copione - Silveria Gonzato

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copione - Silveria Gonzato
Silveria Gonzato Passarelli
L’imperatore
in mutande
Verona 15 ottobre 2013
L’imperatore nudo.0
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
PERSONAGGI: imperatrice, dama di compagnia
Sala del trono. Entra l’imperatrice con la dama di compagnia. L’imperatore non è ancora arrivato.
IMPERATRICE
È nel vestibolo l’imperatore?
DAMA DI COMPAGNIA
Sì, Maestà, c’è con lui un servitore.
Sta indossando un altro vestito nuovo.
IMPERATRICE
Mi siedo sul trono e più non mi muovo.
Sto cominciando ad averne abbastanza:
si sta mangiando ogni nostra sostanza.
Solo in vestiti, spende un capitale,
pure ora che le cose vanno male:
con lo spread che si muove e in alto balza,
col P.I. L. pietoso e la crisi che incalza,
con l’IVA che cresce e l’IMU che strozza,
il popolo pranza con mezza cozza.
Quell’uomo è più veloce della moda,
da ieri si usa il mantello con la coda.
È pieno di armadi questo castello:
ogni due ore egli cambia modello.
Va via vanitoso come un pavone,
esibendo ai sudditi il suo pancione.
Con nostalgia
Era un principe bello e affascinante,
cavalcava un destriero scalpitante.
Veniva da me d’azzurro vestito…
DAMA DI COMPAGNIA
Ma allora, Maestà, se ho ben capito,
siete la dolcissima Biancaneve,
dal canto soave e dal passo lieve!
La figliastra della strega regina,
crudele persino con Voi bambina!
IMPERATRICE
E l’avete capito solo adesso?
La memoria, la perdete spesso?
Da allora, non mi par d’esser cambiata:
per le rughe mi spalmo una pomata,
per la linea sto seguendo una dieta,
sono agile ancora come un’atleta.
DAMA DI COMPAGNIA
Adesso ricordo! Ma siete uguale!
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L’imperatore nudo.0
Vi hanno fatto la plastica facciale?
IMPERATRICE
Ma quella, ancora, non l’hanno inventata!
Siete ignorante e anche maleducata.
DAMA DI COMPAGNIA
Vi chiedo scusa, vostra Maestà,
sono stata ingannata dall’età.
IMPERATRICE
Fate meglio a tener la bocca chiusa:
fatta la frittata, è vana ogni scusa.
SCENA SECONDA
PERSONAGGI: imperatrice, imperatore, dama di compagnia.
Entra l’imperatore seguito da un servitore che gli regge lo strascico. L’imperatore si pavoneggia nel suo vestito
nuovo. La cortigiana si inchina.
IMPERATORE
Ditemi, moglie, vi piace il vestito?
IMPERATRICE
Certo, mio Signore, ha un taglio squisito.
IMPERATORE
E le tinte? Le avete ben guardate?
IMPERATRICE
Come quelle d’un tramonto d’estate.
L’imperatore, soddisfatto, si siede sul trono.
DAMA DI COMPAGNIA (sottovoce all’imperatrice)
È il Principe Azzurro che vi ha impalmata?
IMPERATRICE
Io, la fiaba, non l’ho certo cambiata.
Volete dirmi che è tanto diverso?
Per qualche capello che forse ha perso?
Per quella pancetta rassicurante,
che rende l’uomo tanto interessante?
DAMA DI COMPAGNIA
Maestà, quel che prima avete detto…
IMPERATRICE
Altro non è stato che un segno d’affetto.
IMPERATORE (guardando la moglie)
Quest’abito è vecchio, tu ti trascuri!
IMPERATRICE
L’ho messo due volte, son tempi duri!
C’è la crisi, bisogna risparmiare;
la gente si potrebbe ribellare.
Lo spread vola alto, il PIL è troppo basso,
ormai, mio Signore, siamo al collasso.
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L’imperatore nudo.0
L’IMU, l’IVA, con tutte le altre tasse,
dicono che ci riempiono le casse.
IMPERATORE
State in pena per delle cattiverie:
le chiacchiere non sono cose serie!
Ma in cosa mai potremmo risparmiare?
A cosa mai dovremmo rinunciare?
Le tasse ci servono per le strade,
per raggiungere tutte le contrade…
SCENA TERZA
PERSONAGGI: Imperatore, Imperatrice, dama di compagnia, servitore, servitore 1.
Entra un servo.
SERVO 1 (dopo essersi inchinato)
Maestà, devo dirvi che là fuori,
si son presentati due tessitori.
Insistono per venir ricevuti…
IMPERATRICE
Un altro vestito! Che il Cielo ci aiuti!
DAMA DI COMPAGNIA
C’è la crisi, bisogna risparmiare!
SCENA QUARTA
PERSONAGGI: Imperatore, Imperatrice, dama di compagnia, servitore, servitore 1, damigelle.
Uno dopo l’altra, entrano di corsa delle damigelle.
DAMIGELLA 1
La gente si potrebbe ribellare…
DAMIGELLA 2
Lo spread vola alto, il PIL è troppo basso…
DAMIGELLA 3
Andiamo veloci verso il collasso…
DAMIGELLA 4
Con l’IMU, l’IVA e tutte le altre tasse…
DAMIGELLA 5
Dicono che vi riempite le casse!
SCENA QUINTA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, tranne le damigelle .
IMPERATRICE
Un altro vestito! Che il Cielo ci aiuti!
SERVITORE 1
Insistono per venir ricevuti!
IMPERATRICE
Resistete, sposo mio, non aprite!
Somatizzo e mi viene la gastrite!
DAMA DI COMPAGNIA
Spread, PIL, IMU, IVA e dopo ancora tasse!
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SCENA SESTA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiungono dei soldati
Dei soldati entrano uno dopo l’altro marciando.
SOLDATO 1
Farete scoppiare le vostre casse!
SOLDATO 2
I cavalli hanno fame, occorre biada!
SOLDATO 3
Bucato è lo scudo e rotta la spada!
SOLDATO 4
L’armatura s’è tutta arrugginita!
SOLDATO 5
E la truppa più non viene nutrita!
IMPERATRICE
Con cosa li pagate quei vestiti?
IMPERATORE
Non ditemi che i soldi son finiti!
Chiamatemi subito il ciambellano
e, già che ci siete, anche lo scrivano.
