Progettazione e Costruzione dell`Auto
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Progettazione e Costruzione dell`Auto
Il libro, previa una panoramica di confronto tra alcuni trasporti, illustra il progetto e la costruzione dell’auto, come lo schassis, gli assi anteriori e posteriori, le sospensioni meccaniche e pneumatiche, i motori, le trasmissioni del moto di tipo meccanico o idraulico, gli impianti di ventilazione, di riscaldamento, di condizionamento, gli impianti di frenatura o di comando degli ausiliari, gli impianti e i rivestimenti interni, secondo le specifiche nazionali ed internazionali, unite a valutazioni suggerite dall’esperienza dello scrivente. R OMANO P ANAGIN Il presente volume di “Progettazione e Costruzione dell’Auto” intende porsi come riferimento a tutti coloro che desiderano avere un orientamento di tipo ingegneristico, con concetti tipici dei corsi di base delle scienze delle costruzioni e costruzione di macchine, riferiti alle problematiche tipiche del settore. Libri pubblicati dall’Autore 1. “La dinamica del veicolo ferroviario” pubblicato nel 1990 è ora alla terza edizione e viene utilizzato dai Politecnici o Università di Torino, Firenze, Roma e Bari. 2. “Costruzione del veicolo ferroviario” pubblicato dal CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) 3. “Progettazione e costruzione dell’ Autobus” la seconda edizione è pubblicata dalla casa Editrice Universitaria Levrotto & Bella 4. “Progettazione e costruzione degli Aeromobili” pubblicato dalla casa Editrice CET 5. “Progettazione e costruzione d’imbarcazione e navi” pubblicato dalla casa Editrice Universitaria Levrotto & Bella e utilizzato dalla Università degli Studi di Messina. ISBN 978-88-8218-180-2 PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELL’AUTO Definito l’auto, si trovano le sollecitazioni a cui un veicolo è soggetto durante il percorso stradale, al fine di ottimizzare il comfort per il passeggero e ridurre l’affaticamento dinamico sui componenti del veicolo. R OMANO P ANAGIN Progettazione e Costruzione dell’Auto ROMANO PANAGIN PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELL’AUTO PROF. ING. ROMANO PANAGIN Considerato uno dei padri del treno “Pendolino” Progettista e Consulente nel campo dei trasporti e del RINA Già - Amministratore Delegato della FIREMA RICERCHE (Torino-Milano) Responsabile dell’Innovazione e dell’Analisi Valore della FIAT - Torino Responsabile dei Calcoli e Sperimentazione della FIAT Ferroviaria - Torino Responsabile nell’ambito del Centro Ricerche Fiat di alcuni progetti per il primo Piano finalizzato trasporti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR ) Professore presso il Politecnico di Torino per il corso di Dinamica del Materiale Rotabile Professore presso il Politecnico di Milano per il corso di Iterazioni Elettromeccaniche nella Dinamica dei Rotabili Autore di un centinaio di pubblicazioni tra studi, libri, articoli , ricerche , brevetti Libri Tecnici Pubblicati La Dinamica del Veicolo Ferroviario - Terza Edizione Costruzione del Veicolo Ferroviario (Editore CIFI) Progettazione e Costruzione dell’Autobus Progettazione e Costruzione degli Aeromobili Progettazione e Costruzione di Imbarcazioni e Navi Si ringraziano gli Ingegneri Carlo Garnero e Dario Arciprete, per la collaborazione relativa all’auto per città Copyright © 2013 Levrotto & Bella di Gualini T. & C. di Gualini Elisabetta S.a.s., c.so Einaudi 57/c - Torino ISBN 9788882181802 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale e parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. La Editrice Universitaria Levrotto & Bella ha il piacere di presentare il nuovo testo di “PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLE AUTO” a cura del Prof. Ing. Romano Panagin, considerato uno dei padri del treno “ Pendolino”, già docente del Politecnico di Torino e Milano e responsabile di un Centro di Ricerche industriale, nonché autore di brevetti, libri e numerosi contributi per riviste e giornali. Il volume presenta un particolare interesse, in quanto permette d’avere nel nuovo contesto dei corsi universitari di recente ristrutturati, un testo introduttivo sulla materia specifica, per favorire un particolare settore dell’ingegneria ed aiutare il passaggio verso studi più specialistici. Nel libro si richiamano concetti di materie tradizionali ed esperienze in temi specifici delle varie costruzioni. Il compito non è stato semplice data l’ampiezza della materia e delle soluzioni di mercato, ma speriamo d’interesse per gli addetti al settore. Al termine del libro viene presentato un nuovo progetto per un auto da utilizzare in città, di limitato peso e costo, che pur non realizzato, conserva un certo interesse per eventuali nuove proposte di veicoli in ambito urbano, con risvolti socio economici utili alla comunità. Editrice Universitaria Levrotto & Bella Introduzione Le strade, le linee ferrate, le linee aeree e navali sono le vie di comunicazione del mondo, come il sangue ossigena gli organi del corpo, così le arterie mondiali facilitano la