PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI

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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI
All.9 POF 2015-2016
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
PER GLI ALUNNI DISABILI
Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità
che l’Istituto intende seguire relativamente all’iscrizione e all’inserimento di alunni
disabili. Al suo interno sono definite le procedure e le pratiche condivise, indicate
schematicamente ai punti successivi, per agevolare gli alunni disabili ad ambientarsi
al meglio all’interno della nostra scuola; vi sono elencati i compiti e i ruoli delle
persone che lavorano per la loro accoglienza e integrazione.
È redatto dalla Commissione Handicap dell’Istituto e aggiornato periodicamente. È
altresì sottoposto ogni anno all’approvazione del Collegio Docenti e annesso al POF in
ottemperanza alle indicazioni normative della Legge Quadro 104/92 e successivi
decreti applicativi.
Il Protocollo d’Accoglienza costituisce uno strumento di lavoro che individua le prassi
condivise:
•
•
•
traccia le fasi dell’accoglienza e indica le linee continuative d’intervento per un
loro positivo inserimento;
propone modalità di interventi;
individua le risorse necessarie per tali interventi.
FINALITÀ
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, il Collegio dei
Docenti si propone di:
• facilitare l’inserimento a scuola degli studenti disabili;
• entrare in relazione con la famiglia;
• favorire un clima d’accoglienza nella scuola;
• promuovere la collaborazione nell’Istituto e tra scuola e territorio;
• promuovere la valorizzazione della diversità.
L’ISCRIZIONE
L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dello studente e della sua
famiglia. Generalmente è individuato presso l’Ufficio di segreteria un incaricato che
segue il ricevimento di questo tipo di iscrizioni in modo continuativo. In questa
procedura l’Ufficio di segreteria svolge i seguenti compiti:
•
•
•
fornire allo studente informazioni per facilitare la scelta di orientamento;
raccogliere documenti, certificazioni e/o autocertificazioni relative all’iter
scolastico pregresso;
iscrivere l’alunno;
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•
fissare un primo incontro tra famiglia e Commissione Handicap d’Istituto.
L’ACCOGLIENZA
E’ costituita una “Commissione Handicap” formata dal Dirigente scolastico, dal
referente del gruppo HC, dai docenti di sostegno e da alcuni docenti di classe.
La Commissione ed i suoi referenti incontrano la famiglia dell’alunno, i docenti
curriculari e i docenti di sostegno della scuola secondaria di primo grado,
neuropsichiatri, psicologi, studenti.
L’INSERIMENTO DELLO STUDENTE
La Commissione affianca il Consiglio di Classe nella:
• acquisizione di informazioni;
• analisi della documentazione (Diagnosi Funzionale, Piano Educativo
Individualizzato)
• effettuando poi frequenti colloqui in itinere con la famiglia, l’alunno, il docente
di sostegno, il coordinatore del Consiglio di Classe;
• valutazione costante dell’inserimento rilevando l’insorgere di difficoltà e
guidando
• eventualmente lo studente al riorientamento;
• rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento;
• individuazione ed applicazione di modalità di semplificazione dei contenuti per
ogni disciplina;
• predisposizione di percorsi curricolari personalizzati.
INGRESSO NELLA SCUOLA
•
Livello 1. ORIENTAMENTO IN INGRESSO
◦ Prima del mese di gennaio sono organizzati incontri con gli alunni delle
scuole secondarie di primo grado al fine di presentare la nostra offerta
formativa. Durante l’Open Day, gli alunni possono anche visitare l’edificio
scolastico e i suoi spazi con le loro famiglie. I docenti responsabili delle
attività di orientamento guidano le classi o gli alunni con le rispettive
famiglie all’interno degli ambienti della nostra scuola offrendo informazioni
sull’offerta formativa. E’ possibile visitare laboratori, biblioteca, palestra,
ecc.
•
Livello 2. ISCRIZIONE
◦ Avviene entro i termini temporali definiti dal MIUR tramite la segreteria della
scuola secondaria di primo grado che ha il compito di trasmettere le
iscrizioni all’istituto scelto dal singolo allievo.
•
Livello 3. PRE-ACCOGLIENZA
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◦ Vengono organizzati incontri al fine di favorire la reciproca conoscenza tra
l’alunno e la scuola. Durante questi incontri i docenti referenti incontrano i
docenti delle scuole secondarie di primo grado, allo scopo di scambiarsi
informazioni.