IMPERATRICE
Aprite gli armadi, guardate i vestiti!
IMPERATORE
Tutti quanti son stirati e puliti.
SERVITORE
Ma cosa devo dire ai tessitori?
IMPERATORE
Dì loro che restino ancora fuori.
SCENA SETTIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiunge il ciambellano.
Entra il ciambellano con un fascio di carte sotto il braccio. Si inchina davanti all’imperatore.
IMPERATORE
Avete qualcosa da confessare?
Avete visto qualcuno rubare?
Chi si spalma sulle mani la colla,
qüello che tocca più non lo molla.
CIAMBELLANO
Vostra Maestà, dov’è che ò sbagliato?
Ò forse commesso qualche peccato?
Vi ho sempre servito con fedeltà,
avete dubbi sulla mia onestà?
Se le cose stan così, io mi dimetto,
non sopporto che ci sia del sospetto.
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SCENA OTTAVA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiungono le damigelle.
DAMA DI COMPAGNIA
C’è la crisi, bisogna risparmiare…
DAMIGELLA 1
La gente si potrebbe ribellare…
DAMIGELLA 2
Lo spread vola alto, il PIL è troppo basso…
DAMIGELLA 3
Andiamo veloci verso il collasso…
DAMIGELLA 4
Con l’IMU, l’IVA e tutte le altre tasse…
DAMIGELLA 5
Dicono che vi riempite le casse.
Le damigelle escono.
SCENA NONA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, tranne le damigelle
CIAMBELLANO
Delle casse han grattato pure il fondo,
del denaro imperiale io non rispondo.
Non lo tocca nemmeno il tesoriere,
non c’è una moneta dentro il forziere.
DAMA DI COMPAGNIA
Se le monete non son trasparenti,
passeremo dei gran brutti momenti.
CIAMBELLANO
Il denaro se n’è andato in vestiti,
tagliati, imbastiti e insieme cuciti.
IMPERATORE (rivolto all’imperatrice)
Ma quei vestiti dove li tenete?!
IMPERATRICE
Cosa? Tra me e lui fate una parete!
Voglio che un torrente travolga tutto,
che modo non ci sia di urlare aiuto!
Voglio un vulcano che fuma ed esplode
che subito bruci ciò che mi rode.
Cadete, fulmini, prendetelo in pieno!
Oscurate quel bel cielo sereno!
Venti del nord, spettinate le teste,
portatevi via i boschi e le foreste!
Che crolli la luna assieme alle stelle,
che l’Orsa si sbrani lupo e pecorelle!
Angeli del Cielo, fate qualcosa!
IMPERATORE
Sposa cara, mi sembrate nervosa!
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L’imperatrice lascia la scena urlando.
SCENA DECIMA
PERSONAGGI: imperatore, dama di compagnia, tessitori, servitori
Entrano di corsa i tessitori. Le braccia e le spalle sono coperte da stoffe.
TESSITORE 1
Imperatore degli imperatori,
noi siamo stanchi di restar là fuori!
Pardon, Maestà, se abbiamo osato,
il servo vostro non è più tornato.
SERVITORE
Maestà, sto aspettando la risposta!
IMPERATORE
Ma dimmi un po’, tu ci sei o lo fai apposta?
TESSITORE 2
Maestà, noi facciamo i tessitori,
tra tutti quanti, noi siamo i migliori.
Tessïamo stoffe belle e preziose,
con piume sgargianti, violette e rose,
aurore stupende, rossi tramonti,
cristalli di zampilli e di fonti,
nuvole d’oro su fiumi d’argento…
Non c’è cliente che rimanga scontento.
Con queste stoffe, facciamo vestiti,
con fili d’oro vengono cuciti…
E hanno pure dei magici poteri:
si mostrano solo ai cuori sinceri,
a menti eccelse, a onesti dipendenti,
niente vedono gli intelletti spenti.
E nemmeno quei tipi bighelloni,
abili a turlupinare i padroni.
IMPERATORE (tra sé)
Quegli abiti sarebbero stupendi:
distinguerei i cattivi dipendenti,
gli stupidi che traggono in inganno
e che, all’impero mio, arrecano danno.
Mi faccio fare un unico vestito
e ai sudditi miei manderò un invito.
Lo sfoggerò davanti a tutti quanti,
scoprirò gli stupidi e i lestofanti.
TESSITORI
Imperatore degli imperatori,
volete forse vedere i colori?
DAMA DI COMPAGNIA
C’è la crisi, bisogna risparmiare!
SCENA UNDICESIMA
PERSONAGGI: quelli delle scene precedenti ai quali si aggiungono damigelle e soldati
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Una ad una entrano di corsa le damigelle.
DAMIGELLA 1
La gente si potrebbe ribellare…
DAMIGELLA 2
Lo spread vola alto, il PIL è troppo basso…
DAMIGELLA 3
Andiamo veloci verso il collasso…
DAMIGELLA 4
Con l’IMU, l’IVA e tutte le altre tasse…
DAMIGELLA 5
Dicono che vi riempite le casse…
Le damigelle escono.
SCENA DODICESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente tranne le damigelle. Si aggiungono i soldati
I soldati escono uno ad uno marciando.
DAMA DI COMPAGNIA
Spread, PIL, IMU, IVA e tante altre spese…
IMPERATORE
Menomale che io non campo pretese!
SCENA TREDICESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiungono i soldati.
SCRIVANO
Son troppe le spese, e poi anche le tasse…
I soldati entrano uno alla volta marciando.
SOLDATO 1
Farete scoppiare le vostre casse…
SOLDATO 2
I cavalli hanno fame, occorre biada.
SOLDATO 3
È bucato lo scudo, è rotta la spada…
SOLDATO 4
L’armatura è tutta arrugginita…
SOLDATO 5
La truppa più non viene nutrita…
I soldati escono di scena marciando.
SCENA QUATTORDICESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, tranne i soldati. Torna l’imperatrice
Entra l’imperatrice con le mani nei capelli.
IMPERATRICE
Il morbo infuria, il pan ci manca,
sul ponte sventola bandiera bianca!
IMPERATORE
Moglie mia, mi sembrate nervosa!
Andate di là e prendete qualcosa.
IMPERATRICE
Orche, squali, piovre, mostri e serpenti,
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uscite dall’onda, forti e potenti!
