Scarica il portfolio - Fondazione Bevilacqua La Masa

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Scarica il portfolio - Fondazione Bevilacqua La Masa
Valerio Veneruso / projects + selected works
Lavorando in maniera processuale e con molteplici
strumenti, concentro la mia ricerca sul ruolo
dell’immagine nell’era contemporanea e sulla
possibilità di fare dell’arte esperienza comune:
documentare e condividere con lo spettatore
momenti tanto privati quanto collettivi nel
tentativo di innescare meccanismi catartici per
ridurre sempre più i confini tra vita e arte stessa.
Per questi motivi mi risulta impossibile concepire
me e le mie produzioni come qualcosa di statico e
di vincolato esclusivamente a linguaggi predefiniti.
Working processual through different tools, I
focus my research on the role of the image in te
contemporary era and about the possibilities to
express art as a common experience: to document
and share experiences both private and collective,
create other spaces to trigger cathartic mechanisms,
trying to erasing the border between art and life.
For these reasons I can’t conceive me and my production
as a static materia to restricted into defined languages.
YES, YOU CAN - 2014
Stampa digitale su carta, inserita in cornice di
legno, 23,5 x 32,3 cm
Facendo riferimento alla tragedia della nave da crociera Concordia e
alla sua recente rimozione dalle acque dell’Isola del Giglio, “YES, YOU
CAN” vuole porre l’attenzione sul disarmante momento in cui si riesce a
toccare con mano l’inconcepibile. Il linguaggio usato dal fotomontaggio è
volutamente ironico e strizza l’occhio alle nuove tecnologie e ai softwares
di grafica spostando l’attenzione anche sul rapporto che sussiste tra un
approccio analogico e uno digitale alla risoluzione di un problema. Il titolo
del lavoro vuole essere dunque un messaggio capace di spronare chiunque
a trovare sempre nuove soluzioni, a distrarsi di meno e a immaginare di più.
YES, YOU CAN - 2014
Digital print on paper, 23,5 x 32,3 cm
Referring to the tragedy of the cruise ship Concordia and its recent removal
from the waters of the island of Giglio, “YES, YOU CAN” wants to focus on
disarming moment when you can reach out and touch the inconceivable.
The language used by the photomontage is intentionally, it talks about new
technologies and graphics softwares, shifting the focus on the relationship
that exists between an analog and a digital approach to solving a problem.
The title of the work, therefore, wants to be a message that can encourage
anyone to find new solutions, to get distracted less and think more.
GOOD LUCK - 2014
50cm
GOOD LUCK - 2014
35cm
23cm
23cm
Progetto per la realizzazione
di un’opera modulare
in vetro soffiato a mano
volante
Dimensioni totali: 23 x 85 cm,
spessore: 2 cm
Project for a modular artwork
in glass, soffiato a mano
volante
Dimensions: 23 x 85 cm,
depth: 2 cm
85cm
“Good Luck” è un’opera modulare divisa in due parti che
rappresenta una parola scritta a mano e parzialmente cancellata
da uno scarabocchio; l’idea non è solo quella di avere un oggetto
che può essere continuamente disposto e allestito in maniera
diversa, ma anche di riflettere sull’ironica struttura di determinate
parole, e, di conseguenza, sul potere del linguaggio stesso.
L’emblema di questo pensiero è il contrasto che si crea tra il
significato della parola “glass” e il senso delle ultime tre lettere.
Lo spettatore viene così forzato a immaginare un concetto tanto
delicato e prezioso, quanto duro e stridente allo stesso tempo.
“Good Luck” is a two color modular artwork divided into two parts,
what is depicted is a hand-written partially erased by a scribble;
the idea is not just to have an object can be always installed in a
different way, but also to reflect on the ironic structure of certain
words, and, consequently, on the language itself. The emblem
of this thinking is the contrast is created between the meaning
of the word “glass” and the meaning of its last three letters.
The spectator is thus forced to imagine a concept as delicate
and precious, as hard and strident at the same time.
CAMERA VITREA
(Progetto di mostra personale - La Fenice Gallery, VE - 2013)
La camera vitrea è un piccolo spazio contenuto all’interno dell’occhio,
più precisamente collocato tra la superficie posteriore del cristallino e la
retina. Del corpo umano è il luogo adibito a contenere l’umore vitreo, quella
massa gelatinosa che funge da sostegno e protezione dell’occhio. La sua
trasparenza permette il passaggio della luce, quindi, la possibilità di fruire
del mondo, della realtà che si muove e che, di riflesso, ci muove all’interno
di situazioni diversificate: private, pubbliche, intime, cercate, casuali.
Valerio Veneruso utilizza la Fenice Gallery come contenitore per allestire
alcuni dei suoi ricordi, archiviati attraverso disegni, ed estemporanee
riprese video dove la qualità dell’immagine soccombe alla volontà di
utilizzare un certo tipo di risoluzione per essere il più vicino possibile al
concetto di realtà. Il confronto tra dentro e fuori, tra artista e spettatore
si confonde creando una dimensione organica all’interno di un
parallelismo che rende l’allestimento un ludico movimento di ambienti
vissuti nel quotidiano, arricchiti dalla memoria di chi vi è passato.
L’intimità si svela: la possibilità di calare lo spettatore nella vita privata
altrui mettendone a fuoco dei frammenti, istanti fotografati, scelti e
ricalcati su carta con pennarello nero. Nei filmati, invece, l’artista diviene
spettatore a sua volta: osserva, contempla quello che avviene fuori la
finestra della propria stanza, ascolta musica, ferma il momento.Camera
Vitrea si veste di senso; l’esperienza che racconta il passaggio dell’artista
tra abitazioni dislocate nel territorio veneziano, paesaggio di luoghi
trovati, vissuti e sbirciati. Come se per un attimo ci si potesse guardare in
profondità, ma con uno sguardo esterno al corpo, così Valerio, in modo
quasi viscerale, dona il suo intimo al visitatore rendendolo parte attiva.
Un’autopsia della realtà, che svela un mosaico di visioni, incastrate tra di
loro, capaci di incantare e trattenere lo sguardo.
Testo di Angela Zuin
CAMERA VITREA
(Solo exhibit project - La Fenice Gallery (VE) - 2013)
The vitreous chamber is a small space located inside the eyeball,
more precisely between the lens surface and the retina. In the
human body this is the place filled with the vitreous humor, the
transparent gel that supports and protects the eye. Its transparency
allows the passage of light, therefore, the opportunity to enjoy the
world, the reality that moves and that, consequently, moves us in
different situations: private, public, intimate, looked for, random.
Valerio Veneruso uses La Fenice Gallery as a case to set up some of
his memories, stored through drawings and impromptus video shoots
where the quality of the image succumbs to the desire of using a certain
type of resolution, to be as close as possible to the concept of reality. The
comparison between inside and outside, between artist and audience
is confused by creating an organic dimension within a parallelism that
transforms the set up in a playful moment of environments experienced
in everyday life, enriched by the memory of those who passed by.
