Bloccanti neuromuscolari - Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Bloccanti neuromuscolari - Facoltà di Medicina e Chirurgia
Differenze tra nervi autonomi e nervi somatici Nervi efferenti del SNA servono tutte strutture innervate dell’organismo (eccetto muscoli scheletrici, controllati da nervi somatici) Nel SNA le giunzioni sinaptiche piu’ distali sono localizzate nei gangli localizzati al di fuori dell’asse cerebrospinale. I nervi somatici non hanno gangli. Nervi dei muscoli scheletrici sono mielinizzati, mentre le terminazioni nervose postgangliari autonome possono anche non avere la guaina mielinica Muscoli scheletrici diventano atrofici se innervazione viene interrotta, mentre muscolatura liscia e ghiandole conservano attivita’ indipend. da integrita’ innervazione Origine e distribuzione dei nervi simpatici Origine e distribuzione dei nervi parasimpatici Simpatico vs parasimpatico Simpatico vs parasimpatico Influenza in maniera estesa effettori (organi, tessuti, sistemi) in tutto l’organismo Sempre presente e varia da momento a momento e da organo a organo in modo da adattare il corpo a continui cambiamenti dell’ambiente Non essenziale nel controllo dell’omeostasi, ma sua perdita diviene evidente in situazioni di stress SISTEMA SIMPATICO • stimolazione del sistema cardiovascolare • aumento del flusso sanguigno nei muscoli scheletrici e nel cuore • dilatazione bronchiale ed inibizione delle secrezioni bronchiali • aumento della forza di contrazione della muscolature scheletrica • mobilitazione delle riserve energetiche • midriasi • piloerezione Simpatico vs parasimpatico Influenza gli effettori in modo piu’ definito e localizzato Coinvolta principalmente nel mantenimento delle funzioni d’organo durante periodi di minima attivita’ e nella conservazione dell’energia La sua eliminazione compatibile con la vita non e’ SISTEMA PARASIMPATICO • riduzione della frequenza cardiaca • vasodilatazione nel distretto cutaneo e splancnico • riduzione della pressione arteriosa • aumento delle secrezioni ghiandolari • contrazione bronchiale e aumento della secrezione bronchiale • miosi Simpatico vs parasimpatico Simpatico vs parasimpatico Sistema parasimpatico Sistema parasimpatico Due tipi di recettori per ACh Muscarinici Nicotinici Esperimento di Dale Recettore Muscarinico dell’acetilcolina Out γ α β 5 sottotipi (M1 – M5) In Classificazione recettori muscarinici Recettore nicotinico dell’acetilcolina Giunzione neuromuscolare Agonisti: Succinilcolina, ACh Antagonisti: curari, α-bungarotossina Gangli autonomi Agonisti: Epibatidina, DMPP, ACh Antagonisti: mecamilamina, trimetafano, α-conotossina SNC Agonisti: citosina, Epibatidina, ACh Antagonisti: α-conotossina, α-bungarotossina Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Sistema cardiovascolare • Vasodilatazione (M3) • Effetto cronotropo, dromotropo, inotropo negativo (M2) Tratto gastrointestinale (GI) e urinario • Aumento tono e ampiezza contrazioni del tratto GI, aumento dell’attivita secretoria dello stomaco e intestino (M3, anche M2 e M1) • Contrazione muscolo detrusore vescica (M3) Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Sistema respiratorio • Broncocostrizione (M3) • Stimolazione ghiandole sottomucose e clearance mucociliare (M3, anche M1 e nicotinici) Occhi • Miosi e adattamento dell’occhio per la visione da vicino Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico AGONISTI COLINERGICI AD AZIONE DIRETTA Acetilcolina Betanecolo Carbacolo Pilocarpina AD AZIONE INDIRETTA (reversibile) Fisostigmina Neostigmina, Piridostigmina Rivastigmina Edrofonio, Tacrina, Donepezil AD AZIONE INDIRETTA (Irreversibile) Organofosforici (Isofluorofosfato, gas nervini) RIATTIVAZIONE ACETILCOLINESTERASI Pralidossima AGONISTI COLINERGICI AD AZIONE DIRETTA Acetilcolina Betanecolo Carbacolo Pilocarpina AD AZIONE INDIRETTA (reversibile) gangliari I farmaci che stimolano i siti recettoriali colinergici (nicotinici e muscarinici) sono attivi anche in altre sedi e non Fisostigmina hanno una rilevanza terapeutica Neostigmina, Piridostigmina Rivastigmina Edrofonio, Tacrina, Donepezil AD AZIONE INDIRETTA (Irreversibile) Organofosforici (Isofluorofosfato, gas nervini) RIATTIVAZIONE ACETILCOLINESTERASI Pralidossima Agonisti colinergici diretti ATTIVANO I RECETTORI COLINERGICI MUSCARINICI O NICOTINICI LEGANDOSI DIRETTAMENTE AD ESSI 1. ACETILCOLINA 2. BETANECOLO 3. CARBACOLO 4. METACOLINA 5. PILOCARPINA 6. CEVIMELINA Scarsamente assorbita per os, limitato passaggio BEE, breve durata d’azione (idrolisi) Escrezione amine terziarie puo’ essere accelerata dall’acidificazione delle urine Scarsamente assorbita per os ma puo’ avere effetti su SNC, prevalente eliminazione renale Buon assorbimento per os, attraversa BEE, eliminazione epatica (attenzione in p. con disf. epatica) e renale Agonisti colinergici diretti Usi terapeutici • Distensione addominale postoperatoria • • Ritenzione urinaria non dovuta ad ostruzioni Utilita’ potenziale di agonisti Xerostomia muscarinici nell’Alzheimer Glaucoma/miosi durante interventi chirurgici • Diagnosi iperattivita’ vie aeree (test con metacolina) • Controindicata nei pazienti con limitazione grave del flusso respiratorio, un recente infarto del miocardio o ictus, ipertensione non controllata, gravidanza Somm. per via s.c. o topica per ottenere risposta acuta, mentre per os per trattamento di condizioni croniche Agonisti colinergici diretti Precauzioni d’uso, tossicita’ e controindicazioni Effetti avversi • Sudorazione/ipersalivazione • Crampi addominali/diarrea • Nausea/vomito • Ipotensione • Broncocostrizione Controindicati in caso di asma, BPCO, malattie cardiovascolari con bradicardia, insufficienza coronarica, ulcera peptica, ostruzioni tratto urinario o GI, ipotensione Generalmente di scarsa importanza in caso di somm. topica per uso oftalmico. Se reazioni severe, somministrare atropina (anche adrenalina) Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) Parathion Paraoxon Malathion Malaoxon Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) Esteri oranofosforici furono sintetizzati come armi chimiche (gas nervini) • Preparati per essere dispersi nell’aria (assorbimento attraverso pelle o inalazione) Sarin • Ingestione di 0.01 mg/Kg causa morte nell’uomo nel giro di un minuto Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) • AChE a media durata d’azione (esteri carbammici) Neostigmina Piridostigmina Fisostigmina Rivastigmina Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) • AChE a media durata d’azione (esteri carbammici) Fisostigmina Composto naturale che si trova nella fava del Calabar. Nel Medio Evo veniva utilizzata per determinare l’innocenza o la colpevolezza di chi era accusato di crimini o eresia Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) • AChE a media durata d’azione (esteri carbammici) • AChE non covalenti, a breve durata d’azione Donepezil Tacrina Edrofonio Ciclo di degradazione dell’ACh Ciclo di degradazione dell’ACh Ogni AChE idrolizza 6 x 105 molecole di ACh al minuto Uno degli enzimi piu’ efficienti che si conoscano (15 – 30 minuti) Meccanismo d’azione organofosforici Senza intervento Non significativa Atropina (a dosi sufficienti) contro effetti periferici e centrali (esclusa compromissione neuromuscolare periferica – PAM) Misure di supporto generale: - Cessazione esposizione - Mantenimento pervieta’ delle vie aeree - Respirazione artificiale (O2 se necessario) - Controllo convulsioni con diazepam - Trattamento shock No PAM (debole azione anti-ChE) in caso di sovradosaggio da neostigmina o fisostigmina (azione non irreversibile) Pralidossina Atropina Anticolinoesterasici: visione generale Gli effetti farmacologici di questi composti sono principalmente dovuti alla inibizione dell’idrolisi dell’ACh (attivazione recettori colinergici M e N) Composti contenenti un’amina terziaria o