comunicazione tra le persone e le merci, predisponendo le zone toccate ad uno sviluppo e in generale ad un miglioramento socio economico delle popolazioni interessate al fenomeno. Tra i vari modi di trasporto delle persone, le auto, gli autobus ed i treni si collocano nei trasporti urbani, interurbani, suburbani, interregionali e internazionali. Il presente volume di “ Progettazione e costruzione dell’Auto” intende porsi come riferimento a tutti coloro che desiderano avere un orientamento di tipo ingegneristico, con concetti tipici dei corsi di base delle scienze delle costruzioni e costruzione di macchine, riferiti alle problematiche tipiche del settore. Il libro , previa una panoramica di confronto tra i modi per il trasporto, auto, autobus e treno, illustra il progetto e la costruzione delle auto, delle parti principali per la formazione del veicolo, come lo schassis , gli assi anteriori e posteriori, le sospensioni meccaniche e pneumatiche, i motori, le trasmissioni del moto di tipo meccanico o idraulico, gli impianti di ventilazione, di riscaldamento, di condizionamento, gli impianti di frenatura o di comando degli ausiliari, gli impianti e i rivestimenti interni, secondo le specifiche nazionali ed internazionali, unite a valutazioni suggerite dall’esperienza dello scrivente. I dimensionamenti vengono fatti considerando le condizioni di esercizio come il carico verticale normale e su terreno sconnesso, gli sforzi di frenatura o di curva ed i carichi eccezionali di ribaltamento e di crash. Un’indagine particolare viene fatta sulla dinamica del veicolo per il miglioramento del comfort ai passeggeri e per diminuire le sollecitazioni dinamiche sulle strutture dell’auto. Una parallela indagine dinamica è fatta sulla trasmissione del moto, dal motore alle ruote, per evidenziare sia le vibrazioni che possono essere evitate o rapidamente superate nelle varie marce, gli effetti sull’aderenza ruota – strada, il comfort acustico e vibrazionale a cui il passeggero è soggetto. 4 I calcoli, per il progetto dei vari componenti, utilizzano i metodi tradizionali di Saint- Venant o della teoria dell’elasticità in paragone al metodo degli elementi finiti ( FEM ). Il metodo degli elementi finiti e stato realizzato per il dimensionamento statico e dinamico dei veicoli spaziali e poi utilizzato in tutto il mondo per verificare le tensioni di ogni struttura, macchina, fabbricato, veicolo stradale, ferroviario, aereo, imbarcazione e nave. Per ricavare valori attendibili delle tensioni, le strutture devono essere discretizzate in maniera corretta ( suddivisione parzializzata delle strutture con vincoli adeguati ), la validazione della discretizzazione può essere fatta in punti caratteristici privi di saldature, variazioni di sezione, presenza di carichi, utilizzando le scienze delle costruzioni tradizionali. Il confronto tra i vari metodi di calcolo tradizionali e innovativi permette confronti e verifiche sulla bontà della discretizzazione dei modelli matematici ad elementi finiti. I coefficienti di sicurezza alla rottura, snervamento o fatica devono essere definiti in base alla tecnologia di costruzione del componente, come lo stato superficiale del materiale, le varie discontinuità di forma, i vari tipi di saldatura. Al termine si determinano le prestazioni dell’auto nelle varie marce e si illustra un nuovo tipo di Auto per trasporto cittadino. Allo scopo di rendere didattico il testo a beneficio dei corsi universitari di base, alcuni esempi mostrano la possibilità di dimensionare i vari componenti tramite la scienza delle costruzioni, tali esempi potranno essere approfonditi da studenti di ingegneria o allievi progettisti con i metodi moderni degli elementi finiti. In generale si è cercato di favorire gli aspetti applicativi mostrando in tabelle sia le caratteristiche tecnologiche dei materiali di formazione dei componenti, sia il diverso comportamento statico o dinamico delle auto di pesi e caratteristiche diverse, sollecitati da date condizioni di esercizio. Lo stimolo alla pubblicazione del libro si deve pure alla continua evoluzione del settore sia nel campo strutturale che motoristico. Romano Panagin 5 INDICE DEL LIBRO Introduzione…………………………………………………………………. Indice del libro ………………… …………………………… Confronto tecnico economico tra auto, autobus e treno ……………………….. Auto ……………………………………………………………………………. Autobus…………………..…………………………………………………. Treni…………………..………………………….…………………………. Dimensioni, capienze e pesi delle auto …………………………………….. Carichi verticali ……………………………………………………………..… Sforzi di frenatura………………………………………………………….….. Sforzi in curva ………………………………………………………………….. Condizioni di ribaltamento……………………………………………………... Condizioni di stabilità allo strisciamento……………………………………….. Condizioni di comfort…………………………………………………………. Ribaltamento laterale ………………………………………………………….. Prove di crash ………………………………………………………………….. Assi inerziali delle auto……………………………………………..