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PERIODICO INDIPENDENTE
SPILINGA DRAPIA JOPPOLO RICADI PARGHELIA
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Anno 5 - n. 1 - gennaio/febbraio 2017 - Aut. del Trib. di Vibo Valentia n. 1/13 del 14/01/2013
Direttore responsabile: Francesco Apriceno - Vicedirettore: Carmelina Pontoriero
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PERIODICO
INDIPENDENTE
del Comune,
sia nella
rubrica del “Digital
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champion” ricadese
Simone Tocco. BiPERIODICO INDIPENDENTE
sogna però porsi degli interrogativi imI NFORMA
portanti per avviare una riflessione sulla
PERIODICO INDIPENDENTE
pag. 2 - gennaio/febbraio 2017
editoriale
RICADI 2017:
CAMBIO DI
NOME E
INVERSIONE DI
TENDENZA?
PERIODICO INDIPENDENTE
necessità di cambiare, oltre al nome del
Comune, alcuni aspetti fondamentali che
determinano l’immagine del territorio.
A questo atto riusciremo ad affiancare
un’inversione di tendenza sostanziale
dal punto di vista del senso civico, della
di Francesco Apriceno gestione del territorio, dei servizi al cittadino, della salvaguardia dell’ambiente
e quant’altro.
Ricadi probabilmente cambierà nome
aggiungendo alla sua attuale denominazione il glorioso toponimo Capo Vaticano
con una storica decisione che il 26 marzo
potrebbe formalizzare un dato identitario incontestabile.
Come rimarcato negli articoli pubblicati in queste pagine, la volontà popolare
dovrebbe prediligere tale opzione anche
per questioni di convenienza e spendibilità del brand nell’ambito del turismo nazionale e internazionale.
Non dovrebbero quindi esserci intopRiusciremo ad avere acqua pulita e sipi in questo processo di cambiamento, cura nelle case, a non sporcare le spiagge
semplice dal punto di vista procedurale, o depositare rifiuti in aree pubbliche non
ma importante per quanto riguarda le adibite a discarica, a migliorare la situaricadute positive, evidenziate sia nell’in- zione dei trasporti, ad avere una sanità
tervista al consigliere regionale Michele efficiente che non sia privata di mezzi e
Mirabello, promotore della legge regio- risorse importanti, a mettere in sicurezza
nale per la modifica della denominazione le strade e a non rischiare costantemente
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incidenti di ogni genere (scoppio di pneumatici, danneggiamento di ammortizzatori, uscite fuoristrada a causa di curve
pericolose mal progettate e/o mal segnalate e asfalto bagnato non drenante)?.
In poche parole dobbiamo meritarci
il toponimo Capo Vaticano attraverso
fatti concreti che portino in alto questo
Comune dal punto di vista della vivibilità
in modo che diventi un’isola felice, valorizzando quel “paradiso terrestre” universalmente riconosciuto, come evidenziato da Carmelina Pontoriero nella sua
introduzione allo “speciale referendum”.
Riusciremo ad essere tutti cittadini
e imprenditori responsabili e pagare le
tasse in modo da far recuperare al Comune utilissime risorse per la gestione
del territorio e diminuire le aliquote, a
vantaggio di tutti?
Nell’intervista all’assessore Di Costa
viene evidenziata proprio questa situazione paradossale che vede ben il 65%
delle strutture turistiche non in regola
con il pagamento dei tributi. Il cambio
di denominazione è quindi riconosciuto
come un passo importante verso la valorizzazione del territorio, ma deve essere
concepito come il primo passo a cui ne
devono seguire altri piccoli e poi altri più
grandi per proiettare Ricadi-Capo Vaticano nell’olimpo delle destinazioni turistiche e delle “isole felici” del Bel Paese.
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lavoro all’interno
della
Guardia di FinanI NFORMA
za, avevo rifiutato.
Ma la cosa pubblica mi
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ha sempre incuriosito. Volevo veramente
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conoscere il comune di Ricadi, il suo funPERIODICO INDIPENDENTE
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Per fare questo salto di qualità è necessaria una buona dose di coraggio e determinazione. Bisogna mettere da parte
qualsiasi possibile tendenza al “pressappochismo” e non accontentarsi più della
situazione attuale, ma pretendere di migliorare gli aspetti fondamentali che rendono un paese realmente civile. Solo così
Ricadi-Capo Vaticano potrà meritare il
suo nuovo nome!
politica
INCONTRIAMO
L’ASSESSORE
DICOSTA
di Carmelina Pontoriero
Abbiamo incontrato l’assessore ai tributi, allo sport e agli affari generali del comune di Ricadi. Con lui abbiamo discusso
delle sue deleghe in una lunga intervista.
Perché mettersi in gioco? Cosa l’ha
spinta ad impegnarsi nella gestione
della cosa pubblica?
Ricordo che molti anni fa ero stato contattato da compaesani, che da sempre
si occupavano di politica, per prendere
parte ad una lista ed entrare quindi nella gestione della cosa pubblica. Allora,
essendo totalmente assorbito nel mio
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zionamento e, avendo fiducia nel sindaco,
ho deciso di mettermi in gioco.
Di cosa si occupa un assessore ai tributi, allo sport e agli affari generali?
L’assessore ai tributi si occupa delle varie tasse (IMU, TARI, Tassa di soggiorno,
pubblicità ecc). Per quanto riguarda lo
sport, in qualità di assessore, l’obiettivo è
la promozione e lo sviluppo dello sport in
ambito sociale attraverso manifestazioni
che coinvolgano associazioni sportive e
territorio. Io amo definirmi un uomo di
sport, fino a poco tempo fa per tre anni
sono stato Presidente del Capo Vaticano,
che attualmente vanta un bel settore giovanile con tecnici preparati ed una Prima
Squadra ai vertici del campionato di 3^
categoria. Per incompatibilità ho lasciato la presidenza, ma seguo ogni giorno la
squadra. Credo fermamente nello sport
come valore formativo, aggregativo e
quindi sociale. Infine, per quanto riguarda la delega agli affari generali mi occupo,
principalmente, del personale del comune e delle problematiche interne allo
stesso.
Il Comune di Ricadi ha dovuto affrontare per anni la questione dei tributi
evasi che ha generato un grave danno
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finanziario all’ente. Qual è la situazione che avete trovato? E, soprattutto,
cosa prevede il piano di intervento per
affrontare questa problematica essenziale per la vita di un comune?
E’ vero che il comune di Ricadi ha queste problematiche. Non abbiamo trovato
una situazione totalmente disastrata. La
gestione del nuovo sistema informatico,
ha consentito di avere un’analisi dettagliata dei crediti tributari per categoria, ed in particolare ci ha consentito di
constatare che il credito delle strutture
turistiche, alberghiere, commerciali e
comunque non domestiche, ammontava
a quasi 4.000.000,00 di euro per il periodo 2008/2013. A seguito di riunioni
con gli imprenditori turistici, avvenute
anche alla presenza della Commissione
e del Prefetto, finalizzate a sensibilizzare gli imprenditori sulle conseguenze del
mancato pagamento sia sotto l’aspetto
dell’impossibilità di erogare i servizi da
parte del comune, che sotto l’aspetto
delle ulteriori spese legali cui gli stessi andavano incontro, si è dato corso al
procedimento di riscossione coattiva.
Alla data odierna si riscontrano numerose rateizzazioni e richieste in tal senso
per un totale di Euro 1.911.280,00, ma
anche molte mancate risposte. Per tutte
le attività commerciali che non hanno risposto all’invito per regolarizzare la loro
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gestione e PERIODICO
la base INDIPENDENTE
imponibile. Abbiamo
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già pianificato
nei prossimi giorni un inPERIODICO INDIPENDENTE
contro con gli operatori turistici, partiI NFORMA
colarmente morosi, al fine di concordare
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posizione, sono state intraprese le procedure che la norma mette a disposizione
dell’ufficio: l’invio di ingiunzioni e pignoramenti presso terzi. Per i dati di dettaglio occorre attendere la fine dell’esercizio per poter controllare anche le attività
di iscrizione ipotecaria e gli atti di accertamento che si stanno predisponendo in
modo cumulativo, con riferimento ai vari
anni d’imposta ed alle specifiche imposte.
Le strutture in regola sono circa il 35%, le
strutture in ritardo con i pagamenti 40%,
le strutture con assenza quasi totale di
pagamenti circa il 25%. Per la riscossione
spontanea di Tari siamo assestati al 75%,
per il canone Idrico 64%. A questo bisogna aggiungere le attività di accertamento che vengono regolarmente gestite
dall’ufficio preposto. Per quanto riguarda
la gestione che direttamente interessa
questa Amministrazione, avendo avuto
la possibilità di incidere inizialmente con
il bilancio di previsione appena approvato in giunta, possiamo affermare che
le tariffe relative al servizio idrico sono
state diminuite per quanto consentito
dalla normativa che comunque impone
una copertura dei costi. E però intenzione di questa Amministrazione continuare nell’attività di controllo di eventuali
allacci abusivi o di perdite da parte della
condotta, al fine di diminuire i costi di
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le modalità per favorire il rientro di tutti i
tributi. Inoltre, per recuperare l’evasione
e il sommerso effettueremo dei controlli
sia utilizzando la polizia locale sia le forze
dell’ordine, nello specifico la capitaneria
di porto e la guardia di finanza.
E’ recente la pubblicazione della delibera relativa alle tariffe idriche (energia elettrica e Sorical). Ci può dare delle delucidazioni?