un ammonio quaternario possono avere anche un’azione stimolatoria colinergica diretta La penetrazione della BEE dipende da carica e liposolubilita’ I sintomi di intossicazione da esteri carbammici sono simili a quelli riscontrati per gli organofosforici, ma sono di durata inferiore e piu’ lievi Inibitori reversibili a struttura carbamica: generalita’ La fisostigmina facilmente assorbita per via orale a differenza della neostigmina e piridostigmina Metabolizzate da parte di esterasi plasmatiche Metaboliti della neostigmina e piridostigmina eliminati con le urine; escr. renale di fisostigmina marginale Il ripristino totale della funzionalita’ enzimatica della AChE avviene in poche ore (per gli organofosforici richiesti giorni o settimane necessari a nuova sintesi di enzima) Composti organofosforici: generalita’ Sono molto bene assorbiti per via orale, dermica e inalatoria (propieta’ lipofile, alcuni alquanto volatili; maggior rischio di tossicita’) Diversi sistemi enzimatici sono implicati nella detossificazione da organofosforici (esterasi plasmatiche ed epatiche, sistemi CYT P-450 dipendenti) Eliminati quasi completamente come prodotti di idrolisi nelle urine Alcuni organofosforici conteneti fluoro (DFP, mipafox) possono provocare neurotossicita’ ritardata (grave polineuropatia con alterazioni muscolari – recupero puo’ richiedere anni) Anticolinoesterasici: usi terapeutici • Atonia della muscolatura liscia dell’intestino e della vescica urinaria • Glaucoma • Miastenia grave • Intossicazione da farmaci anticolinergici • Alzheimer • Velocizzare recupero della paralisi da bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti usati in anestesia chirurgica Anticolinoesterasici: usi terapeutici • Atonia della muscolatura liscia dell’intestino e della vescica urinaria • Glaucoma • Miastenia grave • Intossicazione da farmaci anticolinergici • Alzheimer Oltre all’atropina, • molti farmaci (es. fenotiazine, antistaminici, TCA) sono dotati di attivita’ anticolinergica centrale e periferica. Fisostigmina potenzialmente utile per contrastare sindrome Velocizzare recupero della paralisi da bloccanti anticolinergica (centrale e periferica) indotta da questi farmaci. neuromuscolari non depolarizzanti usati in anestesia chirurgica Normale liberazione neurotrasmettitore (ACh) di Due-terzi dei recettori a livello della giunzione neuromuscolare non sono disponibili Miglioramento con AChE significativo ma non duraturo (alternativa: plasmaferesi, steroidi, immunosoppressori) Antagonisti muscarinici Prevengono gli effetti dell’ACh bloccando il suo legame ai recettori colinergici muscarinici L’atropina e i composti ad essa correlati competono con l’Ach per un comune sito di legame sul recettore muscarinico (antagonismo competitivo) Analoghi dell’atropina contenenti un ammonio quaternario mostrano anche attivita’ bloccante dei recettori nicotinici L’azione della maggior parte degli antagonisti muscarinici disponibili in clinica differisce soltanto quantitativamente da quella dell’atropina (prototipo di questa classe di farmaci) Antagonisti muscarinici Le giunzioni neuroeffettrici parasimpatiche dei diversi organi non sono tutte ugualmente sensibili agli antgonisti muscarinici dose di Atropina ≥ 10.0 mg 5.0 mg 2.0 mg 0.5 mg Leggero rallentamento cardiaco; inibizione della sudorazione; secchezza delle fauci moderata Antagonisti muscarinici Le giunzioni neuroeffettrici parasimpatiche dei diversi organi non sono tutte ugualmente sensibili agli antgonisti muscarinici dose di Atropina ≥ 10.0 mg L’iride e’ praticamente scomparsa; vista offuscata; cute calda e secca; irrequietezza; allucinazioni e delirio; coma 5.0 mg Tutti i sintomi precedenti sono accentuati; difficolta’ nella parola e deglutizione; irrequ.; difficolta’ minzione; ridotta perist. intestinale 2.0 mg Tachicardia; pupilla dilatata e moderato offuscamento visione da vicino; marcata secchezza delle fauci 0.5 mg Leggero