“Capuana”

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“Capuana”
IL GIORNALE DEL
“Capuana”
di Giarratana
Catania, 18 febbraio 2009
Anche Giarratana può vantare la presenza di uno straordinario monumento
UN VIAGGIO NOSTALGICO ALLA RICERCA DELLE NOSTRE RADICI
La villa dimenticata
Storia di una scuola
Il laboratorio di «Guida turistica» che quest'anno si svolge presso il nostro
istituto ci offre l'occasione di visitare questo splendido edificio romano
E' stata veramente un'incredibile scoperta: nella periferia sud di Giarratana si
trova una villa romana, detta anche Orto Mosaico, di
cui prima avevamo solo vagamente notizia attraverso
le guide turistiche o i dépliant che riguardano Giarratana, e che finalmente
noi, "future guide turistiche", abbiamo potuto visitare.
Lì abbiamo studiato lo
sviluppo planimetrico della
villa che sorgeva lungo l'antico ramo montano della
via Selinuntina. Questo edificio, che dai primi dati archeologici e numismatici si
può fare risalire al III-IV secolo, fu scoperto alla fine
dell'800 dal barone Judica
di Palazzolo. Inizialmente,
la zona della villa era chiamata "Margiu", in seguito a
questa scoperta prese il nome di "Contrada Orto Mosaico" a causa della presenza di questo edificio, dalla
natura non ben definita, ricoperto da splendidi mosaici pavimentali che presentano dei motivi geometrici.
Le campagne di scavo
che si sono svolte nel 1989,
nel 1990, nel 1996 e nel
2000 hanno fatto supporre
che sia stata un'alluvione a
causare il crollo delle mura
della villa. I detriti che ricoprirono i mosaici hanno
consentito l'ottima conservazione delle tessere bianche, rosse e nere che mostrano un'incredibile brillantezza. Purtroppo, ancora
oggi, i mosaici sono ricoperti da terra, ghiaia, fango
ed erbacce che da una parte li proteggono, dall'altra
rendono impossibile la loro
visione.
I fondi che permetterebbero di portare alla luce, ripulire e rivalutare questo
bene dal grande valore arti-
stico, architettonico e culturale sono sempre insufficienti. Ciò ci fa rabbia, soprattutto quando pensiamo
a quanti turisti potrebbe attirare questo luogo ricco di
storia e di arte la cui importanza viene sottovalutata.
Mariafrancesca Zafonte,
Gresia Di Stefano
Lo scorso 20 giugno 2008 è stata una
data molto importante per il nostro
istituto: è stato presentato il libro “La
storia della nostra scuola”, un libro
in cui, come dice il titolo, attraverso
vari documenti e testimonianze, si ripercorre la storia della nostra scuola
dalle origini fino ai giorni nostri. Si
tratta di un progetto fortemente voluto dal nostro dirigente scolastico,
Claudio Linguanti, portato avanti grazie al lavoro di tre insegnanti della
scuola secondaria di primo grado,
Maria Lucifora, Sebastiana Tartaglia e
Simona Trigila.
Le insegnanti sono state affiancate
da alcuni alunni che, nel corso del
progetto hanno collaborato nelle operazioni di ricerca e raccolta di fonti,
documenti, foto, racconti orali, trasformandosi così in "piccoli storici".
Inoltre, ci si è avvalsi della preziosa
collaborazione del dott. Salvatore Elia,
memoria storica vivente di Giarratana. Scopo del libro è stato recuperare
la memoria e consegnarla, tramite
pagine scritte, a noi, nuovi alunni della scuola.
La storia che è stata raccontata in
questo volume è fatta di eventi piccoli, ma non per questo poco importanti perché invece rappresentano lo
sfondo da cui partire per capire e apprezzare meglio la realtà odierna. Come infatti ci insegnano a scuola, studiare la storia è importantissimo perché solo attraverso lo studio del passato noi possiamo capire il presente.
