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Pieghevole Cernuschi.qxd 24-11-2005 16:21 Pagina 1 Enrico Cernuschi Personaggio eclettico e poliedrico, milanese d’origini monzesi, laureato in giurisprudenza, repubblicano, Enrico Cernuschi fu un grande finanziere, cosmopolita, viaggiatore e collezionista d’arte orientale e rinascimentale. Nel 1848 prese parte ai moti di Lombardia per l’indipendenza dall’Austria, formando con Carlo Cattaneo, Giulio Terzaghi e Giorgio Clerici la “commissione delle barricate e del consiglio di guerra”. Fu sua l’idea di utilizzare i martinitt come staffette. Il 22 marzo 1848 il Maresciallo Radetzki e l’armata austriaca abbandonarono Milano e la spada del Maresciallo fu consegnata a Cernuschi. Caduto a Milano il governo provvisorio, partecipò a Roma all’insurrezione contro lo Stato Pontificio. Dopo la destituzione di Pio IX e la proclamazione della Repubblica, ottenne la cittadinanza romana ed entrò nell’Assemblea nazionale partecipando con Giuseppe Mazzini alla Commissione incaricata dell’elaborazione del Progetto di Costituzione. Partecipò alle barricate difensive contro i francesi del generale Oudinot chiamati in aiuto dal Papa, con i volontari rivoluzionari che, guidati da Garibaldi, arrivavano da tutta Italia per difendere Roma. Fallita l’insurrezione popolare, venne dapprima imprigionato a Civitavecchia e poi a Castel Sant’Angelo, ed infine esiliato in Francia dopo aver scontato un anno di carcere. Nel 1852, esule a Parigi, ottenne un impiego come commesso presso il Crédit Mobilier dei fratelli Péreire, illustri banchieri di Napoleone III e collezionisti d’arte. Appassionato e brillante, rapidamente evidenziò quelle doti di intraprendente uomo d’affari che gli consentirono di realizzare una serie di fortunate operazioni bancarie e borsistiche, grazie alle quali ebbe inizio la sua fortuna finanziaria. Nel 1869, insieme con Delahante e Joubert, fondò la Banque de Paris, che nel 1872 si fuse con la Banque de Crédit et Dépôt des Pays Bas. Nel giro di pochi anni divenne uno dei personaggi più ricchi e influenti di Francia e, tra i maggiori azionisti del giornale Le Siècle, fu autore di numerosi articoli d’economia politica. Nel 1870, a causa della sua opposizione a Napoleone III, fu espulso dalla Francia, ma vi fece presto ritorno: il periodo drammatico della Comune di Parigi lo vide membro della commissione per l’approvvigionamento, ma l’esecuzione del suo amico Gustave Chaudey, redattore di Le Siècle, seguita da una minaccia di morte nei suoi confronti, lo convinsero a partire per un lungo viaggio con Théodore Duret, esperto d’arte e sostenitore degli Impressionisti, per l’America e l’Asia (1871-1873). Durante il suo viaggio acquistò circa 5000 oggetti d’arte orientale che, spediti in Francia, furono la base per la costituzione del suo museo. Al ritorno a Parigi, l’Exposition Orientale al Palais de l’Industrie del 1873 fu l’occasione per esporre al pubblico i tesori accumulati. Negli anni successivi commissionò a William Bouwens, noto architetto, la costruzione dell’Hôtel Particulier in avenue Velásquez nel Parc Monceau, divenuto sua dimora e destinato ad accogliere la sua collezione, che suscitò uno spirito d’emulazione da parte delle coeve arti decorative. Cernuschi non fu solo collezionista d’arte asiatica. Nel 1873 acquisì la bellissima ed eclettica collezione d’arte medievale e rinascimentale lombarda di Michele Cavaleri, ricca di capolavori di Zenale, Bergognone, Gaudenzio Ferrari e Luini.Tale raccolta, dispersa alla sua morte, fu per molti anni esposta a lato della collezione d’arte orientale. Al suo ritorno in Francia non partecipò più alla vita politica, pur mantenendo il suo rigore repubblicano, ma mise al centro dei suoi interessi i problemi economici ed in particolare il bimetallismo, per il quale si prodigò per ben venticinque anni. Partecipò ad incontri ed appassionate discussioni presso la Camera dei Comuni di Londra, avanti il Senato Americano, in Svezia, Norvegia, Russia, Argentina e Brasile. Morì a Mentone l’11 maggio 1896, lasciando alla Città di Parigi l’edificio