L`uso dei vecchi e dei nuovi antidepressivi
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L`uso dei vecchi e dei nuovi antidepressivi
osservatorio farmaceutico L’uso dei vecchi e dei nuovi antidepressivi a cura di: M.Andretta, M. Font - Farmaciste, Servizio Farmaceutico Territoriale ULSS 20 Verona; A. Spolaor - Farmacista, Ospedale di Mirano (Ve); E. Rossi, A. Covezzoli - Cineca, Gruppo Gestione Analisi dell’Informazione. Premessa I disordini depressivi, dalla depressione maggiore alla distimia, sono tra le condizioni più frequenti nella Medicina Generale. La maggior attenzione alla rilevazione di questi disturbi, specialmente tra gli anziani, e l’allargamento delle indicazioni degli antidepressivi (AD) ad altri disturbi (disordini dell’alimentazione, attacchi di panico, agorafobia, trastorni di ansietà, etc), oltre che alla popolazione pediatrica, sono tra le cause dello spiccato aumento dell’utilizzo di questi farmaci. Inoltre, l’arrivo di AD con nuovi meccanismi d’azione e con una presunta migliore tollerabilità potrebbe spiegare un loro utilizzo per condizioni prima non trattate almeno nell’ambito della Medicina Generale. Il numero di AD attualmente disponibili è elevato, anche se il singolo farmaco sembra essere efficace unicamente nel 50-60% dei pazienti1. Per iniziare il trattamento antidepressivo, devono essere considerati vari fattori tra i quali gli effetti avversi conosciuti di ciascun farmaco. L’efficacia e la tollerabilità dei nuovi agenti (SSRI e nuovi AD) rispetto agli AD classici (triciclici ed eterociclici) sono state discusse in letteratura in numerosi dibattiti e pubblicazioni (vedi DsF n. 1/2000). Un’analisi dell’uso degli AD tra il 1995 ed il 1999, pubblicata sempre in Dsf n. 1/2000, mostrava un netto incremento delle vendite dei nuovi agenti sia in ambito territoriale che ospedaliero. Tuttavia, una valutazione più approfondita del loro uso all’interno del SSN non è stata possibile finché la nota 80, introdotta nel mese di aprile del 1999, non ha reso disponibili, limitatamente ad alcune indicazioni, la maggioranza dei nuovi AD. n. 4 • Luglio-Agosto 2001 Obiettivo del presente articolo è quello di valutare come la rimborsabilità dei nuovi farmaci abbia modificato le caratteristiche e le modalità d’uso degli AD, senza per questo pretendere di verificare l’aderenza o meno ai criteri indicati dalla nota 80. L’analisi è stata sviluppata considerando due diversi punti di osservazione (dati di vendita IMS e dati di prescrizione AR- NO) per definire come attualmente sono usati gli antidepressivi per qualsiasi indicazione. Risultati Dati di vendita IMS Tra il 1998 e il 1999, il consumo degli AD classici (triciclici vecchi e Farmaci considerati Gruppo terapeutico Principio attivo ATC amitriptilina butriptilina imipramina trimipramina clomipramina desipramina nortriptilina dosulepina maprotilina mianserina trazodone N06AA09 N06AA15 N06AA02 N06AA06 N06AA04 N06AA01 N06AA10 N06AA16 N06AA21 N06AX03 N06AX05 SSRI e nuovi AD citalopram fluoxetina fluvoxamina paroxetina sertralina venlafaxina mirtazapina reboxetina nefazodone N06AB04 N06AB03 N06AB08 N06AB05 N06AB06 N06AX16 N06AX11 N06AX18 N06AX06 N06AX49 Altri AD* ademetionina dibenzepina minaprina opipramolo oxitriptano pivagabina rubidio cloruro viloxazina AD triciclici ed eterocicli N06AA05 N06AX01 N06AX15 N06AX09 * questo gruppo terapeutico non è stato considerato nell’analisi dei dati del campione ARNO. 173 Materiale e metodi