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36 ANNO 13 10 settembre 2012 C omunicazione IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI Direttore responsabile: Andrea Piraino Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it Sicilia, parte la rete informativa Garantirà l'utilizzo dei fondi europei Il protocollo d'intesa, firmato il 7 settembre scorso, coinvolge la Provincia regionale di Enna; sedici comuni (tra cui Palermo, Catania e Ragusa); l'Unione dei Comuni dei Ventimiglia (Territorio della Madonie); la Banca don Rizzo; il Consorzio Asi di Gela; quindici associazioni e imprese private e garantirà una diffusione capillare delle informazioni sul territorio. a pag. 3 CERTIFICATI RIDOTTI DEL 50 PER CENTO Didascalia palazzo delle Aquile, Palermo anche su due righe La semplificazione amministrativa comincia a dare i primi frutti. Positivi i dati del monitoraggio fatto dal Ministero a pag. 4 Accordo Italia-Malta sui servizi sanitari Alla Sicilia cinque presidi Slow Food Nasce il "Progetto Turismo Palermo" Memorandum d'intesa Fra Italia e Malta per la collaborazione e la prestazione di servizi sanitari con le Regioni Toscana, Sicilia e Lombardia. a pag.7 Si tratta del carciofo di Menfi, del cavolo rapa di Acireale, del fagiolo di Scicli, del pomodoro della valle del Belice, dell’Aaaccia salata di Lampedusa e della fragolina di Sciacca e Ribera. a pag. 10 Obiettivo dell'iniziativa sarà valorizzare le professioni turistiche creando un’azione di internazionalizzazione con gli operatori del settore. a pag. 11 sommario 3 ISTITUZIONI Fondi Europei, firmata l'intesa sulla diffusione delle informazioni Coinvoge partners pubblici e privati 4 RISORSE Semplificazione, certificati ridotti del 50 per cento Monitoraggio del Ministero 5 RISORSE Fondo di Garanzia per le imprese, Nuove modalità di concessione Riguarda le piccole e medie aziende 6 RISORSE Catania, avviati i progetti a sostegno dei servizi sociali Saranno finanziati con i fondi dei PISU 7 SERVIZI Protocollo d'intesa Italia-Malta sui servizi sanitari Coinvolte la Sicilia e la Toscana 8 SERVIZI La "Grande Erice" una governance per l'Agro-ericino Un consorzio per ottimizzare i servizi 9 SVILUPPO Pesca, Sicilia prima ad attivare i Piani di Gestione Locale Per un utilizzo sostenibile delle risorse 10 SVILUPPO La Sicilia ottiene cinque presidi slow food Il cibo siciliano al Salone del Gusto 11 AMBIENTE Nasce il "Progetto Turismo Palermo" Serve a migliorare la ricettività 12 AMBIENTE Reti del gas, è compito del Comune verificarne la consistenza Serve per uhn eventuale indennizzo 13 AMBIENTE "Humana people to people day" il 27/9 l'evento conclusivo Si parlerà di raccolta di abiti usati 14 RUBRICHE dai Comuni / dalle Gazzette dall’Agenda / dall’Esperto n. 36» 10 settembre 2012 L’editoriale di Andrea Piraino Lo stop di Fontanarossa non blocchi la Sicilia C ome hanno ampiamente riferito i quotidiani regionali dal 5 novembre al 5 dicembre prossimi, per l'intero mese, l'aeroporto Fontanarossa di Catania chiuderà per lavori di manutenzione della pista. I cento e più voli quotidiani saranno spostati in altri aeroporti causando ai cirsa 450.000 utenti previsti disaggi non indifferenti, che le istituzioni pubbliche preposte ai voli, lungi dal cercare di attenuare - questo è il punto - non solo aggravano, ma si ha l'impressione che, addirittura, creino. Succede, infatti, che la soluzione prospettata sia quella di fare spostare i passeggeri sugli aeroporti di Palermo e Reggio Calabria con costi temporali aggiuntivi non inferiori alle quattro ore. Il che significa che per uno spostamento da tutta la Sicilia sud-orientale sarebbe necessaria una intera giornata di viaggio. Una assurdità. Che, tuttavia, si potrebbe accettare se fosse l'unica soluzione possibile. Ma così non è. E dunque è inconcepibile solo averla immaginata, in particolare, a fronte della possibilità di utilizzare l'aeroporto militare di Sigonella e/o quello di Comiso: l'uno in città, l'altro a poco più di un'ora ma baricentrico ad una larga fascia di utenza sud-orientale. Come sempre succede, però, anche in questo caso, le varie autorità deputate a trovare una soluzione non sembrano in grado di mettersi d'accordo. L'Aeronautica militare italiana ha risposto negativamente alla richiesta di ospitare a Sigonella i voli per il mese in cui si dovranno svolgere i lavori ed il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha dichiarato che "non posso fare altro che rimettere la questione al ministro Passera con il quale abbiamo fissato un incontro martedì prossimo. "Spero che Passera parli con il ministro della Difesa e così si possa evitare il disagio che verrebbe a crearsi con la chiusura di Fontanarossa". In ogni caso, però, se anche Passera convincesse il ministro della Difesa ad aprire Sigonella i voli di Fontanarossa ospitati non potrebbero essere più del 30-40%. Così che non si potrà fare a meno di pensare anche all'aeroporto di Comiso. Le cui note vicissitudini sembra implichino ancora un'attesa di sei mesi, durante i quali formare i controllori di volo, per la sua apertura. Ora, però, a parte che non si capisce perchè per un mese non si potrebbero utilizzare i controllori di Catania, la domanda che un simile problema pone è: ma è così difficile mettersi d'accordo fra autorità varie per svolgere un lavoro coordinato e risolvere un problema dei cittadini? Putroppo la verità è che spesso chi non è espressione diretta delle Comunità locali queste situazioni non le capisce.