rallentamento cardiaco; inibizione della sudorazione; secchezza delle fauci moderata Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Atropina Scopolamina Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) A dosi tossiche, si possono avere effetti che vanno da eccitazione centrale (irrequietezza, irritabilita’, disorientamento, allucinazioni) a depressione (collasso circolatorio, insufficienza respiratoria, paralisi e coma) Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Prevenzione cinetosi A dosi terapeutiche anche sonnolenza, amnesia, affaticabilita’, sonno senza sogni, euforia (rischio abuso) In presenza di dolore o ansia intensi, dosi terapeutiche di scopolamina possono provocare eccitazione, irrequietezza, allucinazioni o delirium Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Applicate localmente atrop. e scop. provocano midriasi e cicloplegia (7-12 gg; no atrop. a normali dosi sistem.) Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Applicate localmente atrop. e scop. provocano midriasi e cicloplegia (7-12 gg; no atrop. a normali dosi sistem.) Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Applicate localmente atrop. e scop. provocano midriasi e cicloplegia (7-12 gg; no atrop. a normali dosi sistem.) A livello cardiaco l’effetto principale e’ l’alterazione della frequenza (bradicardia e, piu’ spesso, tachicardia); a dosi terapeutiche l’atropina contrasta la vasodilatazione periferica e caduta pressione indotta da esteri della colina (da sola ha scarsi effetti); “rossore da atropina” Antagonisti muscarinici Inibiscono broncocostrizione e secrezione (es. ipratropio, tiotropio); provocano secchezza delle fauci, della faringe e delle mucose delle vie respiratorie Antagonisti muscarinici come ipratropio e tiotropio (broncodilatatori) non esercitano azioni apprezabili sul SNC (non assorbiti da polmoni o tratto GI) Antagonisti muscarinici sviluppati contro disturbi GI: controllo secrezione acida gastrica (es. pirenzepina) o antispastico (es. diciclomina, glicopirrolato) Antagonisti muscarinici come l’atropina sono in grado di sopprimere la sudorazione termoregolatrice (“febbre atropinica”) Antagonisti muscarinici: usi terapeutici Antagonisti muscarinici: usi terapeutici Antagonisti muscarinici: effetti collaterali Secchezza delle fauci Offuscamento della vista Tachicardia Stipsi Nota: lattanti e bambini piccoli sono particolarmente sensibili a effetti tossici di antagonisti muscarinici In caso di intossicazione conclamata da atropina, sintomi possono durare ≥48 h fisostigmina e.v. utile per diagnosi e trattamento intossicazione SNC: agitazione, confusione, delirio, allucinazioni Nota: alcuni farmaci come la protriptilina e l’amitriptilina (antidepressivi triciclici), la clozapina e l’olanzapina (antipsicotici), difenidramina (antistaminico) hanno effetti antimuscarinici clinicamente evidenti a dosi terapeutiche Miorilassanti ad azione centrale e periferica Skeletal Muscle Relaxants Drugs that relax skeletal muscle are classified according to their use and mechanisms of action. These agents include: • the neuromuscular blocking agents, which produce muscle paralysis required for surgical procedures • the spasmolytics, which are used to treat muscle hyperactivity. These drugs interrupt transmission at the skeletal neuromuscular junction and are classified according to their action as either depolarizing or nondepolarizing Assone Placca motrice Fibra muscolare Skeletal Muscle Relaxants Drugs that relax skeletal muscle are classified according to their use and mechanisms of action. These agents include: • the neuromuscular blocking agents, which produce muscle paralysis required for surgical procedures • the spasmolytics, which are used to treat muscle hyperactivity. include antispasticity drugs, the antispasm drugs, and the motor nerve blocking drug botulinum toxin Antispasticity drugs: alleviate skeletal muscle hyperactivity, cramping, and