……… La dinamica del veicolo……………………………………………………….. Motore…………………………………………………………………………. Motore a 2 tempi …………………………………………………………….. Motore a 4 tempi ……………………………………………………………. Nuovi motori a benzina con turbocompressore …………………………….. Motori diesel ………………………………………………………………… Impianto di raffreddamento motore……………………………….………… Impianto di lubrificazione motore…………………………….…………… Serbatoio …………………………………………………………………… Silenziatore - dispositivo di scarico ………………………………………… Filtri aspirazione aria ……………………………………………………… Cambio meccanico ………….…………………………………….………… Giunto idraulico…………………………………………………………….. Cambio idraulico…………………………………………………..………… Cambio differenziale idromeccanico..……………………………………… Frizione ……………………………………………………………………… Frizione monodisco a secco…………………………………………..……… Frizione a bagno d’olio……………………………………………..………… Molle a tazza…………………………………………………………………. Ruote libere………………………………………………………………….… Trasmissione meccanica………………………………………………….…… Cardani………………………………..………………………………………. Gruppo asse ponte………………………….………………………………… Calcolo ruote coniche e differenziale…………………………………………. Gruppo ponte con differenziale a ruote cilindriche…………………………… Calcolo dei cuscinetti ………………………………………………………….. Calcolo asse motore posteriore………………………………………………… Asse anteriore sterzante….……………………………………………………. Sterzo……………………………………………………………..…………… Servosterzo……………………………………………………………….…… Cerchi a disco e pneumatici…………………………………………………… Cerchi a disco …………………..……………………………………………… Pneumatici……………………………..……………………………………… Oscillazioni torsionali generate dalla motorizzazione…………..…………… Modelli matematici…………………………………………………………… Auto con trasmissione diesel- meccanica……………………. Auto con trasmissione diesel- idraulica……………………… Sospensioni per auto …………………………………………………………….. 6 4 6 8 11 17 23 31 43 46 48 49 50 51 53 54 62 65 74 79 81 87 104 119 125 127 128 130 131 137 140 152 156 159 160 162 179 187 193 201 202 213 216 221 226 237 239 241 241 242 252 263 270 275 284 Sospensioni con molle ad elica………………………………………………… Sospensione con balestre……………………….……………………………… Sospensioni a barre di torsione Sospensioni idropneumatiche……………………………………………………… Sospensioni pneumatiche Molle ad elica …………………………………………………………………….. Molle a balestra ………………………………………………………………… Molle pneumatiche …………………………………………………………….. Ammortizzatori viscosi…………….………………………………………….. Ammortizzatori ad attrito…..…………………….……………………………. Barre antirollio……………………………………………..…………………. Calettamenti…………………………………………… ……………………. Considerazioni dimensionali ………………………..…………………..……. Diagramma di Smih…………………………………………………………… Diagramma di Gough Pollard…………………………………………………. Diagramma di Wohler……………………………………………………… Ipotesi di rottura per fatica……………………………………………………… Coefficienti di sicurezza…………………………………………………… Strutture portanti della scocca…………………………………………..… Struttura del telaio …………………………………………………………… Pianale auto …………………………………………………………. Scocca dell’auto con carico verticale……………………………………… Scocca dell’auto soggetta a torsione……………………………………………… Struttura dell’auto calcolata con gli elementi finiti ( FEM )……………………… Travi portanti di vincolo alle sospensioni……………………………………… Incremento delle tensioni nelle strutture saldate………………..…………… Collegamento tra rivetti e lamiere ……………………………………………. Impianto elettrico…………………………………………………………..… Impianti termici ……………………………………………………………… Impianto di ventilazione, riscaldamento ………………….………………… Impianto di condizionamento………………………………………..……… Impianto di frenatura……………………………………………………….… Impianto di frenatura idraulico……………………………………………… Impianto di frenatura pneuidraulico………………………………………… Compressore………………………..………………………………………… Impianto di frenatura Elettroidraulico Freni a tamburo…………………………….………………………………… Freni a dischi….…………………………………….………………………… L’ABS …………………………………………………… Condizioni di comfort……………………………………………….……………. Rivestimenti interni , ……………………………………………………….… Poltrone e sedili..……………………………………………………………… Pavimento……………………….…………………………………………… Porte………………………………………………..………………………… Finestre……………………………………………………………………… Avvisatore acustico …………………………………..…………………….. Indicatore livello carburante……………………………………………………… Prestazioni dell’auto – Resistenze di rotolamento………………………………… Resistenze aerodinamiche………………………….……………………… Prove in galleria del vento ………………………………………………… Resistenze in curva………………………………………..……………… Resistenza create dalle pendenze……………………………..………… Prestazioni………………………………………………………… Auto elettrica per città…………………………………………….. Testi consultati………………………………………………………… 7 285 294 295 297 299 303 309 316 326 337 340 346 350 350 352 355 356 361 364 366 375 384 387 393 402 409 421 423 430 433 436 441 441 443 445 450 456 461 466 469 483 485 488 490 492 495 497 498 499 501 509 511 511 514 531-532 CONFRONTO TECNICO ECONOMICO tra AUTO, AUTOBUS e TRENO Il confronto tecnico economico tra AUTO, AUTOBUS e TRENO interregionale può essere fatto su determinate percorsi confacenti alle caratteristiche dei mezzi. La valutazione economica tiene conto delle quote di ammortamento, dei costi energetici e di esercizio dei vari veicoli. I costi di esercizio per i mezzi comprendono le quote di assicurazione, di ricovero e i prezzi delle infrastrutture utilizzate per il servizio svolto. Per le auto e gli autobus si considerano nei costi di