The intimacy is revealed: the possibility of dropping the viewer into the
private life of others focusing the fragments, photographed moments,
chosen and traced on paper with a black marker. In the videos, the artist
becomes spectator himself: he observes, contemplates what is happening
outside the window of his room, listens to music, stops the moment.
Vitreous Chamber dresses itself with sense; the experience that
tells us the transition of the artist while moving between different
residences located in the Venetian territory, a landscape of found
places, lived and peeked. As if for a moment we could look deeply in
ourselves, but with an outside view; Valerio, in an almost visceral
way, gives his intimate to the visitor, so making him an active part.
An autopsy of reality, which reveals a mosaic of
visions, interlocked, able to enchant and hold the look.
Text: Angela Zuin
Camera vitrea, panoramica dell’installazione, da sinistra a destra:
Laura (particolare) - 100 X 137,50cm - pennarello su carta - 2013
Camera vitrea - video still - 10’:26” DV-PAL - 1/6 ed. - 2013
Via rampa del cavalcavia 12 (particolare) - 98 X 151,50 cm - pennarello su carta - 2013
Photo: Orfeo Papagni
Camera vitrea, installation view, from left to right:
Laura (detail) - 100 X 137,50cm - marker on paper - 2013
Camera vitrea - video still - 10’:26” DV-PAL - 1/6 ed. - 2013
Via rampa del cavalcavia 12 (detail) - 98 X 151,50 cm - marker on paper - 2013
Prima di andare a dormire - 100 X 143,50cm pennarello su carta
Prima di andare a dormire - 100 X 143,50cm marker on paper
Con Alli - 97 X 200cm - pennarello su carta + stampa su carta
Con Alli - 97 X 200cm - marker on paper + paper poster
Il giorno dopo - 98 X 227cm - pennarello su carta
Il giorno dopo - 98 X 227cm - marker on paper
Camera vitrea, vista dell’installazione
Foto: Angela Zuin
Camera vitrea, installation view
Photo: Angela Zuin
Bauli in bagno - 92 x 98 cm - pennarello
su carta - 2013
Bauli in bagno - 92 x 98 cm - marker on
paper - 2013
Camera vitrea (box1) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel - 10’:26”
DV-PAL
Foto: Angela Zuin
Camera vitrea (box2) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel 10’:26” DV-PAL
Foto: Angela Zuin
Camera vitrea (box1) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel - 10’:26”
DV-PAL
Photo: Angela Zuin
Camera vitrea (box2) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel 10’:26” DV-PAL
Photo: Angela Zuin
Ciclo di disegni - 2012/2013
Pennarello su carta, dimensioni variabili
Il ciclo dei disegni, nasce da un processo che si
sviluppa nel corso del tempo; i soggetti e le situazioni
raffigurate, provengono da fotografie scattate
personalmente in circostanze che coincidono quasi
sempre con dei momenti catartici. Gli scatti, realizzati
nell’arco di circa 7 anni, vengono selezionati,
proiettati e, successivamente, trasferiti su fogli
dalle dimensioni variabili; una volta proiettate,
le immagini, sono pronte per essere ricalcate.
Il tratto vibrante che caratterizza i disegni vuole
avvicinarsi il più possibile allo scarabocchio, donando
così al soggetto quella tensione, e quella impulsività,
necessarie per rappresentare la situazione presa
in analisi. L’azione del ricalco ha inoltre un valore
concettuale, ricalcare la fotografia, infatti, implica
inevitabilmente la riesumazione di quel preciso
ricordo: tracciare un segno grafico per rivivere il
momento e, contemporaneamente, per modificarlo.
Drawings cycle - 2012/2013
Marker on paper, variable dimensions
This cycle is the result of a process that develops
over time; the people and the situations depicted,
are from photographs taken personally in
circumstances that almost always coincide with
cathartic moments.The shots, made ​​over about 7
years, are selected, screened, and subsequently
transferred to sheets of various sizes; once
projected, the images, are ready to be retraced.
The stretch vibrant that characterizes the
drawings wants to come as close as possible
to the scribble, thus giving to the subject that
tension, and impulsiveness that are necessary
to represent the situation taken into analysis.
The action of the trace has also a conceptual
value, trace the photograph, in fact, inevitably
implies the exhumation of the precise
memory: draw a graphic sign to relive the
moment and, simultaneously, to change it.
In camper - 91 x 146 cm - pennarello su carta - 2013
In camper - 91 x 146 cm - marker on paper - 2013
ABerlino - 91 x 146 cm pennarello su carta - 2013
ABerlino - 91 x 146 cm marker on paper - 2013
Alberto al Rivolta, da Dave Clarke - 91 x 146 cm - pennarello su carta - 2013
Alberto al Rivolta, da Dave Clarke - 88,5 x 91,5 cm - marker on paper - 2013
3472530633 seimila frammenti di vita
Libro d’artista, 18 X 22cm, 475 pagine
Nel 2004 ho ricevuto il mio primo telefono
cellulare, e da quel momento ho deciso pian
piano di trascrivere tutti i messaggi che mi
venivano inviati, dal più banale al più intimo;
questa scelta è nata dalla consapevolezza che
ogni SMS era la testimonianza di una vita, un
frammento, e per tale motivo, un bene prezioso.
La pratica della trascrizione diventava sempre di più
un rito catartico, che ho portato avanti fino al 2012,
anno in cui ho deciso di racchiudere tutti questi
otto anni di vita in un unico volume. La decisione
di rendere pubblico qualcosa di estremamente
privato è nata anche dalla voglia di mettermi a nudo,
di mostrare, come ogni artista fa, le mie proprie
viscere. Il testo vuole essere inoltre anche una
riflessione su come le nuove tecnologie riescono a
modificare il nostro modo di relazionarci agli altri,
contribuendo a ridurre sempre di più i confini che
possono esistere tra l’arte e l’esistenza stessa.
3472530633 seimila frammenti di vita
Artist’s book, 18 X 22cm, 475 pages
In 2004 I got my first cell phone, and from that
moment I decided gradually to transcribe all the
messages that were sent to me, from the most
trivial to the most inner, this choice comes from the
awareness that every SMS was the witness of a life,
a fragment, and for this reason, a valuable asset.
The practice of transcription became more and
more a cathartic rite, I carried out until 2012,
when I decided to enclose all these eight years of
life in a single volume. The decision to make public
something very private was also born from the
desire to get naked, to show, as every artist does, my
own bowels. The text also aims to be a reflection on
how new technologies can change the way we relate
to others, helping to further reduce the boundaries
that may exist between art and existence.
