Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti

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Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti
HP
Numero 25
Man tova,
1 ottob r e 2015
LA
SOMMARIO:
La bellezza dell’Unione
- di Fazio Segantini (Presidente
UNGDCEC)
1
1, 2, 3 …. Via al Convegno Nazionale UNGDCEC Mantova 2015! di Giovanni Chittolina (Presidente
UGDCEC di Mantova)
5
Multiculturalità di una professione
- di Michele Maria Rossini
(Coordinatore Regionale Lombardia)
7
Fondazione Centro Studi UNGDC: il
punto dopo (quasi) un anno di
attività - di Pier Luigi Marchini
(Presidente Fondazione Centro
Studi UNGDC)
9
Business e cultura: il commerciali- 12
sta è di nuovo protagonista — di
Alessandra Cambi (CdA Fondazione Centro Studi UNGDC)
Il tempo della cultura—di Irene 14
Sanesi (Presidente Commissione
di Studio “Economia della Cultura”
UNGDCEC)
La Commissione “processo tributa- 16
rio” all’EXPO - di Gennaro Ciaramella (Giunta UNGDCEC)
#UNIONEobiettivoPREVIDENZA
- 17
L’Unione avvia un ciclo di convegni
in tema di Previdenza—di Christian
Graziani
e Teresa Zambon
(Presidente e Segretario Commissione di Studio “Cassa di Previdenza” UNGDCEC)
Protocollo:
#54Padova
— 19
Appuntamento a Padova per il
prossimo congresso nazionale
nell’aprile 2016 — di Davide Iafelice (Presidente UGDCEC di Padova)
Altre notizie:
 L’Agenzia delle Entrate alla ricerca del
“budget perduto” - di Antonio Sollena
(Presidente UGDCEC Palermo)
 Articoli dalle Unioni Locali
 Attività delle Unioni Locali
 Rassegna stampa dell’UNGDCEC
B E L L E Z Z A D E L L ’UNIONE
La bellezza dell’Unione
siete Voi, siamo tutti
quanti noi che, nonostante scadenze ed
adempimenti sempre
più rocamboleschi, confluiamo almeno un paio
di volte all’anno in qualche bel posto d’Italia
per confrontarci, aggiornarci e, perché no, divertirci!
La bellezza dell’Unione
sta nell’essere sempre
a fianco dei colleghi nel
cercare di trovare una
soluzione ai tanti problemi che affliggono la
nostra categoria provando a tracciare insieme un percorso che ci
traghetti verso il futuro
della professione.
La strada non è facile,
le resistenze al cambiamento sono forti, ma
stiamo provando ad
incidere sulle decisioni
che ci riguardano. Decisioni troppo spesso prese da governi o istituzioni di categoria distanti, troppo distanti
dalla base che noi, invece, ci sentiamo di
rappresentare.
La bellezza dell’Unione
è il confronto, sempre
franco, propositivo, serrato e a volte duro con i
vertici della nostra categoria. Non ci stancheremo mai di portare avanti i nostri principi e le
Il Presidente UNGDCEC - Dott. Fazio Segantini
nostre battaglie perché
riteniamo, al di là dei
termini scelti per esternare il nostro dissenso,
che siano principi giusti
che, se applicati, permetterebbero alla nostra categoria di diventare, o meglio ritornare
ad essere, una professione di riferimento per
istituzioni e società civile.
Mi riferisco in particolare alla questione del
limite dei mandati negli
incarichi istituzionali,
ma anche alle altre battaglie che da sempre ci
contraddistinguono.
Questa professione ha
bisogno dei giovani e
quindi riteniamo che di
più debba essere fatto
per loro.
Stiamo guardando con
attenzione il progetto
portato avanti dal nostro Consiglio Nazionale sulle Scuole di Alta
Formazione, vigilando e
ponendoci anche con
spirito critico.
Siamo consci dell’importanza della formazione per poter essere
competitivi in un mercato complesso e saturo come il nostro, ma
siamo anche certi che
ci sia necessità di una
formazione moderna
innovativa e flessibile
non di una nuova
“gabbia dorata” dove
chiuderci dentro.
Leggiamo per altro che
per poter legittimamente spendere il titolo di
“specialista” che deri-
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LA BELLEZZA DELL’UNIONE
verebbe dalla frequentazione dei corsi delle
Scuole di Alta Formazione serviranno apposite
modifiche al 139, ovvero la norma a base della nostra professione.
Ecco, riteniamo che il
139 sia sicuramente da
rivedere e riformare in
molte altre parti prima
di questo, e che sia invece più importante
prevedere norme chiare
che regolino le nostre
istituzioni prima di andare ad appesantire la
formazione dei giovani
che già trovano fin troppe barriere per affermarsi nella professione.
Proprio nell’intento di
agevolare i tirocinanti e
i giovani colleghi l’Unione Nazionale ha stipulato nel maggio scorso
una convenzione con
Astalegale.net che permette ai giovani futuri
Commercialisti di collaborare presso le cancellerie dei Tribunali, in
forma retribuita, in modo da acquisire importanti professionalità e
capacità.
Sempre nell’ottica di
favorire e sostenere
l’attività dei giovani colleghi l’Unione si è fatta
portatrice di alcune proposte, fatte al nostro
Consiglio Nazionale,
per l’utilizzo dell’ingente avanzo di gestione
che era maturato durante il lungo e triste
periodo del commissariamento.
Proposte volte ad incentivare la fase di
start up dello studio e
l’aggregazione, a creare
un fondo di garanzia a
favore dei colleghi e a
fornire nuovi strumenti
per la professione.
Questo secondo noi
significa stare accanto
ai giovani e sostenerli,
e per questo ci aspettiamo l’appoggio di tutte le istituzioni della
categoria anche perché, come dicevo
poc’anzi, le sfide sono
molte, i cambiamenti
sono rapidi e gli attacchi continui. Solo lavorando insieme costruiremo un futuro.
Tra le tante tematiche
su cui dobbiamo vigilare e prendere una posizione, molte delle quali
saranno anche trattate
nel corso di questa giornata con le illustri personalità che abbiamo
l’onore di ospitare, mi
volevo soffermare un
attimo sulla questione
antiriciclaggio.
Continua, infatti, a destare forte preoccupazione la crescente invasività di questa normativa nei confronti dei
professionisti.
Dell’irragionevolezza
dei controlli sugli adempimenti formali negli
studi professionali si è
parlato già tanto, nondimeno l’argomento resta
attuale sia a causa del
crescente numero delle
ispezioni, sia per la recente querelle legata
all’applicabilità degli
obblighi antiriciclaggio
nella procedura di voluntary disclosure. L’atteggiamento assunto in
quest’ultima circostanza dalle istituzioni, che
ancora una volta colmano le lacune interpretative di una norma
silente
imponendo
l’applicazione degli obblighi antiriciclaggio
“senza se e senza ma”,
dimostra come il disegno preciso sia quello
di utilizzare la legge
antiriciclaggio non solo
per le corrette finalità
che dovrebbero esserle
proprie, ma anche allo
scopo di ottenere dai
professionisti il maggior
numero di informazioni
possibili su reati diversi
dal riciclaggio.
Per questo motivo la
questione relativa alla
segnalazione dei reati
fiscali, finora affermata
solo in via interpretativa, deve oggi essere
affrontata con urgenza,
considerata l’introduzione del reato di autoriciclaggio nell’ordinamento penale e le indicazioni del legislatore
comunitario che impongono l’inserimento dei
reati tributari tra i reati
presupposto del riciclaggio.
In tal senso diviene fondamentale monitorare
il recepimento della
quarta direttiva antiriciclaggio, al fine di evitare quella che appare
una conseguenza ineluttabile, vale a dire
l’imposizione – questa
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LA BELLEZZA DELL’UNIONE
volta in via legislativa e
non interpretativa –
dell’obbligo di segnalare tout court tutti i reati
tributari, ogni qualvolta
agli stessi siano associabili condotte di riciclaggio (e molto più frequentemente di autoriciclaggio) da parte del
cliente. Infatti, ove il
legislatore ancora una
volta dovesse recepire
in modo troppo “ampio”
le indicazioni comunitarie, non resterebbe che
rassegnarsi: il ruolo che
ci è stato affidato è
quello di meri “portatori
di
informazioni”,
nell’ambito di uno scenario complessivo che
prevede scambi sempre più serrati tra le
amministrazioni fiscali
e le autorità antiriciclaggio.
Il che, francamente, è
inaccettabile.
Ma ritorniamo a parlare
della Bellezza, sì, la
bellezza!
Perché in questa due
giorni questo, di fatto
sarà il tema delle discussioni.
Cultura ed Economia,
due mondi a lungo distanti. La cultura, massima affermazione di
valori collettivi, contro
l’economia, da sempre
guidata da interessi
individuali; Creatività e
fantasia contro la
“scienza triste” come la
definiva Thomas Carlyle.
Come si congiungono
questi due mondi?
Beh, innanzi tutto voltandosi indietro e guardando la nostra storia.
Il patrimonio artistico e
culturale che abbiamo
ereditato dal nostro
passato aveva, a quei
tempi, un fine economico/politico, ovvero quello di mostrare la forza e
la supremazia di chi era
in quel momento al potere.
L’investimento in arte,
in cultura, in bellezza a
quel tempo aveva questo fine.
Quando il re di Inghilterra si rese solvibile presso le grandi banche
Fiorentine queste reagirono investendo non in
terreni, ma finanziando
opere d’arte come la
cupola del Brunelleschi
perché l’economia della
bellezza poteva essere
finanziariamente e politicamente più redditizia
delle rendite tradizionali.
Cultura ed economia ai
nostri giorni rimangono
due realtà piuttosto
separate, con la conseguenza che il binomio
spesso si declina sola-
mente in vista di un
aumento dei ricavi derivanti da non meglio
s p e c i f i c a t e
“valorizzazioni”.
Il mondo della cultura
ha iniziato ad esplorare
nuovi sentieri, dimostrando che può esistere e vivere anche senza
l’assistenza pubblica
che per lungo tempo
l’ha finanziata e che la
creatività meglio si sviluppa attraverso processi condivisi e connessioni ramificate.
L’economia al contempo sta cambiando, ne
siamo tutti pienamente
coscienti, il modello
economico che ha dominato fino a pochissimo tempo fa sta lasciando spazio ad un
nuovo modello dove la
razionalità verrà sostituita con la ragionevolezza e la crescita incondizionata con quella
sostenibile.
Ma vediamo un po’ di
dati per capire la dimensione di quanto
andremo a trattare:
la filiera culturale, quindi non solo arte e storia, ma anche moda,
cibo, arti visive, architettura e design, produce in Italia circa 79 miliardi di valore aggiunto,
circa il 5,5% della ricchezza prodotta nel
nostro paese.
Se a questi aggiungiamo il valore aggiunto
prodotto dagli altri settori
dell’economia
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LA BELLEZZA DELL’UNIONE
“attivati” dal settore
creativo/culturale (il
turismo, tanto per fare
un esempio) si arriva a
227 miliardi di Euro
ovvero il 15,6% del PIL
Ogni euro prodotto dalla cultura ne produce
altri 1,7 in altri settori!
Ma si può e si deve fare
di più!
Il nostro paese è inimitabile in quanto a cultura, qualità, conoscenza
e innovazione; abbiamo
più siti inseriti dall’Unesco nella lista dei patrimoni dell’umanità di
qualsiasi altro paese, e
questa eredità rappresenta non solo il nostro
glorioso passato ma
soprattutto il nostro
futuro.
Abbiamo bisogno di
una politica Nazionale
che aiuti la valorizzazione del patrimonio e che
faccia della cultura uno
dei motori del modello
di sviluppo economico.
Dobbiamo offrire servizi
culturali che rendano
ancora più fruibili i beni
artistici, non soltanto
rendendo accessibili
musei, monumenti e
biblioteche, ma inventando e qualificando
una serie di servizi che
ne favoriscano un completo godimento, che
forniscano, cioè, informazione, comunicazione, trasporti, ricettività
turistica e quant’altro.
Esaminare quindi la
complessa ricchezza
del sistema culturale
dal nostro punto di vista, ovvero dal punto di
vista della professione
economico/ contabile /
giuridica può aiutare a
concepire efficaci modalità gestionali di un
settore che purtroppo
rimane ancora antiquato e renitente all’innovazione.
Affrontare questi temi
non è un rischio, ma
un’opportunità!
L’opportunità di collegare il bello del passato
con il dinamismo del
futuro per accrescere il
benessere di tutti!
Questi giorni di confron-
La Giunta UNGDCEC a Bergamo
to serviranno proprio a
mostrare le potenzialità
di questo settore anche
per la nostra professione, e a mettere sul tavolo alcune proposte e
idee per creare Valore
con la cultura.
Un ringraziamento speciale va all’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Mantova, al
suo presidente Giovanni Chittolina, a tutto il
suo direttivo, e a Stefano Ruberti, componente di giunta indigeno,
che ci hanno permesso,
con tanta fatica e dedizione, di sviluppare
questi temi in uno degli
scenari più appropriati,
la splendida città di
Mantova, ricca di storia
e di arte… proprio uno
di quei siti patrimonio
dell’umanità nella lista
dell’Unesco di cui dicevamo prima.
Grazie di cuore Ragazzi
Grazie a tutti voi!
Non mi rimane che auguravi, augurarci buon
lavoro e godiamoci tutti
insieme la bellezza
dell’Unione!
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N um e r o 2 5
1, 2, 3...VIA
NAZIONALE
DI
G I OVA N N I
CHITTOLINA
Cari colleghi ed amici
Unionisti,
i motori rombano, l’adrenalina di tutto l’equi-
PRESIDENTE
UGDCEC DI
M A N T O VA
Giovanni Chittolina —
Presidente UGDCEC di Mantova
paggio è alle stelle ed il
1 Ottobre alle ore
15.00 lo starter sancirà
il via del Convegno Nazionale UGDCEC che si
terrà a Mantova.
Come in una corsa automobilistica, ispirata a
quelle del magnifico
Tazio Nuvolari, il Comitato Organizzatore ha
percorso ad una ad una
tutte le “prove speciali”
per raggiungere l’ambizioso traguardo di portare nella piccola e
splendida Mantova un
evento di una così grande portata: il Convegno
Nazionale UGDCEC.
Una lunga corsa di regolarità che talvolta ha
preso le sembianze di
un rally: i cronometri
alla mano, le lotte contro il tempo, le criticità
e gli imprevisti, che però, grazie alla passione,
all’entusiasmo, all’impegno,
all’affidabilità
dei mezzi, al supporto
di tutta la squadra e dei
AL CONVEGNO
U N G D C E C M A N T OVA
partner
professionali