Dati IMS Descrizione campione Periodo analizzato Analisi effettuate • Territorio: dati di vendita forniti dal 95-96% dei grossisti farmaceutici italiani. Questi dati sono espressi come numero di confezioni vendute per ogni specialità medicinale nel territorio. • Ospedale: dati di vendita forniti da una rappresentativa di circa 150 ospedali, distribuiti soprattutto nel Nord Italia. Questi dati sono espressi come numero di unità posologiche consumate per ogni specialità medicinale. • 17 ASL del campione ARNO aventi a disposizione al momento dell’elaborazione i dati degli anni 1998, 1999 e primo semestre 2000. Nel dettaglio: 12 Asl del Veneto (Belluno, Bassano, Ovest Vicentino, Vicenza, Venezia, Chioggia, Alta Padovana, Este, Rovigo, Adria, Verona, Bussolengo), 4 Asl della Toscana (Lucca, Pistoia, Livorno,Viareggio), 1 Asl della Liguria (Imperia). • Tutte le Asl hanno autorizzato l’impiego dei loro dati di prescrizione farmaceutica per le analisi relative a questo studio, in conformità alla legge 675/96 e successivi provvedimenti, sulla tutela dei dati personali. • Popolazione media del periodo del campione analizzato: 3.711.083. N.B. le differenze nell’ammontare della popolazione nei vari periodi di analisi sono minime (± 0,01%). • maggio – dicembre 1998 • maggio – dicembre 1999 maggio 1998 – giugno 2000 suddiviso nei seguenti sottoperiodi: • maggio – dicembre 1998 • maggio – dicembre 1999 • maggio 1998 – giugno 1999 • maggio 1999 – giugno 2000 Analisi delle vendite nel territorio e in ospedale espressa come numero di confezioni vendute. nuovi ed eterocicli) è lievemente diminuito nel numero di confezioni vendute (-3% circa), sia in ospedale che nel territorio (tabella 1). In particolare si nota che nel territorio il decremento riguarda tutti e 174 Dati ARNO Analisi della prescrizione espressa come numero di confezioni prescritte e come numero di soggetti trattati, sia complessivamente che disaggregati per fasce di età e sesso. Sono stati considerati soggetti trattati coloro che, nel periodo in esame, hanno ricevuto almeno una prescrizione di uno o più farmaci appartenenti ai gruppi ATC considerati. L’analisi della durata del trattamento antidepressivo è avvenuta osservando come erano distribuite nel corso dell’anno le ricette di ciascun paziente. La durata è stata calcolata contando il numero di mesi successivi nei quali il soggetto aveva prescrizioni, ammettendo al massimo un mese di sospensione tra una ricetta e l’altra. tre i sottogruppi, mentre in ospedale si registra un aumento dei nuovi triciclici a scapito dei vecchi e degli eterociclici. Gli SSRI e i nuovi AD mostrano, invece, un notevole aumento nelle vendi- te, molto più spiccato nel territorio (+ 70%) rispetto all’ospedale (+ 43%). Tale incremento è dovuto sostanzialmente agli SSRI, seguiti da reboxetina (NARI) e da venlafaxina (SNRI). Gli “altri” AD (ademetionina, diben- n. 4 • Luglio-Agosto 2001 Tabella 1 - Confezioni di farmaci antidepressivi vendute in Italia* Gruppo AD triciclici ed eterociclici SSRI e nuovi AD Altri AD Totale maggio dicembre 1998 Territorio maggio dicembre 1999 variazione % maggio dicembre 1998 Ospedale maggio dicembre 1999 variazione % 5.629.244 4.839.328 1.614.409 12.082.981 5.484.305 8.213.350 1.614.483 15.312.138 -2,6% 69,7% 0,0% 26,7% 179.016 206.282 82.126 467.424 173.695 294.388 6.649 534.732 -3,0% 42,7% -18,8% 14,4% * dati di vendita IMS zepina, viloxazina, oxitriptano, ecc.) non hanno subito alcuna