FarmaDay

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FarmaDay
Anno II – Numero 119
AVVISO
1. Guida rapida alla
spedizione delle ricette
veterinarie
2. Concorso straordinario:
riepilogo
Notizie in Rilievo
• Stili di vita e Salute
3. Infertilità di coppia:
im,portanti le
problematiche legate
all’uomo
4. Cacao per le arterie, è la
teobromina ad
aumentare il colesterolo
buono
Alimentazione e
Salute
5. Una multa vitamina al
giorno per allontanare il
cancro
Mercoledì 20 Febbraio 2013, S. Silvano
GUIDA RAPIDA ALLA SPEDIZIONE DELLE
RICETTE VETERINARIE
Nell’ambito delle iniziative intraprese dall’Ordine per
consentire un più agevole espletamento dei compiti
professionali del farmacista, unitamente ad un aggiornamento
costante sulle normative in vigore, abbiamo redatto una
brochure “Guida rapida alla spedizione delle ricette
veterinarie”.
Il volantino è stato concepito come ausilio “da banco” e va inteso come mezzo di
consultazione immediata al momento della spedizione delle ricette veterinarie per
fornire una risposta ai dubbi più frequenti che possono sorgere circa la normativa in
vigore e, quindi, evitare che il farmacista possa incorrere in pesanti sanzioni pecuniari per
errori nella gestione del farmaco veterinario, quantunque commessi in buona fede.
Al fine di approfondire tale problematica, l’Ordine ha organizzato presso la propria sede
un evento formativo sulla gestione dei farmaci veterinari per il prossimo 13 aprile, con
erogazione di crediti e.c.m.
MODALITÀ DI CONSEGNA: la brochure sarà consegnata presso le singole farmacie e/o
può essere ritirata direttamente presso gli uffici dell’Ordine.
CONCORSO STRAORDINARIO: RIEPILOGO
Patologie e Salute
6. Dolori intercostali:
quali sono le cause?
Bellezza e Salute
7. Couperose: tutti i
rimedi naturali,
casalinghi e della nonna
Domanda e
Risposta
8. Perché le chiocciole
escono dopo la pioggia?
REGIONE
N. SEDI a SCADENZA
N.
FORMA
CONCORSO
PARTECIPANTI ASSOCIATA
Liguria
Lazio
Veneto
Lombardia
Toscana
Piemonte
Abruzzo
Sicilia
Marche
Calabria
Emilia Romagna
Friuli V. Giulia
Puglia
89
279
224
343
131
147
85
222
62
91
178
49
188
TOTALE
2.088
30/11/2012
13/12/2012
16/12/2012
19/12 2012
21/12/2012
22/12/2012
11/01 2013
12/02/2013
16/2/2013
21/2/2013
22/2/2013
01/3/2013
12/3/2013
941
2449
2270
3560
2071
1777
1223
1876
1220
339
1281
1003
1577
922
770
522
1076
651
17.387
8.141
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 119
STILI DI VITA E SALUTE
INFERTILITÀ DI COPPIA:
«IMPORTANTI LE PROBLEMATICHE LEGATE ALL'UOMO»
"Tra le cause di infertilità di coppia l'infertilità maschile ha subito negli ultimi
anni una forte impennata.
È quanto emerge anche dai dati diffusi dal Registro Italiano di Procreazione
Medicalmente Assistita da cui è emerso che il fattore maschile è
esattamente sovrapponibile a quello femminile": è quanto spiegano V.
Gentile, presidente della Società Italiana di Andrologia, e R. Rago,
Coordinatore Commissione Procreazione Medicalmente Assistita, secondo i
quali, tuttavia, "si moltiplicano i programmi di prevenzione per la donna, ci
si accanisce nell'individuazione e nel trattamento delle cause femminili, ma
si tralascia spesso l'altra metà della coppia".
L'infertilità maschile è caratterizzata dalla dispermia, condizione clinica per
la quale l'alterazione quantitativa o qualitativa degli spermatozoi prodotti determina la difficoltà o, in
alcuni casi, l'impossibilità di procreare: "L'esame seminale - è in grado di dirimere da subito il 50% delle
cause di infertilità di coppia e indirizzare quindi i futuri approfondimenti diagnostici e o terapeutici".
Solo con una maggiore sinergia di tutte le figure interessate - andrologo, ginecologo, biologo e
personale paramedico - è possibile "il raggiungimento di un obiettivo comune come l'amplificazione
delle potenzialità fecondanti della coppia". Tutto questo è fondamentale, concludono, "per rendere
più semplice ciò che semplice dovrebbe essere, anche se non sempre lo è: avere un figlio". (Sole 24)
CACAO PER LE ARTERIE, È LA TEOBROMINA AD
AUMENTARE IL COLESTEROLO "BUONO"
Fra tutte le molecole presenti nel cacao è la teobromina a proteggere la salute di
cuore e arterie aumentando le concentrazioni di colesterolo “buono” nel sangue.