sono tutti volti positivamente fino a trasformarsi “di tappa in tappa” in conquiste e risultati concreti, fino alla
linea d’arrivo.
Ritengo che siano state
proprio la voglia di affrontare questa sfida,
questa corsa di squadra, il sentirsi davvero
parte fondamentale di
un ingranaggio che gira, di un gruppo coeso
e con un obiettivo comune ciò che ha determinato la motivazione,
ha acceso ed ha tenuto
al massimo regime tutti
gli elementi propulsivi
dell’evento ovvero le
persone coinvolte direttamente ed indirettamente nella lunga corsa dei lavori del Comitato Organizzatore, la nostra squadra, che colgo
l’occasione per ringraziare di cuore.
Lo “spirito Unione” è
stato la nostra ispirazione ed il leitmotiv di tutta la dinamica evolutiva
della realtà che abbiamo cercato di creare
per il Convegno Nazionale e che ci auguriamo
di riuscire a trasmettere attraverso il massimo coinvolgimento di
tutti i partecipanti sia
durante i lavori congressuali sia durante le
serate.
“L’input per creare nuovo valore”: valore alla
professione del Dottore
Commercialista, valore
per i colleghi che auspichiamo possano acquisire nuove specificità
2015!
ed allargare i propri
orizzonti, valore per le
istituzioni e per le imprese. “Valore alla Cultura” a 360°, che Noi,
commercialisti in movimento, dinamici, sempre in corsa, ambiziosi,
determinati, possiamo
poi trasmetterci l’un
l’altro e trasmettere al
di fuori di Noi.
L’esperienza
stessa
dell’organizzare il Convegno Nazionale ci ha
confermato di essere
certamente, tra le professioni, la più esposta
alle dinamiche socioeconomiche, ai cambiamenti istituzionali ed al
mercato, così ampio ed
in una così incessante
evoluzione. Noi siamo
trait d’union di settori
Mantova — Tazio Nuvolari
ed aspettative, delle
diverse prospettive di
un sistema complesso:
quello dell’economia e
della cultura in senso
lato.
L’insegnamento
che il gruppo ne ha tratto è stato certamente la
possibilità, l’opportunità che quotidianamente
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N um e r o 2 5
1, 2, 3...VIA
NAZIONALE
ci è data: di investire.
Investire su se stessi,
investire sui valori in
cui si crede, investire
sui progetti, investire
sulla cultura dell’individuo e della Categoria
sia in termini di conoscenza e, perché no, di
immagine.
Ed è qui che colgo l’occasione per ringraziare
anche chi ha investito
su di Noi: l’Unione Nazionale Giovani Dottori
Commercialisti
ed
Esperti Contabili, la
Fondazione Centro Studi UNGDCEC, l’Ordine
dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Mantova, la
CCIAA di Mantova, le
istituzioni quali Comune
e Provincia di Mantova
patrocini dell’evento, i
numerosi sponsor a
livello sia nazionale che
locale e ultimo ma non
Mantova: 1, 2, 3...Via!
AL CONVEGNO
U N G D C E C M A N T OVA
meno importante la
Segreteria Organizzativa IPSOA.
Fiducia, sostegno, intersezione e scambio, passaggio di staffetta, coinvolgimento e partecipazione sono stati i pilastri del nostro paradigma del progettare un
Convegno Nazionale in
tema “Valore alla cultura. La professione tra
arte, business, creatività, start-up”: un evento
che speriamo consentirà di creare e fruire tutti
insieme di nuova cultura e nuove relazioni.
L’augurio
conclusivo
quindi è che il Convegno Nazionale di 1,2,3
Ottobre 2015 possa
rappresentare per tutti
noi colleghi ed amici
un’importante
tappa
dell’inesauribile corsa
automobilistica
della
2015!
Mantova - statua di Virgilio
carriera e della vita professionale, durante la
quale ci si possa fermare a “seminare” nella
fertile campagna mantovana, qualcosa che
risulterà florido nel tempo, che alimenti a sua
volta nuovi campi e
nuovi territori, aggiungendo nuova cultura ad
una trasformazione di
cui non si è meri spettatori, ma ispiratori.
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N um e r o 2 5
MULTICULTURALITÀ DI UNA PROFESSIONE
DI
MICHELE
MARIA
ROSSINI
Impossibile
programmare un viaggio a Man-
COORDINATORE
REGIONALE
LOMBARDIA
Michele Maria Rossini —
Coordinatore Regionale
Lombardia
tova e non rimanere
sedotti dalla rapida successione di avvenimenti accomunati dalla pervasività della cultura a
tutto tondo. Solo per
citare i più recenti, ricordo il Festivaletteratura e il Gran Premio
Nuvolari. Ma quello che
ci apprestiamo a vivere
è il nostro appuntamento, il nostro contributo
al tema della cultura e
perché no, un regalo a
noi stessi! Anche l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti
Contabili si inserisce,
pertanto, nel contesto
con un tema che si fonda sul passato, descrive il presente e delinea
il futuro.
"Valore alla Cultura. La
professione tra arte,
business,
creatività,
start-up".
La Lombardia, compiaciuta per l’entusiasmo
e dedizione dei suoi
giovani rappresentanti
di Mantova, alle prese
con l’organizzazione di
un unicum nell’universo culturale esprime
sincera gratitudine; come Varese nel 2009
ora anche Mantova fa il
suo ingresso nelle
“capitali” dell’Unione!
Lo fa nell’ambito che le
è proprio, quello della
cultura, per l’appunto.
I lavori del coordinamento lombardo dell’ultimo anno si sono così
arricchiti dell’entusiasmo emanato dagli
unionisti coinvolti in
questo fantastico viaggio nell’arte e archeologia mantovana. Ritengo
oggi un privilegio l’aver
potuto assistere alla
formazione di questo
evento attraverso la
passione e la dedizione
degli amici di Mantova.
L’UGDCEC di Mantova e
il Comitato organizzatore, condotti dal Presidente Giovanni Chittolina, hanno fortissima-
perché forse mai prima
d’ora l‘universalità e
trasversalità della materia trattata abbraccia
e coinvolge Istituzioni,
professionisti ed imprese in un caleidoscopio
di sfumature. Per la
verità il fattore di successo consta proprio in
questo: scorrere un programma dove si associa la cultura propriamente detta ad espressioni proprie del settore
economico (creazione
di valore, ruling, autofinanziamento,
startup…) rappresenta una
scommessa che vale la
pena
di
azzardare
quando è in gioco la
rivisitazione lungimirante in chiave innovativa
di una risorsa che si
crede statica e propria
del passato.
Inutile cercare di esprimerne una definizione.
Quel che è certo è che
la cultura per essere
Coordinamento Regionale Lombardia
mente voluto condividere con tutti le risorse
della loro terra. Tutti nel
vero senso della parola
tale deve mantenersi
viva, evolversi o più propriamente nell’accezione che ci interessa da
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N um e r o 2 5
MULTICULTURALITÀ DI UNA PROFESSIONE
vicino, “innovarsi”.
Anche per il giovane
commercialista che ha
assistito ad un evoluzione
multidisciplinare
della professione, da
più parti avversata, è il
momento di guardare
al mondo della cultura.
Si rende necessaria
una presa di coscienza
del nostro ruolo e una
rilettura dello stesso in
chiave
multiculturale
non solo al servizio
dell’economia dell’impresa, dunque, ma anche della cultura propriamente detta.
La creatività del commercialista diventi, a
sua volta, un “input
strategico per produrre
nuova cultura”, in una
staffetta condivisa con
istituzioni ed imprese
private ma dove il premio non sia rappresentato solo dalla solita
ipocrita quanto precaria
convivenza tra co-attori
bensì dal rispettoso
equilibrio dinamico tra
co-protagonisti uniti nel
mantenere sempre più
viva ed evoluta la nostra cultura.
Coordinamento Regionale Lombardia
Presidente UGDCEC Mantova e Coordinatore Lombardia
Un sincero grazie all’Unione di Mantova.
Coordinamento Regionale Lombardia
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N um e r o 2 5
F ON DAZIONE C E NTRO ST UDI UN GD CEC:
I L P U N T O D O P O ( Q UA S I ) U N A N N O D I
ATTIVITÀ
DI
PIER LUIGI
MARCHINI
Cari Unionisti, ormai il
convegno di Mantova è
PRESIDENTE
F O N DA Z I O N E
CENTRO
STUDI
UNGDC
Pier Luigi Marchini —
Presidente Fondazione Centro
Studi UNGDC
alle porte. Ciò significa
che siamo quasi giunti
al termine del primo
anno del nostro mandato in qualità di membri
della Fondazione e, nello specifico, del mio
mandato in qualità di
Presidente. L’emozione
che mi aveva accompagnato nello scrivere
l’articolo pubblicato nel
numero di Tribuna
Knos in occasione del
convegno di Salerno ha
lasciato spazio progressivamente all’impegno
che, unitamente agli
altri membri del Consiglio della Fondazione,
abbiamo profuso al fine
di procedere in modo
concreto e determinato
verso gli obiettivi che ci
siamo prefissati all’inizio del nostro mandato
nel dicembre dello scorso anno. Mi riferisco, in
particolare, all’attività
svolta nella definizione
di contenuti e relatori
dei Corsi di formazione
che la Fondazione ha
strutturato: i “format”
individuati saranno disponibili per tutte le
Unioni locali che ne faranno richiesta, a partire
dal prossimo novembre
2015. Ricordo che le
discipline
dell’attività
formativa che verranno
affrontate nei Corsi sono
state identificate analizzando le risposte ai questionari inviati ad inizio
anno, al fine di coinvolgervi nell’individuazione
delle aree tematiche e
degli argomenti di maggiore interesse, avviando così una consultazione della “base” degli
unionisti che a nostro
parere costituisce un
aspetto imprescindibile.
diversi ambiti di attività.
I Corsi verranno ufficialmente presentati a
Mantova all’Assemblea
dei Benemeriti di sabato
3 ottobre 2015, con la
possibilità di essere
operativi per l’organizzazione degli stessi presso
le singole Unioni già dal
mese di novembre. I
Consigli direttivi locali
potranno richiedere direttamente all’indirizzo
e-mail della Fondazione,
al suo Presidente o al
referente del singolo
corso informazioni specifiche e maggiori dettagli sullo stesso. Nella
tabella che segue riepilogo in forma schematica i Corsi proposti, nonché le relative caratteristiche e i referenti di
ciascuno di essi.
La maggior parte dei
Corsi sono stati strutturati prevedendo una versione “breve” (composta
in media da 4 moduli) e
una
versione
“lunga” (composta in
media da 9 moduli). Le
lezioni si svilupperanno
in mezze giornate formative, con la presenza di
relatori prevalentemente
“unionisti”, attenti a sviluppare i contenuti con
un taglio prettamente
pratico, rivolto ai giovani
colleghi che vogliano
iniziare a cimentarsi nei
L’Assemblea dei Benemeriti
rappresenterà
inoltre l’occasione per la
presentazione della prima Circolare emanata
dalla Fondazione, predisposta sul tema: “Nuove
PMI Innovative - Requisiti e Agevolazioni”. Si
tratta di una circolare di
carattere
“operativo”,
ossia di una Circolare
che vuole essere di ausilio alla soluzione di questioni pratiche della professione; a breve vedrà
la luce anche la prima
circolare
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N um e r o 2 5
F ON DAZIONE C E NTRO ST UDI UN GD CEC:
I L P U N T O D O P O ( Q UA S I ) U N A N N O D I
ATTIVITÀ
“interpretativa”,
mediante cui la Fondazione si propone di fornire
una chiave di lettura di
carattere
scientificodottrinale relativamente a questioni non ancora chiarite dalla normativa o da una prassi
consolidata.
A
breve,
inoltre,
nell’ambito della convenzione
sottoscritta
con MAP Servizi S.r.l.,
riprenderà la collaborazione che prevede, con
cadenza settimanale, la
realizzazione e pubblicazione
di
brevi
abstract video su temi
di attualità professionale. Gli interventi, a titolo
gratuito, saranno disponibili sulla piattaforma
TGProfessional reperibile al sito http://
www.solmap.it/TGweb/
Default.aspx. Per la registrazione di tali contributi saranno coinvolti
prevalentemente colleghi unionisti aderenti
alle Commissioni di studio nazionali.
Da ultimo, mi preme
fare un cenno anche al
Convegno di Mantova
che la Fondazione, come da suo mandato, ha
contribuito a realizzare
per quanto riguarda lo
sviluppo della parte
scientifica. Innanzitutto,
voglio ringraziare i membri della Fondazione,
presenti all’interno del
Comitato Scientifico del
Convegno, dott.ssa Alessandra Cambi e dott.
Alberto Vacca, per il lavoro svolto e il contributo fornito nella fase di
organizzazione
dello
stesso.
Inoltre, mi pare doveroso, e lo faccio con particolare orgoglio, fare un
breve riferimento al tema scelto per il convegno stesso. Il tema delle
interconnessioni fra Economa e Cultura, racchiuse all’interno del titolo
del convegno “Valore
alla cultura. La professione tra arte, business,
creatività, start-up”, rappresenta un tema volutamente peculiare, e,
proprio per questo, molto “unionista”. Non che
sia completamente nuovo, ovviamente, l’approfondimento degli aspetti
economico-aziendali,
fiscali e giuridici concernenti il mercato dei beni
culturali, intendendosi
con tale definizione sia il
mercato di enti ed istituti che operano nel settore della cultura, sia il
mercato delle opere
d’arte, sia il mercato
delle industrie culturali e
creative. Tuttavia, la volontà di portare la cultu-
ra al centro di un dibattito in cui vengono discussi i principali elementi
propulsivi che la stessa
potrebbe offrire allo sviluppo dell’economia è il
sintomo della chiara
volontà
da
parte
dell’UNGDCEC di affrontare un tema che potrebbe rappresentare un
ambito di studio, ricerca
ed attività professionale
per i giovani dottori
commercialisti. I convegni sul tema esistono,
anche se non sono numerosi; la circostanza di
farne argomento di un
convegno
nazionale
rappresenta l’esplicita
consapevolezza da parte dell’Unione Nazionale
del
riconoscimento
dell’importanza del tema, non solo per i professionisti ma anche per
lo sviluppo dell’economia nazionale.
Questo nostro primo
anno di mandato è stato
molto intenso, impegnativo, ma al contempo
ricco di tante soddisfazioni e foriero di notevole arricchimento umano
e professionale. Non ci
resta che proseguire
sulla strada intrapresa,
sviluppando
ulteriori
attività, con impegno e
determinazione, sempre
avendo davanti un unico
obiettivo: la crescita