variazione nel territorio, mentre in ospedale il loro uso è calato (- 19%). In definitiva, come era prevedibile, la nuova rimborsabilità di farmaci prima a carico del cittadino ha determinato un forte aumento del loro consumo. Tale incremento non è bilanciato da una riduzione dell’uso dei vecchi AD, che rimane pressoché inalterato, ma verosimilmente, i nuovi AD sembrano essere destinati ad una “popolazione” di pazienti per i quali la nonrimborsabilità del farmaco era un deterrente al trattamento. Per definire come sia composta la popolazione trattata con i nuovi AD e come questi farmaci possano aver modificato le caratteristiche e le modalità del trattamento antidepressivo, sono stati analizzati i dati di prescrizione del campione ARNO. Dati di prescrizione del campione ARNO Caratteristiche della popolazione trattata Nel periodo maggio-dicembre 1998 sono stati trattati con AD 61.420 pazienti (box 1). La metà ha più di 65 anni e le donne rappresentano più dei due terzi della popolazione trattata. Tra maggio e dicembre 1999, dopo l’entrata in vigore della nota 80, i pazienti in trattamento antidepressivo sono saliti a 94.992; le caratteristiche di età e sesso si sono mantenute abbastanza simili rispetto al periodo precedente. Per qualsiasi fascia di età, la popolazione trattata femminile è comunque superiore al doppio di quella maschile, eccetto che in età pediatrica e nella fascia dai 15 ai 44 anni, dove le pazienti in trattamento prevalgono sui maschi senza però raddoppiarne il numero (tabella 2). Tra gli ultraottantenni, le donne rappresentano il 75% dei trattati, andamento che tuttavia rispecchia la reale ripartizione della popolazione in età anziana. Analizzando l’incidenza del trattamento antidepressivo nella popolazione, si vede che dopo i 65 anni sei soggetti su cento assumono AD classici o nuovi AD (box 1). Prima dell’entrata in vigore della nota 80 (maggio - dicembre 1998), la proporzione era di quattro ogni cento. Nella popolazione più giovane l’incidenza riscontrata è dell’1% nel primo periodo e dell’1,6% nel periodo successivo. Il trattamento antidepressivo Nel primo periodo, i 61.420 pazienti trattati con triciclici o eterociclici hanno assunto un totale di 298.335 confezioni di farmaci (tabella 3). Nel periodo successivo, la prescrizione di AD classici è rimasta invariata, ma si è aggiunta una nuova popolazione di soggetti in trattamento con i nuovi AD per un totale di 542.680 confezioni pre- Box 1 - Distribuzione dei pazienti trattati con farmaci antidepressivi* uomini donne Totale MAGGIO - DICEMBRE 1998 meno di 65 anni 65 anni o più % % su % % su trattati su pop. pop. della trattati su pop. pop. della trattata fascia trattata fascia 9.172 14,9% 0,6% 8.963 14,6% 3,0% 19.052 31,0% 1,3% 24.233 39,5% 5,4% 28.224 46,0% 1,0% 33.196 54,0% 4,4% MAGGIO - DICEMBRE 1999 meno di 65 anni 65 anni o più % % su % % su trattati su pop. pop. della trattati su pop. pop. della trattata fascia trattata fascia 15.646 16,5% 1,0% 13.488 14,2% 4,5% 32.522 34,2% 2,2% 33.336 35,1% 7,5% 48.168 50,7% 1,6% 46.824 49,3% 6,3% *dati di prescrizione del campione ARNO n. 4 • Luglio-Agosto 2001 175 Tabella 2 - Suddivisione per età e sesso dei pazienti trattati con farmaci antidepressivi* maggio-dicembre 1998 15-44 45-64 M F M F 0-14 AD triciclici ed eterociclici SSRI e nuovi AD AD triciclici ed eterociclici + SSRI e nuovi AD** Totale M F 107 90 3.593 6.217 5.472 - - - - - - - 107 90 3.593 AD tricicli ed eterociclici