La Giornata Corale - Coro Giovanile Diapason
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La Giornata Corale - Coro Giovanile Diapason
SOMMARIO ottobre 2010 • Cominciamo insieme (e bene): la terza Giornata Corale • Marco Berrini a Tivoli per il terzo appuntamento sulla Polifonia • A Grottaferrata si parla di Coralità: tre giorni di convegni per i 25 anni della Corale di Grottaferrata • Riprende il Progetto Bencini • Coralità del Lazio alla ribalta: Il Vocalia Consort vince ad Arezzo • Il Grex Vocalis a Roma • Dalla Commissione Giovanile: Riflessioni sulla Giornata Corale in copertina: Concerto dell’Atelier tenuto da Marina Mungai alla 3°Giornata Corale ASSOCIAZIONE REGIONALE CORI DEL LAZIO A.R.C.L. via Valle della Storta, 5 - 00123 ROMA tel.: 3356791634 www.arcl.it - e.mail: [email protected] IL PRESIDENTE SCRIVE Cari Amici, gentili Amiche Questa volta mi voglio rivolgere direttamente a coloro che sono il perno, l'anima musicale dei nostri cori, vale a dire i direttori. Amici, lavorando con i cori amatoriali voi avete una grande e delicata responsabilità che è quella di finalizzare la passione e la dedizione di tanti "amatori" del canto corale ad un "prodotto" artistico ed umano che gratifichi, addirittura esalti coloro che si affidano alla vostra guida musicale (e sappiamo che non è solo una "guida musicale"). L'aspettativa dei cantori amatoriali è misurata soprattutto in termini di "qualità della vita": l'investimento di tempo e di risorse intellettuali (oltre a quelle , peraltro abbastanza contenute, di carattere materiale) viene capitalizzato in emozioni, cultura e competenza musicale, relazioni sociali autentiche. La crescita quantitativa e qualitativa della coralità amatoriale nel nostro paese è l'indubbia testimonianza del buon lavoro che voi direttori svolgete. Ma c'è un'altra responsabilità ancora più delicata che avete ed è quella di rendere chiara la differenza tra la pratica amatoriale e professionale della musica, far capire il ruolo complementare dell'una con l'altra nell'identico scopo di tenere viva e diffondere la cultura musicale, di gestire con sapienza ed equilibrio le condizioni "contrattuali" in cui si opera (con sintesi brutale si dice che "gli amatori per fare musica pagano, mentre i professionisti sono pagati"). Il discorso è importante, perché può dar luogo a fraintendimenti di cui potrebbero approfittare soggetti diversi ed estranei al nostro mondo. Certamente c'è bisogno che soprattutto quelli tra voi che svolgono l'attività musicale nei due ambiti (amatoriale e professionale) possano trovare anche nella nostra realtà associativa un "luogo" di incontro e di riflessione sulla propria condizione professionale. Le Associazioni Regionali non sono sindacati di categoria ma enti di promozione e valorizzazione dei cori ad esse associati; hanno tuttavia il dovere anche di favorire lo scambio delle esperienze ed eventualmente trovare forme di supporto per i problemi di coloro che rappresentano il fulcro dei nostri cori. Nell'A.R.C.L. ho istituito la Consulta del Direttori (come organismo informale e sperimentale) fin dall'inizio del mio mandato: può essere quello il "luogo" in cui affrontare i problemi a cui accennavo sopra? Possiamo rifletterci insieme nella riunione che intendo convocare prossimamente, ma prima mi piacerebbe raccogliere qualche vostro parere. Un caro saluto a tutti il Presidente Cominciamo insieme (e bene) la terza Giornata Corale A.R.C.L. Una piacevolissima domenica Anche quest’anno l’appuntamento con la Giornata Corale dell’ARCL è stata una esperienza positiva, anzi preferisco definirla piacevole. Accoglienza, organizzazione e varietà di proposte sono sicuramente alla base della buona riuscita della giornata ma è l’opportunità di incontrare persone “nuove” con cui condividere curiosità, impegno e gioia di studiare e cantare un brano, con la guida di un direttore “diverso”, che ha reso