A sessant`anni dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei
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A sessant`anni dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei
2 Primo Piano Primo Piano È in corso un attacco ai diritti inviolabili 7 dicembre 2008 Articolo 1 Articolo 3 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed Ogni individuo ha diritto alla vita, uguali in dignità e diritti alla libertà e alla sicurezza della propria persona Articolo 16 Uomini e donne in età adulta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia 1,2 miliardi di persone oggi sopravvivono con meno di un dollaro al giorno, mentre circa metà della popolazione mondiale vive con meno di due dollari al giorno. 800 milioni di persone, pari al 14% della popolazione mondiale, non dispongono del cibo per condurre delle esistenze normali, sane e attive. Nel 2003 oltre 51 milioni di minorenni sono state costrette a sposarsi e si prevede che la cifra salirà a 100 milioni entro 10 anni. Per ora solo la Norvegia ha messo fuori legge il matrimonio combinato. Nel 2007 sono state eseguite almeno 1.252 condanne a morte in 24 paesi. Nei primi sei mesi dello stesso anno in Egitto 250 donne sono state assassinate dal marito o da altro familiare. DIRITTI UMANI, SOLO SU A sessant’anni dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei D iritti umani? Un’utopia da anime belle. Una illusione, persino pericolosa, perché mette in testa alla gente strane idee. Anzi: un’idea sbagliata, negativa, perché fa dimenticare i doveri che tutti dobbiamo rispettare, prima di poter pretendere qualcosa dagli altri. Non è questo in fondo che ci insegnano fin da bambini? Chiedere “per favore” (un favore, quindi, non un diritto...), ringraziare sempre, domandare, implorare; e dall’altro lato, concedere, tollerare, fare la carità ai bisognosi... questo ci dicono i saggi. A sessant’anni dalla proclamazione della dichiarazione universale dei diritti umani (10 dicembre 1948) questi discorsi non sono superati e tornano particolarmente d’attualità in quest’epoca di crisi e di paure. È in corso – su vari fronti – un attacco ai diritti umani inviolabili, universali e interdipendenti. I terroristi vogliono semplicemente cancellarli. Governi autoritari li limitano o li applicano in modo selettivo. Altri governi che li declamano con tono roboante, spesso si strumentalizzano per fini inconfessabili. Eppure, da almeno due secoli e mezzo, l’idea e la pratica dei diritti umani è stata la molla del progresso umano. Non l’industrialismo, non il capitalismo, e nemmeno la democrazia, ma l’idea che ogni individuo umano (e in fondo anche ogni creatura vivente) vale per quel che è. Indipendentemente dall’età (diritti dei bambini, degli anziani), dal sesso (inteso in senso biologico, ma anche come dato socio-culturale: genere), dalle origini (familiari, etniche, sociali, razziali…), dalle opi- Lo spazio dell’intollerabile si è allargato, ma periodicamente ci sono campagne che cercano di restringerlo o di snaturarne i contorni nioni o dal credo. Ognuno quindi ha diritto ad un livello di vita, materiale, spirituale e di relazioni, almeno decente. La Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 ha messo nero su bianco alcuni “standard” che traducono – in modo approssimativo, ma sufficientemente chiaro – la dignità originaria di ogni persona. La Dichiarazione ha avuto un successo senza precedenti nella storia. Paragonabile a quello dei testi sacri delle religioni rivelate. Con la differenza che questi ultimi si sono formati nel corso di secoli, mentre la Dichiarazione l’hanno scritta un pugno di signori nel giro di qualche mese. Oggi nessuno più al mondo (ma le eccezioni ci sono sempre...) pensa che la schiavitù sia lecita, e se sfrutta la moglie come una schiava, difficilmente può pensare di essere nel giusto. Torturare una persona, per sanzionare un suo comportamento, ottenere una confessione o discriminarla, ci ripugna. Vietare a qualcuno di esprimere la propria opinione, impedirgli di accedere alle informazioni, ai libri, a Internet, è considerato inaccettabile. Così come privare un malato di cure, abbandonare i bambini alla strada, lasciar morire di fame intere popolazioni. Queste pratiche erano normali fino a non molti anni fa nei regimi coloniali, nei paesi totalitari: erano la legge. Oggi sono una violazione del diritto internazionale. LETTURA AD ALTA VOCE el giorno del 60º anniverN sario della “Dichiarazione universale dei diritti umani”, il Coordinamento provinciale della Marca trevigiana degli enti locali per la pace e i diritti umani invita tutte le scuole medie e superiori della provincia di Treviso a sospendere le lezioni alle 12 per pochi minuti e a dare lettura a voce alta, per singole classi o per gruppi di classi, di uno dei due testi raccolti in un fascicoletto predisposto appositamente dal Coordinamento stesso. In particolare, uno dei due testi consiste in una selezione di alcune parti della “Dichiarazione”. A ciascuna parte sono abbinati alcuni dati ed informazioni sulle violazioni ai diritti in essa sanciti. Seguono una o più citazioni, riprese prevalentemente da grandi personaggi impegnatisi per il riconoscimento dei diritti umani, oppure per la pace e il progresso civile e morale dell’umanità. Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto Stampa: C.S.Editoriale Grisignano (Vi) “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) ABBONAMENTI 2009: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 [email protected] - www.lazione.it Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto Molte di queste violazioni accadono ancora, naturalmente; anzi, sembra che si verifichino sempre più spesso. Il fatto è che ogni legge crea la sua violazione (parafrasando la Lettera ai Romani): il traffico delle persone e dei migranti fa scandalo, perché non è più organizzato dagli stati (come ai tempi della schiavitù) o giustificato da pretese di supremazia razziale. Oggi lo vediamo per quello che è: un abuso intollerabile. C’è stato quindi un progresso straordinario in questi sei decenni di diritti umani universali, manifestato proprio dall’acutezza dello scandalo che provocano certe situazioni. Lo spazio dell’intollerabile si è allargato, ma periodicamente ci sono campagne che cercano di restringerlo o di snaturarne i contorni. Così oggi si pratica la “tolleranza zero” contro i mendicanti e i senza fissa dimora, ma si “tollera” allegramente che i fondi italiani per la cooperazione allo sviluppo siano, nella prossima finanziaria, più che dimezzati, se non interviene il Parlamento (da 1300 a 500 milioni di euro), con tanti saluti agli obiettivi del millennio. La crisi finanziaria ed economica COLLEGIO DANTE collegio Dante ha deciso Icodil 2008-2009 dedicare l’anno scolastialla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Tutti gli insegnanti sono invitati a proporre ai ragazzi una riflessione intorno all’uomo. Inoltre verrà promosso un concorso di poesia, prosa e pittura sul 60º della Dichiarazione. Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA Chiuso in redazione il 28.11.2007 alle ore 18.05 ALLI ’N TER N O Nella pagina di cultura Enrico Vendrame scrive sull’evoluzione storica della Carta dei diritti dell’uomo che ci sovrasta, invece che farci riscoprire valori di solidarietà e austerità, potrebbe essere la scusa per indebolire ancora di più la nostra sensibilità ai diritti violati: le grandi manovre sono già in corso: “rispediamo al mittente gli immigrati e le loro famiglie, visto che non ci servono più”; “Istruzione pubblica? Serve solo a sfornare disoccupati. Meglio chiudere, così si risparmia”... Quali sono le violazioni dei diritti umani all’ordine del giorno oggi a livello internazionale? Per fare il punto, basta vedere le procedure di osservazione attive al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite: diritto al cibo e all’acqua, povertà estrema e diritto alla casa; migranti, profughi e traffico di persone; violenza alle donne (soprattutto in famiglia: dati agghiaccianti in Italia, mentre nei Paesi del Consiglio d’Europa la violenza in famiglia è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni); sparizioni forzate, tortura, indipendenza dei giudici, detenzioni arbitrarie; libertà di espressione, libertà di religione, protezione degli attivisti per i diritti umani. In tutti questi settori esistono situazioni di non rispetto dei diritti che producono conseguenze devastanti per l’intera comunità umana, non solo per le vittime dirette. Dietro a queste etichette ci sono storie e fatti. Milioni di persone colpite da violenze e ingiustizie. Ma anche milioni di uomini e donne decisi a non rinunciare alla propria e altrui dignità, ai propri e altrui diritti, proclamati universalmente sessant’anni fa. Paolo De Stefani Primo Piano 7 dicembre 2008 Articolo 21 Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese Il 22% della popolazione mondiale non vive in regimi democratici. 45 paesi su un totale di 193 sono dittature. Articolo 25 Ogni individuo ha il diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia Circa 2,4 miliardi di persone non dispone dei servizi sanitari di base. Nel terzo mondo c’è un medico ogni 6 mila abitanti, mentre ce n’è uno ogni 350 nei paesi industrializzati. 3 Articolo 25 La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure e assistenza Articolo 26 Ogni individuo ha diritto all’istruzione Nel terzo mondo la mortalità infantile è pari al 9,5%, mentre è dell’1,8% nei paesi industrializzati. Nel terzo mondo la mortalità materna è pari a 471 ogni 100 mila donne, mentre sono 31 nei paesi industrializzati. Ogni giorno muoiono 26 mila bambini sotto i 5 anni: oltre l’80% nell’Africa sub sahariana e nell’Asia meridionale. Il 27% della popolazione è analfabeta. Nel 2005 i bambini esclusi dall’istruzione di base sono stati 72 milioni. LLA CARTA? diritti umani, c’è ancora molto da fare… Nuovi diritti da riconoscere Il diritto alla vita fin dal concepimento idea l’ha lanciata qualche mese fa il giornalista Giuliano Ferrara: aggiungere un emendamento al testo dell’articolo 3 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo che recita: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”. Dopo la prima virgola, ha proposto Ferrara, inseriamo la frase: “dal concepimento fino alla morte naturale”. La richiesta è contenuta nel testo della “moratoria sull’aborto” promossa per porre fine, in tutto il mondo, alle politiche pubbliche che ammettono o addirittura incentivano l’aborto al fine di una pianificazione demografica (come in Cina), o di una selezione sessista (India), o di eliminazione di ogni forma di disabilità (in Corea, ma anche in Occidente l’aborto è divenuto lo strumento di una nuova eugenetica). Nel mondo negli ultimi tre decenni sono stati effettuati L’ più di un miliardo di aborti, con una media annua di circa cinquanta milioni. L’emendamento aprirebbe la strada a una revisione delle normative di diversi stati nei campi afferenti la bioetica: dalla manipolazione dell’embrione all’eutanasia. Anche il Movimento per la vita (Mpv) condivide l’emendamento per fermare “la suprema violazione dei diritti umani che è il disconoscimento del diritto alla vita, anzi della stessa esistenza come membri della famiglia umana, dei figli concepiti e non ancora nati”. L’Mpv è impegnato in questi giorni nella promozione di una petizione affinché l’Unione europea inserisca, nelle proprie Carte fondamentali, il diritto alla vita “fin dal concepimento” e rispetti quanto afferma la Dichiarazione universale a proposito della natura della famiglia. LIBERTÀ RELIGIOSA Un diritto spesso violato l diritto alla libertà religiosa è espresso in maniera ampia e articolata nelIbertà la Carta dell’Onu. L’articolo 18 afferma: “Ogni individuo ha diritto alla lidi pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti”. Si può aggiungere anche l’articolo 2, che dichiara che i diritti di ciascun individuo devono essere rispettati “senza distinzione alcuna” per ragioni “di religione”. Nonostante questa chiarezza, la violazione di questo diritto si registra in molte parti del mondo, soprattutto in questi ultimi anni. L’indice è puntato soprattutto sui paesi islamici, che in genere non ammettono la presenza di altre religioni nel loro territorio o pongono forte restrizioni. Ma in questi giorni anche l’India è sotto accusa per i massacri di cristiani nella regione di Orissa da parte di induisti fanatici. E i cristiani sono sempre immuni da queste violazioni? Tralasciando gli orrori del passato con le persecuzioni nei confronti di eretici e di ebrei, anche al giorno d’oggi non tutto è conforme a questo diritto. Basti pensare alle restrizioni poste qui da noi alla costruzione di luoghi di culto per i musulmani. La Chiesa, dopo aver chiesto perdono per il comportamento del passato, è diventata il primo baluardo contro queste violazioni, affermando, soprattutto con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che la libertà religiosa è il presupposto per ogni convivenza civile. Il diritto all’acqua l veto opposto dagli Stati Uniti ha mandato all’aria il lavoro paziente portato avanti da alcuni governi, tra i quali il nostro, per far riconoscere dall’Onu il diritto umano all’acqua con una dichiarazione aggiuntiva o complementare alla Dichiarazione del 1948. I promotori dell’iniziativa avevano puntato proprio sull’anniversario del 60° dell’approvazione della Dichiarazione per ottenere un riconoscimento del diritto all’acqua nella quantità e qualità sufficienti per una vita umana decente. Portando così a compimento una campagna iniziata nel lontano 1977, quando la comunità internazionale lanciò il “Decennio dell’acqua 1981-1990”. Oggi un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi non dispongono dei servizi igienico-sanitari di base, con la conseguenza che 4.900 bambini al di sotto di cinque anni muoiono ogni giorno per malattie infettive dovute all’assenza o alla cattiva qualità dell’acqua potabile e d’igiene. L’acqua buona per usi umani sarà sempre meno disponibile e nel 2032 il 60% della popolazione mondiale vivrà in regioni a forte penuria d’acqua. Questo provocherà conflitti fra usi alternativi concorrenti (per esempio: agricoltura, industria, produzione energia...) e guerre per l’acqua. Per questo molti movimenti e associazioni, e alcuni governi, chiedono all’Onu di riconoscere che l’accesso all’acqua è un diritto naturale, universale, indivisibile e imprescrittibile, e quindi non può essere assoggettato, come sta avvenendo ad esempio con la privatizzazione della gestione degli acquedotti, ai principi del mercato. L’acqua è vita, come l’aria. E come l’aria va tutelata, utilizzata con criterio, e resa accessibile a tutti. I L’ESPERIENZA NEI BALCANI DI DANIELE BOMBARDI Democrazia solo di facciata Daniele Bombardi, ventisette anni, di Ceggia, da due anni è coordinatore dei progetti della Caritas italiana in Bosnia ed Erzegovina come pure in Serbia. Operatore di pace nelle terre dell’ultima guerra che l’Europa ha vissuto troppo da vicino, lavora tutti i giorni in difesa e promozione dei diritti umani. Che non sono solo una ferita di chi sta dall’altra parte dell’Adriatico, ci ricorda Daniele nella sua riflessione a cuore aperto. a Dichiarazione afferma che L non ci devono essere, tra le altre, distinzioni “di lingua, di religione, di origine nazionale”(articolo. 2). Tutti devono avere “diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente sia attraverso rappresentanti liberamente scelti” (articolo 21). Ogni individuo “ha diritto al lavoro” e “ha diritto a un tenore di vita sufficiente per garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia” (articoli 23 e 25). E ancora: “Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà” (articolo 17). In paesi come quelli balcanici, la strada da compiere per attuare appieno questi diritti è ancora lunga. E non sto parlando di ciò che è successo negli anni Novanta: voglio parlare della situazione al giorno d’oggi, in quest’angolo d’Europa. Quasi ogni giorno nel nostro lavoro ci troviamo davanti a giovani che non possono trovare alcun impiego, a padri che non possono guadagnare nemmeno il minimo per garantire le condizioni essenziali alla propria famiglia, ad anziani che percepiscono pensioni di 70 euro al mese. Troppo spesso incontriamo individui e fa- miglie che non hanno accesso ai servizi sociali o sanitari perché non appartengono allo stesso gruppo etnico, o che non sono ascoltati solo perché credono in una religione che non è quella della maggioranza. Incontriamo persone che durante gli anni delle guerre sono state private con la violenza delle loro case, dei loro terreni, dei loro beni, e che non riescono ad avere giustizia né riavere indietro ciò che è stato loro tolto. Operiamo in paesi dove la democrazia è solo di facciata, ma nei quali in realtà gli individui non sono in grado di far sentire la propria voce o di far valere le proprie idee. Come operatore umanitario non posso davvero tacere davanti a tutto questo. Ma come cittadino italiano non posso tacere neanche davanti ad alcuni fenomeni che vedo nel nostro Paese: la crescente emarginazione che vivono le minoranze etniche o religiose (soprattutto immigrate), la disastrosa situazione del mondo del lavoro per i nostri giovani, le dure condizioni di chi si trova a vivere con una pensione risicata. Nel 60º anniversario della Dichiarazione, dunque, mi piacerebbe che noi italiani, padri di quell’EuDaniele Bombardi ropa basata proprio sui diritti dell’uomo, reagissimo davanti a tutto ciò: ponendo di nuovo l’uomo davanti a tutto, operando quotidianamente per difendere i suoi diritti ovunque essi siano negati, ritornando ad essere un esempio da seguire per chi, come i nostri vicini balcanici, di strada da compiere ne ha ancora molta. Daniele Bombardi 7 dicembre 2008 Segue dalla prima on quella parola il leader rusC so prometteva di far luce su quanto avveniva nelle impenetrabili stanze del Cremlino ed è bastato questo po’ di verità per far aprire gli occhi a milioni di persone e privare di colpo il regime del consenso popolare. Dal punto di vista della trasparenza e della certezza la nostra democrazia è an- cora troppo immatura. La fiducia dei cittadini non è solamente essenziale per il funzionamento di tutto l’apparato finanziario, come si sta predicando incessantemente in questa crisi, ma anche per la politica. E la fiducia si basa sulla verità. È naturale e salutare che ci siano opinioni diverse sulla direzione da seguire, ma tra maggio- ranza e opposizione ci dovrebbe essere un minimo di consenso almeno sui numeri in gioco. Poi si può dissentire sull’opportunità dei provvedimenti. Invece la confusione incomincia proprio da qui. Ritornando al decreto anticrisi, al di là del balletto delle cifre, la quantità di denaro vero, che andrà direttamente in tasca a chi ne ha bisogno, è il rafforzamento con 600 milioni della cassa integrazione, l’ancoraggio dei mutui al tasso del 4%, il blocco delle tariffe e soprattutto il regalo natalizio (ma che arriverà a febbraio) dato alle famiglie a basso reddito che va da 200 a 1000 euro secondo le varie fasce. Quest’ultimo è l’impegno più consistente. Ogni regalo è bene accetto, ma ciò di cui la famiglia avrebbe bisogno non è l’una tantum, ma un sostegno permanente, legato al quoziente familiare risultante dal numero dei figli e delle persone a carico. È da tempo che si insiste su questa decisione, ma né il governo precedente, né l’attuale hanno avuto il coraggio di attuarla. A questi provvedimenti si aggiunge la social card, questa specie di tessera annonaria (ma vuoi mettere chiamarla con un nome inglese), per le persone meno abbienti. A parte le critiche sul mezzo in sé che comporta una certa complicazione e una qualche umiliazione nell’usarlo, è un modesto aiuto di 40 euro mensili. Un po’ più di coraggio avrebbe dato un aiuto più consistente a chi è maggiormente colpito dalla crisi e un po’ più di chiarezza nel presentare questi provvedimenti – e un po’ meno enfasi – avrebbe dato più trasparenza alla nostra politica. GpM forze politiche (che c’è stato ed ha avuto successo, basti pensare ai leghisti eletti in parlamento e ai temi delle loro campagne elettorali), ma anche una escalation criminale così repentina da non avere paragoni, che ha forse mutato per sempre anche il quadro dei rapporti sociali. Insomma, qui la paura è, ed è stata, vera. Ed è ben lungi dall’essere scemata. E se oggi qualcuno si sente più tranquillo, non è solo perché qualche partito ha smesso di cavalcare il tema, ma anche perché il cittadino si fida di più (a torto o a ragione) dell’interlocutore politico che ha appena deciso di eleggere in sua rappresentanza. E perché la recrudescenza di certi reati sembra essersi fermata. Fermata, ma non dimenticata. Il massacro di Gorgo e il sequestro Tassitani restano sanguinose pietre miliari. Dopo Gorgo, in particolare, è cambiata nei trevigiani la percezione del pericolo, è cambiato perfino il modo di aver paura. Che è ora, più di prima, anche paura dell’altro, dello sconosciuto, dello straniero. Ma l’allarme verso un altro tipo di criminalità, meno sanguinosa ma ugualmente grave, quella dei furti e delle rapine, resta altissima, nella Marca. Fatta saltare la cassa continua del central Cash di Preganziol, quella dell’Outlet Coin a Mogliano, rubato un videopoker carico di soldi al Biliard Cafè di Lanzago, ladri in casa di riposo a Roncade, trafugata la cassa del centro medico di Silea, dieci case svaligiate tra Monfumo e Castelcucco, razziati il Roxy Bar e il Pausa Caffè di Nervesa, tentano di stuprarlo e poi gli sparano a Conegliano, la banda del tombino sventra il negozio 14 Once a Oderzo, è la quarta incursione: buon giorno Treviso. Non è il mattinale di un mese di cronaca nera, è ciò che è accaduto, anzi che è stato denunciato a carabinieri e polizia a Treviso nella notte tra domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre 2008, un giorno scelto a caso. Un bollettino di guerra. Letto il quale si capisce bene quanto suoni eufemistico affermare che “i reati in provincia di Treviso sono diminuiti”, come riferiscono le cifre delle forze dell’ordine (casomai sarà diminuita la voglia di denunciarli) o che “la percezione dell’emergenza criminalità sia scemata”, come suggeriscono le indagini svolte su un campione di duemila persone in tutta Italia. Perché per la nostra gente, per coloro che avviciniamo ogni giorno, il furto e la rapina restano reati odiosi, insopportabili. E la reazione di chi li subisce, dall’anziana al professioni- sta, è sempre rabbiosa. “La prossima volta sparo”, questo il refrain ripetuto al cronista. Paura e rabbia, dunque. Che un organo d’informazione locale ha il dovere di raccontare perché fenomeno sociale, perché specchio di una società, quella veneta e trevigiana, cambiata, costretta a cambiare. Una conferma arriva dai nostri stessi lettori: sono loro, molto spesso, e contrariamente a ciò che accadeva un tempo, a telefonare nelle redazioni, a voler raccontare la violenza subita, a rivendicare maggior attenzione a chi è preposto alla sicurezza. Chi vuole un paese senza cronaca nera (sui giornali) è pregato di accomodarsi in un cantuccio della storia, quello delineato dal ventennio fascista, e lì a rimanere, riflettendo sull’ipocrisia di un tale stato di cose. Chi grida all’emergenza per meri fini politici è pregato di ripiegare su altri mezzi d’informazione, forse più manipolabili. La stampa locale di par suo dovrà cercare di fare per intero il proprio dovere: raccontando il fenomeno senza indicare facili capri espiatori, fornendo così una speranza di risoluzione a chi onestamente la cerca. Stando al passo con il Paese reale, che il problema lo vive e non vuole nasconderlo. E al quale poco importa da che parte politica arrivino le risposte. L’importante è che arrivino. E presto. Roberto Borin vicecaporedattore de La Tribuna di Treviso deologicamente marcate, più cresce l’euroscetticismo tra le persone comuni, che non hanno altra via di accesso per penetrare le politiche Ue se non i mass media. Per la verità l’Unione europea sta sperimentando vie di comunicazione più dirette e “popolari” verso i cittadini: gestisce spazi Internet di grande efficacia e trasparenza (www.europa.eu); ha un servizio gratuito di informazione (europedirect, web e numero verde telefonico); promuove una televisione di buona levatura (Euronews); ha avviato una tv-web dedicata ai lavori dell’Europarlamento; sponsorizza una miriade di occasioni per la conoscenza diretta delle istituzioni comunitarie (visite, viaggi, concorsi per le scuole, antenne territoriali, sportelli pubblici…). Detto ciò, i mezzi per sapere ciò che è e ciò che fa l’Europa rimangono principalmente giornali, tivù, radio, agenzie di stampa, news on-line e simili. Dunque sui mezzi di comu- nicazione sociale grava – anche in questo caso – una grande responsabilità. Del resto c’è modo e modo di parlare dell’Ue e una pur rapida analisi delle testate del vecchio continente svela che ciascuna di esse modella e propina la “sua” Europa. C’è, ad esempio, una visione generalista, tipica dei giornali e dei tg di grande diffusione, spesso autorevoli, che dell’Unione europea ci raccontano di tutto un po’. Consentendo una diffusione ampia di notizie, senza peraltro alcun interessante approfondimento. Uno sguardo alle pagine di “Le Monde”, “Frankfurter Allgemeine Zeitung” o “Corriere della Sera” potrebbe confermare questo stile. C’è poi una visione specializzata dell’Ue, che si deve, sempre a titolo d’esempio, ai giornali economici, come “Financial Times” o “Sole 24 Ore”. Emerge d’altro canto una visione parziale dell’Ue27, riconducibile alle testate di setto- re: restando alla carta stampata, potremmo citare i giornali che si occupano di ambiente, di automobili, di cooperazione internazionale e persino di moda. Non va, infine, trascurata la visione nazionale, che tende a rileggere tutto ciò che avviene nella “casa comune” solo in chiave di ricaduta territoriale, persino angustamente locale. È l’Europa “su misura”, tanto lontana dai pilastri storici e politici che reggono il processo di integrazione, a partire dai principi di solidarietà e di sussidiarietà. Per rafforzare l’Ue, per porla al servizio dei valori comuni e dei cittadini, occorrerebbe forse una “Europa di carta” (ma anche dell’etere o del satellite) in grado di fare sintesi tra i diversi stili di informazione che oggi ci trasmettono “pezzi d’Europa”. Con il rischio di fare a pezzi l’Europa. Gianni Borsa L’INFORMAZIONE LOCALE IN DISACCORDO CON LE INDAGINI CHE PARLANO DI MAGGIORE TRANQUILLITÀ La paura va raccontata L’ atteggiamento che un cittadino dovrebbe avere nei confronti dei sondaggi e dei rapporti demoscopici è molto simile a quello che dovrebbe avere un politico navigato verso gli exit poll: prudenza. Molta, prudenza. Un po’ perché sappiamo tutti quanto sia difficile raccontare le proprie convinzioni più intime a chi ci intervista. Un po’ perché i campioni scelti sono modelli che si avvicinano certamente alla fotografia del Paese, ma – per ciò stesso – non “sono” il Paese. Apprendiamo dal report sulla “Sicurezza in Italia” che la percezione dell’emergenza criminalità e il suo derivato più immediato, la paura dell’immigrato, è in netto calo dallo scorso anno e come questo sia probabilmente frutto del cambiato clima politico: finita la campagna elettorale, è venuto meno il bombardamento mediatico che le forze politiche più interessate al cambiamento, segnatamente Lega e Pdl, tenevano alto. Tutto vero? Va dato atto che il berlusconismo in Italia ha cambiato il modo di far politica. Da una sua visione ontologica legata all’esse- BORIN Chi vuole un paese senza cronaca nera sui giornali locali torni al fascismo; chi grida all’emergenza per meri fini politici ripieghi su altri mezzi d’informazione più manipolabili re, si è passati a una fenomenologica legata all’apparire. Tutto questo grazie a un uso sapiente (dove sapiente non significa necessariamente saggio) dei mezzi di comunicazione. In questo senso, l’esito della ricerca è ampiamente giustificato: sì, esiste spesso una differenza netta tra l’entità del fenomeno, in questo caso il problema sicurezza, e la percezione dello stesso. Ma non sempre è così. Perché talvolta il Paese reale sfugge a qualsiasi tentativo scientifico di indagine. È il caso, è questo il nocciolo, della realtà trevigiana. L’impressione è che qui non si siano subìti solo la pressione mediatica e il battage di determinate L’EUROSCETTICISMO DEI CITTADINI L’Europa è lontana siste un “deficit democratiEco” in Europa, universal- mente riconosciuto, traducibile in una Ue ancora distante dai cittadini, poco conosciuta e, forse per questo, non sufficientemente apprezzata. Una Unione con pregi e difetti, con indiscutibili successi acquisiti (pace, democrazia, sviluppo, un minimo di solidarietà tra popoli e stati) e vari nodi da sciogliere, il primo dei quali riguarda proprio il “senso di cittadinanza” che tarda a prender forma: italiani, tedeschi, cechi e portoghesi, ci- prioti e lituani si sentono tali, ma non ancora “europei” a tutti gli effetti. Accanto a questo deficit, occorre però collocare il “gap informativo”, ossia la scarsa e qualitativamente carente informazione di cui i cittadini dispongono per capire l’Europa, per conoscerne i risultati, per denunciarne le reali carenze. Ed è tempo di ammettere che il gap informativo è una delle cause principali del deficit democratico. Più le notizie su ciò che avviene fra Bruxelles e Strasburgo sono frammentarie, parziali, i- Attualità 7 dicembre 2008 NON SOLO SOCIAL CARD DURISSIMA FAMIGLIA CRISTIANA editoriale del settimanale Famiglia Cristiana esprime giudizi molto critici sull’introduzione della social card: “La manovra finanziaria che dovrebbe rilanciare l’Italia, approvata in dieci minuti dal Consiglio dei ministri, riserva pochi spiccioli a famiglie e imprese”. E poi ancora, “dopo solenni proclami, la montagna ha partorito un topolino. Siamo all’obolo di Stato. È un tampone: come dare l’aspirina a un malato terminale. Servirà a poco, non farà ripartire i consumi, né ridurrà quella fascia di famiglie che non arriva a metà mese. La borsa, quella vera, quella colma di denaro, sarà a disposizione delle banche, che hanno bisogno di soldi freschi per i loro affari. La difesa dei risparmiatori è solo un alibi, perché oggi, in Italia, le famiglie non hanno più nul- L’ 5 la da risparmiare. E per vivere si indebitano. Per non parlare di chi la spesa la fa tra gli avanzi del mercato o nei cassonetti”. E poi ancora: “Tremonti ha inventato la social card, poteva chiamarla ‘tessera del pane’ (come Mussolini) o ‘carta della povertà’: era lo stesso. Almeno, era più sincero. Si