Metalworking World 3/2008
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Metalworking World 3/2008
MONTAGNE RUSSE: GRIDATE PURE, È TUTTO OK! LA RIVISTA COMMERCIALE E TECNOLOGICA DI SANDVIK COROMANT COROMANT #3/2008 Larry Wolyniec, direttore stabilimento alla Jernberg, ha un debole per la velocità. JERNBERG LA STORIA DI UN FORNITORE DA RECORD SULZER POMPA A TUTTA FORZA IN SUDAFRICA PRODUZIONE LOCALE IN STILE NORVEGESE USA UN MAGAZZINO ESTERNO – RISPARMIA $$$ PRODUZIONE IN PATRIA EDITORIALE Realizzare appieno il potenziale mentre i margini si restringono, i costi salgono e i concorrenti ti tallonano è una vera sfida. Dovete usare molta cautela negli investimenti: fare attenzione a come, quando e con chi investite. Di certo volete che l’investimento sia fruttuoso fin dal primo giorno, e vi aspettate che la produttività aumenti considerevolmente. Certe volte pensate a queste cose prima di investire. Ma a volte lo fate quando la macchina, senza utensili, è già arrivata in officina. O magari quando ci sono già anche gli utensili. Eppure, mi sento di dire che c’è un potenziale non realizzato nell’investimento fatto sulla macchina. La nostra lunga e consolidata esperienza in investimenti sulle macchine in tutto il mondo, in tutti i tipi di processi di lavorazione, ci dice che avete bisogno degli utensili giusti e del metodo di lavorazione giusto fin dall’inizio, se volete massimizzare i risultati. I norvegesi Frank Mohn Flatøy, fornitori per i settori petrolifero e del gas, hanno deciso fin da subito di mantenere la produzione in Norvegia, ben consci del fatto che per avere prestazioni ottimali è necessario mantenere un controllo assoluto. Tre anni fa, quando l’azien- FOTO: MATS JONHOLT MANTENERE IL PROFITTO Nelle pagine seguenti, inoltre, vi presentiamo il produttore di componenti automobilistici americano Jernberg - e vi raccontiamo di come Sandvik Coromant abbia contribuito a risolvere alcuni problemi di “rottura” prematura degli utensili in uno degli stabilimenti dell’azienda. Inoltre, vi presentiamo un articolo sui vantaggi dell’utilizzare un nostro centro di distribuzione invece della vostra tool room – una decisione che può servire a ridurre i costi. Il contenuto di questo numero si può riassumere così: il tutto è più grande della somma delle parti. Sandvik Coromant, da sempre, va dritta al cuore – il cuore della redditività dei nostri clienti, s’intende. E questo, a sua volta, ci permette di dare ai nostri clienti risparmi garantiti e produttività. PRESIDENTE SANDVIK COROMANT aumentare la propria capacità produttiva perché il loro paese sta diventando una potenza economica globale. Il nostro Programma per il Miglioramento della Produttività fornisce le soluzioni ai problemi di alcune di queste industrie. Questò è ciò che distingue i vincenti. METALWORKING WORLD “Eppure, sento di poter dire che c’è un potenziale non realizzato nell’investimento fatto sulla macchina.” KENNETH V SUNDH PS 1: I produttori in India hanno bisogno di 2 da ha aumentato i propri investimenti destinati alle macchine utensili, ha anche iniziato una collaborazione con Sandvik Coromant per far sì che tali investimenti rendessero al massimo. Inoltre, Frank Mohn Flatøy trae vantaggio dal continuo miglioramento dei processi, generato dal continuo dialogo con i partner. Per saperne di più leggete a pagina 8. PS 2: La nostra nuova idea per le esposizioni fieristiche è un punto di incontro chiamato “smart hub” - un luogo in cui le persone d’ingegno si incontrano per sviluppare e migliorare le proprie attività produttive. Non perdete il lancio di questa iniziativa all’IMTS di Chicago. E seguite il giallo! INDICE METALWORKING WORLD #3/2008 TECNOLOGIA La sempre maggiore domanda di voli aerei a basso costo, insieme ad una maggiore consapevolezza dei problemi ambientali, ha aumentato di molto la popolarità del titanio e in particolar modo della lega Ti-5553. La nuova fresa per titanio CoroMill 690 risolverà molti dei problemi intrinseci della lavorazione di questo materiale. 16 QUALITÀ “GREEN LIGHT” La nuova generazione di qualità d’inserto mira a fare sì che, tra una interruzione programmata e l’altra, la “green light” che vi permette di lavorare non si spenga mai. I nuovi inserti di Sandvik Coromant con rivestimenti PVD e CVD si integrano perfettamente nella tornitura leggera. 24 WIPER – L’INSERTO VINCENTE Il nuovo inserto raschiante WMX rappresenta una soluzione universale e di prima scelta per la finitura e la semi-finitura nei processi di tornitura in generale. Questo inserto porta la tornitura con i raschianti ad un nuovo livello di produttività e a nuovi risultati. MORTEN BRAKESTAD 6 IL TITANIO VIAGGIA VELOCE 8 4 8 METALWORKING NEWS 12 ATTREZZAMENTI AL TOP IN SUDAFRICA 18 UN FORNITORE DI COMPONENTI AUTOMOBILISTICI DA RECORD 26 IL MAGAZZINO GLOBALE CHE FA RISPARMIARE $$$ 30 32 METALWORKING NEWS 29 IL NUOVO VOLTO DELLA SPIANATURA Le nuove geometrie, qualità e approcci alla spianatura possono aumentare la produttività quanto basta per fare risparmiare alle officine l’investimento in capitale necessario per acquistare nuove macchine utensili. 29 KNOW-HOW NORVEGESE: FRANK MOHN FLATØY 32 PERCHÉ PROGETTARE MONTAGNE RUSSE È UNO SBALLO METALWORKING WORLD è una rivista commerciale e tecnologica di Sandvik Coromant, 811 81 Sandviken, Svezia. Tel.: +46 (26) 26 60 00. La rivista esce tre volte all’anno, tradotta in inglese (americano e britannico), ceco, cinese, danese,olandese, finlandese, francese, tedesco, ungherese, italiano, giapponese, coreano, polacco, portoghese, russo, spagnolo, svedese e tailandese, ed è distribuita gratuitamente ai clienti Sandvik Coromant in tutto il mondo. Metalworking World è una pubblicazione Spoon Publishing, Stoccolma, Svezia. ISSN 1652-5825. Direttore Editoriale e Direttore Responsabile ai sensi delle leggi svedesi: Pernilla Eriksson. Account executive: Christina Hoffmann. Gestione editoriale: Johan Andersson. Art director: Erik Westin. Picture editor: Christer Jansson. Technical editor: Christer Richt. Sub editor: Valerie Mindel, Åsa Brolin. Coordinamento editoriale: Mia Gustafsson. Traduzine in italiano: International Service Gallarate. Language editor Italia: Barbara Allaria. Coordinatore traduzioni: Sergio Tenconi. Layout, edizioni in lingua straniera: Ulrika Jonasson. Prepress: Markus Dahlstedt. Foto di copertina: Martin Adolfsson. Si informa che non verranno accettati manoscritti, se non espressamente richiesti. Il materiale contenuto nella presente pubblicazione può essere riprodotto solo su autorizzazione. Le autorizzazioni vanno richieste al direttore editoriale di Metaworking World. Il materiale editoriale e le opinioni espresse in Metalworking World non riflettono necessariamente il punto di vista di Sandvik Coromant o dell’editore. Lettere e richieste sulla rivista sono sempre ben accette. Referente: Metalworking World, Spoon Publishing AB, Kungstensgatan 21B, 11357 Stoccolma, Svezia. Tel.: +46 (8) 442 96 20. E-mail: [email protected]. Per domande sulla distribuzione: Mia Gustafsson, Sandvik Coromant. Tel.: +46 (26) 26 61 74. E-mail: [email protected] Stampato in Svezia presso Sandvikens Tryckeri. Stampato su carta MultiArt Matt 115 grammi e MultiArt Gss 200 grammi da PapyrusAB, conforme a certificazione ISO 14001 e registrato con EMAS. Coromant Capto, CoroMill, CoroCut, CoroPlex, CoroTurn, CoroThread, CoroDrill, CoroBore, CoroGrip, AutoTAS, GC e iLock sono tuttimarchi registrati Sandvik Coromant. Metalworking World è distribuito a scopi divulgativi. Le informazioni fornite sono di natura generale; non vanno dunque intese come suggerimenti o norme cui fare affidamento in fase decisionale o per impieghi in ambito specifico. Qualsivoglia utilizzo delle informazioni fornite è a rischio esclusivo dell’utente e Sandvik Coromant declina ogni responsabilità per qualsiasi danno diretto, incidentale, consequenziale o indiretto di qualsiasi tipo, causato dall’uso delle informazioni contenute in Metalworking World. METALWORKING WORLD 3 NEWS NUOVI MATERIALI RICHIEDONO NUOVE CAPACITÀ SETTORE MEDICALE. Metalli e leghe migliorano continuamente, e questo spesso rende più difficile lavorare sia gli uni che le altre. Questo è vero in particolare nei settori aerospaziale e medicale, in cui la qualità e le caratteristiche dei materiali sono di importanza cruciale. In ottobre, Sandvik Coromant France unirà le forze con Sandvik Materials Technology Medtech e con l’azienda svizzera costruttrice di macchine TORNOS per offrire un corso di formazione sulla lavorazione del titanio e del cromo-cobalto, materiali spesso utilizzati nel settore delle tecnologie medicali. Si tratta di un’appendice di un precedente corso tenuto nell’autunno del 2007. “I partecipanti hanno apprezzato in particolar modo tutte le informazioni sulle proprietà specifiche dei materiali,” spiega Elisabeth Lindström-Dupuy, CT assistenza tecnica prodotti per Sandvik Coromant France. “I nuovi materiali migliorano in continuazione, il che spesso vuol dire che diventano più difficili da lavorare. Osservare in modo approfondito la struttura di un materiale e le sue caratteristiche e allo stesso tempo imparare come lavorarlo con esercitazioni pratiche è stato molto utile.” Gli studi teorici sui materiali vengono integrati con esercizi di taglio, durante i quali i partecipanti ricevono consigli e nuove idee per migliorare la produttività e i dati di taglio. Il corso si concentra principalmente sulla produzione di viti per osteosintesi e protesi. “Nelle protesi diventa sempre più Questa fresa a testa sferica è in grado di realizzare un’articolazione dell’anca in una sola passata, aumentando così la produttività. Jean Richy, Sandvik Coromant France, spiega ai partecipanti al corso come variare i dati di taglio per ottenere una lavorazione ottimale del materiale. “I nuovi materiali migliorano in continuazione, il che spesso vuol dire che diventano più difficili da lavorare.” ELISABETH LINDSTRÖM-DUPUY, CT ASSISTENZA TECNICA PRODOTTI PER SANDVIK COROMANT FRANCE. importante ottenere una superficie liscia eliminando, o quanto meno riducendo al minimo, le operazioni di lucidatura, spiega Lindström-Dupuy. “Tuttavia, è difficile trovare utensili e metodi di lavorazione che permettano di ottenere tutto ciò. Per fare un esempio di come si possa migliorare la produttività quando si costruiscono viti per osteosintesi utilizziamo una macchina Tornos per piccoli componenti.” Il corso si svolgerà presso il Centro di Produzione Sandvik Coromant di Orleans (Francia), dal 20 al 23 ottobre. “Questo è il primo corso che combina i metodi di lavorazione con gli obiettivi Vite per osteosintesi prodotta durante il corso. delle aziende con tecnologia medicale,” spiega Lindström-Dupuy. “Ma a prescindere dal tipo di mercato, Sandvik Coromant è sempre in grado di organizzare programmi all’altezza della situazione.” Per ulteriori informazioni visitate www.coromant.sandvik.com/fr. Per ulteriori informazioni sui corsi disponibili in altri paesi, visitate i siti web relativi su www.coromant.sandvik.com ALL’IMTS, UN LUOGO DOVE INCONTRARE PERSONE “INGEGNOSE” SAMIR SOUDAH FIERE. Una fiera è un ottimo momento precisione in occasione dell’IMTS di per incontrare persone che lavorano nel Chicago. Subito dopo, gli smart hub nostro stesso settore, conoscere nuove saranno presenti in tutte le fiere a cui idee e discutere di sfide e opportunità. prenderà parte Sandvik Coromant. Proprio per questo, invece “Tutti potranno del solito stand espositivo, riconoscere gli smart hub Sandvik Coromant ha creato con facilità”, spiega Björn qualcosa chiamato “smart Roodzant, Direttore hub”, un luogo dove le marketing e comunicazione persone possono incontrarsi per Sandvik Coromant US. per discutere delle proprie “E se non siete sicuri, attività e di quelle altrui. cercate i camici gialli che Lo smart hub verrà identificano il personale lanciato negli USA il Sandvik Coromant.” Questa prossimo settembre, per la iniziativa fa parte del nuovo Björn Roodzant 4 METALWORKING WORLD programma “Your Success in E, secondo Roodzant, Focus”, che Sandvik Sandvik Coromant è, in Coromant ha lanciato nel questo senso, sulla strada 2008. giusta. Yvonne Strandberg, Senior “In ogni cosa che Manager del settore facciamo, l’attenzione è comunicazione e marketing ci focalizzata sul successo del spiega: “Sandvik Coromant cliente,” spiega. “Siamo non è solo un fornitore di un’azienda basata sulla utensili ed inserti. È anche un Yvonne Strandberg competenza e sulla partner e un ’problem solver’, conoscenza, e ci impegniamo capace di creare le migliori soluzioni in molto affinché quanto sappiamo sia reso sinergia con i propri clienti. Per noi il accessibile ai clienti e ai nostri partner. Il successo si misura in base al miglioranostro marchio è una promessa: quella di mento dei risultati dei nostri clienti”. aiutare il cliente ad avere successo.” ”La generazione automatica di tabulati ci permette di sapere quando riordinare i prodotti prima che il fattore tempo diventi cruciale.” DAVID WINTER, INGEGNERE INDUSTRIALE ALLA SULZER PUMPS SA MAGGIORI INFORMAZIONI SU SULZER PUMPS SA A PAGINA 12. CINQUE DOMANDE A: SAM SHAW, PRESIDENTE E AD DI NAIT R&S. Sandvik Coromant e il Northern Alberta Institute of Technology (NAIT) hanno creato una partnership con lo scopo di aprire un Sandvik Coromant Centre for Machinist Tecnology da 10 milioni di dollari. MWW parla di questa partnership con il Presidente e Amministratore Delegato del NAIT, Sam Shaw. 1. QUAL È LO SCOPO DI QUESTA PARTNERSHIP? “NAIT lavora con aziende leader del mercato come Sandvik Coromant per assicurarsi che i nostri studenti apprendano le migliori tecnologie, così da avere gli strumenti per potere, in futuro, fornire contributi validi nel settore e nella propria attività. TUOI PER SEMPRE – SILENT TOOLS R&S. In aprile, il Gruppo Sandvik ha annunciato l’acquisizione della società norvegese Teeness, leader del mercato nello sviluppo e produzione di utensili antivibranti con il marchio registrato Silent Tools. Gli utensili antivibranti aumentano la produttività di chi li usa e forniscono vantaggi tecnologici nella lavorazione di pezzi complessi. “Investiamo più del doppio della media del nostro settore.” MAGNUS EKBÄCK, VICE PRESIDENTE, RICERCA E SVILUPPO DI SANDVIK COROMANT. “Con questa acquisizione intendiamo sviluppare e rafforzare ulteriormente il mercato di questo tipo di prodotti, in particolar modo nei settori aerospaziale ed energetico, entrambi in forte crescita,” spiega Kenneth V Sundh, Presidente di Sandvik Coromant. L’acquisizione di Teeness offre opportunità per ulteriori investimenti nella ricerca, sviluppo prodotti e produzione di utensili antivibranti. Sandvik Coromant investirà ancora di più nel settore ricerca e sviluppo. Nel corso del 2008, l’azienda assumerà altre 40 persone, che andranno ad aggiungersi alle quasi 330 che già lavorano in quest’area. “Lo sviluppo del settore R&S non si ferma mai, e in esso investiamo più del doppio della media del nostro settore,” dice Magnus Ekbäck, Vice Presidente, Ricerca e Sviluppo di Sandvik Coromant. La domanda di utensili sempre più nuovi e con prestazioni migliori nel settore della produzione cresce ad una velocità spaventosa. Ciò appare evidente dalle richieste di utensili e portautensili Sandvik Coromant: una parte significativa delle vendite correnti è generata da prodotti di “età” inferiore ai 5 anni. 2. COSA SPERA DI OTTENERE NAIT DA TUTTO CIÒ? “Preferiamo considerare questa partnership come un rapporto di lavoro a lungo termine. Stiamo cercando di migliorare gli equipaggiamenti e gli utensili che gli studenti usano e di capire come possiamo collaborare con altre aziende con cui Sandvik Coromant lavora.” 