l’esperienza molto stimolante e appunto piacevole. Incontri tanti amici di altri cori, dedichi la giornata a fare ciò che ti piace di più, cantare, e porti a casa nuovi punti di vista, nuovi suggerimenti, maggiore sicurezza e fiducia in te stesso e anche tante conferme e soddisfazioni. Lavorare con una guida diversa dal tuo “quotidiano” è un’esperienza che fa sempre bene ed un grazie speciale va a Marina Mungai, non solo per la sua ben nota bravura ma anche per la serenità con cui riesce a coinvolgerti. Ascoltando poi le “esibizioni” degli altri ateliers, mi ha colpito la presenza di tanti giovani che si divertivano un mondo ma anche di persone più “mature” che esprimevano la stessa “felicità”, l’impegno di direttori che si sono “fatti cantori” per “sperimentare” nuove strade, la generosità di direttori che si sono messi a disposizione per “offrire” la propria esperienza e condividerla con tutti noi. Grazie. Paola Lopriore In contemporanea con l’autore, I nuovi linguaggi, le nuove scritture, a partire dallo Stabat Mater per coro a cappella, con Piero Caraba Musica leggera internazionale e italiana a cappella, con Marco Schunnach Cor®i al cinema! Con Fabio DeAngelis Coro, lavori in corso: "palestra" di prova, studio e concertazione del SALMO 150 di Ernani Aguiar (1949)... (a modo mio),con Marina Mungai Un Coro Nuovo. Nuove tendenze nel canto corale: approccio olistico al coro, con Lucio Ivaldi Terzo appuntamento sulla Polifonia con Marco Berrini a Tivoli, 16 - 17 ottobre 2010 Nel fine settimana del 16 e 17 ottobre, nelle splendide Scuderie Estensi a Tivoli, avremo nuovamente la possibilità di lavorare con il Maestro Marco Berrini, dopo che in ottobre dell’anno scorso l’incontro previsto sulla musica contemporanea fu annullato per un’improvvisa malattia del maestro. L’iniziativa è rivolta innanzitutto a cori e gruppi vocali, con o senza il loro direttore, per un massimo di tre formazioni; tali gruppi sono invitati a presentare trequattro brani del loro repertorio dal ‘900 ad oggi. Inoltre il seminario è aperto, come nelle precedenti edizioni, a tutti i direttori e cantori interessati, indipendentemente dalla presenza del loro coro. Sarà possibile per essi formare un coro “del seminario”, con i brani già proposti dal M°Berrini l’anno scorso, vale a dire: Nils Lindberg: Shall I compare Javier Busto: Joseph Fili David Carlo Berlese: Petra cantat Vytautas Miskinis: Ave Regina coelorum I direttori presenti a titolo personale avranno la possibilità di provare con il “coro del seminario”, concordando il programma all’inizio dei lavori. Iscrizioni dal 4 ottobre direttamente nel nostro sito www.arcl.it ANCORA SODDISFAZIONI PER I CORI A.R.C.L. Il Coro Giovanile Vivaldi, diretto da Amedeo Scutiero, vincitore in maggio del Concorso di Vittorio Veneto, è stato scelto dal "Tavolo Nazionale per la Musica popolare e amatoriale Settore Cori" del Mibac per effettuare una registrazione presso l'ex Discoteca di Stato a Roma ed è stato invitato a tenere un breve concerto presso la sede del Ministero martedì 26 ottobre in occasione della Conferenza Stampa di Presentazione del Festival Corale Nazionale di Salerno organizzato dalla FENIARCO. Ai nostri giovani cantori il più caloroso in bocca al lupo! IL "PROGETTO BENCINI" RIPRENDE DOPO LA PAUSA ESTIVA Domenica 3 ottobre, presso l'Aula Magna della Facoltà Valdese, riprendono le prove di quello che ormai viene definito il "Progetto Bencini", cioè la preparazione di un concerto incentrato sui Vespri della Beata Vergine, di Pietro Paolo Bencini, esempio molto interessante della policoralità di scuola romana. Più volte abbiamo sottolineato l'importanza di questo progetto non solo dal punto di vista artistico, ma anche da quello associativo. Si tratta infatti di una realizzazione possibile solo con il concorso di più cori che costituisce un biglietto da visita importante ed esemplare della nostra Associazione