Arco di Costantino
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Arco di Costantino
Arco di Costantino Particolare di un bassorilievo dell'arco che riproduce l’imperatore durante un discorso Arco di Costantino a Roma museociviltaromana.it voyagesphotosmanu.com Nome Arco di Costantino Locazione Roma a breve distanza dal Colosseo tra il Colle Palatino ed il Colle Celio. Data di costruzione Fu inaugurato ufficialmente nel 315 d.C. nei decennali dell'imperatore, cioè nell'anniversario dei suoi dieci anni di regno. Forma Tre fornici (tre passaggi), di cui il passaggio centrale affiancato da due passaggi laterali più piccoli, inquadrati da colonne sporgenti collocate su alti plinti (basamenti). L’arco è decorato da bassorilievi in cui si rappresenta, tra l’altro, l’imperatore durante un discorso, e la “Vittoria alata”, simbolo della Storia che annota gli avvenimenti e li tramanda ai posteri. I medaglioni applicati sopra i passaggi laterali, risalgono al 130-138 d.C. e rappresentano scene di caccia dell’imperatore Adriano. Utilizzo L'arco fu dedicato dal Senato all’imperatore per celebrare la sua vittoria, nella battaglia di Ponte Milvio (28 dicembre 312), contro Massenzio, che reclamava per sè la successione al trono. Materiali di costruzione Marmo bianco nelle arcate. L’attico è in opus caementicium rivestito di marmo. Dimensioni L’ arco misura 21 m. di altezza, 25,70 m. di larghezza e 7,40 di profondità. Il fornice centrale è largo 6,50 m. e alto 11,45 m. Tecniche di costruzione Opus quadratum: tecnica che consiste nel disporre blocchi di pietra squadrati della stessa altezza in file regolari, in modo che ogni giunto verticale tra due pietre cada sulla metà della pietra che si trova sotto. Talvolta si usano pietre di diversa altezza disposte a file alterne. Altro E' uno dei tre archi trionfali sopravvissuti sulla via trionfale di Roma antica; gli altri due sono l'arco di Tito e l'arco di Settimio Severo. Sotto queste arcate monumentali passava il generale romano trionfatore. Lo stile dei bassorilievi dell’arco di Costantino rivelano la crisi della cultura classica per il loro carattere provinciale e popolare. I madeglioni con le scene di caccia, al contrario, hanno stile classico, molto più ricercato. Di Carla Ibanez, Andrea Rago, Emilia Dall'Asta, Ludovica Fedele