3. PERCHÉ AVETE SCELTO SANDVIK COROMANT COME PARTNER? “Come produttore di utensili Sandvik Coromant è famosa in tutto il mondo. Come partner noi cerchiamo sempre aziende leader del mercato e Sandvik Coromant lo è.” 4. QUANDO SI ASPETTA NAIT DI VEDERE I PRIMI FRUTTI DI QUESTA PARTNERSHIP? Sam Shaw, Presidente e Amministratore Delegato di “Li abbiamo già visti grazie al NAIT, e Pernilla Eriksson, vice feedback positivo durante la formazione presidente comunicazione e del personale, agli ottimi commenti marketing, Sandvik Coromant, annunciano la partnership. degli studenti e alle reazioni positive degli altri operatori del settore.” 5. IN CHE MODO LA PARTNERSHIP SOSTERRÀ IL RUOLO DI NAIT NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE? “Il NAIT è già ora uno dei principali istituti politecnici del Canada, con più di 86.500 clienti l’anno ad Alberta e in 23 paesi del mondo. Per quanto riguarda la critica mancanza di personale SA qualificato in Canada e nel resto del mondo, la …i tem PEVATE CHE… dell’inv pi standard partnership ci permette di aumentare est di r l’accesso ai laureati con adeguata di macc imento quand itorno h in e utens o si parla quattro formazione. Inoltre, ampliamo le capacità di il a n n i. Sandvik i è pari a base del personale di oggi grazie alla può aiu Coroma t arvi a r formazione continua.” nt idu p eriodo d rr i ben 12 e questo mesi! METALWORKING WORLD 5 TECNOLOGIA DI ULF WIMAN E ELAINE McCLARENCE ALL’AVANGUARDIA NELLA LAVORAZIONE DEL TITANIO SFIDA: COME ESEGUIRE EFFICACEMENTE LA FRESATURA DI PROFILI 2D NELLE LEGHE DI TITANIO. SOLUZIONE: USANDO UNA SOLUZIONE DI UTENSILI SPECIFICI COME LA FRESA PER CONTORNATURA COROMILL 690. MENTRE CRESCE LA CLASSE media a livello mondiale, aumenta anche la domanda di viaggi aerei economici. Un numero sempre maggiore di persone, ad esempio, nei paesi BRIC - Brasile, Russia, India e Cina - sono alla costante ricerca di viaggi di lavoro o vacanza. Anche il traffico aereo relativo alle merci è in aumento. Nei prossimi 20 anni si prevede un aumento annuo del 5% nel traffico aereo passeggeri e del 6% in quello del trasporto merci. L’industria aerospaziale globale si trova ad affrontare la sfida che vede contrapposta la domanda in aumento di aeromobili e l’attuale, crescente preoccupazione legata all’ambiente. Ciò richiede la costruzione di aerei più leggeri per mantenere bassi i costi del carburante e le emissioni di gas nocivi. IL TITANIO È DA TEMPO uno dei materiali preferiti all’interno del settore aerospaziale, grazie al suo rapporto resistenza-peso di livello superiore. Ma le stesse caratteristiche che rendono il titanio il sogno di ogni progettista di aerei, diventano un incubo per la sua lavorazione. Oggi, però, con l’introduzione di CoroMill 690 di Sandvik Coromant, c’è un’apposita fresa per contornatura all’altezza di questo compito. La preferenza dell’industria aerospaziale per il titanio è probabile che cresca ancora più insistentemente. Nel velivolo tipo Boeing 787 Dreamliner, realizzato secondo lo stato dell’arte, l’impiego del titanio è più che raddoppiato rispetto ai precedenti aeromobili, ed in futuro circa il 15% del peso 6 METALWORKING WORLD di un velivolo sarà costituito da titanio. Ti-5553 è una nuova lega, con proprietà ancora superiori, che sta conquistando sempre più il favore dell’industria aerospaziale, rimpiazzando il vecchio “cavallo da lavoro” Ti6Al4V. Ti-5553 offre una resistenza superiore ed una elevata tenacità alla frattura, rendendola particolarmente adatta per quei particolari che devono sopportare una massiccia dose di sollecitazioni, come ad esempio i componenti strutturali ed i carrelli di atterraggio. LA SFIDA con il titanio in generale, e con Ti- 5553 in particolare (che è ancora più difficile CORORMILL 690 – CARATTERISTICHE •Sviluppata specificatamente per la lavorazione del titanio •Presenta un innovativo posizionamento dell’inserto che fornisce la resistenza alle forze di taglio assiali •La soluzione di inserti a quattro taglienti offre un’ottima combinazione di produttività ed economia •I vani di evacuazione truciolo ottimizzati riducono il rischio di intasamento per migliorare la sicurezza del processo ed aumentare i dati di taglio. •Il sistema di adduzione di refrigerante anche sulla parte frontale della fresa offre la migliore evacuazione truciolo sia nella fresatura di spianatura che di spallamenti. da lavorare), sta nel fatto che ogni operazione richiede un’attenta pianificazione e scelta degli utensili, basate su alcune regole generali, come ad esempio la riduzione della velocità di taglio, il mantenimento di elevati avanzamenti compatibili con una buona lavorazione, utilizzando liquido refrigerante, il mantenimento di un buon controllo truciolo, usando taglienti affilati e sostituendoli al primo segno di usura ed evitando l’arresto dell’avanzamento mentre utensile e pezzo sono a stretto contatto. Prendendo in considerazione tutte queste esigenze, Sandvik Coromant ha progettato una nuova fresa, CoroMill 690, studiata appositamente per la fresatura dei profili dei componenti di titanio ad alta produttività. Una delle principali caratteristiche di CoroMill 690 è il nuovo posizionamento piramidale dell’inserto, che la rende resistente alle forze di taglio radiali – un tallone di Achille di altri concetti di frese per contornatura attualmente sul mercato. Il risultato è un minor movimento dell’inserto, con conseguente migliore sicurezza del processo, maggiore velocità di avanzamento e durata del corpo fresa, impedendo la rottura dell’ultima fila di inserti. Questo nuovo design apporta all’operazione sia elevata produttività che grande economia. UN’ALTRA CARATTERISTICA di CoroMill 690 è costituita dai vani di evacuazione truciolo ottimizzati, che ne agevolano lo scorrimento e ne riducono l’intasamento, con conseguente miglioramento della sicurezza del processo ed aumento dei dati di taglio. A causa della resistenza al calore del titanio, la lubrorefrigerazione è di vitale importanza durante la lavorazione, al fine di non surriscaldare il tagliente e la parte frontale dell’utensile. CoroMill 690 è stata progettata con l’adduzione di refrigerante anche sulla parte frontale del corpo, in modo da fornire la migliore evacuazione truciolo nella fresatura di spianatura e di spallamenti retti, sia essa di cavità, tasche o cave dal pieno. Durante la lavorazione del titanio, i trucioli tendono ad incollarsi al tagliente con conseguente loro rimacinazione alla successiva rotazione della fresa e, spesso, la scheggiatura lungo il filo tagliente. Dotando ogni sede inserto di un proprio foro per il passaggio di refrigerante, CoroMill 690 elimina efficacemente questo problema, consentendo al tagliente di offrire prestazioni costanti. Un’altra soluzione intelligente è costituita dai fori filettati in ogni sede inserto, che nelle frese per contornatura sono tanti, per fornire un flusso di refrigerante ottimizzato. Tuttavia, l’adduzione di refrigerante in tutti i fori praticati lungo la fresa per contornatura richiede una pompa ad alto volume, con capacità di elevata pressione. Se si desidera, è disponibile l’opzione di ridurre il numero di fori in cui il refrigerante deve passare, consentendo il massimo flusso dove è più richiesto. Nel complesso, l’introduzione della nuova fresa CoroMill 690 consentirà ai produttori nel settore aerospaziale, di ottenere numerosi benefici, che si sommeranno ad un processo più sicuro, come pure, ad una più lunga e prevedibile durata utensile. Insieme ad una buona comprensione delle esigenze della lavorazione delle leghe di titanio, questa soluzione di utensili specifici supporterà la continua crescita dell’uso del titanio, soprattutto della lega Ti-5553, come un’importante classe di materiali per l’industria aerospaziale. • Resistente alle forze di taglio assiali • Quattro taglienti • Vani di evacuazione truciolo ottimizzati per ridurre l’intasamento • Corretta evacuazione truciolo • Refrigerante sulla parte frontale del corpo • Fori refrigerante in ogni sede inserto • Fori filettati per passaggio di refrigerante. CONCLUSIONE ❯❯ PER SAPERNE DI PIÙ: Contattate il vostro abituale specialista Sandvik Coromant. ESEMPIO CONCRETO: RISPARMI COMPROVATI NELLA LAVORAZIONE DI TI-5553 Per un componente strutturale realizzato in Ti5553, la sfida era quella di eseguire la fresatura di profili 2D. Questa lavorazione utilizzava CoroMill 690 - una fresa per contornatura con accoppiamento Coromant Capto (dimensione 8) - con un diametro di 84 mm e una lunghezza di 63 millimetri. Per questa operazione di taglio le condizioni erano una velocità di taglio di 22 m/min con COROMILL 690 – CARATTERISTICHE avanzamento di 0,13 mm/dente, una profondità di taglio radiale da 6 a 18 millimetri e una assiale da 20 a 40 millimetri. La qualità d’inserto scelta era GC1030. Questa soluzione ha permesso al produttore di aumentare del 50% il tempo di produzione per inserto. Allo stesso tempo, è stato possibile ridurre la rumorosità e le vibrazioni, grazie al design della fresa CoroMill 690. La domanda di voli aerei per passeggeri e per il trasporto di merci a basso costo è in crescita, con un incremento del traffico aereo, e questa tendenza dovrebbe proseguire. Al tempo stesso, anche la consapevolezza ambientale è in aumento, ponendo alle compagnie severe richieste per ridurre le emissioni inquinanti. L’uso del titanio, che permette la realizzazione di velivoli più leggeri, è aumentato considerevolmente. La nuova lega di Ti-5553, che offre anche caratteristiche migliori, è ancora più difficile da lavorare. Sandvik Coromant ha sviluppato un’apposita fresa, CoroMill 690, in grado di risolvere molti dei problemi connessi alla lavorazione di questo materiale. METALWORKING WORLD 7 MORTEN BRAKESTAD Per mantenere il controllo, l’azienda norvegese Frank Mohn Flatøy mantiene la produzione in loco. “Crediamo che spostando parte della produzione all’estero non riusciremmo a garantirlo,” spiega Richard Sulen, responsabile produzione. LA SQUADRA DI CASA Norvegia. L’azienda a conduzione familiare Frank Mohn ha bisogno di avere sempre il massimo controllo sui propri prodotti, ed è per questo che mantiene la produzione vicino a casa. Ora investe in nuove macchine e sviluppa nuovi metodi di lavorazione a pieno ritmo. Il motore del suo successo sono le soluzioni Sandvik Coromant. FIN DA QUANDO IL FONDATORE, Frank Mohn, aprì l’attività nel 1938, concentrare la produzione in Norvegia è sempre stata una delle principali strategie dell’azienda, che tuttavia non ha nulla contro le vendite su scala globale. Oggi, infatti, pompe & sistemi di sua produzione sono i preferiti dai clienti di tutto il mondo. “L’idea di spostarci non ci ha mai attirato particolarmente, neanche durante il grande esodo degli anni ‘90, quando molte realtà dell’Europa 8 METALWORKING WORLD Occidentale delocalizzarono parte del proprio apparato produttivo in Asia o Europa dell’Est,” spiega Richard Sulen, Responsabile Produzione della divisione gas e petrolio dell’azienda, Frank Mohn Flatøy. “Vogliamo che la produzione resti locale. E non per affetto o nostalgia. Mantenere il controllo totale della catena di produzione è un motivo altrettanto valido. Crediamo che spostando parte della produzione all’estero non riusciremmo a garantirlo.” La divisione Frank Mohn Flatøy è stata fondata nel 1969 come fornitore di diversi tipi di pompe & sistemi per i colossi dei settori petrolifero e del gas. Tra le altre cose è, ad esempio, leader mondiale nel settore pompe antincendio per navi FPSO (Floating Production, Storage and Offloading: piattaforme galleggianti che effettuano l’estrazione, stoccaggio e ridistribuzione di prodotti petroliferi e gasiferi) e impianti di estrazione petrolifera. “Forniamo sistemi completi, in cui il cliente deve solo premere un pulsante per far partire le pompe,” spiega Frode Hjelmeland, direttore vendite di Frank Mohn Flatøy. “Questo ci rende differenti da tutti gli altri costruttori di pompe, che vendono singole unità.” Uno dei principali prodotti dell’azienda è una pompa antincendio venduta ed utilizzata in diverse piattaforme petrolifere in tutto il mondo. Tale apparecchiatura è in grado di aspirare 3.600 metri cubi d’acqua all’ora, ad un’altezza di 150 metri, il che vuol dire sei barili o due vasche piene al secondo. Frank Mohn Flatøy si occupa di soluzioni complete, dalla pianificazione alla progettazione, produzione, fornitura e assistenza. “Queste pompe sono prodotti di tipo complesso, con pochi componenti standard,” spiega Sulen. “E, inoltre, il materiale usato – Super Duplex o Duplex – è anche difficile da lavorare. Tutto ciò vuol dire che la produzione è molto importante per noi e, semplicemente, non vogliamo che si allontani troppo.” Lo stabilimento di produzione conta circa 400 dipendenti e si trova vicino al fiordo, nella comunità di Flatøy, circa un’ora di viaggio a nord di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia. Da qui partono le navi che portano i prodotti MORTEN BRAKESTAD Frode Hjelmeland, direttore vendite di Frank Mohn Flatøy. dell’azienda in tutto il mondo attraverso il Mare del Nord. Per mantenere locale la produzione, Frank Mohn Flatøy ha dovuto puntare sull’innovazione. Tre anni fa l’azienda ha firmato un accordo di partnership produttiva con Sandvik Coromant e ha iniziato ad aggiornare e migliorare i macchinari di produzione. “Naturalmente avevamo già fatto investimenti nelle macchine in passato, ma il lavoro è Tre anni fa, gli investimenti della Frank Mohn Flatøy su nuove macchine sono aumentati considerevolmente. cominciato ad aumentare parecchio tre anni fa,” spiega Sulen. “Ci siamo concentrati sull’acquisto di macchine che fossero in grado di di completare, laddove possibile, la lavorazione dei componenti in una sola passata. Essendo complicati i materiali, le macchine per lavorarli devono essere robuste e stabili.” L’azienda ha acquistato quattro potenti macchine per tornitura e fresatura costruite da WFL, tutte equipaggiate con accoppiamenti ❯❯ METALWORKING WORLD 9 MORTEN BRAKESTAD Tra le altre cose, Frank Mohn Flatøy produce ralle per petroliere. Produrre un pezzo come quello qui raffigurato può richiedere anche 100 ore. Frank Mohn Flatøy è leader mondiale nel settore pompe antincendio per navi FPSO Floating Production, Storage and Offloading (v. immagine in basso). “Forniamo sistemi completi, in cui il cliente deve solo premere un pulsante per far partire le pompe.” FRODE HJELMELAND, DIRETTORE VENDITE DI FRANK MOHN FLATØY. ❯❯ Coromant Capto per aumentare stabilità e flessibilità. Inoltre, le macchine sono dotate di barre antivibranti Silent Tools con utensili speciali per gestire lavorazioni particolarmente difficili. “Queste barre, lunghe fino a due metri ciascuna, eseguono operazioni complesse all’interno della profondità dei componenti, dove la stabilità è assolutamente fondamentale,” dice Sulen. Le restanti macchine acquistate comprendono le macchine per fresatura Mazak, le macchine multifunzione giapponesi Okuma per piccoli componenti e il centro di fresatura e tornitura Dørries Scharmann. “Il costo degli utensili rappresenta circa il 10% dell’investimento totale,” spiega Sulen. “Abbiamo spiegato a Sandvik Coromant come intendevamo utilizzare le macchine, e deciso insieme quali sarebbero stati gli utensili migliori. I tempi di produzione sono così lunghi – fino a 200 ore per finire un componente – che anche il tempo necessario per cambiare utensile, oltre ai tempi di lavorazione, è importante per noi,” spiega Sulen. La partnership con Sandvik Coromant ha permesso a Frank Mohn Flatøy di provare un modo nuovo per produrre componenti, il sistema di lubrorefrigerazione ad alta pressione “Jet Una pompa galleggiante recupera il petrolio disperso in mare dalla petroliera Prestige al largo della costa atlantica della Spagna, nel novembre 2002. 