In passato diversi studi clinici hanno evidenziato il legame tra il consumo di cacao e
l'aumento dei livelli di colesterolo HDL, quello comunemente definito “buono”.
Tuttavia, nessuna ricerca era fino ad oggi riuscita a svelare se questo effetto benefico
fosse dovuto ai flavonoidi, potenti antiossidanti di cui è ricco il cacao, o alla
teobromina, un'altra molecola presente in questo alimento.
STUDIO: per venire a capo della questione Neufingerl e colleghi hanno suddiviso
152 uomini e donne di età compresa fra i 40 e i 70 anni senza particolari problemi di
salute in quattro gruppi, cui è stato chiesto di bere ogni giorno per 4 settimane 200
ml di una bevanda contenente cacao – pari a
1. 150 mg di teobromina –; 2. 850 mg di teobromina pura; 3. cacao arricchito di teobromina –
per un totale di 1 gr della molecola – o senza teobromina.
Misurando i livelli di lipidi ematici all'inizio e alla fine dell'esperimento è stato scoperto che questa
molecola, da sola o in combinazione con il cacao, aumenta significativamente i livelli di colesterolo
“buono”. L'effetto maggiore è stato osservato nel caso della bevanda contenente sia cacao, sia
teobromina. Anche l'assunzione di cacao senza aggiunta di teobromina porta a un aumento del
colesterolo HDL, ma in misura inferiore. Quello che è stato osservato è, quindi, un vero e
proprio effetto dose-risposta: tanto più elevati sono i livelli di teobromina assunti, tanto maggiore è
l'aumento del colesterolo “buono”. Per questo motivo i ricercatori hanno concluso che la teobromina
potrebbe essere l'unica responsabile degli effetti benefici del cacao osservati negli studi precedenti.
(Sole 24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 119
ALIMENTAZIONE E SALUTE
Una «multivitamina» al giorno per allontanare il cancro
Le vitamine dalla A alla Z, come recita un famoso slogan pubblicitario,
possono contribuire ad allontanare il cancro.
Lo sostiene una ricerca pubblicata sul Journal of American Medical Association, secondo la quale
assumere un complesso vitaminico ogni giorno può ridurre negli uomini il
rischio di sviluppare tumori.
LO STUDIO - I dati arrivano da uno studio dei ricercatori di Harvard e del
Brigham and Women Hospital (USA), che hanno confrontato lo stato di
salute di 15.000 uomini con più di 50 anni monitorati per oltre un decennio:
1. Primo gruppo: ha assunto ogni giorno un multivitaminico specifico
per il fabbisogno in età adulta,
2. Secondo gruppo: un semplice placebo consistente in una compressa
di zucchero.
RISULTATI: hanno premiato il primo gruppo: i ricercatori hanno registrato una diminuzione , seppur
modesta (-8%), del rischio di cancro per il gruppo “fedele” al concentrato di vitamine (17 casi di
tumore ogni 1.000 persone), contro i 18 casi di cancro ogni 1.000 persone tra coloro che hanno
assunto il placebo. Anche la mortalità è stata inferiore, 403 casi tra i primi, 456 tra i secondi. Una
conferma, che “l'assunzione di un multivitaminico ogni giorno, oltre ad affrontare carenze di vitamine
e minerali, può essere considerata utile nella prevenzione del cancro negli uomini di mezza e terza
età”. I dati a disposizione non permettono di dire se lo stesso beneficio riguardi anche le donne.
I PRO E I CONTRO – Non bisogna pensare che le vitamine rappresentino una pillola “magica”,
spiega M. Gaziano, cardiologo che ha diretto la ricerca, perché “se si prende un multivitaminico e si
continua a fumare, si confondono le priorità”. L'ultima parola sull'efficacia delle vitamine, infatti, non è
ancora stata detta. Anche in questo studio i numeri sono troppo limitati e non è stata registrata alcuna
influenza sul cancro alla prostata, il più diffuso e temuto dagli uomini, e su quello al colon retto. Le
ricerche sui benefici effettivi dei supplementi vitaminici – così si chiamano le pillole che il medico
consiglia quando si hanno le “pile scariche” - sono da tempo al centro di studi e revisioni, che spesso si
sono concentrati su un unico componente, vitamina C o D, acido folico o beta-carotene, ma
raramente, come in questa ricerca, su un integratore completo.