Così leggendo le pagine di questo libro possiamo capire la nostra realtà e,
soprattutto, l'importanza che l'istituzione scolastica ha avuto per lo sviluppo di Giarratana. Durante i lavori
di ricerca sono state svolte delle indagini tra gli ex studenti e gli ex insegnanti della piccola scuola di Giarratana.
Si tratta di bambini ora diventati
adulti e di insegnanti ormai anziani
che guardano con nostalgia a quegli
anni tanto lontani. Si tratta di anni di
cui si rimpiangono la semplicità e la
genuinità degli affetti, nonostante
molte comodità che oggi si hanno allora non esistevano e spesso per andare a scuola si affrontavano fatiche
inimmaginabili per gli scolari di oggi.
La serata dello scorso 20 giugno è sta-
ta pervasa da un'ondata di emozioni,
al ricordo di questi bei momenti passati. Senza dubbio il momento più
emozionante è stato quando dal palco un ex alunno, ora medico affermato, si è rivolto alla sua maestra, ora
anziana, che lo guardava seduta tra la
gente intervenuta.
Questo sguardo ci ha dimostrato
l'importanza di momenti che, anche
se non si trovano nei libri di storia, appartengono certamente alla storia di
ognuno.
Massimiliano Frasca
Il vero valore dell'informazione Intervista al maestro Fatuzzo
Gli alunni del laboratorio «Giornalino d'Istituto» incontrano il medicogiornalista Salvatore Elia per capire l'importanza del loro lavoro
Prima di intraprendere il lavoro di stesura del nostro
giornalino d'istituto abbiamo
ritenuto opportuno intervistare un uomo che per la sua
attività di giornalista rappresenta un modello per noi, il
dott. Salvatore Elia.
- Quando ha cominciato a
scrivere?
“Ho scritto il mio primo articolo a 23 anni. Per anni scrivere è stata un'attività parallela allo studio e poi al lavoro
che ho svolto nel mio paese".
- Perché lo ha fatto?
"Per amor patrio, perché io
amo il mio paese e ho sempre
voluto che esso avesse il giusto posto nel panorama provinciale e che tutto ciò che di
grande, anche in un paese
piccolo come il nostro, accadeva venisse divulgato".
- Quando ha iniziato, come svolgeva il suo lavoro?
"Quando io ho cominciato,
scrivevo gli articoli a casa mia
con la macchina da scrivere e
poi chiamavo la redazione dal
telefono pubblico e uno stenografo scriveva quello che
io dettavo".
- Che cosa è un giornale?
“Il giornale è uno strumento importantissimo nella vita
sociale, esso “in- forma” sui
fatti che accadono quotidianamente, ma anche “forma”,
ovvero educa chi legge, siano
essi bambini, ragazzi o adulti”.
- Qualcuno dei suoi figli ha
coltivato questa sua passione?
“Purtroppo no, però mia figlia spinta da spirito di ricerca mi ha fatto un regalo enorme, recuperando e raccogliendo tutti gli articoli scritti da me in questi anni”.
- E' soddisfatto della sua
carriera?
“Sì, sono orgoglioso di aver
fatto qualcosa per il mio paese, spero che qualcuno continui il mio lavoro e in questo la
scuola ha un ruolo fondamentale e mi dispiace molto
essere stato messo un po' da
parte negli ultimi anni, a causa dell'utilizzo di nuovi mezzi come il computer che io
non so usare, però sono soddisfatto di tutto quello che ho
fatto, non per me, ma per la
mia Giarratana".
gli alunni del laboratorio
"Giornalino d'Istituto"
Molti giovani giarratanesi vi
fanno parte. Di questi, alcuni
sono alunni dell’Istituto
comprensivo “Luigi Capuana”. Stiamo parlando dell'Associazione
Musicale
"Vincenzo Bellini" di cui abbiamo intervistato il maestro, Francesco Fatuzzo.
