Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti
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Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti
HP Numero 25 Man tova, 1 ottob r e 2015 LA SOMMARIO: La bellezza dell’Unione - di Fazio Segantini (Presidente UNGDCEC) 1 1, 2, 3 …. Via al Convegno Nazionale UNGDCEC Mantova 2015! di Giovanni Chittolina (Presidente UGDCEC di Mantova) 5 Multiculturalità di una professione - di Michele Maria Rossini (Coordinatore Regionale Lombardia) 7 Fondazione Centro Studi UNGDC: il punto dopo (quasi) un anno di attività - di Pier Luigi Marchini (Presidente Fondazione Centro Studi UNGDC) 9 Business e cultura: il commerciali- 12 sta è di nuovo protagonista — di Alessandra Cambi (CdA Fondazione Centro Studi UNGDC) Il tempo della cultura—di Irene 14 Sanesi (Presidente Commissione di Studio “Economia della Cultura” UNGDCEC) La Commissione “processo tributa- 16 rio” all’EXPO - di Gennaro Ciaramella (Giunta UNGDCEC) #UNIONEobiettivoPREVIDENZA - 17 L’Unione avvia un ciclo di convegni in tema di Previdenza—di Christian Graziani e Teresa Zambon (Presidente e Segretario Commissione di Studio “Cassa di Previdenza” UNGDCEC) Protocollo: #54Padova — 19 Appuntamento a Padova per il prossimo congresso nazionale nell’aprile 2016 — di Davide Iafelice (Presidente UGDCEC di Padova) Altre notizie: L’Agenzia delle Entrate alla ricerca del “budget perduto” - di Antonio Sollena (Presidente UGDCEC Palermo) Articoli dalle Unioni Locali Attività delle Unioni Locali Rassegna stampa dell’UNGDCEC B E L L E Z Z A D E L L ’UNIONE La bellezza dell’Unione siete Voi, siamo tutti quanti noi che, nonostante scadenze ed adempimenti sempre più rocamboleschi, confluiamo almeno un paio di volte all’anno in qualche bel posto d’Italia per confrontarci, aggiornarci e, perché no, divertirci! La bellezza dell’Unione sta nell’essere sempre a fianco dei colleghi nel cercare di trovare una soluzione ai tanti problemi che affliggono la nostra categoria provando a tracciare insieme un percorso che ci traghetti verso il futuro della professione. La strada non è facile, le resistenze al cambiamento sono forti, ma stiamo provando ad incidere sulle decisioni che ci riguardano. Decisioni troppo spesso prese da governi o istituzioni di categoria distanti, troppo distanti dalla base che noi, invece, ci sentiamo di rappresentare. La bellezza dell’Unione è il confronto, sempre franco, propositivo, serrato e a volte duro con i vertici della nostra categoria. Non ci stancheremo mai di portare avanti i nostri principi e le Il Presidente UNGDCEC - Dott. Fazio Segantini nostre battaglie perché riteniamo, al di là dei termini scelti per esternare il nostro dissenso, che siano principi giusti che, se applicati, permetterebbero alla nostra categoria di diventare, o meglio ritornare ad essere, una professione di riferimento per istituzioni e società civile. Mi riferisco in particolare alla questione del limite dei mandati negli incarichi istituzionali, ma anche alle altre battaglie che da sempre ci contraddistinguono. Questa professione ha bisogno dei giovani e quindi riteniamo che di più debba essere fatto per loro. Stiamo guardando con attenzione il progetto portato avanti dal nostro Consiglio Nazionale sulle Scuole di Alta Formazione, vigilando e ponendoci anche con spirito critico. Siamo consci dell’importanza della formazione per poter essere competitivi in un mercato complesso e saturo come il nostro, ma siamo anche certi che ci sia necessità di una formazione moderna innovativa e flessibile non di una nuova “gabbia dorata” dove chiuderci dentro. Leggiamo per altro che per poter legittimamente spendere il titolo di “specialista” che deri- Pa g in a 2 N um e r o 2 5 LA BELLEZZA DELL’UNIONE verebbe dalla frequentazione dei corsi delle Scuole di Alta Formazione serviranno apposite modifiche al 139, ovvero la norma a base della nostra professione. Ecco, riteniamo che il 139 sia sicuramente da rivedere e riformare in molte altre parti prima di questo, e che sia invece più importante prevedere norme chiare che regolino le nostre istituzioni prima di andare ad appesantire la formazione dei giovani che già trovano fin troppe barriere per affermarsi nella professione. Proprio nell’intento di agevolare i tirocinanti e i giovani colleghi l’Unione Nazionale ha stipulato nel maggio scorso una convenzione con Astalegale.net che permette ai giovani futuri Commercialisti di collaborare presso le cancellerie dei Tribunali, in forma retribuita, in modo da acquisire importanti professionalità e capacità. Sempre nell’ottica di favorire e sostenere l’attività dei giovani colleghi l’Unione si è fatta portatrice di alcune proposte, fatte al nostro Consiglio Nazionale, per l’utilizzo dell’ingente avanzo di gestione che era maturato durante il lungo e triste periodo del commissariamento. Proposte volte ad incentivare la fase di start up dello studio e l’aggregazione, a creare un fondo di garanzia a favore dei colleghi e a fornire nuovi strumenti per la professione. Questo secondo noi significa stare accanto ai giovani e sostenerli, e per questo ci aspettiamo l’appoggio di tutte le istituzioni della categoria anche perché, come dicevo poc’anzi, le sfide sono molte, i cambiamenti sono rapidi e gli attacchi continui. Solo lavorando insieme costruiremo un futuro. Tra le tante tematiche su cui dobbiamo vigilare e prendere una posizione, molte delle quali saranno anche trattate nel corso di questa giornata con le illustri personalità che abbiamo l’onore di ospitare, mi volevo soffermare un attimo sulla questione antiriciclaggio. Continua, infatti, a destare forte preoccupazione la crescente invasività di questa normativa nei confronti dei professionisti. Dell’irragionevolezza dei controlli sugli adempimenti formali negli studi professionali si è parlato già tanto, nondimeno l’argomento resta attuale sia a causa del crescente numero delle ispezioni, sia per la recente querelle legata all’applicabilità degli obblighi antiriciclaggio nella procedura di voluntary disclosure. L’atteggiamento assunto in quest’ultima circostanza dalle istituzioni, che ancora una volta colmano le lacune interpretative di una norma silente imponendo l’applicazione degli obblighi antiriciclaggio “senza se e senza ma”, dimostra come il disegno preciso sia quello di utilizzare la legge antiriciclaggio non solo per le corrette finalità che dovrebbero esserle proprie, ma anche allo scopo di ottenere dai professionisti il maggior numero di informazioni possibili su reati diversi dal riciclaggio. Per questo motivo la questione relativa alla segnalazione dei reati fiscali, finora affermata solo in via interpretativa, deve oggi essere affrontata con urgenza, considerata l’introduzione del reato di autoriciclaggio nell’ordinamento penale e le indicazioni del legislatore comunitario che impongono l’inserimento dei reati tributari tra i reati presupposto del riciclaggio. In tal senso diviene fondamentale monitorare il recepimento della quarta direttiva antiriciclaggio, al fine di evitare quella che appare una conseguenza ineluttabile, vale a dire l’imposizione – questa Pa g in a 3 N um e r o 2 5 LA BELLEZZA DELL’UNIONE volta in via legislativa e non interpretativa – dell’obbligo di segnalare tout court tutti i reati tributari, ogni qualvolta agli stessi siano associabili condotte di riciclaggio (e molto più frequentemente di autoriciclaggio) da parte del cliente. Infatti, ove il legislatore ancora una volta dovesse recepire in modo troppo “ampio” le indicazioni comunitarie, non resterebbe che rassegnarsi: il ruolo che ci è stato affidato è quello di meri “portatori di informazioni”, nell’ambito di uno scenario complessivo che prevede scambi sempre più serrati tra le amministrazioni fiscali e le autorità antiriciclaggio. Il che, francamente, è inaccettabile. Ma ritorniamo a parlare della Bellezza, sì, la bellezza! Perché in questa due giorni questo, di fatto sarà il tema delle discussioni. Cultura ed Economia, due mondi a lungo distanti. La cultura, massima affermazione di valori collettivi, contro l’economia, da sempre guidata da interessi individuali; Creatività e fantasia contro la “scienza triste” come la definiva Thomas Carlyle. Come si congiungono questi due mondi? Beh, innanzi tutto voltandosi indietro e guardando la nostra storia. Il patrimonio artistico e culturale che abbiamo ereditato dal nostro passato aveva, a quei tempi, un fine economico/politico, ovvero quello di mostrare la forza e la supremazia di chi era in quel momento al potere. L’investimento in arte, in cultura, in bellezza a quel tempo aveva questo fine. Quando il re di Inghilterra si rese solvibile presso le grandi banche Fiorentine queste reagirono investendo non in terreni, ma finanziando opere d’arte come la cupola del Brunelleschi perché l’economia della bellezza poteva essere finanziariamente e politicamente più redditizia delle rendite tradizionali. Cultura ed economia ai nostri giorni rimangono due realtà piuttosto separate, con la conseguenza che il binomio spesso si declina sola- mente in vista di un aumento dei ricavi derivanti da non meglio s p e c i f i c a t e “valorizzazioni”. Il mondo della cultura ha iniziato ad esplorare nuovi sentieri, dimostrando che può esistere e vivere anche senza l’assistenza pubblica che per lungo tempo l’ha finanziata e che la creatività meglio si sviluppa attraverso processi condivisi e connessioni ramificate. L’economia al contempo sta cambiando, ne siamo tutti pienamente coscienti, il modello economico che ha dominato fino a pochissimo tempo fa sta lasciando spazio ad un nuovo modello dove la razionalità verrà sostituita con la ragionevolezza e la crescita incondizionata con quella sostenibile. Ma vediamo un po’ di dati per capire la dimensione di quanto andremo a trattare: la filiera culturale, quindi non solo arte e storia, ma anche moda, cibo, arti visive, architettura e design, produce in Italia circa 79 miliardi di valore aggiunto, circa il 5,5% della ricchezza prodotta nel nostro paese. Se a questi aggiungiamo il valore aggiunto prodotto dagli altri settori dell’economia Pa g in a 4 N um e r o 2 5 LA BELLEZZA DELL’UNIONE “attivati” dal settore creativo/culturale (il turismo, tanto per fare un esempio) si arriva a 227 miliardi di Euro ovvero il 15,6% del PIL Ogni euro prodotto dalla cultura ne produce altri 1,7 in altri settori! Ma si può e si deve fare di più! Il nostro paese è inimitabile in quanto a cultura, qualità, conoscenza e innovazione; abbiamo più siti inseriti dall’Unesco nella lista dei patrimoni dell’umanità di qualsiasi altro paese, e questa eredità rappresenta non solo il nostro glorioso passato ma soprattutto il nostro futuro. Abbiamo bisogno di una politica Nazionale che aiuti la valorizzazione del patrimonio e che faccia della cultura uno dei motori del modello di sviluppo economico. Dobbiamo offrire servizi culturali che rendano ancora più fruibili i beni artistici, non soltanto rendendo accessibili musei, monumenti e biblioteche, ma inventando e qualificando una serie di servizi che ne favoriscano un completo godimento, che forniscano, cioè, informazione, comunicazione, trasporti, ricettività turistica e quant’altro. Esaminare quindi la complessa ricchezza del sistema culturale dal nostro punto di vista, ovvero dal punto di vista della professione economico/ contabile / giuridica può aiutare a concepire efficaci modalità gestionali di un settore che purtroppo rimane ancora antiquato e renitente all’innovazione. Affrontare questi temi non è un rischio, ma un’opportunità! L’opportunità di collegare il bello del passato con il dinamismo del futuro per accrescere il benessere di tutti! Questi giorni di confron- La Giunta UNGDCEC a Bergamo to serviranno proprio a mostrare le potenzialità di questo settore anche per la nostra professione, e a mettere sul tavolo alcune proposte e idee per creare Valore con la cultura. Un ringraziamento speciale va all’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Mantova, al suo presidente Giovanni Chittolina, a tutto il suo direttivo, e a Stefano Ruberti, componente di giunta indigeno, che ci hanno permesso, con tanta fatica e dedizione, di sviluppare questi temi in uno degli scenari più appropriati, la splendida città di Mantova, ricca di storia e di arte… proprio uno di quei siti patrimonio dell’umanità nella lista dell’Unesco di cui dicevamo prima. Grazie di cuore Ragazzi Grazie a tutti voi! Non mi rimane che auguravi, augurarci buon lavoro e godiamoci tutti insieme la bellezza dell’Unione! Pa g in a 5 N um e r o 2 5 1, 2, 3...VIA NAZIONALE DI G I OVA N N I CHITTOLINA Cari colleghi ed amici Unionisti, i motori rombano, l’adrenalina di tutto