Una pagina estratta dal quaderno originale nel quale trascrivevo i messaggi
ricevuti
Extract from the original note-book for the SMS I received
Vista dell’installazione per “NINa - Nuova immagine napoletana”, curata da Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Morelli e Valerio Rivosecchi, presso il museo PAN di Napoli
Installation viewPhotos taken during the group exhibition “NINa - Nuova immagine napoletana”, curated by Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Morelli and Valerio
Rivosecchi, at the PAN museum of Naples
HC 4 LIFE - 2012
Happening
(Stampa su carta, 30 X 42cm)
Nell’estate del 2012 sono stato selezionato
per una particolare residenza a bordo di
un treno regionale del territorio veneto;
il progetto (“Soluzione di viaggio inibita”),
curato da Lucrezia Calabrò, prevedeva
la realizzazione di un intervento per
ogni artista invitato durante la tratta
Venezia-Mestre / Mestre-Venezia. Per
l’occasione ho deciso di applicare, su
tre finestroni della carrozza scelta per
la residenza, un disegno vettoriale che
riprende l’iconografia dei teschi messicani
(calaveras). La celebrazione della festa
dei morti in Messico (“el dia de los
muertos”), fa riflettere su quanto possono
essere diverse le concezioni della morte;
rappresentare teschietti minuziosamente
colorati e decorati è un modo per
celebrare sia la morte che la vita stessa,
un metodo di esorcizzazione delle paure
più profonde. La decisione di applicare sul
teschio in questione la scritta “Hardcore
for life” è dunque un’esortazione a
vivere la propria vita al massimo delle
proprie potenzialità, un “memento
mori” non privo di accezioni positive, un
messaggio destinato sia a chi si trovava
all’interno della carrozza, che a chi, per
pochi minuti, avrà visto il treno passare.
HC 4 LIFE - 2012
Happening
(Digital print on paper, 30 X
42cm)
In the summer of 2012 I was selected
for a particular residence for artists on
board a regional train of the Veneto
region, and the project (“Solution Travel
inhibited”), curated by Lucrezia Calabrò,
foresaw the creation of an intervention
for each artist invited, during the route
Venice-Mestre / Venice-Mestre. For
the occasion, I decided to apply on
three windows of the carriage choice
for residence, a vector drawing that
incorporates the iconography of Mexican
skulls (calaveras). The celebration of the
Feast of the Dead in Mexico (“el dia de
los muertos”), raises the question of what
can be different conceptions of death,
to represent these skulls in a colorful
way is a solution to celebrate both death
and life itself, a method of exorcism of
the deepest fears. The decision to apply
on my skull the word “Hardcore for life”
is therefore an exhortation to live their
lives to their full potential, a message
intended both for those who were in
the carriage, that those who, for within
minutes, have seen pass this train.
SaleSuSangue - 2011/2012
Progetto visivo/musicale
Il bisogno spasmodico di catarsi è la forza che da sempre muove l’uomo, egli è in costante ricerca che possa provocare emozioni sempre più forti, qualcosa
in grado di svuotarlo e di elevarlo al tempo stesso; alcune esperienze come il sesso, l’assunzione di sostanze stupefacenti e la produzione artistica (in tutte le
sue forme), sono tutte delel soluzioni capaci di soddisfare tale impulso. La decisione di realizzare un progetto come “SaleSuSangue” è stata presa per dare
tangibilità a qualcosa che le parole non possono spiegare, per fare ciò è stato indispensabile affidarsi alla forza della musica, in quanto essa è l’emblema
del perfetto veicolo per le vibrazioni, quindi per l’energia. Il potere della musica non solo è capace di smuovere l’ascoltatore, ma anche di far brillare
l’esecutore trasformandolo in una sorta di nuovo demiurgo; un concerto può dunque tramutarsi in una cerimonia religiosa, durante la quale il musicista
è anche il sacerdote di un rito senza fine. “SaleSuSangue” è anche un progetto sulle infinite possibilità della postproduzione: l’idea è quella di essere una
piattaforma dove ogni musicista hardcore (inteso sia nella sua accezione elettrica, che elettronica) può condividere e produrre brani musicali e contributi
video. La natura di questo progetto è volutamente frammentaria per seguire lo spirito del proprio tempo. Il primo brano realizzato per rappresentare
“SaleSuSangue” s’intitola “Kazaam”, ogni strumento utilizzato per la sua costruzione è stato preso da video amatoriali (caricati da musicisti metal su
youtube) fatti in sale di registrazione; quest’operazione è nata per cercare di creare musica senza utilizzare strumenti musicali: fare musica, senza musica.
Grazie al progresso tecnologico, il processo della postproduzione può essere usato per produrre qualcosa di nuovo partendo da
materiale già esistente; lavorare con la postproduzione significa lavorare con la consapevolezza di poter creare qualcosa all’infinito.
SaleSuSangue - 2011/2012
A/V project
The spasmodic need of catharsis is the force that, from the beginning, moves the man, he’s looking constantly to the search of something who can provoke
more and more strong emotions, something that can empty it and elevate it, at the same time; some experiences like sex, the assumption of drugs and the
artistic production (in all its forms) are, all along, optimal solutions in order to satisfy such impulse. The decision to work on SaleSuSangue (salt on blood)
was born to give tangibility to something the words cannot explain, to do that I need music, because that’s the emblem of the perfect vehicle of vibration,
so, energy. The music power is able to shake not only the listener, but also to make to shine the executant changing him in a kind of new entity, almost a
demiurge; so a concert can become a religious ceremony where the musician become the clergyman of an endless ritual. SaleSuSangue is a project about the
infinite possibilities of postproduction: it would be a kind of platform where every hardcore musician (electric or electronic) can share (and produce) music
and visual material. The nature of this project is fragmented and it wants to stay fragmented to follow the zeitgeist. The first song realized to represent the
project is called “Kazaam”, every instrument used for its construction is taken from home made videos (loaded by metal musicians on youtube) recorded in
rehearsal rooms; this operation was born to try to realize music without use musical instruments, to make music with other music. Thanks to technologic
progress, now we can use postproduction to produce something, to use already existing material in order to produce new things; to work with the
postproduction means to work knowing of being able to produce over and over.
Locandina della prima performance avvenuta il 31/01/2012 presso
l’Oratorio di San Ludovico di Venezia
Playbill of the first performance realized on the 31th
of jenuary 2012 inside the Oratory of San Ludovico in Venice
Estratto dalla prima performance
Extract from the first performance
Collezione privata reciproca 2011
Performance
Collezione privata reciproca 2011
Performance
“Il progetto prevede un dialogo
con lo spettatore: ognuno avrà
diritto a un ritratto autografato,
eseguito in tempo reale con
l’ausilio di un computer e di
una tavoletta grafica, in cambio
di una fotografia che verrà
appositamente scattata insieme
all’artista stesso. “Collezione
privata
reciproca”
vuole
inoltre valorizzare la pratica
del ritratto dandole, grazie alle
nuove tecnologie, una lettura
più attuale; lo scambio di beni
preziosi e personali determinerà
il corretto funzionamento della
performance. La soggettività
è ora affidata alla sensibilità
dell’artista, mediante il suo
personale uso degli scarabocchi.