SSRI e nuovi AD AD triciclici ed eterociclici + SSRI e nuovi AD** Totale M F M F 12.745 6.262 15.836 2.701 8.397 - - - - - - - - - - - - - 6.217 5.472 12.745 6.262 15.836 2.701 8.397 maggio-dicembre 1999 15-44 45-64 M F M F 0-14 ≥80 65-79 M F 110 75 3.197 5.603 4.886 30 35 2.988 5.765 1 3 380 141 113 6.565 ≥80 65-79 M F M F 11.622 5.512 14.179 2.107 7.246 3.514 7.529 3.844 7.534 1.161 2.434 660 540 1.230 668 1.511 196 432 12.028 8.940 20.381 10.024 23.224 3.464 10.112 *dati di prescrizione del campione ARNO **pazienti che associano i due trattamenti (si ignora se l’assunzione avvenga in contemporanea) scritte.Tra i soggetti che nel periodo maggio – dicembre 1999 sono in trattamento antidepressivo (94.992), un 6% (5.621) assume entrambe le categorie di AD. Di questi, dai dati a nostra disposizione, non è stato possibile stabilire se si tratti di assunzione contemporanea oppure di trattamenti avvenuti sequenzialmente. Follow-up della popolazione trattata con AD classici Tra giugno 1999 e luglio 2000, ossia dopo l’entrata in vigore della nota 80, è stato condotto un follow-up dei pazienti precedentemente trattati con AD classici. Si è riscontrato che di questi più del 50% interrompe ogni trattamento antidepressivo, il 39% prosegue con i triciclici o gli ete- rociclici e unicamente il 4% passa ai nuovi AD (tabella 4). Una percentuale simile (4,4%) viene trattata con entrambe le categorie di farmaci e, come già precisato nel paragrafo precedente, potrebbe trattarsi di uso concomitante, una pratica sconsigliata da tutte le linee-guida, oppure potrebbe trattarsi di un passaggio sequenziale da una categoria all’altra, Tabella 3 - Prescrizione di farmaci antidepressivi* TIPO DI TRATTAMENTO AD triciclici ed eterociclici SSRI e nuovi AD AD triciclici ed eterociclici + SSRI e nuovi AD** Totale Confezioni prescritte maggio maggio variazione dicembre dicembre % 1998 1999 298.335 298.376 0,0% 244.304 - Pazienti trattati (e % su popolazione complessiva) maggio maggio variazione dicembre dicembre % 1998 1999 61.420 (1,7%) 54.537 (1,5%) -11,2% 34.834 (0,9%) - - *** - - 5.621 (0,2%) - 298.335 542.680 81,9% 61.420 (1,7%) 94.992 (2,6%) 54,7% *dati di prescrizione del campione ARNO **pazienti che associano i due trattamenti (si ignora se l’assunzione avvenga in contemporanea) ***31.650 confezioni di AD triciclici ed eterociclici e 41.028 di SSRI e nuovi AD tra quelle sopra riportate sono state assunte da pazienti che associano i due trattamenti 176 n. 4 • Luglio-Agosto 2001 Tabella 4 - Follow-up dei pazienti in trattamento con antidepressivi triciclici* Tipo di trattamento Interruzione del trattamento antidepressivo Proseguimento con triciclici Passaggio a SSRI Associazione triciclici e SSRI Totale Trattati % su totale 32.239 52,5% 23.973 2.507 2.701 61.420 39,0% 4,1% 4,4% 100,0% *dati di prescrizione del campione ARNO Tabella 5 - Dopo l’entrata in vigore della nota 80, quale farmaco an- tidepressivo viene prescritto ai pazienti non precedentemente trattati?