Allegati - Gobetti
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ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO DELLA CLASSE 5°A PROGRAMMI SVOLTI CON RELAZIONI FINALI ISISS P. Gobetti Programma svolto classe 5°A – A.S. 2014-2015 Italiano- Prof. Giuseppe Vanni Relazione finale La classe 5°A è composta da 24 elementi i quali hanno raggiunto nel complesso una preparazione discretamente omogenea: con questa espressione s’intende che gli obiettivi previsti dalla disciplina sono stati mediamente raggiunti in modo piuttosto soddisfacente, con alcune punte di eccellenza - al di là della media matematica - che si sono distinte per meticolosità e tenacia nello studio. All’interno di un percorso quinquennale com’è quello dell’indirizzo di Amministrazione, Finanza e Marketing, gli studenti hanno generalmente tenuto un contegno rispettoso del docente e dell’ambiente scolastico, tanto che non si segnalano provvedimenti disciplinari di un qualche rilievo. In alcuni casi l’impegno e la frequenza non sono stati sempre costanti, ma il rapporto collaborativo instauratosi fin dall’inizio con i genitori all’interno del Consiglio di Classe ha permesso comunque, con i dovuti interventi e la partecipazione degli alunni stessi, di seguire una programmazione didattica coerente. La classe è sempre stata piuttosto disponibile nei confronti dell’attività didattica: è stato così possibile integrare il libro di testo con la visione di spettacoli teatrali, film, documentari e altri contenuti multimediali e con progetti – come quello del giornalino scolastico – volti al rafforzamento delle competenze di base. Ne consegue che, da parte dell’insegnante, il giudizio può essere positivo, nella consapevolezza appunto del lavoro svolto dagli alunni nei cinque anni di corso. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Sono quelli previsti dai programmi ministeriali, al termine del triennio - e quindi della classe quinta – l’alunno dovrà dimostrare quanto segue. Saper svolgere una relazione orale di alcuni minuti rispetto ad un argomento già affrontato in aula. Pianificare il proprio discorso in modo razionale tenendo conto delle caratteristiche del destinatario, utilizzando un registro linguistico adatto alle diverse situazioni comunicative e alle diverse finalità del messaggio Regolare con consapevolezza il registro linguistico - distinguendo tra usi formali e informali – e gli elementi che conferiscono efficacia al discorso. Comprendere testi relativi all’ambito professionale, con la padronanza dei relativi linguaggi specialistici. Comprendere testi di carattere argomentativo, di livello non specialistico, su temi di rilievo culturale. Acquisire selettivamente, raccogliere e ordinare informazioni da testi diversi. Redigere una relazione, intesa come sintesi di conoscenze acquisite da esperienze o fonti molteplici. Redigere testi argomentativi su tematiche di interesse personale, culturale, sociale ed economico. Nello specifico, per ciò che riguarda l’educazione letteraria, e in particolare per ciò che riguarda l’educazione letteraria in relazione ad una modularità dell’insegnamento che prevederà soprattutto unità didattiche sul modello storico-culturale, gli obiettivi caratterizzanti sono i seguenti. Riconoscere modelli culturali, poetiche, elementi tipici dell’immaginario collettivo in una data epoca. Riconoscere centri, luoghi e soggetti dell’elaborazione culturale. Individuare l’intreccio tra fattori materiali e ideali nella storia letteraria e culturale. Individuare gli elementi di continuità e di mutamento nella storia delle idee. Italiano – Storia della Letteratura Programma svolto 1. Dal simbolismo francese a Giovanni Pascoli Poetiche del simbolismo Lettura e analisi del testo delle poesie Corrispondenze di C. Baudelaire L’Albatro di C. Baudelaire Spleen di C. Baudelaire Giovanni Pascoli La vita, le opere e la poetica Lettura e analisi del testo delle poesie X agosto L’assiuolo La mia sera Temporale Lettura di un brano tratto dal saggio Il fanciullino 2. Il primo Novecento: la letteratura tra futurismo, crepuscolarismo e l’esperienza de La Voce Filippo Tommaso Marinetti Lettura e commento del Manifesto del futurismo Lettura e analisi di un testo tratto da Il bombardamento di Adrianopoli Marino Moretti Lettura e analisi del testo della poesia Poggiolini Aldo Palazzeschi Lettura e analisi del testo della poesia E lasciatemi divertire Sergio Corazzini Lettura e analisi del testo della poesia Desolazione del povero poeta sentimentale Dino Campana Lettura e analisi del testo della poesia La Chimera 3. La lirica tra le due guerre: l’ermetismo Salvatore Quasimodo Lettura e analisi del testo delle poesie Alle fronde dei salici Uomo del mio tempo 4. Tra poesia nuova ed ermetismo Giuseppe Ungaretti La vita, le opere e la poetica Lettura e analisi del testo delle poesie I fiumi Veglia Fratelli San Martino del Carso Mattina Soldati Sono una creatura L’isola Eugenio Montale La vita, le opere e la poetica Lettura e analisi del testo delle poesie Spesso il male di vivere ho incontrato La casa dei doganieri Forse un mattino andando Cigola la carrucola del pozzo Caro piccolo insetto Meriggiare pallido e assorto Non chiederci la parola 5. La narrativa psicologica Le scienze umane, Freud e la psicanalisi Luigi Pirandello La vita, le opere e la poetica Lettura di un brano dal saggio L’umorismo Lettura e analisi del testo delle novelle La carriola Il treno ha fischiato Lettura e analisi del testo dei brani Cambio treno e Io e l’ombra mia da Il fu Mattia Pascal e Filo d’aria e Quel caro Gengé da Uno, nessuno e centomila Italo Svevo La vita, le opere e la poetica Lettura e analisi del testo dei seguenti brani da La Coscienza di Zeno: Il fumo L’incontro con Tullio Il sogno di Carla Il sogno del bambino 6. Un esempio della narrativa neorealista Primo Levi La vita, le opere e la poetica Lettura e analisi del testo dei seguenti brani da Se questo è un uomo Considerate se questo è un uomo (lirica) Sul fondo I sommersi e i salvati Kraus Lettura e analisi del testo delle poesie da Ad ora incerta Per Adolf Eichmann Il superstite Alzarsi L’ultima epifania I rappresentanti degli studenti METODOLOGIA Lezione frontale, lezione partecipata, utilizzo di strumenti multimediali Lettura e interpretazione di testi, domande di comprensione, discussione sui contenuti Potenziamento della comprensione della parola scritta attraverso la lettura di libri di narrativa scelti da un elenco presentato dal docente Esercizi di scrittura a casa e in classe su esercizi presenti nel manuale e su domande presentate dal docente in relazione ai testi analizzati in aula. STRUMENTI Libro di testo di letteratura Libri di narrativa Contenuti multimediali che integrino il programma o che costituiscano uno stimolo alla produzione scritta per lo svolgimento dei compiti in classe Eventuali documenti forniti dal docente in funzione dell’elaborazione di alcune tracce delle prove scritte. VERIFICHE Verifiche orali (due a quadrimestre) Verifiche scritte così strutturate (due a quadrimestre): Tipologia A – Analisi di un testo letterario Tipologia B – Articolo di giornale o saggio breve (4 opzioni come segue) 1. Ambito artistico letterario 2. Ambito socio-economico 3. Ambito storico-politico 4. Ambito tecnico-scientifico Tipologia C – Tema di argomento storico Tipologia D – Tema di argomento generale OBIETTIVI RAGGIUNTI Per quanto riguarda gli obiettivi presentati nella programmazione di inizio a.s., valgono le seguenti considerazioni: Alcuni studenti li hanno raggiunti in modo sufficientemente valido Altri in modo discretamente valido quando nuon buono Un ultimo gruppo, più esiguo, ha dimostranto in taluni casi di saperli padroneggiare raggiungendo una valutazione eccellente. Prof. Giuseppe Vanni ISISS P. Gobetti Programma svolto classe 5°A – A.S. 2014-2015 Storia - Prof. Giuseppe Vanni Relazione finale La classe 5°A è composta da 24 elementi i quali hanno raggiunto nel complesso una preparazione discretamente omogenea: con questa espressione s’intende che gli obiettivi previsti dalla disciplina sono stati mediamente raggiunti in modo piuttosto soddisfacente, con alcune punte di eccellenza - al di là della media matematica - che si sono distinte per meticolosità e tenacia nello studio. All’interno di un percorso quinquennale com’è quello dell’indirizzo di Amministrazione, Finanza e Marketing, gli studenti hanno generalmente tenuto un contegno rispettoso del docente e dell’ambiente scolastico, tanto che non si segnalano provvedimenti disciplinari di un qualche rilievo. In alcuni casi l’impegno e la frequenza non sono stati sempre costanti, ma il rapporto collaborativo instauratosi fin dall’inizio con i genitori all’interno del Consiglio di Classe ha permesso comunque, con i dovuti interventi e la partecipazione degli alunni stessi, di seguire una programmazione didattica coerente. La classe è sempre stata piuttosto disponibile nei confronti dell’attività didattica: è stato così possibile integrare il libro di testo con la visione di film, documentari e altri contenuti multimediali e con incontri e seminari volti al rafforzamento delle competenze di base. Ne consegue che, da parte dell’insegnante, il giudizio può essere positivo, nella consapevolezza appunto del lavoro svolto dagli alunni nei cinque anni di corso. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Sono quelli previsti dai programmi ministeriali: al termine del triennio - e quindi della classe quinta – l’alunno dovrà dimostrare di sapere quanto segue: Riconoscere, comprendere e valutare le più importanti relazione tra dati, concetti e fenomeni Individuare e descrivere analogie e differenze, continuità e rottura tra fenomeni Esporre adoperando concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storicoculturali Classificare ed organizzare dati, leggere e strutturare tabelle, grafici, cronologie, tavole sinottiche, atlanti storici e geografici, manuali, bibliografie. Osservare le dinamiche attraverso le fonti Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare e collocare in modo significativo i diversi fenomeni storici locali, regionali, continentali, planetari Saper leggere testi ed acquisire concetti e lessico significativi Saper svolgere una relazione orale di alcuni minuti rispetto ad un argomento già affrontato in aula. Programma svolto 1. La prima guerra mondiale i. Lo scoppio del conflitto ii. Dalla guerra di movimento alla guerra di logoramento iii. L’Italia dalla neutralità all’intervento iv. L’ingresso in guerra degli USA v. Il fronte orientale e Caporetto vi. Il crollo degli imperi centrali vii. I 14 punti di Wilson viii. I trattati di pace di Parigi: le conseguenze per Italia e Germania 2. La rivoluzione russa i. Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione d’ottobre ii. Le tesi di Lenin iii. L’insurrezione di ottobre e il colpo di stato bolscevico 3. La crisi del dopoguerra i. Il nazionalismo italiano e la vittoria mutilata ii. I partiti di massa: partito popolare, partito socialista e partito comunista iii. La genesi del fascismo iv. Crescita e violenza del fascismo movimento 4. Il fascismo i. ii. iii. iv. v. vi. vii. viii. ix. La marcia su Roma, cronaca dei fatti dal 27 al 30 ottobre 1922 Il delitto Matteotti e la disfatta delle opposizioni Il colpo di forza del 3 gennaio 1925 Le leggi fascistissime La Conciliazione La politica economica La politica del lavoro L’emigrazione politica e l’antifascismo Le leggi razziali e l’alleanza con la Germania 5. La dittatura sovietica i. Rivoluzione permanente e costruzione del socialismo in un solo paese ii. Repressione e carestia iii. I crimini dello stalinismo iv. La nascita del culto di Stalin 6. La crisi del 1929 i. Gli USA e la religione del business ii. Il crollo di Wall Street iii. La presidenza Roosevelt e il New Deal iv. L’economia italiana negli anni’30 v. I successi della pianificazione economica nell’URSS 7. Il nazismo i. Genesi e sviluppo del partito nazista ii. L’ideologia: il Mein Kampf di Hitler. Fuehrerprinzip, Herrenvolk, Lebensraum iii. La crisi del 1929 e l’ascesa nazista iv. La notte dei lunghi coltelli v. La pratica dell’antisemitismo: leggi di Norimberga e Reichkristallnacht vi. L’Olocausto, genesi, sviluppo ed intepretazioni: lezione tenuta dal docente con l’utilizzo di documenti e testimonianze scritte 8. Come si arrivò alla seconda guerra mondiale: 1934-1939 i. L’uscita della Germania dalla Società delle Nazioni ii. La politica estera dell’Italia e la guerra d’Etiopia iii. L’asse Roma-Berlino iv. L’Anschluss v. La fine della Cecoslovacchia vi. Il patto d’acciaio tra Italia e Germania vii. Il patto Molotov-Ribbentrop 9. La seconda guerra mondiale: 1939-1945 i. Cronologia ragionata elaborata dal docente per spiegare i principali fatti del periodo 10.La fine del fascismo e la Repubblica: Italia 1943-1948 i. La posizione della Monarchia e l’8 settembre ii. La Resistenza iii. La Repubblica Sociale Italiana iv. Dal referendum del 1946 al 18 aprile 1948 11.Il dopoguerra e i nuovi scenari internazionali i. La conferenza di Yalta e le sue ripercussioni ii. ONU e Bretton Woods iii. La Cortina di ferro iv. La Germania terreno della guerra fredda v. Patto di Varsavia, Nato e piano Marshall vi. La guerra di Corea 12.Il ‚’68 in Italia i. Ricostruzione e miracolo economico ii. La rivolta degli studenti iii. I valori del movimento iv. Conclusioni e riflessioni v. Il quadro internazionale: Vietnam e primavera di Praga I rappresentanti degli studenti METODOLOGIA Lezione frontale, lezione partecipata, utilizzo di strumenti multimediali Lettura e interpretazione di testi, domande di comprensione e discussione sui contenuti Lettura delle fonti e degli interventi critici presenti nel libro di testo STRUMENTI Libro di testo Film e documentari che integrino i contenuti Libri di memorialistica presenti nella lista dei libri di narrativa TIPOLOGIA DI VERIFICA Due verifiche orali a quadrimestre sul programma svolto, con domande del docente ma anche con la possibilità - come punto di partenza per l’interrogazione - di esporre in modo organico e continuato un argomento preparato a piacere tra quelli trattati Prove scritte strutturate e non strutturate in sostituzione o ad integrazione di quelle orali OBIETTIVI RAGGIUNTI Per quanto riguarda gli obiettivi presentati nella programmazione di inizio a.s., valgono le seguenti considerazioni: Alcuni studenti li hanno raggiunti in modo sufficientemente valido Altri in modo discretamente valido quando nuon buono Un ultimo gruppo, più esiguo, ha dimostranto in taluni casi di saperli padroneggiare raggiungendo una valutazione eccellente. Prof. Giuseppe Vanni Classe V A-Relazione Economia Aziendale La partecipazione è stata attiva, la classe puntualmente ha riposto con interesse alle proposte educative; la frequenza è stata regolare per la maggior parte degli alunni. Nella classe è presente un gruppo dotato di buone capacità il cui lavoro, metodico e consapevole, ha consentito loro di raggiungere risultati soddisfacenti,mentre un gruppo piu' ristretto ha raggiunto conoscenze medie: non sempre approfondite come si sarebbe voluto a causa di un impegno non sempre continuativo. La modalità di lavoro principale è stata la lezione frontale partecipata, seguiti da analisi di casi, esercitazioni guidate ed individuali. Lo strumento fondamentale di lavoro è stato il libro di testo. Gli alunni sono stati stimolati al dialogo, al lavoro di gruppo e alla discussione relativamente ad argomenti di natura economica e di attualità relativi alla disciplina al fine di sviluppare oltre alle capacità di apprendimento anche quelle critiche e soprattutto l'interesse verso gli argomenti oggetto di studio. Il livello di preparazione raggiunto è stato rilevato con verifiche orali brevi e lunghe e con prove scritte, che nel primo quadrimestre sono state sviluppate in modo da verificare le conoscenze di base, mentre nel secondo quadrimestre sono state sviluppate sulla falsa riga delle prove d'esame al fine di abituare gli studenti anche ad un linguaggio ed a richieste più articolate e meno esplicite. Numerose le esercitazioni svolte in preparazione della seconda prova scritta. Il coordinamento interdisciplinare è stato effettuato con tutte le discipline al fine di dare agli alunni una visione ampia e trasversale delle problematiche affrontate durante l'anno con continui riferimenti all'attualità. Morciano di Romagna, 5 maggio 2015 L'insegnante MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSE V A A.S. 2014-2015 PROF.SSA IERACI MARIA VITTORIA Durante l'anno scolastico sono state sviluppate le seguenti unità didattiche perseguendo gli obiettivi indicati. GESTIONE ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE INDUSTRIALI LA CONTABILITA' GENERALE E IL BILANCIO D'ESERCIZIO Obiettivi di conoscenza: • La gestione delle imprese industriali e l'ambiente economico attuale in cui operano • Il sistema informativo contabile delle imprese industriali e la sua articolazione • Caratteristiche della contabilità generale e differenze con quella analitica • Le tipiche operazioni d'esercizio, di assestamento e di chiusura nelle quali si concretizza la contabilità generale delle imprese industriali • Nozione di Bilancio d'esercizio • Norme e principi per la redazione del Bilancio d'esercizio • Lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota integrativa • Scritture relative alle immobilizzazioni tecniche: acquisizione, apporto, costruzione in economia, dismissione • scritture inerenti i costi incrementativi e quelli di manutenzione e riparazione • Scritture relative al personale dipendente • Scritture d'acquisto e di vendita • Scritture di assestamento con particolare riferimento alle rimanenze e agli ammortamenti • Il bilancio d'esercizio in ottemperanza alle disposizioni del Codice Civile Obiettivi operativi: • Riconoscere le imprese industriali e classificarle sulla base di differenti criteri • Rilevare in contabilità generale le operazioni di gestione, assestamento, epilogo e chiusura delle aziende industriali • Saper leggere e interpretare un bilancio d'esercizio I COSTI E LA CONTABILITA' ANALITICA Obiettivi di conoscenza: • Le fondamentali classificazioni dei costi • La break-even analysis • L'oggetto e gli scopi della contabilità analitica • Conoscere le metodologie tradizionali e moderne della contabilità analitica Obiettivi operativi: • Applicare la break-even analisys • Risolvere alcuni semplici problemi di scelta • Sapere applicare metodologie tradizionali e moderne della contabilità analitica (direct costing, full costing e l'activity based costing) LA PIANIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELLA GESTIONE Obiettivi di conoscenza: • Il concetto di controllo di gestione e di budget • Le fasi e gli strumenti del controllo di gestione • L'articolazione del sistema di budgeting: budget del risultato operativo, budget degli investimenti, budget finanziario • Business plan • Controllo budgetario: sistema di reporting, analisi degli scostamenti dei costi diretti Obiettivi operativi: • Redigere i budget operativi, il budget operativo, il budget degli investimenti e il budget finanziario • eseguire l'analisi degli scostamenti dei costi diretti ANALISI DI BILANCIO Obiettivi di conoscenza: • Scopi presupposti e limiti dell'analisi di bilancio • I criteri di riclassificazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico • Il sistema degli indici di bilancio • Analisi per flussi: il rendiconto finanziario • Riclassificazione dello Stato patrimoniale • Riclassificazione del Conto economico a valore aggiunto e a costo del venduto • I principali indici patrimoniali, finanziari ed economici • Rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto e rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità Obiettivi operativi: • Calcolare ed interpretare i principali indici e margini per effettuare l'analisi prospettica e redigere il rendiconto finanziario L'IMPOSIZIONE FISCALE IN AMBITO AZIENDALE Obiettivi di conoscenza: • Le imposte che colpiscono il reddito d'impresa • L'IRAP: nozioni fondamentali • La determinazione del reddito d'impresa • Le variazioni fiscali • I principi generali del reddito fiscale • Calcolo dell'IRES e dell'IRAP relativamente ad una S.p.a.industriale Obiettivi operativi: • Saper passare dal reddito di bilancio a quello imponibile fiscale e calcolare le imposte sul reddito d'impresa METODOLOGIE Gli argomenti sono stati analizzati nei loro aspetti giuridico-economico-fiscale, computistico e contabile, evidenziando le interconnessioni e cercando di fornire una visione globale e non nozionistica della disciplina, aderendo alla realtà dei nostri tempi e alla pratica operativa aziendale. Dopo aver accertato la presenza dei presupposti necessari allo sviluppo delle tematiche sono state svolte lezioni frontali graduali e partecipate sia sull'aspetto teorico che pratico. Al fine di fare recepire una piena padronanza dei contenuti sono state svolte numerose simulazioni di esemplificazioni ed esercizi con dati a scelta. STRUMENTI • Libri di testo “Domani in azienda” Astolfi, Barale e Ricci Tramontana • Codice Civile VERIFICHE • Colloqui • Interrogazioni • Verifiche scritte sommative • Prova comune d'istituto I RAPPRESENTANTI DI CLASSE L'INSEGNANTE i.s.i.s.s. morciano di romagna “P. GOBETTI – A. DE GASPERI” Anno Scolastico 2014/15 RELAZIONE SUL PROGRAMMA DI MATEMATICA: classe VA Insegnante: Maria Giacinta Rubini Libro di testo: A. Gambotto Manzone, B. Consolini “Nuovo Matematica con applicazioni informatiche 3 Ed. Tramontana. La continuità didattica ha consentito agli allievi di stabilire con l'insegnante di matematica un rapporto di collaborazione e fiducia. Gli allievi si sono impegnati con serietà e continuità tale da permettere di raggiungere gli obiettivi sopra indicati. Tuttavia l'approfondimento teorico è risultato pesante e difficoltoso, quindi hanno interiorizzato soprattutto l'aspetto applicativo della materia. Le conoscenze e le competenze raggiunte possono considerarsi complessivamente soddisfacenti. Fra gli allievi se ne distinguono alcuni che hanno raggiunto risultati ottimi, altri, che hanno lavorato con continuità ed impegno, hanno conseguito un profitto discreto o buono, alcuni sono riusciti ad ottenere risultati solo sufficienti, per poca attitudine nella disciplina o per impegno non costante.. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nella classe quinta l’obiettivo prevalente è stato quello di portare a naturale compimento il lavoro degli anni precedenti, con l'ulteriore affinamento degli strumenti acquisiti per una loro significativa dimensione operativa, evidenziata con la varietà delle problematiche affrontabili e con la loro aderenza , per quanto semplificata, alle tematiche ed ai problemi dell'economia, dell'industria, della società. OBIETTIVI DISCIPLINARI Lo studente deve essere in grado di: Determinare dominio e linee di livello di funzioni in due variabili, dandone rappresentazione grafica nel piano cartesiano Oxy, calcolarne i massimi e minimi liberi e vincolati; Applicare l’analisi matematica allo studio delle funzioni economiche; Costruire il modello matematico di problemi economici , dopo aver individuato le variabili d’azione, la funzione obiettivo e i vincoli. . CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE SRITTE ED ORALI Presentazione formale dell'elaborato; Coerenza nello sviluppo logico della teoria; Conoscenza,applicazione e padronanza della teoria; Capacità di rappresentazioni grafiche; Capacità di generalizzazione; Capacità di individuare un procedimento più valido matematicamente; Capacità di creare modelli matematici in problemi di scelta; Giustificazioni teoriche dei procedimenti seguiti. STRUMENTI : Libro di testo: A. Gambotto Manzone, B. Consolini “Nuovo Matematica con applicazioni informatiche 3 Ed. Tramontana. VERIFICHE : • Verifiche orali • Verifiche scritte riguardanti la soluzione di problemi • Prove strutturate e semistrutturate, INDICAZIONI METODOLOGICHE Nell’affrontare i vari temi, si è cercato di procedere “per problemi”, evidenziando soprattutto gli aspetti applicativi della disciplina, nel tentativo di togliere alla matematica l’aspetto di incomprensibile astrazione che spesso crea un rifiuto da parte degli alunni. I contenuti del programma sono stati sviluppati con lezioni frontali, seguite da esercitazioni svolte singolarmente o in gruppo, favorendo un continuo passaggio dal particolare problema economicofinanziario al relativo modello matematico e al metodo risolutivo, al fine di agevolare la comprensione della teoria. Nello sviluppo di molte parti del programma si è reso necessario richiamare argomenti svolti negli anni precedenti. Maria Giacinta Rubini PROGRAMMA DI MATEMATICA Classe VA Anno scolastico 2014/2015 Libro di testo: A. Gambotto Manzone, B. Consolini “Nuovo Matematica con applicazioni informatiche 3 Ed. Tramontana Insegnante: Maria Giacinta Rubini LE FUNZIONI IN DUE VARIABILI E LE APPLICAZIONI IN ECONOMIA FASCI DI CURVE - I fasci di rette - Richiami sulle coniche - Le disequazioni in due variabili: • le disequazioni lineari • le disequazioni non lineari • i sistemi di disequazioni LE FUNZIONI IN DUE VARIABILI - La definizione - Il grafico: • il sistema di riferimento nello spazio • una superficie particolare: il piano • le linee sezione e le linee di livello - Limiti e continuità - Il calcolo delle derivate • le derivate parziali prime • le derivate successive MASSIMI E MINIMI DI UNA FUNZIONE DI DUE VARIABILI - Massimi e minimi liberi: • le definizioni • i massimi ed i minimi con le linee di livello • i massimi ed i minimi con le derivate - Massimi e minimi vincolati: • massimi e minimi vincolati da equazioni • massimi e minimi vincolati da disequazioni - Il caso particolare delle funzioni lineari con vincoli lineari LA PROGRAMMAZIONE LINEARE - Il modello del problema - Il metodo grafico per i problemi di PL in due variabili: • problemi di PL in due variabili • problemi di PL riconducibili a due variabili MATEMATICA APPLICATA ALL’ECONOMIA Problemi relativi a rendite certe: - montante e valore attuale di rendite temporanee. - La legge di domanda e l'elasticità della domanda - La legge di offerta - Equilibrio tra domanda ed offerta - Funzione dei costi e i ricavi - Massimo profitto LA RICERCA OPERATIVA PROBLEMI DI SCELTA - Che cos'è la ricerca operativa - La teoria delle decisioni - Problemi di scelta in condizioni di certezza. • le scelte ottimali • un particolare problema di minimo: il problema delle scorte - Problema di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: il caso discreto: • dati poco numerosi • dati numerosi - La scelta fra più alternative LA TEORIA DELLE DECISIONI CON EFFETTI DIFFERITI - Cenni sul problema di scelta con effetti differiti - Gli investimenti finanziari: • il criterio dell'attualizzazione • il criterio del tasso effettivo di impiego. - Gli investimenti industriali: • il criterio dell'attualizzazione Morciano di Romagna 12/05/2015 Gli alunni L'insegnante Maria Giacinta Rubini Isiss “Gobetti” – Morciano Programma scolastico svolto a.s. 2014/2015 Classe 5ª A DIRITTO classe V^ A ISISS GOBETTI Relazione finale sull’andamento didattico relativo alla materia DIRITTO Insegnante: Prof. Avv. Giovanni Sodano Alcuni studenti hanno denotato maggior interesse alla disciplina insegnate dal sottoscritto docente, dimostrando particolari capacità logico-critiche in occasione dell’analisi dei vari istituti di diritto pubblico presenti nei moduli didattici analizzati nel corso delle lezioni. Altri alunni, al contrario, soprattutto nella parte iniziale dell’anno scolastico hanno trovato maggiori difficoltà in ragione della - quantomeno iniziale - ravvisabilità negli stessi di talune difficoltà nell’esposizione orale dei contenuti disciplinari facendo uso della appropriata terminologia. In ogni caso nel corso dell’anno, attraverso frequenti esercitazioni e simulazioni orali, lezioni frontali e dialogate si è cercato di favorire negli studenti didatticamente più deboli, l’eloquio e la capacità espositiva nonchè una più approfondita conoscenza dei contenuti dei vari contenuti didattici, con risultati ottimali. Questo fatto ha permesso loro di affrontare gli argomenti trattati con un approccio contenutistico, in modo da cogliere tutte le connessioni e le interdipendenze con cui si manifestano e si svolgono le dinamiche correlate al funzionamento delle istituzioni pubbliche dello Stato. Il programma, nelle sue parti essenziali, è stato approfondito e rielaborato anche con contenuti di varia attualità, di talchè gli obiettivi didattici riassunti nel programma disciplinare articolato nei vari moduli didattici è da ritenersi raggiunto. Per quanto, invece, concerne l’aspetto del comportamento e della correttezza, a livello disciplinare il giudizio esprimibile da chi scrive è piuttosto favorevole. Con Osservanza Prof. Giovanni Sodano PROGRAMMA DI DIRITTO SVOLTO NELLA CLASSE 5 A ISISS GOBETTI A.S. 2014/2015 – n. 3 ore settimanali Disciplina: Diritto Pubblico Libro di testo: Forum Diritto Pubblico Terza Edizione “…E se…” ed. Zanichelli Lo Stato e la sua Organizzazione caratteristiche ed elementi dello Stato le forme di stato e le forme di Governo Territorio, popolo, sovranità e cittadinanza L’ordinamento internazionale Le fonti del diritto internazionale – l’Italia e la guerra L’ONU - L’Unione Europea – evoluzione ed elementi del processo di integrazione gli organi dell’Unione Europea e le relative funzioni Lo Stato Italiano e la Costituzione Storia costituzionale italiana – dallo Statuto Albertino alla Costituzione Repubblicana Le caratteristiche della Costituzione Repubblicana I diritti ed i doveri dei cittadini - le libertà civili, i diritti etico-sociali ed i diritti economicosociali Gli Organi Costituzionali il corpo elettorale – cenni sulla sistema elettorale Il Parlamento – la funzione legislativa ed il referendum abrogativo Il Governo – natura, composizione e poteri normativi Il Presidente della Repubblica La Corte Costituzionale – natura, composizione e funzioni L'amministrazione della giustizia • I principi generali costituzionali in materia di giurisdizione • La tutela giurisdizionale • Giurisdizione civile • Giurisdizione penale Le autonomie locali I contenuti dell’autonomia Il ruolo degli Enti Pubblici territoriali Le Regioni – organi regionali e relative funzioni La funzione legislativa della Regione e l’art. 117 della Costituzione Il Comune e la sua organizzazione – città metropolitane e Province Prof. Giovanni Sodano Isiss “Gobetti” – Morciano Programma scolastico svolto a.s. 2014/2015 Classe 5ª A ECONOMIA POLITICA classe V^ A ISISS GOBETTI Relazione finale sull’andamento didattico relativo alla materia ECONOMIA POLITICA Insegnante: Prof. Avv. Giovanni Sodano Alcuni studenti hanno denotato maggior interesse alla disciplina in questione, dimostrando particolari capacità logico-critiche in occasione dell’analisi delle varie problematiche giuridiche e politico-economiche sottese ai moduli didattici analizzati nel corso delle lezioni. Altri alunni, al contrario, soprattutto nella parte iniziale dell’anno scolastico hanno trovato maggiori difficoltà di approccio alla disciplina di che trattasi, probabilmente in ragione della - quantomeno iniziale - ravvisabilità negli stessi di talune difficoltà nell’esposizione orale dei contenuti disciplinari facendo uso della appropriata terminologia, così come in ragione della particolare tecnicità della materia. In ogni caso nel corso dell’anno, attraverso frequenti esercitazioni e simulazioni orali, lezioni frontali e dialogate si è cercato di favorire negli studenti didatticamente più deboli, l’eloquio e la capacità espositiva nonchè una più approfondita conoscenza dei contenuti dei vari contenuti didattici, con risultati buoni. Questo fatto ha permesso loro di affrontare gli argomenti trattati con un approccio contenutistico, in modo da cogliere tutte le connessioni e le interdipendenze con cui si manifestano e si svolgono le dinamiche correlate al funzionamento della complessiva finanza pubblica. Il programma, nelle sue parti essenziali, è stato approfondito e rielaborato anche con contenuti di varia attualità, di talchè gli obiettivi didattici riassunti nel programma disciplinare articolato nei vari moduli didattici è da ritenersi raggiunto. Per quanto, invece, concerne l’aspetto del comportamento e della correttezza, a livello disciplinare il giudizio esprimibile da chi scrive è piuttosto favorevole. Con Osservanza Prof. Giovanni Sodano PROGRAMMA DI ECONOMIA POLITICA (SCIENZA DELLE FINANZE) SVOLTO NELLA CLASSE 5 A ISISS GOBETTI A.S. 2014/2015 – n. 3 ore settimanali Disciplina: ECONOMIA POLITICA Libro di testo: Finanza Pubblica di Franco Poma ed. Principato CONTENUTI: 1. L’Attività finanziaria pubblica Il ruolo dello Stato nell’economia – i bisogni ed i servizi pubblici Evoluzione storica della finanza pubblica – la finanza della sicurezza sociale 2. Le politiche della spesa e dell’entrata Le spese pubbliche – nozione di spesa pubblica - classificazione e finalità della spesa pubblica La spesa pubblica in Italia – la spending review ed il concetto di efficienza della spesa pubblica Le entrate pubbliche – nozione e classificazione delle entrate pubbliche – 3. L’Imposta in generale Gli elementi dell’imposta – imposte dirette ed indirette – imposte reali ed imposte personali Il principio di progressività – le imposte dirette- i principi giuridico-costituzionali in materia di imposizione fiscale – la ripartizione del carico tributario – la pressione fiscale – concetti di evasione, erosione, elisione ed elusione 4. La politica di bilancio • Concetti generali sul bilancio dello Stato – funzioni e requisiti del bilancio dello Stato • Il pareggio di bilancio – la politica fiscale – bilancio di previsione e pluriennale • Il DPEF – La legge di stabilità – norme costituzionali relativa al bilancio – cenni sulla finanza locale 5. Il sistema tributario italiano • L’evoluzione del sistema tributario – caratteri generali del sistema tributario italiano • l’IRPEF – caratteri generali, presupposto di imposta e tipologie reddituali – il calcolo dell’imposta – la dichiarazione annuale dei redditi ed il versamento dell’imposta- il sostituto di imposta Prof. Giovanni Sodano ISISS “P. GOBETTI” – “A. DE GASPERI” Morciano di Romagna Anno scolastico 