esercizio i prezzi autostradali dove sono compresi le quote di ammortamento, di esercizio e gli utili dell’autostrada . Per i treni si considerano nei costi di esercizio i prezzi delle linee ferroviarie, dove sono compresi le quote di ammortamento, di esercizio e gli utili. L’AUTO di media cilindrata deve percorre l’autostrada alla velocità massima di 130 Km/h e collega luoghi posti a circa 200 -300 km ad una velocità media di 100 km/h , trasportando il massimo delle persone . Gli AUTOBUS hanno mediamente velocità massime di 120 km /ora , possono ottenere velocità commerciali di circa 80 km/h dovendo fermarsi per i bisogni fisiologici dei passeggeri e per il riposo del guidatore. In questo modo di trasporto può entrare l’AUTOBUS da turismo dove i tempi di percorso non hanno una importanza rilevante, perché possono fornire al passeggero la visione dei paesaggi e città delle zone attraversate, per contro il numero di passeggeri trasportati è al massimo uguale a circa 70 persone e la velocità commerciale è di circa 60 km/h. Il TRENO a media o alta frequentazione svolge la propria attività su percorsi interregionali con velocità commerciali di circa 100 km/h poiché i treni si devono fermare nelle varie stazioni, mediamente situate tra loro a circa 25 – 35 km. In funzione dei flussi di traffico della linea, si utilizza un singolo veicolo ferroviario o in composizione con altri, con un massimo di circa 5 - 6 elementi, Queste quote sono rapportati all’utilizzo del solo mezzo, in seconda istanza in funzione del singolo passeggero dato che con l’auto si ha un minimo di 5 - 7 passeggeri, con gli autobus un massimo di 55 - 85 passeggeri e con treni singoli di circa 70 persone e convogli di circa 600 passeggeri. I costi energetici dei veicoli devono essere valutati in funzione di un unico parametro energetico indipendentemente se si tratta di benzina, gasolio o altro combustibile, mentre per i treni elettrici si fa riferimento al combustibile utilizzato nella centrale termoelettrica, considerando le perdite della linea elettrica ad alta tensione, sotto stazioni elettriche, linea di alimentazione, tipo di trazione se a corrente continua o alternata 8 Altre considerazioni devono farsi per avere dati comparabili, come : 1. La velocità media per auto e autobus su un percorso autostradale, tiene conto della fase di accelerazione e di frenatura con limitazioni come rallentamenti, ingorghi autostradali, fermate ai caselli, nonché particolari condizioni di vento contrario . La velocità media per il treno su un percorso ferroviario, tiene conto della fase di accelerazione e di frenatura con limitazioni come rallentamenti per l’incontro con altri treni, vento contrario o resistenze di gallerie, fermate alle stazioni ferroviarie. 2. Il numero di passeggeri trasportati dai treni singoli sono di circa 70 persone, mentre per i convogli di circa 600 passeggeri, l’autobus dispone da 55 a 85 posti, l’auto da 5 a un massimo di 7 passeggeri , pertanto il costo relativo al trasferimento di persone deve essere riferito in prima istanza al solo veicolo, in seconda alla singola persona trasportata. 3. Nella valutazione dei tempi di trasferimento sui percorsi tipici dei singoli veicoli bisogna tener conto dei tempi necessari per raggiungere l’effettiva destinazione, così si considerano nulli i tempi alla partenza e all’arrivo per l’auto, tempi persi di 10 minuti per raggiungere o allontanarsi dalla stazione per i treni e gli autobus. 4. Le valutazioni sui costi energetici sono fatte a pari prezzo del combustibile primario di 1 Euro per Kg . Figura 1 - Auto BMW 9 L’AUTO è il mezzo più diffuso in Italia , dove circolano circa 27 milioni di veicoli poiché oltre a favorire i collegamenti tra luoghi vicini o lontani, lascia all’individuo la massima libertà di scelta sul come gestire il proprio tempo o quante persone o bagaglio portarsi nel trasferimento. Nel confronto che stiamo per operare dovremo perciò incanalare e quindi limitare l’auto ad una attività definita, utilizzando un’auto di media cilindrata che percorre l’autostrada alla velocità massima di 130 Km/h e colleghi luoghi posti a circa 200 - 300 km ad una velocità media di 100 km/h , trasportando il massimo delle persone . L’AUTO nel caso specifico può essere confrontata con l’AUTOBUS di linea su percorsi interregionali di circa 200 - 300 km, con velocità massime di 120 km /ora , possono ottenere velocità commerciali di circa 80 km/h dovendo fermarsi per i bisogni fisiologici dei passeggeri e per il riposo del guidatore. In questo modo di trasporto può entrare l’AUTOBUS da turismo con percorsi di circa 600 – 800 km, dove i tempi di percorso non hanno una importanza rilevante perché possono fornire al passeggero la visione dei paesaggi e città delle zone attraversate, per contro il numero di passeggeri trasportati è limitato a circa 70 persone e la velocità commerciale è di circa 60 km/h. Il TRENO a media o alta frequentazione per trasporto pendolari, svolge la propria attività su percorsi interregionali di circa 200 - 300 km, con velocità massime di 