Usignoli del bosco, basta cantare,
altri paesi andate ad allietare.
SCRIVANO
Il morbo infuria. Il pan ci manca,
sul ponte sventola bandiera bianca!
IMPERATRICE
Quei versi son miei, li ho già citati io!
SCRIVANO
Li avete trovati su un libro mio!
IMPERATORE
Non vedo il motivo per litigare!
IMPERATRICE
Zitto, Voi! E pensate a ben governare!
SCRIVANO
Ma litigano anche gli imperatori?
CIAMBELLANO
Se s’arrabbiano le donne son dolori.
Una sera ho sentito i piatti volare…
SCRIVANO
Ma, voi, senz’altro, volete scherzare.
CIAMBELLANO
Non è mai stato nelle mie intenzioni.
Anche loro hanno umane reazioni.
TESSITORE 1
Maestà, cos’è che dobbiamo fare?
IMPERATORE
Un vestito me lo devo comprare.
IMPERATRICI
Pulci, zanzare, zecche, e anche pidocchi…
IMPERATORE
La cuoca, in cucina, impasta gli gnocchi,
guardate come va con la farina:
l’altra volta abbiam mangiato pappina.
IMPERATRICE
Maestà, se Voi volete il grembiule,
ce n’è uno nuovo là dentro il baule.
TESSITORE 2
Imperatore di tutti gli imperatori,
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non avete ancora scelto i colori.
Ma l’avete il denaro per pagare?
IMPERATRICE
C’è la crisi, bisogna risparmiare.
SCENA QUINDICESIMA
PERSONAGGI: tutti quelli della scena precedente ai quali si aggiungono le ancelle
Le ancelle entrano una alla volta di corsa.
ANCELLA 1
Lo spread vola alto, il PIL è troppo basso…
ANCELLA 2
Andiamo veloci verso il collasso…
ANCELLA 3
Con l’IMU, l’IVA e tutte le altre tasse…
ANCELLA 4
Dicono che vi riempite le casse…
Le ancelle escono.
SCENA SEDICESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, tranne le ancelle. Si aggiungono i soldati.
Entrano i soldati marciando.
SOLDATO 2
I cavalli hanno fame, occorre la biada…
SOLDATO 3
È bucato lo scudo, è rotta la spada…
SOLDATO 4
L’armatura è tutta arrugginita…
SOLDATO 5
La truppa più non viene nutrita…
DAMA DI COMPAGNIA
Il morbo infuria, il pan ci manca,
sul ponte sventola bandiera bianca.
SOLDATO 1
C’è il generale col morale a terra…
IMPERATORE
Ma è proprio necessario far la guerra?
SOLDATO 1
Siamo soldati, che dovremmo fare?
IMPERATORE
C’è il campo della moda da sfruttare!
IMPERATRICE
Ma la Vostra è diventata una mania!
IMPERATORE
Meglio che far la guerra, moglie mia!
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I soldati escono marciando.
SCENA DICIASSETTESIMA
PERSONAGGI: tutti quelli della scena precedente, tranne i soldati
IMPERATORE
Con terreni, castelli, e anche palazzi,
sulla mia solvenza hanno dubbi i pazzi.
Mi impegno per iscritto…penna e foglio…
Ma attenti a non ferirmi nell’orgoglio.
La mia firma vale più del denaro…
A voi la cifra! Sono stato chiaro?
Il tessitore 1 legge lo scritto.
Piantate i due telai che io penso al resto,
lavorate bene e finite presto.
I due tessitori cominciano a montare i telai.
IMPERATRICE (sottovoce)
Voi siete pazzo, pazzo da legare!
La mia dote la dovete scordare.
IMPERATORE (sottovoce)
Quel vestito, per noi, è molto importante,
vedremo l’infedele e l’ignorante.
IMPERATRICE (tra sé)
È come pensavo: è fuori di testa…
E ha anche il coraggio di alzare la cresta!
IMPERATORE
Gaspare! Ho un compito da affidarvi.
Andiamo di là che devo spiegarvi.
Gaspare e l’imperatore escono. S’inchinano tutti tranne l’imperatrice.
SCENA DICIOTTESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, tranne un servo e l’imperatore
IMPERATRICE
Ecco che succede a far tutto in fretta!
Allora nessuno mi ha detto “aspetta”.
Ai miei nani mancava l’esperienza,
e, della mamma, ero rimasta senza…
Che ne sapevo io del fidanzamento?
Le favole ci mettono un momento:
dopo uno sguardo si è già innamorati,
un romantico bacio, e si è sposati.
“E vissero a lungo felice e contenti”…
senza malanni e senza cedimenti.
E dopo ci si sente imbroglïati…
Certe volte, persino disperati.
Ciò accade ai nati dalla fantasia,
che al mondo ti mette e poi scappa via.
Cavallo bïanco, vestito azzurro…
Un tenero bacio dopo un sussurro…
Basta!.. Non ci voglio più pensare…
l’acqua passata non può macinare.
DAMA DI COMPAGNIA
Dalla fonte arriverà altra acqua ancora…
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Come funziona tra suocera e nuora?
IMPERATRICE
La vita a corte segue un’etichetta…
Ogni parentela non sembra stretta.
Mai una parola e nemmeno un sorriso,
non si muove muscolo sul suo viso.
Così è al mattino, così anche alla sera,
penso spesso che sia fatta di cera.
DAMA DI COMPAGNIA
Maestà, vedo tornar l’Imperatore,
dal sorriso che ha, è allegro il suo cuore.
C’è anche Gaspare, carico di pacchi…
E fuori c’è un mulo con tanti sacchi.
IMPERATRICE
Credo di sapere di che si tratta…
Non voglio vedere, divento matta!
SCENA DICIANNOVESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, ai quali si aggiungono l’imperatore e Gaspare.
Mentre l’imperatore sale sul trono, il servo consegna tutto ai tessitori. Poi indica loro il cortile. Il servo si mette
sull’attenti vicino all’imperatore. I tessitori parlottano tra loro e, furtivamente, portano fuori tutti i pacchi. Il
tessitore 1 indica al complice di fare lo stesso con la merce caricata sul mulo. Poi si mettono ai telai,( lontano da
tutti, in modo da non essere visti)e mimano i gesti dei tessitori. L’imperatrice, all’arrivo dell’imperatore, inchina
leggermente il capo. L’imperatore si siede sul trono.