2014/2015 RELAZIONE FINALE DI FRANCESE CLASSE V A Situazione di partenza e livello finale raggiunto La classe v a risulta composta da 24 alunni. Gli alunni hanno subito evidenziato che la loro preparazione (tranne alcuni casi), presentava lacune pregresse, in quanto nel corso degli anni si sono avvicendati vari insegnanti. Alla fine dell’anno la situazione appare eterogenea, in quanto alcuni alunni hanno evidenziato una preparazione sufficiente, altri discreta, ed un’ alunna si distingue dal resto della classe per un’eccellente preparazione. In generale , però, occorre sottolineare che tutti hanno affrontato lo studio degli argomenti di civiltà con disinvoltura, mostrando però alcune difficoltà nel rielaborare ed esporre in modo fluido , dovendo quindi spesso ricorrere ad uno studio mnemonico. Per quanto riguarda la disciplina, la classe si è sempre comportata correttamente, sia con l’insegnante, sia nei rapporti interpersonali tra compagni, ha mostrato attenzione e interesse nei confronti della materia. Obiettivi raggiunti L’insegnamento della lingua francese aveva come finalità lo sviluppo delle abilità linguistiche (ascolto, lettura, interazione orale, produzione orale, scrittura) e della competenza comunicativa come suggerito dal quadro comune europeo, oltre alla conoscenza di alcuni aspetti della cultura francofona. Come già affermato , gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati riuscendo a cogliere il significato di messaggi orali prodotti dall’insegnante, presentare oralmente argomenti diversi, cogliere il significato di messaggi scritti, produrre testi scritti su vari argomenti. In merito alla civiltà, gli alunni per potere esporre in modo fluido, si affidano ad uno studio quasi esclusivamente mnemonico. Indicazioni metodologiche E’ stato adottato un approccio di tipo comunicativo, attività per coinvolgere gli studenti, spronarli ad esprimersi in lingua per permettere loro di rielaborare gli argomenti presentati. Si è cercato di usare per quanto possibile la lingua straniera, utilizzando però la lingua italiana quando indispensabile per la comprensione. Per quel che concerne la produzione scritta, gli studenti sono stati guidati a svolgere prevalentemente attività che permettessero loro il consolidamento delle strutture morfo- sintattiche. Strumenti Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, fotocopie da altri testi, internet, lavagna multimediale, film. Verifiche e valutazione Durante il corso dell’anno sono state effettuate verifiche formative, in modo di valutare il processo di apprendimento dei singoli alunni e orientare lo sviluppo successivo del lavoro. L’analisi dell’errore è risultata parte essenziale della verifica in quanto rappresenta uno strumento diagnostico per impostare l’attività di recupero e di auto-valutazione per gli studenti. Le verifiche sono state classificate attraverso un voto in decimi, conteggiando la percentuale di risposte esatte. Attività di recupero Il recupero è stato svolto itinere, sono state infatti riprese le principali strutture morfo-sintattiche, perché gli alunni presentavano gravi carenze. Morciano, 10/05/2015 Il Docente PROGRAMMA SVOLTO DI FRANCESE CLASSE: VA DOCENTE: SUSANNA DEL VECCHIO TESTO IN ADOZIONE: COMMERCE ET CIVILISATION DI DOMENICO TRAINA, MINERVA SCUOLA DOCUMENTI DI VARIO GENERE, VISIVI E SONORI, INTERNET, FOTOCOPIE CONTENUTI DOSSER 1 : LA PLANETE JEUNES Les problèmes avec les parents pag.370 Les ados et le stress pag.372 La violence et l’alcool pag.374 DOSSIER 2: UN SYSTEME PRESQUE PARFAIT? L’organisation du système éducatif pag.378 Les violences scolaires pag.382 Les grandes écoles pag.386 DOSSIER 6: LES GRANDES ETAPES DE L’HISTOIRE La France républicainepag.434 DOSSIER 7: VOUS AVEZ DIT HEXAGONE? Istitution et administration pag.442 Francophonie et pays fracophones pag444 Les symboles de la République pag.448 REGIONS FRANCAISES La Bretagne, La PACA, L’Ile de France, Paris DOSSIER 10: De l’UE à la mondilisation L’essentiel sur l’UE pag 486 Les étapes de l’élargissement pag 488 Quels sont les symboles de l’Union Européenne? Pag 489 Les istitutions et les organes de l’UE pag 490 L’Europe et la fraude fiscale pag 492 Les problèmes des délocalisation pag 493 Strutture grammaticali: pronomi personali, relativi. possessivi, dimostrativi, la frase ipotetica, passiva, accordo participio passato, uso del congiuntivo, gerundio, participio presente. La docente Gli alunni RELAZIONE FINALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 5a A I.T.C. “A.F.M.” A.S. 2014/15 prof. Claudio Marchetti Durante i cinque anni di attività con la classe ho potuto constatare come, nonostante la reciproca conoscenza e la naturale evoluzione nel comportamento di tutti i ragazzi, le dinamiche relazionali si siano mantenute quasi sempre legate a sottogruppi, ciò ha reso meno agevole l’organizzazione degli spazi di autonomia concessi. La partecipazione al lavoro proposto è risultata globalmente attiva, anche se in qualche occasione e per alcuni, si è resa necessaria qualche sollecitazione. Ad ogni modo, una volta effettuato il “risveglio” psico-fisico, l’impegno è risultato efficace. Le capacità condizionali e coordinative degli studenti, legate ovviamente al sesso ed all’abitudine motoria, sono risultate eterogenee. Un discreto numero di studenti ha dimostrato di possedere buone qualità fisiche e buone abilità motorie, mentre alcuni hanno evidenziano prerequisiti con caratteristiche di scarsa abitudine all’attività motoria. Nonostante questa diversità, grazie all’inserimento di opportune modifiche alle esercitazioni ed alle attività sportive, la partecipazione e l’impegno si sono mantenuti proficui. Buona la partecipazione ai vari progetti pianificati durante gli anni, anche se non sempre ottimale il rispetto degli appuntamenti. Morciano di Romagna 11/05/2015 Claudio Marchetti PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 5ª A I.T.C. “A.F.M.” - A.S. 2014/15 prof. Claudio Marchetti OBIETTIVI A) “Conoscenze” • • • • • Conoscere i principi generali delle capacità motorie, per organizzare in modo autonomo semplici progetti motori finalizzati. Conoscere le regole e le caratteristiche tecnico-tattiche fondamentali degli sport praticati. Conoscere la terminologia tecnica degli esercizi eseguiti. Conoscere i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare per prevenire infortuni legati all’attività motoria e sportiva in particolare. Conoscere i principi fondamentali di primo soccorso. B) “Abilità” • Saper utilizzare le proprie qualità psicofisiche adeguandole alle diverse esperienze motorie che si vogliono intraprendere. • Saper applicare le conoscenze riguardanti il mantenimento della salute dinamica: – saper svolgere in modo autonomo progetti motori finalizzati, avendo coscienza delle proprie capacità psico-fisiche; – saper decifrare i sintomi che indicano i propri limiti fisiologici (stress, fatica, dolore, …). • Saper mettere in pratica norme generali di comportamento ai fini della prevenzione della salute in generale e di infortuni sportivi in particolare. • Saper utilizzare, in caso di necessità, le corrette procedure di rianimazione cardio-polmonare. La pianificazione didattica si è sviluppata seguendo tre moduli: Modulo 1 - capacità motorie funzionali + relativi test: • Caratteristiche dei test di capacità motoria funzionale. • Individuazione di esercitazioni atte a mettere in risalto particolari situazioni motorie. • Prove per ricercare eventuali retrazioni e squilibri artro-muscolari. • Proposte di lavoro inerenti le prove effettuate e risultate inadeguate. Modulo 2 - incremento capacità motorie condizionali e coordinative: • Caratteristiche delle capacità condizionali e coordinative. • Attività di incremento delle capacità motorie. • Attività sportive individuali e di squadra (tecnica e tattica di gioco). • Conoscenza delle regole e casistica del badminton e degli sport di squadra praticati. Modulo 3 - prevenzione della salute e pronto soccorso: • Igiene posturale e prevenzione rachialgie. • Principi generali di primo soccorso, in particolare, rianimazione cardio-polmonare con utilizzo di defibrillatore (B.L.S.D.a). Gli argomenti dei vari moduli sono stati proposti inserendo, nei momenti opportuni, le adeguate unità didattiche, per poter fornire i prerequisiti necessari all’attuazione ed allo sviluppo delle varie situazioni di lavoro. METODOLOGIE Lezioni frontali; individuali e di gruppo, svolte con metodo di assegnazione, libera esplorazione, scoperta guidata, risoluzione di problemi (in relazione agli obiettivi al momento perseguiti). STRUMENTI Piccoli e grandi attrezzi, codificati e non, presenti in palestra, utilizzati anche come attrezzi di riporto; supporti multimediali e materiale personale dell’insegnante. VERIFICHE Test in circuito a stazioni (per prove di inquadramento funzionale e di capacità condizionali). Verifiche attraverso situazioni motorie costruite (per prove di capacità condizionali e coordinative specifiche). Giochi a tema e situazioni di gioco (per attività sportive codificate e non). CONTENUTI DEL PROGRAMMA: Conoscenza e valutazione delle proprie capacità funzionali • Capacità di allungamento della catena muscolare posteriore, dei muscoli flessori ed estensori dell’anca, dei muscoli adduttori degli arti inferiori, dei muscoli estensori del rachide. • Movimenti per ricercare e combattere eventuali sofferenze della zona lombare. • Capacità di allungamento e forza dei muscoli quadricipiti femorali. • Rapporto forza/flessibilità dei muscoli dorso-brachiali. • Movimenti per ricercare eventuale dorso curvo strutturato. • Ritmo lombo-pelvico. • Tonicità e funzionalità dei muscoli addominali ed erettori spinali. • Controllo dei movimenti di basculamento del bacino. • Mobilità del rachide e delle spalle. Incremento delle capacità coordinative e condizionali • Esercizi di situazione, svolti durante l’attività sportiva programmata, per sensibilizzare le capacità di equilibrio, di combinazione motoria, di orientamento spazio-temporale, di differenziazione spazio-temporale e neuro-muscolare, di anticipazione motoria. • Esercizi di allungamento muscolare e di mobilizzazione articolare. • Lavoro di coordinazione dinamica in circuito attraverso vari tipi di andature. • Lavoro aerobico attraverso esercitazioni in regime di steady state. • Lavoro anaerobico attraverso esercizi e giochi di reattività neuro-muscolare e di velocità, esercitazioni ad alta e media intensità, di breve e media durata. • Lavoro per la forza attraverso esercizi a carico naturale o con leggeri sovraccarichi. Pratica dei giochi sportivi di squadra: pallavolo, pallamano, pallacanestro, calcio a 5 e didattica del baseball • Conoscenza delle regole di gioco. • Fondamentali tecnici individuali e collettivi, con e senza palla. • Tecnica di gioco e tecnica di squadra, in fase offensiva e difensiva. • Organizzazione e gestione delle diverse attività (allestimento delle squadre, arbitraggio,…). Pratica dei giochi sportivi individuali: badminton • Conoscenza delle regole di gioco. • Fondamentali tecnici e tattici nel singolo e nel doppio. • Esercitazioni propedeutiche e situazioni di gioco. Le attività sportive sono state proposte senza la ricerca di un esasperato tecnicismo, in quanto, viste le loro caratteristiche e con opportune modifiche, sono state spesso utilizzate come mezzo per realizzare il potenziamento organico e neuro-muscolare. Educazione posturale • Cenni di