Scarica il portfolio - Fondazione Bevilacqua La Masa
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Valerio Veneruso / projects + selected works Lavorando in maniera processuale e con molteplici strumenti, concentro la mia ricerca sul ruolo dell’immagine nell’era contemporanea e sulla possibilità di fare dell’arte esperienza comune: documentare e condividere con lo spettatore momenti tanto privati quanto collettivi nel tentativo di innescare meccanismi catartici per ridurre sempre più i confini tra vita e arte stessa. Per questi motivi mi risulta impossibile concepire me e le mie produzioni come qualcosa di statico e di vincolato esclusivamente a linguaggi predefiniti. Working processual through different tools, I focus my research on the role of the image in te contemporary era and about the possibilities to express art as a common experience: to document and share experiences both private and collective, create other spaces to trigger cathartic mechanisms, trying to erasing the border between art and life. For these reasons I can’t conceive me and my production as a static materia to restricted into defined languages. YES, YOU CAN - 2014 Stampa digitale su carta, inserita in cornice di legno, 23,5 x 32,3 cm Facendo riferimento alla tragedia della nave da crociera Concordia e alla sua recente rimozione dalle acque dell’Isola del Giglio, “YES, YOU CAN” vuole porre l’attenzione sul disarmante momento in cui si riesce a toccare con mano l’inconcepibile. Il linguaggio usato dal fotomontaggio è volutamente ironico e strizza l’occhio alle nuove tecnologie e ai softwares di grafica spostando l’attenzione anche sul rapporto che sussiste tra un approccio analogico e uno digitale alla risoluzione di un problema. Il titolo del lavoro vuole essere dunque un messaggio capace di spronare chiunque a trovare sempre nuove soluzioni, a distrarsi di meno e a immaginare di più. YES, YOU CAN - 2014 Digital print on paper, 23,5 x 32,3 cm Referring to the tragedy of the cruise ship Concordia and its recent removal from the waters of the island of Giglio, “YES, YOU CAN” wants to focus on disarming moment when you can reach out and touch the inconceivable. The language used by the photomontage is intentionally, it talks about new technologies and graphics softwares, shifting the focus on the relationship that exists between an analog and a digital approach to solving a problem. The title of the work, therefore, wants to be a message that can encourage anyone to find new solutions, to get distracted less and think more. GOOD LUCK - 2014 50cm GOOD LUCK - 2014 35cm 23cm 23cm Progetto per la realizzazione di un’opera modulare in vetro soffiato a mano volante Dimensioni totali: 23 x 85 cm, spessore: 2 cm Project for a modular artwork in glass, soffiato a mano volante Dimensions: 23 x 85 cm, depth: 2 cm 85cm “Good Luck” è un’opera modulare divisa in due parti che rappresenta una parola scritta a mano e parzialmente cancellata da uno scarabocchio; l’idea non è solo quella di avere un oggetto che può essere continuamente disposto e allestito in maniera diversa, ma anche di riflettere sull’ironica struttura di determinate parole, e, di conseguenza, sul potere del linguaggio stesso. L’emblema di questo pensiero è il contrasto che si crea tra il significato della parola “glass” e il senso delle ultime tre lettere. Lo spettatore viene così forzato a immaginare un concetto tanto delicato e prezioso, quanto duro e stridente allo stesso tempo. “Good Luck” is a two color modular artwork divided into two parts, what is depicted is a hand-written partially erased by a scribble; the idea is not just to have an object can be always installed in a different way, but also to reflect on the ironic structure of certain words, and, consequently, on the language itself. The emblem of this thinking is the contrast is created between the meaning of the word “glass” and the meaning of its last three letters. The spectator is thus forced to imagine a concept as delicate and precious, as hard and strident at the same time. CAMERA VITREA (Progetto di mostra personale - La Fenice Gallery, VE - 2013) La camera vitrea è un piccolo spazio contenuto all’interno dell’occhio, più precisamente collocato tra la superficie posteriore del cristallino e la retina. Del corpo umano è il luogo adibito a contenere l’umore vitreo, quella massa gelatinosa che funge da sostegno e protezione dell’occhio. La sua trasparenza permette il passaggio della luce, quindi, la possibilità di fruire del mondo, della realtà che si muove e che, di riflesso, ci muove all’interno di situazioni diversificate: private, pubbliche, intime, cercate, casuali. Valerio Veneruso utilizza la Fenice Gallery come contenitore per allestire alcuni dei suoi ricordi, archiviati attraverso disegni, ed estemporanee riprese video dove la qualità dell’immagine soccombe alla volontà di utilizzare un certo tipo di risoluzione per essere il più vicino possibile al concetto di realtà. Il confronto tra dentro e fuori, tra artista e spettatore si confonde creando una dimensione organica all’interno di un parallelismo che rende l’allestimento un ludico movimento di ambienti vissuti nel quotidiano, arricchiti dalla memoria di chi vi è passato. L’intimità si svela: la possibilità di calare lo spettatore nella vita privata altrui mettendone a fuoco dei frammenti, istanti fotografati, scelti e ricalcati su carta con pennarello nero. Nei filmati, invece, l’artista diviene spettatore a sua volta: osserva, contempla quello che avviene fuori la finestra della propria stanza, ascolta musica, ferma il momento.Camera Vitrea si veste di senso; l’esperienza che racconta il passaggio dell’artista tra abitazioni dislocate nel territorio veneziano, paesaggio di luoghi trovati, vissuti e sbirciati. Come se per un attimo ci si potesse guardare in profondità, ma con uno sguardo esterno al corpo, così Valerio, in modo quasi viscerale, dona il suo intimo al visitatore rendendolo parte attiva. Un’autopsia della realtà, che svela un mosaico di visioni, incastrate tra di loro, capaci di incantare e trattenere lo sguardo. Testo di Angela Zuin CAMERA VITREA (Solo exhibit project - La Fenice Gallery (VE) - 2013) The vitreous chamber is a small space located inside the eyeball, more precisely between the lens surface and the retina. In the human body this is the place filled with the vitreous humor, the transparent gel that supports and protects the eye. Its transparency allows the passage of light, therefore, the opportunity to enjoy the world, the reality that moves and that, consequently, moves us in different situations: private, public, intimate, looked