POF 2012-13

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POF 2012-13
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. BUSCIOLANO” POTENZA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Sede Centrale di Via Sicilia
Plesso di Avigliano scalo
Plesso di Santa Maria
Plesso di Giuliano
Anno Scolastico 2012/2013
Plesso di San Nicola
Sede centrale - Scuola secondaria di primo grado
Indirizzo
VIA SICILIA
n. 11
Città
Prov.
POTENZA
C.a.p.
PZ
8
Telefono (Presidenza)
Telefono (Segreteria)
097123996
097123996
5
1
0
0
Fax
0971330981
e-mail
sito
[email protected]
Codice Istituto Comprensivo
Codice fiscale
80004030765
PZIC88300G
Scuola primaria di Santa Maria
Indirizzo
Telefono
Via Lazio
097124495
Scuola dell’infanzia di Santa Maria
Indirizzo
Telefono
Via Lazio
097124495
Scuola dell’infanzia e Scuola primaria plesso di Giuliano
Indirizzo
Telefono
Contrada Giuliano
0971480001
Scuola dell’infanzia plesso di Avigliano scalo
Indirizzo
Telefono
CONTRADA LAVANGONE S.N.C.
097168416
Scuola primaria plesso di Avigliano Scalo
Indirizzo
Telefono
097164004
Scuola dell’infanzia e Scuola primaria plesso di Piano San Nicola
Indirizzo
Telefono
VIA PIANO SAN NICOLA S.N.C.
097164073
• Dirigente scolastico: dott.ssa Anna Maria Calabrese
• Dirigente servizi amministrativi: sig.ra Angela Di Lascio
SOMMARIO
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• PREMESSA: Principi di riferimento.
Chi siamo. Quanti siamo.
• PARTE PRIMA:
1.1
Contesto e risorse umane:
- Gli alunni
- Il dirigente e i suoi collaboratori
- Le Funzioni strumentali
- I docenti
- Il personale ATA
1.2 A) Dove operiamo:
- L’ambiente: Struttura dell’edificio, …
- I sussidi didattici, …
- I laboratori, …
- Centro territoriale educazione permanente
B) La nostra organizzazione didattica:
- Il tempo scuola
• PARTE SECONDA:
2.1
Finalità: Scelte educativo-didattiche
2.2
Il curricolo verticale d’istituto
• PARTE TERZA:
3.1 Area della didattica: I saperi
3.2 Area della didattica: I progetti
• PARTE QUARTA:
4.1
Valutazione allievi
4.2
Autovalutazione Scuola
• PARTE QUINTA:
5.1
Carta dei servizi
5.2
Regolamento di disciplina degli alunni
3
PRINCIPI DI RIFERIMENTO
L’art. 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59 sancisce l’autonomia funzionale delle
istituzioni scolastiche mentre il D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 recita: “Ogni
istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il
piano dell’offerta formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curriculare, extracurricolare, educativa ed organizzativa … Le
istituzioni scolastiche concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi
funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti
gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di
ciascuno…”.
La costruzione dell’identità di una scuola è un fatto complesso. Essa richiede
attenzione ai fattori locali che condizionano l’operatività quotidiana e alle istanze che
una società in continuo cambiamento pone alle agenzie educative di un territorio.
Le sfide del cambiamento chiedono ad ogni persona di riorganizzare e
reinventare i propri saperi, le proprie competenze. Pertanto “le trasmissioni
standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti
pensati per individui medi, non sono più adeguate. Al contrario, la scuola è chiamata
a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli
studenti…” (Da Indicazioni per il curricolo, Settembre 2007)
La scuola non deve quindi trasmettere saperi fini a se stessi, ma aiutare a
costruire modelli di interpretazione di una realtà sempre più complessa e mutevole.
In un tempo breve, infatti abbiamo vissuto il passaggio da una società
relativamente stabile ad una società caratterizzata da discontinuità e notevoli
mutamenti. “Oggi l’apprendimento a scuola è solo una delle tante esperienze che
bambini e adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è
bisogno dei contesti scolastici. Ma, proprio per questo, la scuola non deve e non può
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abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alle loro
esperienze ...
Il paesaggio educativo, inoltre, è estremamente complesso. In particolare vi è
una attenuazione della capacità adulta del presidio delle regole e del senso del limite
e così sono diventati più difficili i processi di identificazione e differenziazione di chi
cresce e anche i compiti della scuola quale luogo dei diritti di ciascuno e delle regole
condivise. Sono mutate anche le forme della socialità spontanea, per cui la scuola è
investita da una domanda che comprende al tempo stesso l’apprendimento e il saper
stare al mondo.
L’intesa con le famiglie non è più scontata e ciò implica la faticosa costruzione
di ruoli diversi ma con comuni intenti educativi.
A 150 anni dall’unità d’Italia l’italiano è diventata la lingua comune di chi
nasce e cresce in Italia, a prescindere della cittadinanza italiana o straniera. La scuola
deve accogliere anche la sfida di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza
nel riconoscimento delle differenze.
La diffusione delle nuove tecnologie ha avviato una rivoluzione epocale
determinata non solo dal loro utilizzo (e dalle potenzialità che questo comporta), ma
anche dal fatto che è possibile reperire molte informazioni anche al di fuori del
contesto scolastico e dal fatto che l’uso delle nuove tecnologie ha inevitabilmente
modificato le modalità dell’apprendimento.
Proprio in questo scenario la scuola deve essere pronta a curare e consolidare i saperi
e le competenze di base, indispensabili perché sono le fondamenta per l’uso
consapevole del sapere diffuso e perché consentono di affrontare positivamente, con
flessibilità cognitiva, l’incertezza degli scenari presenti e futuri....” (Da Nuove
Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Settembre 2012).
La scuola dunque deve favorire la formazione di solide competenze, dove per
competenza si può intendere la “ capacità di far fronte a un compito o a un insieme di
compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne,
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cognitive affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente
e fecondo” (Michele Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, Milano 2004,
pag. 12).
Le competenze sono il risultato di un lungo percorso formativo (le Indicazioni
nazionali individuano un arco temporale dai 3 ai 14 anni) e rappresentano ciò che
rimane dell’esperienza scolastica. Lo sviluppo delle competenze integra il sapere, il
saper fare, il saper essere e il saper stare con gli altri e coinvolge, in ogni contesto di
vita, tutte le dimensioni di una persona: la dimensione intellettuale, affettiva,
operativa, morale e sociale. Dunque, “il fine dell’istruzione e dell’educazione è la
competenza, il motore della competenza è rappresentato dalle capacità personali,
sociali, metodologiche e dall’esercizio dell’autonomia e della responsabilità”. (Nuove
Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Settembre 2012). L’assunzione di autonomia e responsabilità implica che la persona
assimili e integri dentro di se’ i valori condivisi, la cura e l’attenzione per l’altro e per
l’ambiente, l’adesione alle norme di convivenza, il loro rispetto non per timore della
sanzione, ma per comprensione del loro valore di patto sociale. Questo esige che tutti
coloro che sono impegnati nell’educare e nell’istruire, qualunque disciplina
insegnino, lavorino in coerenza e collaborazione verso traguardi comuni (traguardi
per lo sviluppo delle competenze, prescrittivi, certificabili
e ineludibili nella
programmazione didattica).
Lo sviluppo delle competenze è strettamente connesso con la strutturazione di
un curricolo.
Il curricolo rappresenta il passaggio dalla scuola dei programmi nazionali alla
scuola dell’autonomia, deve tenere conto degli alunni reali e fare riferimento al
contesto ambientale in cui la scuola opera e a tutti i soggetti coinvolti (famiglie, enti
locali, ecc.).
Si fonda su tre grandi riferimenti pedagogici: la centralità della persona; il
concetto di cittadinanza; la comunità educante vista come la dimensione educativa
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che meglio consente di accogliere la persona.( Annali della pubblica istruzione, 4-52007 pag. 21).
Nella costruzione di un curricolo occorre considerare che “ La scuola persegue
una doppia linea formativa: verticale e orizzontale”. (da Indicazioni per il curricolo,
cit.). La dimensione verticale,
che si realizza organizzativamente
attraverso
l’istituzione dell’istituto comprensivo, offre il vantaggio di lavorare sulle
competenze, sviluppando sia le potenzialità del curricolo verticale che quelle di una
vera e propria comunità professionale, all’interno della quale ci si confronta
costruttivamente grazie anche alla “predisposizione di una serie di ambienti di
apprendimento, differenziati e progressivamente arricchiti , con una regia comune
degli insegnanti”. (Giancarlo Cerini, Curricolo verticale: un’idea generativa).
La dimensione orizzontale, invece,
può essere perseguita attraverso una
collaborazione fra la scuola e altre agenzie formative presenti sul territorio.
Alla luce di quanto asserito, il processo valutativo si pone come punto cardine e
non come mera azione burocratica. Infatti esso comporta una continua relazione
biunivoca tra docenti, docenti e alunni, scuola e famiglia, scuola e territorio, in cui le
esperienze di ciascuno diventano patrimonio di tutti.
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CHI SIAMO
Scuola della “centralità della persona”
Definizione e realizzazione di strategie educative e didattiche che mettono al
centro la persona che apprende, con le proprie singolarità e complessità.
Scuola del curricolo
Programmazione di percorsi che favoriscono la continuità verticale tra i diversi
ordini di scuola, concorrono alla costruzione di competenze disciplinari e di
cittadinanza e promuovono una crescita organica dell’alunno che, nei cambiamenti
evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.
Scuola ad indirizzo musicale
Apprendimento della musica attraverso lo studio di uno strumento musicale
(Batteria e Percussioni, Chitarra, Pianoforte e Violino.
Gli alunni
che scelgono tale indirizzo fanno tutti parte della “Piccola
Orchestra della Busciolano”.
Scuola aperta al territorio
Interazione con il territorio in cui si opera, attraverso un raccordo (continuità
orizzontale) con le agenzie formative presenti in esso per promuovere un efficace
interscambio di valori e di esperienze.
Scuola della ricerca e della formazione
Miglioramento della qualità dell’offerta formativa in linea con le nuove
indicazioni metodologico-didattiche.
Attenzione costante all’aggiornamento.
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Scuola delle attività laboratoriali
Costruzione delle conoscenze attraverso percorsi che coniugano il sapere e il
saper fare, con particolare attenzione all’uso delle nuove tecnologie.
Scuola polo per il Progetto HSH@network
Istituzione di una sezione presso l’Unità Operativa di Pediatria nell’Ospedale
San Carlo di Potenza e gestione dei progetti di istruzione domiciliare.
Scuola come centro di formazione permanente
ed educazione degli adulti
Offerta di opportunità educative ai cittadini in età adulta, aventi per obiettivo la
formazione delle competenze di base necessarie per promuovere ed accrescere nelle
persone la motivazione ad apprendere durante l’intero corso della vita.
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QUANTI SIAMO
Dirigente
scolastico
sezioni
A (5 anni)
B (5 anni)
C (5 anni)
D (3 anni)
E (3 anni)
F (4 anni)
G (4 anni)
totale
637 418
1275
1
SCUOLA DELL’INFANZIA
n. sezioni n.alunni n. docenti
1
26
1
25
1
25
1
17
1
24
1
28
1
27
7
172
16
7
31
Cooll. scol.
220
Personale
amm.vo
39
Dirigente
amm.vo
75
134
Personale ATA
Secondaria
Infanzia
20
Primaria
Secondaria
Sede di
Santa Maria
Primaria
Totale
Alunni
Infanzia
1
Docenti
22+1
n.coll.ri scol.
3
Sede di
San Nicola
A (3-4-5 anni)
1
30
2
1
Sede di
Avigliano scalo
A (3-4-5 anni)
1
18
2
1
TOTALE
9
220
20
5
SCUOLA PRIMARIA - Sede Santa Maria
Classi tempo
n. classi
n.alunni n. docenti
n.coll.ri scol.
normale
I
5
87
II
4
74
III
5
84
IV
5
104
V
4
89
totale
438
Classi tempo
pieno
I
1
17
II
1
21
SCUOLA
PRIMARIA
- Sede Giuliano
III
1
16
Classi
n.alunni
n. docenti n.coll.ri scol.
