrazione con ambiente, turismo rurale e produzioni tipiche e di qualità Piano Forestale Ambientale Regionale e PSR Comparto silvicolo - programma Obiettivi Azioni Salvaguardare ed incentivare la forestazione nelle zone vocate Formazione professionale agli operatori Associazionismo Migliorare il governo del bosco Circuito turistico, naturalistico, ambientale , eno-gastronomico Sfruttare i prodotti silvicoli e i suoi derivati Comparto apicoltura - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo Fonti Ersat: 2005 Numero aziende apicole: n° 20 Dati regionali: n° arnie: 1.500 ISTAT – 2001 __________________USL 2006 Aziende apicole n.: Apiari n.: Produzione miele Kg.: PLV : Laboratori apisici: 2200 58.000 1.300.000 €. 4 milioni 418 (professionali) 48.955 762.333 77 Comparto apicoltura – analisi swot Forza Particolarità dell’ambiente naturale, con peculiariatà climatica e floristica Alta qualità e di tipicità del Miele Giovani apicoltori in forma associata Debolezza Emergenza sanitaria per le malattie delle api Commercializzazione e scarsa promozione delle produzioni Minacce Opportunità Concorrenza mieli di Multifunzionalità e importazione integrazione reddito aziendale Elevata richiesta di prodotti di qualità Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: -Investimenti strutturali e gestione dell’allevamento con tecniche eco-sostenibili - Miglioramento e controllo delle condizioni igienico-sanitarie degli allevamenti Comparto PPAM - piante da profumo, aromatiche, medicinali - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo Fonti LAORE: 2008 Numero aziende aromatiche: Superficie coltivata ha: Dati regionali: 10 10 (+ raccolta dalla flora spontanea) ISTAT - 2001 Superficie coltivata a piante aromatiche: ha 80 (+ raccolta dalla flora spontanea) Produzione liquori n. 15 aziende Produzione zafferano: kg. 300 PLV: €. 9 milioni PLV: €. 1 milione Dati regionali: ERSAT - 2006 Superficie coltivata a piante aromatiche: ha 302 (ha 168 a mirto – ha 42 a zafferano – ha 35 rosmarino ha 10 elicriso – ha 10 rosa canina - ha 8 salvia – ha 29 altre specie) Aziende aromatiche-officinali: n. 164 Aziende con impianti di distillazione: n. 15 Aziende con impianti di essiccazione: n. 10 Liquorifici artigianali: n. 14 Comparto PPAM - piante da profumo, aromatiche, medicinali – analisi swot Forza Strutturazione impianti di distillazione con il flusso di vapore ottimizzato per la produzione di oli essenziali , impianti di essiccazione e laboratorio fito-cosmetico per le industrie dell’aromaterapia, dei profumi alimentare, cosmetica. Giovani operatori con elevata capacità professionale Consorzi di produttori di PPAM Piano di produzione con le industrie di riferimento Debolezza Minacce Mancato sviluppo di un mercato locale e regionale di PPAM Concorrenza mercato mondiale dei prodotti PPAM Scarsa conoscenza sugli utilizzi degli oli essenziali e dei derivati PPAM Elevata competitività del mercato internazionale, favorito dai bassi costi di manodopera nei Paesi in via di sviluppo, offrendo prodotti a prezzi inferiori, e continuità di approvvigionamento. Opportunità Diversificazione e integrazione reddito aziendale Contratti di produzione per ritiro prodotti PPAM Tipicizzazione dei prodotti PPAM utilizzando le piante aromatiche del territorio. Nuovi fondi per lo sviluppo rurale: Coltivazione e trasformazione Adozione di sistemi ecocompatibili Riduzione consumi idrici ed energetici Comparto apicoltura, piante aromatiche - programma Obiettivi Apicoltura Marchio di qualità Disciplinare di produzione Piante aromatiche Favorire l’utilizzo di appositi disciplinare di produzione Azioni Apicoltura Formazione professionale degli operatori Valorizzazione delle produzioni di qualità. Analisi sensoriale dei mieli tipici del territorio. Attivazione di un Centro di confezionamento e di commercializzazione centralizzata del miele. Realizzazione di un sito Internet per la promozione dei prodotti degli associati. Piante aromatiche Prosecuzione attività formativa degli operatori del comparto Miscelare e produrre lotti