IMPERATORE
Tutto fatto, c’è solo da aspettare,
hanno già cominciato a lavorare.
E, come vedete, nulla è cambiato…
Sono sereno come appena nato.
IMPERATRICE
Beato Voi! “Cuor contento il Ciel l’aiuta”.
Se credete che anch’io l’abbia bevuta…
IMPERATORE
Cos’è che volevano farvi bere?
IMPERATRICE
È troppo grossa per star nel bicchiere.
Un servitore entra in scena e parla nell’orecchio al ciambellano, che parla con lo scrivano e così via.
Credo che ormai lo sappiano già tutti:
ricchi, poveri, onesti e farabutti.
IMPERATORE
Non riesco a capire ciò che intendete.
Qual è il liquido che voi non bevete?
IMPERATRICE
Son certa che voi non vedrete niente.
Vedrà soltanto colui che mente.
IMPERATORE
Volete giocare agli indovinelli?
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Conosco dei giochi molto più belli.
SCENA VENTESIMA
PERSONAGGI : quelli della scena precedente ai quali si aggiungono le ancelle
Le ancelle escono una dopo l’altra.
ANCELLA 1
Piace a tutte le persone,
chi lo prende e chi lo dà,
cambia sempre di padrone,
va in giro qua e là.
DAMA DI COMPAGNIA
Il denaro!
ANCELLA 2
È qualcosa che in mare cresce,
ma non è né carne né pesce.
IMPERATRICE
Il corallo!
ANCELLA 3
Corre e salta di qua e di là,
ma le gambe non le ha.
CIAMBELLANO
La palla!
ANCELLA 4
Se lo vedi è molto brutto,
se lo senti puzza tutto,
se lo tocchi è setoloso,
se lo assaggi è assai gustoso.
Che sarà quest’animale?
DAMA DI COMPAGNIA
Il maiale!
ANCELLA 5
In coro o da sola le piace cantare,
gonfiando la gola che sembra scoppiare,
ma è tanto stonata che per rimediare,
d’un tratto sta zitta e si mette a saltare.
GASPARE
La rana!
IMPERATORE
Lo dice il maestro se fai troppo chiasso,
e anche la mamma quando mangi e sei grasso,
lo dice la gente quando più non ce la fa…
IMPERATRICE
Lo dice il somaro che le risposte non sa,
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lo dice il papà se ti prendi troppa pasta…
IMPERATORE (urlando)
Basta!
Le ancelle escono di corsa spaventate.
SCENA VENTUNESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente, tranne le ancelle.
IMPERATRICE
Un attimo fa eravate sereno,
cambiate d’umore in un battibaleno.
Avete urlato così all’improvviso,
che il cuore adesso mi batte indeciso.
Vi ho visto tornare tutto entusiasta
e un attimo dopo l’umore si guasta…
IMPERATORE (urlando)
Basta!
Il ciambellano e lo scrivano fuggono.
SCENA VENTIDUESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente tranne il ciambellano e lo scrivano
IMPERATRICE
Si può sapere che sta succedendo?
Cos’è quest’aspetto così tremendo?
Non vi ho mai visto così alterato,
sembra quasi che vi manchi il fiato…
IMPERATORE (con voce soffocata, bassa e lamentosa)
Io, quel gioco, non l’ho mai sopportato,
fin da piccolo io l’ho sempre odiato…
IMPERATRICE
Darò in merito un ordine preciso,
a tutti dirò che così ho deciso:
chi fa indovinelli sarà punito,
e da questa corte, verrà bandito.
IMPERATORE
M’avete liberato da un tormento!
IMPERATRICE
E che ci voleva? Solo un momento!
DAMA DI COMPAGNIA
Un po’ mi dispiace: per me era bello.
L’imperatrice la guarda in modo interrogatorio.
Passare il tempo con l’indovinello!
IMPERATORE
Ora, a che punto saranno arrivati?
Han detto che non vogliono esser spiati.
Forse, se in punta di piedi cammino,
senza portarmi vicino, vicino…
Andare o restare…questo è il problema…
Aspettare?... E se per l’ansia poi la mano trema?...
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Tentare?...Avvicinarmi per spiare?
E se si voltano, in fretta scappare?...
Resistere…sedermi…e sentirmi morire?...
Se qualcuno mi potesse capire!...
Dietro le quinte in coro.
CORO
Andare…
Restare...
Andare o restare…
Restare o andare…
Tentare…
Spiare…
Tentare e spiare…
Spiare e tentare…
Soffrire…
Morire…
Soffrire e morire…
Morire e soffrire…
Questo è il problema…
Sfumando
Questo è il problema…
Questo è il problema…
Questo è il problema…
Problema…
Problema…
Problema…
A voce alta
Problema!
L’imperatrice sta parlando a bassa voce con la dama di compagnia.
IMPERATORE
Qui finisce che muoio veramente,
e sento che mi fuma già la mente.
In fin dei conti, sono io l’imperatore,
non voglio morire di mal di cuore.
Chiamo il ministro e lo mando a vedere,
negarmi egli non può questo piacere.
L’imperatore prende il campanello e suona.
SCENA VENTITREESIMA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiunge il ministro.
Giunge di corsa un servitore che si china davanti all’Imperatore. Intanto, l’imperatrice e la dama di compagnia si
stanno dedicando al ricamo. L’imperatore fa cenno al servitore di avvicinarsi e gli parla in un orecchio. Entra il
ministro. Il servitore gli si avvicina parla sottovoce al ministro, che si avvicina ai tessitori e li spia. I tessitori si
accorgono della sua presenza.
TESSITORE 1
Venite avanti, Ministro, e ammirate!
Il Ministro si avvicina, ma vede solo due telai vuoti sui quali i tessitori continuano il loro lavoro, seguendo i
movimenti suggeriti, dietro le quinte, dal coro.
CORO
Spoletta. (solista)
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
Pedala! (solista)
Spoletta.
Destra, passa, sinistra,
Pettine.
pedala!
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Destra, passa, sinistra.
Pettine,
Pedala!
Spoletta.
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
Pedala!
Spoletta.
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
Pedala!
Spoletta
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
Pedala!
Destra, passa, sinistra.
Destra, passa, sinistra.
……………………..
Il coro continua sottovoce.
MINISTRO
Son sempre stato bravo e intelligente,
ma sopra a quei telai, io non vedo niente!