for, random. Valerio Veneruso uses La Fenice Gallery as a case to set up some of his memories, stored through drawings and impromptus video shoots where the quality of the image succumbs to the desire of using a certain type of resolution, to be as close as possible to the concept of reality. The comparison between inside and outside, between artist and audience is confused by creating an organic dimension within a parallelism that transforms the set up in a playful moment of environments experienced in everyday life, enriched by the memory of those who passed by. The intimacy is revealed: the possibility of dropping the viewer into the private life of others focusing the fragments, photographed moments, chosen and traced on paper with a black marker. In the videos, the artist becomes spectator himself: he observes, contemplates what is happening outside the window of his room, listens to music, stops the moment. Vitreous Chamber dresses itself with sense; the experience that tells us the transition of the artist while moving between different residences located in the Venetian territory, a landscape of found places, lived and peeked. As if for a moment we could look deeply in ourselves, but with an outside view; Valerio, in an almost visceral way, gives his intimate to the visitor, so making him an active part. An autopsy of reality, which reveals a mosaic of visions, interlocked, able to enchant and hold the look. Text: Angela Zuin Camera vitrea, panoramica dell’installazione, da sinistra a destra: Laura (particolare) - 100 X 137,50cm - pennarello su carta - 2013 Camera vitrea - video still - 10’:26” DV-PAL - 1/6 ed. - 2013 Via rampa del cavalcavia 12 (particolare) - 98 X 151,50 cm - pennarello su carta - 2013 Photo: Orfeo Papagni Camera vitrea, installation view, from left to right: Laura (detail) - 100 X 137,50cm - marker on paper - 2013 Camera vitrea - video still - 10’:26” DV-PAL - 1/6 ed. - 2013 Via rampa del cavalcavia 12 (detail) - 98 X 151,50 cm - marker on paper - 2013 Prima di andare a dormire - 100 X 143,50cm pennarello su carta Prima di andare a dormire - 100 X 143,50cm marker on paper Con Alli - 97 X 200cm - pennarello su carta + stampa su carta Con Alli - 97 X 200cm - marker on paper + paper poster Il giorno dopo - 98 X 227cm - pennarello su carta Il giorno dopo - 98 X 227cm - marker on paper Camera vitrea, vista dell’installazione Foto: Angela Zuin Camera vitrea, installation view Photo: Angela Zuin Bauli in bagno - 92 x 98 cm - pennarello su carta - 2013 Bauli in bagno - 92 x 98 cm - marker on paper - 2013 Camera vitrea (box1) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel - 10’:26” DV-PAL Foto: Angela Zuin Camera vitrea (box2) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel 10’:26” DV-PAL Foto: Angela Zuin Camera vitrea (box1) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel - 10’:26” DV-PAL Photo: Angela Zuin Camera vitrea (box2) - video still - 2 DVD - 1280 X 720 pixel 10’:26” DV-PAL Photo: Angela Zuin Ciclo di disegni - 2012/2013 Pennarello su carta, dimensioni variabili Il ciclo dei disegni, nasce da un processo che si sviluppa nel corso del tempo; i soggetti e le situazioni raffigurate, provengono da fotografie scattate personalmente in circostanze che coincidono quasi sempre con dei momenti catartici. Gli scatti, realizzati nell’arco di circa 7 anni, vengono selezionati, proiettati e, successivamente, trasferiti su fogli dalle dimensioni variabili; una volta proiettate, le immagini, sono pronte per essere ricalcate. Il tratto vibrante che caratterizza i disegni vuole avvicinarsi il più possibile allo scarabocchio, donando così al soggetto quella tensione, e quella impulsività, necessarie per rappresentare la situazione presa in analisi. L’azione del ricalco ha inoltre un valore concettuale, ricalcare la fotografia, infatti, implica inevitabilmente la riesumazione di quel preciso ricordo: tracciare un segno grafico per rivivere il momento e, contemporaneamente, per modificarlo. Drawings cycle - 2012/2013 Marker on paper, variable dimensions This cycle is the result of a process that develops over time; the people and the situations depicted, are from photographs taken personally in circumstances that almost always coincide with cathartic moments.The shots, made over about 7 years, are selected, screened, and subsequently transferred to sheets of various sizes; once projected, the images, are ready to be retraced. The stretch vibrant that characterizes the drawings wants to come as close as possible to the scribble, thus giving to the subject that tension, and impulsiveness that are necessary to represent the situation taken into analysis. The action of the trace has also a conceptual value, trace the photograph, in fact, inevitably implies the exhumation of the precise memory: draw a graphic sign to relive the moment and, simultaneously, to change it. In camper - 91 x 146 cm - pennarello su carta - 2013 In camper - 91 x 146 cm - marker on paper - 2013 ABerlino - 91 x 146 cm pennarello su carta - 2013 ABerlino - 91 x 146 cm marker on paper - 2013 Alberto al Rivolta, da Dave Clarke - 91 x 146 cm - pennarello su carta - 2013 Alberto al Rivolta, da Dave Clarke - 88,5 x 91,5 cm - marker on paper - 2013 3472530633 seimila frammenti di vita Libro d’artista, 18 X 22cm, 475 pagine Nel 2004 ho ricevuto il mio primo telefono cellulare, e da quel momento ho deciso pian piano di trascrivere tutti i messaggi che mi venivano inviati, dal più banale al più intimo; questa scelta è nata dalla consapevolezza che ogni SMS era la testimonianza di una vita, un frammento, e per tale motivo, un bene prezioso. La pratica della trascrizione diventava sempre di più un rito catartico, che ho portato avanti fino al 2012, anno in cui ho deciso di racchiudere tutti questi otto anni di vita in un unico volume. La decisione di rendere pubblico qualcosa di estremamente privato è nata anche dalla voglia di mettermi a nudo, di mostrare, come ogni artista fa, le mie proprie viscere. Il testo vuole essere inoltre anche una riflessione su come le nuove tecnologie riescono a modificare il nostro modo di relazionarci agli altri, contribuendo a ridurre sempre di più i confini che possono esistere tra l’arte e l’esistenza stessa. 