Allegati - Gobetti

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Allegati - Gobetti
ALLEGATI
AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO DELLA CLASSE 5°A
PROGRAMMI SVOLTI
CON RELAZIONI FINALI
ISISS P. Gobetti
Programma svolto classe 5°A – A.S. 2014-2015
Italiano- Prof. Giuseppe Vanni
Relazione finale
La classe 5°A è composta da 24 elementi i quali hanno raggiunto nel complesso una preparazione
discretamente omogenea: con questa espressione s’intende che gli obiettivi previsti dalla disciplina
sono stati mediamente raggiunti in modo piuttosto soddisfacente, con alcune punte di eccellenza - al
di là della media matematica - che si sono distinte per meticolosità e tenacia nello studio.
All’interno di un percorso quinquennale com’è quello dell’indirizzo di Amministrazione, Finanza e
Marketing, gli studenti hanno generalmente tenuto un contegno rispettoso del docente e
dell’ambiente scolastico, tanto che non si segnalano provvedimenti disciplinari di un qualche
rilievo. In alcuni casi l’impegno e la frequenza non sono stati sempre costanti, ma il rapporto
collaborativo instauratosi fin dall’inizio con i genitori all’interno del Consiglio di Classe ha
permesso comunque, con i dovuti interventi e la partecipazione degli alunni stessi, di seguire una
programmazione didattica coerente.
La classe è sempre stata piuttosto disponibile nei confronti dell’attività didattica: è stato così
possibile integrare il libro di testo con la visione di spettacoli teatrali, film, documentari e altri
contenuti multimediali e con progetti – come quello del giornalino scolastico – volti al
rafforzamento delle competenze di base. Ne consegue che, da parte dell’insegnante, il giudizio può
essere positivo, nella consapevolezza appunto del lavoro svolto dagli alunni nei cinque anni di
corso.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AI FINI
DELLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Sono quelli previsti dai programmi ministeriali, al termine del triennio - e quindi della classe
quinta – l’alunno dovrà dimostrare quanto segue.
Saper svolgere una relazione orale di alcuni minuti rispetto ad un argomento già affrontato
in aula.
Pianificare il proprio discorso in modo razionale tenendo conto delle caratteristiche del
destinatario, utilizzando un registro linguistico adatto alle diverse situazioni comunicative e alle
diverse finalità del messaggio
Regolare con consapevolezza il registro linguistico - distinguendo tra usi formali e informali
– e gli elementi che conferiscono efficacia al discorso.
Comprendere testi relativi all’ambito professionale, con la padronanza dei relativi linguaggi
specialistici.
Comprendere testi di carattere argomentativo, di livello non specialistico, su temi di rilievo
culturale.
Acquisire selettivamente, raccogliere e ordinare informazioni da testi diversi.
Redigere una relazione, intesa come sintesi di conoscenze acquisite da esperienze o fonti
molteplici.
Redigere testi argomentativi su tematiche di interesse personale, culturale, sociale ed
economico.
Nello specifico, per ciò che riguarda l’educazione letteraria, e in particolare per ciò che riguarda
l’educazione letteraria in relazione ad una modularità dell’insegnamento che prevederà
soprattutto unità didattiche sul modello storico-culturale, gli obiettivi caratterizzanti sono i
seguenti.
Riconoscere modelli culturali, poetiche, elementi tipici dell’immaginario collettivo in una
data epoca.
Riconoscere centri, luoghi e soggetti dell’elaborazione culturale.
Individuare l’intreccio tra fattori materiali e ideali nella storia letteraria e culturale.
Individuare gli elementi di continuità e di mutamento nella storia delle idee.
Italiano – Storia della Letteratura
Programma svolto
1. Dal simbolismo francese a Giovanni Pascoli
Poetiche del simbolismo
Lettura e analisi del testo delle poesie
Corrispondenze di C. Baudelaire
L’Albatro di C. Baudelaire
Spleen di C. Baudelaire
Giovanni Pascoli
La vita, le opere e la poetica
Lettura e analisi del testo delle poesie
X agosto
L’assiuolo
La mia sera
Temporale
Lettura di un brano tratto dal saggio Il fanciullino
2. Il primo Novecento: la letteratura tra futurismo, crepuscolarismo e l’esperienza
de La Voce
Filippo Tommaso Marinetti
Lettura e commento del Manifesto del futurismo
Lettura e analisi di un testo tratto da Il bombardamento di
Adrianopoli
Marino Moretti
Lettura e analisi del testo della poesia
Poggiolini
Aldo Palazzeschi
Lettura e analisi del testo della poesia
E lasciatemi divertire
Sergio Corazzini
Lettura e analisi del testo della poesia
Desolazione del povero poeta sentimentale
Dino Campana
Lettura e analisi del testo della poesia
La Chimera
3. La lirica tra le due guerre: l’ermetismo
Salvatore Quasimodo
Lettura e analisi del testo delle poesie
Alle fronde dei salici
Uomo del mio tempo
4. Tra poesia nuova ed ermetismo
Giuseppe Ungaretti
La vita, le opere e la poetica
Lettura e analisi del testo delle poesie
I fiumi
Veglia
Fratelli
San Martino del Carso
Mattina
Soldati
Sono una creatura
L’isola
Eugenio Montale
La vita, le opere e la poetica
Lettura e analisi del testo delle poesie
Spesso il male di vivere ho incontrato
La casa dei doganieri
Forse un mattino andando
Cigola la carrucola del pozzo
Caro piccolo insetto
Meriggiare pallido e assorto
Non chiederci la parola
5. La narrativa psicologica
Le scienze umane, Freud e la psicanalisi
Luigi Pirandello
La vita, le opere e la poetica
Lettura di un brano dal saggio
L’umorismo
Lettura e analisi del testo delle novelle
La carriola
Il treno ha fischiato
Lettura e analisi del testo dei brani Cambio treno e Io e l’ombra
mia da Il fu Mattia Pascal e Filo d’aria e Quel caro Gengé da
Uno, nessuno e centomila
Italo Svevo
La vita, le opere e la poetica
Lettura e analisi del testo dei seguenti brani da La Coscienza di
Zeno:
Il fumo
L’incontro con Tullio
Il sogno di Carla
Il sogno del bambino
6.
Un esempio della narrativa neorealista
Primo Levi
La vita, le opere e la poetica
Lettura e analisi del testo dei seguenti brani da Se questo è un
uomo
Considerate se questo è un uomo (lirica)
Sul fondo
I sommersi e i salvati
Kraus
Lettura e analisi del testo delle poesie da Ad ora incerta
Per Adolf Eichmann
Il superstite
Alzarsi
L’ultima epifania
I rappresentanti degli studenti
METODOLOGIA
Lezione frontale, lezione partecipata, utilizzo di strumenti multimediali
Lettura e interpretazione di testi, domande di comprensione, discussione sui contenuti
Potenziamento della comprensione della parola scritta attraverso la lettura di libri di
narrativa scelti da un elenco presentato dal docente
Esercizi di scrittura a casa e in classe su esercizi presenti nel manuale e su domande
presentate dal docente in relazione ai testi analizzati in aula.
STRUMENTI
Libro di testo di letteratura
Libri di narrativa
Contenuti multimediali che integrino il programma o che costituiscano uno stimolo alla
produzione scritta per lo svolgimento dei compiti in classe
Eventuali documenti forniti dal docente in funzione dell’elaborazione di alcune tracce delle
prove scritte.
VERIFICHE
Verifiche orali (due a quadrimestre)
Verifiche scritte così strutturate (due a quadrimestre):
Tipologia A – Analisi di un testo letterario
Tipologia B – Articolo di giornale o saggio breve (4 opzioni come segue)
1. Ambito artistico letterario
2. Ambito socio-economico
3. Ambito storico-politico
4. Ambito tecnico-scientifico
Tipologia C – Tema di argomento storico
Tipologia D – Tema di argomento generale
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Per quanto riguarda gli obiettivi presentati nella programmazione di inizio a.s., valgono le seguenti
considerazioni:
Alcuni studenti li hanno raggiunti in modo sufficientemente valido
Altri in modo discretamente valido quando nuon buono
Un ultimo gruppo, più esiguo, ha dimostranto in taluni casi di saperli padroneggiare
raggiungendo una valutazione eccellente.
Prof. Giuseppe Vanni
ISISS P. Gobetti
Programma svolto classe 5°A – A.S. 2014-2015
Storia - Prof. Giuseppe Vanni
Relazione finale
La classe 5°A è composta da 24 elementi i quali hanno raggiunto nel complesso una preparazione
discretamente omogenea: con questa espressione s’intende che gli obiettivi previsti dalla disciplina
sono stati mediamente raggiunti in modo piuttosto soddisfacente, con alcune punte di eccellenza - al
di là della media matematica - che si sono distinte per meticolosità e tenacia nello studio.
All’interno di un percorso quinquennale com’è quello dell’indirizzo di Amministrazione, Finanza e
Marketing, gli studenti hanno generalmente tenuto un contegno rispettoso del docente e
dell’ambiente scolastico, tanto che non si segnalano provvedimenti disciplinari di un qualche
rilievo. In alcuni casi l’impegno e la frequenza non sono stati sempre costanti, ma il rapporto
collaborativo instauratosi fin dall’inizio con i genitori all’interno del Consiglio di Classe ha
permesso comunque, con i dovuti interventi e la partecipazione degli alunni stessi, di seguire una
programmazione didattica coerente.
La classe è sempre stata piuttosto disponibile nei confronti dell’attività didattica: è stato così
possibile integrare il libro di testo con la visione di film, documentari e altri contenuti multimediali
e con incontri e seminari volti al rafforzamento delle competenze di base. Ne consegue che, da parte
dell’insegnante, il giudizio può essere positivo, nella consapevolezza appunto del lavoro svolto
dagli alunni nei cinque anni di corso.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AI FINI
DELLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Sono quelli previsti dai programmi ministeriali: al termine del triennio - e quindi della classe quinta
– l’alunno dovrà dimostrare di sapere quanto segue:
Riconoscere, comprendere e valutare le più importanti relazione tra dati, concetti e fenomeni
Individuare e descrivere analogie e differenze, continuità e rottura tra fenomeni
Esporre adoperando concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storicoculturali
Classificare ed organizzare dati, leggere e strutturare tabelle, grafici, cronologie, tavole
sinottiche, atlanti storici e geografici, manuali, bibliografie.
Osservare le dinamiche attraverso le fonti
Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare e collocare in modo significativo i
diversi fenomeni storici locali, regionali, continentali, planetari
Saper leggere testi ed acquisire concetti e lessico significativi
Saper svolgere una relazione orale di alcuni minuti rispetto ad un argomento già affrontato
in aula.
Programma svolto
1. La prima guerra mondiale
i. Lo scoppio del conflitto
ii. Dalla guerra di movimento alla guerra di logoramento
iii. L’Italia dalla neutralità all’intervento
iv. L’ingresso in guerra degli USA
v. Il fronte orientale e Caporetto
vi. Il crollo degli imperi centrali
vii. I 14 punti di Wilson
viii. I trattati di pace di Parigi: le conseguenze per Italia e Germania
2. La rivoluzione russa
i. Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione d’ottobre
ii. Le tesi di Lenin
iii. L’insurrezione di ottobre e il colpo di stato bolscevico
3. La crisi del dopoguerra
i. Il nazionalismo italiano e la vittoria mutilata
ii. I partiti di massa: partito popolare, partito socialista e partito
comunista
iii. La genesi del fascismo
iv. Crescita e violenza del fascismo movimento
4. Il fascismo
i.
ii.
iii.
iv.
v.
vi.
vii.
viii.
ix.
