La Controproliferazione raccontata in un vecchio bar sulle

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La Controproliferazione raccontata in un vecchio bar sulle
La Controproliferazione raccontata in un vecchio
bar sulle alture genovesi
Tempus
Operatore Sicurezza
Semi
Esperto Sostanze Chimiche
rg
Normalmente, quando pensiamo agli eventi CBNRe (NBCR come
diciamo noi Militari), la nostra attenzione va a come catalogarli,
a come gestirli, dopo che sono avvenuti. In genere si parla di
“Gestione dell’Emergenza”, di bonifica dopo la prima messa in
sicurezza dei coinvolti…
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di
fe
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In realtà, esiste tutto un mondo che si occupa di quello che
succede prima che l’evento avvenga o che impedisce che ci siano i
presupposti affinché questo avvenga.
Per usare volutamente un “pasticcio di parole”, mi piace dire
che due discipline, fuse assieme, “generano la non generazione
degli eventi”, ovvero
w.
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la CONTROINGERENZA (definizione attuale del “vecchio e
misterioso” controspionaggio), che cerca di impedire la
fuoriuscita
della
tecnologia
e
della
tecnica
dalle
Aziende/Enti strategici nazionali;
la CONTROPROLIFERAZIONE DEI MATERIALI STRATEGICI (tra cui il
controllo sull’utilizzo ed esportazione dei materiali dualuse) che cerca di impedire di far fuoriuscire in modo
illecito dai luoghi di produzione i materiali utilizzabili
per la produzione/assemblaggio di armi di qualsivoglia
natura.
ww
-
Ora, qualcuno che a me piace chiamare l’uomo grigio della
porta accanto, ascolta, osserva, raccoglie indizi, intreccia ed
opera.
Questi uomini, la loro rete, il loro lavoro discreto e
quotidiano, la pazienza di aspettare, l’analisi dei dettagli, il
cercare di vedere quello che non appare. Questi sono i generatori
dell’antievento (un po’ come l’antimateria!).
E’ da questo mondo che
misconosciuto) di contenimento
nostra società.
parte
delle
il lavoro
potenziali
(tante volte
minacce alla
…ad esempio, così, un “grigio”, in questi giorni freddi,
davanti ad un paio di cioccolate calde, potrebbe fare il punto
sulla situazione con un amico.
Oggi si parla spesso di testate nucleari in fase di produzione
da parte di qualche Paese mediorientale; della necessità di
rallentare la loro procedura per l’arricchimento di uranio, di
come fermarla. Le famose centrifughe, il malware STUXNET…
E pensa, si arriva a produrre l’uranio usando rubinetti, sì,
rubinetti!
Un impianto di produzione di “carburante” nucleare è fatto di
tubi, pompe, cavi, e…valvole.
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Alcune di queste valvole, ad esempio, possono essere dei
semplicissimi rubinetti. Un grosso ordine d’acquisto di rubinetti
può però passare del tutto inosservato, presupponendo che si
tratti della fornitura per una grossa catena alberghiera, quando
invece può celare quanto necessario per la realizzazione di un
nuovo sito per produzione nucleare.
ww
E magari…..
w.
…così l’Aziendina italiana crede di aver fatto il business
dell’anno, un ordine per qualche migliaio di rubinetti e valvole
per una catena araba di alberghi che rinnova il sistema idrico. Il
Titolare, magari un borghese di mezza età delle Langhe, neppure sa
cosa è il dual-use, cosa si può fare con oggetti che più civili
non potrebbero essere; eppure sta vendendo valvole che andranno in
un sistema di arricchimento dell’uranio e neppure lo immagina.
…l’amico, con il quale va a caccia in riserva produce ottimi laser
per saldatura, richiestissimi a Valenza, capitale dell’oreficeria
italiana….
“Sai Luigi, anch’io sto per chiudere un business in quei
Paesi. Mohammed Al Abdullah, un magnate, me ne ha ordinato 50 di
saldatori laser e della tipologia più potente! Ha un sacco di
oreficerie in una Provincia a nord di Teheran. Se concludo andiamo
tre settimane a caccia in una riserva in Ungheria. Ti invito”.