Nel 2014 tutte le tariffe sono state
quasi raddoppiate dai commissari. Con
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il piano di rientro abbiamo cominciato a
ridurle per quanto consentito dalla normativa che impone la copertura dei costi,
come già specificato nella precedente
domanda. L’obiettivo però è quello di arrivare a una riduzione importante, anno
dopo anno. Sicuramente se tutti i cittadini pagassero regolarmente le tasse la
riduzione verrebbe quasi automaticamente. L’amministrazione ha ereditato
un debito importante con l’Enel dovuto
all’eccessivo consumo di energia elettrica
(per l’impiego delle numerose pompe di
sollevamento per la gestione della depurazione). Per questo eccessivo consumo
siamo entrati nel sistema di salvaguardia
pagando l’energia elettrica con l’aumento
di quasi il 40%. Al momento è stato avviato un piano per uscire dalla salvaguardia
e rientrare sul mercato libero. La Sorical
è l’azienda che fornisce l’acqua a numerosi comuni tra cui quello di Ricadi e che
al momento è sotto osservazione per le
vicissitudini conosciute (acqua sporca,
manganese ecc). Questa Amministrazione è sempre stata attenta alle problematiche dell’acqua tant’è vero che ha
partecipato a tutte le iniziative e dibattiti
avvenuti dall’inizio dell’insediamento e
interessato più volte gli organi competenti con l’invio di richieste di ulteriori
analisi all’ARPACAL e ASL, comunicando
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PERIODICO
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sempre ogni variazione alla cittadinanza che possibilità
di investimento
tramite le ordinanze.
Sullo sportIciNFORMA
sono tanti progetti. SicuPERIODICO INDIPENDENTE
Qual è la condizione delle strutture ramente ripristinare i campi sportivi abI NFORMA
sportive nel nostro comune? Quante bandonati a Santa Domenica, il progetto
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sono?
Tra i compiti istituzionali dell’assessorato allo sport c’è la gestione amministrativa degli impianti sportivi comunali e dei
campi di calcio. Questa può avvenire in
forma diretta o con gestione di terzi. Nel
nostro comune ci sono:
•
campo di calcio/stadio S. Giovanni Bosco;
•
Palazzetto dello sport;
•
campi sportivi da tempo abbandonati (siti a Santa Domenica)
Palazzetto dello sport. Da anni ospita
il torneo nazionale di tennistavolo organizzato dalla società Atlantide. Qual
è la funzione del Palazzetto e quale
sport si pratica?
Per quanto riguarda il Palazzetto dello sport, ci sono dei problemi strutturali.
Infatti c’è l’agibilità fino a un massimo di
99 persone, stiamo lavorando affinché
nell’arco di quest’anno si ampli l’agibilità. E’ una struttura imponente, però da
sempre abbandonata. L’unica iniziativa
che da anni ha sede nel palazzetto è il torneo nazionale di tennistavolo, che anche
quest’anno verrà riproposto con il patrocinio del comune.
Quali sono i progetti sullo sport? E
è stato già realizzato, ma essendo oneroso il lavoro per il recupero per quest’anno
non riusciremo a riattivarli. Anche per il
campo sportivo di San Nicolò ci sono dei
lavori da fare, piccole smussature per
renderlo ancora più agibile e funzionale.
Un’altra idea che sta prendendo forma è
di rendere agibile lo stadio con erbetta
e innaffiatoi per accogliere le squadre di
calcio, che hanno fatto già richiesta, nel
nostro comune e quindi stringere delle
relazioni con queste associazioni.
Per quanto riguarda la delega agli affari generali, di cosa si occupa concretamente e quali sono le difficoltà legate a questo compito?
Come ho già detto precedentemente,
la delega agli affari generali si esaurisce
nella gestione del personale del comune
e delle problematiche interne a esso. Io
credo nelle capacità e potenzialità di tutti
i funzionari, sono bravi nel proprio lavoro
ma non sempre esprimono la loro potenzialità. La difficoltà maggiore, in alcuni, è
la mancanza di motivazione e passione.
La macchina burocratica comunale funziona anche, e soprattutto, grazie alla
consulenza dei dipendenti. Aggiungo che
molti di loro si limitano a fare il proprio
pag. 5 - gennaio/febbraio 2017
compitino senza avere quell’interesse
morboso di approfondimento e di raggiungimento della perfezione.
Sono sicuro però, che nell’arco di questi cinque anni, riusciremo a dare lustro
al nostro comune grazie alla sinergia con
i cittadini e il territorio. Dobbiamo cominciare a credere che nel nostro comune si
può fare tutto, dobbiamo cominciare a
credere nelle nostre potenzialità di comunità.
Curiosità
Domenico Dicosta, da tutti conosciuto
come “Mimmo”, si è arruolato nella Guardia di Finanza giovanissimo.
36 anni di servizio, dall’ 11 novembre
1976 fino al 30 giugno 2011, con il grado
di Brigadiere Capo e la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria e Tributaria. Ha
ricoperto vari incarichi istituzionali:
•
servizio di riscontro presso le
dogane e, successivamente, sul controllo
delle armi;
•
operatore telescriventista presso le sale operative;
•
impiegato nei servizi operativi
in materia tributaria (verifiche fiscale di
ogni settore nonché alla trasmissione telematica di ogni comunicazione alle varie
Agenzie – Dogane, Entrate, Territorio
ect.)
Ha ricevuto un premio dalla Superiore
Gerarchia con un “ELOGIO” per l’attività
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torno ai 20 PERIODICO
anni sono
molteplici ed ambiI NFORMA
ziose. In questo
numero vi raccontiamo
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la storia di una giovane ragazza che ha
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scelto di partire senza un obiettivo speciPERIODICO INDIPENDENTE
pag. 6 - gennaio/febbraio 2017
svolta negli anni 2004 e 2005.
La sua passione è lo sport, il calcio prima di tutto. Ama stare tra la gente e tenersi sempre aggiornato e informato sul
mondo. Nel tempo libero dagli impegni
comunali coltiva un piccolo orto, come
senso di appartenenza, ritorno alle origini e per assaporare diversamente la
libertà.
emigrazione
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fico e che negli anni ha realizzato una serie di “sogni nel cassetto” anche vivendo
in una terra sconosciuta quale l’Australia.
È la storia di Ilaria Di Capua, nata a Tropea il 18 maggio 1993 e vissuta a Ricadi,
nella piccola frazione di Brivadi, per i suoi
primi 18 anni di vita.
DA RICADI A
MELBOURNE
di Maurizio Pantano
In questa rubrica abbiamo sempre
cercato di approfondire quali siano le
ragioni che spingono i ricadesi ad andare
via da questa terra, seppur meravigliosa
ed accattivante da migliaia di punti di vista. Come abbiamo già detto in passato,
ognuno ha una storia diversa da raccontare, chi parte per necessità, chi per fare
una semplice esperienza e chi perché
sostiene che altrove ci siano presupposti
di carriera che a Ricadi stentano ad esistere.
Ilaria, parlaci un po’ di te e del tuo
Tuttavia, le emigrazioni sono sempre
più frequenti tra le giovani generazioni, a passato a Ricadi.
Ho vissuto la mia infanzia a Brivadi,
prescindere dal fatto che le esigenze at-
[email protected]
ho frequentato le scuole dell’obbligo nel
territorio ricadese e, terminata la Scuola
Media, ho frequentato il Liceo Scientifico di Tropea per soli sei mesi, cambiando
indirizzo in seguito e sostenendo dunque gli studi presso l’Istituto Professionale Turistico, sempre a Tropea, dove
ho portato a termine il mio percorso didattico. Già da bambina avevo il sogno
di viaggiare, di scoprire il mondo, nuove terre e nuove culture. Sono sempre
stata innamorata dell’Italia, in particolar
modo perché c’è un forte legame con la
mia famiglia, ma come tutti sanno non vi
sono grandi opportunità lavorative o, in
generale, importanti offerte per il futuro della mia generazione e di quelle che
verranno.
La scelta di emigrare in Australia è
stata casuale oppure c’è stato qualche
motivo che ti ha spinto particolarmente? Quali sono le emozioni che hai provato andando via?
Ad essere sinceri, l’Australia non era
tra le mie mete preferite, ma il destino ti porta sempre su strade che mai ti
aspetteresti di trovare. Una sera ho conosciuto Domenico, il quale era appena
tornato da un’esperienza in Australia, e
mi raccontò la sua storia completamente affascinato da quella grande isola così
lontana. Così, finita la scuola a Tropea, la
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pag. 7 - gennaio/febbraio 2017
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Abito a Melbourne da oltre 4 anni, e
lavoro in un salone da parrucchiera. Arrivai qui senza un’adeguata conoscenza
della lingua inglese né del mestiere. Ho
iniziato la mia esperienza lavorativa dalle
basi vere e proprie, cioè pulendo il salone
e facendo da assistente a chi svolgeva il
lavoro già da tempo; pian piano, con tanta dedizione ed impegno, ho imparato
anch’io il mestiere. Certo non era il mio
sogno fare la parrucchiera, anzi non mi
piaceva affatto, ma la vita, si sa, è fatta
anche di sacrifici e ci si adatta a qualsiasi
cosa nel momento del bisogno. Rispetto
all’Italia gli stipendi sono relativamente alti, ma tutto è equiparato al tenore
di vita australiano, abbastanza elevato.
Una delle caratteristiche più importanti
Stocco di Mammola
quale non mi offriva grandi ambizioni, ho
deciso di partire con lui all’età di 18 anni
senza un grande “background” alle spalle, ma con tanta voglia di imparare. Era il
16 ottobre 2012. Di quel giorno ricordo
ogni singola sensazione, ma soprattutto i
volti di mamma e papà che cercavano di
fondersi con le mie emozioni, tra adrenalina, tristezza, paura, forza, coraggio.
Lasciare le radici, la famiglia, i profumi
della terra, i panorami ma soprattutto il
mare, il mio mare, non è stata una cosa
semplice. Ed osservare dall’oblò dell’aereo l’Italia rimpicciolirsi pian piano, fino
a scomparire, mi fece mancare per qualche secondo il fiato.
Dove vivi attualmente? Cosa fai nella vita?
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tra il datore di lavoro e i dipendenti è che
chiunque riceve lo stipendio con cadenza
settimanale, garantendo così a tutti una
disponibilità economica costante. Inoltre vi sono importanti riconoscimenti sul
lavoro, ad esempio la possibilità di avere
4 settimane di ferie all’anno più 10 giorni
circa di “malattia” assicurati per legge.
La distanza con l’Italia è notevole.
Quali sono le cose che più ti mancano?
Di cosa invece puoi fare a meno?