l’equi- PRESIDENTE UGDCEC DI M A N T O VA Giovanni Chittolina — Presidente UGDCEC di Mantova paggio è alle stelle ed il 1 Ottobre alle ore 15.00 lo starter sancirà il via del Convegno Nazionale UGDCEC che si terrà a Mantova. Come in una corsa automobilistica, ispirata a quelle del magnifico Tazio Nuvolari, il Comitato Organizzatore ha percorso ad una ad una tutte le “prove speciali” per raggiungere l’ambizioso traguardo di portare nella piccola e splendida Mantova un evento di una così grande portata: il Convegno Nazionale UGDCEC. Una lunga corsa di regolarità che talvolta ha preso le sembianze di un rally: i cronometri alla mano, le lotte contro il tempo, le criticità e gli imprevisti, che però, grazie alla passione, all’entusiasmo, all’impegno, all’affidabilità dei mezzi, al supporto di tutta la squadra e dei AL CONVEGNO U N G D C E C M A N T OVA partner professionali sono tutti volti positivamente fino a trasformarsi “di tappa in tappa” in conquiste e risultati concreti, fino alla linea d’arrivo. Ritengo che siano state proprio la voglia di affrontare questa sfida, questa corsa di squadra, il sentirsi davvero parte fondamentale di un ingranaggio che gira, di un gruppo coeso e con un obiettivo comune ciò che ha determinato la motivazione, ha acceso ed ha tenuto al massimo regime tutti gli elementi propulsivi dell’evento ovvero le persone coinvolte direttamente ed indirettamente nella lunga corsa dei lavori del Comitato Organizzatore, la nostra squadra, che colgo l’occasione per ringraziare di cuore. Lo “spirito Unione” è stato la nostra ispirazione ed il leitmotiv di tutta la dinamica evolutiva della realtà che abbiamo cercato di creare per il Convegno Nazionale e che ci auguriamo di riuscire a trasmettere attraverso il massimo coinvolgimento di tutti i partecipanti sia durante i lavori congressuali sia durante le serate. “L’input per creare nuovo valore”: valore alla professione del Dottore Commercialista, valore per i colleghi che auspichiamo possano acquisire nuove specificità 2015! ed allargare i propri orizzonti, valore per le istituzioni e per le imprese. “Valore alla Cultura” a 360°, che Noi, commercialisti in movimento, dinamici, sempre in corsa, ambiziosi, determinati, possiamo poi trasmetterci l’un l’altro e trasmettere al di fuori di Noi. L’esperienza stessa dell’organizzare il Convegno Nazionale ci ha confermato di essere certamente, tra le professioni, la più esposta alle dinamiche socioeconomiche, ai cambiamenti istituzionali ed al mercato, così ampio ed in una così incessante evoluzione. Noi siamo trait d’union di settori Mantova — Tazio Nuvolari ed aspettative, delle diverse prospettive di un sistema complesso: quello dell’economia e della cultura in senso lato. L’insegnamento che il gruppo ne ha tratto è stato certamente la possibilità, l’opportunità che quotidianamente Pa g in a 6 N um e r o 2 5 1, 2, 3...VIA NAZIONALE ci è data: di investire. Investire su se stessi, investire sui valori in cui si crede, investire sui progetti, investire sulla cultura dell’individuo e della Categoria sia in termini di conoscenza e, perché no, di immagine. Ed è qui che colgo l’occasione per ringraziare anche chi ha investito su di Noi: l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, la Fondazione Centro Studi UNGDCEC, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Mantova, la CCIAA di Mantova, le istituzioni quali Comune e Provincia di Mantova patrocini dell’evento, i numerosi sponsor a livello sia nazionale che locale e ultimo ma non Mantova: 1, 2, 3...Via! AL CONVEGNO U N G D C E C M A N T OVA meno importante la Segreteria Organizzativa IPSOA. Fiducia, sostegno, intersezione e scambio, passaggio di staffetta, coinvolgimento e partecipazione sono stati i pilastri del nostro paradigma del progettare un Convegno Nazionale in tema “Valore alla cultura. La professione tra arte, business, creatività, start-up”: un evento che speriamo consentirà di creare e fruire tutti insieme di nuova cultura e nuove relazioni. L’augurio conclusivo quindi è che il Convegno Nazionale di 1,2,3 Ottobre 2015 possa rappresentare per tutti noi colleghi ed amici un’importante tappa dell’inesauribile corsa automobilistica della 2015! Mantova - statua di Virgilio carriera e della vita professionale, durante la quale ci si possa fermare a “seminare” nella fertile campagna mantovana, qualcosa che risulterà florido nel tempo, che alimenti a sua volta nuovi campi e nuovi territori, aggiungendo nuova cultura ad una trasformazione di cui non si è meri spettatori, ma ispiratori. Pa g in a 7 N um e r o 2 5 MULTICULTURALITÀ DI UNA PROFESSIONE DI MICHELE MARIA ROSSINI Impossibile programmare un viaggio a Man- COORDINATORE REGIONALE LOMBARDIA Michele Maria Rossini — Coordinatore Regionale Lombardia tova e non rimanere sedotti dalla rapida successione di avvenimenti accomunati dalla pervasività della cultura a tutto tondo. Solo per citare i più recenti, ricordo il Festivaletteratura e il Gran Premio Nuvolari. Ma quello che ci apprestiamo a vivere è il nostro appuntamento, il nostro contributo al tema della cultura e perché no, un regalo a noi stessi! Anche l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili si inserisce, pertanto, nel contesto con un tema che si fonda sul passato, descrive il presente e delinea il futuro. "Valore alla Cultura. La professione tra arte, business, creatività, start-up". La Lombardia, compiaciuta per l’entusiasmo e dedizione dei suoi giovani rappresentanti di Mantova, alle prese con l’organizzazione di un unicum nell’universo culturale esprime sincera gratitudine; come Varese nel 2009 ora anche Mantova fa il suo ingresso nelle “capitali” dell’Unione! Lo fa nell’ambito che le è proprio, quello della cultura, per l’appunto. I lavori del coordinamento lombardo dell’ultimo anno si sono così arricchiti dell’entusiasmo emanato dagli unionisti coinvolti in questo fantastico viaggio nell’arte e archeologia mantovana. Ritengo oggi un privilegio l’aver potuto assistere alla formazione di questo evento attraverso la passione e la dedizione degli amici di Mantova. L’UGDCEC di Mantova e il Comitato organizzatore, condotti dal Presidente Giovanni Chittolina, hanno fortissima- perché forse mai prima d’ora l‘universalità e trasversalità della materia trattata abbraccia e coinvolge Istituzioni, professionisti ed imprese in un caleidoscopio di sfumature. Per la verità il fattore di successo consta proprio in questo: scorrere un programma dove si associa la cultura propriamente detta ad espressioni proprie del settore economico (creazione di valore, ruling, autofinanziamento, startup…) rappresenta una scommessa che vale la pena di azzardare quando è in gioco la rivisitazione lungimirante in chiave innovativa di una risorsa che si crede statica e propria del passato. Inutile cercare di esprimerne una definizione. Quel che è certo è che la cultura per essere Coordinamento Regionale Lombardia mente voluto condividere con tutti le risorse della loro terra. Tutti nel vero senso della parola tale deve mantenersi viva, evolversi o più propriamente nell’accezione che ci interessa da Pa g in a 8 N um e r o 2 5 MULTICULTURALITÀ DI UNA PROFESSIONE vicino, “innovarsi”. Anche per il giovane commercialista che ha assistito ad un evoluzione multidisciplinare della professione, da più parti avversata, è il momento di guardare al mondo della cultura. Si rende necessaria una presa di coscienza del nostro ruolo e una rilettura dello stesso in chiave multiculturale non solo al servizio dell’economia dell’impresa, dunque, ma anche della cultura propriamente detta. La creatività del commercialista diventi, a sua volta, un “input strategico per produrre nuova cultura”, in una staffetta condivisa con istituzioni ed imprese private ma dove il premio non sia rappresentato solo dalla solita ipocrita quanto precaria convivenza tra co-attori bensì dal rispettoso equilibrio dinamico tra co-protagonisti uniti nel mantenere sempre più viva ed evoluta la nostra cultura. Coordinamento Regionale Lombardia Presidente UGDCEC Mantova e Coordinatore Lombardia Un sincero grazie all’Unione di Mantova. Coordinamento Regionale Lombardia Pa g in a 9 N um e r o 2 5 F ON DAZIONE C E NTRO ST UDI UN GD CEC: I L P U N T O D O P O ( Q UA S I ) U N A N N O D I ATTIVITÀ DI PIER LUIGI MARCHINI Cari Unionisti, ormai il convegno di Mantova è PRESIDENTE F O N DA Z I O N E CENTRO STUDI UNGDC Pier Luigi Marchini — Presidente Fondazione Centro Studi UNGDC alle porte. Ciò significa che siamo quasi giunti al termine del primo anno del nostro mandato in qualità di membri della Fondazione e, nello specifico, del mio mandato in qualità di Presidente. L’emozione che mi aveva accompagnato nello scrivere l’articolo pubblicato nel numero di Tribuna Knos in occasione del convegno di Salerno ha lasciato spazio progressivamente all’impegno che, unitamente agli altri membri del Consiglio della Fondazione, abbiamo profuso al fine di procedere in modo concreto e determinato verso gli obiettivi che ci siamo prefissati all’inizio del nostro mandato nel dicembre dello scorso anno. Mi riferisco, in particolare, all’attività svolta nella definizione di contenuti e relatori dei Corsi di formazione che la Fondazione ha strutturato: i “format” individuati saranno disponibili per tutte le Unioni locali che ne faranno richiesta, a partire dal prossimo novembre 2015. Ricordo che le discipline dell’attività formativa che verranno affrontate nei Corsi sono state identificate analizzando le risposte ai questionari inviati ad inizio anno, al fine di coinvolgervi nell’individuazione delle aree tematiche e degli argomenti di maggiore interesse, avviando così una consultazione della “base” degli unionisti che a nostro parere costituisce un aspetto imprescindibile. diversi ambiti di attività. I Corsi verranno ufficialmente presentati a Mantova all’Assemblea dei Benemeriti di sabato 3 ottobre 2015, con la possibilità di essere operativi per l’organizzazione degli stessi presso le singole Unioni già dal mese di novembre. I Consigli direttivi locali potranno richiedere direttamente all’indirizzo e-mail della Fondazione, al suo Presidente o al referente del singolo corso informazioni specifiche e maggiori dettagli sullo stesso. Nella tabella che segue riepilogo in forma schematica i Corsi proposti, nonché le relative caratteristiche e i referenti di ciascuno di essi. La maggior parte dei Corsi sono stati strutturati prevedendo una versione “breve” (composta in media da 4 moduli) e una versione “lunga” (composta in media da 9 moduli). Le lezioni si svilupperanno in mezze giornate formative, con la presenza di relatori prevalentemente “unionisti”, attenti a sviluppare i contenuti con un taglio prettamente pratico, rivolto ai giovani colleghi che vogliano iniziare a cimentarsi nei L’Assemblea dei Benemeriti rappresenterà inoltre l’occasione per la presentazione della prima Circolare emanata dalla Fondazione, predisposta sul tema: “Nuove PMI Innovative - Requisiti e Agevolazioni”. Si tratta di una circolare di carattere “operativo”, ossia di una Circolare che vuole essere di ausilio alla soluzione di questioni pratiche della professione; a breve vedrà la luce anche la prima circolare Pa g in a 10 N um e r o 2 5 F ON DAZIONE C E NTRO ST UDI UN GD CEC: I L P U N T O D O P O ( Q UA S I ) U N A N N O D I ATTIVITÀ “interpretativa”, mediante cui la Fondazione si propone di fornire una chiave di lettura di carattere scientificodottrinale relativamente a questioni non ancora chiarite dalla normativa o da una prassi consolidata. A breve, inoltre, nell’ambito della convenzione sottoscritta con MAP Servizi S.r.l., riprenderà la collaborazione che prevede, con cadenza settimanale, la realizzazione e pubblicazione di brevi abstract video su temi di attualità professionale. Gli interventi, a titolo gratuito, saranno disponibili sulla piattaforma TGProfessional reperibile al sito http:// www.solmap.it/TGweb/ Default.aspx. Per la registrazione di tali contributi saranno coinvolti prevalentemente colleghi unionisti aderenti alle Commissioni di studio nazionali. Da ultimo, mi preme fare un cenno anche al Convegno di Mantova che la Fondazione, come da suo mandato, ha contribuito a realizzare per quanto riguarda lo sviluppo della parte scientifica. Innanzitutto, voglio ringraziare i membri della Fondazione, presenti all’interno del Comitato Scientifico del Convegno, dott.ssa Alessandra Cambi e dott. Alberto Vacca, per il lavoro svolto e il contributo fornito nella fase di organizzazione dello stesso. Inoltre, mi pare doveroso, e lo faccio con particolare orgoglio, fare un breve riferimento al tema scelto per il convegno stesso. Il tema delle interconnessioni fra Economa