•
Livello 4. PERFEZIONAMENTO ISCRIZIONE
◦ Conseguito il diploma della scuola secondaria di primo grado il genitore deve
consegnare alla segreteria la documentazione relativa all’iscrizione
dell’alunno.
•
LIVELLO 5. FORMAZIONE CLASSI
◦ Durante il mese di luglio il Dirigente scolastico e i docenti studiano la
documentazione trasmessa dalle scuole medie e le richieste delle famiglie e
degli alunni e inseriscono gli allievi nelle classi seguendo i criteri stabiliti dal
Collegio dei Docenti.
•
Livello 6. PROGRAMMAZIONE
◦ Prima dell’inizio dell’anno scolastico i docenti del Gruppo di studio e di lavoro
dell’Istituto si incontrano e programmano le attività da svolgere durante l’anno.
Le scelte didattiche e formative saranno inserite nel progetto che sarà parte
integrante del POF d’Istituto.
•
LIVELLO 7. AFFIDAMENTO CLASSI AI DOCENTI DI SOSTEGNO
◦
•
Il Dirigente Scolastico, preso atto di tutte le informazioni pervenute e tenuto
conto dei bisogni degli allievi, affida gli insegnanti di sostegno alle classi.
LIVELLO 8. CONOSCENZA
◦ Al primo Consiglio di Classe vengono presentati tutti gli alunni; viene
dedicata particolare attenzione alla presentazione degli alunni disabili con
l’analisi del percorso svolto e della Diagnosi funzionale aggiornata.
•
LIVELLO 9. ACCOGLIENZA
◦ Nelle prime settimane di scuola vengono organizzate attività per conoscere
gli alunni e predisporre un percorso formativo idoneo.
•
LIVELLO 10. PREDISPOSIZIONE PERCORSO DA ATTIVARE PER L’ALUNNO
DISABILE
◦ I docenti del Gruppo di Studio e di Lavoro e i docenti delle classi in cui sono
inseriti gli allievi disabili formulano un progetto di lavoro educativo e
didattico pluridisciplinare per una crescita globale dell’alunno (P.E.I. Piano
educativo individualizzato). Sarà fondamentale il confronto costante con la
famiglia e con gli operatori sanitari che seguono lo sviluppo psico-fisico
dell’allievo.
Per gli alunni delle classi prime, dopo un periodo di osservazioni
sistematiche, verrà compilato il Profilo Dinamico Funzionale da cui scaturirà
il Piano Educativo Individualizzato (Art. 12 L. 104).
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•
LIVELLO 11. INTEGRAZIONE
◦ L’obiettivo educativo generale valido, a diversi livelli, per ogni alunno, è
l’integrazione, cioè offrire la possibilità ad ognuno di partecipare
attivamente, di interagire con gli altri, di collaborare ed, infine, di crescere. A
tal fine sarà fondamentale l'acquisizione di nuove competenze da parte di
tutti coloro che partecipano alla vita scolastica attraverso la realizzazione di
progetti e l'attività nelle classi.
PARTI COINVOLTE NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE (E LORO FUNZIONI)
•
Il Dirigente scolastico (forma le classi, assegna insegnanti di sostegno,
promuove la formazione, coinvolge le famiglie, attiva reti di scuole, percorsi di
orientamento e di continuità; partecipa agli incontri dei GLH, presiede il GLH
d’istituto, diffonde iniziative per l’aggiornamento di tutto il personale operante
nella scuola per favorire la cultura dell’integrazione, raccorda le diverse realtà
ossia enti territoriali, cooperative, scuole, ASL e famiglie, attua il monitoraggio
di progetti, coordina gli interventi educativi, promuove l’attivazione di laboratori
specifici, controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita);
•
Insegnante di sostegno (partecipa alla programmazione educativa e
didattica e alla valutazione, cura gli aspetti metodologici e didattici, svolge il
ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici, si occupa
dei rapporti con famiglia, esperti delle ASL, operatori comunali);
•
Team docenti (si adopera al coordinamento dell’attività didattica, alla
preparazione dei materiali e a quanto può consentire all’alunno con disabilità,
sulla base dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo
svolgimento della vita scolastica nella sua classe, accoglie l’alunno nel gruppo
classe favorendone l’integrazione, partecipa alla programmazione e alla
valutazione individualizzata);
•
Gruppo di Studio e di Lavoro (opera all’interno dell’Istituto, è formato da
personale docente e non docente come previsto dalla L. 104 e si riunisce
periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento e
dell’integrazione di alunni disabili nel gruppo classe. I suoi compiti sono:
esaminare la prima documentazione trasmessa dalla scuola precedente e/o
presentata all’atto della richiesta di iscrizione; effettuare il primo colloquio con
lo studente; desumere da quest’ultimo informazioni sulla storia personale e
scolastica dell’alunno; fornire informazioni sull’organizzazione della scuola;
predisporre un colloquio con gli insegnanti della scuola di provenienza;
raccogliere informazioni sui bisogni formativi dell’alunno; stabilire, sulla scorta
degli elementi raccolti durante i colloqui, la classe d’inserimento, tenendo conto
delle esigenze dell’alunno e delle sue scelte; fornire tutti i dati raccolti ai docenti
del consiglio di classe che accoglierà il nuovo iscritto; predisporre un adeguato
progetto di accoglienza).
