Manuale ESTHETIC
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Manuale ESTHETIC
1 Introduzione Con l’obiettivo di migliorare sempre abbiamo creato la nuova gamma Vision‐ Esthetic 2. Con le nuove tecnologie abbiamo migliorato un sistema già collaudato, ottenendo alcuni importanti vantaggi: • Migliore lavorazione • Assortimento ridotto • Uniformare il sistema di Pressata con uno schema di colori La riproduzione brillante dei colori e la fluorescenza naturale di Vision Esthetic 2 ricrea i valori dei denti naturali. Per le stratificazioni semplici e quelle più complesse, è disponibile una vasta gamma di masse Incisals e Transparenti. Grande flessibilità nell’assortimento di ceramiche integrali. Blocchetti di ceramica con diversi gradi di opacità per le tecniche di caratterizzazione e stratificazione. Compatibilità con leghe aventi CTE 15,9 ‐ 16,7 (25‐500 ° C) Durezza Vickers 470 nel rispetto degli antagonisti Massima precisione di colore (gamma A1‐D4) Facile utilizzo Elevata stabilità Ottima estetica 2 Proprietà dei materiali Le polveri indicate in tabella sono conformi agli standard EN ISO 9693:2000 e 6872:1998 (in seguito a test). Polveri di ceramica Solubilità Resistenza CTE (25‐500°C) TG (Max. alla [ppm/K] [°C] 100μg/cm2 frattura 2 Brand | Cottura Min 50 4 Brand | Cottura MPa Opaco ‐ 35 >100 13,0 13,0 560 Modificatore Disribuzione Cristallinità dimensione rilevata particelle mediante XRD 30 Opaco ‐ Dentina Smalto 16 >75 14,2 14,4 480 60 16 >75 14,2 14,4 480 60 Spalla 25 >75 13,9 14,1 500 60 16 >75 14,2 14,4 480 60 14,2 14,4 480 60 14,2 14,4 480 60 Vetro amorfo / Leucite Vetro amorfo / Leucite Vetro amorfo / Leucite Vetro amorfo / Leucite Vetro amorfo / Leucite Vetro amorfo / Leucite Vetro amorfo / Leucite 3 Preparazione 1. Corone: Ridurre il margine incisale di 2 mm. Ridurre le aree vestibolari di 1–1,5 mm. Champfer o spalla a 90°. Spazio palatale minimo di 1 mm. I margini non devono essere affilati. 2. Inlay/Onlay: Le superfici interne non devono essere parallele, ma divergenti di 15° rispetto alla superficie occlusale e profonde circa 2 mm. I margini non devono essere a lama di coltello 3. Veneer/Tecnica laminare: Preparare tutti i margini con chamfer di 0,5 mm. Spessore minimo di 0,5 mm a livello vestibolare anteriore e fino a 1 mm al margine incisale. 4 5 Parametri delle leghe Compatibile con leghe aventi un CET di 15,9‐16,7 (25‐500°C). CET ideale: 16,2 (25‐500°C). In caso di CTE superiore a 16,4 (25‐500°C): usare ciclo di raffreddamento lento. In caso di CTE inferiore a 16,1 (25‐500°C): Rimuovere il restauro dal piedistallo appena il forno è completamente aperto. Questi parametri possono variare nelle diverse leghe. In caso di dubbi, si consiglia l’uso di Vision‐Bonding. 6 Lavorazione del metallo prima della ceramizzazione 1. Lavorare le leghe in base alle istruzioni del produttore. Evitare margini taglienti. Salvo diverse istruzioni, la lega dovrebbe essere sabbiata con AL 2O2 min. 110 μm a 2 bar. Per la cottura degli ossidi, attenersi alle istruzioni del produttore. La creazione di uno strato di ossido uniforme rappresenta la situazione ideale. 2. In molti casi, soprattutto con leghe NP, gli ossidi devono essere rimossi utilizzando ossido di alluminio min. 110μm (consultare il manuale del produttore). La superficie deve essere pulita e sgrassata. 3. Applicare Vision‐bonding in base alle istruzioni e sottoporre a cottura. 4. Il risultato dopo la cottura dell’adesivo (bonder). Attenzione alla temperatura di cottura se sottoponete elementi saldati con saldature che hanno temperature di scorrimento vicino alla temperatura di cottura del Bonding 7 Fase 1: primo strato di opaco Applicare uno strato di opaco ottenendo una copertura del 70%. L’odontotetnico deciderà se usare un pennello o una spatola di vetro. Dopo la prima cottura, l’aspetto è lucido. Attenzione: fare riferimento alla tabella di cottura. Il ciclo di cottura è diverso per le leghe NP. Fase 2: secondo strato di opaco Applicare uno strato di opaco coprente. Dopo la cottura, l’aspetto è a guscio d’uovo (lucentezza serica). Opzioni Per ottenere effetti interni, la stratificazione dell’opaco può essere caratterizzata con le speciali masse di modificatori, IO. 8 Fase 3: cottura della spalla Le polveri A, B, C, D e Neutro consentono di ottenere il colore adatto a qualsiasi situazione. La tabella seguente mostra le diverse combinazioni: 9 Fase 4: stratificazione della dentina 1. In caso di spazio ridotto, applicare uno strato sottile di opaco‐dentina (occlusale, cervicale, ecc.) 2. Stratificare la forma anatomica della corona con massa dentina (usare il colore appropriato) 3. Ridurre la stratificazione della dentina a livello incisale e interprossimale. Applicare un sottile strato di transpa‐neutral sui margini e sui mammelloni. 