IV tempo n.
1 classi
14
pieno
V
0
0
I + II
1
totale
688+8
III
1
TOTALE
5068
47
6 + 1 docente.f.r.
IV + V
1
4+7
totale
35
10
1
10
SCUOLA PRIMARIA - Sede di Avigliano scalo
Classi tempo
n. classi
n.alunni
n. docenti n.coll.ri scol.
pieno
I + II
1
16
III
1
10
IV + V
1
15
totale
41
9
2
SCUOLA PRIMARIA - Sede S.Nicola
Classi tempo
n. classi
n.alunni
n. docenti n.coll.ri scol.
pieno
I + II
1
12
III
1
13
IV
1
12
V
1
18
totale
55
9
1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - Sede centrale
Classi
n. classi
n.alunni n. docenti n.coll.ri scol. n.pers.amm.vo
I
6
154
II
5
129
III
6
135
totale
17
417
39
6
6
n. docenti
primaria
2
C.T.P.
n. docenti
n.coll.ri
sec. primo
scol.
grado
4
1
n.pers.amm.vo
1
CONTESTO E RISORSE UMANE
a) GLI ALUNNI
11
Gli alunni dell’Istituto comprensivo “A. Busciolano” sono in totale
1301.
L’ambiente
socio-culturale
d’appartenenza
della
popolazione
scolastica della sede centrale della scuola secondaria di 1° grado della scuola
primaria di Santa Maria è vario. Ci sono alunni che provengono da famiglie
il cui livello culturale ed economico può definirsi medio-alto. Questi
sono seguiti nello studio, dispongono di sussidi per le attività di ricerca e di
approfondimento, sono incoraggiati nell’impegno scolastico e nella crescita
formativa. Altri ragazzi provengono da ambienti privi di stimoli e di
opportunità culturali. Non mancano situazioni di disagio e di passività nei
confronti dello studio, per far fronte alle quali la scuola propone corsi di
recupero ed attività aggiuntive finalizzate ad accrescere la motivazione e la
partecipazione alla vita scolastica.
Con costante impegno l’agenzia educativa scolastica offre all’utenza
numerose esperienze di arricchimento culturale ed umano, quali laboratori di
attività pratiche, visite guidate, esperienze “in situazione” che coinvolgono
tutti gli allievi rendendoli protagonisti del processo educativo.
Il contesto di appartenenza degli alunni della scuola dell’infanzia e
primaria del plesso di Piano San Nicola presenta caratteristiche socio-culturali
disomogenee e disarticolate tra loro: i dati relativi alle attività e alle
professioni emersi dall’analisi evidenziano
addetti
all’agricoltura
contro
la
quasi
totale
assenza
di
un’alta percentuale di impiegati nel settore
secondario e terziario. Da qualche anno sono nati centri di aggregazione
sociale, alcune strutture sportive, oltre alla parrocchia e ad una associazione
teatrale.
Anche il territorio in cui operano la scuola dell’infanzia e la scuola
primaria del plesso di Avigliano scalo presenta una realtà variegata. le
abitazioni sono distribuite in modo esteso e la scuola funge da centro di
raccolta per i bambini provenienti da cinque differenti contrade.
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La maggior parte degli adulti lavora nei settori industriale e terziario;
l’agricoltura risulta praticata principalmente per integrare il reddito.
All’interno della frazione, oltre alla chiesa, è presente un’associazione
sportivo-culturale.
La realtà socio-economica del plesso di Giuliano, in cui opera la sola
scuola primaria, presenta caratteristiche analoghe a quelle descritte per i plessi
di Piano San Nicola e Avigliano Scalo.
Data l’esiguità del territorio di
riferimento e la scarsa densità abitativa non sono presenti potenti centri di
aggregazione sociale, fatta eccezione per la parrocchia e la scuola stessa, che
rappresentano, pertanto, importanti luoghi di confronto e di crescita culturale
per la popolazione.
La scuola primaria di Giuliano è dislocata in un edificio, recentemente
ristrutturato, insieme con la scuola dell’Infanzia Comunale. Tale edificio, posto
in prossimità del centro abitato è facilmente raggiungibile sia dagli alunni del
posto che dagli alunni provenienti dalle vicine frazioni.
b)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO E I SUOI COLLABORATORI
La Prof.ssa Anna Maria Calabrese è il dirigente scolastico. Attenta a tutte
le esigenze formative e didattiche sia dei docenti che degli allievi, sostiene con
convinzione le diverse innovazioni introdotte nella scuola dell’Autonomia.
È coadiuvata da:
Prof.ssa. Angela Matteo, per la sede di Via Sicilia
Ins. Emilio Fuggetta, per il plesso di Piano San Nicola
Ins. Donatina Mecca per il plesso di Avigliano scalo.
Ins. Silvana Chiacchio per il plesso di Giuliano.
c) LE FUNZIONI STRUMENTALI
Docenti
Attività
13
FERRI LUCIANA MARIA
TURCO NICOLINA
CHIACCHIO SILVANA
MARINELLI ROSANNA
ONORATO MARIA
PALERMO MARIA CARMELA
SUMMA MARIA CARMELA
ALTAVISTA CATALDO
LAURINO LUCIA
CASO AMALIA
SANTARSIERO PIETRO
PACE CARMELINA
PENITENTE ROSA
FUGGETTA EMILIO
SAPONARA RITA
RANALDI MARCO GIACINTO
PAIS MARIA GRAZIA
MANUTI PATRIZIA
PASQUARIELLO MARIA TERESA RITA
AREA 1:
Organizzazione e gestione del
POF
AREA 2:
Sostegno al lavoro dei
docenti
AREA 3:
Sostegno agli alunni
AREA 4:
Rapporti con il territorio
AREA 5: CTP
Responsabili e coordinatrici
Gruppo H
d) I DOCENTI
Presso la Scuola secondaria di 1° grado “A. Busciolano” sono in servizio
39 docenti, tutti di ruolo e per la maggior parte stabili nella scuola da molti
14
anni.
Nei 3 plessi della scuola primaria e dell’infanzia e nel plesso di Giuliano
per la sola scuola primaria operano 95 docenti.
Tutti sono motivati, disponibili al cambiamento e aperti alle innovazioni
metodologiche e didattiche, come attestano i riconoscimenti ricevuti negli
ultimi anni nell’ambito delle attività di ricerca e di sperimentazione.
e) IL PERSONALE A.T.A.
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi, Signora Angela Di
Lascio, e il personale A.T.A. partecipano attivamente con i docenti alla
realizzazione di una scuola “comunità”, offrendo collaborazione e supporto in
tutte le attività e mostrando disponibilità ed attenzione continua alle esigenze
degli allievi e di tutto il personale.
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DOVE OPERIAMO
L’Istituto Comprensivo “A. Busciolano” è costituito da una Scuola secondaria
di primo grado, con sede centrale in Via Sicilia, una scuola primaria e dell’infanzia in
Via Lazio, nel quartiere Santa Maria della città di Potenza e da due plessi di scuola
primaria e dell’infanzia situati rispettivamente nei territori limitrofi di Avigliano
Scalo e Piano San Nicola e, per la sola scuola primaria, di Giuliano.
L’edificio scolastico che ospita la sede centrale, costruito all’inizio del secolo,
già sede della Regia Scuola di Arti e Mestieri, poi divenuta Scuola di Avviamento, è
stato ristrutturato con criteri antisismici dopo il terremoto del 1980 e conserva
l’originale struttura architettonica.
Situato in posizione centrale rispetto alla città, dispone di aule ampie e ben
illuminate, di un’accogliente Presidenza, di una “sala per i professori”, di uffici di
segreteria ben attrezzati, di una palestra, di tre laboratori informatici, di un
laboratorio di ceramica, di un laboratorio scientifico, di comode scale d’accesso ai
piani superiori e di uscite di sicurezza.
La Scuola ben si presta a soddisfare i bisogni di un vasto bacino di utenza che
comprende una parte della città di Potenza, case sparse e zone di Comuni limitrofi.
E’ sede, inoltre, del centro territoriale per l’istruzione e la formazione in età
adulta (C.T.P.).
Nell’immediata vicinanza dell’edificio scolastico sono presenti alcuni servizi di
carattere socio-culturale (Museo provinciale, Pinacoteca provinciale, Teatro “Principe
di Piemonte”, Parrocchia di Santa Maria del Sepolcro). Non mancano servizi sanitari
(Ospedale, AVIS, Ufficio sanitario, Farmacia) e quelli pubblici (Ufficio Postale),
nonché due strutture per l’aggregazione dei preadolescenti (Polisportiva S. Maria e
Polisportiva Principe di Piemonte).
Adiacente alla sede centrale è ubicata la Scuola Primaria e dell’Infanzia (ex 2°
Circolo).
16
L’edificio occupato dalla scuola primaria di piano San Nicola, di recente
costruzione, è dislocato su un unico piano ed è ubicato in una località aperta, nella
vicina periferia della frazione. E’ costruito secondo le norme vigenti, con uscite di
sicurezza e porte antipanico. Le aule risultano luminose e spaziose. Da un paio d’anni
è stato dotato di un’ampia palestra. L’edificio possiede anche uno spazio mensa con
locale cucina attrezzato.
L’edificio scolastico di Avigliano Scalo, completamente ristrutturato, si erge
su due livelli e possiede, oltre alle aule, un laboratorio multimediale e un refettorio.
L’ampio cortile esterno è utilizzato per attività ludiche e didattiche.
L’edificio della scuola dell’infanzia, di recente costruzione, è costituito da un
atrio collegato ad un ampio salone e da due aule dotate di servizi igienici. Vi sono
inoltre altri due piccoli locali e un locale cucina.
17
LE NOSTRE RISORSE STRUMENTALI
Sede centrale (scuola secondaria di 1° grado)
- Laboratori multimediali n°3
- Laboratorio scientifico
- Laboratori di Ceramica Artistica n° 1
- Lavagne luminose
- Lavagne multimediali interattive n° 15
- Computer e videoproiettori
- Videoteca per visione documentari scientifici, storici, geografici
- e per attività di cineforum;
- Biblioteca per i docenti
- Biblioteca per gli alunni
Plesso di Piano San Nicola
- Laboratorio di informatica
- Lavagna interattiva
Plesso di Avigliano Scalo
- Laboratorio di informatica
- Lavagna interattiva
Plesso di Santa Maria
- Spazi ed aule: 24 aule per la scuola primaria, 8 aule per la scuola dell’Infanzia;
- 1 aula per il sostegno;
- 1 locale per il trattamento di riabilitazione logopedica e psicomotoria AIAS
- 1 locale adibito a cucina;
- 3 locali adibiti a mensa;
- 1 locale adibito a biblioteca scolastica;
18
- 1 palestra interna
- 1 aula multimediale;
- Locali vari adibiti a deposito;
- Pertinenze dell’edificio attualmente non fruibili;
- Servizi igienici in numero adeguato;
- Aule dedicate all’ attività didattica nell’interno della Struttura Ospedaliera.
Plesso di Giuliano
- Spazi e aule: 3 aule per la scuola primaria
- 2 aule per l’attività laboratoriale
- 1 locale adibito a mensa
- 1 aula biblioteca
- 1 aula informatica
- 1 palestra
- Locali vari adibiti a deposito
La scuola dispone di una quantità soddisfacente di sussidi didattici ed attrezzature
audiovisive (telecamera, macchina fotografica digitale, videoregistratori, impianto di
amplificazione,
registratori,
lavagna
luminosa,
microscopio,
diaproiettore,
fotocopiatrice, numerosi computer con relativi accessori).
HSH@Network
La Scuola in Ospedale opera ormai da nove anni con crescente organizzazione
ed efficienza. Risulta l’unico presidio a supporto degli alunni ricoverati presso il
reparto di Pediatria dell’ “Ospedale San Carlo” di Potenza e garantisce il diritto allo
studio anche durante la pausa estiva con progetti mirati.