La lontananza è rilevante, sono circa 23
ore di viaggio, quasi un giorno; all’inizio
pensavo che se avessi avuto bisogno di
aiuto non avrei avuto mia mamma dietro
l’angolo! Mancano molto le mie tradizioni, in particolare il pranzo della domenica
a casa con la mia famiglia, un momento
che solo un calabrese sa apprezzare a
pieno, dove abbondano le prelibatezze
culinarie e quell’atmosfera di festa che ti
coinvolge totalmente. Se c’è una cosa che
non mi manca per niente, invece, quella è
il mio paese, o meglio il contesto sociale
dove vivevo, per via di una mentalità che
si allontana dalla mia e per i modi di fare
della gente. Qui è tutto diverso, i cittadini
australiani pagano le tasse e sanno come
vengono spesi i propri soldi, ad esempio
per la manutenzione di ospedali, parchi,
strade etc. Tutto ciò è ammirevole e invidiabile. Inoltre, una cosa fondamentale
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pag. 8 - gennaio/febbraio 2017
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è che non ci sono pregiudizi legati alle
origini delle persone, alla propria nazionalità o religione e soprattutto al titolo
di studio; ogni persona è uguale alle altre ed ognuno ha veramente pari diritti
e pari doveri!
Per vivere bene in Australia, secondo te, quale potrebbe essere uno degli
stimoli principali? Cosa consiglieresti
a qualche nostro conterraneo qualora volesse venire in Australia ad intraprendere una nuova esperienza?
E cosa invece non ti entusiasma per
niente?
Tutto dipende dallo stile di vita e dalle
ambizioni individuali. Tempo fa ho letto
un motto che mi ha colpito subito: “Welcome to Australia. You will be required
to get a job and work if you want money.
A good lifestyle is not free” (che tradotto vuol dire “Benvenuti in Australia. Ti
sarà richiesto avere un lavoro e lavorare se vuoi avere soldi. La bella vita non
è gratis.”). Consiglierei a tutti di arrivare
in Australia con le maggiori informazioni possibili già acquisite, ad esempio
la questione relativa al Visto, e con una
preparazione minima di lingua inglese.
Sarebbe opportuno mandare il proprio Curriculum Vitae già dall’Italia, dal
momento che il tempo è prezioso. A tal
proposito vi sono una serie di portali in
internet che orientano le persone verso
questa esperienza, tra cui “Gumtree” o
“Seek”, oppure, se si vogliono trovare o
chiedere informazioni riguardo lo Stu-
dent Visa, è possibile affidarsi ad “Australian Study Solutions”. Per di più, c’è anche
un ottimo gruppo su Facebook, “Italiani
a Melbourne”, che accoglie i nuovi membri con consigli utili e con le esperienze
di persone che hanno vissuto o vivono
qui in Australia, offrendo così un ottimo
approccio per intraprendere nuove amicizie. Infine, la cosa che non mi entusiasma per nulla è il Natale: manca la nostra
magica atmosfera, anche perché qui è
estate.
Che rapporti hai attualmente con
l’Italia? Tornerai in Italia o comunque
ti piacerebbe ritornare per stabilirti
qua? Hai già deciso qualcosa per il futuro?
Sono tornata 2 volte in Italia. La pri-
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per la fiducia
che ripongono
ogni giorno
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in me e per la
forza che mi trasmettono
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ogni volta che ci sentiamo telefonicaI NFORMA
mente o tramite video. “Mamma GrazielPERIODICO INDIPENDENTE
c www.facebook.com/ricadinforma
ma volta, ad agosto 2013, avevo informato solo i miei genitori del mio arrivo,
per tutti gli altri è stata una sorpresa; la
seconda volta, ad aprile 2015, sono venuta per il matrimonio di mia sorella. In
entrambi i casi, mi sono trattenuta per
circa un mese. Il futuro è ignoto, al momento so che vivo bene in questa terra
e in questi 4 anni ho conosciuto persone
che mi hanno aiutato nelle mie difficoltà
e che oggi rappresentano per me una
seconda famiglia. Non credo di poter riuscire a ritornare definitivamente in Italia
dopo aver vissuto qui, ma chi lo sa? Tutto
è possibile!
Di recente sono venuti i tuoi genitori a trovarti. Cosa ne pensano loro di
questa tua esperienza? Come la vivono da lontano?
Sono venuti tra ottobre e novembre
scorso, hanno trascorso un mese qui e
sono rimasti davvero entusiasti della
bellezza e della diversità che questa terra offre. È stato molto strano il fatto che
fossi io a condurli (e non loro) nei luoghi
da visitare. I miei genitori mi sostengono e mi sosterranno sempre, sono veramente fortunata ad avere un appoggio
del genere, nonostante si trovino molto
lontani, e ne vado fiera. Approfitto di
questa opportunità che Ricadinforma mi
ha dato per ringraziarli pubblicamente
pag. 9 - gennaio/febbraio 2017
PERIODICO INDIPENDENTE
la e Papà Franco: siete meravigliosi. Vi
voglio bene”.
Infine, c’è qualcosa dell’Australia che
potrebbe veramente giovare alla gente di Ricadi?
Inviterei i Ricadesi a viaggiare, a fare
esperienze positive o negative che siano;
i viaggi insegnano sempre qualcosa da
mettere in un bagaglio di vita, attraverso
l’osservazione e l’ammirazione delle altre
culture, delle altre località e delle regole
degli altri Paesi. L’Australia mi ha insegnato ad essere sempre più ambiziosa,
a fare cose migliori per me e per gli altri,
a non provare invidia, a non ingannare il
prossimo, ma in particolar modo a non
essere razzista.
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RICADI O CAPO
VATICANO, LA
PERCEZIONE
DEL WEB
di Simone Tocco
Il Comune di Ricadi è un territorio che
fonda la base della sua economia nel
settore turistico. La località trainante è
da sempre stata quella di Capo Vaticano, divenuta icona di riconoscimento di
tutta la costa ricadese e ambita location
vacanziera della Calabria.
L’identificazione di un territorio tramite il nome di una località anziché dal
nome del suo Comune crea spesso ambiguità comunicative che si ripercuotono
sulla strategia di comunicazione aziendale delle strutture turistiche e sulla
corretta percezione da parte dei poten-
d o v e a b i t a l ’e s t a t e
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ziali visitatori. Molti sono stati gli storici
esempi che hanno condotto al cambio
del nome di un comune o al semplice affiancamento dell’appellativo attuale con
quello notoriamente conosciuto.
Roseto, comune ubicato nell’alto ionio
cosentino, divenne “Roseto Capo Spulico” negli anni settanta per favorire lo
sviluppo turistico che in quegli anni quel
territorio vedeva emergere, aggiungendo il nome della località turistica più ambita. Allo stesso modo, anche il Comune
di Ricadi ha avvertito la necessità di effettuare questo cambio di denominazione. Le motivazioni sono presto dette.
E’ ormai noto che il turismo trae il suo
maggiore beneficio comunicativo dal
web. Proprio in quest’ultimo, il termine
“Ricadi” viene ricercato sul motore di
ricerca Google 2900 volte in media al
mese. Il termine “Capo Vaticano” viene
invece ricercato ben 27100 volte in media al mese (dati forniti da Google Inc.).
In termini di comunicazione, la strategia di affiancamento di due nomi, quindi
due marchi, viene in gergo detta “dual
brand” e consiste nel combinare due
marchi che possiedono un ruolo dominante in diverse categorie di prodotto
consentendo di trarre benefici reciproci.
Nel caso del Comune di Ricadi, il referendum indetto per il 26 Marzo p.v,
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pag. 10 - gennaio/febbraio 2017
- PAGINA A
d www.twitter.com/ricadinforma
DI RICADI -
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APPROVAZIONE SCHEMA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2017. BILANCIO PLURIENNALE 2017-2019
DELIBERA DI GIUNTA NUMERO 21 - DATA 08-02-2017
(estratti essenziali)
...
RELAZIONE SULLE POLITICHE DI BILANCIO PER L’ANNO 2017
La programmazione e l’organizzazione delle risorse e delle spese per l’esercizio finanziario 2017, sono il primo progetto di bilancio elaborato
esclusivamente a cura dall’Amministrazione insediatasi nel corso del 2016 e guidata dalla sottoscritta Avv. Giulia Russo. Il contesto normativo di
riferimento è quello dettato dal D.Lgs.vo n.118/2011 che ha introdotto la contabilità economica potenziata, portando i bilanci degli enti locali verso la direttiva europea sulla classificazione della contabilità. Entrate e uscite ora, devono avere, oltre alla previsione finanziaria e di competenza,
anche una previsione di cassa che significa, sapere in quale momento si verificheranno le spese e correlare le entrate a questo crono programma,
al fine di garantire il funzionamento e l’equilibrio della cassa (Incassi - Pagamenti) nella gestione ordinaria. Si apre quindi un nuovo scenario di
programmazione, nel quale Amministrazione ed uffici si sono trovati a collaborare, per poter garantire che nel documento contabile che si va ad
approvare possa confluire in modo contabilmente corretto tutta la programmazione politica e di mandato. Questa breve relazione rappresenta una
necessità comunicativa e di trasparenza dell’Amministrazione, in merito alle novità introdotte rispetto all’esercizio precedente, facendo rilevare la
nuova programmazione sia in termini di cifre che di azione politico-amministrativa. I settori su cui abbiamo inciso in modo particolare sono diversi,
ma la prima preoccupazione è stata quella di garantire una minore giustizia ed equità fiscale, possibile grazie alle attività di recupero dell’evasione.
Recuperare l’evasione per diminuire la pressione sui cittadini che pagano puntualmente. La programmazione del recupero dei tributi comunali
prevista per il 2017, mantiene ed innalza il ritmo dei procedimenti di recupero dell’anno precedente. Lo studio analitico delle nuove entrate realizzate nel 2016 con il recupero dell’evasione è l’elemento sul quale si fonda la certezza delle iscrizioni nel bilancio 2017, e che ha garantito di
poter realizzare alcuni importanti benefici a favore dei cittadini. Le direttrici principali sulle quali l’Amministrazione ha voluto incidere sono 5, tutte
previste nel Programma di mandato e regolarmente inserite nel Documento Unico di Programmazione, che da questo primo esercizio di gestione
dell’Amministrazione trovano riscontro diretto nella gestione delle risorse del Bilancio 2017 e si sintetizzano come di seguito:
1. Completamento del riordino del sistema finanziario e tributario e lotta all’evasione; 2.Incremento dei livelli di legalità e della sicurezza dei cittadini; 3.Diminuzione della pressione tributaria con i maggiori incassi provenienti dal recupero dell’evasione; 4.Investimenti in opere pubbliche per
garantire la massima cura e salvaguardia dell’ambiente; 5.Azioni di sviluppo dell’offerta turistica e del Brand.