fisiologia e meccanica della colonna vertebrale. • Definizione di “postura” e di “rachialgie”. • Percezione posturale attraverso contrazione-rilassamento muscolare e controllo respiratorio. • Esercizi di controllo delle curve fisiologiche della colonna vertebrale, di allineamento del rachide e dei segmenti corporei per l’acquisizione di un corretto modello posturale. • Esercizi di allungamento globale della muscolatura antigravitaria. • Fattori meccanici scatenanti le rachialgie e consigli pratici per prevenire tali algie. • Posture antalgiche. Pronto soccorso • • • • • Regole fondamentali di pronto soccorso: “Cosa fare” e “Cosa non fare” in caso di intervento. Teoria de “la catena della sopravvivenza”. Valutazione dello “stato di coscienza” e valutazione delle “funzioni vitali”. In caso di assenza delle funzioni vitali, saperle sostenere con manovre di “rianimazione cardio-polmonare”, per cercare di prevenire danni anossici cerebrali. Utilizzo del “defibrillatore”. La classe, nel corso degli anni, ha seguito in modo continuativo i progetti di educazione fisica: “Test capacità motorie massimali e funzionali” e “Back School – prevenzione delle rachialgie”. Inoltre, negli ultimi due anni scolastici, gli studenti hanno partecipato al progetto “Cuore – Impariamo a salvare una vita” (corso di rianimazione cardio-polmonare con utilizzo di defibrillatore semiautomatico), conseguendo, grazie alla supervisione ed al supporto della équipe sanitaria di Rimini Cuore, la qualifica di operatore B.L.S.D.a . Morciano di Romagna 11/05/2015 I rappresentanti di classe Il docente Guevara Montesinos Josè Humberto Jeremias Claudio Marchetti Fabbri Federica ISISS GOBETTI-DE GASPERI Morciano di Romagna Dati generali – Relazione finale Anno scolastico: 2014/2015 Docente: MARIA TERESA GIORGI Materia: LINGUA E CIVILTA' INGLESE Classe: V sez. A afm Finalità e obiettivi Utilizzo della lingua straniera con consapevolezza di significato e adeguata chiarezza sia su argomenti di carattere generale che specifico. Consolidamento della capacità di comprendere e produrre testi scritti di carattere generale e relativi all’indirizzo di studi. Rafforzamento della capacità di comprendere messaggi orali ed esporre in modo chiaro argomenti di carattere generale e tecnico-professionale. Conoscenza di concetti tecnici e realtà specifiche del mondo commerciale ed acquisizione di cognizioni lessicali specifiche che possono aiutare lo studente nel suo inserimento nel mondo professionale. Consolidamento e approfondimento delle abilità, conoscenze e competenze collegate alle principali funzioni comunicative. Conoscenza della cultura e civiltà del paese straniero di cui si studia la lingua. Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari. Metodologie didattiche Lettura, comprensione e sintesi guidata delle letture proposte. Consolidamento della competenza nella microlingua tramite esecuzione di esercizi scritti ed orali con uso di questionari e schemi guida sugli argomenti trattati. Discussioni, conversazioni ed esposizioni orali onde sviluppare e consolidare capacità comunicative. Testi adottati: “New Horizons Digital 2” (Student’s Book & Practice Book 2) di Paul Radley, Daniela Simonetti; ed. Oxford. “Grammar Files - Blue Edition” (grammatica di riferimento con materiale per l’esercitazione.) di Edward Jordan, Patrizia Fiocchi; ed. Trinity Whitebridge. “In Business Digital Edition” di F. Bentini, B. Richardson, V. Vaugham; ed. Pearson Longman. Strumenti utilizzati Sono stati adottati strumenti didattici quali il libro di testo, appunti, fotocopie, CD, sussidi informatici e articoli tratti da fonti diverse. Le attività programmate sono state svolte anche tramite l'utilizzo della lavagna interattiva. Tempi di realizzazione Il programma è stato svolto regolarmente e nei tempi indicati nella programmazione iniziale. Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Sono state effettuate prove scritte strutturate e semi-strutturate, questionari, reading-comprehension, relazioni brevi e due simulazioni della terza prova dell’esame di stato in cui sono state valutati sia il livello di comprensione che di produzione. Le verifiche orali si sono svolte regolarmente nel corso dell’anno per accertare l’acquisizione del programma svolto periodicamente e la capacità di comprensione e produzione orale degli alunni. Nella valutazione finale si è tenuto conto in modo equilibrato del profitto, cioè della reale competenza linguistica e padronanza dei contenuti, della partecipazione e dell’impegno mostrati nel corso dell’anno nonché del miglioramento registrato rispetto al livello di partenza. Obiettivi disciplinari conseguiti Nel complesso gli alunni hanno partecipato al dialogo educativo dimostrando disponibilità ed interesse nel corso degli anni. In generale la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati di comprensione, sintesi e produzione in maniera soddisfacente: alcuni studenti hanno fatto registrare notevoli miglioramenti grazie ad una volontà ed impegno che si sono mantenuti costanti. Va evidenziata una alunna che ha tenacemente mantenuto livelli di eccellenza mentre in qualche altro caso, nonostante la facilità di apprendimento, non sono stati raggiunti ottimi risultati a causa di un impegno superficiale specialmente nell’ultimo anno di studi. Rimane infine un esiguo numero di alunni che ha evidenziato un metodo di studio non del tutto efficace e un impegno discontinuo ottenendo esiti appena sufficienti. Il docente Maria Teresa Giorgi PROGRAMMA SVOLTO DI INGLESE Anno scolastico: 2014/2015 Classe: VA afm Docente: Giorgi Maria Teresa Business organisation International trade Globalisation Green economy International organisations Government and politics in the UK British history Finance Marketing and advertising Contenuti disciplinari sole traders; partnerships; limited companies; cooperatives; franchising; the growth of businesses; multinationals; the structure of a company. risk factors; the Balance of Payments and the Balance of Trade; controlling foreign trade; trade restrictions and distortion (fotocopie); trading blocs; organisations promoting international trade; the WTO. definition; advantages and disadvantages; economic globalisation; outsourcing and offshoring. Fair trade; microfinance. the United Nations Organization (fotocopie): purposes, organs, specialized agencies; the European Union (fotocopie): origins, treaties, institutions. the Monarchy; the UK Government; political parties. the Industrial Revolution in the UK; the British Empire and the Commonwealth of Nations (fotocopie); the Great War (fotocopie e appunti). the Stock Exchange; dealers who operate on the Stock Exchange; the London Stock Exchange; the New York Stock Exchange; NASDAQ; the Wall Street Crash (fotocopie) definition; market research; British history the marketing mix; the extended marketing mix (appunti); the PLC (appunti); SWOT Analysis (appunti); online marketing; advertising media; the power of advertising; trade fairs. Britain between the World Wars (appunti); the Second World War (fotocopie e appunti); the Battle of Britain (fotocopie); daily life in Britain during the Second World War (fotocopie); politics and the media: “Nineteen Eighty-Four” by George Orwell (fotocopie e appunti) Data di compilazione: 11 maggio 2015 Il docente: ______________________________ Gli alunni: ______________________________ ______________________________ ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. GOBETTI - A. DE GASPERI” MORCIANO DI ROMAGNA MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 DOCENTE: MARINI LORETTA RELAZIONE FINALE CLASSE V A La classe appare sufficientemente unita, i sottogruppi formatisi nel corso del triennio hanno raggiunto un equilibrato rapporto di partecipazione e collaborazione alla vita scolastica anche se non sembrano essere emerse personalità di rilievo, in grado di essere veri e propri punti di riferimento per il cammino comune. Gli alunni hanno seguito il dialogo educativo mostrando interesse e una forte e sincera sensibilità alle problematiche etiche e morali. Gli argomenti svolti sono stati ampiamente approfonditi a partire dall’aspetto antropologico-esperienziale per giungere, attraverso i riferimenti alla Sacra Scrittura, ai documenti conciliari e ad alcune encicliche, ad una discreta conoscenza delle linee essenziali del cattolicesimo. Utile all’acquisizione di maggiore sicurezza in sé e, allo stesso tempo, di un rispettoso ascolto delle idee altrui è stato lo scambio di riflessioni personali tra allievi; in questo senso positivo è stato l’impegno nel cercare una partecipazione attiva da parte di ogni singolo. Gli argomenti svolti non hanno subito variazioni rispetto alla programmazione iniziale e la partecipazione al dialogo educativo, che ha visto un interesse maggiore per l’aspetto morale-esistenziale rispetto a quello teologicosistematico, è stata mediamente più che sufficiente. I risultati raggiunti sono, nel complesso, pienamente sufficienti. OBIETTIVI SPECIFICI Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte degli studenti, in particolare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari: - saper cogliere la complessità del fenomeno religioso valutandone gli aspetti in maniera articolata e ponderata, conosce gli elementi costitutivi e le dimensioni del “fatto religioso”. L’allievo è abilitato a riconoscere e a decifrare la religione quale dimensione integrante dell’uomo, della cultura e della storia. - Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e, specificamente, di quello cattolico; sapere che il testo biblico, oltre ad essere il documento fondamentale della tradizione ebraico - cristiana perché Parola di Dio, è fonte di conoscenza della storia antica e documento rilevante per la comprensione della civiltà e della cultura europea. - Riflettere sul valore della vita umana e sull’immagine di uomo portata alla luce dall’evento cristiano. - Rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa; essere in grado di effettuare valutazioni autonome e rielaborazioni personali maturando proprie posizioni ragionate e giustificate. METODOLOGIE L’impostazione metodologica adottata ha prediletto la trattazione degli argomenti in chiave prevalentemente antropologico - esperienziale: una particolare attenzione alle problematiche esistenziali dei ragazzi ha favorito l’esposizione dei contenuti consentendone un adeguato approfondimento. Si è cercato di rendere gli allievi partecipi e protagonisti del processo educativo, favorendone sempre la partecipazione attiva e incoraggiando la fiducia nelle loro capacità. Il lavoro è stato organizzato attraverso lezioni frontali, conversazioni guidate, lettura e approfondimento di alcune parti del testo biblico, nonché di testi storici e culturali, ricerche individuali e di gruppo intese come metodo di apprendimento e di approfondimento dell’attività assembleare. Lo studente è stato inoltre condotto all’acquisizione di concetti chiave attraverso alternanza di domande, risposte brevi, concise spiegazioni, soluzione di situazioni problematiche. STRUMENTI Testi di approfondimento, dispense, articoli vari, parti di significativi documenti della Chiesa, supporti audiovisivi. VERIFICHE Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato attraverso: brevi colloqui, compilazione di test, questionari, relazioni, soluzione di situazioni problematiche, composizioni libere. Morciano di Romagna, 11.05.2015 