14-10-15_Farmacie-grossisti

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14-10-15_Farmacie-grossisti
SANITÀ
132015
OTT
Grossisti, Federfarma Servizi: da ministero inequivocabile interpretazione della
norma
La lettura chiarificatrice della normativa per la distribuzione intermedia dei farmaci data dal
ministero della Salute in risposta a un quesito posto dalla Regione Lombardia, ha ricevuto il plauso
di Federfarma Servizi: «Offre una direttrice interpretativa da considerarsi valida ed efficace in tutte
le regioni». L'associazione ricorda che da tempo invocava un chiarimento sulla distinzione dei ruoli
tra grossista e farmacista in possesso anche dell'autorizzazione ex D. Lgs. 219/2006. Ora il
ministero della Salute ha fornito indicazioni «inequivocabili»: i farmaci acquistati dalla farmacia
devono essere conservati nel suo magazzino e possono essere venduti solo ed esclusivamente al
pubblico, in base a quanto previsto dalle norme di settore (R.D. 1265/1934, Lg. 833/1978 e D. Lgs.
502/1992). Qualora il titolare della farmacia svolga, però, anche l'attività di grossista non può essere
usato il magazzino della farmacia per rivendere ad altri grossisti e/o farmacie.
«La dott.ssa Marletta, nel suo ruolo di Direttore Generale» si legge in una nota dell'associazione «è
stata molto chiara: farmacia e distribuzione sono attività distinte e tali devono rimanere anche i
relativi magazzini nella gestione dei farmaci in entrata e in uscita. Il principio sancito dal Ministero
della Salute sposa perfettamente la posizione assunta in questi anni da Federfarma Servizi e dalle
sue aziende Associate, che credono fortemente nelle differenti norme e requisiti che presiedono
all'attività della farmacia da un lato e a quella del grossista dall'altro, nel rispetto dei ruoli che
ciascuno è chiamato a svolgere all'interno della filiera distributiva». Antonello Mirone, presidente
dell'associazione ha sottolineato che tutte sigle del comparto sono allineate su questa posizione
tanto che si è arrivati «alla presentazione di un lavoro interassociativo al Tavolo sulla farmaceutica
in corso al MISE volto a contrastare il fenomeno della indisponibilità dei farmaci».
Secondo Federfarma Servizi quasto chiarimento sarà «una nuova alba, che potrà spazzare via le
nubi addensatesi negli ultimi anni sul prezioso ruolo svolto dai distributori intermedi, al servizio
della farmacia. Ora non resta che confidare nel puntuale controllo in sede di rilascio
dell'autorizzazione ex D. Lgs. 219/2006, affinché spiri come un vento salutare che allontani
definitivamente il rischio di distorsioni di mercato a danno dei bisogni della collettività sociale».
Simona Zazzetta
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Farmacie-grossisti, anche Federfarma Servizi plaude al parere del
Ministero
14/10/2015 00:19:19
Come già aveva fatto ieri Federfarma, anche le cooperative della distribuzione intermedia
rappresentate da Federfarma Servizi plaudono al recente parere con cui il ministero della Salute ha
richiamato al rispetto scrupoloso delle regole i titolari di farmacia che svolgono pure attività all’ingrosso. «Da
tempo invocavamo una lettura chiarificatrice sulla normativa» ricorda in un comunicato Antonello Mirone,
presidente di Federfarma Servizi «e più volte, nelle sedi istituzionali, avevamo sottolineato l’opportunità di
restituire alla legge una lettura autentica che liberasse il campo da possibili distorsioni applicative».
A questo punto, continua la nota dell’associazione di categoria, il parere del Ministero «non può che
considerarsi valido ed efficace in tutte le regioni: i farmaci acquistati dalla farmacia devono essere conservati
nel suo magazzino e possono essere venduti soltanto al pubblico, in base a quanto previsto dal Regio
decreto 1265/1934, dalla Legge 833/1978 e dal D.lgs 502/1992. E qualora il titolare svolga anche l’attività di
grossista, il magazzino della farmacia non può essere usato per rivendere ad altri grossisti o farmacie».
