Numero 15 Gennaio 2013
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Numero 15 Gennaio 2013
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Ora l’obiettivo, come indicato dal “Patto per Roma” sui rifiuti siglato ad agosto, è toccare quota 40% a fine 2013. “Un traguardo ambizioso ma che sappiamo di poter raggiungere”, aveva dichiarato ieri, pimpante, il presidente Ama Piergiorgio Benvenuti, presentando i dati sulla raccolta differenziata a Roma. “Avevamo assunto un impegno con la città e lo abbiamo mantenuto”. “Esprimo grande soddisfazione per l’accelerazione impressa dalla Capitale nella raccolta differenziata dei rifiuti – aveva subito controbattuto Alemanno - Si tratta di un risultato che risponde in pieno agli obiettivi prefissati dal ‘Patto per Roma’ e di un traguardo storico, se pensiamo che nel 2007 la percentuale di raccolta differenziata era del 17%. Ringrazio Ama per lo sforzo organizzativo messo in campo, le altre istituzioni coinvolte e soprattutto i romani per il loro impegno, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”. “ALEMANNO COMMISSARIATO PER FALLIMENTO DIFFERENZIATA” Ma a ‘raffreddare’ gli entusiasmi, poche ore dopo, ci ha pensato il Vice Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma Athos De Luca (Pd): “Il dato ufficiale di AMA sulla raccolta differenziata nel 2012 è del 25% e non del 30%. D’ora in poi faccia certificare i risultati da un soggetto terzo per evitare di prendere in giro la città con la continua propaganda. Se questa è l’accelerazione di cui si vanta il Sindaco, sarebbe bene che si documentasse meglio prima di fare dichiarazioni trionfalistiche, ricordandosi sempre che è stato commissariato a causa del suo fallimento proprio sulla differenziata e sulla gestione degli impianti di trattamento. Alemanno rinunci, se ci riesce, a fare continua propaganda su problemi molto seri e ci spieghi perché, dopo 5 anni di governo, AMA sta per spendere 2 milioni di Euro per una nuova consulenza ad una società esterna per farsi gestire la raccolta differenziata e gli impianti di trattamento” DANNI ALEMANNO RISCHIANO SCARICARSI SU CHI NON HA COLPE “Quello che ha fatto di male a Roma il sindaco Alemanno rischia di essere scaricato su chi non ha alcuna colpa. Noi vigileremo affinche’ si trovi una soluzione senza che a pagare siano coloro che non hanno colpa per gli errori fatti da questa amministrazione”. Cosi’ il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, intervenendo a RaiNews24. servizio a pagina 5 Ricerca Codici Con una bilancia sul logo la Bongiorno è candidata: “In campo per la legalità” Ma Storace rilancia: “Una corsa tra me e Zingaretti” servizio a pagina 2 Strade a rischio: a Roma si muore anche traversando le strisce pedonali a pagina 5 Presi in Calabria Area Bracciano Troppo arsenico nell’acqua: stop all’uso di quelle degli acquedotti a pagina 6 Al Bioparco Delitto Vermicino: Nasce nella Capitale il primo museo fu un regolamento di conti a decretare dedicato al crimine ambientale la morte di Marfurt a pagina 7 a pagina 6 CRONACA DI ROMA “In campo per la legalità” 2 Redazione cronaca: 0633222161 Giulia Bongiorno ufficializza la sua candidatura a Governatore per la Regione Lazio [email protected] - sabato 19 gennaio 2013 Nel simbolo una bilancia. “Il sentimento conta più della ragione” di Maria Giulia Mazzoni Una bilancia con due piatti: sul primo una rosa, simbolo del sentimento e della passione. Sul secondo un libro, simbolo della razionalità. Nella logica, il libro messo sulla bilancia pesa di più della rosa. Nei fatti, non sempre le cose stanno così. E infatti, in questa immagine, scelta da Giulia Bongiorno per la presentazione della sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio con una lista civica sostenuta da Udc e Fli, la rosa pesa più del libro, a significare che a volte “il sentimento pesa più della ragione”. “Se avessi dovuto scegliere razionalmente - ha spiegato Bongiorno nel corso della presentazione della sua candidatura - non mi sarei dovuta candidare alla presidenza della Regione Lazio perchè la battaglia è durissima. Ho deciso per sentimento e passione, perche’ la politica mi piace. Ma col sentimento si puo’ prevalere su tutto”. “In una bilancia - ha sintetizzato - deve pesare più il libro, invece, nella vita ogni tanto deve prevalere la rosa”. Si presenta così Giulia Bongiorno, parlamentale e noto penalista, che scende in campo ora per la conquista della poltrona di governatore alla Regione Lazio. “Nella mia agenda avranno il primo posto le parola legalità, giustizia, battaglia alla corruzione”. A proposito di legalità, Bongiorno ha ricordato come, durante il suo incarico di presidente della commissione giustizia al Senato, “Berlusconi si è sempre lamentato che noi gli abbiamo impedito di portare avanti la riforma della giustizia. In realtà, “quello che ho bloccato in commissione sono state soltanto una serie di proposte indecenti sulla giustizia, come quella sulle intercettazioni”. “Berlusconi è ostile nei miei confronti - ha aggiunto - ma Nella foto, Giulia Bongiorno io sono fiera di non aver fatto distruggere la giustizia e la verità è che la mia commissione non ha potuto lavorare bene perchè si è occupata delle leggi ad personam”. Per quanto riguarda il Lazio, sul fronte legalità, “nel mondo della sanità inserirò mo- delli e strumenti che combattano la corruzione”. “Non è un problema di giustizialismo ma di giustizia”, ha sottolineato più volte Bongiorno. “Se il Lazio e’ in ginocchio non è certo per una congiuntura astrale, ma perche’ c’e’ stato un disinteresse totale per la legalita’ e c’e’ una corruzione diffusa”. Secondo l’avvocato, che nella sua corsa sara’ sostenuta da Udc e Fli, per vincere la sfida della legalita’ anche nel Lazio, “sarebbe servita una legge forte contro la corruzione, una legge che non abbiamo perche’ il Pdl non l’ha voluta. Abbiamo la Legge Severino che pero’ non raggiunge gli obiettivi”. Alle prossime elezioni regionali, prosegue la Bongiorno “anche se siamo piccoli, noi peseremo. Intendo lasciare il segno in questa campagna elettorale”. “Parto per vincere - ha sottolineato - per fare bene, per lasciare il segno, anche se mi vedete partire da una percentuale più Storace: “Sarà una partita tra me e Zingaretti” “Giulia Bongiorno è una parlamentare rispettabile ma la Regione bisogna conoscerla e saper governare” “Con Alemanno abbiamo avuto vicende alterne anche in assemblea capitolina”, dove La Destra è stata “una forza di opposizione alla sua amministrazione. In queste ore, debbo riconoscerlo, dopo le prime perplessità si sta spendendo molto nel sostegno alla mia candidatura. Ieri ha detto pubblicamente che la mia amministrazione è stata la migliore degli ultimi decenni nel Lazio. Di questo ne sono contento e questo aiuta a ricominciare a reintendersi, comprendersi di nuovo e spero che si possa ricominciare a fare un cammino insieme”. Il candidato del centro destra alla presidenza della regione Lazio Francesco Storace, ringrazia così Alemanno per l’endorsment a suo favore. “Credo che dopo le elezioni politiche - ha spiegato Storace - tutti quelli che hanno fatto politiche a destra debbano guardarsi negli occhi e magari individuare chi ci possa guidare verso un cammino bello come quello del recente passato”. Il leader de La Destra, ha poi ricordato che con il sindaco Alemanno “abbiamo avuto un sodalizio giovanile molto intenso, c’era una componente della destra sociale all’interno di Alleanza Nazionale, nella quale abbiamo convissuto. Poi le nostre strade si sono separate e c’è stata diaspora purtroppo determinata da un comportamento incosciente di Gianfranco Fini”. Quanto poi alle rivelazioni uscite ieri sul quotidiano La Repubblica, Storace taglia corto: “Prima bisogna vedere se è vera questa notizia. Se è così sarà lo stesso Alemanno a rispondere, io non sono nella condizione di poter dire quanti sono i consulenti del comune di Roma. A me capitò di rispondere a cose del genere e poi magari si scopriva che il consulente era un operatore sanitario che stava in ospedale per un giorno, stava nell’elenco delle consulenze, quel giorno fu pagato e diventava uno dei mille. Bisogna vedere nel dettaglio che cosa vogliono dire queste notizie”. “Tutte le istituzioni devono fare i conti con un eccesso di consulenze - ha spiegato Storace - In tutto il paese c’è la necessità di una stretta. Io ho avuto sempre un bellissimo rapporto con i dipendenti della regione Lazio. Una delle accuse maggiori che mi sono state rivolte è stata quella di non aver piazzato un solo mio amico tra i dirigenti a tempi indeterminato proprio perchè abbiamo favorito le progressioni di carriera di chi già c’era ed abbiamo riconosciuto diritti a chi lavorava in Regione da prima di me. E quindi abbiamo stabilito un ottimo rapporto. Io quando entro nel palazzo regionale vengo accolto da grandi sorrisi, un motivo ci sarà”. Il candidato del centrodestra alla Regione poi torna a parlare di sanità: “Enrico Bondi di sanità non ci ha mai capito nulla e non si può affidare la sanità a chi non ci capisce nulla perchè a rimetterci sono i cittadini”. “Di ricette antispreco ce ne sono - ha aggiunto Storace ma non si devono confondere gli sprechi con le spese”. Non poteva mancare un commento alla candidatura della Bongiorno, ufficializzata proprio ieri: “Ormai tutti i sondaggi stanno testimoniando che la partita è tra me e Zingaretti. Giulia Bongiorno è una parlamentare rispettabile, una donna di valore però la Regione bisogna conoscerla e bisogna saper governare”. bassa”. A livello di sondaggi, “altri partiti hanno percentuali superiori alla mia. Ma a volte piccoli miracoli possono esserci”, prosegue. E le donne? “La regione deve e puo’ fare di più per loro. In questa Regione ci sono molte donne vittime di violenza: aiutiamole negli ospedali a non ricevere solo cure fisiche ma a trovare persone preparate ad accompagnarle, potenziando la medicina di genere”. Sempre sul fronte sanita’ Bongiorno ha ribadito che la vicenda della Tbc al Gemelli, che la ha vista coinvolta con suo figlio, “mi ha addolorata molto”. Per concludere, il presidente uscente della commissione Giustizia ha fatto presente che “la mia candidatura alla Regione Lazio è stata concordata con Monti, se ci sara’ il sostegno di Italia futura ben venga”. Per chi avrebbe votato Giulia Bongiorno, tra Nicola Zingaretti e Francesco Storace, se non avesse deciso di candidarsi personalmente alla guida della Regione Lazio? “Se non mi fossi candidata io forse al mio posto ci sarebbe stato qualcun’altro”, con la lista civica sostenuta da Udc e Fli. “Quanto agli altri candidati non saprei. Devo studiare attentamente i programmi e potrò rispondere solo dopo la campagna elettorale. Ma forse non avrei votato perchè vedo troppa vaghezza”. “Vedo molta vaghezza in entrambi i programmi dei candidati di centro destra e di centro- puntualizza - Vedo tante scaramucce basate su chi ha creato il buco più grande e su chi ‘immagina’ di più. Mi piacerebbe che si scendesse più nella concretezza per poterci confrontare”. A chi le chiede chi dei due candidati la spaventa di più, Bongiorno risponde: “Non mi spaventa nulla, altrimenti non avrei nemmeno corso”. Sul confronto televisivo con i due candidati “sono disponibile a qualsiasi tipo di confronto, possibilmente sui contenuti e non sugli slogan”. “Doteremo il Mediterraneo di uno di quei nuovi poli di sviluppo di cui si parla” Infrastrutture (necessarie) prima di tutto. Zingaretti rilancia i progetti per Civitavecchia. “Questa visita si giustifica con cio’ che abbiamo visto – spiega il candidato Pd alla Regione Lazio - questo è uno dei più grandi investimenti e cantieri del Lazio se non d’Italia. Lo sviluppo del porto commerciale, con il Comune lo sviluppo di tutto il retroporto