■ Comunicazione 2 istituzioni Fondi Europei, firmata l'intesa sulla diffusione delle informazioni Il Protocollo coinvolge partners pubblici e privati L'accordo firmato, fra gli altri, da sedici comuni siciliani, tra i quali Palermo, Catania e Ragusa, ha lo scopo di garantire la diffusione capillare sul territorio delle possibilità offerte dal Po Fesr 2007/2013 I n un momento molto difficile per l'economia siciliana, il protocollo, firmato il 7 settembre scorso, può essere uno strumento prezioso, soprattutto perché consente ad amministrazioni pubbliche e privati di fare 'massa critica' per l'utilizzo pieno delle risorse europee e per i giovani che vogliono fare impresa, perché ha lo scopo di garantire la diffusione capillare sul territorio delle possibilità offerte dal Po Fesr 2007-2013, aprendo le porte alla cooperazione, alla partecipazione, alla propensione a "fare sistema", a "fare rete". La firma è stata apposta dai primi 36 soggetti (pubblici e privati)che hanno fatto richiesta di adesione, e cioè: la Provincia regionale di Enna; sedici comuni (tra cui Palermo, Catania e Ragusa); l'Unione dei Comuni dei Ventimiglia (Territorio della Madonie); la Banca don Rizzo; il Consorzio Asi di Gela; quindici associazioni e imprese private. Alla rete informativa regionale possono aderire soggetti sia pubblici che privati interessati a diventare parte attiva nel processo di coinvolgimento del territorio circa le opportunità offerte dal Programma operativo. Per sua parte, la Regione si impegna: ad assicurare la tempestiva circolazione di informazioni e documenti ufficiali del Pron. 36» 10 settembre 2012 gramma con tutti i partner; a coinvolgere i partner nelle iniziative promozionali e informative da realizzare all'interno del piano della comunicazione del Programma; a fornire uno spazio all'interno del sito www.euroinfosicilia.it per divulgare le informazioni sulle attività svolte gratuitamente dai partner in relazione all'attuazione del Programma; a promuovere la rete del partenariato attraverso gli strumenti d'azione previsti dal piano di comunicazione (es. organizzazione seminari nel territorio, promozione iniziative dei partner e dell'Adg attraverso il sito del Po www.euroinfosicilia.it e i siti di tutti i partner coinvolti). Ai partner sottoscrittori è richiesto di: diffondere sul territorio siciliano, a titolo gratuito e attraverso la propria rete organizzativa, le informazioni, il materiale e i bandi relativi all'attuazione del Programma; garantire la presenza operativa di uno sportello informativo aperto al pubblico; di rilevare costantemente i contatti e i fabbisogni dell'utenza attraverso report da trasmettere all'Amministrazione almeno semestralmente e apporre una targa all'esterno dello sportello per una migliore identificazione dello stesso. ■ Comunicazione 3 risorse Semplificazione amministrativa, certificati ridotti del 50 per cento Lo rivela un monitoraggio effettuato dal Ministero Lo studio, effettuato su un campione di 88 Comuni, evidenzia una riduzione progressiva di certificati anagrafici e di stato civile L a semplificazione amministrativa comincia a dare i primi frutti. Le disposizioni dettate dalla legge di stabilità in materia di "decertificazione" (art. 15 della legge n. 183 del 12 novembre 2011) che con il "Semplifica Italia", sono state estese all'acquisizione d'ufficio del Documento di regolarità contributiva (DURC) e alla certificazione antimafia diventa un vero e proprio strumento di spending review. Ad annunciarli il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, e il Dipartimento della Funzione Pubblica che, in collaborazione con ANCI e ANDIGEL, hanno sottoposto un campione di 88 Comuni ad un monitoraggio che verificasse la riduzione effettiva delle certificazioni anagrafiche e di stato civile. Secondo la rilevazione, nei primi quattro mesi dell'anno la riduzione dei certificati anagrafici è stata del 53,65%. Il trend evidenzia una riduzione progressiva, dal 48% di gennaio 2012 al 59% di aprile 2012. Si passa da una media di 0,53 certificati per abitante nel 2011 (1 ogni 2 anni) a una media di 0,25 certificati per abitante nel 2012 (1 ogni 4 anni). La riduzione dei certificati di stato civile è stata del 37%. Anche in questo caso, il trend di riduzione è in crescita, passando dal 30% di gennaio 2012 a circa il 42% di aprile dello stesso anno. Si passa da una media di 0,30 certificati per abitante nel 2011 (1 ogni 3 anni) a una media di 0,19 certificati per abitante nel 2012(1 ogni 5 anni). Proiettando su base annua la riduzione registrata n. 36» 10 settembre 2012 nei primi 4 mesi del 2012, il Ministro ritiene che nel 2012 si assisterà a una riduzione di almeno 24 milioni di certificati anagrafici e di stato civile. “I dati del monitoraggio - ha commentato il Ministro Patroni Griffi - dimostrano che si è verificato un drastico crollo nell'emissione dei certificati, in particolare quelli anagrafici. Ciò significa che gli interventi di semplificazione del Governo stanno sensibilmente migliorando la vita degli italiani, evitando loro code e file o il giro inutile degli uffici per rimediare un pezzo di carta. Tutto ciò dimostra che un aese con meno burocrazia è un paese migliore e, dunque, siamo incoraggiati a fare di più con una nuova ondata di semplificazioni che arriverà subito dopo l'estate".Con l'attuazione delle nuove norme sulla decertificazione è ripreso, dopo diversi anni, il cammino avviato con le leggi Bassanini che avevano consentito nel 2001 un taglio di circa il 60% delle certificazioni rilasciate dalle anagrafi comunali (rispetto ai certificati rilasciati nel 1996). Secondo le stime del Ministro, il numero dei certificati anagrafici per abitante, che era passato dall'1,2% del 1996 (oltre 1 certificato all'anno) a circa lo 0,5% del 2001, scende dallo 0,53 del 2011 (1 certificato ogni 2 anni) allo 0,25 del 2012 (1 certificato ogni 4 anni). ■ Comunicazione 4 risorse Fondo di garanzia per le imprese, integrate le modalità di concessione Il provvedimento riguarda le piccole e medie aziende ranzie aggiuntive sugli importi garantiti dal Fondo; se ha bisogno di un finanziamento finalizzato n. 662 del 1996, ha l'obiettivo all’attività di impresa, può chiedere alla banca di garantire l’operazione con la garanzia pubblidi concedere una garanzia ca; in caso di insolvenza dell’impresa, la banca viene risarcita dal Fondo di Garanzia. pubblica a fronte di finanziamenti Tra le disposizioni del decreto del 26 giugno, concessi dalle banche, anche per l’indicazione che la garanzia diretta del Fondo è concessa fino alla misura massima dell'80% investimenti all'estero dell'ammontare delle operazioni finanziarie, per i soggetti beneficiari indicati (come quelli ubicaodificate, con decreto interministeriale del ti nelle regioni del Mezzogiorno); l'importo mas26 giugno 2012, alcune modalità operative simo