La marcia su Roma, cronaca dei fatti dal 27 al 30 ottobre 1922
Il delitto Matteotti e la disfatta delle opposizioni
Il colpo di forza del 3 gennaio 1925
Le leggi fascistissime
La Conciliazione
La politica economica
La politica del lavoro
L’emigrazione politica e l’antifascismo
Le leggi razziali e l’alleanza con la Germania
5. La dittatura sovietica
i. Rivoluzione permanente e costruzione del socialismo in un solo
paese
ii. Repressione e carestia
iii. I crimini dello stalinismo
iv. La nascita del culto di Stalin
6. La crisi del 1929
i. Gli USA e la religione del business
ii. Il crollo di Wall Street
iii. La presidenza Roosevelt e il New Deal
iv. L’economia italiana negli anni’30
v. I successi della pianificazione economica nell’URSS
7. Il nazismo
i. Genesi e sviluppo del partito nazista
ii. L’ideologia: il Mein Kampf di Hitler. Fuehrerprinzip, Herrenvolk,
Lebensraum
iii. La crisi del 1929 e l’ascesa nazista
iv. La notte dei lunghi coltelli
v. La pratica dell’antisemitismo: leggi di Norimberga e
Reichkristallnacht
vi. L’Olocausto, genesi, sviluppo ed intepretazioni: lezione tenuta dal
docente con l’utilizzo di documenti e testimonianze scritte
8. Come si arrivò alla seconda guerra mondiale: 1934-1939
i. L’uscita della Germania dalla Società delle Nazioni
ii. La politica estera dell’Italia e la guerra d’Etiopia
iii. L’asse Roma-Berlino
iv. L’Anschluss
v. La fine della Cecoslovacchia
vi. Il patto d’acciaio tra Italia e Germania
vii. Il patto Molotov-Ribbentrop
9. La seconda guerra mondiale: 1939-1945
i. Cronologia ragionata elaborata dal docente per spiegare i
principali fatti del periodo
10.La fine del fascismo e la Repubblica: Italia 1943-1948
i. La posizione della Monarchia e l’8 settembre
ii. La Resistenza
iii. La Repubblica Sociale Italiana
iv. Dal referendum del 1946 al 18 aprile 1948
11.Il dopoguerra e i nuovi scenari internazionali
i. La conferenza di Yalta e le sue ripercussioni
ii. ONU e Bretton Woods
iii. La Cortina di ferro
iv. La Germania terreno della guerra fredda
v. Patto di Varsavia, Nato e piano Marshall
vi. La guerra di Corea
12.Il ‚’68 in Italia
i. Ricostruzione e miracolo economico
ii. La rivolta degli studenti
iii. I valori del movimento
iv. Conclusioni e riflessioni
v. Il quadro internazionale: Vietnam e primavera di Praga
I rappresentanti degli studenti
METODOLOGIA
Lezione frontale, lezione partecipata, utilizzo di strumenti multimediali
Lettura e interpretazione di testi, domande di comprensione e discussione sui contenuti
Lettura delle fonti e degli interventi critici presenti nel libro di testo
STRUMENTI
Libro di testo
Film e documentari che integrino i contenuti
Libri di memorialistica presenti nella lista dei libri di narrativa
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Due verifiche orali a quadrimestre sul programma svolto, con domande del docente ma
anche con la possibilità - come punto di partenza per l’interrogazione - di esporre in modo
organico e continuato un argomento preparato a piacere tra quelli trattati
Prove scritte strutturate e non strutturate in sostituzione o ad integrazione di quelle orali
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Per quanto riguarda gli obiettivi presentati nella programmazione di inizio a.s., valgono le seguenti
considerazioni:
Alcuni studenti li hanno raggiunti in modo sufficientemente valido
Altri in modo discretamente valido quando nuon buono
Un ultimo gruppo, più esiguo, ha dimostranto in taluni casi di saperli padroneggiare
raggiungendo una valutazione eccellente.
Prof. Giuseppe Vanni
Classe V A-Relazione Economia Aziendale
La partecipazione è stata attiva, la classe puntualmente ha riposto con interesse alle proposte
educative; la frequenza è stata regolare per la maggior parte degli alunni.
Nella classe è presente un gruppo dotato di buone capacità il cui lavoro, metodico e consapevole, ha
consentito loro di raggiungere risultati soddisfacenti,mentre un gruppo piu' ristretto ha raggiunto
conoscenze medie: non sempre approfondite come si sarebbe voluto a causa di un impegno non
sempre continuativo.
La modalità di lavoro principale è stata la lezione frontale partecipata, seguiti da analisi di casi,
esercitazioni guidate ed individuali.
Lo strumento fondamentale di lavoro è stato il libro di testo. Gli alunni sono stati stimolati al
dialogo, al lavoro di gruppo e alla discussione relativamente ad argomenti di natura economica e di
attualità relativi alla disciplina al fine di sviluppare oltre alle capacità di apprendimento anche
quelle critiche e soprattutto l'interesse verso gli argomenti oggetto di studio.
Il livello di preparazione raggiunto è stato rilevato con verifiche orali brevi e lunghe e con prove
scritte, che nel primo quadrimestre sono state sviluppate in modo da verificare le conoscenze di
base, mentre nel secondo quadrimestre sono state sviluppate sulla falsa riga delle prove d'esame al
fine di abituare gli studenti anche ad un linguaggio ed a richieste più articolate e meno esplicite.
Numerose le esercitazioni svolte in preparazione della seconda prova scritta.
Il coordinamento interdisciplinare è stato effettuato con tutte le discipline al fine di dare agli alunni
una visione ampia e trasversale delle problematiche affrontate durante l'anno con continui
riferimenti all'attualità.
Morciano di Romagna, 5 maggio 2015 L'insegnante
MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE
CLASSE V A A.S. 2014-2015
PROF.SSA IERACI MARIA VITTORIA
Durante l'anno scolastico sono state sviluppate le seguenti unità didattiche perseguendo gli
obiettivi indicati.
GESTIONE ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE INDUSTRIALI
LA CONTABILITA' GENERALE E IL BILANCIO D'ESERCIZIO
Obiettivi di conoscenza:
• La gestione delle imprese industriali e l'ambiente economico attuale in cui operano
• Il sistema informativo contabile delle imprese industriali e la sua articolazione
• Caratteristiche della contabilità generale e differenze con quella analitica
• Le tipiche operazioni d'esercizio, di assestamento e di chiusura nelle quali si concretizza la
contabilità generale delle imprese industriali
• Nozione di Bilancio d'esercizio
• Norme e principi per la redazione del Bilancio d'esercizio
• Lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota integrativa
• Scritture relative alle immobilizzazioni tecniche: acquisizione, apporto, costruzione in
economia, dismissione
• scritture inerenti i costi incrementativi e quelli di manutenzione e riparazione
• Scritture relative al personale dipendente
• Scritture d'acquisto e di vendita
• Scritture di assestamento con particolare riferimento alle rimanenze e agli ammortamenti
• Il bilancio d'esercizio in ottemperanza alle disposizioni del Codice Civile
Obiettivi operativi:
• Riconoscere le imprese industriali e classificarle sulla base di differenti criteri
• Rilevare in contabilità generale le operazioni di gestione, assestamento, epilogo e chiusura
delle aziende industriali
• Saper leggere e interpretare un bilancio d'esercizio
I COSTI E LA CONTABILITA' ANALITICA
Obiettivi di conoscenza:
• Le fondamentali classificazioni dei costi
• La break-even analysis
• L'oggetto e gli scopi della contabilità analitica
• Conoscere le metodologie tradizionali e moderne della contabilità analitica
Obiettivi operativi:
• Applicare la break-even analisys
• Risolvere alcuni semplici problemi di scelta
• Sapere applicare metodologie tradizionali e moderne della contabilità analitica (direct
costing, full costing e l'activity based costing)
LA PIANIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELLA GESTIONE
Obiettivi di conoscenza:
• Il concetto di controllo di gestione e di budget
• Le fasi e gli strumenti del controllo di gestione
• L'articolazione del sistema di budgeting: budget del risultato operativo, budget degli
investimenti, budget finanziario
• Business plan
• Controllo budgetario: sistema di reporting, analisi degli scostamenti dei costi diretti
Obiettivi operativi:
• Redigere i budget operativi, il budget operativo, il budget degli investimenti e il budget
finanziario
• eseguire l'analisi degli scostamenti dei costi diretti
ANALISI DI BILANCIO
Obiettivi di conoscenza:
• Scopi presupposti e limiti dell'analisi di bilancio
• I criteri di riclassificazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico
• Il sistema degli indici di bilancio
• Analisi per flussi: il rendiconto finanziario
• Riclassificazione dello Stato patrimoniale
• Riclassificazione del Conto economico a valore aggiunto e a costo del venduto
• I principali indici patrimoniali, finanziari ed economici
• Rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto e rendiconto finanziario
delle variazioni di liquidità
Obiettivi operativi:
• Calcolare ed interpretare i principali indici e margini per effettuare l'analisi prospettica e
redigere il rendiconto finanziario
L'IMPOSIZIONE FISCALE IN AMBITO AZIENDALE
Obiettivi di conoscenza:
• Le imposte che colpiscono il reddito d'impresa
• L'IRAP: nozioni fondamentali
• La determinazione del reddito d'impresa
• Le variazioni fiscali
• I principi generali del reddito fiscale
• Calcolo dell'IRES e dell'IRAP relativamente ad una S.p.a.industriale
Obiettivi operativi:
• Saper passare dal reddito di bilancio a quello imponibile fiscale e calcolare le imposte sul
reddito d'impresa
METODOLOGIE
Gli argomenti sono stati analizzati nei loro aspetti giuridico-economico-fiscale, computistico e
contabile, evidenziando le interconnessioni e cercando di fornire una visione globale e non
nozionistica della disciplina, aderendo alla realtà dei nostri tempi e alla pratica operativa aziendale.
Dopo aver accertato la presenza dei presupposti necessari allo sviluppo delle tematiche sono state
svolte lezioni frontali graduali e partecipate sia sull'aspetto teorico che pratico.
Al fine di fare recepire una piena padronanza dei contenuti sono state svolte numerose simulazioni
di esemplificazioni ed esercizi con dati a scelta.