con l’accoglienza delle merci, e con la Civitavecchia-Orte che noi sosterremo, il rilancio di un polo, di un ingresso in Italia di assoluta centralità e importanza per il Lazio e per tutto il paese”. “Noi doteremo il Mediterraneo di uno di quei nuovi poli di sviluppo di cui spesso si parla. Per questo essere vicini ai territori è fondamentale: è l’unico modo per trasformare in realtà’ parole e programmi”, ha aggiunto Zingaretti. “Qualsiasi progetto di rilancio dell’economia di questa regione – prosegue - non puo’ che partire da centri strategici come Civitavecchia che rappresenta un potenziale di sviluppo economico che riguarda non solo la citta’ ma anche la regione e l’Italia”. “Sono in corso importanti investimenti che vogliono rilanciare la parte commerciale che collochera’ ancora di più questo porto nel cuore del mediterraneo come uno dei principali sbocchi anche commerciali - ha sottolineato Zingaretti - Questo aprirà prospettive sulle quali il Comune sta gia’ lavorando e sicuramente la parte della logistica ne uscirà rafforzata”. Per l’ex presidente della Provincia “quello che serve a chi sta lavorando su questi fronti e’ sentirsi parte di un sistema regionale e del paese rafforzando la battaglia a livello europeo, che riconosca questa centralita’ e che nelle infrastrutture permetta a Civitavecchia di essere meno isolata anche a livello turistico”. Quindi, per il candidato del centrosinistra, “capire come rilanciare l’economia al di la’ degli slogan significa essere vicini ai territori e alle loro potenzialita’”. Ad accompagnare Nicola Zingaretti, il sindaco di Civitavecchia, Pietro Tidei, e il presidente dell’Autorita’ portuale, Pasqualino Monti. “La sinergia tra Autorita’ portuale, Comune e Regione, e’ necessaria perche’ il network laziale nei porti rappresenta la novita’ in Italia ha aggiunto Tidei - Oggi dobbiamo puntare sulle merci e sul cabotaggio. Gia’ siamo il primo porto crocieristico del mediterraneo, dobbiamo sviluppare le merci, soprattutto il retroporto e tutto cio’ che serve alla trasformazione delle merci e a creare valore aggiunto, occupazione e sviluppo. Su questo Zingartti si e’ impegnato e conoscendolo personalmente sappiamo che quando prende un impegno lo mantiene”. Poi Il candidato democratico non trascura di commentare i dati Istat usciti ieri: “Purtroppo ieri l’Istat ci ha confermato una situazione drammatica perche’ nel 2012 noi abbiamo avuto nel Lazio 86 milioni di ore di cassa integrazione che, rispetto al 2011, è stato del +23,8%, rispetto a una media italiana del +12%”. “Quindi c’e’ una crisi sociale ed economica devastante che merita risposte - ha continuato Zingaretti - e questo vuol dire rafforzare quei poli produttivi che possono, anche in tempi brevi se siamo uniti, darle” e per l’ex presidente della Provincia “il porto e la citta’ di Civitavecchia sono uno di quei polmoni produttivi”. Marco Campagnano “Non chiusi io la porta” CRONACA DI ROMA 19 GENNAIO 2013 Zingaretti commenta l’ipotesi di un alleanza dei Radicali con Storace SABATO 3 “Proposi loro di rinnovare la rappresentanza. Dissero di no” di Valeria Bittarelli Il dibattito interno ai Radicali (che stanno valutando l’opportunità o meno di un sostegno alla lista Storace proposto dal loro leader Marco Pannella, ndr) coinvolge inevitabilmente il Pd e le sue scelte in materia di alleanze? Come mai il partito Radicale valuterebbe addirittura un salto nel centrodestra? Su questo punto è chiara la posizione di Nicola Zingaretti: “Faccio questa puntualizzazione per offrire elementi di chiarezza. Ribadisco che io ho proposto da settimane al partito Radicale un confronto per entrare a far parte della nostra coalizione, per una coalizione che vuole aprire una pagina davvero nuova e di discontinuita’ nella Regione Lazio. E quindi anche a loro, come a tutti i soggetti associativi e partiti, sin dal primo momento ho chiesto di rinnovare la rappresentanza consiliare per dare quel segnale di discontinuità. Tutti i partiti hanno accettato questa sfida, il partito Radicale no”. “Questo il vero e unico punto che ha fatto naufragare la posibilita’ di un accordo”, precisa. “Noi siamo per un rinnovamento senza se e senza ma, senza privilegi e senza furbizie – continua Zingaretti - Vedo che in queste ore si parla un po’ in politichese arrampicandosi sugli specchi per paura delle contraddizioni che quanto sta avvenendo porta con se’. Si parla di accordo tecnico: non c’e’ assolutamente nulla di tecnico nel sostenere nelle elezioni regionali un presidente alla Regione, e in questo caso per i Radicali, un presidente di destra. E’ invece una scelta esclusivamente e squisitamente di carattere politico come, ahime’, drammaticamente politico sarebbe l’effetto di avere altri cinque anni di governo della maggioranza che ha portato la Regione Lazio allo stato di degrado nel quale e’ precipitata”. “Non c’e’ nulla di tecnico nel riportare nelle stesse poltrone parte di quel ceto politico che i Radicali dicono, a questo punto, di aver voluto combattere negli anni passati. - ha continuato Zingareti - E che non ci sia niente di tecnico in questo ne sanno qualcosa le donne che in questi anni hanno dovuto combattere contro il rischio di una regressione culturale al diritto ala loro autodeterminazione”. “Almeno in questo lasciamo il politichese fuori da questa contesa. E’ una scelta legittima ma politica”, continua. “A me sembra un accordo di convenienza un po’ triste perchè in realtà le scelte politiche dovrebbero essere sostenute da valori e coerenze, non dalla convenienza individuale o di un gruppo. E’ quindi una scelta alla fine di potere che da vita ancora di più a un’armata Brancaleone che, a prescindere dall’orientamento politico, è tutto l’opposto di quello che in questo momento serve a Lazio per riprendersi”. “Sono orgoglioso che noi abbiamo iniziato questa avventura con l’ambizione di cambiare tutto e ora siamo l’unica coalizione che sta davvero rinnovando tutto. - ha aggiunto Zingaretti - Solo questo è il modo di rinnovare la politica: essere coerenti rispetto ad alcuni principi e valori. Cambiare, ci stiamo rendendo conto, è difficile ma la partita la stiamo vincendo noi nel campo della chiarezza e della coerenza”. Zingaretti poi conclude: “Fui io a proporre a una coalizione di candidare Emma Bonino alla presidenza, conducendo personalmente una battaglia controcorrente della quale continuo a essere orgoglioso” e sorridendo ha concluso con “Portatemi via va...”. “Incredibile il veto del Pd” Storace: furono i due consiglieri radicali a far emergere il caso Fiorito-Maruccio “Se si arriverà alla conclusione dell’intesa farà molto piacere” Il caso Fiorito-Maruccio, è venuto fuori “anche grazie ai radicali che hanno scoperchiato quella pentola però, per questo, non è che si deve vendicare una forza politica nei loro confronti”. Parla chiaro il candidato del centro destra alla presidenza della regione Lazio Francesco Storace, ospite di Tgcom24. C’è rischio vendetta in questo momento? “Beh il comportamento di Zingaretti è incredibile - ha risposto Storace Mette il veto proprio alla presenza dei consiglieri regionali radicali e non si capisce perchè. Del resto se è vero che c’è stato sperpero, ed è indubbio, se c’è stato lo scandalo, e gli arresti, i radicali hanno raccontato qualcosa”. “C’è questa volontà di fare l’intesa – prosegue Storace - e quindi nelle prossime ore ci ragioneremo anche nei dettagli e nelle ‘tecnicalità’. Fa molto piacere se si arriverà davvero se si arriverà ad una conclusione dell’intesa”. “Io l’ho impostata sul tema tecnico dell’apparentamento, - ha aggiunto Storace - per consentire ai radicali comunque di avere uno sbarramento più basso di quello che avrebbero. Non devono presentare un candidato presidente. Avranno la possibilità di accedere con meno voti di quelli che sarebbero serviti e potranno controllare meglio chi governerà la regione anche se fossi io. Un principio che si afferma non legato ai programmi, ma sui significati affascinanti di un’intesa come questa. C’è un valore di democrazia, libertà e rappresentanza che entrano in campo. E’ quello che non ha capito Zingaretti”. Paolo Quadrozzi Traffico e Tpl, nel terzo decreto per Roma Capitale “Ci sono elementi importanti. Siamo l’unica città che mantiene i poteri dell’emergenza traffico. I fondi di Roma capitale sono direttamente disponibili e dunque c’è maggiore autonomia rispetto alla gestione finanziaria e le risorse per il tpl, d’intesa con la Regione, vengono ripartite coinvolgendo anche noi e dunque Roma Capitale non è più ‘passiva’ rispetto a queste risorse”. Queste le parole del sindaco Gianni Alemanno al termine del consiglio dei ministri che ha approvato il terzo decreto su Roma Capitale. “Non è più solo un decreto correttivo rispetto al secondo per cui c’erano state pregiudizi di incostituzionalità da parte della Regione questi problemi sono stati corretti e si sono aggiunti elementi nuovi”. Il sindaco ha spiegato: “Vengono mantenuti, ma in una forma diversa i poteri straordinari per l’emergenza traffico: in base a piani approvati dal cdm, su metro, pup, posso continuare a fare ordinanze che velocizzano tutti i processi”. “E’ stato inoltre stabilito che è possibile rimodulare con una procedura molto semplice, con nostra delibera, i fondi che sono attualmente in bilancio per Roma capitale - ha proseguito - Infine sul tpl, d’intesa con la Regione e non scavalcandola come previsto nella formulazione originale contestata, si ripartiscono le risorse”. Dopo le parole del sindaco Alemanno il Consiglio dei Ministri “ha approvato, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, di concerto con i Ministri competenti dopo aver sentito il Sindaco di Roma, alcune modifiche allo schema di decreto legislativo relativo a Roma Capitale. Le novità riguardano, tra l’altro: i poteri di ordinanza del Sindaco di Roma, la rimodulazione del programma di interventi a favore della città e l’erogazione diretta alla Capitale di risorse destinate al trasporto pubblico locale. Le modifiche saranno comunicate alle Camere”. CRONACA DI ROMA Le strade più pericolose e il dramma dei pedoni Secondo un’analisi del Codici ogni anno vengono travolte 600 persone di Rema Naeem Mohammad “Sicurezza stradale, tasto dolente per la città di Roma, che ogni giorno è teatro di incidenti stradali, tamponamenti e investimenti di pedoni e ciclisti. Quelle che sono ritenute le strade più pericolose della Capitale sono le seguenti: La Prenestina, la Cassia, la Tiburtina, la Collatina e la Cristoforo Colombo, che registrano un totale complessivo di 1.261 incidenti, 820 feriti e ben 15 morti (dati Vigili Urbani, primo semestre 2012)”. Così comunica il Codici, che continua: “Cristoforo Colombo: la strada con il più alto numero di incidenti (345) e di feriti (257). Il tragitto ha fatto registrare 2 morti. Tutto ciò anche se la carreggiata è abbastanza ampia e sono presenti i guard-reil. Prenestina: le sue corsie sono più strette e meno delimitate. Ha registrato 322 sinistri, 204 feriti e 4 vittime. Cassia: 190 incidenti e 3 decessi. Salaria: 153 sinistri, 94 feriti, 2 vittime. Oltre alle responsabilità possedute dal guidatore, che possono afferire alla distrazione, ad un malore, come anche all’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, non bisogna sottovalutare le condizioni del manto stradale, come ad esempio la segnaletica poco chiara o non più visibile perché usurata, la mancanza di illuminazione adeguata, la mancanza di manutenzione, le strisce pedonali cancellate. Un cenno particolare va alla questione dei pedoni: si pensi che in Italia ogni anno sono circa 600 i pedoni travolti sulle stri- sce pedonali da automobilisti distratti. Questi gli sconcertanti dati registrati dall’Aivis (Associazione Italiana Vittime