...
Di seguito il prospetto della previsione 2017.
Descrizione Importo
ENTRATE DA TASSA DI SOGGIORNO € 550.000,00
SPESE FINANZIATE CON TASSA DI SOGGIORNO
MANUTENZIONE ORDINARIA STRADE COMUNALI € 45.000,00
MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO € 15.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI € 25.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE € 30.000,00
SPESE PROMOZIONE TURISTICA € 40.000,00
SPESE PER CONVEGNI-MOSTRE-GEMELLAGGI € 10.000,00
MANIFESTASZIONI CULTURALI E RICREATIVE € 40.000,00
INTERVENTI TUTELA AMBIENTALE € 20.000,00
SPESE MANUTENZIONE STRAORDINARIA SERVIZIO DEPURAZIONE € 200.000,00
SERVIZIO DI PULIZIA TERRITORIO COMUNALE € 25.000,00
RISPRISTINO ACCESSI AL MARE € 100.000,00
Totale€ 550.000,00
Prospetto della Gestione della Tassa di Soggiorno del Comune di Ricadi
Acquisiti i pareri favorevoli dei responsabili dei servizi interessati espressi ai sensi dell’art.49 del D.Lgs. 267/2000 ;
Visto lo statuto ed i regolamenti comunali, Con voti unanimi,
DELIBERA
Per i motivi esposti in narrativa: 1. Di approvare le premesse che qui si intendono integralmente riportate e trascritte; 2.Di stabilire che l’avanzo di
amministrazione risultante dal pre-consuntivo, non è applicato al Bilancio di previsione in attesa di approvazione del Conto Consuntivo 2016; 3.
Di stabilire che per la gestione delle opere pubbliche, in assenza delle condizioni previste al punto 5.4 del principio 4/2 allegato al Dlgs 118/2011,
l’accantonamento a Fondo Pluriennale Vincolato (Fpv) non può essere perfezionato, e che per queste voci l’ufficio si riserva di variare la previsione
ad avvenuta approvazione del Conto Consuntivo 2016; 4.Di integrare la sezione operativa del DUP con le disposizioni contenute nella presente
deliberazione, che costituiscono atto ‘d’indirizzo e limite autorizzatorio per la gestione amministrativa e contabile dell’esercizio 2017 e seguenti;
5.di approvare lo schema di Bilancio di previsione per l’esercizio 2017 e relativi allegati nelle risultanze di cui all’unito quadro riassuntivo; 6.di
disporre l’invio dello schema di bilancio di previsione, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale con relativi allegati,
all’organo di revisione per il prescritto parere propedeutico per la successiva approvazione con i poteri del consiglio. 7. Di dichiarare, con successiva
e separata votazione, la presente deliberazione immediatamente esecutiva ai sensi dell’art 134 c. 4 del D.lgs. n. 267/2000.
...
La presente deliberazione: è stata affissa all’albo pretorio comunale il giorno 09-02-2017, per rimanervi fino al 24-02-2017
...
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stile i più grandi
critici
letterari si sono
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espressi. Quello
che ci proponiamo di
PERIODICO INDIPENDENTE
fare noi è di presentarvi Berto da un
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nuovo punto di vista, libero da gabbie e
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tecnicismi letterari.
Era il 1973 quando Giuseppe Berto,
chissà forse seduto sul promontorio a
picco sul mare di Capo Vaticano, accarezzato dalla brezza e riscaldato dai raggi del sole al tramonto, scriveva questa
fiaba di ecologia, di manicomio e d’amore
che come tutte le favole che si rispettino
ha inizio con “C’era una volta…”
PIZZERIA (FORNO A LEGNA)
Il protagonista è Augusto Secondo un
RISTORANTE (SPECIALITA’ TROPEANE &
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giovane che alla morte del padre si ritrova a gestire una fabbrica di bottoni d’osLOUNGE BAR (APERITIVO SERALE)
so e di madreperla – appartenuta al vecAPERTO TUTTI I GIORNI
DALLE 6:30 FINO A TARDA NOTTE
chio nonno – e una donna che non ama,
3 SALE CLIMATIZZATE - WI-FI
ma che ha sposato solo per il figlio che
portava in grembo. Augusto ha una forte
passione per la natura e per gli animali,
soprattutto, gli uccelli con i quali parla
da moderno San Francesco. La moglie
Palmira, attaccata al denaro e al potere,
Via 4 Novembre (di fronte Ufficio Postale)
organizza un piano per poter eliminare
a TROPEA (VV)
il marito e impadronirsi della fabbrica.
Info: 0963.62.719 - 340.74.58.940 - 347.38.32.185
Augusto verrà infatti internato in un macon l’obiettivo di cambiare l’attuale denicomio. Ed è proprio qui che conoscenominazione in “Ricadi Capo Vaticano”,
rà Serafina, con la quale vivrà una storia
avrà ovvie positive ripercussioni qualora
d’amore intensa e vera.
l’esito del voto sia favorevole. L’uniformità di nome consentirà a tutte le frazioni
del Comune di migliorare la propria strategia di comunicazione sul web identificandosi nell’icona turistica trainante. I
grandi portali vacanzieri non dovranno
più proporre vacanze presentando due
località distinte che spesso generano
confusione nel turista.
L’evidente beneficio comunicativo avrà
certamente ottime ripercussioni economiche che ovviamente si verificheranno
non solo nel settore turistico, ma anche
nel suo indotto.
libri
“OH, SERAFINA!”
DI GIUSEPPE
BERTO
di Carmelina Pontoriero
A partire da questo numero, nella ruSfogliando le pagine, ingiallite dal tembrica libri periodicamente troveranno
spazio le opere dello scrittore che tanto po, non sfuggono i temi che lo scrittore
ha amato la nostra Capo Vaticano: Giu- anticipa nel sottotitolo dell’opera.
Ecologia: Augusto è un difensore
seppe Berto. Sulla sua scrittura e sullo
pag. 11 - gennaio/febbraio 2017
dell’ambiente, non sostituirà mai i bottoni d’osso e madreperla con quelli di plastica, né cederà l’area verde attigua alla
fabbrica. Il tema dell’ecologia corre sottotraccia per tutte le 157 pagine.
Manicomio: è il luogo dove Augusto
conosce il vero Amore, anche se come
sottolinea all’interno della fiaba l’amore
non era roba da manicomio, non glielo lasciavano fare. “Dunque era il manicomio.
Ma non era brutto, almeno non troppo,
tenendo conto dello stato del mondo di
fuori. C’erano i matti, si capisce, paranoici fissati d’esser pieni di pulci o convinti
di poter arrivare a nuoto negli Stati Uniti,
schizofrenici con l’io diviso o addirittura
frantumato.” Il quadro che ci fornisce lo
scrittore del manicomio è molto dettagliato. Sottile è la critica verso la società
che umilia, emargina, divide, etichetta,
dimentica i propri simili. Sottile anche la
critica alla società del tempo, troppo presa da denaro e affari.
Amore: un tema che, all’interno
dell’opera, viene trattato da diverse prospettive. C’è l’amore superficiale, che
non è Amore. L’amore carnale, che non è
Amore. Il finto amore, quello della moglie
Palmira. E infine c’è il Vero Amore, puro,
quello che Augusto conoscerà soltanto
con Serafina. L’Amore che ti salva e ti dà
una seconda possibilità di vita. In poche
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PERIODICO
INDIPENDENTE
di Ricadi Capo
Vaticano
e Tropea.
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Il sistema consiste
nel far defluire lenPERIODICO INDIPENDENTE
tamente un flusso di reflui attraverso
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l’apparato radicale di piante graminacee
PERIODICO INDIPENDENTE
pag. 12 - gennaio/febbraio 2017
righe Berto descrive la bellezza del primo incontro: “[…] e gli occhi erano gli occhi più puri che si potessero immaginare,
con cielo dentro […]”. Serafina emana
luce. Così come descrive l’atto dell’Amore con una costruzione di proposizioni,
nel cui susseguirsi serrato sembra di
vedere e afferrare i respiri di Augusto
e Serafina. Respiri infine congiunti in un
bacio profondo, ogni senso di vita ormai
mescolato nell’intimo mentre bisogno
ed anima si espandono su ogni superficie sensibile […] Così fecero l’amore con
amore, trasfondendosi.
Ce lo dice Serafina che la parola è
“mantra, cioè strumento per pensare,
e naturalmente anche per conoscere e
comunicare, però non era bene abusarne, specie in tempo di concentrazione,
per non sminuirla”. E in questa, che certamente non è una delle sue opere più
famose, Giuseppe Berto mostra ancora
una volta quanto sappia usare le parole
per comunicare messaggi, per comunicare il suo mondo interiore.
Oh, Serafina! sarebbe dovuto essere
soltanto un soggetto per film, cosa che
poi avvenne realmente. Le circostanze
cambiano, si trasformano e da quella che
inizialmente poteva sembrare una sventura nascono fiori bellissimi chiamati
possibilità, opportunità.
E come conviene a tutte le favole…
“erano, evidentemente, felici e contenti
– Augusto, Serafina, il piccolo Giuseppe
e Rosa – e da allora in poi lo furono per
sempre”.
ambiente
[email protected]
R i s t o ra n t e Pi zz e r ia
PERIODICO INDIPENDENTE
come la “Phragmites australis” conosciuta come cannuccia da palude o altre
piante capaci di abbassare il carico organico (BOD) fino a valori tali da poter
immettere il refluo trattato in un corpo
idrico ricettore offrendo tutte le certificazioni necessarie.
Tanto per avere un’idea si consideri
che un impianto di 200 abitanti equivalenti necessita di circa di 800-1000 metri quadri di terreno coltivato a cannucce
da palude opportunamente piantumate.