STRUMENTI
• Libri di testo “Domani in azienda” Astolfi, Barale e Ricci Tramontana
• Codice Civile
VERIFICHE
• Colloqui
• Interrogazioni
• Verifiche scritte sommative
• Prova comune d'istituto
I RAPPRESENTANTI DI CLASSE
L'INSEGNANTE
i.s.i.s.s. morciano di romagna
“P. GOBETTI – A. DE GASPERI”
Anno Scolastico 2014/15
RELAZIONE SUL PROGRAMMA DI MATEMATICA: classe VA
Insegnante: Maria Giacinta Rubini
Libro di testo: A. Gambotto Manzone, B. Consolini “Nuovo Matematica con applicazioni informatiche
3 Ed. Tramontana.
La continuità didattica ha consentito agli allievi di stabilire con l'insegnante di matematica un
rapporto di collaborazione e fiducia. Gli allievi si sono impegnati con serietà e continuità tale da
permettere di raggiungere gli obiettivi sopra indicati. Tuttavia l'approfondimento teorico è risultato
pesante e difficoltoso, quindi hanno interiorizzato soprattutto l'aspetto applicativo della materia. Le
conoscenze e le competenze raggiunte possono considerarsi complessivamente soddisfacenti. Fra gli
allievi se ne distinguono alcuni che hanno raggiunto risultati ottimi, altri, che hanno lavorato con
continuità ed impegno, hanno conseguito un profitto discreto o buono, alcuni sono riusciti ad ottenere
risultati solo sufficienti, per poca attitudine nella disciplina o per impegno non costante..
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Nella classe quinta l’obiettivo prevalente è stato quello di portare a naturale compimento il lavoro degli
anni precedenti, con l'ulteriore affinamento degli strumenti acquisiti per una loro significativa
dimensione operativa, evidenziata con la varietà delle problematiche affrontabili e con la loro aderenza
, per quanto semplificata, alle tematiche ed ai problemi dell'economia, dell'industria, della società.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Lo studente deve essere in grado di:
Determinare dominio e linee di livello di funzioni in due variabili, dandone rappresentazione grafica nel
piano cartesiano Oxy, calcolarne i massimi e minimi liberi e vincolati;
Applicare l’analisi matematica allo studio delle funzioni economiche;
Costruire il modello matematico di problemi economici , dopo aver individuato le variabili d’azione, la
funzione obiettivo e i vincoli.
.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE SRITTE ED ORALI
Presentazione formale dell'elaborato;
Coerenza nello sviluppo logico della teoria;
Conoscenza,applicazione e padronanza della teoria;
Capacità di rappresentazioni grafiche;
Capacità di generalizzazione;
Capacità di individuare un procedimento più valido matematicamente;
Capacità di creare modelli matematici in problemi di scelta;
Giustificazioni teoriche dei procedimenti seguiti.
STRUMENTI :
Libro di testo: A. Gambotto Manzone, B. Consolini “Nuovo Matematica con applicazioni informatiche
3 Ed. Tramontana.
VERIFICHE :
• Verifiche orali
• Verifiche scritte riguardanti la soluzione di problemi
• Prove strutturate e semistrutturate,
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Nell’affrontare i vari temi, si è cercato di procedere “per problemi”, evidenziando soprattutto gli
aspetti applicativi della disciplina, nel tentativo di togliere alla matematica l’aspetto di
incomprensibile astrazione che spesso crea un rifiuto da parte degli alunni.
I contenuti del programma sono stati sviluppati con lezioni frontali, seguite da esercitazioni svolte
singolarmente o in gruppo, favorendo un continuo passaggio dal particolare problema economicofinanziario al relativo modello matematico e al metodo risolutivo, al fine di agevolare la
comprensione della teoria.
Nello sviluppo di molte parti del programma si è reso necessario richiamare argomenti svolti negli
anni precedenti.
Maria Giacinta Rubini
PROGRAMMA DI MATEMATICA
Classe VA
Anno scolastico 2014/2015
Libro di testo: A. Gambotto Manzone, B. Consolini “Nuovo Matematica con applicazioni informatiche
3 Ed. Tramontana
Insegnante: Maria Giacinta Rubini
LE FUNZIONI IN DUE VARIABILI E LE APPLICAZIONI IN ECONOMIA
FASCI DI CURVE
- I fasci di rette
- Richiami sulle coniche
- Le disequazioni in due variabili:
• le disequazioni lineari
• le disequazioni non lineari
• i sistemi di disequazioni
LE FUNZIONI IN DUE VARIABILI
- La definizione
- Il grafico:
• il sistema di riferimento nello spazio
• una superficie particolare: il piano
• le linee sezione e le linee di livello
- Limiti e continuità
- Il calcolo delle derivate
• le derivate parziali prime
• le derivate successive
MASSIMI E MINIMI DI UNA FUNZIONE DI DUE VARIABILI
- Massimi e minimi liberi:
• le definizioni
• i massimi ed i minimi con le linee di livello
• i massimi ed i minimi con le derivate
- Massimi e minimi vincolati:
• massimi e minimi vincolati da equazioni
• massimi e minimi vincolati da disequazioni
- Il caso particolare delle funzioni lineari con vincoli lineari
LA PROGRAMMAZIONE LINEARE
- Il modello del problema
- Il metodo grafico per i problemi di PL in due variabili:
• problemi di PL in due variabili
• problemi di PL riconducibili a due variabili
MATEMATICA APPLICATA ALL’ECONOMIA
Problemi relativi a rendite certe:
- montante e valore attuale di rendite temporanee.
- La legge di domanda e l'elasticità della domanda
- La legge di offerta
- Equilibrio tra domanda ed offerta
- Funzione dei costi e i ricavi
- Massimo profitto
LA RICERCA OPERATIVA
PROBLEMI DI SCELTA
- Che cos'è la ricerca operativa
- La teoria delle decisioni
- Problemi di scelta in condizioni di certezza.
• le scelte ottimali
• un particolare problema di minimo: il problema delle scorte
- Problema di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: il caso discreto:
• dati poco numerosi
• dati numerosi
- La scelta fra più alternative
LA TEORIA DELLE DECISIONI CON EFFETTI DIFFERITI
- Cenni sul problema di scelta con effetti differiti
- Gli investimenti finanziari:
• il criterio dell'attualizzazione
• il criterio del tasso effettivo di impiego.
- Gli investimenti industriali:
• il criterio dell'attualizzazione
Morciano di Romagna 12/05/2015
Gli alunni
L'insegnante
Maria Giacinta Rubini
Isiss “Gobetti” – Morciano
Programma scolastico svolto a.s. 2014/2015
Classe 5ª A
DIRITTO
classe V^ A ISISS GOBETTI
Relazione finale sull’andamento didattico relativo alla materia DIRITTO
Insegnante: Prof. Avv. Giovanni Sodano
Alcuni studenti hanno denotato maggior interesse alla disciplina insegnate dal sottoscritto docente,
dimostrando particolari capacità logico-critiche in occasione dell’analisi dei vari istituti di diritto
pubblico presenti nei moduli didattici analizzati nel corso delle lezioni.
Altri alunni, al contrario, soprattutto nella parte iniziale dell’anno scolastico hanno trovato maggiori
difficoltà in ragione della - quantomeno iniziale - ravvisabilità negli stessi di talune difficoltà
nell’esposizione orale dei contenuti disciplinari facendo uso della appropriata terminologia.
In ogni caso nel corso dell’anno, attraverso frequenti esercitazioni e simulazioni orali, lezioni
frontali e dialogate si è cercato di favorire negli studenti didatticamente più deboli, l’eloquio e la
capacità espositiva nonchè una più approfondita conoscenza dei contenuti dei vari contenuti
didattici, con risultati ottimali.
Questo fatto ha permesso loro di affrontare gli argomenti trattati con un approccio contenutistico, in
modo da cogliere tutte le connessioni e le interdipendenze con cui si manifestano e si svolgono le
dinamiche correlate al funzionamento delle istituzioni pubbliche dello Stato.
Il programma, nelle sue parti essenziali, è stato approfondito e rielaborato anche con contenuti di
varia attualità, di talchè gli obiettivi didattici riassunti nel programma disciplinare articolato nei vari
moduli didattici è da ritenersi raggiunto.
Per quanto, invece, concerne l’aspetto del comportamento e della correttezza, a livello disciplinare
il giudizio esprimibile da chi scrive è piuttosto favorevole.
Con Osservanza
Prof. Giovanni Sodano
PROGRAMMA DI DIRITTO SVOLTO NELLA CLASSE 5 A
ISISS GOBETTI
A.S. 2014/2015 – n. 3 ore settimanali
Disciplina: Diritto Pubblico
Libro di testo: Forum Diritto Pubblico Terza Edizione “…E se…” ed. Zanichelli
Lo Stato e la sua Organizzazione
caratteristiche ed elementi dello Stato
le forme di stato e le forme di Governo
Territorio, popolo, sovranità e cittadinanza
L’ordinamento internazionale
Le fonti del diritto internazionale – l’Italia e la guerra
L’ONU - L’Unione Europea – evoluzione ed elementi del processo di integrazione
gli organi dell’Unione Europea e le relative funzioni
Lo Stato Italiano e la Costituzione
Storia costituzionale italiana – dallo Statuto Albertino alla Costituzione Repubblicana
Le caratteristiche della Costituzione Repubblicana
I diritti ed i doveri dei cittadini - le libertà civili, i diritti etico-sociali ed i diritti economicosociali
Gli Organi Costituzionali
il corpo elettorale – cenni sulla sistema elettorale
Il Parlamento – la funzione legislativa ed il referendum abrogativo
Il Governo – natura, composizione e poteri normativi
Il Presidente della Repubblica
La Corte Costituzionale – natura, composizione e funzioni
L'amministrazione della giustizia
• I principi generali costituzionali in materia di giurisdizione
• La tutela giurisdizionale
• Giurisdizione civile
• Giurisdizione penale
Le autonomie locali
I contenuti dell’autonomia
Il ruolo degli Enti Pubblici territoriali
Le Regioni – organi regionali e relative funzioni
La funzione legislativa della Regione e l’art. 117 della Costituzione
Il Comune e la sua organizzazione – città metropolitane e Province
Prof. Giovanni Sodano
Isiss “Gobetti” – Morciano
Programma scolastico svolto a.s. 2014/2015
Classe 5ª A
ECONOMIA POLITICA
classe V^ A ISISS GOBETTI
Relazione finale sull’andamento didattico relativo alla materia ECONOMIA POLITICA
Insegnante: Prof. Avv. Giovanni Sodano
Alcuni studenti hanno denotato maggior interesse alla disciplina in questione, dimostrando
particolari capacità logico-critiche in occasione dell’analisi delle varie problematiche giuridiche e
politico-economiche sottese ai moduli didattici analizzati nel corso delle lezioni.
Altri alunni, al contrario, soprattutto nella parte iniziale dell’anno scolastico hanno trovato maggiori
difficoltà di approccio alla disciplina di che trattasi, probabilmente in ragione della - quantomeno
iniziale - ravvisabilità negli stessi di talune difficoltà nell’esposizione orale dei contenuti
disciplinari facendo uso della appropriata terminologia, così come in ragione della particolare
tecnicità della materia.
In ogni caso nel corso dell’anno, attraverso frequenti esercitazioni e simulazioni orali, lezioni
frontali e dialogate si è cercato di favorire negli studenti didatticamente più deboli, l’eloquio e la
capacità espositiva nonchè una più approfondita conoscenza dei contenuti dei vari contenuti
didattici, con risultati buoni.
Questo fatto ha permesso loro di affrontare gli argomenti trattati con un approccio contenutistico, in
modo da cogliere tutte le connessioni e le interdipendenze con cui si manifestano e si svolgono le
dinamiche correlate al funzionamento della complessiva finanza pubblica.
Il programma, nelle sue parti essenziali, è stato approfondito e rielaborato anche con contenuti di
varia attualità, di talchè gli obiettivi didattici riassunti nel programma disciplinare articolato nei vari
moduli didattici è da ritenersi raggiunto.