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F ON DAZIONE C E NTRO ST UDI UN GD CEC:
I L P U N T O D O P O ( Q UA S I ) U N A N N O D I
ATTIVITÀ
dell’Unione ed il bene per gli Unionisti.
Denominazione del Corso
La tutela del contribuente in
sede
tributaria e penal-tributaria
Modalità operativa
Referente Fondazione
Corso Lungo
N. moduli 9
Durata complessiva: 63 ore
Dott. Daniele
Giacalone
Baldassarre
Corso breve
N. moduli 4
Durata complessiva: 16 ore
Dott. Daniele
Giacalone
Baldassarre
Diritto fallimentare e nuovi
strumenti per la gestione della
crisi di impresa
Corso lungo
N. moduli 12
Durata complessiva: 48 ore
Dott. Giulio Pennisi
La crisi da sovraindebitamento
Corso breve
N. moduli 4
Durata complessiva: 16 ore
Dott. Giulio Pennisi
Il Giovane Revisore: dall’accettazione dell’incarico alle carte
di lavoro
Corso breve
N. moduli 3
Durata complessiva:12 ore
Dott. Giorgio Cavallari
Corso lungo
N. moduli 9
Durata complessiva: 36 ore
Dott. Giorgio Cavallari
Corso breve
N. moduli 4
Durata complessiva: 16 ore
Dott. Fabio Sansalvadore
Corso lungo
N. moduli 9
Durata complessiva: 36 ore
Dott. Fabio Sansalvadore
Corso breve
N. moduli 5
Durata complessiva: 20 ore
Dott. Giorgio Cavallari
Corso lungo
N. moduli 9
Durata complessiva: 36 ore
Dott. Giorgio Cavallari
La consulenza tecnica in sede
civile e penale
Corso breve
N. moduli 4
Durata complessiva: 16 ore
Dott.ssa Sonia Mazzucco
Arbitrato
Corso breve
N. moduli 2
Durata complessiva: 8 ore
Dott.ssa Sonia Mazzucco
Corso medio
N. moduli 3
Durata complessiva: 12 ore
Dott.ssa Sonia Mazzucco
Responsabilità
Amministrativa degli Enti ex D.
Lgs. n. 231/2001
Corso breve
N. moduli 3
Durata complessiva:12 ore
Dott.ssa Sonia Mazzucco
Giovani curatori
Corso lungo
N. moduli 12
Durata complessiva: 48 ore
Dott. Francesco Pozzi
Il controllo di gestione quale
strumento di crescita professionale per il giovane commercialista
L’organizzazione degli studi
professionali
Pa g in a 12
N um e r o 2 5
BUSINESS E CULTURA:
I L C O M M E R C I A L I S TA È
D I N U O V O P R O TA G O N I S TA
DI
ALESSANDRA
CAMBI
L’Unione di Mantova e
la Giunta dell’UNGDCEC
hanno scelto per que-
F O NDAZ IO NE
CENTRO
STUDI
UNGDC
Alessandra Cambi —
CdA Fondazione Centro Studi
UNGDC
sto convegno nazionale
un tema (dal titolo
“Valore alla cultura. La
professione tra arte,
business,
creatività,
start-up”) che va al di là
dei consueti argomenti
affrontati nella nostra
professione e che può
quindi rappresentare
per molti, giovani ma
non solo, un’occasione
per avvicinarsi e capire
quali siano gli spazi che
l’economia della cultura, intesa in senso ampio, può offrire come
ulteriori sbocchi lavorativi.
Ad affiancare i contenuti del convegno è stato
inoltre pubblicato un ebook
(dal
titolo
“Economia della Cultura. Il ruolo del Dottore
Commercialista tra i
beni culturali, mercato
dell’arte e industrie culturali, e creative) contenente alcuni approfondimenti scientifici sulla
materia, pubblicazione
resa possibile grazie al
lavoro dell’attuale commissione di studio Economia della Cultura istituita a livello nazionale
dall’UNGDCEC, commissione di studio nata per
la prima volta a gennaio
2011 e che si è insediata, con la Giunta attuale,
a gennaio 2015.
In un periodo che porta
ancora in sé gli effetti
della crisi, la cultura diventa oltretutto un forte
elemento, sia a livello
locale che globale, di
coesione sociale per la
popolazione: dare valore
alla cultura rappresenta
quindi un’opportunità di
crescita e di sviluppo
che i professionisti del
mondo economico possono cogliere, contribuendo così anche alla
crescita del Paese.
Avvicinandosi
al
“mondo” dell’economia
della cultura, uno dei
primi aspetti che saltano
all’occhio e che appare
quasi in contrasto con la
materia stessa è come
sembrino mancare figure professionali provenienti da studi economici. Questa lacuna appare
inoltre ancora più evi-
dente in questo periodo
di crisi in cui le risorse,
soprattutto nel settore
pubblico e della cultura,
scarseggiano e si sente
quindi più forte l’esigenza
(possiamo
dire
“finalmente”) di un diverso approccio alla materia: più completo e
soprattutto manageriale, che sia in grado di
capire le nuove esigenze e di cogliere le nuove
opportunità del mercato. Ecco quindi nuovamente come la nostra
professione possa svolgere un ruolo importante, consapevoli che, se
la parte fiscale è quella
che spesso ci caratterizza come competenza, i
nostri studi e gli aggiornamenti professionali
che
quotidianamente
siamo chiamati a percorrere, ci rendono capaci di essere tra i nuovi
protagonisti nel dare
valore alla cultura.
L’interesse a questa
materia anche da parte
del mondo accademico
è diventato evidente con
l’istituzione, all’interno
degli studi economici, di
percorsi di specializzazione in economia della
cultura in varie sedi universitarie. Questo nuovo
indirizzo di studi, che
fino a qualche anno fa
era del tutto assente in
Italia, è stato il frutto da
Pa g in a 13
N um e r o 2 5
BUSINESS E CULTURA:
I L C O M M E R C I A L I S TA E ’
D I N U O V O P R O TA G O N I S TA
un lato dell’interesse
sempre maggiore alla
materia da parte dei
potenziali studenti e
dall’altro della consapevolezza che siano necessarie competenze
specifiche in economia
della cultura e formare
quindi nuove figure
specifiche nel settore.
mercialista: non solo
quindi l’ambito fiscale
affrontato dai vari punti
di vista degli operatori
del settore con le relative agevolazioni, ma anche quello di consulenza, dalla fase di avvio
come con le nuove startup alla fase della revisione e dell’accountability.
soggetti che sono coinvolti: il commercialista
potrà affiancare di volta
in volta l’artista, il gallerista, i musei, le fondazioni, le imprese private,
ecc.. Tutti gli argomenti
saranno inoltre trattati
sia da un punto di vista
scientifico-teorico con
alcuni degli esperti in
materia, sia da un punto
Il Comitato Scientifico Gli approfondimenti spadi vista pratico, avendo
di questo convegno, zieranno quindi dall’Art
avuto cura di coinvolgepresieduto dal dott. bonus al crowdfunding re chi già lavora in quePierluigi Marchini attua- nelle Industrie Culturali ste materie e conosce
le Presidente della fon- e Creative, dal Patent bene le problematiche e
dazione Centro Studi Box al fundraising, dalla
le opportunità che di
UNGDC, ha cercato, fiscalità internazionale volta in volta si presennello scegliere i temi nel mercato dell’opera tano sul campo. Nel cordelle varie sessioni e d’arte al ruolo delle fonso dell’ultima sessione
dei workshop laterali, di dazioni.
verranno infine presenaffrontare in maniera
Il programma dei lavori tate e discusse alcune
approfondita tutti gli
proposte dell’UNGDCEC,
suggerisce fin da subito
aspetti della cultura
l’ampiezza degli argo- con un focus sulle queche coinvolgono, o domenti toccati quando si stioni e sulle problemativrebbero coinvolgere, la
che fiscali che il legislaparla di “valore alla culfigura del dottore comtura” e la varietà dei tore dovrebbe affrontare
non solo per risolvere
alcune questioni tuttora
ALCUNE PROPOSTE DELL’UNGDCEC
dubbie, ma anche per
• chiarezza sulla definizione di “sponsorizzazione”
• regolamentazione dell’acquisto di oggetti d’arte da parte incentivare ulteriormendi titolari di reddito di impresa
te gli investimenti e il
• riduzione aliquota IVA su oggetti d’arte
coinvolgimento nel set• no agli investimenti culturali quali indicatori di redditività tore “cultura” per il rilandello redditometro
cio del binomio busi• no alla decadenza dal beneficio fiscale previsto dal Deness e cultura.
creto Competitività per comportamenti di altri soggetti
• minore “burocratizzazione”
Pa g in a 14
N um e r o 2 5
IL TEMPO DELLA CULTURA
DI
IRENE
SANESI
La visione d’insieme ha
un valore prezioso, sconosciuto ai più.
PRESIDENTE
COMMISSIONE
ECONOMIA
DELLA
C U LT U RA
UNGDCEC
Irene Sanesi —
Presidente Commissione Economia della Cultura UNGDCEC
Lo si comprende quando ci si accinge ad occuparsi di economia
della cultura nelle sue
variegate forme ed
espressioni, come titola
il convegno nazionale
UNGDCEC e l’interessante pubblicazione a
cura della Commissione “economia della cultura”: Il ruolo del Dottore Commercialista tra
beni culturali, mercato
dell’arte e industrie culturali e creative.
Da troppo tempo infatti
l’approccio, anche del
legislatore, è stato di
tipo specialistico, pensando che donatori,
collezionisti, imprenditori e professionisti fossero persone distinte e
con interessi distanti
fra loro. A ciascuno la
sua norma, dunque. E
solo in alcuni casi chiara
(senza lasciare zone
d’ombra),
strutturata
(con informazioni pratiche in merito alla sua
applicazione) e benefica
(con leva fiscale). Questo ha comportato una
proliferazione legislativa
non coordinata che allo
stato attuale presenta
notevoli spazi di miglioramento sia nell’ambito
dei beni culturali in cui
rientra il cosiddetto artbonus, che per quanto
attiene
il
mercato
dell’arte.
Nel primo caso, il monito
del Ministro Franceschini “non ci sono più alibi”
per attuare un nuovo
mecenatismo, pare al
momento disatteso visto
che lo strumento del
credito d’imposta non
ha raccolto, almeno in
questo primo anno di
sperimentazione, adesioni significative. La
crisi economica non
sembra una motivazione
sufficiente perché osservando a ritroso la storia
italiana, emerge il quadro di un paese nel quale il dettato costituzionale dell’articolo 9 è stato
percepito in senso statale, per cui la Res publica
ancora stenta a decollare come concetto civico
di “individuale collettivo”. Eppure, altro aspetto, il patrimonio cultura-
le italiano non è affatto
concentrato esclusivamente sui beni pubblici
(gli stessi dell’art bonus
tax credit), piuttosto è
diffuso sullo stivale e
nelle proprietà. Le ragioni di una ancora mancata applicazione, sono in
realtà più profonde. Sono motivazioni, come si
evidenziava sopra, di
natura culturale in primis, tant’è che risulta
sempre fuorviante prendere in prestito modelli
stranieri, in cui la forma
mentis è quella di un
forte senso civico a sostegno delle arti sostenuto dalla leva fiscale.
Vi sono inoltre motivazioni di ordine fattuale
nel senso che il contribuente in Italia si trova
molto spesso a dover
affrontare ostacoli di
natura burocratica e
amministrativa che scoraggiano la più tiepida
volontà a fare del bene.
Vi sono poi almeno altri
due aspetti che limitano
un cambio di rotta e rappresentano un freno
importante per il mecenatismo:
l’incertezza
interpretativa sulla normativa delle sponsorizzazioni (la Cassazione
ultimamente non le sta
considerando più spese
di pubblicità, ma spese
di rappresentanza, con
limitazioni sulla deduci-
Pa g in a 15
N um e r o 2 5
IL TEMPO DELLA CULTURA
bilità) e l’inserimento
degli investimenti culturali (liberalità, erogazioni, ecc.) fra gli indicatori
di redditività dello spesometro, lo strumento
accertativo dell’Agenzia
delle Entrate ai fini della lotta all’evasione
(donare è un indice di
redditività).
Per quanto riguarda il
mercato dell’arte, ambito particolarmente complesso sia ai fini imposte dirette che indirette,
il nostro ordinamento
non prevede –fra le
altre cose- alcuna regolamentazione in merito
agli acquisti di oggetti
d’arte e d’antiquariato
da parte di soggetti giuridici titolari di reddito
d’impresa.
Giurisprudenza, comitati consultivi per le norme antielusione e autorevole
dottrina
rimandano
esclusivamente a con-
cetti quali l’inerenza e la
rilevanza della spesa
effettuata dal contribuente in merito alla
deducibilità dal reddito
(concetti con cui si è
familiarizzato per le spese di sponsorizzazione,
senza però trovare risposte chiare). Un oggetto
d’arte e/o antiquariato è
un investimento durevole non ammortizzabile,
ma ciò non toglie che
potrebbe essere oggetto
di leva fiscale ipotizzando un artbonus esteso
(che abbracci un pubblico ampio di destinatari e
non solo i mecenati di
beni pubblici) e italiano
(con acquisto di opere
effettuato in Italia da
operatori ivi residenti o
con stabile organizzazione in Italia).
Il contribuente si è fatto
ormai una ragione della
promiscuità (parzialità
forse suonerebbe me-
glio) di tante voci di spesa spesso indispensabili
per esercitare un’attività. Il cittadino oggi è
pronto a raccogliere la
sfida dei nostri padri
costituenti, con uno
sguardo d’insieme che
superi i separatismi e le
distinzioni.
Se si crede che il coinvolgimento dei privati
sia un passo ineludibile
per la tutela e la promozione del patrimonio
culturale del nostro paese, anche a causa di
una progressiva riduzione del contributo pubblico, bisogna che le norme e la loro applicazione siano chiare (no ad
incertezze e ambiguità
interpretative), semplici
(no a processi burocratici differenti e difficili) e
soprattutto coordinate
tra loro.
E’ il tempo di farlo.
Autori Vari (Commissione UNGDCEC “Economia della Cultura”)
Economia della Cultura
Il ruolo del Dottore Commercialista tra beni
culturali, mercato dell’arte e industrie culturali
e creative
Pa g in a 16
N um e r o 2 5
L A C O M M I S S I O N E P R O C E S S O T R I B U TA R I O
ALL’EXPO
DI
GENNARO
CIARAMELLA
GIUNTA
UNGDCEC
Lo scorso 11 settembre
si è riunita nella speciale
location dell’EXPO, all’interno dello “Spazio Lombardia”, la Commissione
“Processo
Tributario”
U.N.G.D.C.E.C.
Gennaro Ciaramella —
Giunta UNGDCEC
L’evento, reso possibile
grazie al grande impegno dell’U.G.D.C.E.C. di
Lecco ed, in particolare,
del suo Presidente dott.
Andrea Maffei, è stato
davvero unico per la possibilità di riunirsi all’interno dell’Esposizione Universale che l’Italia ha
l’onore di ospitare dal
primo maggio al 31 ottobre 2015, ed è stato
davvero importante per
fare il punto sui tanti
lavori in corso. Molti sono infatti i temi affrontati
nel corso dell’Assemblea
tenuta dal dott. Gennaro
Ciaramella, delegato di
giunta
dell’area
“Contenzioso Tributario”,
dal Presidente della
