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lunedì 15 settembre 2014 – CRONACA – Pagina 8
VERSO IL VOTO. Tutti i soggetti invocano la trasversalità ma le famiglie politiche restano una “bussola”.
Stasera un incontro illustrativo in città
Marco Scorzato
Due fronti di sindaci e due strategie per due corse in una: quelle per il Consiglio e per la presidenza E
dietro agli amministratori c´è l´ombra dei partiti
«Civico», fortissimamente «civico». Lungo la tortuosa strada delle
trattative politiche che porterà all´elezione della nuova Provincia di
secondo livello, c´è un aggettivo che tutti intonano, tutti rivendicano a
sé e che funziona come un “lasciapassare”. O almeno questa è la
convinzione di chi lo usa.
CHI È PIÙ...CIVICO? «Civico» è il progetto dei sindaci dell´Ovest,
una truppa di oltre quindici primi cittadini che ha poi allargato i propri
ranghi, in misura difficile da misurare, e che alla riunione di Schio di
mercoledì scorso ha radunato 65 amministratori locali: l´obiettivo
dichiarato è arrivare a una lista unitaria per il Consiglio dei 16 e a una
candidatura a presidente, con un veto espresso su Achille Variati,
«non in quanto Variati né in quanto esponente Pd, ma in quanto
sindaco del capoluogo».
Ma «civico» si autodefinisce anche il fronte che, dopo il vertice di
Schio, si è smarcato e ha prodotto un documento diramato sabato.
Le firme raccolte finora sono oltre una sessantina ed è una chiara
controproposta rispetto al metodo indicato dai sindaci dell´Ovest:
l´idea è di pervenire «non a una lista preconfezionata» ma a «quattro
liste con la partecipazione dei consiglieri», una per ciascuna delle
quattro aree Ulss del Vicentino.
Una riunione del consiglio provinciale
Non solo: «civico», nel senso di slegato da logiche di partito, è anche prima del commissariamento che dura da
l´approccio proposto dal sindaco Variati, il convitato di pietra di ogni giugno 2012
piega del dibattito di questi giorni sul rinnovo di palazzo Nievo. Il
primo cittadino del capoluogo ha dato una “disponibilità condizionata” alla propria candidatura a presidente,
soltanto in presenza di una visione «alta» della Provincia, e di una «condivisione» tra sindaci e consiglieri
comunali che vada «oltre le divisioni di campanili e sigle partitiche».
Il punto è che se tutti sono «civici», o quantomeno mossi da «spirito civico», il rischio che la parola si svuoti
del suo significato è concreto. Dic erto chi pensava che potesse essere sinonimo di “ecumenico” dovrà
ricredersi.
I PARTITI IN RIMONTA. Anche perché, a ben guardare, i partiti che inizialmente avevano fatto un passo
indietro rispetto alle trattative per l´elezione dei rappresentanti in Provincia, ora stanno rimettendo fuori il
naso, pur cercando di non darlo troppo a vedere. Da un lato la Lega nord - o almeno una parte - è stata fin
dall´inizio vicina al «progetto civico» sviluppatosi nell´Ovest Vicentino e, per voce del responsabile enti
locali Giuseppe Castaman, ha dichiarato sostegno a quell´approccio. Dall´altro lato, anche il neonato fronte
dei sindaci che punta sulle quattro liste per il Consiglio trova sponda, se non linfa, nei partiti: il Nuovo
centrodestra di cui è leader Costantino Toniolo, il Partito democratico guidato da Piero Menegozzo e Forza
Italia coordinata da Dino Secco sono taciti sponsor dell´iniziativa. E anche l´Udc, con Massimo Pecori e
Roberto Cavazza, ha espresso dubbi sulla lista unica.
DUE SFIDE. Secondo la legge Delrio, l´elezione del Consiglio provinciale di 16 membri è separata da
quella per il presidente. Sarà un voto “disgiunto”, senza un collegamento diretto tra lista, o liste, e candidato
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presidente. Detto altrimenti, per ora si sta assistendo a un confronto esplicito sul Consiglio, e sono rinviate
agli ultimi giorni utili le trattative sulla presidenza.
L´INCONTRO TECNICO. Al redde rationem manca poco: entro lunedì prossimo dovranno essere
presentate le candidature. La lista o le liste per il Consiglio - da 8 a 16 membri - necessitano di 81 firme a
sostegno; ogni candidatura alla presidenza deve averne 243. Non è semplice, nemmeno dal punto di vista
pratico, piazzare sorpassi all´ultima curva. Per chiarire ai consiglieri-elettori il loro ruolo e il metodo di
elezione e raccolta firme è in programma un incontro tecnico-illustrativo. Lo ha promosso Federico
Formisano, presidente del Consiglio comunale di Vicenza, e va in scena stasera alle 18 ai chiostri di Santa
Corona: «L´incontro è rivolto a sindaci e consiglieri del seggio di Vicenza», circa 300 amministratori. «È un
confronto super partes sulle regole del gioco». Sarà anche occasione per ulteriori trattative “a margine”?
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