e Cultura, racchiuse all’interno del titolo del convegno “Valore alla cultura. La professione tra arte, business, creatività, start-up”, rappresenta un tema volutamente peculiare, e, proprio per questo, molto “unionista”. Non che sia completamente nuovo, ovviamente, l’approfondimento degli aspetti economico-aziendali, fiscali e giuridici concernenti il mercato dei beni culturali, intendendosi con tale definizione sia il mercato di enti ed istituti che operano nel settore della cultura, sia il mercato delle opere d’arte, sia il mercato delle industrie culturali e creative. Tuttavia, la volontà di portare la cultu- ra al centro di un dibattito in cui vengono discussi i principali elementi propulsivi che la stessa potrebbe offrire allo sviluppo dell’economia è il sintomo della chiara volontà da parte dell’UNGDCEC di affrontare un tema che potrebbe rappresentare un ambito di studio, ricerca ed attività professionale per i giovani dottori commercialisti. I convegni sul tema esistono, anche se non sono numerosi; la circostanza di farne argomento di un convegno nazionale rappresenta l’esplicita consapevolezza da parte dell’Unione Nazionale del riconoscimento dell’importanza del tema, non solo per i professionisti ma anche per lo sviluppo dell’economia nazionale. Questo nostro primo anno di mandato è stato molto intenso, impegnativo, ma al contempo ricco di tante soddisfazioni e foriero di notevole arricchimento umano e professionale. Non ci resta che proseguire sulla strada intrapresa, sviluppando ulteriori attività, con impegno e determinazione, sempre avendo davanti un unico obiettivo: la crescita Pa g in a 11 N um e r o 2 5 F ON DAZIONE C E NTRO ST UDI UN GD CEC: I L P U N T O D O P O ( Q UA S I ) U N A N N O D I ATTIVITÀ dell’Unione ed il bene per gli Unionisti. Denominazione del Corso La tutela del contribuente in sede tributaria e penal-tributaria Modalità operativa Referente Fondazione Corso Lungo N. moduli 9 Durata complessiva: 63 ore Dott. Daniele Giacalone Baldassarre Corso breve N. moduli 4 Durata complessiva: 16 ore Dott. Daniele Giacalone Baldassarre Diritto fallimentare e nuovi strumenti per la gestione della crisi di impresa Corso lungo N. moduli 12 Durata complessiva: 48 ore Dott. Giulio Pennisi La crisi da sovraindebitamento Corso breve N. moduli 4 Durata complessiva: 16 ore Dott. Giulio Pennisi Il Giovane Revisore: dall’accettazione dell’incarico alle carte di lavoro Corso breve N. moduli 3 Durata complessiva:12 ore Dott. Giorgio Cavallari Corso lungo N. moduli 9 Durata complessiva: 36 ore Dott. Giorgio Cavallari Corso breve N. moduli 4 Durata complessiva: 16 ore Dott. Fabio Sansalvadore Corso lungo N. moduli 9 Durata complessiva: 36 ore Dott. Fabio Sansalvadore Corso breve N. moduli 5 Durata complessiva: 20 ore Dott. Giorgio Cavallari Corso lungo N. moduli 9 Durata complessiva: 36 ore Dott. Giorgio Cavallari La consulenza tecnica in sede civile e penale Corso breve N. moduli 4 Durata complessiva: 16 ore Dott.ssa Sonia Mazzucco Arbitrato Corso breve N. moduli 2 Durata complessiva: 8 ore Dott.ssa Sonia Mazzucco Corso medio N. moduli 3 Durata complessiva: 12 ore Dott.ssa Sonia Mazzucco Responsabilità Amministrativa degli Enti ex D. Lgs. n. 231/2001 Corso breve N. moduli 3 Durata complessiva:12 ore Dott.ssa Sonia Mazzucco Giovani curatori Corso lungo N. moduli 12 Durata complessiva: 48 ore Dott. Francesco Pozzi Il controllo di gestione quale strumento di crescita professionale per il giovane commercialista L’organizzazione degli studi professionali Pa g in a 12 N um e r o 2 5 BUSINESS E CULTURA: I L C O M M E R C I A L I S TA È D I N U O V O P R O TA G O N I S TA DI ALESSANDRA CAMBI L’Unione di Mantova e la Giunta dell’UNGDCEC hanno scelto per que- F O NDAZ IO NE CENTRO STUDI UNGDC Alessandra Cambi — CdA Fondazione Centro Studi UNGDC sto convegno nazionale un tema (dal titolo “Valore alla cultura. La professione tra arte, business, creatività, start-up”) che va al di là dei consueti argomenti affrontati nella nostra professione e che può quindi rappresentare per molti, giovani ma non solo, un’occasione per avvicinarsi e capire quali siano gli spazi che l’economia della cultura, intesa in senso ampio, può offrire come ulteriori sbocchi lavorativi. Ad affiancare i contenuti del convegno è stato inoltre pubblicato un ebook (dal titolo “Economia della Cultura. Il ruolo del Dottore Commercialista tra i beni culturali, mercato dell’arte e industrie culturali, e creative) contenente alcuni approfondimenti scientifici sulla materia, pubblicazione resa possibile grazie al lavoro dell’attuale commissione di studio Economia della Cultura istituita a livello nazionale dall’UNGDCEC, commissione di studio nata per la prima volta a gennaio 2011 e che si è insediata, con la Giunta attuale, a gennaio 2015. In un periodo che porta ancora in sé gli effetti della crisi, la cultura diventa oltretutto un forte elemento, sia a livello locale che globale, di coesione sociale per la popolazione: dare valore alla cultura rappresenta quindi un’opportunità di crescita e di sviluppo che i professionisti del mondo economico possono cogliere, contribuendo così anche alla crescita del Paese. Avvicinandosi al “mondo” dell’economia della cultura, uno dei primi aspetti che saltano all’occhio e che appare quasi in contrasto con la materia stessa è come sembrino mancare figure professionali provenienti da studi economici. Questa lacuna appare inoltre ancora più evi- dente in questo periodo di crisi in cui le risorse, soprattutto nel settore pubblico e della cultura, scarseggiano e si sente quindi più forte l’esigenza (possiamo dire “finalmente”) di un diverso approccio alla materia: più completo e soprattutto manageriale, che sia in grado di capire le nuove esigenze e di cogliere le nuove opportunità del mercato. Ecco quindi nuovamente come la nostra professione possa svolgere un ruolo importante, consapevoli che, se la parte fiscale è quella che spesso ci caratterizza come competenza, i nostri studi e gli aggiornamenti professionali che quotidianamente siamo chiamati a percorrere, ci rendono capaci di essere tra i nuovi protagonisti nel dare valore alla cultura. L’interesse a questa materia anche da parte del mondo accademico è diventato evidente con l’istituzione, all’interno degli studi economici, di percorsi di specializzazione in economia della cultura in varie sedi universitarie. Questo nuovo indirizzo di studi, che fino a qualche anno fa era del tutto assente in Italia, è stato il frutto da Pa g in a 13 N um e r o 2 5 BUSINESS E CULTURA: I L C O M M E R C I A L I S TA E ’ D I N U O V O P R O TA G O N I S TA un lato dell’interesse sempre maggiore alla materia da parte dei potenziali studenti e dall’altro della consapevolezza che siano necessarie competenze specifiche in economia della cultura e formare quindi nuove figure specifiche nel settore. mercialista: non solo quindi l’ambito fiscale affrontato dai vari punti di vista degli operatori del settore con le relative agevolazioni, ma anche quello di consulenza, dalla fase di avvio come con le nuove startup alla fase della revisione e dell’accountability. soggetti che sono coinvolti: il commercialista potrà affiancare di volta in volta l’artista, il gallerista, i musei, le fondazioni, le imprese private, ecc.. Tutti gli argomenti saranno inoltre trattati sia da un punto di vista scientifico-teorico con alcuni degli esperti in materia, sia da un punto Il Comitato Scientifico Gli approfondimenti spadi vista pratico, avendo di questo convegno, zieranno quindi dall’Art avuto cura di coinvolgepresieduto dal dott. bonus al crowdfunding re chi già lavora in quePierluigi Marchini attua- nelle Industrie Culturali ste materie e conosce le Presidente della fon- e Creative, dal Patent bene le problematiche e dazione Centro Studi Box al fundraising, dalla le opportunità che di UNGDC, ha cercato, fiscalità internazionale volta in volta si presennello scegliere i temi nel mercato dell’opera tano sul campo. Nel cordelle varie sessioni e d’arte al ruolo delle fonso dell’ultima sessione dei workshop laterali, di dazioni. verranno infine presenaffrontare in maniera Il programma dei lavori tate e discusse alcune approfondita tutti gli proposte dell’UNGDCEC, suggerisce fin da subito aspetti della cultura l’ampiezza degli argo- con un focus sulle queche coinvolgono, o domenti toccati quando si stioni e sulle problemativrebbero coinvolgere, la che fiscali che il legislaparla di “valore alla culfigura del dottore comtura” e la varietà dei tore dovrebbe affrontare non solo per risolvere alcune questioni tuttora ALCUNE PROPOSTE DELL’UNGDCEC dubbie, ma anche per • chiarezza sulla definizione di “sponsorizzazione” • regolamentazione dell’acquisto di oggetti d’arte da parte incentivare ulteriormendi titolari di reddito di impresa te gli investimenti e il • riduzione aliquota IVA su oggetti d’arte coinvolgimento nel set• no agli investimenti culturali quali indicatori di redditività tore “cultura” per il rilandello redditometro cio del binomio busi• no alla decadenza dal beneficio fiscale previsto dal Deness e cultura. creto Competitività per comportamenti di altri soggetti • minore “burocratizzazione” Pa g in a 14 N um e r o 2 5 IL TEMPO DELLA CULTURA DI IRENE SANESI La visione d’insieme ha un valore prezioso, sconosciuto ai più. PRESIDENTE COMMISSIONE ECONOMIA DELLA C U LT U RA UNGDCEC Irene Sanesi — Presidente Commissione Economia della Cultura UNGDCEC Lo si comprende quando ci si accinge ad occuparsi di economia della cultura nelle sue variegate forme ed espressioni, come titola il convegno nazionale UNGDCEC e l’interessante pubblicazione a cura della Commissione “economia della cultura”: Il ruolo del Dottore Commercialista tra beni culturali, mercato dell’arte e industrie culturali e creative. Da troppo tempo infatti l’approccio, anche del legislatore, è stato di tipo specialistico, pensando che donatori, collezionisti, imprenditori e professionisti fossero persone distinte e con interessi distanti fra loro. A ciascuno la sua norma, dunque. E solo in alcuni casi chiara (senza lasciare zone d’ombra), strutturata (con informazioni pratiche in merito alla sua applicazione) e benefica (con leva fiscale). Questo ha comportato una proliferazione legislativa non coordinata che allo stato attuale presenta notevoli spazi di miglioramento sia nell’ambito dei beni culturali in cui rientra il cosiddetto artbonus, che per quanto attiene il mercato dell’arte. Nel primo caso, il monito del Ministro Franceschini “non ci sono più alibi” per attuare un nuovo mecenatismo, pare al momento disatteso visto che lo strumento del credito d’imposta non ha raccolto, almeno in questo primo anno di sperimentazione, adesioni significative. La crisi economica non sembra una motivazione sufficiente perché osservando a ritroso la storia italiana, emerge il quadro di un paese nel quale il dettato costituzionale dell’articolo 9 è stato percepito in senso statale, per cui la Res publica ancora stenta a decollare come concetto civico di “individuale collettivo”. Eppure, altro aspetto, il patrimonio cultura- le italiano non è affatto concentrato esclusivamente sui beni pubblici (gli stessi dell’art bonus tax credit), piuttosto è diffuso sullo stivale e nelle proprietà. Le ragioni di una ancora mancata applicazione, sono in realtà più profonde. Sono motivazioni, come si evidenziava sopra, di natura culturale in primis, tant’è che risulta sempre fuorviante prendere in prestito modelli stranieri, in cui la forma mentis è quella di un forte senso civico a sostegno delle arti sostenuto dalla leva fiscale. Vi sono inoltre motivazioni di ordine fattuale nel senso che il contribuente in Italia si trova molto spesso a dover affrontare ostacoli di natura burocratica e amministrativa che scoraggiano la più tiepida volontà a fare del bene. Vi sono poi almeno altri due aspetti che limitano un cambio di rotta e rappresentano un freno importante per il mecenatismo: l’incertezza interpretativa sulla normativa delle sponsorizzazioni (la Cassazione ultimamente non le sta considerando più spese di pubblicità, ma spese di rappresentanza, con limitazioni sulla deduci- Pa g in a 15 N um e r o 2 5 IL TEMPO DELLA CULTURA bilità) e l’inserimento degli investimenti culturali (liberalità, erogazioni, ecc.) fra gli indicatori di redditività dello spesometro, lo strumento accertativo dell’Agenzia delle Entrate ai fini della lotta all’evasione (donare è un indice di redditività). Per quanto riguarda il mercato dell’arte, ambito particolarmente complesso sia ai fini imposte dirette che indirette, il nostro ordinamento non prevede –fra le altre cose- alcuna regolamentazione in merito agli acquisti di