130-160 km/h, ottiene velocità commerciali di circa 100 km/h, poiché i treni si devono fermare nelle varie stazioni, mediamente situate tra loro a circa 25 – 35 km. I tre veicoli definiscono pertanto certe modalità di trasporto utili alle necessità dei passeggeri con determinati tempi e costi, il passeggero che viaggia per lavoro utilizzerà il mezzo più veloci anche se più costoso per avere maggior tempo operativo a disposizione, il passeggero che viaggia per turismo può scegliere il mezzo meno veloce e più economico . Oltre al tempo e al costo un terzo parametro può giocare nella scelta del passeggero, questo terzo parametro è il comfort, misurato soggettivamente dagli spazi messi a disposizione, dal tipo di poltroncina usata, dalla adattabilità del soggetto alla imbottitura della seduta o sull’inclinazione dello schienale, dal condizionamento dell’aria in funzione delle condizioni climatiche. Il comfort del veicolo è pure misurato da indici propri del veicolo come le vibrazioni e la rumorosità e le caratteristiche del percorso che definisce a quali accelerazioni il passeggero è soggetto . I costi del trasporto, il comfort ed i tempi di percorso di ogni singolo mezzo su date tratte, possono determinare la scelta sia dell’investitore che dell’utilizzatore . 10 AUTO L’AUTO di cilindrata uguale a circa 2000 cm3 svolge la propria attività su percorsi di circa 200 -300 km , con velocità massime possibili di circa 200 km/h che non possono essere attuate sulle strade, poiché ad esempio sulle autostrade i limiti di velocità massima sono a 130 km/h, la velocità commerciali si riduce ulteriormente a circa 100 km/h, poiché si verificano rallentamenti per la presenza di curve percorse a velocità inferiore, code, lavori stradali, fermate ai caselli, ecc. Questa famiglia di auto ha una cubatura di 4-8 m3 , trasportano da 5 a un massimo di 7 persone ( compreso il guidatore ) e hanno una massa media di circa 1200 - 1700 kg. Le potenze installate variano da 60 a 170 Cv ( 44,1 a 125 kw ) fino a potenze massime di circa 660 Cv ( 485Kw ) per auto sportive, con consumi medi sul percorso misto di 10 – 15 - 20 km / kg. Il motore termico può essere a benzina, diesel o GPL , la trasmissione del moto avviene tramite un cambio meccanico normalmente a 5 marce o un cambio automatico che trasmette il moto al ponte dove tramite un differenziale e due semiassi si comandano le ruote per la trazione. La trazione può essere anteriore, posteriore e su entrambi gli assi. Le AUTO hanno un rapporto potenza /massa di circa 0.1 Cv/ kg (0.074 kw / kg ) tale da permettere tempi in avviamento da zero a 100 km/h di circa 100 secondi . Nella normalità hanno interni funzionali e abbastanza confortevoli senza tuttavia essere lussuosi , con posti di seduta regolabili in verticale e longitudinale e per l’inclinazione della seduta e dello schienale . Alcune auto dispongono di un impianto per la ventilazione e il riscaldamento, mentre le nuove hanno un impianto di condizionamento al fine di fornire un eguale comfort sia nel periodo invernale che estivo . Le auto hanno un fattore di accrescimento medio di 2.6 – 3.5 , tra i valori più bassi tra i vari mezzi di trasporto ( rapporto tra la massa del veicolo vuoto e il carico utile trasportato ) dimostrando un basso peso strutturale in funzione del carico utile ( se si considera il pieno carico di persone e bagagli ) e una progettazione d’avanguardia sostenuta dalla ricerca e da una buona sperimentazione. Il fattore di accrescimento ha pure una valenza economica, poiché la massa dell’auto può collegarsi con l’investimento, mentre il carico utile può correlarsi con gli introiti Fattori di accrescimento maggiori fino a 7,5 esistono per auto sportive o di limitate serie. La vita delle auto è di circa 10 anni e percorrono normalmente dai 10.000 a 15.000 km ogni anno. Riassumendo le varie caratteristiche delle AUTO per percorsi autostradali di circa 200 – 300 km, sono : 11 12 13 20900 2.93 13680 2.88 3.22 34290 13 13 13.3 5 15.4 5 5 2499 16.7 1749 1878 5 16.1 4 4 6000 75 5500 4600 31.8 141 185 7 420 1935 1.74 55 16 196 142 12.7 5 5 116 456 624 71 1290 1267 Citroen Berlingo 1.9 DX 4p 1.48 Citroen C5 1.8 16v SX 5p 1.81 Chrysler Voyager 2.5 CRD Lx 5 p 1.95 Audi A3 1.9 TDI Ambition 5 p 1.77 2.72 25360 18.2 22.7 55 5 1896 4 4000 24.4 101 188 5 350 1200 1.42 1.74 Volvo ,S60 2.4 DS 1.72 2148 1988 2405 3.42 32390 29900 30500 3.47 15.6 15.6 16.6 21.3 5 4 4 32.1 28.5 220 200 143 5 5 125 430 1505 1.43 1.73 425 1.45 1.76 5 34.7 173 210 5 424 1527 1.428 1.804 Saab 9-3 2.2 16v TiD Vector Sedan 4.53 Mercedes – Benz C220CDI Classic 4.63 3.39 30550 18.2 22.2 63 5 1995 4 4000 33.6 150 216 5 440 1490 1.415 1.739 4.471 Bmv 320d 4.566 38641 3.23 30150 3.42 10.3 13.7 22.7 18.2 72 5 1970 4 6400 191 155 213 5 490 1420 1.42 1.82 4.72 70 1896 4 4000 31.6 130 204 5 455 1505 1.43 1.77 4.55 Audi A4 TDI 130 Cv 4.15 Alfa Romeo 166 2.0 16v T.S. Distinctive 4p 4.73 2.96 28556 16.9 21.3 63 5 1910 4 4040 31 140 209 5 378 1305 1.41.5 1.745 4.43 Alfa Romeo 156 1.9JTD 16v Distinctive 4.72 ( kg ) (m) (m) (m) ( Cv ) ( kgm ) ( cc.c. ) Fattore di accrescimento Prezzo su strada (Euro) Consumo misto (km/litri ) Consumo extraurbano ( km/litri ) Capacità serbatoio ( Litri ) Numero di marce Cilindrata Numero cilindri Giri /min Coppia Potenza Velocità max (km/h ) Numero posti Capacità carico (litri) Massa Altezza Larghezza Lunghezza Auto 4.14 Di seguito si danno le caratteristiche di altre auto con le capacità di carico, numero di marce, capacità dei serbatoi, consumo di carburante misto e extraurbano. 