VITAMINE ANTI-TUMORI - “Da tempo sappiamo che alcune vitamine sono importanti nella
prevenzione, nella prognosi e nella terapia di alcuni tumori - spiega U. Tirelli, dir. del Dipartimento di
Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano -, come nel caso di un derivato della
Vitamina A, l'acido transretinoico, che si è dimostrato efficace in un tipo di leucemia, la leucemia
promielocitica acuta, mentre alcune ricerche dimostrano il ruolo dell'acido retinoico nella
prevenzione dei tumori alla mammella. Altri studi cinesi – aggiunge – confermano che una dieta ricca
di Vitamina E riduce l'incidenza del cancro al fegato”.
VINCE LA DIETA SANA - “La carenza di vitamine, in particolare di Vitamina D e E, ha a che fare - con
una maggiore incidenza di alcuni tumori alla pelle o al seno e chi ha avuto già un cancro potrebbe
avvantaggiarsi dall'assunzione”, tuttavia, avverte l'oncologo, “bisogna ricordare che i tumori sono tanti,
diversi sia per causa che per evoluzione”. E, infatti, se ricorrere a vitamine e minerali in stati di carenza
e stress psicofisico aiuta sicuramente l'organismo, in alcuni casi “esagerare potrebbe provocare
problemi”, ricorda lo specialista. Stile di vita sano, dieta equilibrata, un po' di attività fisica e niente
tabacco restano gli alleati migliori per conservare un buono stato di salute e allontanare il rischio di
cancro. "Dalle 5 porzioni di frutta e verdura quotidiane possiamo ricevere tutto l'indispensabile per
star bene – dice Tirelli -, vitamine comprese”. (sole 24 ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 119
PATOLOGIE E SALUTE
DOLORI INTERCOSTALI: QUALI SONO LE CAUSE?
Capita più o meno a tutti di percepire, ogni tanto, dei dolori intercostali, continui o
intermittenti, che ci possono mettere in ansia.
Si tratta di un sintomo estremamente generico che può essere originato
da diversi problemi, nella maggior parte dei casi non gravi. Il primo
pensiero, quando arrivano improvvise fitte dolorose nella zona superiore
dell’addome, in corrispondenza della gabbia toracica, è che ci sia un
problema al cuore. Ma non sempre, e non solo questo genere di dolori ha
a che vedere con il muscolo principale del nostro corpo, infatti non di rado
si tratta di dolori riflessi, che in realtà sono localizzabili in altri organi
interni, o hanno a che vedere con le ossa. Bisogna poi individuare di che
tipo di dolori intercostali stiamo parlando, se concentrati nel petto, se
collegati con il respiro, se acuti o sordi. Vediamo meglio quali possono essere le cause.
COSA SONO I DOLORI INTERCOSTALI?: I dolori intercostali sono presenti nella sintomatologia di
moltissime patologie, e per questo è importante stabilirne la causa lavorando un po’ “per
eliminazione”. Il medico con una visita non è certo in grado di individuare subito il problema
all’origine, perciò potrebbe decidere di prescrivere una serie di analisi ed esami che possano arrivare
fino alla causa specifica del disturbo. In linea generale, la definizione di dolori intercostali individua una
gamma di patologie che interessano il tronco del corpo umano dal collo fino all’ombelico, con fulcro
centrale nella gabbia toracica. Di dolori intercostali possono soffrire anche i bambini, spesso si tratta,
nel loro caso, dei classici dolori di crescita, ma qualche volta possono essere spia di problemi alla
colonna vertebrale. In gravidanza, invece, dolori intercostali possono essere provocati dalle modifiche
dell’addome e dalla spinta in alto dell’utero che comprime gli organi della digestione. Infine, ci sono
dei casi in cui dolori intercostali siano legati a stati di ansia, ad attacchi di panico o nevrosi, quindi a
cause non organiche ma psicologiche. Naturalmente si potrà arrivare ad una diagnosi di questo tipo
solo dopo aver escluso in modo assoluto che l’origine sia di ordine fisico. Cominciamo con l’elencare le
principali cause ossee dei dolori intercostali.
CAUSE OSSEE E ARTICOLARI: I dolori intercostali possono essere originati da problemi ossei. Essi
possono essere oltre alla Frattura di una costola:
a. Scoliosi (deviazione colonna vertebrale)
b. Ernia del disco o discopatia
c. Spondiloartrosi o artrosi colonna vertebral. d. Artrosi dell’articolazione della spalla
f. Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio
e. Sternocondrite, infiammazione
dell’articolaz. delle costole con lo sterno
(infiammaz. della terminazioni nervose provocate
dal virus della varicella rimasto latente nel corpo)
PATOLOGIE DEGLI ORGANI TORACICI: Vediamo invece da cosa dipendono i dolori intercostali di
riflesso provocati da malattie agli organi interni al torace:
a. Infarto cardiaco, in questo caso il dolore
b.
ischemia cardiaca
parte dallo sterno e si irradia al braccio Sx
c.