Collezione privata reciproca
è un momento di dialogo
tra l’artista e il fruitore, un
reciproco dono di umanità fatto
con leggerezza e semplicità.”
Carlo Cecconi
“The project involves a dialogue
with the spectator: everyone is
invited to take a self-portrait,
executed in real time with a
computer and a graphic tablet,
in exchange for a photograph
that will be specifically taken
together with the artist himself.
“Collezione privata reciproca”
(“Private collection reciprocal”)
also wants, with the aid of the
new technologies, to enhance
the practice of portraita; the
exchange of valuable possessions
and personal determine the
proper functioning of the
performance. Subjectivity is now
entrusted to the sensitivity of
the artist, through his personal
use of doodles. “Collezione
privata reciproca” is a moment
of mutual dialogue between
the artist and the viewer,
a mutual gift of humanity
made ​​serenity and simplicity.”
Carlo Cecconi
Testo: Carlo Cecconi
Text: Carlo Cecconi
Documentazione della performance durante la prima edizione del Toolkit festival, a
cura di Martin Romeo e Giada Pellicari, presso il Centro Espositivo Sloveno A plus A di
Venezia
Extract from the first edition of the Toolkit festival, curated by Martin Romeo and
Giada Pellicari, at the Centro Espositivo Sloveno A plus A, Venice
Estratto della performance durante la mostra “Al di là dei
tarocchi”, curata da Carlo Cecconi presso Il Conventino di
Monteciccardo (PU)
Extract from “Al di là dei tarocchi”, curated by Carlo
Cecconi, at the Convent of Monteciccardo (PU)
TV THINK - 2010
Progetto web
TV THINK è un progetto nato per
immaginare una televisione nella
quale è impossibile distrarsi, facendo
ritornare così questo mass media
alla sua funzione di “informatore”.
L’intenzione di introdurre dunque
aforismi e/o azioni di personaggi
illustri
della
cultura
italiana
all’interno di programmi televisivi
concepiti per le masse (di target
differente) è proprio quella di far
riflettere su come potrebbe essere
una società interessata molto di
più alla riflessione, piuttosto che
all’intrattenimento.
Attualmente
il canale di TV streaming (www.
livestream.com/tvthink) è stato
chiuso per violazione di copyright.
TV THINK - 2010
Web project
TV THINK was born to imagine a
television in which is impossible to
take one’s mind off, turning this mass
media back to its main function:
information. The primary intent to
reinsert aforisms and/or actions
of italian illustrious people inside
mass-conceived TV programs (of
different target) is useful to meditate
on a society much more interested
to reflection than etertainment.
Currently,
the
TV
streaming
channel
(www.livestream.
com/tvthink), has been closed
for
copyright
infringement.
Mani in alto - 2009
Mani in alto - 2009
Video 2’ 00”
“Mani in alto” è costituito da ventisette
sequenze video in loop (nove per ogni
parte) che, susseguendosi con un ritmo
che varia a seconda della durata di ogni
singolo filmato, genera un climax in cui
le tracce audio si confondono fino a
diventare indecifrabili. Il video vuole
riflettere non solo sulla condizione di
tensione alla quale il telespettatore
consenziente viene costantemente
sottoposto, ma anche su come le
vicende politiche del 2001 hanno
modificato, in un paese come l’America,
l’idea di rapportarsi all’altro; l’aumento
dei controlli sul territorio e l’adozione di
sistemi di difesa molto aggressivi, sono
infatti atteggiamenti che si riflettono
inevitabilmente anche in tutto ciò che
il paese produce, dal settore culturale a
quello dell’intrattenimento. I frammenti
video in questione sono stati presi tutti
da telefilm, polizieschi e non, prodotti in
America dal 2001; il filo conduttore delle
sequenze selezionate è l’intimidazione,
elemento che risulta essere una costante
dei telefilm americani di maggiore
successo. L’intenzione di “Mani in alto” è
quindi quella di proiettare lo spettatore
in una situazione di allarme che, come in
un racconto kafkiano, finisce per risultare
tanto incomprensibile quanto catartico.
Video 2’ 00”
Stillvideo
“Mani in alto” (“Hands up”) is formed​​
by twenty-seven video sequences in
loop (nine per side) that, following one
another at a rate that varies depending on
the duration of each movie, it generates
a climax in which the audio tracks are
mixed up to become indecipherable. The
video is intended reflect not only on the
condition of tension at which the viewer
is constantly being consensual, but also
on how the political events of 2001 have
changed, in a country like the U.S., the
idea of relating to another; increased
controls the territory and the adoption
of aggressive defense systems, are in
fact attitudes are inevitably reflected in
everything the country products, from
the cultural sector to the entertainment.
These video clips were all taken from
crime and comedy TV series, and
produced in America since 2001 and the
main thread of the selected sequences
is the intimidation factor that appears
to be a constant feature of the most
successful American TV series. The
intention of “Mani in alto” is therefore to
project the viewer into a state of alarm
as
incomprehensible
as
cathartic),
like
a
Kafka
tale.
Scarabocchio rosso
2009
Plexiglas sagomato,
13 X 50 cm
Il desiderio di concepire l’inconcepibile (prerogativa di
ogni artista) mi ha portato a rendere tridimensionale
un tratto grafico destinato solitamente a solo
due dimensioni, una volta divenuto oggetto, lo
scarabocchio può ssere toccato e spostato. Esso
vuole essere libero non solo dalla concezione di
“oggetto intoccabile”, ma anche dai vincoli che spesso
costringono l’opera solo a determinati allestimenti.
Prendi il tuo personale scarabocchio e usalo per coprire
e/o per esaltare ciò che sulla parete non ti soddisfa più.
Scarabocchio rosso
2009
Shaped plexiglas,
13 X 50 cm
The desire to conceive the inconceivable (prerogative
of each artist) has led me to make a graphic for threedimensional usually only two dimensions, when he
became an object, this doodle can be touched and moved.
It wants to get free not only from the “untouchable
object” conception, but also from the bonds
that often force it to be subject to fixed art displays.
Take your own scribble and use it to cover
and/or exalt what you don’t like on the wall.
Reaching up - 2008/2009
Due lightbox: 50 x 50 cm ognuno DV PAL
Video della durata di 24”
Musiche: Alessandro Escomputo
“Reaching up” è un’installazione
costituita da un video e da due
lightbox; se nel video si assiste
alla mancata realizzazione di
qualcosa, nei due light box si può
contemplare tutto lo splendore
del raggiungimento di un punto
alto; la tensione del momento è
rafforzata inoltre dal tratto che
sembra cancellare e riscrivere
l’immagine allo stesso tempo.