garantibile è pari a 1,5 milioni di euro per del Fondo di garanzia per le piccole e medie im- impresa beneficiaria, innalzabile a 2,5 milioni prese, lo strumento istituito con la legge n. 662 del di euro per alcuni tipi di operazioni finanziarie, 1996 con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle come quelle di durata non inferiore a 36 mesi, o PMI, tramite la concessione di una garanzia pub- quelle relative ad imprese creditrici di Pubbliche amministrazioni. blica a fronte di finanziamenti Sul sito del Fondo di garanzia concessi dalle Banche, anIl decreto, adottato tutte le informazioni sui benefiche per investimenti all’estero. ci, sulle limitazioni e una guida Il decreto, adottato dal Minidal Ministro dello per le imprese. stro dello sviluppo economisviluppo economico Può essere garantita qualsico di concerto con il Ministro di concerto con il asi tipologia di operazione, dell’economia e delle finanpurché direttamente finalizze, (G.U. n. 193 del 20 agosto Ministro dell'economia zata all’attività d’impresa e 2012), in attuazione delle leggi è pubblicato nella richiesta da imprese valutate n.214/11 e 106/2011, in relaGazzetta Ufficiale n. 193 “economicamente e finanziazione alle diverse tipologie di riamente sane” sulla base di operazioni finanziarie, individel 20 agosto 2012 criteri di valutazione che vadua, tra l’altro: riano a seconda del settore di la misura della copertura degli interventi di garanzia; la misura della copertura attività e del regime contabile dell’impresa beneficiaria. Possono accedere alla garanzia del massima delle perdite; l’importo massimo garantito per singola impresa; Fondo Centrale di Garanzia le PMI, comprese la misura delle commissioni per l’accesso alla quelle artigiane, ubicate sul territorio nazionale garanzia; la misura minima dell’accantonamen- (anche per investimenti all’estero). to da operare, a titolo di coefficiente di rischio, Le nuove disposizioni si applicheranno a decorper ogni operazione finanziaria ammessa alla rere dalla data di pubblicazione del decreto ministeriale di approvazione delle conseguenti garanzia del Fondo. L’impresa che si rivolge al Fondo centrale di Ga- modifiche e integrazioni delle disposizioni di generale definite nel decreto ranzia non riceve un contributo in denaro, ma carattere la possibilità di ottenere finanziamenti senza ga- n. 248/99. ■ Lo strumento, istituito con la legge M n. 36» 10 settembre 2012 Comunicazione 5 servizi Catania, avviati i progetti a sostegno dei servizi sociali Saranno finanziati con i fondi dei P.I.S.U. Le linee d'intervento serviranno a riorganizzare la macchina amministrativa comunale, per orientare in modo sostenibile lo sviluppo della città L Il Comune di Catania ha avviato i primi sei progetti finanziati dalla Regione Siciliana nell'ambito del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU). Si tratta di progetti per l' utilizzo di fondi europei per attivare linee d'intervento su servizi sociali, sostegno alla riorganizzazione della macchina amministrativa, trasporto urbano sostenibile, mobilità e tutela dell'ambiente urbano ed energia, per orientare in modo sostenibile lo sviluppo cittadino e territoriale e la coesione sociale. Le inziative sono tutti finanziate nell'ambito del PO – FESR l'obiettivo dell'Asse 6 "Sviluppo urbano sostenibile" che ha la finalità di "promuovere lo sviluppo economico, la capacità attrattiva e innovativa delle città in un'ottica di sviluppo sostenibile e di integrazione e coesione sociale". La Regione ha fissato scadenze stringenti per l'aggiudicazione delle gare di appalto, nell'intento di accelerare la spesa ed evitare che scattino i termini per la restituzione delle somme alla Comunità Europea, il Comune quindi dovrà entro settembre bandire le gare per l'affidamento dei servizi. Il piano prevede un ventaglio d'interventi che interessano settori strategici della vita cittadina quali servizi sociali, trasporti, energia, proseguendo nella ricostruzione e nella riqualificazione della città nonché nella rimodulazione della macchina amministrativa con l'avvio di percorsi diversi dell'azione di governance e di servizio alla città. I sei progetti costituiscono dei tasselli coordinati di un piano strategico di riorganizzazione del welfare cittadino.La loro attuazione consente di sostenere, con una adeguata informatizzan. 36» 10 settembre 2012 zione, la riorganizzazione della Direzione Comunale Famiglia e Politiche sociali e dei Centri Territoriali, la semplificazione delle procedure d'accesso ai servizi, la diffusione del monitoraggio dei servizi erogati, nonché, delle procedure contabili e di spesa.I progetti hanno dunque un forte impatto sulla qualità dei servizi resi dall'amministrazione e sulla qualità della vita dei cittadini".Tra i progetti del Pisu, nati dall'ascolto della città e dei suoi bisogni, vi sono la creazione di un "Polo Educativo" nel quartiere Librino, insediato a Villa Fazio che, da un lato, recupera un bene comunale, dall'altro, va ad offrire spazi ai giovani del quartiere e alle loro famiglie. Il progetto Città Policentrica riorganizza la rete dei Centri Territoriali Comunali perché diventino una vera e propria "rete fisica e virtuale" di servizi alla famiglia. Al progetto precedente è interconnesso "Servizi Sociali on line", un piano che punta ad un sistema di cartelle sociali informatizzate con la gestione quindi anagrafica delle famiglie e del piano di interventi a loro favore con un database in grado di dialogare con altri uffici comunali e istituzioni esterne. Infine il progetto Scuola e famiglie online, introduce degli strumenti semplificativi del dialogo tra scuola e famiglia che portano ad una migliore erogazione dei servizi e al contrasto più efficace della dispersione scolastica. ■ Comunicazione 6 servizi Protocollo d'intesa Italia-Malta sulle prestazioni sanitarie Coinvolgerà le strutture di Sicilia, Toscana e Lombardia L'accordo darà l'accesso alle cure di alta specializzazione ai cittadini maltesi soggetti a patologie particolarmente complesse. Fra le strutture che aderiscono al memorandum l'Ismett di Palermo e il San Raffele di Milano M emorandum d'intesa fra l'Italia e la