Per quanto, invece, concerne l’aspetto del comportamento e della correttezza, a livello disciplinare
il giudizio esprimibile da chi scrive è piuttosto favorevole.
Con Osservanza
Prof. Giovanni Sodano
PROGRAMMA DI ECONOMIA POLITICA (SCIENZA DELLE FINANZE)
SVOLTO NELLA CLASSE 5 A ISISS GOBETTI
A.S. 2014/2015 – n. 3 ore settimanali
Disciplina:
ECONOMIA POLITICA
Libro di testo: Finanza Pubblica di Franco Poma ed. Principato
CONTENUTI:
1. L’Attività finanziaria pubblica
Il ruolo dello Stato nell’economia – i bisogni ed i servizi pubblici
Evoluzione storica della finanza pubblica – la finanza della sicurezza sociale
2. Le politiche della spesa e dell’entrata
Le spese pubbliche – nozione di spesa pubblica - classificazione e finalità della spesa pubblica
La spesa pubblica in Italia – la spending review ed il concetto di efficienza della spesa pubblica
Le entrate pubbliche – nozione e classificazione delle entrate pubbliche –
3. L’Imposta in generale
Gli elementi dell’imposta – imposte dirette ed indirette – imposte reali ed imposte personali Il principio di progressività – le imposte dirette- i principi giuridico-costituzionali in materia di
imposizione fiscale – la ripartizione del carico tributario – la pressione fiscale – concetti di
evasione, erosione, elisione ed elusione
4. La politica di bilancio
• Concetti generali sul bilancio dello Stato – funzioni e requisiti del bilancio dello Stato
• Il pareggio di bilancio – la politica fiscale – bilancio di previsione e pluriennale
• Il DPEF – La legge di stabilità – norme costituzionali relativa al bilancio – cenni sulla finanza
locale
5. Il sistema tributario italiano
• L’evoluzione del sistema tributario – caratteri generali del sistema tributario italiano
• l’IRPEF – caratteri generali, presupposto di imposta e tipologie reddituali – il calcolo dell’imposta
– la dichiarazione annuale dei redditi ed il versamento dell’imposta- il sostituto di imposta
Prof. Giovanni Sodano
ISISS “P. GOBETTI” – “A. DE GASPERI”
Morciano di Romagna
Anno scolastico 2014/2015
RELAZIONE FINALE DI FRANCESE
CLASSE V A
Situazione di partenza e livello finale raggiunto
La classe v a risulta composta da 24 alunni.
Gli alunni hanno subito evidenziato che la loro preparazione (tranne alcuni casi), presentava
lacune pregresse, in quanto nel corso degli anni si sono avvicendati vari insegnanti.
Alla fine dell’anno la situazione appare eterogenea, in quanto alcuni alunni hanno evidenziato una
preparazione sufficiente, altri discreta, ed un’ alunna si distingue dal resto della classe per
un’eccellente preparazione.
In generale , però, occorre sottolineare che tutti hanno affrontato lo studio degli argomenti di civiltà
con disinvoltura, mostrando però alcune difficoltà nel rielaborare ed esporre in modo fluido ,
dovendo quindi spesso ricorrere ad uno studio mnemonico.
Per quanto riguarda la disciplina, la classe si è sempre comportata correttamente, sia con
l’insegnante, sia nei rapporti interpersonali tra compagni, ha mostrato attenzione e interesse nei
confronti della materia.
Obiettivi raggiunti
L’insegnamento della lingua francese aveva come finalità lo sviluppo delle abilità linguistiche
(ascolto, lettura, interazione orale, produzione orale, scrittura) e della competenza comunicativa
come suggerito dal quadro comune europeo, oltre alla conoscenza di alcuni aspetti della cultura
francofona.
Come già affermato , gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati riuscendo a cogliere il
significato di messaggi orali prodotti dall’insegnante, presentare oralmente argomenti diversi,
cogliere il significato di messaggi scritti, produrre testi scritti su vari argomenti.
In merito alla civiltà, gli alunni per potere esporre in modo fluido, si affidano ad uno studio quasi
esclusivamente mnemonico.
Indicazioni metodologiche
E’ stato adottato un approccio di tipo comunicativo, attività per coinvolgere gli studenti, spronarli
ad esprimersi in lingua per permettere loro di rielaborare gli argomenti presentati. Si è cercato di
usare per quanto possibile la lingua straniera, utilizzando però la lingua italiana quando
indispensabile per la comprensione.
Per quel che concerne la produzione scritta, gli studenti sono stati guidati a svolgere
prevalentemente attività che permettessero loro il consolidamento delle strutture morfo- sintattiche.
Strumenti
Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, fotocopie da altri testi, internet, lavagna
multimediale, film.
Verifiche e valutazione
Durante il corso dell’anno sono state effettuate verifiche formative, in modo di valutare il processo
di apprendimento dei singoli alunni e orientare lo sviluppo successivo del lavoro.
L’analisi dell’errore è risultata parte essenziale della verifica in quanto rappresenta uno strumento
diagnostico per impostare l’attività di recupero e di auto-valutazione per gli studenti. Le verifiche
sono state classificate attraverso un voto in decimi, conteggiando la percentuale di risposte esatte.
Attività di recupero
Il recupero è stato svolto itinere, sono state infatti riprese le principali strutture morfo-sintattiche,
perché gli alunni presentavano gravi carenze.
Morciano, 10/05/2015
Il Docente
PROGRAMMA SVOLTO DI FRANCESE
CLASSE: VA
DOCENTE: SUSANNA DEL VECCHIO
TESTO IN ADOZIONE: COMMERCE ET CIVILISATION DI DOMENICO TRAINA,
MINERVA SCUOLA
DOCUMENTI DI VARIO GENERE, VISIVI E SONORI, INTERNET, FOTOCOPIE
CONTENUTI
DOSSER 1 : LA PLANETE JEUNES
Les problèmes avec les parents pag.370
Les ados et le stress pag.372
La violence et l’alcool pag.374
DOSSIER 2: UN SYSTEME PRESQUE PARFAIT?
L’organisation du système éducatif pag.378
Les violences scolaires pag.382
Les grandes écoles pag.386
DOSSIER 6: LES GRANDES ETAPES DE L’HISTOIRE
La France républicainepag.434
DOSSIER 7: VOUS AVEZ DIT HEXAGONE?
Istitution et administration pag.442
Francophonie et pays fracophones pag444
Les symboles de la République pag.448
REGIONS FRANCAISES
La Bretagne, La PACA, L’Ile de France, Paris
DOSSIER 10: De l’UE à la mondilisation
L’essentiel sur l’UE pag 486
Les étapes de l’élargissement pag 488
Quels sont les symboles de l’Union Européenne? Pag 489
Les istitutions et les organes de l’UE pag 490
L’Europe et la fraude fiscale pag 492
Les problèmes des délocalisation pag 493
Strutture grammaticali: pronomi personali, relativi. possessivi, dimostrativi, la frase ipotetica,
passiva, accordo participio passato, uso del congiuntivo, gerundio, participio presente.
La docente
Gli alunni
RELAZIONE FINALE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CLASSE 5a A I.T.C. “A.F.M.”
A.S. 2014/15
prof. Claudio Marchetti
Durante i cinque anni di attività con la classe ho potuto constatare come, nonostante la reciproca
conoscenza e la naturale evoluzione nel comportamento di tutti i ragazzi, le dinamiche relazionali si
siano mantenute quasi sempre legate a sottogruppi, ciò ha reso meno agevole l’organizzazione degli
spazi di autonomia concessi.
La partecipazione al lavoro proposto è risultata globalmente attiva, anche se in qualche occasione e
per alcuni, si è resa necessaria qualche sollecitazione. Ad ogni modo, una volta effettuato il
“risveglio” psico-fisico, l’impegno è risultato efficace.
Le capacità condizionali e coordinative degli studenti, legate ovviamente al sesso ed all’abitudine
motoria, sono risultate eterogenee. Un discreto numero di studenti ha dimostrato di possedere buone
qualità fisiche e buone abilità motorie, mentre alcuni hanno evidenziano prerequisiti con
caratteristiche di scarsa abitudine all’attività motoria. Nonostante questa diversità, grazie
all’inserimento di opportune modifiche alle esercitazioni ed alle attività sportive, la partecipazione e
l’impegno si sono mantenuti proficui.
Buona la partecipazione ai vari progetti pianificati durante gli anni, anche se non sempre ottimale il
rispetto degli appuntamenti.
Morciano di Romagna 11/05/2015
Claudio Marchetti
PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CLASSE 5ª A I.T.C. “A.F.M.” - A.S. 2014/15
prof. Claudio Marchetti
OBIETTIVI
A) “Conoscenze”
•
•
•
•
•
Conoscere i principi generali delle capacità motorie, per organizzare in modo autonomo
semplici progetti motori finalizzati.
Conoscere le regole e le caratteristiche tecnico-tattiche fondamentali degli sport praticati.
Conoscere la terminologia tecnica degli esercizi eseguiti.
Conoscere i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare per prevenire infortuni legati
all’attività motoria e sportiva in particolare.
Conoscere i principi fondamentali di primo soccorso.
B) “Abilità”
• Saper utilizzare le proprie qualità psicofisiche adeguandole alle diverse esperienze motorie che si
vogliono intraprendere.
• Saper applicare le conoscenze riguardanti il mantenimento della salute dinamica:
– saper svolgere in modo autonomo progetti motori finalizzati, avendo coscienza delle proprie
capacità psico-fisiche;
– saper decifrare i sintomi che indicano i propri limiti fisiologici (stress, fatica, dolore, …).
• Saper mettere in pratica norme generali di comportamento ai fini della prevenzione della salute
in generale e di infortuni sportivi in particolare.
• Saper utilizzare, in caso di necessità, le corrette procedure di rianimazione cardio-polmonare.
La pianificazione didattica si è sviluppata seguendo tre moduli:
Modulo 1 - capacità motorie funzionali + relativi test:
• Caratteristiche dei test di capacità motoria funzionale.
• Individuazione di esercitazioni atte a mettere in risalto particolari situazioni motorie.
• Prove per ricercare eventuali retrazioni e squilibri artro-muscolari.
• Proposte di lavoro inerenti le prove effettuate e risultate inadeguate.
Modulo 2 - incremento capacità motorie condizionali e coordinative:
• Caratteristiche delle capacità condizionali e coordinative.
• Attività di incremento delle capacità motorie.
• Attività sportive individuali e di squadra (tecnica e tattica di gioco).
• Conoscenza delle regole e casistica del badminton e degli sport di squadra praticati.
Modulo 3 - prevenzione della salute e pronto soccorso:
• Igiene posturale e prevenzione rachialgie.
• Principi generali di primo soccorso, in particolare, rianimazione cardio-polmonare
con utilizzo di defibrillatore (B.L.S.D.a).
Gli argomenti dei vari moduli sono stati proposti inserendo, nei momenti opportuni, le
adeguate unità didattiche, per poter fornire i prerequisiti necessari all’attuazione ed allo
sviluppo delle varie situazioni di lavoro.
METODOLOGIE
Lezioni frontali; individuali e di gruppo, svolte con metodo di assegnazione, libera esplorazione,
scoperta guidata, risoluzione di problemi (in relazione agli obiettivi al momento perseguiti).