Anche questi strumenti, se esportati, avrebbero potuto essere
usati per produrre “gioielli” di distruzioni di massa …se qualcuno
non fosse arrivato in tempo!!
E, lo stesso problema si presenta per tutto il mondo dei
composti chimici, qui è ancora più facile, troppo facile. Basti
pensare che i “gas nervini”, che non sono solo un’invenzione dei
film di James Bond, sono molto più comuni,
banalmente impiegabili di quanto non si pensi.
E alcuni
conosciute.
composti
sono
“nascosti”
in
trafugabili
sostanze
fin
e
troppo
Lo sapevi che nelle sostanze dual-use ricadono anche
tensioattivi ed i saponi, mentre i Sali, ad oggi, sono esclusi?
i
os
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I sali però sono facilmente riconvertibili nell’acido e nella
base che li ha originati e costituiscono un pericolo più reale che
potenziale. Basti a questo proposito citare la saxitossina che
sotto forma di sale trova libero commercio. La saxitossina è una
tossina, presente nei batteri di un’alga, che dopo circa 2 ore
dall'ingestione causa collasso cardiovascolare e insufficienza
respiratoria, agendo sui canali del sodio, blocca la trasmissione
degli impulsi nervosi. Compare inizialmente ipotermia e un
formicolio diffuso che comincia dalla bocca, dalle labbra e dalla
lingua, per poi diffondersi al volto, al collo e al cuoio
capelluto. In meno di un'ora il formicolio si estende a tutto il
corpo ed il tasso di mortalità arriva al 22%.
Tutto per dare un semplice cenno, un po’ romanzato, ma non
troppo, credetemi, di quello che è il pane quotidiano degli
operatori che si occupano della controproliferazione.
w.
L’anziana Signora dietro il bancone del bar comincia a chiudere le
prime luci, è tardi, solo due parole sul quadro istituzionale…
ww
La Convenzione di Parigi sulla proibizione delle armi chimiche
e sulla loro non proliferazione, ratificata dall’Italia con la
Legge n. 496 del 1995, prevede per molte imprese che producono,
utilizzano, importano o esportano prodotti chimici, una serie di
obblighi e adempimenti (dichiarazioni, ispezioni, etc.) che, se
non adeguatamente rispettati e assolti, possono comportare per
queste ultime serie sanzioni.
La
normativa
comunitaria,
recentemente
aggiornata,
sul
monitoraggio delle esportazioni di prodotti a duplice uso atti
anche ad essere utilizzati come materiali di armamento, ha assunto
nell’ultimo periodo una sempre maggiore importanza a causa del
sorgere nel mondo di diversi scenari di instabilità politicomilitare. Le imprese chimiche ne sono coinvolte per un numero
significativo di prodotti, che comprendono anche quelli già
contemplati dalla Convenzione di Parigi, e per i quali si
aggiungono ulteriori regole da rispettare.
I dati relativi alle sostanze Dual-Use prodotte devono essere
forniti, annualmente, al Ministero dello Sviluppo Economico da
parte di tutte le Aziende coinvolte.
Il Ministero Affari Esteri e il Ministero Attività Produttive
si fanno poi carico dell’individuazione dei prodotti che possono
essere esportati dalle Aziende italiane nei Paesi monitorati per
l’alto rischio di conflitti armati o terrorismo. In questi casi
infatti
moltissimi
articoli
che
generalmente
non
vengono
considerati potenzialmente Dual-Use, sono bloccati per il pericolo
di modifiche sostanziali che li renderebbero tali.
A completamento del quadro istituzionale, il nostro Sistema
per le Informazioni e la Sicurezza della Repubblica, dopo la
riforma (Legge 3 agosto 2007 n°124), prevede che le attività
proprie della controproliferazione dei materiali strategici siano
delegate all’AISE (Agenzia per le Informazioni e la Sicurezza
esterna), mentre le attività di controingerenza siano delegate
all’AISI (Agenzia per le Informazioni e la Sicurezza Interna).
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…e
quindi,
parallelamente
c’è
chi
si
occupa
di
controingerenza, ma di questo ne parlerà il nostro “grigio”, se
vorrà raccontare qualche sua avventura, la prossima volta, davanti
ad una birretta fresca, in un bar della Riviera!