tightness caused by specific neurological disorders such as multiple sclerosis, cerebral palsy, stroke, or spinal injury. Although these drugs are not curative, their ability to relieve symptoms enables patients to successfully pursue other treatments, such as physical therapy Skeletal Muscle Relaxants Drugs that relax skeletal muscle are classified according to their use and mechanisms of action. These agents include: • the neuromuscular blocking agents, which produce muscle paralysis required for surgical procedures • the spasmolytics, which are used to treat muscle hyperactivity. include antispasticity drugs, the antispasm drugs, and the motor nerve blocking drug botulinum toxin Antispasm drugs (formerly known as centrally active muscle relaxants) include agents such as cyclobenzaprine, metaxalone, and methocarbamol and are used to treat use-related muscle spasms. These compounds relax skeletal muscle by acting on the central nervous system (CNS) and perhaps spinal reflexes Skeletal Muscle Relaxants Drugs that relax skeletal muscle are classified according to their use and mechanisms of action. These agents include: • the neuromuscular blocking agents, which produce muscle paralysis required for surgical procedures • the spasmolytics, which are used to treat muscle hyperactivity. include antispasticity drugs, the antispasm drugs, and the motor nerve blocking drug botulinum toxin Botulinum toxin Produces long-lasting muscle paralysis by blocking the release of acetylcholine (ACh) from motor nerves. Curaro Bloccanti neuromuscolari Bloccano la funzione della placca motrice Agenti competitivi (stabilizzanti) Es: atracurio, mivacurio, pancuronio Agiscono come ant. competitivi Agenti depolarizzanti Es: succinilcolina Caratteristica comune a tutti i bloccanti neuromuscolari usati in clinica e’ la presenza di uno e due azoti quaternari (scarsa liposolubilita’, inattivi per os, incapaci di attraversare significativamente BEE) Agenti competitivi (stabilizzanti) • A dosi basse il blocco si determina per legame al sito recettoriale nicotinico • A dosi piu’ elevate gli agenti non depolarizzanti penetrano anche nel canale ionico (blocco e’ piu’ intenso) • Possono bloccare anche i canali nicotinici pregiunzionali Agenti depolarizzanti Agenti competitivi (stabilizzanti) Bloccanti neuromuscolari Bloccano la funzione della placca motrice Agenti competitivi (stabilizzanti) Es: atracurio, mivacurio, pancuronio Agiscono come ant. competitivi Agenti depolarizzanti Es: succinilcolina Classificati anche in base alla durata d’azione (lunga, intermedia e breve) o alla natura chimica (alcaloidi naturali, ammonio-steroidi, benzilisochinoline, esteri, clorofumarati) Bloccanti neuromuscolari Nome Classe chimica Proprieta’ farmacologiche Tempo di insorgenza, min Durata clinica, min Via di eliminazione Succinilcolina* Estere di dicolina Durata ultrabreve 1 – 1.5 5–8 Idrolisi da parte delle esterasi plasmatiche Tubocurarina Alcaloide naturale Lunga durata 4–6 80 Eliminazione renale e epatica Atracurio# Benzilisochin olina Durata intermedia 2–4 30 – 60 Idrolizzato da esterasi plasmatiche Mivacurio Benzilisochin olina Breve durata 2–4 12 – 18 Idrolizzato da esterasi plasmatiche Pancuronio Ammoniosteroide Lunga durata 4–6 120 – 180 Eliminazione renale e epatica Rocuronio Ammoniosteroide Durata intermedia 0.9 – 1.7 60 Eliminazione epatica Vecuronio Ammoniosteroide Durata intermedia 2–4 60 – 90 Eliminazione epatica e renale Gantacurio Clorofumarato Durata ultrabreve 1–2 5 – 10 Addizione di cisteina e idrolisi * depolarizzante; # Cisatracurio ha profilo simile Vecuronio Succinilcolina Pancuronio Tubocurarina Atracurio Mivacurio Bloccanti neuromuscolari: farmacocinetica Somminist per via e.v. (differenze nella velocita’ e durata d’azione). Anche via i.m. Vd di poco superiore a quello ematico (s. idrofile con scarso legame a tessuti perif.) Se escrezione renale, emivita e durata piu’ lunga