vicina Malta per la collaborazione e la prestazione di servizi sanitari con le Regioni Toscana, Sicilia e Lombardia. A firmarlo, nei giorni scorsi, a Roma il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e il ministro per la Salute, gli anziani e l'assistenza sociale dell'isola mediterranea, Joe Cassar, insieme con gli assessori alla Sanità della Sicilia, Massimo Russo, e della Toscana, Luigi Marroni. L’accordo darà in particolare l'accesso alle cure di alta specializzazione per pazienti maltesi soggetti a patologie particolarmente complesse, rinsaldando ulteriormente i rapporti di amicizia e collaborazione fra il nostro Paese e quello maltese. Fra le strutture 'tricolore' che aderiscono al memorandum, attivo nei settori dell'emergenza e terapia intensiva, trapianti, malattie neoplastiche e cardiovascolari, il San Raffaele di Milano e l'Ismett di Palermo, ma l'auspicio è quello di "allargare la collaborazione a tutte le Regioni d'Italia” mettendo a disposizione dei cittadini maltesi in difficoltà le nostre strutture d’eccellenza. La firma di questa intesa è qualcosa su cui il Ministero della sanità italiano lavorava da tempo, si tratta di andare ulteriormente avanti per rafforzare la collaborazione, in funzione della comune radice mediterranea e dell'importanza strategica che Malta ha in molti settori. Il tema cruciale è l'attenzione alle cure primarie", ma verrà toccato anche quello dei "trapianti e di patologie particolarmente complesse", con un prezioso "scambio fra strutture sanitarie. ■ Il vigore dal 15/9 il contrassegno unificato disabili europeo In vigore dal 15 settembre il decreto del Presidente della Repubblica che prevede l’introduzione in Italia del contrassegno invalidi europeo e la corrispondente modifica della segnaletica stradale. Il Contrassegno Unificato Disabili Europeo permetterà la regolazione della sosta ai cittadini con disabilità anche in tutti i paesi dell'Unione Europea, senza il disagio di non vedersi riconosciuto quello del proprio paese di origine, con il rischio di subire contravvenzioni. Il testo, prevede altre importanti novità per i veicoli al servizio di persone invalide. Infatti, le modifiche dell’art. 381 prevedono anche che il comune possa stabilire la gratuità della sosta per i disabili nei parcheggi a pagamento. n. 36» 10 settembre 2012 Comunicazione 7 servizi La "Grande Erice", una governance comune per l'Agro-ericino Un libero consorzio per ottimizzare i servizi I Comuni di Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo, forti della loro comune matrice identitaria, si consorziano per assicurare i servizi primari E ' stato presentato, presso il cortile del Polo Museale «A. Cordici» ad Erice, il volume, editato dall’ISSPE di Palermo, del Dott. Fabrizio Fonte «La grande Erice - Una governance «comune» per l’agro-ericino». A seguito della manifestazione ha preso vita, in perfetta scia peraltro con le best practices (buone pratiche) europee, un progetto politico-amministrativo frutto della fattiva concertazione di idee e di programmi tra liberi cittadini dei Comuni dell’agro-ericino (Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo), che nel tentativo di ridare slancio alle rispettive comunità, e alla luce della comune matrice identitaria, intendono consorziare n. 36» 10 settembre 2012 alcuni servizi primari tra questi enti territoriali. «L’ipotesi - sostiene Fonte - della governance «comune» appare, per certi aspetti in una prospettiva ormai prossima, una strada già tracciata. Non a caso il recente decreto-legge sulla cosiddetta «spending review» ha imposto una rigida riduzione della spesa. Gli enti pubblici saranno chiamati, di fatto, ad effettuare un’ulteriore riduzione degli uffici e delle relative dotazioni organiche. Mentre - prosegue Fonte - dovranno, altresì, favorire, come del resto prospettato proprio dal progetto «La grande Erice», una unificazione delle strutture con funzioni logistiche (trasporto locale, cura del verde pubblico, etc..) e strumentali (gestione del personale e dei servizi comuni ad esempio lo Sportello Unico Attività Produttive, la Protezione Civile, l’Ufficio Legale, etc..). Paradossalmente, a fronte di questi tagli vengono devolute ai Comuni, in attuazione del decreto «Salva Italia», tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province. Creare dunque, in linea, peraltro, con il nostro statuto autonomista (articolo 15), un «libero consorzio» tra i comuni dell’agro-ericino appare - conclude Fonte - una soluzione certamente valida, per garantire nei prossimi anni delle concrete, quanto favorevoli, condizioni di sviluppo». Hanno partecipato alla presentazione da Sx Alberto Venza (Esperto in finanza locale), Fabrizio Fonte (autore del testo), Giuseppe Bica (Assessore Provincia Reg.le di Trapani), Giacomo Tranchida (Sindaco di Erice) e Giuseppe Peraino (Consigliere Provincia Reg.le di Trapani). ■ Comunicazione 8 sviluppo Pesca, Sicilia prima in Italia ad attivare i piani di gestione locale Permetteranno un utilizzo sostenibile delle risorse marine Si tratta di un importante strumento di governance locale di assoluta novità "L'amo" un progetto innovativo per una spesa consapevole nel panorama nazionale ed europeo, che favorirà la pesca artigianale D opo i decreti di adozione del Ministro per le Politiche agricole Mario Catania e del direttore generale della pesca e dell'acquacoltura Francesco Saverio Abate, sono ufficialmente operativi in Sicilia i dieci Piani di gestione locale (Pgl) della pesca, finalizzati a un utilizzo sostenibile delle risorse marine e ittiche nelle acque territoriali attraverso un sistema di cogestione. La Sicilia è la prima Regione italiana a realizzare un percorso innovativo nella pesca artigianale. I Piani rappresentano uno strumento di governance locale di assoluta novità nel panorama nazionale ed europeo, che consentirà ai pescatori di autoregolamentare la loro attività in modo più responsabile. L'importante risultato è stato frutto di una concertazione tra il governo regionale e tutti i soggetti coinvolti, come: gli Istituti di ricerca (Cnr, Irepa, Ispra), che hanno fornito il supporto tecnicoscientifico, le associazioni di categoria, che hanno