Regionale. Alla compagine che ha già realizzato una prima esecuzione nel 2008 dei Vespri si è aggiunto il Coro Vivaldi ed altri cantori da diversi cori. Anche dal punto di vista organizzativo il progetto si sta strutturando in modo più funzionale affiancando al M° Remo Guerrini, responsabile musicale, un team per gli aspetti logistici e di comunicazione coordinato da Luigi D'Orazi. Sono allo studio ulteriori implementazioni che comunicheremo non appena saranno rese esecutive. LA CORALITA' ROMANA ALLA RIBALTA Ad Arezzo la coralità della nostra Regione conferma il suo buon momento. Infatti il Primo Premio del 27° Concorso Polifonico Nazionale Guido d’Arezzo è stato assegnato al VOCALIA CONSORT di Roma. Per il secondo anno consecutivo dunque (lo scorso anno aveva vinto il Coro Città di Roma) il trofeo rimane a Roma, confermando il buon lavoro che i nostri cori compiono ormai da tempo, confermato dal fatto che nelle ultime sette edizioni del polifonico aretino ben cinque premi sono andati ad altrettanti cori provenienti dal Lazio. Il VOCALIA CONSORT nell'occasione era diretto dal M° Marco Berrini. Capacità vocali, esecuzione coerente stilisticamente, scelta del programma intelligente hanno assicurato la vittoria al coro romano. Al secondo posto il Coro Polifonico Città di Piazzola sul Brenta, diretto da Paolo Piana, al terzo il Coro Misto Hrast di Gorizia diretto da Hilariji Lavrencic. Nove i cori in lizza in una edizione del Concorso aretino di buon livello, con la presenza di cori femminili, cori giovanili e misti che hanno messo in mostra uno standard qualitativo notevole sia per preparazione tecnico-vocale che per scelte repertoriali. Al Vocalia Consort i più vivi e affettuosi complimenti da parte dell'A.R.C.L. Per festeggiare il suo 25° anniversario la Corale Polifonica di Grottaferrata ha organizzato un “triduo” di manifestazioni concertistiche e convegni molto interessanti e stimolanti. Si rifletterà sulla coralità amatoriale nell’ottica associazionistica in particolare. Con l’aiuto di esperti qualificati si inquadrerà l’associazionismo corale nell’ambito del Terzo Settore per individuare percorsi progettuali che possano, con sempre maggior precisione, delineare e quindi rafforzare il suo ruolo nella società civile. Un appuntamento e una occasione offerta a tutti. Alla Corale di Grottaferrata la più viva gratitudine e l’augurio di ogni successo da tutta l’A.R.C.L. ASCOLTATO IN ANTEPRIMA Per il presidente dell'ARCL è sicuramente gratificante quando un coro lo rende partecipe di un progetto musicale importante (una rassegna, un CD, una pubblicazione) perché percepisce soprattutto il senso di appartenenza e rispetto nei confronti dell'Associazione che egli rappresenta (pro tempore). Addirittura può percepire una forma di privilegio quando gli viene data una copia di un CD addirittura in anteprima , con la formula "una copia per il presidente". Privilegio, ma anche "obbligo morale" all'ascolto...! Così è stato per il nuovo CD appena finito di registrare dal Coro Noteblu di San Ponziano diretto da Marina Mungai. Un album dedicato ai contemporanei, anzi un "omaggio ai compositori italiani contemporanei" come recita il sottotitolo. Il titolo vero e proprio è "Le voci del nostro tempo" e testimonia il lavoro di ricerca e di valorizzazione delle composizioni contemporanee al quale il Coro Noteblu si dedica ormai da tempo, sotto la guida esperta, curiosa e vivace di Marina Mungai. Quanto all'obbligo morale dell'ascolto... beh! mi è andata bene: bella musica, interessante il progetto, buona l’esecuzione... cos'altro volere?. Auguri di cuore e grazie! a.v. Il Grex Vocalis a Roma UNA "LECTIO MAGISTRALIS" Sono particolarmente lieto che i nostri cori abbiano voluto cogliere l'occasione di ascoltare uno dei più rilevanti complessi corali presenti sulla scena internazionale, vale a dire il Grex Vocalis di Oslo diretto da Carl Høgset il 21 settembre