3472530633 seimila frammenti di vita Artist’s book, 18 X 22cm, 475 pages In 2004 I got my first cell phone, and from that moment I decided gradually to transcribe all the messages that were sent to me, from the most trivial to the most inner, this choice comes from the awareness that every SMS was the witness of a life, a fragment, and for this reason, a valuable asset. The practice of transcription became more and more a cathartic rite, I carried out until 2012, when I decided to enclose all these eight years of life in a single volume. The decision to make public something very private was also born from the desire to get naked, to show, as every artist does, my own bowels. The text also aims to be a reflection on how new technologies can change the way we relate to others, helping to further reduce the boundaries that may exist between art and existence. Una pagina estratta dal quaderno originale nel quale trascrivevo i messaggi ricevuti Extract from the original note-book for the SMS I received Vista dell’installazione per “NINa - Nuova immagine napoletana”, curata da Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Morelli e Valerio Rivosecchi, presso il museo PAN di Napoli Installation viewPhotos taken during the group exhibition “NINa - Nuova immagine napoletana”, curated by Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Morelli and Valerio Rivosecchi, at the PAN museum of Naples HC 4 LIFE - 2012 Happening (Stampa su carta, 30 X 42cm) Nell’estate del 2012 sono stato selezionato per una particolare residenza a bordo di un treno regionale del territorio veneto; il progetto (“Soluzione di viaggio inibita”), curato da Lucrezia Calabrò, prevedeva la realizzazione di un intervento per ogni artista invitato durante la tratta Venezia-Mestre / Mestre-Venezia. Per l’occasione ho deciso di applicare, su tre finestroni della carrozza scelta per la residenza, un disegno vettoriale che riprende l’iconografia dei teschi messicani (calaveras). La celebrazione della festa dei morti in Messico (“el dia de los muertos”), fa riflettere su quanto possono essere diverse le concezioni della morte; rappresentare teschietti minuziosamente colorati e decorati è un modo per celebrare sia la morte che la vita stessa, un metodo di esorcizzazione delle paure più profonde. La decisione di applicare sul teschio in questione la scritta “Hardcore for life” è dunque un’esortazione a vivere la propria vita al massimo delle proprie potenzialità, un “memento mori” non privo di accezioni positive, un messaggio destinato sia a chi si trovava all’interno della carrozza, che a chi, per pochi minuti, avrà visto il treno passare. HC 4 LIFE - 2012 Happening (Digital print on paper, 30 X 42cm) In the summer of 2012 I was selected for a particular residence for artists on board a regional train of the Veneto region, and the project (“Solution Travel inhibited”), curated by Lucrezia Calabrò, foresaw the creation of an intervention for each artist invited, during the route Venice-Mestre / Venice-Mestre. For the occasion, I decided to apply on three windows of the carriage choice for residence, a vector drawing that incorporates the iconography of Mexican skulls (calaveras). The celebration of the Feast of the Dead in Mexico (“el dia de los muertos”), raises the question of what can be different conceptions of death, to represent these skulls in a colorful way is a solution to celebrate both death and life itself, a method of exorcism of the deepest fears. The decision to apply on my skull the word “Hardcore for life” is therefore an exhortation to live their lives to their full potential, a message intended both for those who were in the carriage, that those who, for within minutes, have seen pass this train. SaleSuSangue - 2011/2012 Progetto visivo/musicale Il bisogno spasmodico di catarsi è la forza che da sempre muove l’uomo, egli è in costante ricerca che possa provocare emozioni sempre più forti, qualcosa in grado di svuotarlo e di elevarlo al tempo stesso; alcune esperienze come il sesso, l’assunzione di sostanze stupefacenti e la produzione artistica (in tutte le sue forme), sono tutte delel soluzioni capaci di soddisfare tale impulso. La decisione di realizzare un progetto come “SaleSuSangue” è stata presa per dare tangibilità a qualcosa che le parole non possono spiegare, per fare ciò è stato indispensabile affidarsi alla forza della musica, in quanto essa è l’emblema del perfetto veicolo per le vibrazioni, quindi per l’energia. Il potere della musica non solo è capace di smuovere l’ascoltatore, ma anche di far brillare l’esecutore trasformandolo in una sorta di nuovo demiurgo; un concerto può dunque tramutarsi in una cerimonia religiosa, durante la quale il musicista è anche il sacerdote di un rito senza fine. “SaleSuSangue” è anche un progetto sulle infinite possibilità della postproduzione: l’idea è quella di essere una piattaforma dove ogni musicista hardcore (inteso sia nella sua accezione elettrica, che elettronica) può condividere e produrre brani musicali e contributi video. La natura di questo progetto è volutamente frammentaria per seguire lo spirito del proprio tempo. Il primo brano realizzato per rappresentare “SaleSuSangue” s’intitola “Kazaam”, ogni strumento utilizzato per la sua costruzione è stato preso da video amatoriali (caricati da musicisti metal su youtube) fatti in sale di registrazione; quest’operazione è nata per cercare di creare musica senza utilizzare strumenti musicali: fare musica, senza musica. Grazie al progresso tecnologico, il processo della postproduzione può essere usato per produrre qualcosa di nuovo partendo da materiale già esistente; lavorare con la postproduzione significa lavorare con la consapevolezza di poter creare qualcosa all’infinito. SaleSuSangue - 2011/2012 A/V project The spasmodic need of catharsis is the force that, from the beginning, moves the man, he’s looking constantly to the search of something who can provoke more and more strong emotions, something that can empty it and elevate it, at the same time; some experiences like sex, the assumption of drugs and the artistic production (in all its forms) are, all along, optimal solutions in order to satisfy such impulse. The decision to work on SaleSuSangue (salt on blood) was born to give tangibility to something the words cannot explain, to do that I need music, because that’s the emblem of the perfect vehicle of vibration, so, energy. The music power is able to shake not only the listener, but also to make to shine the executant changing him in a kind of new entity, almost a demiurge; so a concert can become a religious ceremony where the musician become the clergyman of an endless ritual. SaleSuSangue is a project about the infinite possibilities of postproduction: it would be a kind of platform where every hardcore musician (electric or electronic) can share (and produce) music and visual material. The nature of this project is fragmented and it wants to stay fragmented to follow the zeitgeist. The first song realized to