Reaching up - 2008/2009
Two light boxes: 50 x 50 cm each
Video DV PAL
Time:24”
Music: Alessandro Escomputo
“Reaching up” is composed by
a video and two light boxes,
in the video there’s a missing
achievement,
but
we
can
contemplate the glory of reaching
an high top on the light boxes.
The tension of the moment is
represented by the sign of the
picture which delete and rewrite
the image at the same time.
Estratto dell’installazione durante la mostra collettiva “Magical mystery tour”, a cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro, presso la galleria Wunderkammern (RM)
This photo was taken during the inauguration of the exhibition “Magical mystery tour”, curated by Massimo Bignardi and Marcella Ferro, Wunderkammern gallery (RM)
1,2,3... STELLA! - 2008
Performance
La performance, avvenuta nel
marzo del 2008 in collaborazione
con Cesare Patanè e l’associazione
no profit Bunker Art Division e
allestita all’interno del giardino
dell’Accademia di Belle Arti di
Napoli,
prevedeva
nell’arco
di 30 minuti lo scoppio di sei
palloni gonfiabili dal diametro di
2 metri. Ponendo lo spettatore
nell’impossibilità di controllare
gli avvenimenti improvvisi, la
performance è stata il risultato di
una serie di riflessioni sull’idea del
tempo e di come questo fenomeno
si configura nella nostra esistenza.
Il momento che sconvolge il nostro
quotidiano è appunto il repentino;
in questo caso l’azione è stata
una proposta, quasi una ricetta
per permettere a tutti di avvertire
quest’esperienza non solo sul
piano concettuale, ma anche sul
piano estetico, sul piano cosmico
e della pienezza della vita come
momento di riflessione e di catarsi
collettiva. Lo scarto temporale lo si
è potuto avvertire fisicamente nei
sussulti e nell’allontanamento: tutti
erano preparati e tutti sono stati
colti impreparati allo stesso tempo.
1,2,3... STELLA! - 2008
Performance
This performance, happened in
March 2008 with the collaboration
of Cesare Patanè, and the no profit
association Bunker Art Division,
and held in the gard of the Academy
of Fine Arts in Naples, consisted of
six exploding ballons of 2 meters
of diameters; the intention was
to make the audience think,
meditate about the impossibility
to control unexpected events in
life, the performance has been the
result of a work about the idea of
time and how this phenomenon
takes place in our existences. The
moment that shocks our daily life
is the unexpected, in this case the
action has been a proposal, like
a recipe able to allow evertyone
to feel this experience not only
on a conceptual level, but on an
aesthetic, cosmic one also, and to
make life at its best as a moment of
thought and group catharsis. The
temporal fracture could have been
physically perceived through shakes
and separation: everyone was so
prepared to that and everyone
has been caught unprepared.
Quattro compressori trifase da 400 volt, potenza 2,2 KW,
erogazione 312 l/m, pressione 10 bar
Sistema di chiavette per il controllo dell’aria da collegare
ai compressori e ai palloni con 70 metri di tubo
Four 400 volts tree-phase, 2,2 KW power, 312 l/m air
distribution, 10 bar pressure
An air control system linked to compressor and balloons
through a 70 meters tube
Sei palloni gonfiabili del diametro variabile da 1 a 2
metri
Six balloons with variable diameter dimension from 1 to
2 meters
Numero cospicuo di persone
Considerable number of people
High point - 2008
Nastro isolante su parete,
dimensioni variabili
In
occasione
dell’ottava
edizione della residenza per
artisti “Real Presence”, curata
da Dobrila De Negri e Biljana
Tomic e svoltasi nel settembre
del 2008 presso il Castello di
Rivoli, ho deciso di realizzare
una grande stella a 5 punte
con del nastro isolante. “High
point” voleva essere sia un
invito a raggiungere i traguardi
importanti della vita, che un
omaggio a un grande artista
piemontese: Gilberto Zorio.
Highpoint - 2008
Electrical tape on walll,
variables dimensions
In the eighth edition of
residence for artists “Real
Presence”, curated by Dobrila
De Negri and Biljana Tomic
and held in September 2008
at the Castello di Rivoli, I
decided to make a large
5-pointed star with electrical
tape. “High Point” is meant
not only to be an invitation
to reach important goals
of life, but also a tribute
to a great Piedmontese
artist:
Gilberto
Zorio.
Azione contro il nano - 2007
Happening
Secondo Nietzsche lo spirito di
gravità è il peggior nemico dell’uomo
in quanto è capace di trascinare giù
qualunque cosa, infatti esso viene
descritto da Zarathustra come “il
nano sulla spalla”.Lo scarabocchio
di una stella tatuato sulla spalla
sinistra vuole ricordare al nano la
mia volontà di tendere verso l’alto.
An action against the midget - 2007
Happening
According to Nietzsche the spirit
of gravity is the worst man enemy
because it’s able to take everything
down,in fact Nietzsche described
it as a midget on man’s shoulder.
The scribble of a star tattooed on
my left shoulder, can remind to
the midget my desire to go up.
Clean - 2007
Disegno vettoriale, dimensioni variabili
Volendo
giocare
con
l’immaginario collettivo, “Clean”
riprende la celebre gestualità
della figura di Robert De Niro,
che soprattutto in film come
“Taxi driver” e “Il cacciatore” ha
incarnato l’emblema dell’uomo
tormentato e salvato dagli effetti
della catarsi; la pulizia dunque
intesa come una conseguenza
dell’esperienza
catartica,
come momento di ordine
mentale e di preparazione alla
genesi della forza creativa.
Clean - 2007
Vector drawing, variable dimensions
Working on the collective
imaginary, “Clean” wants to
bring famous Robert De Niro’s
gesture, that especially in such
films as “Taxi driver” and “The
deer hunter”, has embodied
the emblem of man tormented
and saved from the effects
of catharsis; cleaning thus
understood as a consequence
of the experience cathartic,
as a moment of mental order
and preparation for the
genesis of the creative force.
Lo scoppio - un’esperienza catartica - 2006
The explosion, a cathartic experience - 2006
Performance
Performance
Usando la metafora di un palloncino che si riempie
fino a scoppiare, ho lavorato sulla difficoltà, e
spesso sul dolore che si avverte quando si decide di
superare i propri limiti. La performance è avvenuta
in un unico giorno in tre diverse zone di Napoli
con l’ausilio dell’artista Giovanni Maria Troiano.
Working on the metaphor of a balloon that grows
till it breaks, I tried to represent how hard, and
often painful, it is to go over oneself limits. This
performance has been held in three different
places of Naples just on one day with the friendly
collaboration of the artist Giovanni Maria Troiano.