esposto le necessità dei pescatori, e il Dipartimento regionale degli Interventi per la pesca, che ha coordinato i lavori e fornito gli strumenti attuativi nell'ambito della programmazione del Fondo europeo per la pesca (Fep). Grazie ai Piani i pescatori potranno anche beneficiare degli aiuti previsti dal Fep, infatti con la misura comunitaria 1.4, la 'piccola pesca' potrà ricevere premi per la riduzione volontaria dello sforzo di pesca e per l'utilizzo di attrezzi più selettivi, e con la 3.1 potranno essere finanziate alcune attività dei Consorzi di gestione per la pesca artigianale (CoGePa). ■ n. 36» 10 settembre 2012 L'Amo è un progetto che nasce dall'esigenza di promuovere una spesa consapevole dei prodotti alimentari al fine che la discriminante non sia solo il prezzo od un packaging più o meno accattivante ma soprattutto la consapevolezza, appunto, di quello che si sta acquistando per provenienza, contenuto, freschezza, valore nutrizionale e qualità sensoriale. Il progetto parte dalla promozione e valorizzazione dei prodotti ittici italiani poiché sicuramente sono tra gli alimenti meno conosciuti dai consumatori nonostante siano tra gli alimenti più consigliati dai medici per il loro intrinseco valore. L'Amo è un progetto di Eurofishmarket e al momento ha ottenuto il sostegno di Unipol Group, Iper, La grande i, Movimento Difesa del Cittadino, La Società italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e di importanti chef e operatori del settore ittico. Comunicazione 9 sviluppo Eccellenze, la Sicilia ottiene cinque nuovi presidi Slow food Il cibo siciliano protagonista del Salone del Gusto di Torino Si tratta del carciofo spinoso di Menfi, del cavolo rapa di Acireale, del fagiolo di Scicli, del pomodoro "siccagno" della valle del Belice, dell'alaccia salata di Lampedusa e della fragolina di Sciacca e Ribera L a Sicilia sarà protagonista del salone del gusto di Torino a fine ottobre con cinque nuovi presidi Slow food: il Carciofo spinoso di Menfi, in provincia di Agrigento; il Cavolo rapa “trunzu” di Acireale coltivato sui terreni lavici dell’Etna; il Fagiolo “cosaruciaru” di Scicli, in provincia di Ragusa; il pomodoro “Siccagno” dell’alta valle del Belice, nelle provincie di Palermo e Caltanissetta; l’Alaccia salata di Lampedusa e la Fragolina di Sciacca e Ribera. Ecco dunque le caratteristiche principali di queste cinque eccellenze del cibo siciliano: il Carciofo spinoso di Menfi è prodotto nel territorio del Comune agrigentino, su una superficie di circa 600 ettari. Cresce da novembre ad aprile ed è di piccole dimensioni. E’ ottimo per essere consumato crudo ed eccellente conservato sott’olio. Molte le virtù salutistiche e preventive. I produttori sono una decina e hanno già fondato un’associazione. Il Cavolo rapa di Acireale, conosciuto anche come “Trunzu di Aci” è una pianta biennale che matura nei mesi freddi. I primi cenni relativi a questa particolare varietà di cavoli risalgono a molti secoli fa. Conosciuto nell’area catanese il cavolo rapa è ottimo per la preparazione di vellutate da accompagnare con un buon vino rosso dell’Etna. Anche il Fagiolo “cosaruciaru” di Scicli ha la sua storia. Appartiene alla famiglia delle leguminose ed è una pianta erbacea annuale, eretta ma non rampicante. Questa tipologia di fagiolo veniva coltivato agli inizi del secolo scorso nel territon. 36» 10 settembre 2012 rio del Comune, lungo terreni adiacenti il torrente Modica-Scicli, nelle cosiddette “cannavate”. Il pomodoro “Siccagno” dell’alta valle del Belice è coltivato all’asciutto. Da ciò derivano particolari qualità e caratteristiche, come il gusto intenso e dolce. E’ un alimento a basso apporto calorico, ma ricco di antiossidanti. L’Alaccia salata di Lampedusa è una rarità. Le “sardinelle” appena pescate vengono private della testa e poste, una volta coperte di sale, in cestelli a spurgare. Quindi sono sciacquate e collocate in grandi recipienti, una volta di legno oggi di plastica. Chiusi i contenitori sono riaperti dopo sei mesi, i pesci ormai maturati dal sale sono lavati puliti e sfilettati e ricoperti d’olio. La fragolina di Sciacca e Ribera è una delizia della natura: di piccola pezzatura, con forma arrotondata dal profumo straordinario e dalle qualità organolettiche superiori. La storia vuole che derivino da piantine selvatiche portate in Sicilia dai reduci di ritorno della Prima Guerra mondiale che raccolsero nel sottobosco delle Alpi, in Friuli o in Trentino. Pochi gli ettari oggi, rispetto agli oltre 200 degli anni ‘60 e ’70 e appena una cinquantina di produttori. Coltivarla non è remunerativa, tutte le operazioni in pieno campo sono infatti fatte a mano. ■ Comunicazione 10 sviluppo Vivibilità e ricettività , nasce il "Progetto Turismo Palermo" Servirà a valorizzare le professioni turistiche della città L'Organo unisce tutto il comparto turistico allargato, unendo per la prima volta tutte le categorie, con l'obiettivo di creare una città a misura di viaggiatore P ensare ad una città capace di riabbracciare i turisti, accoglierli, coccolarli, garantire loro efficienza, sedurli al punto da prolungare il loro soggiorno, non vuol dire fare un torto al cittadino che Palermo la vive giorno per giorno o sminuire i suoi diritti ai servizi in città. Le priorità sono le stesse proprio perché se si lavora bene per i palermitani, pure il turista ne trarrà il suo vantaggio. La riforma del turismo trova la sua più evidente applicazione nella nascita del Progetto Turismo Palermo, organo che unisce tutto il comparto turistico allargato e quindi non solo alberghiero: per la prima volta tutti gli attori della città a misura di viaggiatore hanno discusso e promosso azioni immediate che possano recuperare quell’appeal che il capoluogo ha perso. A coordinare i processi di unione tra tutte le categorie Nicola Farruggio, presidente provinciale di Federalberghi Sicilia oltre che di Palermohotels, consorzio alberghiero che comprende diversi hotel a Palermo e provincia. Per evidenziare i punti critici di una città come Palermo il Progetto Turismo prevede di istituire un Osservatorio, al lavoro già da gennaio nel reperimento di dati di presenze turistiche e