19
CENTRO TERRITORIALE DI EDUCAZIONE PERMANENTE
Il Centro Territoriale Permanente n°2, istituito ai sensi dell’O.M. 455/97, ha
raccolto ed integrato le precedenti esperienze dei corsi di alfabetizzazione e dei corsi
per lavoratori, e rappresenta, sotto l’aspetto organizzativo, l’insieme dei servizi e
delle attività di istruzione e di formazione degli adulti presenti su un territorio di
dimensione distrettuale.
Le attività ed i servizi per gli adulti si svolgono su più sedi scolastiche e sono
coordinati dal Centro Territoriale che ha come riferimento amministrativo e didattico
l’Istituto comprensivo “A. Busciolano”, che svolge il ruolo cardine di coordinamento
distrettuale. Sotto l’aspetto funzionale, il Centro Territoriale Permanente è luogo di
concertazione, di lettura dei bisogni formativi, di progettazione e di organizzazione
delle iniziative di istruzione e di formazione in età adulta,
di alfabetizzazione
culturale e funzionale, di consolidamento e promozione culturale, di rimotivazione e
riorientamento, di acquisizione e consolidamento di conoscenze e competenze
specifiche, di pre-professionalizzazione e/o di riqualificazione professionale.
Il Centro svolge attività di accoglienza, ascolto e orientamento; di
alfabetizzazione primaria e funzionale e di ritorno, anche finalizzata ad un eventuale
accesso ai livelli superiori di istruzione e formazione professionale; di apprendimento
della lingua e dei linguaggi; di sviluppo e consolidamento di competenze di base e di
saperi specifici; di recupero e sviluppo di competenze strumentali culturali e
relazionali per una attiva partecipazione alla vita sociale; di acquisizione e sviluppo
di una prima formazione di soggetti in situazione di marginalità.
Attività
a) Corsi finalizzati al conseguimento della Licenza di Scuola secondaria di
primo grado.
b) Corsi di alfabetizzazione e potenziamento culturale
n°1 Corso di “Inglese” di 1° e 2° livello
n°1 Corso di potenziamento della lingua italiana
n°1 Corso di informatica
n°1 Corso di alfabetizzazione presso Casa Circondariale di Pz: sez. maschile
n°1 Corso di approfondimento culturale Casa Circondariale di Pz: sez. femminile
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IL NOSTRO TEMPO SCUOLA
PROSPETTO ORARIO LEZIONI DEFINITIVO - A.S. 2012/13
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO DI SANTA MARIA
ora ingresso e
accoglienza
ora inizio lezioni
ora uscita
giorni
8.20/8.45
8.45
15.20
Lun., Mart., Merc., Giov., Vener.
8.20/8.45
8.45
13.20
sabato
ora ingresso
ora inizio lezioni
ora uscita
8.25
8.30
16.30
PLESSO DI SAN NICOLA
giorni
Lun., Mart., Merc., Giov., Vener.
PLESSO DI AVIGLIANO SCALO
ora ingresso
ora inizio lezioni
ora uscita
8.40
8.40
8.45
8.45
16.05
12.05
giorni
Lun., Mart., Merc., Giov., Vener.
Sab.
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO DI SANTA MARIA
Tempo Normale
ora ingresso
ora inizio lezioni
ora uscita
8.20
13.20
ora inizio lezioni
ora uscita
8.15
8.20
15.50
Lun., Mart., Giov., Vener.
8.15
8.20
13.20
Merc. e Sab.
ora inizio lezioni
ora uscita
8.15
Tempo Pieno
ora ingresso
giorni
Dal lunedì al sabato
giorni
PLESSO DI SAN NICOLA
ora ingresso
giorni
21
8.25
8.30
16.30
Lun., Mart., Merc., Giov., Vener.
PLESSO DI AVIGLIANO SCALO
ora ingresso
ora inizio lezioni
ora uscita
8.15
8.15
8.20
8.20
16.30
13.30
ora ingresso
ora inizio lezioni
ora uscita
8.15
8.15
8.20
8.20
16.30
13.30
giorni
Lun., Merc., Vener.
Mart., Giov., Sab.
PLESSO DI GIULIANO
giorni
Lun., Merc., Vener.
Mart., Giov., Sab.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ora ingresso
ora inizio lezioni
ora uscita
8.05
8.10
13.10
giorni
Dal lunedì al sabato
CALENDARIO SCOLASTICO 2012/13
A seguito di delibera del Consiglio di Istituto, per l’a.s. 2012/13, il calendario scolastico
regionale è adottato senza alcuna modifica.
22
SOSPENSIONI ATTIVITA’ DIDATTICHE
GIORNI
17/09/2012
dal 02/11/2012 al 03/11/2012
24, 27, 28, 29, 31 Dicembre 2012 e
INIZIO ATTIVITA’ DIDATTICHE
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
FESTIVITA’ NATALIZIE
02, 03, 04, 05 Gennaio 2013
dal 11/02/2013 al 12/02/2013
dal 28/03/2013 al 02/04/2013
11/06/2013
CARNEVALE
FESTIVITA’ PASQUALI
TERMINE ATTIVITA’ DIDATTICHE SCUOLA MEDIA E
29/06/2013
SCUOLA PRIMARIA
TERMINE ATTIVITA’ DIDATTICHE SCUOLA
DELL’INFANZIA
CHIUSURA SCUOLA
GIORNI
01/11/2012
08/12/2012
25 , 26 Dicembre 2012
01/01/2013
06/01/2013
01/04/2013
25/04/2013
01/05/2013
30/05/2013
02/06/2013
TUTTE LE DOMENICHE
FESTA OGNISSANTI
FESTA IMMACOLATA CONCEZIONE
NATALE
CAPODANNO
EPIFANIA
LUNEDI’ DOPO PASQUA
ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
FESTA DEI LAVORATORI
FESTA PATRONALE
FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA
Giorni di lezioni nella Scuola Primaria e Secondaria : n. 204
Giorni di lezioni nella Scuola Primaria e Secondaria : n. 218
Giorni minimi di lezioni indispensabili per la validità dell’anno scolastico: n. 200
23
LE NOSTRE FINALITÁ EDUCATIVO/DIDATTICHE
PROGETTARE
IMPARARE AD
IMPARARE
Utilizzare le conoscenze
apprese per darsi obiettivi
significativi e realistici
Acquisire un proprio
metodo di studio
e di lavoro
COMUNICARE
Comprendere e comunicare
in modo efficace
messaggi di diverso
genere e complessità
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
COLLABORARE E
PARTECIPARE
LE FINALITÀ
EDUCATIVO/DIDATTICHE
mirano a rendere l’allievo
capace di:
Interagire con gli
altri in modo
costruttivo, rispettando
opinioni diverse
Portare avanti
un compito
con autonomia e
responsabilità,
mettendosi in gioco e
riconoscendo
il valore delle regole
condivise
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
RISOLVERE
PROBLEMI
Possedere gli strumenti
concettuali per comprendere e
affrontare la complessità della
società globale
Affrontare situazioni
problematiche e prodigarsi
per risolverle
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
LE INFORMAZIONI
Interpretare criticamente le informazioni ricevute
per valutarne l’attendibilità e l’utilità
24
SCUOLA DELL’EDUCAZIONE
INTEGRALE DELLA PERSONA
SCUOLA CHE COLLOCA
NEL MONDO
Adoperare il sapere e il fare
come occasione per sviluppare la
personalità degli allievi in tutte
le direzioni
Fornire gli strumenti per
affrontare le incertezze e i
continui cambiamenti della società
globalizzata
SCUOLA ORIENTATIVA
Mettere l’alunno in
condizioni di definire e
conquistare la propria
identità e rivendicare un
proprio ruolo nella realtà
sociale, culturale e
professionale
LE FINALITÀ
EDUCATIVO/DIDATTICHE
mirano a concepire la Scuola
come:
SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI
DISAGI E DEL RECUPERO DEGLI
SVANTAGGI
Leggere i bisogni e disagi e
intervenire prima che si trasformino
in malessere;
adoperarsi per l’inclusione di
tutti gli alunni
SCUOLA DELLA
MOTIVAZIONE E DEL
SIGNIFICATO
Radicare conoscenze ed
abilità sulle effettive
capacità di ciascuno
utilizzando modalità
motivanti e ricche di
senso
SCUOLA DELLA RELAZIONE
EDUCATIVA
Stabilire rapporti di collaborazione
tra tutti
i soggetti che operano
dentro e fuori
l’istituzione scolastica
25
IL CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
Il Collegio dei Docenti, in ottemperanza alle "Indicazioni per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione" (16/11/2012) e secondo il
regolamento dell'autonomia della scuola, ha elaborato un curricolo basato su obiettivi
di apprendimento funzionali allo sviluppo delle competenze.
L’acquisizione delle competenze è il fine ultimo dell’azione didattica e
educativa della scuola e avviene gradualmente, attraverso un percorso a tre
dimensioni:
1. lo sviluppo verticale (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria) verso
traguardi di competenze;
2. l'apprendimento significativo riferito ad obiettivi condivisi;
3. la trasferibilità delle competenze in nuovi contesti.
Nelle Conclusioni ai lavori di Lisbona del Parlamento europeo del 2000 si
indicavano future strade da percorrere nel campo dell'educazione per gli stati membri:
fra queste vi era l’indicazione di arrivare a una “definizione delle competenze chiave
per l’esercizio della cittadinanza attiva".
Nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del
18/12/2006 vengono enunciate in maniera definitiva le otto competenze chiave per
la cittadinanza europea.
Nelle Nuove Indicazioni Nazionali del settembre 2012 si esplicita in modo
chiaro che "il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento
verso cui tendere il quadro delle competenze chiave dell’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (…)”.
"Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione
di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono
quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
26
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché
ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza.
Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali
a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità
fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per
l’apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di
apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento:
pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del
rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti
svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave."
In un documento successivo, il Quadro europeo delle qualifiche per
l’apprendimento permanente, il Parlamento europeo definisce anche con precisione i
concetti di conoscenza, abilità e competenza, che qui ci preme ribadire:
• Conoscenze: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o
pratiche;
27
• Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare knowhow per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del
Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive
(comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche
(comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);
• Competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia."
L’impegno a livello organizzativo, metodologico e didattico messo in campo
da tutte le componenti del nostro Istituto Comprensivo mirano a far conseguire tali
competenze a tutti gli allievi, valorizzando le differenze storiche e culturali del nostro
paese, pur essendo orientati verso le stesse competenze generali indicate dall’Unione
Europea. L’adesione all’Unione, infatti, “non implica l’adozione di ordinamenti e
curricoli scolastici conformi a uno stesso modello”.
Nel testo delle Nuove Indicazioni si trova anche un traguardo generale, il
Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo che prende
chiaramente spunto dalle otto competenze chiave europee, declinandole all’interno
del curriculum di studi della scuola italiana.
28
Questo Profilo diviene dunque, anche per noi, un obiettivo da condividere nella
creazione di obiettivi e traguardi di insegnamento-apprendimento.
Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo
• Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a
scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella
comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità
le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria
personalità in tutte le sue dimensioni.
• Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
• Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte
in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la
costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o
insieme ad altri.
• Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie
idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
• Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a
livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione
29
essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea.
• Riesce
ad
utilizzare
una
lingua
europea
nell’uso
delle
tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale
gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
• Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di
senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
• Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
• Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo
capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
• Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in
cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,
30
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
• Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
• In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare
se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il testo del profilo viene declinato in traguardi per lo sviluppo delle
competenze (disciplinari), da raggiungere al termine della scuola d’infanzia, della
terza e quinta primaria, del terzo anno della scuola secondaria di primo grado (vedi
testo delle Indicazioni nazionali del novembre 2012).
"I traguardi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti,
indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione
educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi
costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione
temporale, sono prescrittivi e impegnano le istituzioni scolastiche affinché ogni
alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità
del servizio."
31
Gli obiettivi di apprendimento
Le Indicazioni definiscono anche, per ogni disciplina, una serie di obiettivi di
apprendimento.
"Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e
abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di
progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e
organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi
didattici lunghi: l’intero triennio della scuola d’infanzia, l’intero quinquennio della
scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado."
Nelle seguenti tabelle vengono indicati gli obiettivi di apprendimento che
abbiamo individuato per la Scuola dell’infanzia, per la Scuola primaria e per la
Scuola secondaria di primo grado.