10 METALWORKING WORLD JOHAN ANDERSSON MORTEN BRAKESTAD I prodotti Frank Mohn AS vengono commercializzati con il nome commerciale Framo. L’azienda conta 1.650 dipendenti (2007) e un fatturato di 4.200 milioni di corone norvegesi (oltre 543 milioni di Euro) (2006). L’azienda, a proprietà e conduzione familiare, situata a Bergen, costa occidentale della Norvegia, è stata fondata da Frank Mohn nel 1938. Oggi l’azienda è diretta da suo figlio Trond Mohn. Frank Mohn è un fornitore mondiale di pompe sommerse per petroliere e piattaforme offshore. I suoi prodotti vengono costruiti da diverse società controllate: • Frank Mohn Fusa. La divisione marittima della società, nonché la più grande delle divisioni con circa 500 dipendenti. I suoi prodotti includono pompe di carico, portatili e antiinclinazione • Frank Mohn Flatøy. La divisione petrolio & gas dell’azienda, con circa 400 dipendenti. • Framo Engineering. Gestita in collaborazione con Schlumberger, colosso mondiale dei servizi per il settore petrolifero, ha circa 300 dipendenti. Sviluppa e fornisce componenti chiave e soluzioni a sistema completo per il settore petrolifero. • Frank Mohn Services. Questa divisione ha 200 dipendenti, si occupa di manutenzione e riparazione pompe. • Frank Mohn Piping. La più nuova del Gruppo Frank Mohn, costruisce tubature per i sistemi Framo e ha circa 100 dipendenti. FRANK MOHN FLATØY FRANK MOHN AS Break” (vedi a lato), su macchine dell’azienda tedesca DS Technology. “Volevamo verificare la possibilità di ridurre i tempi di produzione usando la refrigerazione ad alta pressione direttamente nella zona di taglio,” spiega Sulen. “Insieme a Sandvik Coromant e DS Technology abbiamo trovato una soluzione. I risultati, finora, sono all’altezza delle nostre aspettative. Per alcuni componenti che in genere richiedono tra 30 e 50 ore siamo riusciti a ridurre il lead time del 30%” (vedere riquadro a lato). Sulen sostiene che la chiave per mantenere la competitività anche nel futuro è continuare a provare nuovi metodi che riducano i tempi di produzione e migliorino la qualità del prodotto finale. “La nostra collaborazione con Sandvik Coromant ci permette di fare proprio questo,” spiega. “Oggi impieghiamo molto meno tempo per capire quale utensile usare e, quindi, ci possiamo concentrare di più sulla produzione vera e propria. Allo stesso tempo, partecipiamo allo sviluppo di nuovi metodi, sia quando siamo noi ad avere nuove idee su come migliorare le diverse fasi della produzione che quando è Sandvik Coromant a voler collaudare un nuovo utensile che ritiene adatto a noi.” I sistemi completi di pompaggio vengono ultimati nello stabilimento fuori Bergen, Norvegia. L’operatore macchina Steinar Soltveit effettua un’operazione di tornitura su un rotore, processo il cui completamento richiede da 40 a 50 ore. ALLEANZA AD ALTA PRESSIONE L’azienda norvegese Frank Mohn Flatøy lavora con alcuni dei materiali più difficili per quanto riguarda le lavorazioni di taglio, Inconel e Super Duplex. “Lo sviluppo di Jet Break [sistema di lubrorefrigerazione delle zone di taglio mediante spruzzatura di acqua ad alta pressione] è un esempio di quanto sia importante la collaborazione a stretto contatto tra le nostre aziende,” dice Geir Borge, account manager di Sandvik Coromant per Frank Mohn Flatøy. Come richiede la partnership, Borge è presente presso gli impianti di produzione dell’azienda, appena fuori Bergen, più o meno ogni settimana. Nel corso degli anni Sandvik Coromant ha testato molti nuovi utensili, con lo scopo di migliorare la produttività dell’azienda in diversi modi. Ad esempio, sviluppando una soluzione per facilitare il recupero del petrolio versato in mare in caso di rovesciamento di petroliere. Un’attrezzatura telecomandata, provvista di un dispositivo di foratura/bloccaggio si fissa allo scafo e allo stesso tempo effettua la perforazione. “Prima d’ora i sommozzatori dovevano immergersi, forare lo scafo e successivamente fissare la pompa,” spiega Richard Sulen, responsabile produzione di Frank Mohn Flatøy, la divisione petrolio e gas dell’azienda.“Questa attrezzatura è solo una piccola parte della nostra mastodontica produzione ma fa una grossa differenza per chi lavora nel settore. Le nostre pompe hanno svolto operazioni di questo tipo nella Manica e al largo delle coste della Corea.” Un altro esempio dei frutti della collaborazione è lo sviluppo del sistema di refrigerazione a pressione ultra-elevata Jet Break, che ha aumentato la produttività fino al 30% per alcuni componenti. “Fu un’iniziativa di Frank Mohn Flatøy,” racconta Borge. “Videro il potenziale dell’idea e, insieme a DS Technology, svilupparono una soluzione altamente efficace.” La soluzione prevede l’adduzione a spruzzo di acqua a pressione estremamente elevata (700 Bar) sulla zona di taglio. Generalmente i getti d’acqua hanno, nelle lavorazioni di tutti i giorni, una pressione variabile tra 20 e 40 bar. “Si tratta di una soluzione veramente ingegnosa, ma affinché possa funzionare anche per altri che non siano Frank Mohn Flatøy, i costruttori delle macchine devono trovare soluzioni sufficientemente stabili,” spiega Borge. “Oggi è in grado di funzionare perché abbiamo creato la soluzione giusta.” Questa attrezzatura si fissa allo scafo e allo stesso tempo effettua la foratura. METALWORKING WORLD 11 GETTY IMAGES SULZER: AFFARI IN “POMPA” MAGNA! Sudafrica. Quando i problemi di utensili e di attrezzamenti cominciarono ad accumularsi in uno degli stabilimenti di Sulzer Pumps SA, l’azienda diede vita ad una partnership con Sandvik Coromant ed ottenne soluzioni in termini di nuovi metodi, nuovi utensili e risparmi sui costi. funzionano senza grossi problemi, Sulzer Pumps in Sudafrica stava cercando di trovare una soluzione alle difficoltà che si verificavano occasionalmente nel processo di produzione dell’impianto di Johannesburg. Tuttavia, fu solo quando un rappresentante Sandvik Coromant, con grande spirito di osservazione, si accorse, esaminando i precedenti ordini dell’azienda, che c’era qualcosa che non andava, che fu possibile mettere in atto le misure necessarie per assicurarsi che l’officina lavorasse in modo ottimale, massimizzando il risparmio. Sulzer Pumps (South Africa) (Pty) Ltd fu fondata nel 1922 e da oltre 85 anni si occupa della progettazione e sviluppo di pompe e sistemi di pompaggio in Sudafrica. Società controllata della svizzera Sulzer Pumps Ltd, Sulzer Pumps SA è gradualmente cresciuta fino a divenire leader nazionale del settore della progettazione e costruzione di pompe e i suoi prodotti sono apprezzati a livello internazionale per il loro livello di eccellenza tecnologica. E’ stata Sulzer Hydromining (South Africa) (Pty) Ltd, divisione di Sulzer (South Africa) Holdings (Pty) Ltd, a sviluppare la prima perforatrice ad acqua (“turbo drill”) e, più recentemente, una perforatrice di “Nuova Generazione” e una perforatrice pneumatica ad acqua (ADD). “Siamo specializzati nella costruzione di pompe rotative standard e personalizzate, ci 12 METALWORKING WORLD affidiamo a tecnologia consolidata e omologata ISO 9001,” spiega Chris Schmidt, Industrial Engineering Manager di Sulzer Pumps SA. “Molti apprezzano, in particolare, la nostra abilità di produrre e fornire grandi pompe verticali a colonna, generalmente utilizzate per il raffreddamento dell’acqua nelle centrali elettriche, il trasporto dell’acqua e i sistemi di controllo delle piene.” L’impianto di collaudo pompe di Sulzer ad JULIAN COLE COME ACCADE di frequente con gli impianti che David Winter, ingegnere industriale di Sulzer Pumps, SA, riceve report informativi cartacei in merito agli inserti ridondanti. Elandsfontein, vicino Johannesburg, è il più grande impianto del genere in tutto l’emisfero meridionale. Qui le pompe nuove e rigenerate vengono collaudate in modo sistematico per verificare e convalidare le loro prestazioni e l’efficienza di funzionamento. Sulzer ha rapporti commerciali con Sandvik Coromant da più di 30 anni (“da quando Sulzer ha iniziato ad usare inserti in metallo duro,” precisa Schmidt), e le due società sono cresciute insieme nel mercato sudafricano. COME OGNI ALTRO impianto di produzione, anche quello di Sulzer nel corso degli anni ha subito modifiche necessarie per introdurre nuovi metodi di lavorazione e nuovi equipaggiamenti, oltre che per adattarsi ai mercati in continua evoluzione. Anche Sulzer ha talvolta riscontrato problemi nel processo di produzione, essenzialmente spreco di materiale e lavorazioni inefficienti dovute ad utensili ormai obsoleti. “Ci contattò un rappresentante Sandvik Coromant che, esaminando i nostri ordini, aveva capito che c’era qualcosa che non andava nel nostro equipaggiamento,” spiega Schmidt. “Propose di fare effettuare una revisione dei nostri processi di lavorazione dalla sua azienda, che ci avrebbe poi offerto una soluzione.” Poiché Sandvik Coromant è il fornitore principale di utensili con inserti di metallo duro per Sulzer, le due aziende erano in comunicazione già da tempo. Chris Smuts, responsabile sistemi ❯❯ La struttura di collaudo di Sulzer Pump ha sede poco fuori Johannesburg, la più grande città del Sudafrica, con una popolazione di quasi quattro milioni di persone. INFORMAZIONI SU SULZER PUMPS SA Sulzer Pumps SA (Pty) Ltd opera in Sudafrica nel settore delle pompe da più di 85 anni. La sede centrale, con gli impianti di produzione, si trova ad Elandsfontein e le filiali si trovano a Durban, Città del Capo, Welkom e Nelspruit, oltre che a Chingola, in Zambia. I suoi settori di competenza comprendono petrolio, gas, trattamento idrocarburi, carta e pasta di cellulosa, produzione di energia, acqua e acque reflue, settore alimentare, metalli e fertilizzanti. Le pompe Sulzer sono progettate e costruite in Sudafrica, permettendo di creare e conservare posti di lavoro a livello locale/ nazionale. Un quarto dell’azienda è stato venduto a Sakhumnotho Pumps (Pty) Ltd, partner di Sulzer del progetto “Black Empowerment” , assicurando così il rispetto delle linee guida del programma Black Economic Empowerment (BEE, per favorire l’occupazione della popolazione di colore): Sulzer attualmente impiega 360 persone nelle sue attività in Sudafrica, con un giro d’affari di oltre 300 milioni di rand (23 milioni di Euro). Tra le controllate di Sulzer Holdings ci sono Sulzer Pumps (South Africa) (Pty) Ltd, Sulzer Hydromining (South Africa) (Pty) Ltd, Sulzer Development (Pty) Ltd, Sulzer Properties (South Africa) (Pty) Ltd e Sulzer Pumps (Zambia) Ltd. Le pompe Sulzer sono progettate e costruite in Sudafrica. METALWORKING WORLD 13 ❯❯ di attrezzamento di Sandvik Coromant, contattò Schmidt per informarlo del Programma per il Miglioramento della Produttività Sandvik Coromant, che prevede un esame attento dei processi di lavorazione del cliente e la formulazione di proposte atte a risolvere problemi quali colli di bottiglia, problemi di attrezzamenti e scarti. “Lavorammo gomito a gomito con i tecnici Sandvik Coromant,” racconta Schmidt. “Ciò che ci impressionò in modo particolare fu il fatto che anche dopo l’individuazione del problema e la proposta di soluzione, non eravamo obbligati in alcun modo ad acquistare il prodotto.” LO STAFF DI ingegneria industriale di Sandvik Coromant e Sulzer discusse i problemi tecnici più attuali e il risultato fu l’installazione di una gamma di nuove soluzioni di attrezzamento che generarono miglioramenti sostanziali nella gestione dei tempi di lavorazione. Tutte queste prove ed esercitazioni sono state eseguite secondo il principio “provare prima di comprare”. Le due società hanno firmato un accordo di partnership produttiva nel gennaio 2008, e da questo accordo Sulzer ha già ottenuto vantaggi significativi. Oltre ai report tecnici e alle soluzioni, Sandvik Coromant ha offerto formazione gratuita agli operatori del reparto officina di Sulzer. “Ora il nostro personale sa esattamente quali sono gli utensili ed i metodi da scegliere ed applicare correttamente per lavorare i materiali,” spiega Schmidt. “In passato abbiamo sprecato tempo e 14 METALWORKING WORLD denaro usando, per alcune operazioni, inserti che erano stati progettati per altre lavorazioni.” Aumentando la competenza degli operatori nella scelta dell’utensile più adatto sono stati ridotti in modo significativo anche gli sprechi. Tale miglioramento delle capacità di base non ha semplicemente migliorato la produttività in alcuni settori essenziali di Sulzer ma anche aumentato notevolmente la fiducia e la sicurezza del personale. Finora Sandvik Coromant ha formato tre gruppi di tecnici e presto verrà avviata una quarta sessione di training. Sandvik Coromant ha inoltre accettato di occuparsi della formazione di 15 apprendisti Sulzer per quanto riguarda montaggio e tornitura (nonché i relativi macchinari). Il vantaggio, spiega Schmidt, è che quando questi apprendisti diverranno operai qualificati, avranno già la completa padronanza dei prodotti utilizzati nei reparti di produzione Sulzer. “I nostri settori principali di lavoro sono quello minerario, petrolchimico e del trasporto idrico,” spiega Schmidt. “Tutti i materiali vengono sottoposti all’analisi a matrice incrociata: ghisa grigia nodulare, acciaio al carbonio, acciaio legati al cromo, acciaio inossidabile e materiali esotici quali acciaio inossidabile Duplex, maggiormente resistente alla corrosione, e anche i materiali non ferrosi PB1, PB2, LG4 e LG2. “Ecco perché è fondamentale utilizzare gli inserti giusti nelle lavorazioni,” ci spiega, “e anche perché al nostro personale serve formazione specifica sulle soluzioni offerte da Sandvik Coromant.” DAVID WINTER, ingegnere industriale Sulzer, spiega: “Quando la denominazione/codifica delle diverse qualità d’inserto per fresatura cambia si può verificare della confusione. Sandvik Coromant ci permette di ottenere formazione specifica sulle diverse qualità d’inserto e ci ha inoltre permesso di inserire tale formazione nei relativi programmi per gli apprendisti. “Inoltre stiamo provvedendo ad introdurre ed applicare la soluzione AutoTAS [di Sandvik Coromant], che ci fornisce rapporti stampati sull’utilizzo di ogni inserto e ci dice quali degli inserti che abbiamo in stock sono ridondanti,” spiega. “Sulzer considera senza ombra di dubbio questo servizio come un vantaggio essenziale.” AutoTAS è un sistema di gestione e razionalizzazione degli utensili che permette di ridurre i costi di gestione e mantenimento delle scorte, avere piena disponbilità di tutti gli utensili utilizzati al momento dell’applicazione, utilizzare sistemi di reporting per permettere a Sulzer di stabilire il