4. Applicare lo smalto per completare la forma anatomica del dente. Un eccesso di stratificazione aiuta ad ottenere risultati ottimali (si verifica una leggera contrazione del materiale durante la cottura). Usare un mix di croma‐dentina e dentina (50/50) nello spazio interdentale. Procedere con la prima cottura della dentina. 10 Fase 5: cottura di correzione 1. Se necessario, correggere la forma con Transpa Clear. 2. Procedere alla seconda cottura della dentina. Fase 6: cottura di lucentezza / glasura Dopo aver rifinito i punti di contatto e occlusali, la cottura di lucentezza può essere eseguita in due modi diversi: Cottura senza polvere per lucidatura seguita da lucidatura meccanica (dischi in gomma dedicati, brush, Dia glaze, ecc.) . Cottura con polvere per lucidatura. Mescolare la polvere con glaze liquide e applicare uno strato sottile. Per caratterizzazioni individuali, usare Vision‐ Esthetic 2 stains. 11 VisionEsthetic 2 ceramica integrale Corone: Ridurre il margine incisale di 2 mm. Ridurre le aree vestibolari 1–1,5 mm. Champfer o spalla a 90°. Spazio palatale minimo di 1 mm. I margini non devono essere affilati. Inlay/Onlay: Le superfici interne non devono essere parallele, ma divergenti di 15° rispetto alla superficie occlusale e profonde circa 2 mm. I margini non devono essere a lama di coltello, Veneer/Tecnica laminare: Preparare tutti i margini con chamfer di 0,5 mm. Spessore minimo di 0,5 mm a livello vestibolari anteriori e fino a 1 mm al margine incisale. Caratterizzazione: Per inlay, onlay, veneer e corone singole. I restauri che sono stati modellati a full contour e pressati con masse trasparenti sono completati con l’appropriata caratterizzazione. Stratificazione: La tecnica di stratificazione consente di massimizzare i valori estetici. Le corone presso‐fuse sono caratterizzate con le appropriate polveri per stratificazione (dentina e incisali). Per ottenere un livello di estetica ancora più elevato, si possono utilizzare anche i trasparenti e opale. 12 Modellazione Utilizzare solo cere e perni di attacco consigliati e privi di ceneri al 100% per ceramiche integrali. Non usare debubbilizer. Applicare uno strato sottile di spaziatore (1 mm) al di sopra del margine di preparazione in corone, faccette, intarsi e onlay. Caratterizzazione: modellazione full contour. Nessuna perdita dimensionale durante la pressatura e la cottura. Stratificazione: modellazione completa e parziale o modellazione della cappetta. Spessore minimo: 0,8 mm o 2/3 di materiale presso‐fuso e 1/3 di ceramica di rivestimento. Perni di supporto: utilizzare perni 6 or 8 gauge privi di cenere di lunghezza di 4‐ 7 mm. I perni sono collegati alla cappetta in linea retta in modo da non limitare il flusso della massa di ceramica fusa. I perni dovranno essere leggermente inclinato verso l'esterno con una distanza di 3 mm tra le cappette. 13 Peso della cera fino a 0,6 g = 1 blocco di ceramica Peso della cera 0,6–1,3 g = 2 blocchi di ceramica Opzionale: Creazione di anello di carta o silicone o utilizzare i cilindri consigliati. Rimuovere la striscia di carta, formare un anello riferendosi al segno appropriato. Scivolare sulla base e adattare l’anello di stabilizzazione (questi passaggi non sono necessari quando si utilizza l’anello di silicone). Versare lo speciale rivestimento fino a poco più in basso rispetto all'anello di stabilizzazione (leggermente sopra al segno se si usa l’anello di silicone). Rimuovere con cautela l'anello di stabilizzazione e lo stampo, torcendolo con attenzione. Il rivestimento deve fuoriuscire dall’apertura. Dopo aver individuato il punto di riferimento, rimuovere l’anello di carta o silicone, la base e lo