oggetti d’arte e d’antiquariato da parte di soggetti giuridici titolari di reddito d’impresa. Giurisprudenza, comitati consultivi per le norme antielusione e autorevole dottrina rimandano esclusivamente a con- cetti quali l’inerenza e la rilevanza della spesa effettuata dal contribuente in merito alla deducibilità dal reddito (concetti con cui si è familiarizzato per le spese di sponsorizzazione, senza però trovare risposte chiare). Un oggetto d’arte e/o antiquariato è un investimento durevole non ammortizzabile, ma ciò non toglie che potrebbe essere oggetto di leva fiscale ipotizzando un artbonus esteso (che abbracci un pubblico ampio di destinatari e non solo i mecenati di beni pubblici) e italiano (con acquisto di opere effettuato in Italia da operatori ivi residenti o con stabile organizzazione in Italia). Il contribuente si è fatto ormai una ragione della promiscuità (parzialità forse suonerebbe me- glio) di tante voci di spesa spesso indispensabili per esercitare un’attività. Il cittadino oggi è pronto a raccogliere la sfida dei nostri padri costituenti, con uno sguardo d’insieme che superi i separatismi e le distinzioni. Se si crede che il coinvolgimento dei privati sia un passo ineludibile per la tutela e la promozione del patrimonio culturale del nostro paese, anche a causa di una progressiva riduzione del contributo pubblico, bisogna che le norme e la loro applicazione siano chiare (no ad incertezze e ambiguità interpretative), semplici (no a processi burocratici differenti e difficili) e soprattutto coordinate tra loro. E’ il tempo di farlo. Autori Vari (Commissione UNGDCEC “Economia della Cultura”) Economia della Cultura Il ruolo del Dottore Commercialista tra beni culturali, mercato dell’arte e industrie culturali e creative Pa g in a 16 N um e r o 2 5 L A C O M M I S S I O N E P R O C E S S O T R I B U TA R I O ALL’EXPO DI GENNARO CIARAMELLA GIUNTA UNGDCEC Lo scorso 11 settembre si è riunita nella speciale location dell’EXPO, all’interno dello “Spazio Lombardia”, la Commissione “Processo Tributario” U.N.G.D.C.E.C. Gennaro Ciaramella — Giunta UNGDCEC L’evento, reso possibile grazie al grande impegno dell’U.G.D.C.E.C. di Lecco ed, in particolare, del suo Presidente dott. Andrea Maffei, è stato davvero unico per la possibilità di riunirsi all’interno dell’Esposizione Universale che l’Italia ha l’onore di ospitare dal primo maggio al 31 ottobre 2015, ed è stato davvero importante per fare il punto sui tanti lavori in corso. Molti sono infatti i temi affrontati nel corso dell’Assemblea tenuta dal dott. Gennaro Ciaramella, delegato di giunta dell’area “Contenzioso Tributario”, dal Presidente della Commissione dott. Giancarlo Falco e dal Segretario dott.ssa Mariangela Selvante. Importante risultato della riunione è stato l’approvazione di un documento avente a tema il cosiddetto “Rinvio pregiudiziale”, analizzato sia con riferimento alla Corte Costituzionale che alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Tema davvero nuovo e, pertanto, molto complicato da analizzare. Tuttavia, grazie al grandissimo impegno dei dottori Marco Anesa, Roberto De Pascale, Matteo Feroci, Domenico Flagiello ed Andrea Ricci, in tempi brevissimi è stato possibile completare un primo documento di approfondimento sul tema. Il lavoro è disponibile in formato e-book già nel corso del Convegno Nazionale di Mantova, ed è dunque disponibile per tutti i colleghi. La Commissione, inoltre, ha già dato avvio a tre gruppi di lavoro, operativi nell’analizzare i diversi aspetti riguardanti le di- verse aree di competenza. In particolare vi è un gruppo di lavoro “Strumenti Deflattivi Contenzioso Tributario” la cui responsabile è la dott.ssa Tina Di Rienzo; il gruppo “Riforma del Processo Tributario”, il cui responsabile è il dott. Marco Cramarossa ed il gruppo “Rapporti con i Concessionari della Riscossione” il cui responsabile è il dott. Fabio Anatriello. I tre gruppi hanno già prodotto articoli pubblicati su ItaliaOggi e su altre testate web (MySolution.it e LeggiOggi.it) in cui sono stati approfonditi i diversi temi emersi dalla lettura dei decreti attuativi della Delega fiscale. In occasione del Convegno Nazionale è stata già convocata una nuova Assemblea, nella quale verranno pianificati i nuovi documenti da elaborare. La Commissione di Studio Processo Tributario all’EXPO Pa g in a 17 N um e r o 2 5 #UNIONEOBIETTIVOPREVIDENZA L’ U N I O N E AV V I A U N C I C L O D I C O N V E G N I IN TEMA DI PREVIDENZA DI CHRISTIAN GRAZIANI E TERESA ZAMBON . Teresa: Christian come ti sei avvicinato al tema della Previdenza? Christian: Ho sentito par- lare di Previdenza dei Dottori Commercialisti per la prima volta nel PRESIDENTE E SEGRETARIO COMMISSIONE CASSA UNGDCEC Christian Graziani — Presidente Commissione Cassa UNGDCEC 2004 in occasione di una Assemblea Nazionale dei Presidenti Unione alla quale partecipavo come neo Presidente della UGDCEC di Teramo, ricordo poi una successiva Assemblea dei Presidenti nella quale ci venne presentato il nuovo CdA della Cassa di chiaro stampo Unione. Prima in realtà, come la maggior parte dei colleghi giovani e meno giovani, mi ero disinteressato alla materia previdenziale, chiaramente sbaglian- do. Quindi è proprio grazie all’Unione che ho compreso l’importanza di avvicinarmi e di conoscere la nostra Previdenza e Assistenza. Da qui la decisione di organizzare a Teramo nel marzo del 2007 il Convegno Previdenza.Knos “Quale futuro previdenziale per i Dottori Commercialisti”, di partecipare alla Commissione di studio “Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti e Welfare dei Professionisti" dell’UNGDCEC durante la giunta “Carunchio” e nelle successive giunte, e ancora di candidarmi e diventare Delegato CNPADC per il mio Ordine nel quadriennio 2008-2012 e in quello in corso. Infine la decisione di accettare di buon grado, quale Consigliere della scorsa giunta UNGDCEC, la delega alla Previdenza per una parte del mandato. Grazie a queste esperienze mi sono costruito una “cultura previdenziale” che, a mio avviso, ciascun dottore commercialista, giovane e non, dovrebbe avere. Ho capito che, pur trat- tandosi di una materia complessa e sicuramente lontana dall’esercizio quotidiano della professione, sia necessario avere almeno dei rudimenti basilari in materia previdenziale e assistenziale perché si tratta del nostro futuro pensionistico ma anche del nostro welfare presente. Christian: E tu Teresa quando e come ti sei interessata alla Previdenza di categoria? Teresa: Nel 2008 mi si è Teresa Zambon — Segretario Commissione Cassa UNGDCEC presentata l'opportunità di entrare a far parte dell’Assemblea dei Delegati CNPADC per l’Ordine di Bologna: se prima mi ero rapportata alla Cassa solo per gli adempimenti richiesti, Pa g in a 18 N um e r o 2 5 #UNIONEOBIETTIVOPREVIDENZA L’ U N I O N E AV V I A U N C I C L O D I C O N V E G N I IN TEMA DI PREVIDENZA da allora è diventata un interesse per la categoria. Infatti, da lì a far parte della Commissione di Studio UNGDEC “Cassa di Previdenza e Welfare” il passo è stato breve, visto che già ero Presidente dell'Unione Giovani di Bologna. E' stato nella Commissione che ho approfondito le tematiche sia previdenziali che assistenziali. In particolare, come Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Progetti Assistenziali”, ho seguito l'uscita di due pubblicazioni, la prima di ricognizione e miglioramento dei trattamenti assistenziali già esistenti e la seconda di ulteriori proposte per nuove forme di welfare. Diversi nostri spunti sono stati condivisi e realizzati dall'attuale Consiglio di Amministrazione della CNPADC: oltre all’ampliamento dei trattamenti assistenziali preesistenti, la misura innovativa più significativa è certamente il Contributo a sostegno della Maternità, che oggi permette a tutte le neomamme di ricevere una mensilità in più di indennità di maternità, con una soglia minima attualmente pari Euro 1.715,00. ad Ma non ci fermeremo agli importanti risultati raggiunti, l’Unione continuerà ad essere di stimolo al Consiglio di Amministrazione per implementare ancora di più il welfare, vera sfida del futuro, che dovrà integrare la previdenza, fortemente ridimensionata dal calcolo delle pensioni con il metodo contributivo, e non si perderà occasione per supportare tutte le iniziative volte a migliorare non solo l’adeguatezza delle prestazioni, ma anche l’equità intergenerazionale. ________________ E’ opportuno quindi interessare e coinvolgere i giovani dottori commercialisti nelle tematiche della Previdenza e del Welfare di Categoria. La decisione del Presidente Segantini e della presente Giunta UNGDCEC di organizzare un “format di convegno” in materia di Previdenza da offrire a tutte le Unioni locali appare pertanto una scelta felice e lungimirante. Siamo lieti di comunicare infatti che, dopo il Convegno nazionale di Mantova, la nostra Commissione di studio avvierà sul territorio nazionale un ciclo di Convegni denominati “#UNIONEobiettivoPRE VIDENZA”, nel quale l’Unione vorrà informare e formare i colleghi, nonché avanzare le proprie proposte, con l’obiettivo di sensibilizzare e invitare gli Unionisti ad avvicinarsi alla materia e di contribuire alla diffusione della “cultura previdenziale” nella Categoria. Perché è importante interessarsi alla Previdenza fin dai primi anni di attività ed avere la consapevolezza che la pensione si costruisce gradualmente, durante l’intera vita lavorativa, e che i contributi versati non sono un costo, bensì un investimento sul nostro futuro. . Pa g in a 19 N um e r o 2 5 PROTOCOLLO: #54PADOVA APPUNTAMENTO A PADOVA PER IL PROSSIMO CONGRESSO NAZIONALE NELL’APRILE 2016 DI D AV I D E IAFELICE Si tratta di un regalo veramente importante, per i 25 anni di vita PRESIDENTE UGDCEC D I P A D O VA Davide Iafelice — Presidente UGDCEC di Padova dell’UGDCEC di Padova, poter accogliere i Colleghi Unionisti da tutt’Italia il 14-15-16 aprile 2016 al 54° Congresso Nazionale UNGDCEC sulla revisione legale dei conti. Un grande ed importante evento che nella primavera del 2016 vedrà moltissimi colleghi radunati a Padova per condividere contenuti di altissimo livello, fare networking e rafforzare lo spirito di appartenenza che contraddistingue la categoria professionale dei Giovani Commercialisti. Il tema della revisione legale dei conti, cruciale e di grande attualità per i Dottori Commercialisti, è ancora più sentito per Noi Giovani Commercialisti, poiché rappresenta uno snodo determinante per il Nostro Futuro Professionale. “Il commercialista è revisore” scrivevano due anni fa l’attuale e l’allora presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC, Pier Luigi Marchini ed Alessandro Lini, in tema di equipollenza tra gli esami di stato per l’iscrizione all’albo dei Dottori Commercialisti e per l’iscrizione al Registro dei Revisori Legali: un argomento sul quale l’Unione si è sempre economica del nostro Paese, accanto alle attività di controllo delle società, agli incarichi giudiziali, passando per la revisione degli enti locali, e che rafforza la reputazione del Commercialista come “utile al Paese”. Protocollo #54Padova è lo slogan che il Comitato per il 54° Congresso ha scelto non appena la Giunta nazionale ci ha affidato il compito di organizzare l’importante appuntamento annuale dedicato ai Giovani Ugdcec Padova espressa con forza e determinazione, per difendere la categoria dei Commercialisti da un “fuoco incrociato” che mina le basi della nostra professione. Così è la professione di Dottore Commercialista, soprattutto attraverso la revisione legale, a diventare protagonista nella vita Commercialisti italiani. È una grande soddisfazione personale e di tutto il Direttivo, soprattutto poiché la candidatura dell’UGDCEC di Padova è stata fervidamente sostenuta dal Comune di Padova, il cui sindaco è un collega iscritto dall’ODCEC, dalla Conferenza Permanente degli ODCEC del Triveneto e da tutte le UGDCEC del- Pa g in a 20 N um e r o 2 5 PROTOCOLLO: #54PADOVA APPUNTAMENTO A PADOVA PER IL PROSSIMO CONGRESSO NAZIONALE NELL’APRILE 2016 le Tre Venezie, e rappresenta il frutto di un profondo lavoro della squadra, l’UGDCEC di Padova, che in questi due anni di mandato si è rafforzata, dando vita ad un contesto di confronto politicoprofessionale improntato ai valori della lealtà, della fiducia, del confronto sereno e costruttivo, senza dimenticare il piacere della condivisione e dell’amicizia. Come dice il nostro Presidente nazionale, “questa è l’Unione!”