e Infortuni della Strada). Per quanto riguarda Roma nello specifico, c’è da dire che la situazione è decisamente allarmante. In poco più di due mesi, infatti, precisamente dal novembre 2012 al 13 gennaio di quest’anno, sono già morti quattro pedoni, investiti da autovetture. Il 4 novembre un pedone è morto per essere stato investito sulla Tangenziale est, “Per la prima volta” la raccolta differenziata nella Capitale, a dicembre 2012, ha raggiunto quota 30.2%. Un “traguardo storico” raggiunto partendo dal 17% registrato nel 2007 e il 22% del 2012. Ora l’obiettivo, come indicato dal “Patto per Roma” sui rifiuti siglato ad agosto, è toccare quota 40% a fine 2013. “Un traguardo ambizioso ma che sappiamo di poter raggiungere”, dice il presidente Ama Piergiorgio Benvenuti che ha presentato i dati sulla raccolta differenziata a Roma nella sede dell’azienda a Tor Pagnotta insieme al dg Giovanna Agnelli e l’assessore capitolino all’ambiente Marco Visconti. “Avevamo assunto un impegno con la città e lo abbiamo mantenuto”, ha sottolineato Benvenuti. Ama spiega come l’impulso al raggiungimento del 30% di differenziata sia arrivato dal progetto pilota di Roma Capitale, Ama e Conai sperimentato in Municipio IV dal 19% con un nuovo modello basato su raccolta domiciliare “porta a porta” per 26mila cittadini, e raccolta stradale con conferimento separato di frazione umida e vetro per 176mila utenti e la relativa implementazione per 202mila abitanti attraverso la distribuzione di 87mila kit, il posizionamento sul territorio di mille nuovi cassonetti dedicati all’organico, 450 aggiuntivi per carta e multimateriale e 800 campane per il vetro, la rimozione dei cassonetti nelle aree del nuovo porta a porta, e l’incremento da 2 a 3 volte a settimana delle frequenze di svuotamento dei contenitori per la differenziata. A contestare i dati di ama è il Vice Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma Athos De Luca: “Il dato ufficiale di AMA sulla raccolta differenziata nel 2012 è del 25% e non del 30%. D’ora in poi faccia certificare i risultati da un soggetto terzo per evitare di prendere in giro la città con la continua propaganda. La raccolta differenziata nel 4° Municipio è un fallimento come denunciato dai cittadini. Se questa è l’accelerazione di cui si vanta il Sindaco, sarebbe bene che si documentasse meglio prima di fare dichiarazioni trionfalistiche, ricor- in via del Foro Italico. Alla fine dello stesso mese, in zona Ostiense, muore un altro pedone, investito da un auto pirata che non si ferma a prestare soccorso. Il primo dicembre è morto un pedone di 26 anni, nei pressi del centro di Roma. Il 13 gennaio l’ultima vittima della strada, investita ed ucciso sul Lungotevere Prati”. Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici, dichiara che “Roma è sicuramente una città molto popolosa e trafficata ma questo non giustifica in alcun modo una così grande mancanza di sicurezza per tutti quei cittadini che vogliono, o sono costretti, a spostarsi a piedi per la Capitale. La città necessita assolutamente di una maggiore attenzione rivolta alla prevenzione delle infrazioni del Codice della strada e una maggiore manutenzione del manto stradale”. La raccolta differenziata raggiunge il 30,2% Athos De Luca contesta i dati dell’Ama: “Il dato ufficiale è del 25%” dandosi sempre che è stato commissariato a causa del suo fallimento proprio sulla differenziata e sulla gestione degli impianti di trattamento. Alemanno rinunci, se ci riesce, a fare continua propaganda su problemi molto seri e ci spieghi perché, dopo 5 anni di governo, AMA sta per spendere 2 milioni di Euro per una nuova consulenza ad una società esterna per farsi gestire la raccolta differenziata e gli impianti di trattamento. A che cosa sono servite centinaia e centinaia di assunzioni, di promozioni e di consulenze se AMA deve ancora imparare come si fa la differenziata e come si gestiscono gli impianti?” Paolo Quadrozzi SABATO 19 GENNAIO 2013 5 Sanità,Cna Roma: ”Visite private al costo di un ticket“ “Visite mediche private, al costo di un ticket, maggiorato di soli 3 euro. Il potere d’acquisto delle famiglie si contrae, i tempi di attesa per un’ecografia, una visita o un elettroencefalogramma si allungano, e allora i commercianti vengono incontro alle famiglie, vestendo i panni di intermediari tra 30 medici volontari, di alcuni quartieri a nord della Capitale, e i romani. Tra gli aderenti, l’istituto Vaccari, centro di eccellenza per la disabilità, che ha messo a disposizione tutto lo staff. La formula si chiama “Protezione Salute”: è stata promossa da Assocommercio Roma Nord e Cna Commercio. Al via da oggi, sarà attiva fino al 28 febbraio prossimo. In pratica i cittadini interessati potranno richiedere l’elenco e tutte le informazioni sull’iniziativa ai commercianti della zona aderenti, riconoscibili da una locandina affissa sulla vetrina o sui siti www.cnapmi.org e w w w. v i a g n a c l a r a s h o p ping.it”. Così in una nota la Cna di Roma. “Protezione Salute è un’esperienza per porre il commercio, che è presidio dei quartieri della nostra città, al centro di un’azione solidale per far incontrare le necessità dei cittadini e la buona volontà di chi vuole mettersi in gioco per valorizzare il territorio – dice Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Assocommercio RomaNord e responsabile di Cna Commercio. E’ finito il tempo di piangersi addosso: è un fatto che i cittadini abbiano meno reddito a disposizione per alimentare i consumi. E allora, per restituir loro una parte – seppur minima- del potere d’acquisto che hanno perso negli ultimi anni, la nostra rete di medici associati offre una valida alternativa al settore pubblico e privato. Il pubblico è ormai al collasso, mentre al privato le famiglie sono per necessità costrette a rivolgersi, sostenendo spese elevatissime per via dei ritardi di attesa per una visita o un controllo” conclude Bellaroto. Manuela Emiliani A Roma il Museo del crimine ambientale 6 SABATO CRONACA DI ROMA 19 GENNAIO 2013 Sarà un Polo Europeo e sorgerà al Bioparco. Ieri la presentazione di Susanna C. Sambucini Avorio, monili, conchiglie, carapaci di tartarughe, pelli, coralli, farmaci tradizionali cinesi. Testimonianze della violenza di cui è capace l'uomo, oggetti preziosi fatti per soddisfare la brama di lusso ma realizzati sulla pelle degli animali. Sorgerà nel Bioparco di Roma il primo Museo del crimine ambientale d'Europa. Mostrerà e spiegherà al grande pubblico, con uno sguardo privilegiato ai bambini, tutto quello che c'è dietro ai traffici di specie protette, flora e fauna in via d'estinzione. "Aprirà prestissimo", ha annunciato ieri mattina nel corso di una affollata conferenza stampa, Federico Coccìa, presidente della Fondazione Bioparco, che ha presentato la struttura insieme al capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone: "L'educazione del pubblico, in particolare delle nuove generazioni, è fondamentale e rappresenta la mission specifica del Bioparco". "Il museo - ha aggiunto - sarà uno strumento di sensibilizzazione molto importante". I reperti che saranno esposti nel museo provengono dalle operazioni di polizia giudiziaria del personale del servizio Cites del Corpo forestale negli ultimi 20 anni in Italia e all'estero. Attualmente sono conservati dalla forestale circa 71.000 reperti, 5.000 recuperati ogni anno. Il giro di affari internazionale è stimato in 260 milioni di euro, "il terzo dopo armi e droga", ha sottolineato il capo della Forestale Patrone. Nel 2011 sono stati ef- fettuati 59.665 accertamenti, di cui 58.091 verifiche in ambito doganale e 1.574 controlli sul territorio nazionale. Sono stati inoltre posti sotto sequestro oltre 1.200 animali vivi, tra cui grandi felini, scimmie, pappagalli, rapaci rari, pitoni, testuggini e coralli. È stato calcolato che a causa dell’uomo ogni anno 100 specie di animali si estinguono: milioni di esemplari vivi vengono continuamente prelevati dall’ambiente naturale per essere destinati al mercato degli animali da compagnia o a quello delle piante ornamentali, oltre all’enorme commercio di pellame, pellicce, legno e manufatti lavorati. Per far fronte a ciò, la comunità internazionale ha istituito la Convenzione di Washington, conosciuta come Cites che regolamenta il commercio di migliaia di specie viventi, favorendo un uso sostenibile delle risorse naturali. “I danni provocati all’ambiente e alla Biodiversità dalle organizzazioni criminali sono di dimensioni incredibili – ha sottolineato il presidente Coccìa – Obiettivo dell’esposizione dei reperti è quello di diffondere un messaggio che abbia un forte impatto emotivo sui visitatori. L’allestimento sarà curato da professionisti, artigiani, tecnici specializzati ed esperti qualificati del settore del cinema e dello spettacolo. I sistemi di videoproiezione, luci e audio saranno configurati mediante impianti e componenti professionali a tecnologia avanzata con una gestione computerizzata dei programmi". Il museo sarà aperto alle scolaresche che potranno usufruire di uno speci- Piante e fiori, colpo agli abusivi Blitz di 40 pattuglie dei Vigili con migliaia di pezzi sequestrati Ciardi: “Tutelate le imprese regolari” Ieri mattina le unità organizzative della Polizia Locale di Roma Capitale, coadiuvate dal Gruppo Sicurezza Sociale Urbana (GSSU) e dalla Sicurezza Pubblica Emergenziale (SPE), coordinata dal vicecomandante Antonio Di Maggio, sono state impegnate in una massiccia operazione di controllo dell’attività di vendita ambulante di piante e fiori nella Capitale. Sono state coinvolte 40 pattuglie per un totale di un centinaio di agenti. Nel corso delle operazioni, che sono state effettuate su tutto il territorio co- munale, sono state sequestrate alcune migliaia di pezzi. I controlli sono stati effettuati in diverse zone della città: Prima Porta, Boccea, Trionfale, Camilluccia, Torrevecchia, Tuscolano, Prima Valle, Parioli, Portuense, Marconi, Ostiense, Ostia. La merce sequestrata è stata trasportata, con 5 furgoni pieni e 1 autocarro, al semenzaio comunale per essere poi distribuita alle parrocchie della Capitale. Ai soggetti privi di licenza è stata comminata una sanzione amministrativa di 5.164 euro e il conseguente sequestro della merce. Soddisfazione per il lavoro della Polizia locale di Roma Capitale è stata espressa dal Delegato del Sindaco alla Sicurezza, Ciardi: “Il lavoro condotto nasce dall’impegno assunto dall’amministrazione di Roma Capitale guidata dal sindaco Alemanno a tutela degli operatori in possesso di regolare titolo di vendita e che patiscono i contraccolpi di questa concorrenza sleale così come sottolineato in un incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso la Confcommercio Roma con i rappresentanti di categoria”. fico percorso didattico interamente dedicato agli animali in via d’estinzione e alla tematica del commercio illegale di fauna e flora, mentre, un’altra sezione del Museo sarà dedicata anche ai reati in danno agli animali e al bracconaggio. Prevista anche una emeroteca e una videoteca, che raccoglieranno contributi specialistici. Lo spazio museale sarà aperto ad incontri e dibattiti legati alla legalità ambientale. Oltre alla collaborazione per la gestione del Museo, il Corpo forestale dello Stato, istituirà prossimamente un presidio fisso all’interno del Bioparco, dove verrà trasferito anche il posto fisso a cavallo di Villa Borghese. “Purtroppo ancora oggi, in varie parti del mondo, l’attività di contrasto al fenomeno della distruzione delle specie in via d’estinzione, a scopo commerciale, miete vittime fra quegli uomini coraggiosi preposti alla tutela dell’ambiente. Il progetto di un Museo del Crimine Ambientale costituisce un’occasione unica – ha