- Quando è nata la vostra
Associazione Musicale a
Giarratana?
"La banda nasce per volere dell'Amministrazione Comunale il 1° gennaio del
2002, ma possiamo affermare che fin dal primo dopoguerra il nostro paese ha dimostrato una grande vena
musicale attraverso la presenza dei suoi corpi bandistici".
- Quanti elementi conta
l'associazione?
"Siamo circa 35 nella banda e 15 allievi, di età compresa tra gli otto e i venticinque anni".
- L'associazione ha compiuto qualche uscita? Se sì,
dove?
"Sì, abbiamo partecipato a
diverse manifestazioni musicali in Italia e all'estero. Proprio nel 2006 ci siamo recati
in Germania e forse quest'anno si andrà in Spagna. Queste
uscite sono importanti per-
ché, oltre a ricevere targhe ricordo, attestati di merito e altri riconoscimenti, ci permettono di crescere".
- Le piace insegnare?
"Sì, è una cosa che faccio
con passione, sono nato anch'io con la banda e l'amore
per la musica mi ha indotto a
frequentare il Conservatorio.
Attualmente studio per ottenere il secondo livello della laurea in disciplina musicale, il corso di strumentazione per la banda e il corso
libero di composizione presso il conservatorio "Arcangelo Corelli" di Messina".
- Quali strumenti sa suo-
nare?
"Tutti gli strumenti a fiato
e a percussione, la chitarra, il
pianoforte e l'organo".
- Vuole aggiungere qualcos'altro?
"Vorrei aggiungere un discorso inerente la musica.
Vorrei stimolare i ragazzi a
prendere questa strada in
quanto è una strada "pulita",
in cui si imparano a suonare
uno o più strumenti, si impara a stare insieme ad altri
ragazzi, quindi si cresce insieme all'interno un denominatore comune, che è la
musica: un'arte sublime".
Michael Fracasso
UN NUOVO MEZZO DI COMUNICAZIONE CHE STA DILAGANDO
COMPRENSIVO “CAPUANA” – GIARRATANA (RG)
Fenomeno Facebook nel nostro paese
PAGINA REALIZZATA DA:
Anche a Giarratana sono ormai in molti ad essersi già
registrati su Facebook. Il fenomeno dilaga non solo tra
noi giovani, ma anche tra i
nostri professori. Incredibile! Ma com'è nato Facebook?
Tutto partì dall'idea di uno
studente di Harvard di ricreare l’annuario studentesco on line.
Serviva per mantenere i
contatti con gli studenti del-
la sua stessa università. L’iniziativa si diffuse rapidamente divenendo un fenomeno mondiale. Oggi Facebook viene usato per fare social networking, ovvero
mantenere relazioni sociali,
creare gruppi di interesse comune, organizzare eventi,
scambiarsi immagini, video,
conoscere gente nuova e tenere i contatti con amici o
conoscenti.
Nell’agosto 2008 in Italia
c’è stato un vero e proprio
boom delle iscrizioni, tanto
che la nostra nazione, nel
terzo trimestre dell’anno si è
ritrovata in testa alla lista degli Stati con il maggior numero di utenti. Questo fenomeno ha invaso anche Giarratana che ha scoperto un
nuovo mezzo per comunicare e conoscersi.
Ilaria Caravello
Dirigente scolastico:
Claudio Linguanti
Docenti:
Anna Rosetta, Fatima Palazzolo,
Biagia Maria Amore
Alunni:
Adriana Amato, Carmelo Ansaldi,
Francesco Azzaro, Cristina Caravello,
Ilaria Caravello, Stefania Garrafa,
Michael Fracasso, Massimiliano Frasca,
Desirèe Lissandrello, Adriana Puccio,
Claudia Roccuzzo, Rosalba Scarso,
Mariafrancesca Zafonte, Gresia Di Stefano
EDICOLA AMICA
“Azzaro”