tipo di macchina, l’utilizzo effettivo e il centro di costo a cui i relativi costi verranno applicati. “La generazione automatica di tabulati ci permette di sapere quando riordinare i prodotti prima che il fattore tempo diventi cruciale,” spiega Winter. AutoTAS rappresenta una parte del processo di riduzione dei costi che ha avuto inizio dalla proposta di Sandvik Coromant. UN ASPETTO ESSENZIALE della partnership per Sandvik Coromant è il supporto dei suoi prodotti e servizi da parte dei partecipanti al suo JULIAN COLE Il personale della Sulzer Pumps, Sudafrica. Da sinistra a destra: Tony De Carvalho, operatore macchina utensile/operaio specializzato; Frenchie Ragot, caporeparto officina macchinari pesanti; Sonny Boy Mokoena, operatore macchina utensile/operaio specializzato; Chris Schmidt, direttore reparto ingegneria industriale; Colin Isaacs, operatore centro di tornitura/operaio specializzato; Chris Smuts, Rappresentante Sandvik Coromant, David Winter; ingegnere industriale, addetto studio dei tempi e dei metodi. Moshe’ Masiteng, addetto al pre-setting dell’attrezzamento macchine CNC. JULIAN COLE Sulzer ha rapporti commerciali con Sandvik Coromant da più di 30 anni. JULIAN COLE DIANNE BAYLEY Chris Schmidt, Responsabile Reparto Ingegneria Industriale. Sulzer Pumps SA (Pty) Ltd lavora in Sudafrica nel settore progettazione e sviluppo di pompe da oltre 85 anni. JULIAN COLE Programma per il Miglioramento della Produttività. Nel caso di Sulzer Pumps SA, tale sostegno è stato entusiastico. La gamma di pompe HPH di Sulzer è appositamente progettata per applicazioni di eduzione nelle miniere, che rappresentano una frazione importante delle operazioni di Sulzer in Sudafrica. La loro solida struttura è stata appositamente pensata per sopravvivere negli ambienti fortemente abrasivi in cui si trovano a funzionare. L’uso estensivo di parti soggette ad usura intercambiabili assicura che le pompe possano essere rigenerate e riportate ad una condizione di “come nuovo” senza dover sostituire un gran numero di componenti fondamentali. Sia Schmidt che Smuts concordano che durante lo scorso anno, grazie ai problemi risolti collettivamente, i tempi ciclo e di setup delle macchine sono stati ridotti significativamente. Utilizzando utensili di nuova generazione suggeriti da Sandvik Coromant, i tempi di lavorazione relativi ad una sola operazione sono stati ridotti del 47%. “È una partnership veramente notevole,” dice Schmidt. “Se non avessimo avuto un rapporto di collaborazione di così lungo corso con Sandvik Coromant la loro proposta ci avrebbe lasciato a bocca aperta. All’inizio sembrava che Sandvik Coromant investisse una grande quantità di risorse, a cui però non corrispondeva alcun esborso o investimento monetario da parte di Sulzer. “Dopo avere visto cosa effettivamente Sandvik Coromant forniva – non solo in termini di supporto continuo, aggiornamenti e iniziative, ma anche di vero risparmio di tempo e denaro – devo dire di essere veramente impressionato.” MENTE APERTA E NUOVE IDEE PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ Sulzer Pumps SA ha compiuto uno sforzo cosciente e ragionato per incrementare le vendite nella gamma di pompe standard pompe HPH e HPL, capitalizzando sulle vendite nel mercato globale. La società guarda attentamente al processo di lavorazione e ha adottato un approccio “AHEAD/ LEAN” al fine di aumentare la competitività. Dopo aver intrapreso il suo cammino nel processo AHEAD/LEAN, Sulzer ha scoperto alcune aree che contribuivano ad abbassare la produttività nel comparto delle pompe standard, e che gli attrezzamenti erano appunto una di queste cause. L’attività principale di Sulzer è la produzione di pompe. Nell’ambito delle ricerche tese ad ottimizzare i propri processi di produzione, Sulzer ha stipulato un accordo di collaborazione con Sandvik Coromant, azienda leader nel settore degli attrezzamenti per la lavorazione dei metalli, che ha individuato una nuova generazione di utensili che fosse in grado di potenziare i metodi di lavorazione di Sulzer e permettesse l’asportazione di un maggiore quantitativo di materiale rispetto agli utensili in uso. Dopo ripetute e serrate consultazioni con Sandvik Coromant, Sulzer SA ha deciso di utilizzare i portautensili Coromant Capto per ridurre le vibrazioni. Un altro significativo miglioramento ottenuto da Sulzer SA riguarda la filettatura mediante fresatura. In precedenza erano necessari 50 minuti per la preparazione e circa 15 minuti per l’esecuzione di un foro filettato usando i vecchi utensili. Sandvik Coromant ha progettato e introdotto un utensile di nuova generazione, che rende la lavorazione più rigida e costante, riducendo il tempo impiegato a circa cinque minuti per foro, annullando completamente il tempo di set-up. Tra gli altri utensili introdotti abbiamo Duobore da 70 millimetri di diametro e la punta U da 58 millimetri di diametro. Il maggiore successo, secondo gli ingegneri industriali Sulzer SA, lo ha riportato la punta ad enucleare di 85 millimetri, che ha ridotto il tempo da 7,5 minuti a 45 secondi per foro. I NUMERI DEL RISPARMIO • Fresatura di filettatura, tempo risparmiato per ciascun pezzo: 82% • Barenatura, utensile di 70 millimetri di diametro, tempo risparmiato per ciascun pezzo: 76% • Punta ad enucleare, 85 millimetri di diametro, tempo risparmiato per ciascun pezzo: 600% • Risparmio totale per ciascun pezzo prodotto, relativo alla corpo della pompa HPH 58-25 ivi compresi tutti i cambiamenti negli attrezzamenti e nei metodi di lavorazione: 41%. METALWORKING WORLD 15 TECNOLOGIA DI CHRISTER RICHT ”GREEN LIGHT” PER LA TORNITURA LEGGERA SFIDA: COME RIDURRESTE IL NUMERO DI INTERRUZIONI NELLA TORNITURA CON TAGLIENTI AFFILATI? SOLUZIONE: SFRUTTANDO GLI SVILUPPI CHE HANNO PRODOTTO LE INNOVATIVE QUALITA’ D’INSERTO RIVESTITE. I RECENTI SVILUPPI nella tecnologia degli inserti hanno determinato soluzioni uniche per le operazioni di tornitura effettuate con taglienti affilati e di lunga durata, come è spesso il caso della finitura con bassi dati di taglio e componenti di dimensioni molto piccole. Nell’esecuzione della tornitura leggera, i taglienti devono essere più affilati e più tenaci che mai, poiché le macchine sono più leggere, più piccole e assorbono meno potenza. A ciò va aggiunto il fatto che i componenti ed i setup sempre più instabili richiedono forze di taglio più basse. Infine, alcuni materiali possono essere lavorati in modo soddisfacente soltanto con inserti caratterizzati da taglienti affilati e positivi. Al tempo stesso, richieste competitive esigono macchine che funzionino senza interruzioni e più a lungo, spesso per l’intera durata di un turno. Per Sandvik Coromant questo si chiama ”green-light production”. IN PASSATO, la realizzazione di un tagliente particolarmente affilato era dominata dall’avere inserti non rivestiti e, negli anni più recenti, da inserti rivestiti con uno strato sottile. Il processo PVD (Physical Vapour Deposition, Deposizione Fisica mediante Vapore), inizialmente usato su utensili integrali di acciaio superrapido e di metallo duro più piccoli, si è evoluto al punto da essere oggi utilizzato largamente anche sugli inserti a fissaggio meccanico, in particolare quelli con taglienti affilati. 16 METALWORKING WORLD Le qualità d’inserto rivestite attraverso il processo PVD sono vantaggiose per i taglienti affilati grazie alla robustezza del filo che offrono. I rivestimenti con PVD possono essere applicati soltanto nella misura di pochi micron su un substrato adeguatamente duro, per contribuire a mantenere l’integrità del filo tagliente. Il processo CVD (Chemical Vapour Deposition, Deposizione Chimica mediante Vapore) coinvolge temperature molto più alte ed è stato limitato al conferi- TEMPI DI TAGLIO PIÙ BREVI GC1515 è una qualità rivestita CVD per inserti affilati. E’ stata sviluppata principalmente per la tornitura leggera di acciaio, ma è anche usata come qualità complementare per l’acciaio inossidabile. Una considerazione per la realizzazione di questo inserto rivestito, simile a quello ottenuto mediante PVD, con uno strato sottile depositato attraverso il processo CVD, è stata la riduzione della barriera termica. I tagli in quest’area sono relativamente brevi, per cui il tempo non è sufficiente a generare eccessive temperature. Tuttavia, in questa qualità è stata inclusa la caratteristica capacità del CVD, vale a dire la più alta resistenza all’usura per abrasione e a quella chimica. Questa caratteristica si rivela particolarmente vantaggiosa per i tagli più lineari e dove la maggiore resistenza all’usura può consentire di ottenere tempi di taglio più brevi. mento di un numero di strati di rivestimento parecchie volte superiore a quello degli inserti rivestiti PVD, con conseguente filo tagliente ”spuntato”, inadatto per la tornitura leggera. Tuttavia, gli inserti rivestiti CVD presentano altri vantaggi, come la loro elevata resistenza all’usura per abrasione, barriera termica e resistenza all’usura chimica, in combinazione con una buona macrotenacità dell’inserto. I recenti sviluppi nella tecnologia degli inserti hanno cambiato l’ordine convenzionale delle qualità rivestite CVD e PVD e reso disponibile un tagliente per la tornitura leggera. I COLLI DI BOTTIGLIA nelle aree di lavorazio- ne, che includono la tornitura leggera, sono spesso generati dalle interruzioni eccessive della macchina per la sostituzione dell’utensile, generalmente a causa del filo tagliente dell’inserto che non rimane integro. Finora, la soluzione è stata rappresentata da una qualità di metallo duro universale, in grado di fornire un soddisfacente compromesso fra resistenza all’usura e tenacità, per coprire un vasto campo. Tuttavia, un utensile versatile è sempre un compromesso per quanto riguarda le prestazioni. Oggi, vengono sviluppate qualità più specifiche e più ottimizzate, che meglio si adattano alle applicazioni ed ai pezzi da lavorare; inoltre, è stata realizzata anche un’esclusiva qualità CVD, che combina la resistenza all’usura degli inserti- In tornitura, lo stato del filo tagliente di un inserto multitagliente determina la finitura superficiale e la precisione del componente che viene lavorato. Più il tagliente è affilato, più difficile sarà mantenere integro il suo filo tagliente per tutta la sua lunga durata. Il bilancio familiare di resistenza all’usura e tenacità stabilisce fondamentalmente come può rimanere affilato un tagliente e lavorare ancora in modo soddisfacente nelle diverse applicazioni. CVD con la tenacità dei taglienti affilati degli inserti PVD - uno sviluppo che rappresenta uno dei più significativi traguardi odierni nelle prestazioni della tornitura leggera. UN ALTRO IMPORTANTE passo avanti è costituto dallo sviluppo di qualità PVD ancora più tenaci. Finora è stata usata una sola qualità PVD universale per coprire un vasto campo di operazioni e materiali. Tuttavia, le nuove esigenze nella produzione non possono essere soddisfatte da una sola qualità versatile. Gli inserti superaffilati, che hanno un raggio di punta quasi inesistente, oggi sono in grado di fornire taglienti perfettamente ottimizzati, che garantiscono un buon controllo truciolo, una maggiore precisione e minime forze di taglio alle più piccole profondità di taglio e ai più bassi avanzamenti. ❯❯ PER SAPERNE DI PIÙ: Contattate il vostro abituale specialista Sandvik Coromant. I RIVESTIMENTI CHE FANNO LA DIFFERENZA Il substrato di metallo duro a grana fine delle nuove qualità rivestite PVD fornisce la resistenza all’usura e la tenacità necessarie a mantenere un filo tagliente molto affilato per un lungo tempo di produzione. GC1125 è particolarmente vantaggiosa per i materiali con tendenza all’incollamento, come gli acciai inossidabili, contribuendo ad una resistenza contro la formazione del tagliente di riporto. Tradizionalmente, i rivestimenti CVD hanno uno spessore superiore a 10 micron. I nuovi progressi nella tecnologia degli inserti hanno fatto sì che il rivestimento della GC1515 fosse sottile, compreso tra i 3 ed i 4 micron, in modo da ridurre, di conseguenza, i valori nell’arrotondamento del tagliente, consentendo taglienti più affilati per una buona azione di taglio e soddisfacente controllo truciolo a piccole profondità di passata. UNA QUALITÀ PIÙ TENACE GC1125 è una qualità d’inserto di nuova generazione rivestita mediante PVD, che sostituisce tutte le precedenti qualità universali. Il suo principale campo di applicazione è stato limitato a quello della tornitura leggera su acciaio inossidabile, ma con grandi opportunità di ottimizzazione complementari per acciaio e superleghe. Fa parte di una crescente gamma di nuove e più specifiche qualità rivestite PVD per tornitura, che viene sviluppata oggi. Il vantaggio di questa qualità, rispetto alle altre, è che offre un livello più alto di tenacità per i taglienti positivi ancora più affilati. CONCLUSIONE Con la nuova generazione di qualità d’inserto l’obiettivo è di consentire ciò che Sandvik Coromant definisce “greenlight production” tra le interruzioni pianificate. Le qualità Sandvik Coromant, rivestite PVD e CVD, recentemente sviluppate, sono complementari l’una con l’altra nell’area della tornitura leggera. Questo significa che focalizzandosi su una determinata peculiarità dell’utensile, oggi è possibile sortire gli effetti di lavorazione desiderati con appena un numero esiguo di qualità e geometrie d’inserto ed il corretto metodo di applicazione, ottenendo una produzione indisturbata, una durata tagliente lunga e prevedibile, una qualità costantemente elevata, minimi scarti e tempi ciclo più brevi. METALWORKING WORLD 17 “E’ come gareggiare in pista.” LARRY WOLYNIEC, DIRETTORE DELLO STABILIMENTO JERNBERG USA. Nella sua corsa verso il successo, Jernberg, azienda costruttrice di componenti automobilistici tier 1 del Midwest degli USA, si è trovata di fronte a più di un intoppo. In questo articolo MWW racconta di come l’azienda sia riuscita a superarli per arrivare ad una produzione da record e perché ha deciso di rimanere negli USA. PER CAPIRE COSA rende unica Jernberg, è necessario capire cosa spinge e motiva il direttore dello stabilimento Larry Wolyniec. Prima di entrare in Jernberg nel 2000 aveva sviluppato e gestito la propria attività, nel settore componentistica per auto, per 18 anni. Oggi, quando non dirige il reparto lavorazioni meccaniche di Jernberg, Wolyniec lavora come vice-capo dei tecnici di un team di dragster classe “Top Fuel”, e si prende cura di macchine da 8.000 cavalli in grado di attraversare un rettilineo di circa 400 m in 4,5 spericolatissimi secondi, superando la velocità di 320 miglia l’ora. Il motore di un dragster dura solo per una corsa, dopo di che viene ricostruito completamente, partendo dal blocco, per riutilizzarlo nella corsa successiva. Il tutto in circa 40 minuti. Se Wolyniec non è alla pista dei kart, vuol dire che quasi certamente lo troverete all’autodromo locale, mentre spinge il suo kart con marce fino a velocità a tre cifre. Se non è neanche lì, lo troverete nel suo garage, a lavorare sulla sua Chevrolet Camaro del 1968. Ha le corse nel sangue. “Molte delle nostre idee e della tecnologia sono state impiegate in quello che vedete oggi,” spiega. “Sostituzioni rapide, lavoro ben organizzato e molto standardizzato. Tutte queste cose le ho apprese e metabolizzate lavorando nel settore delle corse