4.57 1.76 1.48 Renault Megane 2.0 16v Dinamique Luxe 3p 1.78 1.46 Mitsubishi Space Star 1.6 16v Comfort 5p 14 5000 4 1584 5 55 16.9 14 18170 5600 4 1769 5 72 16.9 13.3 23900 5500 4 1998 6 60 15.6 12.5 18350 2.64 16.3 16.6 19.5 2.8 98 180 116 200 116 5 5 5 136 270 450 330 1165 1.52 Merceds – Benz E200 1.8 16v Classic 4p 3.57 38380 11.9 - 55 6 1796 4 5500 24.5 163 230 5 520 1570 1.45 1.82 Lancia Phedra 2.0 16v Esecutive 5p 1.72 2.74 30900 11 13.7 80 5 1997 4 6000 19.4 136 185 7 324 1645 1.75 1.86 Lancia Libra 1.9 jtd Intensa SW 3.07 28820 16.7 21.2 70 5 1910 4 4000 28 115 185 5 420 1350 1.47 1.74 3.37 17000 15.6 19.6 55 5 1991 4 4000 24 112 190 5 415 1482 1.43 1.72 4.5 Hyundai Elantra 2.0 16v CRDi GLS Plus 5p 4.47 1798 5 58 17.5 12.8 20450 2.95 Automatico 50 17.2 14.7 19300 2.82 4 6000 17.3 125 207 5 500 1298 1.42 1.81 4.70 1590 4 5600 15.5 110 185 5 670 1240 1.5 1.7 4.29 Honda Civic 1.6 16v Vautomatica ES 5p 4.75 Ford Mondeo 1.8 16v Ghia 5p 4.82 2.88 22420 10.3 13.2 58 Automatico 2446 5 6000 22.5 170 215 5 305 1265 1.47 1.78 4.18 Fiat Stilo 2.4 20v Abarth 3p 4.05 2.89 27400 14.3 16.9 80 5 1997 4 4000 27.5 109 174 7 324 1736 1.75 1.86 4.62 Fiat Ulisse 2.0 JTD Dynamic 5p 1230 Nissan Primera 1.8 16v Tekna 4p 4.21 ( kg ) (m) (m) (m) ( Cv ) ( kgm ) ( cc.c. ) Fattore di accrescimento Prezzo su strada (Euro) Consumo misto (km/litri ) Consumo extraurbano ( km/litri ) Capacità serbatoio ( Litri ) Numero di marce Cilindrata Numero cilindri Giri /min Coppia Potenza Velocità max (km/h ) Numero posti Capacità carico (litri) Massa Altezza Larghezza Lunghezza Auto VALUTAZIONI TECNICO ECONOMICHE Da questa indagine globale sulle auto per il trasporto di persone su percorsi di 200 - 300 km è possibile fare delle considerazioni tecnico economiche . L’indagine tecnica si riferisce ad un percorso tipico dove è possibile rilevare il flusso di energia che viene utilizzato partendo dal combustibile e consumato dal motore, dalle perdite organiche, dal rotolamento delle ruote, dalle resistenze aerodinamiche, dalle trasmissioni e accessori In questa indagine tecnica è pure possibile definire una mappa della distribuzione dei kg di combustibile consumati sulla missione se fossero note le riduzioni di velocità e fermate ( 10 – 15 – 20 Km / litro ) . La missione per l’auto su un percorso di 200 - 300 km viene fatta in autostrada alla velocità massima di 130 km/h dove possono considerarsi rallentamenti per code, ingombro stradale e fermate intermedie per bisogni fisiologici, per cui la velocità media risulta di circa 100 km/h . L’indagine economica viene fatta su una vita dell’auto di 10 anni riferita al primo proprietario in cui si considerano i costi di ammortamento e di esercizio ponendo un percorso annuo di 15.000 km. La prima indagine è svolta al fine di definire il costo per km dell’auto dove l’ammortamento dell’auto del valore medio di 20.000 Euro, è valutato al 5 % per il periodo di 10 anni . Il costo di esercizio è valutato considerando i costi diretti propri dell’auto come il costo energetico , la manutenzione, il ricovero, l’assicurazione, il bollo e i costi indiretti in funzione dei percorsi annui dovuti all’utilizzo delle autostrade dove il prezzo autostradale per l’auto copre gli investimenti, i costi di manutenzione e di esercizio, compresi gli utili devoluti all’investitore. Questa valutazione dei costi chilometrici sarà in seguito variata con i costi chilometrici per persona poiché si dovrà confrontare l’auto con l’autobus ed il treno, che percorrono un eguale chilometraggio con eventuale diversi tempi di percorso e numero di passeggeri trasportati. . Il comfort dell’auto è definito dalla strada percorsa e dalle caratteristiche del veicolo come la geometria strutturale, le rigidezze e smorzamenti delle sospensioni, pertanto ha una risposta soggettiva di 3.3 con un range abbastanza ampio da 2.2 - 6.3 forse dovuto al tipo di fondo stradale. L’auto ha limitate sollecitazioni, una velocità di rollio media 0.038 rad/sec e beccheggio 0.03 rad/sec, le accelerazioni verticali 0.9 m/sec2 e laterali 0.8 m/sec2. La rumorosità ha un campo abbastanza ampio 72 – 84 dB a causa della variabilità del fondo 15 stradale , ma anche del coefficiente di resistenza aerodinamico del veicolo che in funzione di un elevato valore può avere maggiore rumorosità ed aumentati valori dei consumi energetici. costi dell' auto 0,59 0,6 0,27 0,4 0,24 0,08 euro/km 0,2 0 totale ammortamento esercizio energetico 8872 10000 8000 4072 6000 euro/anno 3600 1200 4000 2000 0 totale ammortamento esercizio energetico 0,116 0,12 0,1 0,054 0,08 0,046 euro/km