I lavori per la realizzazione dell’impianto consistono nel creare delle vasche
nel terreno, si scava per una profondità
di 70/80 centimetri, si impermeabilizza
con guaine apposite (o con materiali argillosi) il fondo della vasca e si riempie
con materiale di diversa granulometria
opportunamente posato dopo aver predisposto delle tubazioni che hanno funzione di distribuzione del refluo in arrivo
al pozzetto di mandata dopo un eventuale trattamento di de-grassazione (DEGRASSATORE) e sedimentazione (VASCHE DI SEDIMENTAZIONE; VASCHE
IMHOFF esistenti); attraversando l’apparato radicale, le piante sono quindi in
grado di depurare i reflui, che una volta
all’uscita dell’impianto, rispettando i parametri richiesti dalla normativa, sono
idonei al rilascio in un corpo idrico quale
fiumare o in mare o meglio ancora riutilizzabile ai fini irrigui o addirittura per il
riempimento di piscine e bio-piscine.
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non si prestano a sistemi di depurazione
centralizzati. Sarebbe stato un bene se
si fosse fatta questa scelta già negli anni
70/80 quando questa tecnica era conosciuta e utilizzata, ma altrettanto bene
si potrebbe fare oggi implementandola
dove non c’è un collettamento.
Frazioni come queste, che tra l’altro
presentano un aumento di abitanti in
estate (quando gli impianti di fitodepurazione possono ricevere molto più
afflusso di refluo, avendo necessità di
più acqua) grazie all’aumento della popolazione dovuto al rientro di emigranti
e turisti stranieri che hanno investito in
queste frazioni e dove hanno deciso di
vivere buona parte dell’anno, possono
essere gestite dal punto di vista del trattamento dei reflui, con un unico impian-
di Salvatore Salerno
La fitodepurazione è un sistema naturale ed ecosostenibile che non necessita di energia per depurare reflui civili,
industriali e zootecnici provenienti da
piccoli centri e nuclei abitati, da strutture turistiche ricettive, aziende casearie e
zootecniche, ecc. Il sistema basato sulla
fitodepurazione è adatto a compensare
le forti escursioni di afflusso di refluo tra
estate e inverno, fenomeno tipico di località turistiche stagionali come la nostra
Il territorio di Capo Vaticano e dei comuni limitrofi è caratterizzato da una
morfologia e demografia che lo rende il
posto ideale dove utilizzare tale sistema.
Il Comune di Ricadi, come la maggior
parte di quelli calabresi, è formato da un
susseguirsi di fiumare e piccole frazioni
distanti anche parecchio l’una dall’altro,
dislocati anche a quote diverse e che
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to di fitodepurazione frapponendolo tra i
centri abitati ed il corpo recettore.
La Fitodepurazione ha costi di realizzazione di molto inferiori agli impianti
tradizionali (digestione aerobica e anaerobica) e sopratutto ha costi di gestione
che sono nulli rispetto a quelli dei sistemi
tradizionali, specialmente se per collettare i reflui di pochi abitanti (equivalenti) bisognerebbe realizzare chilometri
di condotte e scavi che devasterebbero
ulteriormente il meraviglioso territorio.
Possiamo quindi sintetizzare dicendo
che la Fitodepurazione è quella tecnica
che permette di depurare reflui provenienti dall’uso civile e/o industriale etc. in
modo naturale, senza dispendio di energia e praticamente senza costi di gestione e manutenzione. Con questa tecnica
è infatti possibile abbassare in modo del
tutto naturale, il carico organico del refluo mediante il passaggio del flusso attraverso l’apparato radicale delle piante,
come la cannuccia da palude (Phragmites australis).
E’ una tecnica antica, molto indicata
per la depurazione di reflui provenienti
da piccoli centri abitati e per compensare l’aumento del carico da depurare in
zone turistiche come la nostra di Ricadi
Capo Vaticano caratterizzate da un forte
fenomeno di stagionalità estiva.
“Il posto di un prete è fra la gente: in
chiesa, per strada, in fabbrica, ovunque
ci sia bisogno di lui…“ Le parole del ligure
Don Andrea Gallo descrivono alla perfezione l’aspetto ideale di un parroco, e nel
comune di Ricadi ne esiste proprio uno
così. E’ Don Tommaso Fiamingo, parroco
delle chiese di Brivadi, Orsigliadi e San
Nicolò della diocesi di Mileto, Nicotera, Tropea. Di origine spilingese, è stato
ordinato prete nel 1970 e da moltissimi
anni opera nel comune di Ricadi.
Don Tommaso, quando ha capito che
voleva diventare sacerdote?
Fin da piccolo sono stato molto vicino
alla Chiesa, già da ragazzo avevo capito
che volevo essere un prete e grazie al
parroco del mio paese che mi accompagnava nel mio cammino spirituale ho
deciso di andare in seminario. Dopo gli
studi a Tropea e al seminario di Reggio
Calabria, sono venuto a contatto con alcuni missionari e subito ho capito che la
mia vita sarebbe stata destinata a ciò, a
partire, ad andare in missione. Allora, ho
lasciato il seminario di Reggio Calabria
per diventare un missionario comboniano e sono stato in Uganda e anche in
Congo. L’Africa me la immaginavo proprio così com’era. Vivevo insieme ai missionari, e questa esperienza mi avrebbe
anche aiutato una volta tornato in diocesi a creare i gruppi giovanili: infatti
durante i miei anni di studio, la mia specializzazione è stata proprio in ‘pastorale
giovanile’. Mi piaceva molto, è stata una
pag. 13 - gennaio/febbraio 2017
bellissima esperienza, anche se alcuni
missionari venivano uccisi, avevo difficoltà con la lingua e avevo anche preso
la malaria. Inoltre, anche prima di arrivare in questa terra avevo dei problemi
fisici, forse nati a livello psicologico: tremore alle mani e debolezza di stomaco.
Il medico che mi aveva preso in cura per
la malaria, vedendo la mia condizione,
mi aveva esaltato per l’alta qualità della
mia vocazione, ma mi aveva sconsigliato
vivamente di tornare in Africa. Questa
cosa mi ha un po’ scosso, e allora ho deciso di abbandonare i missionari comboniani e sono arrivato a Coccorino. Lì ho
fatto molte cose e la gente mi apprezzava, mi voleva bene, e proprio per questo
ho preso una decisione in merito ai miei
problemi fisici, non avevo motivo di stare
male e allora sono guarito. La mia missione in Africa, nonostante tutto, è continuata egualmente anche se da lontano.
Monsignor Cortese, all’epoca vescovo,
mi ha affidato l’ufficio missionario diocesano per 30 anni. Insieme a Suor Tarcisia
Rizzo, che ha dato veramente la vita per
lo Zambia, dove io sono stato ben sei volte, abbiamo dato alla luce tante opere:
una chiesa, delle scuole, un lebbrosario.
Abbiamo creato anche un’associazione
che rappresentava l’unione della nostra
regione con lo Zambia: Calambia.
E dopo essere stato a Coccorino è ar-
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PERIODICO INDIPENDENTE
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molte voltePERIODICO
la fedeINDIPENDENTE
si riduce a qualcosa
di culturale. IIl NFORMA
battesimo al figlio, le fePERIODICO INDIPENDENTE
ste patronali, sembrano quasi solo una
NFORMAche la fede
tradizione, ciI dimentichiamo
PERIODICO INDIPENDENTE
pag. 14 - gennaio/febbraio 2017
rivato qui nel comune di Ricadi …
Si, dopo 10 anni a Coccorino sono
arrivato qui nel comune di Ricadi. Per
un periodo sono stato anche parroco
di Tropea, nella chiesa dell’Annunziata.
In ogni caso qui a Brivadi ho costruito
la casa d’accoglienza, grazie al grande
aiuto offertomi da Monsignor Cortese,
grazie alle offerte degli abitanti e anche
ai miei sacrifici personali. E’ stato creato
sia per donne che per uomini, visto che
nei dintorni per quest’ultimi non c’era alcun servizio esistente al riguardo. E proprio qui abbiamo deciso di far nascere
anche l’oratorio: non è stato un obbligo,
ma una scelta. Quando si arriva davanti
al cancello della struttura si può subito
vedere l’immagine che rappresenta un
anziano con un bambino, non è casuale:
è bello che i bambini vedano la vita degli
anziani e questi quella dei bambini, è una
gioia reciproca. Certo, gestire una casa
d’accoglienza non è compito facile, anche perché non è un’opera commerciale,
ma d’amore, ma in ogni caso è comunque
una grandissima soddisfazione.
La sua fede oggi è cambiata rispetto
a quando è stato ordinato sacerdote?
Io penso che la fede deve essere sempre in crescita, che nella vita non si arriva
mai. Come la formazione d’altra parte,
siamo tutti in continua formazione su
questa terra poiché perfetto è solo Dio.
La mia fede non è mai uguale, siamo sempre in cammino. Ogni giorno quando
arriva sera ci ritroviamo sempre a dire
‘potevo fare meglio’, ‘potevo essere più
calmo’, ‘potevo dire una parola in meno’.
La bellezza sta proprio nell’accorgersi di
non essere mai arrivato, e quindi camminare con l’aiuto di Dio che ci accompagna
nella vita.
Che cos’è per lei la Santa Messa?
Per me è il centro della vita cristiana.
Purtroppo oggi nelle nostre zone, o comunque in generale nella nostra nazione,
PERIODICO INDIPENDENTE
non è cultura, ma vita. Gesù è con noi, ci
accompagna nelle difficoltà, nelle sofferenze che esistono nella vita di ognuno
di noi. La messa è il centro di tutto perché è Gesù che viene in noi attraverso
l’Eucarestia e cammina con noi. Noi diventiamo popolo e comunità di Dio, insieme nell’eucarestia: ascoltiamo la stessa parola, mangiamo lo stesso pane e il
signore ci accompagna come comunità
di credenti. E’ per questo si deve andare
a messa.
Quale consiglio darebbe ai giovani
che non hanno fede?