scorso. La Basilica di S. Maria del Popolo era infatti gremita e partecipe, e i nostri amici norvegesi non si sono risparmiati. Ci hanno offerto un programma ricco, articolato e vario, esplorando il repertorio corale ad ampio raggio con una esecuzione sempre impeccabile per stile ed emozionante nella comunicazione: davvero una "lectio magistralis" quella offerta da Carl, a cui si aggiunge un ulteriore spunto sul tema della "disposizione" del coro in rapporto all'acustica del luogo. Høgset non è solo in interprete preparato e raffinato ma è anche studioso e ricercatore e la sua scelta di disporre il coro ponendo i soprani al centro, i contralti a sinistra, i tenori a destra e dietro i bassi è apparsa particolarmente felice per la acustica (buona) di S. Maria del Popolo e sicuramente ha stimolato in molti di noi la voglia di sperimentare. Una bella serata di musica, dunque, di emozioni e di amicizia. Confesso di essere stato molto colpito dall'osservazione fatta da una corista che ha partecipato ai seminari tenuti da Carl Høgset qui a Roma per l'ARCL e quindi ha cantato diretta da Carl a S. Maria sopra Minerva: "Non ho potuto fare a meno di identificarmi con una delle coriste del Grex Vocalis ed ho avuto la sensazione di aver cantato per tutto il concerto con loro. Un sogno!". Davvero molto bello! a.v. Una Rassegna corale a Rieti Come annunciato nello scorso numero di LazioinCoro, il Consiglio Direttivo dell’ARCL ha approvato, ed è in avanzata fase di realizzazione, il Progetto di una Rassegna delle realtà corali di Rieti e della sua provincia che, con ogni probabilità, si svolgerà entro la prima quindicina di dicembre. L'ARCL intende così colmare una lacuna nella sua attività di promozione della coralità nel territorio regionale, ma soprattutto è lieta di poter rivitalizzare un rapporto con una realtà corale ricca e viva e si augura di riattivare un rapporto sinergico con il territorio come quello che ha permesso in passato di istituire il Concorso Corale Regionale nella città di Rieti, nella splendida sede del Teatro Flavio Vespasiano. Una grazie fin da ora a quanti collaboreranno per realizzare questo importante ed ineludibile progetto. L’ antico organo del Caravita in restauro ha bisogno di sostenitori L’Associazione musicale Il Coro del Lunedì organizza un concerto a Sant’Agnese in Agone a piazza Navona martedì 12 ottobre 2010, ore 21,00, per sostenere il restauro dell’antico organo dell’Oratorio del Carovita. Partecipazione straordinaria del chitarrista Marino De Rosas Le offerte raccolte verranno devolute per il restauro dell’organo. Per il ritiro dei biglietti (offerta minima € 30,00) si prega contattare: - Ranieri e Quinta Ricci del Riccio - 06 44238108, 336 723 723, oppure - Clara Cavagnis – 333 2939854 - Isabella Confortini – 339 3806084 - Stefania Lazzari Celli – 335434638 Per chi non potesse partecipare e desiderasse comunque fare una offerta, può contattare gli incaricati oppure effettuare un bonifico (causale Pro Restauro Organo Caravita) sul conto bancario intestato al Coro del Lunedì: Cod Iban: IT73 D050 4803 2000 0000 0004 659 Banca Popolare Commercio e Industria, Corso Vittorio Emanuele II, 25 Roma Compleanni ! Auguri vivissimi da tutta l’A.R.C.L. ai Laeti Cantores e ai Liberi Cantores Gli amici dell’Associazione Regionale Cori del Lazio sono invitati a festeggiare con noi domenica 10 ottobre 2010, alle ore 20,30, presso l’Auditorium Due Pini, via Zandonai (Parrocchia S. Chiara ai Giochi Delfici). Un’avventura nella musica Poco più di quarant’anni fa un gruppetto di amici – ragazzetti, direi adesso, da barbuto sessantenne – amava incontrarsi la domenica pomeriggio per suonare e cantare, qualsiasi cosa, da Battisti alle canzoni popolari, dai brani provenzali ai canti di montagna. Poi, in occasione del matrimonio di un amico, un’idea (che sembrava) nuova e brillante: perché non cantargli, durante la Messa, un corale