Io son cresciuto scrivendo e studiando
io leggevo persino camminando…
A soli dieci anni io ero già scienziato,
studiai ancora e divenni letterato,
ma, insoddisfatto, studiai da architetto,
a tempo perso, tuttora io progetto…
So suonare, cantare, poetare,
dipingere, scolpire e recitare…
Tutto questo, per essere umiliato?
Qüesto è uno scherzo ben congegnato.
Sarei pure un infame traditore…
E dovrei anche dirlo all’imperatore?
Ma quante cose conosce un sapiente?
Ho studiato tanto tempo per niente?...
TESSITORE 1
Eccellenza, ci sembrate turbato.
MINISTRO
Per niente, Signori, sono estasiato:
Non ho mai visto colori più belli…
Sembrano quasi preziosi acquarelli…
Ma che dico?! Sono molto di più:
ci vedo l’Eden dipinto nel blu.
TESSITORE 2
Grazie, Eccellenza, Voi ci lusingate!
MINISTRO
Le lodi sono tutte meritate.
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Vado a riferire a sua maestà.
I tessitori si fermano un attimo per inchinarsi e il coro finisce.
SCENA VENTIQUATTRESIMA
PERSONAGGI: imperatore, imperatrice, dama di compagnia.
Il ministro si mostra entusiasta.
MINISTRO
Maestà! Maestà! Una meraviglia!
Mi son bruciato perfino le ciglia:
ho visto il sole, la luna e le stelle,
prati in fiore, deliziose pastorelle…
arcobaleni che abbracciano il cielo
e cime coperte da un bianco velo…
Mari blu con schiumose candide onde,
fiumi d’argento con dorate sponde…
IMPERATRICE
Voi lodate in maniera esagerata!
Ma quanta stoffa Vi è stata mostrata?!
MINISTRO
Quella che serve per fare un vestito!
M’hanno detto d’aver quasi finito.
IMPERATRICE
Ma vogliono vestire un elefante?
È vero che sua Maestà è abbondante,
ma gli bastava un’aiola fiorita.
Guardando il marito.
Come mai quell’espressione rapita?
Dove state volando, mio Signore?!
Contate di assentarvi per delle ore?
Vi siete perso in spazi colorati?
Vi sono rimasti i sensi incantati?
Quando avrete deciso di tornare,
chiamate che vi vengo a salutare.
L’imperatrice si mete a ricamare. Lo stesso fa la sua dama di compagnia.
MINISTRO (tra sé)
Credo proprio d’aver esagerato,
a dir menzogne non son abituato.
Sua Maestà fin troppo mi ha creduto:
ha lo sguardo nell’immenso perduto.
L’imperatrice non si fa gabbare…
Cosa faccio adesso per rimediare?
Il ministro cammina su e giù pensoso.
DAMA DI COMPAGNIA
Maestà, l’imperatore si è mosso.
Dagli occhi mi sembra commosso.
IMPERATRICE
Buongiorno, mio Signore, bentornato!
IMPERATORE
Credo proprio di essermi addormentato.
IMPERATRICE
Gli anni cominciano a farsi sentire.
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IMPERATORE
Già dobbiamo prepararci a morire?
IMPERATRICE
Siete sempre il solito esagerato.
IMPERATORE
L’età non conta, io mi sento rinato!
Il Ministro ha visto, e io, Imperatore,
devo ancora soffrire per ore e ore?
L’imperatore si alza in piedi.
Inchinandosi all’imperatrice.
Col permesso Vostro, io mi ritiro.
IMPERATRICE
Signore, volete prendermi in giro?
IMPERATORE
Non posso nascondervi proprio niente!
DAMA DI COMPAGNIA
Ecco una moglie molto intelligente.
L’imperatore si avvia in punta di piedi.
IMPERATRICE
Signore, ma in che modo camminate?
Voi siete l’Imperatore. Marciate!
L’imperatore si avvia verso i tessitori marciando.
SCENA VENTICINQUESIMA
PERSONAGGI: tutti quelli della scena precedente
I tessitori interrompono i movimenti e fanno un profondo inchino.
IMPERATORE
Niente inchini! Tornate a lavorare!
I tessitori riprendono il lavoro accompagnati dal coro. Quando l’imperatore inizia a parlare il coro s’avvia
sottovoce.
L’imperatore gira incredulo attorno ai telai.
Tra sé
IMPERATORE
Ma sono uno stupido o un traditore?…
Stupido sarebbe il male minore.
Potrei essere pure entrambe le cose…
Mentre le altre son persone virtuose.
Dovrò starmene zitto e non dir niente?
Così ingannerò ancor di più la gente.
Povero me, non so proprio che fare,
anche mia moglie dovrò ingannare.
Ma dove sono tutti quei colori?
I laghi, i fiumi, le montagne, i fiori…
TESSITORE 1
Maestà, non sembrate soddisfatto.
IMPERATORE
Ma cosa dite? Io sono stupefatto!
Per lodarvi, non possiedo parole…
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L’imperatore nudo.0
Oro, argento, la luna…ma che sole!
Che disegno, che stoffa, che colori!
Vi nomino entrambi Gran Tessitori.
I due truffatori s’inchinano. L’imperatore fa un cenno di saluto e si dirige verso il trono.
Rivolto al ministro.
Non potevate descriverlo meglio.
Ma ditemi se dormo o sono sveglio.
Se quello che ò visto è soltanto un sogno,
del vero non ho voglia né bisogno.
MINISTRO
Mettetelo alla parata di corte!
Già vi vedo: Imperatore e consorte.
Voi col vestito e lei con la bellezza;
sarà uno sfoggio di virtù e ricchezza.
Voi per primi, poi dame e cavalieri,
cento soldati su bianchi destrieri;
giovinette con le guance rosate
dal primo sole della calda estate.
Giovanotti sani, spavaldi e belli,
irrequieti come il vento nei capelli,
giovani spose vestite di bianco
tenere mamme col bimbo sul fianco,
teste grigie di passato ricolme,
con dïetro, lunghi strascichi di orme…
Ma ora basta, mi sono emozionato.
Con voce di pianto.
Vedranno i colori del Vostro vestito,
ognuno, a modo suo, è onesto ed istruito.
IMPERATORE (tra sé)
Vorrebbe dire che, a modo mio,
tra tanti, sono stupido solo io.