32
SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAGUARDI
PER LOPER
SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
TRAGUARDI
LO SVILUPPO
DELLE
I
D
I
S
C
I
O
L
R
S
S
I
E’
E
E
COMPETENZE
COMUNICAZIONE
Il bambino:
Il bambino:
LE
GRANDI
LINGUA
DOMANDE
CULTURA
IL SENSO
MORALE
L
L’
E
IL VIVERE
A
P
L
A
T
R
R
O
O
L
E
INSIEME
sviluppa
il senso
dell’identità
personale,
è
sviluppa
la padronanza
d’uso
della lingua
consapevole
delle
proprie esigenze
propri
italiana ed
arricchisce
e precisaeildei
proprio
sentimenti,
lessico.sa controllarli ed esprimerli in modo
adeguato.
Sa diSviluppa
avere una
propria
storia personale
e
fiducia
e motivazione
nell’esprimere
familiare,
conosce agli
le tradizioni
della famiglia,
e comunicare
altri le proprie
emozioni, le
dellaproprie
comunità
e
sviluppa
un
senso
di
domande, i propri ragionamenti ed i
appartenenza.
propri pensieri, attraverso il linguaggio
verbale, utilizzando in modo differenziato ed
Poneappropriato
domande sunelle
temidiverse
esistenziali
e religiosi,
attività.
sulle diversità culturali, ed ha raggiunto una
prima consapevolezza dei propri valori,diritti e
doveri.
Racconta, inventa, ascolta e comprendere le
narrazioni e la lettura di storie, dialoga,
Riflette,
si confronta,
discute con. gli adulti e con
discute
e chiede spiegazioni
gli altri bambini, si rende conto che esistono
punti di vista diversi e sa tenerne conto.
Sviluppa un repertorio linguistico adeguato
E’ consapevole
delleeddifferenze
e sa averne
alle esperienze
agli apprendimenti
rispetto.
compiuti nei diversi campi di esperienza.
Dialoga, discute e progetta, confrontando ipotesi
e procedure,
giocalingua
e lavora
in modo
costruttivo
Riflette sulla
e scopre
la presenza
di e
creativo
condiverse.
gli altri bambini.
lingue
Formula ipotesi sulla lingua scritta e
sperimenta le prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, anche utilizzando
tecnologie.
33
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TRAGUARDI
PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
OGGETTI
Il bambino:
I
IDENTITÀ Il bambino:
L
M
Il bambino:
I
A
raggruppa
e ordina secondo criteri diversi, confronta
M
FENOMENI
L
segue
con attenzione
e con piacere
spettacoli
e valuta
quantità;
semplici
simboli
per
raggiunge
una utilizza
buona autonomia
personale
A
di
vario
tipo
(teatrali,
musicali,
C
AUTONOMIA registrare;
compie misurazioni
mediante
semplici
nell’alimentarsi
e nel vestirsi,
riconosce
i segnali
G
cinematografici…);
sviluppa
interesse
per
C
O
strumenti.
del corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e
I
l’ascolto della musica e per la fruizione e
O
VIVENTI
N
consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene
l’analisi di opere d’arte.
N
R
e di sana alimentazione.
O
SALUTE Colloca correttamente nello spazio se stesso,
P
SI
LINGUAGGIoggetti, persone; segue correttamente un percorso,
O
C
Comunica,
esprimeverbali.
emozioni, racconta,
sulla
base
di indicazioni
Prova
piacere
nel movimento
e in diverse forme
E
utilizzando le varie possibilità che il
di attività e di destrezza, quali correre, stare in
NUMERI
linguaggio del corpo consente. Inventa storie
E
N
equilibrio, coordinarsi in giochi individuali e di
S
e si nel
esprime
attraverso
di
CREATIVITA’
Z
Si orienta
tempo
della l’uso
vitaforme
quotidiana.
gruppo
che
richiedono
di
attrezzi
ed il
E
rappresentazione
e
drammatizzazione.
Si
IU
A
rispetto di regole, all’interno della scuola e
esprime attraverso il disegno, la pittura ed
LO
all’aperto.
SPAZIO
altreconsapevolezza
attività manipolative
e sae utilizzare
N
Dimostra
di eventi
della loro
D
ESPRESSIONE
diverse
tecniche
espressive.
I
collocazione
correttamente
Controlla temporale;
la forza delformula
corpo, valuta
il rischio,si
M
E
riflessioni
coordinae considerazioni
con gli altri. relative al futuro
O
L
immediato e prossimo.
Esplora i materiali che ha a disposizione e li
V
C
utilizza con creatività.
I
M
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive,
O
M
O
Osserva
i fenomeni
naturali
e gli organismi
viventi,
relazionali,
ritmiche
ed espressive
del corpo.
L
sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e
E
N
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie
O
sistematicità.
N
D
per fruire delle diverse forme artistiche, per
R
Conosce
le diverse parti del corpo e rappresenta
T
O
comunicare
e per pone
esprimersi
attraverso
di
E’ curioso,
esplorativo,
domande,
discute,
il
corpo
in
stasi
e
in
movimento.
I
O
esse.
confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
Esplora
i primi alfabeti
musicali,
utilizzandolei
Utilizza
un linguaggio
appropriato
per descrivere
simbolio di
notazione informale, per
osservazioni
le una
esperienze.
codificare i suoni percepiti e per riprodurli.
34
AREA LINGUISTICO- ESPRESSIVA
SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
INDICATORI
ASCOLTO
E PARLATO
LETTURA
SCRITTURA
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Prestare attenzione in situazioni comunicative diverse, comprendendo
l’argomento e le informazioni essenziali dei discorsi affrontati in classe.
Comunicare con compagni e insegnanti usando un registro e un lessico
adeguati alla situazione.
Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione,
discussione) rispettando i turni di parola e l’argomento della
conversazioni.
Raccontare esperienze personali o storie inventate in modo essenziale e
chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico.
Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce,
curandone l’espressione, sia in quella silenziosa.
Leggere e comprendere testi di vario tipo, cogliendone l’argomento
principale e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
Analizzare testi di vario genere applicando strategie di analisi del
contenuto.
Leggere per documentarsi su argomenti vari, confrontando e
selezionando informazioni.
Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi sulla base di
modelli dati (filastrocche, poesie, racconti brevi).
Utilizzare il linguaggio, adeguando le forme espressive al destinatario e
alla situazione comunicativa.
Compiere operazioni di rielaborazione sui testi.
Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico,
lessicale, in cui sia rispettata la punteggiatura.
Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi
basilari della frase.
Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsene per
rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
Analizzare la frase nelle sue funzioni (soggetto, predicato, complementi
diretto/indiretti).
Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle
parole.
Comprendere il significato di parole e termini specifici legati alle
discipline di studio e farne un uso adeguato.
Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una
risposta ai propri dubbi linguistici.
Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole
(somiglianze, differenze, appartenenza ad un campo semantico.
35
AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE
INDICATORI
ASCOLTO
LETTURA
(comprensione
Scritta)
PARLATO
(produzione e
interazione orale)
SCRITTURA
(produzione scritta)
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso
quotidiano pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un
discorso se l’argomento è conosciuto.
Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il
senso generale.
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati
preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e
identificando parole e frasi familiari.
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi
già incontrate, ascoltando e/o leggendo.
Riferire semplici informazioni afferenti la sfera personale.
Interagire con uno o più interlocutori con cui si ha familiarità,
utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Produrre risposte a questionari e formula domande su testi
Raccontare per iscritto esperienze esprimendo sensazioni e semplici
opinioni
Scrivere brevi testi e resoconti con lessico appropriato e sintassi
elementare.
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
Rileva semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a
lingue diverse.
MUSICA
INDICATORI
ARE
ASCOLTARE,
ANALIZZARE E
RAPPRESENTARE
FENOMENI
SONORI E
LINGUAGGI
MUSICALI ED
ESPRIMERSI
CON IL CANTO E
SEMPLICI
STRUMENTI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e
consapevole, ampliando gradualmente le proprie capacità d’invenzione e
improvvisazione.
Eseguire coralmente e individualmente brani vocali/strumentali, curando
l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e
stile, in relazione al riconoscimento di culture, tempi e luoghi diversi.
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio
musicale all’interno di un brano.
Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali
attraverso sistemi simbolici convenzionali e non.
Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella
realtà multimediale.
ARTE E IMMAGINE
36
A ARTISTICO- ESPRESSIVA
INDICATORI
ESPRIMERSI E
COMUNICARE
OSSERVARE E
LEGGERE LE
IMMAGINI
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO- ESPRESSIVA
COMPRENDERE E
APPREZZARE LE
OPERE D’ARTE
Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per
esprimere sensazioni ed emozioni e per rappresentare la realtà percepita.
Sperimentare strumenti e tecniche diversi per realizzare prodotti grafici,
plastici, pittorici e multimediali.
Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti
presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le
regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
Riconoscere in un testo iconico – visivo gli elementi del linguaggio
visivo, individuando il loro significato espressivo.
Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse
tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma
elementare i diversi significati.
Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della forma, del
linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista, per comprenderne il
messaggio e la funzione.
Familiarizzare con alcune forme d’arte e di produzione artigianale
appartenenti alla propria e ad altre culture.
Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più
caratteristici del patrimonio ambientale e i principali monumenti storico
– artistici.
EDUCAZIONE FISICA
INDICATORI
IL CORPO E LA
SUA RELAZIONE
CON LO SPAZIO E
IL TEMPO
IL LINGUAGGIO
DEL CORPO
COME
MODALITÀ
COMUNICATIVO ESPRESSIVA
IL GIOCO, LO
SPORT, LE
REGOLE E IL
FAIR PLAY
SALUTE E
BENESSERE,
PREVENZIONE E
SICUREZZA
ARE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro anche
in forma simultanea.
Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni
temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio
movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per
rappresentare idee, stati d’animo e storie.
Saper decodificare i gesti di compagni, avversari e arbitri, in situazioni
di gioco e di sport.
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse
proposte di giocosport.
Saper eseguire numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare,
applicandone indicazioni e regole.
Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, collaborando con gli
altri.
Rispettare le regole nella competizione sportiva, saper accettare la
sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria con rispetto degli sconfitti.
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e
per la sicurezza nei vari ambienti di vita.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico, in relazione
a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e
dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.
STORIA
37
A STORICO - GEOGRAFICA
INDICATORI
STRUMENTI
CONCETTUALI
USO DELLE
FONTI
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI
AREA STORICO - GEOGRAFICA
PRODUZIONE
SCRITTA E
ORALE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di
testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.
Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri
storico – sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo.
Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul
proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di
appartenenza.
Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti
del passato.
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e
narrati.
Riconoscere relazioni di successione e contemporaneità, durate, periodi,
cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la
misurazione e la rappresentazione del tempo.
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi,
disegni, testi scritti e con risorse digitali.
GEOGRAFIA
INDICATORI
ORIENTAMENTO
LINGUAGGIO
DELLA
GEOGRAFICITA’
PAESAGGIO
REGIONE E
SISTEMA
TERRITORIALE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali.
Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai
diversi continenti, attraverso l’osservazione indiretta.
Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni
locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte
tematiche, grafici, ecc.
Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche,
amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione
dell’Italia in Europa e nel mondo.
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani,
europei e mondiali, individuando le analogie, le differenze e gli
elementi di particolare valore ambientale e culturale.
Acquisire il concetto di regione geografica e utilizzarlo a partire dal
contesto italiano.
Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del
patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel
proprio contesto di vita.
38
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
MATEMATICA
INDICATORI
NUMERI
SPAZIO E FIGURE
RELAZIONI, DATI
E PREVISIONI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Leggere, scrivere e confrontare numeri naturali (entro i miliardi) e
decimali (entro i millesimi), consolidando la consapevolezza del valore
posizionale delle cifre.
Confrontare e ordinare numeri interi e decimali e operare con essi.
Riconoscere e costruire relazioni tra numeri naturali (multipli, divisori,
numeri primi).
Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale.
Consolidare il concetto di frazione, di frazione equivalente e saper
calcolare la frazione di un numero.