x persona 0,06 0,016 0,04 0,02 0 totale ammortamento 16 esercizio energetico AUTOBUS PREFAZIONE sull’argomento Autobus La progettazione e costruzione degli autobus è simile sia che si tratti d’autobus da turismo, di linea od urbani, anche se hanno varie dimensioni geometriche, con adeguate potenze installate, trasmissioni, impianti e interni. Gli autobus urbani del peso a carico minimo di 6000 kg e massimo di 16000 kg, trasportano un numero limitato di passeggeri seduti da 15 a 25 su percorsi massimi di 20 km, con fermate ogni circa 1 - 2 km, hanno un numero plurimo di porte per la frequente salita e discesa dei passeggeri. Alcuni autobus urbani possono avere anche pesi a carico inferiori, per inserirsi in centri cittadini con strade di limitata larghezza o per il trasporto di studenti alle scuole. Gli autobus di linea e da turismo, del peso a carico minimo di 17000 kg ad un massimo di circa 18000 kg, trasportano un numero consistente di passeggeri seduti da un minimo di 55 ad un massimo di 80 nei veicoli a due piani, hanno un numero limitato di porte per la salita e discesa dei passeggeri, dispongono al massimo di due porte per i passeggeri e di una porta per il guidatore. Questi Autobus sono utilizzati su percorsi massimi da 200 a 600 km, con fermate ogni circa 20 km per quelli di linea e ogni circa 100 km per gli autobus da turismo, per consentire all’autista dati tempi di riposo e per i bisogni fisiologici dei passeggeri, anche se alcuni veicoli dispongono a bordo di limitate ritirate. Gli autobus da turismo moderni hanno un piano di carico bagaglio nella parte inferiore e il posto passeggeri al piano superiore, in alcuni casi per il trasporto di molti passeggeri (circa 80) si hanno posti per i passeggeri sia al piano inferiore che al superiore. Il confronto tecnico ed economico con altri mezzi di trasporto come l’auto ed il treno è possibile in alcuni casi con gli autobus turistici, che svolgono il loro servizio su lunghi percorsi e hanno tutta una metodologia d’utilizzo, in un tempo simile ad altri modi di trasporto. L’AUTOBUS di linea può svolgere la propria attività su percorsi interregionali di 200-300 km, con velocità massime di 100-130 km/h ottiene velocità commerciali di circa 80-100 km/h per rallentamenti e fermate intermedie. In alternativa l’AUTOBUS può svolgere un servizio turistico su percorsi di 600–800 km con velocità commerciali ridotte ai 60 - 70 km/h, per le numerose fermate necessarie ai passeggeri per i bisogni fisiologici e per permettere al guidatore il tempo di riposo, anche se i consumi di combustibile rimangono all’incirca gli stessi degli AUTOBUS di linea pur con velocità commerciali inferiori. L’AUTOBUS sia di linea che da turismo, utilizza motori diesel con 6-8 cilindri per una cilindrata 3 complessiva uguale a circa 10.000 cm (cinque volte la cilindrata delle auto), le potenze installate variano da 300 a 420 CV (220.6 a 308.8 KW) con consumi medi sul percorso misto di 4.1- 5.9 km / kg. Il diesel ad iniezione può essere con o senza intercooling, il cambio meccanico con giunto idraulico, normalmente ha da 5 a 8 marce e trasmette il moto al ponte dove tramite un differenziale e due semiassi comanda le ruote motrici. 17 Versione T= Turismo L= linea SL=super linea 2P= due piani Cilindrata t = turbo Cambio A = automatico Sospensione M = meccanica Posti totali = compreso il conducente Posizione motore A= anteriore Freni DD = dischi integrali DT = dischi/tamburo TT = tamburi integrali RE = rallentatore meccanico RI = rallentatore idraulico i = turbo intercooler P = pneumatica C= centrale 18 P= posteriore Gli AUTOBUS da turismo o di linea hanno sostanzialmente le medesime dimensioni geometriche, il medesimo numero di passeggeri, gli identici pesi, solo quelli da turismo moderni hanno altezze dal piano stradale superiori a quelli di linea di circa 300 - 500 mm, poiché si è portato il vano bagaglio nella parte inferiore del veicolo, mentre nella parte superiore si sono locati i passeggeri per dare a loro una migliore visibilità, comfort e sicurezza. Quest’indirizzo progettativo porta ad avere strutture portanti differenti nel caso di veicoli da turismo o di linea, al fine di sempre tutelare la sicurezza dei passeggeri. In alcuni casi si hanno autobus a due piani con un numero elevato di passeggeri, ma che non sono compresi in queste dimensioni generali. Riassumendo le varie caratteristiche degli AUTOBUS da turismo o di linea, sono: Dimensioni Lunghezza massima Larghezza massima Altezza massima (a scarico) Altezza corridoio Altezza minima dal suolo (a carico) Passo Diametro minimo di volta Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore 12.000 - 13.100 mm 2500-2550 mm 3265-3720 mm 860-1540 mm 200-300 mm 5900-6290 mm 16.000 – 21.000 mm 2300-2700 mm 3050-3900 mm 2000-2100 mm 1800-1900 mm Numero totale di posti oltre il guidatore da 55 a 85 Pesi Tara comprensiva d’olio, combustibile, ruote di scorta, acqua utensili e conducente 70 kg Peso complessivo a carico 12.000 kg 18.000 kg Ripartizione Pesi Asse anteriore Tara Asse posteriore Tara Peso massimo ammesso (trasportato) Peso minimo a Tara Peso massimo Rapporto minimo (a vuoto ed a carico) tra pesi asse anteriore e posteriore 4000 kg 8000 kg 6000 kg 12.000 kg 18.000 kg circa 0.5 Alcuni autobus da turismo per avere un maggior numero di posti aumentano la lunghezza, fermo restando il bagagliaio inferiore, pertanto installano potenze mediamente superiori (350 - 390 KW, 480 - 530 CV) per assicurare le medesime velocità d’esercizio dei veicoli tradizionali pur con un aumento delle resistenze di rotolamento e aerodinamiche. 