Ma no! Tutto ciò non può essere vero!
Se non c’è una spiegazione, è un mistero.
Un uomo di scienza, io mai sono stato,
ma dir che son tonto, sa di peccato.
In quanto a fedeltà, io mai ho tradito,
non chiedo scusa e non sono pentito.
Parlar non devo e mi pesa tacere…
E quei colori non riesco a vedere.
Se viene a saperlo l’imperatrice,
imperatore diventa il mio vice.
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L’imperatore nudo.0
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
PERSONAGGI: imperatore, imperatrice, dama di compagnia, Gaspare, tessitore 1, tessitore 2.
L’imperatrice e la dama di compagnia ricamano. L’imperatore, pensieroso, sta seduto sul trono.
I tessitori lavorano.
IMPERATORE (tra sé)
Parlare o non parlare, ecco il problema!
Sul dubbio posso scrivere un poema.
Cercare o non cercare…Cerco un amico?
E se lo trovo, che cosa gli dico?
Tacere…tacere e non far capire…
Ma allora, cosa mai vorresti dire?
CORO
Spoletta! (solista)
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
pedala!
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
pedala!
Sfumare.
Sinistra, passa, destra.
Sinistra, passa, destra.
Sinistra, passa, destra.
………………………
SCENA SECONDA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente a cui si aggiunge il servitore 1
Il servitore 1 entra di corsa e dice qualcosa all’orecchio di Gaspare. Gaspare riferisce, nello stesso modo,
all’imperatore. L’imperatore risponde a Gaspare parlandogli nell’orecchio. Lo stesso Gaspare con il servitore. Il
servitore s’inchina ed esce.
CORO
Spoletta!
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra.
Pettine,
pedala!
Sfumare
Destra, passa, sinistra.
Destra, passa, sinistra!
……………………..
DAMA DI COMPAGNIA
Io vado matta per il punto croce!
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L’imperatore nudo.0
IMPERATRICE
Ma il punto ombra è molto più veloce!
DAMA DI COMPAGNIA
Ho tempo da vendere! È il bello che manca!
IMPERATRICE
Il troppo lavoro, col tempo,stanca.
DAMA DI COMPAGNIA
Il punto erba non risalta tanto.
IMPERATRICE
Per gli steli dei fiori è un incanto.
Bisogna usarlo solo al posto giusto.
DAMA DI COMPAGNIA
Mi ci vorrebbe il vostro buongusto!
SCENA TERZA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiungono il conte e la contessa
Il coro accompagna i movimenti dei tessitori
CORO
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
Sfumare
Destra, passa, sinistra,
Destra, passa, sinistra,
……………………….
Prima che il coro finisca, entrano il conte e la contessa.
CONTESSA
Nella classifica dell’eleganza,
del vestire senza troppa stravaganza,
l’imperatore occupa il primo posto.
CONTE
Nel portamento, non è mai scomposto.
Ultimamente, s’è un po’ appesantito.
CONTESSA
Ma sempre sa indossare il giusto vestito.
CONTE
Sull’ultimo modello, raccontano meraviglie.
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L’imperatore nudo.0
Vengono a vederlo intere famiglie.
Nessuno teme d’esser smascherato!
Si vede che il trucco non ha funzionato.
CONTESSA
Pensate a una sorta di presa in giro?
CONTE
Io penso piuttosto a qualche raggiro.
CONTESSA
Parlano di disegni eccezionali,
di colori dai toni celestiali…
CONTE
Sarà senz’altro un gran bel tessuto…
Nel vederlo, un gentiluomo è svenuto.
I due si dirigono verso i telai. I tessitori continuano a lavorare.
Il coro comincia prima che i visitatori si avvicinino ai telai
CORO
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
Sfumare. I due visitatori guardano i telai con espressioni indecifrabili.
Destra, passa, sinistra.
Destra, passa, sinistra.
……………………….
CONTE (tra sé)
Ma non c’è niente! Niente di niente!
Eppure lavorano alacremente.
Ma gli altri hanno visto, hanno apprezzato,
i tessitori hanno tanto lodato.
Ma adesso il tessuto dov’è finito?
Non è possibile che sia rimbambito!
Devo mentire, fingere di vedere…
non ho più saliva e non ho da bere!
Forza non ho per guardar la contessa…
non sento la voce, sembra perplessa.
CONTESSA (tra sé)
Mamma cara, che cosa faccio adesso?
Almeno sapessi cos’è successo.
Mi sento svenire e non ho i miei sali,
oggi i miei occhi non sono normali.
Vedo i telai con stoffa trasparente,
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L’imperatore nudo.0
in altre parole, non vedo un bel niente.
Se sono stupida, lo devo accettare,
ma a nessuno lo potrò confessare.
Dicono che in ogni donna c’è un’ attrice,
vediamo se è vero quel che si dice.
(con voce stridula e con un’espressione innaturale)
Ma che meraviglia! Ma che splendore!
Io vedo i disegni e il loro colore.
Peccato che qualcuno non veda niente,
perché, poverino, non è intelligente.
CONTE (Con toni più alti e più falsati di quelli della contessa)
Ma che spettacolo! Ma è proprio vero?
È di una bellezza che va oltre il pensiero.
Parla! Parla! Cercatemi un martello…
TESSITORE
Signore, recuperi il suo cervello,
altrimenti qua, sparisce tutto,
sarete stupido e anche farabutto.
CONTESSA
È più bello qui, dalla parte mia!
È un trionfo d’arte e di fantasia.
L’imperatore parla nell’orecchio a Gaspare. Gaspare si precipita verso i visitatori.
GASPARE
Ma signori, non avete ritegno!
Vi trovate a corte, un po’ di contegno!
CONTE
Chiediamo scusa, ci siamo esaltati.
GASPARE
Spero che adesso vi siate calmati.
CONTE
Ci inchiniamo umili a sua Maestà.
La prossima volta non accadrà.
Esce il servitore 1 che si avvicina a Gaspare e gli parla all’orecchio. Gaspare va a riferire all’imperatore,
sempre all’orecchio. L’imperatore parla, a sua volta, all’orecchio di Gaspare, che corre dal servitore 1 a
riferire. Il servitore 1 esce di corsa. Gaspare torna di corsa al fianco dell’imperatore.
CONTESSA
Vi dispiace se mi siedo un pochino?