. Si tratta di un impegno che tutti i colleghi del direttivo dell’UGDCEC di Padova stanno portando avanti con dedizione e passione: Franco Peres (vice-presidente), Elisa Goldin (segretario), Francesco Savio (tesoriere), Sergio Franceschetti (responsabile scientifico), ed i consiglieri Daniela Pavan, Luca Rigato, Stefania Varotto e Alessia Zantomio. Senza dimenticare che in questa “mission impossible” Protocollo #54Padova sono protagonisti anche altri colleghi, giovani e meno giovani, che stanno dando un contributo determinante per l’ottima riuscita del congresso! Il 14, 15, 16 aprile non mancate al congresso di Padova anche per scoprire le bellezze di Padova, una città ricca di storia e di arte, “capitale della pittura del trecento”, famosa per la piazza più grande d’Europa il Prato della Valle, l’Orto Botanico patrimonio dell’Unesco, un’Università tra le più antiche dell’occidente, fondata nel 1222, tra i cui docenti e studenti si annoverano Leon Battista Alberti, Galileo Galilei, Niccolò Copernico ed Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo; non a caso in un proverbio sugli abitanti delle città venete, i padovani sono definiti “Gran dotori”. For the great desire I had to see fair Padua, nursery of arts, I am arrived... and am to Padua Padova—54° Congresso Nazionale UNGDCEC come, as he that leaves a shallow plash to plunge in the deep, and with satiety seeks to quench his thirst. (Per il grande desiderio che avevo di vedere la bella Padova, culla delle arti, sono arrivato... ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di placare la sua sete) recitava William Shakespeare, come il grande bardo tanti illustri personaggi italiani e stranieri sono passati per Padova e sono rimasti innamorati della città in cui si respira l’illustre passato artistico, storico e scientifico. La “mission impossible” dell’UGDCEC di Padova e del Comitato Organizzatore del 54° Congresso Nazionale UGDCEC, è quella di far vivere a tutti i colleghi tre giornate indimenticabili, in cui l’elevato spessore scientifico dei contenuti professionali si fonda in un perfetto connubio con il piacere di stare insieme, alla scoperta delle bellezza della città, con il desiderio che ciascuno di voi porterà un’immagine, un profumo, un sapore, un suono della nostra splendida città nel regno dei ricordi sempre impressi. Pa g in a 21 N um e r o 2 5 L’AGENZIA DELLE ENTRATE ALLA RICERCA DEL “BUDGET PERDUTO” ANTONIO SOLLENA Gli uffici di Palermo dell'A- https://www.youtube.com/ filmato), perché è chiaro genzia delle Entrate sono watch?v=_41jx3RhcSs per che mettendo nero su da più di un paio d'anni “godere” di questi pochi bianco, davanti al giudice PRESIDENTE UGDCEC PALERMO impegnati a tutto spiano minuti di servizio giornali- l'Agenzia dovrebbe comun- stico. Nel caso specifico si que accettare che in parte tratta di un accertamento aveva riconosciuto le ra- diverso rispetto a quello da gioni studio di settore, ma l'at- Questo sarebbe il contrad- teggiamento è assoluta- dittorio mente simile, da nord a tale a garanzia del contri- sud: si parte da una base buente, indefettibile nella di maggior reddito accerta- formazione dell'atto ammi- to e (senza preoccuparsi nistrativo, tanto decantato più di tanto di esaminare il dalla nostrana massima caso specifico) si propone Corte, una riduzione che tiene che la Corte di Giustizia UE in una incessante opera conto comunque del risul- ha scritto fiumi di parole di delle tato a livello di “budget” sull'argomento negli ultimi imprese che non hanno che l'Agenzia vuole rag- tempi? Lo scontro dei prin- raggiunto giungere. Fin quando il cipi costituzionali con la “ricavo puntuale” da stu- contribuente sembra dura realtà sembra quello dio di settore negli anni “trattare” pare tutto ok, ma di un Boeing che si schian- che vanno dal 2009 al laddove non si mostra ta a velocità di crociera 2012. Duole constatare pronto all'adesione (cioè al con un muro alto 15.000 come ciò avvenga in ma- pagamento della somma metri; non meno basso niera a volte persino poco da dover corrispondere per sembra infatti quello eret- ortodossa, con dei metodi star tranquillo), ecco sentir- to dai funzionari quando che si discostano dal mo- si odono do di operare previsto da “Facciamo l'accertamento "archiviazione". E ciò addi- normativa, prassi e giuri- induttivo”, “Ma noi venia- rittura quando la pretesa sprudenza. Metodi non mo a controllare tutte le si basa solo sui dati dello molto dissimili da quelli annualità” e via dicendo. studio di settore e magari che tutta l'Italia ha ammi- Se viene chiesto di mettere il contribuente si è ampia- rato nel filmato andato in a verbale l'importo ridotto mente piazzato nell'inter- onda nella trasmissione che l'Agenzia sarebbe stata vallo di confidenza (nel televisiva gabbia” disposta a riscuotere, si quale tutti i valori di ricavo dell'emittente "LA7" rinve- riceve una risposta negati- hanno il 99,99% di proba- nibile su youtube: basta va (come potete notare nel bilità di verificarsi); cosa è DI Antonio Sollena — Presidente UGDCEC Palermo rastrellamento recarsi l'agognato “La all'indirizzo dire frasi del tipo: del contribuente. endoprocedimen- soprattutto la dopo parola la circolare 5/E del 2008 Pa g in a 22 N um e r o 2 5 L’AGENZIA DELLE ENTRATE ALLA RICERCA DEL “BUDGET PERDUTO” che sottolinea che le posi- dell'amministratore, ma sti accertamenti sono de- zioni all'interno di tale purtroppo ondivago stinati a soccombere di intervallo sono tendenzial- orientamento dei massimi fronte alla scure della giu- mente congrue? Un misti- giudici mette a rischio le stizia tributaria, almeno co arcano di cui s'ignora distribuzioni di compenso laddove questa faccia cor- la conoscenza pur nel senza precedente approva- rettamente il proprio dove- momento in cui materia- zione dell'assemblea. re. Lascia però perplessi lizza? Ben consci delle sentenze l'atteggiamento dell'Agen- Ma c'è di più! Benché il della Cassazione del 2009 zia delle Entrate che do- contraddittorio da studi di (26635-26636-26637- vrebbe contribuire al rilan- settore abbia come finali- 26638) e quindi di come il cio del paese scovando le tà quella di ricondurre il risultato dello studio non sacche di evasione ivi ce- risultato “standard” dello possa bastare, sic et sim- lata, mentre invece all'atto studio di settore alla si- pliciter, a reggere un avvi- pratico non fa che rincorre- tuazione del so di accertamento, gli re i budget, stimolare le realtà Uffici cercano inoltre di adesioni con metodi poco viene spesso utilizzato dai corroborare tale risultato cristallini, rivolgendosi a funzionari palermitani per con una serie di altri ele- chi può pagare una o due svolgere attività istrutto- menti “esterni”, utili a di- decine di migliaia di euro ria, in quanto vengono mostrare che il risultato (pur se rateizzando l'esbor- richiesti prospetti di rima- economico non potrebbe so, tra mille sacrifici), sotto nenze iniziali/finali, fattu- essere quello dichiarato: l'indifferenza re e contratti (al fine di ecco che dunque vengono (salvo rare eccezioni, co- scovare dei costi indedu- inseriti elenchi di beni im- me quella presentata so- cibili in quanto antiecono- mobili posseduti, di vetture pra) e della politica. E a chi mici e/o non di competen- o natanti, di contratti tele- importa se queste aziende za), addirittura persino i fonici persino di linee mo- tartassate domani chiude- verbali delle assemblee bili e via dicendo. A volte ranno i battenti, con perdi- dei soci in cui è stato deli- persino quando un nucleo ta per la collettività intera berato il compenso da familiare è dotato di un (Agenzia corrispondere all'ammini- reddito di compresa)? L'uovo, oggi, è stratore! Sappiamo che 60.000 euro, secondo l'A- servito: il budget è raggiun- nessuna norma in realtà genzia delle Entrate sareb- to! prevede della be anomalo possedere un presenza di tale delibera paio di immobili (oltre a assembleare al fine di quello di residenza) ed un dedurre (da parte della paio di autovetture. società) Va da sé che molti di que- specifica contribuente, in l'obbligo il compenso un complessivo dei delle media Entrate Pa g in a 23 N um e r o 2 5 ARTICOLI DALLE UNIONI LOCALI Usciamo dallo studio! La proposta formativa dell’UNGDCEC di Vicenza di Michele Tomasi (responsabile formazione UGDCEC Vicenza) DALLE UNIONI LOCALI L’incessante produzione normativa del legislatore, le sempre più articolate richieste della clientela, una crescente attenzione delle controparti istituzionali nelle attività di verifica e controllo sono solo alcune delle cause che rendono ormai imprescindibile un’attenta e continua attività di formazione ed aggiornamento da parte della nostra categoria. Purtroppo, la possibilità di dedicare parte del proprio tempo allo studio e all’approfondimento di tematiche professionali è sempre più limitata dalla necessità di eseguire quegli adempimenti da puri e semplici intermediari che lo Stato addossa al commercialista, così svilendo le nostre professionalità e annullando gran parte del valore aggiunto che le nostre competenze potrebbero apportare all’intero sistema produttivo nazionale. Tuttavia, con un ulteriore sforzo mentale ed organizzativo ai tanti già richiesti, è necessario che ogni professionista riesca a ritagliarsi un momento nella propria giornata di lavoro per leggere, studiare e confrontarsi con i propri colleghi. Perché questo momento è così importante? La risposta a questa domanda si può riassumere in questi quattro punti. L’aggiornamento professionale continuo è importante perché: permette di legare con un filo invisibile le competenze lavorative maturate da ciascuno di noi ogni giorno direttamente sul campo; soddisfa sia esigenze conoscitive di base, creando quella “cultura professionale” universalmente accettata all’interno della nostra categoria, sia esigenze specifiche e specialistiche, attraverso un accrescimento delle competenze su precise questioni professionali; mantiene allenata e dinamica la nostra capacità di ricercare soluzioni rapide ed efficaci alle problematiche sollevate dai nostri clienti; richiede di uscire dalla routine quotidiana, fatta di telefonate, email, documenti e colloqui con clienti, per interagire con altri professionisti e per scambiare esperienze e conoscenze, garantendo un arricchimento reciproco. Proprio su quest’ultimo punto Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Vicenza ha fatto leva per l’organizzazione di una serie di eventi indirizzati all’incontro ed al confronto tra colleghi. Sono nate così le “Serate del Martedì di Unione Giovani”, che si tengono, per l’appunto, ogni secondo martedi del mese: si tratta di incontri della durata di un’ora e mezza, con un taglio snello ed operativo, in cui giovani colleghi collaborano al fine di relazio- nare su temi professionali di stretta attualità, anche attraverso la presentazione di soluzioni pratiche o di “case history”. E’ un’occasione di aggiornamento fatto dai giovani e per i giovani: un format che, non solo nell’evidente rimando al nome, cerca di ricreare quell’atmosfera che si respirava nei primi incontri di formazione organizzati dall’Ordine berico, dove, oltre alle conoscenze professionali, si tramandava anche l’orgoglio di appartenere alla categoria dei Commercialisti. “Usciamo dallo studio” è stato il motto utilizzato per reclamizzare questa iniziativa, che ha sì nel momento puramente formativo il suo fondamento portante, ma che vuole essere anche un’occasione per approfondire le relazioni con i colleghi, cercando di dare nuova linfa vitale a quel sentimento di appartenenza ad un Ordine professionale come il nostro che, purtroppo, anche tra le giovani leve, sembra scemare. Nel corso della stagione 2014/2015 sono stati organizzati otto incontri formativi, con una ottima partecipazione in termini numerici, le cui conclusioni sono state riassunte in una serie di pubblicazioni su “Il Commercialista Veneto”, che ha fornito, assieme all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Vicenza, il proprio patroci- Pa g in a 24 N um e r o 2 5 DALLE UNIONI LOCALI nio agli eventi. Sono stati momenti di interessante confronto e approfondimento di questioni professionali e relazioni personali, con un dibattito che piacevolmente continuava anche al di fuori dell’aula, magari davanti ad un bicchiere di torcolato o ad un piatto di baccalà. Con l’arrivo dell’autunno, a Vicenza, ripartirà la nuova edizione delle “Serate del Martedì di Unione Giovani” con l’intento di “esportare” l’iniziativa anche al di fuori del territorio della provincia, collaborando con le altre sezioni locali dell’Unione per ampliare il raggio d’azione del nostro network professionale. Sarà anche l’occasione per festeggiare l’UNGDCEC di Vicenza, che ha raggiunto l’importante traguardo dei 25 anni di attività ed intende celebrare questa ricorrenza con un convegno che si terrà il giorno martedì 13 ottobre 2015 dalle ore 17 presso la