e le ho trasportate anche in quest’altra attività. Siamo alla continua ricerca di un modo per produrre più pezzi con lo stesso processo e ridurre i costi di attrezzamento per un processo specifico. In un certo senso, è come gareggiare in pista.” L’impianto di lavorazione di Jernberg si trova MARTIN ADLOFSSON MARTIN ADLOFSSON IN POLE POSITION a circa 25 miglia a sudovest di Chicago, Illinois, nel cuore del Midwest. L’impianto, dalla superficie di oltre 10.200 mq è stato costruito nel 2003 ed è conforme alle più recenti norme ambientali. Il reparto produzione è immacolato: ogni carrello utensili e contenitore per pezzi lavorati viene instradato e spinto fino al proprio posto seguendo un percorso di linee tracciate sul pavimento e tutte le macchine sono lucide come specchi. Il reparto utilizza 11 diverse linee di produzione, che producono circa 20.000 pezzi al giorno, principalmente trasmissioni e componenti collegati. L’azienda ha appena raggiunto il suo record di volume di produzione mensile con circa mezzo milione di componenti spediti a clienti come GM, Ford, NSK e Timken. L’impennata produttiva e il record non sono certo stati ottenuti senza difficoltà. In un paio di casi Jernberg ha unito le forze con gli ingegneri Sandvik Coromant per riuscire a raggiungere i traguardi produttivi di oggi. I PRIMI RAPPORTI con Sandvik Coromant risalgono alla fine degli anni ‘90, quando Jernberg stava acquistando gli attrezzamenti necessari per una nuova serie di pezzi. Per questi ❯❯ Larry Wolyniec, direttore dello stabilimento Jernberg METALWORKING WORLD 19 Gabriela Lara lavora nel reparto presetting di Jernberg JERNBERG, LA STORIA Quando Jernberg aprì la prima officina nel 1937, fu la prima azienda indipendente del Nord America ad occuparsi di fucinati. Ma, nonostante abbia vinto, negli anni Novanta, il premio di General Motors per il miglior fornitore dell’anno, l’azienda ha dovuto fronteggiare problemi di natura economica, dovuti all’aumento del prezzo dell’acciaio ed alla contrazione del mercato. Nel giugno 2005, l’azienda è entrata in amministrazione controllata. Mesi dopo, nel settembre 2005, la Jernberg è stata acquistata dalla HHI Forge, finanziaria d’investimento di KPS Capital Partners. HHI Forge ha acquisito nel 2006 l’Impact Forge Group, integrando verticalmente sia i processi di stampaggio che di lavorazione dei metalli. HHI possiede sette unità di produzione nel Midwest degli Stati Uniti, per un totale di 800 addetti. Circa 160 dipendenti operano presso lo stabilimento di Jernberg, una struttura di circa 10.200 mq situata a Bolingbrook, un sobborgo di Chicago, nell’Illinois. L’impianto produce circa 20.000 pezzi al giorno. 20 METALWORKING WORLD ❯❯ lavori l’azienda ordinò nuovi macchinari “chiavi in mano”, ma gli attrezzamenti di serie non erano adatti: gli alti tassi di produttività necessari per le linee di produzione richiedevano l’uso di un nuovo set di utensili e inserti. Jim Topolewski è machine product manager per Jernberg. Fu lui a contattare Sandvik Coromant per scegliere i nuovi attrezzamenti. “Sandvik Coromant ci disse ‘Ci pensiamo noi,’” ricorda Topolewski. “E lo hanno fatto. Da allora, noi e Sandvik Coromant siamo sempre stati perfettamente allineati.” TOPOLEWSKI È ADDETTO alla selezione degli equipaggiamenti e alla gestione del processo. E’ entrato in azienda nel 1985, dopo una carriera alla General Motors iniziata come tecnico dei reparti produzione e gradualmente costruita fino a giungere al management, accumulando nel frattempo una conoscenza enciclopedica su lavorazioni meccaniche e sulla forgiatura. La sua grande competenza in ambito metallurgico gli è valsa la reputazione di problem solver in tutto il reparto, dove è noto come “sensei”. “Promuoviamo processi di produzione estremamente ‘lean’, con lavorazioni ‘one piece’ e giacenze ridotte al minimo,” spiega Topolewski. “Molti componenti passano dalla prima all’ultima lavorazione in circa 25 minuti. “Dal punto di vista della qualità, abbiamo un curriculum eccellente con tutti i nostri clienti,” aggiunge. “Non vedo perché non dovremmo continuare a crescere. In questo stabilimento si percepisce pochissima negatività. Ci concentriamo sulla creazione di un processo di produzione valido e sull’eliminazione dei problemi.” Uno di questi ce lo siamo trovati di fronte nel 2005, quando in fabbrica abbiamo riscontrato una frequenza estremamente elevata di rottura degli utensili. Gli utensili e gli inserti si usuravano, fino alla rottura, molto prima della fine del loro ciclo di vita e lo facevano in modo imprevedibile, e questo danneggiava la produzione e, alla fine, la redditività stessa dell’azienda. “Per noi, un utensile rotto è un problema grave,” spiega. “Vuol dire tempo passivo non pianificato. Vuol UN NUOVO PROFILO Notevoli avanzamenti nella progettazione degli inserti e nelle tecnologie dei rivestimenti hanno permesso a Jernberg di passare più tempo nelle lavorazioni meccaniche e meno tempo a cambiare utensili rotti. Risolvere il problema della rottura degli inserti in Jernberg ha richiesto numerosi test, misurazioni, formazione degli operatori e, in conclusione, la modifica della qualità degli ultimi inserti usati e del design del rompitrucioli. Il rompitrucioli controlla il modo in cui i trucioli, durante una lavorazione, si staccano dall’utensile e si spezzano, ad intervalli regolari, in pezzi più piccoli. I trucioli ideali sono quelli più piccoli, perché più facili da maneggiare e meno pericolosi per gli utensili. Nel 2005, Jernberg ebbe un problema di controllo truciolo. I trucioli diventavano troppo lunghi e alla fine si attorcigliavano tutt’attorno all’utensile, danneggiandolo e rendendo necessario fermare la produzione fino a quando l’utensile non veniva sostituito. Sandvik Coromant introdusse la geometria d’inserto SM, che teneva sotto controllo i trucioli. L’inserto in geometria SM ha un profilo del tagliente ed una struttura leggermente differenti per garantire che la rottura dei trucioli avvenga in modo pulito e distante dall’utensile (a cui potrebbe causare la rottura). Più avanti, nel 2006, si è verificata un’altra serie di problemi di rottura prematura degli inserti ed i tecnici Sandvik Coromant sono tornati da Jernberg. Stavolta la soluzione fu la sostituzione degli inserti l’usura. “Grazie al rivestimento di TiN in qualità GC4015 con quelli in qualità possiamo studiare facilmente l’usura GC4215 in tutto l’impianto. Grazie sul tagliente, il che aiuta noi e gli all’esperienza di Jernberg e alla sua operatori a determinare le velocità di abitudine di annotare in modo taglio e gli avanzamenti per ciascun meticoloso le varie tipologie di usura tipo di lavorazione e materiale,” spiega degli inserti, è stato facile capire se la Anderson. sostituzione dell’inserto avesse Il nuovo rivestimento, inoltre, è più effettivamente risolto i problemi. “Tutto robusto. È costituito da diversi strati si stabilizzò e ce ne accorgemmo,” dice il dallo spessore microscopico, disposti ad tecnico di vendita Sandvik Coromant angoli alternati per creare una minuscola Arlen Anderson. “Avevamo i vantaggi di mesh. I nuovi rivestimenti, inoltre, utilizzare una nuova qualità di inserto, riducono al minimo le cricche termiche, Arlen Anderson, tecnico di con un tagliente più sicuro in grado di fattore critico dato che la zona di taglio vendita Sandvik Coromant. resistere a numerosi shock meccanici, arriva a 2000 gradi Fahrenheit (1100 più nuovi utensili e relativo hardware.” Il risultato? gradi Celsius) durante il funzionamento. Percentuali di rottura cadute a picco. Jernberg è un’azienda così ben organizzata che Oltre al substrato di metallo duro migliorato, la anche fargli risparmiare quei pochi secondi in più è qualità GC4215 ha anche una nuova tecnologia del stato veramente faticoso. rivestimento, brevettata da Sandvik Coromant. Gli “I processi di lavorazione qui sono quasi perfetti, inserti hanno uno strato di rivestimento interno di quindi non abbiamo certo trovato pappe pronte ad ossido di alluminio nero ed uno sottile di TiN aspettarci,” spiega Anderson. “Ora siamo a livelli molto depositato sopra al rivestimento di alluminio (TiN è di elevati, e cerchiamo di capire che tipo di problemi colore dorato) sul tagliente esterno dove avviene abbiamo.” dire dover scartare uno o due pezzi, e vuol dire aumentare notevolmente la possibilità che l’operatore faccia degli errori in fase di ripristino o di riavvio della macchina.” Sandvik Coromant inviò un team di tecnici che organizzò un Programma di Miglioramento della Produttività (Productivity Improvement Program) che ci aiutò ad individuare il problema e a far tornare la linea a regime. Del team facevano parte Guillermo Rodriguez, leader del team per il miglioramento della produttività, bilingue spagnolo/inglese, che ci aiutò a formare gli operatori, in maggioranza di madrelingua spagnola, sui nuovi attrezzamenti. questo esaminammo gli attrezzamenti. Fu allora che ci accorgemmo che molti utensili erano usurati e consigliammo di cambiarli. In quella stessa circostanza ci occupammo della formazione di operatori e addetti al presetting.” Migliorando la geometria del rompitrucioli dell’inserto, il team riuscì a ridurre sensibilmente la rottura degli inserti. Tale modifica fu un successo e, alla fine, Jernberg cambiò le geometrie-rompitruciolo degli inserti in tutto lo stabilimento. “Il giorno successivo iniziammo ad usare le nuove geometrie d’inserto in tutta la fabbrica, e le usiamo tuttora,” dice Anderson. La modifica ha contribuito a ridurre la percentuale di rottura degli utensili dal 5 all’1,7%. Nel frattempo, l’ingegnere madrelingua spagnolo aiutava nello sviluppo di nuove modalità di formazione per gli operatori e gli addetti al presetting, utilizzando quanto più possibile informazioni di tipo visivo per migliorare la manutenzione e l’utilizzo degli utensili, allungandone ulteriormente il ciclo di vita. ❯❯ ARLEN ANDERSON, tecnico di vendita Sandvik Coromant che lavorò a stretto contatto con Jernberg, descrive il processo in questo modo: “La prima cosa che abbiamo fatto è stata cercare di individuare un modello, degli eventi o fatti ricorrenti o comuni. In questo caso però, gli eventi si verificavano in modo occasionale, quindi non avevamo modelli su cui lavorare. Per Il reparto produzione di Jernberg utilizza 11 diverse linee di produzione, che producono circa 20.000 pezzi al giorno, principalmente trasmissioni e componenti collegati. METALWORKING WORLD 21 MARTIN ADLOFSSON ❯❯ LA SFIDA SUCCESSIVA arrivò nell’autunno del 2006, quando i numerosi casi di rottura degli inserti in metallo duro minacciavano di rallentare la produzione. Ancora una volta, Sandvik Coromant mandò un team in soccorso. Tim Kleber è responsabile della programmazione delle macchine e dei robot dello stabilimento. Prima di entrare in Jernberg nel 2000 lavorava come meccanico. Scoprì di avere un talento naturale per la programmazione, mirata all’ottimizzazione delle macchine, che gli permise di ridurre le lavorazioni di alcuni secondi con notevoli risparmi per l’azienda. “Sandvik Coromant è intervenuta in modo risolutivo più volte negli ultimi due anni, periodo durante il quale abbiamo avuto molti problemi di attrezzamenti,” spiega. “Ci hanno aiutato molto facendo intervenire i loro team dedicati, per analizzare cosa facevamo e cosa stava succedendo. Ci hanno permesso di ottenere una migliore comprensione di ciò che stava veramente accadendo - molte informazioni riguardanti la produttività e il costo per pezzo, elementi fondamentali del mio processo decisionale. Quando ci sono cambiamenti di produttività da effettuare lavoriamo tutti insieme.” KLEBER HA IMPLEMENTATO un sistema di database che tiene un registro degli utensili danneggiati, e che ha reso possibile stabilire quanto grave fosse il trend di rottura degli inserti. “Le pagine del registro erano piene già dopo il primo giorno,” spiega. “Possibile che nessuno di questi inserti fosse arrivato in fondo al suo ciclo vitale? Cosa stava succedendo? Da allora, con l’aiuto di Sandvik Coromant, abbiamo eliminato, o almeno ridotto al minimo, molti dei problemi.” Il caso poi ha voluto che Sandvik Coromant avesse appena messo in commercio una nuova qualità d’inserto con un rivestimento anti-usura superiore e un metallo duro più robusto, la nuova GC4215 – miglioramento significativo rispetto alla qualità GC4015 con cui Jernberg aveva avuto dei problemi. Introducendo i nuovi inserti in tutto “Siamo alla continua ricerca di un modo per produrre più pezzi con lo stesso processo e ridurre i costi di attrezzamento per un processo specifico.” Yesenia Villalaba, responsabile dell’ispezione finale nello stabilimento Jernberg. 22 METALWORKING WORLD MARTIN ADLOFSSON LARRY WOLYNIEC, DIRETTORE DELLO STABILIMENTO JERNBERG. MARTIN ADLOFSSON Nonostante la contrazione del mercato automobilistico, Jernberg è riuscita a concludere nuovi accordi con Toyota e Lexus. JERNBERG LA SFIDA, IN BREVE LE NECESSITÀ: Ci sono stati due problemi principali a Jernberg: primo, scoprire la causa della rottura prematura degli utensili e, secondo, risolvere i problemi di comunicazione tra il management (madrelingua inglese) e le maestranze (in gran parte di madrelingua spagnola). LA SOLUZIONE: Jernberg ha lavorato insieme a Sandvik Coromant per trovare la causa principale della rottura degli inserti. L’azienda ha migliorato gli inserti introducendo la nuova qualità GC4215 e incaricando un ingegnere bilingue inglese/spagnolo della formazione degli operatori. IL RISULTATO: Diminuzione drastica delle rotture degli inserti, maggiori velocità di avanzamento e produzione e, contemporaneamente, numero medio dei pezzi per inserto raddoppiato da 80 a 160. Bob Casey, supervisore del secondo turno (a destra) e Ray Delagarza, supervisore capo del secondo turno. grande quantità a causa del loro peso e dimensioni. I pezzi più grandi che produciamo, in genere, pesano da 10 a 11 libbre [4,5 - 5 chilogrammi]. Rimanere negli USA appare quindi, per i gruppi industriali automobilistici, molto più vantaggioso che non rivolgersi ad un concorrente estero, in quanto trasportare i pezzi è molto più economico.” TERZO, LA SEMPRE maggiore automazione e le lo stabilimento e migliorando la geometria e i vari angoli di lavorazione di ciascun utensile, la società ha immediatamente rilevato un miglioramento nella durata e vita degli utensili. “Ogni settimana annotavamo il numero di inserti che si erano usurati e ce n’era di che riempire una pagina di foglio elettronico per ciascun utensile,” spiega Kleber. “Oggi raccogliamo i dati solo una volta al mese, ma i numeri non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli del passato. Molto di ciò che abbiamo ottenuto lo dobbiamo a Sandvik Coromant, che è venuta ad aiutarci e a lavorare insieme a noi, unendo forze e intelligenze. Ritengo che questa sia una situazione veramente positiva. Sandvik Coromant ha una notevole competenza relativamente ai suoi prodotti e a quello che possono fare.” Dall’aggiornamento, gli inserti che si usuravano dopo aver prodotto 80 pezzi, ora ne producono 160 in tutto il loro ciclo vitale. Tra i problemi di rottura degli inserti e i problemi linguistici il settore automobilistico potrebbe subire una contrazione in futuro. General Motors chiude le fabbriche, e perfino leader storici del settore come Toyota si trovano davanti al rischio di un