Come ho già detto, molte volte per i
giovani di oggi la fede sembra solo qualcosa di tramandato e niente più. Innanzitutto per avere fede bisogna sapere
cos’è, approfondire la conoscenza di
ciò. Certo, non è sicuramente semplice,
è per questo che anche noi parroci, noi
facenti parte di una comunità cristiana,
dobbiamo aiutare le persone che non
hanno fede. Oggi il Papa parla di Chiesa
in uscita: siamo noi che dobbiamo andare dai giovani, dalle persone senza fede,
incontrarli, aiutarli. Anche noi abbiamo
un programma quaresimale di Chiesa
in uscita, incontriamo le famiglie. E’ anche vero che alcune volte queste non ci
accolgono, ma non sta a noi obbligarle a
fare una scelta, poiché convertire spetta
al Signore Dio. Come diceva Madre Teresa di Calcutta: ‘ sono una piccola matita nelle mani di Dio’. La matita si muove
grazie a lui, a Dio. E’ lui che ci muove. Ma
egualmente noi parroci dobbiamo osare,
portare la fede nelle case e ciò lo dobbiamo fare con sinodalità, unendoci insieme
tutti.
Se non fosse sacerdote che cosa le
sarebbe piaciuto fare?
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Non mi sono mai posto questa domanda, ma sicuramente avrei fatto ciò che
consiglio di fare agli altri: vivere nella
fede. Ogni vita è vocazione, ogni vita è
chiamata. E’ giusto fare un mestiere e
portare a casa i soldi che permettono
di vivere, ma quello deve essere solo un
mezzo, non deve essere il mero obiettivo. L’obiettivo deve essere Dio, la fede,
l’amore. La vita è una chiamata a servizio
degli altri, quindi, qualunque mestiere
una persona faccia, lo deve fare con amore e donandone a tutti.
Come trascorre le giornate?
Una cosa essenziale che faccio ogni
giorno e che non potrà mai mancare è
sicuramente la preghiera. Poi c’è tutto
quello che riguarda la casa d’accoglienza,
quindi andare in banca, sbrigare pratiche
e tanto altro ancora. Poi molte volte bisogna creare un programma pastorale,
come quello che stiamo creando per
questa Quaresima e di conseguenza incontrarsi con il consiglio pastorale, coinvolgere le famiglie e programmare gli incontri con queste. Non ho molto tempo
libero, ma se lo avessi sicuramente mi
formerei in continuazione leggendo e
aggiornandomi. Infatti non posso certo
separarmi dalla realtà: quando mangio
approfitto sempre per guardare il telegiornale per esempio.
E cosa pensa della realtà?
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poiché nella vita
si devono fare delle scelte,
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Il mondo di oggi ha e vive molti problemi che bisognerebbe affrontare. Vediamo tante cose che ci scuotono, sentiamo
cose che ci sembrano assurde, è una
società che ci sconvolge. Ti accorgi che
non ti rivedi in nessuno completamente, nemmeno più politicamente. C’è una
società che bisognerebbe cambiare, che
mette come idolo la ricchezza, che vede i
soldi come fossero Dio.
E secondo lei quale sarebbe la soluzione?
Definire una soluzione non è certamente facile. Bisognerebbe iniziare dal
piccolo, per esempio già noi come comunità potremmo fare qualcosa. Come
si suole dire ‘il lievito cambia la pasta’. Se
non cambiamo noi non possiamo cambiare la società. Lottare, vivere, ma sempre con l’aiuto di Dio.
arte
TOMMASO PUGLIESE
GIOVANE FOTOGRAFO
di Teresa Pontoriero
Ogni volta che parliamo del nostro territorio, insieme alle immagini piene di bellezza che subito scorrono nella nostra mente,
ci relazioniamo con una realtà difficile. Fin
dagli albori, l’uomo è stato un ‘migratore’,
si è sempre spostato secondo le sue esigenze: per il clima, per cacciare e poi con il
passare del tempo per lavorare, per mantenersi, per riuscire a vivere.
PERIODICO INDIPENDENTE
per quanto difficili possano essere. Molte
volte queste, non sono dettate dal nostro
volere, ma dalle condizioni e dalla situazione in cui ci troviamo e che alcune volte, appunto, non ci lascia altra via d’uscita.
Tommaso Pugliese, giovane di Brivadi, ha
deciso di tornare nel suo paese di origine
per poter qui costruire un futuro. Dopo
aver concluso gli studi liceali, si è spostato
nella città di Pavia per studiare giurisprudenza. Studi che non sono stati terminati,
poiché a metà del suo percorso ha capito
che quella non era la sua strada. Così, dopo
un po’ di anni, si è spostato nella città di Firenze dove lavorava come cameriere e ha
deciso di inseguire la passione che aveva
sin da piccolo, grazie alla professione dei
suoi genitori: la fotografia. Qui ha seguito
un corso, e grazie ai soldi messi da parte ha
potuto acquistare una macchina fotografica per dare forma a questa passione. Oggi,
si trova nel suo paese di nascita, perché
vuole aprire uno studio di fotografia.
Tommaso, quando hai intrapreso gli
studi di giurisprudenza, eri già intenzionato a tornare nel tuo paese?
Agli inizi io ero anche pronto ad andare
via e non tornare più. Dopo col passare
del tempo, ed anche oggi, il mio obiettivo
è quello di aprire uno studio fotografico, di
riuscire a vivere di questa passione, creare
un attività. Sono consapevole che qui magari non avrò alcune soddisfazioni dal pun-
pag. 15 - gennaio/febbraio 2017
to di vista artistico, ma in ogni caso vivendo
fuori mi sono accorto che i sacrifici che si
devono fare sono tanti e nello stesso tempo non si ha il tempo per goderseli. In città
c’è la tendenza ad avere una vita schematica e ripetitiva. Qui invece è un posto dove
fai tanti sacrifici, ma hai il tempo di goderti
alcune cose per me fondamentali come
mangiare bene, cibo vero e sano, goderti
una giornata di sole che ti cambia l’umore.
Se ho deciso di tornare è perché nonostante mi accorga che manchino tante cose, io
sto bene quando sono qui.
Come vedi il paese tra 50 anni?
Dal mio punto di vista il fatto di essere in
un centro abitativo piccolo sarà una fortuna. Si sente molto spesso parlare di livelli
altissimi di smog o del cambiamento climatico che comunque è in velocità crescente.
Tra 50 anni a Capo Vaticano ci sarà la possibilità di vivere meglio, mentre nelle città
la vita andrà a peggiorare: tenore alto solo
per pochi. E’ vero che qui molti si accontentano di vivere con poco, ma non si rendono
conto che invece è tanto. Per quel che riguarda la vita sociale o in generale, c’è una
tela bianca che dobbiamo scrivere noi, sia-
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pag. 16 - gennaio/febbraio 2017
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d www.twitter.com/ricadinforma
territorio
MIRABELLO SUL
REFERENDUM
di Carmelina Pontoriero
Abbiamo incontrato l’onorevole Michele
Mirabello, principale promotore del prossimo referendum sulla nuova denominazione comunale e forte sostenitore del
cambiamento del nome in Ricadi-Capo
Vaticano.
mo noi che dobbiamo creare una coscienza
civile e sociale.
Pensi di riuscire economicamente a vivere con la professione di fotografo?
Io credo che, nonostante la tecnologia
vada avanti sempre più, se c’è un prodotto di qualità se ne accorge anche uno stupido. Credo che il settore matrimoniale, o
comunque tutto ciò che ruota intorno alla
Chiesa, almeno per i prossimi 10 anni dovrebbe tenere duro nell’ambito fotografico. Il mio concetto si basa sul fatto che mi
piace l’idea di un ricordo che resta indelebile. Una foto che resta la stessa anche se
il tempo passa.
Se un giovane ti chiedesse un consiglio
sul suo futuro qui, cosa gli diresti?
Una persona può rimanere qui se ha un
progetto da realizzare, un lavoro che gli dia
da lavorare, da mangiare, e qui non è scontato come in una città, dove le possibilità
lavorative sono molte. Crearsi una vita qui
è difficile, bisogna comunque relazionarsi
con la realtà. C’è il problema del lavoro, il
problema del cosa fare quando non si lavora, e non esiste nemmeno un posto per
stare insieme come per esempio un circolo
o un club.
Quali sono le difficoltà che vedi nel tuo
territorio?
Sicuramente una delle cose principali è
il blocco che hanno le nuove generazioni: il
fatto di non riuscire a creare un progetto.
Io non sono già riuscito nel mio intento, ci
sto solo provando e sono pronto a prenderne le conseguenze, se un giorno fallirò
ci avrò comunque provato e sarò felice di
questo. Per combattere la mentalità ferma
ed inerte del nostro paese, la lamentela
costante de ‘le cose non cambiano e non
cambieranno mai’ bisogna mettersi in testa che ciò succede poiché non si parte da
nulla. Io mi sto impegnando a fare qualcosa
di buono, e per me ha senso farlo dove è la
mia casa.
Tommaso gioca anche nella squadra di
calcio ‘ASD Capo Vaticano’.
E’ una cosa importante. E’ uno di quegli
strumenti veramente utili, serve per creare tessuto sociale e legami puliti. Serve da
educazione per i ragazzi.’ Tommaso non
guarda alla sua terra con negatività, altrimenti non avrebbe preso una decisione
così importante. Quando sono andato via
per studiare sono partito con l’intento di
‘mangiare il mondo’ come si suole dire, ma
poi mi sono accorto che già riuscire a conquistare questo mondo sarebbe un’impresa davvero sorprendente. Anche se alcuni
discorsi sono pesanti ed ho vissuto bene in
altri posti, qui mi sento meglio: questa è la
mia terra, questa è la mia casa.
Perché indire un referendum per il
cambio nome del nostro comune? Qual
è la motivazione che l’ha spinta a impegnarsi in tal senso?