C’è un’altra sedia, venite vicino.
CONTE
Certo, cara, fermiamoci ‘n momento.
Le emozioni causano sfinimento.
DAMA DI COMPAGNIA
Che punto si usa per dei fiorellini?
IMPERATRICE
Io proverei con il punto a nodini.
Quando il fiore va posto in lontananza,
il punto dà l’idea della distanza.
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L’imperatore nudo.0
DAMA DI COMPAGNIA
È proprio quello che voglio ottenere!
Ora provo e poi vi faccio vedere.
Ma i punti, li sapete tutti quanti?
IMPERATRICE
Tutti non credo, ne conosco tanti.
È soltanto una questione di età:
la donna più anziana, più punti sa.
DAMA DI COMPAGNIA
Esagerate a definirvi anziana!
IMPERATRICE
Diciamo che non ci sono lontana!
Le due donne ridono.
SCENA QUARTA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente ai quali si aggiungono il duca e la duchessa
Il servitore introduce i duchi e se ne va. Un tessitore è ancora al telaio. L’altro cuce e taglia.
CORO
Spoletta!
Destra, passa, sinistra,
pettine,
pedala!
……………………….
Destra, passa, sinistra.
Destra, passa, sinistra.
………………………
Finisce sfumando.
DUCHESSA
I conti mi sono sembrati scossi.
DUCA
Io direi che erano pure commossi.
DUCHESSA
Ma non vi sembra un’esagerazione?
Si può provare tanta ammirazione,
ma come si possa arrivare al pianto,
anche se ci pensassi sopra tanto,
non lo capisco e mai lo capirò…
e questo problema mai mi porrò.
DUCA
Sono pienamente d’accordo, cara!
Dell’arte io sono un gran appassionato,
ma non ricordo di essermi agitato.
TESSITORE
Signori, dovete fare un po’ in fretta…
Adesso sto cucendo la giacchetta,
Quando anche il mio collega avrà finito,
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L’imperatore nudo.0
in pochi istanti faremo il vestito.
Potete vedere metà tessuto,
e tutt’intero il giorno convenuto.
DUCA
Penso che, allora, sia meglio aspettare,
solo una parte non voglio guardare.
Non mi darebbe nessuna emozione,
è meglio goder l’intera visione.
DUCHESSA
Giusto. Allora verremo alla parata.
E poi… la voglia mi è pure passata.
Buon uomo, continuate a lavorare,
ma fuori, scrivete “vietato entrare”.
I duchi escono
CORO. Durante il coro, per dare l’idea del passare dei giorni, la luce si spegne e si accende tre volte.
SCENA QUINTA
PERSONAGGI: tessitore 1, tessitore 2, imperatore, imperatrice, Gaspare, dama di compagnia.
I tessitori stanno stirando il vestito. Entrano l’imperatore e l’imperatrice, seguiti dalla dama di compagnia, dal
ciambellano1,dal ciambellano 2 e da Gaspare. I due ciambellani si mettono dietro ai troni, Gaspare e la dama di
compagnia ai lati. Gaspare e la dama di compagnia aiutano gli imperatori a sedersi. Accomodano i vestiti.
IMPERATORE (sottovoce a Gaspare)
Gaspare, avete visto il mio vestito?
GASPARE
Nò, ma mi hanno detto che è già finito.
IMPERATORE
Gaspare, mi sento tanto agitato.
Da cima a fondo, son tutto sudato.
Ma il sudore è freddo e sto anche tremando.
Ho paura che mi arrivi un colasso…
GASPARE
Maestà, possiamo farvi un salasso!
IMPERATORE
Mi mancano solo le sanguisughe!
Vi son venute per niente le rughe?
GASPARE
Mia moglie dice che son d’espressione.
IMPERATORE
È la solita pietosa invenzione.
GASPARE
Maestà, adesso com’è che vi va?
IMPERATORE
Mah. Su per giù come un attimo fa.
Per caso, l’avete visto il vestito?
GASPARE
No, Maestà, non ci sono riuscito.
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L’imperatore nudo.0
IMPERATORE
Ma c’erano così tante persone?
O si tratta di qualche altra ragione?
GASPARE
Ragioni ce ne sarebbero tante,
ma ce n’è una, più di tutte importante,
che ho preferito tenere segreta,
anche se la mente rimane inquieta.
Ho perduto persino l’appetito:
io temo di scoprirmi scimunito.
IMPERATORE
Se così sarà, potrete tacere,
da me, nessuno lo verrà a sapere.
GASPARE
Ma allora voi ne avrete conoscenza!
IMPERATORE
E allora chiudilo nella coscienza!
SCENA SESTA
PERSONAGGI: tutti, compresi i sudditi.
Un servitore entra di corsa e va a parlare in un orecchio a Gaspare che fa altrettanto con l’imperatore. Poi
viceversa.
IMPERATORE (rivolto alla moglie)
Vi comunico che il vestito è pronto.
IMPERATRICE
Più di qualcuno si scoprirà tonto.
Le due donne ridono.
DAMA DI COMPAGNIA
Sui signori uomini siamo in vantaggio:
è una prova che richiede coraggio.
Hanno una paura prima mai avuta.
Non teme chi tonta era già creduta.
Le donne ridono. Entra un servitore.
TESSITORE 2
L’abito di sua maestà è finito;
tessuto, ritagliato, e poi cucito.
È stato fatto per l’imperatore,
di queste terre padrone e signore.
Abito più bello mai è stato visto,
dei filati più preziosi è un misto.
È leggero come un fiocco di neve
che dal cielo discende lieve, lieve.
Maestà, sentite che leggerezza,
guardate che tinte, che lucentezza.
Rivolto alla servitù.
Aiutate sua Maestà a cambiarsi,
c’è la parata, non deve stancarsi.
Due servitori si affrettano dietro il paravento per cambiare l’imperatore.
TESSITORE 1
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L’imperatore nudo.0
Li sapete i poteri del vestito?
DAMA DI COMPAGNIA
Qualcosa, da qualcuno, abbiamo sentito.
IMPERATRICE
Quando l’imperatore sarà pronto,
spalancate le porte al primo tonto.
Le due donne ridono.
Io sono ignorante e pure sleale,
ma sarà lui a non sembrare normale.
Mostrarsi in mutande è l’ultima moda.
DAMA DI COMPAGNIA
Ma c’è anche gente che il vestito loda!