Calcolare la percentuale.
Risolvere semplici espressioni aritmetiche.
Conoscere ed utilizzare la numerazione romana.
Descrivere, denominare e classificare figure geometriche
identificandone elementi significativi (base, altezza, diagonale, assi,
ecc.) e simmetrie.
Determinare perimetro e area delle figure piane conosciute.
Compiere rilevamenti statistici e rappresentarli con diagrammi.
Rappresentare relazioni e dati, usando anche le nozioni di media
aritmetica e
frequenza.
Costruire e leggere grafici.
Conoscere e saper operare con le principali unità di misura: lunghezza,
angoli, area, capacità, massa/peso e misure di valore.
Operare nell’ambito della probabilità.
Imparare a costruire ragionamenti per risolvere diversi tipi di problemi
(aritmetici, geometrici, logici, ecc.).
39
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
SCIENZE
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti
scientifici, quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza,
movimento, pressione, temperatura, ecc.
Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in
OGGETTI,
modo elementare il concetto di energia.
MATERIALI E
TRASFORMAZIONI Individuare le proprietà di alcuni materiali (es. peso, durezza,
elasticità, trasparenza, densità, ecc.); realizzare sperimentalmente
semplici soluzioni in acqua.
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo
semplici modelli interpretativi.
Osservare frequentemente e regolarmente, a occhio nudo o con
appropriati strumenti, una porzione di ambiente vicino, individuandone
gli elementi che lo caratterizzano e i suoi cambiamenti nel tempo.
OSSERVARE E
Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e
SPERIMENTARE
terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e la sua funzione
SUL CAMPO
nell’ambiente.
Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti,
rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo.
L’UOMO, I
Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo umano come
VIVENTI E
sistema complesso situato in un ambiente.
L’AMBIENTE
Aver cura della propria saluta anche dal punto di vista alimentare e
motorio; acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la
sessualità.
Riconoscere attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc.
che la vita di ogni organismo è in relazione con altre differenti forme di
vita.
Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale, sulla
TECNOLOGIA
base di osservazioni
personali.
Osservare e interpretare
le trasformazioni
ambientali, comprese quelle
INDICATORI
OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO
globali, in particolare
quelle
conseguenti
AL TERMINE
DELLA
QUINTAall’azione
CLASSE modificatrice
dell’uomo.
Eseguire
semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente
scolastico o sulla propria abitazione.
Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di
montaggio.
VEDERE E
Impiegare alcune regole del disegno tecnico nella rappresentazione di
OSSERVARE
semplici oggetti.
Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova
applicazione informatica.
Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti comuni.
Prevedere le conseguenze di decisioni e comportamenti personali o
relativi alla propria classe.
PREVEDERE E
Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili
IMMAGINARE
miglioramenti.
Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando strumenti
e materiali necessari.
Smontare semplici oggetti e meccanismi.
Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la
presentazione degli alimenti.
INTERVENIRE E
Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la
40
TRASFORMARE
sequenza delle operazioni.
Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune
programma di utilità.
RELIGIONE
RELIGIONE
INDICATORI
DIO E L’UOMO
LA BIBBIA E LE
ALTRE FONTI
IL LINGUAGGIO
RELIGIOSO
VALORI ETICI
E RELIGIOSI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE
Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela
all’uomo il Regno di Dio con parole e azioni.
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa
cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni
cristiane.
Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della
salvezza di Gesù e l’agire dello Spirito Santo nella Chiesa fin dalle sue
origini.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi
religioni.
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il
genere letterario e individuandone il messaggio principale.
Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana.
Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di
santi e in Maria, la madre di Gesù.
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle
narrazioni
evangeliche e dalla vita della Chiesa.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come
la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei
secoli.
Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni
e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo.
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e
confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte
responsabili, anche per un personale progetto di vita.
41
AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA
AREA LINGUISTICO- ESPRESSIVA
SCUOLA SECONDARIA di 1°grado
ITALIANO
INDICATORI
ASCOLTO
E PARLATO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE
DELLA TERZA CLASSE
Ascoltare testi in varie situazioni riconoscendone la fonte e individuando
scopo, argomento e informazioni principali.
Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione.
Saper interagire in contesti comunicativi diversi e riferire su vari
argomenti, esprimendosi con chiarezza.
Esporre le informazioni con ordine logico e cronologico usando un
registro consono all’argomento e al contesto.
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE
INDICATORI
RICEZIONE
ORALE
LETTURA
(Ascolto)
RICEZIONE
SCRITTA
(Lettura)
SCRITTURAE
PRODUZIONE
INTERAZIONE
ORALE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA TERZA CLASSE
Leggere
in modoi punti
scorrevole
ed espressivo.
Comprendere
essenziali
dei messaggi, espressi in modo chiaro,
Analizzare
testi
di
vario
genere
applicando
tecniche
supporto
alla
relativi ad argomenti familiari, inerenti alla
scuoladie al
tempo libero
comprensione.
Individuare termini ed informazioni attinenti ad altre discipline
Leggere per documentarsi su argomenti vari e per confrontare e
selezionare
informazioni.e individuare in modo globale e dettagliato testi
Leggere, comprendere
scritti di varia tipologia su argomenti relativi .alla sfera personale e alla
quotidianità.
Produrre
di tipo diverso
rispondenti
allo
scopo,brevi
all’argomento,
al
Leggere etesti
comprendere
istruzioni
di vario
genere,
storie, semplici
destinatario
e
al
registro
più
adeguato
biografie e contenuti di studio riguardanti anche altre discipline
Scrivere testi coerenti e corretti sotto il profilo ortografico, sintattico e
lessicale. e presentare persone e avvenimenti, esperienze di vita e di studio
Descrivere
Applicare le procedure
ideazione,
stesura e revisione del
Indicaredii propri
gustipianificazione,
ed esprime opinioni
testo
partendo
dall’analisi
del
compito
di
scrittura
Interagire con uno o più interlocutori ed espone le proprie idee in modo
Utilizzare strumenti per l’organizzazione
delle idee (mappe, scalette...)
chiaro e comprensibile.
Gestire conversazioni in situazioni quotidiane prevedibili
Riconoscere
le caratteristiche
e le strutture
delle principali
PRODUZIONE
Produrre
risposte a questionari
e formula
domande tipologie
su testi
testuali
SCRITTA
Raccontare per iscritto esperienze esprimendo sensazioni e semplici opinioni
Riconoscere
logico-sintattica
della frase
semplice
RIFLESSIONE Scrivere
brevi l’organizzazione
testi e resoconti con
lessico appropriato
e sintassi
elementare.
SULLA LINGUA
Conoscere e analizzare la struttura della fase complessa distinguendo
AREA LINGUISTICO-
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
tra proposizioni
principali,
e subordinate
indicare, per
Confrontare
parole ecoordinate
strutture relative
a codicisapendo
verbali diversi.
quest'ultime,
i
principali
tipi
(relative,
temporali,
finali
,
causali,
ecc.).
Rileva semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati
a lingue
Utilizzare vari strumenti di consultazione
diverse.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA TERZA CLASSE
RICEZIONE
ORALE
(Ascolto)
Comprendere i punti essenziali dei messaggi, espressi in modo chiaro, relativi
ad argomenti familiari, inerenti alla scuola e al tempo libero.
Comprendere brevi testi multimediali identificando parole chiave e il senso
generale.
RICEZIONE
SCRITTA
(Lettura)
PRODUZIONE
E
Leggere e comprendere in modo globale testi semplici di contenuto familiare
su argomenti relativi alla sfera personale e alla quotidianità.
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già
incontrate.
42
ESPRESSIVA
INTERAZIONE
ORALE
PRODUZIONE
SCRITTA
AREA ARTISTICO- ESPRESSIVA
AREA ARTISTICO- ESPRESSIVA
RIFLESSIONE
SULLA
LINGUA
Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale o ad argomenti noti
Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha
familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli
auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno.
Scrivere lettere personali semplici e comprensibili.
Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di
significato.
Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni
comunicative.
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi
MUSICA
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA TERZA CLASSE
ASCOLTARE,
ANALIZZARE
E
RAPPRESENT
ARE
FENOMENI
SONORI E
LINGUAGGI
MUSICALI ED
ESPRIMERSI
CON IL
CANTO E
SEMPLICI
STRUMENTI
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e
strumentali di diversi generi e stili.
Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali
utilizzando sia strutture aperte che semplici schemi ritmo-melodici
Riconoscere e classificare i più importanti elementi costitutivi del linguaggio
musicale.
Conoscere e interpretare in modo critico opere musicali e progettare eventi
che integrino altre forme artistiche (danza, teatro, arti visive ...)
Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura
della musica.
Orientare la costruzione della propria identità musicale valorizzando le proprie
esperienze, il percorso svolto e le opportunità del contesto.
Saper utilizzare internet per la ricerca musicale e utilizzare software specifici
per l’elaborazione sonora e la scrittura musicale.
ARTE E IMMAGINE
INDICATORI
ESPRIMERSI E
COMUNICARE
OSSERVARE E
LEGGERE LE
IMMAGINI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA TERZA CLASSE
Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate
anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative e le regole
della rappresentazione visiva per una produzione personale.
Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche,
scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.
Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi
seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più
codici e facendo riferimento ad altre discipline.
Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio
verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.
Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi
progressivi di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il
significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore.
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle
immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione
43
simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte,
pubblicità, informazione, spettacolo).
COMPRENDER
EE
APPREZZARE
LE OPERE
D’ARTE
Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione
con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica
dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea,
anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.
Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale
del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.
Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la
valorizzazione dei beni culturali.
44
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
EDUCAZIONE FISICA
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA
TERZA CLASSE
CONSOLIDARE E
POTENZIARE LE
ATTIVITA’
MOTORIE DI
BASE
Utilizzare il linguaggio corporeo, motorio e sportivo in relazione alle
varie situazioni con gli avversari e nella decodifica dei messaggi arbitrali.
PARTECIPARE
ALLE ATTIVITA’
DI GIOCO
MOTORIO E
SPORTIVO
Costruire la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie
competenze motorie e dei propri limiti attraverso le attività motorie e
sportive.
Saper integrarsi nel gruppo, adeguandosi e condividendone le regole,
accettando e rispettando l’altro.
POSSEDERE
CONOSCENZE E
COMPETENZE
RELATIVE
ALL’EDUCAZION
E ALLA SALUTE
Conoscere elementi di educazione alla salute per promuovere corretti stili
di vita anche in relazione ai cambiamenti fisico - psicologici della
preadolescenza.
45
AREA STORICO - GEOGRAFICA
STORIA
INDICATORI
STRUMENTI
CONCETTUALI
USO DEI
DOCUMENTI
ORGANIZZAZION
E
DELLE
INFORMAZIONI
PRODUZIONE
SCRITTA E
ORALE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE
DELLA TERZA CLASSE
Conoscere aspetti essenziali della storia del territorio e dell’ambiente
circostante.
Conoscere i momenti e le problematiche fondamentali della storia italiana
dal medioevo alla formazione della Repubblica.
Conoscere i processi fondamentali della storia europea medievale,
moderna e contemporanea.
Conoscere le linee fondamentali della storia mondiale, in relazione
alla rivoluzione agricola, alla rivoluzione industriale e ai nuovi
processi di informatizzazione e globalizzazione.
Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici,
nelle biblioteche e negli archivi.
Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative,
materiali, orali, digitali...) per produrre conoscenze su temi definiti.
Riconoscere tracce storiche del passato esistenti nel territorio,
ricollegandole alla loro origine e al loro contesto.
Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle,
grafici e risorse digitali.
Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze
studiate.
Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea e
mondiale.
Formulare problemi sulla base delle informazioni prodotte e delle
conoscenze elaborate.
Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di
informazione diverse.
Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio
specifico della disciplina.
46
AREA STORICO - GEOGRAFICA
GEOGRAFIA
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA
TERZA CLASSE
ORIENTAMENTO
Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti
cardinali.
Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei
programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
LINGUAGGIO
DELLA GEOGRAFICITA’
Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche utilizzando simboli
e concetti geografici (ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio,
ambiente, territorio, sistema antropofisico...),
Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni territoriali.