Il referendum è la conseguenza di una
mia proposta di legge approvata all’unanimità dal consiglio regionale della Calabria
che muove da due motivazioni di fondo. La
prima è quella di chiudere un dibattito che
dura da 40 anni, e di farlo in maniera positiva, senza strappi, rispettando la storia e
le tradizioni del nostro territorio, aggiungendo la denominazione di Capo Vaticano
senza nulla togliere a Ricadi ed al dovuto
intangibile riconoscimento al centro capo-
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condividi con #ricadinforma c e d f g l
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luogo del nostro comune. Non è pertanto
Credo chePERIODICO
possa INDIPENDENTE
essere uno
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casuale, ma assolutamente mirata la scelta strumento utile
a meglio veicoPERIODICO INDIPENDENTE
di aggiungere, di affiancare, la denomina- lare il brand turistico del nostro
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zione di Capo Vaticano a quella di Ricadi territorio. Ovviamente
siamo
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piuttosto che procedere, come qualcuno
pretenderebbe, alla integrale sostituzione. Ricordo il dibattito culturale promosso
anni fa dall’associazione “Noi di Ricadi”, guidata dal compianto Avv. Agostino Pantano,
già Sindaco di Ricadi e segretario del Consiglio regionale della Calabria, attraverso la
rivista “TERRA NOSTRA”. Così come ricordo un consiglio comunale cui partecipai nel
2006, quando la proposta fu posta all’ordine del giorno dal sindaco Mimmo Laria che
proprio sulla scorta di queste motivazioni
lanciò per primo nelle istituzioni questa
iniziativa. Peraltro, tornando sul punto, le
dico che con la scelta di cambiare la denominazione si realizzerebbe l’obiettivo
esattamente contrario, rispetto a qualche
legittima riserva proveniente proprio da
Ricadi. Il centro capoluogo in effetti si gioverà dal 26 marzo del traino e della notorietà della denominazione di Capo Vaticano, universalmente riconosciuta, tanto da
costituire un marchio affermato nei mercati internazionali delle mete turistiche. La
seconda motivazione rappresenta la scelta
di procedere ad una sorta di riconoscimento formale di ciò che già si è verificato nella
sostanza. Ricadi è indissolubilmente legata
a Capo Vaticano, e la denominazione unitaria è di fatto utilizzata da qualunque cittadino di questo nostro territorio che si sia recato o si rechi fuori regione. Nella sostanza
il cambio di denominazione è già acquisito
da decenni, fa parte del nostro patrimonio
culturale, ed essere cittadini di una realtà
turistica conosciuta in tutto il mondo deve
essere un orgoglio per tutti.
Quali sono state, in breve, le tappe che
hanno portato all’approvazione del referendum?
Da segretario della commissione riforme del consiglio regionale ho appreso che
esistevano risorse del bilancio regionale
destinate a finanziare lo strumento referendario (cambi di denominazione, variazione di confini, fusione di comuni). Ho così
depositato la proposta di legge, discussa e
approvata all’unanimità in commissione ed
in consiglio, e successivamente per come
previsto dalla legge il Presidente della
giunta regionale ha emanato il decreto di
fissazione della data della consultazione
referendaria.
Quale impatto avrà questo cambiamento per il territorio soprattutto a livello turistico?
pag. 17 - gennaio/febbraio 2017
PERIODICO INDIPENDENTE
tutti consapevoli che questo non
sia sufficiente, non basti, a rendere il territorio più appetibile
e meglio organizzato. Può però
essere una cosa molto utile, che
aiuta, che alimenta un percorso
positivo di miglioramento facendo fare al territorio un piccolo
passo avanti. Abbiamo un grande marchio come quello di Capo
Vaticano, perché non valorizzarlo al massimo?
Tecnicamente e concretamente se dovesse vincere il si
cosa cambierebbe? ( per i cittadini, per il comune a livello
burocratico)
La ringrazio della domanda
perché vorrei sfatare qualche
falsa informazione che già circola. Dal punto di vista burocratico
per il cittadino non cambierà
nulla. Al primo rinnovo i documenti verranno aggiornati come
è già avvenuto quando passammo dalla
provincia di Catanzaro a quella di Vibo Valentia. Stesso discorso per i codici postali e
gli indirizzi. Nulla di particolarmente complesso o oneroso.
Alcuni cittadini ricadesi lamentano il
fatto che, anziché preoccuparsi di cambiare il nome, ci si dovrebbe impegnare in cambiamenti più funzionali e utili
socialmente come la sistemazione del
manto stradale, la depurazione e il sistema fognario, la situazione relativa all’acqua. Lei cosa ne pensa?
È un argomento che rispetto ma che rischia di portarci fuori strada. In premessa
ribadisco che le risorse stanziate per il
referendum non sono sottratte ad altro,
in quanto si tratta di fondi della Regione
destinati esclusivamente a questa materia. Il ragionamento sarebbe certo più pregnante se queste risorse fossero sottratte
alle priorità da lei elencate. Se avessimo
in pratica utilizzato fondi utili a riparare le
strade o a migliorare la qualità dell’acqua
questa obiezione avrebbe certo una sua
validità. Ma non è così. Con il referendum
non disperdiamo alcuna risorsa né economica né amministrativa, né ritardiamo
o addirittura impediamo in alcun modo la
risoluzione di questioni che ci occupano da
decenni. D’altro canto, come accade ogni
volta che si fa una scelta, piccola o grande
che sia, alle nostre latitudini c’è sempre
chi elenca priorità, chi sposta l’ostacolo un
metro più avanti, chi si affanna ad elencare
cose più importanti cui dedicarsi. A volte
però, pur condividendo la preoccupazione
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PERIODICO
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in piazza è meno
importante
dell’avere acNFORMA
qua pulita. LaIverità
è però che una comuPERIODICO INDIPENDENTE
nità che vuole cambiare e crescere deve
I NFORMA
avere la capacità
di affrontare la sfida del
PERIODICO INDIPENDENTE
pag. 18 - gennaio/febbraio 2017
PERIODICO INDIPENDENTE
Santa Maria
CENTRO Proseguendo verso sud,
lasciata Grotticelle, si arriva a Santa Maria,
spiaggia situata tra due scogliere. Un tempo
ospitava soltanto un borgo di pescatori ed era
famosa, come lo è tutt’oggi, per la sua
chiesetta nella quale si venera la statua della
Madonna di Loreto. La sera è suggestivo
cenare nei tipici ristorantini presenti nel
paesino,
rigorosamente
a basequesto
di pesce
per le grandi
emergenze,
diventa
fresco. Lungo tutto il litorale di Santa Maria
il
sistema
migliore
per
non
cambiare
numerosi sono gli hotel, i villaggi, i market enuli
lidi
offrono al
turista più esigente
tutta
una
la. che
Un tempo
il concetto
di priorità
veniva
serie di servizi completi ed efficienti.
abusato daQuesta
politicispiaggia
che purdidiCapo
non cambiare
SPIAGGIA
Vaticano
si
apreinventavano
a forma di anfiteatro
da unche
nulla
sempreracchiuso
un ostacolo
semicerchio
di collinette alcune
leggermente
spostava
l’attenzione
su
altro,
oggi
il codegradanti, altre più o meno ripide e
siddetto
“BENALTRISMO”
ha
assunto
un
scoscese. A nord ha inizio con la scogliera del
Petrario.
Nella zona
baia
ci sono
radicamento
moltoa sud
più della
ampio
nella
gente
un gruppo di scogli semiaffioranti chiamati
comune,
e questo,
bisognaindirlo,
della
Galea.
È una spiaggia
parte soprattutlibera,
lunga
circa 1
kmritardi
tutta didella
sabbia
fine. Si può
to a causa
dei
politica.
parcheggiare
un parcheggio
pubblico
a
Chi vuole sia
cheinneghi
il fatto che
questo
sud, chiamato Galea, sia in un altro a nord
territorio
abbia
tanteS.emergenze?
della
spiaggia,
chiamato
Maria, e inoltre,
dove
nelle
adiacenti
Chipossibile,
nega che
la stradine
depurazione,
la lamanuspiaggia.
tenzione delle strade, l’organizzazione del
ZENTRUM
in Richtungdel
Süden
territorio
sianoWeiter
più importanti
cambio
gelangt
man nach Santa
Maria,organizzare
einem
di
denominazione?
Anche
la
Fischerdorf, berühmt für seine Kirche, in der
stagione
teatrale,
fare
la
festa
del
santo
padie Statue der Madonna von Loreto
aufbewahrt
Am Abend
ladenpersino
die
trono con iist.
fuochi
d’artificio,
realizcharmanten, traditionellen Restaurants im
zareein,
un museo
o finanziare
unzubelkosten.
concerto
Dorf
den fangfrischen
Fisch
cambiamento a prescindere, sia che si tratti di piccole cose, sia che si tratti di grandi
investimenti di risorse ed energie.
Le ragioni del si. Perché votare si?
Credo di averle già elencate. Le riassumo. Votiamo si al referendum perché con
un’operazione priva di costi diretti per la
comunità possiamo realizzare una pagina
di cambiamento positiva per il nostro territorio e per la sua migliore riconoscibilità
sfruttando al meglio un brand internazionale che il mondo ci riconosce ed invidia.
Votiamo sì attuando una riforma che altre
realtà calabresi come Roseto Capo Spulico
hanno già intrapreso negli anni ‘70 con ottimi risultati e senza dispendio di costi o di
energie.
Entlang der Küste von Santa Maria gibt es
viele kleine Hotels, Minimärkte und Strände,
die den Touristen eine breite Palette an
Serviceleistungen anbieten.
STRAND Der Strand von Santa Maria in dem
Gebiet Capo Vaticano öffnet sich wie ein
Amphitheater und ist von einer mal mehr, mal
weniger steilen und felsigen Hügellandschaft
umschlossen. Im Norden befindet sich die
Klippe Petrario, im Süden der Bucht gibt
es eine Gruppe von Felsen, die “Galea”
di Domenico
Antonio frei
Naso
genannt werden. Der
Strand ist teilweise
zugänglich und ca. 1 km lang und feinsandig.
Es gibt sowohl kostenlose Parkmöglichkeiten,
alsLa
auch
gebürenpflichtige
Parkplätze.
grave
crisi economica
sta producenIm Süden ist der Parkplatz “Galea”, am
do
ancora
i
suoi
effetti
negativi
tessuto
nördlichen Teil des Strandes findetnel
man
den
Parkplatz “S.eMaria”.
in den kleinen
economico
socialeAuch
del nostro
Paese, sepSträßchen, die zum Strand führen, kann man
pur
lo scorso anno sia stato registrato un
an der Seite parken.
economia
LEGGE DI BILANCIO.