* Tipo di trattamento SSRI e nuovi AD AD triciclici ed eterociclici AD triciclici ed eterociclici + SSRI e nuovi AD** Totale Trattati 32.327 30.564 % su totale 49,1% 46,5% 2.920 4,4% 65.811 100,0% *dati di prescrizione del campione ARNO **pazienti che associano i due trattamenti (si ignora se l’assunzione avvenga in contemporanea) avvenuto durante il follow-up. Se il passaggio ai nuovi AD sembrerebbe favorito nell’età anziana, i dati non supportano questa ipotesi: infatti, passano ai nuovi AD il 5,5% dei trattati della fascia dai 15 a 44 anni e unicamente il 3% degli ultraottantenni. Al contrario, prosegue con i vecchi farmaci il 31% dei “giovani” e il 45% degli over 80. In definitiva, la disponibilità dei nuovi AD non sembra aver modificato il trattamento precedente e ciò a supporto dell’ipotesi che la popolazione trattata con i nuovi farmaci sia una popolazione non precedentemente trattata e non prevalentemente geriatrica. Pazienti che iniziano il trattamento dopo l’entrata in vigore della nota 80 Ai pazienti che iniziano il trattamento antidepressivo dopo l’entrata in vigore della nota 80, la prescrizione è equamente distribuita tra nuovi AD e AD classici. Il 49% dei pazienti “naive”, infatti, inizia il trattamento con i nuovi AD, il 46,5% n. 4 • Luglio-Agosto 2001 con i classici e il 4,4% utilizza entrambe le categorie (tabella 5). Anche in questo gruppo di pazienti, triciclici ed eterociclici sono prescritti in misura proporzionalmente maggiore agli anziani, mentre per la fascia giovane vengono preferiti i nuovi AD. Ad esempio, dei trattati con più di 80 anni, il 56% assume AD classici e il 40% i nuovi AD, mentre, nella fascia che va dai 15 ai 45 anni, le percentuali risultano essere esattamente invertite. La durata del trattamento antidepressivo Per conoscere la durata della terapia antidepressiva è stato valutato un periodo di follow-up di un anno (luglio 1999 - giugno 2000), prendendo come riferimento i pazienti in trattamento nel bimestre maggio - giugno 1999, ossia nel periodo immediatamente successivo all’entrata in vigore della nota 80. Sono state definite tre modalità di trattamento: • trattamento breve: trattamento fino a 3 mesi; • trattamento standard: trattamento da 4 a 6 mesi; • trattamento prolungato: trattamento da 7 a 12 mesi. I pazienti in trattamento con AD triciclici o eterociclici nel bimestre maggio - giugno 1999 sono risultati essere 29.4 1 4 (tabella 6). Di questi, quasi il 62% sospende o prosegue per breve tempo la terapia, circa il 1 4% attua un trattamento standard ed il 24,5% continua ad assumere AD per più di 6 mesi. Nello stesso bimestre, prendendo come popolazione di riferimento i pazienti in trattamento con SSRI e nuovi AD (15.594), si osserva un aumento della percentuale di pazienti che prosegue nel tempo la terapia antidepressiva. La proporzione di soggetti in trattamento breve e standard scende (rispettivamente al Tabella 6 - Durata del trattamento antidepressivo* Durata Trattamento breve (fino a 3 mesi) Trattamento standard (da 4 a 6 mesi) Trattamento prolungato (più di 6 mesi) Totale AD triciclici ed eterociclici trattati % su totale SSRI e nuovi AD trattati % su totale 18.116 61,6% 8.465 54,3% 4.087 13,9% 1.804 11,6% 7.211 24,5% 5.325 34,1% 29.414 100,0% 15.594 100,0% *dati di prescrizione del campione ARNO 177 54% e al 12%), a vantaggio del trattamento prolungato (34%). Nella pratica, pertanto, sembra delinearsi una maggioranza di pazienti che predilige i trattamenti brevi, sia che si tratti di AD classici che di nuovi. Questa tendenza contrasta con le linee guida e raccomandazioni più comuni che propongono per la depressione trattamenti di almeno 6 mesi. Il trattamento standard sembra essere il meno comune, attuato unicamente da una minoranza di pazienti (12-14%). Per i trattamenti prolungati, invece, si osserva una discreta differenza a favore dei nuovi AD: dal 24% di soggetti che proseguono per più di 6 mesi