represent the project is called “Kazaam”, every instrument used for its construction is taken from home made videos (loaded by metal musicians on youtube) recorded in rehearsal rooms; this operation was born to try to realize music without use musical instruments, to make music with other music. Thanks to technologic progress, now we can use postproduction to produce something, to use already existing material in order to produce new things; to work with the postproduction means to work knowing of being able to produce over and over. Locandina della prima performance avvenuta il 31/01/2012 presso l’Oratorio di San Ludovico di Venezia Playbill of the first performance realized on the 31th of jenuary 2012 inside the Oratory of San Ludovico in Venice Estratto dalla prima performance Extract from the first performance Collezione privata reciproca 2011 Performance Collezione privata reciproca 2011 Performance “Il progetto prevede un dialogo con lo spettatore: ognuno avrà diritto a un ritratto autografato, eseguito in tempo reale con l’ausilio di un computer e di una tavoletta grafica, in cambio di una fotografia che verrà appositamente scattata insieme all’artista stesso. “Collezione privata reciproca” vuole inoltre valorizzare la pratica del ritratto dandole, grazie alle nuove tecnologie, una lettura più attuale; lo scambio di beni preziosi e personali determinerà il corretto funzionamento della performance. La soggettività è ora affidata alla sensibilità dell’artista, mediante il suo personale uso degli scarabocchi. Collezione privata reciproca è un momento di dialogo tra l’artista e il fruitore, un reciproco dono di umanità fatto con leggerezza e semplicità.” Carlo Cecconi “The project involves a dialogue with the spectator: everyone is invited to take a self-portrait, executed in real time with a computer and a graphic tablet, in exchange for a photograph that will be specifically taken together with the artist himself. “Collezione privata reciproca” (“Private collection reciprocal”) also wants, with the aid of the new technologies, to enhance the practice of portraita; the exchange of valuable possessions and personal determine the proper functioning of the performance. Subjectivity is now entrusted to the sensitivity of the artist, through his personal use of doodles. “Collezione privata reciproca” is a moment of mutual dialogue between the artist and the viewer, a mutual gift of humanity made serenity and simplicity.” Carlo Cecconi Testo: Carlo Cecconi Text: Carlo Cecconi Documentazione della performance durante la prima edizione del Toolkit festival, a cura di Martin Romeo e Giada Pellicari, presso il Centro Espositivo Sloveno A plus A di Venezia Extract from the first edition of the Toolkit festival, curated by Martin Romeo and Giada Pellicari, at the Centro Espositivo Sloveno A plus A, Venice Estratto della performance durante la mostra “Al di là dei tarocchi”, curata da Carlo Cecconi presso Il Conventino di Monteciccardo (PU) Extract from “Al di là dei tarocchi”, curated by Carlo Cecconi, at the Convent of Monteciccardo (PU) TV THINK - 2010 Progetto web TV THINK è un progetto nato per immaginare una televisione nella quale è impossibile distrarsi, facendo ritornare così questo mass media alla sua funzione di “informatore”. L’intenzione di introdurre dunque aforismi e/o azioni di personaggi illustri della cultura italiana all’interno di programmi televisivi concepiti per le masse (di target differente) è proprio quella di far riflettere su come potrebbe essere una società interessata molto di più alla riflessione, piuttosto che all’intrattenimento. Attualmente il canale di TV streaming (www. livestream.com/tvthink) è stato chiuso per violazione di copyright. TV THINK - 2010 Web project TV THINK was born to imagine a television in which is impossible to take one’s mind off, turning this mass media back to its main function: information. The primary intent to reinsert aforisms and/or actions of italian illustrious people inside mass-conceived TV programs (of different target) is useful to meditate on a society much more interested to reflection than etertainment. Currently, the TV streaming channel (www.livestream. com/tvthink), has been closed for copyright infringement. Mani in alto - 2009 Mani in alto - 2009 Video 2’ 00” “Mani in alto” è costituito da ventisette sequenze video in loop (nove per ogni parte) che, susseguendosi con un ritmo che varia a seconda della durata di ogni singolo filmato, genera un climax in cui le tracce audio si confondono fino a diventare indecifrabili. Il video vuole riflettere non solo sulla condizione di tensione alla quale il telespettatore consenziente viene costantemente sottoposto, ma anche su come le vicende politiche del 2001 hanno modificato, in un paese come l’America, l’idea di rapportarsi all’altro; l’aumento dei controlli sul territorio e l’adozione di sistemi di difesa molto aggressivi, sono infatti atteggiamenti che si riflettono inevitabilmente anche in tutto ciò che il paese produce, dal settore culturale a quello dell’intrattenimento. I frammenti video in questione sono stati presi tutti da telefilm, polizieschi e non, prodotti in America dal 2001; il filo conduttore delle sequenze selezionate è l’intimidazione, elemento che risulta essere una costante dei telefilm americani di maggiore successo. L’intenzione di “Mani in alto” è quindi quella di proiettare lo spettatore in una situazione di allarme che, come in un racconto kafkiano, finisce per risultare tanto incomprensibile quanto catartico. Video 2’ 00” Stillvideo “Mani in alto” (“Hands up”) is formed by twenty-seven video sequences in loop (nine per side) that, following one another at a rate that varies depending on the duration of each movie, it generates a climax in which the audio tracks are mixed up to become indecipherable. The video is intended reflect not only on the condition of tension at which the viewer is constantly being consensual, but also on how the political events of 2001 have changed, in a country like the U.S., the idea of relating to another; increased controls the territory and the adoption of aggressive defense systems, are in fact attitudes are inevitably reflected in everything the country products, from the cultural sector to the entertainment. These video clips were all taken from crime and comedy TV series, and produced in America since 2001 and the main thread of the selected sequences is the intimidation factor that appears to be a constant feature of the most successful American TV series. The intention of “Mani in alto” is therefore to project the viewer into a state of alarm as incomprehensible