rallentamento nella crescita. Molti fornitori di componenti lasciano gli USA in cerca di manodopera a costo più basso all’estero. Ma nonostante ciò, ci sono diversi elementi che rendono vantaggioso mantenere la produzione negli USA IL PRIMO ELEMENTO è, per certi versi, contro- intuitivo: il dollaro debole è, in realtà, una buona notizia per le attività di Jernberg. La recessione ha effettivamente abbassato i prezzi negli USA e reso l’acquisto dei prodotti all’estero più costoso per gli americani. Il secondo è la spedizione. “I pezzi forgiati sono, in genere, componenti molto pesanti,” spiega Wolyniec. “Non sono come i componenti elettrici che si possono costruire in ogni parte del mondo. Sono pezzi molto difficili da spostare in iniziative di snellimento dei processi rendono il maggiore costo della manodopera negli USA un problema relativo. “Io credo che, al giorno d’oggi, siano l’automatizzazione e la tecnologia che ci hanno fatto raggiungere il nostro livello nel settore delle lavorazioni meccaniche,” spiega Wolyniec. “Quindi, se riusciamo a tenere entrambe le cose negli USA possiamo contenere l’incidenza del costo della manodopera con l’automazione.” La prova di ciò è nei contratti: Jernberg ha appena concluso un importante accordo con Toyota e Lexus. “Parte del successo dei nostri sforzi si deve alla gente e, alla fine dei conti, alla cultura che cerchiamo di creare nei reparti,” spiega Wolyniec. “Noi cerchiamo sempre di portare avanti questa cultura, anche permettendo alle persone di comprendere su quali pezzi stanno lavorando e di quale veicolo farà parte il pezzo, così da permettere loro di essere orgogliose del proprio lavoro. È molto più di una semplice fabbrica.” ERIC MIKA METALWORKING WORLD 23 TECNOLOGIA DI CHRISTER RICHT IL MEGLIO DEI DUE MONDI SFIDA: COME MASSIMIZZERESTE LA PRODUTTIVITÀ, MANTENENDO ANCORA LE SPECIFICHE DEI COMPONENTI? SOLUZIONE: ATTRAVERSO LA NUOVA GENERAZIONE DI INSERTI WIPER (RASCHIANTI). LA TORNITURA CON GLI INSERTI RASCHIANTI è diventata un’operazione ampiamente riconosciuta, dalle operazioni di sgrossatura a quelle di finitura. Apparentemente incompatibile, la relazione fra avanzamento e finitura su un utensile a punta singola è stata cambiata dagli inserti raschianti. Con la loro introduzione, i tempi di taglio si sono dimezzati ottenendo, ancora, lo stesso livello di finitura superficiale. CHE COS’È UN INSERTO RASCHIANTE? La tecnologia dei raschianti per tornitura si basa su una serie di raggi, progettati accuratamente, che compongono il tagliente. Su un inserto tradizionale, la punta del tagliente è costituita esattamente da un solo raggio. Il tagliente raschiante, tuttavia, è formato da un grande raggio principale, attorniato da parecchi raggi più piccoli. Il lungo tagliente raschiante non dovrebbe ”deformare” la superficie né generare forze di taglio inaccettabili. L’inserto raschiante dovrebbe essere anche semplice da registrare e montare come un normale inserto di tornitura. 24 METALWORKING WORLD Oggi, questo sviluppo ha fatto un passo avanti con l’introduzione della nuova generazione di inserti raschianti, che combinano maggiore produttività con possibilità di ottenere una finitura superficiale ancora migliore - il meglio dei due mondi. Gli inserti raschianti giocano un ruolo importante grazie all’effetto sulla finitura superficiale prodotto degli inserti con raggio di punta tradizionale. Nella tornitura con un utensile a punta singola, la finitura superficiale è determinata dall’avanzamento e dal raggio di punta, poiché entrambi sono in relazione diretta con l’altezza del profilo della superficie (Rmax). Questo significa che più elevato è l’avanzamento, più rugosa risulterà la superficie generata dal tagliente di un determinato raggio di punta. L’INSERTO RASCHIANTE ha cambiato questa regola attraverso l’effetto del suo tagliente sviluppato specificatamente, che livella le creste che altrimenti si verrebbero a creare. Un’altra importante caratteristica è la sua migliorata capacità di controllo truciolo. Le geometrie raschianti sono progettate anche per combinare un buon controllo truciolo sia con bassi che con alti avanzamenti. “A causa del maggiore impegno del tagliente, gli inserti raschianti si sono spesso aggiudicati, nei primi anni della loro introduzione, l’impropria reputazione di generare vibrazioni,” spiega Ronnie Löf, Development Engineer di Sandvik Coromant, che si occupa appunto dello sviluppo Ronnie Löf, Development Engineer di Sandvik Coromant che si occupa dello sviluppo del concetto dei raschianti. del concetto dei raschianti. “In realtà, anche con lo sviluppo dei nostri primi inserti raschianti, la grandezza delle forze di taglio risulta più alta soltanto del 5%, il che significa che solo i casi più estremi di instabilità sono influenzati negativamente dalla geometria raschiante. “Nel corso degli anni, la percezione che i raschianti fossero cambiati alla stessa stregua delle applicazioni è diventato un luogo comune,” prosegue. “Oggi, tuttavia, sono disponibili sul mercato diversi tipi di inserti raschianti che tendono a generare maggiori vibrazioni proprio a causa del loro tagliente di elevata lunghezza. Questi inserti offrono una buona finitura superficiale ad elevati DA QUANTO TEMPO SONO IN CIRCOLAZIONE GLI INSERTI RASCHIANTI? Il primo inserto raschiante per tornitura, WM, è stato introdotto per la prima volta da Sandvik Coromant nel 1997. Questo tagliente si basava su una combinazione di raggi ben bilanciati lungo un’adeguata lunghezza raschiante. La lunghezza di contatto più lunga doveva essere bilanciata con un’adatta geometria rompitrucioli, sia per ottenere una corretta azione di taglio che la resistenza necessaria per operare ad elevati avanzamenti. Al raschiante WM è seguito successivamente il raschiante WF, un inserto per lavorazioni più leggere, con un’area applicativa di finitura per passate più limitate. BENEFICI • Migliori livelli di finitura superficiale • Maggiore produttività • Ampio campo di applicazione • Buon controllo truciolo • Inserto raschiante versatile, da usare come scelta prioritaria. avanzamenti, ma sono vantaggiosi soltanto per setup molto stabili. “L’obiettivo di sviluppare una nuova generazione di raschianti era principalmente basato sul miglioramento del livello di qualità superficiale che l’inserto fosse in grado di fornire ad una velocità di avanzamento almeno uguale a quella attuale,” continua Löf. Al tempo stesso, la tendenza alle vibrazioni non doveva essere superiore a quella manifestata con i precedenti inserti WM e WF, ed anche le caratteristiche di controllo truciolo e durata tagliente dovevano essere mantenute. “Avevamo bisogno di ”evolvere” i nostri inserti raschianti esistenti a causa dei ”difetti” che stavano diventando evidenti,” dice. “WM e WF stavano ottenendo la concorrenza degli inserti tipo-raschiante, che avevano taglienti più lunghi e raggi più grandi, in particolare per quanto riguardava la capacità di finitura superficiale. Per essere in linea con le esigenze di qualità delle officine, era stata presa in considerazione la possibilità di aumentare il raggio principale del tagliente raschiante. Ma la sfida vera e propria era di limitare l’effettiva lunghezza del raschiante a quella necessaria per consentire l’impiego di avanzamenti più alti, senza creare, al tempo stesso gli svantaggi derivanti dai lunghi tempi di contatto del tagliente.” SVILUPPARE UNA NUOVA tecnologia di inserti raschianti ha richiesto la progettazione di una combinazione del raggio principale con numerose dimensioni di raggi secondari, per stabilire il corretto effetto raschiante ed amalgamare il tutto con il resto del tagliente. “La nuova generazione è denominata WMX ed è un vero inserto raschiante universale in quanto copre la maggior parte delle aree di WM e WF ed altre ancora, dice Löf. “La possibilità di impiegare la massima velocità di avanzamento è considerevolmente più alta, conseguendo un potenziale di tempi di taglio più brevi di circa il 30%. L’inserto WMX ha poi dimostrato di saper produrre, alla massima velocità di avanzamento, una finitura superficiale decisamente migliore dei suoi predecessori. Anche nel campo degli avanzamenti dei raschianti più bassi, WMX ha dimostrato di saper generare valori di Ra inferiori a 0.5 micron.” ❯❯ PER SAPERNE DI PIÙ: Contattate il vostro abituale specialista Sandvik Coromant. Oggi, gli inserti raschianti possono essere considerati come un’alternativa prioritaria nelle operazioni di tornitura generale, in particolare con la nuova geometria d’inserto versatile WMX, cui è stata aggiunta una nuova dimensione. I guadagni di produttività nell’usare questi inserti e i livelli di finitura superficiali che generano li rendono estremamente vantaggiosi nella maggior parte delle operazioni. CONCLUSIONE L’inserto raschiante WMX, sviluppato recentemente, è una soluzione versatile, consigliata come scelta prioritaria, per le operazioni di finitura, fino alla sgrossatura, nella tornitura generale. Il suo impiego consentirà di portare la tornitura con raschianti a livelli di produttività e risultati mai raggiunti prima d’ora. Gli inserti raschianti WM e WF continueranno ad avere un ruolo complementare come ottimizzatori, grazie alla loro robustezza periferica. WM ha un tagliente robusto che è ideale per passate a taglio interrotto, mentre WF ha un tagliente più affilato per passate più accurate. METALWORKING WORLD 25 IL MAGAZZINO GLOBALE I costruttori possono risparmiare denaro e migliorare la produttività conservando solo una piccola scorta di utensili da taglio on-site, lasciando che un apposito addetto si occupi di ordinare il resto degli utensili giornalmente. È questione di logistica. PER I COSTRUTTORI, mantenere una scorta di 26 METALWORKING WORLD parte del mondo entro il giorno successivo. Nel 60% dei casi, un utensile ordinato alle 17.00 in Nuova Zelanda arriverà a destinazione a Singapore il giorno successivo, dopo un volo di 12 ore. Ciascuno dei tre grandi depositi dei centri di distribuzione (a Singapore, in Olanda e negli USA) contiene un assortimento completo degli utensili Sandvik Coromant. OGNI GIORNO, nei tre centri, vengono acquisite ed evase circa 35.000 ordinazioni, recapitate poi il giorno successivo in tutto il mondo. Gli inserti di metallo duro sono quelli ordinati più di frequente e di cui si ha bisogno con maggiore urgenza. E, aggiunge Sörlien, “ci sono molte aziende che non utilizzano il nostro servizio di consegna al massimo delle sue possibilità. “Alcune aziende arrivano ad utilizzare 10.000 inserti in un anno,” aggiunge. “Potrebbero effettuare gli acquisti una volta l’anno, o una volta a settimana. Con ogni probabilità effettuano i loro acquisti con cadenza mensile. Così facendo immobilizzano un grande quantitativo di capitali. Inoltre, hanno bisogno di più spazio fisico per KJELL ERIKSSON parti di ricambio a portata di mano rappresenta un dispendio notevole (e spesso non necessario) in termini di capitale, risorse logistiche e magazzinaggio. Utilizzando il sistema di distribuzione con consegna in 24 ore offerto da Sandvik Coromant, queste aziende possono ottenere un risparmio annuale dei costi di attrezzamento che va dal 10 al 30%. “I costruttori spesso tengono scorte troppo grandi o eccessivamente diversificate,” spiega Jan Sörlien, responsabile globale del processo ‘order to delivery’ per Sandvik Coromant. Le imprese di piccole e medie dimensioni spesso non dispongono di specialisti di magazzino o di un’organizzazione che tenga traccia dei parametri principali di gestione delle scorte. Per questo motivo, può capitare che gli utensili si perdano nei meandri della logistica aziendale. E se nel frattempo viene messo in commercio un nuovo utensile, le stesse aziende si trovano a dover usare le scorte che hanno in magazzino prima di poter usare il nuovo utensile, che potrebbe far loro risparmiare dal 20 al 30% in termini di tempi di lavorazione. D’altro canto, le grandi aziende utilizzano spesso sistemi di organizzazione logistica complessi, che ne minano efficienza e produttività, spiega Sörlien. Il sistema globale di distribuzione permette la distribuzione e la consegna degli utensili in gran riporre gli utensili e spesso si ritrovano tra i piedi scorte troppo voluminose.” In alcuni casi, le aziende arrivano ad avere onsite utensili dal costo complessivo pari al 50% della loro spesa totale in attrezzamenti. Perché questo fatto è così importante per Sandvik Coromant? “I nostri profitti sono legati al risparmio dei costi di produzione che i clienti ottengono grazie ai nostri utensili e relativi servizi,” spiega Sörlien. “È contro il nostro stesso interesse fare scegliere al nostro cliente un’opzione meno produttiva.” Sandvik Coromant mette in commercio 2.500 nuovi articoli ogni anno, ciascuno pensato per velocizzare ed aumentare la produttività. Per 24 h ORDER: KJELL ERIKSSON “Per l’evasione degli ordini applichiamo, su scala globale, il criterio dell’ordine di arrivo.” JAN SÖRLIEN, RESPONSABILE GLOBALE DI PROCESSO macchine da milioni di euro, aumentare del 20% la produttività può avere un effetto notevole sul costo per componente prodotto. “Chi, nella propria azienda, dispone di un centro gestione lavori può avere un orizzonte temporale di pianificazione di un giorno, in quanto in quel periodo di tempo può ottenere ogni tipo di utensile di cui abbia bisogno.” LA QUALITÀ DEL servizio consegne di un’azienda è al primo posto tra le preoccupazioni delle imprese intervistate in merito all’argomento negli ultimi 10 anni. Il lavoro di Sörlien è assicurarsi che intercorra il minor tempo possibile tra quando l’utensile lascia lo scaffale del magazzino a quando arriva al cliente che lo ha richiesto. “In realtà, più i clienti usano i servizi del centro di distribuzione più riusciamo a migliorare il funzionamento dello stesso. La Nuova Zelanda e l’Australia sono le zone in cui è più difficile riuscire a consegnare il giorno successivo, a causa principalmente della distanza e della scarsità di voli. Sörlien spiega come all’inizio i principali RISPARMI FINO AL 10 – 30% GRAZIE A: • Costi di gestione più bassi • Nessun rischio di obsolescenza • Nessuna necessità di rottamare • Nessun costo di nuova spedizione • Accesso a nuovi utensili e know-how. corrieri e spedizionieri non riuscissero a comprendere il concetto di consegna da Singapore in Australia o Nuova Zelanda il giorno successivo. Tutti dicevano di poterla garantire, “ma intendevano la consegna il giorno successivo all’arrivo del prodotto nel paese.” Ordinare prodotti a Sandvik Coromant è facile. È possibile farlo via Web, entrando direttamente nel sistema, o per telefono. Al giorno d’oggi, circa il 50% degli ordini ai centri di distribuzione avviene per via elettronica e in modo automatico. Il sito web Sandvik Coromant indica prezzi e disponibilità dei prodotti in ciascuno dei tre centri. Le aziende hanno accesso ai dati sulla disponibilità globale dei pezzi e possono anche entrare nel sito del centro distribuzione per avere informazioni in tempo reale. “Per l’evasione degli ordini applichiamo, su scala globale, il criterio dell’ordine di arrivo,” spiega Sörlien. “Se ci sono rimasti solo 10 articoli negli USA ma abbiamo esaurito le scorte in Europa e a Singapore, l’azienda neozelandese che effettua l’ordine ha la priorità. Il servizio utilizza un’interfaccia elettronica altamente