tratta di poco più d’un euro al giorno a famiglia”. E infine, “Non è detto che ci siano i soldi per finanziare la social card. Nella lettera inviata a chi ne ha diritto (ma quanta burocrazia per due soldi!), si legge: “Gentile signora/e, sarà ricaricata sulla base dei finanziamenti via via disponibili”. È l’ultima beffa. Per ora ci sono, certi, 170 milioni di euro: ne servono 450”. el pacchetto di misure anN ticrisi approvato dal governo ci sono misure a favore della famiglia. È istituito un bonus, da 200 a 1000 euro (una tantum nel 2009) a seconda del reddito e dei componenti del nucleo familiare che ne farà richiesta: per questo sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro, ne beneficeranno 8 milioni di famiglie. Un intervento che interessa le famiglie è anche quello sui i mutui prima casa: per quelli in corso, il tasso variabile per il 2009 non può superare il 4%, e lo Stato si farà carico dell’eventuale eccedenza. Per i nuovi mutui il tasso di riferimento sarà quello stabilito dalla Banca centrale europea. L’operazione costerà allo Stato, secondo il ministero del Tesoro, 250-350 milioni: in realtà la cifra potrebbe essere anche molto diversa, persino inferiore se, come sembra, i tassi caleranno. LA MISURA DEL GOVERNO PER I MENO ABBIENTI Contestata social card A mpiamente annunciata, è stata presentata, ed è ormai in distribuzione, la cosiddetta “social card”, la carta sociale riservata ai cittadini più poveri, valida dal 1° dicembre. È uguale ad una tessera bancomat, con la differenza che quando si acquistano gli alimentari, o si paga la bolletta di luce e gas, la spesa non è addebitata al titolare, ma direttamente allo Stato, che poi provvede al pagamento. La social card vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, nella carta saranno caricati 120 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008, quindi nel 2009 sarà caricata ogni due mesi con 80 euro sulla base degli stanziamenti via via disponibili. La carta può essere utilizzata per acquistare nei negozi alimentari abilitati, e in quelli convenzionati si potranno avere anche degli sconti e benefici. Si stima che un milione e 300 mila italiani avranno i requisiti per averla. Si tratta di anziani e famiglie numerose e con basso reddito, cittadini e residenti in Italia: chi ha tra i 65 e i 69 anni e pensione fino a 6 mila euro l’an- L’INTERVENTO DI TIZIANO MAZZER PRESIDENTE DELLE ACLI PROVINCIALI Conta la sostanza uesta crisi economica può Q essere considerata come il punto di non ritorno di un certo tipo di capitalismo? Se lo chiedeva Giorgio Campanini, in un recente editoriale su Avvenire, dando voce a ciò che in molti sperano: che quantomeno essa rappresenti una spinta concreta di cambiamento. I segnali di sofferenza rispetto al modello di sviluppo della società basata soprattutto sui consumi ci sono tutti: la corsa ad accumulare profitti dalla finanza in poco tempo ha messo in ginocchio l’economia globale, il sistema collassa, l’ambiente richiede urgentissime e radicali misure di tutela, il sogno delle risorse illimitate è una follia. Cresce il divario tra ricchi e poveri, e non solo tra Nord e Sud del mondo, ma anche da noi. Il grado di sofferenza sociale dei nuclei con figli e con soggetti de- boli sta raggiungendo livelli intollerabili, e a dimostrarlo non sono solo le “solite” fonti Caritas, ma ci pensano anche Confindustria, il Fondo monetario e l’Ocse: segnalano il continuo taglio delle spese e l’aumento del numero delle persone a rischio povertà. Davanti a tutto questo c’è da chiedersi se si può sanare l’economia e la crisi dei consumi, promuovendo ancora consumi e senza piuttosto pensare di modificare i nostri stili di vita, in una logica di giustizia sociale, equa redistribuzione, sostenibilità. Ci viene facile l’esempio sulla famiglia, di nuovo chiamata in causa per il piano di aiuti varati dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana: a beneficiare del bonus dovrebbero essere circa 8 milioni di famiglie, in particolare i pensionati, i nuclei con i red- no, chi ne ha più di 70 e pensione fino a 8 mila euro l’anno, o i pensionati con redditi tali da non comportare il pagamento di alcuna imposta. Per averla bisognerà avere una sola utenza elettrica o del gas, una sola macchina e non più di 15 mila euro in banca. Per ottenere la carta bisognerà recarsi in uno dei 9 mila uffici postali abilitati presentando il modulo di richiesta, che può essere scaricato dal sito Internet del ministero dell’Economia (www.mef.gov.it/carta_acquisti) e deve essere compilato in tutte le sue parti. Comunque verrà spedita una lettera informativa ai cittadini interessati. Fin qui la novità. Ma, al di là delle obiezioni (politiche) sul metodo (che secondo l’opposizione è umiliante) e sul “quanto” (una somma troppo esigua), sorgono alcune perplessità, spiegate da Altroconsumo, associazione in difesa dei consumatori. Intanto: la spesa sarà possibile in pochi negozi, infatti solo il 5% dei negozianti ha aderito all’iniziativa, probabilmente per i 200 giorni necessari a ricevere i rimborsi dallo Stato e magari anche per le percentuali che si dovranno lasciare a chi gestisce il circuito elettronico di pagamento. In più, sarà possibile acquistare solo in piccoli negozi, non nelle grande catene che garantirebbero prezzi più vantaggiosi. Va a finire che converrà usarla solo per pagare luce e gas, per i quali lo Stato incamera Iva e accise. Al di là del denaro dato ai cittadini (450 milioni all’anno, ga- rantiti da Robin Tax – ricordate, quella che doveva togliere denaro a banche e petrolieri – e donazioni di Enel ed Eni, cui poi rientrano, pagando le rispettive bollette) quanto costa l’operazione allo Stato? La produzione delle tessere costa 50 centesimi a pezzo, quindi in tutto 650 mila euro; la percentuale per il gestore del circuito, anche ammettendo una compartecipazione dei negozianti, è sul 2%, quindi altri 2 milioni. Poi ci sono i costi di ricarica delle tessere (a Poste italiane): anche fossero solo 10 centesimi a tessera, altri 800 mila euro all’anno. Senza considerare il costo delle lettere inviate agli italiani (sempre a favore di Poste italiane), 7 milioni e mezzo all’anno se ne vanno. Non era meglio un semplice versamento di denaro? diti più bassi e i precari. I nostri sportelli del patronato Acli sono stati letteralmente presi d’assalto in questi giorni, per chiedere informazioni sulla social card. Eppure, 40 euro al mese rappresentano un modesto aiuto che non risolve i problemi delle persone, non risponde alla crisi del costo della vita, probabilmente non è nemmeno in grado di sostenere o rilanciare i consumi. Quando c’è un’emergenza conta la sostanza. Il fatto è che moltissimi anziani, non certo benestanti, rimarranno esclusi da questo provvedimento. A ben guardare si tratta di interventi “una tantum” per “famiglie e persone disagiate”. In apparenza il criterio appare equo ma, di fatto, sottende una logica assistenziale che fa emergere che ci sono cittadini di serie B. Investire sulla famiglia significa piuttosto pensare a politiche economiche permanenti che la considerino una risorsa da sostenere, un investimento sociale non un costo, proprio per il ruolo sempre più impegnativo che svolge. Le Acli da tempo chiedono un fisco a misura di famiglia e l’introduzione del quo- ziente familiare. Partire dalla famiglia significa guardare al futuro, in una logica preventiva: l’educazione dei figli e le nuove generazioni, il sostegno ai giovani nuclei familiari, attraverso una seria politica per l’occupazione, per la ripresa della natalità, la cura degli anziani e la crescente domanda di assistenza. I tagli sociali, cui stiamo assistendo, invece, sono l’anticamera di nuovi costi. Inoltre, la crisi che investe l’occupazione evidenzia ancora più fortemente la precarietà del lavoro. I dati locali sono preoccupanti: i sindacati parlano ora di 3.600 lavoratori iscritti nelle liste di mobilità; aziende come Osram, Tecnica, Monti, Electrolux, e numerose altre medio piccole sono in crisi; la disoccupazione ordinaria è in aumento del 47% nell’ultimo anno. La precarietà, qualsiasi sia la sua forma, crea indubbie condizioni di disagio sotto il profilo dell’instabilità del posto di lavoro, della insicurezza del reddito, cui consegue la fatica a stabilizzare la propria vita. La crisi economica e le difficoltà di molte aziende hanno spinto qualcuno a richiedere un blocco dei flussi migratori. Da qualche parte si è disposti a pagare purché gli stranieri se ne vadano. Le semplificazioni, oltre essere pericolose, non risolvono. L’immigrazione è un fenomeno complesso che spesso diventa una grande risorsa, ad esempio nell’ambito dell’assistenza agli anziani; pertanto gli stranieri non possono essere il “jolly” per ogni opportunità di scena e ambizione di visibilità. È piuttosto il meccanismo dei flussi che va cambiato e semplificato, non bloccato. Ci sono imprese venete che hanno ancora bisogno di figure professionali non sempre reperibili o disponibili sul territorio nazionale. Il forte rallentamento dell’economia non ha, finora, intaccato i settori dell’assistenza alla persona o dei servizi, dove alta è la richiesta di personale straniero. Le famiglie, dal canto loro, non possono essere l’unico soggetto a gestire questo problema, è fondamentale che anche lo stato sociale se ne faccia realisticamente carico. Tiziano Mazzer Presidente Acli Treviso Attualità 7 dicembre 2008 7 SONO POTENZIALMENTE A RISCHIO INQUINAMENTO 162 discariche abusive in Veneto C on un sistema che rasenta la fantascienza, la Regione Veneto sta portando avanti dal 2003 (in collaborazione con Magistrato alle acque, Guardia di finanza, Carabinieri, Corpo forestale, Polizia e Procure della Repubblica) un progetto per stanare le discariche abusive, sia di rifiuti urbani che speciali: da un satellite mediante raggi infrarossi si individuano le porzioni di territorio che emanano calore (tipico delle discariche), poi con elicotteri e aerei a volo radente si individuano più precisamente i siti, quindi quelli sospetti vengono segnalati ai comuni che con i carabinieri e i tecnici dell’Arpav provvedono a sopralluoghi e prelievi per le analisi del caso. Morale: dagli iniziali 3.235 siti segnalati nella sola area compresa tra le province di Vicenza e Treviso, si è passati a circa 500 aree sospette in tutto il Veneto, quindi a 162. Tanti sono i siti che oggi si sospetta siano inquinati, dei quali 11 sono in provincia di Treviso e 21 di Venezia. Per questi siti si è avviata la procedura di controllo: dopo l’esame dei primi 27, è emerso che 12 sono effettivamente contaminati (nessuno a Treviso, né a Venezia). Ora il progetto entra nella terza fase, quella della bonifica dei siti. «È la fase più importante ma anche più difficile e costosa – afferma l’assessore re- to territorio occupato dall’attività agricola, l’80% della pianura, e gli agricoltori sono soggetti che hanno tutto l’interesse a mantenere il suolo fertile e produttivo come è stato nei millenni». Paolo Giandon, responsabile dell’Unità operativa suoli dell’Arpav, ha coordinato il team di lavoro che ha realizzato la carta dei suoli della provincia di Treviso, una fotografia puntuale delle qualità dei terreni, realizzata tramite l’analisi documentale (immagini satellitari, foto aeree, vecchie cartografie...) e tramite l’osservazione e l’analisi dirette. Giandon, cosa rivela lo studio effettuato? «Che ci sono suoli che hanno qualità diverse. Suoli più ferti- li, dunque migliori da coltivare, e suoli più poveri. Suoli che fanno da filtro nei confronti delle Paolo Giandon acque sotterranee e suoli che hanno una minor capacità protettiva della falda acquifera. Suoli soggetti a rischio erosione, come tutta la fascia collinare, e suoli che non lo sono. Indicazioni utili per chi deve pianificare l’utilizzo del territorio. Uno degli obiettivi è proprio questo: orientare il futuro utilizzo del suolo. Una cartografia fatta in questa scala, 1:50.000, dà indicazioni utili alle amministrazioni comunali che stan- no facendo i piani di assetto del territorio (Pat) circa i luoghi dove il terreno è migliore e dunque da salvaguardare». In pratica? «In pratica, se deve prevedere delle nuove costruzioni, l’amministratore è a conoscenza del diverso valore dei suoli del suo Comune e ha la facoltà di orientarsi a quelli di minor qualità, dal punto di vista agricolo, naturalistico e paesaggistico. Se deve autorizzare l’insediamento di un’attività produttiva eviterà di farlo in un luogo in cui il terreno è scarsamente protettivo verso le acque sotterranee oppure adotterà determinate precauzioni. Se deve concedere l’edificazione su un’area a rischio erosione sa che devono essere prescritti certi accorgimenti. Insomma, gli amministratori non hanno più alibi: ora non possono dire che non sapevano». Ora hanno un buon strumento a disposizione. «Il suolo della Marca è sano o è inquinato? Insieme a questa cartografia, ne abbiamo fatta un’altra, sulla presenza dei metalli pesanti in terreno agricolo. I valori in provincia di Treviso sono più bassi delle altre aree del Veneto. Ciò è dovuto al fatto che le rocce da cui si sono originati i nostri suoli hanno un contenuto di metalli più basso, e questo ci avvantaggia. Localmente, abbiamo riscontrato valori anomali, ci sono dei piccoli inquinamenti dovuti all’attività agricola. Tuttavia, ovunque la concentrazione di metalli pesanti è ben al di sotto delle soglie di allarme». Francesca Nicastro gionale all’Ambiente, Giancarlo Conta –. Spesso ci troviamo di fronte a situazioni che ricadono sulla testa dei sindaci e che richiedono interventi finanziari consistenti, che molto spesso non sono disponibili nei bilanci comunali. Proprio per far fronte a queste difficoltà nella prossima finanziaria regionale è previsto un fondo di rotazione di 30 milioni di euro triennale che consentirà ai comuni di ricorrere a finanziamenti a tasso zero». Il sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bortolaso, valutato positivamente il progetto del Veneto, lo adotterà anche per al- tre regioni, a cominciare dalla Campania. “In cambio”, l’assessore Conta ha chiesto al governo risorse adeguate per la bonifica dei siti inquinati scoperti in Veneto. AT GIANDON PRESENTA LA CARTA DEI SUOLI Marca, suolo sano di salute del suo«è buono Lloo stato della Marca trevigiana perché ancora c’è tan- CANCELLATA DOPO 35 ANNI LA COMUNITÀ MONTANA Addio Prealpi trevigiane uori tempo massimo. Il conF siglio della Comunità montana delle Prealpi trevigiane era convocato per lunedì 1 dicembre, per quella che sarebbe stata – come recitava il sito Internet – “con tutta probabilità l’ultima seduta della sua storia”. Invece, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 19 novembre 2008 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 278 del 27 novembre 2008 e la deliberazione della Giunta regionale 3687 del 25 novembre 2008 hanno decretato la soppressione della Comunità montana delle Prealpi trevigiane. La Giunta regionale ha contestualmente nominato anche il commissario straordinario che gestirà la fase terminale: è Pietro Rizza, ex funzionario regionale esperto in enti locali, oggi in pensione. Ma consiglieri e giunta ormai convocati si sono trovati lo stes- so, sia pure fuori dalla sede istituzionale e senza più ruoli. «Abbiamo commentato la situazione – racconta un amareggiato Gianpiero Possamai, ormai definitivamente ex presidente – dispiaciuti, perché non si è compiuta una scelta ragionata, valutando costi e benefici e quanto costa affidare ad altri i servizi attualmente svolti dalle comunità montane. Si è voluti andare al seguito degli slogan “più tagli, più bravo sei”, limitandosi però solo a questo taglio, invece di altre voci del bilancio regionale. Era il momento di riorganizzare le competenze, di favorire la specializzazione su alcune tematiche specifiche, diventando braccio operativo della Regione, e assumendo alcuni incarichi affidati a uffici distaccati della provincia. E invece, si è persa un’occasione». C’è sempre la strada dell’unione di comuni... «Non la vedo così semplice. In questi 35 anni attraverso confronti e discussioni, le Prealpi trevigiane hanno creato una loro identità, che inevitabilmente sparisce con la comunità montana». Avete discusso anche sulle cause? «Abbiamo pagato una situazione caotica, e priva di coordinamento, in Regione». Ed ora che fate? Il Consiglio ombra? «No, assolutamente. Non ci sogniamo di interferire sulle decisioni del commissario, cui ho dato la mia disponibilità per ogni necessità (e infatti si sono già incontrati mercoledì scorso, ndr). Ma abbiamo deciso, maggioranza e opposizione uscenti, di costituire un’associazione che consenta di non disperdere le esperienze, le professionalità, i contatti che abbiamo costruito in questi 35 anni: l’associazione sarà Le cifre 4 gli anni di lavoro; 10 i membri del team di lavoro; 7.460 le osservazioni effettuate, di cui 860 “profili” (scavi con prelievo di campioni da analizzare) e 6.600 “trivellate”; 3.400 i campioni di suolo analizzati. La cartografia dei suoli di Treviso è il primo lavoro provinciale ad essere stato presentato, il 21 novembre scorso. TONON: “NESSUN SINDACO SI È MOSSO” i pare evidente la pesante responsabilità regionale nella decisione «sivaM di cancellare le comunità montane. A partire dall’assenza decinella Giunta di Galan e dell’assessore di riferimento Silvestrin». Roberto Tonon, ex capogruppo dell’ex opposizione, non ha digerito le ultime vicende. «Qualcuno ha un po’ sbraitato per difendere questi enti, e penso a Gianantonio Da Re, ma nella sostanza chi dei sindaci, chi dei parlamentari della nostra terra ha mosso davvero un dito? Nessuno». Vuol dire che delle comunità montane non interessa a nessuno? «A loro di sicuro no, altrimenti avrebbero fatto qualcosa. Se si volevano tagliare i costi della politica, la famosa casta, nessuno ha ricordato che noi ci eravamo da tempo dimezzati i gettoni di presenza, e non mi risulta che in Regione o a Roma abbiano fatto lo stesso. D’altro canto ora che si parla di piani sovracomunali di assetto del territorio, di soluzioni comuni per acqua, rifiuti e altro, forse era il caso di tener conto dell’unità territoriale rappresentata dalle comunità montane». Ed ora? «Temo che qualche piccolo comune faticherà a gestire in proprio quel che prima faceva la comunità. Ma sa chi ringraziare». AT aperta anche agli ex amministratori, ai comuni che siano interessati ad approfondire con cognizione di causa, e sensibilizzare chi di dovere, sulle tematiche ambientali, naturali, geologiche che affrontavamo in comunità». Che succederà ora? «Gli uffici continueranno a lavorare per qualche mese, guidati dal commissario, per portare a termine i progetti in essere, ma senza imbastire nulla di nuovo. Poi il commissario dovrà decidere cosa fare delle proprietà: la sede, tre malghe e il magazzino di Cison». E il progetto di informatizzazione di alcuni piccoli comuni, a metà dell’opera? «Immagino che verrà completato il processo di inserimento dati, poi però bisognerà vedere chi gestirà il tutto, visto che doveva farlo la comunità montana». Alessandro Toffoli Economia 7 dicembre 2008 ANNIVERSARIO DELL’AZIENDA DI FRANCENIGO Jesse da quarant’anni a compiuto quarant’anni lo H stabilimento Jesse di Francenigo di Gaiarine, che qualcuno ancora ricorda con il nome di Exacta, anche se da tempo il nuovo marchio è ben evidente. Nel 1968 a inaugurare la nuova industria arrivarono il ministro Emilio Colombo con l’allora vescovo di Vittorio Veneto Albino Luciani. Per celebrare l’anniversario la famiglia Jesse ha scelto di investire nell’azienda, inaugurando il nuovo showroom. Con l’occasione Jesse ha lanciato anche il suo nuovo marchio, una J stilizzata. L’unità produttiva si svilup- pa su una superficie di 100 mila metri quadrati, di cui 40 mila coperti, ed è stata interessata in questi mesi da un intervento sostanziale di ristrutturazione che ha coinvolto varie aree, dall’ingresso alla facciata agli uffici. La Jesse, fondata nel 1925, è ora guidata da Alessandro, Francesca e Paola Jesse dopo la scomparsa a inizio 2008 del padre Carlo. Conta 280 dipendenti per un fatturato attorno ai 50 milioni di euro, per il 25% realizzato nei mercati internazionali e con la L’inaugurazione del nuovo showroom prospettiva di crescere ulteriormente nella quota di export. L’azienda è certificata da BANCA DELLA MARCA PREMIATA DALLA REGIONE NUOVO IMPEGNO PER LA FAMIGLIA Uno sportello per la famiglia Aveva già ricevuto il “Marchio famiglia” dalla Regione Veneto, destinato alle aziende che si distinguono per l’attenzione verso la famiglia U no sportello per i servizi dedicato alla famiglia in tutte le 30 filiali della Banca della Marca. Il nuovo servizio sarà operativo in uno spazio dedicato, lo Sportello Famiglia. Prodotti bancari destinati a nuclei composti da due persone conviventi, non necessariamente legate da vincoli giuridici, famiglie composte da genitori e uno o due figli e famiglie numerose che contano tre o più figli e nonni. Accanto a questi ci sarà l’offerta di servizi socio-sanitari con tariffe convenzionate e convenzioni per visite mediche, assistenza ospedaliera, consulenze e rimborsi spese per visite specialistiche, esami, campagne di prevenzione e screening in collaborazione con le Ulss di riferimento o i servizi offerti dalla cassa mu- tua “Marca solidale - Società di mutuo soccorso” con azioni di sostegno dirette alle famiglie con figli in età prescolare e di accesso a prestazioni socio-sanitarie. A questi si sommano servizi ricreativi e culturali come mostre, incontri e conferenze, for- AL CONSORZIO TUTELA VINI DEL PIAVE AFFIDATA LA GESTIONE DEL PIANO DI TRACCIABILITÀ Doc Piave sotto controllo on la pubblicazione sulla C Gazzetta ufficiale 274 del 22 novembre 2008 del decreto 29 ottobre 2008 del ministero delle Politiche agricole e forestali, il Consorzio tutela vini del Piave è divenuto titolare della gestione del “Piano dei controlli e della tracciabilità”, ossia ha assunto tutte le responsabilità relative al controllo su tutti i vini Doc Piave. Il Piano prevede una serie di attività, sia di verifica documentale che di controlli ispettivi in campo e in cantina, volte a fornire un quadro preciso e costantemente aggiornato della situazione complessiva delle Doc Piave. «Il Piano dei controlli e della tracciabilità – commenta il presidente del Consorzio tutela vini del Piave, Antonio Bonotto – rappresenta lo strumento più efficace per offrire al consumatore la migliore garanzia sull’origine del prodotto e sul pieno rispetto dei disciplinari di produzione. Infatti, grazie al codice specifico impresso in etichetta su ciascuna bottiglia di “Piave Doc”, semplicemente digitato nell’apposita area del sito www.vinidelpiave.com, che sarà attivo entro la fine del 2008, sarà possibile conoscere la provenienza esatta del vino contenuto (vigneto, data di imbottigliamento, certificati ottenuti e dati di analisi)». «In particolare – spiega ancora Antonio Bonotto – il Consorzio verificherà le posizioni di tutte le aziende iscritte all’Albo dei vigneti e rivendicanti le denominazioni coinvolte dal Piano, procedendo poi alla validazione delle relative denunce di pro- mazione socio-educativa con corsi riservati a genitori, allenatori e insegnanti, convenzioni e consulenze in ambito sanitario, culturale, ricreativo, legale e sociale. “Continua l’impegno che la nostra Banca porta avanti dal 1895” hanno commentato duzione. In questo modo si acquisiranno anche i dati relativi ai quantitativi di prodotto trasformato, e si disporrà quindi della base di dati da cui partire per le successive attività ispettive: in campagna si verificherà la rispondenza del vigneto ai parametri previsti dal Disciplinare di produzione e, nella fase finale della stagione, si effettuerà la stima della resa. In cantina si riscontreranno la rispondenza quantitativa del prodotto vinificato con le denunce di produ- 9 Gianpiero Michielin, presidente di Banca della Marca, e il direttore Giuseppe Maset. Continua così l’attenzione verso la famiglia, dopo l’assegnazione in primavera del “Marchio famiglia” ricevuto dalla Regione Veneto e destinato alle aziende che si distinguono per l’attenzione verso la famiglia, come confermano i 10 anni di “Progetto famiglia”. «Un marchio per premiare l’attenzione al welfare – ha sottolineato Francesco Gallo, dirigente del settore infanzia, giovani e famiglia della Regione – sprone per le altre banche». «Azioni importanti – ha spiegato il sindaco di Conegliano, Alberto Maniero, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci – vista l’evoluzione della società e della famiglia sempre più multietnica. A Conegliano, per esempio, nella fascia 0-6 anni il 40% è composto da cittadini stranieri». Un pacchetto di servizi mirati al territorio: «Nella nostra zione, i parametri chimico-fisici e il rispetto delle norme previste per l’etichettatura e il confezionamento». «Ci inorgoglisce – conclude Bonotto – che la gestione di questa importante operazione sia stata affidata al Consorzio, perché si tratta di un incarico che ne riconosce l’ampia rappresentatività e la professionalità realizzate con un impegno costante iniziato nel 1959 e volto alla tutela della Doc Piave». Antonio Bonotto con il conduttore Rai Beppe Bigazzi diversi anni secondo le norme ambientali Iso 14001 e le norme di qualità Iso 9001:2000. zona – ha precisato Marisa Durante, direttrice dei servizi sociali dell’Ulss 7 – vivono 85 mila 500 famiglie, formate in media da 2,5 abitanti. Nuclei sottili e fragili che necessitano di aiuto e prevenzione nel percorso educativo». Dal punto di vista della pastorale per la famiglia, secondo don Roberto Camilotti «è importante creare rete tra famiglie con una banca che sia di aiuto». Anche per i sindaci, coinvolti nei progetti con Ulss, associazioni, parrocchie e realtà locali, un passo in avanti: «Una banca che si è sempre dimostrata presente e disponibile» conferma Lorena Andreetta, sindaco di Codognè. Erica Bet Gianpiero Michielin COLDIRETTI, FULVIO BRUNETTA RICONFERMATISSIM na specie di plebiscito ha riU confermato Fulvio Brunetta alla presidenza provinciale di Coldiretti per il prossimo mandato quadriennale, votato dai presidenti delle 93 sezioni del territorio e dai tre esponenti Fulvio Brunetta dell’Associazione pensionati, di Donne impresa e di Giovani impresa. Molti i temi toccati dal presidente nella sua relazione: a proposito dell’aumento delle quote latte ha detto che la situazione “va gestita con intelligenza e a tutela di chi è sempre stato nella legalità”. Parole dure ha invece riservato ad Avepa, l’agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, responsabile delle erogazioni della comunità europea. 7 dicembre 2008 10 I VESCOVI PREOCCUPATI LA PROPOSTA DI UNO SPECIALE PELLEGRINAGGIO L’Avvento dove non te lo aspetti V ivere l’Avvento davanti al frigorifero, nell’isola ecologica, in un ufficio pubblico, al supermercato, in una casa di accoglienza, al cimitero. No, non è una provocazione. È una bella e seria proposta di “pellegrinaggio” in alcuni “luoghi di avvento” lanciata nel sussidio pastorale allegato a L’Azione del 23 novembre scorso (idee e dati per questo itinerario sono stati tratti dal volume “Non sprecare” di A. Galdo, Einaudi 2008). Forse possono sembrare luoghi inconsueti e originali ma in realtà sono delle possibilità che ci vengono offerte per non spiritualizzare il Natale di Gesù e per individuare degli spazi di vita per testimoniare – dentro le nostre case e in questo nostro tempo – lo spirito di Nazareth e di Betlemme. Davanti al frigorifero Nelle nostre case il frigorifero è il primo e più appariscente luogo dove si manifestano le due facce dello spreco: la miopia e il vizio. Ritroviamoci con la famiglia davanti al frigorifero e, insieme, decidiamo che cosa ridurre – in quantità e varietà – negli acquisti alimentari, per una dispensa più sobria e meno sprecona. Sarà così un Natale più in sintonia con il povero di Betlemme. Nell’isola ecologica L’ecologia e, in generale, il rispetto dell’ambiente, non sono solo un problema economico, ma ci richiamano anche a motivazioni più teologiche e morali. Forse che Gesù non è venuto anche per fare un mondo più bello? Un piccolo pellegrinaggio della famiglia all’isola ecologica più vicina, o a una discarica – abusiva o permessa – aiuterà tutti ad assumere le proprie responsabilità affinché Gesù, al suo ritorno, trovi un mondo anche esteticamente più bello. REGIONE: CONTRIBUTI PER COMUNITÀ RELIGIOSE L a Regione del Veneto ha deciso l’assegnazione a ottantasei comunità di tre milioni e mezzo di euro del Fondo regionale per le politiche sociali relativi al 2008, al fine di contri- In un ufficio pubblico “Un decreto di Cesare Augusto...”. Cosa c’entrano la politica e l’amministrazione pubblica con il Natale di Gesù! È l’attuazione di una legge imperiale che realizza la profezia di Betlemme luogo della nascita del Messia. Poniamo l’attenzione della nostra famiglia sull’importanza e sulla delicatezza del servizio pubblico e delle istituzioni. Si potranno leggere insieme i vari “editti”, gli avvisi che regolano la vita dei cittadini per verificare quanto e come l’attenzione è rivolta alla persona e alla salvaguardia del bene comune. Al supermercato Andare, almeno una volta, al supermercato frequentato abitualmente, con la ferma volontà di non comprare niente, proprio niente (non della serie: “già che siamo qui...”). Solo vedere. Vedere dentro noi stessi, vedere dentro la nostra famiglia e la nostra casa, vedere come altri si atteggiano davanti ai bancali e alle “offerte” che vengono propinate. In una casa di accoglienza Nel mondo ogni anno si contano – ma quanti non si possono contare? – 41,6 milioni di aborti, dei quali 35 nei paesi in via di sviluppo e 6,6 nei paesi dalle economie più avanzate. Per 100 bambini che nascono, ce ne sono 31 che muoiono prima di vedere la luce. Nel territorio della nostra diocesi esistono parecchie realtà di accoglienza della vita, dagli inizi fino al tramonto: la Casa Mater Dei, la comunità Giovanni XXIII, il Piccolo Rifugio, La Nostra Famiglia e tante case di soggiorno per persone anziane e/o non autosufficienti. Perché non segnare questo tempo di Avvento anche con una sosta in queste realtà di accoglienza della vita? In cimitero Può sembrare di cattivo gusto far riferimento, per vivere adeguatamente il Natale, al cimitero dove riposano le salme dei nostri cari. Se la morte viene rimossa abitualmente, ancor di più lo è nei tempi di festa, dove tutto deve luccicare e i nodi dell’esistenza devono essere temporaneamente messi da parte. Invece una preghiera, una pagina del Vangelo e un piccolo lumino acceso sulla tomba dei nostri cari possono illuminare la loro e la nostra morte, senza angoscia e con speranza. Per questo Gesù è venuto tra noi, perché se non credessimo nella Risurrezione di Cristo e nostra, vana sarebbe la nostra fede e svuotato sarebbe il Natale. 