as cathartic), like a Kafka tale. Scarabocchio rosso 2009 Plexiglas sagomato, 13 X 50 cm Il desiderio di concepire l’inconcepibile (prerogativa di ogni artista) mi ha portato a rendere tridimensionale un tratto grafico destinato solitamente a solo due dimensioni, una volta divenuto oggetto, lo scarabocchio può ssere toccato e spostato. Esso vuole essere libero non solo dalla concezione di “oggetto intoccabile”, ma anche dai vincoli che spesso costringono l’opera solo a determinati allestimenti. Prendi il tuo personale scarabocchio e usalo per coprire e/o per esaltare ciò che sulla parete non ti soddisfa più. Scarabocchio rosso 2009 Shaped plexiglas, 13 X 50 cm The desire to conceive the inconceivable (prerogative of each artist) has led me to make a graphic for threedimensional usually only two dimensions, when he became an object, this doodle can be touched and moved. It wants to get free not only from the “untouchable object” conception, but also from the bonds that often force it to be subject to fixed art displays. Take your own scribble and use it to cover and/or exalt what you don’t like on the wall. Reaching up - 2008/2009 Due lightbox: 50 x 50 cm ognuno DV PAL Video della durata di 24” Musiche: Alessandro Escomputo “Reaching up” è un’installazione costituita da un video e da due lightbox; se nel video si assiste alla mancata realizzazione di qualcosa, nei due light box si può contemplare tutto lo splendore del raggiungimento di un punto alto; la tensione del momento è rafforzata inoltre dal tratto che sembra cancellare e riscrivere l’immagine allo stesso tempo. Reaching up - 2008/2009 Two light boxes: 50 x 50 cm each Video DV PAL Time:24” Music: Alessandro Escomputo “Reaching up” is composed by a video and two light boxes, in the video there’s a missing achievement, but we can contemplate the glory of reaching an high top on the light boxes. The tension of the moment is represented by the sign of the picture which delete and rewrite the image at the same time. Estratto dell’installazione durante la mostra collettiva “Magical mystery tour”, a cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro, presso la galleria Wunderkammern (RM) This photo was taken during the inauguration of the exhibition “Magical mystery tour”, curated by Massimo Bignardi and Marcella Ferro, Wunderkammern gallery (RM) 1,2,3... STELLA! - 2008 Performance La performance, avvenuta nel marzo del 2008 in collaborazione con Cesare Patanè e l’associazione no profit Bunker Art Division e allestita all’interno del giardino dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, prevedeva nell’arco di 30 minuti lo scoppio di sei palloni gonfiabili dal diametro di 2 metri. Ponendo lo spettatore nell’impossibilità di controllare gli avvenimenti improvvisi, la performance è stata il risultato di una serie di riflessioni sull’idea del tempo e di come questo fenomeno si configura nella nostra esistenza. Il momento che sconvolge il nostro quotidiano è appunto il repentino; in questo caso l’azione è stata una proposta, quasi una ricetta per permettere a tutti di avvertire quest’esperienza non solo sul piano concettuale, ma anche sul piano estetico, sul piano cosmico e della pienezza della vita come momento di riflessione e di catarsi collettiva. Lo scarto temporale lo si è potuto avvertire fisicamente nei sussulti e nell’allontanamento: tutti erano preparati e tutti sono stati colti impreparati allo stesso tempo. 1,2,3... STELLA! - 2008 Performance This performance, happened in March 2008 with the collaboration of Cesare Patanè, and the no profit association Bunker Art Division, and held in the gard of the Academy of Fine Arts in Naples, consisted of six exploding ballons of 2 meters of diameters; the intention was to make the audience think, meditate about the impossibility to control unexpected events in life, the performance has been the result of a work about the idea of time and how this phenomenon takes place in our existences. The moment that shocks our daily life is the unexpected, in this case the action has been a proposal, like a recipe able to allow evertyone to feel this experience not only on a conceptual level, but on an aesthetic, cosmic one also, and to make life at its best as a moment of thought and group catharsis. The temporal fracture could have been physically perceived through shakes and separation: everyone was so prepared to that and everyone has been caught unprepared. Quattro compressori trifase da 400 volt, potenza 2,2 KW, erogazione 312 l/m, pressione 10 bar Sistema di chiavette per il controllo dell’aria da collegare ai compressori e ai palloni con 70 metri di tubo Four 400 volts tree-phase, 2,2 KW power, 312 l/m air distribution, 10 bar pressure An air control system linked to compressor and balloons through a 70 meters tube Sei palloni gonfiabili del diametro variabile da 1 a 2 metri Six balloons with variable diameter dimension from 1 to 2 meters Numero cospicuo di persone Considerable number of people High point - 2008 Nastro isolante su parete, dimensioni variabili In occasione dell’ottava edizione della residenza per artisti “Real Presence”, curata da Dobrila De Negri e Biljana Tomic e svoltasi nel settembre del 2008 presso il Castello di Rivoli, ho deciso di realizzare una grande stella a 5 punte con del nastro isolante. “High point” voleva essere sia un invito a raggiungere i traguardi importanti della vita, che un omaggio a un grande artista piemontese: Gilberto Zorio. Highpoint - 2008 Electrical tape on walll, variables dimensions In the eighth edition of residence for artists “Real Presence”, curated by Dobrila De Negri and Biljana Tomic and held in September 2008 at the Castello di Rivoli, I decided to make a large 5-pointed star with electrical tape. “High Point” is meant not only to be an invitation to reach important goals of life, but also a tribute to a great Piedmontese artist: Gilberto Zorio. Azione contro il nano - 2007 Happening Secondo Nietzsche lo spirito di gravità è il peggior nemico dell’uomo in quanto è capace di trascinare giù qualunque cosa, infatti esso viene descritto da Zarathustra come “il nano sulla spalla”.Lo scarabocchio di una stella tatuato sulla spalla sinistra vuole ricordare al nano la mia volontà di tendere verso l’alto. An action against the midget - 2007 Happening According to Nietzsche the spirit of gravity is the worst man enemy because it’s able to take everything down,in fact Nietzsche described it as a midget on man’s shoulder. The scribble of a star tattooed on my left shoulder, can remind to the midget my desire to go up. Clean - 2007 Disegno vettoriale, dimensioni