In 27 strizzano l`occhiolino a Verona Capofila Bergantino. Lezziero
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In 27 strizzano l`occhiolino a Verona Capofila Bergantino. Lezziero
Giovedì 27 Dicembre 2012 La Voce ALTO POLESINE 31 Bagnolo di Po, Bergantino, Calto, Canda, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Giacciano con Baruchella, Melara, Salara, Stienta, Trecenta www.lavocedirovigo.it, e-mail: [email protected], Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584 AREA VASTA Ok al piano “Pianure e valli grandi”, per lo sviluppo sinergico del territorio In 27 strizzano l’occhiolino a Verona Capofila Bergantino. Lezziero: “Siamo zone analoghe”. Visentini: “Non saremo appendice” Silvia Toffolo I 27 comuni dell’Alto Polesine sono entrati a far parte del piano di area vasta “Pianure e valli grandi veronesi” con i Comuni della provincia di Verona. Un progetto che individua zone con caratteristiche simili che possono accedere ad agevolazioni per lo sviluppo sinergico del territorio. Con la delibera della Giunta regionale del 4 dicembre i Comuni polesani hanno raggiunto un importante obiettivo che corona un anno di lavoro: 27 comuni dell’Alto Polesine sono parte di un piano d’area che individua zone con caratteristiche simili in cui creare un monitoraggio territoriale delle necessità favorendone le adeguate risposte. Il comune di Bergantino, capofila del progetto, assieme ai tecnici Silvia Lezziero e Marco Lucat con la collaborazione di Guglielmo Rizzoli, si è impegnato, con il sostegno della Regione (nelle persone del funzionario Toffano e dell’assessore Coppola), per far sì che il territorio altopolesano avesse un’opportunità di crescita a livello economico e sociale affiancandosi al territorio veronese che presenta caratteristiche simili. Silvia Lezziero, presidente dell’associazione Altro Polesine che si è esposta a sostegno del progetto, spiega in pratica cosa vuol dire per il Polesine essere entrati a far parte dell’area vasta: “I piani d’area individuano territori affini, zone in cui le risorse e i bisogni sono simili per cui in caso di necessità di vario genere possono essere richiesti finanziamenti per lo sviluppo e la promozione del territorio. Non essendo più possibile attuare un proprio piano d’area, abbiamo fatto richiesta di una variante al piano d’area per entrare a farne parte con Verona, zona a noi analoga”. “Non potevamo perdere un’opportunità così importante - prosegue la Lezziero, che è anche assessore all’urbanistica del Comune di Pincara che ci può aiutare a risollevare e a sviluppare il nostro territorio, un’opportunità di creare una rete di collaborazione efficace visto che per un anno siamo riusciti a lavorare insieme con i comuni, le associazioni e la Regione per il bene comune. L’Alto Polesine si è mosso per questo progetto ancor prima dell’idea di fondere le province intuendo che il veronese era per noi un sostegno e una forza a noi molto simile e con cui si possono creare nuove collaborazioni per rendere più vivo il territorio”. “Il Polesine non è un’area a parte o distante dalla realtà veronese - prosegue - prova ne è il comune di Badia che è esattamente a metà di quest’area e che può far da tramite grazie alle infrastrutture che sono presenti e che nasceranno in futuro. Si formerà quindi un’area vasta che va dal lago di Garda al mare senza togliere le caratteristiche e le individualità tradizionali del territorio ma per renderle maggiormente visibili”. Il sindaco di Pincara Renzo Visentini precisa inoltre. “Questo obiettivo non vuol far passare il nostro Polesine come un’appendice alla provincia di Verona ma vuol creare motivo di sviluppo, non vogliamo che il Polesine sia un territorio di serie B perché abbiamo risorse che tutti ci inviano, dalla produzione agricola alla produzione manifatturiera, così possiamo anche sviluppare le industrie e il settore terziario”. STIENTA Era scomparsa La sorella ha identificato il corpo di Elena Innamorato