1.100 materne in sofferenza i è riunito per la prima volta Ssedemercoledì 3 dicembre, nella della Conferenza episcopale triveneta a Zelarino lo speciale comitato voluto dai vescovi del Nord-Est per seguire costantemente l’attuale e grave situazione delle scuole paritarie. All’ordine del giorno, tra l’altro, vi è lo studio di adeguate forme di mobilitazione e sensibilizzazione sui problemi esistenti per mettere in evidenza – nei riguardi delle istituzioni e dell’opinione pubblica – il valore e la risorsa della scuola libera nella vita delle famiglie e nello sviluppo di un territorio. L’incontro del comitato è stato presieduto dal vescovo di Vicenza monsignor Cesare Nosiglia e coordinato da don Edmondo Lanciarotta della Commissione regionale della Cet per l’educazione cattolica, la scuola, la cultura e l’università. Vi hanno preso parte presidenti e responsabili delle principali orga—nizzazioni e associazioni cattoliche direttamente coinvolte nell’ambito della scuola (Fism, Fidae, Foe, Confap, Agidae, Usmi, Cism, Agesc, eccetera) assieme ad alcuni esperti del settore. Appena due settimane fa i vescovi della Cet avevano espresso viva preoccupazione per “la In tutto il Veneto migliaia di genitori firmano una petizione della Fism per chiedere al governo di annullare il taglio dei fondi situazione delle scuole paritarie in seguito alla difficoltà, sempre più forte, di usufruire delle legittime – pur limitate – forme di sostegno economico di cui le scuole hanno assolutamente bisogno per continuare a svolgere la loro funzione educativa”. Ai problemi esistenti da tempo si sono infatti aggiunte, in questi ultimi tempi, la decurtazione da parte dello Stato di una quota di 133 milioni annui destinati alle scuole per l’infanzia e le crescenti difficoltà di contributo, da parte di regioni e comuni, alle scuole paritarie per questioni di bilancio dovendo ottemperare al “patto di stabilità”. La situazione più preoccupante è, soprattutto, quella delle scuole materne paritarie che – nel solo Veneto – accolgono quasi 100 mila bambini interessando il 75% della popolazione scolastica regionale con ben 1.100 scuole e 3.600 sezioni, 8.200 dipendenti e 5.200 insegnanti. CARITAS 23.500 EURO DALLA RACCOLTA illeottocentootto M quintali di vestiti e mezzo. Centottantamila chili. Questo è il frutto della raccolta diocesana di indumenti organizzata dalla Caritas sabato 11 ottobre. Dalla loro vendita alla ditta Eurotess di Prato, partner consueto, sono stati ricavati 23 mila 510 euro e mezzo. Il materiale viene quindi pagato 13 centesimi al chilo. L’anno scorso la raccolta era stata maggiore – 2.165 quintali – ma era la prima dopo tre anni di sospensione. Per cui “possiamo ritenerci più che soddisfatti del risultato ottenuto”, scrive il direttore della Caritas monsignor Ferruccio Sant nella lettera inviata ai responsabili di Caritas foraniali, centri di ascolto, gruppi caritativi, scout dell’Agesci e volontari in servizio civile per ringraziare tutti di aver dedicato “tempo, energie e mezzi”. Questo il dettaglio della raccolta: ad Anzano raccolti 11.260 kg, a Ceggia 11.200, a Col San Martino 13.900, a Conegliano 20.200, a Cordignano 10.140, a Mel 7.800, a Motta 8.100, a Oderzo 10.020, a Pianzano 13.160, a Sacile 18.900, a San Vendemiano 11.040, a Soligo 13.100, a Tezze e Mareno 11.630, a Valmareno 10.850, a Vittorio Veneto 11.550. TB I giovani di Soligo fanno visita ad anziani e malati nel periodo di Avvento buire alle spese per l’assistenza di religiosi anziani. Nella nostra diocesi i contributi andranno a: Casa Madre Clelia (salesiane) Conegliano 69.697,80 euro; Opera De Mori (salesiane) Vittorio Veneto 36.166,57; Suore della Carità Sante Capitanio e Gerosa (Maria Bambina) Vittorio Veneto 77.294,52; Monastero Cistercense Vittorio Veneto 23.518,26; Frati minori Cappuccini Conegliano 35.309,60; Ancelle di Gesù Bambino San Pietro di Feletto 25.870,08; Associazione laicale religiosa femminile San Raffaele Vittorio Veneto 30.870,13; Suore del Santo Volto San Fior 28.221,91; Ancelle Missionarie del SS. Sacramento Tarzo 4.703,65; Casa di riposo “S. Antonio” delle Sorelle della Misericordia Conegliano 53.106,16; Suore Francescane di Cristo Re Tarzo 34.703,93. DALLA REGIONE VENETO CONTRIBUTI PER I CONSULTORI privati riconosciuti dalle Ulss ma non convenzionaAtii 27conconsultori esse e che non perseguono fini di lucro e assicurino la gra- tuità delle prestazioni, svolte anche attraverso l’impiego di molti volontari, la Giunta veneta, su proposta dell’assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha assegnato oltre 270 mila euro di contributi per il 2008. Tra i beneficiari il Centro di consulenza familiare Ucipem di Vittorio Veneto (7.741,08 euro) e il consultorio familiare “Centro per la famiglia” di Conegliano (11.709 euro). Chiesa 7 dicembre 2008 È MANCATO A SOLI 69 ANNI DON GIACOMO GIACOMEL Addio al prete degli emigranti 35 ANNI IN GERMANIA A lla fine, dopo aver tanto vissuto all’estero, è tornato nel suo piccolo paese, a Cavalier di Gorgo al Monticano, dopo una vita spesa per gli altri. Don Giacomo Giacomel, morto all’età di 69 anni, dopo i solenni funerali è stato sepolto nel cimitero di Cavalier, nella nuda terra, accanto ai suoi genitori. Ordinato sacerdote da monsignor Albino Luciani a Col San Martino il 28 giugno 1964, ha esercitato il suo primo ministero sacerdotale nelle parrocchie della Cattedrale, di Codognè e fra gli studenti del collegio Toniolo di Conegliano. Ma la sua vita è stata spesa soprattutto per gli emigrati italiani in Germania. A 33 anni, nel 1972, rispondendo all’appello del vescovo Cunial, don Giacomo è partito per la Germania come missionario “Migrantes” nella diocesi di Limburg, dove è rimasto per 35 anni. Monsignor Piergiorgio Saviola, direttore della Fondazione Migrantes, ha un ricordo affettuoso di don Giacomo: «Chi mi ha preceduto come direttore generale della Migrantes, il compianto monsignor Luigi Petris, era legato a don Giacomo da rapporti di amicizia e di collaborazione nei lunghi anni trascorsi assie- A 33 anni, nel 1972, rispondendo all’appello del vescovo mons. Cunial, è partito per la Germania, come missionario “Migrantes” nella diocesi di Limburg dove è rimasto per 35 anni Don Giacomo Giacomel me in Germania, e in più occasioni ha espresso sentimenti di incondizionata stima per don Giacomo. Nel 2004, in occasione del suo 40º di sacerdozio gli scrive: “È questa per me l’occasione per dirti un forte e sentito grazie a nome della Migrantes, cioè della Chiesa in Italia, per aver dedicato quasi tutti i tuoi anni di sacerdozio a favore dei nostri emigrati”». Il suo interesse apostolico è andato oltre i confini della sua missione per gli italiani, tanto che nella diocesi era stato incaricato del coordinamento diocesano e zonale per la pastorale dei migranti anche di altre nazionalità, segno della fiducia che si era conquistata dalla Chiesa locale e dai confratelli e che ha portato al gemellaggio tra la diocesi di FrancoforteLimburg e la diocesi di Vittorio Veneto. Ritornato in diocesi lo scorso anno, si era reso disponibile come vicario nelle parrocchie di Ceggia, Grassaga e Fossà. Purtroppo un male che non perdona lo ha colpito qualche mese fa, stroncandolo mentre iniziava questa nuova esperienza. Il vescovo Corrado, il vescovo emerito Alfredo, con i familiari Mario ed Emma, e Renata la collaboratrice pastorale, hanno comunicato, il 29 novembre, che don Giacomo era “entrato nella pienezza della vita eterna”. I funerali si sono svolti martedì 2 dicembre, concelebrati da tantissimi sacerdoti, nella chiesa di Cavalier. Giuseppina Piovesana TESI SULLA COSCIENZA MORALE DEL CRISTIANO Settentrionale sezione di Teologia morale e pastorale discutendo la tesi “Philippe Delhaye. La coscienza morale del cristiano. Il rinnovamento della teologia morale e il pensiero sulla coscienza”. Relatore il professor Giuseppe Angelini, già preside della medesima facoltà e professore ordinario di Teologia morale e pastorale. Don Gianluigi è partito dalla tendenza della cultura contemporanea a prendere com- miato dalla tradizione della riflessione morale classica per la “cattiva fama” che essa è venuta acquisendo. L’espressione, coniata nell’ambito degli studiosi della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale esprime le difficoltà e gli imbarazzi che caratterizzano, spesso, i discorsi relativi ai comportamenti morali e ai loro principi, al punto che essi vengono ben presto relegati entro i confini piuttosto angusti delle consuetudini civili o delle scelte puramente interiori e personali. Di fronte a questa situazione Antonio Rosmini tra etica, diritto e teologia”. Promosso da Facoltà teologica del Triveneto, collegio universitario Don Mazza e Università degli studi di Padova-facoltà di Giurisprudenza e di Scienze politiche, l’incontro intende mettere in luce l’attualità del pensiero rosminiano. Il convegno, che inizia proprio nel giorno in cui si celebra il 60º anni- versario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (10 dicembre 1948), prende il via nel collegio Don Mazza, alle 19 del 10 dicembre, con la celebrazione di apertura presieduta dal vescovo di Padova, monsignor Antonio Mattiazzo, e proseguirà alle 21 con la prima relazione di Markus Krienke. Il convegno riprenderà la mattina dell’11 dicembre nell’aula magna dell’Università di Padova con inizio alle 10. Relatori: Francesco Traniel- Il 13 convegno su mons. Brandolini La nostra diocesi ricorda il vescovo Sigismondo Brandolini-Rota (1823-1908) a cento anni dalla morte con un convegno in programma sabato 13 dicembre nell’aula magna del Seminario vescovile di Vittorio Veneto alle 9. Interverranno: Eugenio Bucciol, storico locale (tema: “La diocesi di Ceneda all’epoca del Brandolini”), don Giorgio Maschio, docente presso la Facoltà teologica del Triveneto (“Sigismondo Brandolini-Rota pastore”), padre Tullio Locatelli, superiore della Provincia italiana dei padri Giuseppini del Murialdo (“L’emergenza educativa tra i giovani: l’incontro tra Brandolini e san Leonardo Murialdo”), Silvia Bevilacqua e Cristina Falsarella, componenti la Commissione diocesana per l’arte sacra (“Il vescovo Brandolini: immagini e testimonianze d’arte sacra”). A fine dicembre due ritiri per ragazze e ragazzi di medie e superiori Due belle proposte dal Centro diocesano vocazioni per fine dicembre rivolte a ragazze dalla terza media alla prima superiore e dalla seconda alla quarta superiore. Alle ragazze, ma anche ai ragazzi, di terza media e prima superiore è offerto un ritiro dalle 9 di domenica 28 alle 14 di martedì 30 dicembre in Seminario a Vittorio Veneto. Tema: “Natale... tempo per far fiorire la speranza”. È necessaria l’iscrizione telefonando o inviando un’e-mail a Silva 339-4311041 [email protected] o don Alessandro 340-8533588 [email protected]. Per le più grandi – seconda, terza e quarta superiore – è stato progettato un tempo di riflessione dalle 16.30 di venerdì 26 alle 16.30 di domenica 28 dicembre nella Casa Proposta delle suore Salesiane. Tema: “Incontro di Natale... per crescere nell’amore”. Portare sacco a pelo o lenzuola, e asciugamano. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Silva De Luca 339-4311041 [email protected]. Coldiretti, Natale del pensionato L’associazione provinciale pensionati Coldiretti di Treviso organizza la tradizionale manifestazione Natale del pensionato. Appuntamento a Pieve di Soligo mercoledì 17 dicembre: alle 10.30 messa in Duomo celebrata dal vescovo Corrado e alle 12.30 pranzo sociale al ristorante Loris di Solighetto. CAMPOSAMPIERO: corso di lingua ebraica don Gianluigi trova nel pensiero del Delhaye una proposta per ricuperare il pensiero classico di san Tommaso, rinnovato da un più marcato ritorno alle fonti bibliche e patristiche e ad un’attenzione alla corrente personalista in ambito morale. Approfondendo il pensiero di questo teologo, egli vede la possibilità di un efficace rinnovamento della morale senza rotture con il passato e in fecondo dialogo con la sensibilità moderna. PADOVA UNA DUE GIORNI DEDICATA AL ROSMINI ercoledì 10 e giovedì 11 diM cembre si terrà a Padova un convegno sul tema “La persona in BREVI CHIESA DIOCESANA APPUNTAMENTI NEL TRIVENETO Don Papa laureato in teologia morale on Gianluigi Papa si è lauD reato in teologia morale alla Facoltà teologica dell’Italia 11 lo, Università di Torino, Enrico Berti, Università di Padova, Marta Ferronato, Università di Padova. Nel pomeriggio di giovedì 11 dicembre il convegno sarà ospitato nell’aula magna della Facoltà teologica del Triveneto (via Seminario 29). Relatori: Markus Krienke (Facoltà di teologia di Lugano), Alberto Peratoner (Facoltà teologica del Triveneto), Giancarlo Grandis (Facoltà teologica del Triveneto) e Michele Nicoletti (Università di Trento). La Casa di spiritualità dei Santuari Antoniani di Camposampiero (Pd) propone il corso biennale di lingua e cultura ebraica “Alle radici della nostra fede” con monsignor Renato De Zan. La seconda sessione del primo anno si terrà dal 29 al 31 dicembre e sarà dedicata alla lingua biblica: grammatica essenziale e del verbo; concetto di tempo ebraico; la lettura intertestamentaria. La prima sessione del primo anno, invece, è fissata dal 6 all’8 luglio 2009 con la lettura ebraica del libro di Rut. Per informazioni: telefono 049-9303003, sito internet www.vedoilmiosignore.it. BASSANO: esercizi spirituali La casa di spiritualità Villa San Giuseppe di Bassano del Grappa rende note le date dei corsi dei prossimi esercizi spirituali nei mesi di gennaio-marzo 2009. - 8 gennaio-7 febbraio 2009: Mese ignaziano, guidato da suor Gabriella Mian adgb e da padre Mario Marcolini gesuita; - 13-15 febbraio 2009: Cammino propedeutico all’esperienza degli esercizi spirituali (1ª tappa) - Graziella Masserdoni; - 17-24 febbraio 2009: Corso di esercizi “Seguire e imitare di più nostro Signore“ - padre Aldo Genesio gesuita; - 1-5 marzo 2009: Seconda tappa del corso di introduzione sull’accompagnamento spirituale - équipe; - 13-15 marzo 2009: Ritiro per coppie di fidanzati “La storia d’amore di due giovani fidanzati: Tobia e Sara” - padre Mario Marcolini gesuita; - 22-29 marzo 2009: corso di esercizi “Mi baci con i baci della sua bocca” (Ct 1, 2) - padre Federico Pelikon gesuita. PADOVA: mostra su Clemente XIII “Clemente XIII Rezzonico. Un papa veneto nella Roma di metà Settecento” è il titolo della mostra che verrà inaugurata venerdì 12 dicembre nel palazzo vescovile di Padova. Orari: tutti i giorni con orario 10-18; chiuso il lunedì, il 25 dicembre e l’1 gennaio; il 24 e 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14. Ingresso a pagamento. Per informazioni: Museo diocesano; 049652855. 12 Chiesa 7 dicembre 2008 IN DIOCESI CONTA QUASI QUATTROMILA ISCRITTI Ac, guai se non ci fosse L a solennità dell’Immacolata è per gli iscritti all’Azione cattolica la giornata dell’Adesione. Nelle parrocchie vengono benedette le tessere e tutta l’associazione festeggia questo momento che idealmente e concretamente ripete il proprio “sì” alle ragioni che, 140 anni fa, attraverso l’intuizione di due laici, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, hanno visto nascere l’Azione cattolica. Cosa significa aderire all’Azione cattolica? Aderire è il primo di una lunga serie di “sì” che ogni aderente all’Azione cattolica dice alla formazione personale, alla Chiesa locale e all—a comunità parrocchiale, ma anche al servizio educativo e all’impegno per il bene comune. Centoquaranta anni fa nasceva l’associazione. Quale attualità per l’oggi? Il percorso dell’Ac ha una lunga storia, ricca di figure di santità che ci accompagnano nell’impegno ordinario del lavoro, dello studio, nella dedicazione alla chiesa e al paese come luoghi di una santità ancora possibile. L’8 dicembre è anche il momento del “sì” all’ampio percorso dell’Ac negli anni, allo Statuto e al Progetto formativo, ma è un ri-dire sì anche alla quotidiana ed esigente “incarnazione” della fede che diventa testimonianza nelle famiglie, nei gruppi, nei luoghi condivisi della vita di ogni giorno. L’Ac punta molto sulla formazione. In cosa consiste? L’antico motto dell’Azione cattolica è “Preghiera, azione, sacrificio” a cui papa Paolo VI ha aggiunto “studio”. La formazio- 7 E 8 DICEMBRE VEGLIA E ADESIONE D omenica 7 dicembre, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Ceggia, il vescovo Corrado presiede la veglia associativa diocesana unitaria dell’Azione cattolica. Lunedì 8 è per gli iscritti all’associazione la giornata dell’Adesione. Nelle parrocchie vengono benedette le tessere. ne parte quindi dalla dimensione spirituale. L’associazione ha a cuore l’esperienza degli esercizi spirituali, residenziali e del quotidiano, quali momenti privilegiati d’incontro con il Signore, da coltivare poi nella preghiera personale, nell’incontro con la Parola e i sacramenti. Le persone che, nella parroc- chia, insieme vivono il cammino di formazione scoprono nel gruppo la gioia dell’incontro e del confronto e sperimentano così di appartenere alla Chiesa. Una delle maggiori ricchezze dell’Azione cattolica è perciò la continuità di una proposta formativa radicata nella comunità, che accompagna ciascun aderente nel cammino della vita (ragazzi, giovani, adulti, terza età) e ne assicura un accompagnamento specifico in altre (fidanzati). Ma quale vantaggio ha, una parrocchia, ad avere l’Azione cattolica? L’Ac porta nelle comunità dov’è presente l’entusiasmo contagioso dei ragazzi, la ricerca e la vitalità dei giovani, la ricchezza di adulti che continuano, insieme ad un servizio prezioso, un cammino di formazione personale. Può davvero essere una grande ricchezza e una risorsa, anche perché abitua ad una dimensione diocesana che allarga orizzonti e possibilità di crescita. L’Ac in diocesi L’Ac conta quasi quattromila iscritti, in 74 parrocchie della diocesi. 217 sono le coppie di sposi, quasi 700 gli adulti, più di 900 i giovani e più di 1.500 i ragazzi. L’attività più importante è quel- la che si svolge in parrocchia, nel gruppo di appartenenza o di servizio. Poi, a livello diocesano, importanza rilevante hanno le attività estive, gli esercizi spirituali, i vari incontri unitari e di settore, la giornata per la pace, la Settimana sociale... Quest’anno, per esempio, si sono svolti 18 campi scuola, con la presenza globale di 1281 persone, tra animati, animatori, assistenti e personale. E, come attenzione alla spiritualità, sono stati organizzati due incontri per adulti terza età, due corsi residenziali per giovani e adulti, un corso per fidanzati, un fine settimana per Giovanissimi e 14enni, sette corsi di esercizi spirituali del quotidiano, ai quali hanno partecipato in tutto 507 persone. Chiesa 7 dicembre 2008 SECONDA DOMENICA DI AVVENTO In cammino con il Battista Domenica 7 dicembre - 2ª di Avvento - anno B Is 40, 1-5. 9-11; Sal 84; 2Pt 3, 814; Mc 1, 1-8 Raddrizzate le vie del Signore Seconda settimana del Salterio C ome sempre, la preghiera iniziale della messa ci aiuta ad entrare nelle profondità della liturgia di questa domenica. “O Dio, Padre di ogni consolazione, / che agli uomini pellegrini nel tempo / hai promesso terra e cieli nuovi, / parla oggi al cuore del tuo popolo...”. Anche se riconducibili ad unità, molti sono i temi che mi colpiscono per la loro suggestione. E mi vien da dire: “Grazie, Signore, ho proprio bisogno di questa tua Parola. Ancora una volta tu fai centro nella mia vita. Ho l’impressione che tu parli giusto per me, nella concretezza della mia vita”. Mi colpisce il tema della consolazione: “Consolate, consolate il mio popolo...”. E guardo dentro di me. Ma anche fuori... E vedo la grande fatica del vivere. L’aria sembra come avvelenata da insoddisfazione, ansia, paura, noia... Il mondo, sempre più problematico, offre in diretta una telecronaca che toglie quel respiro profondo, vitale... La consolazione è una necessità di sempre e di tutti. Ne ha bisogno la filosofia: nell’alto Medio Evo, da un carcere di Pavia, in attesa di essere decapitato, Severino Boezio scriveva il “De consolazione philosophiae”. Ne ha bisogno la letteratura. Trovo molto suggestiva quell’immagine del Manzoni, che sulle coperte desolate, “deserte” del fallito potente Napoleone, fa scendere “il Dio che atterra e suscita, / che affanna e che consola”. Ne ha bisogno la vita, interpretata dai Salmi: “Ho atteso compassione, ma invano, / consolatori, ma non ne ho trovati” (Sal 69, 21). Ne hanno bisogno la fede e la preghiera: “Tu, Signore, mi hai soccorso e consolato”. (Sal 86, 17); “Questo mi consola nella miseria: / la tua parola mi fa vivere” (Sal 119, 50). Ma risponde oggi il Dio di Isaia, presentato con due immagini stupende, di poetico contrasto: la forza del guerriero e la tenerezza del pastore. Mi commuove questo Dio forte che “porta gli agnellini” sul suo petto “e conduce pian piano le pecore madri”, appena sgravate. Quanta dolcezza in questa Parola!... Una Parola che ritorna subito esigente nella scultura del Battista. Un personaggio austero, che si ritira dalla città indaffarata ed ambigua e “prende casa” nel deserto. Provocante, ma non nel senso malizioso, il suo look: non si esibisce, studiato e smorfioso, sulle passerelle d’alta moda, né veste firmato: “era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi”. Esemplare anche il suo menù; si accontenta di quel che trova: “mangiava cavallette e miele selvatico”. Si tratta di uno stile! Uno stile nuovo da apprendere nell’attuale contesto di ristoranti sofisticati con troppi piatti e bicchieri, con tante frasi fatte, piene d’una cortesia “dovuta”, ma troppo formale e talora falsa... Giovanni resta un grande maestro; una persona scomoda ci guida verso il Natale! La via del Signore passa attraverso il suo deserto. E invita anche noi a percorrere una strada con qualche luminaria e frivolezza in meno, e con qualcosa di serio e di essenziale in più. Segnali nuovi: silenzio e sobrietà, Parola e preghiera, condivisione e fraternità... Solo così arriveremo alla grotta ad incontrare chi da sempre ci aspetta... Don Pietro Bortolini Sulla tua parola C un pescatore provetto, SiÈ mone; ma questa mattina è rientrato dalla pesca a reti vuote. Ora sta riassettando la barca, un po’ depresso e un po’ arrabbiato. Ha la sensazione di essere osservato; che lo sta fissando è una persona sconosciuta, dell’entroterra si direbbe, non certo un pescatore del luogo. Simone alza le spalle e torna alla sua occupazione. Ma lo sconosciuto gli dice: va’ di nuovo a pescare. È assurdo, dopo quella brutta notte. Simone si volta verso chi gli sta parlando, e incontra due occhi sereni, penetranti, buoni, amichevoli. Ne resta ammaliato e – lasciando stupiti quanti sono con lui – risponde: sulla tua parola, getterò le reti (Lc 5, 5). Ed ecco che rimonta in barca e invita anche i suoi compagni a uscire al largo; dopo non molto tempo, tra l’incredulità di altri pescatori, tornano con una bella quantità di pesce. Domenica 7 dicembre: Celebra messa e cresime a Col San Martino (ore 11). In vescovado incontra le consacrate dell’Ordo Virginum (ore 16). A Ceggia presiede la veglia diocesana dell’Azione cattolica (ore 20.30). Lunedì 8 dicembre: In Seminario a Vittorio Veneto incontra i genitori dei seminaristi (ore 9). Celebra messa e cresime a Camolli (ore 11). A Meschio in Vittorio Veneto presiede una celebrazione con processione mariana (ore 14.30). Celebra la messa alla casa di riposo di Soligo (ore 16.30). Martedì 9 dicembre: A Susegana celebra la messa in una struttura per disabili (ore 18.30). Giovedì 11 dicembre: In Seminario partecipa al ritiro spirituale del presbiterio (ore 9). Celebra la messa nella casa di riposo di Santa Lucia di Piave (ore 16). Sabato 13 dicembre: A Casa Toniolo di Conegliano porta il saluto alle religiose della diocesi riunite per il loro ritiro (ore 8.30). In Seminario partecipa al convegno “S. E. Mons. Sigismondo Brandolini-Rota a 100 anni dalla morte” (ore 9). Nel Duomo parrocchiale di Motta di Livenza celebra la messa con l’ordinazione di un diacono permanente (ore 16). Celebra messa e cresime a Piavon (ore 18). Domenica 14 dicembre: Celebra messa e cresime a Santa Giustina in Vittorio Veneto (ore 11). A Solighetto celebra la messa in memoria del vescovo Sigismondo Brandolini (ore 18.30). Altre cresime: A Farrò lunedì 8 dicembre (ore 10.30). BREVI CHIESA Casa San Martino: liturgia vigiliare Sabato 6 dicembre, alle 20.30 in Casa di spiritualità “San Martino”, ufficio delle letture e riflessione sul Vangelo della domenica. Unitalsi: assemblea e incontri di riflessione a Conegliano e Motta Ha luogo domenica 7 dicembre l’assemblea di sottosezione e la festa di adesione dell’Unitalsi. L’inizio è fissato per le 14.30 all’Oasi di Santa Chiara a Conegliano. L’incontro si conclude alle 17 con la celebrazione della messa, durante la quale si tiene l’ammissione dei nuovi soci. Per gli unitalsiani sono poi fissati due incontri di spiritualità in preparazione al Natale. Il primo avrà luogo mercoledì 10 dicembre nella chiesa di San Pio X di Conegliano alle 20.30. L’esperienza verrà ripetuta giovedì 11 dicembre, sempre alle 20.30, nel Duomo di Motta di Livenza. Guiderà la riflessione e la preghiera l’assistente don Adriano Bazzo. COLLOQUI CON IL GESÙ DEL VANGELO ome tradizione, con l’inizio del nuovo anno liturgico nuovi collaboratori firmano la riflessione settimanale di questa rubrica. La prima domenica del mese don Mario Albertini, residente a Vittorio Veneto; la seconda don Gianpietro Zago, amministratore di Valmareno e in cura d’anime a Rolle; la terza Marilena Casagrande, della parrocchia di Ponte della Priula. Ringraziamo don Alberto Sartori, don Alessandro Ravanello e Ubaldo e Brunella Vaglieri per gli apprezzati spunti di riflessione offertici nel corso dell’anno liturgico appena concluso. 13 È stato sufficiente il tuo sguardo, Gesù, e la tua voce, a convincere Simon Pietro, e ormai la tua parola sarà la luce e la guida della sua vita. Seguimi, gli dici adesso; seguimi, gli dirai in uno degli ultimi incontri (Gv 21, 31). E lui ti seguirà, nonostante qualche sbandamento, sino al martirio. *** Signore, la tua parola sia luce e guida anche per me. Simon Pietro, dopo quella straordinaria pesca, per seguirti lascia tutto: reti, barca, il suo mestiere. Si è reso libero dalle cose e dalle persone. Capisco che questa libertà è la condizione per esserti discepolo, e io desidero diventarlo. Ma perché non ho ancora il coraggio di giocare davvero tutta la mia vita sulla tua parola, Signore Gesù? Don Mario Albertini Sacile: riflessione spirituale Martedì 9 dicembre, alle 20.30 al Centro studi biblici di Sacile, seconda riflessione di don Andrea Dal Cin in preparazione al Natale. Preti: ritiro mensile Giovedì 11 dicembre, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, ritiro mensile per il presbiterio. Guida don Otello Quaglia, parroco di San Marco in Pordenone. Adp: incontri di preghiera L’Apostolato della preghiera organizza i tradizionali incontri di preparazione al Natale. Questo il calendario: domenica 14 dicembre nella chiesa di San Vendemiano; martedì 16 dicembre nella chiesa dei Frati a Vittorio Veneto; mercoledì 17 nella chiesa di San Michele a Sacile; giovedì 18 nella Basilica di Motta di Livenza; venerdì 19 nell’Abbazia di Follina. La preghiera comincia sempre alle 15. Radio diocesana: messe in diretta Radio Palazzo Carli rende noto il calendario delle dirette delle messe festive del mese di dicembre: 7 alle 10 da Vittorio Veneto; 8 alle 11 da Conegliano; 14 alle 11 da Sacile; 21 alle 11 da Conegliano; 24 a mezzanotte da Sacile; 25 alle 10 da Vittorio Veneto; 26 alle 11 da Sacile; 28 alle 11 da Conegliano. 