variabili Volendo giocare con l’immaginario collettivo, “Clean” riprende la celebre gestualità della figura di Robert De Niro, che soprattutto in film come “Taxi driver” e “Il cacciatore” ha incarnato l’emblema dell’uomo tormentato e salvato dagli effetti della catarsi; la pulizia dunque intesa come una conseguenza dell’esperienza catartica, come momento di ordine mentale e di preparazione alla genesi della forza creativa. Clean - 2007 Vector drawing, variable dimensions Working on the collective imaginary, “Clean” wants to bring famous Robert De Niro’s gesture, that especially in such films as “Taxi driver” and “The deer hunter”, has embodied the emblem of man tormented and saved from the effects of catharsis; cleaning thus understood as a consequence of the experience cathartic, as a moment of mental order and preparation for the genesis of the creative force. Lo scoppio - un’esperienza catartica - 2006 The explosion, a cathartic experience - 2006 Performance Performance Usando la metafora di un palloncino che si riempie fino a scoppiare, ho lavorato sulla difficoltà, e spesso sul dolore che si avverte quando si decide di superare i propri limiti. La performance è avvenuta in un unico giorno in tre diverse zone di Napoli con l’ausilio dell’artista Giovanni Maria Troiano. Working on the metaphor of a balloon that grows till it breaks, I tried to represent how hard, and often painful, it is to go over oneself limits. This performance has been held in three different places of Naples just on one day with the friendly collaboration of the artist Giovanni Maria Troiano. Photo: Giorgio Siravo Photo: Giorgio Siravo Catarsi - pieno di niente - 2006 Video mini DV: 1’ 32” Catarsi - pieno di niente - 2006 Video mini DV: 1’ 32” Video stills Teleroi - 2005/2006 Videoinstallazione: televisore, cuffie, lettore DVD, giornali, mobile, sedia, plaid, pantofole Video: DV - PAL 2’ 10”, musiche: Alessandro Escomputo - dimensioni variabili Un televisore circondato da riviste di stampa scandalistica e da un paio di pantofole è la cornice di un video, della durata di due minuti e dieci secondi, nel quale volti noti della televisione si alternano a quelli di persone comuni in cerca dei famosi quindici minuti di celebrità. Lo spettatore è invitato a sedersi e a usufruire dell’opera per potersi immedesimare nel suo “eroe” preferito. Teleroi - 2005/2006 Videoinstallation: television, earphones, DVD reader, magazines, pieces of furniture, chair, rug, slippers - Video: 2’ 10” Music: Alessandro Escomputo - Variable dimensions A television, surrounded by many gossip magazines and a pair of slippers is like a layout of a videoclip, two minutes and ten seconds long, where famous TV personalities alternates with common people looking for those fifteen minutes celebrity. The spectator is invited to sit down and to make use of in order to put herself in his favorite “hero”. Still da video + vista dell’installazione Video stills + installation view Valerio Veneruso _ Curriculum vitae Artista visivo, VJ e grafico freelance nasce a Napoli nel 1984, opera nel campo delle arti visive esplorandone i diversi linguaggi: dalla performance alla grafica vettoriale, dal video alle installazioni. Vive e lavora a Venezia. +39 3472530633 / [email protected] / www.dadavs.wordpress.com EDUCAZIONE 2012 Laurea magistrale in Progettazione e produzione delle arti visive facoltà di arti visive IUAV di Venezia. Visiting professors: Cesare Pietroiusti - Francesco Vezzoli - Tania bruguera - Renè Gabri - Cornelia Lauf Marta Kuzma. 2008 Laurea di primo livello in Pittura, Accademia di Belle Arti di Napoli. WORKSHOP 30/10 - 03/11/2011 Festa dei vivi che riflettono sulla morte, a cura di Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce, Serra dei Giardini, (VE) - San Cesario di Lecce (LE) 28-31/05/2009 Mapping video – Immaterial spaces, a cura di Giorgio Rinolfi, Centro Brancaleone di Roma in occasione del Live Performance Meeting Festival 2007 Workshop di mapping video a cura di Claudio Sinatti, ISD di Napoli, in occasione del Panorama festival, Napoli ESPERIENZE LAVORATIVE 2014 VJ set in occasione dell’Outlook Festival Venice launch party, CSO Rivolta, Venezia VJ set in occasione della IV edizione del festival di musica elettronica Carnevalanga Connection, Venezia 2013 Realizzazione di un itinerario grafico inserito all’interno del catalogo della mostra A Very Light Art, Cà Rezzonico, Venezia, a cura di Cornelia Lauf. Il catalogo è pubblciato da Kaleidoscope Press 2013 Allestimento del Padiglione Messicano, in occasione della 55° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia 2012 Allestimento e organizzazione del ciclo di workshop di arte interattiva TOOLKIT RESEARCH, presso il Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia: 30-31/10 - Workshop di interaction design con Camille Scherrer 15-16/11 - Workshop di sound design con Weng Nam Yap 01-02/12 - Workshop di interaction design con Karina- Smigla Bobinski Allestimento del progetto Little sun di Olafur Eliasson, in occasione della 13° Biennale di Architettura di Venezia Operatore video per la web tv biennaleart.tv, in occasione di dOCUMENTA 13, Kassel, (DE) 2012 Identità grafica (manifesti 70 x 100) dell’evento Performing Iuav, presso il Chiostro dei Tolentini, Venezia, a cura di Cornelia Lauf e Angela Vettese 2011 Identità grafica (locandine, manifesti, catalogo) della mostra d’arte visiva Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU) Identità grafica (logo, flyers, manifesti 70 X 100, spot per il web) della prima edizione del TOOLKIT FESTIVAL Dal 2011 al 2012 Cofondatore del festival di arte interattiva TOOLKIT FESTIVAL 2010 Attività di assistenza al service per la C TV durante il Festival d’Arte Contemporanea di Faenza 2009 Cofondatore della crew VaJiMa con la quale ha lavorato come resident VJ presso i locali L’ Arenile di Bagnoli e il Duel:Beat di Napoli 2009 Illustrazioni per la collana di racconti Viaggi d’autore, progetto commissionato dal comune di Ercolano (NA) MOSTRE PERSONALI 2013 2008 Camera vitrea, La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli Un, due, tre, stella... , Accademia di Belle Arti di Napoli, a cura di Ninì Sgambati MOSTRE COLLETTIVE 2014 EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, a cura di EGE Project, Marinha Grande museum of glass, Marinha Grande, Portogallo EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, a cura di EGE Project, Fundación Centro Nacional del Vidrio – Real Fábrica de Cristales de La Granja, Spagna Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli, in collaborazione con Ana María Area Martínez, Biancamaria Milo e Sara