ottobre 2015 • per amare da vicino

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ottobre 2015 • per amare da vicino
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OTTOBRE 2015 • PER AMARE DA VICINO
FOGLIO
INFORMATIVO DELLA
FONDAZIONE MISSIO • a cura di Floriana Moschitta
Carissimi/e Amici e Amiche del Sostegno a Distanza,
siamo all’inizio di un nuovo anno pastorale e l’ottobre missionario, con la Giornata
Missionaria Mondiale in particolare, ci rimette in cammino con nuovo slancio e nuovo vigore.
Come Gesù guardiamo all’immensità della messe e, anche se gli operai sono pochi,
diciamo con Lui: Io ci sono, Gesù, puoi contare su di me e sul poco che ho e che sono.
Noi ci siamo per “guardare” e “fare” la storia dalla parte dei piccoli; il nostro impegno, anche attraverso i nostri piccoli gesti, è continuare a fare quello che ha fatto Gesù quando, chiamato accanto a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “Chi
accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me”.
(cfr. Mt 18,1-5).
Questo è innanzitutto il significato dei progetti che sosteniamo: promuovere un
mondo nuovo a partire dai bambini.
Nel salutarvi vorrei ricordare che il 7 dicembre del 1965, cinquanta anni fa, a conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, veniva firmato il Decreto Ad Gentes
sull’attività missionaria della Chiesa con il quale i Padri Conciliari invitavano i fedeli
ad “un profondo rinnovamento interiore”, lo stesso al quale ci richiama costantemente, con la parola e l’esempio, il nostro amato papa Francesco.
Saluto tutti con affetto fraterno invocando su ciascuno l’intercessione della Vergine
Maria, Madre della Chiesa e modello di missionarietà.
Don Michele Autuoro
Direttore nazionale
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Giornata
Missionaria
Mondiale
Cari Amici
Siamo entrati nell’ottobre, il mese che maggiormente ci coinvolge nell’animazione missionaria. Anche quest’anno ci giungono le parole del Papa con il consueto Messaggio per la
Giornata Missionaria Mondiale che vogliamo riassumere riportando qualche stralcio tra
quelli che reputiamo tra i più incisivi. (NDR. IL GRASSETTO È NOSTRO)
“Cari fratelli e sorelle
la missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente.
(…) Nel comando di Gesù: ‘andate’ sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evangelizzatrice della Chiesa.
In essa tutti sono chiamati ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita (…)
(…) All’interno di questa complessa dinamica, ci poniamo l’interrogativo: “Chi sono i destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico?”. La risposta è chiara e la troviamo nel Vangelo stesso: i poveri, i piccoli e gli infermi, coloro che sono spesso disprezzati e dimenticati, coloro che
non hanno da ricambiarti (cfr. Lc 14,13-14).
L’evangelizzazione rivolta preferenzialmente ad essi è segno del Regno che Gesù è venuto a portare: «Esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. Non lasciamoli mai soli»
(Esort. ap. ). Ciò dev’essere chiaro specialmente alle persone che abbracciano la vita consacrata
missionaria: con il voto di povertà si sceglie di seguire Cristo in questa sua preferenza, non ideologicamente, ma come Lui identificandosi con i poveri, vivendo come loro nella precarietà dell’esistenza quotidiana e nella rinuncia all’esercizio di ogni potere per diventare fratelli e sorelle
degli ultimi, portando loro la testimonianza della gioia del Vangelo e l’espressione della carità di
Dio. (…)
Il Vangelo è sorgente di gioia, di liberazione e di salvezza per ogni uomo. La Chiesa è consapevole di questo dono, pertanto non si stanca di annunciare incessantemente a tutti
«quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto
con i nostri occhi» (1 Gv 1,1). (…) “
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Sappiamo quanto a papa Francesco stiano a cuore i poveri e anche lo nel messaggio per la
Quaresima di quest’anno ha voluto sottolineare l’importanza di essere “isole di Misericordia
nel mare dell’indifferenza”.
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e Giubileo
Straordinario
della Misericordia
L’anno che abbiamo davanti è un momento di forte spiritualità perché il Papa ha annunciato un Giubileo straordinario che inizierà l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo e Volto vivo
della misericordia del Padre. Ma che cos’è il giubileo? E’ perché questo è straordinario?
Partiamo dalle parole di Papa Francesco che spiega le motivazioni di questa iniziativa proprio nella
Bolla di indizione del Giubileo Misericordiae Vultus.
“Ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone
della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso
di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno
Santo della Misericordia. (…)
Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva
nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero. In questo Anno Santo, potremo
fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso
il mondo moderno crea in maniera drammatica. In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta(…) Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del
mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro
grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della
nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo
spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo”.
Perché è importante il Giubileo? La sua celebrazione ha origine nel giudaismo: consisteva nella commemorazione di un anno durante il quale si rimettevano in libertà gli schiavi, si restituivano le proprietà
a coloro che le avevano perdute, si condonavano i debiti, le terre dovevano rimanere incolte e ci si riposava. La Chiesa cattolica si è ispirata al giubileo ebraico, ripensandolo come occasione in cui tutti
sono invitati ad approfondire il rapporto personale con Dio e con il prossimo.
Il Giubileo ricorre ogni 25 anni; l’ultimo che abbiamo vissuto è stato quello del 2000 con Giovanni
Paolo II. La straordinarietà di quello indetto da papa Francesco, invece, sta proprio nella sua cadenza
temporale: sono passati solo 15 anni dall’ultimo.
Ma cosa accadrà durante Il Giubileo della Misericordia?
Come in qualunque giubileo ci sarà l’apertura della Porta Santa. La Porta rimanda al passaggio
che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia, guardando a Cristo che di sé
dice: «Io sono la porta». Oltre alle 4 Porte Sante delle Basiliche romane di San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore, saranno aperte le “Porte
della misericordia” in ogni diocesi del mondo: potranno essere nelle Cattedrali o in una chiesa
di speciale significato, ma anche nei santuari dove i pellegrini possono “trovare la via della conversione”.
I fedeli saranno chiamati al pellegrinaggio che è icona del cammino che ognuno compie nella
sua vita.
Inoltre, le letture per le domeniche del Tempo Ordinario saranno prese dal vangelo di Luca, chiamato «l’evangelista della misericordia».
Anche MISSIO in occasione di questo anno di “grazia” realizzerà iniziative per partecipare concretamente al Giubileo: maggiori informazioni saranno rese note nel prossimo numero del foglio informativo.
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AFRICA Burundi / Camerun / Mozambico / Tanzania
ASIA Filippine / Thailandia
AMERICA LATINA Bolivia / Colombia / Rep. Dominicana
progetti
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AFRICA
Rep. Dem del Congo / Etiopia
ASIA
India / Thailandia
“PROGETTO MORINGA IL DONO DI DIO PER I POPOLI POVERI”
Sono stati da poco approvati i nuovi progetti che saranno sostenuti dalla fondazione MISSIO.
È sempre bello comunicare ai missionari la notizia di questi aiuti “Provvidenza” per molti. Per
darvi un’idea di quanto sia forte questa riconoscenza, riportiamo la mail di risposta di Don Giuseppe Ghirelli di cui sosteniamo un Progetto in Etiopia: il “Progetto moringa il dono di
Dio per i popoli poveri”, progetto agricolo che mira ad incentivare la coltura della moringa
pianta dalle molteplici valenze alimentari e medicinali e al tempo stesso sviluppare l’educazione
dei bambini e le loro famiglie a questo lavoro.
“Grazie per la tua mail con la gradita informazione sull’approvazione del progetto Moringa
da me presentato a Missio. Come tu dici è una Provvidenza preziosa specialmente per il contesto nel quale il progetto viene portato avanti, infatti è un ambiente completamente islamico e
avvicinarsi alle persone, specialmente alle mamme tutte mussulmane, è un passo importante
che in seguito aprirà anche qualche cuore alla conoscenza e all’amicizia con Gesù.
Nell città di Dello Mana, dove si lavora sul progetto moringa, siamo alla frontiera della prima
evangelizzazione: qui il Vangelo non è mai arrivato, noi stiamo preparando il terreno, altri seminaranno, e certamente il Signore, come sa fare solo Lui, con i suoi tempi e i suoi modi, farà
crescere il seme buono dell’amore di Gesù.”
Un caro saluto
Nagatti
Via Aurelia, 796 – 00165 ROMA
Tel 06-66502645 FAX 06-66410314
[email protected]
Versamento postale:
ccp n. 63062327
intestato a Fondazione di Religione MISSIO
Via Aurelia, 796 – 00165 ROMA
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Bonifico bancario:
Banca Etica IBAN: IT 55 I 05018 03200 000000115511
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