14 7 dicembre 2008 SPETTACOLI DI PROSA Spaak a Conegliano, Franco a Pieve ono due gli appuntamenti con Squesta la prosa sui teatri diocesani settimana. Si comincia mercoledì 10 dicembre con la proposta del teatro Accademia di Conegliano. Alle 21 va in scena Catherine Spaak, protagonista della piece “Vivien Leigh-L’ultima conferenza stampa” di Marcy Lafferty. Vivien Leigh (nome d’arte Vivian Mary Hartley) è l’indimenticata interprete del personaggio di Scarlett (Rossella nella traduzione italiana) O’Hara, la protagonista del film “Via col vento” (1939) ma anche della Blanche Dubois di “Un tram che si chiama desiderio” (1951). Lo spettacolo è la storia dell’attrice britannica e della toccante conferenza stampa rilasciata mentre era già malata di tubercolosi, pochi giorni prima di morire nel 1967. Biglietti: 24 euro in platea e prima galleria, 18 in loggia. Venerdì 12, alle 20.45 al teatro Careni di Pieve di Soligo, Pippo Franco è l’interprete e regista de “Il marchese del Grillo”, storica commedia di Mario Monicelli e QUANTA STRADA ANCORA DA COMPIERE I diritti dell’uomo N on si può ignorare che anche in Italia e in Europa, così come in tutto l’Occidente, emergano questioni e situazioni che pongono l’accento sul tema dei diritti umani. Fra queste certamente la realtà dell’immigrazione, il valore dell’uguaglianza, la distribuzione delle risorse, la questione ambientale. Dal punto di vista più specifico dei diritti umani si pone un dilemma: gran parte del lavoro svolto in questi 60 anni si è concentrato soprattutto su un approccio che potremmo definire di tipo giuridico, istituzionale. In tutti questi anni, cioè, i contributi dati nel campo dei diritti umani sono stati significativi ma a livello di dichiarazioni di principio. Il dilemma che non viene sufficientemente esplorato, e del quale oggi l’opinione pubblica alle varie latitudini del mondo chiede conto, è il seguente: cosa succede quando i diritti umani vengono violati? Tale violazione può avvenire attraverso due forme: la prima, più nota, è la violazione di diritti umani già riconosciuti e non realizzati in concreto, o addirittura calpestati. La seconda, più sottile, è la violazione di diritti non ancora riconosciuti dal punto di vista giuridico. Come ampliare il campo dei diritti umani verso nuovi obiettivi che completino ed integrino quanto è già stato fatto? Il discorso sui diritti umani non è fuori moda o stantio, è un processo che continua ad ampliarsi e che anzi deve a mano a mano confrontarsi con il contributo delle diverse tradizioni culturali e civilizzazioni. Tale processo richiede un ampliamento, una ridefinizione di alcuni concetti che oggi sono visti prevalentemente all’interno della tradizione occidentale. Il problema di fondo, quindi, rimane quello della concreta attualizzazione dei diritti umani. Viviamo però una forte contraddizione nel modo con cui si pensa in alcuni paesi – tra i quali il nostro – di poter e dover implementare i diritti umani: l’uso legit- timo della forza. Tale questione, certamente legata al potere feudale di veto di 5 paesi nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o alla poca democraticità di istituzioni importanti non solo di questi tempi, come la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale, non ci deve però più di tanto stupire, in quanto nessun sistema teorico finora costruito dagli esseri umani nel campo dell’etica è privo di contraddizioni interne. Tutti i sistemi teorici, infatti, sia nel campo del diritto sia in quello dell’etica, devono confrontarsi sempre con situazioni di tipo paradossale, che conducono a contraddizioni. Noi dobbiamo essere consapevoli che qualsiasi sistema etico introduce necessariamente dei conflitti tra i valori medesimi che dobbiamo saper governare: non vogliamo il nucleare in Iran, mentre del piano di ampliamento nucleare in Cina non si parla; non vogliamo la guerra in Congo e l’impiego dei bambini soldato, mentre Cinema e società Cabaret SPETTACOLI A CONEGLIANO E A ODERZO DOPPIO APPUNTAMENTO A CONEGLIANO Il duo Carlo&Giorgio rivisita il teatro di Carlo Goldon Il cinema sulla Romania protagonista ad Antennacinema l duo veneziano IinCarlo&Giorgio mette radici Sinistra Piave con due spet- ncontrare per la strada o ai Idonna giardini pubblici una giovane romena sottobraccio a un tacoli di cabaret. Il primo è in programma sabato 6 dicembre, alle 21 al teatro Accademia di Conegliano; il secondo giovedì 11, alle 21 al teatro Cristallo di Oderzo. Nel loro ultimo lavoro, che vuole essere un omaggio a Carlo Goldoni, Carlo&Giorgio entrano ed escono dalle più note scene del teatro goldoniano, intessendo un confronto tra ieri e oggi: la società, il lavoro, i rapporti umani, la famiglia, la casa, l’abbigliamento, il linguaggio, in una rivisitazione, come sempre, del tutto personale del grande commediografo di cui celebrano il trecentesimo della nascita. Per lo spettacolo dell’Accademia i biglietti costano: poltronissima 19 euro intero, 16 ridotto; galleria e platea 17 e 14; loggia 14 e 11. Per informazioni sullo spettacolo di Oderzo telefonare alla biglietteria (0422-712163). anziano è ormai l’icona quotidiana dell’Italia che cambia. Ma chi sono queste donne? Quante storie portano con sé? “Mar Nero” (2008, 95’) di Federico Bondi, che “Antennacinema” presenta in anteprima mercoledì 10 dicembre, alle 20.45 al multisala Melies di Conegliano, affronta l’incontro con il diverso, raccontando la vita di un’anziana da poco rimasta vedova e della sua giovane badante rumena. Antennacinema ha adottato questo film come il manifesto della sezione “Sguardi incrociati fra Italia e Romania”. «“Mar Nero” è legato a fatti della mia biografia: Gemma è mia nonna e Angela è stata la sua badante – racconta Bondi, al suo esordio nel lungometraggio –. Quando andavo a trovarle non c’era volta che non si raccontassero: ognuna di se stessa e della propria vita, ciascuna dell’altra e viceversa». “Mar Nero” ha fatto incetta di premi prima ancora di essere distribuito nelle sale italiane. Al Festival internazionale di Locarno si è aggiudicato il Pardo per la migliore interpretazione femminile di Ilaria Occhini, il terzo Premio giuria dei giovani e il Premio della giuria ecumenica. Venerdì 12, alle 20.45 all’auditorium Toniolo, altri due film di straordinario interesse: i documentari “Via Anelli” (2008, 62’) di Marco Segato e “Welcome Bucarest” (2007, 40’) di Claudio Giovannesi, la storia di Alin Delbaci, nato in Romania, alle prese con la sua nuova identità di straniero. ODERZO Note di stelle D omenica 7 dicembre, alle 16 in Duomo a Oderzo, è in programma il concerto finale dell’Opera in piazza festival. “Note di stelle” è il titolo dell’iniziativa che vedrà protagonisti il coro lirico opitergino e le voci bianche dell’Istituto musicale di Oderzo, diretti da Roberto Brisotto e Maria Grazia Biancolin, e l’Orchestra a plettro sanvitese diretta da Elena Abolmazova. Come soliste si alterneranno Mariangela Casagrande, Loreta Battistella, Jennifer Tirrè e Maria Grazia Patella. L’ingresso è libero, l’eventuale ricavato andrà in beneficenza in favore dell’Ast e dell’associazione “Millepiedi”. È l’appuntamento conclusivo di un’intensa stagione operistica e musicale che, nei soli appuntamenti estivi, ha portato a Oderzo oltre 8 mila 500 persone. Annalisa Fregonese 15 7 dicembre 2008 Piero De Bernardi, resa eterna al cinema da Alberto Sordi. Nella Roma del 1809 il marchese Onofrio del Grillo, nobile romano alla corte di Pio VII, trascorre le sue giornate nell’ozio frequentando bettole e osterie. Suo principale passatempo è prendersi beffa delle persone. Grazie ad un incontro casuale con un povero carbonaio alcolizzato, Gasparino, sosia perfetto e indistinguibile, il marchese organizza una beffa che arriva a coinvolgere lo stesso papa. Biglietti: da 15 a 10 euro. TEATRO VITTORIO VENETO Venerdì 5 dicembre, alle 21 in biblioteca, spettacolo teatrale musicale “Il 68 e dintorni” di Michele Boato. Ingresso 5 euro. SACILE Sabato 6, dopo la messa delle 10, al teatro Ruffo “I tre porcellini” di Federico Corona con il gruppo Panta Rei. VITTORIO VENETO Sabato 6, alle 20.45 al patronato Costantini-Fiorentini a Ceneda, l’Italia continua ad essere tra i principali esportatori di armi leggere; non vogliamo il prezzo del carburante alto, ma consideriamo stati-canaglia alcuni paesi produttori… Enrico Vendrame I PRECEDENTI a Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, adottata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, trova degli antenati nella Magna Charta Libertatum firmata nel 1215 dal re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra, mentre fin dal 1305 in Inghilterra, sotto il regno di Edoardo I, si diffuse l’uso dell’Habeas Corpus, che impone la conduzione di un suddito imprigionato di fronte ad un tribunale per un giusto processo o la scarcerazione in alternativa. La prima dichiarazione dei diritti dell’uomo è quella adottata dallo Stato della Virginia (Usa), largamente copiata per la dichiarazione dei diritti dell’uomo contenuta nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America (4 luglio 1776). La prima e vera propria carta formale dei diritti dell’uomo, però, è nata nel 1789 dalla Rivoluzione francese, è conosciuta come Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. L “Le bugie hanno le gambe corte” di Vittorio Barino e Martha Fraccaroli con il Tarvisium Teatro di Villorba. MORIAGO DELLA BATTAGLIA Sabato 6, alle 21 nella palestra comunale, “Mai spunciar ’a tersa età” con l’Asolo Teatro. Ingresso libero. CONEGLIANO Lunedì 8, alle 16 nella sala Venturin di via Immacolata di Lourdes, “L’Amore vince sempre” recital dedicato a papa Wojtyla di e con Paolo G. Russo. PRATA DI PORDENONE Mercoledì 10, alle 21.15 al teatro Pileo, “La commedia delle donne” con la compagnia Inscena. Ingresso: intero 7 euro, ridotto 5. SAN GIOVANNI DEL TEMPIO Venerdì 12, alle 21 nella sala polifunzionale, “Gelindo”, pastorale del Seicento con il Circolo culturale Verdi, il coro San Giovanni del Tempio e i gruppi teatrali Oggettivamente Pazzi e Kaleydos. Ingresso libero. Il volo del jazz S abato 6 dicembre, al teatro Zancanaro di Sacile, si esibisce Miroslav Vitious, leggendario contrabbassista fondatore dei Weather Report, band nata tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta da uno spin off di un gruppo di musicisti che ruotavano intorno a Miles Davies. Il musicista di Praga incontra tre dei migliori jazzisti italiani, ovvero il sardo Enzo Favata (sax soprano e tenore), il marchigiano Daniele Bonaventura (pianoforte) e il friulano U. T. Gandhi (batteria). Se finora i concerti della rassegna si sono occupati di indagare le diverse possibili contaminazioni di cui questo genere può beneficiare, si torna ora ad un approccio incentrato sulle sonorità tipiche del jazz europeo anni Settanta. Il concerto inizierà alle 21, il biglietto d’ingresso varia dai 15 (intero) ai 13 euro (ridotto) ed è disponibile presso tutti i circuiti Boxoffice. Aspettando il Natale è tradizione cantare in tutta la nostra diocesi on il mese di dicembre si aC pre la stagione dei concerti corali e strumentali per il Natale. Proponiamo uno speciale calendario con tutti gli appuntamenti che ci vengono segnalati. FONTIGO Sabato 6, alle 20.45 nella chiesa parrocchiale, XIV concerto di Natale con il coro di voci bianche “Piccole note” di Fontigo, il coro di voci bianche dell’associazione musicale “A. Toscanini” di Carbonera, la Schola Cantorum di Sedico e il coro San Nicola di Fontigo. CONEGLIANO Domenica 7, alle 15.30 in Duomo, concerto di Natale organizzato dalla Filarmonica Coneglianese e dal Coro Conegliano. ARFANTA Domenica 7, alle 16 nella chiesa parrocchiale, il Gruppo ricreativo in collaborazione con il consiglio pastorale parrocchiale organizza il 3º Concerto di Natale con la Corale dei laghi, il coro Ave Plavis di Ponte della Priula e gli organisti Carlo Barbierato e Sandro Carnelos. FARRA DI SOLIGO Domenica 7, alle 20.30 all’auditorium San- Shadia El Tabch MOSTRE 19. CAPPELLA MAGGIORE Si inaugura venerdì 5 dicembre, alle 19 nella sala A del municipio, la mostra “1915-1918. Immagini e corrispondenza dal fronte” accompagnata da video documenti cinematografici dell’epoca a cura di Walter Dal Cin. Orario (fino al 15 dicembre): tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30. ORSAGO Si inaugura lunedì 8, alle 17 nella saletta del centro sociale, la mostra di Teresa (Tery) Ferracini. Presenta il naturalista Michele Zanette. La mostra rimarrà aperta fino al 20 dicembre. CISON DI VALMARINO Si inaugura sabato 6 dicembre, alle 16 alle ex latterie (al Mazarol), la mostra di acquerelli di Renzo Seffino “Cieli e acque colorate”. Orari (fino a lunedì 8): sabato 1420, domenica e lunedì 10-20. SACILE Si inaugura domenica 7, alle 17 a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia, la mostra “Bruno Caraceni. 1927-1986”. Presentazione a cura di Federica Stevanin, Guido Bartorelli e Massimiliano Sabbion. Orario (fino al 18 gennaio): martedì-venerdì 16-19, sabato-domenica 10-12 e 16-19. Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio. VAZZOLA Si inaugura lunedì 8, alle 11.15 nella sala consiliare, la mostra “Noris” di Mirella Brugnerotto. Presenta il critico Carlo Sala. Orario: lunedì 9.30-11.30, giovedì-domenica 16.30- Mercoledì 10 dicembre, alle 20.45 al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto, concerto del Quartetto di Venezia (Andrea Vio e Alberto Battiston violini, Luca Morassutti viola, Angelo Zanin violoncello) con Mirco Ceci al pianoforte che eseguiranno brani da Mozart, Wolf e Dvorak. Biglietti: da 20 a 10 euro. DA FONTIGO A SAN POLO DI PIAVE I CONCERTI DELLA SETTIMANA to Stefano, concerto del “Natale solidale” del coro Monte Cimon. SCOMIGO Lunedì 8, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale, concerto di Natale dell’associazione Sant’Elena. Ingresso libero. CONEGLIANO Martedì 9, alle 21 al teatro Accademia, concerto di Natale con l’orchestra Filarmonia Veneta (nella foto). La serata, organizzata dal Comune e dall’associazione “Prof. G. F. Panizza e Dott. G. Zamboni”, si mostra personale di Fabio Sandri. Solo su appuntamento. SACILE Q UA RTETTO CEGGIA Fino al 14 dicembre, nella sala Toniolo, è aperta la mostra di Giovanni Cesca intitolata “Sussurri di acque e di terre”. Orario: lunedìvenerdì 8.30-12.30 e 14-18, sabato 16-20, domenica 10-12 e 16-20. RUA DI FELETTO Fino al 14 dicembre, all’antico eremo camaldolese, è aperta la retrospettiva su Vittorio Schweiger (1946-2004). Orario: lunedì, martedì, giovedì e sabato 10-12 e 15-18, mercoledì e venerdì 10-12 e domenica 15-18. SACILE Fino al 14 dicembre, al centro giovani Zanca, è aperta la mostra fotografica “19832008, 25 anni del Club alpino italiano a Sacile”. Orario: lunedì-venerdì 14.30-18.30, sabato-domenica 10-12.30 e 14.30-19. VITTORIO VENETO Fino al 14 dicembre, all’Exitarte Contemporanea Studio, è aperta la VITTORIO VENETO Fino al 14 dicembre, a palazzo Piazzoni a Serravalle, è aperta la mostra “Carlo Dottor. 19782008: anche in patria, come profeta”. Orario: mercoledì-venerdì 15-18, sabato-domenica 9.30-12.30 e 15-18. CAPPELLA MAGGIORE Fino al 21 dicembre, alla galleria di via Giardino, è aperta l’antologica di Luigi Cillo “Immagini di spiritualità”. Orari: mercoledì-venerdì 18-20, sabato-domenica 1012 e 15-20. SARMEDE Fino al 21 dicembre, al palazzo municipale, è aperta la mostra internazionale “Le immagini della fantasia”. Orario: feriali 9-13, 1416 e 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.30-21.10. Ingresso libero. CAPPELLA MAGGIORE Fino al 23 dicembre, alle Case Cillo, è aperta la mostra d’arte di Horacio Garcia Rossi. Orario: tutti i giorni 10-12 e 15-19. propone di sensibilizzare il pubblico alla lotta contro la leucemia infantile e di raccogliere fondi a favore della 2ª Clinica pediatrica oncoematologica di Padova. Ingresso unico: 10 euro. Prevendite: librerie Canova (telefono 0438-22680) e Quartiere Latino (telefono 0438411989). SAN POLO DI PIAVE Sabato 13, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale, concerto di Natale del Gruppo d’archi del Veneto e del coro Lucchesi. 19, sabato-domenica 10-13 e 15-19. CONEGLIANO Fino al 29 dicembre, all’Officina dell’arte, è aperta la mostra “Forme libere” di Marco Pitrelli. Orario: lunedì-venerdì 9-12 e 1520, sabato 16-20 e domenica 10-12 e 15-20. PORTOBUFFOLÈ Fino al 4 gennaio a Casa Gaia da Camino è aperta la mostra di documenti e fotografie “9 agosto 1918. Vincenzo Contratti e Gabriele D’Annunzio. Il volo su Vienna”. Orario: martedì-domenica 10-12 e 15-18. POSSAGNO Fino al 6 gennaio al Museo e Gipsoteca Antonio Canova è aperta la mostra “La mano e il volto di Antonio Canova”. Orario: 919. Ingresso: 7 euro intero, 5 ridotto, 4 scolaresche. PIEVE DI SOLIGO Fino al 31 gennaio, all’hotel Contà, è aperta la personale di pittura di Vittorio Marchi “Il fiume e il borgo”. Orario: mercoledìvenerdì 16-20, sabato-domenica 10-12 e 15-21. Chiuso dal 24 al 26 dicembre. ALTRI APPUNTAMENTI MESTRE Fino al 28 dicembre, al centro culturale Candiani, è aperta la mostra di fotografie di Alberto Nascimben “Il colore della notte. Notturni di città venete”. Orario: lunedì-venerdì 15- CONEGLIANO Sabato 6, alle 17 nella sala conferenze di piazzale Zoppas, Maurizio Mellini leggerà il canto VI del Purgatorio. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 10 L’ATTESO CONCERTO Jovanotti propone il suo safari alla Zoppas Arena D opo Zucchero, un altro artista d’eccezione calca il palco della Zoppas Arena. Mercoledì 10 dicembre, infatti, arriva con il suo “Safari Tour” Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Esploso come fenomeno nazionale negli anni Ottanta e Novanta, grazie a singoli trascinanti come “Vasco no”, “Ciao mamma” e “Serenata rap” – tanto per citarne alcuni –, il cantante romano è tornato a far molto parlare di sé negli ultimi mesi, in seguito alla pubblicazione del suo ultimo album, “Safari”. Jova, come lo chiamano i suoi fans, torna sotto i riflettori più maturo, determinato a dimostrare la sua crescita intellettuale e spirituale. L’atteggiamento pare, infatti, ben lontano da quello di ragazzaccio funky che lo portò al successo ai tempi di “Jovanotti for president”, l’album di debutto uscito oramai 20 anni fa: Lorenzo sembra ora molto più serio, posato, animato dalla volontà di fare ben più che sciorinare rime accattivanti ma adolescenziali. Ecco allora che gli arrangiamenti si fanno più raffinati, le canzoni più lente, i temi più impegnati: centrale l’argomento dell’amore, soprattutto quello compassionevole e solidale che ogni essere umano dovrebbe provare per i suoi simili, intimamente legato alla fede cristiana, che sostiene e anima questo artista da tempo. Questo e molto altro è ciò che potrete ascoltare con le vostre orecchie a Conegliano, in un concerto che si prospetta coinvolgente e spettacolare: si parla già di una struttura scenica enorme, con uno schermo di oltre 20 metri su cui verranno proiettate le immagini elaborate dalla crew de “I ragazzi della prateria”, staff di giovani e promettenti videomakers che ama sperimentare con le immagini. I biglietti si possono trovare in prevendita presso tutti i circuiti boxoffice e ticketone al prezzo di 34,50 euro. Se il pop di Jovanotti non è esattamente il vostro genere, non disperate: giovedì 11, a partire dalle 18, potrete scatenarvi a ritmo di doppio pedale al Metal Fest, sempre alla Zoppas Arena. Cinque ore di musica hard&heavy infuocheranno il nuovo palasport, grazie a gruppi emergenti come i Keep Of Kalessin e Arsis, e internazionali come i Morbid Angel, headliners dell’evento. Il biglietto costa 26 euro, in prevendita presso tutti i circuiti boxoffice e ticketone. Shadia El Tabch GLI SPETTACOLI CINEMATOGRAFICI ODERZO Venerdì 5, alle 20.45 nella sala del Duomo, si proietta il documentario “L’uomo planetario” (Italia, 2005) di Federico Bondi. Introduce e coordina Ruggero Simonato, docente di filosofia e storia al liceo XXV Aprile di Portogruaro. Ingresso libero. PIEVE DI SOLIGO Al cinema Careni venerdì 5 alle 21, sabato 6 alle 18 e domenica 7 alle 21 si proietta “Pride and Glory” (Usa, 2008) di Gavin O’ Connor. Sabato 6 alle 15, domenica 7 alle 15 e alle 18 e lunedì 8 alle 15 tocca all’animazione di “Ortone e il mondo dei Chi” (Usa, 2008) di Jimmy Hayward e Steve Martino. Ingresso: in- tero 5 euro, ridotto 4. VITTORIO VENETO Venerdì 5, alle 21 allo spazio Mavv, per la rassegna Kinoradar 4-il cinema tra animazione e astratto, proiezioni tematiche sul tema “Dalla carta al cartoon”. Ingresso 3 euro, gratuito per i bambini. VITTORIO VENETO Martedì 9, alle 20.45, in biblioteca civica si proietta il documentario “Sessantotto e l’utopia della realtà” (Italia, 2008) di F. Vincentini Orgnani. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Giovedì 11, alle 20.45, in biblioteca civica si proietta “Conoscenza carnale” (Usa, 1970) di Mike Nichols. Ingresso 3 euro. PROTAGONISTA A “IL PIACERE DI PENSARE” Filosofia che consola SABATO 6 Radio 1 Rai, 12.33, Fantastica mente. Con Cinzia Tani e Luigi Di Maio. Raiuno, 17.10, A Sua Immagine. Con Rosario Carello. Raitre, 21.30, Speciale Ballarò. “La luna spalancata”. Attualità. DOMENICA 7 Raitre, 13.25, Passepartout. “Tunis”. Con Philippe Daverio. Raidue, 21, N.C.I.S.. “Manomissioni”. Telefilm. Raiuno, 23.40, Speciale Tg1. Attualità. LUNEDÌ 8 La 7, 14, L’appartamento. Film commedia di Billy Wilder. Telechiara, 16, Incontri con la Scrittura. Attualità. Radio 3 Rai, 20, Povera patria. “Tra le macerie di Messina cento anni dopo”. Con Ninni Bruschetta. Italia 1, 21.10, Godzilla. Film fantastico di Roland Emmerich. MARTEDÌ 9 Radio 3 Rai, 9 e 14, Ad alta voce. Leopoldo Mastelloni legge “Amore e ginnastica” di Edmondo De Amicis. Raitre, 17, Cose dell’altro Geo. Attualità con Sveva Sagramola. Raiuno, 21.10, Cinderella Man. Film drammatico di Ron Howard. MERCOLEDÌ 10 Raitre, 15.15, Trebisonda. Varietà per ragazzi. Radio 2 Rai, 20, Venti imperatori romani. Di Andrea Giardina. Italia 1, 21.10, Terminator. “Skynet: l’inizio”. Telefilm. GIOVEDÌ 11 Italia 1, 14.30, I Simpson. “La colpa è di Lisa”. Cartoni. Telechiara, 16, I luoghi dello spirito. Attualità. Raitre, 21.10, Che tempo che fa. Speciale Andrea Bocelli. VENERDÌ 12 La7, 14, Weekend con il morto. Film commedia. Radio 24, 19, La zanzara. Con Giuseppe Cruciani. Italia 1, 21.10, C.S.I. Miami. “Fuga dalla tomba”. Telefilm. IL PIACERE DI PENSARE La trasmissione di filosofia e teologia condotta da Luigi Floriani e Rudy Milanese venerdì 12 dicembre, alle 14.30, verterà sul tema “La consolazione della filosofia (e della religione). Intorno al problema della felicità”. Saranno ospiti Fabiola Carniello, Federica Favaretto e Ilaria Scandolo, studentesse del liceo “Pujati” di Sacile. L’ISOLA DELLE PERLE I disagi giovanili, le dipendenze e le difficoltà dei ragazzi in onda ogni martedì dalle 14.30 alle 16 e coordinata da Mara Pasin. Per intervenire in diretta e partecipare alla trasmissione telefonare allo 0434-781477. MARIO Continua l’appuntamento con l’intrattenimento ogni sabato pomeriggio dalle 14 alle 15.30. In studio il trio dei djs Ike, Krisbio e Sbirro con scenette, imitazioni, approfondimenti e intervalli musicali. LA FICTION RAI SI PRESTA A NUMEROSE CRITICHE Paolo VI poco accurato erché tutte le biografie televisive sono costruite con lunghissimi P flashback? Perché sono tutte o quasi occasioni perdute? In base a che cosa è stato deciso che l’episodio più importante della vita di papa Paolo VI è stato il rapimento di Aldo Moro? Bisogna chiederlo a Francesco Arlanch, Maura Nucciatelli e Gianmarco Pagano che hanno scritto il film diretto da Fabrizio Costa. È attorno a quel tragico fatto che ruota tutta la storia. Peccato che questo costringa a inventare il quasi brigatista Matteo con la sua redenzione alla lettura dell’appello alle Brigate Rosse. Peccato che al Concilio e agli anni che seguirono sia dato poco spazio: in fondo bastava rinunciare a qualche episodio della giovinezza di Montini e cominciare dal suo insediamento nella diocesi di Milano. Peccato che l’accuratezza storica sia sempre sacrificata all’effetto (un sacerdote in camicia e maglione nel 1955, la morte di papa Giovanni annunciata in pieno giorno, il poster di Che Guevara nel 1964, i troppi baci e abbracci). Peccato per Fabrizio Gifuni che ha messo l’anima nell’interpretazione. Gianfranco Da Re ALL’AUDITORIUM DI PIEVE DI SOLIGO MERCOLEDÌ 10 I paesaggi d’Alta Marca la rassegna di proiezioni di film d’autore e dibat“Soligo PtitiaesAgire”, sul tema del paesaggio promossa dal Comune di Pieve di con la Regione Veneto, è alle sue battute finali per quanto riguarda il 2008. Mercoledì 10 dicembre, alle 20.30 all’auditorium Battistella Moccia a Pieve di Soligo, avrà luogo il dibattito sul tema “Il terzo paesaggio dell’Alta Marca”, con la presentazione dei piani paesaggistici di dettaglio della Vallata e del Coneglianese. Partecipano alla tavola rotonda: Antonio Buggin, docente Iuav, Ignazio Operti, architetto e dirigente del Servizio pianificazione della Regione Veneto, Leopoldo Saccon, architetto, Mauro Varotto, docente di Teorie e metodi della geografia dell’Università di Padova. Sono, inoltre, previsti gli interventi di Roberto Menia, sottosegretario all’Ambiente, e di Italo Rebuli, presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Treviso. Introdurrà e modererà il dibattito Vincenzo Fabris, architetto e dirigente generale della direzione regionale Urbanistica e Beni ambientali. L’ingresso alle proiezioni e ai dibattiti è Da sinistra Mauro Varotto e Roberto Menia libero. 18 ACCESSORIO AMATO ANCHE DA NAPOLEONE a cravatta è un accessorio di L abbigliamento che simboleggia l’eleganza maschile. Consiste Una cravatta per ogni occasione e ogni abbinamento in una striscia di tessuto che viene annodata attorno al colletto della camicia, lasciandone scendere l’estremità più lunga sul torace. La sua lunghezza si attesta intorno a 150 centimetri, ma altre possono arrivare a 165, denominate XL. La lunghezza è legata al- l’altezza della persona che la indossa e al tipo di nodo utilizzato (tiro a quattro, mezzo Windsor, St. Andrew, Windsor, Balthus). La cravatta nacque nella seconda metà del Seicento con il nome di croata, in quanto i mercenari di un reggimento di Croazia avevano quale loro segno distintivo una striscia attorno al collo. Trovò affermazione sul finire del XVII se- colo con un grande nodo a farfalla oppure come fascia di merletti annodata. Il Re Sole l’adornò con nodi di seta dai colori vivaci mentre il suo successore Luigi XV la preferì di seta nera annodata con un papillon sopra lo jabot e fissata con una spilla preziosa. Napoleone e i suoi generali ne indossavano due: una bianca attorno al collo e una nera sopra la prima. George Brummel, famoso dandy inglese, sentenziò che la cravatta doveva essere di mussola candida. In seguito la cravatta venne arricchita di contenuti politici: i patrioti e i liberali italiani, francesi e ungheresi la portavano nera, sopra una camicia bianca. Esistono vari tipi di cravatta per ogni occasione e ogni abbinamento. La tinta unita caratterizzata da un unico colore, ideale per la sera; il Regimental caratterizzata da un colore predominante e strisce oblique di colore diverso, per incontri di lavoro; a puntini su un colore base per il cocktail; la fantasia con disegni vari, luoghi o oggetti famosi, a discrezione dello stilista, per serate con amici. Mara Campaner COSTA DA 500 A 1000 VOLTE PIÙ DELL’ACQUA DEL RUBINETTO L’acqua minerale è veramente migliore e indicata per i bambini? F ra tutti i paesi industrializzati l’Italia si classifica come il principale consumatore di acqua minerale (quella che compriamo in bottiglia al supermercato). Partendo da un modesto consumo di 50 litri l’anno per persona agli inizi degli anni Ottanta, attraverso 20 anni di vera e propria ubriacatura d’acqua, siamo arrivati a quota 180 litri bevuti da ogni persona all’anno, convinti delle promesse salvifiche dalla pubblicità con i continui inviti a bere acque minerali dai pregi sbalorditivi. Poiché costa da 500 a 1000 volte più dell’acqua del rubinetto, vorrà dire che è veramente migliore e che è indicata per i bambini? Questa cosa è stata messa in dubbio dagli esperti che su questo aspetto sono molto critici. Tutte le acque, infatti, provengono da falde profonde che attraversano terreni di varia natura, arricchendosi in questo modo di quei sali minerali che abbondano in quella zona. Le differenze riguardano la quantità e la qualità dei sali disciolti. Ecco perché è importante far attenzione al cosiddetto residuo fisso, che misura cosa resta dopo l’eliminazione dell’acqua. In base a questo valore le acque vengono classificate in “ricche di minerali” (con residuo fisso maggiore di 1500 milligrammi /litro), in “minerali” (con residuo fisso compreso fra 500 e 1500 milligrammi /litro), in “oligominerali” (residuo fisso fra 50 e 500 milligrammi/litro) e “minimamente mineralizzate” (residuo fisso inferiore a 50 milligrammi/litro). Per distinguerle bisogna sapere leggere l’etichetta. Poiché l’acqua ricca di minerali viene as- UNA MOSTRA CELEBRA L’OSTE E ARTISTA A Serravalle ricordati i cento anni di Peo otto i portici di Serravalle, Sall’osteria in via Martiri della Libertà, “da Peo” con una mostra monografica composta di 23 opere, l’associazione VenetoArte, l’osteria e la tipografia Bianca&Volta hanno celebrato i 100 anni dalla nascita del pittore vittoriese Delfino Varnier, detto Peo. «L’associazione VenetoArte ha così inteso ricordare l’artista che attraverso i suoi dipinti, con sapienza e carica coloristica – ha commentato il presidente Mario Da Re – aveva rappresentato il suo tempo e in particolare il mondo vittoriese che lo circondava e lo ammagliava, e al quale è rimasto sempre profondamente legato e dove ritornava ogni qual volta ne sentiva la nostalgia, anche interrompendo all’improvviso soggiorni o viaggi all’estero». Delfino Varnier nacque ad Osigo il 31 luglio 1908 e dopo la Grande Guerra si trasferì a Serravalle con i genitori che lì aprirono una DA ACCOMPAGNARE CON VINO MALVASIA sociata comunemente alla calcolosi renale, in un periodo in cui esiste l’ossessione della ritenzione idrica la preferenza degli italiani si è rivolta verso l’acqua oligominerale, in particolare la “oligominerale liscia”: acqua che assomiglia molto a quella che esce dal rubinetto di cucina. Fra l’acqua di marca e l’acqua del rubinetto esistono differenze ma, a volte, più favorevoli all’acqua del rubinetto. Basta ricordare che le leggi che regolano le caratteristiche delle acque potabili sono complicate e diverse se si parla di acque di casa e di acque del commercio e sostanze tollerate nelle une non lo sono nelle altre, con limiti generalmente più severi per le acque potabili che abbiamo in casa. L’acqua del rubinetto è quasi sempre eccellente come quella minerale, costa molto meno e ha il vantaggio di essere sempre disponibile in casa, può essere bevuta anche da tutti i bambini. Poiché ogni acqua è diversa come ogni persona è diversa, potrebbe darsi che un certo individuo abbia effettivamente bisogno di bere un certo tipo di acqua minerale per ragioni di salute, ma per la maggior parte delle persone questo problema non sussiste. Bere minerale espone a una spesa in più di discrete proporzioni: circa 200 euro a famiglia in un anno, più il costo di smaltimento delle bottiglie, più la fatica di caricarsela dal negozio a casa. Se di questi tempi siamo giustamente critici sul prezzo del pane e della pasta, può essere utile sapere quando e perché vale la pena di spendere soldi. Dott.ssa Nadia Padoin pediatra piccola trattoria. Iscrittosi all’Accademia di Venezia nel 1933, «la abbandonò ben presto per dedicarsi autonomamente alla sua pittura – ha raccontato ancora Da Re –. Importanti sono state le amicizie tra gli artisti veneti dell’epoca, tra i quali vanno ricordati Cancian, Molossi, Juti Ravenna e nazionali, come De Chirico e Sironi, conosciuti grazie alla sua nomina a direttore artistico della galleria Barbaroux di Milano nel 1955. Grazie alla sua carica vitale la sua trattoria divenne ben presto un famoso ritrovo per artisti e letterati italiani (Pavese compreso, ndr) e stranieri». Delfino Varnier morì prematuramente nel 1963 durante una partita a carte con gli amici nell’omonima osteria nella cui gestione era succeduto al padre. Ma perché Delfino fu Peo? Gli è che ritornando definitivamente a casa da Milano, Delfino s’era portato un bel maglione bianco d’alpaca, che indossava dietro il bancone della trattoria pa- terna, ma l’indumento perdeva inesorabilmente il pelo. Donde non fu difficile per gli avventori ribattezzare il locale da “dai Varnier” in “da Peo”. Le opere di Peo rimarranno esposte nell’omonima osteria di Serravalle fino al prossimo 6 gennaio. Mario Sanson Mario Da Re con l’autoritratto giovanile di Peo Come preparare la zuppa ai cereali dei frati “de la Grantia” a zuppa ai cereali dei frati “de L la Grantia” è ancora sulla bocca di tutti. Ottima, e l’ha servita il Comitato Antica Fiera di Santa Lucia, in Campagnata a Santa Lucia di Piave. È ricetta del XIV secolo, riscoperta da Aurelio Ceccon (nella foto), che del comitato è il presidente. Per una ciotola fragrante e gustosa ci vuole un misto di granaglie composto da orzo, ceci, farro, lenticchie e fagiolini dall’occhio. “Se una buona supa tu vuoli avere – recita il cartiglio dei frati “de la Grantia” – li ceci, l’orzo, le lenticchie, lo farro et li faxioli sechi, per tucta una notte in acqua fredda li debi tenère. A la mattina, in una pentola fonda, di acqua li debi coprire, sal quanto ke basta per insaporire, volendo, mettere un gambeto de maiale et a fogo lento per tre ore la