STRUMENTI
Piccoli e grandi attrezzi, codificati e non, presenti in palestra, utilizzati anche come attrezzi di
riporto; supporti multimediali e materiale personale dell’insegnante.
VERIFICHE
Test in circuito a stazioni (per prove di inquadramento funzionale e di capacità
condizionali).
Verifiche attraverso situazioni motorie costruite (per prove di capacità condizionali e
coordinative specifiche). Giochi a tema e situazioni di gioco (per attività sportive
codificate e non).
CONTENUTI DEL PROGRAMMA:
Conoscenza e valutazione delle proprie capacità funzionali
• Capacità di allungamento della catena muscolare posteriore, dei muscoli flessori ed estensori
dell’anca, dei muscoli adduttori degli arti inferiori, dei muscoli estensori del rachide.
• Movimenti per ricercare e combattere eventuali sofferenze della zona lombare.
• Capacità di allungamento e forza dei muscoli quadricipiti femorali.
• Rapporto forza/flessibilità dei muscoli dorso-brachiali.
• Movimenti per ricercare eventuale dorso curvo strutturato.
• Ritmo lombo-pelvico.
• Tonicità e funzionalità dei muscoli addominali ed erettori spinali.
• Controllo dei movimenti di basculamento del bacino.
• Mobilità del rachide e delle spalle.
Incremento delle capacità coordinative e condizionali
• Esercizi di situazione, svolti durante l’attività sportiva programmata, per sensibilizzare le
capacità di equilibrio, di combinazione motoria, di orientamento spazio-temporale, di
differenziazione spazio-temporale e neuro-muscolare, di anticipazione motoria.
• Esercizi di allungamento muscolare e di mobilizzazione articolare.
• Lavoro di coordinazione dinamica in circuito attraverso vari tipi di andature.
• Lavoro aerobico attraverso esercitazioni in regime di steady state.
• Lavoro anaerobico attraverso esercizi e giochi di reattività neuro-muscolare e di velocità,
esercitazioni ad alta e media intensità, di breve e media durata.
• Lavoro per la forza attraverso esercizi a carico naturale o con leggeri sovraccarichi.
Pratica dei giochi sportivi di squadra: pallavolo, pallamano, pallacanestro, calcio a 5 e didattica
del baseball
• Conoscenza delle regole di gioco.
• Fondamentali tecnici individuali e collettivi, con e senza palla.
• Tecnica di gioco e tecnica di squadra, in fase offensiva e difensiva.
• Organizzazione e gestione delle diverse attività (allestimento delle squadre, arbitraggio,…).
Pratica dei giochi sportivi individuali: badminton
• Conoscenza delle regole di gioco.
• Fondamentali tecnici e tattici nel singolo e nel doppio.
• Esercitazioni propedeutiche e situazioni di gioco.
Le attività sportive sono state proposte senza la ricerca di un esasperato tecnicismo, in quanto,
viste le loro caratteristiche e con opportune modifiche, sono state spesso utilizzate come mezzo per
realizzare il potenziamento organico e neuro-muscolare.
Educazione posturale
• Cenni di fisiologia e meccanica della colonna vertebrale.
• Definizione di “postura” e di “rachialgie”.
• Percezione posturale attraverso contrazione-rilassamento muscolare e controllo respiratorio.
• Esercizi di controllo delle curve fisiologiche della colonna vertebrale, di allineamento del rachide
e dei segmenti corporei per l’acquisizione di un corretto modello posturale.
• Esercizi di allungamento globale della muscolatura antigravitaria.
• Fattori meccanici scatenanti le rachialgie e consigli pratici per prevenire tali algie.
• Posture antalgiche.
Pronto soccorso
•
•
•
•
•
Regole fondamentali di pronto soccorso: “Cosa fare” e “Cosa non fare” in caso di intervento.
Teoria de “la catena della sopravvivenza”.
Valutazione dello “stato di coscienza” e valutazione delle “funzioni vitali”.
In caso di assenza delle funzioni vitali, saperle sostenere con manovre di “rianimazione cardio-polmonare”, per
cercare di prevenire danni anossici cerebrali.
Utilizzo del “defibrillatore”.
La classe, nel corso degli anni, ha seguito in modo continuativo i progetti di educazione fisica: “Test
capacità motorie massimali e funzionali” e “Back School – prevenzione delle rachialgie”.
Inoltre, negli ultimi due anni scolastici, gli studenti hanno partecipato al progetto “Cuore –
Impariamo a salvare una vita” (corso di rianimazione cardio-polmonare con utilizzo di
defibrillatore semiautomatico), conseguendo, grazie alla supervisione ed al supporto della équipe
sanitaria di Rimini Cuore, la qualifica di operatore B.L.S.D.a .
Morciano di Romagna 11/05/2015
I rappresentanti di classe
Il docente
Guevara Montesinos Josè Humberto Jeremias
Claudio Marchetti
Fabbri Federica
ISISS GOBETTI-DE GASPERI
Morciano di Romagna
Dati generali – Relazione finale
Anno scolastico: 2014/2015
Docente:
MARIA TERESA GIORGI
Materia:
LINGUA E CIVILTA' INGLESE
Classe:
V sez. A afm
Finalità e obiettivi
Utilizzo della lingua straniera con consapevolezza di significato e adeguata chiarezza sia su
argomenti di carattere generale che specifico.
Consolidamento della capacità di comprendere e produrre testi scritti di carattere generale e relativi
all’indirizzo di studi.
Rafforzamento della capacità di comprendere messaggi orali ed esporre in modo chiaro argomenti
di carattere generale e tecnico-professionale.
Conoscenza di concetti tecnici e realtà specifiche del mondo commerciale ed acquisizione di
cognizioni lessicali specifiche che possono aiutare lo studente nel suo inserimento nel mondo
professionale.
Consolidamento e approfondimento delle abilità, conoscenze e competenze collegate alle principali
funzioni comunicative.
Conoscenza della cultura e civiltà del paese straniero di cui si studia la lingua.
Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari.
Metodologie didattiche
Lettura, comprensione e sintesi guidata delle letture proposte. Consolidamento della competenza
nella microlingua tramite esecuzione di esercizi scritti ed orali con uso di questionari e schemi
guida sugli argomenti trattati.
Discussioni, conversazioni ed esposizioni orali onde sviluppare e consolidare capacità
comunicative.
Testi adottati:
“New Horizons Digital 2” (Student’s Book & Practice Book 2) di Paul Radley, Daniela Simonetti;
ed. Oxford.
“Grammar Files - Blue Edition” (grammatica di riferimento con materiale per l’esercitazione.) di
Edward Jordan, Patrizia Fiocchi; ed. Trinity Whitebridge.
“In Business Digital Edition” di F. Bentini, B. Richardson, V. Vaugham; ed. Pearson Longman.
Strumenti utilizzati
Sono stati adottati strumenti didattici quali il libro di testo, appunti, fotocopie, CD, sussidi
informatici e articoli tratti da fonti diverse. Le attività programmate sono state svolte anche tramite
l'utilizzo della lavagna interattiva.
Tempi di realizzazione
Il programma è stato svolto regolarmente e nei tempi indicati nella programmazione iniziale.
Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione
Sono state effettuate prove scritte strutturate e semi-strutturate, questionari, reading-comprehension,
relazioni brevi e due simulazioni della terza prova dell’esame di stato in cui sono state valutati sia il
livello di comprensione che di produzione.
Le verifiche orali si sono svolte regolarmente nel corso dell’anno per accertare l’acquisizione del
programma svolto periodicamente e la capacità di comprensione e produzione orale degli alunni.
Nella valutazione finale si è tenuto conto in modo equilibrato del profitto, cioè della reale
competenza linguistica e padronanza dei contenuti, della partecipazione e dell’impegno mostrati nel
corso dell’anno nonché del miglioramento registrato rispetto al livello di partenza.
Obiettivi disciplinari conseguiti
Nel complesso gli alunni hanno partecipato al dialogo educativo dimostrando disponibilità ed
interesse nel corso degli anni. In generale la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati di
comprensione, sintesi e produzione in maniera soddisfacente: alcuni studenti hanno fatto registrare
notevoli miglioramenti grazie ad una volontà ed impegno che si sono mantenuti costanti. Va
evidenziata una alunna che ha tenacemente mantenuto livelli di eccellenza mentre in qualche altro
caso, nonostante la facilità di apprendimento, non sono stati raggiunti ottimi risultati a causa di un
impegno superficiale specialmente nell’ultimo anno di studi. Rimane infine un esiguo numero di
alunni che ha evidenziato un metodo di studio non del tutto efficace e un impegno discontinuo
ottenendo esiti appena sufficienti.
Il docente
Maria Teresa Giorgi
PROGRAMMA SVOLTO DI INGLESE
Anno scolastico: 2014/2015
Classe: VA afm
Docente: Giorgi Maria Teresa
Business
organisation
International trade
Globalisation
Green economy
International
organisations
Government and
politics in the UK
British history
Finance
Marketing and
advertising
Contenuti disciplinari
sole traders;
partnerships;
limited companies;
cooperatives;
franchising;
the growth of businesses;
multinationals;
the structure of a company.
risk factors;
the Balance of Payments and the Balance of Trade;
controlling foreign trade;
trade restrictions and distortion (fotocopie);
trading blocs;
organisations promoting international trade;
the WTO.
definition;
advantages and disadvantages;
economic globalisation;
outsourcing and offshoring.
Fair trade;
microfinance.
the United Nations Organization (fotocopie): purposes, organs,
specialized agencies;
the European Union (fotocopie): origins, treaties, institutions.
the Monarchy;
the UK Government;
political parties.
the Industrial Revolution in the UK;
the British Empire and the Commonwealth of Nations
(fotocopie);
the Great War (fotocopie e appunti).
the Stock Exchange;
dealers who operate on the Stock Exchange;
the London Stock Exchange;
the New York Stock Exchange;
NASDAQ;
the Wall Street Crash (fotocopie)
definition;
market research;
British history
the marketing mix;
the extended marketing mix (appunti);
the PLC (appunti);
SWOT Analysis (appunti);
online marketing;
advertising media;
the power of advertising;
trade fairs.
Britain between the World Wars (appunti);
the Second World War (fotocopie e appunti);
the Battle of Britain (fotocopie);
daily life in Britain during the Second World War (fotocopie);
politics and the media: “Nineteen Eighty-Four” by George
Orwell (fotocopie e appunti)
Data di compilazione: 11 maggio 2015
Il docente: ______________________________
Gli alunni: ______________________________
______________________________
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”
MORCIANO DI ROMAGNA
MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
DOCENTE: MARINI LORETTA
RELAZIONE FINALE CLASSE
V A
La classe appare sufficientemente unita, i sottogruppi formatisi nel corso del triennio
hanno raggiunto un equilibrato rapporto di partecipazione e collaborazione alla vita
scolastica anche se non sembrano essere emerse personalità di rilievo, in grado di
essere veri e propri punti di riferimento per il cammino comune.