Sala Convegni dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Vicenza e che avrà come argomento “Crisi economica e giovani professionisti. Considerazioni. Soluzioni”. Usciamo dallo studio, quindi. Stacchiamo gli occhi dallo schermo dei personal computer, tablet e smartphone almeno per un paio di ore al mese e cerchiamo di coltivare e accrescere le relazioni lavorative e personali attraverso un momento aggregante di formazione ed aggiornamento professionale che riesca anche a rinfocolare quel senso di appartenenza alla nostra categoria, sentimento che deve essere colonna portante dell’identità del nostro Ordine. Start up innovative - Il ruolo del commercialista di Alessandro Crispiciani (presidente commissione consulenza UGDCEC Roma) Ultimamente, con molta frequenza, in Italia viene utilizzato il termine “Start up” per definire un’azienda nella sua fase iniziale di vita, fondata prevalentemente da giovani imprenditori e caratterizzata dall’imprescindibile requisito dell’innovatività tecnologica. L’eco delle Start up di successo, proveniente nella maggior parte dei casi dalla Silicon Valley, si sta facendo sentire anche nel nostro Paese, con ottime potenzialità ma con notevole ritardo. Le istituzioni si sono mosse, infatti, solo nell’ultimo periodo, mostrandosi più attente e sensibili nel ridurre quel gap normativo che ci separa dagli altri mercati e nel favorire lo sviluppo di business giovani, dinamici ed innovativi. Il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 (legge 17 dicembre 2012, n. 221), con l’articolo 25 ha introdotto in Italia la normativa sulle cosiddette “Start up Innovative” (e sugli incubatori certificati). Tale insieme di misure ha inteso offrire alle imprese una nuova veste, che assegna loro i connotati per operare al meglio nell’era dell’economia digitale, anche attraverso agevolazioni fiscali, per le assunzioni, mediante il Work for Equity e gli altri strumenti finanziari partecipativi. Le Start up innovative sono state pensate, come detto, per i giovani e non solo, in- fatti si rivolgono a tutti coloro che si apprestano ad avviare un’attività d’impresa nel settore dell’economia digitale ed innovativa Un altro provvedimento normativo, il Decreto Legge n. 3 del 24 gennaio 2015 – meglio conosciuto come “Investment Compact”, convertito con modificazioni dalla Legge n. 33 del 24 marzo 2015 – ha introdotto, poi, la nuova figura delle PMI Innovative, ampliando, di fatto, la platea delle imprese a cui già erano destinate le agevolazioni per le Start up innovative; inoltre, sono stati previsti nuovi incentivi per tutte le Piccole e Medie Imprese vocate all’innovazione tecnologica. Nella defini- Pa g in a 25 N um e r o 2 5 DALLE UNIONI LOCALI zione di questo nuovo impianto normativo, va da subito rilevata l’incidenza riscontrata dalle già citate Start up innovative in relazione alla spinta che hanno stimolato nel nostro Paese alla “rincorsa” allo sviluppo tecnologico, su cui attualmente si è concentrata la politica nostrana. Le Start up e le PMI Innovative, dunque, per una nuova cultura d’impresa volta alla ricerca tecnologica, all’utilizzo di personale qualificato (anche di provenienza estera) e a nuovi scenari di finanza innovativa, a partire dal crowdfunding, che interessa trasversalmente tutti i settori produttivi, ivi compresi quelli più tradizionali. Avviare e condurre una Startup di successo, è attività oltre modo complessa e piena di ostacoli, ma rappresenta in ogni caso una importante occasione per avviare un’attività comunque innovativa e profittevole. Avere una buona idea è solo il primo passo, occorrono poi altri step necessari affinché essa possa prendere concretamente forma e rappresentare una vincente “idea di business”. Infatti, occorre porre in essere tutto quanto sia necessario affinché essa sia pronta per trasformarsi in un’azienda solida e di successo, con le giuste ed adeguate basi e le dovute competenze per poterla realizzare. Proprio per questa ragione, è fondamentale circondarsi fin da subito di persone con competenze diverse e tutte tese a far nascere e crescere una vera azienda. E’ impensabile, infatti, aprire una società senza il necessario supporto di un consulente professionista: un commercialista, un legale o un consulente aziendale. Fondare un’azienda comporta molti adempimenti burocratici, dalla costituzione alla gestione globale degli stessi (apertura partita iva, comunicazioni e autorizzazioni in Camera di Commercio, adempimenti contabili e fiscali). In questi casi, il commercialista deve essere in grado non solo di assolvere i citati adempimenti, ma essere un punto di riferimento per la realtà imprenditoriale. Deve essere in grado, pertanto, di costruire dei business model credibili, elaborare i pitch e le presentazioni dell’idea, costruire i budget e redigere il business plan, tutte attività indispensabili quando ci si rivolge all’esterno per raccogliere fondi e finanziamenti da destinare all’investimento. Alla luce di tutto quanto sin qui detto, è evidente la centralità del ruolo del Commercialista e delle attività professionali che può esercitare in favore di realtà nuove, innovative e con un evidente stimolo alla crescita. La Commissione di studio “Consulenza Aziendale” dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma, ha inteso realizzare una monografia dedicata proprio al tema delle Start up innovative, disponibile a breve sul sito dell’Unione di Roma. L’elaborato rappresenta un documento di orientamento per il professionista, nel quale vengono trattate tutte le tematiche relative alla identificazione e costituzione di una nuova Start up, nonché i successivi necessari passaggi per la sua realizzazione e per l’assistenza societaria, tributaria e finanziaria nel tempo. Si è ritenuto prevedere all’interno della monografia delle testimonianze pratiche di Start up italiane di successo, le quali hanno offerto un proprio contributo al lavoro. Il tema è oramai di grande attualità e la nostra professione non può sottrarsi a cogliere una così importante opportunità di crescita per tutti, laddove il “giovane commercialista” è chiamato a camminare al fianco del “giovane imprenditore” per un comune obiettivo di crescita dell’innovazione nel tessuto economico e culturale del nostro Paese. Pa g in a 26 N um e r o 2 5 L’UGDCEC di Taranto per un rilancio al fianco della città UGDCEC Taranto DALLE UNIONI LOCALI Anche UGDCEC di Taranto ha scelto di essere presente tra i principali attori sociali per dare il proprio contributo alla Città. Con le note vicende ILVA, oggi, con non poche difficoltà, la Città di Taranto è divenuta teatro di conciliazione tra produzione, ambiente e salute. Infatti, in questo particolare momento storico per la Città di Taranto, evidente è l’impegno che, istituzioni, ordini professionali, mondo accademico, studenti, aziende, sindacati, stanno mettendo al fine di individuare nuove prospettive occupazionali e di crescita. Pertanto, l’UGDCEC di Taranto è impegnata in questa impresa con serietà, passione e soprattutto, competenza, sempre aperta alla collaborazione, approfondimento e confronto nello spirito di centrare l’obiettivo. Quindi, bando all’improvvisazione nella certezza che solo il confronto ed il dialogo con le altre forze presenti potrà arricchire e migliorare le idee con visibili effetti positivi nel medio e lungo periodo. E’ proprio in tale ottica che si colloca, per esempio, l’ultima tavola rotonda organizzata proprio dall’UGDCEC di Taranto con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Taranto e dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, sul tema “Startup Innovative e Crowdfunding”, per come dichiarato dallo stesso Maurizio Maraglino, Presidente dell’UGDCEC di Taranto, “…è necessario anche sul nostro territorio avviare un dialogo aperto e costruttivo per conoscere possibilità di sviluppo e iter da seguire per lanciare e gestire startup innovative di successo”. L’intero territorio jonico ha la necessità di credere a nuove opportunità economiche che il mercato internazionale offre e, proprio qui, subentra il ruolo del professionista impegnato nel far conoscere ed utilizzare strumenti preziosi per il nostro tessuto economico, che spesso o si disconoscono o non si sa come utilizzarli. Oltretutto, in questo momento di grave congiuntura economica, l’ottica si è spostata proprio andando alla ricerca di strumenti alternativi al tradizionale credito bancario. Noi tutti abbiamo la convinzione che Taranto sia una città bellissima, con la fortuna di essere bagnata da due mari, un entroterra di grande valore e bellezza, con delle potenzialità economiche quindi altissime. A tal riguardo, giova evidenziare i primi risultati già visibili, frutto dell’impegno già profuso di rivalorizzazione della terra e delle sue ricchezze quali, pescaturismo, ittiturismo, masserie didattiche, passeggiate e percorsi finalizzati a mettere in evidenza le tipicità locali. Anche il comparto agricolo sta riconquistando un ruolo centrale nel futuro dell’economia del territorio jonico dopo essere stato trascurato per tantissimi anni, con risultati ampiamente dimostrati come, in ultimo, l’incremento di visitatori del padiglione PUGLIA alla Bit di Milano, i quali hanno manifestato apprezzamenti per i prodotti tipici pugliesi. Noi dell’UGDCEC di Taranto crediamo con convinzione che lo spirito di collaborazione intavolato tra istituzioni ed operatori, stia creando un modello operativo virtuoso in grado di programmare sviluppo condiviso, facendo nascere nuove idee e innovazione, sconfiggendo una lunga crisi e permettendo il riscatto ad una città che merita di vedersi nuovamente protagonista in un ambito territoriale bellissimo, tutto questo, con il fondamentale apporto del Giovani Dottori Commercialisti e con lo spirito Unione che ci contraddistingue. Perché l’Unione, non ci stancheremo mai di ricordarlo, fa la forza !!! Pa g in a 27 N um e r o 2 5 Il primo corso tutto nostro: l’Unione di Bergamo e la Scuola del Curatore fallimentare di Marco Anesa (membro Collegio Probiviri UGDCEC di Bergamo) DALLE UNIONI LOCALI Da tempo si discuteva l’organizzazione di corsi formativi, e in realtà diversi ne sono stati organizzati dall’UGDCEC di Bergamo, ma questo non è un semplice corso: è il NOSTRO corso, la NOSTRA Scuola del Curatore Fallimentare, realizzata con tanto impegno e sacrifici tra i mille impegni quotidiani, tra messaggi, telefonate e riunioni in fugaci pause pranzo, con il panino in una mano e la penna nell’altra. Tutto è iniziato quasi per caso, in uno dei tanti incontri del Consiglio Direttivo che cominciano sempre con le migliori intenzioni, con il classico “si potrebbe…”, ed eccoci qua, a distanza di qualche mese in partenza con un ciclo di otto incontri, organizzato di concerto con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo e con la Sezione Fallimentare del Tribunale di Bergamo. L’idea ha progressivamente preso forma ed in breve è stato organizzato il team di lavoro: con gli amici Andrea Berizzi, Paolo Rossi e Davide Rovetta (in ordine rigorosamente alfabetico) e con il coordinamento del Presidente Michela Pellicelli, è stato steso un indice di massima, via via perfezionato; sono stati quindi identificati e contattati i possibili relatori (Dottori Commercialisti, Avvocati, docenti universitari ed esponenti del Tribunale), esperti nelle specifiche tematiche e tutti operanti sul territorio, che hanno aderito con interesse alla nostra proposta. In parallelo sono state coltivate le relazioni con l’Ordine e con il Presidente e funzionari della Sezione Fallimentare, che hanno offerto il proprio supporto all’iniziativa. Senza ambizioni troppo specialistiche, ne è nato un corso pratico, di ampio respiro, completo e - a nostro avviso - ben strutturato, che si estende a tutte le fasi della procedura, dall’accettazione dell’incarico alla chiusura, non senza considerare gli aspetti più strettamente giuridici (quali azione revocatoria, contratti pendenti e reati fallimentari) e operativi (apposizione sigilli, erezione inventario, creazione casella pec, processo civile telematico, etc.). Si tratta di un corso “artigianale”, creato su misura per un Giovane Dottore Commercialista che si affaccia per la prima volta al mondo del diritto fallimentare ed ha bisogno di basi concrete, diverse dalle conoscenze accademiche apprese in anni di studio; uno strumento che vorrebbe stimolare i giovani a scoprire questo particolare ambito della professione e agevolarne l’avvio dell’attività, ovvero consentire riflessioni e approfondimenti a chi ha una maggiore esperienza, grazie anche allo spazio che sarà concesso al dibattito con i relatori, che trasferiranno ai partecipanti le esperienze