ROVIGO - E’ giunta da Portici per identificare il corpo rinvenuto lungo il Po, nei pressi del Comune di Stienta. E la sorella di Elena Innamorato non ha avuto dubbi nel riconoscere la donna. Il suo cadavere era stato notato da un passante nel tardo pomeriggio di domenica scorsa. Sul posto erano intervenuti subito i carabinieri, il 118 e i vigili del fuoco per recuperare la salma. Elena Innamorato, 54enne infermiera impiegata nell’ospedale di Trecenta, aveva fatto perdere le sue tracce il 19 novembre scorso. Nessun biglietto, nessun addio, solo i dubbi di alcune colleghe che credevano potesse avere qualche problema con la depressione. Dopo le ricerche dei primi giorni, un mese esatto dopo la scomparsa i carabinieri trovarono la sua auto, una Toyota Yaris grigia, nella piazza di Stienta. E in quei dintorni si mossero le ricerche successive, parallelamente a quelle di un’altra persona scomparsa, Luciano Bombarda, 56enne di Ficarolo, poi entrambe sospese. Fino al ritrovamento del cadavere, appunto, poi identificato, di Elena Innamorato. Oggi, intanto, verrà effettuata l’ispezione cadaverica esterna per accertare le cause della morte. L’APPROFONDIMENTO I sindaci insieme per una festa A tavola con i prodotti tipici L’Osteria al Gallo è stata lo sfondo festivo del ritrovo dei rappresentanti delle associazioni e le autorità dei comuni dell’Alto e Medio Polesine che hanno festeggiato l’inserimento nel progetto area vasta veronese approvato con una delibera regionale nei primi giorni di dicembre. L’associazione Altro Polesine di Fiesso e Pincara ha organizzato una serata conviviale in collaborazione con l’associazione Gipt di Porto Tolle per spiegare ai presenti l’importanza del progetto che individualizza un’area territoriale con caratteristiche simili in cui poter creare una rete di sviluppo sia economica che sociale. Non a caso in tavola i protagonisti della serata sono stati i prodotti polesani, prodotti della terra polesana e veronese riscoperti e valorizzati nel settore gastronomico. Presenti alla serata alcuni dei sindaci polesani dei 27 comuni che hanno aderito al progetto di area vasta come il sindaco di Pincara Renzo Visentini, di Trecenta Antonio Laruccia, di Badia Gastone Fantato, di Bergantino Giovanni Rizzati. Con loro anche i rappresentanti dei prodotti tipici da portare come bandiera di sviluppo del territorio: Ivano Gibin come rappresentante del vino e riso Carnaroli di Porto Tolle, Renato Maggiolo presidente dell’Accademia delle verdure di Lusia, Dante Brancalion delegato provinciale sommelier, Vittorio Comini dell’omonima azienda agricola produttrice di vini a Giacciano con Baruchella, Gianni Romani imprenditore nel campo dei formaggi. La presidente dell’associazione Altro Polesine Silvia Lezziero ha ricordato “l’impegno del gruppo che è stato e sarà partecipe del progetto e delle iniziative a sostegno dello sviluppo del nostro territorio. Altro Polesine nasce in un momento in cui ormai è scontato usare il termine crisi economica o crisi della politica addirittura degrado dell’etica morale. L’associazione e la collaborazione con i sindaci nasce per cercare un’alternativa che trova i suoi principi fondanti sulla qualità delle nostre risorse e il Polesine è ricco di risorse da valorizzare e riscoprire. Proprio l’altro ieri ascoltando un noto programma politico, l’unico a dare un’ipotesi alternativa è stato uno scienziato, non un politico, ovvero Piero Angela dicendo che la ricchezza non si crea con una delibera! Cioè la politica non crea ricchezza, al massimo la tutela, la ricerca invece va fatta sugli ingegni, sulle capacità, sulla meritocrazia e non inventando nuove tasse per sopperire ai crateri dei conti pubblici. Altro Polesine, quindi, inserendosi come partecipante attivo dell’area vasta Pianure e Valli Grandi Veronesi cerca negli imprenditori che hanno la forza di collaborare pure con altre realtà od opifici magari per poter imbottigliare il proprio vino ottenuto dalle nostra