04 Psicoacustica - Fenomeni psicoacustici
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04 Psicoacustica - Fenomeni psicoacustici
Istituto d’Istruzione Superiore “Paolo Boselli” ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO ISTITUTO PROF.LE PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI CORSO SERALE Modulo di FISICA a.s. 2013-2014 Acustica e psicoacustica - Psicoacustica 2 Acustica e psicoacustica - Psicoacustica Fenomeni psicoacustici 3 Psicoacustica 28 Fenomeni psicoacustici Per fenomeni psicoacustici intendiamo dei fenomeni che presentano degli aspetti che, ad una prima analisi, possono apparire inattesi e controintuitivi. Possono essere generati a vari livelli: acustico, fisiologico, percettivo Psicoacustica 29 Battimenti esempi.als battimenti.ggb BeatingAndRoughness Psicoacustica 30 Battimenti Quando una coppia di sinusoidi le cui frequenze f1 e f2 sono leggermente diverse, la differenza di fase cambia continuamente nel tempo. L’ampiezza del suono risultante varia lentamente tra 0 e la somma dell ampiezze A1 e A2. Queste lente variazioni periodiche nell’ampiezza a frequenza sono chiamate battimenti del primo ordine e vengono percepiti come delle fluttuazioni dell’onda. Sono udibili chiaramente quando la differenza delle frequenze è inferiore ai 10 Hz. Quando le due sinusoidi hanno frequenze più distanti, la sensazione percepita è di un suono ruvido, aspro e fastidioso. Questo effetto è massimo quando la differenza di frequenza è attorno ai 70 Hz. Aumentando ancora la differenza tra le frequenze, si iniziano a percepire i suoni delle due sinusoidi distintamente. Questo è chiaramente percepito per differenze a partire da 300 Hz. esempi.als : AD 32 Primary and secondary beats (track 62) Lucier__Music_for_Piano_and_Oscillators_1_2.flv Alvin_Lucier_-_Music_On_A_Long_Thin_Wire.flv Psicoacustica 31 Banda critica: differenza di frequenza entro la quale si percepiscono I battimenti Psicoacustica 32 Suoni di combinazione Nel 1714 il violinista Giuseppe Tartini, durante il periodo in cui insegnava violino al Teatro della Fenice di Ancona, dimostrò che, suonando un bicordo a un intervallo di quinta, ossia con rapporto 3:2, si ottiene contemporaneamente un terzo suono, più grave. Il terzo suono, nel basso, è una nota la cui frequenza è la differenza fra quelle dei due suoni originari. Ad esempio, eseguendo un suono da 512 Hz e contemporaneamente uno da 768 Hz, si sentirà anche un suono, più grave, da 256 Hz (un'ottava sotto la fondamentale a 512 Hz). Il terzo suono è ottenibile eseguendo bicordi anche ad altri intervalli, non solo terze e quinte. Quando al nostro orecchio arrivano due suoni semplici (sinusoidali), noi percepiamo non solo i due suoni distinti, ma anche altri suoni la cui frequenza è legata alla somma e alla differenza dei due suoni originali. Si parla in questi casi di suoni di combinazione. Tra questi il fenomeno più conosciuto è il terzo suono di Tartini. Il fenomeno era già conosciuto almeno dal XVI secolo e veniva sfruttato principalmente nell'arte organaria, in modo da poter dare agli strumenti una maggiore estensione nel basso senza dover costruire canne eccessivamente lunghe e costose. Ad esempio, per ottenere l'effetto di un registro da 32', si suonano contemporaneamente un registro da 16' (ottava) e uno da 10' 2/3 (quinta). http://it.wikipedia.org/wiki/Terzo_suono_di_Tartini Tartini - Anne Sophie Mutter esempi.als : Everest difference tones Psicoacustica 33 Suoni di combinazione Tra gli altri suoni di combinazione udibili, I più importanti (perché più intensi) vi sono i suoni di differenza cubica 2f2-f1. Quando f1 è costante il suono differenziale cresce con l’aumentare della frequenza f2 mentre il cubico decresce con f2. Ad alti livelli di volume (x es. 80 dB) sono udibili in un’intera ottava. In questo caso, suoni quadratici e cubici si incrociano a f2/f1=1,5. esempi.als : Everest combination tones esempi.als : AD 34 track 68 e 69 aural combination tones Psicoacustica 34 esempi.als : Combination_Tones.wav Psicoacustica 35 esempi.als : Sibelius_Sinfonia_01_Finale.mp3 esempi.als : Sibelius (Flute instrument) Psicoacustica 36