acquisite in ambito professionale ed accademico. Nell’ultimo incontro, in particolare, dovremmo poter vantare la presenza del Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale Civile e Penale di Bergamo Dott. Mauro Vitiello; oggetto dell’incontro sarà la recentissima riforma del diritto fallimentare, e sarà molto interessante e utile per tutti sentire il suo punto di vista, soprattutto per quanto concerne le rilevanti novità in materia di concordato preventivo, destinate a stravolgere lo scenario attuale. Alla data odierna, e manca poco meno di un mese all’avvio delle lezioni, la Scuola del Curatore Fallimentare pare aver riscosso un notevole successo, tant’è che, sia per l’interesse generale verso la materia, sia per la qualità dei relatori, sia per il costo irrisorio dell’intero ciclo - che è reso possibile dall’attività pro bono dei relatori, che con l’occasione ringraziamo per la disponibilità -, gli 80 posti a disposizione sono praticamente esauriti. Pa g in a 28 N um e r o 2 5 Edilizia e Commercialisti: non solo Iva e reverse charge di Gabriele Molinari e Michele Lanzi (UGDCEC Parma) DALLE UNIONI LOCALI Tra i settori che hanno subito maggiormente la crisi si distingue quello dell’edilizia, che con il suo indotto rappresenta una fetta importante dell’economia italiana. Lo scorso 13 luglio 2015 l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha presentato il proprio rapporto “l'Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle Costruzioni”. Tra i numerosi dati forniti, quelli che colpiscono maggiormente riguardano gli effetti della lunga crisi: “il settore delle costruzioni ha perso 529.000 posti di lavoro (-26,7%), che raggiungono circa 800.000 unità considerando anche i settori collegati. Nel rapporto vengono però citati positivamente anche alcuni interventi che, insieme ad altri fattori esterni, stanno contribuendo ad allentare la crisi nel corso del 2015. Il settore di per sé presenta importanti peculiarità che, anche nell’ordinaria e classica consulenza fiscale, richiedono particolari e dettagliate competenze. Si prendano ad esempio le varie sfaccettature della cosiddetta “iva in edilizia”: molteplici variabili in conseguenza del committente, del tipo di prestazione e della contrattualistica. Ad inizio del 2015 si è poi assistito ad una vera e propria rivoluzione nell’applicazione del meccanismo del reverse charge, che ha ampliato considerevolmente il proprio campo di applicazione. Articolata è dunque anche la gestione delle detrazioni fiscali: numerose casistiche che spaziano dal 50% al 65%, oltre al bonus mobili, il tutto soggetto a continue modifiche e proroghe. A tutto questo si aggiungono strumenti e situazioni che per le imprese del settore possono rappresentare importanti mezzi per lo sviluppo o la ripresa dalla crisi, quali ad esempio le ATI o le reti di imprese, che permettono anche a realtà minori di essere maggiormente competitive sfruttando sinergie con altri soggetti. Per le imprese che operano nel ramo immobiliare, la difficoltà nelle vendite rappresenta senz’altro il problema principale. Per tale motivo risulta importante conoscere, e saper utilizzare, alcuni strumenti messi a disposizione dell’impresa o, spesso, direttamente del cliente finale. Si prendano ad esempio alcuni bandi regionali (es. Bando giovani coppie Regione E-R), il contratto Rent to Buy o il Fondo di garanzia per l’acquisto e ristrutturazione prima casa gestito dal MEF (il rapporto ANCE di cui sopra ne evidenzia l’efficacia riscontrata nei primi tre mesi di attività). Altra potenziale fonte di ricavi è rappresentata dagli appalti pubblici che sempre più spesso richiedono determinati requisiti per accedervi. Il rating di legalità (range da una a tre stelle), è un istituto che introduce un sistema premiale e, oltre che poter mettere in posizione privilegiata in sede di concessione di finanziamenti pubblici e di accesso al credito bancario, potrebbe permettere alle imprese che riescono ad accedervi di ottenere un punteggio aggiuntivo nella partecipazione alle gare d’appalto. Si evidenzia che uno dei requisiti che permette di ottenere più stelle sia l’adozione di un modello di organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/01, strumento che comunque di per sé mette al riparo la società da possibili conseguenze a causa di numerosi rischi tipici del settore (corruzione, sicurezza, ecc.). Per le aziende in difficoltà sono state introdotte importanti novità che, per impostazione e particolarità, vedono le imprese del settore edile come potenziali beneficiarie delle stesse. La crisi economica di questi anni ha spesso indotto molti imprenditori edili in difficoltà a cercare accordi di ristrutturazione dei debiti principalmente con le banche e non con la generalità dei creditori; spesso con scarsi risultati causa ostruzionismo da parte di alcune di esse, solitamente le meno esposte. Il D.L. 83/2015, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2015 n. 132, ha introdotto il nuovo art. 182-septies della Legge Fallimentare, prevedendo Pa g in a 29 N um e r o 2 5 DALLE UNIONI LOCALI due nuove discipline: gli accordi di ristrutturazione con intermediari finanziari e le convenzioni di moratoria. Tali nuovi accordi di ristrutturazione partono dal presupposto che le banche e gli intermediari finanziari aderenti all’accordo debbano vantare un credito verso l’impresa che sia almeno pari al 50% del totale del proprio indebitamento. Se l’impresa trova l’accordo con gli istituti di credito finanziari che rappresentano almeno il 75% dei crediti della categoria esso vincola anche gli istituti dissenzienti, fermo restando l’integrale pagamento dei creditori non finanziari dissenzienti (es. imprese fornitrici di beni e/o servizi). Il tribunale, fatte salve determinate verifiche tra cui il raggiungimento di un accordo con almeno il 60% dei crediti, procede all’omologazione dell’accordo di ristrutturazione del debito. Il cuore della manovra è quindi la sottrazione ai creditori finanziari, che vantano un credito di piccola entità, della possibilità di dichiararsi contrari ad operazioni di ristrutturazione concordate fra il debitore e la maggioranza dei creditori finanziari: contrarietà che molto spesso porta al fallimento dell’impresa. Come detto in precedenza, l’art. 182-septies della Legge Fallimentare, nei commi 5 e seguenti regolamenta le convenzioni di moratoria tra imprenditore e banche finanziatrici: l’elemento di maggior rilevanza è che l’accesso alla moratoria non è condizionato dalla prevalenza del debito bancario rispetto all’indebitamento complessivo. Si prevede ugualmente la possibilità di vincolare i creditori finanziari dissenzienti se si è proceduto ad una suddivisione in categorie omogenee, sia per posizione giuridica che per interessi economici, quando l’accordo è sottoscritto da almeno il 75% dei creditori appartenenti ad una determinata categoria. Tale omogeneità deve essere attestata da un professionista in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Fallimentare; la sua efficacia è immediata, senza necessità di omologazione da parte del Tribunale. La convenzione di moratoria può essere utilizzata, in base al grado di difficoltà in cui versa l’impresa, come istituto a sé stante, ma anche come “ponte” per arrivare a successivi accordi di ristrutturazione del debito. Concludendo, si può quindi affermare che l’edilizia necessita senz’altro di professionisti che in modo trasversale sappiano supportarla per risolvere problemi e coglierne le opportunità, aiutando le imprese ad orientarsi. Alla luce di quanto sopra esposto, il professionista può e deve avere un ruolo fondamentale per affiancare un settore così strategico per la nostra economia ad uscire dalla crisi, con la consapevolezza che tutto ciò richiede una forte preparazione, grande dinamismo e continui aggiornamenti. L’attività professionale nell’era della innovazione tecnologica Commissione stampa UGDCEC di Cosenza Da alcuni anni l’esercizio della professione è fortemente influenzata dall’esponenziale accelerazione della rivoluzione digitale che ha contribuito, in maniera “drastica”, allo svecchiamento delle tradizionali formule organizzative dei nostri studi. I polverosi scaffali contenenti faldoni, fascicoli, registri, fatture, formulari e quant’altro, sono stati sostituiti da hard disk, server, dvd, firme digita- li, caselle di posta elettronica e siti internet. In sintesi è cambiato l’approccio alla professione. Lontani, dunque, i tempi in cui i clienti aspettavano in fila nello studio, con le attuali tecnologie di comunicazione cambiano i rapporti con il tempo e lo spazio e di conseguenza si modifica radicalmente l’approccio tra il professionista e la clientela a favore di una concezione di essere ed avere tutto in tempo reale. Grazie alle reti telematiche è possibile scambiarsi ogni genere di messaggi, sia individualmente che in gruppo, partecipare a conferenze “on line”, condividere ed avere accesso illimitato ad informazioni pubbliche e private. In particolare i social network , quali facebook, linkedin, twitter, offrono enormi potenzialità in termini di Pa g in a 30 N um e r o 2 5 DALLE UNIONI LOCALI visibilità, favorita dalla mobilità della comunicazione resa possibile da dispositivi digitali quali smartphone e tablet. Il progresso tecnologico ci consente di dialogare con uno schermo attraverso cui dare consigli, acquistare prodotti e servizi, ricevere informazioni, frequentare corsi di formazione, etc., tutto a basso costo e in maniera assolutamente libera e senza limiti di distanza, tempo e volume. I benefici che si possono trarre sono moltissimi, in primis quelli del lavoro in mobilità, con la dematerializzazione e la semplificazione dei processi, nonché la possibilità di agire in tempo reale sulle opportunità che si manifestano in un mercato planetario con potenziali clienti che possono essere raggiunti ovunque. Essere, infatti, in relazione telematica con altri professionisti e persone comuni è sicuramente un modo per avvicinare persone che non si conoscono e dunque aumentare le possibilità di essere contattati da potenziali clienti o colleghi. Tuttavia non è vero che ciò non costa nulla. L’epoca dell’esasperazione tecnologica ha delle ripercussioni a dir poco singolari: le tecnologie infrangono le barriere dello spazio e del tempo, ma spersonalizzano. Lo sviluppo della telematica ha dato vita ad una trasformazione culturale senza precedenti. I rapporti interpersonali sono più sporadici, si parla sempre meno tra colleghi e con i clienti ci si scrive attraverso email, sms e chat, affidando all’informatica i messaggi e le comunicazioni che un tempo si scambiavano di persona. Si è determinato un significativo mutamento rispetto alla concezione tradizionale dell’attività professionale ma, forse, ci stiamo avventurando in una dimensione in cui questa continua corsa contro il tempo non sappiamo esattamente dove condurrà. E’ importante invece fermarsi a riflettere e conservare un corretto rapporto con la realtà per non spersonalizzare la professione, ponendo alla base del nostro operato il rapporto di fiducia col cliente. Lavoro, relazione, riorganizzazione delle conoscenze, riappropriazione del tempo, valorizzazione dell’autonomia della professione sono i punti di partenza irrinunciabili per recuperare il senso della realtà professionale. L’attività di lavoro autonomo è legata generalmente al c.d. intuitus personae, alle attitudini e capacità soggettive di chi la esercita, e solo in casi limite si dovrebbe giungere alla spersonalizzazione della stessa. Al riguardo, va ricordato che le prestazioni rese nell’ambito delle professioni intellettuali, possono formare oggetto solo del contratto d’opera ed essere pertanto regolate dalla relativa e peculiare disciplina prevista dal codice civile. In particolare, la prestazione deve essere eseguita personalmente, il compenso determinato secondo il criterio dell'importanza dell’opera e del decoro della professione, tenuto conto del rischio del lavoro svolto. Lasciamo ad altri soggetti in concorrenza con noi la possibilità di godere di una maggiore libertà contrattuale, anche se implicante una spersonalizzazione della prestazione e una retribuzione determinata secondo criteri di mercato. Non dobbiamo, né possiamo, mai perdere di vista l'importanza della relazione personale con il cliente, soprattutto in un’epoca caratterizzata dalla tecnologia e dalla alienazione del rapporto interpersonale. Oggi molta concorrenza ci proviene dalla rete ed è favorita dalle innovazioni tecnologiche, bisogna essere preparati, efficienti, veloci, senza mai spersonalizzare il rapporto fiduciario che è alla base del conferimento