Benetti. SHUFFLE PROJECT #5 OPEN SHOW, a cura del collettivo 4bid, 4bid gallery, Amsterdam, Olanda EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, a cura di Uta Laurén, The Finnish Glass Museum, Riihimaki, Finlandia 2013 Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli, in collaborazione con Sara Benetti Cib’arti, Sarajevo Supermarket, a cura del collettivo Sarajevo Supermarket, Napoli Primo compleanno, Puntocroce, a cura di Puntocroce, Venezia 2012 NINa - Nuova Immagine Napoletana, PAN - Palazzo delle Arti Napoli, a cura di Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Romana Morelli e Valerio Rivosecchi 2012 Fine corsa - mostra laboratori IUAV, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia 2011 The original title of the course was stolen. The new course title has yet to be named - mostra finale del laboratorio di Marta Kuzma, Oratorio di San Ludovico, Venezia, a cura di Giulia Bini e Giulio Squillacciotti Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU), a cura di Carlo Cecconi DOODLES – private sketches, Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia, a cura di Barbara Puliga e Giulia Scardellato 2010 As much as we need, a cura di Ana Maria Bresciani e Renè Gabri, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia Se Dio vuole – Una mostra sorprendentemente spirituale, Trastevere 259, Roma, a cura di Rosario Sorbello 2009 Ogni limite ha una pazienza – Esperienze non lineari del tempo, Fondazione Gervasuti, Venezia, a cura di Cesare Pietroiusti e Filipa Ramos Magical mystery tour - Attraversamenti irregolari del creativo 1, Galleria Wunderkammern, Roma, a cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro 2008 L’ebbrezza di Noè, GIU’ BOX Gallery di Napoli, a cura di Vincenzo Chirichella, Gianni Iannitto e Laura Iasiello Echi temporanei, FRAC di Baronissi, a cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro 2007 Viaggio - Biennale per artisti emergenti della Campania, a cura di Carmen Sapiente e Laura Iasiello 2006 Heroes, NOT Gallery di Napoli, a cura di Francesca R. Morelli e Adrian Tranquilli PREMI, RESIDENZE, FESTIVAL, VIDEO RASSEGNE 2015 Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Programma di residenza dell’anno 2015-2016 2014 Artista selezionato per il progetto/mostra itinerante EGE - EUROPEAN GLASS EXPERIENCE 2013 ELECTRO CAMP FESTIVAL, C32 performingartworkspace - Forte Marghera, Venezia Rassegna video Visioni d’arte, Auditorium Cà Foscari / Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia, a cura di Bruno Di Marino, C.A.R.M.A., Aurora Fonda, Chiara Tavella 2012 Residenza artistica Soluzione di viaggio inibita, presso la stazione di Venezia Santa Lucia e la stazione centrale di Mestre, a cura di Lucrezia Calabrò 2011 Venetian Industries Festival, Parco San Giugliano, Mestre (VE) TOOLKIT FESTIVAL, Centro espositivo sloveno A plus A, Venezia 2009 MUV festival, Sferisterio Tamburello, Firenze 2008 Real presence 8, Galleria La manica lunga presso il Castello di Rivoli, Rivoli, a cura di Biljana Tomic e Dobrila Denegri Rassegna video Immaginazione, Centro culturale MADAU, Chiaramonti, a cura di Carla Battisti e Gianni Iannitto 2007 Rassegna video I non luoghi, Sala Consiliare di Napoli, a cura di Giorgia Sabatini Rassegna video 59 seconds project festival tenuta presso PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, Tel Aviv Cinematheque di Tel Aviv, Alfred University Alternative Cinema di New York, Galapagos Art Space di New York a cura di Hiram Levy e Irina Danilova Rassegna video Fair play, Teatro Cinema Augusto, Salerno, a cura di Giorgia Sabatini TALKS, PRESENTAZIONI E WORKSHOP TENUTI 2014 L’occhio tagliato – il potere della manipolazione dell’immagine nell’era contemporanea, 4bid Gallery, Amsterdam, Olanda 4a talk - Death thorugh Art, a cura del collettivo 4bid, 4bid gallery, Amsterdam, Olanda 2010 SHOWDESK - gli artisti di Venezia si presentano, Galleria Contemporaneo, a cura del collettivo Sottobosco, Mestre (VE) COLLABORAZIONI 2013 - a oggi Collaborazione con l’associazione culturale Spazio Aereo di Marghera (VE) 2011 Presentazione del progetto A onE (Art on Earth) project di Neal Peruffo, Galleria Overfoto, Napoli, a cura di Diana Gianquitto 2009 - 2007 Collaborazione con il gruppo Mediaintegrati dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: 12 X 12 – PAN di Napoli – 2008 Arte globale – MAV di Ercolano – a cura di Derrick de Kerckhove – 2008 2008 - 2004 Collaborazione con Ninì Sgambati e il gruppo Quartapittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: Il vuoto e il pieno, Lanificio 25, Napoli, a cura di Francesca Rendano, 2006 Un corno per PAN, Castel Nuovo, Napoli, 2005 PUBBLICAZIONI 2014 Asking about art, a cura di Francesco Nordio ed Emilio Vavarella, pubblicazione indipendente 2013 A Very Light Art, catalogo a cura di Veronica Bellei e Camilla Salvaneschi, Kaleidoscope Press 2010 Quel che resta di Oreste – riflessioni sull’eredità dei collettivi italiani degli anni novanta, pubblicazione indipendente Valerio Veneruso _ Curriculum vitae Visual artist and freelance graphic designer born in Naples (ITA) on Nov. 9, 1984, works in the arts exploring different languages: from performance to vector graphics, video and installations. Lives and works in Mestre (Ve). +39 3472530633 / [email protected] / www.dadavs.wordpress.com EDUCATION 2012 Master’s degree in Design and production of visual arts faculty of visual arts IUAV of Venice. Visiting professors: Cesare Pietroiusti - Francesco Vezzoli - Tania Bruguera - Renè Gabri - Cornelia Lauf Marta Kuzma 2008 Bachelor’s degree in Painting, Academy of Fine Arts in Naples. WORKSHOPS 30/10 - 03/11/2011 Festa dei vivi che riflettono sulla morte, curated by Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce, Italy, Serra dei Giardini, (VE) - San Cesario di Lecce (LE) 28-31/05/2009 Mapping video – Immaterial spaces, curated by Giorgio Rinolfi, Centro Brancaleone di Roma for the Live Performance Meeting Festival, Naples 2007 Mapping workshop curated by Claudio Sinatti, ISD in Naples, for the Panorama festival WORK EXPERIENCE 2014 VJ set for the Outlook Festival Venice launch party, CSO Rivolta, Venice VJ set for the fourth edition of electronic music festival Carnevalanga Connection, Venezia 2013 Realization of a route graph placed in the catalog of the exhibition A Very Light Art, Ca‘ Rezzonico, Venice, curated by Cornelia Lauf The catalogue is published by Kaleidoscope Press Visual display for the Mexican Pavillion, during the 55° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia 2012 Preparation and organization of the workshop cycle of interactive art TOOLKIT