automatizzata; questa usa lo stesso sistema interno di tracking dei corrieri che lavorano con noi. L’unica persona che vede e tocca con mano l’ordine è il magazziniere addetto al prelevamento e imballaggio del prodotto, e il suo lavoro è estremamente importante.” I tre centri sono scesi sotto la soglia degli 1,5 errori su 10.000 ordini, avvicinandosi costantemente all’ideale giapponese (1 su 10.000). “Un ottimo risultato,” commenta Sörlien. “Penso che nel corso di quest anno ci avvicineremo molto al fatidico UNO.” JULIA MARSHALL METALWORKING WORLD 27 HAMILTON JET AVANTI TUTTA L’azienda a conduzione familiare HamiltonJet distribuisce in tutto il mondo i suoi propulsori a idrogetto dal suo stabilimento di Christchurch, Nuova Zelanda. Grazie al sistema di consegna in 24 ore, il reparto utensili è sempre perfettamente rifornito I PROPULSORI HAMILTONJET, che hanno trasformato in realtà l’uso di idrogetti per la navigazione, vengono fabbricati nello stabilimento dell’azienda a Christchurch e da lì spediti in tutto il mondo. Gli idrogetti si usano per motoscafi della polizia, pilotine, barche da pesca, traghetti passeggeri e natanti da diporto, e tra le altre cose anche per il SEACOR Cheetah del Golfo del Messico, un catamarano (crewboat) ad alta velocità, in grado di trasportare 150 passeggeri ad una velocità dai 36 ai 42 nodi, dalla portata lorda di 152 tonnellate. BILL HAMILTON, AGRICOLTORE ed ingegnere neozelandese, sviluppò il concetto di idrogetto con l’aiuto di suo figlio, Jon Hamilton, e dell’ingegnere George Davison nel 1954, per riuscire a risalire la corrente in acque basse. Negli anni ‘60 l’azienda divenne famosa a seguito del successo della spedizione in idrogetto sul fiume Colorado, attraverso il Grand Canyon. Nel 1968, l’avventuriero Edmund Hillary guidò una spedizione in idrogetto con Jon Hamilton sui fiumi Arun e Sun Kosi, in Nepal e un’altra spedizione nel Gange nel 1977. Circa tre anni fa, HamiltonJet chiese a Sandvik 28 METALWORKING WORLD Coromant di effettuare una verifica sugli attrezzamenti, racconta Brent Paulsen, country manager Sandvik Coromant per la Nuova Zelanda. Lui stesso chiese ad HamiltonJet di fare una stima delle loro scorte. “Le scorte reali erano sette volte quelle stimate, per un valore di quasi mezzo milione di dollari neozelandesi [circa 250.000 euro],” spiega. “Prima gli operatori tenevano pile di inserti accanto alle macchine con cui lavoravano,” spiega Paulsen. Ora, invece, gli ordini di nuovi utensili effettuati dagli operatori vengono ricevuti a metà mattina e nel tardo pomeriggio; gli utensili ordinati vengono prelevati dallo Smartdrawer, che automaticamente li ordina di nuovo per il giorno successivo. OGGI, L’AZIENDA a conduzione familiare utilizza HAMILTONJET HA GIACENZE praticamente una gestione di tipo Vendor Managed Inventory, con sistema automatizzato Smartdrawer, che ordina automaticamente tutto ciò che viene utilizzato durante il giorno. Gestisce 600 e più utensili diversi, tra cui punte ed inserti, e si usa come un distributore automatico. Gli utilizzatori del sistema hanno una tessera magnetica a scorrimento, e per ottenere un dato inserto è necessario inserire il codice corretto. L’ordine effettuato via web viene poi inoltrato a Singapore, dove il prodotto viene prelevato e imballato. Il sistema sa quali utensili sono stati usati, quando e come. Un altro gruppo di “cassetti” AutoTas contiene i pezzi troppo grandi per lo Smartdrawer o quelli che richiedono modalità di ordinazione flessibili. inesistenti, e oggi la rotazione delle scorte viene effettuata 26 volte l’anno (non una sola volta come in passato). Alcune “scorte strategiche” di pezzi particolarmente importanti vengono tenute da Sandvik Coromant ad Auckland per fare fronte a casi di emergenza (ad es. nebbia). “Il nostro lavoro è fare arrivare domani ciò che serve domani ed assicurarsi che HamiltonJet sfrutti al meglio i nuovi utensili,” spiega Bryan Haughton, uno dei due key account manager. Harry Emms è l’altro: “Se un utensile da 4.000 dollari neozelandesi serve fra due settimane, HamiltonJet lo riceverà fra due settimane, non oggi,” spiega. JULIA MARSHALL TECNOLOGIA DI LYNTON MCLAIN SPIANATURA IN MODO INTELLIGENTE SFIDA: SVILUPPARE UN’APPLICAZIONE DI SPIANATURA CON PICCOLI UTENSILI DI ELEVATA PRECISIONE E ULTIMA TECNOLOGIA DI INSERTI RASCHIANTI PER REALIZZARE FINITURE SUPERFICIALI. SOLUZIONE: NUOVE GEOMETRIE, NUOVE QUALITÀ E NUOVI METODI PER APPLICAZIONI DI SPIANATURA. UN’IMPORTANTE ESIGENZA delle moderne officine meccaniche è quella di adattare le operazioni di spianatura su macchine e mandrini di piccole dimensioni, con ridotte profondità di taglio e grandi volumi di produzione, allo scopo di ottenere finiture superficiali di ottima qualità. Questi cambiamenti sono accompagnati da una velocità di rotazione del mandrino superiore, da nuove geometrie d’inserto di elevata precisione, da nuove qualità di metallo duro e dalla nuova tecnologia degli inserti raschianti, che consente di incrementare la produzione di componenti con sovrametallo ridotto. Le precedenti inefficienze nella spianatura, dove veniva sacrificata la precisione, sono state sostituite con centri di lavoro e frese di piccole dimensioni in grado di effettuare due o tre passate poco profonde. Grazie ai progressi, oggi le frese per spianatura realizzano prodotti finiti con la massima accuratezza. Le macchine di piccole dimensioni hanno meno potenza delle precedenti macchine più grandi e utilizzano frese con diametro più piccolo, ma più precise. Questo può offrire un’alternativa economica alle officine medio-piccole, che eseguono lavorazioni generiche su componenti per i settori della costruzione di stampi & matrici, aerospaziale e automobilistico. Oggi, questi produttori possono usare la nuova CoroMill 490 come utensile di spianatura per applicazioni in cui sono richieste piccole profondità di passata e meno operazioni, come con i pezzi fucinati o fusi, con sovrametallo costante. E, grazie al design dell’inserto a quattro taglienti effettivi, nelle nuove geometrie e qualità, CoroMill 490 si dimostra l’utensile più economico ed efficace per questo tipo di applicazioni, in grado di produrre prodotti finiti in una sola passata. Per finiture superficiali di elevata qualità, sono disponibili i nuovi inserti raschianti sulla fresa per spianatura CoroMill 590, nelle qualità di nuova generazione per acciaio e ghisa. In un esempio concreto, CoroMill 590, equipaggiata con un solo inserto raschiante, ha prodotto un pezzo, realizzando un valore di rugosità superficiale pari a Ra 0.85 μm, senza alcuna formazione di gradini. Le officine che utilizzano inserti nelle qualità di nuova generazione possono aumentare di oltre il 30% la loro produttività in spianatura, abbastanza da far risparmiare il costo di capitale investito in nuove macchine utensili. CoroMill 490 può essere usata come un normale utensile di spianatura. CONCLUSIONE Le nuove geometrie e qualità d’inserto, insieme ai nuovi metodi per l’esecuzione della spianatura nelle aziende di mediopiccole dimensioni, quali produttori di stampi e componentistica, possono aumentare la produttività in modo sufficiente da far risparmiare il costo del capitale investito in nuove macchine utensili. Questi cambiamenti positivi sono accentuati dall’uso di macchine utensili e mandrini più piccoli e più precisi, nonché dai nuovi utensili per la fresatura di spianatura. L’impiego di questi utensili versatili può evitare le costose scorte di utensili e semplificare così il controllo di produzione. ❯❯ PER SAPERNE DI PIÙ: Contattate il vostro abituale specialista Sandvik Coromant. METALWORKING WORLD 29 NEWS FIERE 2008 •IMTS, 08 8-13 Settembre, Chicago, USA •AMB, 9-13 Settembre, Stoccarda, Germania •Micronora, 23-26 Settembre, Besançon, Francia •ITF Plovdiv, 29 Settembre– 4 Ottobre, Plovdiv, Bulgaria •Vienna-Tec, 7–10 Ottobre, Vienna, Austria Hema Krishnamurthy, productivity team leader, e Chaitanya Patil, tecnico del miglioramento della produttività (entrambi in giallo), insieme a C Raja, caposezione, linea valvole DDU, Arunkumar, membro del Reparto Ingegneria di Processo e Harikrishnan, caposquadra reparto valvole, tutti appartenenti all’azienda SCL Brakes Division, una delle sempre più numerose aziende indiane che hanno tenuto Programmi di Miglioramento della Produttività nel proprio reparto di produzione. L’INDIA AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ ECONOMIA. In India, dove l’economia cresce a grande velocità, le aziende devono aumentare costantemente la propria capacità produttiva e, allo stesso tempo, si trovano di fronte ad aumenti dei costi e dei salari. Ciò ha reso produttività e attenzione ai costi una priorità. Fin dall’inizio del 2007, Sandvik Coromant ha realizzato più di 50 Productivity Improvement Programs (Programmi per il Miglioramento della Produttività), il servizio che Sandvik Coromant offre alle aziende per metterle in grado di rivedere e riesaminare il proprio apparato produttivo e individuare eventuali fonti di risparmio e di miglioramento. “Nel 2006 abbiamo inviato due colleghi negli USA per studiare possibili metodi per migliorare la produzione nel suo insieme, e non semplicemente risolvere singoli problemi o i classici colli di bottiglia,” spiega Hema Krishnamurthy, productivity team leader per Sandvik Coromant India. Questo modello è stato accolto con reazioni fortemente positive da tutte le aziende. Oggi Sandvik Coromant India ha sei leader di Programmi per il Miglioramento della Produttività che 30 METALWORKING WORLD insieme coprono tutte le regioni dell’India. “Questo programma suscita interesse in tutte le aziende, tuttavia l’aumento della produttività sembra essere argomento di particolare importanza nel settore automobilistico,” spiega Krishnamurthy. Analizzando la produzione nel suo insieme, lo staff Sandvik Coromant riesce a trovare soluzioni complete che portano ad ottenere la massima produttività al minimo costo. “Il processo completo, dall’analisi alla realizzazione, richiede solo poche settimane, è facile da seguire ed è possibile, se lo si vuole, migliorarne i risultati,” spiega Krishnamurthy. Robindranath Som, Vice Presidente, Sales & Marketing di Sandvik Coromant India, spiega che i Programmi di Miglioramento della Produttività, inoltre, aiutano le aziende a discutere dei miglioramenti futuri. “Il programma permette ai clienti di riesaminare processi consolidati e ottenere miglioramenti significativi,” spiega. “Molti lo adottano inserendolo nell’insieme di procedimenti tesi al miglioramento continuo dei processi.” •TIB-Bucharest, 7-11 Ottobre, Bucarest, Romania •CIMES 08, 9-13 Ottobre, Pechino, Cina •JIMTOF 08, 30 ottobre 4 novembre, Tokyo, Giappone •Prodex 08, 18-22 novembre, Basilea, Svizzera •Perform Racing, 11-13 dicembre, Orlando, USA UNA TORCIA VERSATILE R&S. I giochi olimpici di Pechino sono stati preceduti dal tradizionale “viaggio” della torcia olimpica, il più lungo nella storia delle olimpiadi. Oltre all’estensione dell’area da attraversare, la torcia ha dovuto fronteggiare differenze di clima e terreni difficili, rendendo così ancora più difficoltoso per la China Aerospace Science and Industry Corporation, uno degli enti che si è occupato della ricerca e sviluppo, nonché della costruzione di componenti della torcia, sviluppare una tecnologia di combustione che fosse in grado di resistere in queste condizioni così complicate. Il risultato è stato un progetto innovativo a doppia fiamma, che utilizzava un diaframma per dividere la camera di combustione in due: precamera e camera vera e propria. Parte del combustibile veniva spinto nella camera di combustione del bruciatore per generare fiamme diffuse e crepitanti, mentre il resto del carburante veniva spinto nella pre-camera e generava una fiamma più piccola e persistente. La precamera è stata progettata per bruciare ininterrottamente, garantendo così che la torcia rimanesse accesa, anche quando e se le fiamme della camera di combustione principale venivano spente. Tale particolare struttura della Torcia Olimpica, inoltre, rende il lavoro molto difficile agli utensili e alle soluzioni fornite da Sandvik Coromant. Dopo avere acquisito competenze approfondite sulla struttura, i materiali e i requisiti tecnologici del bruciatore della torcia, Sandvik Coromant ha fornito frese a candela integrali di metallo duro di piccolo diametro, nonché frese La Torcia Olimpica, dal design unico, e gli utensili che hanno reso possibile realizzarla: Una CoroMill 390 (al centro) e varie CoroMill Plura di diverse dimensioni. antivibranti, progettate per resistere agli urti più forti. Spiega Xiong Yifei, tecnico per il miglioramento della produttività per Sandvik Coromant Cina: “Le frese integrali di metallo duro di piccolo diametro utilizzano una nuova tecnica di rivestimento, che produce notevoli vantaggi nella fresatura di cavità. E le frese antivibranti CoroMill 390 hanno contribuito in modo fondamentale a migliorare l’efficienza di lavorazione e a ridurre i costi di produzione.” UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER GLI INSERTI USATI MERCEDES-BENZ AMBIENTE. Quando Sandvik Coromant Brazil contattò MercedesBenz per offrire alla casa automobilistica un servizio di gestione totale dei suoi inserti in metallo duro usurati, il risultato fu un miglioramento sostanziale del programma di riciclaggio dell’azienda. Lo stabilimento brasiliano MercedesBenz che produce camion e autobus, situato a São Bernardo do Campo (Grande São Paulo), rispose in fretta e in modo positivo all’offerta di Sandvik Coromant . “È in perfetta sintonia con il nostro programma ‘produzione più pulita’, mirato alla riduzione della produzione di scarti e del consumo di materie prime e risorse naturali,” spiega Alessandra Costa, supervisore sistemi ambientali e di gestione per MercedesBenz in Brasile. I reparti Mercedes-Benz di produzione di motori e alberi di São Bernardo generano circa 1,8 tonnellate di inserti di metallo duro usurati ogni anno. Prima di entrare a far parte del programma Sandvik Coromant, Mercedes-Benz vendeva i propri inserti usurati ad aziende di riciclaggio. “Siamo stati spinti dal fatto che il programma [di Sandvik Coromant] è appositamente pensato per il corretto riciclaggio degli inserti usurati ed è conforme ai requisiti delle leggi brasiliane,” spiega Costa. L’idea di riciclaggio di Sandvik Coromant è stata messa in atto su scala globale nel 1996 ed è stata accolta in modo favorevole dal mercato. Il servizio di riciclaggio degli inserti di metallo duro usurati e degli utensili integrali anch’essi ECCO A VOI I NUOVI ”ESPERTI” DEL TITANIO NUOVI PRODOTTI. Un nuovo membro della famiglia degli utensili per fresatura Sandvik Coromant è stato presentato in autunno. È CoroMill 690, una fresa ottimizzata per la lavorazione del titanio, principalmente per la profilatura 2D, per il settore aerospaziale. L’unione di elevata sicurezza ed elevato volume di truciolo asportato fanno sì che questa fresa per contornatura consenta bassi costi di produzione nella lavorazione di componenti in titanio. Per saperne di più su CoroMill 690 leggete a pagina 6. COME TENERE ACCESA LA “LUCE VERDE” NUOVI PRODOTTI. Quando la luce verde è accesa, vuol dire che la macchina è in funzione e state guadagnando. Grazie alle due nuove qualità di inserti Sandvik Coromant, il cui lancio è previsto in ottobre, la