il trattamento con i vecchi, si arriva ad un 34% con i nuovi. Discussione La rimborsabilità dei nuovi farmaci ha incrementato notevolmente l’uso degli AD, aumento riscontrato sia a livello nazionale che nel campione ARNO. In concreto, con l’entrata in vigore della nota 80, nel campione ARNO le prescrizioni hanno raggiunto un + 82%, corrispondente ad un aumento del 55% del numero di pazienti trattati. Contrariamente a quanto ci si aspettava, non si è verificato un passaggio sostanziale dai vecchi ai nuovi AD dei pazienti già in trattamento, ma si è aggiunta una nuova popolazione che probabilmente prima 178 non faceva ricorso a tali farmaci per ragioni di tipo economico. Questo è confermato dall’aumento globale delle vendite degli AD (+27%), ed in particolare da un +70% per SSRI e nuovi AD. Altro aspetto curioso è il target preferenziale dei nuovi AD. Dato che la nota 80 si era curata di sottolineare il valore terapeutico degli AD triciclici ed eterociclici, considerati farmaci di prima scelta nel trattamento della depressione, e di autorizzare la rimborsabilità dei nuovi AD solo nei casi in cui i vecchi fossero controindicati, si supponeva che la prescrizione di questi farmaci si sarebbe indirizzata soprattutto all’anziano. In realtà, si è visto che proporzionalmente i nuovi farmaci sono prescritti più alle fasce giovani (15 – 44 anni). Le ragioni alla base di tale tendenza sono varie, tra queste sono da annoverare: il minor effetto sedativo dei nuovi AD, che risultano pertanto più sicuri in persone che lavorano e guidano; la maggior facilità di individuazione della dose efficace (senza dover cercare in un range che può variare fino a 10 volte!); l’aumentata sensibilità verso problemi un tempo sottotrattati e che colpiscono soprattutto i più giovani (attacchi di panico, bulimia, disturbi ossessivo – compulsivi) e, ultima ma non meno importante, la prassi ormai diffusa tra gli specialisti di privilegiare i nuovi AD. La presente analisi suggerisce anche un miglior profilo di tollerabilità dei nuovi AD rispetto ai vecchi. Il followup dei pazienti ha infatti dimostrato che, nonostante la tendenza più diffu- sa sia di seguire trattamenti di brevi periodi, i pazienti trattati con i nuovi AD assumono più a lungo il farmaco. Alcuni aspetti dell’utilizzo degli AD, appena accennati nel presente articolo, rimangono tuttavia poco chiari e meriterebbero ulteriori approfondimenti. In particolare: - l’associazione di vecchi e nuovi AD, pratica per la quale non ci sono evidenze di efficacia2 e che risulta essere sconsigliata in alcune linee-guida3; - l’uso dei trattamenti brevi destinati alla depressione oppure impiegati per altre indicazioni. Probabilmente uno studio osservazionale condotto sul territorio (che prenda in esame la diagnosi e lo schema posologico seguito dai pazienti in trattamento con AD) potrebbe essere uno strumento determinante per chiarire le modalità di utilizzo di questi farmaci. BIBLIOGRAFIA 1. Whooley MA & Simon GE: Managing depression in medical outpatients. N Engl J Med 2000; 343:1942-50. 2. Evidence Report/technology Assessment Number 7: Treatment of Depression: Newer pharmacotherapies. Agency for Health Care Policy and Research. http://www.ahcpr.gov. February 1999 3. Etude de la prescription et de la consommation des antidepresseurs en ambulatoire. Agence du Medicament. Observatoire National des Prescriptions et Consomations des Medicaments. Juillet 1998. n. 4 • Luglio-Agosto 2001