detto Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato - che offrirà ai cittadini tutte le informazioni necessarie per comprendere l’importanza della conservazione e della tutela della biodiversità planetaria e nazionale. Grazie alla preziosa e competente collaborazione del presidente del Bioparco, questa iniziativa, troverà una concreta realizzazione”. Oltre alla collaborazione per la gestione del museo, il Corpo forestale dello Stato istituirà un presidio fisso all'interno del Bioparco, dove verrà trasferito anche il posto fisso a cavallo di Villa Borghese. Sei bimbi tolti dalle baracche di un campo nomadi illegale Sei bambini di età compresa tra i due mesi e i sei anni sono stati trovati ieri mattina dagli agenti del Nucleo assistenza emarginati della Polizia locale di Roma Capitale XIII gruppo nel corso di un sopralluogo presso un insediamento abusivo in una parte della pineta di Ostia tra via Tancredi Chiaraluce e via dell'Appagliatore. Gli agenti con i servizi sociali del municipio XIII hanno trovato i bambini con i loro genitori, tutti di nazionalità rumena, in baracche fatiscenti costruite con cartone e legno, riscaldate con mezzi di fortuna e in pessime condizioni igieniche. A quanto si apprende i bambini stanno bene. Il neonato è stato affidato insieme alla madre ad una casa famiglia. Gli altri bambini, due di due anni, uno di tre, uno di cinque anni e uno di sei, sono stati portati in altre strutture. Bracciano - Emessa ieri l’ordinanza che vieta l’uso della risorsa idrica Arsenico , stop all’acqua degli acquedotti Lega e Fiora Emessa ieri mattina a Bracciano un’ordinanza sindacale con la quale si vieta l’uso potabile dell’acqua erogata dagli acquedotti "Lega" e" Fiora". Ciò a seguito delle nuove analisi della Asl Rm/F comunicati ieri che evidenziano valori non conformi al decreto legislativo 31/2011 per quanto riguarda la concentrazione di arsenico e floruri. Conforme ai valori di legge invece l’acqua dell’acquedotto Cisterna. In particolare per l’acquedotto Lega il prelievo effettuato in località La Rinascente ha fatto registrare una concentrazione di 15 microgrammi litro, rispetto al valore limite di legge di 10 microgrammi, e 2,3 microgrammi al litro, rispetto all’1,5 del valore limite di legge. Riguardo l’acquedotto “Fiora” il prelievo in via Palazzi da parte della Asl ha evidenziato una concentrazione di 13 microgrammi al litro rispetto al valore limite di legge di 10 microgrammi al litro. Nel ribadire le prescrizioni per l’impiego dell’acqua il provvedimento fa riferimento alle azioni del piano di rientro che prevedono in particolare la sostituzione dei filtri dell’impianto di dearsenificazione dell’acquedotto Lega, la chiusura del pozzo n. 4 dell’acquedotto Fiora al fine di migliorare la miscelazione dell’acqua e abbassare la concentrazione di arsenico. Citate inoltre, sempre nell’ambito del piano di rientro, due delibere di giunta comunale, una per l’attivazione delle procedure per la realizzazione di due pozzi in località “Il Pero” e in via Olmata Tre Cancelli per i quali si è già accertata una concentrazione di arsenico inferiore al limite di legge, l’altra riguardante l’approvazione di un piano economico di lavori per la realizzazione di un nuovo pozzo in località “Il Pero” per il quale si è già accertato una concentrazione di arsenico inferiore ai limiti di legge. Mattanza di cavalli Freddati a colpi di fucile sei esemplari a Lenola Indagano Carabinieri e Forestale “Voglio giustizia e spero che chi ha fatto questa cosa ne paghi le conseguenze”. A parlare è Franco Tullio, l’allevatore di Lenola al quale, tre giorni fa, qualcuno ha ucciso a colpi di fucile, sei cavalli di cui tre erano femmine incinta che avrebbero partorito ad aprile. Ieri mattina, con un elicottero, le carcasse degli animali, pesanti diversi quintali ciascuno, sono stati trasportati dal luogo impervio della mattanza, fino ad un punto in cui era più facile prelevarli con un trattore e caricarli sul camion dello smaltimento. I cavalli erano liberi in un’area privata recintata sulle pendici di Monte Trelle. “Lunedì pomeriggio ho sentito alcune fucilate e ho pensato ai cacciatori di cinghiali - ha raccontato - Prima tre colpi in rapida successione, poi altri tre. La mattina dopo ho capito che con quegli spari erano stati uccisi i miei cavalli”. Con munizionamento da caccia al cinghiale, qualcuno aveva sparato agli animali un colpo ciascuno, sufficiente per ucciderli. Alcuni sono stati colpiti alla testa, mentre le cavalle gravide, alla pancia. Gli animali avevano un valore di circa 15mila euro a cui si devono aggiungere altri 2mila euro circa per la raccolta e lo smaltimento delle carcasse. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri e la Guardia Forestale. Vermicino, giallo risolto CRONACA DI ROMA A tre mesi dall’agguato, i Carabinieri hanno arrestato i presunti assassini di Paolo Marfurt Dietro l’omicidio uno sgarro nel riciclaggio di denaro e veicoli Dopo circa tre mesi di ininterrotte indagini, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno fatto luce sull’omicidio di Paolo Marfurt, trovato cadavere la sera del 3 ottobre 2012 in via di Vigne di XXII Rubbia, periferia sud della Capitale. Tre le persone finite in manette (un romano e due calabresi), raggiunte da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere. Paolo Marfurt, 45 anni, trovò la morte dopo essere stato attinto da 5 colpi di arma da fuoco e fu ritrovato esanime ancora con il casco indossato accanto alla sua moto. L’operazione dei carabinieri ha interessato la periferia sud della Capitale e l’area del crotonese. La vittima è stata attirata in un agguato il 3 ottobre dello scorso anno a Vermicino. I sicari lo uccisero con cinque colpi di arma da fuoco: uno alla nuca, i restanti al torace. Tutti esplosi da una pistola calibro 7.65. Una vera e propria esecuzione premeditata, il cui movente, secondo gli elementi investigativi finora acquisiti, potrebbero essere dei contrasti tra la vittima e mandanti ed esecutori del delitto. Sullo sfondo della vicenda un'agenzia di pratiche auto di Torre Angela dietro alla quale si celava un 'commercio' di veicoli ricettati e il riciclo di denaro di provenienza illecita. Marfurt collaborava con l'agenzia, gestita da due roma, M.M e G.F. Questi a loro volta era in rapporti d'affari con un calabrese, P.P., già noto alle forze dell'ordine per droga e armi. E proprio i dissapori sorti nell'ultimo periodo con quest'ultimo hanno determinato la "condanna a morte" di Marfut. Il suo "amico" titolare dell'agenzia lo ha attirato in un tranello: un appuntamento in una strada poco frequentata, interna ad alcuni terreni coltivati a vigna. San Basilio, pusher nei guai Due distinte operazioni e tre arresti del Commissariato di zona Nella foto il luogo dell’esecuzione Lì l'esecuzione a sangue freddo. I tre arrestati dovranno rispondere di omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione. L'agenzia di pratiche auto è stata sequestrata, le ulteriori indagini dei carabinieri appureranno in che misura il tentativo della vittima di inserirsi nel giro d'affari abbia determinato la decisione della sua uccisione. Smontano e svuotano un Bancomat Hanno letteralmente smontato un bancomat arrivando alla cassa che conteneva i soldi impossessandosi del contenuto. Un fine lavoro metalmeccanico quello compiuto questa notte da malviventi al bancomat della Banca Popolare del Cassinate in piazza Casaburi a Cervaro. I malviventi hanno agito dalle 3 alle quattro, non hanno fatto saltare la struttura, neanche l’hanno sradicata come solitamente avviene; semplicemente l’hanno smontata dimostrando una grande padronanza del sistema di costruzione del bancomat. Sono arrivati alla cassetta di sicurezza e, solo allora è scattato l’allarme. Ma prima che i carabinieri arrivassero, sono fuggiti con un bottino da 3500 euro. Le ricerche, al momento non hanno dato esito e neanche ci si aspetta molto dalle telecamere a circuito chiuso dell’istituto di credito. Alcune, infatti, non funzionano, altre funzionano male.< Sono stati 3 gli spacciatori individuati e arrestati – in due distinte operazioni - dagli agenti del Commissariato San Basilio nel corso di controlli antidroga effettuati nella giornata di ieri. Gli uomini - diretti dal dr. Adriano Lauro – hanno sequestrato, anche grazie all’aiuto dell’unità cinofila della Questura, complessivamente 260 grammi di sostanza stupefacente. I primi a finire nella “rete” della Polizia sono stati due giovani. Notati dagli agenti a bordo di auto, i due, facevano la “spola” per alcune vie della zona, “effettuando” alcune soste in differenti punti del quartiere. Dopo alcuni appostamenti, effettuati in abiti civili, i poliziotti hanno deciso di intervenire fermando per un controllo i due uomini a bordo dell’auto. I due, fratelli, sono stati identificati per C.F. e C.V., rispettivamente di 27 e 31 anni; uno dei due aveva alcune bustine con della sostanza stupefacente “pronta” per la vendita. Il “fiuto” di due cani antidroga ha poi condotto gli agenti alla perquisizione della loro abitazione, in via Sarnano. All’interno sono stati trovati - dentro una cassaforte - 100 gr di marijuana, 80 gr di anfetamine, oltre a un taccuino con scritti nomi, cifre e numeri di telefono. La perquisizione è stata estesa anche alla cantina, dove c’erano altri 20 gr di marijuana. Tutto il materiale è stato sequestrato, compresi vari telefoni cellulari utilizzati per l’illegale attività. All’interno di un altro appartamento della zona, più precisamente in via Pio Briziarelli, gli investigatori del Commissariato hanno effettuato un’altra perquisizione. Anche in questa circostanza, la persona residente, era stata individuata nel quartiere come un “possibile” spacciatore. Sempre con l’ausilio delle unità cinofile gli agenti hanno trovato – nascosta sopra un armadio della camera da letto – una piccola cassaforte; all’interno c’erano 60 gr di cocaina e 250 gr di mannite, sostanza da taglio utilizzata per “mischiarla” alla cocaina. All’interno poi dell’armadio stesso sono stati trovati 1.700 euro in contanti, oltre a tutto materiale utile al confezionamento di dosi, tra cui 2 bilancini elettronici. Preso lo spacciatore con la bicicletta E’ durante i consueti servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dello spaccio di stupefacenti, che le pattuglie del commissariato San Lorenzo e del Reparto Volanti ieri sera nel quartiere di San Lorenzo, hanno assicurato alla giustizia un altro spacciatore. L’uomo, M.L., un italiano di 49 anni, è arrivato con la sua bicicletta in via dello Scalo di San Lorenzo, luogo dove abitualmente molti giovani si incontrano, pronto a vendere qualche dose. Quando ha visto la polizia ha improvvisamente invertito la marcia tentando di allontanarsi. Il movimento ha subito insospettito i poliziotti che l’hanno inseguito e bloccato. Quando è stato controllato, il fermato ha cercato di gettare a terra un involucro di cellophane. I poliziotti però che l’hanno visto, hanno recuperato il pacchetto e all’interno hanno trovato della marijuana. Anche addosso all’uomo, perquisito, sono stati trovati altri quattro involucri contenenti altra marijuana mentre nascosti nei calzini, sono stati ritrovati tre pezzi di hashish. Nella tasca dei pantaloni sono stati sequestrati 250 euro in banconote di piccolo taglio. La perquisizione a questo punto è stata eseguita anche presso l’abitazione del fermato. Nella stanza utilizzata dall’uomo, è stata rinvenuta, nascosta in un armadio, una busta di cellophane contenente ancora marijuana e sul tavolino tutto l’occorrente per il confezionamento compreso un bilancino di precisione. SABATO 19 GENNAIO 2013 7 Amava svuotare le casse dello stesso istituto di credito Rapinatore seriale in trappola Stesso modus operandi, stessi