vite autoctona, da cultori che sanno essere gli artisti dei nostri prodotti quali le verdure artisti perché sanno vedere più in la e cogliere i giusti accostamenti per creare vere e proprie armonie di sapori. Solo creando una solida rete anche con realtà più grandi vicine a noi possiamo affrontare il futuro in modo migliore”. S. T. CASTELGUGLIELMO Successo per il concerto della scuola a indirizzo musicale Per gli alunni un’esibizione da maestri Chiara Magaraggia CASTELGUGLIELMO - Diversamente non poteva essere. Anche per questo Natale 2012 i ragazzi della scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale di Castelguglielmo hanno dato vita ad un concerto che è stato delizia per le orecchie riscuotendo un grandissimo consenso di pubblico che, numeroso, ha voluto omaggiare la tenacia e la volontà dei ragazzi e degli insegnanti di strumento che li hanno preparati per questo tradizionale importante appuntamento. Il concerto, a differenza delle passate edizioni, si è svolto nella palestra comunale inaugurata poco prima dell’inizio delle esibizioni con l’intervento del sindaco Giorgio Grassia e il taglio del nastro da parte di Virginia Davì, un’alunna della scuola. Un luogo che ha permesso una maggiore accoglienza e un’ottima acustica dopo gli interventi finalizzati anche a questo scopo. Presente il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Fiesso Umbertiamo del quale, le scuole di Castelguglielmo fanno parte. “Questa serata - ha espresso il dirigente bene si integra con l’inaugurazione della struttura che segna la fine di un percorso per ottenere il meglio a livello scolastico non solo per Castelguglielmo ma anche per i paesi vicini dai quali giungono diversi alunni”. Il preside ha sottolineato come il paese abbia una scuola con ottime caratteristiche,ottimo personale che è un elemento aggiuntivo,senza dimenticare l’importanza della componente dei genitori e l’amministrazione comunale per come interpreta il rapporto con la scuola. Sono state le canzoni interpretate dai bambini della classe quinta della scuola primaria ,sotto la direzione del prof Luigino Monesi ad aprire la serata musicale. La docente Annamaria Baldo ha poi diretto l’interpretazione, che ha ottenuto un brillante risultato, di due brani dei ragazzi delle classi prime; ragazzi che hanno voluto mettersi in gioco da soli dopo soli tre mesi di scuola e conoscenza di uno strumento. A dare prova delle loro capacità sono stati poi i ragazzi delle classi seconde e terze facenti parte dell’orchestra della scuola. Ragazzi che hanno voluto imparare uno strumento (chitarra, pianoforte, flauto traverso...) in una scuola che dà loro la possibilità di farlo in quanto, oltre alle ore di musica previste nel calendario scolastico, ha un laboratorio musicale pomeridiano. A dirigere l’orchesta il prof Luigino Monesi. Tutti i ragazzi della scuola si sono poi uniti per dare vita ad una grande orchestra di flauti dolci diretti dall’insegnate Loredana Romanato. Dodici brani tra i quali la beneaugurante Marcia di Radetzky e il valzer Sulle rive del Danubio Blu. Alcune ragazze della classe terza hanno voluto omaggiare i presenti con un balletto coreografato personalmente. In chiusura, la canzone “La preghiera”. Qualche giorno prima erano stati i bambini della primaria a mettere in scena una rappresentazione teatrale in occasione del prossimo Natale. Una recita che ha seguito come tema il sogno di un bambino nel quale gli appaiono tutti i simboli e i personaggi del Natale. Simboli e personaggi che incontra nel suo cammino verso la capanna di Betlemme. Ma in scena non ci sono stati solo i bambini ma anche due insegnanti, Nicoletta Pavanin e Gienpietro Panziara, dando vita ad una rappresentazione non finalizzata al solo coinvolgimento dei bambini. L’insegnante Pavanin ha cantato La vergine degli angeli di Verdi e Bianco Natale di cui, la prima parte in inglese mentre la seconda, in versione italiana, ha voluto la partecipazione dei genitori.