Commissione dott. Giancarlo Falco e dal Segretario dott.ssa Mariangela
Selvante.
Importante risultato della
riunione è stato l’approvazione di un documento
avente a tema il cosiddetto “Rinvio pregiudiziale”,
analizzato sia con riferimento alla Corte Costituzionale che alla Corte di
Giustizia dell’Unione Europea. Tema davvero nuovo e, pertanto, molto
complicato da analizzare.
Tuttavia, grazie al grandissimo impegno dei dottori Marco Anesa, Roberto
De Pascale, Matteo Feroci, Domenico Flagiello ed
Andrea Ricci, in tempi
brevissimi è stato possibile completare un primo
documento di approfondimento sul tema.
Il lavoro è disponibile in
formato e-book già nel
corso del Convegno Nazionale di Mantova, ed è
dunque disponibile per
tutti i colleghi.
La Commissione, inoltre,
ha già dato avvio a tre
gruppi di lavoro, operativi
nell’analizzare i diversi
aspetti riguardanti le di-
verse aree di competenza.
In particolare vi è un
gruppo
di
lavoro
“Strumenti Deflattivi Contenzioso Tributario” la cui
responsabile è la dott.ssa
Tina Di Rienzo; il gruppo
“Riforma del Processo
Tributario”, il cui responsabile è il dott. Marco
Cramarossa ed il gruppo
“Rapporti con i Concessionari della Riscossione”
il cui responsabile è il
dott. Fabio Anatriello.
I tre gruppi hanno già
prodotto articoli pubblicati su ItaliaOggi e su altre
testate
web
(MySolution.it e LeggiOggi.it) in cui sono stati approfonditi i diversi temi
emersi dalla lettura dei
decreti attuativi della Delega fiscale.
In occasione del Convegno Nazionale è stata già
convocata una nuova
Assemblea, nella quale
verranno pianificati i nuovi documenti da elaborare.
La Commissione di Studio Processo Tributario all’EXPO
Pa g in a 17
N um e r o 2 5
#UNIONEOBIETTIVOPREVIDENZA
L’ U N I O N E AV V I A U N C I C L O D I C O N V E G N I
IN TEMA DI PREVIDENZA
DI
CHRISTIAN
GRAZIANI
E
TERESA
ZAMBON
.
Teresa: Christian come
ti sei avvicinato al tema
della Previdenza?
Christian: Ho sentito par-
lare di Previdenza dei
Dottori Commercialisti
per la prima volta nel
PRESIDENTE E
SEGRETARIO
COMMISSIONE
CASSA
UNGDCEC
Christian Graziani — Presidente
Commissione Cassa UNGDCEC
2004 in occasione di
una Assemblea Nazionale dei Presidenti
Unione alla quale partecipavo come neo Presidente della UGDCEC di
Teramo, ricordo poi una
successiva Assemblea
dei Presidenti nella
quale ci venne presentato il nuovo CdA della
Cassa di chiaro stampo
Unione. Prima in realtà,
come la maggior parte
dei colleghi giovani e
meno giovani, mi ero
disinteressato alla materia
previdenziale,
chiaramente sbaglian-
do. Quindi è proprio
grazie all’Unione che ho
compreso l’importanza
di avvicinarmi e di conoscere la nostra Previdenza e Assistenza.
Da qui la decisione di
organizzare a Teramo
nel marzo del 2007 il
Convegno
Previdenza.Knos “Quale futuro
previdenziale per i Dottori Commercialisti”, di
partecipare alla Commissione di studio
“Cassa di Previdenza
dei Dottori Commercialisti e Welfare dei Professionisti"
dell’UNGDCEC durante la giunta
“Carunchio” e nelle
successive giunte, e
ancora di candidarmi e
diventare
Delegato
CNPADC per il mio Ordine nel quadriennio
2008-2012 e in quello
in corso. Infine la decisione di accettare di
buon grado, quale Consigliere della scorsa
giunta UNGDCEC, la
delega alla Previdenza
per una parte del mandato.
Grazie a queste esperienze mi sono costruito
una “cultura previdenziale” che, a mio avviso,
ciascun dottore commercialista, giovane e
non, dovrebbe avere.
Ho capito che, pur trat-
tandosi di una materia
complessa e sicuramente lontana dall’esercizio quotidiano della professione, sia necessario avere almeno
dei rudimenti basilari in
materia previdenziale e
assistenziale perché si
tratta del nostro futuro
pensionistico ma anche
del nostro welfare presente.
Christian: E tu Teresa
quando e come ti sei
interessata alla Previdenza di categoria?
Teresa: Nel 2008 mi si è
Teresa Zambon — Segretario
Commissione Cassa UNGDCEC
presentata l'opportunità di entrare a far parte
dell’Assemblea dei Delegati CNPADC per l’Ordine di Bologna: se prima mi ero rapportata
alla Cassa solo per gli
adempimenti richiesti,
Pa g in a 18
N um e r o 2 5
#UNIONEOBIETTIVOPREVIDENZA
L’ U N I O N E AV V I A U N C I C L O D I C O N V E G N I
IN TEMA DI PREVIDENZA
da allora è diventata un
interesse per la categoria. Infatti, da lì a far
parte della Commissione di Studio UNGDEC
“Cassa di Previdenza e
Welfare” il passo è stato breve, visto che già
ero Presidente dell'Unione Giovani di Bologna. E' stato nella Commissione che ho approfondito le tematiche sia
previdenziali che assistenziali. In particolare,
come Coordinatore del
Gruppo
di
Lavoro
“Progetti Assistenziali”,
ho seguito l'uscita di
due pubblicazioni, la
prima di ricognizione e
miglioramento dei trattamenti
assistenziali
già esistenti e la seconda di ulteriori proposte
per nuove forme di welfare. Diversi nostri
spunti sono stati condivisi e realizzati dall'attuale Consiglio di Amministrazione
della
CNPADC: oltre all’ampliamento dei trattamenti
assistenziali
preesistenti, la misura
innovativa più significativa è certamente il
Contributo a sostegno
della Maternità, che
oggi permette a tutte le
neomamme di ricevere
una mensilità in più di
indennità di maternità,
con una soglia minima
attualmente pari
Euro 1.715,00.
ad
Ma non ci fermeremo
agli importanti risultati
raggiunti, l’Unione continuerà ad essere di
stimolo al Consiglio di
Amministrazione
per
implementare ancora di
più il welfare, vera sfida
del futuro, che dovrà
integrare la previdenza,
fortemente ridimensionata dal calcolo delle
pensioni con il metodo
contributivo, e non si
perderà occasione per
supportare tutte le iniziative volte a migliorare non solo l’adeguatezza delle prestazioni, ma
anche l’equità intergenerazionale.
________________
E’ opportuno quindi
interessare e coinvolgere i giovani dottori commercialisti nelle tematiche della Previdenza e
del Welfare di Categoria.
La decisione del Presidente Segantini e della
presente Giunta UNGDCEC di organizzare un
“format di convegno” in
materia di Previdenza
da offrire a tutte le
Unioni locali appare
pertanto una scelta felice e lungimirante.
Siamo lieti di comunicare infatti che, dopo il
Convegno nazionale di
Mantova, la nostra
Commissione di studio
avvierà sul territorio
nazionale un ciclo di
Convegni denominati
“#UNIONEobiettivoPRE
VIDENZA”, nel quale
l’Unione vorrà informare e formare i colleghi,
nonché avanzare le
proprie proposte, con
l’obiettivo di sensibilizzare e invitare gli Unionisti ad avvicinarsi alla
materia e di contribuire
alla diffusione della
“cultura previdenziale”
nella Categoria. Perché
è importante interessarsi alla Previdenza fin
dai primi anni di attività
ed avere la consapevolezza che la pensione si
costruisce gradualmente, durante l’intera vita
lavorativa, e che i contributi versati non sono
un costo, bensì un investimento sul nostro futuro.
.
Pa g in a 19
N um e r o 2 5
PROTOCOLLO: #54PADOVA
APPUNTAMENTO A PADOVA PER IL PROSSIMO
CONGRESSO NAZIONALE NELL’APRILE 2016
DI
D AV I D E
IAFELICE
Si tratta di un regalo
veramente importante,
per i 25 anni di vita
PRESIDENTE
UGDCEC
D I P A D O VA
Davide Iafelice —
Presidente UGDCEC di Padova
dell’UGDCEC di Padova,
poter accogliere i Colleghi Unionisti da tutt’Italia il 14-15-16 aprile
2016 al 54° Congresso
Nazionale
UNGDCEC
sulla revisione legale
dei conti. Un grande ed
importante evento che
nella primavera del
2016 vedrà moltissimi
colleghi radunati a Padova per condividere
contenuti di altissimo
livello, fare networking
e rafforzare lo spirito di
appartenenza che contraddistingue la categoria professionale dei
Giovani Commercialisti.
Il tema della revisione
legale dei conti, cruciale e di grande attualità
per i Dottori Commercialisti, è ancora più
sentito per Noi Giovani
Commercialisti, poiché
rappresenta uno snodo
determinante per il Nostro Futuro Professionale. “Il commercialista è
revisore” scrivevano due
anni fa l’attuale e l’allora
presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC, Pier Luigi Marchini ed Alessandro Lini, in
tema di equipollenza tra
gli esami di stato per
l’iscrizione all’albo dei
Dottori Commercialisti e
per l’iscrizione al Registro dei Revisori Legali:
un argomento sul quale
l’Unione si è sempre
economica del nostro
Paese, accanto alle attività di controllo delle
società, agli incarichi
giudiziali, passando per
la revisione degli enti
locali, e che rafforza la
reputazione del Commercialista come “utile
al Paese”.
Protocollo #54Padova è
lo slogan che il Comitato
per il 54° Congresso ha
scelto non appena la
Giunta nazionale ci ha
affidato il compito di
organizzare l’importante
appuntamento annuale
dedicato ai Giovani
Ugdcec Padova
espressa con forza e
determinazione, per difendere la categoria dei
Commercialisti da un
“fuoco incrociato” che
mina le basi della nostra
professione. Così è la
professione di Dottore
Commercialista, soprattutto attraverso la revisione legale, a diventare
protagonista nella vita
Commercialisti italiani. È
una grande soddisfazione personale e di tutto il
Direttivo,
soprattutto
poiché la candidatura
dell’UGDCEC di Padova
è stata fervidamente
sostenuta dal Comune
di Padova, il cui sindaco
è un collega iscritto
dall’ODCEC, dalla Conferenza Permanente degli
ODCEC del Triveneto e
da tutte le UGDCEC del-
Pa g in a 20
N um e r o 2 5
PROTOCOLLO: #54PADOVA
APPUNTAMENTO A PADOVA PER IL PROSSIMO
CONGRESSO NAZIONALE NELL’APRILE 2016
le Tre Venezie, e rappresenta il frutto di un
profondo lavoro della
squadra, l’UGDCEC di
Padova, che in questi
due anni di mandato si
è rafforzata, dando vita
ad un contesto di confronto
politicoprofessionale improntato ai valori della lealtà,
della fiducia, del confronto sereno e costruttivo, senza dimenticare
il piacere della condivisione e dell’amicizia.
Come dice il nostro Presidente
nazionale,
“questa è l’Unione!”. Si
tratta di un impegno
che tutti i colleghi del
direttivo dell’UGDCEC di
Padova stanno portando avanti con dedizione
e passione: Franco Peres
(vice-presidente),
Elisa
Goldin
(segretario), Francesco
Savio (tesoriere), Sergio
Franceschetti
(responsabile scientifico), ed i consiglieri Daniela Pavan, Luca Rigato, Stefania Varotto e
Alessia Zantomio. Senza dimenticare che in
questa “mission impossible”
Protocollo
#54Padova sono protagonisti anche altri colleghi, giovani e meno giovani, che stanno dando
un contributo determinante per l’ottima riuscita del congresso!
Il 14, 15, 16 aprile non
mancate al congresso di
Padova anche per scoprire le bellezze di Padova, una città ricca di storia e di arte, “capitale
della pittura del trecento”, famosa per la piazza
più grande d’Europa il
Prato della Valle, l’Orto
Botanico
patrimonio
dell’Unesco, un’Università tra le più antiche
dell’occidente, fondata
nel 1222, tra i cui docenti e studenti si annoverano Leon Battista
Alberti, Galileo Galilei,
Niccolò Copernico ed
Elena Lucrezia Cornaro
Piscopia, la prima donna
laureata al mondo; non
a caso in un proverbio
sugli abitanti delle città
venete, i padovani sono
definiti “Gran dotori”.
For the great desire I
had to see fair Padua,
nursery of arts, I am arrived... and am to Padua
Padova—54° Congresso Nazionale UNGDCEC
come, as he that leaves
a shallow plash to
plunge in the deep, and
with satiety seeks to
quench his thirst.
(Per il grande desiderio
che avevo di vedere la
bella Padova, culla delle
arti, sono arrivato... ed a
Padova sono venuto,
come chi lascia uno stagno per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di
placare la sua sete) recitava William Shakespeare, come il grande bardo
tanti illustri personaggi
italiani e stranieri sono
passati per Padova e
sono rimasti innamorati
della città in cui si respira l’illustre passato artistico, storico e scientifico.
La “mission impossible”
dell’UGDCEC di Padova
e del Comitato Organizzatore del 54° Congresso Nazionale UGDCEC, è
quella di far vivere a
tutti i colleghi tre giornate indimenticabili, in cui
l’elevato spessore scientifico dei contenuti professionali si fonda in un
perfetto connubio con il
piacere di stare insieme,
alla scoperta delle bellezza della città, con il
desiderio che ciascuno
di voi porterà un’immagine, un profumo, un
sapore, un suono della
nostra splendida città
nel regno dei ricordi
sempre impressi.
Pa g in a 21
N um e r o 2 5
L’AGENZIA DELLE ENTRATE ALLA RICERCA
DEL “BUDGET PERDUTO”
ANTONIO
SOLLENA
Gli uffici di Palermo dell'A-
https://www.youtube.com/
filmato), perché è chiaro
genzia delle Entrate sono
watch?v=_41jx3RhcSs per
che mettendo nero su
da più di un paio d'anni
“godere” di questi pochi
bianco, davanti al giudice
PRESIDENTE
UGDCEC
PALERMO
impegnati a tutto spiano
minuti di servizio giornali-
l'Agenzia dovrebbe comun-
stico. Nel caso specifico si
que accettare che in parte
tratta di un accertamento
aveva riconosciuto le ra-
diverso rispetto a quello da
gioni
studio di settore, ma l'at-
Questo sarebbe il contrad-
teggiamento è assoluta-
dittorio
mente simile, da nord a
tale a garanzia del contri-
sud: si parte da una base
buente, indefettibile nella
di maggior reddito accerta-
formazione dell'atto ammi-
to e (senza preoccuparsi
nistrativo, tanto decantato
più di tanto di esaminare il
dalla nostrana massima
caso specifico) si propone
Corte,
una riduzione che tiene
che la Corte di Giustizia UE
in una incessante opera
conto comunque del risul-
ha scritto fiumi di parole
di
delle
tato a livello di “budget”
sull'argomento negli ultimi
imprese che non hanno
che l'Agenzia vuole rag-
tempi? Lo scontro dei prin-
raggiunto
giungere. Fin quando il
cipi costituzionali con la
“ricavo puntuale” da stu-
contribuente
sembra
dura realtà sembra quello
dio di settore negli anni
“trattare” pare tutto ok, ma
di un Boeing che si schian-
che vanno dal 2009 al
laddove non si mostra