commerciali di oli essenziali per il Piano di Produzione associato Negoziazione degli oli essenziali ottenuto con le industrie di riferimento in: F – D – IRL – NL – CH – GB Valorizzazione e Promozione degli oli essenziali, dei fitocosmetici dei liquori tipici. Collegamento in rete delle imprese per la produzione di oli essenziali, di liquori tipici dei fitocosmetici naturali, dei coloranti naturali, in un circuito integrato locale e regionale Comparto agriturismo - dati Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo ERSAT - 2005 Aziende agrituristiche: n. 15 - Posti letto: n. 120 Bed and breakfast: n. 16 - Posti letto: n. 90 Inoltre: 30 ristoranti 12 strutture alberghiere Dati regionali 2005 Aziende agrituristiche n. : 522 Posti letto n.: 3.361 (al 2002) Comparto agriturismo – analisi swot Forza Particolarità dell’ambiente naturale Enogastronomia Tradizioni Archeologia Debolezza Difficoltà organizzative di sistema-integrato/rete “consortile” Inadeguata formazione professionale degli operatori Stagionalità dell’offerta Segnaletica carente Minacce Concorrenza di altri territori Opportunità Nuovi fondi sullo sviluppo rurale - Diversificazione verso attività non agricole - Sviluppo dell’ospitalità agrituristica compreso l’agricampeggio - Riqualificazione del strutture e del contesto paesaggistico che offrono servizi agrituristici/didattici - Realizzazione piccoli impianti di trasformazione, e vendita di prodotti aziendali Comparto agriturismo - programma Obiettivi Favorire l’integrazione con le altre filiere produttive locali Raggiungimento di un buon livello qualitativo dell’offerta agrituristica con apposito Disciplinare Obiettivi specifici Valorizzazione delle produzioni agroalimentari del territorio Sarcidano Barbagia di Seulo Azioni Formazione professionale degli operatori Avvio di un network fra le aziende agrituristiche Offerta collettiva Avviare un Consorzio di aziende agrituristiche Azioni specifiche Realizzazione di una mostra mercato permanente, che serva da vetrina per le feliere agricole, artigianali, archeologiche-naturalistiche Collegamento in rete delle aziende “Albergo virtuale” Trasformazione prodotti agricoli - FRIGOMACELLO – Nurri - MACELLI COMUNALE – Laconi - Isili - SUINICOLA MAMUSA – Isili - UNIONE PASTORI - Nurri - CANCEDDA – Nurri - MAODDI – Laconi/Nuragus - BASSU – Serri - PALA – Isili - GARAU – Mandas - CORRIAS – Villanovatutlo - ARGEI - Gergei - ANGIONI – Gergei - CADONI – Escolca - ARAJ – Isili - ANEDDA ANGELO – Nurri - Forneria Ducale - Nurri - MULAS GIANFRANCO – Nurri - LA TERRA DEI NURAGHI – Orroli - MANCA GIANFRANCO - Nurri - Az. vitivinicole fam.: Nurri–Serri –Escolca-Gergei-Nurallao-Nuragus - MURGIA FRANCESCO - Nuragus - LUGAS ROSA – Laconi - MURGIA GIAN FRANCO – Nuragus - LA.BIOL. – Isili-Nuragus - FRAGUS E SABORIS – Sadali - ILIANA – Seulo - CONSORZIO APISTICO SA BRESCA SARDA – Nurri - ATZENI MASSI - Nurri - USALA GIANNI –Escalapalno -Aziende orticole : Isili – Nurallao – Nurri – Villanovatulo Carni: suine-bovine-ovicaprine-equine Carni: suine-bovine-ovicaprine-equine Carni: suine Formaggio Formaggio–bio Formaggio Formaggio Formaggio Formaggio Formaggi e carni Olio Olio Olio Paste tipiche Farine integrali Pane Pane Pane e dolci tipici Vino Vino sfuso Liquori tipici Liquori tipici Oli essenziali Fitocosmetici Liquori tipici, oli essenziali Fitocosmetici e oli essenziali Mieli tipicii Salumi Salumi Ortaggi Itinerario: enogastronomico, agro-alimentare, benessere Turismo rurale - analisi swot Forza Vocazionalità ambientale del territorio che presenta un immenso patrimonio ambientale e fluviale, culturale, archeologico, agro-alimenatre, ecc.. Debolezza Scarsa fruizione dei siti archeologici ed ambientali Assenza di imprenditori che operano in questo campo Minacce Concorrenza di altri territori Opportunità Presenza del consorzio Turistico: Consorzio dei Laghi Carenza di strutture organizzate Incremento della domanda di un turismo rurale Carenza di prodotti tipici Investimenti dei Comuni Difficoltà a fare rete Politica regionale e comunitaria