IMPERATRICE
Nessuno dirà di vederlo nudo.
Tutti vedranno, tutti loderanno,
sta partendo il corteo dell’inganno.
Un servitore corre dall’imperatrice e le sussurra qualcosa.
Il re è pronto, spalancate le porte!
I tessitori fuggono.
SCENA SETTIMA
PERSONAGGI: tutti quelli della scena precedente tranne i due tessitori.
L’imperatore esce, da dietro il paravento, in mutande. L’imperatrice ride.
DAMA DI COMPAGNIA
Maestà, vi dovete controllare:
con gli altri, anche voi dovrete sfilare.
IMPERATRICE (tra sé)
Mi sforzo a chiamar la malinconia,
ma l’ilarità non vuole andar via.
DAMA DI COMPAGNIA
Tenete il ventaglio davanti al viso,
e scopritelo per qualche sorriso.
L’imperatore si guarda allo specchio.
IMPERATORE
Ministro, mi dite il vostro parere?
Guardatemi bene, posso piacere?
MINISTRO
Il vestito vi fa molto elegante;
Vi dà un aspetto ancora più importante.
La stoffa è leggera, non c’è che dire,
e i colori mi fanno sbalordire.
IMPERATORE
E vanno d’accordo con la mia cera?
MINISTRO
Direi di sì: siete una primavera!
Tra sé
Altro che stoffa! Altro che colore!
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L’imperatore nudo.0
Lo vedo in mutande il mio imperatore!
Lui m’interroga ed io gli sto mentendo,
Sto vivendo in un incubo tremendo.
IMPERATORE (tra sé, davanti allo specchio)
Beato lui che mi vede vestito!
Speriamo che nessuno abbia capito.
Vedo solo un babbeo coi mutandoni,
io, che non ho mai provato umiliazioni.
Spero tanto che mi vedano vestito;
ma chi è colui che posso aver tradito?
Vorrei essere io il solo scimunito,
purché nessuno mi veda svestito.
SCENA OTTAVA
PERSONAGGI: quelli della scena precedente più i nobili.
GASPARE
Maestà, com’è che vi va?
IMPERATORE
Su per giù come un attimo fa.
CONTE (vedendo l’imperatore in mutande)
Prima immaginavo, adesso lo vedo:
è cosa impossibile a cui non credo.
Si tratta certo di stregoneria,
o è uno scherzo della mia fantasia.
È una cosa per me assai imbarazzante
vedere l’imperatore in mutande,
e fingere di vederlo vestito…
Se penso che mi credevo erudito,
che con tutti vantavo il mio sapere,
mi vergogno, ma non lo do a vedere.
Chi più sa, più scopre la sua ignoranza
e mette al bando superbia e baldanza.
Mia moglie è immobile come una sfinge,
se guarda, gli occhi a fessura lei stringe;
qualsiasi cosa lei veda o non veda,
l’indifferenza sembra farla preda.
Perché reagisca, basta toccarla,
ma, sovente, non riesco più a fermarla.
Il conte tocca il braccio della contessa, che sobbalza e comincia a parlare a ruota libera.
Ma è uno spettacolo mai visto prima!
A tutto ciò che è bello sta in cima!
Potessi avere un po’ di quel tessuto!...
Prova a chiedere chi gliel’ha venduto.
CONTE
Ora no, l’imperatore è occupato,
non desidera essere disturbato.
Parli così perché la stoffa vedi
e che tutti la vedano tu credi…
Se ti dicessi che c’è chi non la vede,
e che sua maestà sia nuda crede,
lo vorresti ancora quel bel tessuto?
28
L’imperatore nudo.0
CONTESSA (tra sé)
Io non lo voglio e non l’ho mai voluto.
Se il conte sapesse che ho recitato,
perché dal vero egli venisse sviato,
addio fiducia, affetto e devozione,
ne andrebbe di mezzo la nostra unione.
A voce alta.
Ho detto una madornale sciocchezza,
chiedo scusa per la mia insensatezza.
SCENA NONA
PERSONAGGI: tutti tranne i tessitori
Entra il popolo.
GASPARE
Maestà, com’è che vi va?
IMPERATORE
Su per giù come un attimo fa.
POPOLANO 1
Ti pareva? Non si vede un bel niente,
davanti c’è sempre un sacco di gente.
I favoriti sono sempre quelli:
dame eleganti con grandi cappelli,
gentiluomini alti e tutti impettiti.
Vedo tutto l’orgoglio dell’impero,
sia quello finto che quello vero.
POPOLANO 2
Abbassatevi! Non vediamo niente!
POPOLANO 3
Guardate che, dietro a voi, c’è altra gente!
POPOLANA 1
Spostatevi un po’, voi avete già visto!
POPOLANA 2
Che andava così l’avevo previsto.
Qualcuno fa spostare i nobili.
POPOLANA 1
Quant’è bello il nostro imperatore!
POPOLANA 2
Con quel vestito fate furore!
POPOLANO 2
Sembrate un fantastico pavone!
POPOLANO 3
A me ricordate un gallo cedrone.
GASPARE
Il baldacchino imperiale è già pronto,
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L’imperatore nudo.0
la parata durerà fino al tramonto.
Due ciambellani fingono di prendere lo strascico. L’imperatrice si mette a fianco del marito. Si forma il
corteo che scende in platea. Musica e grande festa. Il pubblico viene coinvolto. Un bambino sale sul
palcoscenico assieme al suo papà.
BAMBINO
L’imperatore non ha nulla addosso!
PADRE
Tacere la verità io più non posso;
ha parlato la voce dell’innocenza,
giusta sempre come un’equa sentenza.
L’imperatore non porta vestiti!
POPOLANA 1
Forse li ha persi, qualcuno li ha visti?
POPOLANO 2
Non ha pantaloni, è senza giacchetta!
POPOLANA 2
Forse gli andava un po’ troppo stretta!
POPOLANO 3
Cosa reggono quei due ciambellani?
Qualcosa ci sarà in quelle quattro mani.
BAMBINO
Ci son le bugie da tutti raccontate.
IMPERATORE (alla moglie)
Ditemi, che cos’è che devo fare?
IMPERATRICE
Petto in fuori e non finir di sfilare.
GASPARE
Maestà, adesso com’è che vi va?
IMPERATORE
Su per giù come un attimo fa.
Fine
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