Photo: Giorgio Siravo
Photo: Giorgio Siravo
Catarsi - pieno di niente - 2006
Video mini DV: 1’ 32”
Catarsi - pieno di niente - 2006
Video mini DV: 1’ 32”
Video stills
Teleroi - 2005/2006
Videoinstallazione: televisore, cuffie,
lettore DVD, giornali, mobile, sedia,
plaid, pantofole
Video:
DV - PAL 2’ 10”, musiche: Alessandro
Escomputo - dimensioni variabili
Un televisore circondato da
riviste di stampa scandalistica
e da un paio di pantofole è la
cornice di un video, della durata
di due minuti e dieci secondi, nel
quale volti noti della televisione
si alternano a quelli di persone
comuni in cerca dei famosi
quindici minuti di celebrità.
Lo spettatore è invitato a
sedersi e a usufruire dell’opera
per potersi immedesimare
nel suo “eroe” preferito.
Teleroi - 2005/2006
Videoinstallation: television,
earphones, DVD reader, magazines,
pieces of furniture, chair, rug,
slippers - Video: 2’ 10” Music:
Alessandro Escomputo - Variable
dimensions
A television, surrounded by
many gossip magazines and a
pair of slippers is like a layout
of a videoclip, two minutes and
ten seconds long, where famous
TV personalities alternates
with common people looking
for those fifteen minutes
celebrity. The spectator is
invited to sit down and to
make use of in order to put
herself in his favorite “hero”.
Still da video + vista dell’installazione
Video stills + installation view
Valerio Veneruso _
Curriculum vitae
Artista visivo, VJ e grafico freelance nasce a Napoli nel 1984, opera nel campo delle arti visive esplorandone i diversi linguaggi: dalla performance alla grafica vettoriale, dal video alle installazioni. Vive e lavora a Venezia.
+39 3472530633 / [email protected] / www.dadavs.wordpress.com
EDUCAZIONE
2012
Laurea magistrale in Progettazione e produzione delle arti visive facoltà di arti visive IUAV di Venezia.
Visiting professors: Cesare Pietroiusti - Francesco Vezzoli - Tania bruguera - Renè Gabri - Cornelia Lauf Marta Kuzma.
2008
Laurea di primo livello in Pittura, Accademia di Belle Arti di Napoli.
WORKSHOP
30/10 - 03/11/2011
Festa dei vivi che riflettono sulla morte, a cura di Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese,
Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce, Serra dei Giardini, (VE) - San Cesario di Lecce (LE)
28-31/05/2009
Mapping video – Immaterial spaces, a cura di Giorgio Rinolfi, Centro Brancaleone di Roma in
occasione del Live Performance Meeting Festival
2007
Workshop di mapping video a cura di Claudio Sinatti, ISD di Napoli, in occasione del Panorama festival,
Napoli
ESPERIENZE LAVORATIVE
2014
VJ set in occasione dell’Outlook Festival Venice launch party, CSO Rivolta, Venezia
VJ set in occasione della IV edizione del festival di musica elettronica Carnevalanga Connection,
Venezia
2013
Realizzazione di un itinerario grafico inserito all’interno del catalogo della mostra A Very Light Art,
Cà Rezzonico, Venezia, a cura di Cornelia Lauf. Il catalogo è pubblciato da Kaleidoscope Press
2013
Allestimento del Padiglione Messicano, in occasione della 55° Esposizione Internazionale d’Arte - La
Biennale di Venezia
2012
Allestimento e organizzazione del ciclo di workshop di arte interattiva TOOLKIT RESEARCH, presso il
Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia:
30-31/10 - Workshop di interaction design con Camille Scherrer
15-16/11 - Workshop di sound design con Weng Nam Yap
01-02/12 - Workshop di interaction design con Karina- Smigla Bobinski
Allestimento del progetto Little sun di Olafur Eliasson, in occasione della 13° Biennale di Architettura di
Venezia
Operatore video per la web tv biennaleart.tv, in occasione di dOCUMENTA 13, Kassel,
(DE)
2012
Identità grafica (manifesti 70 x 100) dell’evento Performing Iuav, presso il Chiostro dei
Tolentini, Venezia, a cura di Cornelia Lauf e Angela Vettese
2011
Identità grafica (locandine, manifesti, catalogo) della mostra d’arte visiva Al di là dei
tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU)
Identità grafica (logo, flyers, manifesti 70 X 100, spot per il web) della prima edizione del
TOOLKIT FESTIVAL
Dal 2011 al 2012
Cofondatore del festival di arte interattiva TOOLKIT FESTIVAL
2010
Attività di assistenza al service per la C TV durante il Festival d’Arte Contemporanea di
Faenza
2009
Cofondatore della crew VaJiMa con la quale ha lavorato come resident VJ presso
i locali L’ Arenile di Bagnoli e il Duel:Beat di Napoli
2009
Illustrazioni per la collana di racconti Viaggi d’autore, progetto commissionato dal comune
di Ercolano (NA)
MOSTRE PERSONALI
2013
2008
Camera vitrea, La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli
Un, due, tre, stella... , Accademia di Belle Arti di Napoli, a cura di Ninì Sgambati
MOSTRE COLLETTIVE
2014
EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass,
a cura di EGE Project, Marinha Grande museum of glass, Marinha Grande, Portogallo
EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass,
a cura di EGE Project, Fundación Centro Nacional del Vidrio – Real Fábrica de Cristales
de La Granja, Spagna
Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli,
in collaborazione con Ana María Area Martínez, Biancamaria Milo e Sara Benetti.