ta a velocità di crociera
2012. Duole constatare
pronto all'adesione (cioè al
con un muro alto 15.000
come ciò avvenga in ma-
pagamento della somma
metri; non meno basso
niera a volte persino poco
da dover corrispondere per
sembra infatti quello eret-
ortodossa, con dei metodi
star tranquillo), ecco sentir-
to dai funzionari quando
che si discostano dal mo-
si
odono
do di operare previsto da
“Facciamo l'accertamento
"archiviazione". E ciò addi-
normativa, prassi e giuri-
induttivo”, “Ma noi venia-
rittura quando la pretesa
sprudenza. Metodi non
mo a controllare tutte le
si basa solo sui dati dello
molto dissimili da quelli
annualità” e via dicendo.
studio di settore e magari
che tutta l'Italia ha ammi-
Se viene chiesto di mettere
il contribuente si è ampia-
rato nel filmato andato in
a verbale l'importo ridotto
mente piazzato nell'inter-
onda nella trasmissione
che l'Agenzia sarebbe stata
vallo di confidenza (nel
televisiva
gabbia”
disposta a riscuotere, si
quale tutti i valori di ricavo
dell'emittente "LA7" rinve-
riceve una risposta negati-
hanno il 99,99% di proba-
nibile su youtube: basta
va (come potete notare nel
bilità di verificarsi); cosa è
DI
Antonio Sollena —
Presidente UGDCEC Palermo
rastrellamento
recarsi
l'agognato
“La
all'indirizzo
dire
frasi
del
tipo:
del
contribuente.
endoprocedimen-
soprattutto
la
dopo
parola
la circolare 5/E del 2008
Pa g in a 22
N um e r o 2 5
L’AGENZIA DELLE ENTRATE ALLA RICERCA
DEL “BUDGET PERDUTO”
che sottolinea che le posi-
dell'amministratore,
ma
sti accertamenti sono de-
zioni all'interno di tale
purtroppo
ondivago
stinati a soccombere di
intervallo sono tendenzial-
orientamento dei massimi
fronte alla scure della giu-
mente congrue? Un misti-
giudici mette a rischio le
stizia tributaria, almeno
co arcano di cui s'ignora
distribuzioni di compenso
laddove questa faccia cor-
la conoscenza pur nel
senza precedente approva-
rettamente il proprio dove-
momento in cui materia-
zione dell'assemblea.
re. Lascia però perplessi
lizza?
Ben consci delle sentenze
l'atteggiamento dell'Agen-
Ma c'è di più! Benché il
della Cassazione del 2009
zia delle Entrate che do-
contraddittorio da studi di
(26635-26636-26637-
vrebbe contribuire al rilan-
settore abbia come finali-
26638) e quindi di come il
cio del paese scovando le
tà quella di ricondurre il
risultato dello studio non
sacche di evasione ivi ce-
risultato “standard” dello
possa bastare, sic et sim-
lata, mentre invece all'atto
studio di settore alla si-
pliciter, a reggere un avvi-
pratico non fa che rincorre-
tuazione
del
so di accertamento, gli
re i budget, stimolare le
realtà
Uffici cercano inoltre di
adesioni con metodi poco
viene spesso utilizzato dai
corroborare tale risultato
cristallini, rivolgendosi a
funzionari palermitani per
con una serie di altri ele-
chi può pagare una o due
svolgere attività istrutto-
menti “esterni”, utili a di-
decine di migliaia di euro
ria, in quanto vengono
mostrare che il risultato
(pur se rateizzando l'esbor-
richiesti prospetti di rima-
economico non potrebbe
so, tra mille sacrifici), sotto
nenze iniziali/finali, fattu-
essere quello dichiarato:
l'indifferenza
re e contratti (al fine di
ecco che dunque vengono
(salvo rare eccezioni, co-
scovare dei costi indedu-
inseriti elenchi di beni im-
me quella presentata so-
cibili in quanto antiecono-
mobili posseduti, di vetture
pra) e della politica. E a chi
mici e/o non di competen-
o natanti, di contratti tele-
importa se queste aziende
za), addirittura persino i
fonici persino di linee mo-
tartassate domani chiude-
verbali delle assemblee
bili e via dicendo. A volte
ranno i battenti, con perdi-
dei soci in cui è stato deli-
persino quando un nucleo
ta per la collettività intera
berato il compenso da
familiare è dotato di un
(Agenzia
corrispondere all'ammini-
reddito
di
compresa)? L'uovo, oggi, è
stratore! Sappiamo che
60.000 euro, secondo l'A-
servito: il budget è raggiun-
nessuna norma in realtà
genzia delle Entrate sareb-
to!
prevede
della
be anomalo possedere un
presenza di tale delibera
paio di immobili (oltre a
assembleare al fine di
quello di residenza) ed un
dedurre (da parte della
paio di autovetture.
società)
Va da sé che molti di que-
specifica
contribuente,
in
l'obbligo
il
compenso
un
complessivo
dei
delle
media
Entrate
Pa g in a 23
N um e r o 2 5
ARTICOLI
DALLE
UNIONI LOCALI
Usciamo dallo studio! La proposta formativa dell’UNGDCEC di Vicenza
di Michele Tomasi (responsabile formazione UGDCEC Vicenza)
DALLE
UNIONI
LOCALI
L’incessante produzione
normativa del legislatore, le sempre più articolate richieste della clientela, una crescente attenzione delle controparti istituzionali nelle attività di verifica e controllo
sono solo alcune delle
cause che rendono ormai
imprescindibile
un’attenta e continua
attività di formazione ed
aggiornamento da parte
della nostra categoria.
Purtroppo, la possibilità
di dedicare parte del
proprio tempo allo studio
e all’approfondimento di
tematiche professionali
è sempre più limitata
dalla necessità di eseguire quegli adempimenti da puri e semplici intermediari che lo Stato
addossa al commercialista, così svilendo le nostre professionalità e
annullando gran parte
del valore aggiunto che
le nostre competenze
potrebbero
apportare
all’intero sistema produttivo nazionale.
Tuttavia, con un ulteriore
sforzo mentale ed organizzativo ai tanti già richiesti, è necessario che
ogni professionista riesca a ritagliarsi un momento nella propria giornata di lavoro per leggere, studiare e confrontarsi con i propri colleghi.
Perché questo momento
è così importante? La
risposta a questa domanda si può riassumere in questi quattro punti. L’aggiornamento professionale continuo è
importante perché: permette di legare con un filo
invisibile le competenze
lavorative maturate da
ciascuno di noi ogni giorno direttamente sul campo; soddisfa sia esigenze
conoscitive
di
base,
creando quella “cultura
professionale” universalmente accettata all’interno della nostra categoria,
sia esigenze specifiche e
specialistiche, attraverso
un accrescimento delle
competenze su precise
questioni professionali;
mantiene allenata e dinamica la nostra capacità di
ricercare soluzioni rapide
ed efficaci alle problematiche sollevate dai nostri
clienti; richiede di uscire
dalla routine quotidiana,
fatta di telefonate, email,
documenti e colloqui con
clienti, per interagire con
altri professionisti e per
scambiare esperienze e
conoscenze, garantendo
un arricchimento reciproco.
Proprio su quest’ultimo
punto Unione Giovani
Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili di Vicenza ha fatto leva per l’organizzazione di una serie di
eventi indirizzati all’incontro ed al confronto tra
colleghi.
Sono nate così le “Serate
del Martedì di Unione Giovani”, che si tengono, per
l’appunto, ogni secondo
martedi del mese: si tratta di incontri della durata
di un’ora e mezza, con un
taglio snello ed operativo,
in cui giovani colleghi collaborano al fine di relazio-
nare su temi professionali di stretta attualità, anche attraverso la presentazione di soluzioni pratiche o di “case history”. E’
un’occasione di aggiornamento fatto dai giovani e
per i giovani: un format
che, non solo nell’evidente rimando al nome, cerca di ricreare quell’atmosfera che si respirava nei
primi incontri di formazione organizzati dall’Ordine
berico, dove, oltre alle
conoscenze professionali, si tramandava anche
l’orgoglio di appartenere
alla categoria dei Commercialisti.
“Usciamo dallo studio” è
stato il motto utilizzato
per reclamizzare questa
iniziativa, che ha sì nel
momento
puramente
formativo il suo fondamento portante, ma che
vuole
essere
anche
un’occasione per approfondire le relazioni con i
colleghi, cercando di dare
nuova linfa vitale a quel
sentimento di appartenenza ad un Ordine professionale come il nostro
che, purtroppo, anche tra
le giovani leve, sembra
scemare.
Nel corso della stagione
2014/2015 sono stati
organizzati otto incontri
formativi, con una ottima
partecipazione in termini
numerici, le cui conclusioni sono state riassunte
in una serie di pubblicazioni su “Il Commercialista Veneto”, che ha fornito, assieme all’Ordine dei
Dottori Commercialisti di
Vicenza, il proprio patroci-
Pa g in a 24
N um e r o 2 5
DALLE
UNIONI
LOCALI
nio agli eventi. Sono stati
momenti di interessante
confronto e approfondimento di questioni professionali e relazioni personali, con un dibattito
che piacevolmente continuava anche al di fuori
dell’aula, magari davanti
ad un bicchiere di torcolato o ad un piatto di
baccalà.
Con l’arrivo dell’autunno,
a Vicenza, ripartirà la
nuova edizione delle
“Serate del Martedì di
Unione Giovani” con l’intento di “esportare” l’iniziativa anche al di fuori
del territorio della provincia, collaborando con le
altre sezioni locali dell’Unione per ampliare il
raggio d’azione del nostro
network
professionale.
Sarà anche l’occasione
per festeggiare l’UNGDCEC di Vicenza, che ha
raggiunto
l’importante
traguardo dei 25 anni di
attività ed intende celebrare questa ricorrenza
con un convegno che si
terrà il giorno martedì 13
ottobre 2015 dalle ore 17
presso la Sala Convegni
dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti ed Esperti
Contabili di Vicenza e che
avrà come argomento
“Crisi economica e giovani professionisti. Considerazioni. Soluzioni”.
Usciamo dallo studio,
quindi. Stacchiamo gli
occhi dallo schermo dei
personal computer, tablet
e smartphone almeno
per un paio di ore al mese e cerchiamo di coltivare e accrescere le relazioni lavorative e personali
attraverso un momento
aggregante di formazione
ed aggiornamento professionale che riesca anche
a rinfocolare quel senso
di appartenenza alla nostra categoria, sentimento che deve essere colonna portante dell’identità
del nostro Ordine.
Start up innovative - Il ruolo del commercialista
di Alessandro Crispiciani (presidente commissione consulenza UGDCEC Roma)
Ultimamente, con molta
frequenza, in Italia viene
utilizzato
il
termine
“Start up” per definire
un’azienda nella sua
fase iniziale di vita, fondata prevalentemente
da giovani imprenditori e
caratterizzata dall’imprescindibile
requisito
dell’innovatività tecnologica.
L’eco delle Start up di
successo, proveniente
nella maggior parte dei
casi dalla Silicon Valley,
si sta facendo sentire
anche nel nostro Paese,
con ottime potenzialità
ma con notevole ritardo.
Le istituzioni si sono
mosse,
infatti,
solo
nell’ultimo periodo, mostrandosi più attente e
sensibili nel ridurre quel
gap normativo che ci
separa dagli altri mercati
e nel favorire lo sviluppo
di business giovani, dinamici ed innovativi.
Il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 (legge
17 dicembre 2012, n.
221), con l’articolo 25
ha introdotto in Italia la
normativa sulle cosiddette “Start up Innovative” (e sugli incubatori
certificati). Tale insieme
di misure ha inteso offrire alle imprese una nuova veste, che assegna
loro i connotati per operare al meglio nell’era
dell’economia digitale,
anche attraverso agevolazioni fiscali, per le assunzioni, mediante il
Work for Equity e gli altri
strumenti finanziari partecipativi. Le Start up
innovative sono
state
pensate, come detto, per
i giovani e non solo, in-
fatti si rivolgono a tutti
coloro che si apprestano
ad avviare un’attività
d’impresa nel settore
dell’economia digitale ed
innovativa
Un altro provvedimento
normativo, il Decreto
Legge n. 3 del 24 gennaio 2015 – meglio conosciuto
come
“Investment Compact”,
convertito con modificazioni dalla Legge n. 33
del 24 marzo 2015 – ha
introdotto, poi, la nuova
figura delle PMI Innovative, ampliando, di fatto,
la platea delle imprese a
cui già erano destinate
le agevolazioni per le
Start up innovative; inoltre, sono stati previsti
nuovi incentivi per tutte
le Piccole e Medie Imprese vocate all’innovazione
tecnologica. Nella defini-
Pa g in a 25
N um e r o 2 5
DALLE
UNIONI
LOCALI
zione di questo nuovo
impianto normativo, va
da subito rilevata l’incidenza riscontrata dalle
già citate Start up innovative in relazione alla
spinta che hanno stimolato nel nostro Paese
alla “rincorsa” allo sviluppo tecnologico, su cui
attualmente si è concentrata la politica nostrana.
Le Start up e le PMI Innovative, dunque, per
una nuova cultura d’impresa volta alla ricerca
tecnologica, all’utilizzo di
personale
qualificato
(anche di provenienza
estera) e a nuovi scenari
di finanza innovativa, a
partire dal crowdfunding,
che interessa trasversalmente tutti i settori produttivi, ivi compresi quelli più tradizionali.
Avviare e condurre una
Startup di successo, è
attività oltre modo complessa e piena di ostacoli, ma rappresenta in
ogni caso una importante occasione per avviare
un’attività
comunque
innovativa e profittevole.
Avere una buona idea è
solo il primo passo, occorrono poi altri step
necessari affinché essa
possa prendere concretamente forma e rappresentare una vincente
“idea di business”. Infatti, occorre porre in essere tutto quanto sia necessario affinché essa
sia pronta per trasformarsi in un’azienda solida e di successo, con le
giuste ed adeguate basi e
le dovute competenze per
poterla realizzare. Proprio
per questa ragione, è fondamentale circondarsi fin
da subito di persone con
competenze diverse e
tutte tese a far nascere e
crescere una vera azienda. E’ impensabile, infatti,
aprire una società senza
il necessario supporto di
un consulente professionista: un commercialista,
un legale o un consulente
aziendale.
Fondare un’azienda comporta molti adempimenti
burocratici, dalla costituzione alla gestione globale degli stessi (apertura
partita iva, comunicazioni
e autorizzazioni in Camera di Commercio, adempimenti contabili e fiscali).
In questi casi, il commercialista deve essere in
grado non solo di assolvere i citati adempimenti,
ma essere un punto di