luce verde non si spegnerà mai. Le due nuove qualità, GC1125 e GC1515, sono state sviluppate con nuove soluzioni tecniche che producono taglienti affilati e rivestimenti leggeri, perfetti per la finitura dell’acciaio normale e inossidabile nelle operazioni di tornitura. Entrambe le qualità hanno rivestimenti nuovi, che conferiscono a GC1125 taglienti super-affilati e a GC1515 la tenacità del filo tagliente tipica dei rivestimenti PVD unita alla resistenza all’usura dei rivestimenti CVD. Non ci sono qualità d’inserto paragonabili sul mercato. Per saperne di più su GC1515 e GC1525 leggete a pagina 16. di metallo duro gestisce le risorse non rinnovabili, riciclando e riutilizzando le materie prime. Nel 2006, Sandvik Coromant Brazil ha deciso di adottare una politica attiva di ricerca di partner desiderosi di vendere i propri inserti usurati. La collaborazione con Mercedes-Benz è un ottimo esempio del funzionamento di questa politica. Gli inserti di metallo duro raccolti in Brasile vengono riciclati nell’apposito impianto di riciclaggio costruito da Sandvik Coromant in India. L’impianto è certificato ISO 9001, oltre che conforme alle norme ambientali ISO 14001 e OHSAS 18001. Alessandra Costa, supervisore sistemi ambientali e di gestione per Mercedes-Benz in Brasile. LA PRODUTTIVITÀ È IL MODELLO PER MATE ECONOMIA. Mate Precision Tooling, con sede ad Anoka, nel Minnesota, ha avviato il proprio programma per il miglioramento della produttività che ricalca il Programma di Miglioramento della Produttività di Sandvik Coromant. “Quando presentiamo nuovi aspetti e caratteristiche tecniche ai clienti, cerchiamo di farlo rapidamente in modo di non dover interrompere il flusso di produzione più del tempo strettamente necessario,” dice John Dickes, Manufacturing Engineering Manager per Mate Precision Tooling. “Vogliamo farlo in modo che il cliente non si senta una cavia.” Azienda leader nella costruzione di attrezzamenti e ricambi per costruttori di presse per stampi di tutto il mondo, Mate ha sperimentato sulla propria pelle i vantaggi di un programma per il miglioramento della produttività quando i consulenti Sandvik Coromant hanno introdotto le nuove qualità di inserti per i prodotti in metallo duro usati dall’azienda. Il Programma per il Miglioramento della Produttività Sandvik Coromant ha aiutato Mate ad adottare le nuove tecnologie (qualità di inserti) in un tempo molto breve. Ciò ha ispirato a Mate il proprio team di consulenti per il miglioramento della produttività, chiamato “M-Team”. “Lo scopo dell’M-Team è acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti, fornendo loro valore aggiunto sotto forma di consulenze per il miglioramento della produttività,” dice Joe Schneider, Vice Presidente marketing di Mate. Un altro Programma di Miglioramento della Produttività Sandvik Coromant su larga scala ha permesso a Mate di incorporare le nuove tecnologie e modificare i metodi di lavorazione, risparmiando circa 20.000 dollari USA l’anno. Mate ora usa questo programma per gestire meglio i conti dei propri clienti. “Quelli più grandi sono restii ai cambiamenti,” spiega Dickes. “È come cercare di virare la prua di una nave. Non è una cosa veloce. Questo programma mostra che si può virare la prua, basta usare abbastanza rimorchiatori.” METALWORKING WORLD 31 A L I T SEN G A Z FOR marketing, e to n e m o m i, n io s gravità e illu i d e ento tt fa im rt o e n o iv s d e e s s le a ru tr e s n e g c n Le monta tra terrore a o m s li ellenza a c u c d e l i e d d e e , tt a fa ic o s tt fi u e tt geometria sono sopra e s s ru e n g ta n o m adrenalinico. Ma le ma classe. ri con ingegneria di p 32 METALWORKING WORLD TUTTO E’ INIZ IATO IN MINIERA L’idea alla base delle montagne costruirono russe risale i primi sciv a quando i oli scavati go. Si dice russi nel ghiaccio che Caterin a San Pietro a II ne In seguito, fosse appa burle società m ssionata. inerarie trov guadagno facendo viag arono una fonte extra giare la gent carbone (c di e sui sistem arrelli ferrov i di trasport iari). Un viag Railroad in o del gio sulla M Pennsylvan au ch ia (USA) dura Chunk la velocità va 30 minut di 160 km/ i e raggiung h. Ancora og montagne eva gi è il seco russe più lu ndo giro su ngo del mon Tuttavia, le lle do. prime vere montagne USA alla fin russe furono e del 1800 e il resto, co costruite ne me si dice, gli è storia. LE MONTAGNE RUSSE di oggi sono capolavori di ingegneria. Il limite non è rappresentato dalla fantasia di chi progetta ma dai budget limitati e dai severi standard di sicurezza. Ciò significa che le novità spesso impiegano molto a passare dal tavolo da disegno al parco dei divertimenti. Il terzo principio della dinamica di Newton dice che se un corpo esercita una certa forza su un altro corpo, il secondo corpo a sua volta esercita una forza uguale e contraria sul primo. La forza esercitata da un sedile delle montagne russe sul passeggero è una forza centripeta; viceversa, la forza esercitata dal passeggero sul sedile è centrifuga, o forza G La forza G negativa, o caduta libera, genera una sensazione di assenza di peso, grazie a cui le montagne russe permettono di provare sensazioni simili a quelle provate dai piloti di caccia e dagli astronauti durante il volo o i lanci. In effetti, la maggioranza delle persone difficilmente si avvicinerà a questo tipo di sensazioni più di così. Le montagne russe permettono di provare sensazioni simili a quelle provate dai piloti di caccia e dagli astronauti durante il volo o i lanci. In effetti la maggioranza delle persone difficilmente si avvicinerà a questo tipo di sensazioni più di così. CORBIS WERNER STENGEL è una leggenda nel mondo delle montagne russe. Ufficialmente in pensione, collabora in modo ancora molto attivo con l’azienda Ingenieur-Beuro Stengel di Monaco, diretta da Harald Wanner e Andreas Wild. In tutto il mondo ci sono più di 500 montagne russe Stengel. La nr. 500 è la Maverick, montagna russa di tipo “Launch Coaster”, che ha iniziato l’attività l’anno scorso nel parco divertimenti Cedar Point negli USA. La carriera di Stengel ebbe inizio quando gli chiesero di METALWORKING WORLD 33 ❯❯ CORBIS MONTAGNE RUSSE NELLO SPAZIO Il nuovo razzo NASA Ares 1-Y usa il principio delle montagne russe per garantire una fuga più veloce. Il sistema Orion Emergency Egress lancia un vagone lungo una discesa che inizia dalla piattaforma a circa 100 m appena fuori dallo sportello della capsula di salvataggio e prosegue lungo una pista da 457 m fino al bunker di sicurezza, il tutto in soli due minuti. La progettazione è iniziata nella primavera del 2008, e l’unica differenza con le montagne russe tradizionali è che nelle montagne russe della NASA le forze G sui passeggeri vengono ridotte al minimo. Verrà collaudato a settembre 2012, quando l’Ares volerà, senza equipaggio, ma la capsula di salvataggio dovrà comunque essere a portata di mano per il personale che effettua le manovre finali prima del lancio. Il progettista deve rimanere nei limiti tecnici e di carico passeggeri ma aggiungere elementi emozionanti come salite, curve brusche e loop. ❯❯ produrre i calcoli strutturali per le vetture dell’autoscontro. In seguito lavorò per la prima montagna russa in acciaio della Germania, il Super Acht dell’Oktoberfest del 1964. Nel suo curriculum troviamo la collaborazione ai lavori di sviluppo della pista in legno per montagne russe, standard DIN4112, brevettata e riconosciuta a livello internazionale e il premio dell’European Coaster Club per il suo “notevole contributo alla gravità.” Wanner spiega: “Molte nuove forme vengono direttamente dal tavolo da disegno, come accadde al primo loop “sicuro” che usava klotoidi [forme con raggio di curvatura a variazione costante, grande alla base, piccolo in cima] invece di cerchi. Werner e il team Stengel hanno inoltre creato Zero-G Roll, Cobra Roll, Dive Loop, Batwing e Stengel Dive.” LA PROGETTAZIONE della pista è fondamentale per mantenere la pista divertente ma nei limiti della tollerabilità. “Serve molta esperienza e matematica ai massimi livelli per progettare piste veloci e scorrevoli e dare ai costruttori i dati più precisi possibile per la piegatura e l’installazione,” spiega. “Il progettista deve rimanere nei limiti tecnici e di carico 34 METALWORKING WORLD passeggeri ma aggiungere elementi emozionanti come salite, curve brusche e loop,” spiega Wanner. Negli USA Great Coasters International progetta, costruisce ed esegue la manutenzione di montagne russe in legno. La società è meglio nota per avere progettato i treni articolati GCII e Millennium Flyer. Chris Gray, che si dichiara “dipendente” dalle montagne russe da quando aveva 8 anni, è il responsabile approvvigionamenti dell’azienda, ma preferisce essere chiamato “quello delle montagne russe.” “I Millennium Flyer vanno da destra a sinistra in modo veloce e fluido, come un autoarticolato con attaccati 24 vagoni, nessuno dei quali inizia a girarsi fino a quando non raggiunge il punto in cui il primo carro ha effettuato la svolta,” spiega. “In tal modo si viaggia sempre sul binario esterno, il che rende il viaggio più scorrevole e senza intoppi. “Per ogni metro di percorso è necessario calcolare le forze G dall’alto, dal basso, da sinistra e da destra,” spiega. “Se si superano i tre G ci può essere la perdita di conoscenza. Ci sono montagne russe in acciaio che arrivano a generare sei G a quasi 210 km/h, ma le montagne russe più grandi del mondo GETTY sono Son of Beast, in Ohio, che arrivano a 140 km/h. Quelle non le abbiamo costruite noi. “Bisogna inoltre calcolare gli stress che la struttura subirà giorno dopo giorno per i prossimi 20 anni,” spiega Gray. “Ecco perché i manutentori di queste strutture effettuano ispezioni giornaliere come si fa con gli aeroplani prima del volo. I manutentori percorrono a piedi il percorso della pista, controllano i treni e li passano al setaccio.” Prima di mettere in funzione una giostra facciamo un viaggio di prova usando sacchi di sabbia da circa 80 kg per simulare i passeggeri. “Questo viaggio è uno dei più veloci che un treno delle montagne russe possa mai effettuare nella sua carriera, in quanto il peso è equamente distribuito,” spiega. INTAMIN HA COSTRUITO alcune delle più spettacolari montagne russe del mondo. La società, che ha festeggiato il suo 40° compleanno nel 2007, offre ben 12 tipi di montagne russe e circa metà dei suoi lavori sono progetti personalizzati. Il Vice Presidente Roy Vocking dice che l’unico limite sono le risorse finanziarie. La moda del momento sono le Launched Coaster, in cui i treni schizzano da 0 a 200 km/h in una manciata di secondi. “Queste montagne russe usano sistemi di lancio idraulici da noi brevettati cinque anni fa e che rappresentarono la soluzione al problema di fornire energia ai motori lineari, che hanno bisogno di 2-3 megawatt.” Vocking spiega che divertimento e serietà (di progettazione) vengono sempre attentamente bilanciati. “La paura è nella mente di chi guarda,” spiega. “Le forze G tollerate vengono definite da alcuni standard molto severi. La forza di maggiore intensità dipende dalla direzione del moto, per evitare che le teste vengano sballottate. “Un’ottima montagna russa ha molti cambiamenti di direzione ma in un percorso scorrevole e fluido, ecco perché la geometria della pista è molto importante,” spiega Vocking. “Le apparecchiature possono essere sfruttate al massimo, il corpo umano no. I calcoli e i processi ingegneristici alla base di ogni montagna russa costano centinaia di migliaia di euro.” Brendan Walker, primo ingegnere del “brivido” al mondo, ha condotto i test al parco a tema Alton Towers in Gran Bretagna con l’aiuto del Dipartimento di Informatica e del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Nottingham. Walker iniziò a dedicarsi a queste attrazioni dopo essersi formato come ingegnere aeronautico e progettista industriale. Disegnò il profilo di una delle più grandi montagne russe di TITOLARI DI RECORD TERRIFICANTI Le montagne russe sono spettacolari di natura. Gli USA sono il paese con più record in questo campo: • LE MONTAGNE RUSSE PIÙ VELOCI, 206 km/h: Kingda Ka, a Six Flags Great Adventure, nel New Jersey • LE PIÙ VECCHIE, 1902: Leap the Dips, Lakemont Park, in Pennsylvania • LE PIÙ STRANE, montagne russe da 60 m in cima ad una torre: la Stratosphere Tower (alta ca. 274 m) a Las Vegas, Nevada • IL SALTO PIÙ ALTO, CA. 127 M: Kingda Ka, a Six Flags Great Adventure, nel New Jersey. Ma uno dei record ce l’ha il Giappone: • LA CORSA PIÙ LUNGA, 2.479 M: Steel Dragon 2000, al Nagashima Spa Land a Mie. www.coasterclub.org La moda del momento sono le Launched Coaster, in cui i treni schizzano da 0 a 200 km/h in una manciata di secondi. tutta l’Europa, Oblivion – discesa di 55 metri, velocità massima 110 km/h e forza totale di 4,5 G – usando test psicometrici, telecamere e cardiofrequenzimetri. “A lungo ho sospettato che a chi va sulle montagne russe potrebbe piacere vedere le proprie reazioni psicologiche e fisiologiche alla corsa, e per chi aspetta in fila vedere facce che strillano e cuori che battono all’impazzata è un ottimo modo per ammazzare il tempo,” spiega. “Man mano che le montagne russe si sono ingrandite e sono diventate più veloci, il collegamento empatico tra passeggero e spettatore è scomparso quasi del tutto,” spiega Walker. “Voglio superare questa distanza e riaccenderlo con la tecnologia. Ho presentato un articolo rivoluzionario sui risultati della nostra ricerca alla conferenza Computer Human Interaction che si è svolta a Firenze ad aprile.” I RISULTATI della ricerca indicano che chi va sulle montagne russe appartiene ad una delle seguenti due categorie: • Quelli che manifestano ansia durante la preparazione all’evento (coda e inizio del viaggio), shock/sensazioni traumatiche durante il viaggio e sollievo e gioia (perché sono sopravvissuti) alla fine. • Quelli che manifestano eccitazione e pregustano l’evento durante la preparazione, gioia durante la corsa e delusione al termine. Il livello più elevato di eccitazione è visibile durante la coda, prima di salire a bordo e non durante il viaggio. Per rimanere in gioco è necessario sviluppare continuamente nuove idee. Nel 2007 Intamin creò ZacSpin, montagna russa “verticale” che occupa una superficie minima e in cui i passeggeri vengono lanciati in vorticose cadute libere mentre girano su se stessi capovolgendosi. Roy Vocking ha un debole per Furius Baco di Intamin, che si trova nel parco Port Aventura in Spagna. “È spassosa,” spiega. “Così veloce e bassa. Mi piace anche Stealth a Thorpe Park nel Regno Unito, una Launcher Coaster breve, molto veloce e ben fatta. E niente batte le montagne russe in legno, piene di momenti da “vuoto d’aria” dove ti senti il cuore in gola.” JANE GARNER METALWORKING WORLD 35 Abbiamo un'idea brillante che fa al caso vostro! Print n:o C-5000:528 ITA/01 © AB Sandvik Coromant 2008:3 Dovete acquistare una nuova macchina? SPE C TO IALE! PE RN RI IO OD C O N DI C PA YB A Or CK: a 3 4 an ann ni i !! Sandvik Coromant è leader mondiale nella lavorazione dei metalli per un semplice motivo: miglioriamo la produttività per i nostri clienti. Quanto potete risparmiare? Per scoprirlo, provate il nostro calcolatore di payback on line sul sito www.payback-calculator.com www.coromant.sandvik.com/it Pianificate in anticipo. 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