L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini _____________________________________ ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. GOBETTI - A. DE GASPERI” MORCIANO DI ROMAGNA PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE V A La ricerca di Dio nell’esistenza umana; l’uomo proteso verso il mistero. Il mistero dell’Incarnazione; il significato soteriologico della Pasqua di Gesù. Legge naturale e legge divina. Il problema etico. Il cristiano e l’impegno socio - politico; l’atteggiamento dei giovani nei confronti della politica e dei problemi sociali. L’osservanza delle leggi per il perseguimento del bene comune. I doveri del cittadino: partecipazione, informazione, manifestazione, contestazione. Il problema del male; Dio e il male. Il male creatura di Dio? Il libero arbitrio nella creazione. Il male nei primi capitoli del libro della Genesi; l’origine del male. Il mistero della morte. Il dramma della sofferenza umana. L’uomo e la malattia. Chiesa e società del lavoro; il significato del lavoro, l’ottica del servizio verso l’altro e verso la società. L’amore tra l’uomo e la donna e il desiderio di una vita insieme. La sessualità come dono; morale cristiana e regolazione delle nascite: riferimenti ai principali documenti del Magistero quali Donum Vitae, Humanae Vitae, Evangelium Vitae. Le caratteristiche del sacramento del matrimonio. La Chiesa e i separati risposati. I casi di nullità del matrimonio religioso. I matrimoni misti e la disparità di culto. Il valore e la dignità della persona umana e il rispetto delle diversità. La dimensione etica: etica laica e etica religiosa. Le proposte etiche contemporanee: etica soggettivistica e libertaria, etica utilitaristica, etica tecno-scientifica, etica ecologista, etica della responsabilità e etica religiosa. L’etica cristiano-cattolica. La svolta nella Chiesa apportata dal Concilio Vaticano II. Il dialogo tra la Chiesa e le altre religioni. Uscire da se stessi per aiutarsi nel rapporto con gli altri: il volontariato. I limiti di una concezione di sviluppo legata prevalentemente all’aspetto economico. Uno sviluppo umano autentico. Prospettive di un’etica sociale cristianamente ispirata: il perseguimento del bene comune. Libertà e responsabilità. Responsabilità personale e collettiva. La proprietà privata. Morciano di R., 11.05.2015 L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini Gli Studenti SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE SIMULAZIONE PRIMA PROVA 11/12/14 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Leggi la poesia di G. Pascoli L’Assiuolo e dopo aver introdotto l’argomento parlando dei più importanti aspetti della vita del poeta in relazione alle sue opere, rispondi alle seguenti domande: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Quali sono i tipici stilemi pascoliani presenti nella lirica? In quali differenti modi viene definito nel testo il verso dell’Assiuolo, e perché? In quali versi Pascoli usa un linguaggio fonosimbolico? Dove puoi rintracciare nel testo l’uso dell’ enjambement e dell’anafora? Come puoi parafrasare le espressioni figurate alba di perla, nebbia di latte, sospiro di vento? Qual è il significato dell’analogia presente nei versi 21-22? Perché diciamo che l’Assiuolo è un simbolo baudelairiano? Qual è quindi la relazione tra il Simbolismo francese e il Fanciullino di Pascoli? L'ASSIUOLO Dov'era la luna? ché il cielo notava in un'alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiù… Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com'eco d'un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiù… Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d'argento (tintinni a invisibili porte 21 che forse non s'aprono più?); 22 e c'era quel pianto di morte chiù… TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO E LETTERARIO ARGOMENTO: Affetti familiari DOCUMENTI In morte del fratello Giovanni Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo di gente in gente, me vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de' tuoi gentili anni caduto. La Madre or sol, suo dì tardo traendo, parla di me col tuo cenere muto; ma io deluse a voi le palme tendo, e sol da lunge i miei tetti saluto. Sento gli avversi Numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch'io nel tuo porto quïete. Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, l'ossa mie rendete allora al petto della madre mesta. U. FOSCOLO, Sonetti, (1802) A mia moglie, in montagna Dal fondo del vasto catino, supini presso un'acqua impaziente d'allontanarsi dal vecchio ghiacciaio, ora che i viandanti dalle braccia tatuate han ripreso il cammino verso il passo, possiamo guardare le vacche. Poche sono salite in cima all'erta e pendono senza fame né sete, l'altre indugiano a mezza costa dov'è certezza d'erba e senza urtarsi, con industri strappi, brucano; finché una leva la testa a ciocco verso il cielo, muggisce ad una nube ferma come un battello. E giungono fanciulli con frasche che non usano, angeli del trambusto inevitabile, e subito due vacche si mettono a correre con tutto il triste languore degli occhi che ci crescono incontro. Ma tu di fuorivia, non spaventarti, non spaventare il figlio che maturi. G. ORELLI, L'ora del tempo , (1962) Ed amai nuovamente; e fu di Lina dal rosso scialle il più della mia vita. Quella che cresce accanto a noi, bambina dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita Trieste è la città, la donna è Lina, per cui scrissi il mio libro di più ardita sincerità; né dalla sua fu fin' ad oggi mai l'anima mia partita. Ogni altro conobbi umano amore; ma per Lina torrei di nuovo un'altra vita, di nuovo vorrei cominciare. Per l'altezze l'amai del suo dolore, perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra, e tutto seppe, e non se stessa, amare. U. SABA, Autobiografia, (1924) Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. E. MONTALE, Satura, (1971) Il compleanno di mia figlia. 1966 Siano con selvaggia compunzione accese le tre candele. Saltino sui coperchi con fragore i due compari di spada compiuti uno sei anni e mezzo, l'altro cinque e io trentaquattro e la mamma trentadue e la nonna, se non sbaglio, sessantotto. Questa scena non verrà ripetuta. La scena non viene diversamente effigiata. E chi si sentisse esule o in qualche percentuale risulta ingrugnato parli prima o domani. Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza. Seguano come a caso stridi di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice… G. RABONI, Cadenza d'inganno, (1975) La madre E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, E avrai negli occhi un rapido sospiro. G. UNGARETTI, 1930 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività DOCUMENTI “Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.” C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973 “Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.” ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1) “ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA “Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.” C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007 “L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.” L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano, 1988 “Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.” C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973 “Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.” A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983 “A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.” G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979 3. ARGOMENTO: La memoria storica tra custodia del passato e progetto per il futuro. DOCUMENTI “Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato… L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale voleva rispondere e dice: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accompagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via - e improvvisamente rivola indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice ‘mi ricordo’.” F. NIETZSCHE. Considerazioni inattuali – Sull’utilità e il danno della storia per la vita 1884 “La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a quello delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono. Questo fenomeno fa sì che la presenza e l’attività degli storici, il cui compito è ricordare ciò che gli altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei secoli scorsi. Ma proprio per questo motivo gli storici devono essere più che semplici cronisti e compilatori di memorie, sebbene anche questa sia la loro necessaria funzione". E. J. HOBSBAWM, Il secolo breve, Milano 1997 “Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto il muro di Berlino nell’autunno ’89, e tuttavia questo discorrere concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus vocis, il cui significato sembrava essere destinato a sperdersi (…) La storia recente dell’uomo europeo si riassume in questa incapacità di cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di oltrepassarla per estendere i confini e costruire su di essa (…) Quel che ci salva, che ci dà il senso del tempo, è il nostro “esser nani che camminano sulle spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie, i successivi e contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e in quanto tali personificano il vissuto personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte spalle possiamo vedere un certo numero di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai debole possiamo, col loro aiuto, andare al di là della memoria e dell’oblio”. B. SPINELLI, Il sonno della memoria, Milano, 2001 “La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato per tentare di capire quel che è accaduto”. E. LOEWENTHAL, “La Stampa”, 25.1.2002 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento: "L'acqua, risorsa e fonte di vita" Documenti H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili." Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000 USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale." M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984 ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta." Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del presidente del Consiglio dei Ministri PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante." Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002 È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete." G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 "La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi." M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo." AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il candidato si soffermi sulle vicende della prima guerra mondiale in riferimento soprattutto alle cause e alle conseguenze determinate dal conflitto. TIPOLOGIA D TEMA DI ARGOMENTO GENERALE «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.). ______________________________________________________________________________________ Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema SIMULAZIONE PRIMA PROVA 14/05/15 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera. (da S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996) Forse è un segno vero della vita: intorno a me fanciulli con leggeri moti del capo danzano in un gioco di cadenze e di voci lungo il prato della chiesa. Pietà della sera, ombre 5 riaccese sopra l'erba così verde, bellissime nel fuoco della luna! Memoria vi concede breve sonno; ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo per la prima marea. Questa è l'ora: 10 non più mia, arsi, remoti simulacri. E tu vento del sud forte di zàgare, spingi la luna dove nudi dormono fanciulli, forza il puledro sui campi umidi d'orme di cavalle, apri 15 il mare, alza le nuvole dagli alberi: già l'airone s'avanza verso l'acqua e fiuta lento il fango tra le spine, ride la gazza, nera sugli aranci. 