3. La comunicazione di massa

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3. La comunicazione di massa
I mass
media
LA COMUNICAZIONE
INTERPERSONALE
la
la comunicazione
comunicazione
mediata dal
pubblica
computer (CMC)
1
interpersonale
Non mediata
(corporeità)
Compresenza
Comunicazione mediata
Comunicazione
scrittura
stampa
telecomunicazioni
2
L’e
’el ra
ett
ron
ica
La società globale
de
ll
Famiglia
gruppi
a
on
et
sc
I grandi imperi
rit
tu
r
a
m
comunità
Le nazioni
Società
tribale
Basata sulla
presenza
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Le innovazioni tecnologiche
che permettono di ridurre o
annullare la distanza:
tecnologie del trasporto e della
comunicazione. Macchina a
vapore….telefono ….internet
Disembedding =
svincolarsi delle
relazioni sociali dai
confini immediati
della presenza
le innovazioni sociali che
“rendono possibile la
distanza”: la scrittura
appunto, le istituzioni, la
moneta, quelle che Simmel
chiama le uniformità
oggettive.
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Distanziamento = capacità
estensione della società nello
spazio (N.B. è una cosa diversa
dalla conquista, scoperta
colonizzazione)
Globalizzazione cioè la tendenza
all’unificazione del mondo, o, più
precisamente, un estendersi delle
Cosa produce il
relazioni sociali a livello mondiale
disembedding
Compressione spazio-temporale = la
progressiva riduzione delle distanze
in quanto vincolo per l’agire sociale
(morte della distanza)
disancoramento = cioè lo
svincolarsi degli individui e
della realtà sociale dalla
corporeità (società virtuale) 5
Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, 2004
3. La comunicazione di massa
*L’avvento della comunicazione di massa*
• Mass media: il termine "comunicazione di massa" sta a
indicare semplicemente che i prodotti della
comunicazione sono accessibili in linea di principio a una
pluralità di destinatari.
• Centralità dei mass media: nella società
contemporanea, passano dai media molte delle
conoscenze e delle esperienze individuali
• Alcune conseguenze qualitative: progressiva scomparsa
delle conoscenze pratiche, abbondanza (sovraccarico)
informativo, necessità di verifica
delle fonti
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Scuola
Usi e
Francoforte
gratificazioni
Teoria ago
Comunicazione
ipodermico
a due stadi
1900..
1920
1930
Scuola
1940
Cultural
studies
1950
7
Toronto
1960
1970
Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, 2004
3. La comunicazione di massa
*Le grandi prospettive teoriche: teoria dell’ago ipodermico*
• Teoria dell’ago ipodermico: i mass media sono in grado
di inoculare sotto la pelle delle persone qualsiasi messaggio
• Modello comunicativo stimolo-risposta: ogni messaggio
produce naturalmente sul pubblico l’effetto desiderato
• La società come massa di singoli individui alienati, privi di
legami significativi, privi di qualsiasi autonomia
• Lasswell: il “modello delle cinque W” (Who, What, Whom,
Where, What Effects)
• Limiti: determinismo, mancanza di attenzione al contesto,
pubblico concepito come totalmente passivo
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I fattori che influiscono sullo sviluppo della
teoria ipodermica
• Le riflessioni sulla società moderna
(disgregazione comunitàÆindividualismoÆ
società di massa)
• Importanza comunicazione di massa
come strumento di propaganda e
manipolazione
• Supporto psicologia
comportamentista
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• La propaganda in
tempo di guerra ….
la diffusione di
informazioni, vere o
false, allo scopo di
sostenere un'azione
(politica o di governo).