I bloccanti di natura steroidea metab. dal fegato (3-idrossi, 17-idrossi, 3,17-diidrossi) Atracurio metab da fegato ma anche idrolizzato nel plasma spontaneamente (laudanosina prodotta ha lunga emivita, supera BEE – rischio convulsioni) – meglio cisatracurio; entrambi utili in pazienti con insufficienza renale Bloccanti neuromuscolari: farmacocinetica Succinilcolina e mivacurio metabolizzate da esterasi plasmatiche Gantacurio degradato da due meccanismi non enzimatici (adduzione cisteina e idrolisi) responsabili di durata d’azione estremamente breve – somministrazione di cisteina accelera recupero da blocco Bloccanti neuromuscolari: farmacocinetica Succinilcolina e mivacurio metabolizzate da esterasi plasmatiche Gantacurio degradato da due meccanismi non enzimatici (adduzione cisteina e idrolisi) responsabili di durata d’azione estremamente breve – somministrazione di cisteina accelera recupero da blocco Con l’eccezione di atracurio, cisatracurio e gantacurio, durata d’azione dei bloccanti competitivi determinata principalmente da fenomeni di distribuzione verso altri tessuti Bloccanti neuromuscolari Bloccanti con struttura aminica quaternaria non hanno azioni a livello del SNC (alle dosi terapeutiche) Il blocco a livello gangliare e’ variabile Es.: tubocurarina a dosi cliniche puo’ indurre caduta pressione e tachicardia. No per succinilcolina. Possono causare rilascio di istamina (azione diretta sui mastociti) Bloccanti neuromuscolari Effetti cardiovascolari Sequenze e caratteristiche della paralisi Per bloccanti competitivi come tubocurarina la progressione verso una paralisi flaccida totale segue in genere un ordine: da piccoli muscoli a movimento rapido fino ai muscoli intercostali e il diaframma. Per succinilcolina prima del rilassamento muscolare (con 10-30 mg insorge entro 1 min, picco a 2 min, scompare entro 5 min; prolungato per infusione e.v. continua) sopraggiunge rapida fascicola. musc. (torace e addome) Durante depolarizzazione da succinilcolina ci puo’ essere una perdita significativa di K+ dalle cellule (attenzione in pazienti con squilibrio elettrolitico o con lesioni che comportano denervazione muscolare!) Effetto della succinilcolina sulle [K+]p nell’uomo Interazioni farmacologiche e tossicita’ Le interazioni farmacologiche piu’ importanti sono con alcuni antibiotici (es. aminoglicosidi, tetracicline), antiChE, anestetici generali inalatori (es. alotano, isoflurano, enflurano), calcio-antagonisti Gli effetti tossici piu’ importanti includono apnea prolungata fino a paralisi respiratoria, collasso cardiocircolatorio, squilibrio elettrolitico, effetti correlati al rilascio di istamina Succinilcolina (come pure idrocarburi alogenati anestetici) puo’ scatenare l’ipertermia maligna Treatment of Acute MH Crisis • • • • Discontinue triggering agents Hyperventilation with 100% oxygen to lower end tidal CO2 and eliminate anesthetic from the body IV admin of dantrolene (until all symptoms subside) Cooling measures to reduce fever Management of Complications • • Use bicarbonate to treat acidosis Insulin with glucose to treat hyperkalemia • Antiarrhythmic agents (i.e. beta blockers, lidocaine but not calcium channel blockers) Aggressive hydration to treat myoglobinuria • Interazioni farmacologiche e tossicita’ Dopo somministrazione e.v. l’azione della succinilcolina normalmente persiste per circa 5 min, ma puo’ essere prolungata (> 24 h) nelle segenti situazioni: • Varianti genetice della colinesterasi plasmatica (ativita’ ridotta o assente) – test “numero di dibucaina” • Presenza di farmaci anticolinesterasici • Neonati e pazienti con disfunzioni epatiche (ridotta attivita’ della colinesterasi plasmatica) Test “numero di dibucaina” PRINCIPIO La pseurdocolinesterasi presente nel siero catalizza l’idrolisi della butirriltiocolina (BTC), formando butirrato e tiocolina. La tiocolina reagisce con l’ac. ditiobisnitrobenzoico (DTNB) originando un composto