LA DOCUMENTAZIONE
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Tutta la documentazione relativa agli allievi disabili è riservata ed è custodita dal
Dirigente scolastico. E’ disponibile per la consultazione da parte dei docenti delle
classi in cui sono inseriti gli allievi disabili.
I documenti che accompagnano gli allievi sono:
• La DIAGNOSI FUNZIONALE. Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la
previsione di possibile evoluzione dell’alunno certificato. E’ redatto dagli
operatori ASL o specialisti privati con opportuna vidimazione dell’ASL all’atto
della prima segnalazione. Al momento dell’iscrizione deve essere
accompagnata dall’autorizzazione all’uso dei laboratori. Deve essere aggiornata
ad ogni passaggio da un ordine all’altro di scuola. Sarà a breve sostituita
dall’ICF (International Classification of Functioning Disability and Health), uno
strumento molto più valido per offrire una descrizione del funzionamento, della
disabilità e della salute della persona.
• PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e
sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da
sollecitare e progressivamente rafforzare in un arco di tempo lungo e nell’ottica
di un progetto di vita. In esso si evidenziano le aree di potenziale sviluppo sotto
il profilo riabilitativo, educativo-didattico e socio-affettivo. Viene redatto
dall’équipe pedagogica, ovvero, docenti curricolari, docente di sostegno,
genitori dell’alunno, operatori socio-sanitari (art. 12, commi 5° e 6°della L.
104/92) di solito, entro il primo trimestre dall’inizio della scuola.
• PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO. E’ il documento nel quale vengono
descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno;
mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività
più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle
diverse componenti firmatarie. Deve essere progettato in itinere ed
eventualmente modificato. E’ steso grazie alla collaborazione tra gli operatori
sanitari, gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, gli operatori Enti locali
e i genitori dell’alunno anch’esso entro il primo trimestre.
• PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA (parte integrante del PEI). E’
formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico. E’ una descrizione degli
interventi didattici integrati che si realizzano in classe, fissando obiettivi e
competenze. Insegnanti della classe e docente di sostegno procedono alla
formulazione entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico.
• VERIFICA IN ITINERE Riscontro delle attività programmate nel PEI con eventuali
modifiche Insegnanti curricolari e docente di sostegno.
VALUTAZIONE
Esistono due differenti modalità di valutazione:
• una valutazione conforme agli obiettivi minimi previsti dai programmi
ministeriali e ad essi globalmente corrispondenti (come indicato all art. 15
comma 3 dell'O.M. 90 del 21 maggio 2001, cioè in conformità agli artt.12 e13
della suddetta). Questo tipo di valutazione prevede il rilascio del diploma di
maturità.
• una valutazione in base all'art. 15 comma 4 dell'O.M. 90 del 21 maggio 2001,
cioè relativa al Piano Educativo Individualizzato. Tale valutazione prevede:
obiettivi didattici e formativi non riconducibili ai Programmi Ministeriali; voti
relativi unicamente allo svolgimento del citato Piano Educativo Individualizzato.
In quest’ ultimo caso, pertanto, i voti hanno valore legale solo al fine
dell'ammissione alla classe successiva. Al termine della frequenza dell'ultimo
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anno di corso l'alunno sostiene l'esame di Stato sulla base di prove differenziate
coerenti con il percorso svolto e finalizzate al rilascio dell'attestazione delle
competenze e delle abilità acquisite.
Per svolgere le attività sopra elencate si seguiranno le “Linee guida sull'integrazione
scolastica degli alunni con disabilità”.
L’Istituto collabora con Istituzioni ed Enti operanti sul territorio. In particolare la scuola
aderisce alla RETE HANDICAP TORINO in collaborazione con l’U.T.S. – Necessità
Educative Speciali e alla Commissione territoriale per l’Integrazione della V
Circoscrizione
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