Il principio sancito dal dicastero, ricorda ancora Mirone, «sposa perfettamente la posizione assunta in
questi anni da Federfarma Servizi e dalle aziende associate», sulla quale peraltro Federfarma Servizi «ha
sempre trovato unità di intenti con le altre sigle del comparto», che non a caso hanno presentato al Tavolo
sulla farmaceutica in corso al ministero della Sviluppo economico «un lavoro interassociativo» diretto a
contrastare il fenomeno delle irreperibilità. «Ora» conclude Mirone «non resta che confidare nel puntuale
controllo in sede di rilascio dell’autorizzazione ex D.lgs 219/2006, affinché si allontani definitivamente il
rischio di distorsioni del mercato a danno dei bisogni della collettività». (AS)
Grossisti e farmacie, Federfarma Servizi plaude ai chiarimenti del Ministero Roma, 14 ottobre ‐ I chiarimenti forniti dal ministero della Salute (in risposta a un quesito della Regione Lombardia) sulle norme relative alla distribuzione intermedia dei farmaci, in particolare per quanto riguarda le modalità di gestione delle operazioni di acquisto e vendita da parte delle farmacie in possesso anche dell’autorizzazione ex D. Lgs. 219/2006 (che consente anche agli esercizi del retail di operare nell'ingrosso) sono stati accolti con grande favore da Federfarma Servizi, che li aveva più volte sollecitati in passato. L’associazione che rappresenta le aziende di distribuzione e servizi di proprietà di titolari di farmacia sollecitava da tempo nelle competenti sedi istituzionali una "lettura" delle norme che liberasse il campo da possibili distorsioni applicative, con ripercussioni molto preoccupanti sulla tutela della salute. Lettura che, appunto, è finalmente arrivata: con la sua nota di risposta alla Regione Lombardia, il ministero della Salute fornisce infatti una direttrice interpretativa che, a questo punto, non può che considerarsi valida ed efficace in tutte le regioni del nostro Paese: i farmaci acquistati dalla farmacia devono essere conservati nel suo magazzino e possono essere venduti solo ed esclusivamente al pubblico, in base a quanto previsto dalle norme di settore (R.D. 1265/1934, Lg. 833/1978 e D. Lgs. 502/1992). Qualora il titolare della farmacia svolga, però, anche l’attività di grossista, non può essere usato il magazzino della farmacia per rivendere ad altri grossisti e/o farmacie. I chiarimenti contenuti nella nota firmata da Marcella Marletta, responsabile della Direzione generale dei Dispositivi medici e del Servizio farmaceutico del ministero della Salute, non lasciano margine a dubbi o equivoci: farmacia e distribuzione sono attività distinte e tali, dunque, devono essere anche i relativi magazzini nella gestione dei farmaci in entrata e in uscita. "Il principio sancito dal ministero della Salute" scrive in una nota alla stampa l'associazione presieduta da Antonello Mirone (nella foto) "sposa perfettamente la posizione assunta in questi anni da Federfarma Servizi e dalle sue aziende associate, che credono fortemente nelle differenti norme e requisiti che presiedono all’attività della farmacia da un lato e a quella del grossista dall’altro, nel rispetto dei ruoli che ciascuno è chiamato a svolgere all’interno della filiera distributiva." Una posizione più volte ribadita da Mirone e condivisa anche dalle altre sigle del comparto, che alla fine ha portato alla presentazione di un lavoro interassociativo all'attenzione del tavolo sulla farmaceutica aperto in seno al ministero dello Sviluppo economico per contrastare il fenomeno della indisponibilità dei farmaci, frutto anche della distorsione delle dinamiche di mercato prodotta dalla presenza di farmacie abilitate alla distribuzione intermedia fin troppo zelanti e solerti nell' interpretare molto estensivamente i confini della autorizzazione concessa,. Secondo Federfarma Servizi, i chiarimenti del ministero intervengono ora a mettere un punto fermo e a sancire chi fa cosa ed entro quali confini nella distribuzione dei farmaci, restituendo anche chiarezza al prezioso ruolo svolto dai distributori intermedi, al servizio della farmacia. "Ora non resta che confidare nel puntuale controllo in sede di rilascio dell’autorizzazione ex D. Lgs. 219/2006" conclude la nota di Federfarma Servizi, così che venga definitivamente allontanato "il rischio di distorsioni di mercato a danno dei bisogni della collettività sociale."