SHUFFLE PROJECT #5 OPEN SHOW, a cura del collettivo 4bid, 4bid gallery,
Amsterdam, Olanda
EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European
Glass, a cura di Uta Laurén, The Finnish Glass Museum, Riihimaki, Finlandia
2013
Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli,
in collaborazione con Sara Benetti
Cib’arti, Sarajevo Supermarket, a cura del collettivo Sarajevo Supermarket, Napoli
Primo compleanno, Puntocroce, a cura di Puntocroce, Venezia
2012
NINa - Nuova Immagine Napoletana, PAN - Palazzo delle Arti Napoli, a cura di
Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Romana Morelli e Valerio Rivosecchi
2012
Fine corsa - mostra laboratori IUAV, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito,
Venezia
2011
The original title of the course was stolen. The new course title has yet to be named - mostra
finale del laboratorio di Marta Kuzma, Oratorio di San Ludovico, Venezia, a cura di Giulia Bini e Giulio
Squillacciotti
Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU), a cura di Carlo
Cecconi
DOODLES – private sketches, Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia,
a cura di Barbara Puliga e Giulia Scardellato
2010
As much as we need, a cura di Ana Maria Bresciani e Renè Gabri, Fondazione Bevilacqua La Masa,
Palazzetto Tito, Venezia
Se Dio vuole – Una mostra sorprendentemente spirituale, Trastevere 259, Roma, a cura di Rosario
Sorbello
2009
Ogni limite ha una pazienza – Esperienze non lineari del tempo, Fondazione Gervasuti,
Venezia, a cura di Cesare Pietroiusti e Filipa Ramos
Magical mystery tour - Attraversamenti irregolari del creativo 1, Galleria Wunderkammern, Roma, a
cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro
2008
L’ebbrezza di Noè, GIU’ BOX Gallery di Napoli, a cura di Vincenzo Chirichella, Gianni Iannitto e Laura
Iasiello
Echi temporanei, FRAC di Baronissi, a cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro
2007
Viaggio - Biennale per artisti emergenti della Campania, a cura di Carmen Sapiente e Laura Iasiello
2006
Heroes, NOT Gallery di Napoli, a cura di Francesca R. Morelli e Adrian Tranquilli
PREMI, RESIDENZE, FESTIVAL, VIDEO RASSEGNE
2015
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Programma di residenza dell’anno 2015-2016
2014
Artista selezionato per il progetto/mostra itinerante EGE - EUROPEAN GLASS EXPERIENCE
2013
ELECTRO CAMP FESTIVAL, C32 performingartworkspace - Forte Marghera, Venezia
Rassegna video Visioni d’arte, Auditorium Cà Foscari / Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia, a
cura di Bruno Di Marino, C.A.R.M.A., Aurora Fonda, Chiara Tavella
2012
Residenza artistica Soluzione di viaggio inibita, presso la stazione di Venezia Santa Lucia e la
stazione centrale di Mestre, a cura di Lucrezia Calabrò
2011
Venetian Industries Festival, Parco San Giugliano, Mestre (VE)
TOOLKIT FESTIVAL, Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia
2009
MUV festival, Sferisterio Tamburello, Firenze
2008
Real presence 8, Galleria La manica lunga presso il Castello di Rivoli, Rivoli, a cura di Biljana Tomic e Dobrila Denegri
Rassegna video Immaginazione, Centro culturale MADAU, Chiaramonti, a cura di Carla Battisti e Gianni Iannitto
2007
Rassegna video I non luoghi, Sala Consiliare di Napoli, a cura di Giorgia Sabatini
Rassegna video 59 seconds project festival tenuta presso PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, Tel Aviv Cinematheque di Tel Aviv, Alfred
University Alternative Cinema di New York, Galapagos Art Space di New York a cura di Hiram Levy e Irina Danilova
Rassegna video Fair play, Teatro Cinema Augusto, Salerno, a cura di Giorgia Sabatini
TALKS, PRESENTAZIONI E WORKSHOP TENUTI
2014
L’occhio tagliato – il potere della manipolazione dell’immagine nell’era contemporanea, 4bid Gallery, Amsterdam, Olanda
4a talk - Death thorugh Art, a cura del collettivo 4bid, 4bid gallery, Amsterdam, Olanda
2010
SHOWDESK - gli artisti di Venezia si presentano, Galleria Contemporaneo, a cura del collettivo Sottobosco, Mestre (VE)
COLLABORAZIONI
2013 - a oggi
Collaborazione con l’associazione culturale Spazio Aereo di Marghera (VE)
2011
Presentazione del progetto A onE (Art on Earth) project di Neal Peruffo, Galleria Overfoto, Napoli, a cura di Diana Gianquitto
2009 - 2007
Collaborazione con il gruppo Mediaintegrati dell’Accademia di Belle Arti di Napoli:
12 X 12 – PAN di Napoli – 2008
Arte globale – MAV di Ercolano – a cura di Derrick de Kerckhove – 2008
2008 - 2004
Collaborazione con Ninì Sgambati e il gruppo Quartapittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli:
Il vuoto e il pieno, Lanificio 25, Napoli, a cura di Francesca Rendano, 2006
Un corno per PAN, Castel Nuovo, Napoli, 2005
PUBBLICAZIONI
2014
Asking about art, a cura di Francesco Nordio ed Emilio Vavarella, pubblicazione indipendente
2013
A Very Light Art, catalogo a cura di Veronica Bellei e Camilla Salvaneschi, Kaleidoscope Press
2010
Quel che resta di Oreste – riflessioni sull’eredità dei collettivi italiani degli anni novanta, pubblicazione indipendente
Valerio Veneruso _
Curriculum vitae
Visual artist and freelance graphic designer born in Naples (ITA) on Nov. 9, 1984, works in the arts exploring different languages​​: from performance to vector graphics, video and installations. Lives and works in Mestre (Ve).
+39 3472530633 / [email protected] / www.dadavs.wordpress.com
EDUCATION
2012
Master’s degree in Design and production of visual arts faculty of visual arts IUAV of Venice.
Visiting professors: Cesare Pietroiusti - Francesco Vezzoli - Tania Bruguera - Renè Gabri - Cornelia Lauf Marta Kuzma
2008
Bachelor’s degree in Painting, Academy of Fine Arts in Naples.
WORKSHOPS
30/10 - 03/11/2011
Festa dei vivi che riflettono sulla morte, curated by Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare
Pietroiusti e Luigi Presicce, Italy, Serra dei Giardini, (VE) - San Cesario di Lecce (LE)
28-31/05/2009
Mapping video – Immaterial spaces, curated by Giorgio Rinolfi, Centro Brancaleone di Roma for the Live
Performance Meeting Festival, Naples
2007
Mapping workshop curated by Claudio Sinatti, ISD in Naples, for the Panorama festival
WORK EXPERIENCE
2014
VJ set for the Outlook Festival Venice launch party, CSO Rivolta, Venice
VJ set for the fourth edition of electronic music festival Carnevalanga Connection, Venezia
2013 Realization of a route graph placed in the catalog of the exhibition A Very Light Art, Ca‘
Rezzonico, Venice, curated by Cornelia Lauf The catalogue is published by Kaleidoscope Press
Visual display for the Mexican Pavillion, during the 55° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di
Venezia
2012
Preparation and organization of the workshop cycle of interactive art TOOLKIT RESEARCH, Centro
espositivo sloveno A plus A, Venice:
30-31/10 - Interaction design workshop with Camille Scherrer
15-16/11 - Sound design workshop with Weng Nam Yap
01-02/12 - Interaction design workshop with Karina- Smigla Bobinski
2012
Maintenance for the Olafur Eliasson’s Little sun project, for the 13° Biennale di Architettura di Venezia
Video documentation for the web tv Biennaleart.tv, for the dOCUMENTA 13, Kassel
2012
Graphic identity (70 x 100 posters) of the event Performing Iuav, Chiostro dei Tolentini, Venice, curated
by Cornelia Lauf and Angela Vettese
2011
Graphic identity (posters and the catalogue) of the exhibition Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte
contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU)
Graphic identity (logo, flyers, 70 X 100 posters, spot for the web) of the first edition of the TOOLKIT
FESTIVAL
2011 - 2012
Co-founder of the festival of interactives arts TOOLKIT FESTIVAL
21-23/05/2010
Assistance activities for the C TV during the third edition of the Festival d’Arte Contemporanea di
Faenza (RA)
2009
VaJiMa’s crew co-founder with whom he has worked as a resident VJ in these club in Naples: L’ Arenile
di Bagnoli and the Duel:Beat
Illustrations for the series of short stories
Viaggi d’autore, a project commissioned by the city of Ercolano (NA)
SOLO EXHIBITIONS
2013
Camera vitrea, La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli
2008 Un, due, tre, stella... , Accademia di Belle Arti di Napoli, Naples, curated by Ninì Sgambati
GROUP EXHIBITIONS
2014
EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, curated by EGE
Project, Marinha Grande museum of glass, Marinha Grande, Portugal
Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli, in collaboration with
Ana María Area Martínez, Biancamaria Milo and Sara Benetti.