PROVVEDIMENTI
PER LE FAMIGLIE
segnale positivo di ripresa. Sicuramente
THE VILLAGE
the south
dobbiamo
prendereGoing
atto towards
che c’è stata
una
from Grotticelle you will come to Santa Maria,
inversione
di
tendenza
e
alcuni
indici
hana beach which is nestled between two tall
rocky
outcrops.un
Once
uponpositivo
a time there
was
no
registrato
segno
sul fronte
only a fishermen’s village but it was famous
della
produzione
e
dell’occupazione.
Il Pil
even then for the little church in which the
ha
segnato
incremento
0,8%
Madonna
of un
Loreto
is revered.dello
There
are e anseveral
little di
restaurants
which offer
typical
che
il tasso
disoccupazione
ha registrato
local dishes, obviously based on fish and
una
lieveThere
diminuzione.
importante
seseafood.
are many Un
hotels,
holiday
complexes,
andregistrato
lidos whichanche
providenelle
a
gno
positivoshops
è stato
complete service for even the most
richieste
di mutui da parte dei privati per
demanding tourists. THE BEACH This beach
l’acquisto
di immobili.encircled
Si può dire
chehills
siais like an amphitheatre
by small
[email protected]
M
B
STUDIO LEGALE
AVV. MASSIMO BARRITTA
ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MESSINA
_____________________
Sicilia
Messina, via Ghibellina, n° 82
98123 – Messina (ME)
Calabria
Tropea, viale Don Mottola IX trav., n° 8
89861 - Tropea (VV)
Contatti
Sito web: www.massimobarritta.it
Email: [email protected]
Pec: [email protected]
Tel. e fax: 090.6510869
Cell.: 349.0891602
some of which have gentle slopes others
steep ones. The Petrario rock is to the north.
To the south there is a group of rocks called
Galea. Part of the beach is free access. The
sands stretch for about 1km. There is a public
car park both to the north and to the south.
Some parking spaces are available along the
roads leading to the beach.
LE CENTRE-VILLE En allant au sud
après
Grotticelle
on arrive à la
plage
de Santa
mo
fuori
dalla recessione,
ma
certamente
Maria, qui se trouve entre deux falaises.
non
possiamo dire che siamo fuori dalla
Autrefois il y avait un village de pêcheurs ici et
crisi.
Meridione,
in une
modo
il étaitSpecialmente
connu (commenel
aujourd’hui)
pour
petite église in
oùCalabria,
on gardaitlalacrisi
statue
la
particolare
hade
messo
in
Vierge de Loreto. Ici il y a nombreux
difficoltà
molte
aziende
che
hanno
dovuto
restaurants typiques où on peut commander
des plats à base
de poisson
frais. Surdel
toutgiro
le
affrontare
una pesante
riduzione
littoral de Santa Maria il y a une multitude
did’hôtels,
affari de
constations
conseguente
perdita di nubalnéaires, de
merosi
posti diquilavoro.
già scritto,
supermarchés
offrent Come
aux touristes
tous i
les accennati
services qu’ils
cherchent.
già
segni
positivi LA
nonPLAGE
significano
Cette plage de Capo Vaticano a la forme d’un
che
la crisi è entouré
superata.
vorrannodemolamphithéâtre,
d’unCi
demi-cercle
plus ou imoins
tipetites
anni collines
per risanare
danniescarpées.
provocatiAuda
nord de la plage il y a la falaise du Petrario.
questo
lungo periodo di crisi. Sicuramente
Au sud de la baie on retrouve des récifs
laappelés
piaga de
dell’enorme
la Galée. Ildisoccupazione
s’agit d’une plagecreapartiellement
publique,
de sable
fin d’1 kmpurde
tasi
sarà lunga
a guarire.
Dobbiamo,
long. Au sud, il y a un parking public appelé
troppo,
l’introduzione
Galée, etprendere
au nord il yatto
en ache
un autre
appelé S
Maria. On unitamente
peut se garer alla
aussiglobalizzazione
dans les rues
dell’euro,
près de la plage.
dei
mercati, hanno messo allo scoperto la
fragilità
dellaДвигаясь
nostra economia
ЦЕНТР
в южном e la scarsa
«L’energia e i servizi per crescere, insieme»
Stazione di Servizio “Zanetta”
SP 22 - RICADI (VV)
Bar Ristoro
Carburanti 24h
(con servizio Pagobancomat)
Autolavaggio
Self Service
GPL
Tabacchi - Punto Servizi
Tel. +39 0963 665708
2015 | Pronto Estate Tropea-Capo Vaticano | prontoestate.it | #ProntoEstate #CalabriaTime | 22
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al compimento del terzo
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anno di età. La richiesta
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del bonus 2017 va fatta
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visita anche www.tropeainforma.it
entro tre mesi dalla nascita o dall’adozione del
bambino. Se la domanda viene presentata oltre il suddetto termine,
l’erogazione del bonus
scatterà comunque dalla data di presentazione
della stessa fino al compimento del terzo anno
di vita del figlio e non si
riceveranno gli arretrati.
Buoni nido 2017. Si
tratta di un contributo
concesso a partire dal
2017 per il pagamento
della retta relativa alla
frequenza dell’asilo nido
per i primi 3 anni di vita
del bambino. Il contributo ammonta a € 1.000
su base annua e sarà
corrisposto dall’INPS al
genitore che ne faccia
richiesta dietro presentazione dei pagamenti fatti alle strutture
pubbliche o private e indipendentemente
dal reddito posseduto dal richiedente.
Riduzione tasse universitarie. Gli
studenti che appartengono ad un nucleo
familiare con un reddito Isee non superiore a € 13.000 godono dell’esenzione
totale dalle tasse universitarie e di una
consistente riduzione delle stesse possono usufruire le famiglie con reddito tra
i 13.000 e i 30.000 euro. Per poter usufruire di questa agevolazione gli studenti
devono comunque rispettare i piani di
studio previsti dalle Università. Sono previste anche borse di studio del valore di €
15.000 annui per gli studenti più meritevoli e con un reddito familiare non superiore a € 20.000.
Bonus di 500 euro ai giovani che compiono i 18 anni nel 2017. I giovani che
compiono 18 anni avranno una card con
500 euro da spendere per musei, mostre,
eventi culturali e anche per concerti dal
vivo e libri.
Credito d’imposta del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici. L’agevolazione è stata prorogata per
tutto il 2017 ed è operativa anche per le
imprese e i titolari di lavoro autonomo.
Lo sconto consiste in un risparmio sulle
imposte da pagare, rateizzato in 10 anni,
pari al 65% delle spese sostenute per la
PERIODICO INDIPENDENTE
competitività del nostro apparato produttivo penalizzato anche da una burocrazia
farraginosa, da infrastrutture inadeguate
e da un’alta imposizione fiscale. In questo
scenario così difficile il Governo ha varato delle misure per cercare di contrastare
i gravi danni che la crisi sta creando alle
imprese e alle famiglie. Particolare attenzione è stata riservata alle famiglie per
favorire anche l’aumento delle nascite dal
momento che l’incremento demografico,
negli ultimi anni, è negativo.
Premio natalità. Viene riconosciuto
un premio di € 800 per i nuovi nati o per
i bambini adottati che sarà corrisposto in
unica soluzione dall’Inps. Il premio può
essere chiesto dalla futura mamma già a
partire dal settimo mese di gravidanza o
all’atto dell’adozione. Il premio spetta indipendentemente dall’entità del reddito
dichiarato.
Bonus bebè. In aggiunta al premio natalità, tutte le famiglie con bambini da 0 a
3 anni possono richiedere anche il “bonus
bebè” che consiste in un sussidio mensile
per 3 anni. Il valore del contributo varia a
seconda del reddito familiare: le famiglie
che non superano i 7 mila euro annui riceveranno € 160 al mese, mentre per le
famiglie con un reddito fino a 25 mila euro
è previsto un contributo mensile di € 80.
Il sostegno è erogato mensilmente a decorrere dalla nascita del bambino e fino
pag. 19 - luglio/agosto 2016
coibentazione delle pareti degli edifici, per
l’installazione di infissi certificati per il risparmio energetico, per l’installazione di
pannelli solari termici, sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione, sostituzione di scaldacqua
tradizionali con modelli a pompa di calore.
Ad esempio con una spesa di € 30.000 si
ottiene un risparmio di imposte di € 1.950
all’anno, per 10 anni consecutivi, per un risparmio totale di € 19.500.
Credito d’imposta del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Per i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti nei fabbricati adibiti a civile abitazione è possibile
usufruire, per tutto il 2017, di un credito
d’imposta pari al 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di € 96.000 per ogni
unità abitativa. Ad esempio su una spesa
di 50.000 euro si ottiene un risparmio di
imposte sul reddito di € 2.500 all’anno per
10 anni consecutivi, per un risparmio totale di € 25.000. Analogo credito d’imposta del 50% si può ottenere anche per gli
acquisti di arredi e gli elettrodomestici da
sistemare negli immobili in cui sono stati
eseguiti i lavori di ristrutturazione .
Bonus fiscali per i lavori di messa in
sicurezza antisismica. Le agevolazioni
fiscali sono previste fino al 2021. Nelle
zone ad alto rischio sismico, come la nostra, il bonus può raggiungere anche l’85%
delle spese sostenute per la realizzazione
delle opere edili necessarie per la messa in
sicurezza dei fabbricati e l’utilizzo del credito d’imposta avviene in 5 anni.
RICADINFORMA
Bimestrale gratuito di informazione indipendente
Autorizzazione dei Tribunale di Vibo Valentia
n. 1/2013 del 14 gennaio 2013
Anno 4 - n. 6 - gennaio/febbraio 2017
Chiuso in redazione il 20 febbraio 2017
Tiratura uscita 2000 copie
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Direttore responsabile: Francesco Apriceno
Direttore editoriale: Giuseppe Meligrana
Ricadinforma è un progetto di:
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Fabio Muzzupappa
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pubblicati sul bimestrale senza citarne l’autore e
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