supa debi lassar bollire”. Nel frattempo, ci tramandano ancora quei religiosi, “un desfrito debi fare: una feta di panseta debi pestare e insieme a cipolla fare scaltrire. Infine, se per desinare gusti forti vuoli avere, u- no pugnetto de parzemolo co uno spigolo de ajo debi tritare, et meter sopra la supa fumante pevaro nero prima de servire”. Sono perciò come condimento, da aggiungere alla pentola fonda poco prima di scodellare, il “desfrito”, il prezzemolo, l’aglio e il pepe nero. La zuppa ai cereali è stata accompagnata a Santa Lucia dalla Malvasia versata in vaselli di cotto. MS Vittorio Veneto 23 CASA FENDERL È UN MOTORE INESAURIBILE DI ATTIVITÀ PER DECINE DI ASSOCIAZIONI VITTORIESI Consulta, che numeri! A sancire il successo o il fallimento di una iniziativa possono essere le parole o i numeri. Le parole, da sole, raccontano, amplificano, ridimensionano, aggiustano, rimediano, condannano, insomma possono essere utilizzate in tanti modi. I numeri no, parlano chiaro. E allora, se badiamo ai numeri, l’avventura, l’idea della Consulta dell’associazionismo culturale vittoriese è stata, ed è, un grande successo. Che con le parole si può raccontare senza timore di fraintendimenti. Nei primi otto anni di vita, nei due soli locali agibili al piano terra di Casa Fenderl, sede e cuore della Consulta, l’attività delle associazioni aumenta di anno in anno. Dalle 28 associazioni attive nell’area nel 2000, si è passati alle 48 del 2006, gli incontri all’interno sono passati dai 231 del 2000 ai 334 del 2005; le persone che sono transitate in quelle sale in otto anni sono state stimate in più di 120 mila. «L’impegno economico del Comune, rispetto a tutta questa attività – spiega Guglielmo Scarabel, presidente della Consulta – è molto contenu- LA STORIA uindici anni in crescendo, da quel lontano 1993, quando nacque la Consulta per l’associazionismo culturale, con l’idea di tentare una integrazione tra le varie associazioni socio-culturali del territorio, puntando su uno spazio comune, nel quale anche i gruppi che si dedicano ai ragazzi meno fortunati potessero convivere e partecipare all’attività. Quello spazio aveva ed ha nome e cognome: casa Fenderl. Gli anni corsero veloci: dal primo progetto, dell’ingegner Carlo De Poi nel 1994, al primo progetto di massima (regalato dall’architetto Luis Piai, che per questo fu punito dall’ordine degli architetti con una sospensione) nel 1995, fino all’ingresso nella casa, dopo i lavori di sistemazione dell’immobile e realizzazione ex novo delle due salette e del blocco servizi a piano terra, nel 1999. In quell’anno la Fondazione Fenderl, proprietaria dell’area, vendette al Comune l’omonima area, e venne stipulata la convenzione tra Consulta culturale, Coordinamento delle associazioni di volontariato e appunto il Comune per la gestione dei locali al piano terra. Contestualmente nasce l’associazione Palafenderl, una ventina di associazioni culturali, sociali, ricreative e sportive che acquista subito e a proprie spese (mutuo compreso) la tensostruttura per le attività. Intanto la Consulta acquista gli arredi per il piano agibile della casa, e, con il contributo di Fondazione Cassamarca, realizza il parco giochi. È il 2000. Comincia l’avventura dell’area Fenderl. Q CENEDA Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 5 SABATO 6 Apre oggi e prosegue fino al 14 dicembre alla galleria Zilli in via Martiri della Libertà la mostra personale di Roberto Turco. Inaugurazione alle 17.30. Da oggi alle 17.30 e fino al 21 dicembre alla galleria Picco in via U. Cosmo, Esperienze dei lavori dei corsi di pittura-incisione-vernice. Alle 21, in biblioteca, spettacolo teatrale/musicale “Il ’68 e dintorni” di Michele Boato. Ingresso 5 euro, è gradita la prenotazione. Organizza: Cineclub Solaris Arci Aurora. Continua fino al 14 dicembre a palazzo Piazzoni in via Calcada la mostra intitolata “Carlo Dottor -19782008: anche in patria, come profeta”, da mercoledì a venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Prosegue fino al 14 dicembre nella chiesa di San Paolo al Piano a Ceneda la mostra “Paesaggi da meditazione - oli e tecniche miste su carta”, di Maurizio Martelli. Alle 20.45, al teatro del patronato Costantini-Fiorentini a Ceneda, con ingresso libero, Insieme per Ceneda organizza lo spettacolo “Le bugie hanno le gambe corte” di Vittorio Barino e Martha Fraccaroli della compagnia Tarvisium Teatro di Villorba, nell’ambito della rassegna I borghi a teatro, organizzata dal Comune di Vittorio Veneto. Al termine dello spettacolo, brindisi offerto dagli organizzatori. Alle 21 concerto al Gands dei Riff Raff. DOMENICA 7 Lungo il centro storico di Serravalle si terrà il mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica. Ai giardini pubblici, presso la casetta di legno allestita accanto al presepe, il Consiglio di quartiere offre la cioccolata calda e l’aperitivo; esposizione di prodotti agroalimentari e, nel pomeriggio, brevi passeggiate a cavallo per i bambini a cura del Circolo ippico San Mamante. to: gli 8 milioni di lire del 1999 si sono trasformati, in base agli aggiornamenti Istat, negli attuali 4.919,52 euro. E il Comune può contare quando vuole gratuitamente, solo previa prenotazione, degli spazi della casa. Denaro prezioso, ma che non copre le spese di tutte le attività, che dunque sarebbero impossibili senza l’opera continua dei nostri volontari, che tengono aperto l’ufficio e la segreteria, coordinano le varie attività e la disponibilità degli spazi, procedono alla normale pulizia e manutenzione dei locali». Le attività che si svolgono sono le più varie, le associazioni le più disparate, dai filatelici ai botanici, dai teatranti agli astrofili, dagli incisori ai sub, e così via. Senza dimenticare le manifestazioni sportive e in particolare le gare di corsa campestre e ciclocross, che portano migliaia di atleti e spettatori da tutta Italia. Otto associazioni culturali hanno anche la propria sede a casa Fenderl (per sede si intende un armadio chiuso a chiave con le proprie cose, poi per le riunioni e l’attività gli spazi sono quelli comuni). Alle 21, al Gands, si esibiscono gli Achtung Babies. LUNEDÌ 8 Dalle 9 alle 19 in piazza Giovanni Paolo I sarà allestito il mercatino di Natale (vedi articolo a lato). MERCOLEDÌ 10 Alle 20.45, al teatro Lorenzo Da Ponte, per la stagione di musica, jazz, danza, prosa è previsto lo spettacolo del Quartetto di Venezia. Al pianoforte Mirco Ceci – Premio Venezia 2007 – con musiche di Mozart e Dvorák. Alle 17, allo Sportello Donna, ultimo incontro del ciclo “Cercare un lavoro: una questione anche femminile”. Alle 21 al Gregori’s suona il duo formato da Michele Pucci e Giulio Venier. Farmacie di turno: Zoia, via Fadalto Alto 86, Fadalto, telefono 0438-918947; Comunale, piazza Fiume 29, San Giacomo di Veglia, telefono 0438-500351. unedì 8 dicembre dalle 9 alle 19 mercatino di Natale in piazza Giovanni Paolo I, organizzato da Insieme per Ceneda in collaborazione con l’assessorato alle Attività produttive del comune di Vittorio Veneto. Per l’occasione saranno illuminate la fontana di piazza Giovanni Paolo I, la chiesetta di San Paoletto e la loggia del Sansovino. Oltre a tante idee per il Natale, proposte da un centinaio di espositori, prodotti lattieri e salumi locali e, inoltre, dolci, speck e specialità del Trentino Alto Adige. Alle 15 in piazza appuntamento con i canti del coro alpino Col di Lana di Vittorio Veneto diretto da Sabrina Carraro. Sarà inoltre attivo un chiosco con bevande calde gestito dagli Alpini di Vittorio Veneto, il cui ricavato andrà a finanziare i lavori di restauro della loro sede. L Guglielmo Scarabel Dal giugno scorso è agibile anche il piano superiore; per questo al pian terreno la Consulta sta allestendo una cucina e una mensa, spazi utilizzabili sia per gli incontri conviviali delle associazioni ma soprattutto per essere supporto logistico essenziale alle manifestazioni all’aperto, oltreché per il pranzo di utenti ed operatori del centro diurno L’incontro che segue i disabili adulti nella casa dal 2004. «Da quest’estate, con i maggiori spazi, l’attività CIOFS abato 6 dicembre a Castelbrando di Cison di Valmarino il Centro italiano opere femminili salesiane (Ciofs/Fp) di Vittorio Veneto inaugura l’anno formativo 2008/2009. Alle 15 Luciano Righi relazionerà su “Le prospettive della piccola media impresa nel processo di globalizzazione”. Coordina l’incontro Paolo Cescon, intervengono il sindaco Giancarlo Scottà e l’ispettrice Ciofs del Triveneto, suor Gianfranca Franceschin. A seguire, saranno presentati i corsi del Fondo sociale europeo per l’anno formativo 2008/2009 istituiti dalla Regione Veneto: “Tecnico nelle relazioni commerciali con l’estero” e “Progettista Cad in 3D”, attivi al Ciofs/Fp di Vittorio Veneto. Al termine, consegna dei diplomi ai corsisti 2007/08. Per informazioni: www.ciofsvittorioveneto.it, telefono 0438-940733. S nell’area è aumentata esponenzialmente – racconta Gianfranco Da Re, segretario della Consulta – nel solo mese di ottobre 2008 gli incontri sono stati oltre quaranta, quando nello stesso mese del 2007 erano stati 17; stanno nascendo nuove associazioni – in controtendenza rispetto alle altre realtà dove invece chiudono – che hanno come punto di riferimento l’area; in questo contesto sta riscuotendo grande successo “La fabbrica dei coriandoli”, l’associazione di cittadini e famiglie che, nata da pochi mesi per promuovere nel parco Fenderl attività naturalistiche, sportive, teatrali, sociali, culturali e ricreative, ha già superato i 300 soci». Ma dove vogliono arrivare Consulta e area Fenderl? «La convenzione scadrà nel 2014, ma bisogna essere lungimiranti, guardare ancora più avanti – conclude Scarabel – e progettare sempre. È una realtà fondamentale per la nostra città, sulla quale bisogna credere e investire. Le idee e i progetti di sviluppo a noi non mancano». Alessandro Toffoli ALDO MORO iazza Editore e ArchiP vi contemporanei di storia politica della Fondazione Cassamarca organizzano un incontro di presentazione del volume “Aldo Moro e Aldo Moro le convergenze democratiche” di Pietro Panzarino per giovedì 11 dicembre, Pierluigi Castagnetti alle 18, all’istituto alberghiero “Beltrame” in via del Carso, a Vittorio. Intervengono gli onorevoli Pierluigi Castagnetti e Renato Donazzon, e lo storico Ivano Sartor. Seguirà l’aperitivo. Dai nostri paesi Vittorio / Vittoriese 7 dicembre 2008 KOLL A VITTORIO LAVORI A SALSA gesc e comitato d’istituto organizzano alla scuola Santa Giovanna d’Arco per venerdì 12 dicembre “Verso il Natale - un momento di riflessione”. A portare la sua testimonianza sarà l’attrice cattolica Claudia Koll: alle 10.45 per gli studenti della scuola, alle 20.45 per tutti. Gli incontri si svolgeranno in aula magna. A onteggi attorno al lato nord della chiesa di Salsa: sono infatti iniziati i lavori per il rifacimento del tetto, per rimediare ai problemi di umidità: pioveva dentro e spuntavano chiazze e aloni sul soffitto. La spesa prevista è di 90 mila euro. I lavori dovrebbero durare circa tre mesi. P CONVEGNO SULL’INDIPENDENZA ederalismo, autonomia, indipendenza: quale futuro per i veneti?”, è questo il tema del confronto ragionato sui possibili cambiamenti istituzionali organizzato dal movimento “I veneti” per domenica 7 dicembre alle 9.30 nella sala conferenze del collegio Dante a Serravalle. Sono previsti interven- “F ANTOLOGICA DELL’ARTISTA NELLA SUA CAPPELLA In mostra l’“io” di Cillo C appella Maggiore rende omaggio al suo maestro, Luigi Cillo, 88 anni, pittore, scultore, ceramista. E lo fa con l’antologica “Immagini di spiritualità”, che presenta l’intero percorso di ricerca espressiva dell’artista, in campo pittorico, dagli anni Quaranta a oggi. La mostra, allestita nella galleria di via Giardino, offre allo sguardo opere di assoluta importanza, raramente in mostra al pubblico, come “La casa bianca”, esposta alla Biennale internazionale d’arte di Venezia del 1948. Cillo è autore anche di numerosi affreschi e dipinti sacri: Cenacolo (1967) nella chiesa della Pace a Colle Umberto, Battesimo (1968) nella parrocchiale di Fontanellette, Crocifissione (1987) nella chiesa Santi Pietro e Paolo a Vittorio Veneto, Il cammino dell’umanità (1997) nella chiesa di San Giuseppe a Costa di Vittorio Veneto. Solo per citarne alcuni. Quest’anno ricorre il 60º della realizzazione de L’ascensione realizzato nella parrocchiale di Cappella Maggiore. Della sua arte rimangono preziose testimonianze anche oltre oceano. Nel 1954, infatti, Cillo vinse il primo premio alla 2ª Esposizione nazionale di arti plastiche di S. Caetano do Sul (Brasile), che gli valse l’incarico di decorare l’atrio del cinema Vittoria, uno dei più ragguardevoli edifici della città di S. Paolo, e di affrescare la cattedrale di Matriz Velha, una delle chiese più note della città, costruita dai primi emigrati veneti. “Immagini di spiritualità” è stata curata da Duilio Dal Fabbro e sostenuta dall’amministrazione comunale. Rimarrà visitabile fino al 21 dicembre dal mercoledì al venerdì dalle 18 alle 20. Il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. Per informazioni: 0438-9321 (Comune di Cappella Maggiore). aestro, Cappella M Maggiore, il suo paese natale, la omaggia con l’antologica “Immagini di spiritualità”. «Nella mia vita ho fatto poche mostre, perché non mi piace esporre quello che sono dentro. Quando esponi i tuoi quadri va fuori proprio la tua parte più intima, il tuo pensiero intimo. Sono venuto all’inaugurazione solo perché me l’ha chiesto il sindaco, che rappresenta il paese». Chi è per lei l’artista? «L’artista è quello che re- ti di Antonio Guadagnini, leader Movimento dei sindaci del 20%, di Ulderico Bernardi, sociologo docente all’Università di Venezia, Rodolfo Piccin, magistrato vittoriese a Pordenone, Silvana Dal Cero, in rappresentanza del Movimento veneti. Presenta Ivan Salvador, coordina i lavori Giustino Cherubin. sta bambino, che porta con sé le cose primordiali, senza inquinamento. Dopo si inquina tutto. Fino a 7 anni uno è bravo, fa delle cose belle, poi comincia a sapere che c’era Raffaello e gli altri, comincia a imitare uno e l’altro, e molti s’inciampano e non fanno più niente. Io sono passato attraverso un po’ tutti ma poi ho capito che dovevo essere io. Poco, ma io». In 70 anni di ricerca artistica dove ritiene di essere arrivato? Cosa ha capito? «Che un quadro deve avere una sua fusione, una sua unione, non deve rappresentare una porzione di realtà, deve essere una sintesi. Capivo che dovevo uscire dalla logica di fare quello che l’occhio mi suggeriva. Dovevo io interpretare quello che vedevo. E qua il salto è grave e non lo fa quasi mai nessuno. I miei quadri più importanti sono gli ultimi, perché sono arrivato finalmente a capire cos’è, cosa deve essere un quadro». Cosa ha significato per lei l’arte sacra? «La possibilità di dipingere in grande». Francesca Nicastro CAPPELLA: DALL’8 DICEMBRE C’È IL PRESEPIO DEI TOSCANI VITTORIO, PAT FIRMATO a Natività di casa Toscani a Cappella Maggiore, in via Borgo Gava 47, sarà scoperta lunedì 8 dicembre, intorno alle 10, alla presenza dei parroci del paese. Quest’anno Nereo e Walter Toscani, padre e figlio, hanno ampliato e innovato l’area su cui si snoda il loro presepio aggiungendo giochi di luce e di acqua e diverse costruzioni li assessori all’Urbanistica regionale Marangon e provinciale Conte hanno sottoscritto martedì scorso con il sindaco di Vittorio Veneto Scottà l’accordo che porterà all’adozione del Piano di assetto territoriale (cosiddetto Pat, l’ex Prg) del Comune. Il Piano perseguirà tre obiettivi: la valorizzazione del patrimonio architettonico ed ambientale, la riqualificazione della qualità abitativa, il recupero delle produzioni agricole locali (particolarmente di nicchia) anche a fini turistici. In particolare sono previsti interventi sulla residenzialità e la riqualificazione della zona industriale, definendone anche un nuovo rapporto con la città. Infine si intende potenziare le infrastrutture viarie interne. L in legno. Il presepe Toscani si caratterizza anche per un incredibile numero di statuine e di capanne, sempre realizzate a mano, nonché per sentieri in pietra di selce e corteccia, che rendono la scenografia estremamente armoniosa. La Natività è visitabile tutti i giorni e resterà aperta sino al 28 febbraio. RP Il presepio di Nereo e Walter Toscani G 25 BREVI VITTORIO VENETO MESCHIO: processione col Vescovo per l’Immacolata Lunedì 8 dicembre, alle 14.30 nella parrocchiale di Meschio, ci sarà un momento di preghiera e riflessione, cui seguirà la consueta processione con la statua dell’Immacolata per le vie adiacenti alla chiesa. Presiederà la funzione il vescovo Corrado. FORMENIGA: la Fanfara alpina ai festeggiamenti dell’Immacolata “Festeggiamenti dell’Immacolata” in corso a Formeniga: chiusura lunedì 8 dicembre con alle 10 la messa animata dal coro parrocchiale, alle 12 pranzo comunitario su prenotazione (0438-919006), alle 14.30 vespri solenni della Beata Vergine con processione accompagnata dalla Fanfara alpina di Conegliano, che alle 15.30 si esibirà in concerto. SALSA: per Santa Barbara Vigili del fuoco, marinai, artiglieri e genieri festeggiano la loro patrona santa Barbara: domenica 7 dicembre alle 10 partecipano a una messa nella chiesa di San Michele a Salsa, a seguire deposizione di una corona al monumento ai caduti in piazza del Popolo, dove sarà allestita una mostra di mezzi. SANTI PIETRO E PAOLO: messa con mons. Ovidio Poletto Il vescovo di Concordia-Pordenone Ovidio Poletto è stato parroco in una sola parrocchia in diocesi: Santi Pietro e Paolo, dal 1973 al 1988. Forte è rimasto il legame. E infatti sabato 6 dicembre alle 18 monsignor Poletto è di nuovo nella chiesa di mattoni rossi per celebrare una messa in occasione del suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale. Segue un momento di festa al patronato La Tenda. SERRAVALLE: il Vescovo e il battesimo Giovedì 11 dicembre, alle 20.30 al patronato di Serravalle, il vescovo Corrado Pizziolo affronta “Peccato! Originale e/o quotidiano? - La liberazione dal peccato originale e dal peccato del mondo”. Per il ciclo “Riscoprire il battesimo” organizzato dalle parrocchie di Sant’Andrea, Santa Giustina, San Lorenzo, Serravalle e Val Lapisina. Bandòt da nord a sud della città Venerdì 5 dicembre è la vigilia di San Nicolò: ritrovi per andare come da tradizione a tirare i bandot alle 17.30 davanti al patronato della Cattedrale e davanti alla chiesa di Sant’Andrea, mentre alle 18 a Forcal presso l’osteria Concordia. Giovanni Colombo, “gazzella zoppa” Lunedì 8 dicembre, alle 17 al centro di lavoro guidato gestito dalla cooperativa Fenderl alle Filande a San Giacomo, Giovanni Colombo presenta il suo libro “La gazzella zoppa (piccolo, brutto e cattivo...)”, autobiografia ironica per raccontare come la poliomielite sia un ostacolo che può essere superato. Introduzione al libro di Massimo Ciacchi, letture di Simone Carnielli. Teatro a Ceneda Al patronato della Cattedrale sabato 6 dicembre alle 20.45, per “I borghi a teatro”, la compagnia Tarvisium Teatro di Villorba propone “Le bugie hanno le gambe corte”. Ingresso libero e brindisi augurale finale. Monumento all’alpino Sabato 6 dicembre, alle 10 nel giardino a sud della chiesa di Sant’Andrea, viene inaugurato il nuovo monumento all’alpino. È opera dell’artista Antonio Bottegal di Feltre. Il monumento è ancora coperto 26 Dai nostri paesi Vittoriese 7 dicembre 2008 BREVI VITTORIESE SALTANO GLI 85 MILA EURO PER FREGONA FORANIA: incontro di preghiera per famiglie ricordando Papa Luciani Provincia: niente soldi per il Pizzoc H ai trovato una casa. Dopo una lunga trattativa hai fissato il prezzo. Hai ottenuto un mutuo. Il martedì firmi il contratto: sembra la fine gloriosa di questo estenuante percorso. Il venerdì la banca decide di ridurti il mutuo del 18%. E i soldi adesso dove li trovi? È la domanda a cui deve rispondere il sindaco di Fregona Giacomo De Luca. La casa della metafora sono i 77 ettari di Pizzoc: martedì 25 novembre il consiglio comunale ne ha approvato l’acquisto: 525 mila euro. Di cui solo 175 mila (sembrava) del Comune di Fregona: De Luca sapeva di poter contare su contributi di 250 mila dalla Regione e di 130 mila dalla Provincia. Sapeva. Solo che lunedì 24 s’era “TAGLINO LA PROPAGANDA!” ella persona del presidente Muraro, la Giunta pro«muneNdivinciale si era impegnata ufficialmente col CoFregona. Ora per dissidi interni alla maggioranza si rimangia quell’impegno. È grave». Claudio Dus, consigliere provinciale sarmedese del Pd, ha seguito e sostenuto dall’inizio la vicenda Pizzoc e non accetta la piega che ha preso. «Se proprio si volevano dare fondi a quella non meglio precisata voce di “problematiche del lavoro”, perché non si sono andati a togliere dalle ricche spese di pubblicità e propaganda? L’impegno verso il Pizzoc va rispettato, per salvaguardare il territorio e i suoi risvolti occupazionali ed economici». AT riunita a Treviso la Commissione bilancio, per esaminare la variazione al bilancio 2008 (l’ultima). La variazione che conteneva i 130 mila per il Pizzoc. Ma Forza Italia aveva proposto, e la Lega accettato, un emendamento, che a questi 130 mila ne toglieva 85 mila per devolverli alle misure contro la crisi economica. Fine nobile, ma... proprio al Pizzoc bisognava toglierli? “Non c’erano altre possibilità”, dice Giampietro Favaro di Forza Italia. Mentre Noemi Zanette era una e trina: come consigliere comunale d’opposizione a Fregona s’è astenuta sull’acquisto del Pizzoc perché d’accordo con il principio ma critica con l’assenza di progetti post-acquisto; co- me assessore provinciale al bilancio aveva trovato i fondi per il Pizzoc; come esponente della Lega ha difeso l’emendamento. Al punto che nel consiglio provinciale di venerdì 28 questo non è stato neppure messo ai voti: la giunta lo ha fatto proprio. Addio 85 mila euro su 480 mila esterni su cui Fregona contava per l’acquisto. «Resto sereno. E troverò questi 85 mila euro entro il 31 dicembre», si impegna pubblicamente De Luca. Certo, magari si potrà trovare una scappatoia, con i finanziamenti provinciali solo rinviati al bilancio 2009. Certo, la crisi economica è più importante del Pizzoc. Probabilmente alla fine l’acquisto si concluderà lo stesso. Però il centrodestra in Provincia era lo stesso che aveva votato a gennaio una mozione in consiglio pro Pizzoc che impegnava la Provincia a «rendersi disponibile per azioni concrete» compreso «l’acquisto dei beni». E su tutte le voci sul Pizzoc come strumento di contrattazione politica tra Fi e Lega o come leva di ripicca sul centrosinistra e su De Luca, teniamo a mente la lezione di Giulio Andreotti... Tommaso Bisagno A distanza di 50 anni dall’ordinazione episcopale di monsignor Albino Luciani e dal suo ingresso a Vittorio Veneto come vescovo, ci sarà, sabato 6 dicembre, un incontro di preghiera rivolto in modo particolare ai ragazzi del catechismo della forania Pedemontana e alle loro famiglie. L’inizio è fissato per le 14.30 nella chiesa cattedrale di Vittorio Veneto. “Con papa Luciani, anche tu postino di Dio” è il titolo dell’esperienza di preghiera che sarà presieduta dal Vescovo. A monsignor Corrado Pizziolo i bambini rivolgeranno alcune domande inerenti la Fede, la Speranza e la Carità. Sono queste le tre virtù che monsignor Albino Luciani indicava spesso ai fedeli vittoriesi e, una volta diventato papa, ai cristiani del mondo intero, in quanto fondamento di tutta la vita cristiana. MONTANER: i minatori festeggiano santa Barbara Il gruppo Ex Minatori di Montaner organizza domenica 7 dicembre festeggiamenti per la patrona santa Barbara, la cui solennità liturgica ricorreva giovedì 4 dicembre: alle 11 raduno in località Pont, alle 11.30 via al corteo e deposizione di una corona presso il monumento ai caduti sul lavoro davanti alla chiesa di Montaner: 21 colpi a salve verranno sparati in onore della santa. SARMEDE: seconda domenica di Fiere del teatro Seconda domenica delle Fiere del teatro: domenica 7 dicembre a Sarmede dalle 10 alle 18 venticinque postazioni d’artisti e 3 attrazioni itineranti, oltre al mercatino, animano l’intero centro di Sarmede. Due spettacoli principali in piazza Roma, alle 12.30 e alle 17.30. Dettagli del programma su www.ilpaesedellefiabe.it. Organizza la Pro loco di Sarmede. CAPPELLA: Immagini e corrispondenza dal fronte Si inaugura venerdì 5 nella sala A del Comune di Cappella Maggiore “1915-1918 Immagini e corrispondenza dal fronte. Collezione Corrado Modolo”, mostra organizzata dal locale gruppo Alpini e dal Gruppo ricerca pittorica. Alle 19, l’inaugurazione sarà accompagnata da videodocumenti cinematografici dell’epoca a cura di Walter Dal Cin. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30. Informazioni: Alberto De Stefani, telefono 0438-930052. PROTEZIONE CIVILE CAPPELLA-FREGONA Nuova sede ad Anzano associazione di volontariato Protezione civiL ’ le Cappella Maggiore-Fregona può contare su una nuova sede operativa e su uno spazio da utilizzare per i propri mezzi, entrambi messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Cappella Maggiore Al centro sociale “Don Giovanni De Nardo” di Anzano il gruppo, formato da 43 soci, è ora ospitato nell’ex sede della Pro loco, che si è a sua volta trasferita nell’immobile di via Giardino. Quanto attuato costituisce un nuovo passo in avanti in vista di quella che sarà la soluzione definitiva che si attuerà con la realizzazione di un nuovo magazzino grazie anche ad un contributo regionale. Per il momento i mezzi in dotazione all’associazione vengono ricoverati presso il campo sportivo di Cappella Maggiore, in un locale ricavato sotto alle tribune. Oltre alla stipula della convenzione inerente la sede, un secondo documento è stato sottoscritto dal presidente della Protezione civile e dal sindaco. «Abbiamo firmato – spiega il presidente dell’associazione Michele Gava – una convenzione sul servizio di monitoraggio per la salvaguardia del territorio, con particolare attenzione agli incendi. Il nostro compito è quello di segnalare al Comune eventuali situazioni di pericolo come la presenza di un albero che sta cadendo, un terreno che sta franando, di fuochi pericolosi o di qualsiasi cosa che metta a repentaglio l’incolumità dei cittadini. Di volta in volta realizziamo un calendario delle uscite che trasmettiamo al sindaco e ai carabinieri». La convenzione è stata firmata solo con il Comune di Cappella Maggiore, ma è già stato avviato un dialogo con il Comune di Fregona per un impiego dei volontari in tal senso anche all’interno del proprio territorio. Prosegue intanto l’impegno dell’associazione nella formazione, nella sensibilizzazione e nella partecipazione ad iniziative locali e sovracomunali quali esercitazioni e incontri. Naturalmente, sottolinea il presidente Michele Gava, le porte della nuova sede sono sempre aperte per tutti coloro che volessero conoscere meglio l’associazione o entrare a farne parte. Gerda De Nardi Dai nostri paesi Quartier del Piave 7 dicembre 2008 27 FARRA: UNA SFILZA DI EVENTI PER IL “NATALE SOLIDALE” cresciuta, e molto, È l’iniziativa del “Natale Solidale” inventata quattro anni fa dall’assessore alla famiglia del Comune di Farra Paolo Brugnera. Centro propulsore della manifestazione resta il mercatino allestito nei locali della Mostra del Prosecco il 6, 7 e 8 dicembre. Gli espositori sono soprattutto associazioni locali e classi della scuola primaria dell’istituto comprensivo “G. Zanella” di Farra. Intorno al mercatino tanti interessanti eventi, alcuni collaudati altri nuovi di zecca. Come la consegna dell’Oscar del Volontariato sabato 6 dicembre alle 20.30 nei locali della Mostra. Domenica 7 alle 20.30 all’auditorium Santo Stefano di Farra concerto del “Natale Solidale” del coro Monte Cimon. Lunedì 8 alle 17 i Marciatori del Prosecco portano la fiaccola da Col San Martino a Soligo dove, alle 18, viene acceso il grande albero sul colle San Gallo. In programma inoltre: dimostrazioni e competizioni della squadre sportive che sono attive nel territorio comunale; ce- ne su prenotazione presso gli alpini e le pro loco dei tre paesi del Comune; giochi e teatro per bambini (domenica e lunedì alle 15 a Col San Martino). In concomitanza con il mercatino è allestita la mostra fotografica “Col San Martino nel Novecento. Un viaggio nel tempo e nello spazio”, con oltre 100 fotografie SOLIGO: il Vescovo al Bon Bozzolla E il catechismo viene per ultimo «C giorno di Pasqua – ricorda il 73enne parroco di Moriago –. “Don Dino, ci dispiace, ma dobbiamo recuperare una partita e non ci sono altre date”, mi hanno detto. Ma non è certo questo il metodo d’approccio alla questione. Considerate poi le numerose testimonianze di affetto e solidarietà che ho ricevuto in queste settimane: “Meno male che qualcuno solleva il problema”, con queste parole alcuni genitori si sono complimentati». Resta, dunque, il problema della convivenza tra parrocchia e attività scolastiche ed extra-scolastiche, in un frenetico valzer di orari e luoghi ricreativi che coinvolge adolescenti e genitori. Spesso senza lasciare tracce significative, né educative, né sportive, vista la tendenza a provare (senza convinzione) e abbandonare (senza rimorsi) almeno un paio di discipline prima dei tredici anni. E la parrocchia? “L’ultima porta a destra”, verrebbe da dire, parafrasando la risposta che ci viene data al ristorante quando chiediamo dei servizi igienici. Basta scorgere gli “incastri” di don Dino: catechismo alle 14 (durante la settimana) per le classi elementari e medie, alle ore 14,45 (al sabato) per i cresimandi di terza media e prima superiore. Resta il problema per chi frequenta le scuole primarie private di Pieve di Soligo e Valdobbiadene. E ovviamente per chi va alle scuole superiori, il casus belli che ha originato l’intervento dalle nostre pagine del parroco moriaghese. «Qui il problema rimane, non solo per i giovani, ma anche per gli animatori - dichiara don Dino -. Avevamo sempre fatto i gruppi parrocchiali di lunedì sera, ma quest’anno il lunedì non va più bene per tutti. Stiamo provando il martedì, ma anche il martedì non va bene a qualcuno. E così i ragazzi non riescono a trovarsi tutti i Agenda QUARTIER DEL PIAVE SABATO 6 Dalle 10 alle 11.15 nella biblioteca di Colbertaldo Daniela Castiglione propone letture per la pace, ovvero quattro fiabe da Afghanistan, Cambogia, Sierra Leone e Kurdistan. Partecipano anche alcuni volontari di Emergency. Per bambini da 6 a 11 anni. Alle 13.30 parte dal parcheggio dello stadio di Pieve di Soligo il gruppo partecipante alla passeggiata guidata da Gianni Marciano a Collalto. Organizza l’Università Adulti. A Fontigo, nella villa Aida, apre la mostra di pittura di Lam Erzlummel, pittore sloveno membro del gruppo Humal Collective. L’esposizione, realizzata dall’associazione Legambiente Sernaglia-Cea Mediapiave, chiuderà i battenti domenica 14 dicembre (ora- ri: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19). Alle 21 nella palestra comunale di Moriago la compagnia Asolo Teatro in “Mai spunciar ’a tersa età”. Entrata libera. DOMENICA 7 Alle 20.45 nella chiesa arcipretale di Vidor, Concerto della Solidarietà, organizzato da scuole, associazioni e gruppi spontanei. Partecipano la locale schola cantorum e il coro “San Nicola” di Fontigo. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Il Nostro Domani e all’associazione Fiorot. LUNEDÌ 8 Alle 14 San Nicolò sfila per le strade di Moriago sopra il suo carretto trainato dall’asino e accompagnato dalla banda musicale. ciazione Viezzer per sostenere la comunità alloggio per disabili di via Carlo Conte a Soligo e un progetto legato all’attvità missionaria di padre Casagrande nel Malawi e in Zambia. BREVI QUARTIER DEL PIAVE LE REAZIONI ALL’INTERVENTO DI DON MILANESE osa vuole... Ormai si gioca sui minuti, per non dire quasi sui secondi. L’importante, se non altro, è essersi confrontati con le famiglie, le scuole, le associazioni sportive e ricreative. Confronti anche vivaci, ma comunque positivi. Anche se poi alcuni problemi restano». Don Dino Milanese ci ha fatto l’abitudine, ma non demorde, convinto che anche le attività parrocchiali, strette tra un rientro scolastico, una lezione di musica e un allenamento di calcio o pallavolo, debbano godere di uno spazio adeguato. Ma, soprattutto, di una loro dignità. Perché anche il catechismo, il gruppo parrocchiale e, quindi, il “fare comunità” in oratorio o in chiesa, è un’esperienza educativa, una piastra sul viale della vita cristiana. «Pensi che la scorsa primavera alcuni ragazzi della comunità hanno giocato una partita di calcio il che testimoniano i momenti significativi, le attività, le trasformazioni del territorio di Col San Martino e della sua gente. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto all’asso- Lunedì 8 dicembre alle 16.30 il vescovo Corrado celebra la messa nella casa di riposo Bon Bozzolla di Soligo in occasione della festa dell’Immacolata protettrice della struttura. VIDOR: incontri di preghiera con gli sposi feriti negli affetti Don Dino Milanese martedì, rinviando o spostando gli incontri. Questo vuol dire essere impossibilitati a fare attività con continuità o, in altre parole, a fare l’attività. Sono il primo a dire che lo sport o l’attività di psicomotricità per i più piccoli sono indispensabili chiude il parroco - ma non sono tutto, non possono essere tutto, nella crescita di un ragazzo». Glauco Zuan RESTAURO poco più di un anno dalA l’avvio dei lavori, è terminato il restauro dell’affresco “La pentecoste degli apostoli” realizzato nel 1925 sulla cupola della chiesa di Moriago dal pittore veneziano Guido Cadorin. Il costo dell’opera è di 283mila euro, con finanziamenti per 75mila euro da Fondazione Cassamarca, 90mila euro da due ministeri e 25mila euro dalla Cei (8 per mille). Sarà dunque di 93mila euro l’apporto finale della parrocchia, dei quali 38mila già coperti da offerte. BERNARDI E BURATTI A PIEVE DI SOLIGO enerdì 5 dicembre alle 17.30 nell’auditorium Vdella biblioteca di Pieve di Soligo il prof. Ul- derico Bernardi, docente di Sociologia dei processi culturali a Ca’ Foscari, tiene una relazione su “Insalatiera etnica e identità veneta, costruire nuove sicurezze in una società anarchica e individualista”. Terzo appuntamento del corso di politica, promosso dalla Fondazione Fabbri, che termina con l’intervento del prof. Carlo Buratti, ordinario di Scienze delle Finanze all’Università di Padova, sul tema “Tagliare la spesa pubblica: federalismo e finanza locale”. L’appuntamento è per giovedì 11 dicembre alle 17.30 all’auditorium della biblioteca comunale di Pieve di Soligo. Proseguono gli incontri di preghiera insieme a coloro che sono feriti negli affetti e nelle relazioni familiari promossi dalla Commissione Famiglia del Quartier del Piave presso le casa delle suore Serve di Maria Riparatrici di Vidor. Venerdì 12 dalle 20.30 alle 21.30 la preghiera è dedicata al tema “Mani che salvano e sorreggono”. FARRA: laboratorio teatrale Giovedì 11 dicembre alle 20.30 nella sala riunioni della Biblioteca di Farra di Soligo viene presentato il laboratorio teatrale per ragazzi e adulti. Organizza l’assessorato alla Cultura. SOLIGHETTO: mercatini, prodotti tipici e teatro parrocchiale Entra nel vivo la rinata festa patronale di Solighetto. Sabato alle 21.30 concerto di canti popolari dei “Cantori di filò” e lettura di poesie dialettali di Sergio De Stefani e Terenzio Gambin. Domenica 7 spazio ai sapori e al teatro: alle 9 cominciano la degustazione di prodotti tipici da tutta Italia e la mostra del radicchio Trevisano e Castellano e alle 20.30 nel teatro la compagnia parrocchiale “La Malintesa” propone il suo annuale appuntamento con la commedia (replica lunedì 8 alla stessa ora). Lunedì 8, festa dell’Immacolata, nelle vie Brandolini e Fabbri mercatino artigianale (dalle 8 in poi), marcia dell’Immacolata (alle 9) e processione con la stauta della Madonna (alle 14,30). Durante i festeggiamenti funzionano lo stand enogastronomico e la caneva ricavata nel campanile. FONTIGO: Mago Merlino e canzoni felici accolgono San Nicolò San Nicolò viene accolto con tutti gli onori nella piazza di Fontigo il pomeriggio di domenica 7 dicembre. Apre la festa la banda musicale di Segusino (alle 14), a seguire lo spettacolo teatrale per bambini “Mago Merlino e il magico Natale (14.20), e le canzoni felici di Dino Maraga (15). Alle 15.30 arriva San Nicolò. La festa continua con le letture animate (dalle 16.15) e con i laboratori creativi “GiocaNatura a Natale” per bambini da 6 a 10 anni dalle 16.45 alle 18 al Cea Media Piave (nell’ex scuola elementare). I laboratori sono in programma anche sabato 6 dalle 15 alle 18. Organizzano il Comune e le associazioni di Fontigo. FONTIGO: concerto con 4 cori Per la festa del patrono San Nicola concerto con quattro cori nella chiesa parrocchiale di Fontigo sabato 6 dicembre alle 20.45. Le voci bianche del coro Piccole Note di Fontigo si uniscono a quelle del coro “Toscanini” di Carbonera. La Schola Cantorum di Sedico propone prezzi di Mozart, Arcadelt, Frisina. Infine il coro San Nicola di Fontigo spazia da un inno ambrosiano del IV secolo a una rielaborazione del vivente T. Visioli. 28 Dai nostri paesi Bellunese - Vallata UNA VIA DEDICATA AL PAESE VALDOSTANO 7 dicembre 2008 MEL L’8 Filò e poesie di Comiotto CISON: festa per i 20 anni dell’Università “Don Bosco” unedì 8 dicembre nella piazza centrale di Mel si aspetta il Natale tra poesia, musica e folklore. Alle 17 comincia il Filò tra storie e lavori passati, alle 19 viene presentato il libro di poesie di Edoardo Comiotto, alle 20 c’è l’accensione dell’albero e a seguire canti sotto l’albero di Natale con il coro Goitre. L’Università degli adulti “Don Bosco” riprende la propria attività martedì 9 dicembre alle 10.15 al teatro La Loggia con una festa per i 20 anni di vita. Verrà presentato il programma 2009 predisposto dal direttore, il salesiano don Giuseppe Candido. Le lezioni cominceranno il 20 gennaio prossimo. Martedì 16 dicembre gli “alunni” si ritroveranno alle 10 nell’ex latteria di Cison per una messa in preparazione al Natale. Cogne, Mel non dimentica L N ella zona produttiva di Mel, in località Fontanella, ora c’è una via Cogne. L’iniziativa dell’amministrazione comunale di Mel segue quella di Trichiana, dove qualche mese fa è stato intitolato un parco ai Trichianesi nel Mondo. Allo scoprimento della targa sono intervenuti i sindaci di Mel e quello di Cogne con un nutrito gruppo di cittadini, numerose autorità, l’assessore regionale Oscar De Bona e i rappresentanti dei gruppi Ana, della Famiglia Bellunese ex emigranti Sinistra Piave. «Anche mio padre ha lavorato nelle miniere di Cogne per un certo periodo - ha confidato al termine della benedizione della targa don Stefano Sitta, parroco di Villa di Villa -.Vorrei poter venire anch’io una volta a Cogne per vedere i luoghi dove mio padre è emigrato». «Con questa intitolazione - ha ricordato il sindaco Dalle Sasse vogliamo ricordare tutte quelle persone che sono partite da Mel alla ricerca di fortuna nelle miniere di Cogne in Val d’Aosta, ma anche nelle altre miniere in Europa! In questo luogo che è luogo di lavoro che ha dato da possibilità a molti nostri emigranti di ritornare a casa dopo anni di emigrazione in giro per il mondo, come amministrazione abbiamo sentito il dovere di ricordare tutti i nostri emigranti» Nelle miniere di ferro della Colonna o di La Thuile emigrarono molti zumellesi partiti dalle frazioni di Carve, Pellegai, Samprogno e Zottier. Il sindaco di Cogne Bruno Zanivan, figlio di un emigrante di Carve, nel suo intervento ha ricordato come a Cogne i nostri minatori hanno trovato un lavoro ma anche una comunità che ha saputo accoglierli permettendo loro di integrarsi bene. «Oggi qui siamo una famiglia unita. Insieme faremo sicuramente ancora qualcosa di interessante come voi, con la vostra solida- rietà, avete fatto in occasione dell’alluvione che colpì le nostre zone nel 2000». Originaria di Carve è la mamma del capogruppo degli Alpini di Cogne Dario Jantet in Zanivan («abbiamo ancora una casetta al Puner») mentre il capogruppo di Carve Maurizio Lorenzet ha il papà, Giuseppe, che ha lavorato per ben 27 anni nelle miniere di Cogne (dal 1943 in poi). In miniera a Cogne sono morti due zumellesi e altri sono mancati prematuramente a causa della pussiera contratta lavorando in miniera. Sergio Cugnach BREVI VALLATA Per la missione di S. Cruz l gruppo caritativo e misIchesionario di Mel “Vieni anTu”, organizza anche quest’anno il mercatino di Natale, nel tradizionale periodo dell’Immacolata. La manifestazione si terrà dal 6 all’8 dicembre nella sala al piano terra dell’oratorio di piazza Manzoni. Come di consueto verranno offerti capi di abbigliamento a maglia, lavori a uncinetto e tappeti realizzati con la lana preparata dagli anziani della casa di riposo. Ci saranno anche dei prodotti provenienti dalla Bolivia. I soldi che saranno raccolti verranno devoluti alla missione salesiana di San Carlos a Santa Cruz di Bolivia. Gli orari di apertura della mostra sono i seguenti: dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19.30. FOLLINA: prosegue la lectio divina Prosegue la Lectio divina di Avvento nell’Abbazia di Follina. Il prossimo appuntamento è venerdì 5 a scelta alle 16 o alle 20. Guidano i sacerdoti della forania della Vallata. CAMPEA: sagra di S. Andrea Volge al termine la sagra di S. Andrea a Campea. Venerdì 5 alle 19 arriva S. Nicolò con brulè e focaccia per tutti. Sabato 6 cena con baccalà, trippe e griglia. Domenica 7 appuntamenti culinari a mezzogiorno e alla sera. ARFANTA: in musica verso il Natale Domenica 7, alle 16 nella chiesa parrocchiale di Arfanta, il Gruppo ricreativo in collaborazione con il consiglio pastorale parrocchiale organizza il 3° Concerto di Natale con la Corale dei Laghi, il coro Ave Plavis di Ponte della Priula e gli organisti Carlo Barbierato e Sandro Carnelos. ZUEL DI QUA MESSA DI S. LUCIA el cuore dell’Avvento la liturgia ci fa N celebrare la memoria di santa Lucia. Anche a Zuel di Qua c’è una chiesa a lei dedicata, meta di pellegrinaggio della gente della Vallata e non solo. Il luogo è molto riposante, aiuta la preghiera, il silenzio, l’ascolto... Si prega non solo per il dono della vista, ma per poter essere trovati tra coloro che sono “beati perché vedono e riconoscono l’opera di Dio nella vita oggi”. Questo il calendario delle celebrazioni scandito dai rintocchi delle campanelle che diffondono la loro eco nella Vallata. Sabato 13 dicembre l’eucaristia viene celebrata alle 8.30, alle 10.30 presieduta da monsignor Francesco Toffoli, vicario episcopale per il coordinamento delle attività pastorali, e alle 14.30 canto dei vespri. Domenica 14 dicembre, alle 8.30, celebrazione dell’eucaristia. A CISON PER “STELLE DI NATALE” ANCHE CORNAMUSE, GRANDE GUERRA E MUSICA Non solo mercatino opo Follina tocca a CiD son ospitare il mercatino di Natale. Il 6 (dalle 14 alle 20), il 7 e l’8 dicembre (dalle 10 alle 20) in piazza Roma, nella scuola di musica e nell’ex latteria, in occasione di “Stelle di Natale”, una ventina tra artigiani e associazioni espongono i propri lavori: dalla cioccolateria al vischio, dalla lana cardata alle bambole. Al teatro La Loggia Donata Dal Molin e le sue allieve propongono le loro illustrazioni per l’infanzia (inaugurazione sabato 6 alle 17). Molte e interessanti le iniziative di contorno. Come l’allestimento del presepe a cura dell’Emporio Botanico di Treviso (sabato alle 10.30 in piazza) o il racconto delle feste religiose e delle tradizioni popolari dell’in- verno a cura di Gianluigi Secco (sempre sabato alle 20.30 al teatro La Loggia). Domenica 7 arrivano le cornamuse delle Baghe della Zosagna (alle 14). Lunedì 8 concerto di Natale della banda di Cison (alle 15 alla Loggia) e lettura di poesie e prose di Laura Voghera Luzzato con Sandro Buzzatti (voce) e i Barbapedana (musica) (sempre alla Loggia alle 18). Una sezione speciale della manifestazione è dedicata alla Grande guerra con la mostra di libri sull’evento a cura della libreria La Pieve e Kellermann Editore (nell’atrio del municipio aperta sabato 6 dalle 14 e domenica 7 tutta la giornata), i laboratori didattici dell’associazione Sintesi&Cultura (domenica 7 al teatro La Loggia alle 10), la presentazione del libro “La prima vittoria sul Piave dopo Caporetto: la scintilla della riscossa” di Beninatto e Merlo con accompagnamento musicale del Coro del Piave (sempre domenica alle 17 al teatro La Loggia). Dai nostri paesi Conegliano 7 dicembre 2008 IL COMUNE PER LE FAMIGLIE CON FIGLI E PER LE MADRI SOLE tantum a madri sole con figli minori, su proposta del servizio sociale; contributo pari a una quota mensile dell’assegno di maternità, erogato nell’anno 2008, entro sei mesi dal parto, a donne che non svolgono attività lavorativa e non hanno copertura assicurativa, inserite in nuclei familiari con valore Isee fino a 31.223,61 euro; contribu- to pari a una quota mensile dell’assegno per nucleo familiare erogato nell’anno 2008, ai nuclei familiari con almeno tre figli, con valore Isee fino ad 22.480,91 euro. Alla Caritas diocesana viene stanziato un contributo di 1.500 euro, riconoscendo l’opera di sostegno e tutela da sempre prestata a favore della famiglia e delle persone disagiate. NOVITÀ DI TELEMEDICINA AL REPARTO DI CARDIOLOGIA nel muscolo cardiaco (atriale e ventricolare) da dove sorgono le varie aritmie, eliminandole. Oggi, gli interventi di ablazione vengono compiuti introducendo manualmente le sonde (cateteri) nelle camere cardiache utilizzando le vie venose o arteriose. «Il limite dell’intervento è che esso – commenta ancora il primario Piero Delise – è fortemente dipendente dall’operatore e ha una precisione limitata insita nell’imperfezione umana. Con il robot il catetere viene invece azionato e manovrato da un “braccio meccanico”, che il medico comanda da un computer in cui esiste una mappa virtuale delle cavità cardiache. All’interno di questa mappa il catetere viene posizionato nella sede desiderata con un comando della consolle, che trasmette il movimento al robot grazie al software del computer». I vantaggi di questa innovazione nata negli Stati Uniti si riassumono in procedure più rapide, precise e sicure. Una di queste apparecchiature, che si stanno diffondendo in tutto il mondo, è attesa anche all’Ulss 7, cosicché la Cardiologia di Conegliano dovrebbe essere tra i primi in Italia ad acquistarla. MS a giunta comunale di Conegliano ha deciso di adottare per il mese di dicembre un provvedimento “una tantum” che andrà a beneficio direttamente, si stima, di circa 100 famiglie con bambini che vivono a Conegliano. Il Comune interverrà in automatico (e quindi senza necessità che venga fatta domanda). L’importo impegnato è di 21mila 200 L euro. Benefici e beneficiari: un contributo pari a una retta mensile di frequenza ai genitori di bambini residenti in Conegliano, inseriti negli asili nido comunali, escludendo da tale beneficio coloro a cui è applicata la retta massima per mancata presentazione di attestazione Isee o per valore Isee superiore a quanto previsto; contributo economico una Cuore controllato a distanza C ardiopatici monitorati da uno speciale telefonino e interventi sul cuore con un sofisticato robot. Queste le novità, e non da poco!, di Cardiologia a Conegliano, l’unità diretta da Piero Delise, anche fresco autore del fondamentale volume “Aritmie. Fisiopatologia e diagnosi: dall’ecg al mappaggio tridimensionale” con la collaborazione di Leonardo Corò, Roberto De Ponti, Roberto Mantovan, Elena Marras e Luisa Rampazzo. «Con la telemedicina è oggi possibile controllare direttamente a domicilio il buon funzionamento dei pacemaker impiantati – spiega Delise – grazie a una specie di “grande fratello” che vigila sui pazienti nel loro ambiente. Questo sistema trasmette i dati per via telematica al Centro di riferimento e Riguardo la robotica, già ha vantaggi facilmente operativa in alcune branintuibili per quanto ri- che della chirurgia, di reguarda la salute, la ge- cente è approdata anche stione organizzativa e il al laboratorio di elettrobenessere psichico del fisiologia per facilitare paziente. Infatti, il moni- l’ablazione. Intervento toraggio a distanza con- questo che consiste nel sente il rilievo tempesti- produrre lesioni mirate vo di anomalie negli apparecchi e in alcuni casi il controllo delle condizioni cliniche dei pazienti stessi. Con la telemedicina viaggiano i dati e non le persone: si evitano pertanto molti accessi all’ospedale e di fatto si eliminano le liste di attesa. Infine si crea nei pazienti un senso di protezione che ne riduce l’ansia e la paura CONEGLIANO: il primario di Cardiologia Piero Delise della malattia». Agenda Conegliano VENERDÌ 5 Dalle 9 alle 20, in via XX Settembre, piazza Cima e gradinata degli Alpini, mercatino delle feste. Prosegue sabato e domenica. SABATO 6 Dalle 14.30 alle 18, nella sala musica del Centro diurno anziani, Una proposta per la terza età organizza un pomeriggio musicale con ballo. Alle 17, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, Carmelo Ciccia spiega e commenta il canto VI del Purgatorio. Lettura di Maurizio Mellini. Ingresso libero. Alle 21, al teatro Accademia, Carlo, Goldoni & Giorgio. Ingresso a pagamento. DOMENICA 7 Anche oggi il centro storico della città è chiuso al traffico dalle 10 alle 17.30. Servizio di bus navetta da tre ingressi alla città. Alle 8.30, nel piazzale della chiesa di San Pio X, Festa di Santa Barbara. Alle 9.45, in centro città, celebrazioni della Festa di Santa Barbara: ritrovo presso il monumento al marinaio in via Papa Giovanni XXIII e deposizione corona. Alle 10.30 partecipazione alla messa nella chiesa di Santi Martino e Rosa. Segue pranzo associativo. Alle 10 visita al cimitero ebraico condotta dalla professoressa Marisa Zanussi. Alle 15.30 concerto di Natale in Duomo organizzato dalla Filarmonica Coneglianese e dal Coro Conegliano. Ingresso libero. Alle 21.30, al palasport comunale “Zoppas Arena”, Zucchero live in Italy. LUNEDÌ 8 Alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Scomigo, concerto di Natale dell’associazione Sant’Elena, cui seguirà rinfresco nella sala parrocchiale. rine Spaak in “Vivien Leigh - L’ultima conferenza stampa”. Informazioni al teatro Accademia 043822880, [email protected], www.teatroaccademia.it. Ingresso a pagamento. Alle 21, alla Zoppas Arena, concerto di Jovanotti. Ingresso a pagamento. MARTEDÌ 9 Alle 17 a Casa Toniolo ultima lezione del corso I diversi volti di Cristo nella cultura contemporanea. Relatore don Alberto Sartori. Alle 20.30, nell’auditorium del collegio Immacolata, quarta lezione del Corso di assistenza ai malati oncologici. Alcuni volontari della Fiorot propongono testimonianze sul loro servizio. MERCOLEDÌ 10 Alle 21, al teatro Accademia, Cathe- GIOVEDÌ 11 Alle 21, al teatro Accademia, il Coordinamento Danza Venezia propone Bianco Natale - Danziamo con il cuore”. L’incasso sarà devoluto all’associazione Amici del Burkina, alla pro Rett Ricerca, ai Medici con l’Africa e all’istituto La Nostra Famiglia. Ingresso a pagamento. Farmacia di turno: Modenese, viale Venezia 34/F, telefono 043861165. 29 CONVENTO CAPPUCCINI: FRATE MUORE A 45 ANNI Cappuccini di Conegliano e la Provincia Veneta dei Ivembre, Frati Cappuccini in lutto. Mercoledì scorso, 26 noè mancato all’improvviso nel convento di Conegliano fra Mauro Fabbian di 45 anni, sacerdote cappuccino, ordinato prete nel 1990 da monsignor Alfredo Magarotto, oggi vescovo emerito di Vittorio Veneto. Nato a San Martino di Venezze (Rovigo), padre Mauro Fabbian era giunto al convento di Conegliano nel 2002 ed è morto d’infarto nel corso del consueto riposo pomeridiano. Sempre partecipe alla vita di fraternità, lascia i confratelli in profondo cordoglio. Il rito funebre è stato officiato sabato scorso 29 novembre nella chiesa parrocchiale di Pernumia (Padova), paese in cui risiedono il papà, i fratelli, la sorella e il cognato. MS BREVI CONEGLIANO San Rocco: Caniato e Storiadentro Venerdì 5 dicembre, alle 17.20 nella sala San Rocco a Conegliano, lo storico e scrittore Luciano Caniato presenta il quinto volume di Storiadentro “Conegliano dal mito alla storia”. Ingresso libero. Organizza l’Università degli adulti e anziani. Cai e Ana: serata augurale Venerdì 5 dicembre, alle 21 all’auditorium Dina Orsi, ventiduesima serata augurale Cai-Ana Gruppo Città. Dilio Marengon propone la multivisione “Dolomiti. Attraverso l’occhio dell’aquila” mentre il Corocastel esegue i migliori brani del proprio repertorio. Ingresso libero. Trevisani nel mondo: trentennale La sezione di Conegliano dell’associazione Trevisani nel mondo (Atm) celebra, domenica 7 dicembre, i 30 anni della fondazione. Alle 9.45 è previsto il ritrovo, in sala consiliare, delle delegazioni e dei rappresentanti delle sezioni provinciali “Trevisani nel mondo” con saluto delle autorità civili e religiose; alle 11 corteo lungo via XX Settembre con l’accompagnamento della Fanfara dei Bersaglieri di San Donà di Piave; alle 11.15 messa in Duomo; alle 13 pranzo conviviale. Veglia presso i Dehoniani Lunedì 8 dicembre alle 17 la comunità Dehoniana di Conegliano di via Costa Alta propone una veglia di preghiera. Per informazioni: 0438-34150. “L’amore vince sempre” a Lourdes Nella sala Venturin di via Immacolata di Lourdes in Conegliano lunedì 8 dicembre alle 16 quarantasettesima replica de “L’Amore vince sempre” recital dedicato a papa Wojtyla. Versione speciale quella dell’8 dicembre: l’autore e interprete Paolo G. Russo, che per tutto il 2008 ha dedicato il recital alla Vergine di Lourdes nel 150º dall’apparizione, concluderà il ciclo annuale nella parrocchia di Lourdes con poesie e storie commoventi dei grandi papi mariani Luciani e Wojtyla. San Rocco: lettura in forma scenica Lunedì 8 dicembre, con inizio alle 16, nella sala San Rocco il gruppo “San Vincenzo Giovani”, presenta una lettura in forma scenica. L’ingresso è libero. Associazione Panizza-Zamboni: concerto pro ricerca sulla leucemia Martedì 9 dicembre, alle 21 al teatro Accademia, tradizionale concerto di Natale promosso dal Comune di Conegliano in collaborazione con l’associazione “Prof. G. F. Panizza e Dott. G. Zamboni” al fine di sensibilizzare il pubblico alla lotta contro la leucemia infantile e di raccogliere fondi a favore della 2ª Clinica pediatrica oncoematologica di Padova, diretta dal professor Luigi Zanesco. Protagonista della serata l’orchestra Filarmonia Veneta G. F. Malipiero che eseguirà un programma di musiche di L. Van Beethoven e J. Strauss jr. Ingresso unico: 10 euro (prevendite: libreria Canova telefono 0438-22680 e libreria Quartiere Latino telefono 0438411989). 30 Dai nostri paesi Coneglianese 7 dicembre 2008 ROVERBASSO / SIT IN DI “AMICA TERRA” Quell’area non s’ha da fare A mica Terra onlus, associazione ambientalista di Gaiarine, esprime la propria contrarietà all’area artigianale-industriale Pianca che sorgerà nella frazione di Roverbasso di Codognè. Domenica scorsa una quarantina di manifestanti si sono riuniti in prossimità dei cancelli di una sede staccata dell’azienda che fa complementi d’arredo. L’appezzamento destinato ad essere urbanizzato è di 210mila metri quadri; la ditta si è impegnata a realizzare, oltre al nuovo edificio produttivo per la propria azienda di 70mila mq, anche una serie di lotti artigianali, per un totale di 29mila metri quadri di superficie fondiaria destinati ad imprese artigiane. Il Pia- no urbanistico attuativo prevede anche la realizzazione, a carico della Pianca, di una pista ciclopedonale a margine della Sp 44, da Roverbasso a Codognè. Il progetto è partito nel 1997 e solo nel giugno scorso ha visto l’approvazione definitiva (e unanime) del consiglio comunale di Codognè. «Quello che si temeva si sta avverando - commenta Gilberto Carrer, referente di Amica Terra - un’area agricola di particolare pregio, zona umida, connubio quasi perfetto tra attività agreste e natura, sta per essere distrutta dall’ennesimo insediamento industriale». Un’area racchiusa tra il fiume Resteggia e il rio Cigana «corridoio ecologico tra la parte superiore della fascia di risorgiva, il bosco di Gaiarine e l’ambito fluviale del Livenza, sta per scomparire». Carrer ripercorre le tappe della zona industriale: «Bocciata per ben due volte dalle Regione Veneto, è poi stata dalla stessa approvata il 30 di- cembre 2003, malgrado sia stata giudicata dall’Ulss 7 “poco opportuna per la realizzazione di una zona produttiva” e dal Genio civile ritenuta “non idonea all’edificazione”». Non è la prima volta che Amica Terra scende in campo a difesa di quest’area; già nel maggio del 2002 aveva presentato le osservazioni alla variante per le zone produttive. «Non sanno i nostri primi cittadini che si è in piena insostenibilità ambientale? L’associazione invita tutta la popolazione a far pressione presso i propri sindaci affinché sia posta in essere l’opzione “zero consumo” di territorio libero». Erica Bet BREVI CONEGLIANESE S. LUCIA: adorazione eucaristica Il 6 dicembre, primo sabato del mese, dalle 20 alle 24 nella chiesa di Santa Lucia di Piave adorazione eucaristica con possibilità di confessarsi. S. LUCIA: il Vescovo in casa di riposo Giovedì 11 dicembre alle 16 il vescovo Corrado celebra la Messa nella casa di riposo di Santa Lucia di Piave. S. LUCIA: monumento in memoria degli americani deceduti un anno fa L’8 novembre in località Gabbiano a Santa Lucia di Piave sono stati commemorati i sei militari americani deceduti un anno fa sul greto del Piave in seguito alla caduta dell’elicottero su cui viaggiavano. Sonia Tadiotto ha realizzato un monumento, che proponiamo nelle foto, in memoria dei caduti, su commissione dell’amministrazione comunale di Santa Lucia. L’opera è intitolata “L’abbraccio della natura”. VAZZOLA: corso per donne straniere ROVERBASSO: la protesta di Amica Terra nella zona in cui verrà realizzata un’area artigianale Parte a Vazzola un corso di alfabetizzazione per le donne straniere residenti nel territorio comunale organizzato dall’assessorato ai Servizi Sociali, in collaborazione con la Provincia e con l’Ulss 7, con lo scopo di fornire gli strumenti necessari per muoversi in modo autonomo nella nostra società. COLLALTO MERCATINO E SAN NICOLO’ ine settimana con San Nicolò e il F Mercatino di Natale presso gli impianti sportivi di Collalto. Domenica 7 dicembre dalle 14,30 torna il tradizionale appuntamento con i più piccoli che, oltre a ricevere i pacchi dono, possono fare un giro sul carretto trainato da un asino e condotto da San Nicolò. Per i genitori non mancheranno una fetta di panettone con il vin brulè. Lunedì 8 dicembre dalle 9 alle 17 il Mercatino di Natale presenta le bancarelle con gli addobbi, i dolci della tradizione, le idee regalo e l’“Antico Croccante di Collalto”. INAUGURATA A COLLALTO Biblioteca libera! Riccardo ed Stentehai chiama 8 anni il primo udella Biblioteca Libera di Collalto, inaugurata domenica 30 novembre alla presenza del sindaco Montesel e dell’assessore alla cultura Scarpa. L’iniziativa è del Gruppo Animazione Giovanile di Collalto che ha allestito un primo scaffale di libri usati nella sede della ex scuola elementare e che andrà gradualmente a incrementare il patrimonio librario con acquisti e donazioni. Si tratta di una biblioteca senza bibliotecario, usufruibile quando i locali dell’ex plesso scolastico sono aperti, vale a dire in orario ambulatoriale del medico, tutte le domeniche e quando funziona il circolo-bar Acli, in occasione di eventi e manife- stazioni. La biblioteca è aperta anche ogni primo martedì del mese dalle 15 alle 17 per contatti e donazioni. Chi vuole leggere un libro lo preleva e compila l’apposito registro, cancellando il prestito alla riconsegna. I libri donati alla bibliote- ca vengono posti in un apposito spazio: ci penseranno i giovani a sistemarli e a riporli sugli scaffali. Gianfranca Tonon, tra i promotori più convinti dell’iniziativa, ha ringraziato l’associazione Festeggiamenti Collalto per aver donato il primo scaffale. Gruppo Festeggiamenti che, a sua volta, ha donato il primo libro, realizzato dai piccoli degenti del reparto di pediatria dell’ospedale di Conegliano. AM Il Gruppo di Animazione Giovanile che ha data vita alla biblioteca Dai nostri paesi Coneglianese 7 dicembre 2008 FRANCENIGO / FESTA PER PIERIN PIOVESANA Sposa Adalgisa, che resterà al suo fianco per ben 76 anni. Dal loro amore nascono tre figli, Fiorella, Eugenio e Oliviero, fondatori di uno dei più grandi gruppi del distretto trevigiano del mobile. Pierin è stato festeggiato alla grande a inizio novembre nella struttura dell’Arcuf di Francenigo. Il parroco don Piero ha celebrato la messa, animata dal coro e parteci- pata da circa 500 persone. Poi l’Arcuf ha servito il pranzo, offerto dai Piovesana, a circa 350 commensali. Presenti anche il sindaco Sonego, che di Pierin è nipote, e il prefetto Capocelli. Il festeggiato, che cammina ancora da solo ed è lucido di mente, ha seguito tutto con grande emozione e una punta di commozione. E ora appuntamento ai 101! A SAN VENDEMIANO LA PRIMA ASSEMBLEA COMUNALE pregiudizi. Rispetto ad alcuni temi etici la Chiesa è più avanti della cultura». Un uomo centenario! i giorni nostri tanti anziani arrivano ai cento anni. Ma di solito si tratta di donne. Per questo a Francenigo hanno festeggiato con tutti gli onori Pierin Piovesana, unico uomo in tutto il A territorio comunale ad aver tagliato il bel traguardo (contro 17 