Gli alunni hanno seguito il dialogo educativo mostrando interesse e una forte e
sincera sensibilità alle problematiche etiche e morali. Gli argomenti svolti sono stati
ampiamente approfonditi a partire dall’aspetto antropologico-esperienziale per
giungere, attraverso i riferimenti alla Sacra Scrittura, ai documenti conciliari e ad
alcune encicliche, ad una discreta conoscenza delle linee essenziali del cattolicesimo.
Utile all’acquisizione di maggiore sicurezza in sé e, allo stesso tempo, di un
rispettoso ascolto delle idee altrui è stato lo scambio di riflessioni personali tra allievi;
in questo senso positivo è stato l’impegno nel cercare una partecipazione attiva da
parte di ogni singolo. Gli argomenti svolti non hanno subito variazioni rispetto alla
programmazione iniziale e la partecipazione al dialogo educativo, che ha visto un
interesse maggiore per l’aspetto morale-esistenziale rispetto a quello teologicosistematico, è stata mediamente più che sufficiente.
I risultati raggiunti sono, nel complesso, pienamente sufficienti.
OBIETTIVI SPECIFICI
Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte
degli studenti, in particolare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari:
- saper cogliere la complessità del fenomeno religioso valutandone gli aspetti in
maniera articolata e ponderata, conosce gli elementi costitutivi e le dimensioni del
“fatto religioso”. L’allievo è abilitato a riconoscere e a decifrare la religione quale
dimensione integrante dell’uomo, della cultura e della storia.
- Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e, specificamente, di quello
cattolico; sapere che il testo biblico, oltre ad essere il documento fondamentale della
tradizione ebraico - cristiana perché Parola di Dio, è fonte di conoscenza della storia
antica e documento rilevante per la comprensione della civiltà e della cultura europea.
- Riflettere sul valore della vita umana e sull’immagine di uomo portata alla luce
dall’evento cristiano.
- Rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa;
essere in grado di effettuare valutazioni autonome e rielaborazioni personali
maturando proprie posizioni ragionate e giustificate.
METODOLOGIE
L’impostazione metodologica adottata ha prediletto la trattazione degli argomenti in
chiave prevalentemente antropologico - esperienziale: una particolare attenzione alle
problematiche esistenziali dei ragazzi ha favorito l’esposizione dei contenuti
consentendone un adeguato approfondimento. Si è cercato di rendere gli allievi
partecipi e protagonisti del processo educativo, favorendone sempre la partecipazione
attiva e incoraggiando la fiducia nelle loro capacità.
Il lavoro è stato organizzato attraverso lezioni frontali, conversazioni guidate, lettura
e approfondimento di alcune parti del testo biblico, nonché di testi storici e culturali,
ricerche individuali e di gruppo intese come metodo di apprendimento e di
approfondimento dell’attività assembleare.
Lo studente è stato inoltre condotto all’acquisizione di concetti chiave attraverso
alternanza di domande, risposte brevi, concise spiegazioni, soluzione di situazioni
problematiche.
STRUMENTI
Testi di approfondimento, dispense, articoli vari, parti di significativi documenti della
Chiesa, supporti audiovisivi.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato attraverso: brevi colloqui,
compilazione di test, questionari, relazioni, soluzione di situazioni problematiche,
composizioni libere.
Morciano di Romagna, 11.05.2015
L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini
_____________________________________
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”
MORCIANO DI ROMAGNA
PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE V A
La ricerca di Dio nell’esistenza umana; l’uomo proteso verso il mistero. Il mistero
dell’Incarnazione; il significato soteriologico della Pasqua di Gesù.
Legge naturale e legge divina. Il problema etico.
Il cristiano e l’impegno socio - politico; l’atteggiamento dei giovani nei confronti
della politica e dei problemi sociali. L’osservanza delle leggi per il perseguimento del
bene comune. I doveri del cittadino: partecipazione, informazione, manifestazione,
contestazione.
Il problema del male; Dio e il male. Il male creatura di Dio? Il libero arbitrio nella
creazione.
Il male nei primi capitoli del libro della Genesi; l’origine del male. Il mistero della
morte. Il dramma della sofferenza umana. L’uomo e la malattia.
Chiesa e società del lavoro; il significato del lavoro, l’ottica del servizio verso l’altro
e verso la società.
L’amore tra l’uomo e la donna e il desiderio di una vita insieme. La sessualità come
dono; morale cristiana e regolazione delle nascite: riferimenti ai principali documenti
del Magistero quali Donum Vitae, Humanae Vitae, Evangelium Vitae. Le
caratteristiche del sacramento del matrimonio. La Chiesa e i separati risposati. I casi
di nullità del matrimonio religioso. I matrimoni misti e la disparità di culto.
Il valore e la dignità della persona umana e il rispetto delle diversità.
La dimensione etica: etica laica e etica religiosa. Le proposte etiche contemporanee:
etica soggettivistica e libertaria, etica utilitaristica, etica tecno-scientifica, etica
ecologista, etica della responsabilità e etica religiosa.
L’etica cristiano-cattolica.
La svolta nella Chiesa apportata dal Concilio Vaticano II. Il dialogo tra la Chiesa e le
altre religioni.
Uscire da se stessi per aiutarsi nel rapporto con gli altri: il volontariato.
I limiti di una concezione di sviluppo legata prevalentemente all’aspetto economico.
Uno sviluppo umano autentico. Prospettive di un’etica sociale cristianamente ispirata:
il perseguimento del bene comune. Libertà e responsabilità. Responsabilità personale
e collettiva. La proprietà privata.
Morciano di R., 11.05.2015
L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini
Gli Studenti
SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE
SIMULAZIONE PRIMA PROVA 11/12/14
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Leggi la poesia di G. Pascoli L’Assiuolo e dopo aver introdotto l’argomento parlando dei più importanti aspetti
della vita del poeta in relazione alle sue opere, rispondi alle seguenti domande:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Quali sono i tipici stilemi pascoliani presenti nella lirica?
In quali differenti modi viene definito nel testo il verso dell’Assiuolo, e perché?
In quali versi Pascoli usa un linguaggio fonosimbolico?
Dove puoi rintracciare nel testo l’uso dell’ enjambement e dell’anafora?
Come puoi parafrasare le espressioni figurate alba di perla, nebbia di latte, sospiro di vento?
Qual è il significato dell’analogia presente nei versi 21-22?
Perché diciamo che l’Assiuolo è un simbolo baudelairiano?
Qual è quindi la relazione tra il Simbolismo francese e il Fanciullino di Pascoli?
L'ASSIUOLO
Dov'era la luna? ché il cielo
notava in un'alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù…
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com'eco d'un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù…
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d'argento
(tintinni a invisibili porte
21
che forse non s'aprono più?); 22
e c'era quel pianto di morte
chiù…
TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE
puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i
documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO E LETTERARIO
ARGOMENTO: Affetti familiari
DOCUMENTI
In morte del fratello Giovanni
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.
La Madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto;
ma io deluse a voi le palme tendo,
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l'ossa mie rendete
allora al petto della madre mesta.
U. FOSCOLO, Sonetti, (1802)
A mia moglie, in montagna
Dal fondo del vasto catino,
supini presso un'acqua impaziente
d'allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,
ora che i viandanti dalle braccia tatuate
han ripreso il cammino verso il passo,
possiamo guardare le vacche.
Poche sono salite in cima all'erta e pendono
senza fame né sete,
l'altre indugiano a mezza costa
dov'è certezza d'erba
e senza urtarsi, con industri strappi,
brucano; finché una
leva la testa a ciocco verso il cielo,
muggisce ad una nube ferma come un battello.
E giungono fanciulli con frasche che non usano,
angeli del trambusto inevitabile,
e subito due vacche si mettono a correre
con tutto il triste languore degli occhi
che ci crescono incontro.
Ma tu di fuorivia, non spaventarti,
non spaventare il figlio che maturi.
G. ORELLI, L'ora del tempo , (1962)
Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin'
ad oggi mai l'anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina torrei di nuovo un'altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l'altezze l'amai del suo dolore,
perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare.
U. SABA, Autobiografia, (1924)
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
E. MONTALE, Satura, (1971)
Il compleanno di mia figlia. 1966
Siano con selvaggia compunzione accese
le tre candele.
Saltino sui coperchi con fragore i due
compari di spada compiuti uno
sei anni e mezzo, l'altro cinque
e io trentaquattro e la mamma trentadue
e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.
Questa scena non verrà ripetuta.
La scena non viene diversamente effigiata. E chi
si sentisse esule o in qualche
percentuale risulta ingrugnato
parli prima o domani.
Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.
Seguano come a caso stridi
di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice…
G. RABONI, Cadenza d'inganno, (1975)
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
G. UNGARETTI, 1930
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività
DOCUMENTI
“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla
nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e,
nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove.
Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro
anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come
l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che
il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.”
C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e non
più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro
nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella
prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore)
a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo
subordinato o autonomo.”
ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”,
Milano, 2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1)
“ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una
funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della
popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe
un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea
come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile
per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di
scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni
che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le
criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda
e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un
funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra
competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del
lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.”
C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza
in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a
garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle
imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che,
attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di
lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così
delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere),
come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.”
L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e
prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano, 1988
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che
accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare
però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il
comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua
apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo
casualistico.”
C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul
comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto per
produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le perdite
dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano
un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore
attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza,
a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle
macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.”
A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la
quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si
volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente
finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da
oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.”
G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. ARGOMENTO: La memoria storica tra custodia del passato e progetto per il futuro.
DOCUMENTI
“Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce,
salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo
dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato…
L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale voleva
rispondere e dice: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito anche questa
risposta e tacque: così l’uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a
dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo
accompagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente,
ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo
del tempo, cade, vola via - e improvvisamente rivola indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice ‘mi ricordo’.”
F. NIETZSCHE. Considerazioni inattuali – Sull’utilità e il danno della storia per la vita 1884
“La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei
contemporanei a quello delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli ultimi anni
del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel
quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono. Questo fenomeno fa sì che la
presenza e l’attività degli storici, il cui compito è ricordare ciò che gli altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla
fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei secoli scorsi. Ma proprio per questo motivo gli storici
devono essere più che semplici cronisti e compilatori di memorie, sebbene anche questa sia la loro necessaria funzione".
E. J. HOBSBAWM, Il secolo breve, Milano 1997
“Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto il muro di Berlino nell’autunno ’89, e tuttavia questo
discorrere concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus vocis, il cui significato
sembrava essere destinato a sperdersi (…) La storia recente dell’uomo europeo si riassume in questa incapacità di
cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di oltrepassarla per estendere i confini e
costruire su di essa (…) Quel che ci salva, che ci dà il senso del tempo, è il nostro “esser nani che camminano sulle
spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie, i successivi e contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e in
quanto tali personificano il vissuto personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte spalle
possiamo vedere un certo numero di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai debole possiamo, col
loro aiuto, andare al di là della memoria e dell’oblio”.
B. SPINELLI, Il sonno della memoria, Milano, 2001
“La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato per tentare di capire quel che è accaduto”.
E. LOEWENTHAL, “La Stampa”, 25.1.2002
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: "L'acqua, risorsa e fonte di vita"
Documenti
H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così:
l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti
gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"; nel
Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con
la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio,
chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno
l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili."
Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni,
muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame.
Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella
sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata
forse più di qualunque altra risorsa naturale."