PAESAGGIO
Riconoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici (monti,
fiumi, laghi...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…)
dell'Europa e del mondo.
Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi, anche in
relazione alla loro evoluzione nel tempo.
Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio
naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.
AREA
REGIONE E
SISTEMA
TERRITORIALE
Consolidare il concetto di regione geografica applicandolo all’Italia,
all’Europa e agli altri continenti.
Valutare i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo
sui sistemi territoriali, anche in relazione alla loro evoluzione storicopolitico-economica.
MATEMATICA
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA
47
MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
TERZA CLASSE
IL NUMERO
Utilizzare algoritmi di calcolo nei vari insiemi numerici, utilizzando
opportunamente gli strumenti a sua disposizione.
Conoscere gli insiemi numerici e operare in essi.
Fare stime di calcoli e valutare i risultati di un problema.
Eseguire espressioni in modo consapevole.
Individuare e risolvere problemi aritmetici.
SPAZIO E
FIGURE
Conoscere definizioni e proprietà delle principali figure geometriche
piane e solide.
Riconoscere e rappresentare figure piane e solide, anche partendo da una
descrizione.
Conoscere e applicare consapevolmente il teorema di Pitagora.
Determinare misure di superfici e volumi e darne stima.
Conoscere e utilizzare trasformazioni geometriche e le loro invarianti.
Rappresentare figure nel piano cartesiano.
Risolvere problemi utilizzando le proprietà delle figure.
RELAZIONI E
FUNZIONI
Utilizzare formule per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.
Riconoscere e utilizzare la relazione di proporzionalità.
Rappresentare e riconoscere relazioni e funzioni nel piano cartesiano.
Risolvere e utilizzare, in situazioni semplici, le equazioni di I grado.
Utilizzare strumenti e formule per esprimere misure ed operare con esse.
AREA
DATI E
PREVISIONI
Organizzare, interpretare e rappresentare dati relativi a un fenomeno.
Confrontare dati per prendere decisioni in situazioni significative.
Effettuare valutazioni di probabilità di eventi.
SCIENZE
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA
48
MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
TERZA CLASSE
FISICA E
CHIMICA
ASTRONOMIA
E SCIENZE
DELLA TERRA
BIOLOGIA
Conoscere e utilizzare i concetti fondamentali della fisica
Conoscere e utilizzare il concetto di energia
Conoscere e utilizzare il concetto di trasformazione chimica
Saper realizzare semplici esperimenti
Conoscere e interpretare i movimenti della terra e i principali fenomeni
astronomici.
Riconoscere i principali tipi di rocce e i processi da cui si originano.
Conoscere la struttura delle Terra e i suoi movimenti interni.
Realizzare semplici modelli.
Comprendere il senso delle grandi classificazioni e conoscere le
somiglianze e le differenze delle diverse specie di viventi.
Sviluppare la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei
viventi con un modello cellulare.
Acquisire conoscenze e informazioni relativamente alla sessualità,
all’alimentazione e all’uso delle droghe per lo sviluppo e la cura della
propria salute.
Acquisire nozioni di genetica e di trasmissione dei caratteri ereditari.
Acquisire il concetto di ecosostenibilità e assumere comportamenti
Realizzare semplici esperimenti
49
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
RELIGIONE
TECNOLOGIA
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE
DELLA TERZA CLASSE
RELIGIONE
Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente
scolastico o sulla propria abitazione.
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE
Leggere e interpretareDELLA
sempliciTERZA
disegniCLASSE
tecnici ricavandone informazioni
qualitative
e
quantitative.
DIO E L’UOMO
E’ consapevole che la pluralità di religioni è la risposta dell’uomo alla
Impiegare
gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella
VEDERE,
ricerca
di Dio.
OSSERVARE E
rappresentazione di oggetti o di processi.
SPERIMENTARE Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche e chimiche di
LA BIBBIA E LE Riconosce che Gesù, vero uomo e vero Dio è il nucleo fondante la
vari materiali.
ALTRE FONTI
Religione Cristiana
Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e
le potenzialità.
IL LINGUAGGIO Riconosce e apprezza i valori che animano la Chiesa e con i quali essa si
RELIGIOSO
apre al dialogo
Effettuare stime di grandezze riferite a materiali e oggetti dell’ambiente
scolastico.
VALORI ETICI
Comprende che i valori universalmente riconosciuti, per i Cristiani
Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni
E RELIGIOSI
trovano fondamento in Gesù, Figlio di Dio
problematiche.
PREVEDERE,
IMMAGINARE E Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in
PROGETTARE
relazione a nuovi bisogni e necessità.
Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando
materiali di uso quotidiano.
INTERVENIRE,
TRASFORMARE E
PRODURRE
Smontare e rimontare semplici oggetti
Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili, partendo da
esigenze e bisogni concreti.
COME OPERIAMO CONCRETAMENTE
AREA DELLA
DIDATTICA:
I SAPERI
AREA DELLA
DIDATTICA:
I PROGETTI
Integrazione dei contenuti
I campi di esperienza e le
curriculari
discipline per
per lavorare e
comprendere,costruire,
collaborare in modo
argomentare,
produttivo,
dare significato
valorizzando
alle diverse esperienze anche
le attitudini e le
mediante
potenzialità
la didattica laboratoriale
AREA DELLA
RICERCA E DELLA
FORMAZIONE
Uso delle nuove
tecnologie
nella didattica
Gestione del gruppo
classe e dinamiche di
gruppo
50
AREA DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE
Il monitoraggio: analisi dei processi e dei prodotti per
riflettere sull’efficacia e l’efficienza
degli interventi attuati
51
AREA DELLA DIDATTICA:
I SAPERI
Al fine di rendere più agevole l’attuazione delle nuove indicazioni per il
curricolo, i saperi saranno organizzati tenendo presenti:
- le esigenze del contesto socio-culturale e le situazioni di partenza degli alunni
- i traguardi per lo sviluppo delle competenze;
- gli obiettivi di apprendimento
- gli aspetti organizzativi
- le metodologie da utilizzare;
- i criteri per la verifica e la valutazione e gli standard di uscita.
AREA DELLA DIDATTICA: LA FORMAZIONE
DEI DOCENTI
Si prevedono Corsi di formazione con esperti inerenti a:
• Gestione del gruppo classe e modalità di formazione di un gruppo di lavoro
AREA DELLA DIDATTICA:
I PROGETTI
FINALITA’
- Favorire l’acquisizione di un’immagine positiva di sé, degli altri, della realtà
- Fornire occasioni di contatto, collaborazione, confronto
- Favorire un approccio diverso ai contenuti disciplinari
OBIETTIVI
- Saper leggere la realtà esterna
- Saper valorizzare le radici della propria cultura
- Rielaborare e sistematizzare conoscenze nuove rendendole significative
- Sviluppare il rapporto pensare/fare
- Acquisire metodi di ricerca e modalità operative
PROGETTI
a. Progetto continuità con le classi quinte della scuola primaria che verrà
realizzato dai docenti di strumento musicale;
b. Progetto “Conoscere la maschera Sarachella”, una maschera locale quasi
dimenticata, diretto alle classi seconde della scuola secondaria di primo grado;
c. Progetto “Lingua Spagnola”;
52
d.
e.
f.
g.
Progetto “Ceramica”;
Progetto “Giochi sportivi studenteschi”;
Progetto “Sportello di ascolto per alunni e genitori”;
Progetto “ Il mondo di Federico” per gli alunni della IV B della Scuola
Primaria di Santa Maria, di Giuliano di Avigliano Scalo e Scuola dell’infanzia
di santa Maria;
h. Progetto “Archeologia” per la Scuola primaria di Santa Maria, per la IV e V
classe di Giuliano, per la III, IV e V classe di Avigliano scalo e per la Scuola
Secondaria di primo grado;
i. Progetto “ Una vita che vale” per le classi terze della Scuola Secondaria di
Primo grado;
j. Attività dell’Associazione “Il salone dei rifiutati”;
k. Progetto “Alfabetizzazione informatica” per la Scuola primaria di Giuliano e di
Santa Maria;
l. Progetto “Pinocchio in bicicletta e “Sicuramente in bici” per le classi quarte e
quinte della Scuola primaria di Santa Maria;
m. Progetto “Frutta nelle scuole” per la scuola Primaria di Avigliano scalo e San
Nicola;
n. Progetto “Emergency” per la scuola Primaria di San Nicola.
o. Su proposta delle docenti di Italiano della Scuola Secondaria di Primo grado
viene deliberato la realizzazione di un progetto per lo studio della lingua latina
rivolto ai ragazzi che si iscriveranno ai licei. Tale progetto avrà inizio a
febbraio e si terrà in ore extracurriculari.
p. “La città dei ragazzi”;
q. Natale 2012: “Un sintomo d’amore” per la scuola in Ospedale
r. Scuola e cibo per le cassi 3a A e 3a B della Scuola Primaria del plesso di Santa
Maria
s. Globalismo affettivo per la scuola dell’infanzia
t. Il dottor Rispetto ci ascolta
Progetti del CTP
a.
b.
c.
d.
Progetto Aurora;
Progetto attività motoria presso IPM;
Progetto di insegnamento della Lingua Inglese
Progetto di Informatica.
53
AREA DELLA DIDATTICA:
L’INTEGRAZIONE
Un’attenzione particolare, in sintonia con le indicazioni operative della
Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, sarà riservata agli allievi con disturbi specifici
dell’apprendimento (DSA), con bisogni educativi speciali (BES) e in situazione di
handicap. Per essi, con diverse modalità, i consigli di classe, in modo collegiale,
redigeranno i PDP (piani didattici personalizzati), in collaborazione anche con
l’èquipe socio/psico/pedagogica. Nei PDP, per promuovere le potenzialità e
l’inclusione di tutti gli allievi, dovranno essere individuate:
a) le strategie di intervento più idonee (es. modulazione dei contenuti e dei
tempi di apprendimento ai ritmi di ciascuno; individuazione dei livelli
minimi attesi per le competenze in uscita)
b) i criteri di valutazione degli apprendimenti.
L’attivazione di un percorso individualizzato
deve essere deliberata dal
Consiglio di classe (o dal team docenti nella scuola primaria).
Il PDP deve essere firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla
famiglia.
Va ribadito che, fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni
per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è doveroso
per i Consigli di classe indicare, anche ove non sia presente certificazione clinica o
diagnosi, in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
dispensative. E’ necessario, cioè, individuare tutti gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli
alunni. Le decisioni assunte in assenza di certificazione, al fine di evitare contenziosi,
devono essere motivate sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e poi
verbalizzate.
54
Le attività di integrazione e di recupero si articoleranno secondo il seguente
quadro di insieme:
- RECUPERO MOTIVAZIONALE:
per sviluppare attraverso lo svolgimento di determinate attività (accoglienza,
supporto psicologico, …) la motivazione e l’affettività verso la Scuola;
- RECUPERO COGNITIVO:
per compensare lacune espressive, logiche, strutturali, operative;
- RECUPERO SOCIALE:
per far affiorare attitudini ed inclinazioni che spesso, durante lo svolgimento
delle attività curricolari, rimangono latenti.
55
AREA DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE
La valutazione è una fase imprescindibile del processo di insegnamentoapprendimento e, a seguito dei nuovi ordinamenti ministeriali (D.L. 81/09) che
prevedono la sostituzione dei giudizi con la valutazione in decimi, si è resa necessaria
una riflessione in merito.
La valutazione non si limiterà solo agli allievi, ma investirà tutta
l’organizzazione scolastica, dal momento che c’è un rapporto molto stretto tra la
formazione dell’allievo e le modalità organizzative della scuola in cui questa
formazione si realizza.
La valutazione avviene a diversi livelli e a ciascuno di essi competerà un
aspetto della valutazione:
1.
agli insegnanti competono le responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri
deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni
periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e traguardi previsti
dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.
2.
Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre,
la responsabilità
dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive
sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per
svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o
emergenti da valutazioni esterne.
3.
All’ Istituto nazionale di valutazione (INVALSI) spetta la rilevazione degli
apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle
Indicazioni e la promozione di una cultura della valutazione che scoraggi
qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle
prove.