orientata alla valorizzazione delle zone interne Scarsa cultura turistica Creatività e aggiornamento Difficoltà a legare il territorio alle risorse Attitudine alla programmazione Fondi PSR Turismo rurale - programma Obiettivi Realizzare un progetto comunale integrato che preveda la valorizzazione delle risorse ambientali, fluviali, archeologiche, agroalimentari e dell’artigianato attraverso il sostegno alla nascita di micro imprese che operino in maniera sinergica Azioni Realizzazione di un Ecomuseo che possa costituire la cornice a questo progetto integrato di sviluppo Trovare le sinergie con gli altri enti territoriali e il coinvolgimento delle forze giovani del territorio per affrontare una grande scommessa di riscatto economico e sociale. Turismo rurale – Fare Rete Tendenza a riscoprire le tradizioni, la cultura, il buon mangiare, la serenità della vita all’aperto ecc. Sport e attività all’aria aperta trekking m bike cavallo Canoa pesca e caccia Enogastronomia sagre prodotti tipici marchi di qualità Ricettività Servizi Cultura storia e tradizioni archeologia musei eventi Artigianato artistico Progetto di sviluppo integrato Si parte da questo dato “Calo demografico in tutti i paesi del Sarcidano Barbagia di Seulo”: al 1961: n. 32.969 al 1971: n. 28.532 al 1981: n. 27.543 al 1991: n. 25.393 al 2001: n. 23.596 al 2005: n. 22.808 Favorire il consolidamento delle aziende agricole e di trasformazione esistenti nel territorio. Favorire il rientro dei giovani creando occasioni di lavoro nei settori per i quali il Sarcidano Barbagia di Seulo ha delle vocazioni. Realizzare un Piano di Sviluppo Locale con tutte le filiere produttive, che parta dalla presa di coscienza delle Potenzialità del Territorio. Progetto di sviluppo integrato Conclusioni Dalle analisi descritte per il territorio Sarcidano Barbagia di Seulo, si evidenzia una realtà ricca di problematiche e di debolezze in tutte le filiere dell’agricoltura e dell’allevamento, che sono generati soprattutto dalla incapacità di creare un sistema produttivo-commerciale capace di valorizzare le enormi potenzialità esistenti e di “vendere il territorio”. Per favorire questo sviluppo integrato bisogna recuperare, valorizzare e creare L’IDENTITA’ del territorio, delle sue produzioni attraverso: • la formazione professionale continua degli operatori; • la creazione di un PSL- Piano di Sviluppo Locale • creazione del distretto agro-alimentare di qualità, privilegiando i sistemi di produzione sostenibile biologica; • adesione o creazione di Organizzazioni di Produttori per ogni filiera di riferimento; • l’utilizzo dei fondi del PSR asse 1 – 2 per la realizzazione dei progetti di filiera integrata, tendenti al miglioramento delle aziende agricole di coltivazione e trasformazione; • l’utilizzo degli incentivi PSR asse 3-4 e di tutte le forme per favorire la promozione, la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti locali di “Qualità”, favorendo il consumo nel territorio anche attraverso il “Mercato agricolo dei produttori”; Conclusioni • l’incentivazione delle produzioni in modo da soddisfare la massima percentuale di auto approvigionamento del mercato locale e regionale; • incentivare la vendita diretta e la “Filiera corta” con la creazione di punti di confezionamento e vendita aggregata: il “Mercato agricolo”, attraverso le reti telematiche, dei prodotti agro-alimentari tipici locali: ortofrutta, lattiero caseari, carni, insaccati, prodotti da forno: pasta, pane, dolci, olio vino, miele, liquori tipici, oli essenziali, spezie, profumi, creme; • creazione di un disciplinare per favorire le sinergie tra l’offerta turistica e le produzioni agro-alimentari di qualità, del territorio per la creazione e diffusione dei circuiti: enogastronomico, artigianale, archeologico, ambientale - fluviale e del benessere; • promozione di una mostra mercato itinerante negli edifici rurali storici dei comuni del territorio, dove promuovere tutto il sistema produttivo locale: dall’ospitalità all’artigianato all’agro-alimentare al turismo rurale. fine