riferimento per la realtà
imprenditoriale.
Deve
essere in grado, pertanto,
di costruire dei business
model credibili, elaborare
i pitch e le presentazioni
dell’idea, costruire i budget e redigere il business
plan, tutte attività indispensabili quando ci si
rivolge all’esterno per
raccogliere fondi e finanziamenti da destinare
all’investimento.
Alla luce di tutto quanto
sin qui detto, è evidente
la centralità del ruolo del
Commercialista e delle
attività professionali che
può esercitare in favore di
realtà nuove, innovative e
con un evidente stimolo
alla crescita. La Commissione
di
studio
“Consulenza Aziendale”
dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili di Roma,
ha inteso realizzare una
monografia dedicata proprio al tema delle Start
up innovative, disponibile
a breve sul sito dell’Unione di Roma.
L’elaborato rappresenta
un documento di orientamento per il professionista, nel quale vengono
trattate tutte le tematiche
relative alla identificazione e costituzione di una
nuova Start up, nonché i
successivi necessari passaggi per la sua realizzazione e per l’assistenza
societaria, tributaria e
finanziaria nel tempo. Si
è ritenuto prevedere
all’interno della monografia delle testimonianze
pratiche di Start up italiane di successo, le quali
hanno offerto un proprio
contributo al lavoro.
Il tema è oramai di grande attualità e la nostra
professione non può sottrarsi a cogliere una così
importante opportunità di
crescita per tutti, laddove
il “giovane commercialista” è chiamato a camminare al fianco del
“giovane imprenditore”
per un comune obiettivo
di crescita dell’innovazione nel tessuto economico
e culturale del nostro
Paese.
Pa g in a 26
N um e r o 2 5
L’UGDCEC di Taranto per un rilancio al fianco della città
UGDCEC Taranto
DALLE
UNIONI
LOCALI
Anche UGDCEC di Taranto ha scelto di essere
presente tra i principali
attori sociali per dare il
proprio contributo alla
Città. Con le note vicende ILVA, oggi, con non
poche difficoltà, la Città
di Taranto è divenuta
teatro di conciliazione
tra produzione, ambiente e salute. Infatti, in
questo particolare momento storico per la Città di Taranto, evidente è
l’impegno che, istituzioni, ordini professionali,
mondo accademico, studenti, aziende, sindacati,
stanno mettendo al fine
di individuare nuove prospettive occupazionali e
di crescita. Pertanto,
l’UGDCEC di Taranto è
impegnata in questa
impresa con serietà,
passione e soprattutto,
competenza,
sempre
aperta alla collaborazione, approfondimento e
confronto nello spirito di
centrare
l’obiettivo.
Quindi, bando all’improvvisazione nella certezza
che solo il confronto ed il
dialogo con le altre forze
presenti potrà arricchire
e migliorare le idee con
visibili effetti positivi nel
medio e lungo periodo.
E’ proprio in tale ottica
che si colloca, per esempio, l’ultima tavola rotonda organizzata proprio
dall’UGDCEC di Taranto
con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Taranto e
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, sul
tema “Startup Innovative
e Crowdfunding”, per
come dichiarato dallo
stesso Maurizio Maraglino,
Presidente
dell’UGDCEC di Taranto,
“…è necessario anche sul
nostro territorio avviare
un dialogo aperto e costruttivo per conoscere
possibilità di sviluppo e
iter da seguire per lanciare e gestire startup innovative di successo”. L’intero territorio jonico ha la
necessità di credere a
nuove opportunità economiche che il mercato internazionale offre e, proprio qui, subentra il ruolo
del professionista impegnato nel far conoscere
ed utilizzare strumenti
preziosi per il nostro tessuto economico, che
spesso o si disconoscono
o non si sa come utilizzarli. Oltretutto, in questo
momento di grave congiuntura economica, l’ottica si è spostata proprio
andando alla ricerca di
strumenti alternativi al
tradizionale credito bancario.
Noi tutti abbiamo la convinzione che Taranto sia
una città bellissima, con
la fortuna di essere bagnata da due mari, un
entroterra di grande valore e bellezza, con delle
potenzialità economiche
quindi altissime. A tal riguardo, giova evidenziare
i primi risultati già visibili,
frutto dell’impegno già
profuso di rivalorizzazione
della terra e delle sue
ricchezze quali, pescaturismo, ittiturismo, masserie
didattiche, passeggiate e
percorsi finalizzati a mettere in evidenza le tipicità
locali. Anche il comparto
agricolo sta riconquistando un ruolo centrale nel
futuro dell’economia del
territorio jonico dopo essere stato trascurato per
tantissimi anni, con risultati ampiamente dimostrati come, in ultimo,
l’incremento di visitatori
del padiglione PUGLIA
alla Bit di Milano, i quali
hanno manifestato apprezzamenti per i prodotti
tipici pugliesi.
Noi dell’UGDCEC di Taranto crediamo con convinzione che lo spirito di
collaborazione intavolato
tra istituzioni ed operatori, stia creando un modello operativo virtuoso in
grado di programmare
sviluppo condiviso, facendo nascere nuove idee e
innovazione, sconfiggendo una lunga crisi e permettendo il riscatto ad
una città che merita di
vedersi nuovamente protagonista in un ambito
territoriale
bellissimo,
tutto questo, con il fondamentale apporto del Giovani Dottori Commercialisti e con lo spirito Unione
che ci contraddistingue.
Perché l’Unione, non ci
stancheremo mai di ricordarlo, fa la forza !!!
Pa g in a 27
N um e r o 2 5
Il primo corso tutto nostro: l’Unione di Bergamo e la Scuola del Curatore
fallimentare
di Marco Anesa (membro Collegio Probiviri UGDCEC di Bergamo)
DALLE
UNIONI
LOCALI
Da tempo si discuteva
l’organizzazione di corsi
formativi, e in realtà diversi ne sono stati organizzati dall’UGDCEC di
Bergamo, ma questo
non è un semplice corso:
è il NOSTRO corso, la
NOSTRA Scuola del Curatore Fallimentare, realizzata con tanto impegno e sacrifici tra i mille
impegni quotidiani, tra
messaggi, telefonate e
riunioni in fugaci pause
pranzo, con il panino in
una mano e la penna
nell’altra.
Tutto è iniziato quasi per
caso, in uno dei tanti
incontri del Consiglio
Direttivo che cominciano
sempre con le migliori
intenzioni, con il classico
“si potrebbe…”, ed eccoci qua, a distanza di
qualche mese in partenza con un ciclo di otto
incontri, organizzato di
concerto con l’Ordine dei
Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili di
Bergamo e con la Sezione Fallimentare del Tribunale di Bergamo.
L’idea ha progressivamente preso forma ed in
breve è stato organizzato il team di lavoro: con
gli amici Andrea Berizzi,
Paolo Rossi e Davide
Rovetta (in ordine rigorosamente alfabetico) e
con il coordinamento del
Presidente Michela Pellicelli, è stato steso un
indice di massima, via
via perfezionato; sono
stati quindi identificati e
contattati i possibili relatori (Dottori Commercialisti, Avvocati, docenti universitari ed esponenti
del Tribunale), esperti
nelle specifiche tematiche e tutti operanti sul
territorio, che hanno aderito con interesse alla
nostra proposta. In parallelo sono state coltivate le
relazioni con l’Ordine e
con il Presidente e funzionari della Sezione Fallimentare, che hanno offerto il proprio supporto all’iniziativa.
Senza ambizioni troppo
specialistiche, ne è nato
un corso pratico, di ampio
respiro, completo e - a
nostro avviso - ben strutturato, che si estende a
tutte le fasi della procedura, dall’accettazione
dell’incarico alla chiusura,
non senza considerare gli
aspetti più strettamente
giuridici (quali azione revocatoria, contratti pendenti e reati fallimentari)
e operativi (apposizione
sigilli, erezione inventario,
creazione casella pec,
processo civile telematico, etc.).
Si tratta di un corso
“artigianale”, creato su
misura per un Giovane
Dottore Commercialista
che si affaccia per la prima volta al mondo del
diritto fallimentare ed ha
bisogno di basi concrete,
diverse dalle conoscenze
accademiche apprese in
anni di studio; uno strumento che vorrebbe stimolare i giovani a scoprire questo particolare ambito della professione e
agevolarne l’avvio dell’attività, ovvero consentire
riflessioni e approfondimenti a chi ha una maggiore esperienza, grazie
anche allo spazio che
sarà concesso al dibattito
con i relatori, che trasferiranno ai partecipanti le
esperienze acquisite in
ambito professionale ed
accademico.
Nell’ultimo incontro, in
particolare, dovremmo
poter vantare la presenza
del Presidente della Sezione Fallimentare del
Tribunale Civile e Penale
di Bergamo Dott. Mauro
Vitiello; oggetto dell’incontro sarà la recentissima riforma del diritto fallimentare, e sarà molto
interessante e utile per
tutti sentire il suo punto
di vista, soprattutto per
quanto concerne le rilevanti novità in materia di
concordato preventivo,
destinate a stravolgere lo
scenario attuale.
Alla data odierna, e manca poco meno di un mese
all’avvio delle lezioni, la
Scuola del Curatore Fallimentare pare aver riscosso un notevole successo,
tant’è che, sia per l’interesse generale verso la
materia, sia per la qualità
dei relatori, sia per il costo irrisorio dell’intero
ciclo - che è reso possibile dall’attività pro bono
dei relatori, che con l’occasione ringraziamo per
la disponibilità -, gli 80
posti a disposizione sono
praticamente esauriti.
Pa g in a 28
N um e r o 2 5
Edilizia e Commercialisti: non solo Iva e reverse charge
di Gabriele Molinari e Michele Lanzi (UGDCEC Parma)
DALLE
UNIONI
LOCALI
Tra i settori che hanno
subito maggiormente la
crisi si distingue quello
dell’edilizia, che con il
suo indotto rappresenta
una fetta importante
dell’economia italiana.
Lo scorso 13 luglio 2015
l’ANCE (Associazione
Nazionale Costruttori
Edili) ha presentato il
proprio
rapporto
“l'Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle
Costruzioni”. Tra i numerosi dati forniti, quelli
che colpiscono maggiormente riguardano gli
effetti della lunga crisi:
“il settore delle costruzioni ha perso 529.000
posti di lavoro (-26,7%),
che raggiungono circa
800.000 unità considerando anche i settori
collegati. Nel rapporto
vengono però citati positivamente anche alcuni
interventi che, insieme
ad altri fattori esterni,
stanno contribuendo ad
allentare la crisi nel corso del 2015.
Il settore di per sé presenta importanti peculiarità che, anche nell’ordinaria e classica consulenza fiscale, richiedono
particolari e dettagliate
competenze. Si prendano ad esempio le varie
sfaccettature della cosiddetta “iva in edilizia”:
molteplici variabili in
conseguenza del committente, del tipo di prestazione e della contrattualistica.
Ad inizio del 2015 si è
poi assistito ad una vera
e propria rivoluzione
nell’applicazione del
meccanismo del reverse
charge, che ha ampliato
considerevolmente il proprio campo di applicazione.
Articolata è dunque anche la gestione delle detrazioni fiscali: numerose
casistiche che spaziano
dal 50% al 65%, oltre al
bonus mobili, il tutto soggetto a continue modifiche e proroghe.
A tutto questo si aggiungono strumenti e situazioni che per le imprese del
settore possono rappresentare importanti mezzi
per lo sviluppo o la ripresa dalla crisi, quali ad
esempio le ATI o le reti di
imprese, che permettono
anche a realtà minori di
essere maggiormente
competitive sfruttando
sinergie con altri soggetti.
Per le imprese che operano nel ramo immobiliare,
la difficoltà nelle vendite
rappresenta senz’altro il
problema principale. Per
tale motivo risulta importante conoscere, e saper
utilizzare, alcuni strumenti messi a disposizione
dell’impresa o, spesso,
direttamente del cliente
finale. Si prendano ad
esempio alcuni bandi regionali (es. Bando giovani
coppie Regione E-R), il
contratto Rent to Buy o il
Fondo di garanzia per
l’acquisto e ristrutturazione prima casa gestito dal
MEF (il rapporto ANCE di
cui sopra ne evidenzia
l’efficacia riscontrata nei
primi tre mesi di attività).
Altra potenziale fonte di
ricavi è rappresentata
dagli appalti pubblici che
sempre più spesso richiedono determinati requisiti
per accedervi. Il rating di
legalità (range da una a
tre stelle), è un istituto
che introduce un sistema
premiale e, oltre che poter mettere in posizione
privilegiata in sede di
concessione di finanziamenti pubblici e di accesso al credito bancario,
potrebbe permettere alle
imprese che riescono ad
accedervi di ottenere un
punteggio aggiuntivo nella partecipazione alle
gare d’appalto. Si evidenzia che uno dei requisiti
che permette di ottenere
più stelle sia l’adozione di
un modello di organizzativo ai sensi del D.Lgs.
231/01, strumento che
comunque di per sé mette al riparo la società da
possibili conseguenze a
causa di numerosi rischi
tipici
del
settore
(corruzione, sicurezza,
ecc.).
Per le aziende in difficoltà
sono state introdotte importanti novità che, per
impostazione e particolarità, vedono le imprese
del settore edile come
potenziali beneficiarie
delle stesse.
La crisi economica di
questi anni ha spesso
indotto molti imprenditori
edili in difficoltà a cercare
accordi di ristrutturazione
dei debiti principalmente
con le banche e non con
la generalità dei creditori;
spesso con scarsi risultati causa ostruzionismo da
parte di alcune di esse,
solitamente le meno
esposte.
Il D.L. 83/2015, convertito con modificazioni dalla
L. 6 agosto 2015 n. 132,
ha introdotto il nuovo art.
182-septies della Legge
Fallimentare, prevedendo
Pa g in a 29
N um e r o 2 5
DALLE
UNIONI
LOCALI
due nuove discipline: gli
accordi di ristrutturazione con intermediari finanziari e le convenzioni
di moratoria.
Tali nuovi accordi di ristrutturazione partono
dal presupposto che le
banche e gli intermediari
finanziari aderenti all’accordo debbano vantare
un credito verso l’impresa che sia almeno pari al
50% del totale del proprio indebitamento.
Se l’impresa trova l’accordo con gli istituti di
credito finanziari che
rappresentano almeno il
75% dei crediti della categoria esso vincola anche gli istituti dissenzienti, fermo restando l’integrale pagamento dei