RESEARCH, Centro espositivo sloveno A plus A, Venice: 30-31/10 - Interaction design workshop with Camille Scherrer 15-16/11 - Sound design workshop with Weng Nam Yap 01-02/12 - Interaction design workshop with Karina- Smigla Bobinski 2012 Maintenance for the Olafur Eliasson’s Little sun project, for the 13° Biennale di Architettura di Venezia Video documentation for the web tv Biennaleart.tv, for the dOCUMENTA 13, Kassel 2012 Graphic identity (70 x 100 posters) of the event Performing Iuav, Chiostro dei Tolentini, Venice, curated by Cornelia Lauf and Angela Vettese 2011 Graphic identity (posters and the catalogue) of the exhibition Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU) Graphic identity (logo, flyers, 70 X 100 posters, spot for the web) of the first edition of the TOOLKIT FESTIVAL 2011 - 2012 Co-founder of the festival of interactives arts TOOLKIT FESTIVAL 21-23/05/2010 Assistance activities for the C TV during the third edition of the Festival d’Arte Contemporanea di Faenza (RA) 2009 VaJiMa’s crew co-founder with whom he has worked as a resident VJ in these club in Naples: L’ Arenile di Bagnoli and the Duel:Beat Illustrations for the series of short stories Viaggi d’autore, a project commissioned by the city of Ercolano (NA) SOLO EXHIBITIONS 2013 Camera vitrea, La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli 2008 Un, due, tre, stella... , Accademia di Belle Arti di Napoli, Naples, curated by Ninì Sgambati GROUP EXHIBITIONS 2014 EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, curated by EGE Project, Marinha Grande museum of glass, Marinha Grande, Portugal Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli, in collaboration with Ana María Area Martínez, Biancamaria Milo and Sara Benetti. SHUFFLE PROJECT #5 OPEN SHOW, curated by 4bid collective,4bid gallery, Amsterdam, Holland EUROPEAN GLASS EXPERIENCE - Promising Young Names in European Glass, curated by Uta Laurén ,The Finnish Glass Museum, Riihimaki, Finland 2013 Art Souvenir Al-bunduqiyya, La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli, in collaboration with Sara Benetti Cib’arti, Sarajevo Supermarket, curated by Sarajevo Supermarket, Napoli 2013 Primo compleanno, Puntocroce, curated by Puntocroce,Venice 2012 NINa - Nuova Immagine Napoletana, PAN - Palazzo delle Arti Napoli, Naples, curated by Giovanna Cassese, Marco Di Capua, Francesca Romana Morelli and Valerio Rivosecchi Fine corsa - mostra laboratori IUAV, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venice 2011 The original title of the course was stolen. The new course title has yet to be named - mostra finale del laboratorio di Marta Kuzma, Oratorio di San Ludovico, Venice (ITA), curated by Giulia Bini and Giulio Squillacciotti Al di là dei tarocchi, Centro per l’arte contemporanea Il Conventino, Monteciccardo (PU), curated by Carlo Cecconi DOODLES – private sketches, Centro espositivo sloveno A plus A, Venice, curated by Barbara Puliga and Giulia Scardellato 2010 As much as we need, curated by Ana Maria Bresciani and Renè Gabri, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venice Se Dio vuole – Una mostra sorprendentemente spirituale, Trastevere 259, Rome, curated by Rosario Sorbello 2009 Ogni limite ha una pazienza – Esperienze non lineari del tempo, Fondazione Gervasuti, Venice, curated by Cesare Pietroiusti and Filipa Ramos Magical mystery tour - Attraversamenti irregolari del creativo 1, Galleria Wunderkammern, Rome, curated by Massimo Bignardi and Marcella Ferro 2008 L’ebbrezza di Noè, GIU’ BOX Gallery, Naples (ITA) curated by Vincenzo Chirichella, Gianni Iannitto and Laura Iasiello Echi temporanei, FRAC di Baronissi (SA - ITA), curated by Massimo Bignardi and Marcella Ferro 2007 Viaggio - Biennale per artisti emergenti della Campania, Spazio TRIP, Naples (ITA) curated by Carmen Sapiente and Laura Iasiello 2006 Heroes, NOT Gallery, Naples (ITA), curated by Francesca R. Morelli and Adrian Tranquilli PRIZES, RESIDENCIES, SPECIAL PROJECTS AND SCREENINGS 2015 Bevilacqua La Masa Foundation, Venice. One year residence program 2015 - 2016 2014 Selected artist for the itinerant exhibition EGE - EUROPEAN GLASS EXPERIENCE 2013 ELECTRO CAMP FESTIVAL, C32 performingartworkspace - Forte Marghera, Venice Video screening Visioni d’arte, Auditorium Cà Foscari / Centro espositivo sloveno A plus A, Venice, curated by Bruno Di Marino, C.A.R.M.A., Aurora Fonda, Chiara Tavella 2012 Soluzione di viaggio inibita, from the Venezia Santa Lucia station to the Mestre central station, curated by Lucrezia Calabrò 2011 Venetian Industries Festival, Parco San Giugliano, Mestre (VE) TOOLKIT FESTIVAL, Centro espositivo sloveno A plus A, Venice 2009 MUV festival, Sferisterio Tamburello, Florence 2008 Real presence 8, Galleria La manica lunga - Castello di Rivoli, Rivoli, curated by Biljana Tomic and Dobrila Denegri Video screening Immaginazione, Centro culturale MADAU, Chiaramonti, curated by Carla Battisti and Gianni Iannitto 2007 Video screening I non luoghi, Sala Consiliare di Napoli, curated by Giorgia Sabatini Video screening 59 seconds project festival, PAN, Palazzo delle Arti di Napoli (ITA), Tel Aviv Cinematheque, Tel Aviv (IL), Alfred University, Alternative Cinema of New York (US), Galapagos Art Space New York (US), curated by Hiram Levy and Irina Danilova Video screening Fair play, Teatro Cinema Augusto, Salerno, curated by Giorgia Sabati TALKS AND PRESENTATION 2014 4a talk - Death thorugh Art, curated by 4bid, 4bid gallery, Amsterdam, Holland 2010 SHOWDESK - gli artisti di Venezia si presentano, Galleria Contemporaneo, curated by Sottobosco collective, Mestre (VE) COLLABORATIONS 2013 - now Collaboration with the cultural association Spazio Aereo in Marghera (VE) 2011 Presentation of the project of Neal Peruffo A onE (Art on Earth) project, Galleria Overfoto, Napoli, curated by Diana Gianquitto, Naples 2009 - 2007 Collaboration with the group Mediaintegrati of the Acaedmy of fine Arts of naples: 12 X 12 – PAN di Napoli – 2008 Arte globale – MAV di Ercolano – curated by Derrick de Kerckhove – 2008 2008 - 2004 Collaborations with Ninì Sgambati and the gruppo Quartapittura group of the Academy of fine Arts of Naples: Il vuoto e il pieno, Lanificio 25, Napoli, curated by Francesca Rendano, 2006 Un corno per PAN, Castel Nuovo, Napoli, 2005 PUBLICATIONS 2014 Asking about art, curated by Francesco Nordio ed Emilio Vavarella, independent publication 2013 A Very Light Art, catalogue curated by Veronica Bellei and Camilla Salvaneschi, Kaleidoscope Press 2010 Quel che resta di Oreste – riflessioni sull’eredità dei collettivi italiani degli anni novanta, independent publication