Lo strafalcione - Istituto Comprensivo "F. Mochi"

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Lo strafalcione - Istituto Comprensivo "F. Mochi"
Anno 1 Numero 1
Dicembre 2009
Lo strafalcione
Periodico a cura dei ragazzi della scuola media di Levane
Via Milano, 20-52023 LEVANE-tel.0559788015-e.mail istituto. [email protected]
N O T I Z I E D I
R I L I E VO :
Intervista al
Dirigente scolastico
Scuola aperta
Progetto continuità
Gli antichi mestieri
Benvenuti nel mondo dello strafalcione
Grazie a tutti, innanzitut-
nel nostro paese.
to, di aver comprato que-
Questo giornalino è ricco di rubriche:
sto giornalino, realizzato
cronaca, gossip, barzel-
dalla redazione che verrà
lette, tendenze, sport,
presentata in seguito. Il
novità dal mondo dello
giornalino,la cui pubblica-
spettacolo, dei libri e dei
zione avrà cadenza bi-
videogames.
mestrale ( si spera! ) , vi
Naturalmente, visto che
informerà sui fatti e mi-
si tratta del giornalino
sfatti accaduti sia alla
della scuola, ogni contributo sarà
scuola media che alla
considerato prezioso: dunque, fatevi
primaria di Levane, oltre
sentire!
a compiere “ incursioni ”
C h e
r e d a z i o n e ,
r a g a z z i !
IL nostro redattore: è il Principe della redazione, è il rappresentante di classe ( è un vero e proprio “ conflitto di idee ” ) , è un collezionista: di francobolli, carte da gioco e tutto quello che gli passa
per la testa; i correttori delle bozze e impaginatori: Riccardo e Margherita ( anche se poi si devono correggere i correttori ) , Camilla,
Silvana e Francesco; fotografi: Gabriele, Leonardo, Paolo e Cristina; cronisti: Pietro e Manuel ( quest ’ ultimo occasionalmente ) ,
Alessandro,Sara e Nicole; cinema: Clelia e Giorgia; moda e
gossip: Giusi e Alessandra;Chiara e Noemi.
E ’ ovvio che chiunque lo desideri possa partecipare: per questo
numero, infatti, ha collaborato tutta la classe II E della scuola media e la classe V della primaria.
P a g i n a
2
“ A v r e i
L o
p r e f e r i t o
f a r e
I n t e r v i s t a
a l
Per questo nostro primo
numero abbiamo pensato
di aprire con una intervista
esclusiva al nostro Preside.
“ Perché ha deciso di fare
il Preside?
Ho deciso di fare il preside perché le modalità della scuola non mi permettevano di fare l’insegnante e
anche per motivi di salute.
“ Quando era studente tra i
più bravi della classe?”
No.
“ Le piace di più insegnare o fare il preside?”
R: Mi piace molto di più
insegnare.
D: “Cosa le piace della
scuola?
R: Mi piace tutta, mi piacciono gli studenti e gli
insegnanti; anche se a
volte gli alunni fanno danni, che in genere non sono
troppo grossi perché rientra nella loro vivacità .
Anche la struttura scolastica non è male.
D: Se fosse il ministro
della Pubblica istruzione,
cosa cambierebbe nella
scuola?
Schiamazzi,
urla
d’incitamento e
note stonate:
ecco i nostri
mercoledì
pomeriggio!
l a b o r a t o r i
D a
Da tempo immemorabile,
c’è chi dice che l’Albini e
la Nittoli erano giovani…,
il nostro istituto offre la
possibilità a tutti gli alunni
di svolgere un po’ di attività fisica e strimpellare
qualche strumento musicale. Ciò accade il mercoledì
pomeriggio. La prof. Nittoli allena decine e decine di
studenti volenterosi, permettendoci così di partecipare a tornei e giochi sportivi insieme ad altre scuole.
“ M a
s e t t i m a n e
l e
p o m e r i g g i o
d e l l a
S c u o l a
Anche se i risultati, gli
anni passati, non sono mai
stati eccellenti, noi non ci
siamo scoraggiati.
Oltre alle ore scolastiche di
educazione fisica, la
“SUPER PROF” NITTOLI
GIUSTINA prolunga nel
pomeriggio del mercoledì
le sue lezioni.
Quali sono le attività sportive? Pallamano, pallavolo,
una squadra di basket…per
il momento. Poi vedremo.
Quello che la prof. ci vuole
è
g i à
a r i e
d i
n e i
l ’ i n s e g n a n t e ”
p r e s i d e
R: Cambierei tante cose
come le modalità
dell’insegnamento; farei
classi più piccole così potrei interagire di più con
gli alunni, farei ampi laboratori, perché a scuola si
studiano molte cose, ma
spesso non si applicano,
M e r c o l e d ì
I
n o s t r i
s t r a f a l c i o n e
a p e r t a ”
insegnare è anche collaborare con gli altri senza discutere e arrabbiarsi, anche
se spesso questo non avviene. La PAZIENTE prof.