56
VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI
• Valutazione iniziale:
Verifica delle competenze in ingresso mediante prove di ingresso.
• Valutazione intermedia:
Verifica del livello di acquisizione di conoscenze ed abilità di ogni itinerario
didattico mediante prove a carattere oggettivo e non, al fine di attuare interventi di
recupero tempestivi, con una votazione numerica in decimi.
• Valutazione finale:
Verifica dei risultati raggiunti con attribuzione di una votazione numerica in decimi
alla fine di ogni ciclo.
Tale valutazione deve tener conto:
a) del processo di maturazione evidenziato nell’arco dell’intero ciclo scolastico
(espresso con un voto in decimi)
b) della certificazione delle competenze a fine ciclo come strumento di
valorizzazione delle competenze reali, di capitalizzazione delle conoscenze, di
garanzia della continuità dell’esperienza formativa pregressa e dello sviluppo
verticale del curricolo.
La certificazione delle competenze
Le scuole hanno il compito di organizzare il proprio curricolo sulla base delle
competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo.
"Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle
comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la
valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno
studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti,
emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle
competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della
57
scuola secondaria di primo grado, attraverso modelli che verranno adottati a livello
nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle
competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la
scuola del secondo ciclo."
Criteri per la valutazione degli allievi che sostengono gli esami di stato
a conclusione della scuola secondaria di primo grado
Per quanto riguarda la terza classe della scuola secondaria di primo grado, la
valutazione finale si formalizza attraverso gli Esami di stato, la cui votazione finale
deve tener conto:
•
del voto di ammissione agli esami (media del II quadrimestre)
•
della votazione conseguita nelle prove scritte
•
della votazione conseguita al colloquio d’esame
•
della votazione conseguita nelle prove INVALSI
La valutazione degli alunni verrà effettuata in rapporto:
• alle potenzialità personali
• ai condizionamenti socio-culturali
• all’applicazione e all’impegno mostrati
•
ai traguardi stabiliti per ogni disciplina
Correlazione tra descrittori degli obiettivi trasversali e voti
In conformità con le disposizioni ministeriali sulla valutazione, che prevedono
l’uso dei voti numerici da 3 a 10, i docenti hanno stilato un documento che stabilisce la
correlazione tra i descrittori degli obiettivi trasversali e i voti ed una scala di valutazione
per le prove a carattere oggettivo.
58
CORRELAZIONE TRA DESCRITTORI DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI E VOTI
(Scuola primaria)
Voto in decimi
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
5
6
7
8
9
10
Comprensione scritta e orale
Comprende parzialmente e settorialmente le informazioni e non sempre sa ricostruirne lo
schema logico.
Comprende le informazioni più semplici e guidato ne ricostruisce lo schema logico.
Comprende le informazioni e ne ricostruisce lo schema logico.
Comprende tutte le informazioni e sa organizzarle in modo logico e coerente.
Comprende le informazioni e sa organizzarle in modo logico e personale.
Comprende le informazioni in modo autonomo , le organizza in modo logico e personale e
le sintetizza con le proprie conoscenze personali.
Produzione orale
Espone informazioni in modo impacciato a causa di un lessico povero e impreciso.
Si esprime in modo abbastanza chiaro, ma con un lessico semplice.
Si esprime in modo corretto e coerente. Utilizza un lessico vario e appropriato.
Si esprime in modo coerente, organico e personale. Evidenzia ricchezza e proprietà
lessicale.
Si esprime in modo coerente, organico e personale, mediante un lessico proprio, efficace
e ben strutturato.
Si esprime in modo coerente, organico e personale, mediante un lessico proprio, efficace
e ben strutturato, mostrando interiorizzazione dei linguaggi disciplinari.
Produzione scritta
Produce elaborati scorretti, talvolta scoordinati nella forma e poco coerenti nei contenuti.
Produce elaborati abbastanza corretti. L’impostazione talvolta manca di coerenza e di
organizzazione.
Produce elaborati corretti, abbastanza coerenti e organizzati.
Produce elaborati corretti e curati nell’esposizione. L’impostazione segue un filo logico, è
coerente e ben organizzata.
Produce elaborati che denotano piena acquisizione dei linguaggi, un’impostazione
corretta nella logica e supportata da note personali.
Produce elaborati coerenti, organici e personali, utilizzando un lessico proprio, efficace e
ben strutturato e mostrando interiorizzazione dei linguaggi disciplinari.
Applicazione di concetti, regole, procedimenti operativi
Non sa applicare o applica con difficoltà concetti e regole, senza chiara consapevolezza
dei procedimenti da seguire. Ha bisogno della guida dell’insegnante.
Applica in modo talvolta in modo essenziale concetti, regole e procedimenti. Ha ancora
bisogno della guida dell’insegnante
Applica concetti e regole. Procede in modo autonomo nell’esecuzione di procedure note.
Applica in modo preciso procedimenti e tecniche operative. Procede in modo autonomo e
sistematico.
Applica con disinvoltura procedimenti e tecniche. Procede sistematicamente e ha chiara
consapevolezza dell’itinerario da seguire.
Ha consapevolezza operativa. Procede in modo autonomo avendo chiari gli scopi da
raggiungere e cercando spesso soluzioni alternative.
59
CORRELAZIONE TRA DESCRITTORI DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI E VOTI
(Scuola secondaria di primo grado)
Voto in decimi Conoscenza dei contenuti specifici
3
4
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
4
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
3
4
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
3
4
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
3
4
Manifesta grave carenza di contenuti e difficoltà nel ritenere anche gli aspetti più
elementari degli argomenti proposti.
Evidenzia conoscenze frammentarie che non riesce ad organizzare in maniera ordinata.
Evidenzia conoscenze generiche, superficiali e/o frammentarie che non riesce sempre a
organizzare in maniera ordinata e coerente.
Conosce i contenuti essenziali ed effettua semplici collegamenti.
Conosce i contenuti proposti e li organizza secondo uno schema logico.
Conosce gli argomenti proposti in modo articolato e completo e sa organizzarli secondo
uno scema logico.
Conosce gli argomenti proposti in modo approfondito, sa organizzarli e li rielabora
operando collegamenti tra essi.
Padroneggia in modo approfondito, organico e personale gli argomenti proposti e sa
trasferirli in altri ambiti.
Comprensione scritta e orale
Non coglie in un testo tutte le informazioni essenziali e non ricostruisce autonomamente
lo schema logico.
Comprende parzialmente e settorialmente le informazioni e non sempre sa ricostruirne lo
schema logico.
Comprende le informazioni più semplici e, guidato, ne ricostruisce lo schema logico in
modo essenziale.
Comprende le informazioni e ne ricostruisce autonomamente lo schema logico.
Comprende le informazioni e sa organizzarle in modo logico e coerente.
Comprende tutte le informazioni e sa organizzarle in modo logico e coerente.
Comprende le informazioni e sa organizzarle in modo logico, coerente, critico e
personale.
Produzione orale
Non riesce ad esporre neppure semplici concetti.
Ha difficoltà ad esporre concetti o esperienze a causa di povertà lessicale.
Espone informazioni in modo impacciato a causa di un lessico povero e impreciso.
Si esprime in modo abbastanza chiaro, ma con un lessico semplice.
Si esprime in modo corretto e utilizza un lessico appropriato.
Si esprime in modo coerente e organico e utilizza un lessico vario ed appropriato.
Si esprime in modo coerente, organico e personale. Evidenzia ricchezza e proprietà
lessicale.
Si esprime in modo coerente, organico e personale. Utilizza un lessico ricco e efficace
che sostanzia un pensiero ben strutturato.
Produzione scritta
Non produce neanche semplici elaborati.
Produce elaborati scorretti, confusi e disorganici.
Produce elaborati molto semplici, talvolta scoordinati nella forma e poco coerenti nei
contenuti.
Produce elaborati abbastanza corretti. L’impostazione talvolta manca di coerenza e di
organizzazione.
Produce elaborati corretti, abbastanza coerenti e organizzati.
Produce elaborati corretti, coerenti e organizzati.
Produce elaborati corretti e curati nell’esposizione. L’impostazione segue un filo logico, è
coerente e ben organizzata.
Produce elaborati che denotano piena acquisizione dei linguaggi specifici,
un’impostazione corretta nella logica, molto ben organizzata e personale.
Applicazione di concetti, regole, procedimenti operativi
Non sa applicare concetti e regole elementari, né ha consapevolezza degli itinerari
operativi da seguire.
Non sa applicare concetti e regole elementari ed ha una vaga consapevolezza degli
itinerari operativi da seguire.
60
5
6
7
8
9
10
Voto in decimi
3
4
5
6
7
8
9
10
Applica meccanicamente concetti e regole senza possedere sempre una chiara
consapevolezza dei procedimenti da seguire. Ha bisogno della guida dell’insegnante.
Applica in modo talvolta impreciso regole e procedimenti operativi. A volte ha ancora
bisogno della guida dell’insegnante.
Applica in modo abbastanza preciso concetti e regole. Procede in modo autonomo e
sistematico.
Applica in modo preciso procedimenti e tecniche operative. Procede in modo autonomo e
sistematico.
Applica con disinvoltura procedimenti e tecniche. Procede sistematicamente e ha chiara
consapevolezza dell’itinerario da seguire.
Ha consapevolezza operativa. Procede in modo autonomo avendo chiari gli scopi da
raggiungere e cercando spesso soluzioni alternative.
Conoscenza, comprensione, uso dei linguaggi specifici
Non conosce e non comprende i termini specifici.
Conosce e comprende pochi termini specifici che non sa utilizzare nei contesti opportuni.
Conosce e comprende il significato di alcuni termini, ma non sempre sa utilizzarli nei
contesti opportuni.
Conosce, comprende e utilizza in modo sostanzialmente corretto termini specifici e li
utilizza in semplici contesti.
Conosce e comprende i termini specifici e sa utilizzarli nella maggior parte dei contesti di
apprendimento disciplinari.
Conosce e comprende i termini specifici e li utilizza in modo corretto nei contesti di
apprendimento disciplinari.
Conosce e comprende la terminologia specifica e la utilizza in modo efficace in tutti i
contesti di apprendimento disciplinari.
Conosce e comprende in modo consapevole la terminologia specifica e la utilizza in modo
disinvolto e personale in tutti i contesti di apprendimento.
SCALA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE OGGETTIVE
≤ 39 % = 3
40 – 44 % = 4
45 – 4 % = 4 ½
50 – 54 % = 5
55 – 59 % = 5 ½
60 – 66 % = 6
67 – 73 % = 6 ½
74 – 79 % = 7
80 – 84 % = 7 ½
85 – 89 % = 8
90 – 95 % = 8 ½
96 – 99 % = 9
100 % = 10
61
VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
Sarà effettuata dalle componenti docenti, personale ATA, genitori e alunni
mediante appositi questionari atti a rilevare il grado di soddisfazione e le eventuali
richieste dell’utenza.
Criteri per la gestione, la verifica e la valutazione del P.O.F.
La valutazione del Piano dell’Offerta Formativa si connoterà come valutazione
di sistema a dimensione di Istituto.
Essa, pertanto, non sarà tanto di carattere notarile ma si proporrà di controllare
gli esiti dell’azione complessiva per avere a disposizione una quantità di informazioni
che permettano di compiere eventuali aggiustamenti in itinere che, alla fine dell’anno,
consentiranno di tracciare una sorta di bilancio conclusivo del Piano e di indirizzarne
la formulazione per l’anno successivo nell’ottica del miglioramento.
Criteri per la formazione delle classi prime
Il Collegio dei Docenti, in sintonia con il Consiglio d’Istituto, stabilisce che per
l’a.s. 2012-13 per la formazione delle prime classi ci si dovrà attenere ai seguenti
criteri:
• Assicurare eterogeneità ed equivalenza numerica per classe, attraverso
sorteggio, tenendo conto anche del numero dei maschi e delle femmine e
considerando l’eventuale presenza di portatori di handicap.
• Assicurare la continuità per gruppi (e non per intere classi) ad alunni provenienti
dai diversi circoli.
• Assicurare, su specifica richiesta dei genitori, l’iscrizione nel corso frequentato nel
triennio precedente da fratelli o sorelle.