d’incarico professionale. Certo le tecnologie e l’informatica sono sicuramente un ottimo punto di partenza per creare un rapporto con il cliente, ma a patto di essere dallo stesso percepiti come professionisti informati, competenti, trasparenti, che non temono di mettere in rete la propria conoscenza e che non standardizzano il proprio agire. E’ dunque necessario riappropriarci della gestione diretta e della cura del rapporto col cliente. Dobbiamo trasmettere ai nostri clienti la convinzione che il suo “commercialista” sia innanzitutto un professionista e che quindi siano le sue capacità personali a fare la differenza e non la sua potenza tecnologica o informativa. Pa g in a 31 N um e r o 2 5 LE ATTIVITÀ LOCALI Viene qui riportato l’elenco delle attività formative svolte dalle Unioni locali da aprile 2015 fino a UNIONE LOCALE DATA DELLE UNIONI DESCRIZIONE EVENTO UGDCEC di Ancona 15 aprile - 3 luglio 2015 Corso "Curatori al 1° Incarico" UGDCEC di Barcellona Pozzo di Gotto Convegno: Il ruolo dell’Amministratore Giudiziario UGDCEC di Bergamo settembre 2015 25-09-2015 21/04/2015 Convegno: BILANCIO 2014 E Xbrl 4-06-2015 Convegno: LE NOVITA’ DI UNICO 2015 9-07-2015 Convegno: Dal documento digitale alla fattura elettronica: il ruolo del responsabile della conservazione negli studi professionali 24-04-2015 Convegno: Il modello cooperativistico: quali opportunità per i professionisti? Analisi del sistema fiscale, dell’apporto di lavoro da parte del socio lavoratore e del sostegno finanziario alle cooperative 21-07-2015 Convegno: Profili di deontologia professionale UGDCEC di Cagliari UGDCEC di Cosenza dal 14/04/2015 Percorso di avviamento alla professione al 09/2015 Ugdcec di Cosenza con odcec di Cosenza UGDCEC di Firenze 25-05-2015 Convegno: Agevolazioni pubbliche per le imprese e voluntary disclosure: uno sguardo al futuro UGDCEC di ForlìCesena 7-05-2015 UGDCEC di Lecce 27-05-2015 Incontro tecnico pratico su Bilancio in XBRL 19-06-2015 Convegno: Le imprese creative 4/5-09-2015 Salento (Ri)parliamone: identità e innovazione per il nuovo rinascimento della manifattura. 8-04-2015 Convegno: Responsabilità da reato delle imprese: il D.Lgs. 231/2001 28-04-2015 Incontro formativo: Bilancio 2014: il deposito in formato xbrl 28-05-2015 Incontro formativo: Unico 2015: persone fisiche e società di persone UGDCEC di Messina Convegno: Novità Unico 2015 Pa g in a 32 N um e r o 2 5 LE ATTIVITÀ LOCALI Viene qui riportato l’elenco delle attività formative svolte dalle Unioni locali da aprile 2015 UNIONE LOCALE UGDCEC di Modena UGDCEC di Napoli fino a settembre 2015 DATA (Ottobre 2014) – Maggio 2015 UGDCEC di Padova Convegno “La prevenzione delle liti col Fisco” 23-06-2015 01/04/2015 Seminario: I nuovi finanziamenti europei diretti ed indiretti per la Campania 2014/2020. CORSO: La formazione del Giovane Dottore Commercialista nei rapporti con il Tribunale: "IL CURATORE FALLIMENTARE" - II Edizione Seminario: La nuova disciplina fiscale delle società cancellate ed effetti processuali. Analisi delle ultime novità legislative e giurisprudenziali CONVEGNO: Antiriciclaggio: Novità normative, istruzioni applicative e casistiche operative per Professionisti e Notai CONVEGNO: Bilancio XBRL, novità e applicazioni pratiche CONVEGNO: Implicazioni del processo tributario nelle procedure concorsuali CONVEGNO: Cassa Previdenza: novità ed aggiornamenti CONVEGNO: Start-up innovative: aspetti giuridici, fiscali, aziendalistici ed esperienze applicative a confronto Master breve di aggiornamento composto da 8 incontri della durata di 4 ore ciascuno Convegno: Modello 2013: Un’opportunità per le PMI e per i professionisti 29-05-2015 27-03-2015 15-05-2015 22-05-2015 1-07-2015 Ottobre 2014Maggio 2015 24-04-2015 22-04-2015 UGDCEC di Pisa UGDCEC di Ragusa e Modica 30-04-2015 18-04-2015 21-04-2015 UGDCEC di Reggio Emilia UGDCEC di Rimini UGDCEC di Rovigo UGDCEC di Salerno fine marzo 2015 20-5-2015 18-09-2015 10-04-2015 8-05-2015 22-05-2015 24-09-2015 UGDCEC di Teramo UGDCEC di Udine DESCRIZIONE EVENTO Convegni nell'ambito dell'organizzazione del XVI Ciclo di incontri di Formazione Professionale organizzato unitamente all'Unione di Reggio Emilia (ed. 2014/2015) Convegno “Voluntary Disclosure – Aspetti controversi e questioni aperte 7-05-2015 UGDCEC di Parma UNIONI 27-05-2015 28/04/2015 UGDCEC di OlbiaTempio DELLE Convegno: Modello 730 e dichiarazione Precompilata Convegno: Cassa di Previdenza Dottori e Ragionieri Commercialisti: le ultime novità Convegno: Senza più Debiti! Come superare il sovraindebitamento Convegno: Gestire senza sanzioni i rapporti SICILIA-MALTA concluso il Corso per giovani curatori al primo incarico II concluso il Corso di aggiornamento professionale e tributario Convegno Regionale: Startup innovative: dall’idea all’impresa. Aspetti giuridici, fiscali e strumenti di finanziamento Convegno: Liquidazione estinzione e resurrezione: i nuovi interventi legislativi in tema di cancellazione di società Convegno: OIC e bilancio xbrl: novità ed applicazioni pratiche Convegno: Imprenditore, professionista e Reati Tributari Convegno: Le limited company di diritto inglese: profili fiscali e societari 29-05-2015 Convegno: Anatocismo e Usura , le criticità dell’indebito nei contratti bancari, aspetti sostanziali e processuali 2-04-2015 Convegno: La valutazione economica del cliente e gli strumenti di tutela del credito commerciale 22-04-2015 Sett./ott. 2015 Convegno: OIC e bilancio xbrl: novità e applicazioni pratiche Corso di revisione legale Pa g in a 33 N um e r o 2 5 LE ATTIVITÀ LOCALI Viene qui riportato l’elenco delle attività formative svolte dalle Unioni locali da aprile 2015 fino a settembre 2015 UNIONE LOCALE UGDCEC di Udine DESCRIZIONE EVENTO 2-04-2015 Convegno: La valutazione economica del cliente e gli strumenti di tutela del credito commerciale Sett./ott. 2015 28-04-2015 1-7-2015 UGDCEC di Vicenza UNIONI DATA 22-04-2015 UGDCEC di Venezia DELLE 14-04-2015 12-05-2015 22-09-2015 Convegno: OIC e bilancio xbrl: novità e applicazioni pratiche Corso di revisione legale Convegno: Processo civile telematico: aspetti pratici e problematiche riscontrate Convegno: Start-up innovative: aspetti giuridici, fiscali, aziendalistici ed esperienze applicative a confronto Convegno: L'utilizzo dei depositi fiscali e doganali nel commercio all'interno dell'UE Convegno: Il Modello 730/2015: novità, analisi e compilazione Convegno: L’analisi del sistema di controllo interno e la rilevazione dei processi aziendali N um e r o 2 5 Pa g in a 34 R A S S E G N A S TA M PA UN G D C E C Brevi. Nota integrativa in Xbrl, un altro adempimento. - Italia Oggi del 04 aprile 2015 UNGDCEC. Verso il 53° Congresso nazionale – Fiscal Focus 09 aprile 2015 Salerno: al via 53° Congresso nazionale dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti – salernonotizie.it del 13 aprile 2015 Il digitale per il business: i Giovani Commercialisti fanno da apripista per l'intera categoria - Ipsoa Quotidiano del 14 aprile 2015 Salerno: presentato il 53° Congresso nazionale dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti – salernonotizie.it del 14 aprile 2015 Al via a Salerno il Congresso Nazionale dei Giovani Commercialisti – salernonotizie.it del 15 aprile 2015 A Salerno il 53° Congresso nazionale dell’UNGDCEC – Eutekne.info del 15 aprile 2015 Evitare il rischio penale d'impresa: fondamentale il ruolo del commercialista – Ipsoa Quotidiano del 16 aprile 2015 Salerno, convegno Giovani Commercialisti: “Nuovo patto per legalità imprese e professionisti” - salernonotizie.it del 16 aprile 2015 Presenze record al Congresso Nazionale dei Giovani Commercialisti in corso a Salerno salernonotizie.it del 16 aprile 2015 UNGDCEC. Verso il 53° Congresso nazionale - Fiscal Focus del 16 aprile 2015 Dal fisco spazio ai consulenti – Italia Oggi del 16 aprile 2015 – di Raffaella Messina membro Giunta Ungdcec e Gianvito Morretta membro Comitato scientifico Fondazione Centro Studi Ungdc Commercialisti, fatturato stabile e iscritti in crescita – Italia Oggi del 17 aprile 2015 Segantini: «Pronti a scendere in piazza» - Eutekne.info del 17 aprile 2015 Commercialisti: sanzioni da rivedere – Il Sole 24 Ore del 17 aprile 2015 Commercialisti, un presidio di legalità – Il Mattino di Salerno del 17 aprile 2015 Longobardi: il ruolo del commercialista nell'attività di risk assessment aziendale – Ipsoa Quotidiano del 17 aprile 2015 Sganga: il diritto penale dell'economia nel bagaglio culturale dei commercialisti - Ipsoa Quotidiano del 18 aprile 2015 Viene qui riportata la Rassegna Stampa degli articoli pubblicati dall’UNGDCEC su quotidiani e riviste nazionali dal 4 aprile 2015 al 10 settembre 2015 N um e r o 2 5 Pa g in a 35 R A S S E G N A S TA M PA UN G D C E C Viene qui riportata la Rassegna Stampa degli articoli pubblicati dall’UNGDCEC su quotidiani e riviste nazionali dal Congresso Commercialisti: conclusi i lavori. 1000 professionisti a Salerno per 3 giorni salernonotizie.it del 18 aprile 2015 Dal Congresso nazionale le proposte dell’UNGDCEC – Eutekne.info del 18 aprile 2015 Nasce la Federazione Giovani Professionisti – Fiscal Focus del 20 aprile 2015 Al via la Federazione Giovani Professionisti Eutekne.info del 20 aprile 2015 Debutta la Fgp - Italia Oggi del 21 aprile 2015 Rassegna stampa Comunicato nascita Federazione Giovani Professionisti - del 21 aprile 2015 4 aprile 2015 Bilanci in Xbrl, inizio faticoso - Italia Oggi del 22 aprile 2015 - di Simona Bonomelli – Tesoriere Giunta UNGDCEC e Gustavo Desana – Presidente Commissione di Studio Revisione Legale - Coordinatore Regionale Piemonte 10 settembre 2015 Per i nulla osta c'è Startup Visa - Italia Oggi del 30 aprile 2015 - di Daniele Virgillito – Segretario Giunta UNGDCEC e Maurizio Maraglino Misciagna – Coordinatore Startup e Crowdfunding - Commissione Studi Finanza UNGDCEC Elezioni, l’Unione contro l’abbattimento del limite di mandati consecutivi - Eutekne.info del 05 maggio 2015 UNGDCEC. Più rispetto per vincolo mandati – Fiscal Focus del 05 maggio 2015 Incarichi no limits per i commercialisti - Italia Oggi del 05 maggio 2015 Antiriciclaggio, ancora oneri – Italia Oggi del 14 maggio 2015 - di Andrea Onori, Consigliere di amministrazione Fondazione Centro Studi UNGDC e Barbara Guglielmetti, Vice Presidente Giunta UNGDCEC Il tirocinio si fa in cancelleria - Italia Oggi del 28 maggio 2015 - di Emanuele Garozzo e Michela Bonini - Componenti Giunta UNGDCEC Raddoppio termini da rivedere - Italia Oggi del 04 giugno 2015 - di Raffaella Messina componente Giunta UNGDCEC e Daniele Giacalone - consigliere di amministrazione Fondazione Centro Studi UNGDC Rivedere la riforma del bilancio - Italia Oggi del 18 giugno 2015 - di Simona Bonomelli Tesoriere Giunta UNGDCEC - Delegata in materia di Bilancio e Revisione legale, Pier Luigi Marchini - Presidente Fondazione Centro Studi UNGDC e Andrea Onori - Consigliere di Amministrazione Fondazione Centro Studi UNGDC. al N um e r o 2 5 Pa g in a 36 R A S S E G N A S TA M PA UN G D C E C Processo tributario da rivedere - Italia Oggi del 02 luglio 2015 - di Gennaro Ciaramella Delegato di Giunta Processo Tributario e Fabio Anatriello - UGDCEC di Caserta - Membro Commissione Processo Tributario Nuovo futuro per la mediazione - Italia Oggi del 16 luglio 2015 - A cura della Commissione "Mediazione, Arbitrato, Riforma della Giustizia" UNGDCEC di Renata Carrieri e Silvia Chinellato Funzioni giudiziarie centrali - Italia Oggi del 23 luglio 2015 - di Pierluigi Pisani, Presidente Collegio dei Probiviri Giunta UNGDCEC - Delegato "Commissione Custodia e Amministrazione Giudiziaria di beni e aziende sotto sequestro" e Gianvito Morretta, Comitato Scientifico Fondazione Centro Studi UNGDC Mediazione tributaria da rifare Italia Oggi del 6 agosto 2015 - di Gennaro Ciaramella Delegato giunta commissione Ungdcec Processo Tributario * Giancarlo Falco Presidente commissione Ungdcec Processo Tributario ** Caterina Cicinelli Membro commissione Ungdcec Processo Tributario * e Ambra Fenni Membro commissione Ungdcec Processo Tributario - a cura della Commissione Ungdcec Processo Tributario IL PROFESSIONISTA - Essere creativi come maghi - Italia Oggi del 31 agosto 2015 Innovazione, strada obbligata - Italia Oggi del 10 settembre 2015 - di Simone Caprari Coordinatore UNGDCEC Emilia Romagna Viene qui riportata la Rassegna Stampa degli articoli pubblicati dall’UNGDCEC su quotidiani e riviste nazionali dal 4 aprile 2015 al 10 settembre 2015 Circonvallazione Clodia, 86 00195 Roma (RM) tel. 06 3722850 fax 06 3722624 E-mail [email protected] P.IVA 05356201003 CF 03367080151 Circonvallazione Clodia, 86 00195 Roma (RM) tel. 06 3722850 fax 06 3722624 E-mail [email protected] P.IVA 03703290274