vestiti e identica gestualita'. Sono stati questi indizi ad incastrare M.F. romano di 45 anni arrestato dagli agenti del Commissariato lido per aver rapinato due istituti bancari di Ostia, il 9 e il 28 novembre 2012. L'uomo con numerosi precedenti e quattro condanne per rapina in varie banche di Roma e' stato riconosciuto dalla polizia di Ostia, che lo aveva gia' arrestato nel 1997, grazie ai filmati delle telecamere delle banche. Gli agenti lo hanno arrestato mentre tornava a casa in via Suriano, zona Casal Bernocchi, dove vive con la moglie e tre figli. L'uomo aveva con se' uno spadino d'acciaio con il quale all'interno della banca, prendeva in ostaggio una persona per farsi dare dal cassiere della banca il contante: 270 euro il 9 novembre e 250 euro il 28. Preso il bottino, usciva portando con se' l'ostaggio che lasciava subito per darsi alla fuga. Nel corso della perquisizione nell'abitazione del rapinatore, la polizia ha rinvenuto un braccialetto, uno scalda collo, jeans e scarpe da ginnastica: tutti elementi usati nel corso delle rapine e ben visibili nei filmati sequestrati. Droga, due arresti a Quarticciolo I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina nel corso di un predisposto servizio antidroga, nella zona del Quarticciolo, hanno arrestato due romani pregiudicati, di 50 e 47 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel pomeriggio di giovedì in via Ostuni, i militari hanno proceduto al controllo dei due uomini, che erano stati precedentemente pedinati, ed a seguito di perquisizione personale, trovati in possesso di 15 involucri termosaldati, contenenti alcuni grammi di cocaina e della somma contante di 70 euro circa. Dopo l’arresto sono stati condotti in caserma e trattenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. La droga rinvenuta è stata sequestrata assieme al denaro contante, trovato nella disponibilità degli arrestati, quale provento della pregressa illecita attività di spaccio. Apertura DEL PESCA CLUB INTENTO 2 S.S. CASTRENSE - LOCALITÀ INTENTO CELLERE VT INFO: 389/4530232 SPORT Petkovic: “Lazio continua così, voglio dominare in ogni partita” 17 [email protected] - sabato 19 gennaio 2013 sica. «Mi da’ soddisfazione e positività vedere la squadra cresciuta sotto tutti i punti di vista. Anche nei momenti in cui non siamo stati al massimo, abbiamo sfruttato ogni occasione per vincere le partite. Dobbiamo tornare a giocare e a gestire le partite come sappiamo. Come allenatore guarderò anche un passo in avanti». Serve peò una risposta dalle prestazioni in trasferta. «Più che risposta una conferma, anche fuori casa ultima- mente non abbiamo subito gol. Dobbiamo essere ancora più proattivi, dominare l’avversario anche fuori casa». Secondo Petkovic a Palermo, «bisogna crederci subito, contro un avversario che non sarà facile da affrontare, e arriva molto motivato, con l’obbligo di fare punti. Dobbiamo andare oltre il 100% per vincere questa DEL PESCA CLUB INTENTO 2 Redazione Sport: 06/33223917 Oggi la sfida contro il Palermo. Il tecnico bosniaco spera nel passo falso di Juve e Napoli «La Lazio ha dimostrato di essere in grado di affrontare tutte queste partite. Anche Juventus e Napoli hanno gli stessi impegni. Ci saranno momenti di alti e bassi, ma in tutte le partite dobbiamo entrare con l’approccio giusto e dominare». Alla vigilia della trasferta di Palermo, il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, parla della corsa al vertice del campionato con il Napoli appaiato ai biancocelesti e la Juve avanti di tre punti. «Forse per gli esterni la Lazio correva a fari spenti, ma per noi la luce era sempre accesa. Ora abbiamo due squadre davanti a noi che da sole possono decidere il campionato. Noi possiamo soltanto continuare così e sperare in un passo falso di Juve e Napoli», ha aggiunto il tecnico bosniaco. Ci sono molti impegni ravvicinati e l’allenatore fa delle valutazioni a livello mentale e di tenuta fi- Apertura partita». Sono però tante le assenze. «Ho tanti dubbi fino all’ultimo. Devo valutare chi portare con me. Siamo pronti a variare il nostro gioco, aspetterò fino all’ultimo anche per decidere come giocare. Come ho già detto, mi piace la squadra che sa cambiare atteggiamento durante le partite e di partita in partita». Si parla poi anche di mercato e del possibile arrivo di giocatori importanti. «Quando si fanno acquisti si valutano anche gli equilibri. Il nostro gruppo è così positivo che nessun giocatore che arrivasse incontrerebbe problemi. Abdellaoue? E’ un giocatore che conosco, valido, che ha avuto qualche problema ultimamente. Potrebbe anche giocare in Italia». Infine il tecnico della Lazio parla anche della decisione della Corte di Giustizia federale di annullare la penalizzazione di due punti al Napoli. «Se hanno deciso così vuol dire che non sono colpevoli. Solo chi è colpevole deve essere punito». S.S. CASTRENSE - LOCALITÀ INTENTO CELLERE VT INFO: 389/4530232 Lega Serie A, Maurizio Beretta rieletto presidente con 14 voti Galliani sarà il suo vice. Juve, Roma e Inter contrarie Maurizio Beretta è stato rieletto alla presidenza della Lega calcio di Serie A con 14 voti. Lo ha deciso l'assemblea di Lega riunita ieri a Milano. Al sesto scrutinio, Beretta ha raggiunto il quorum per l'elezione che era fissato appunto a quota 14. Due le schede bianche, 4 nulle. L’ad del Milan, Adriano Galliani sarà il vicepresidente, mentre il presidente della Lazio, Claudio Lotito e il presidente del Catania, Antonino Pulvireti consiglieri federali. I consi- glieri di Lega saranno: Urbano Cairo (Torino), Massimo Cellino (Cagliari), Tommaso Ghirardi (Parma), Albano Guaraldi (Bologna), Antonio Percassi (Atalanta), Aurelio De Laurentiis (Napoli), Gino Pozzo (Udinese), Enrico Preziosi (Genoa) e Pietro Lo Monaco (Palermo). Ecco le altre cariche: Galliani è stato eletto vicepresidente, Lotito e Pulvirenti consiglieri federali, mentre Cairo, Cellino, Ghirardi, Guaraldi, Percassi, De Laurentiis, Pozzo, Preziosi e Lo Monaco sono consiglieri di Lega. Juventus, Inter e Roma sono le big che hanno votato contro. E sono rimaste fuori dalla spartizione dei posti in consiglio federale e consiglio di Lega. W L O U QSD JH D ZZZ Fenicottero Rosa (Ex Zoorama) - Chiuso il mercoledì • Il villaggio turistico del Sasso • Saloni per matrimoni, comunioni e grandi eventi • Lago di pesca sportiva • Maneggio • Sosta camper con ampio parcheggio Vi a F u r b a r a S a sso k m . 4.1 00 per pr e no t a zi o ni : 06 .9907 9126 Roma, Zeman ritrova Totti per l’Inter 18 SABATO SPORT 19 GENNAIO 2013 Domani sera all’Olimpico il big match di campionato contro i nerazzurri. Il capitano giallorosso torna in gruppo Il presidente del Cagliari Cellino sul rinvio della partita contro la sua squadra: “Può falsare il campionato” Prosegue la preparazione della Roma in vista della partita di campionato contro l’Inter di Stramaccioni, domani alle 20,45. Buone notizie per il tecnico giallorosso Zdenek Zeman, che ieri ha ritrovato Francesco Totti. Il capitano, che aveva saltato le trasferte di Catania e Firenze a causa di una elongazione al retto femorale sinistro, è tornato a lavorare in gruppo senza problemi e si candida quindi per una maglia da titolare contro i nerazzurri. Lavoro differenziato in palestra, invece, per Pjanic a causa di un lieve stato febbrile, mentre Balzaretti è stato impegnato in palestra per affaticamento muscolare ai flessori bilaterali. Differenziato in campo per Romagnoli, mentre Lobont ha lavorato precauzionalmente in palestra a causa di una sindrome influenzale. Il gruppo è sceso in campo attorno alle 10:30 del mattino, mettendosi subito al lavoro con il classico riscaldamento fisico. La squadra ha successivamente svolto una serie di esercitazioni tattiche, prima cinque calciatori contro tre, poi cinque contro quattro, e poi ha lavorato sul possesso palla. La seduta si è chiusa con delle combinazioni incentrate sulla fase offensiva. Al termine della seduta del mattino, Zdenek Zeman ha annullato l’allenamento del pomeriggio inizialmente previsto per le 15:30. La squadra tornerà quindi in campo oggi per la seduta di rifinitura che avrà inizio alle 10.30. Nel frattempo, il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha scritto una lettera al presidente della Lega calcio di Serie A, Maurizio Berretta, nella quale commenta il rinvio prima al 3 febbraio e poi al 27 febbraio di RomaCagliari, inizialmente in programma venerdì 1 febbraio, prima per l’indisponibilità dell’Olimpico a causa del Sei Nazioni di rugby e poi per il passaggio in semifinale di Coppa Italia dei giallorossi che, dente, le scrivo la presente per segnalarle un grave fatto che potrebbe falsare l’andamento del campionato. Come certamente saprà, la Lega ha imposto l’anticipo della gara Roma-Cagliari del prossimo 3 febbraio a venerdì 1 febbraio per l’indisponibilità dello stadio Olimpico di Roma. Abbiamo già espresso, con una lettera al dottor Brunelli, la nostra protesta per la decisione, anche alla luce di quanto accaduto per l’indisponibilità dello stadio Is Arenas, che ci ha costretti a giocare la partita con la Juventus sul neutro di Parma. E’ evidente la disparità di trattamento e risibili ci sono sembrate le spiegazioni del dottor Brunelli che, nella sua lettera di risposta, ha elencato una serie di precedenti e ricordato l’autorità assoluta della Lega Calcio nel fissare calen- due giorni prima, il 30 gennaio dovranno affrontare la gara di ritorno con l’Inter. «Gentile presi- Doping, Lance Armstrong confessa Cio: “Porti le prove dei suoi inganni” In onda l’intervista di Oprah Winfrey. L’Uci: “E’ un significativo passo avanti per riparare gli errori” «E’ stata tutta una grossa bugia.Mi sono dopato per vincere i 7 Tour. Altrimenti, sarebbe stato impossibile. Ora chiedo scusa e pago il prezzo». La confessione tanto attesa va in onda. Lance Armstrong risponde alle domande di Oprah Winfrey nella prima parte dell’intervista con cui l’ex corridore statunitense ammette il ricorso al doping sistematico nel corso della sua carriera. «E’ un giorno molto triste per lo sport» ha dichiarato dal canto suo il Comitato Olimpico Internazionale dopo la confessione di Armstrong, invitandolo a presentare tutte le prove dei suoi inganni. «E’ un giorno triste, ma anche positivo perché si può iniziare a tracciare una linea sugli avvenimenti precedenti -ha scritto il Cio in un comunicato-. Ciò che ci aspettiamo è che tutte le parti coinvolte possano trarre insegnamento da questo caso e continuare a porre le giuste misure per garantire con- NOTIZIE FLASH VERRATTI: “STO BENE AL PSG, MA SOGNO IL RITORNO IN ITALIA” «Giocare in una squadra con campioni del calibro di Ibrahimovic, Lavezzi, Thiago Silva e Pastore è un’emozione fortissima, si imparano ogni giorno tante cose. E il campionato francese è di ottimo livello, sta crescendo, presto potrebbe diventare come quello italiano». Lo afferma Marco Verratti, ai microfoni di Piero Chiambretti su Rai Radio2. Il centrocampista parla della sua scelta di giocare nella capitale francese, ma non trascura il suo legame, ancora forte, con il Pescara e Zeman: «Per adesso credo di aver fatto la scelta giusta, gioco in una squadra di campioni, e non so se in Italia avrei fatto meglio, ma il mio sogno è quello di tornare a giocare nel mio Paese». F1: LA WILLIAMS NON SVELERÀ LA NUOVA MONOPOSTO FINO AL 19 FEBBRAIO La Williams non presenterà la sua nuova monoposto di Formula Uno fino al 19 febbraio e dovrà accontentarsi del modello dello scorso anno nei primi test prestagionali. Per i test di Jerez al via il 5 febbraio, la dizioni di parità tra tutti gli atleti». Invece l’Uci accoglie favorevolmente la decisione di Armstrong di fare pulizia. «E’ un significativo passo in avanti sulla lunga strada per riparare al danno che ha