M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi
fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto
di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo
dare priorità assoluta."
Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del
presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le
attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti
sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare.
Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e
dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in
particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più
un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il
consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di
incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima
favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante."
Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002
È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant'anni
dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva
essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è
un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre
straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più
sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di
malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la
malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si
svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete."
G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e
quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione
peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali.
L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress
idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la
quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili…
Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti
bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una
profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi."
M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre
meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50%
del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni
è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più
avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si
avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha
riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione
data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra.
Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza il
processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi
nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione
trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo."
AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il candidato si soffermi sulle vicende della prima guerra mondiale in riferimento soprattutto alle cause e alle
conseguenze determinate dal conflitto.
TIPOLOGIA D TEMA DI ARGOMENTO GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama”
(effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e
Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
______________________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
SIMULAZIONE PRIMA PROVA 14/05/15
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.
(da S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996)
Forse è un segno vero della vita:
intorno a me fanciulli con leggeri
moti del capo danzano in un gioco
di cadenze e di voci lungo il prato
della chiesa. Pietà della sera, ombre 5
riaccese sopra l'erba così verde,
bellissime nel fuoco della luna!
Memoria vi concede breve sonno;
ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo
per la prima marea. Questa è l'ora: 10
non più mia, arsi, remoti simulacri.
E tu vento del sud forte di zàgare,
spingi la luna dove nudi dormono
fanciulli, forza il puledro sui campi
umidi d'orme di cavalle, apri 15
il mare, alza le nuvole dagli alberi:
già l'airone s'avanza verso l'acqua
e fiuta lento il fango tra le spine,
ride la gazza, nera sugli aranci. 19
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura
nel 1959. L'evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall'Ermetismo ad un
discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell'antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo
giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e
avere (1966) si avverte l'esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell'infanzia e della
comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.
1. Comprensione del testo
Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.
2.2 Spiega l'espressione Pietà della sera (v. 5).
2.3 Qual è il significato dell'espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?
2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
2.5 Spiega l'espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
2.6 In quali scene si fa evidente l'atmosfera mitica e con quali espressioni?
2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da
sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell'insieme il testo dal punto di vista del contenuto e
della forma. Approfondisci poi l'interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di
Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e
nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l'uso
antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette
di buccia d'arancio, perché l'anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere:
collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un'asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò
ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere
ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa
sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d'avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si
sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l'arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di
creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi
vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire
ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano
ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto
donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov'era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse
l'uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia
assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un
bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo
fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l'ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il "Gloria". Le
sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono
che Gesù ci ha fatto questa notte.»
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell'identità de L'Unione Sarda,
Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di
scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere
loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l'impulso umano non ha più il minimo
posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all'umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei
bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica
valutazione dell'altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell'immaginazione della felicità
del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l'altro come un soggetto: il
contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che
desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione
degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna
voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale
1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo
percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di
aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui
giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono
interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che
riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi
venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po' più
in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di
relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono
s'inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno
puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo
scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007,
Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all'interno di una catena di reciprocità
generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad
Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che
aiuterà altre sette persone. All'inizio di questa catena c'è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene
"senza perché"; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli
2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c'è più posto per il dono ma solo per il mercato,
lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là
dove regna invece la legge del tornaconto. In un'epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l'atto del
dono per comprare l'altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli
«aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c'è pure una forte
banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms
una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni...
Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di
violenza o nell'indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere
sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può
diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può
incatenare la libertà dell'altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia,
abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell'uomo, un'azione di un Dio perverso, crudele, che incute
paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un'arte che è sempre stata
difficile: l'essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l'altro, ma resta vero che questo «donare se stessi»
- perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una
convinzione profonda nei confronti dell'altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un
altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel
dare c'è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c'è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per
generosità, per amore, fa un dono all'altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario
risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti
alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/nonprofit/volontariato
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall'atterraggio sulla Luna del 1969. Fu
allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell'ambiente ha
acquistato un'importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e
le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono
seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha
rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta,
alla sbarra non è più solo l'industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il
boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero
argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno
studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci
sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può
dubitare che, nell'ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato
milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al
quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti
del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione
complessiva di tutto il mondo all'epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano
registrato un'espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe
sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro,
tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si
rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un'altra
domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale
1999)
«L'apprendistato della coesistenza con l'altro, l'escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una
coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all'altro, a un mondo
differente dal nostro, all'interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale.
Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché
possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e
modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi
un'infedeltà a noi stessi. […] Finché l'altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com'è,
prima, il caso per l'altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza
realizzazione concreta. Finché l'universale non sarà considerato essere due, e l'umanità un luogo di coesistenza
culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi
valori all'altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una "cittadinanza mondiale". Nessuno deve essere più "apolide". Ciascuno deve
sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d'origine e di essere accolto,
almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti
degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L'umanità ha in
particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua
sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre
specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza
accumulata.»
Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell'Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova
dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di
guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un'accentuata indifferenza per la vita umana.
Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell'istituzione militare in paesi come la Germania a
stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e
dall'accettazione della guerra stessa. L'effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre
fu di eccitare gli uomini, di spingerli all'azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e
donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire
completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell'Europa, gli anni dell'immediato dopoguerra videro
una crescita della criminalità e dell'attivismo politico. Da un capo all'altro dell'Europa, parve a molti che la Grande
Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il
vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi
avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici
diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da
esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l'attuale ordinamento
giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori
organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo
di vedere si può certamente obiettare che l'omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non
dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la
concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non
vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell'aggressività nel regno animale, la
violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato
dall'élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro
la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e
credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e
potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora
materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell'umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano
il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie
vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa
combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell'inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non
c'è dubbio che l'accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l'amore inteso come la più gloriosa
manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di
mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono
nuove. Vedere la produttività della società nell'immagine della „creatività' della vita è cosa vecchia almeno quanto
Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i
Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la
violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza
fisica. La dignità dell'uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione
dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del
malvagio, ma opporsi con tutta l'anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è
possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione,
l'anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l'India pratichi
la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del
proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel
regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo
ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che "è possibile"
e proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia
del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all'America l'urgenza appassionata
dell'adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di
levarsi dall'oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare
la nostra nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di
rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai
negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della
nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c'è qualcosa che debbo dire alla mia
gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la
giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo
alla coppa dell'odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della
disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente
elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell'anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli
addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista
Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali
parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni
escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre
capacità fisiche e psichiche; l'eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte.
Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si
devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind
uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come
virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, "l'Espresso" – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po'
diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo – piattaforme petrolifere in fiamme,
miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri
ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter
svolgere mestieri intellettuali complessi». L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato
che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una
ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la
civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di
fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il
bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c'è più,
sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano
treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i
convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera. la Lettura" – 26 gennaio 2014
«Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i
tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si
usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o
tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi
tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande
opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in
quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, "Il Sole 24 ORE. nòva" – 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della
necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un
sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità
tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro",
in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio
potenziamento. Null'altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si
spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel
senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali;
stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra
l'Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le
città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le
periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è
bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non
fotogeniche d'accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono
le periferie. […] Spesso alla parola "periferia" si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in
eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, "Il Sole 24 ORE" del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e
convinzioni al riguardo.
_______________________________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
La simulazione avverrà il 29 maggio: di conseguenza si provvederà ad integrare il presente
documento con il testo utilizzato in quella data.
SIMULAZIONE TERZA PROVA 17/02/15
Classe V A
Simulazione Terza Prova
17 febbraio 2015
MATEMATICA
Cognome e Nome___________________________________Punti_______ /15
leggibili
1° QUESITO
Un’azienda che produce tute da lavoro necessita, per la propria produzione
di100.000 metri di tessuto in un anno. Il costo per ogni singola ordinazione
ammonta a € 48, mentre la spesa per la gestione ordinaria del magazzino è di €
2,per ogni metro di tessuto.
Sapendo che il magazzino può contenere fino a 3.000 metri di tessuto, determinare:
o La quantità da ordinare ogni volta per minimizzare il costo complessivo;
o La periodicità con la quale effettuare le ordinazioni.
2° QUESITO
Un’industria di biciclette produce tre diversi tipi di biciclette A,B, C. Le spese di
produzione sono:
o € 99,9 di spese fisse più € 2,80 per ogni bicicletta prodotta del tipo A;
o € 150 di spese fisse più € 1 per ogni bicicletta prodotta del tipo B;
o € 200 di spese fisse più € 0,80 per ogni bicicletta prodotta del tipo C.
Determinare quale produzione risulta più conveniente in relazione al numero di
biciclette prodotte.
3° QUESITO
Un’azienda che produce olio di oliva, sostiene una spesa fissa giornaliera di €
3.500, un costo per ogni litro di olio prodotto di € 1,50.
La funzione della domanda è la seguente: q =280 – 2p
Determinare:
1. Per quale quantità si ottiene il massimo utile, a quanto ammonta l’utile e il
prezzo con cui il bene è immesso sul mercato.
SIMULAZIONE TERZA PROVA : LINGUA INGLESE
Nome
classe
V A afm
Cognome
data
ANSWER THE QUESTIONS
1) Why did the first Industrial Revolution occur in Britain earlier than in other
countries?
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
2) Explain what the British Empire evolved into.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
3) Give information about the legislative branch in the UK.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Isis “Gobetti” – Morciano
Esame
di Stato a.s. 2014/2015
Simulazione Terza Prova Scritta
Morciano, 17/02/2015
Classe 5ª A
DIRITTO
NOME _____________________________________ Punti________/15
leggibile
I^ Quesito
Illustra i contenuti ed i limiti della libertà personale sancita dall’art. 13 della Costituzione.
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
II^ Quesito
Illustra in breve i caratteri salienti del c.d. diritto alla salute sancito dall’art. 32 della
Costituzione
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
III^ Quesito
Spiega in breve differenze, contenuti e limiti della libertà di riunione e della libertà di
associazione ex artt. 17 e 18 della Costituzione
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
Prénom………………….Nom………………….Classe………..
1) Quels sont les nouveaux comportements des ados exprimant le mal-etre?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) Quels sont les sYmboles de l’UE?
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SIMULAZIONE TERZA PROVA 06/05/15
Classe V A
Simulazione Terza Prova
6 maggio 2015
MATEMATICA
Cognome e Nome___________________________________Punti_______ /15
leggibili
1° QUESITO
Un’industria meccanica produce giornalmente due componenti A e B per auto,
che vende rispettivamente a € 128 e € 146 l’uno. Ogni componente A richiede
14 minuti di lavorazione al tornio e 10 minuti alla smerigliatrice. Ogni
componente B richiede 8 minuti di lavorazione al tornio e 16 minuti alla
smerigliatrice. Il tornio può lavorare 8 ore al giorno e la smerigliatrice 10 ore al
giorno. Quale deve essere la produzione giornaliera per ottenere il massimo
ricavo nel rispetto dei vincoli imposti dalle macchine?