19 Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura nel 1959. L'evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall'Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell'antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si avverte l'esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini. Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell'infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita. 1. Comprensione del testo Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Chiarisci il primo verso della poesia. 2.2 Spiega l'espressione Pietà della sera (v. 5). 2.3 Qual è il significato dell'espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)? 2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8). 2.5 Spiega l'espressione arsi, remoti simulacri (v. 11). 2.6 In quali scene si fa evidente l'atmosfera mitica e con quali espressioni? 2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell'insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l'interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono. «La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l'uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d'arancio, perché l'anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un'asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d'avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l'arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov'era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l'uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l'ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il "Gloria". Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell'identità de L'Unione Sarda, Cagliari 2012 «Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l'impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all'umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell'altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell'immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l'altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po' più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s'inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all'interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All'inizio di questa catena c'è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene "senza perché"; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c'è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un'epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l'atto del dono per comprare l'altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c'è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell'indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell'altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell'uomo, un'azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un'arte che è sempre stata difficile: l'essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l'altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell'altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c'è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c'è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all'altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/nonprofit/volontariato 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le nuove responsabilità. DOCUMENTI «Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall'atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell'ambiente ha acquistato un'importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l'industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007) «Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell'ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo all'epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un'espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un'altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999) «L'apprendistato della coesistenza con l'altro, l'escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all'altro, a un mondo differente dal nostro, all'interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un'infedeltà a noi stessi. […] Finché l'altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com'è, prima, il caso per l'altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l'universale non sarà considerato essere due, e l'umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all'altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008) «Ogni essere umano deve disporre di una "cittadinanza mondiale". Nessuno deve essere più "apolide". Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d'origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L'umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011) 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell'Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un'accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell'istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall'accettazione della guerra stessa. L'effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all'azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell'Europa, gli anni dell'immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell'attivismo politico. Da un capo all'altro dell'Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l'attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l'omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell'aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall'élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell'umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell'inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c'è dubbio che l'accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l'amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell'immagine della „creatività' della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell'uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l'anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l'anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l'India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che "è possibile" e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all'America l'urgenza appassionata dell'adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall'oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c'è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell'odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell'anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l'eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, "l'Espresso" – 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po' diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c'è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera. la Lettura" – 26 gennaio 2014 «Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, "Il Sole 24 ORE. nòva" – 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Null'altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l'Europa e il resto del mondo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola "periferia" si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?» Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, "Il Sole 24 ORE" del 26 gennaio 2014 Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al riguardo. _______________________________________________________________________________________________ Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema SIMULAZIONE SECONDA PROVA La simulazione avverrà il 29 maggio: di conseguenza si provvederà ad integrare il presente documento con il testo utilizzato in quella data. SIMULAZIONE TERZA PROVA 17/02/15 Classe V A Simulazione Terza Prova 17 febbraio 2015 MATEMATICA Cognome e Nome___________________________________Punti_______ /15 leggibili 1° QUESITO Un’azienda che produce tute da lavoro necessita, per la propria produzione di100.000 metri di tessuto in un anno. Il costo per ogni singola ordinazione ammonta a € 48, mentre la spesa per la gestione ordinaria del magazzino è di € 2,per ogni metro di tessuto. Sapendo che il magazzino può contenere fino a 3.000 metri di tessuto, determinare: o La quantità da ordinare ogni volta per minimizzare il costo complessivo; o La periodicità con la quale effettuare le ordinazioni. 2° QUESITO Un’industria di biciclette produce tre diversi tipi di biciclette A,B, C. Le spese di produzione sono: o € 99,9 di spese fisse più € 2,80 per ogni bicicletta prodotta del tipo A; o € 150 di spese fisse più € 1 per ogni bicicletta prodotta del tipo B; o € 200 di spese fisse più € 0,80 per ogni bicicletta prodotta del tipo C. Determinare quale produzione risulta più conveniente in relazione al numero di biciclette prodotte. 3° QUESITO Un’azienda che produce olio di oliva, sostiene una spesa fissa giornaliera di € 3.500, un costo per ogni litro di olio prodotto di € 1,50. La funzione della domanda è la seguente: q =280 – 2p Determinare: 1. Per quale quantità si ottiene il massimo utile, a quanto ammonta l’utile e il prezzo con cui il bene è immesso sul mercato. SIMULAZIONE TERZA PROVA : LINGUA INGLESE Nome classe V A afm Cognome data ANSWER THE QUESTIONS 1) Why did the first Industrial Revolution occur in Britain earlier than in other countries? 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2) Explain what the British Empire evolved into. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 3) Give information about the legislative branch in the UK. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Isis “Gobetti” – Morciano Esame di Stato a.s. 2014/2015 Simulazione Terza Prova Scritta Morciano, 17/02/2015 Classe 5ª A DIRITTO NOME _____________________________________ Punti________/15 leggibile I^ Quesito Illustra i contenuti ed i limiti della libertà personale sancita dall’art. 13 della Costituzione. ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ II^ Quesito Illustra in breve i caratteri salienti del c.d. diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ III^ Quesito Spiega in breve differenze, contenuti e limiti della libertà di riunione e della libertà di associazione ex artt. 17 e 18 della Costituzione ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Prénom………………….Nom………………….Classe……….. 1) Quels sont les nouveaux comportements des ados exprimant le mal-etre? --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) Quels sont les sYmboles de l’UE? 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Ogni componente A richiede 14 minuti di lavorazione al tornio e 10 minuti alla smerigliatrice. Ogni componente B richiede 8 minuti di lavorazione al tornio e 16 minuti alla smerigliatrice. Il tornio può lavorare 8 ore al giorno e la smerigliatrice 10 ore al giorno. Quale deve essere la produzione giornaliera per ottenere il massimo ricavo nel rispetto dei vincoli imposti dalle macchine? 