ALBINI STEFANIA e il UN
PO’ MENO PAZIENTE
prof. CHIATTI SPARTACO
intenderebbero invece far
diventar dotati ragazzi che,
spesso, non sanno neppur
fischiare!
Chi la dura la vince!
N a t a l e ? ”
c o r r i d o i
i m p e r v e r s a n o
N a t a l e . . .
Nella nostra scuola si respira già da settimane aria natalizia. Noi alunni siamo già in fermento, tra prove di musica e di canto con i quali allieteremo i nostri poveri familiari durante il Concerto di Natale.
Per il momento, sono le nostre bidelle, vittime incolpevoli dei nostri gorgheggi.
A dir la verità, noi cantiamo volentieri, perché per noi la parola Natale equivale a vacanza: non fare
niente e stare a casa a guardare la televisione, con magari una tazza di cioccolata calda fumante mentre
fuori nevica. La parola vacanza è una parola musicalissima la più bella del dizionario. Potremmo riprenderci dalle fatiche della scuola, ci annoieremo un po’, ma
sempre meglio che studiare! La Befana ci porterà una calza ricca di dolci e di porcherie varie, che non saranno molto sane ma mettonoil buonumore appena uno le
assaggia (anche al dentista, che poi deve rimediare ai danni prodotti dalla dose
extra di zuccheri!).
Quindi: “last Christmas I gave you my heart…”
A n n o
1
L a
N u m er o
P a g i n a
1
r u b r i c a
Ciao a tutti!
Eccoci al nostro 1° appuntamento
con”la moda a scuola!”, rubrica di
moda e del nostro giornalino scolastico. Guardandoci intorno cosa
possiamo notare? Innanzitutto,
notevoli differenze tra noi e i nuovi
arrivati, quelli della 1°: loro sono
ancora piuttosto “precisini” nel vestirsi e non conoscono ancora bene
la moda, almeno per come la intendiamo noi! Tra i maschi possiamo
vedere che alcuni sono già stati
influenzati dalle tendenze più
“modaiole”, infatti, indossano pantaloni a vita bassa e alcune volte
fanno mostra della loro biancheria
intima (“mutande di fuori”), malamente mimetizzata da felpe abbon-
d e
“ l a
m o d a
danti. Le femmine, invece, sono
generalmente abbastanza alla moda, ma in loro si nota ancora quel
“qualcosa” che le fa sembrare più
piccole ( anche se, in breve, riusciranno a recuperare e talvolta a
sorpassare le loro compagne di
seconda e terza!). Abbiamo, intanto, stilato una classifica ( piuttosto
soggettiva e che non pretende di
essere condivisa da tutta la scuola). Nel corso dell’anno
l’aggiorneremo!
a
s c u o l a ”
MISS “mivestoallamoda” di 1° :
ASIA MAGHERINI
MISTER “viensubene” di 1° :
MATTEO COPPI
MISS “mivestoallamoda”di 2°:
CLELIA DINI
MISTER “viensubene “( ma
speriamo che non cresca troppo…)di 2°: CHRISTIAN FRANCI
MISS“mivestoallamoda” di 3°:
GIORGIA CHERUBINI
MISTER “cresciutobene” di 3° :
ROTESI RAFFAELE
“Lo sport
preferito dai
ragazzi? La
confusione!”
“Da quanti anni è che inseI n t e r v i s t a a l l a
gna in questa scuola?”
Tanti, molti anni.
p r o f . N i t t o l i
“Quante partite ha vinto?”
Sì, con le classi terze andre- Lo sport predominante sarà,
Da quando insegno ne ho
mo al “sentiero della bonifi- come tutti gli anni, la pallamano.
vinte molte, ma le più recenti sono: 1. fase naziona- ca”che percorreranno in bi- “Qual è lo sport preferito dai
cicletta.
ragazzi?”
le corsa campestre in Sici“Nel primo quadrimestre ci
La confusione, (sto scherzando),
lia; 2. fasi regionali di
saranno solo allenamenti o
è palla prigioniera perché non
atletica, Senesi 3°, Sacconi
anche partite?”
ha molte regole.
6° ed altri ottimi piazzaCi
saranno
sia
allenamenti
“Come si comportano i ragazzi
menti.
che
partite.
durante le attività sportive?”
“Cosa organizzerà
“Se
la
palestra
verrà
smartelCi sono alcuni ragazzi molto
quest’anno?”
lata
faremo
sempre
attività
interessati ed alcuni confusionaSe mi fate arrabbiare nienri.
te, sennò, giochi sportivi tra sportive?”
Io spero di sì , andremo al
“Nei test delle prove d’ingrasso
cui pallavolo, pallamano
maschile e femminile, calcio palazzetto, oppure, monteran- sono migliori i maschi o le femmine?”
a 5 solo per i maschi, atleti- no un pallone.
“Quale
sarà
lo
sport
predomiIn alcuni test i maschi, in altri le
ca e torneo d’istituto di
nante
per
quest’anno
scolastifemmine.
pallamano.
co?”