donne!). Nato il 1° novembre 1908 a Francenigo, dove è sempre vissuto, Pierin si mantiene facendo il contadino e il mediatore. Giovani “face to face” D a Facebook a “face to face”, ovvero diffidare dalle (false) relazioni virtuali per dare spazio all’incontro vero, tra persone. È questo il concentrato di un intero pomeriggio di lavoro e di una serata di festa vissuta dai giovani di San Vendemiano durante la loro prima assemblea delle parrocchie del Comune. Un confronto ricco e profondo ha aperto l’esperienza organizzata dalla Commissione giovani dell’Unità pastorale guidata da don Adriano Bellotto. Sul filo rosso della relazione, tema dell’incontro, è stata costruita una trama e l’opera di tessitura ora continuerà nei vari gruppi parrocchiali. Ecco qualche assaggio dell’in- treccio emerso. La diversità La diversità come momento di crescita, pur nella difficoltà, è emersa dai lavori di gruppo e dagli interventi degli ospiti. Come è accaduto per Manuela e il suo sentirsi diversa durante l’esperienza di volontariato vissuta in Ecuador. «Il mio rapporto con la diversità - ha affermato - è un rapporto non di chiusura ma di sfida in positivo». E ancora il racconto di Francesca, unica «bianca, ricca e europea» in una favela abitata unicamente da afrodiscendenti. «La diversità come unicità ha detto - diventa valore quando ci permette di essere persone e di tessere relazioni». VISNADELLO DI S. VENDEMIANO È tornato il Cristo dei Cisotto el nostro territorio N la Grande Guerra ha lasciato non solo brutti ricordi ma anche segni di fede. Come è successo a Visnadello di Sotto a San Vendemiano dove, proprio novant’anni fa, per ringraziare il Signore della fine del conflitto bellico, le famiglie del luogo vollero innalzare un’edicola con un crocifisso. Il ricordo delle sofferenze patite in quel periodo è legato, in particolare, alla storia del Cristo che oggi purtroppo è andato perso. Fu trovato da una donna della famiglia Cisotto in cima a un gelso, probabilmente abbandonato dai soldati stranieri che erano accampati nella zona. La donna lo raccolse e lo portò alla villa padronale e lì se ne occuparono facendo allestire un capitello ligneo con la croce dove posarono il Cristo ritrovato. Vi rimase per tanti anni: il Cristo dei Cisotto era La Chiesa è troppo rigida? L’hanno detto loro: «Noi giovani sentiamo la Chiesa lontana, vorremmo che fosse più moderna, soprattutto rispetto ad alcune tematiche quali la scienza e l’etica. Siamo giovani contenti di appartenere alla Chiesa ma c’è l’esigenza che sia più elastica, pur non rinnegando se stessa». A dare loro risposta è stato il vescovo Corrado. «Spesso - ha sottolineato - la Chiesa viene accusata di essere troppo rigida, ad esempio si dice che è sessuofoba o omofobica. Si leggono titoli di giornale di una superficialità che non fa onore né a che diffonde certe cose né a chi le ripete senza conoscerle. Bisogna andare in profondità e capire le ragioni della Chiesa senza un punto di riferimento. Quando passava la processione delle rogazioni, una bella tradizione ancora viva, ai piedi del Crocifisso c’era sempre un altarino fiorito e il sacerdote si fermava per la benedizione nelle quattro direzioni. Per l’incuria dell’uomo e il passare del tempo tutto è andato in rovina. Il novantesimo anniversario della conclusione della guerra è diventato momento propizio per rendere onore a quanto fatto dagli avi. I giovani Cisotto, passando parola tra i vicinanti e con l’aiuto economico di due persone speciali, hanno provveduto al restauro di un Crocifisso perché l’originale non c’era più. 31 RUA DECORAZIONI ltime due lezioni del Ucorso di decorazioni Pierin Piovesana natalizie nella biblioteca di Rua di Feletto. Venerdì 5 alle 20 laboratorio per adulti dedicato all’angelo conchiglia. Sabato 6 alle 14.30 sono attesi i bambini per decorare la lavagnetta. Per informazioni: 0438-486117. BREVI PONTEBBANA GAIARINE: lotti Peep in vendita I giovani meritano un ascolto maggiore «I giovani dovrebbero essere ascoltati di più. I ragazzi vedono gli organi decisionali della società che fanno cose che non corrispondono alle esigenze della gente». Come ascoltare i giovani? «Un Comune - ha esemplificato Willy Mazzer, esperto in politiche giovanili - chiese ai giovani quali erano i loro bisogni. Fecero la proposta di uno spazio per trovarsi. Lo spazio venne realizzato e loro non ci andarono. Questo fa capire che non bisogna fare per i giovani, ma con i giovani». Il Comune di Gaiarine ha in questi giorni pubblicato il bando per l’assegnazione di lotti nel Piano di edilizia economica popolare in diritto di proprietà. Si tratta di sei lotti residenziali in area già urbanizzata immediatamente edificabili. Possono presentare domanda cittadini italiani, residenti o non residenti nel Comune di Gaiarine, privi di altro alloggio adeguato, in possesso di precisi requisiti stabiliti nel bando. Il prezzo di assegnazione è interessante collocandosi a circa metà del prezzo di comune commercio di aree edificabili simili a libero mercato. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il giorno 22 dicembre 2008. Possono concorrere anche le cooperative edilizie e loro consorzi nonché le imprese edili e loro consorzi. Proposte concrete I giovani sanvendemianesi vorrebbero, secondo quanto emerso dai laboratori: un gruppo di formazione per la fascia di età degli animatori; maggior collaborazione tra parrocchia e Comune, una sala prove per i gruppi musicali; incontri dibattiti su temi sociali e umanistici; la pubblicizzazione dell’attività dell’oratorio anche al di fuori della parrocchia. Gerda De Nardi CODOGNÈ: De Nardi spiega la Costituzione Grazie una semplice ma significativa cerimonia di benedizione tutta la gente della località ha potuto incontrarsi nuovamente davanti al crocifisso. CODOGNÈ: mercatino al Ceod GODEGA: Rossetto racconta Totila Che cosa significa il toponimo Godega? Non è difficile: paese dei Goti. Come Castello di Godego. E come anche strada dei Gudegaz. I Goti. Una storia di 1500 anni fa. La racconterà venerdì 12, alle 20.45 nella sala della biblioteca comunale a Pianzano, Sante Rossetto autore di “Totila l’Immortale” edito da Canova. La Commissione Comunale “Giovani” del Comune di Codognè, in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili, organizza per giovedì 11 dicembre all’auditorium della biblioteca comunale (ex scuola G. Ancillotto ) un incontro pubblico dal titolo “1948-2008, 60 anni della nostra Costituzione”. Sarà il prof. Sandro De Nardi, avvocato e dottore di ricerca in Diritto Costituzionale all’Università di Padova, a ripercorrere la storia della nostra Carta fondamentale. Al termine del dibattito il sindaco di Codognè consegnerà ai diciottenni del Comune una copia della Costituzione. Domenica 14 dicembre nel salone di Cimetta (di fronte alla chiesa arcipretale) ci sarà la possibilità di conoscere la realtà del Ceod in occasione del Mercatino della Solidarietà (dalle 16) e del concerto natalizio curato da Edith Moras, con musiche sacre e moderne (alle 17). L’evento è organizzato dalle parrocchie di Codognè, Roverbasso, Cimetta e Cimavilla, e dalla pro loco. ORSAGO: la calcolosi urinaria Con un incontro sulla calcolosi delle vie urinarie termina, martedì 9 dicembre, la prima serie di incontri promossi dal circolo culturale Don Zago di Orsago. Il tema verrà trattato dell’urologo Salvatore Valerio alle 15 al cinema Cristallo. L’attività del circolo riprenderà il 3 febbraio 2009. SAN FIOR: serata su regole e disciplina per i figli Il crocifisso di Visnadello Regole, disciplina e responsabilità. Sono questi i temi affrontati venerdì 5 dicembre dalle 20,30 nella sala polifunzionale del municipio di San Fior dal formatore Roberto Gilardi nell’incontro “Genitori in regola”. 32 Dai nostri paesi Friuli 7 dicembre 2008 GHIRANO: IN CASA FAMIGLIA RIAPRE LA LUDOTECA BRUGNERA: LUNEDÌ 8 C’È LA FESTA DELLO SPORT ra giochi, feste e un aiuT to per svolgere i compiti, con l’avvio dell’anno scolastico ha riaperto la ludoteca ospitata nella Casa famiglia di Ghirano. Una quarantina di bambini in età scolare partecipano attivamente alle attività che i tre operatori dell’associazione Sacra Famiglia, che gestisce il servizio, propongono loro ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 18. E ora si preparano alla gran- de festa di Natale per la sera del 23 dicembre: un momento da trascorrere con le proprie famiglie, con una piccola recita, balli, canti etnici, la tombola e un brindisi finale con panettone. «La ludoteca offre ogni giorno diverse attività ricreative – spiega la coordinatrice Silvia Astorri –. La prima ora e mezza di solito viene dedicata allo svolgimento dei compiti, poi si parte con il gioco struttura- to o i laboratori. Il martedì c’è il laboratorio creativo in collaborazione con i ragazzi diversamente abili del Centro formazione Pordenone, mentre il mercoledì ci si scatena con la baby dance». Da gennaio inizierà il cineforum. Per informazioni rivolgersi agli operatori in sede. Per chi volesse è anche attivo un servizio di autobus verso tutte le frazioni di Prata. Francesca Ceccato unedì 8 dicembre, alle L 15.30 all’auditorium della scuola media di Brugnera, si terrà l’annuale cerimonia di premiazione degli atleti meritevoli. Per ogni società sportiva verranno premiati un atleta e un dirigente. Saranno inoltre assegnate tre borse di studio del valore di 260 euro ciascuna, offerte dalla filiale di Maron della Banca di credito cooperativo della Marca, a studenti-atleti meritevoli. Il clou, tut- SACILE: concerto di classica Sabato 6 dicembre, alle 17 nell’ex chiesa di San Gregorio, concerto dedicato ai diplomati dell’Accademia musicale di Sacile che presenterà i neolaureati professori di musica Valentina Mosca al violino, Alberto Ravagnin al pianoforte, Silvia De Vecchi al flauto e Caterina di Pasqua al clarinetto. Ingresso libero. San Nicolò per tutti S laborazione con il Piccolo Teatro “Città di Sacile”, tiene lo spettacolo teatrale per bambini “I tre porcellini”. L’iniziativa è dedicata al progetto di solidarietà “Figli degli scomparsi del Kosovo” a favore dei bambini della città di Nis. Alle 14.30 in oratorio i ragazzi sono invitati alla Festa di San Nicolò. Alle 17, infine, messa in onore del patrono presieduta da monsignor Silvio Padoin (nella foto in alto), vescovo emerito di Pozzuoli, con la partecipazione dei gruppi e delle associazioni operanti in parrocchia, le autorità e le associazioni di Sacile. Conclusa la cerimonia religiosa, si snoda un corteo storico con i figuranti dell’associazione Dama Castellana di Conegliano fino a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia. Alle 18, infatti, viene inaugurato il palazzo storico alla presenza delle autorità comunali, sindaco Roberto Cappuzzo in testa, il pre- DA SEEBODEN A CANEVA Corona speciale per l’Avvento edeli alla tradizione che, ormai da parecchi anni, coinvolge la comunità religiosa canevese e quella di Seeboden, tutti i cittadini di Caneva saranno chiamati a vivere un momento particolarmente intenso di quella profonda religiosità popolare che affonda le sue radici nella storia e nella tradizione. Domenica 7 dicembre una folta delegazione ufficiale della cittadina carinziana che, da un F paio di decenni intrattiene rapporti di amicizia con Caneva e in particolar modo con la Pro Castello, verrà accolta con la solita amicizia e il solito calore da tutta la popolazione. Occasione di questo incontro, la consegna dell’Advent Kranz, la corona dell’Avvento, portata in dono dal borgomastro Egon Eder. Si tratta di una specie di grande ghirlanda, intrecciata con migliaia di rametti di pino sidente vicario della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani e i rappresentanti della Regione. Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia viene restituito alla comunità dopo due anni di lavori che hanno comportato la chiusura al pubblico. Il primo evento è costituito dalla prestigiosa retrospettiva sull’artista veneto Ezio Bruno Caraceni, primo passo per il rilancio di uno dei siti più importanti dell’intero territorio comunale. Il palazzo, avamposto di genti alle Paralimpiadi di Pechino, l’ex ciclista Saveriano Sangion vincitore di otto titoli italiani (Medaglia d’oro in memoria Cav. Mario Rezzin) e i vincitori della serie B e terzi ai campionati italiani Giuseppe Bavaresco, Claudio Biasi, Mario Luciano Bolzon, Luca Piccolo, Giancarlo Puiutta, Valter Rossi, Sergio Santolin, Franco Tedesco, Roberto Trentin e Fabrizio Trevisan della Bocciofila Brugnera Euro 90. BREVI FRIULI DUOMO E COMUNE CELEBRANO IL PATRONO. SI INAUGURA PALAZZO BIGLIA arà un San Nicolò speciale in riva al Livenza. Hanno preparato la festa del patrono di Sacile il Comune, la parrocchia del Duomo e il consorzio commercianti per Sacile con la collaborazione della biblioteca civica “Romano Della Valentina” e l’associazione Pro Sacile. Le celebrazioni dedicate al santo vescovo iniziano venerdì 5. Alle 16.30, infatti, nella loggia municipale si ritirano i lavori realizzati nell’ambito dei laboratori “I biscotti di San Nicolò” tenuti da Raffaella Marrone in biblioteca civica. Alle 17, quindi, in centro città passa San Nicolò a beneficio di tutti i bambini. Sabato 6, ricorrenza del titolare del Duomo e patrono della città, le celebrazioni si spostano in Duomo. Alle 10, infatti, viene celebrata la messa per tutti i bambini e alle 11, al teatro Ruffo, il gruppo Panta Rei in col- tavia, è rappresentato dalla sfilata dei campioni italiani Claudia Maniero dell’Atletica Brugnera Friul Intagli, Giulia Zuliani della Polisportiva Tamai sezione judo Libertas, Luca Buriola e Omar Pessotto della Nuova Realtà. Premi speciali verranno assegnati all’azzurro di corsa in montagna Hannes Rungger (Atletica Brugnera Friul Intagli), come “Cittadina esemplare” Pamela Pezzutto che ha vinto due ar- BRUGNERA: laboratorio una vasta tenuta agricola, apparteneva alla famiglia della borghesia commerciale veneziana dei Ragazzoni, quindi passò ai Flangini, armatori levantini. Nel corso della sua plurisecolare storia, abbellito con stucchi e affreschi, ha offerto ospitalità a personaggi come Maria d’Asburgo, papa Pio VI diretto a Vienna e Napoleone Bonaparte, che vi stabilì il proprio quartier generale nell’infinita campagna militare contro l’Austria. Giacinto Bevilacqua Disegnare, colorare e costruire è ciò che si prefigge il laboratorio “Le Maninpasta” organizzato da biblioteca e AttivaMente. Martedì 9 dicembre dalle 17 alle 18 (bambini 5-7 anni) e mercoledì 10 dalle 17 alle 18 (bambini 8-11 anni) nella biblioteca di Brugnera. Per informazioni: telefono 0434-613112. Si richiede un contributo di 1 euro per bambino. SACILE: “Il presepe della felicità” Mercoledì 10 dicembre, alle 17 in biblioteca civica, per la terza edizione dell’iniziativa “Il presepe della felicità” laboratorio a sorpresa con Maria Balliana e Raffaella Marrone per bambini dai 4 ai 6 anni. Per iscrizioni: telefono 0434-734822. PRATA: Agenda friulana 2009 Mercoledì 10 dicembre, alle 20.30 nella torre civica comunale, si presenta l’Agenda friulana 2009 della Chiandetti Editore. BRUGNERA: incontro con l’autore Giovedì 11 dicembre, alle 20.45 in biblioteca, si presenta il libro di Giovanna Simonetti “La prima notte di nozze” (Biblioteca dell’Immagine). Sei donne friulane tra i 70 e i 90 anni raccontano la propria adolescenza e la prima esperienza d’amore. Ingresso libero. CAMOLLI: devozione per s. Antonio Tutti i cori della forania Sacilese nel giorno di santa Cecilia, patrona della musica, si sono riuniti nella parrocchiale per animare la messa presieduta da padre Domenico Carminati, frate minore conventuale in occasione dell’arrivo della reliquia di sant’Antonio da Padova. Al parroco don Giuseppe Costalonga è stato consegnato il messaggio scritto dal cardinale Tarcisio Bertone per conto di Benedetto XVI. con sopra quattro grandi ceri, che ricordano le settimane di Avvento, momento d’intensa religiosità popolare specialmente per tutti i paesi di cultura tedesca. Il tempo che manca alla nascita del Messia sarà scandito dall’accensione settimanale di un cero. Prima della messa solenne, che verrà celebrata nell’arcipretale alle 10, l’Advent Kranz verrà collocato accanto all’altare dove rimarrà fino alla vigilia di Natale. Al termine della cerimonia religiosa, animata con canti tradizionali dal coro di Lieserhofen, una frazione di Seeboden, sulla piazza verrà allestito il mercatino di Natale. L’intera mattinata sarà allietata dal Rot Wein Trio, il complesso musicale di Seeboden. Luciano Borin FESTA A STEVENÀ E A SACILE I 104 anni di Augusta con molta gioia che È auguriamo buon compleanno alla signora Augusta Amadio di Stevenà di Caneva, attualmente ospite alla casa di riposo di Sacile. Ha raggiunto la bellissima età di 104 anni dopo una vita operosa e intensa, circondata dall’affetto di quanti le stanno vicino. Augusta ha conosciuto i due momenti più tragici del Novecento, la Grande Guerra e la seconda guerra mondiale, attraversando con serenità l’intero XX secolo. Dai nostri paesi Veneziano - Opitergino - Motta 7 dicembre 2008 CEGGIA. IL PD CANDIDA BERALDO Si accendono i riflettori sulla campagna elettorale: il Partito Democratico di Ceggia ha annunciato la ricandidatura a sindaco del primo cittadino uscente Massimo Beraldo, eletto cinque anni fa alla guida della lista civica “Uniti per Ceggia”. Il coordinatore comunale del partito Massimo Brollo ha affermato che si tratta della logica conseguenza di cinque anni di buona amministrazione, e apre agli alleati: «Siamo disposti a confrontarci con tutti coloro che intendono appoggiare il nostro candidato». A CONVEGNO SULLA SANITÀ NELL’OPITERGINO Oderzo e Motta: complementari S anità: quando si parla della salute delle persone i campanili vanno superati. È questa, in sostanza, la filosofia del convegno promosso dall’Assessorato alla Sanità del Comune, dal titolo “La sanità nell’opitergino-mottense” che avrà luogo a Palazzo Foscolo venerdì 5 alle 18. “La sanità nell’opitergino-mottense – spiega l’assessore dottor Antonio Neri – è stata caratterizzata nell’ultimo trentennio da cambiamenti profondi, in particolare nell’ambito ospedaliero. Basti ricordare i trasferimenti dei reparti intervenuti fra Motta ed Oderzo, la soppressione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Motta, la prorompente trasformazione di quest’ultimo come ospedale riabilitativo. L’evidenza dei fatti dimostra come esista un grande legame tra i due ospe- dali, cosicché quanto avviene nell’uno inevitabilmente si ripercuote sull’altro. Così nel tempo si è giunti ad una situazione di compensazione: caratterizzazione eminentemente riabilitativa e ambula- Antonio Neri, assessore alla Sanità, Oderzo toriale a Motta, struttura per acuti e ricoveri ad Oderzo. Le due realtà si completano a vicenda talchè oggi, superando i passati contrasti campanilistici, si può parlare di un ospedale opitergino-mot- CEGGIA. L’EPILESSIA SI PRENDE LAURA SURIANELLO, 23 ANNI rano passati appena uE na decina di giorni da quando a Ceggia si era celebrato il funerale di un giovane, Matteo Bonotto di 28 anni, che tragicamente aveva deciso di porre fine alla sua esistenza. E il paese è stato scosso, lunedì 1 dicembre, da un’altra triste notizia, relativa alla scomparsa di un’altra giovane vita, quel- “Quando si parla di salute occorre superare i campanili”: questo a proposito delle riorganizzazioni degli ospedali di Oderzo e Motta negli ultimi anni tense funzionante. Anche la medicina di base è stata interessata da vari cambiamenti negli ultimi decenni, con l’istituzione della guardia medica, la possibilità di associazionismo medico, la medicina di gruppo. La tendenza attuale, ribadita più volte dalla Regione, di favorire la cura domiciliare riducendo così al minimo il ricovero ospedaliero, impone ai medici ospedalieri di base un rapporto interattivo più intenso che in passato. In questa cornice si prospetta la istituzione delle Unità Territoriali di Assistenza Primaria (Utap)”. Al convegno si parlerà proprio di questo con il dottor Paolo Favero, medico di Medicina generale e l’assessore dottor Neri. Sarà presente Claudio Dario, direttore generale dell’Usl 9. Annalisa Fregonese A ODERZO E CAMINO ARRIVA IL GRINV L quest’estate (nella foto) che, si ricorda, è stata farina del sacco degli organizzatori opitergini. Ai partecipanti è richiesto un contributo di 3 euro; chi vuole porti pure un dolce da condividere con gli altri. A Camino invece il Grinv, giunto alla seconda edizione, è partito il 29 novembre e coprirà tutti i sabati di dicembre in Patronato, durante i quali saranno allestiti laboratori natalizi e una scuola di cucina a tema. Incluse in calendario due terrogativi tra coetanei, amici, semplici conoscenti. Lo stesso parroco don Lorenzo, durante i funerali di Matteo, davanti ad un’assemblea numerosa, giovane e ammutolita, ha scosso le coscienze di molti, ricordando il bisogno di senso e l’importanza di vedere, oltre al semplice guardare. Per questo il tema sarà ripre- so anche nel prossimo bollettino parrocchiale, in distribuzione prima di Natale: ampio spazio sarà dato proprio alle testimonianze dei giovani che hanno sfogato la loro inquietudine di fronte a fatti tragici, come la scomparsa inaspettata di un amico, rivelando spesso un bisogno di dialogo e preghiera. BD A COLFRANCUI SI FESTEGGIA L’IMMACOLATA co, «e cerchiamo di proporre dei momenti tipici legati alle radici della nostra cultura contadina. Non a caso abbiamo scelto di organizzare solo giochi di una volta, e di cucinare trippa e bollito, leccornie molto presenti nelle nostre case negli anni che furono». Gli introiti in genere rimangono in paese per le spese di manutenzione della sala teatrale. Ma l’Isola Felice non esiste di certo solo per raccogliere fondi, come ricorda Alessio: «L’altro nostro obiettivo, non meno importante, è quello di trovarci in compagnia per la classica “baraccata” tra amici». Questo è il programma di massima della sagretta: giovedì 4 alle 20.30 gara di tressette; venerdì e sabato alle 20 serata della trippa con musica dal vivo; sabato pomeriggio alle 14.30 giochi per bambini organizzati dal Gruppo Patronato; domenica alle 11 messa animata dai giovani e concerto degli Esiguo Manipolo, cover band; lunedì alle 8 mercatino di Natale, alle 11 S. Messa solenne, alle 14.30 processione con la statua della Madonna; al termine castagnata. Andrea Pizzinat la di Laura Surianello, di appena 23 anni. Non un suicidio, Laura aveva in realtà una gran voglia di vivere, dice chi la conosceva bene, ma una morte dovuta ad una tragica fatalità per il male con cui conviveva da diverso tempo, l’epilessia. Matteo e Laura: due storie diverse che hanno però mosso profondi in- Un’«isola felice» per la parrocchia nche quest’anno a ColA francui, in prossimità dell’8 dicembre, si festeggia la Madonna Immacolata. Una ricorrenza qui molto sentita, tanto che dal 2003 è accompagnata da una sagretta organizzata dal “Comitato Isola Felice”. Ma chi sono? «Siamo i mariti delle mamme che organizzano il Grest e il Patronato - ci rivela Alessio Bianco - Un grup- po di papà che prestano servizio in parrocchia per tutto ciò che riguarda il mantenimento delle strutture parrocchiali». Una compagnia nata in occasione della prima edizione della “sagretta”, il cui programma anno dopo anno è diventato sempre più elaborato. «La sagretta ha lo scopo primario di coinvolgere adulti e piccini della comunità» continua Bian- A ODERZO E DINTORNI ARRIVA SAN NICOLÒ on il 6 dicembre arC riva anche San Nicolò. A Lutrano dove è Giorni di Avvento in Patronato a parrocchia del Duomo di Oderzo anche quest’anno organizza la rimpatriata invernale per i ragazzi che a luglio scorso hanno frequentato il Grest. L’appuntamento per tutti è per domenica 7 dicembre alle 9.30 in Duomo per la messa; a questa seguirà il laboratorio natalizio in Patronato Turroni. Alle 12.30 pastasciutta e patatine per tutti i partecipanti; di seguito, fino alle 15.30, ci saranno i giochi e la continuazione della storia del Grest di 33 aperture straordinarie, una rivolta in particolare al gruppo animatori e una, il 24 dicembre, con la tradizionale visita di Babbo Natale. Il tema scelto è “Un’impresa da Dio”: la visione del film omonimo sarà da spunto per partire dalla storia biblica di Noè e arrivare al sacramento del Battesimo sul quale è incentrato il Piano Pastorale Diocesano. Il Grinv a Colfrancui si terrà come al solito in concomitanza con la ricorrenza di san Giovanni Bosco. AP patrono della parrocchia, porterà come di consueto porterà i regali ai bambini della Materna nel tardo pomeriggio del 5 dicembre. Alle 18.30 sarà a San Vincenzo di Oderzo (vedi foto) dove ci sarà anche una cena. Sabato 6 dicembre a partire dalle ore 14 sarà invece a Oderzo, nel quar- tiere Brandolini. Nell’occasione ci sarà tè caldo e vin brulè per tutti, oltre al torneo di ping pong. Sempre sabato pomeriggio a Fratta saranno in- vece i ragazzi dell’oratorio a portare un omaggio della parrocchia agli anziani del paese. Poi in canonica troveranno San Nicolò ad aspettarli. AP TORRE DI MOSTO. MERCATINO DI NATALE a Pro Loco Torre di L Mosto con il patrocinio dell’Amministrazione comunale organizza il sesto Mercatino di Natale. Domenica 9 dicembre a partire dalle 9 in piazza del Municipio si potranno trovare addobbi natalizi, bricolage, articoli per l’hobbi- stica e per la casa, prodotti tipici e piante. A partire dalle 13.30 saranno lanciati i palloncini con le lettere a Gesù Bambino; sarà presente Babbo Natale. Per i bambini ci sarà lo zucchero filato; per tutti una calda cioccolata. Nell’ambito della manifestazione ci sarà l’esposizione degli alberi che hanno partecipato al quinto concorso “Addobba un albero, aiuta una vita”, iniziativa a favore del trasporto infermi. In caso di maltempo il tutto sarà rinviato al 14. 34 Dai nostri paesi Opitergino 7 dicembre 2008 ODERZO. MORTO RINO TOMMASI, PIONIERE DEL MOBILE morto uno dei pionieri È dell’industria del mobile. Ottorino Tommasi è stato uno dei primissimi imprenditori dell’OpiterginoMottense; il suo funerale si è svolto nel Duomo di Oderzo lunedì scorso. A Mansuè, ancora negli anni Sessanta, fondò uno dei primissimi mobilifici della zona. Era il 1964: Rino Tommasi, insieme a Bortolo Maronese, decide di inve- stire i pochi soldi guadagnati duramente quand’erano emigranti all’estero. Acquistano un piccolo capannone, dove intraprendono con entusiasmo un’attività impegnativa, specializzandosi nella tornitura del legno e nella produzione di accessori per mobili: è la Torneria Tommasi & Maronese. Nel 1984 l’azienda passa interamente in gestione alla famiglia Tom- masi, continuando uno sviluppo derivante da un lavoro continuo, che vede Rino Tommasi sempre in prima linea. Nel 2004 l’azienda ha festeggiato i quarant’anni di attività: un traguardo significativo, vissuto con commozione da Rino Tommasi. Egli è stato uno dei primissimi imprenditori che hanno posto le basi per la nascita di quello che oggi è il distretto del le- gno-arredo, che annovera migliaia di lavoratori fra Veneto e Friuli. Sofferente da tempo, Ottorino Tommasi lascia la moglie Maria Maronese, i figli Silvio, Graziano, Remo e Tino. Lascia soprattutto il ricordo di un uomo che, nonostante i sacrifici e le difficoltà, ha portato avanti con entusiasmo il suo ruolo di imprenditore. Annalisa Fregonese ODERZO. DOPO NOVE ANNI E MEZZO APRE IL PRUSST 30.000 MQ DI VENDITA La Stella della discordia L’inaugurazione al termine di un lungo e travagliato percorso. Quali saranno le conseguenze per la viabilità e le attività commerciali concorrenti? C on il taglio del nastro del 3 dicembre è stato inaugurato a Oderzo il parco commerciale Stella Shopping, denominazione che manderà in pensione la vecchia e fredda sigla Prusst. Una sigla che a Oderzo riecheggia da anni, e precisamente dal luglio del 1999 quando l’amministrazione Covre individuò in una grande area agricola ai Masotti, di proprietà della diocesi di Vittorio Veneto, il luogo adatto per la realizzazione di un grande parco commerciale destinato alle attività commerciali cittadine impossibilitate ad espandersi. A tale scopo gli imprenditori interessati fondarono il Coip (Consorzio opitergino insediamenti produttivi), organismo creato per gestire la realizzazione dell’opera alla cui presidenza è ancor’oggi Bruno Andreetta, proprietario del Supermercato Europa nonché detentore della quota maggioritaria del nuovo complesso. La realizzazione del “Piano di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio”, prevista per il 2004-2006, si è in seguito arenata per ben tre ricorsi, due al Tar e uno al Consiglio di Stato, e per le tante polemiche sorte negli anni, L FONTANELLE: Festa degli anziani Domenica 14 dicembre avrà luogo la Festa degli anziani, organizzata dal Comune di Fontanelle per sottolineare l’importante significato della terza età per tutta la comunità. Alle 11 il parroco don Stefano Taffarel celebra la messa nella chiesetta di Fontanelle Centro; al termine i convenuti si trasferiranno alla scuola elementare del capoluogo dove avrà luogo il pranzo sociale. Chi intende parteciparvi e coloro che hanno problemi di trasporto debbono darne comunicazione entro il 10 dicembre all’ufficio socio-economico del Comune (0422-809157). LUTRANO: gospel in chiesa Concerto gospel domenica 7 dicembre nella chiesa di San Nicola. Alle 17 si esibirà il coro degli Harmony Gospel Singers. Ingresso libero. ODERZO: 250 mila euro da Venezia per le ex caserme Una delibera da Venezia segna un punto a favore del progetto di recupero della ex caserma Zanusso di Oderzo. La Regione ha infatti stanziato dei contributi per acquistare o recuperare edifici dimessi in tutto il Veneto che sono o sono stati di proprietà del ministero della Difesa, in modo da poterli recuperare a vantaggio della collettività. Al comune di Oderzo sono stati stanziati 250 mila euro per l’acquisizione del complesso di edifici di via Sgarbariol, i quali ormai da anni sono in stato di abbandono. ODERZO. SILVIA LONGHI ESPONE A BRUXELLES La zona dei Masotti vista dal satellite durante la realizzazione del Prusst, estate 2007 in particolar modo riguardanti l’impatto ambientale dello stesso: forti perplessità suscitavano le conseguenze che questa ennesima cementificazione avrebbero portato al già precario assetto idrogeologico della zona, e soprattutto l’enorme mole delle tre torri direzionali, i cui lavori sono appena iniziati: come si sa da tempo, verrà edificata una torre soltanto, più bassa del previsto, con la conseguente eliminazione dell’Auditorium della musica che nel progetto iniziale stava all’ultimo piano dell’edificio. Una forte opposizione al progetto si è avuta per anni dai commercianti del centro storico di Oderzo, i quali continuano a vedere con preoccupazione a