causato al ciclismo e ripristinare la fiducia in questo sport», ha dichiarato il Presidente dell’Uci, Pat McQuaid. «Lance Armstrong non ha confermato alcuna collusione o cospirazione tra l’Uci e Lance Armstrong. Non ci sono stati test positivi che sono stati coperti e lui ha confermato che le donazioni fatte all’Uci, sono state fatte per contribuire alla lotta contro il doping». squadra utilizzerà l’auto del 2012, la FW34, al fine di testare alcune parti fondamentali dello sviluppo in preparazione del lancio della FW35. La FW34 avrà la livrea 2013. PALLAVOLO, CHAMPIONS LEAGUE: LE ITALIANE IN ATTESA DELLE GARE DI RITORNO Gioie e dolori nelle gare di andata dei PlayOffs 12 di Champions League, con due vittorie e una sconfitta per le formazioni italiane: Bre Banca Lannutti Cuneo torna con il successo conquistato in Slovenia, contro l’Ach Volley Ljubljana per 3-0, che ora attende al PalaBreBanca per la gara di ritorno. Anche Lube Banca Marche Macerata ha centrato la vittoria in trasferta, con un secco 3-0 contro le polacche dell’Asseco Resovia Rzeszow. La gara di ritorno è prevista per mercoledì prossimo. La Trentino Diatec torna dalla Russia con una sconfitta al tie-break che impone l’obbligo di vincere la gara di ritorno al PalaTrento, per poi giocarsi il tutto per tutto al Golden Set. Le avversarie della Dinamo Mosca sono attese mercoledì prossimo. dari, orari e sedi delle partite. Resta il grave danno a noi arrecato, ancor più pesante con la gara posticipata a mercoledì 27 febbraio dopo che la Roma si è qualificata alla semifinale di Tim Cup». «Il Cagliari sarebbe costretto a una ulteriore e non gradita pausa di campionato per poi dover affrontare un turno infrasettimanale in notturna, con pesanti conseguenze fisiche ed economiche, dal momento che la nostra squadra sarebbe costretta a trascorrere una notte in più a Roma o a rientrare in città nella notte con un volo charter con imponente crescita dei costi della trasferta», prosegue il presidente dei sardi. «Consideriamo tutto ciò inaccettabile, dal momento che la nostra squadra, in lotta per la salvezza, sarebbe costretta, al contrario delle nostre dirette concorrenti, a giocare tre incontri in una settimana. Pertanto, vi diffidiamo dal continuare a percorrere questa soluzione e vi invitiamo a trovare soluzioni diverse, quale l’individuazione di un campo alternativo per Roma-Cagliari del 3 febbraio, misura rapidamente adottata per Cagliari-Juventus con un preavviso di appena due giorni. Vi informiamo sin d’ora -conclude- che metteremo in atto tutte le misure cautelative consentite dalle disposizioni di legge e ci riserviamo di promuovere un’azione risarcitoria nei confronti di tutti gli organismi interessati». Le sciabole maschili volano a Plovdiv Al via in Bulgaria la stagione di Coppa del Mondo Inizia da Plovdiv, in Bulgaria, la stagione di Coppa del Mondo di sciabola maschile. Oggi e domani, infatti, sulle pedane bulgare si svolgerà il Grand Prix FIE che segna la tappa d’esordio del circuito mondiale. Saranno otto gli azzurri che prenderanno parte all’appuntamento che, tra l’altro, trattandosi di un Grand Prix, aggiudicherà un punteggio maggiorato. A rappresentare l’Italia ci saranno Luigi Miracco, Massimiliano Murolo, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele, Stefano Sbragia ed i giovani Stefano Scepi, Enrico Berrè e Luca Curatoli. Plovdiv segna il ritorno in pedana per l’argento olimpico Diego Occhiuzzi e per Luigi Samele, che a Londra ha conquistato il bronzo nella prova a squadre. Non ci saranno invece gli altri due componenti della squadra olimpica: Gigi Tarantino ed Aldo Montano. Per quest’ultimo, ancora alle prese con i postumi dell’infortunio che ne ha condizionato la prestazione sulle pedane londinesi, il ritorno in gara però sembra approssimarsi e, qualora i medici dessero parere favorevole, potrebbe essere tra i protagonisti della tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo, in programma a Padova dal 15 a 17 febbraio. «Affrontiamo l’esordio di questo nuovo quadriennio olimpico -dice il Commissario tecnico, Giovanni Sirovich, alla vigilia della partenza verso la Bulgaria- con la consapevolezza di poter contare su un gruppo particolarmente promettente. Ai nostri atleti di punta, quali Diego Occhiuzzi, Aldo Montano e Luigi Samele, si affiancano non solo pedine molto importanti quali, solo per citarne alcuni, Luigi Miracco e Massimiliano Murolo, ma anche diversi giovani assai interessanti. Questi ultimi, sin da Plovdiv, avranno l'opportunità di fare esperienza e maturare, permettendoci di scommettere su di loro in proiezione futura». La prova inizierà questa mattina con la fase a gironi, dalla quale è esentato Diego Occhiuzzi che, in virtù della sua posizione tra i primi 16 nel ranking mondiale, sarà testa di serie del tabellone principale che scatterà, dal turno dei 64, domenica mattina. RECUPERO ANNI SCOLASTICI Dirigente di comunità - Ragioneria - Licei Tecnico industriale - Geometra Tecnico dei servizi sociali Perito Agrario - Tecnico per il turismo Licenza media - Corsi di Lingua - Ripetizioni Preparazione esami universitari PROMOSSO O RIMBORSATO* Vieni con fiducia, siamo solo in - Via Marittima, 383 - Frosinone (300 m. Stazione Ferroviaria - 100 m. dal Bar Minotti) Tel. 0775.260329 - 347.9112716 Succursale. Via Trieste, 75/A - Pontinia (LT) Solo per le idoneità - Per le maturità ripetizione del corso gratuita SPETTACOLO “Mi racconterò in musica” 20 [email protected] sabato 19 gennaio 2013 Pino Daniele presenta il suo nuovo cd-dvd live ed anticipa il concerto di luglio a Napoli Dopo il maxi concerto di Pino Daniele nel 2008, in occasione dei suoi 30 anni di carriera, il cantautore replica il 12 luglio 2013 con un altro concerto in piazza del Plebiscito a Napoli. "Non si trattera' di un'operazione nostalgica", ha affermato Daniele oggi, durante la presentazione di ‘Tutta n'ata storia-vai MoLive in Napoli'. Il cd e dvd live registrato proprio in quell'occasione, nel 2008, uscira' martedi'. Si tratta di un cofanetto che contiene, oltre a due brani interamente eseguiti con le chitarre, inediti e sperimentali, con Phil Palmer, Lucy Jules, Steve Ferrone e Micheal Feat, tre duetti con Giorgia, Irene Grandi e gli Avion Travel. Inoltre e' presente un backstage movie con le immagini inedite del concerto visto dal 'dietro le quinte'. Ma Pino ha svelato che "c'e' ancora tanto materiale per un secondo progetto". "Durante il concerto del 2008 prosegue il musicista - si e' ve- nuta a creare un'atmosfera di festa. Abbiamo voluto conservare nella memoria questo nuovo modo di far musica, quel modo di stare insieme divertendoci, uniti dal cuore, l'anima e i sentimenti. A luglio - ha spiegato il cantautore napoletano - riproporremo questa formula ma, guardando al mio repertorio, sperimentero' di piu'. Offriremo quasi 40 anni di musica partenopea, tra radici e nuovi linguaggi". Saliranno sul palco 25 ospiti tra musicisti e interpreti, italiani e internazionali. Il tutto verra' trasmesso in una prima serata televisiva. Non cisaranno conduttori ma si trattera' di un racconto musicale. Inoltre, per il concerto del 12 luglio, coloro che hanno acquistato una card o un biglietto per uno degli show di 'Tutta n'ata storiaLive in Napoli', che si sono tenuti a dicembre e gennaio al Teatro Palapartenope di Napoli, avra' uno sconto sull'acquisto del nuovo biglietto. Da Italia1 al Gran Teatro: stasera arriva ‘Colorado’ “The Base” presenta “Colorado Live Tour 2013”, la trasposizione teatrale di uno dei più seguiti format tv della comicità, stasera al Gran Teatro di Saxa Rubra. Nata nel 2002 da un’idea di Diego Abatantuono la trasmissione di cabaret ha riscosso negli anni un enorme successo, riscontrando l’entusiasmo del grande pubblico televisivo. Oggi i comici di Colorado escono dagli studi televisivi per toccare dieci tra i più importanti palazzetti italiani: a farsi applaudire al Gran Teatro di Roma saranno I Turbolenti, Andrea Viganò, Didi Mazzilli, Panpers, Gem Boy, Baz, Apetta e Pucci. Tutti capitanati da Paolo Ruffini, che presenterà la serata in compagnia della simpatica Luna. Questo Live Tour, con le sue gags, toccherà ben dieci città. Info: Tel. 06/54220870 Info diversamente abili: Tel. 06/54220870. Circuiti di prevendita: Ticketone, Greenticket. Apertura porte: ore 20, inizio spettacolo ore 21. EMORRAGIA CEREBRALE PER BRUNO ARENA (FICHI D’INDIA) Inizialmente, nel cast del ‘Colorado’ itinerante anche i Fichi d’India, ma giovedì Bruno Arena ha accusato un malore nella serata, proprio durante le registrazioni della trasmissione televisiva ‘Zelig’. E’ stato immediatamente trasportato all’Ospedale San Raffaele di Milano dove gli e’ stata riscontrata un’emorragia cerebrale. Arena è stato operato e l’intervento è riuscito. Attualmente rimane in rianimazione post-operatoria con prognosi riservata. Cd - Le ‘note visive’ Anzovino Mentre ascolti la musica di Remo Anzovino la mente compone immagini, crea il suo film. E forse e' grazie alla sua doppia vita che si realizza questo incanto. Si' perche' penalista, da un lato, e compositore e pianista dall'altro, Anzovino trae ispirazione dalle emozioni, forti e ricche di sfaccettature, che la sua professione di avvocato gli mette sul cammino. "La musica nella mia vita è sempre esistita - racconta all'Adnkronos - Dopo le prime esperienze con gruppi adolescenziali, Fabio Scaramucci di Ortoteatro si e' accorto di una certa mia sensibilita' musicale e cosi' la musica e' diventata un lavoro moltopresto, dandomi indipendenza. E' stato poi un amico compositore a consigliarmi di portare avanti gli studi universitari dicendomi che miavrebbero dato stimoli diversi anche nella musica. E cosi' e' stato". "Era il periodo di Falcone e Borsellino ed io - ricorda il compositore - ho scelto senza esitazione Giurisprudenza, approfondendo la differenza fra diritto e giustizia. Mi sono subito appassionato al diritto scoprendo quanto fosse vivo e strettamente legato all'essere umano. Conoscere a fondo il diritto mi ha consentito e mi consente di capire piu' a fondo lati negativi e positivi dell'essere umano. E quando ho cominciato ad esercitare la professione di avvocato penalista fra un processo e l'altro sono entrato in contatto con il lato maschera dell'essere umano, ma anche con le grandi emozioni che sempre lo accompagnano. Tutto questo, mentre, anche la mia musica aveva le emozioni come oggetto delle proprie indagini''. ''D'altronde - dice - anche Eduardo De Filippo racconto' che alcune delle sue commedie erano nate dall'osservazione di molti processi cui aveva avuto modo di assistere essendo amico di un ragazzoche era figlio di un cancelliere. Ed io, allo stesso modo, da avvocatoho tratto ispirazione da accadimenti reali che hanno liberamente sollecitato la mia fantasia'' trasmutata in musica. Mi sono reso contoche potevo utilizzare l''artigianato' imparato nel teatro e nel cinemaattingendo alle emozioni positive e negative, ai desideri e ai grandi voli che e' l'uomo, montando le vicende in successione come in un film, ma utilizzando le note al posto delle immagini. Ed e' proprio per questo che le mie musiche suggeriscono immagini. A me piace dire che sono piccoli racconti, fatti di pagine bianche scritte dalle orecchie di ascolta''. La doppia vita di Anzovino continua e il suo tempo e' diviso fra il pianoforte, la composizione e i processi, anche se ''la musica sta prendendo il sopravvento'' visto che anche all'estero lo reclamano: e' stato richiesto, infatti, da promoter americani e asiatici (il 6 marzo sara' in concerto a Broadway). Detto questo, una scelta di campo e' ancora lontana. ''Mi piace - confida il compositore - l'idea di continuare a rimanere legato anche alle vicende pratiche. Non sono approdato ad una scelta radicale e non per