Caratterizzazione reologica di blend LDPE/LLDPE e loro
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Caratterizzazione reologica di blend LDPE/LLDPE e loro
Caratterizzazione reologica di blend LDPE/LLDPE e loro comportamento nel processo di filmatura in bolla Francesco Scavello, Università della Calabria (relatore Bruno de Cindio) Sommario La consuetudine di utilizzare blend LDPE/LLDPE per migliorare la stabilità della bolla in processi di film blowing è molto diffusa presso i trasformatori di polietilene. Nonostante ciò, in letteratura è raro trovare lavori dove i materiali siano accuratamente caratterizzati dal punto di vista delle proprietà reologiche e, allo stesso tempo, da quello del loro comportamento in filmatura. In questo lavoro di tesi è stata condotta una caratterizzazione chimico-fisica e reologica di un LDPE e di un LLDPE commerciali e di sei loro blend caratterizzati da diversi rapporti LDPE/LLDPE. La caratterizzazione reologica è stata eseguita tramite reometria capillare, rotazionale ed elongazionale (curve di viscosità elongazionale e melt strength). I materiali sono stati poi trasformati tramite una microfilmatrice in bolla da laboratorio con lo scopo di ottenere un diagramma di stabilità della bolla al variare delle condizioni operative. 1 . Introduzione Nonostante negli ultimi decenni la filmatura in bolla (film blowing) si sia affermata come uno dei più importanti processi di trasformazione delle materie plastiche, risulta ancora attuale lo studio dell’influenza sul processo delle caratteristiche dei materiali trasformati. La piena comprensione dell’influenza della struttura dei materiali sui parametri reologici e di que- sti sul processo di film blowing permetterebbe di progettare in maniera più razionale nuovi materiali. Stabilire una correlazione tra reologia dei materiali e comportamento in filmatura degli stessi permetterebbe anche l’affinamento di un metodo di preselezione che eviterebbe il consumo di ingenti quantità di materiale rendendo più rapido ed efficiente lo sviluppo di nuovi prodotti. I materiali caratterizzati nel presente lavoro sono un LDPE e un LLDPE commerciali (di produzione Polimeri Europa) insieme a sei blend da questi ottenuti con diversi rapporti relativi tra i due omopolimeri parenti. 2 . Caratterizzazione termica e reologica di LDPE, LLDPE e loro Blend Gli otto materiali oggetto di questo lavoro (due omopolimeri e sei blend) sono stati caratterizzati sia tramite calorimetria differenziale a scansione (DSC) che tramite prove reologiche in regime oscillatorio e stazionario. I diversi punti di fusione nei termogrammi DSC riportati in figura 1 hanno mostrato che LDPE e LLDPE si organizzano in strutture cristalline morfologicamente molto differenti. Inoltre LLDPE presenta due picchi endotermici distinti suggerendo l’esistenza di due diverse strutture cristalline dovute molto probabilmente alla distribuzione non omogec ~ ´ παντα ρει Maggio - Agosto 2009 7 Estratti delle tesi premiate nea del comonomero lungo la catena principale. Inoltre si osserva che le curve calorimetriche di tutti i blend mostrano, oltre a ben distinti picchi relativi alla struttura cristallina di entrambi i polimeri “base”, anche un picco endotermico attribuibile ad un’interfase. I risultati della 8 c ~ calorimetria sono consistenti con l’ipotesi di immiscibilità delle due fasi allo stato solido. Dai valori di melt flow index (MFI) misurati 210°C applicando due diversi valori di massa (2.16 Kg e 21.6 Kg) si è calcolata la shear sensitivity di tutti i campioni. Si sono messi in luce andamenti non monotoni del MFI, già riscontrati in letteratura [1], correlabili con deviazioni positive dalla regola di miscela di additività logaritmica per la viscosità di zero shear riportata nel seguito. I risultati ottenuti dalla caratterizzazione reologica hanno poi evidenziato che alcune proprietà tra quelle analizzate hanno mostrato nei blend un significativo scostamento da quelle degli omopolimeri di partenza. Si è notata una forte deviazione positiva dalla regola di additività logaritmica per la viscosità newtoniana θ ´ παντα ρει Maggio - Agosto 2009 Francesco Scavello riportata in figura 2 al variare della percentuale di LDPE. Analoga situazione si è riscontrata per i moduli G’ e G’’ misurati a basse frequenze di sollecitazione riportati in figura 3. Anche la viscosità elongazionale Ε misurata ad alte deformazioni di Hencky riportata in figura 4 e il valore di melt strength riportato in figura 5 evidenziano forti deviazioni positive