creditori non finanziari
dissenzienti (es. imprese
fornitrici di beni e/o servizi).
Il tribunale, fatte salve
determinate verifiche tra
cui il raggiungimento di
un accordo con almeno
il 60% dei crediti, procede all’omologazione
dell’accordo di ristrutturazione del debito.
Il cuore della manovra è
quindi la sottrazione ai
creditori finanziari, che
vantano un credito di piccola entità, della possibilità di dichiararsi contrari
ad operazioni di ristrutturazione concordate fra il
debitore e la maggioranza
dei creditori finanziari:
contrarietà che molto
spesso porta al fallimento
dell’impresa.
Come detto in precedenza, l’art. 182-septies della
Legge Fallimentare, nei
commi 5 e seguenti regolamenta le convenzioni di
moratoria tra imprenditore e banche finanziatrici:
l’elemento di maggior
rilevanza è che l’accesso
alla moratoria non è condizionato dalla prevalenza
del debito bancario rispetto all’indebitamento
complessivo. Si prevede
ugualmente la possibilità
di vincolare i creditori finanziari dissenzienti se si
è proceduto ad una suddivisione in categorie
omogenee, sia per posizione giuridica che per
interessi economici,
quando l’accordo è sottoscritto da almeno il 75%
dei creditori appartenenti
ad una determinata categoria. Tale omogeneità
deve essere attestata da
un professionista in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Fallimentare; la sua efficacia è
immediata, senza necessità di omologazione da
parte del Tribunale. La
convenzione di moratoria
può essere utilizzata, in
base al grado di difficoltà
in cui versa l’impresa,
come istituto a sé stante,
ma anche come “ponte”
per arrivare a successivi
accordi di ristrutturazione
del debito.
Concludendo, si può
quindi affermare che l’edilizia necessita senz’altro di professionisti che in
modo trasversale sappiano supportarla per risolvere problemi e coglierne
le opportunità, aiutando
le imprese ad orientarsi.
Alla luce di quanto sopra
esposto, il professionista
può e deve avere un ruolo fondamentale per affiancare un settore così
strategico per la nostra
economia ad uscire dalla
crisi, con la consapevolezza che tutto ciò richiede una forte preparazione, grande dinamismo e
continui aggiornamenti.
L’attività professionale nell’era della innovazione tecnologica
Commissione stampa UGDCEC di Cosenza
Da alcuni anni l’esercizio della professione è
fortemente influenzata
dall’esponenziale accelerazione della rivoluzione
digitale che ha contribuito, in maniera “drastica”,
allo svecchiamento delle
tradizionali formule organizzative dei nostri studi.
I polverosi scaffali contenenti faldoni, fascicoli,
registri, fatture, formulari
e quant’altro, sono stati
sostituiti da hard disk,
server, dvd, firme digita-
li, caselle di posta elettronica e siti internet. In
sintesi è cambiato l’approccio alla professione.
Lontani, dunque, i tempi
in cui i clienti aspettavano in fila nello studio,
con le attuali tecnologie
di comunicazione cambiano i rapporti con il
tempo e lo spazio e di
conseguenza si modifica
radicalmente l’approccio
tra il professionista e la
clientela a favore di una
concezione di essere ed
avere tutto in tempo reale.
Grazie alle reti telematiche è possibile scambiarsi ogni genere di
messaggi, sia individualmente che in gruppo,
partecipare a conferenze
“on line”, condividere ed
avere accesso illimitato
ad informazioni pubbliche e private. In particolare i social network ,
quali facebook, linkedin,
twitter, offrono enormi
potenzialità in termini di
Pa g in a 30
N um e r o 2 5
DALLE
UNIONI
LOCALI
visibilità, favorita dalla
mobilità della comunicazione resa possibile da
dispositivi digitali quali
smartphone e tablet. Il
progresso tecnologico ci
consente di dialogare
con uno schermo attraverso cui dare consigli,
acquistare prodotti e
servizi, ricevere informazioni, frequentare corsi
di formazione, etc., tutto
a basso costo e in maniera assolutamente
libera e senza limiti di
distanza, tempo e volume.
I benefici che si possono
trarre sono moltissimi, in
primis quelli del lavoro in
mobilità, con la dematerializzazione e la semplificazione dei processi,
nonché la possibilità di
agire in tempo reale sulle opportunità che si manifestano in un mercato
planetario con potenziali
clienti che possono essere raggiunti ovunque.
Essere, infatti, in relazione telematica con altri
professionisti e persone
comuni è sicuramente
un modo per avvicinare
persone che non si conoscono e dunque aumentare le possibilità di essere contattati da potenziali clienti o colleghi.
Tuttavia non è vero che
ciò non costa nulla. L’epoca dell’esasperazione
tecnologica ha delle ripercussioni a dir poco
singolari: le tecnologie
infrangono le barriere
dello spazio e del tempo,
ma spersonalizzano. Lo
sviluppo della telematica
ha dato vita ad una trasformazione culturale
senza precedenti. I rapporti interpersonali sono
più sporadici, si parla
sempre meno tra colleghi e con i clienti ci si
scrive attraverso email,
sms e chat, affidando
all’informatica i messaggi
e le comunicazioni che un
tempo si scambiavano di
persona. Si è determinato
un significativo mutamento rispetto alla concezione tradizionale dell’attività professionale ma, forse, ci stiamo avventurando in una dimensione in
cui questa continua corsa
contro il tempo non sappiamo esattamente dove
condurrà. E’ importante
invece fermarsi a riflettere e conservare un corretto rapporto con la realtà
per non spersonalizzare
la professione, ponendo
alla base del nostro operato il rapporto di fiducia
col cliente.
Lavoro, relazione, riorganizzazione delle conoscenze, riappropriazione
del tempo, valorizzazione
dell’autonomia della professione sono i punti di
partenza irrinunciabili per
recuperare il senso della
realtà professionale. L’attività di lavoro autonomo
è legata generalmente al
c.d. intuitus personae,
alle attitudini e capacità
soggettive di chi la esercita, e solo in casi limite si
dovrebbe giungere alla
spersonalizzazione della
stessa. Al riguardo, va
ricordato che le prestazioni rese nell’ambito delle
professioni intellettuali,
possono formare oggetto
solo del contratto d’opera
ed essere pertanto regolate dalla relativa e peculiare disciplina prevista
dal codice civile. In particolare, la prestazione deve essere eseguita personalmente, il compenso
determinato secondo il
criterio dell'importanza
dell’opera e del decoro
della professione, tenuto
conto del rischio del lavoro svolto. Lasciamo ad
altri soggetti in concorrenza con noi la possibilità di godere di una maggiore libertà contrattuale,
anche se implicante una
spersonalizzazione della
prestazione e una retribuzione determinata secondo criteri di mercato. Non
dobbiamo, né possiamo,
mai perdere di vista l'importanza della relazione
personale con il cliente,
soprattutto in un’epoca
caratterizzata dalla tecnologia e dalla alienazione del rapporto interpersonale.
Oggi molta concorrenza ci
proviene dalla rete ed è
favorita dalle innovazioni
tecnologiche, bisogna
essere preparati, efficienti, veloci, senza mai spersonalizzare il rapporto
fiduciario che è alla base
del conferimento d’incarico professionale. Certo le
tecnologie e l’informatica
sono sicuramente un ottimo punto di partenza per
creare un rapporto con il
cliente, ma a patto di essere dallo stesso percepiti come professionisti
informati, competenti,
trasparenti, che non temono di mettere in rete
la propria conoscenza e
che non standardizzano il
proprio agire. E’ dunque
necessario riappropriarci
della gestione diretta e
della cura del rapporto
col cliente. Dobbiamo
trasmettere ai nostri
clienti la convinzione che
il suo “commercialista”
sia innanzitutto un professionista e che quindi
siano le sue capacità personali a fare la differenza
e non la sua potenza tecnologica o informativa.
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N um e r o 2 5
LE ATTIVITÀ
LOCALI
Viene qui riportato
l’elenco delle attività
formative svolte dalle
Unioni locali da
aprile 2015
fino a
UNIONE LOCALE
DATA
DELLE
UNIONI
DESCRIZIONE EVENTO
UGDCEC di Ancona 15 aprile - 3
luglio 2015
Corso "Curatori al 1° Incarico"
UGDCEC di
Barcellona Pozzo
di Gotto
Convegno: Il ruolo dell’Amministratore Giudiziario
UGDCEC di
Bergamo
settembre 2015
25-09-2015
21/04/2015
Convegno: BILANCIO 2014 E Xbrl
4-06-2015
Convegno: LE NOVITA’ DI UNICO 2015
9-07-2015
Convegno: Dal documento digitale alla fattura elettronica:
il ruolo del responsabile della conservazione negli studi
professionali
24-04-2015
Convegno: Il modello cooperativistico: quali opportunità
per i professionisti? Analisi del sistema fiscale, dell’apporto
di lavoro da parte del socio lavoratore e del sostegno
finanziario alle cooperative
21-07-2015
Convegno: Profili di deontologia professionale
UGDCEC di Cagliari
UGDCEC di
Cosenza
dal 14/04/2015 Percorso di avviamento alla professione
al 09/2015
Ugdcec di Cosenza con odcec di Cosenza
UGDCEC di Firenze
25-05-2015
Convegno: Agevolazioni pubbliche per le imprese e
voluntary disclosure: uno sguardo al futuro
UGDCEC di ForlìCesena
7-05-2015
UGDCEC di Lecce
27-05-2015
Incontro tecnico pratico su Bilancio in XBRL
19-06-2015
Convegno: Le imprese creative
4/5-09-2015
Salento (Ri)parliamone: identità e innovazione per il nuovo
rinascimento della manifattura.
8-04-2015
Convegno: Responsabilità da reato delle imprese: il D.Lgs.
231/2001
28-04-2015
Incontro formativo: Bilancio 2014: il deposito in formato
xbrl
28-05-2015
Incontro formativo: Unico 2015: persone fisiche e società
di persone
UGDCEC di
Messina
Convegno: Novità Unico 2015
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N um e r o 2 5
LE ATTIVITÀ
LOCALI
Viene qui riportato
l’elenco delle attività
formative svolte dalle
Unioni locali da
aprile 2015
UNIONE LOCALE
UGDCEC di
Modena
UGDCEC di Napoli
fino a
settembre 2015
DATA
(Ottobre 2014)
– Maggio 2015
UGDCEC di
Padova
Convegno “La prevenzione delle liti col Fisco”
23-06-2015
01/04/2015
Seminario: I nuovi finanziamenti europei diretti ed indiretti per la
Campania 2014/2020.
CORSO: La formazione del Giovane Dottore Commercialista nei
rapporti con il Tribunale: "IL CURATORE FALLIMENTARE" - II
Edizione
Seminario: La nuova disciplina fiscale delle società cancellate ed
effetti processuali. Analisi delle ultime novità legislative e
giurisprudenziali
CONVEGNO: Antiriciclaggio: Novità normative, istruzioni
applicative e casistiche operative per Professionisti e Notai
CONVEGNO: Bilancio XBRL, novità e applicazioni pratiche
CONVEGNO: Implicazioni del processo tributario nelle procedure
concorsuali
CONVEGNO: Cassa Previdenza: novità ed aggiornamenti
CONVEGNO: Start-up innovative: aspetti giuridici, fiscali,
aziendalistici ed esperienze applicative a confronto
Master breve di aggiornamento composto da 8 incontri della
durata di 4 ore ciascuno
Convegno: Modello 2013: Un’opportunità per le PMI e per i
professionisti
29-05-2015
27-03-2015
15-05-2015
22-05-2015
1-07-2015
Ottobre 2014Maggio 2015
24-04-2015
22-04-2015
UGDCEC di Pisa
UGDCEC di
Ragusa e Modica
30-04-2015
18-04-2015
21-04-2015
UGDCEC di
Reggio Emilia
UGDCEC di Rimini
UGDCEC di
Rovigo
UGDCEC di
Salerno
fine marzo
2015
20-5-2015
18-09-2015
10-04-2015
8-05-2015
22-05-2015
24-09-2015
UGDCEC di
Teramo
UGDCEC di Udine
DESCRIZIONE EVENTO
Convegni nell'ambito dell'organizzazione del XVI Ciclo di incontri
di Formazione Professionale organizzato unitamente all'Unione di
Reggio Emilia (ed. 2014/2015)
Convegno “Voluntary Disclosure – Aspetti controversi e questioni
aperte
7-05-2015
UGDCEC di
Parma
UNIONI
27-05-2015
28/04/2015
UGDCEC di OlbiaTempio
DELLE
Convegno: Modello 730 e dichiarazione Precompilata
Convegno: Cassa di Previdenza Dottori e Ragionieri
Commercialisti: le ultime novità
Convegno: Senza più Debiti! Come superare il
sovraindebitamento
Convegno: Gestire senza sanzioni i rapporti SICILIA-MALTA
concluso il Corso per giovani curatori al primo incarico II
concluso il Corso di aggiornamento professionale e tributario
Convegno Regionale: Startup innovative: dall’idea all’impresa.
Aspetti giuridici, fiscali e strumenti di finanziamento
Convegno: Liquidazione estinzione e resurrezione: i nuovi
interventi
legislativi in tema di cancellazione di società
Convegno: OIC e bilancio xbrl: novità ed applicazioni pratiche
Convegno: Imprenditore, professionista e Reati Tributari
Convegno: Le limited company di diritto inglese: profili fiscali e
societari
29-05-2015
Convegno: Anatocismo e Usura , le criticità dell’indebito nei
contratti bancari, aspetti sostanziali e processuali
2-04-2015
Convegno: La valutazione economica del cliente e gli strumenti di
tutela del credito commerciale
22-04-2015
Sett./ott. 2015
Convegno: OIC e bilancio xbrl: novità e applicazioni pratiche
Corso di revisione legale
Pa g in a 33
N um e r o 2 5
LE ATTIVITÀ
LOCALI
Viene qui riportato
l’elenco delle attività
formative svolte dalle
Unioni locali da
aprile 2015
fino a
settembre 2015
UNIONE LOCALE
UGDCEC di Udine
DESCRIZIONE EVENTO
2-04-2015
Convegno: La valutazione economica del cliente e gli strumenti di
tutela del credito commerciale
Sett./ott. 2015
28-04-2015
1-7-2015
UGDCEC di
Vicenza
UNIONI
DATA
22-04-2015
UGDCEC di
Venezia
DELLE
14-04-2015
12-05-2015
22-09-2015
Convegno: OIC e bilancio xbrl: novità e applicazioni pratiche
Corso di revisione legale
Convegno: Processo civile telematico: aspetti pratici e
problematiche riscontrate
Convegno: Start-up innovative: aspetti giuridici, fiscali,
aziendalistici ed esperienze applicative a confronto
Convegno: L'utilizzo dei depositi fiscali e doganali nel commercio
all'interno dell'UE
Convegno: Il Modello 730/2015: novità, analisi e compilazione
Convegno: L’analisi del sistema di controllo interno e la
rilevazione dei processi aziendali
N um e r o 2 5
Pa g in a 34
R A S S E G N A S TA M PA UN G D C E C