2° QUESITO
Si vuole acquistare un appartamento che costa € 165000. Per il pagamento si sceglie
l’alternativa più conveniente tra le seguenti:
A
pagare in contanti;
B
versare subito un acconto di € 60000 ed inoltre 10 rate annue posticipate di €
18000 ciascuna;
C
versare 15 rate annue di € 21000, senza alcun acconto
Determinare la scelta ottimale al tasso del 12%.
3° QUESITO
Ad un impiegato vengono proposte tre forme di calcolo dello stipendio:
a € 800 al mese più € 10 per ogni pratica evasa;
b € 1500 al mese fisse;
c nessuno stipendio base, ma € 50 per ogni pratica evasa.
Determina la scelta più conveniente al variare del numero delle pratiche evase.
SIMULAZIONE TERZA PROVA : LINGUA INGLESE
Nome
classe
V A afm
Cognome
data
ANSWER THE QUESTIONS
3) Why is SWOT analysis used in marketing? What does it refer to?
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
4) How can the Internet facilitate market research and promotion?
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
3) Compare different advertising media.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Prénom
Nom
Classe
1) Quels sont les organes de l?UE? Quel role ont-ils?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2)C’est quoi ce bordel? De quoi parle cet article? Est-ce que tu es désordonné (e)?
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Décris l’organisation générale du système éducatif français
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Isis “Gobetti” – Morciano
Esame
di Stato a.s. 2014/2015
Simulazione Terza Prova Scritta
Morciano, 6/05/2015
Classe 5ª A
ECONOMIA POLITICA
NOME _____________________________________ Punti________/15
leggibile
I^ Quesito
Illustra i principi generali e le caratteristiche del bilancio dello Stato.
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
II^ Quesito
Descrivi in breve caratteri generali dell’imposta
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
III^ Quesito
Illustra i caratteri salienti dell’IRPEF
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
A.S.
CANDIDATO
CLASSE 5 _______________
_________________________________________
TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)
INDICATORI
COMPRENSIONE
DEL TESTO
(Individuazione di temi e informazioni essenziali per la
comprensione del testo; divisione in sequenze, riassunto,
parafrasi del testo)
ANALISI E INTERPRETAZIONE DEL
TESTO
(Analisi tematica e formale del testo; individuazione di temi
e motivi utili per operare un’interpretazione del testo)
CONOSCENZA,
CONTESTUALIZZAZIONE E
APPROFONDIMENTO CRITICO
(Conoscenza del testo, dell’autore e del quadro di
riferimento; approfondimento critico e contestualizzazione
del testo all’interno della produzione letteraria,
dell’ideologia e della poetica dell’autore,
contestualizzazione del testo e dell’autore all’interno del
contesto storico- culturale di riferimento; confronto e messa
in relazione del testo con altre opere dell’autore o con opere
di altri autori e individuazione di analogie e differenze)
COESIONE TESTUALE E COERENZA
LOGICO-ARGOMENTATIVA
(Articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le
frasi e le parti più ampie di testo; coerente e lineare
organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni)
PADRONANZA DELLA LINGUA
(Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e
ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso di
linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma
testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo)
Livelli di valore /
Valutazione
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
Punteggio relativo ai
diversi livelli
in base 15
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
Punteggio
conseguito in
base 15
/ 15
Morciano di Romagna, il …………………..
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
_______________ / 15
N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri
decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.
La Commissione
Il Presidente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
A.S.
CANDIDATO
CLASSE 5 _______________
_________________________________________
TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE)
INDICATORI
Livelli di valore /
Valutazione
Punteggio
relativo ai
diversi livelli
in base 15
CONOSCENZA DELLA TIPOLOGIA
TESTUALE, STRUTTURAZIONE DEL
TESTO E COESIONE TESTUALE
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
(Rispetto delle consegne nella strutturazione del testo :
scelta tra saggio e articolo, titolo, destinatario,
attualizzazione, limite di stesura, citazioni;
articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le
frasi e le parti più ampie di testo)
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E
DEL QUADRO DI RIFERIMENTO
(Informazioni generali sull’argomento e sul quadro di
riferimento)
SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI
PROPOSTE E ADERENZA ALLA
TRACCIA
(Approfondimento critico delle questioni proposte e
originalità delle idee; comprensione ed utilizzo
pertinente ed efficace dei materiali forniti; aderenza
alla traccia)
COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA
(Coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e
delle argomentazioni)
PADRONANZA DELLA LINGUA
(Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e
ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso di
linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma
testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo)
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
Punteggio
conseguito in
base 15
/ 15
Morciano di Romagna, il …………………..
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
_______________ / 15
N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri
decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.
La Commissione
Il Presidente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
A.S.
CANDIDATO
CLASSE 5 _______________
_________________________________________
TIPOLOGIE C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO) INDICATORI
D (TEMA DI ORDINE GENERALE)
Livelli di valore /
Valutazione
Punteggio
relativo ai
diversi livelli
in base 15
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E
DEL QUADRO DI RIFERIMENTO
(Informazioni generali sull’argomento e
collocazione del tema proposto nel relativo
contesto culturale)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
ADERENZA ALLA TRACCIA E
SVILUPPO CRITICO DELLE
QUESTIONI PROPOSTE
(Aderenza alla traccia; approfondimento critico
delle questioni proposte e originalità delle idee
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
STRUTTURAZIONE DEL TESTO E
COESIONE TESTUALE
(Articolazione del testo in parti; coesione
testuale tra le frasi e le parti più ampie di testo)
COERENZA LOGICOARGOMENTATIVA
(Coerente e lineare organizzazione
dell’esposizione e delle argomentazioni)
PADRONANZA DELLA LINGUA
(Correttezza ortografica e morfosintattica;
precisione e ricchezza lessicale; precisione nella
punteggiatura; uso di linguaggio specifico e di
registro adeguati alla forma testuale, al
destinatario, al contesto e allo scopo)
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
Punteggio
conseguito in
base 15
/ 15
Morciano di Romagna, il …………………..
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
_______________ / 15
N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri
decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.
La Commissione
Il Presidente
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
P. Gobetti – A. De Gasperi
MORCIANO DI ROMAGNA (RN) - Via Largo Centro Studi, 12
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE
SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5………….
CANDIDATO…………………………………………..
INDICATORI
Conoscenza
degli argomenti
richiesti.
Rispetto dei vincoli
della traccia.
Competenza
nell’applicazione
delle procedure
contabili e
congruenza dei dati.
Competenza
espressiva.
Qualità della
comunicazione
Anno scolastico …………
VOTO……………………/15
LIVELLI DI VALUTAZIONE: 1° gravemente insuff;
2° insuff; 3° suff-più che suff; 4° discreto-buono; 5°ottimoeccellente.
1° Livello:Le tematiche richieste sono state esaminate in
minima parte.
2° Livello:Non sono stati esaminati tutti gli aspetti richiesti.
PUNTEGGIO
PREVISTO
3° Livello:L’analisi è adeguatamente articolata e corretta ma
nessun aspetto è stato approfondito.
4° Livello: Tutti gli aspetti sono stati esaminati e trattati in
modo corretto.
5° Livello: tutti gli aspetti sono stati sviluppati e approfonditi.
3,5≤ p <4,5
1°Livello:Non sono stati rispettati i vincoli del testo, le
procedure contabili risultano per lo più errate e i dati
presentati incoerenti.
2° Livello: Sono stati rispettati solo alcuni dei vincoli del testo
e sono stati commessi alcuni gravi errori nelle procedure
contabili e nella scelta dei dati.
3° Livello: Sono stati rispettati tutti i vincoli del testo e sono
stati commessi solo alcuni errori non gravi nelle procedure
contabili e nella scelta dei dati .
4° Livello: Tutti i vincoli sono stati esaminati e sviluppati in
modo corretto, eventuali errori nelle procedure contabili e
nella scelta dei dati risultano trascurabili.
5° Livello: tutti i vincoli della traccia sono stati sviluppati
correttamente e approfonditi; notevole la padronanza delle
procedure contabili; sceglie i dati in modo logico e completo.
1,5≤ p <3
1° Livello: L’esposizione e la presentazione sono molto
trascurate .
2° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano in parte
trascurate; l’argomentazione è spesso incoerente.
3° Livello: L’esposizione e la presentazione solo a tratti non
risultano chiare.
4° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano chiare e
ordinate.
5° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano molto
efficaci e organizzate in modo logico.
1≤ p <1,5
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
1≤ p <2,5
2,5≤ p <3,5
4,5≤ p <5
5
3≤ p <4,5
4,5≤ p <6
6≤ p <7
7
1,5≤ p <2
2≤ p <2,5
2,5≤ p <3
3
IL PRESIDENTE……………………………………………
I COMMISSARI………………………………………………………………………………………
Griglia di valutazione della terza prova
tipologia B (n. 12 quesiti a risposta aperta)
INDICATORI
Pertinenza e completezza
delle risposte/degli
elaborati rispetto ai quesiti
Correttezza espressiva e
capacità di utilizzare il
linguaggio
Capacità di rielaborazione
e approfondimento dei
contenuti
DESCRITTORI
Comprensione del
quesito; correttezza e
coerenza dello sviluppo
Capacità di utilizzare
collegamenti e commenti
e di documentare
affermazioni e
conclusioni
Capacità di sintetizzare
contenuti e risultati,
completezza nello
sviluppo o nella
soluzione
PUNTEGGIO
PREVISTO
1-6
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
1-6
1-3
TOTALE
PUNTI
……………/15
ALUNNO _________________________________________________________
CLASSE _______________
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A. De GASPERI”
Largo Centro Studi 12-14 - 47833 MORCIANO DI ROMAGNA (RN)
Tel.: 0541-988397 Fax: 0541-987770 - RNIS00200N - C.F.: 91064440406
ESAME DI STATO 2015
Commissione……………….
Classe 5__
Candidato: _________________________________________
Scheda di osservazione/misurazione del colloquio
Fasi
Indicatori
Punteggi
1 - suff, 2 - alto
Argomento
Padronanza linguistica
1
1
1
• registro adeguato
a scelta del
candidato
• linguaggio appropriato
Presentazione dei
• esposizione chiara e
contenuti
organica
• efficacia comunicativa
Organizzazione dei
• strutturazione per punti
contenuti
1
1
2
1
1
1
1
2
2
2
1
1
1
1
2
1
1
1
1
2
2
2
2
essenziali
• coerenza interna
Chiarimenti e
• esplicitazione dei processi
collegamenti
• collegamenti indotti
• collegamenti autonomi
Totale sezione (max. 13 punti):
Argomenti
Padronanza linguistica
commissione
• proprietà di linguaggio
• microlingue settoriali
proposti dalla
Capacità di operare
• collegamenti indotti
collegamenti
• collegamenti autonomi
intra e pluridisciplinari
Capacità di argomentare
• discussione
• valutazione
Capacità di approfondire
• analisi
• sintesi
Totale sezione (max. 13 punti):
Discussione
Approfondimenti (1 sufficiente, 2 alto)
elaborati
Chiarimenti (1 sufficiente, 2 alto)
1
1
2
2
Totale sezione (max. 4 punti):
PUNTEGGIO COLLOQUIO
Il Presidente
Prof. Onorio Pompizii
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Morciano di Romagna, _____ / _____ / 2014.
/30