un fatto di sicurezza, ma perche' questa dolce schizofrenia ha influito sulla mia scrittura. Passare da una vicenda processuale ad uno studio di registrazione, a dirigere un'orchestra, ad un concerto o ad un'intervista rende la vita cosi' rapinosa, piena di sbalzi ed emozioni che sei in grado di vivere in maniera positiva''. Non a caso la sua musica non e' mai prevedibile, e' profondamente emozionale, tutta protesa a raccontare la bellezza i salti della vita. C'e' qualcosa del grande Mozart in Anzovino: ''e' il mio compositore in assoluto, il piu' grande genio vissuto. Basta ascoltareil concerto di clarinetto di Mozart per rendersi conto che la bellezza esiste. Ma lui non appartiene solo alla musica. Se vivesse oggi certamente non riscriverebbe i quartetti prussiani solo con i quartetti d'archi ma userebbe anche un campionatore, un trapano e i rumori d'ambiente presi a Manhattan. E questo perche' la sua grandezzae' stata proprio saper parlare del proprio tempo. Cosa che oggi non puo' prescindere dai rumori, naturalmente decodificandoli e contestualizzandoli. Lui e' riuscito a parlare del proprio tempo, ma ha scritto una musica cosi' grande, cosi' libera e allo stesso tempo di assoluto rigore formale che e' andato oltre. Per me e' un punto cardine, non nella musica, ma nell'approccio''. Attesa per Steve Harris all’Orion di Ciampino Steve Harris, il fondatore leader e bassista dei mitici Iron Maiden, arriverà giovedì sera 28 febbraio all’Orion di Ciampino, quale tappa romana del suo personale tour europeo che lo vede impegnato nel progetto solista denominato “British Lion”. Per la prima volta nella sua lunga carriera, si è voluto prendere una breve pausa dalla sua grandiosa band per dare libero sfogo alla musica che più gli piace e decisamente lontana dalle atmosfere power metal dei Maiden. “British Lion” è stato il suo primo lavoro da solista uscito a settembre dello scorso anno, nonché la sua prima apparizione discografica al di fuori dei Maiden , disco che è stato subito accolto molto bene dalla critica ma soprattutto dai milioni di fans che Harris ha sparsi per il mondo per via della creatura musicale da lui fondata e da oltre trent’anni sulla breccia. Un progetto solista che Harris ha definito “particolare , progettato e scritto con alcuni artisti che conosco da moltissimi anni i quali hanno collaborato con me nelle mie rare pause al di fuori degli Iron Maiden”. “British Lion” con una copertina decisamente bella al dunque “non si è trattato di un progetto improvvisato, visto che abbiamo inserto nel disco il meglio di tanti anni di composizioni, prove e canzoni nate nei tanti nostri incontri. Un lavoro che non vedo l’ora di portare in ambienti più raccolti, nelle atmosfere più calde e umide di piccoli posti o club e dove posso guardare finalmente i miei fans dritto negli occhi senza perdermi tra migliaia e migliaia di facce perse all’interno dei grandi stadi…”. Con Harris sul palco un manipolo di amici/musicisti che rispondono ai nomi di Richard Taylor (voce),David Hawkins (chitarra e tastiere), Graham Leslie (chitarra) e Simon Dawson (batteria). Al basso ovviamente lui, Steve Harris alle prese con le dieci tracce del suo lavoro missato dallo storico produttore dei Maiden Kevin Shirley e con alcune sorprese della sua conosciutissima band. D.A. Tornano gli eventi del ‘Fabrica Festival’ LO SPETTACOLO A Fabrica di Roma la decima edizione del Fabrica Festival, come di consueto, presso il Teatro Tenda PalArte con inizio alle ore 17:30. Anche quest’ anno la rassegna musicale, curata da i direttori artistico Maurizio Gregori e Emiliano Di Vozzo, non deluderà le aspettative del pubblico che potrà assistere a quattro spettacoli all’insegna della musica e della danza passando dalla tradizione fino ad arrivare all’innovazione. Comune e Ass. Pro-Loco, Provincia di Viterbo e Regione Lazio, Comprensorio della Via Amerina e Ass. Musicultura hanno infatti preparato un cartellone degno della massima attenzione. Si partirà con Ciuri Ciuri Jazz, un progetto musicale che fonde il linguaggio jazz afroamericano con quello tradizionale del territorio, recuperando le tradizioni folkloristiche siciliane e non solo, finalizzato a dar vita a parole e suoni antichi e nuovi. Domani seguirà un coinvolgente concerto-spettacolo di musica popolare sudamericana e flamenco uniti da matrici comuni e messi in scena dalla Compagnia Algesiras Flamenco che si è esibita spesso a Roma ed ha partecipato anche a festival nazionali, tra cui il “Mediterraneo” di Alghero e il “Minturno Fest” a Minturno. Il 27 Gennaio sarà invece dedicato soprattutto al jazz, con la Zambra Dixie Jazz Band, nata da un gruppo di professionisti provenienti da stili differenti ma accomunati dal jazz. la formazione propone lo stile delle piccole orchestre che suonavano a New Orleans agli inizi del “900” e che si esibivano durante feste pubbliche, matrimoni, eventi vari, regalando una cornice musicale destinata poi a mietere numerosi successi nel corso del tempo. Nello stesso pomeriggio ci sarà Carla Cocco, voce d’autore in ‘Respiro’ Nell’asfittico panorama musicale italiano ecco all’orizzonte una voce che non si dimentica. E’ quella di Carla Cocco, sarda di nascita, romana d’adozione e internazionale per spirito e vocazione musicale. Ereditata la passione per il canto dalla nonna greca, la cantante, dopo tanta gavetta nei locali della Capitale dove si è trasferita appena maggiorenne contro il volere paterno, deve molto all’incontro con Gianni Ciuffini, il Direttore generale di Globo Multimedia che ha prodotto “Respiro”, il primo cd uscito a novembre dopo un’ affollata presentazione all’Auditorium Parco della Musica. Ricco di collaborazioni brasiliane (Toquinho duetta con lei nella splendida “Stiamo insieme” mentre Maria Gadù ha autorizzato con entusiasmo la versione italiana di Max de Tomassi di una sua canzone di grande successo, “Altare personale”), elegante e raffinato, il lavoro di Carla Cocco è la dimostrazione che il talento, alla fine, paga sempre. Ed ecco 13 brani (otto originali e cinque rivisitazioni del repertorio italiano ‘evergreen’) nei quali la voce aerea e potente della Cocco spazia libera in un mosaico di generi che dimostra la versatilità e la classe di questa interprete che sembra una perfetta fusione tra Mina e Giorgia, tra vividi echi di passato e sonorità moderne (gli arrangiamenti sono del compositore e polistrumentista maltese Aidan Zammit). Tecnica, cuore e cervello insomma (la Cocco, autrice dei testi con la collaborazione del suo produttore, è laureata in Discipline del servizio sociale: della serie oltre la voce c’è di più) al servizio di un repertorio melodico che spazia da “Paradiso in guerra” a “32 maggio” (per chi scrive uno dei brani migliori del cd), da “Respiro su respiro” a “Cento parole” passando per “Fonte chiara” (nel quale duetta con Gianni Donzelli degli Audio2), “Raso” (già cantato dalla ‘tigre di Cremona’ e nel quale non sfigura al confronto), “Un’ombra” (scritta alla fine dei ’60 da Paolo Lmiti con Daiano e Soffici) e “Conversazione”di Amurri e Canfora proposta in versione live con la partecipazione alla chitarra solista di Eddy Palermo. Per chi è ancora alla ricerca di qualità ed emozioni autentiche, alla faccia di fenomeni usa e getta ed effimere scoperte da talent, Carla Cocco è il nome nuovo sul quale scommettere forte. Claudio Fontanini SABATO la premiazione del concorso “la frase che suona” che ha visto coinvolti gli studenti e gli scolari di buona parte della provincia di Viterbo nella elaborazione di una frase che rappresentasse il sentimento ed il senso della musica visto dai più giovani. L’ultima serata del Festival 2013, quella del 3 Febbraio, proporrà Peppe Servillo insieme ai Solis String Quartet. Peppe ha già calcato le scene del “FabFest” con gli Avion Travel e questa volta si esibisce in uno straordinario omaggio alla cultura ed alla canzone 19 GENNAIO 2013 21 classica napoletana. L’unione con gli archi dei “Solis”, anche loro di chiara origine campana, ha dato vita ad un inedito concerto tutto da gustare nella sua unicità. Come sempre, le iniziative che si svolgono al teatro tenda “PALARTE” di Fabrica di Roma offrono ottimi progetti musicali o teatrali a prezzi ultrapopolari (l’entrata è di soli cinque euro), per dare possibilità a tutti di fruire, con un impegno economico davvero basso, a pomeriggi di buona cultura e divertimento. Info: 0761/569001 Interno 7. PRIMO PIANO Redazione Primo Piano: 06/33223917 Bersani: “Non credo alla patrimoniale Con Monti nessun patto ma discussione civile” [email protected] - sabato 19 gennaio 2012 Il segretario del Pd ieri ha garantito: “Mai più un condono”. E ricorda: “Con Berlusconi tasse aumentate di 4 punti” «L’ho detto in tutte le lingue: non credo nella patrimoniale, l’abbiamo già sugli immobili e si chiama Imu. E su questa penso ci debba essere una maggiore progressività che favorisca chi è più in difficoltà». Lo ha spiegato Bersani ospite di ‘Radio24’ scandendo che «per quel che riguarda il resto dei patrimoni, quelli finanziari, non intendo affatto concepire una patrimoniale perché penso che il nostro problema sia la tracciabilità». Il giorno dopo l’apertura ufficiale della campagna elettorale, Bersani assicura di «non voler fare il Robespierre o il Saint Just» ma quello che serve «è che l’Italia arrivi alla fedeltà fiscale. Voglio una Maastricht della fedeltà fiscale». Proprio parlando di fisco, ha spiegato che «ogni euro che si recupera dall’evasione fiscale lo metteremo per abbassare le tasse» e non ci sarà «mai più un condono». Poi, a proposito di liberalizzazioni, ha detto: «Liberalizzare è di sinistra. La destra in Italia non è mai stata liberale, per ragioni storiche. Noi dobbiamo sapere allora che la nostra vocazione è liberale e sociale». Bersani ha anche parlato di Irap: «Bisogna alleggerirla, quando si trovano i margini. Per esempio la quota lavoro va ridotta, abbassata, progressivamente sterilizzata». Da qui una stoccata a Berlusconi che «parla di tagli subito, ma con lui la pressione fiscale è aumentata di 4 punti virgola qualcosa e ora è pesantissima». Bersani ha poi negato l’esistenza di un accordo con Monti. «No, non capisco perché si scrivano queste cose. C’è una civiltà di discussione, ci sono ancora in corso scelte di governo da fare: il Mali, il bilancio europeo, il movimento dei prefetti. Dopodiché, sul piano della civiltà politica, ognuno ha le sue posizioni e si farà campagna elettorale così» ha detto, senza risparmiare critiche al premier sulla questione della personalizzazione delle politica, ieri definita un cancro per il sistema. «Qualcuno ha obiettato che ho usato parole toppo forti, violente. Ma lo dico da tre anni -ha aggiunto- ed è la prima volta che la vedo sbucare sui giornali. E’ un problema basico: mi riferisco al fatto che c'è la tendenza, reiterata negli ultimi 20 anni, a costruire formazioni politiche attorno a persone più o meno brave o gradevoli». Quanto ai timori dei mercati interna- zionali per le incertezze dopo le elezioni, Bersani ha tagliato corto: «Queste cose sull’incertezza non le ho mai capite. In tutto il mondo si vota e non si sa mai il risultato prima: si va a votare e ci sarà un governo stabile. Punto». Infine rispondendo ad una domanda sul caso dei candidati ‘impresentabili’ all’esame dei Garanti del partito, ha affermato che «non accettiamo tribunali improvvisati, abbiamo i nostri strumenti più severi delle leggi. Detto questo -ha concluso- non posso garantire che non emergano dei problemi, ma posso garantire che sappiamo come affrontarli e risolverli». Monti ai giovani: “Via le tasse sul lavoro under 30 e mutui agevolati” Detassazione per chi assume under 30, formazione continua, mobilità e zero burocrazia per le sturt up all’insegna di una parola d’ordine: merito. E’ questa in sintesi la ricetta che Mario Monti propone ai giovani che cercano un lavoro. Il premier uscente ha risposto da Twitter ieri alle domande postegli dal Forum giovani. Sulle misure da adottare per facilitare l’accesso al mercato del lavoro, il professore ha twittato: “Migliorare servizi orientamento/consulenza x ricerca impiego. Introdurre forme detassazione x chi assume under 30”. E poi ha proposto “quattro misure ur- genti: tirocini, più interconnessione tra Università e imprese, formazione continua, mobilità”. “La nostra parola d’ordine -ha sottolineato Monti rispondendo su come intenda favorire il ricambio generazionale nelle professioni, in politica e nelle istituzioni- è merito. Spazio a chi è capace. Eliminare subito cooptazioni, nepotismo e baronie”. Una ricetta Monti la propone anche per facilitare l’accesso al credito di giovani e giovani coppie: “Piano famiglia prevede già mutui agevolati a giovani coppie per prima casa. Fisco agevolato e burocrazia 0 x startup”. Blitz in Algeria, liberati 100 stranieri Jihadisti propongono scambio di ostaggi Nuova operazione delle forze di sicurezza algerine. Il figlio di Abdel Rahman: “Contrario a scambio, a Obama chiediamo scarcerazione per motivi umanitari” Sono circa 100 gli ostaggi stranieri liberati dei 132 catturati dai jihadisti nell’attacco al sito di In Amenas, nel Sudest dell’Algeria. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale algerina Aps. Gli ostaggi sono stati liberati dalle forze di sicurezza algerine che hanno lanciato una nuova operazione contro i jihadisti. Il corrispondente in Algeria del giornale L’Express, Anis Allik, dà notizia di forti esplosioni nella zona dell'impianto per la produzione di gas. Mokhtar Belmokhtar, leader della Brigata Mulathamin e fondatore del gruppo ‘Coloro che firmano con il sangue’, che ha rivendicato il sequestro dei lavoratori algerini e stranieri nell’impianto di gas di In Amenas, si è detto disposto a liberare gli ostaggi americani nel sito in cambio della scarcerazione dello sheikh egiziano Omar Abdel Rahman e della pakistana Aafia Siddiqui, detenuti nelle carceri statunitensi con accuse legate al terrorismo. Lo riferisce all’agenzia di notizie mauritana ‘Ani’ una fonte della brigata. La famiglia di Omar Abdel Rahman, religioso egiziano detenuto Chiesta condanna a 7 anni per Dell’Utri Il senatore: “Requisitoria stantia” negli Usa dove sconta l’ergastolo per attività terroristiche, è «contraria» allo scambio . Lo afferma in un’intervista ad Aki-Adnkronos International il figlio dello sheikh, Assad Abdel Rahman, che fa «appello a Barack Obama affinché intervenga per la scarcerazione» dell’«anziano» padre «per motivi umanitari». «Siamo contrari al sequestro dei lavoratori in Algeria -dice il figlio dello sheikh- e allo stesso tempo non accettiamo il fatto che mio padre sia rinchiuso in carcere». Il figlio del religioso egiziano ricorda quindi come la sua famiglia sia impegnata da tempo per ottenere la liberazione di Omar Abdel Rahman, 74 anni, «cieco e paralizzato». «Siamo sempre ricorsi a mezzi pacifici per chiedere il rilascio di mio padre», dice Assad. Intanto, sale a 18 il bilancio non ufficiale dei militanti islamici uccisi dalle forze speciali algerine nel sito per la produzione di gas di In Amenas. Lo sostiene la radio algerina di Stato, che cita una fonte anonima “ufficiale”. Il presidente Barack Obama riceve «continui aggiornamenti» sulla situazione degli ostaggi La conferma della pena a sette anni di carcere per il senatore Marcello Dell’Utri è stata chiesta al termine della requisitoria dal Pg di Palermo, Patronaggio. «Marcello Dell’Utri ha messo in contatto Silvio Berlusconi con Cosa nostra, ha dato un contributo consapevole all'associazione e ha dato un concreto e specifico contributo a Cosa nostra. Ha costretto un imprenditore come Berlusconi a pagare somme ingenti a Cosa nostra, la condotta dell’imputato integra il concorso pur non essenso inserito stabilmente in Cosa nostra», ha detto il Pg concludendo la sua requisitoria. Dell’Utri, commentando la richiesta a sette anni, ha dichiarato: «Mi sembra una richiesta più di prammatica o d’ufficio che fa seguito a una requisitoria stantia appoggiata alle vecchie teorie costruite dalla precedente accusa ‘ingroiana’. E’ incredibile poi che si continui a parlare della nascita di Forza Italia in termini tendenziosi quando è straprovata l’estraneità di elemento inquinanti, esclusi anche da una sentenza di Cassazione». In primo grado Dell’Utri, assente anche ieri al processo, era stato condannato a nove anni di carcere, ridotti a sette anni in appello ma la Cassazione un anno fa ha annullato la condanna rinviando a nuovo processo. Anche i difensori di parte civile, per il comune di Palermo e per la Provincia, si sono associati alla richiesta di pena del Pg, chiedendo anche loro la pena a sette anni. L’udienza è stata rinviata al 4 febbraio per l’avvio delle arringhe difensive. in Algeria dai responsabili della Sicurezza nazionale e la Casa Bianca è in «costante contatto con il governo algerino» al quale ha espresso «chiaramente» che per gli Stati Uniti «la priorità è la sicurezza e la salvezza degli ostaggi». Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Tommy Vietor. Il primo ministro britannico David Cameron, che ha aggiornato i deputati sugli ultimi sviluppi della situazione, ha dichiarato: «La notte scorsa il numero di cittadini britannici a rischio era meno di 30. Per fortuna sappiamo ora che questo numero si è significativamente ridotto». Cameron ha poi espresso «disgusto e condanna» per l’attacco «brutale e selvaggio» degli islamisti, riferisce la Bbc. Cameron ha incontrato i deputati dopo aver presieduto un incontro del Cobra, il comitato per le emergenze del governo britannico. L'attacco all’impianto algerino per l’estrazione del gas è stato «ampio, ben coordinato e pesantemente armato» e appariva pianificato in anticipo, ha affermato. NOTIZIE FLASH 23 Firenze, studenti interrompono la lezione di Visco: ‘Fuori Bankitalia’ Contestazione all’Università di Firenze dove gli studenti dei Collettivi sono riusciti a interrompere la lectio magistralis del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Prima di riuscire a stoppare la lezione di Visco sul ruolo delle banche centrali nella crisi economica nell’aula Magna, gli studenti, circa una trentina dei 5 collettivi, avevano inscenato una protesta nell’atrio del polo delle scienze sociali. Dopo un breve comizio da parte di uno studente, che ha parlato con il megafono, i collettivi hanno cercato di entrare all’interno dell’aula magna. Dopo una decina di minuti in cui il loro tentativo è stato respinto dalle forze dell’ordine, poi sono riusciti ad entreare nell’aula Magna scandendo ripetutamente slogan, come ‘Fuori Bankitalia dall’università’. Nell’atrio è stato issato anche uno striscione rosso ‘Voi la chiamate crescita noi sfruttamento. Fuori Bankitalia’. Marò italiani, processo in India Il caso a un tribunale speciale La Corte Suprema indiana ha stabilito ieri che il governo del Kerala non aveva giurisdizione per intervenire nel caso concernente i due marò Salvatore e Latorre ed ha disposto che il processo venga affidato ad una corte speciale. Per effetto di questa decisione, cadranno ora le restrizioni territoriali nei confronti dei due fucilieri della Marina Militare, che potranno così circolare liberamente in India. I due militari saranno trasferiti a New Delhi in attesa degli sviluppi del processo. Per il governo italiano, «l’obbiettivo resta il rientro in Italia dei nostri due militari», si legge in una nota di Palazzo Chigi. La decisione della Corte suprema indiana «incoraggia l’ulteriore impegno già assicurato in questi mesi dalla Repubblica italiana». Diritti tv, il processo a Berlusconi va avanti Giudice: no clamore, sentenza dopo il voto Dopo oltre tre ore di camera di Consiglio il giudice di Milano, Galli ha respinto la richiesta dei legali di Silvio Berlusconi di fermare il processo d’Appello sui diritti tv fino al dopo elezioni anche perché la sentenza arriverà a marzo, dopo la due giorni di urne. Una richiesta sollevata perché l’ex premier è impegnato a definire i nomi che faranno parte delle liste del Pdl e perché sarà impegnato nella campagna eletto Secondo il giudice della seconda sezione d’Appello le ragioni della difesa sono «talmente generiche che non possono interferire nella campagna elettorale in termini contingenti» e inoltre lo svolgimento del processo non avrà quei risvolti mediatici negativi supposti dai legali dell’ex premier. Per quanto riguarda la richiesta di non celebrare l’udienza di ieri perché Berlusconi è impegnato in una riunione del partito, per il giudice il legittimo impedimento è vago in quanto «non sono state indicate le motivazioni» per cui la riunione fosse impossibile in altra data, oltre al fatto che la riunione era stata già fissata il 15 gennaio e non se ne era data «pronta indicazione» ai giudici. Il processo d’Appello sui diritti tv può proseguire perché la sentenza è in programma dopo le elezioni e dunque non c’è quel «clamore mediatico» di cui parla la difesa dell’ex premier, ha spiegato Galli, motivando la decisione di respingere lo stop al processo. Citando alcune sentenze della Corte costituzionale, si ribadisce che la decisione spetta al giudice e in questo caso il processo non può influire, in alcun modo, sulla campagna elettorale perché già da tempo la sentenza è stata fissata per marzo, quindi dopo il voto. Nella prossima udienza, la parola passerà all’accusa e contro Berlusconi sarà formulata una nuova richiesta di condanna, dopo quella a quattro anni in primo grado per il reato di frode fiscale. ILVA: VENDOLA A MONTI, SITUAZIONE ESPLOSIVA, INTERVENIRE SUBITO «Ho chiamato Monti e gli ho detto che la situazione a Taranto può diventare insostenibile». Lo ha detto Nichi Vendola sulla dell’Ilva a Montecitorio. «Ho chiesto a Monti di fare il punto -aggiunge Vendola- perché non possiamo aspettare che l’incendio divampi. Sono a rischio 20mila famiglie, si rischia di non pagare gli stipendi a 12mila lavoratori. Bisogna intervenire subito». CASO RAGUSA, NUOVI TESTIMONI: “QUELLA NOTTE UN ALTRO UOMO IN AUTO COL MARITO” Ci sono nuove testimonianze sulla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di 45 anni sparita dalla sua abitazione di Gello (Pi) nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Un teste, giudicato attendibile, ha dichiarato e fatto verbalizzare davanti ai magistrati della Procura di Pisa che all’una di quella notte, sull’auto del marito di Roberta, Antonio Logli, c’era un altro uomo, che però non ha riconosciuto. Se- condo quanto trapela da fonti investigative, sono anche altre le persone della zona che hanno visto l’uomo aggirarsi intorno alla casa e poi allontanarsi sul suo veicolo, in direzione Pisa. Testimonianze che smentiscono Logli, il quale ha sempre detto agli inquirenti che quella sera si addormentò intorno a mezzanotte, e solo al risveglio, alle 6.45, si accorse che Roberta non c’era più e lanciò l’allarme. Ma non basta: un altro teste ancora ha riferito agli investigatori che quella sera, in strada a Gello, ci fu una lite tra un uomo e una donna, e non si esclude che fossero Roberta e il marito. Al testimone, gli inquirenti sono arrivati sentendo racconti nel paese. Ascoltato, l’uomo ha confermato e ha detto che non aveva raccontato nulla, finora, per paura di ritorsioni. Logli è l’unico indagato per la scomparsa, per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Intanto, la prossima settimana verrà organizzata una nuova battuta di ricerca nelle campagne e nei boschi della zona, e verrà scandagliato il Lago di Massaciuccoli, nella speranza di trovare i resti di Roberta.