CARTA DEI SERVIZI
In attuazione dell’art. 2, comma 1, del D.L. 12 Maggio 1995, N. 163, viene
adottata la seguente “Carta dei servizi” riguardante l’ I.C.“ A. Busciolano” e il
Centro Territoriale per l’Educazione degli adulti.
La Carta dei servizi si ispira agli art. 3, 33, 34 della Costituzione Italiana
seguendo espressamente i seguenti principi:
1. Uguaglianza
Nell’erogare il servizio scolastico non si dovrà compiere alcuna discriminazione per
sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e
socio-economiche.
2. Imparzialità
I soggetti che erogano il servizio scolastico devono agire con criteri di equità ed
obiettività.
3. Accoglienza e integrazione
La scuola si impegna ad accogliere genitori ed alunni favorendo l’integrazione,
soprattutto per i soggetti in situazione di handicap, extracomunitari o portatori di
disagi.
4. Obbligo scolastico e frequenza
La Scuola metterà in atto tutte le strategie consentite per favorire la frequenza e per
consentire l’assolvimento dell’obbligo scolastico.
5. Efficienza e trasparenza
La scuola si impegna a realizzare una gestione partecipata con il coinvolgimento dei
genitori, docenti e personale ATA, garantendo efficacia nell’erogazione dei servizi
amministrativi e didattici e trasparenza in tutte le fasi e procedure.
AREA DIDATTICA
La scuola con le competenze professionali del personale e il concorso delle
famiglie, delle istituzioni e della società civile, garantisce la formazione degli alunni
nel rispetto delle finalità istituzionali.
In particolare la scuola garantisce la continuità educativa al fine di promuovere
un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
La scuola garantisce l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:
1. il P.O.F. (Piano dell’offerta formativa) nel quale sono evidenziate le attività, i
progetti di istituto, l’utilizzazione delle risorse, l’organizzazione complessiva
del tempo scuola. Il documento del P.O.F. opportunamente preparato e
deliberato sia dal Collegio dei docenti sia dal Consiglio d’Istituto può avere
anche una valenza triennale fatti i dovuti aggiustamenti anno per anno. Nel
P.O.F. si evidenzia anche la strategia complessiva dell’azione della scuola
nell’arco del triennio e le strategie che si intendono mettere in atto per il
raggiungimento degli obiettivi.
2. Programmazione didattica.
I genitori hanno diritto di ottenere con richiesta scritta copia del documento di
programmazione dell’insegnante delle varie discipline.
3. Pagella quadrimestrale.
I genitori saranno informati dei risultati conseguiti dagli allievi con pagelle
quadrimestrali.
La scuola promuove un dialogo sistematico con le famiglie attraverso:
- Incontri periodici tra docenti del consiglio di classe e genitori
- Disponibilità mensile di ciascun docente a ricevere genitori che necessitino di un
colloquio individuale
-
Disponibilità del dirigente a ricevere genitori che necessitino di un colloquio
individuale
- Apertura al pubblico degli uffici di segreteria in orari stabiliti
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La scuola garantisce che l’ambiente scolastico sia pulito, accogliente, sicuro.
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi sono premessa
indispensabile per una corretta azione formativa.
Per la sicurezza è previsto un piano particolareggiato delle norme da seguire in
caso di pericolo o calamità.
Tale piano per la sicurezza è esposto all’albo e può essere visionato.
RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO
I reclami, in forma scritta, vanno indirizzati al Dirigente il quale, dopo aver
esperito le dovute verifiche, darà comunque una risposta scritta.
Per la valutazione del servizio offerto saranno distribuiti appositi questionari,
opportunamente tarati, ai genitori, agli alunni e al personale della scuola.
LA CARTA DEI DOCENTI
I docenti hanno diritto :
1. al rispetto della propria persona da parte degli alunni, del Preside, dei colleghi
docenti, del personale della segreteria, dei collaboratori scolastici e dei genitori;
2. alla pari opportunità, in base all’art. 11 del nuovo contratto di lavoro e secondo la
legge n° 125 del ’91;
3. a parità di trattamento nella concessione dei permessi brevi, congedi e ferie,
4. ad un orario scolastico equo e giusto che rispetti le esigenze didattiche e,
possibilmente, anche quelle personali;
5. alla piena libertà d’ insegnamento senza alcuna ingerenza ne’ del preside ne’ dei
genitori, ed alla libera scelta dei testi scolastici;
6. di chiedere alla Presidenza, al Collegio dei docenti e al Consiglio di istituto
l’attuazione di proprie iniziative mirate all’acculturamento o alla socializzazione
degli alunni.
I docenti hanno il dovere di:
1. rispettare, nei diversi ruoli, il capo d’Istituto, il personale di segreteria, i
collaboratori scolastici e gli alunni;
2. essere puntuali nell’orario di servizio, in particolar modo nella prima ora, per
accogliere gli alunni e per assicurare lo svolgimento delle attività didattiche;
3. fare in modo che i cambi di ora siano sincronizzati ed avvengano celermente
per non lasciare incustodite le classi;
4. restare in classe durante la ricreazione per assistere gli alunni;
5. non assentarsi, quando è possibile e non strettamente indispensabile, per non
pregiudicare il normale andamento scolastico della propria classe;
6. collaborare attivamente alle iniziative della scuola, in modo che scaturiscano
manifestazioni che esprimano coralmente la voce dell’intera classe docente.
LA CARTA DEGLI STUDENTI
Gli studenti hanno diritto :
1. ad una scuola organizzata e gestita in funzione dei loro bisogni di formazione e di
istruzione;
2. alla tutela e alla valorizzazione della loro identità personale, culturale e religiosa;
3. ad un insegnamento individualizzato efficace, coerente con lo sviluppo di
ciascuno, in cicli di studio ben raccordati tra loro;
4. ad una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme e nei modi della
sua espressione;
5. ad un aiuto personalizzato per orientarsi sia sul piano delle relazioni umane che
delle scelte scolastiche e professionali future;
6. a conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo, al percorso
per raggiungerli, alle fasi raggiunte e da raggiungere.
Gli studenti hanno il dovere di :
1. rispettare e valorizzare la propria e l’altrui personalità;
2. frequentare regolarmente le lezioni e le altre attività;
3. sottoporsi alle verifiche ed alle valutazioni del processo formativo;
4. svolgere i lavori proposti dagli insegnanti e contribuire al perseguimento del
proprio successo negli studi;
5. partecipare alla vita della Scuola, impegnandosi che sia rispettata la libertà di
pensiero e bandita ogni forma di violenza e di pregiudizio;
6. rispettare i regolamenti della civile convivenza;
7. rispettare il patrimonio della scuola come bene comune adeguandosi alle
prescrizioni dettate dal Regolamento interno.
8. comportarsi in modo responsabile durante le uscite didattiche e le gite di
istruzione, rispettando le persone, le cose e l’ambiente.
LA CARTA DEI GENITORI
I genitori hanno diritto:
1. ad una organizzazione del sistema scolastico in funzione della partecipazione delle
famiglie;
2. a conoscere l’offerta formativa della Scuola;
3. ad esprimere pareri e proposte;
4. a collaborare nella attuazione delle varie attività;
5. ad avere con i docenti e con il capo di istituto un colloquio costruttivo per il futuro
dei figli;
6. ad avere la possibilità di riunirsi nei locali della Scuola per eventuali incontri ;
7. avere appositi spazi, loro riservati, per comunicare in forma scritta proposte o
richieste inerenti la vita della Scuola.
I genitori hanno il dovere di:
1. coadiuvare la Scuola nella offerta formativa;
2. esprimere pareri e proposte che servano ad una più incisiva opera educativa;
3.
collaborare attivamente alla vita della Scuola:
a. riunendosi in Assemblee dei Genitori in occasioni di scadenze importanti:
rinnovo Consigli di Classe, rinnovo Consiglio di Istituto, inizio dell’anno
scolastico, termine dell’anno scolastico;
b. facendo precedere i Consigli di Classe da assemblee dei genitori della
Classe e partecipando ai Consigli con suggerimenti e proposte valide;
c. facendo seguire i Consigli di Classe da assemblee dei genitori della Classe
per informare gli altri genitori sull’andamento didattico-disciplinare e sulle
iniziative proposte;
d. partecipando, quando la Scuola li organizza, agli incontri con gli esperti in
merito alla Educazione alla Salute, Educazione alla Legalità, Continuità e
Dispersione;
e. partecipando agli incontri organizzati, per le classi terze, in vista delle
future scelte scolastiche dei figli, con gli esperti, con i docenti e con i presidi
delle Scuole Superiori;
4. conoscere i propri diritti, sanciti dalla Costituzione e dai Decreti Delegati, e
rispettare le competenze di chi opera nella Scuola.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
In conformità ai principi e alle norme del regolamento dell’Autonomia delle
Istituzioni scolastiche emanato con D.P.R. 8.3 n.275 del D.P.R. 10.10.1996 n.567 e
del regolamento d’Istituto degli studenti, questo documento impegna i firmatari Istituto e docenti, famiglie e studenti – ad osservare e a far proprio il patto educativo
che chiarisce ruoli, funzioni e compiti delle rispettive parti.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI
- Art 1
Nessun alunno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato invitato
ad esporre le proprie ragioni.
- Art 2
Sono da considerarsi infrazioni disciplinari:
1. la mancanza ai doveri scolastici
2. la negligenza abituale
3. l’assenza ingiustificata
4. il comportamento che turba gravemente l’andamento della scuola
5. l’offesa morale e l’oltraggio all’istituto e al corpo insegnante
6. il comportamento che reca danno ad altri alunni.
- Art 3
Le infrazioni sono così punite in base alla gravità:
1. con l’ammonizione privata o davanti alla classe
2. con la sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni
3. con la sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni
- Art 4
Persone ed organi competenti ad infiggere le punizioni.
Sono competenti ad infiggere le punizioni:
a) Il Dirigente o l’insegnante (ammonizione privata o in classe)
b) Il Dirigente (sospensione fino a 5 giorni)
c) La Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto (sospensione fino a 15 giorni)
- Art 5
Organo di appello è il Comitato di garanzia eletto dal Consiglio di Istituto.
Il Comitato di garanzia rimane in carica fino all’elezione di un nuovo Consiglio di
Istituto.
- Art 6
È ammesso ricorso al Comitato di garanzia non appena è avvenuta la notifica del
provvedimento disciplinare. Il ricorso, comunque, non sospende automaticamente la
punizione.
- Art 7
Le decisioni degli organi disciplinari collegiali sono prese a maggioranza semplice.
In caso di parità prevale il voto del Dirigente.
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO A.S. 2012/13
DOCENTI
GENITORI
PERS.
A.T.A.
Genitore
dell’alunno
SUMMA
MARIA
CARMELA (3)
ALTAVISTA
CATALDO
BISCIONE
RENATA
SILEO M.
LUCIA
PAPPALARD
O ANNA L.
MAROTTA
CARMELITA
VOLONNINO
FRANCA
ROTUNNO
LUCIA L.
ARCASENSA
GIOVAMBATTISTA
(1)
AGOSTINO 2A
DARAIO GIUSEPPE
ALESSIO 1B
GALASSO MARIA
LABELLA
CARMELA
GALLIGANO MARIA
L.
DRAGO GIUSEPPINA
(2)
FAVOINO MASSIMO
GRIMALDI
CLAUDIA
RAIMONDI
ROSALBA
SABIA
ANTONELLO 1A
GRUOSSO
EMANUELE 4av.
GALASSO
ANTONIO 2A
CAPITOLO
GABRIELLA 3E
MARIA GRAZIA
2A GIUL.
URGESI ILARIA
1B
(1) Presidente del C. di I
(2) Vice Presidente del C. di I
(3) Segretario del C.di I
COMPONENTI DELLA GIUNTA ESECUTIVA A.S. 2012/13
DOCENTI
GENITORI
PERS.
A.T.A.
Genitore
dell’alunno
ALTAVISTA
CATALDO
GALASSO
MARIA
DARAIO
GIUSEPPE
SABIA
ANTONELLO 1A
ALESSIO 1B
RAIMONDI
ROSALBA