“Ci saranno gite dedicate
allo sport?”
I S u p e r e r o i e s i s t o n o : E c c o
i l
I supereroi esistono! Ebbene
sì, sembra incredibile, ma
anche nel nostro istituto si
nascondono eroi, uomini
insospettabili che,
all’occorrenza, si tolgono il
travestimento da “ normale”
prof. e…ta ta: ecco SuperChiatti!!
Un’ innocente vecchietta, in
una giornata di pioggia, ha
tentato l’azione più pericolosa della sua vita:
l’attraversamento della
S U P E R C H I A T T I !
strada con asfalto bagnato e
borse della spesa a carico!
Nessuno, nemmeno noi baldi giovani,ce l’avrebbe potuta fare…e infatti lei non
ce l’ha fatta: è caduta e con
lei si sono rovesciate le borse della spesa.
Ma, veloce come la luce,
ecco il primo eroe: Principe,
il nostro esimio Direttore, si
è precipitato ad aiutarla ( e
forse tentava di sottrarre
delle merendine…), poi
ecco Lui, il SuperProf! Scende dalla macchina e si precipita con la sua superforza a
riportarla in .
Noi ragazzi siamo tornati a
casa a bocca aperta e abbiamo raccontato l’accaduto ai
genitori. Chissà se il nostro
supereroe entrerà ancora in
azione!?
3
La pagina della scuola Primaria
Ritorno al passato...L’inizio di quest’anno scolastico è stato
davvero scoppiettante:abbiamo iniziato il “progetto accoglienza”con la 1°b.
Già
il quindici settembre ci siamo incontrati con i nostri “ angioletti” per fare colazione insieme, conoscerci e abbinare un tutor a un piccino. Lo scopo di questo progetto non era soltanto quello di insegnare
loro a mettersi in fila e a giocare correttamente durante la ricreazione , ma anche di responsabilizzarci, poiché noi stessi non seguiamo sempre le regole perfettamente. È stata un’esperienza emozionante che ha riempito la sala-mensa di chiacchiericci, amicizia ed eccitanti sorprese, incontri ravvici-
nati tra età diverse ma caratteri somiglianti. È stato divertente notare come sia più facile organizzare gli altri che se stessi. Come sta scritto nel “Piccolo Principe”: “ è molto più facile giudicare gli altri
che se stessi. Se imparerai a giudicarti bene varrà dire che sei un saggio.” La settimana seguente
ogni tutor ha fatto il ritratto del suo bambino e viceversa, abbiamo intitolato questa attività:” Occhi
negli occhi:facciamoci il ritratto”. Un po’ angeli, un po’ demoni ci siamo scoperti negli sguardi dei nostri compagni più piccoli e il risultato non è stato tanto malvagio, poiché il cartellone finale ha ottenuto grande successo. Un’esperienza che ci ha insegnato a riflettere su noi stessi in relazione agli
altri. Speriamo che l’esperienza possa esserci utile nel nostro passaggio alla scuola media.
I bambini della 5°b della scuola primaria di Levane.
Gli antichi mestieri: la nostra storia
Per fare un tema sui mestieri antichi o moderni ho chiesto alla mia nonna Ada:
_”Nonna mi puoi parlare del mestiere che facevi da giovane?” Lei mi ha risposto:
_”io ho iniziato a lavorare molto giovane, e il mio primo mestiere è stato quello della lavandaia.”Ai
suoi tempi la lavandaia era un lavoro che veniva svolto dalle donne.
Lei insieme alle sue zie si recavano alle case delle persone più ricche e prendevano la biancheria,
poi si recavano al torrente più vicino e iniziavano a disfare le balle piene di panni sporchi legate
con fili di colore diverso, e grazie a questi fili colorati riuscivano a ricordarsi di chi era la biancheria. I panni venivano bagnati e poi messi in una grande conca di terra cotta, e in un fusto di
rame anche questo abbastanza grande detto “caldaia”; veniva bollita l’acqua grazie ad un fornello
che era sotto la caldaia. L’acqua bollente veniva versata sopra la biancheria dove c’era la cenere.
Finché da sotto la conca non veniva l’acqua molto calda dovevano continuare a bollire l’acqua e
gettarla sopra la biancheria, questa operazione poteva durare anche molte ore. Dopo una notte, i
panni venivano tolti dalla conca e portati al torrente, dove venivano strofinati con molta forza
contro le pietre del torrente con il sapone da bucato. Questi processi erano fatti per eliminare
pulci e cimici che una volta erano molto presenti. I panni per essere asciugati venivano tesi in dei
fili di lega e quando erano asciutti venivano scelti e rimessi nelle loro balle e riconsegnate ai
proprietari.
Oggi questo mestiere non esiste più grazie alle lavatrici, ma una volta permetteva alle donne di
guadagnare qualche soldo.
Una cosa che la mia nonna si ricorda molto bene è l’allegria, le risate e le canzoni che con le sue
zie faceva durante il suo lavoro e questo le faceva sentire meno la
fatica.
Classe 2 E
Una lavandaia