di J.S.Bach? Pareva una sfida molto difficile e decisamente impegnativa, ma provando e riprovando alla fine qualcosa venne fuori, ed ebbe anche un certo successo con gli sposi e gli invitati. Il Parroco, che ne capiva di musica, li mise in contatto con un mezzosoprano inglese, professionista, da poco arrivata ad abitare in zona, la quale, con piglio deciso e competenza tecnica, comincia ad allargare il gruppetto e a farci capire qualcosa di quel meraviglioso strumento che si chiama voce. Ci si incontra, si parla (poco), si canta (molto), ci si impegna a fondo. Ecco che, come per magia, nasce un nuovo e solido gruppo amatoriale che, dopo un periodo di doveroso anonimato, si sarebbe dato un nome ben augurante: Laeti Cantores. Studio, scoperte, esperienze, i primi concerti, i primi misteri della tecnica vocale, si cresce, ci si diverte, insomma, piano piano ci trasformiamo in un … coro. Gli anni passano e la storia diventa lunga: i coristi entrano ed escono, a volte cambiano anche i Direttori, si passa dai periodi di affinamento ai momenti forti ed impegnativi, si fanno insieme scoperte, si discute, ma soprattutto si canta. Come tutte le cose della vita, anche la storia dei Laeti Cantores è soggetta ad andamenti ciclici. Dopo un periodo opaco, con un organico ridotto ai minimi termini (si provava a cantare a tre voci), arriva la ripresa, il consolidamento, una certa stabilità del gruppo dei cantori, la possibilità di lavorare per progetti annuali, sempre immersi in questa grande magia che si chiama musica. Ricordiamo i primi, esitanti concerti, con i coristi agitati (“ho le farfalle nello stomaco” diceva qualcuno prima di cominciare), gli incontri con moltissimi altri cori e con diverse orchestre, i concorsi, e ancora le esperienze in occasioni anche di un certo prestigio, i viaggi in Italia e all’estero, la Rai, la soddisfazione di eseguire brani famosi ed impegnativi e di scoprire autori nuovi ed armonie inconsuete. Ricordiamo la valenza e l’impegno di tutti i Presidenti dell’Associazione che si sono succeduti negli anni, e che hanno saputo affrontare anche momenti critici di particolare rilevanza. Ricordiamo infine – last but not least - anche almeno tre dei Direttori che ci hanno guidato: Patricia Adkins Chiti, che ha preso quel gruppetto di amici e, con autorevolezza e con impegno, l’ha trasformato in un coro. Giovanni Rago, che ha plasmato il gruppo e ci ha fatto sviluppare potenzialità che ignoravamo, offrendoci occasioni ed esperienze. Ed infine Angelo Gubbini, che con estrema pazienza, da bravo timoniere, ha ricreato l’insieme, trasmettendo passione e competenza e portandoci ad affrontare traguardi avvincenti. Sono passati quarant’anni, ma l’entusiasmo è pari a quello di un tempo ed i progetti si inseguono e si accavallano. Ci sentiamo pronti per il futuro. Ad maiora ! I Liberi Cantores di Aprilia compiono La manifestazione celebrativa avrà luogo presso la Sala Manzù domenica 24 ottobre 2010 alle ore 17:00 Il presidente M.Spadoni SPIGOLATURE Sul mensile “Sistema Musica” del mese di settembre troviamo uno stimolante editoriale del direttore (noto musicista e giornalista) Nicola Campogrande del quale riportiamo i passi salienti, come uno spunto di riflessione, sul problema dell’INTERPRETAZIONE di un brano musicale. L'interpretazione, i giovani e gli anziani Si cresce, si matura, si invecchia e, tra le cose che mutano, c'è la percezione del tempo. Da bambini se ne ha all'infinito e si pretende — giustamente — che sia riempito di bellezza. Poi diminuisce quello a disposizione ma soprattutto diminuisce la quota in cui prevale il bello. La vita si complica, i problemi aumentano e i momenti di felicità, di bellezza, di poesia si riducono, sino a poterli identificare con precisione: una giornata scorre con tutti i suoi ammennicoli e se al suo interno ci sono istanti di bellezza, di emozione, istanti di piacere, ce ne accorgiamo