percentuali, delle esigenze, dei punti critici e delle richieste raccolte dai villeggianti venuti in vacanza a Palermo. Tra le note dolenti le poche le aree pedonali, le mete d’arte prive di guide, i pochi i collegamenti verso itinerari culturali, taxi con tariffe non chiare o variabili e una profonda carenza nella promozione n. 36» 10 settembre 2012 Veduta aerea del Golfo di Palermo di eventi culturali che possano coinvolgere anche chi meno conosce il fermento culturale cittadino. Da questa estrema varietà delle problematiche nasce la volontà da parte delle istituzioni di trovare all’interno delle categorie del turismo, un motivo di unione: da qui la nascita di un’authority del turismo che possa gestire le falle della città e capirne le necessità. Un organismo del genere non è mai esistito a Palermo, mentre con l’assessorato al Turismo difficilmente si è potuto interloquire su problematiche reali senza che le azioni dei vari settori rimanessero slegate tra loro. «L’obiettivo è la valorizzare delle professioni turistiche e per creare un’azione di internazionalizzazione con gli operatori del settore. -dice Nicola Farruggio, coordinatore del progetto - la prima consapevolezza che muove il progetto Turismo Palermo è che la città non debba più contare esclusivamente sull’aspetto culturale per essere promossa: Palermo deve essere presentata al mondo tenendo conto di sfaccettature più ampie dei soliti clichè". Le idee sono tante almeno quanto la voglia di mettere ordine. Si partirà dalla mobilità urbana come primo progetto condiviso che sarà sottoposto nei prossimi giorni all'Amministrazione per una migliore vivibilità della città. ■ Comunicazione 11 ambiente Reti di distribuzione gas,è compito del Comune verificare la consistenza Serve a definirne il valore in caso di richiesta di indennizzo Un'errata valutazione del valore del rimborso per il gestore uscente può determinare indebiti introiti dovuti al sovradimensionamento dell'impianto S petta al Comune la verifica della consistenza delle reti e la loro valutazione, nonché la definizione del loro valore in contraddittorio con il concessionario ai fini dell’eventuale indennizzo di quest’ultimo. Si è ormai completato il quadro normativo che prevede l’avvio delle procedure di gara per il servizio di distribuzione gas, per ambiti territoriali minimi, a seguito della pubblicazione di diversi Decreti Ministeriali nel corso del 2011/2012,. In forza della normativa del settore, spetta all’Amministrazione Comunale la verifica della consistenza delle reti e la loro valutazione, nonché la definizione del loro valore in contraddittorio con il concessionario ai fini dell’eventuale indennizzo di quest’ultimo. Su tale ultimo aspetto permangono però ancora alcuni dubbi ed incertezze da parte delle amministrazioni. In merito a ciò si fa presente che la definizione di tale van. 36» 10 settembre 2012 lore residuo da riconoscere all’attuale concessionario, non si esaurisce quale mera operazione di calcolo delle spettanze, ma profila conseguenze di assoluto rilievo rispetto alla definizione del Bando di gara e nel relativo contratto di servizio, in quanto determina alcune variabili tariffarie che incidono sugli introiti del futuro gestore e sull’utenza. Una errata valutazione del valore di rimborso per il gestore uscente può comportare possibili asimmetrie tra i Comuni concedenti, determinando anche le seguenti conseguenze: - Indebiti introiti da parte del Concessionario uscente, dovuti al valore sovradimensionato dell’impianto ed al conseguente incremento di valore patrimoniale dello stesso; – incremento molto rilevante nella tariffa dell’utente, in quanto ai sensi del D.Lgs. 93 del 2011 va riconosciuta in tariffa, al Gestore entrante, la differenza tra il rimborso al gestore uscente (VIR) e il valore del capitale netto di località (RAB) che attualmente determina la tariffa di distribuzione; - danno erariale, qualora la quota di proprietà del Comune non sia adeguatamente riconosciuta, in quanto la sua sottovalutazione può determinare una ridotta patrimonializzazione ed un minor canone (quale quota percentuale del VRD) che il Gestore dovrà versare annualmente al Comune, per l’intero periodo della concessione. Si suggerisce quindi alle amministrazioni locali di non approvare per mera presa d’atto le valutazioni fornite dal Concessionario - sia rispetto alla consistenza delle reti e del loro valore che dei parametri di valutazione utilizzati – senza effettuare il necessario confronto col gestore uscente. In merito a ciò occorre il supporto di un’analisi indipendente, i cui costi normativamente riconosciuti quali oneri di gara una tantum, saranno oggetto di una specifica delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. In caso poi siano pervenute ai Comuni offerte di assistenza tecnica, non sempre assistite da idonee referenze che ne attestino l’adeguata competenza, si suggerisce di valutare le stesse con particolare attenzione, verificando che non sussistano ragioni di conflitto d’interesse tra il professionista incaricato dall’Amministrazione ed i concessionari operanti sul territorio dell’ambito. (Fonte: Ancitel Energia & Ambiente).■ Comunicazione 12 ambiente "Humana People to People day" evento conclusivo il 27/9 a Milano Al centro dell'incontro la filiera della raccolta abiti usati H UMANA People to People DAY è un evento internazionale che coinvolge le 20 organizzazioni europee di cooperazione inte rnazionale appartenenti alla Federazione Internazionale HUMANA People to People. Arrivata alla sua terza edizione, l’iniziativa culminerà il 27 settembre, con la presenta zione al pubblico dell’attività di HUMANA People to People Italia per la cooperazione inte rnazionale con particolare approfondimento del legame esistente tra raccolta di abiti usati e realizzazione dei progetti umanita ri. Per condividere i risultati della propria attività, HUMANA durante l’evento del 27 settembre incontrerà Aziende, Comuni e Consorzi di tutta Italia nella nuova sede operativa di Pregnana Milanese alle porte di Milano: un nuovo impianto con una superficie di oltre 3.300 mq, di cui 900 de stinati allo smistamento degli abiti e i re stanti allo