Propaganda - Wikipedia.htm
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• Comunicazione
politica La ricerca
di Lazarfeld da cui ha
avuto origine la teoria
a due stadi “The
people’s choice”
analizza la campagna
presidenziale
americana del 1940
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La pubblicità
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*Le grandi prospettive teoriche: comunicazione a due stadi*
• Per essere efficace, il messaggio dev’essere
costruito tenendo conto del contesto e del tipo di
destinatario
• Modello comunicativo Stimolo-Variabili
Intervenienti- Risposta (S-IV-R): caratteri sociodemografici e psicologici mediano l’impatto dello
stimolo e indirizzano la risposta
imitazione
Violenza in TV
Livello di istruzione
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distacco
Variabili sociodemografiche
Atteggiamenti e
messaggio
opinioni pre-essitenti
Processi
psicologici
individuali
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effetto
*Le grandi prospettive teoriche: comunicazione a due stadi*
• Teoria del flusso a due stadi: i messaggi vengono
mediati dai c.d. leader d’opinione, che ne elaborano e
filtrano i contenuti. Le relazioni più importanti dei contenuti
• Comunicazione come influenza: i media possono rafforzare
convinzioni già presenti, ma non possono crearne di nuove o
mutarne radicalmente di esistenti
messaggio
Leader d’opinione
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effetti
•Solo il 5% cambiarono opinione in seguito alla
pubblicità elettorale
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Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, 2004
3. La comunicazione di massa
*Le grandi prospettive teoriche: usi e gratificazioni (1)*
• Indagine sul ruolo complessivo dei media, visti come
istituzioni centrali della società moderna
• Evoluzione nei paradigmi di indagine: teoria degli “Usi e
Gratificazioni” come parte dell’approccio strutturalfunzionalista
• Centrale il concetto di funzione: la domanda chiave è
“che cosa fanno le persone coi media?”
• Scarto concettuale rispetto ai precedenti paradigmi: si
studiano gli effetti della comunicazione (spesso generali,
inattesi, di lungo periodo) anziché i suoi obiettivi (situati,
di breve periodo)
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Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, 2004
3. La comunicazione di massa
*Le grandi prospettive teoriche: usi e gratificazioni (2)*
• Superamento del concetto di massa: i media si rivolgono a un
pubblico attivo, attento e autonomo che si serve dei media per
soddisfare i propri bisogni (gratificazioni)
• I bisogni soddisfatti dai media sono di diversi tipi: bisogni
informativi, di relazione, ma anche legati alla condivisione di
modelli comportamentali o valoriali
• Competizione tra media e altre agenzie per la gratificazione dei
bisogni (alternative funzionali)
• Gli effetti dipendono insieme dal contenuto e dal contesto di
fruizione. Emergono i prodromi di “costruzione sociale”: la
comunicazione vista come costruzione condivisa di significato
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compagnia
apprendimento
relax
Guardo la
oblio
abitudine
televisione
perchè
Comprensione
adrenalina
di se stessi
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•Stimolazione dell’immaginazione: contributo
offerto dai media nella costruzione di giochi,
fantasie, proiezioni, ecc.
•Interazione sostitutiva: presenza di persone e
storie che riempiono un silenzio e che creano una
sorta di interazione virtuale
•Terreno comune per i contatti sociali: offerta di
argomenti di conversazione (dimensione
relazionale), forma di interazione fondata sulla
condivisione del consumo di un prodotto mediale
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•
Distensione emotiva: coglie il bisogno che
molti individui hanno di ottenere un
alleggerimento delle emozioni.
Secondo Klapper (1960), si realizza in molti
modi diversi: “indicando all’ascoltatrice che non
è sola nei suoi dispiaceri e fornendole un modo
più comodo di percepirli; facendola sognare di
quel che avrebbe potuto essere”
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•
Scuola di vita: la capacità di offrire modelli, stili di
vita e di comportamento ai quali potersi adeguare.
“Quando la vicina del piano di sopra mi chiede un
consiglio le dico sempre di ascoltare quelli della
radio, perché sono più in gamba di me. …… Penso
che se le dicessi io di fare qualcosa e poi le
cose andassero male, mi sentirei in colpa. Ma
se capita per una di queste storie, allora non
è colpa di nessuno” (Herzog 1944)
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Usi e
gratificazioni
Studi
sperimentali
Teoria
ipodermica
Teoria a due
stadi
manipolazione
influenza
persuasione
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gratificazione