stampo, quindi pulire la superficie inferiore con una spatola da gesso. Questa deve essere assolutamente piatta, in modo che l'anello sia in posizione perfettamente verticale nel forno di pressatura. (Importante: non preriscaldare i blocchi di ceramica.) IMPOSTAZIONI FORNO Temperatura Iniziale 800C° Gradiente 60C° Ingresso Vuoto 800°C Temperatura Finale 960C° (100gr) 970°C (200gr) Mantenimento 20 min. Pressata 10 min. (100gr) 12 min (200gr) 14 Rimozione del rivestimento Segnare la lunghezza con un pistone di ricambio. Tagliare lungo la linea, usando un disco separatore. Attenzione, usare la maschera e il sistema di aspirazione. Separare i segmenti con attenzione. Utilizzare solo perle di vetro. Iniziare con una pressione di 60 psi. Appena le cappette sono visibili, abbassare la pressione a 35 psi e procedere alla sabbiatura con attenzione. Non usare ossido di alluminio. Separare con attenzione i perni dalle cappette con un disco diamantato tagliente 15 Rifinitura Separare con attenzione i perni dalle cappette utilizzando un disco diamantato tagliente. Controllare la chiusura e rifinire con frese diamantate fini e dischi in silicone. Non utilizzare frese in carburo di tungsteno né manipoli ad alta velocità senza sistema di raffreddamento ad acqua. Caratterizzazione Preparare le cappette al contorno desiderato (texture, contatti, ecc.) Sabbiare con ossido di alluminio 50 μ a bassa pressione e pulire. Possono essere fatte aggiunte utilizzando materiale di copertura. Personalizzare il restauro utilizzando Stains. L’operazione può essere ripetuta più volte. Dopo aver raggiunto gli effetti desiderati, eseguire la glasatura una volta o due, in base alle esigenze. Eseguire la cottura in pasta da cottura Vision. 16 Stratificazione Ripulire accuratamente le cappette ridotte e possibilmente individualizzate. Completare le parti ridotte o mancanti utilizzando una quantità equivalente di materiali di sovrapposizione. Può essere effettuata una cottura di correzione, se necessario. Preparare gli oggetti per la cottura finale (texture, contatti, ecc.) Eseguire la glasatura del restauro e caratterizzare con stains, se desiderato. Se non si desidera lavorare con smalto in polvere, il materiale è anche facile da lucidare meccanicamente. Rispettare lo spessore minimo di 0,8 mm. Cuocere su foglie di platino o perni. Cuocere i restauri di molari solo su fogli di platino. 17 Tabella di cottura Parametri di cottura raccomandati. Le temperature possono variare in base al forno. Metallo Ceramica Temp. Iniz. Asciugatura Gradiente Temp.Finale Manten. Vuoto aspetto lucido *Raffreddare sempre in 5 min per favorire la reazione tra i cristalli di leucite. NB Nel caso di cottura di metalli Non Preziosi aumentare la temperatura dell’opaco a 850°C. Nel caso di stratificazione di Ceramica Integrale abbassare i parametri di 10°C 18 Problemi e Soluzioni Bolle e crepe nell’opaco Contaminazione del metallo; tempo di asciugatura non corretto; aria intrappolata;opaco troppo spesso Lavorare la lega secondo le istruzioni;consistenza cremosa; prolungare il tempo di asciugatura. Fratture: incisali, elemento intermedio; forze di compressione; fratture orizzontali. Design non corretto della struttura metallica. Verificare l’intervallo di CTE; raffreddamento lento; temperare il metallo Fratture; forze tensive Struttura metallica troppo sottile;CTE ceramica troppo alto; Usare lega compatibile; spessore minimo struttura metallica: 0,2 mm non‐preziose 0,3 mm preziose Colore troppo luminoso; minore traslucenza Temperatura di preriscaldamento troppo alta Ridurre temperatura di preriscaldamento di circa 50°C Superficie troppo ruvida Temperatura di cottura troppo bassa Aumentare temperatura di cottura Ceramica porosa Temperatura di cottura troppo bassa; Vuoto innescato troppo tardi; livello di vuoto troppo basso Aumentare temperatura di cottura; diminuire temperatura iniziale vuoto; controllare forno e pompa Ceramica non abbastanza glasata Tempo di mantenimento senza vuoto troppo breve Aumentare tempo di mantenimento Ceramica troppo glasata Margini tendono ad essere arrotondati Temperatura di cottura troppo alta; tempo di mantenimento eccessivo Diminuire temperatura di cottura; ridurre tempo di mantenimento 19 20