stoccaggio. La giornata prevede la presentazione e la dimostrazione dell’in tera filiera della raccolta degli abiti e del loro impiego per i progetti umanitari con inte rventi istituzionali, tecnici e di allegge rimento. Nell ’ambito dell’evento è previsto l’intervento tecnico dell’Avvocato Filippo Bernoc chi (Delegato ANCI Energia e Rifiuti) su “L'Osservatorio degli Enti locali sulla rac colta differenziata: un nuovo strumento a disposizione dei Comuni per monitorare i servizi di gestione dei rifiuti urbani” L’evento si concluderà con la consegna dell’HUMANA Eco-Solidarity Award ai Comuni, Consorzi e alle Aziende che sono risultati più virtuosi nel 2011 nella collabo razione con HUMANA per la raccolta degli abiti usati. ■ n. 36» 10 settembre 2012 Legambiente, torna il 28, 29 e 30 settembre "Puliamo il Mondo" Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento con la manifestazione “Puliamo il Mondo” il 28, 29 e 30 settembre. L'evento rappresenta un importante momento di scambio e dialogo tra gli amministratori locali e la comunità, un modo per coinvolgere i propri dipendenti o gli studenti di una scuola. Nella scorsa edizione oltre 700.000 volontari hanno affollato le piazze, i parchi e le spiagge di tutta Italia, per fare un gesto concreto e salvare dal degrado e dall’incuria migliaia di aree del nostro Bel Paese. Anche quest'anno, le scuole partecipanti avranno la possibilità di avere un “Buono” gratuito, per ricevere il materiale di adesione alle “Classi per l'Ambiente” - 2 buoni per il kit misto e 1 per il ridotto - , in modo da poter proseguire durante tutto l'anno scolastico, l'impegno di Puliamo il Mondo. Per aderire è necessario compilare la scheda di adesione ed inviarla entro il 15 giugno 2012 - www.puliamoilmondo.it. Comunicazione 13 rubriche dai comuni dalle gazzette I corsi di formazione vanno autorizzati Violenza di genere, avviso pubblico per la rete regionale Devono essere riconosciuti come propedeutici alla mansione svolta Il Piano triennale ha l'obiettivo di promuovere il rispetto fra i sessi Una dipendente a tempo indeterminato - Agente di Polizia - chiede di poter fruire di permessi straordinari retribuiti per la partecipazione ad un corso di formazione per Addestratori Cinofili. Si è verificato che il corso è tenuto da un centro autorizzato dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana ed è regolamentato da un Diciplinare approvato con DM 6352/2012. Il superamento dell’esame finale consente l’iscrizione al Registro Addestratori tenuto dall'ENCI e l’esercizio dell'attività professionale. Rimane il dubbio se la partecipazione al suddetto corso possa dare diritto ai permessi di cui all’art. 15 Ccnl del 14.09.2000. Può, a vostro parere, essere considerato fra i corsi destinati al rilascio di attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico? Dopo attenta analisi, non si ritiene che possa essere considerato fra i corsi, rivolti al rilascio di attestati professionali, riconosciuti dall’ordinamento pubblico, il corso che intende frequentare l’Agente dipendente di codesto ente. Viene detto nel quesito che ”il superamento dell’esame finale consente l’iscrizione al Registro Addestratori tenuto dall'ENCI, propedeutico all’ esercizio dell'attività professionale”, in effetti in questo ambito opera molto il volontariato unito alla passione per gli animali. Sulla scorta di attenta ricerca pare di poter affermare con certezza che gli stessi istruttori cinofili non hanno un percorso formativo chiaro, le associazioni impegnate in questo affermano che non e’ facile”orientarsi nel labirinto di corsi” e diplomi “più o meno riconosciuti”, in quanto nel nostro Paese “la professione dell’istruttore cinofilo non è protetta e non esiste un albo professionale unico”, cosi’ quella dell’addestratore: il corso che intende frequentare il dipendente da’ titolo a chi superi l’esame finale, di iscriversi al Registro Addestratori tenuto dall'ENCI, per esercitare la “professione”. L’unico titolo realmente riconosciuto a livello nazionale è il corso triennale in Allevamento e Educazione Cinofila della facoltà di Veterinaria di Pisa. Non si ritiene possibile in base alle norme legislative e contrattuali, concedere all’interessato le ore di permesso per studio richieste. (Fonte Ancitel) ■ Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 36» 10 settembre 2012 L'assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro lancia un avviso pubblico per l'adesione di enti pubblici e del terzo settore a una rete regionale il cui scopo sarà di garantire assistenza e protezione alle vittime di violenza. La "manifestazione d'interesse" dei soggetti che vogliono partecipare all'iniziativa sarà il primo passo per l'istituzione della "Rete di relazioni per prevenire e contrastare la violenza in genere", il cui piano triennale avrà l'obiettivo di realizzare progetti contro la violenza di genere verso le donne e la promozione, in particolare nelle scuole e nelle famiglie, dell'educazione al rispetto nella relazione tra i sessi; di offrire assistenza e protezione e di dare il via a un'azione di monitoraggio costante che coinvolga i soggetti istituzionali e del mondo associativo gia' operativi su questo fronte. Tra breve si insedierà il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, un organismo previsto dall'articolo 3 della legge 3/2012 a cui partecipano i rappresentanti delle diverse associazioni femminili impegnate nel settore. Le azioni, previste attraverso la Rete, si svilupperanno attraverso la creazione di strutture in grado di formare un sistema che metta in relazione gli operatori e le operatrici e che consenta anche di comunicare e condividere risorse, informazioni, prassi e strumenti per attuare le migliori forme di sostegno nei confronti delle donne, dei minori e diversamente abili. I soggetti che intendono aderire alla Rete dovranno impegnarsi a svolgere - utilizzando metodologie adeguate e gender oriented per l'accoglienza di donne migranti, donne appartenenti a minoranze etniche, rifugiate, ragazze e giovani donne, lesbiche/ gay/bisex/trans gender GLBT, disabili, con l'utilizzo di mediatori linguistici laddove necessario - almeno