Emissioni gassose

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Emissioni gassose
SOLVAY LAB
Emissioni gassose
Spinetta Marengo, 14 gennaio 2015
Le emissioni gassose: a cosa ci riferiamo?
Ogni attività umana (industriale,
artigiana e civile) ha tre tipi di impatto
ambientale:
• Effluenti liquidi
• Produzione di rifiuti
• Emissioni di gas in atmosfera
Emissioni convogliate: sono le emissioni puntuali
(i camini).
Nello stabilimento sono presenti 80 emissioni
convogliate, oggetto di controlli interni e da parte degli
Enti.
Emissioni fuggitive: derivano da tutte le fonti di possibile perdita come
accoppiamenti tra due tubazioni (raccordi flange), tenute di valvole o pompe.
Nello stabilimento sono presenti circa 40.000 punti di possibile emissione
fuggitiva, oggetto di verifica periodica per eliminazione di eventuali perdite.
2
Spinetta: cosa NON è un’emissione?
Vapore
acqueo
3
Le emissioni gassose sono autorizzate?
•
Nel passato lo stabilimento è sempre stato autorizzato sulla base
delle normative specifiche.
•
Nel 2006 l’Italia, con il Decreto Legislativo 152, ha recepito la
Direttiva Europea che prevede un’unica autorizzazione per tutti gli
aspetti ambientali:
• L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
•
Nel giugno 2010 lo stabilimento di Spinetta Marengo, a conclusione
dell’iter autorizzativo, ha ottenuto l’AIA che include tutte le emissioni
gassose.
In Europa le normative ambientali sono le molto cautelative
e rappresentano perciò un punto di riferimento a livello mondiale
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Cosa richiede
l’Autorizzazione Integrata Ambientale?
1. Rispetto dei limiti di legge
La normativa italiana fornisce dei limiti
di concentrazione e flusso di massa di
alcune sostanze e l’autorità locale può
imporre dei limiti più restrittivi
Piano di
monitoraggio
e controllo
2. Rispetto delle «Migliori
Tecniche Disponibili» (BAT)
Gruppi di lavoro della Comunità
Europea definiscono quali sono le
migliori tecnologie disponibili e che
minimizzano l’impatto ambientale
3. Valutazione del rischio
potenziale sulla salute della
popolazione
5
Piano di
miglioramento
Valutazione
impatto delle
emissioni
In cosa si è concretizzata l’Autorizzazione?
•
L’AIA si è tradotta
in un importante
piano di
miglioramento
richiesto
all’azienda,
consistente in 96
prescrizioni:
• 42 sulle
emissioni
gassose
• 19 sugli
scarichi idrici
• 15 sui rifiuti
• 20 generali
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Investimenti / Costi
Euro (migliaia)
Miglioramento camino T1 e recupero HF
2.500
Carboni attivi per camino P15
500
Abbattimento emissione serbatoi
cloroformio
400
Risultati - Rispetto alla situazione di partenza (pre-AIA)
del 2006 ad oggi
C2F4
-67%
Totale composti florurati
-8%
Attività di controllo
Modellazione emissioni e studio salute
100
Controllo emissioni fuggitive
100
Centralina di monitoraggio
100
In cosa consiste
il piano di monitoraggio e controllo?
Monitoraggio online dell’aria
Analizzatori dedicati
27
Punti di campionamento
540
Laboratorio analisi
dedicato
presidiato
24h/24h
Totale analisi annuali
1.400.000
•
•
•
•
•
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Monitoraggio online aria dei gas
organici florurati
Monitoraggi mediante
analizzatori specifici di HF, HCl:
circa 250 analizzatori con analisi
continua trasmessa nelle sale
controllo
Controlli sui camini, inclusi
controlli ARPA (~120 all’anno)
Monitoraggio delle emissioni
fuggitive: verifica periodica di tutti
i punti di possibile emissione ed
eventuale eliminazione delle
perdite
Centraline di monitoraggio
esterne
Dove sono le Centraline di monitoraggio a Spinetta?
Noi siamo qui
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Cosa emette lo stabilimento?
Emissioni delle principali sostanze
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Sostanza
Cos’è
Stima emissioni
orarie (incluso
fuggitive)
(Kg)
Autorizzato
orario
(escluso
fuggitive) (Kg)
TFEM
tetrafluoroetilene
Principale prodotto intermedio;
sospetto cancerogeno
0,57
2
HCl
acido cloridrico
Principale sottoprodotto =acido
muriatico; tossico e corrosivo
0,12
0,12
HF
acido fluoridrico
Principale materia prima; tossico
e corrosivo
0,25
0,4
NOx
ossido di azoto
Sottoprodotto di processi di
combustione; inquinamento
atmosferico
0,45
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È stata fatta una valutazione del rischio
potenziale sulla salute della popolazione?
Si, nel 2013-2014. Nell’ipotesi pessimistica di emissioni che raggiungono il massimo di
quanto autorizzato, qual è il rischio potenziale per la salute dei cittadini? E cosa si è
fatto per calcolarlo?
• Calcolo delle concentrazioni all’esterno con modello approvato da Provincia e ARPA
• Le concentrazioni nel punto di massima ricaduta sono quindi state confrontate con quelle
considerate come limite di esposizione per non avere effetti negativi sulla salute.
Risultato:
• Se concentrazione limite = 1
• Concentrazione sostanze nel punto di massima ricaduta pari a 0,243 della
concentrazione limite
Campagne di analisi aria su TFEM, HF, HCl:
• Risultato concentrazioni nettamente inferiori a quelle riscontrate con la simulazione
(inferiore a 1 gr per milione di m3)
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Qual è l’impatto delle emissioni di ossidi di azoto ?
Ossidi di azoto emessi dallo stabilimento
L’emissione totale di stabilimento (0,45 Kg/h) genera una concentrazione di
ricaduta pari a 0,12 µg/m3
Limite di legge Nox: 40 µg/m3
Facciamo un paragone:
Ossidi di azoto NOx emessi dal traffico
L’emissione totale di ossidi di azoto dello stabilimento in un’ora (450gr/h) è pari a
quella che emettono circa 50 auto nello stesso tempo in ambiente urbano a
Torino (50x0.33gr/kmx26Km/h=429gr/h)
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Conclusioni
•
Le emissioni atmosferiche dello stabilimento sono oggetto di un accurato controllo per
garantire la sicurezza della popolazione
•
Lo stabilimento è sempre stato autorizzato sulla base delle normative specifiche
•
Lo stabilimento ha ottenuto nel 2010 l’ Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
•
L’AIA ha comportato investimenti di 3milioni e 400 mila euro per l’adozione delle
migliori tecnologie disponibili che hanno ridotto dell’8% le emissioni dei fluorurati totali
e 300 mila euro in attività di controllo e monitoraggio
•
Effettuate 1.400.000 analisi all’anno per il monitoraggio della qualità dell’aria all’interno
dello stabilimento
•
Le emissioni dello stabilimento sono tutte nei limiti autorizzati o molto inferiori
•
La valutazione del rischio potenziale sulla salute sulla salute indica l’assoluto rispetto
del limite di sicurezza”
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