subito, li riconosciamo, li annotiamo su un quaderno a parte. La bellezza è qualcosa che cerchiamo quando entriamo in una sala da concerto. Possiamo trovarle molti nomi, possiamo chiamarla verità, brivido, illuminazione, ma alla fine si tratta di una sensazione che inseguiamo, che speriamo di incontrare. Ce la preparano i compositori, ce la offrono gli interpreti, e ogni volta ci auguriamo che la loro bellezza sia anche la nostra, che scatti nel nostro cuore la magia che ci fa dire: che bello! Ora questo sentimento, questo senso di pienezza ha a che fare con la nostra età e molto, direi, con la percezione del tempo. A un ascoltatore anziano possono bastare pochi attimi di folgorazione: li saprà cogliere, godere, identificare. A un bambino, immerso in un mondo già carico di bellezza, occorrono più stimoli, occorre che la bellezza in un concerto sia ripetuta, sia prolungata. E dunque mi è venuto da pensare che forse esistono interpretazioni adatte ad ascoltatori di sei anni, altre per platee di quarantenni, altre ancora per appassionati settantenni; mi è venuto in niente che lo stesso brano può essere suonato in modo diverso non soltanto per seguire l'estro o la personalità dell'interprete ma anche per andare incontro alla diversa percezione delle diverse categorie di ascoltatori. Che, ad esempio, l'indole trasgressiva e pop di un pianista come Lang Lang colpisca i giovani e la raffinata austerità di un suo collega come Sokolov sia gradito ai più anziani proprio perché il loro modo di percepire il tempo è diverso, e diverse sono dunque le modalità con le quali affrontano uno stesso brano. Di più: ho il sospetto che uno stesso interprete potrebbe cambiare il suo modo di proporre un brano a seconda del pubblico che si trova di fronte, modulando l'esecuzione in funzione dell'età di chi ascolta. Forse accade, spontaneamente, e io non me ne sono mai accorto. [...] Stiamo allestendo il Cartellone dell’Autunno Polifonico A.R.C.L. da inserire nel sito dell’Associazione. Confidiamo che saranno numerose le segnalazioni di concerti, eventi e manifestazioni dei nostri cori associati. Dalla Commissione Artistica Giovanile.... RACCONTI La Giornata Corale di Marco Schunnach Dopo aver vissuto per 2 anni la bellissima esperienza da corista, quest’anno ho abbracciato il coraggio a 2 mani e ho proposto un mio atelier sul pop a cappella. Con mio grande piacere, è un genere in forte crescita nel panorama corale italiano e laziale, ma mai mi sarei aspettato un’affluenza così copiosa, circa 45 iscritti!!! Un’esperienza bellissima, la mia passione (ahimè mai portata a compimento) per l’insegnamento ha avuto una giornata di pura estasi musicale: cantori provenienti da cori completamente diversi tra loro, con bagagli culturali e musicali del tutto eterogenei, insieme a lavorare sul pop a cappella, un genere che la maggior parte di loro non aveva mai trattato. L’interesse durante la fase di ascolto dei più quotati gruppi pop italiani e internazionali, e la passione nell’apprendere e concertare insieme il pezzo, dando ognuno il suo preziosissimo contributo, sono stati fonte di grande soddisfazione e appagamento da parte mia. Dopo aver concertato insieme i due brani, il gruppo mi ha chiesto di buttare giù il ritornello di Hey Jude, perché “se la sentivano molto addosso”: non si può rifiutare una tale voglia di cantare, così in cinque minuti l’abbiamo buttata giù e imparata, con nostra grande soddisfazione! Naturale conseguenza di ciò è stata la forte emozione che ho provato con loro quando abbiamo rappresentato a teatro il frutto del nostro lavoro, davvero delle belle sensazioni, così come è stato interessantissimo seguire con attenzione le rappresentazioni degli altri atelier: il divertimento trasmesso a tutti dall’atelier di Fabio De Angelis, la grande cura con cui Lucio Ivaldi ha preparato il suo atelier con il suo gruppo ristretto ma intonatissimo; la complessità