questo nuovo polo degli acquisti, che potrebbe allontanare i clienti da piazza Grande e dintorni; a questa obiezione già nel 1999 Covre rispondeva sostenendo che il parco si sarebbe posto ad un livello diverso del centro storico, diventando non un concorrente delle piccole distribuzioni del centro bensì un’integrazione, ben collegata da nuova viabilità stradale e ciclopedonale. Ma se la prima è in fase di completamento (la nuova LE CARATTERISTICHE DEL PARCO COMMERCIALE o Stella Shopping è composto da un grande edificio a ferro di cavallo, che comprende la nuova sede della Smart Modastore, di fianco alla quale trova posto la seconda sede del Remix Moda: due negozi di abbigliamento concorrenti divisi solo da un muro. Proseguendo in senso antiorario si trova Meggetto Calzature e il Cafè Central Park, il quale includerà una nursery dove i genitori potranno “parcheggiare” i figli. Segue l’Euro BREVI OPITERGINO Brico (fai da te) e il Marco Polo Expert (elettronica); un ulteriore locale adiacente verrà aperto in futuro, ma non se ne conosce ancora la destinazione. A parte, e distaccato dal ferro di cavallo, sorge la nuova sede opitergina del Supermercato Europa; il cui piano di sopra verrà aperto prossimamente con altre attività. Non tredici negozi come inizialmente previsto, ma solo sette, con un’area di vendita maggiore, dopo un accordo datato 2007 tra gli imprenditori e l’attuale amministrazione: i primi si impegneranno a realizzare nuove opere pubbliche per un totale di 400 mila euro, tra cui la sistemazione del sagrato del Duomo. In tutto sono trentamila metri quadri coperti, serviti da 1700 posti auto e da una grande area adibita a verde pubblico. Nell’attesa che venga realizzato, di fianco, il parco naturale del fiume Lia previsto fin dal decennio scorso. via Giovanni Pezzullo), la seconda sembra essere caduta nel dimenticatoio: la sistemazione degli argini del Monticano, le passerelle sullo stesso e le nuove piste ciclabili che avrebbero dovuto essere realizzate dai privati ancora non si vedono. È stato realizzato solo il sottopasso vicino allo stadio, peraltro ormai pesantemente imbrattato dai vandali. Sempre per quanto riguarda la viabilità, si spera che riuscirà a sopportare bene il nuovo prevedibile aumento di traffico, essendo il tratto adiacente al parco tra i più trafficati della circonvallazione. Bisogna infine aggiungere che non solo i commercianti del centro sono preoccupati: anche per certi punti vendita più grandi che sorgono a poca distanza, dall’altra parte del Monticano, lo Stella Shopping non sarà un bel regalo di San Nicolò, in quanto include negozi direttamente concorrenti. In questo periodo di crisi, riusciranno quindi i pesci piccoli, e i medi, a salvarsi dal pesce grosso? Andrea Pizzinat fotografa opitergina Silvia Longhi Lèa ventiquattrenne stata selezionata dal concorso fotografico “Routes” sui temi della convivenza e del dialogo tra le culture, organizzato da Veneto Lavoro e altri partner europei, e finanziato dalla Commissione europea. La fotografia di Longhi è dunque esposta fino al 31 dicembre alle Halles Saint Gery, nel centro di Bruxelles: si tratta di “Tradition, the support for integration”, scattata nel centro di Barcellona, che mostra una bambina di colore prendere parte ai castelli, le piramidi umane tipiche della tradizione della Catalogna. Agenda Opitergino VENERDÌ 5 DICEMBRE Alle 20.45, in sala del Duomo, “Il mondo è di tutti”, incontro organizzato dal Circolo Dal Monaco per celebrare i 60 anni della Costituzione. Proiezione del documentario “L’uomo planetario” di F. Bondi. Coordina Ruggero Simionato. SABATO 6 A Rustignè si commemora l’abbattimento del Draken del 1917: alle 20.30, al centro La Fontana, “Il volatore dall’ala incombustibile”, la storia del Giannino Ancillotto. Si prosegue domenica 7: alle 10.30 messa, quindi alzabandiera con le autorità civili e militari; alle 12 concerto di banda Turroni e coro Alpes. Aerei d’epoca sorvoleranno la zona. DOMENICA 7 Alle 14.30 Opitergina-Cappella Maggiore; Portomansuè-Gruaro, calcio di Promozione girone D. Alle 15.30 visita guidata e gratuita al foro romano (2 ore circa) e al museo civico “Eno Bellis” (50 minuti). LUNEDÌ 8 Dalle 9.30 a Faè si tiene la settima edizione del Ciclocross internazionale Del Ponte. In mattinata le gare dei giovanissimi e degli amatori; alle 13.30 le categorie juniores uomini e femminili elite, under 23 e junior; alle 14.45 categorie elite e under 23 uomini. GIOVEDÌ 11 Alle 20.45, a palazzo Foscolo, presentazione del libro “La rivoluzione silenziosa” di Sante Rossetto. Alle 21.15, al teatro Cristallo, secondo appuntamento della stagione teatrale 2008/09 con lo spettacolo “Carlo, Goldoni e Giorgio” di Carlo e Giorgio. Dai nostri paesi Mottense - Memorie 7 dicembre 2008 CESSALTO. L’AZIENDA AGRICOLA CON IL FOTOVOLTAICO PIÙ GRANDE D’ITALIA Baciata dal sole L ’impianto fotovoltaico più grande d’Italia per una azienda agricola si trova a Cessalto, nell’azienda Fratelli Corvezzo, ed è stato inaugurato martedì 11 novembre alla presenza dei vertici dell’agricoltura italiana: Luca Zaia, ministro alle politiche agricole, e Sergio Marini, presidente di Coldiretti Nazionale, che non hanno esitato ad esporre l’importanza che ricopre questo progetto: «sfruttare energia pulita ed ecocompatibile con lo sviluppo sostenibile fornita dal Sole è l’obiettivo del futuro». Erano presenti anche i più importanti rappresentanti di Gse e dei gestori di rete. Il taglio del nastro è stato preceduto alle 15 da una conferenza intitolata “Dal sole energia sostenibile all’azienda”, organizzata da Ailita Engineering di Conegliano, il cui titolare, l’ingegner Paolo Rui, ha curato il progetto, che ha ottenuto anche un incentivo dal CSI, leadership nell’ambito della Certificazione e della Qualificazione di prodotto. «Dicono che sia l’impianto in una azienda agricola più grande d’Italia spiega uno dei titolari Renzo Corvezzo - per noi è stata una sfida che ha già aperto orizzonti inimmaginabili. Con l’azienda vitivinicola abbiamo anche l’agriturismo, oggi Fattoria Didattica, e quindi volevamo sposare un progetto a basso impatto ambientale che ci caratterizzasse. Non ci crederete ma abbiamo già ricevuto degli ordini di vino dalla Germania proprio perché abbiamo fatto questa scelta di energia rinnovabile». Si prevede infatti che l’impianto, 200 Kw, 1.800 metri quadrati di superficie coperta da pannelli, possa garantire all’azienda una produzione media annua di 223.800 Kwh, vale a dire il 100% del fabbisogno di energia elettrica della stessa, senza contare l’enorme vantaggio per l’ambiente: 150 tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera e 51,47 tonnellate di petrolio risparmiato in un anno. «La nostra azienda - aggiunge il figlio Giovanni Corvezzo - sarà capace di produrre energia elettrica necessaria tutto l’anno da fonte rinnovabile senza necessità di acquistarne in rete. In una situazione economica geBOCCA DI STRADA nerale dove acquistare energia sta diventando un problema sia economico che ambientale abbiamo voluto intraprendere questa strada. Se il sole è fondamentale per le nostre vigne per la produzione di uva, ora lo diventerà anche per la vinificazione e per tutti i lavori svolti in cantina. Il sole fornisce il 100% del suo fabbisogno energetico; 150 tonnellate di C02 in meno all’anno e 51 tonnellate di petrolio risparmiato L’attenzione e il rispetto per l’ambiente e per il territorio in cui ci troviamo, che ancora oggi viene chiamato il giardino di Venezia, è sempre stato il nostro obiettivo da tre generazioni. Il vino è semplicemente un mezzo che ci permette di comunicare tutto questo». Francesca Zago ENZO DE GIUSTI n. 11.3.1950 - m. 12.11.2008 Nel trigesimo della morte lo piangono e lo ricordano con tanto affetto moglie, figlie, mamma, sorelle, cognate e nipoti. MEDUNA DI LIVENZA. FALLISCE IL REFERENDUM PER IL FRIULI essun risultato claN moroso al referendum per portare Meduna di Livenza in Friuli Venezia Giulia. Il quorum infatti è rimasto ben sotto il 50%. Pertanto l’unico comune trevigiano oltre Livenza, tremila anime, diocesi di Concordia Pordenone ma al confine con Motta, rimane all’ombra del leone di San Marco. Il referendum si è tenuto domenica e lunedì scorsi. Hanno votato 1.123 residenti su 2.667 aventi diritto, ossia il 42,10% del totale. Perché il referendum avesse avuto successo avrebbero dovuto votare almeno il 50% dei cittadini (ossia 1.334), e il voto sarebbe dovuto essere affermativo. Di questi 1.123 votanti, 1.023 sono stati i “si”, 92 i “no”, mentre 8 sono state le schede nulle. Andando ad analizzare i tre seggi, si scopre che nessuno di questi ha superato il 50%. Il risultato è stato sfiorato solo dal seggio numero due (in capoluogo: 49,01%, ossia 396 votanti su 808 aventi diritto), mentre il seggio numero uno ha avuto un’accoglienza più tiepida (sempre in capoluogo: 42,52%, ossia 384 votanti su 903). Nel terzo e ultimo seggio, quello della frazione Brische, affluenza ancor più in calo: 39,67%, frutto di 343 voti sugli 887 aventi diritto. Gianandrea Rorato CHIARANO. MOSTRA DEL LIBRO pre il 6 dicembre a Chiarano, nell’auditorium della A scuola media, la VI Mostra del libro. Sabato 6 alle 20.30 l’inaugurazione sarà arricchita dalla presenza di Gianni Fassetta, con flauto e fisarmonica. Domenica 7, Carmen Rusalen insegnerà la decorazione sui sassi. Domenica 14 letture animate e laboratori per bambini e alle 18 in chiusura, accompagnamento musicale dei ragazzi della scuola media. Nell’ambito della mostra saranno esposti i lavori degli alunni delle scuole medie, elementari e materna di Chiarano e di Fossalta. GORGO AL MONTICANO VENT’ANNI DI NOSTALGIA CESSALTO - CINQUE ANNI SENZA MARCO io adorato figlio, sono trascorsi venti anni da quella tragica e terribile realtà che ci ha separati, ma il ricordo di te vive costantemente nel mio cuore: non c’è tempo che possa cancellare tanto dolore. Quanta nostalgia: la mancanza del tuo sorriso, l’allegria e la gioia di vivere che sapevi trasmettermi. Prega per me e illumina i DENIS CANZIAN miei passi che sono divenn. 8.5.1971 - m. 4.12.1988 tati sempre più pesanti, dammi la forza per vivere serenamente questo percorso terreno nella certezza che un giorno ci riabbracceremo. Ti voglio tanto bene. La tua mamma Per sempre… Come se nulla fosse, hai portato il silenzio. Le grida, le risa, le parole sono scivolate via… I sorrisi, gli sguardi, i gesti sono volati via… Ed ecco il silenzio. Ma quello che ho visto e ho sentito di te non lo scorderò mai … come una fotografia per sempre… Veronica M 35 MARCO GABBANA 3.12.2003 - 3.12.2008 Per sempre… mamma papà Celeste e Matteo Nella chiesa parrocchiale di Cessalto, sabato 6 dicembre alle 18 verrà celebrata la messa animata dal coro di voci bianche “Soffio di vento” di Pramaggiore. FREGONA CANEVA SOLIGO COLLE UMBERTO CATTEDRALE CORBANESE ANTONINO MASO n. 1.6.1925 - m. 11.12.1983 cav. GIUSEPPE LUCCHESE n. 20.11.1910 - m. 9.11.2008 MARIO ROMANEL n. 7.3.1914 - m. 3.12.1983 GIOVANNI MARIOT n. 18.10.1918 - m. 3.12.2007 EMILIO DE PIZZOL n. 1.12.1922 - m. 10.12.2002 Nel 25º anniversario della scomparsa, ti ricordano con immutato affetto la moglie Marcella e il figlio. Il tempo che il Signore ti ha concesso è terminato e per quanto lungo ora sembra troppo breve. A un mese dalla tua scomparsa vogliamo ricordarti a quanti ti hanno conosciuto e amato. I tuoi cari. ANGELO DORIGO n. 16.4.1899 - m. 6.12.1978 ALESSANDRINA NARDI in DORIGO n. 11.9.1903 - m. 6.4.1993 Venticinque anni senza di te sono un tempo infinito. La tua ironia e il tuo modo di affrontare la vita sono rimasti intatti. E sono diventati per noi esempio prezioso. Ti ricorderemo con una messa domenica 7 dicembre, alle 11, nella chiesa di Colle Umberto. I tuoi cari. Ci hai lasciati con questa invocazione di speranza: “Dio Amore ci riunisca nel mistero dell’Eternità”. E nell’abbraccio dell’Eterno noi ti pensiamo come promesso ai messaggeri di pace impegnati appassionatamente come lo fosti tu. I tuoi cari. Nel sesto anniversario della tua morte, il tuo ricordo ci accompagna nel nostro quotidiano, continua a proteggerci. Con l’affetto di sempre, i tuoi cari. Nel 30º anniversario della tua scomparsa, Angelo, vogliamo ricordarti insieme alla tua cara Alessandrina per sempre uniti nella casa del Signore. Figli, nipoti e tutti i vostri cari. CALCIO Sacilese leader ola la Sacilese in serie D. L’undici biancorosso, guidato dall’allenatore Stefano De Agostini, dopo la 13ª giornata del girone di andata capeggia la classifica con 28 punti, frutto di otto vittorie, V quattro pareggi e una sola sconfitta. Dopo la vittoria sul Somma, ottenuta grazie ad un gol di testa del capitano Roberto Vecchiato (nella foto), la Sacilese mantiene cinque punti di vantaggio sui cugini-rivali del Tamai, che recupereranno mercoledì 10 dicembre il match di Trento rinviato a causa della neve. MARCE A PIANZANO E SOLIGHETTO doppio l’appuntamento con È le marce. Il primo è per domenica 7 dicembre, il secondo per lunedì 8. Domenica si corre il 32º Raduno podistico di San Nicolò a Pianzano, proposto dal Gruppo marciatori La Pianzanese. Il via, sul percorso da 6 o 12 LUNEDÌ 8 SI CORRE A FAÈ DI ODERZO IL CICLOCROSS DEL PONTE, DOMENICA I CAMPIONATI REGIONALI Spes Conegliano rima vittoria in trasferta per P la Zoppas Conegliano, che domenica scorsa ha espugnato al Fango internazionale Lo spettacolare attraversamento del ponte nell’edizione del 2007 e, sopra, Richard Groenendaal E ntra nel vivo la 29ª edizione del Trofeo triveneto di ciclocross-Gran premio Calcestruzzi Mosole. Dopo il rinvio, a causa della neve, della prova in programma domenica scorsa a Lamon (Belluno), domenica 7 a Soligo, infatti, si disputa il 7º Gran premio Edilsoligo, prova unica del campionato regionale. L’organizzazione della ciclistica Col San Martino ha previsto per le 12 la partenza della promozionale giovanile, quindi alle 12.30 gli esordienti e gli allievi maschi e femmine, alle 13.30 gli juniores, le donne junior e gli amatori F2, alle 14.30 gli under 23, gli elite e gli amatori F1. Lunedì 8, poi, viene il clou del Trofeo triveneto. A Faè di Oderzo, infatti, si disputa il 7º Ciclocross del Ponte. La gara internazionale, organizzata dagli Sportivi del Ponte del presidente Mirko Barattin, comincerà alle 9.30 con la promozionale giovanile, cui seguiranno alle 10 gli amatori ed en- ti della consulta uomini e donne, alle 11.15 esordienti e allievi. Alle 13.30 sarà la volta delle gare internazionali riservate alle categorie juniores uomini e femminili elite, under 23 e junior. Fiore all’occhiello di questa festa del ciclocross sarà la prova riservata alle 14.45 agli elite e under 23 uomini. Sarà presente l’olandese Richard Groenendaal, monumento vivente del ciclocross. Il titolato professionista vanta 11 titoli nazionali dilettanti/elite, un campionato del mondo nel 2000 elite, tre coppe del mondo elite nel (1998, 2001, 2004), due titoli Superprestige elite nel (1998 e 2001), 70 gare internazionali fra le quali la prova di Coppa del Mondo di Prata di Pordenone (1996). Un nome da far tremare i polsi, insomma. Fra i tanti assi che hanno confermato da tempo la loro partecipazione a Faè il campione austriaco Peter Presslauer, il campione tedesco Urban Malte, il campione svizzero Christian Heule e il campione italiano Marco Aurelio Fontana. Giacinto Bevilacqua CAI GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA 5 TITOLI E UN RECORD PER L’ONDINA enerdì 5 dicembre, all’audiV torium Dina Orsi di Conegliano alle 21, il Cai di Coneglia- È super Francesca no per augurare a tutti il buon Natale propone una serata di proiezioni fotografiche di Dilio Marengon, che opera con la sezione Cai di Pieve di Cadore e dedica il suo tempo libero alla fotografia. Il titolo dell’incontro è “Dolomiti, l’occhio dell’aquila”. Segue il concerto del Corocastel diretto da Giorgio Susana, con brani che vanno dalle ballate e storie antiche del Trecento e Quattrocento alle canzoni più recenti. La serata si conclude con un brindisi. Domenica 7 gli escursionisti non potranno perdersi l’uscita alla casera Ceresera del gruppo Col Nudo-Cavallo, dove verrà deciso l’itinerario da percorrere in base all’innevamento. La par- tenza è prevista alle 8.30 con mezzi propri. Intanto, è stata inaugurata al Quartiere Latino Libri di Conegliano la mostra fotografica “Tra ricordi e realtà”, che ripercorre le fasi salienti dei 70 anni del rifugio M. V. Torrani, i 50 anni della chiesetta del rifugio Vazzoler e i 40 anni del giardino alpino “A. Segni” sempre del rifugio Vazzoler. Nella sede sociale del Cai di San Polo di Piave, venerdì 12 alle 20.45, è in programma la serata “Sentieri tra le nuvole” di Ivan Da Rios (nella foto). Fino al 14 dicembre al centro giovani Zanca di Sacile è aperta la mostra fotografica “19832008. 25 anni del Club alpino italiano di Sacile”. Orario: lunedìvenerdì 14.30-18.30, sabato-domenica 10-12.30 e 14.30-19. Mara Campaner rancesca Segat è ritornaF ta. La nuotatrice delle Fiamme Gialle, preparata da Andrea Palloni, è stata la protagonista assoluta ai campionati italiani invernali in vasca corta di Genova. La vittoriese, che compirà 26 anni il prossimo mese, infatti, ha concluso la rassegna con il prestigioso bottino di 5 ori e 3 record italiani. Nella prima giornata Francesca, cresciuta nella Nottoli di Vittorio Veneto e originaria di San Giacomo di Veglia, è tornata finalmente ai suoi livelli, vincendo i 200 stile libero con un personale di 1’56’’78 e a seguire i 100 delfino con il nuovo record italiano di 57’’81. Nel pomeriggio, poi, è arrivato il successo nei 200 misti con 2’08’’71. Nella se- km, è alle 9 in coincidenza con la 6ª San Nicolò Marathon organizzata per i bambini su percorso da 2 km. Lunedì, invece, a Solighetto c’è l’11ª Marcia dell’Immacolata di Gruppo Giovani e Ana, con partenza, anche qui per i percorsi da 6 o 12 km, alle 9. conda giornata si è imposta nei 200 delfino (2’04’’92) e nei 100 misti (59’’56), entrambi record italiani. Per la farfallista le soddisfa- tie-break il PalaCooper di Santeramo in Colle, provincia di Bari. Un urlo che scaccia il mal di trasferta: il Conegliano dall’inizio della stagione non aveva mai raccolto punti fuori casa dove, anzi, sembra soffrire il campo in modo inconsueto. In Puglia è andata in onda la peggior serata dell’anno di Jovana Brakocevic, sostituita dal terzo set da Luciana Do Carmo. E la brasiliana non si è fatta trovare impreparata, anzi, ha permesso alle gialloblù di riassestare l’equilibrio che sembrava destinato a sbilanciarsi in favore delle padrone di casa. Miglior realizzatrice dell’incontro ancora una volta la canadese Sarah Pavan con 20 punti. Dunque una gara che ha ruotato attorno alle tre atlete straniere della Spes. Domenica 7 dicembre il campionato osserva un turno di riposo (anticipato a giovedì 4) per consentire lo svolgimento, lunedì 8, dell’All Star Game, festa della pallavolo che culmina con l’incontro tra due selezioni di fuoriclasse. In lista, nella categoria straniere, ci sono le tre giocatrici del Conegliano, con buone probabilità che Jovana Brakocevic faccia parte della truppa che disputerà questa classica prenatalizia. Alberto Rosa zioni non stanno solo nei numeri: nei 200 stile si è permessa di precedere di 1’’ la campionessa olimpica Federica Pellegrini. Grazie a queste strepitose prestazioni Francesca Segat farà parte della squadra italiana che parteciperà ai campionati europei di vasca corta che si svolgeranno a Rijeka (Croazia) da giovedì 11 a domenica 14 dicembre. GB 7 dicembre 2008 DOMENICA 7 A GORGO, UNA MESSA PER RICORDARE MONS. POLIDORO MENO VILLE, BARCHE, SUV E PIÙ IMPRESA Interessi di parte e bene comune D i fronte all’attuale situazione di generale recessione, tutti dichiarano il loro stato di necessità: banchieri, grandi, piccoli e medi imprenditori, commercianti, artigiani, agricoltori e il cosiddetto ceto medio (operai, impiegati a reddito interamente tassato!) e lo stimolo all’“ottimismo e ai consumi”, se non venisse pronunciato dalla mente fantasiosa di chi oggi governa l’Italia (e a cui tutto si perdona), potrebbe suonare giullaresco, se non canzonatorio. La saggezza di un certo passato riteneva che ad ogni male corrispondesse un bene. Tutto, prima o poi, avrebbe trovato un equilibrio, e anche la guerra poteva fare pulizia di tante ingiustizie. Battute infelici e reminiscenze a parte, sarei curioso di conoscere il suo parere, che reputo sempre equilibrato e puntuale, su un aspetto e relativo comportamento al momento economicamente difficoltoso che coinvolge tutto e tutti. Le risulta che qualcuno (membri di società, lavoratori autonomi, persone fisiche in genere, eccetera) abbia ammesso di Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 aver esagerato nell’operazione “Lira-Euro” e si sia dichiarato disponibile a impiegare gli esosi guadagni per contribuire a sostenere o a salvare la propria azienda anche a beneficio delle maestranze impiegate, senza delle quali in molti casi neppure esisterebbero? Prendiamo, ad esempio, il settore dell’edilizia, attualmente in calo percentuale di due cifre e nel quale fino a ieri è stata operata in molti casi una barbara speculazione, mettendo in difficoltà non già la delinquenza palazzinara, ma le categorie più bisognose di alloggi come i giovani e le nuove famiglie. Perché non chiedere a questi, e a tutti quelli che hanno approfittato anche per mancanza di una qualsiasi regola di calmierazione dei prezzi, un pubblico rendiconto del loro basso operato? Ma anche Fiat, Olivetti, Telecom e ora grosse banche, Alitalia, eccetera, hanno sempre beneficiato e continuano a beneficiare dei fondi pubblici per superare ricorrenti momenti di crisi. Mi è però sfuggito il corrispondente loro coinvolgimento con capitale privato! E risulta a lei che si sia levata una qualche voce in merito da un qualsiasi schieramento politico? Si scopre oggi l’esistenza del “lavoratore” e lo si rivaluta non già come persona, ma per il “suo potere d’acquisto tramite i consumi”. Non è che la legge del contrappasso (corrispondenza del- L’AFFETTO PER DON ALBANO DAMO Solo conforto e speranza rrivederci in Paradiso”. “bano, ACon queste parole, don Allei ci ha salutati al momento del suo lacerante distacco dalla parrocchia di Fratta. E anche noi che per l’ultima volta ci siamo stretti attorno a lei, alla sua amata salma, con commozione e rimpianto, le abbiamo rivolto lo stesso saluto, confortati dalla speranza che nasce dalla fede in Cristo. La concelebrazione eucaristica, in suo suffragio, presieduta dal nostro vescovo Corrado Pizziolo, e presenziata da numerosi suoi confratelli presbiteri della diocesi, ha messo ben in rilievo la sua esemplare figura di pastore d’anime. Padre e maestro, ma soprattutto fratello per noi, dal cuore semplice e dall’animo mite, uomo di grande cultura e umanità, sempre disponibile e accogliente, “di- sarmato” davanti a Dio e ai fratelli, lei, don Albano, benvoluto da tutti, era l’icona dei “piccoli” di cui ci parla Gesù. Sono fortemente impressi nel nostro cuore la sua illimitata pazienza, il suo sorriso disarmante, la sua ferma dolcezza, le sue battute ironiche, i suoi saggi consigli, che neppure in casa di riposo lesinava ai suoi figli spirituali. Mai nessuno si allontanava da lei ancora affamato di amore, di attenzioni, di ascolto. Dalle sue labbra mai un lamento, una critica, ma sempre parole di conforto e di speranza. Come non ricordare: le sue omelie semplici, ma profonde; le adorazioni domenicali davanti al Santissimo Sacramento, durante le quali ci rendeva facili i concetti teologici più difficili e ci faceva progredire nell’amore a Gesù Eu- Amico, fratello, padre un mese dall’estremo saluA to, la comunità di Cavalier si riunisce nuovamente dome- Francamente a me non risulta (ma le sue domande sono evidentemente retoriche) che i soggetti da lei citati si siano comportati come lei auspica, vale a dire che a un guadagno poco pulito o comunque esagerato abbia corrisposto un risarcimento alla società. Ciò che lei denuncia è la mancanza del senso della solidarietà sociale secondo il quale ognuno deve pensare non solamente al proprio interesse individuale, ma anche al bene della comunità di cui fa parte, al bene comune. Questo senso dovrebbe essere proporzionato ai benefici che uno ricava dal fatto di far parte della società. Potrebbe essere giusto che un imprenditore sia aiutato in un momento di crisi, perché la sua impresa è un bene sociale e coinvolge la vita di tante persone, ma dovrebbe essere altrettanto giusto che egli poi non consideri totalmente suo ciò che guadagna perché è frutto della collaborazione di molti e di tutto il contesto sociale in cui opera e, quindi, lo sappia condividere in maniera equa. La qualità della vita di una società si misura da quanto questo senso di solidarietà e di giustizia sia entrato nei cittadini che la compongono. nica 7 dicembre nel ricordo di monsignor Pompeo Polidoro, per trent’anni parroco nella piccola frazione di Gorgo al Monticano. Una messa, nella solennità della domenica, sobria, animata con quei canti assembleari che per molti anni don Pompeo, come pretendeva di essere ancora chiamato, ha diretto con entusiasmo e severità dall’altare. Un ulteriore momento che la comunità ha voluto, per stringersi intorno al pastore come già nel giorno delle esequie. Un’occasione per ricordare e ringraziare per quanto il sacerdote le ha dato negli anni. Una testimonianza della gratitudine e del cordoglio dei parrocchiani per la perdita di una persona che, anche se domiciliata altrove, è stata capace di essere sempre loro vicina, nei momenti difficili come in quelli felici. Un esempio di vita cristiana, rimasto come un segno indelebile nella memoria di chi con lui ha condiviso il cammino di fede, guidato da una figura austera e severa, sempre presente. Segno lasciato non solo tra i laici ma anche tra i religiosi come ricorda don Fabio Dal Cin, che da Roma così lo ricorda: “Don Pompeo, tra i maggiori sostenitori del Monastero Invisibile e tra i primi ad iscriversi, ogni primo giovedì del mese mi chiamava per ricordarmi e rinnovarmi il suo sostegno e la sua preghiera per le vocazioni. Anche quando sono stato trasferito nel nuovo incarico a Roma, lui continuava a chiamarmi, benché io gli ricordassi che ormai non ero più il responsabile dell’iniziativa. Ma lui, imperter- rito e puntuale, non tralasciava l’appuntamento sapendo che oltretutto mi era gradito sentirlo. Ogni volta ci si scambiava qualche risata facendo magari memoria di quando, io giovane cappellano a Motta e lui Patriarca (così lo chiamavo), ci incontravamo nella forania Mottense. L’ultima volta ci siamo lasciati con una battuta sulla sua incompiuta profezia, circa il fatto che mi aveva preconizzato suo successore a Cavalier, mentre invece… mi ritrovo da tutta un’altra parte… E così anche in quella circostanza il colloquio telefonico si è concluso col vivo ricordo dell’amata Cavalier e dei suoi ‘ragazzi’, ai quali lo legavano i ricordi più affettuosi”. Di don Pompeo rimane oggi l’impronta, profonda, come testimoniano i pensieri e i saluti lasciati dalla gente di Cavalier durante le ore di veglia alla salma. Pensieri sinceri e commossi verso un amico, un fratello, un padre che è stato guida sempre coerente e per questo apprezzata da tutti. Un riferimento che di questi tempi, in cui la dottrina della Chiesa, minacciata dal relativismo comportamentale, acquista ancora maggior valore. Un esempio vivo nel ricordo di tutti anche in questo ultimo saluto. Alberto Pessa caristia; le confessioni, in qualunque ora della giornata, che ci davano luce, conforto, pace e mettevano le ali al nostro cuore; il suo amore e interessamento per i giovani, soprattutto per quelli più bisognosi di guida e sostegno morale; le sue affettuose e frequenti visite agli anziani e agli ammalati della parrocchia; le sue attenzioni ai chierichetti, ai quali sapeva dire il suo paterno grazie; la stima e l’incoraggiamento alle sue catechiste; i doni che offriva, ogni estate, alle due bambine di Cernobyl, presenti come ospiti nella nostra comunità; la carità verso i nomadi, che mai lasciava andare a mani vuote; le gentilezze verso chi si prodigava a pulire e a rendere bella e accogliente la nostra chiesa parrocchiale; le recite natalizie, realizzate dai bambini della scuola di catechismo, con le repliche nelle case di riposo di Oderzo e Motta di Livenza; le adozioni a distanza, da parte della parrocchia, di due bambini del Mozambico; i mercatini missionari, apprezzati e sostenuti da tutta la comunità; i fraterni e puntuali in- viti, nelle grandi solennità, al precedente parroco, don Antonio Fregonese, ospite in casa di riposo a Conegliano; il “pan e vin”, durante il quale venivano offerti, dall’associazione “Fratta Unita”, la “pinza” e il “vin brulè”; la giornata di “Pasquetta” trascorsa insieme, in allegria; la consueta cena offerta ai collaboratori parrocchiali e ai membri del consiglio pastorale; l’amore per la chiesetta di San Valentino, ristrutturata e fornita di riscaldamento, orologio e suono elettronico delle campane; la messa, che ivi celebrava puntualmente ogni sabato sera, anche in cattive condizioni meteorologiche, nonostante la cagionevole salute; il suo filiale e profondo attaccamento alla Mamma Celeste, alla quale, il 7 ottobre del 2000, aveva consacrato pubblicamente la comunità parrocchiale, dopo una solenne processione davanti alla Grotta. Come dimenticare, infine, la sua totale accettazione della volontà di Dio, sempre, in ogni periodo della sua vita, e la sua sofferenza fisica, unita a quella morale, of- ferta al suo Signore per il bene di tutti noi. Nella nostra mente si affollano ora questi cari ricordi, che custodiamo gelosamente nell’intimo del cuore, come perle di inestimabile valore, unitamente alla riconoscenza al Signore per averci donato lei come guida, negli ultimi anni del suo ministero sacerdotale. Dal Cielo, don Albano, continui a vegliare su di noi, con l’occhio vigile e premuroso del pastore buono, che porta nel cuore tutti i suoi figli e va in cerca, soprattutto, dei lontani. Goda lassù, in Paradiso, delle melodie celesti, di quel canto gregoriano che tanto amava sulla terra. Gioisca dell’abbraccio del suo Signore, che ha amato con fedeltà assoluta e servito con abnegazione per tutta la vita. Grazie, don Albano, perché adesso la sentiamo veramente accanto a noi, maggiormente avvolti e protetti dalla sua fervida preghiera e dal suo paterno amore. Francesca Battistin Fratta di Oderzo la pena alla colpa), largamente servita al nostro amato Alighieri per sistemare i disonesti di allora, possa tornare utile anche oggi per mettere un po’ d’ordine, promuovere giustizia e restituire dignità a chi se lo merita veramente, economia onesta compresa? Guido De Carlo Cordignano