al Parc Monceau con le sue collezioni d’arte orientale e con una donazione testamentaria ai martinitt. Il 26 ottobre 1898 si inaugurò il Museo Cernuschi. La mostra La mostra presenta complessivamente circa 180 oggetti. Il percorso espositivo si apre con il salotto particolare di Cernuschi nella sua dimora parigina, con i mobili, il suo grande kimono, recentemente ritrovato, e la famosa tigresse acquistata da Sarah Bernhardt. Nella parte storicodocumentaria e biografica sono presentati fotografie, quadri, documenti autografi e cimeli che ripercorrono le tappe cruciali della movimentata vita di Cernuschi tra Monza, Milano, Roma e Parigi. La seconda sezione, contenente le opere provenienti dal Musée Cernuschi di Parigi, è dedicata al viaggio e alla scoperta dell’arte orientale, seguendo le tappe descritte da Théodore Duret nel suo diario (Voyage en Asie, Paris, 1874). La sezione si apre su una grande carta del Giappone dell’epoca, seguita da bronzi tra cui vasi a forma di animali, bruciaprofumi, campane, coppe e incensieri, ceramiche cinesi e giapponesi, oggetti rituali, pitture e opere grafiche comprendenti un grande paravento, rarissimi libri illustrati giapponesi, libri e stampe degli artisti di Ukiyo-e, raccolte di disegni di Hokusai e fotografie di Felice Beato. Lo spettatore disporrà di due chiavi di lettura: una geografica contestualizzante, l’altra estetica e comparativa. Gli oggetti sono disposti secondo i criteri espositivi ed il gusto ottocenteschi. La terza sezione suggerisce una riflessione sul collezionismo d’arte orientale contemporaneo a Cernuschi, rendendo omaggio ad alcuni illustri collezionisti milanesi, tra cui Meazza, mercante di bachi da seta, che Cernuschi conobbe in Oriente e con il quale effettuò scambi di oggetti preziosi. In esposizione oggetti, lacche, tessuti e armi di particolare qualità provenienti dalle collezioni Lucini, Giussani, Morando, alcuni dei quali restaurati in occasione di questa mostra. Le 30 opere di questa sezione, provenienti dalle Civiche Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni - Archivio Fotografico Castello Sforzesco, sono state scelte privilegiando ciò che non è presente nella collezione Cernuschi. dal Musée Cernuschi di Parigi VIAGGIO IN ORIENTE L’avventura di Enrico Cernuschi (1821-1896) patriota, finanziere, collezionista Monza, Serrone della Villa Reale dal 2 dicembre 2005 al 19 febbraio 2006 orari da martedì a venerdì 10-13/15-18 sabato e domenica 10-18 / lunedì chiuso la mostra sarà aperta nei giorni: 26 dicembre (10-13/15-18) 1 gennaio (15-18) chiuso 25 dicembre informazioni Ufficio Mostre Comune di Monza tel 039366381 Ufficio Stampa CLP Relazioni Pubbliche tel 02 433403 – 02 36571438 fax 02 4813841 mail [email protected] www.clponline.it Ideazione della mostra Maria Grazia Curletti Organizzazione Associazione Culturale Dioniso tel 02 72004100 mail [email protected] Comitato scientifico Ettore A.Albertoni, Pietro Amadini, Gilles Béguin, Giuseppe Bognetti, Maria Grazia Curletti, Roberto Guerri, Michel Maucuer, Angelo Moioli, Carolina Orsini, Silvia Paoli, Rosanna Pavoni, Claudio Salsi, Paola Zatti Catalogo Federico Motta Editore Mostra a cura di Gilles Béguin, Roberto Guerri, Michel Maucuer, Claudio Salsi Collaborazione scientifica Silvia Conca, Silvia Davoli Catalogo a cura di Rosanna Pavoni con la collaborazione di Silvia Davoli Pieghevole Cernuschi.qxd 24-11-2005 16:21 Pagina 2 Assessorato alla Cultura dal Musée Cernuschi di Parigi VIAGGIO IN ORIENTE L’avventura di Enrico Cernuschi (1821-1896) patriota, finanziere, collezionista Monza, Serrone della Villa Reale dal 2 dicembre 2005 al 19 febbraio 2006 orari: da martedì a venerdì 10-13/15-18 sabato e domenica 10-18 / lunedì chiuso la mostra sarà aperta nei giorni 26 dicembre (10-13/15-18) e 1 gennaio (15-18) chiuso 25 dicembre informazioni: Ufficio Mostre - Comune di Monza - 039366381 con il sostegno di in collaborazione con organizzazione Associazione Culturale Dioniso Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni - Archivio Fotografico catalogo Raccolte Storiche Federico Motta Editore