colorato. L’ incremento di assorbanza nell’unità di tempo a 405 nm è proporzionale alla attività della colinesterasi nel campione. PRINCIPIO DIBUCAINA (inibitore della pseudocolinesterasi) La determinazione della attività Colinesterasica Totale ed Inibita permette di separare le differenti varianti genetiche dell'enzima. Viene generato un indice chiamato NUMERO di DIBUCAINA (N.D.), in grado di selezionare la popolazione in: Omozigote Normale (genotipo normale) >60 Eterozigote (genotipi normale ed atipico) 25-60 Omozigote (genotipo atipico) <25 N.D. = 100 - [(Attività Inibita/Attività Totale) x 100] SOLO i genotipi normali appaiono fortemente inibiti dalla Dibucaina Interazioni farmacologiche e tossicita’ Se si utilizza neostigmina per antagonizzare effetto di bloccanti competitivi, fare attenzione a broncospasmo e ipotensione (in caso, atropina o simpaticomimetici) Per il rocuronio e vecuronio esiste un chelante specifico: il sugammadex (gamma-ciclodestrina) – chelato eliminato per via renale (evitare in caso di disfunzioni renali) Interazioni farmacologiche e tossicita’ Se si utilizza neostigmina per antagonizzare effetto di bloccanti competitivi, fare attenzione a broncospasmo e ipotensione (in caso, atropina o simpaticomimetici) Per il rocuronio e vecuronio esiste un chelante specifico: il sugammadex (gamma-ciclodestrina) – chelato eliminato per via renale (evitare in caso di disfunzioni renali) Interazioni farmacologiche e tossicita’ Se si utilizza neostigmina per antagonizzare effetto di bloccanti competitivi, fare attenzione a broncospasmo e ipotensione (in caso, atropina o simpaticomimetici) Per il rocuronio e vecuronio esiste un chelante specifico: il sugammadex (gamma-ciclodestrina) – chelato eliminato per via renale (evitare in caso di disfunzioni renali) Con succinilcolina muscolare puo’ manifestarsi indolenzimento Con succinilcolina puo’ manifestarsi un aumento pressione endogastrica (vomito e potenziale rischio aspirazione) Bloccanti neuromuscolari: usi terapeutici Adiuvanti in anestesia chirurgica per rilassamento muscolare Pevenzione traumi durante elettroshock Rilassamento muscolare durante procedure ortopediche Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Tossina botulino (da Clostridium botulinum) – miscela di sette proteine correlate Dose letale nell’uomo per BoNT/A stimata ricade nell’intervallo 0.1 - 0.9 µg (con 1 g morte per oltre 3 x 106 di persone) Major Steps in BoNT Action Figure taken from: Simpson. 2004. Annu. Rev. Pharmacol. Toxicol. 44: 161-193. Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Avvelenamento causa secchezza delle fauci, offuscamento visione, difficolta’ nella deglutizione, paralisi respiratoria Trattamento con antitossine efficace prima della comparsa dei sintomi o almeno entro 24 h (antitox. non neutralizzano tossine all’interno dei nervi) Se tossina all’interno di neuroni colinergici, i trattamenti sono limitati – supporto per la durata della paralisi, inclusa ventilazione meccanica fino a 3 mesi Anti-AChE non efficaci per ripristino trasmissione Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Tossina A botulino utilizzata per es. nel trattamento • Strabismo • Blefarospasmo • Spasmo emifacciale • Distonie • Acalasia • Rughe (cosmesi con botox) • Iperidrosi Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Tossina A botulino utilizzata per es. nel trattamento • Strabismo • Blefarospasmo • Spasmo emifacciale • Distonie • Acalasia • Rughe (cosmesi con botox) • Iperidrosi Altri farmaci utilizzati per lo spasmo muscolare acuto localizzato • Carisoprodolo • Clorofenesina • Clorzoxazone • • • • Ciclobenzaprina Metaxalone Metocarbamolo Orfenadrina • Deprimono il SNC (meccanismo principale) - non agiscono su motoneuroni o sul muscolo • Molti sono sedativi (effetti additivi con altri deprimemti) • Utilizzati per trattamento spasticita’ muscolare acuta da traumatismi tessutali locali o strappi muscolari