SHUFFLE PROJECT #5 OPEN SHOW, curated by 4bid collective,4bid gallery, Amsterdam, Holland
EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, curated by Uta
Laurén ,The Finnish Glass Museum, Riihimaki, Finland
2013
Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli, in collaboration with
Sara Benetti
Cib’arti, Sarajevo Supermarket, curated by Sarajevo Supermarket, Napoli
2013
Primo compleanno, Puntocroce, curated by Puntocroce,Venice
2012
NINa - Nuova Immagine Napoletana, PAN - Palazzo delle Arti Napoli, Naples, curated by Giovanna
Cassese, Marco Di Capua, Francesca Romana Morelli and Valerio Rivosecchi
Fine corsa - mostra laboratori IUAV, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venice
2011
The original title of the course was stolen. The new course title has yet to be named - mostra
finale del laboratorio di Marta Kuzma, Oratorio di San Ludovico, Venice (ITA), curated by Giulia Bini
and Giulio Squillacciotti
Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU), curated by
Carlo Cecconi
DOODLES – private sketches, Centro espositivo sloveno A plus A, Venice, curated by Barbara Puliga
and Giulia Scardellato
2010
As much as we need, curated by Ana Maria Bresciani and Renè Gabri, Fondazione Bevilacqua La
Masa, Palazzetto Tito, Venice
Se Dio vuole – Una mostra sorprendentemente spirituale, Trastevere 259, Rome, curated by Rosario
Sorbello
2009
Ogni limite ha una pazienza – Esperienze non lineari del tempo, Fondazione Gervasuti, Venice,
curated by Cesare Pietroiusti and Filipa Ramos
Magical mystery tour - Attraversamenti irregolari del creativo 1, Galleria Wunderkammern, Rome,
curated by Massimo Bignardi and Marcella Ferro
2008
L’ebbrezza di Noè, GIU’ BOX Gallery, Naples (ITA) curated by Vincenzo Chirichella, Gianni Iannitto and
Laura Iasiello
Echi temporanei, FRAC di Baronissi (SA - ITA), curated by Massimo Bignardi and Marcella Ferro
2007
Viaggio - Biennale per artisti emergenti della Campania, Spazio TRIP, Naples (ITA) curated by
Carmen Sapiente and Laura Iasiello
2006
Heroes, NOT Gallery, Naples (ITA), curated by Francesca R. Morelli and Adrian Tranquilli
PRIZES, RESIDENCIES, SPECIAL PROJECTS AND SCREENINGS
2015
Bevilacqua La Masa Foundation, Venice. One year residence program 2015 - 2016
2014
Selected artist for the itinerant exhibition EGE - EUROPEAN GLASS EXPERIENCE
2013
ELECTRO CAMP FESTIVAL, C32 performingartworkspace - Forte Marghera, Venice
Video screening Visioni d’arte, Auditorium Cà Foscari / Centro espositivo sloveno A plus A, Venice,
curated by Bruno Di Marino, C.A.R.M.A., Aurora Fonda, Chiara Tavella
2012
Soluzione di viaggio inibita, from the Venezia Santa Lucia station to the Mestre central station, curated
by Lucrezia Calabrò
2011
Venetian Industries Festival, Parco San Giugliano, Mestre (VE)
TOOLKIT FESTIVAL, Centro espositivo sloveno A plus A, Venice
2009
MUV festival, Sferisterio Tamburello, Florence
2008
Real presence 8, Galleria La manica lunga - Castello di Rivoli, Rivoli, curated by Biljana Tomic and
Dobrila Denegri
Video screening Immaginazione, Centro culturale MADAU, Chiaramonti, curated by Carla Battisti and
Gianni Iannitto
2007
Video screening I non luoghi, Sala Consiliare di Napoli, curated by Giorgia Sabatini
Video screening 59 seconds project festival, PAN, Palazzo delle Arti di Napoli (ITA), Tel Aviv
Cinematheque, Tel Aviv (IL), Alfred University, Alternative Cinema of New York (US), Galapagos Art
Space New York (US), curated by Hiram Levy and Irina Danilova
Video screening Fair play, Teatro Cinema Augusto, Salerno, curated by Giorgia Sabati
TALKS AND PRESENTATION
2014
4a talk - Death thorugh Art, curated by 4bid, 4bid gallery, Amsterdam, Holland
2010
SHOWDESK - gli artisti di Venezia si presentano, Galleria Contemporaneo, curated by Sottobosco
collective, Mestre (VE)
COLLABORATIONS
2013 - now
Collaboration with the cultural association Spazio Aereo in Marghera (VE)
2011
Presentation of the project of Neal Peruffo A onE (Art on Earth) project, Galleria Overfoto, Napoli,
curated by Diana Gianquitto, Naples
2009 - 2007
Collaboration with the group Mediaintegrati of the Acaedmy of fine Arts of naples:
12 X 12 – PAN di Napoli – 2008
Arte globale – MAV di Ercolano – curated by Derrick de Kerckhove – 2008
2008 - 2004
Collaborations with Ninì Sgambati and the gruppo Quartapittura group of the Academy
of fine Arts of Naples:
Il vuoto e il pieno, Lanificio 25, Napoli, curated by Francesca Rendano, 2006
Un corno per PAN, Castel Nuovo, Napoli, 2005
PUBLICATIONS
2014
Asking about art, curated by Francesco Nordio ed Emilio Vavarella, independent publication
2013
A Very Light Art, catalogue curated by Veronica Bellei and Camilla Salvaneschi, Kaleidoscope Press
2010 Quel che resta di Oreste – riflessioni sull’eredità dei collettivi italiani degli anni novanta,
independent publication