musicale del lavoro svolto da Piero Caraba e il forte impatto musicale del brano di Aguiar e anche visivo con il canone arabo portati dal gruppo seguito da Marina Mungai. Giornate come questa sono un vero piacere per tutti, direttori, coristi, organizzatori e semplici ascoltatori, un vero e proprio elisir per la musica corale! UNO SPARTITO AL MESE Coventry Carol non è un canto di Natale arr.: Jonathan Rathbone – Swingle Singers – cd: ”The Story of Christmas” - 1992 (”Lully Lullay, Thou little tiny Child,”…) di Andrea Coscetti La Notte di Santo Stefano di oltre duemila anni fa si perpetrò per ordine del Re Erode una strage, ancora più terribile per i soggetti su cui fu eseguita: i bimbi primogeniti fino ai due anni nati nel Regno d’Israele. Archetipo per tutte quelle che l’uomo è riuscito a fare nei due millenni successivi, sarà ricordata col nome della “Strage degli Innocenti”. E per ricordarla, nel 1534, l’inglese Robert Croo, per una delle Sacre Rappresentazioni tradizionali della città di Coventry, compose questa struggente e delicata melodia, quasi una ninna nanna, nel drammatico contrasto con la terribile storia che viene raccontata. La versione che segnalo è quella di Jonathan Rathbone, tra i massimi armonizzatori al mondo, che fu direttore ( e tenore II°) nella formazione degli Swingle Singers tra gli anni ‘80 ed i primi anni ’90. In particolare una sua composizione è conosciuta in Italia anche dai profani del genere corale: l’aria sulla quarta corda di J.S. Bach nella versione a 8 voci della sigla della trasmissione RAI “Super Quark” di Piero Angela. Coventry Carol la sentii dagli Swingle durante un loro concerto del 1992 al teatro Valle in Roma, ed ebbi l’onore di studiarla direttamente col M° Rathbone durante un intenso quanto gratificante stage in due giorni a Milano di qualche anno fa (era il 21 e 22 settembre del 2007). L’armonizzazione è caratterizzata da 5 distinti quadri, estremamente diversi tra loro per il numero delle voci utilizzate, ed ognuno strutturato, nella sua composizione, da un differente equilibrio armonico tra le sezioni. Abbiamo una prima delicatissima introduzione del tema a tre voci (STB), a cui segue una strofa a 4 voci pari S1S2 A1A2 a creare tensione armonica. Ed è nell’ingresso del coro pieno, a 8 voci, con un controtempo delle voci maschili da brividi, quando entra di scena Re Erode, che il dramma raccontato da questa storia raggiunge il suo apice. La storia si richiude nel piano e nel numero delle voci della 4a figura, e nel pianissimo dell’ultima strofa, con un sovracuto del S1 a raddoppio che merita essere ascoltato attentamente, a chiudere il ricordo di quella tragedia. Forse perché le stragi di altri indifesi continuano indisturbate anche ai giorni nostri, è bene non abbassare la guardia e non far sbiadire mai la memoria di ciò che accadde. Quindi impegnamoci anche noi nel ricordo di quei bimbi innocenti, e cantiamo Coventry Carol nel capolavoro di Jonathan Rathbone. (…by, by, lully, lullay). Per l’aquisto dello spartito e del disco vi rimando, tra i vari online, ai seguenti link: http://www.singers.com/arrangers/jonathanrathbone.html http://www.a-cappella.com/product/Coventry-CarolSwingle-Singers-SSAATTBB-Sheet-Music/jazzswinglesheetmusic http://www.a-cappella.com/product/Swingle-Singers-TheStory-Of-Christmas-CD-6217C Per altre informazioni scrivete all’ indirizzo [email protected] Se volete collaborare alla redazione di questo inserto, potete contattare la Commissione Giovanile dell’ARCL, scrivendo a [email protected] Un Progetto molto interessante che con spirito associativo il Gruppo Vocale Cristallo propone all’attenzione di tutta la coralità della nostra Regione. Auguri per una buona riuscita dell’iniziativa. L’Associazione Cori della Toscana segnala importanti corsi e seminari sulla musica del Novecento Informazioni ARCL - coordinatrice Paola Lopriore - e.mail: [email protected]