tre delle seguenti attivita': servizi di emergenza a carattere sociale o sanitario per le donne vittime di violenza intra ed extrafamiliare e sessuale, e per i loro figli; interventi di supporto alla sicurezza delle donne e di figli; ospitalita' per le donne a rischio; counselling sociale; counselling psicologico etc. Comunicazione 14 rubriche agenda dall’ e dall’ sperto I sapori della Sicilia "emigrano" a Bruxelles Bandi, obbligo di seduta pubblica per apertura plichi I prodotti locali esposti dal 7 al 16 settembre nel corso della fiera europea Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sentenza 31 luglio 2012, n. 31 I sapori, i profumi e i colori della Sicilia oltrepassano i confini dell’Isola per conquistare nuovi palati. Biscotti di mandorla, limoncello, pistacchi, frutta martorana, miele e olio sono alcuni dei prodotti siciliani che Casartigiani Palermo, con il patrocinio della Camera di Commercio, porterà alla fiera europea di Strasburgo in programma da venerdì 7 a domenica 16 settembre. Con questa nuova avventura prosegue il cammino di Casartigiani Palermo verso lo sviluppo di “Sicilia Export”, il progetto di internazionalizzazione dei prodotti siciliani lanciato dal segretario generale, Maurizio Pucceri, secondo il quale “l’esportazione è l’antidoto per rilanciare l’economia e superare la crisi che continua a portare tanti artigiani verso la chiusura dell’attività”. Non è la prima volta che Casartigiani Palermo vola all’estero: lo scorso mese di luglio, infatti, l’organizzazione ha partecipato come ospite d’onore all’edizione 2012 della fiera campionaria di Tours, sempre in Francia. La partecipazione alla fiera di Strasburgo servirà a costruire una finestra sulla Sicilia dalla quale potersi affacciare per ammirare le bellezze e assaporare le bontà che offre la nostra Isola. L’obiettivo è sicuramente quello di conquistare i visitatori e far crescere in loro il desiderio di avere i sapori, i profumi e i colori della Sicilia anche nella loro Terra. n. 36» 10 settembre 2012 L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato interviene, nella sentenza in commento, su due temi assai dibattuti: l'individuazione del dies a quo del termine di impugnazione dell'aggiudicazione definitiva da parte dei concorrenti non aggiudicatari e l'obbligo della seduta pubblica per l'apertura dei plichi contenenti le offerte e la verifica dei documenti anche nelle procedure negoziate e negli affidamenti in economia nella forma del cottimo fiduciario dei settori speciali. In merito alla prima questione i giudici di Palazzo Spada ritengono che anche per le gare d'appalto indette in epoca anteriore all'entrata in vigore del Codice del processo amministrativo (d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104), il termine per l'impugnazione dell'aggiudicazione definitiva da parte dei concorrenti non aggiudicatari inizi a decorrere dal momento in cui essi hanno ricevuto la comunicazione di cui all'art. 79, c. 1, lett. a), del d.lgs. n. 163 del 2006, e non dal momento, eventualmente successivo, in cui la stazione appaltante abbia concluso con esito positivo la verifica del possesso dei requisiti di gara in capo all'aggiudicatario, ai sensi dell'art. 11, c. 8, dello stesso decreto. Riguardo al secondo argomento ad avviso degli stessi giudici i principi di pubblicità e trasparenza che governano la disciplina comunitaria e nazionale in materia di appalti pubblici comportano che, qualora all'aggiudicazione debba procedersi col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'apertura delle buste contenenti le offerte e la verifica dei documenti in esse contenuti vadano effettuate in seduta pubblica anche laddove si tratti di procedure negoziate, con o senza previa predisposizione di bando di gara, e di affidamenti in economia nella forma del cottimo fiduciario, in relazione sia ai settori ordinari che ai settori speciali di rilevanza comunitaria. (FonteAncitel) Comunicazione 15 organi ancisicilia ASSOCIAZIONE DEI COMUNI SICILIANI Comitato Direttivo ■ PRESIDENTE ■ SEGRETARIO GENERALE GIACOMO SCALA MARIO EMANUELE ALVANO ■ UFFICIO DI PRESIDENZA ■ MEMBRI NELLO DI PASQUALE ................ sindaco di Ragusa GIUSEPPE SORBELLO .................... sindaco di Melilli GIUSEPPE SIVIGLIA .... sindaco di S.Giuseppe Jato SALVATORE LO BIUNDO............ sindaco di Partinico PAOLO AMENTA ....... sindaco di Canicattini Bagni BASILIO RIDOLFO ........................ sindaco di Ficarra SALVO ALOTTA............... ....... consigliere di Palermo FRANCESCO BONDÍ ................. sindaco di Trabia GIULIO TANTILLO ................... consigliere di Palermo GIACOMO TINERVIA .......... sindaco di Montelepre MARIO CICERO..................sindaco di Castelbuono MASSIMO LO SCHIAVO.............. sindaco di Salina ■ COORDINAMENTI PROVINCIALI CALOGERO PUMILIA ................................ Agrigento NUNZIO LI ROSI ........................................... Catania GAETANO PUNZI ............................................... Enna ANTONINO BARTOLOTTA ............................ Messina Comunicazione IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI VINCENZO DI GIROLAMO ........................ Palermo GIUSEPPE NICASTRO .................................... Ragusa MASSIMO CARRUBA .........................s......... Siracusa GIANNI POMPEO ......................................... Trapani REGISTRAZIONE N. 15/1999 PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO Direttore responsabile Andrea Piraino Edizioni SI.S.COM. s.r.l. Direzione, redazione, amministrazione Villa Niscemi, p.zza dei Quartieri 2 90146 Palermo tel. 091.7404856 fax 091.7404852 In redazione Enza Bruno Carla Muliello n. 36» 10 settembre 2012 siti web www.settimanalecomunicazione.it www.anci.sicilia.it www.siscomsicilia.it e-mail [email protected] [email protected] Consulenza editoriale Salvo Gemmellaro Progetto grafico Valeria Fici Tariffe pubblicità ■ Mezza pagina: 100,00 euro ■ Una pagina: 200,00 euro Abbonamenti Per accedere all’archivio on-line del settimanale effettuare un versamento pari a 50,00 euro sul CCP 20779914 intestato a: SI.S.COM. s.r.l., p.zza dei Quartieri, n. 2 90146 Palermo Comunicazione 16