dagli andamenti previsti in caso di perfetta miscibilità tra le fasi.Tale comportamento, tipico di sistemi multifasici [1, 2, 3], avvalora l’ipotesi dell’ immiscibilità tra LDPE e LLDPE, oltre che allo stato solido, anche allo stato fuso. 3 . Analisi del comportamento nel p rocesso di filmatura in bolla L’ analisi del comportamento in filmatura dei materiali è stata condotta fissando la portata di estrusione ad un valore di 0.94 Kg/h. Si è fissato, inoltre, il Blow Up Ratio (BUR), ossia il rapporto tra il raggio iniziale e finale della bolla, ad un valore di 3.2 e, mantenendo costante l’ aria di raffreddamento, si è fatta variare la velocità di traino in modo da far variare il Take Up Ratio (TUR), ossia il rapporto tra la velocità di traino e quella media di uscita del fuso dalla filiera. A partire da queste prove si è arrivati a costruire la tabella 1, riportata a destra, che descrive il com- portamento dei materiali impiegati al variare del TUR. In alcuni casi si è riscontrato un comportamento di bolla stabile (indicato con S), in altri casi una situazione di incipiente instabilità (indicata con I0) o di instabilità “piena” (indicata con I1 o con I2 a seconda del tipo di instabilità). La lettera R si riferisce al caso in cui non si è riusciti a portare a termine la prova a causa della rottura della bolla. Osservando la tabella si nota che l’ampiezza della “finestra di stabilità” presenta un massimo simile, anche se non identico, a quello delle prove di melt strength (cfr. figura 5). Quanto osservato risulta essere coerente con quanto riportato da altri autori [4]. Dall’ analisi dei dati della prova di melt strength sono stati calcolati i valori di viscosità apparente esibita nel test. Inoltre, partendo da immagini acquisite durante le prove di filmatura, si sono analizzate le condizioni cinematiche che si realizzano nel processo di film blowing calcolando, con opportune ipotesi, le velocità di deformazione tipiche del processo. È stato notato un ottimo accordo tra l’ andamento dell’ ampiezza della “finestra di stabilità” e l’ andamento dell’ incremento di viscosità apparente che i materiali esibiscono nella prova di melt c ~ ´ παντα ρει Maggio - Agosto 2009 9 Estratti delle tesi premiate strength nell’ intervallo di velocità di deformazione tipico del processo di filmatura in bolla riportato in figura 6. Il quadro che emerge indica pertanto come, nel determinare la possibilità di lavorare un materiale in condizioni di bolla stabile, risulti decisivo l’ incremento della sua viscosità apparente nella prova di melt strength. 4 . Conclusioni In questo lavoro sono stati riportati risultati dell’analisi delle proprietà termiche e reologiche di una serie di blend LDPE/LLDPE insieme ai risultati delle prove di filmatura in bolla da cui è stato possibile ricavare un diagramma di stabilità della bolla medesima. Il quadro che emerge si può così riassumere: • L’ analisi reologica ha evidenziato che alcune delle proprietà dei blend LDPE/LLDPE mostrano una significativa deviazione da una regola di additività logaritmica delle proprietà degli omopolimeri.Tale comportamento è caratteristico di sistemi multifasici e mostra, nel il sistema in esame, che LDPE e LLDPE sono immiscibili oltre che allo stato solido anche allo stato fuso. • È stato verificato che l’ immiscibilità allo stato fuso dei blend caratterizzati si traduce in migliorate proprietà elongazionali che determinano in una maggiore 10 c ~ stabilità della bolla in processi di filmatura. • È stata analizzata la cinematica che si realizza nel processo di filmatura in bolla riuscendo ad individuare, con opportune ipotesi, i profili di velocità di deformazione tipici del processo. • È stato individuato nella variazione della viscosità apparente esibita nel test di melt strength un parametro capace di predire il comportamento dei materiali in termini di stabilità di bolla. B i bliografia 1. Wagner MH, Kheirandish S et al.: Quantitative analysis of melt elongational behaviour of LLDPE/LDPE blends, Rheol Acta, 44, (2004) 198218. 2. Ajji A, Sammut P et al.: Elongational rheology of LLDPE/LDPE blends, J Appl Polym Sci, 88, (2003) 30703077. 3. Hussein AI, Williams MC et al.: Rheological study of heterogeneities in melt blends of ZN-LLDPE and LDPE: influence of MW and comonomer type and implication for miscibility, Rheol Acta, 43, (2004) 602-614. 4. Field GJ, Micic P et al.: Melt strength and film bubble instability of LLDPE/LDPE blends, Polym Intern, 48, (1999) 461-466. ´ παντα ρει Maggio - Agosto 2009