2° QUESITO Si vuole acquistare un appartamento che costa € 165000. Per il pagamento si sceglie l’alternativa più conveniente tra le seguenti: A pagare in contanti; B versare subito un acconto di € 60000 ed inoltre 10 rate annue posticipate di € 18000 ciascuna; C versare 15 rate annue di € 21000, senza alcun acconto Determinare la scelta ottimale al tasso del 12%. 3° QUESITO Ad un impiegato vengono proposte tre forme di calcolo dello stipendio: a € 800 al mese più € 10 per ogni pratica evasa; b € 1500 al mese fisse; c nessuno stipendio base, ma € 50 per ogni pratica evasa. Determina la scelta più conveniente al variare del numero delle pratiche evase. SIMULAZIONE TERZA PROVA : LINGUA INGLESE Nome classe V A afm Cognome data ANSWER THE QUESTIONS 3) Why is SWOT analysis used in marketing? What does it refer to? 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 4) How can the Internet facilitate market research and promotion? 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 3) Compare different advertising media. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Prénom Nom Classe 1) Quels sont les organes de l?UE? Quel role ont-ils? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2)C’est quoi ce bordel? De quoi parle cet article? Est-ce que tu es désordonné (e)? --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Décris l’organisation générale du système éducatif français --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Isis “Gobetti” – Morciano Esame di Stato a.s. 2014/2015 Simulazione Terza Prova Scritta Morciano, 6/05/2015 Classe 5ª A ECONOMIA POLITICA NOME _____________________________________ Punti________/15 leggibile I^ Quesito Illustra i principi generali e le caratteristiche del bilancio dello Stato. ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ II^ Quesito Descrivi in breve caratteri generali dell’imposta ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ III^ Quesito Illustra i caratteri salienti dell’IRPEF ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ GRIGLIE DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO A.S. CANDIDATO CLASSE 5 _______________ _________________________________________ TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO) INDICATORI COMPRENSIONE DEL TESTO (Individuazione di temi e informazioni essenziali per la comprensione del testo; divisione in sequenze, riassunto, parafrasi del testo) ANALISI E INTERPRETAZIONE DEL TESTO (Analisi tematica e formale del testo; individuazione di temi e motivi utili per operare un’interpretazione del testo) CONOSCENZA, CONTESTUALIZZAZIONE E APPROFONDIMENTO CRITICO (Conoscenza del testo, dell’autore e del quadro di riferimento; approfondimento critico e contestualizzazione del testo all’interno della produzione letteraria, dell’ideologia e della poetica dell’autore, contestualizzazione del testo e dell’autore all’interno del contesto storico- culturale di riferimento; confronto e messa in relazione del testo con altre opere dell’autore o con opere di altri autori e individuazione di analogie e differenze) COESIONE TESTUALE E COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA (Articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le frasi e le parti più ampie di testo; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni) PADRONANZA DELLA LINGUA (Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo) Livelli di valore / Valutazione Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente Punteggio relativo ai diversi livelli in base 15 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO Punteggio conseguito in base 15 / 15 Morciano di Romagna, il ………………….. VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15 N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15. La Commissione Il Presidente GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO A.S. CANDIDATO CLASSE 5 _______________ _________________________________________ TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE) INDICATORI Livelli di valore / Valutazione Punteggio relativo ai diversi livelli in base 15 CONOSCENZA DELLA TIPOLOGIA TESTUALE, STRUTTURAZIONE DEL TESTO E COESIONE TESTUALE Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 (Rispetto delle consegne nella strutturazione del testo : scelta tra saggio e articolo, titolo, destinatario, attualizzazione, limite di stesura, citazioni; articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le frasi e le parti più ampie di testo) CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL QUADRO DI RIFERIMENTO (Informazioni generali sull’argomento e sul quadro di riferimento) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI PROPOSTE E ADERENZA ALLA TRACCIA (Approfondimento critico delle questioni proposte e originalità delle idee; comprensione ed utilizzo pertinente ed efficace dei materiali forniti; aderenza alla traccia) COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA (Coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni) PADRONANZA DELLA LINGUA (Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo) PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO Punteggio conseguito in base 15 / 15 Morciano di Romagna, il ………………….. VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15 N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15. La Commissione Il Presidente GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO A.S. CANDIDATO CLASSE 5 _______________ _________________________________________ TIPOLOGIE C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO) INDICATORI D (TEMA DI ORDINE GENERALE) Livelli di valore / Valutazione Punteggio relativo ai diversi livelli in base 15 CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL QUADRO DI RIFERIMENTO (Informazioni generali sull’argomento e collocazione del tema proposto nel relativo contesto culturale) Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 ADERENZA ALLA TRACCIA E SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI PROPOSTE (Aderenza alla traccia; approfondimento critico delle questioni proposte e originalità delle idee Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Nulla Scarsa Parziale / insufficiente Accettabile / sufficiente Discreta / buona Ottima / eccellente 0,5 1 1,5 2 2,5 3 STRUTTURAZIONE DEL TESTO E COESIONE TESTUALE (Articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le frasi e le parti più ampie di testo) COERENZA LOGICOARGOMENTATIVA (Coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni) PADRONANZA DELLA LINGUA (Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo) PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO Punteggio conseguito in base 15 / 15 Morciano di Romagna, il ………………….. VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15 N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15. La Commissione Il Presidente ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE P. Gobetti – A. De Gasperi MORCIANO DI ROMAGNA (RN) - Via Largo Centro Studi, 12 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO Classe 5…………. CANDIDATO………………………………………….. INDICATORI Conoscenza degli argomenti richiesti. Rispetto dei vincoli della traccia. Competenza nell’applicazione delle procedure contabili e congruenza dei dati. Competenza espressiva. Qualità della comunicazione Anno scolastico ………… VOTO……………………/15 LIVELLI DI VALUTAZIONE: 1° gravemente insuff; 2° insuff; 3° suff-più che suff; 4° discreto-buono; 5°ottimoeccellente. 1° Livello:Le tematiche richieste sono state esaminate in minima parte. 2° Livello:Non sono stati esaminati tutti gli aspetti richiesti. PUNTEGGIO PREVISTO 3° Livello:L’analisi è adeguatamente articolata e corretta ma nessun aspetto è stato approfondito. 4° Livello: Tutti gli aspetti sono stati esaminati e trattati in modo corretto. 5° Livello: tutti gli aspetti sono stati sviluppati e approfonditi. 3,5≤ p <4,5 1°Livello:Non sono stati rispettati i vincoli del testo, le procedure contabili risultano per lo più errate e i dati presentati incoerenti. 2° Livello: Sono stati rispettati solo alcuni dei vincoli del testo e sono stati commessi alcuni gravi errori nelle procedure contabili e nella scelta dei dati. 3° Livello: Sono stati rispettati tutti i vincoli del testo e sono stati commessi solo alcuni errori non gravi nelle procedure contabili e nella scelta dei dati . 4° Livello: Tutti i vincoli sono stati esaminati e sviluppati in modo corretto, eventuali errori nelle procedure contabili e nella scelta dei dati risultano trascurabili. 5° Livello: tutti i vincoli della traccia sono stati sviluppati correttamente e approfonditi; notevole la padronanza delle procedure contabili; sceglie i dati in modo logico e completo. 1,5≤ p <3 1° Livello: L’esposizione e la presentazione sono molto trascurate . 2° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano in parte trascurate; l’argomentazione è spesso incoerente. 3° Livello: L’esposizione e la presentazione solo a tratti non risultano chiare. 4° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano chiare e ordinate. 5° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano molto efficaci e organizzate in modo logico. 1≤ p <1,5 PUNTEGGIO ASSEGNATO 1≤ p <2,5 2,5≤ p <3,5 4,5≤ p <5 5 3≤ p <4,5 4,5≤ p <6 6≤ p <7 7 1,5≤ p <2 2≤ p <2,5 2,5≤ p <3 3 IL PRESIDENTE…………………………………………… I COMMISSARI……………………………………………………………………………………… Griglia di valutazione della terza prova tipologia B (n. 12 quesiti a risposta aperta) INDICATORI Pertinenza e completezza delle risposte/degli elaborati rispetto ai quesiti Correttezza espressiva e capacità di utilizzare il linguaggio Capacità di rielaborazione e approfondimento dei contenuti DESCRITTORI Comprensione del quesito; correttezza e coerenza dello sviluppo Capacità di utilizzare collegamenti e commenti e di documentare affermazioni e conclusioni Capacità di sintetizzare contenuti e risultati, completezza nello sviluppo o nella soluzione PUNTEGGIO PREVISTO 1-6 PUNTEGGIO ASSEGNATO 1-6 1-3 TOTALE PUNTI ……………/15 ALUNNO _________________________________________________________ CLASSE _______________ ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. GOBETTI - A. De GASPERI” Largo Centro Studi 12-14 - 47833 MORCIANO DI ROMAGNA (RN) Tel.: 0541-988397 Fax: 0541-987770 - RNIS00200N - C.F.: 91064440406 ESAME DI STATO 2015 Commissione………………. Classe 5__ Candidato: _________________________________________ Scheda di osservazione/misurazione del colloquio Fasi Indicatori Punteggi 1 - suff, 2 - alto Argomento Padronanza linguistica 1 1 1 • registro adeguato a scelta del candidato • linguaggio appropriato Presentazione dei • esposizione chiara e contenuti organica • efficacia comunicativa Organizzazione dei • strutturazione per punti contenuti 1 1 2 1 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 2 2 2 essenziali • coerenza interna Chiarimenti e • esplicitazione dei processi collegamenti • collegamenti indotti • collegamenti autonomi Totale sezione (max. 13 punti): Argomenti Padronanza linguistica commissione • proprietà di linguaggio • microlingue settoriali proposti dalla Capacità di operare • collegamenti indotti collegamenti • collegamenti autonomi intra e pluridisciplinari Capacità di argomentare • discussione • valutazione Capacità di approfondire • analisi • sintesi Totale sezione (max. 13 punti): Discussione Approfondimenti (1 sufficiente, 2 alto) elaborati Chiarimenti (1 sufficiente, 2 alto) 1 1 2 2 Totale sezione (max. 4 punti): PUNTEGGIO COLLOQUIO Il Presidente Prof. Onorio Pompizii Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Morciano di Romagna, _____ / _____ / 2014. /30