Cardiopatia da ipertensione
d.
Pericardite o infiammaz. del pericardio, la
membrana che riveste il cuore
e.
Polmonite
f.
Bronchite
g.
Pleurite
h. Tumore al polmone ed Embolia polmonare
PATOLOGIE DEGLI ORGANI EXTRA TORACICI: Terminiamo con le cause dei dolori intercostali
riconducibili a malattie degli organi extra toracici: a. Calcoli biliari alla cistifellea o colecisti; b. Ulcera
peptica; c. Colite; d. Pancreatite; e. splenomegalia o ingrossamento della milza (Pour femme)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 119
BELLEZZA E SALUTE
COUPEROSE: TUTTI I RIMEDI NATURALI, CASALINGHI E
DELLA NONNA
Più che una vera malattia, la couperose, nota anche come acne rosacea, è un
inestetismo cutaneo legato alla dilatazione dei piccoli capillari del viso, che
formano uno spiacevole reticolato, fin troppo evidente, sulla pelle.
Colpisce soprattutto le donne, con una particolare preferenza, tra le zone del viso, per le guance. Per
tenere sotto controllo il problema, meglio fare un po’ di chiarezza tra
creme, cure e rimedi naturali casalinghi e della nonna.
COSA SONO: Inestetismi della pelle, veri e propri reticolati di capillari
dalla tipica colorazione rossastra. Se i primi a dilatarsi sono i capillari,
complici gli sbalzi di temperatura e lo stress che comportano, con il tempo
si verificano dilatazioni permanenti anche delle vene che rendono
l’inestetismo ancora più vistoso e di colore rosso-violaceo.
Le couperose interessano con maggiore frequenza le guance, con la tipica,
quanto antiestetica, diramazione ad ali di farfalla, ma non “disdegnano”
nemmeno il naso. Tra i bersagli preferiti ci sono le donne, soprattutto quelle che hanno la pelle chiara
e delicata. Colpisce invece più raramente gli uomini e i bambini.
COSA FARE: Se la medicina, grazie alla tecnologia offre rimedi efficaci contro la couperose, come il
laser o la luce pulsata, anche la fitoterapia offre una vasta gamma di creme tutte naturali e di spunti
utili per confezionare efficaci rimedi casalinghi, i cosiddetti rimedi della nonna.
La prima mossa contro la couperose, per evitare di peggiorare l’inestetismo, è scegliere uno stile di vita
e un’alimentazione salutare. Meglio limitare il consumo di alcolici e di caffè, aumentando invece
l’apporto di vitamine e in particolare di vitamina p, alleata della permeabilità dei capillari.
Tra i rimedi naturali più adatti allo scopo ci sono l’ippocastano, che stimola il microcircolo, il rusco,
ricco di flavonoidi, utili per migliorare la resistenza e la permeabilità delle pareti dei capillari, la
calendula e la malva, che possono vantare ottime proprietà lenitive.
Gli antocianosidi, sostanze derivate dalle piante (mirtilli, uva, frutti di bosco) in grado di aumentare la
resistenza dei capillari, sono un ottimo rimedio casalingo. Stimolano il microcircolo, esercitando
un’azione vasocostrittrice, efficace contro la couperose.
Protagonista del più classico dei rimedi della nonna, la camomilla assicura anche contro questo
inestetismo cutaneo tutta la sua azione lenitiva e antinfiammatoria; il decotto può essere l’ideale per
fare degli impacchi sulle zone del viso colpite dalla couperose. (Pour femme)
PERCHÉ LE CHIOCCIOLE ESCONO DOPO LA PIOGGIA?
Lumache (o limacce) e chiocciole appartengono al phylum dei
Molluschi, animali invertebrati in gran parte marini o d’acqua dolce,
di cui tuttavia fanno parte anche alcune specie terrestri.
Quelle che vediamo in orti e giardini dopo un’acquazzone rientrano proprio nel gruppo
dei molluschi terrestri, che si sono adattati alla vita fuori dall’acqua pur conservando
una forte dipendenza da essa. Ciò spiega come mai vengano allo scoperto soprattutto
durante la notte e nelle giornate di pioggia.
Rifugio: Lunghi periodi soleggiati minacciano la loro sopravvivenza. Per questo si nascondono ai raggi
solari e, nel caso delle chiocciole, si ritraggono all’interno della conchiglia, che le protegge dalla
disidratazione. (Focus)