Brevi. Nota integrativa in Xbrl, un altro adempimento. - Italia Oggi del 04 aprile 2015

UNGDCEC. Verso il 53° Congresso nazionale – Fiscal Focus 09 aprile 2015

Salerno: al via 53° Congresso nazionale dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti – salernonotizie.it del 13 aprile 2015

Il digitale per il business: i Giovani Commercialisti fanno da apripista per l'intera categoria - Ipsoa Quotidiano del 14 aprile 2015

Salerno: presentato il 53° Congresso nazionale dell’Unione Nazionale Giovani Dottori
Commercialisti – salernonotizie.it del 14 aprile 2015

Al via a Salerno il Congresso Nazionale dei Giovani Commercialisti – salernonotizie.it
del 15 aprile 2015

A Salerno il 53° Congresso nazionale dell’UNGDCEC – Eutekne.info del 15 aprile 2015

Evitare il rischio penale d'impresa: fondamentale il ruolo del commercialista – Ipsoa
Quotidiano del 16 aprile 2015

Salerno, convegno Giovani Commercialisti: “Nuovo patto per legalità imprese e professionisti” - salernonotizie.it del 16 aprile 2015

Presenze record al Congresso Nazionale dei Giovani Commercialisti in corso a Salerno salernonotizie.it del 16 aprile 2015

UNGDCEC. Verso il 53° Congresso nazionale - Fiscal Focus del 16 aprile 2015

Dal fisco spazio ai consulenti – Italia Oggi del 16 aprile 2015 – di Raffaella Messina
membro Giunta Ungdcec e Gianvito Morretta membro Comitato scientifico Fondazione
Centro Studi Ungdc

Commercialisti, fatturato stabile e iscritti in crescita – Italia Oggi del 17 aprile 2015

Segantini: «Pronti a scendere in piazza» - Eutekne.info del 17 aprile 2015

Commercialisti: sanzioni da rivedere – Il Sole 24 Ore del 17 aprile 2015

Commercialisti, un presidio di legalità – Il Mattino di Salerno del 17 aprile 2015

Longobardi: il ruolo del commercialista nell'attività di risk assessment aziendale – Ipsoa Quotidiano del 17 aprile 2015

Sganga: il diritto penale dell'economia nel bagaglio culturale dei commercialisti - Ipsoa
Quotidiano del 18 aprile 2015
Viene qui riportata
la Rassegna
Stampa degli
articoli pubblicati
dall’UNGDCEC
su quotidiani e
riviste nazionali dal
4 aprile 2015
al
10 settembre 2015
N um e r o 2 5
Pa g in a 35
R A S S E G N A S TA M PA UN G D C E C
Viene qui riportata
la Rassegna
Stampa degli
articoli pubblicati
dall’UNGDCEC
su quotidiani e
riviste nazionali dal

Congresso Commercialisti: conclusi i lavori. 1000 professionisti a Salerno per 3 giorni salernonotizie.it del 18 aprile 2015

Dal Congresso nazionale le proposte dell’UNGDCEC – Eutekne.info del 18 aprile 2015

Nasce la Federazione Giovani Professionisti – Fiscal Focus del 20 aprile 2015

Al via la Federazione Giovani Professionisti Eutekne.info del 20 aprile 2015

Debutta la Fgp - Italia Oggi del 21 aprile 2015

Rassegna stampa Comunicato nascita Federazione Giovani Professionisti - del 21 aprile 2015
4 aprile 2015

Bilanci in Xbrl, inizio faticoso - Italia Oggi del 22 aprile 2015 - di Simona Bonomelli –
Tesoriere Giunta UNGDCEC e Gustavo Desana – Presidente Commissione di Studio Revisione Legale - Coordinatore Regionale Piemonte
10 settembre 2015

Per i nulla osta c'è Startup Visa - Italia Oggi del 30 aprile 2015 - di Daniele Virgillito –
Segretario Giunta UNGDCEC e Maurizio Maraglino Misciagna – Coordinatore Startup e
Crowdfunding - Commissione Studi Finanza UNGDCEC

Elezioni, l’Unione contro l’abbattimento del limite di mandati consecutivi - Eutekne.info del 05 maggio 2015

UNGDCEC. Più rispetto per vincolo mandati – Fiscal Focus del 05 maggio 2015

Incarichi no limits per i commercialisti - Italia Oggi del 05 maggio 2015

Antiriciclaggio, ancora oneri – Italia Oggi del 14 maggio 2015 - di Andrea Onori, Consigliere di amministrazione Fondazione Centro Studi UNGDC e Barbara Guglielmetti, Vice
Presidente Giunta UNGDCEC

Il tirocinio si fa in cancelleria - Italia Oggi del 28 maggio 2015 - di Emanuele Garozzo e
Michela Bonini - Componenti Giunta UNGDCEC

Raddoppio termini da rivedere - Italia Oggi del 04 giugno 2015 - di Raffaella Messina componente Giunta UNGDCEC e Daniele Giacalone - consigliere di amministrazione
Fondazione Centro Studi UNGDC

Rivedere la riforma del bilancio - Italia Oggi del 18 giugno 2015 - di Simona Bonomelli Tesoriere Giunta UNGDCEC - Delegata in materia di Bilancio e Revisione legale, Pier
Luigi Marchini - Presidente Fondazione Centro Studi UNGDC e Andrea Onori - Consigliere di Amministrazione Fondazione Centro Studi UNGDC.
al
N um e r o 2 5
Pa g in a 36
R A S S E G N A S TA M PA UN G D C E C

Processo tributario da rivedere - Italia Oggi del 02 luglio 2015 - di Gennaro Ciaramella Delegato di Giunta Processo Tributario e Fabio Anatriello - UGDCEC di Caserta - Membro Commissione Processo Tributario

Nuovo futuro per la mediazione - Italia Oggi del 16 luglio 2015 - A cura della Commissione "Mediazione, Arbitrato, Riforma della Giustizia" UNGDCEC di Renata Carrieri e
Silvia Chinellato

Funzioni giudiziarie centrali - Italia Oggi del 23 luglio 2015 - di Pierluigi Pisani, Presidente Collegio dei Probiviri Giunta UNGDCEC - Delegato "Commissione Custodia e Amministrazione Giudiziaria di beni e aziende sotto sequestro" e Gianvito Morretta, Comitato Scientifico Fondazione Centro Studi UNGDC
Mediazione tributaria da rifare Italia Oggi del 6 agosto 2015 - di Gennaro Ciaramella
Delegato giunta commissione Ungdcec Processo Tributario * Giancarlo Falco Presidente commissione Ungdcec Processo Tributario ** Caterina Cicinelli Membro commissione Ungdcec Processo Tributario * e Ambra Fenni Membro commissione Ungdcec Processo Tributario - a cura della Commissione Ungdcec Processo Tributario


IL PROFESSIONISTA - Essere creativi come maghi - Italia Oggi del 31 agosto 2015

Innovazione, strada obbligata - Italia Oggi del 10 settembre 2015 - di Simone Caprari Coordinatore UNGDCEC Emilia Romagna
Viene qui riportata
la Rassegna
Stampa degli
articoli pubblicati
dall’UNGDCEC
su quotidiani e
riviste nazionali dal
4 aprile 2015
al
10 settembre 2015
Circonvallazione Clodia, 86
00195 Roma (RM)
tel. 06 3722850
fax 06 3722624
E-mail [email protected]
P.IVA 05356201003
CF 03367080151
Circonvallazione Clodia, 86
00195 Roma (RM)
tel. 06 3722850
fax 06 3722624
E-mail [email protected]
P.IVA 03703290274