19 Figura 2 – Autobus da turismo Riassumendo le varie caratteristiche degli AUTOBUS da turismo o di linea con una maggiore lunghezza, sono: Dimensioni Lunghezza massima Larghezza massima Altezza massima (a scarico) Altezza corridoio Altezza minima dal suolo (a carico) Passo Diametro minimo di volta Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore 13.100-13.790 mm 2500-2550 mm 4.000 mm 1.700-1810 mm 300-380 mm 6.600+1350 mm 21.000-21.400 mm 2.300 mm 2850 mm 2000-2100 mm 1800-1900 mm Numero totale di posti oltre il guidatore Pesi da 81 a 91 Tara comprensiva d’olio, combustibile, ruote di scorta, acqua, utensili e conducente 70 kg Peso complessivo a carico 16.130 kg 26.000 kg Ripartizione Pesi Asse anteriore Tara Asse intermedio Tara Asse posteriore Tara Peso massimo ammesso (trasportato) Peso minimo a Tara Peso massimo Rapporto minimo (a vuoto ed a carico) tra pesi asse anteriore e posteriori 5000 kg 5000 kg 6000 kg 10.000 kg 16.000 kg 26.000 kg circa 0.45 Gli AUTOBUS di linea o per il turismo hanno una cubatura di circa 45 m3 compresa la ritirata d’emergenza per il tipo turistico, trasportano da 53 ad un massimo di 85 persone e hanno una massa totale in ordine di marcia di 12.000 kg e a carico di 18.000 kg. 20 Il rapporto massimo potenza / massa degli AUTOBUS varia da 0.025 a 0.035 CV/ kg ( 0.018 a 0.026 KW / kg) tale da permettere buone velocità commerciali. Nella normalità hanno interni funzionali e abbastanza confortevoli con posti di seduta regolabili per l’inclinazione dello schienale ma con passo limitato. Alcuni autobus di linea dispongono di un impianto per la ventilazione e il riscaldamento, mentre gli autobus per il turismo hanno gli impianti di condizionamento, al fine di fornire un eguale comfort termico sia nel periodo invernale che estivo. Il carico utile degli AUTOBUS varia da 5 - 8.5 t, pertanto ha un fattore d’accrescimento di circa 2.2 tra i più bassi tra i mezzi di trasporto (rapporto tra la massa del veicolo vuoto e il carico utile trasportato) dimostrando un basso peso strutturale in funzione del carico utile e quindi una buona progettazione, non trascurabile è una buona redditività dato che il peso del veicolo può correlarsi come l’investimento, mentre il carico utile può correlarsi con gli introiti. La vita delle autobus è di circa 10 anni e percorrono normalmente 150.000 km ogni anno. Gli AUTOBUS di linea possono essere confrontati con i treni interregionali, mentre gli AUTOBUS da turismo possono essere confrontati con i treni ad elevata frequentazione. VALUTAZIONI TECNICO ECONOMICHE L’indagine globale sugli autobus per il trasporto di persone su percorsi di linea di circa 200 - 300 km e autobus per il turismo su percorsi di 600 – 800 km permette una valutazione completa delle caratteristiche tecnico economiche. L’indagine si riferisce ad un percorso tipico dove è possibile rilevare il flusso d’energia che viene utilizzato partendo dal combustibile (4.1-5.9 km / kg) consumato dal motore, dalle perdite organiche, dal rotolamento delle ruote, dalle resistenze aerodinamiche, dalle trasmissioni e accessori. Il passeggero che deve raggiungere i luoghi di partenza e arrivo dell’AUTOBUS deve considerare un aggravio di tempo di circa 20 minuti per svolgere la propria attività. La missione per l’autobus di linea su un percorso di 300 km viene fatta in autostrada dove sono permesse velocità massima di 130 km/h, ma si hanno limitazioni di velocità, rallentamenti per code, ingombro stradale e fermate intermedie per bisogni fisiologici, per questo la velocità media risulta di circa 80 km/h. La missione per l’autobus da turismo su un percorso di 600 - 800 km viene fatta in autostrada o strade provinciali con rallentamenti per code, ingombro stradale attraversamento di paesi e numerose fermate intermedie per bisogni fisiologici e riposo del guidatore, per questo si ottiene una velocità commerciale di trasferimento di circa 60 - 70 km / h. La prima indagine è svolta al fine di definire il costo per km dell’autobus dove l’ammortamento per un costo medio di 250.000 Euro, è valutato al 5 % per il periodo di 10 anni riferiti al primo proprietario. Il costo d’esercizio è valutato considerando i costi diretti propri dell’autobus come la manutenzione, il ricovero, l’assicurazione, il bollo e i costi indiretti in funzione dei percorsi annui di 150.000 km dovuti all’utilizzo delle autostrade dove il prezzo autostradale per l’autobus copre gli investimenti, i costi di manutenzione e d’esercizio, compresi gli utili devoluti all’investitore stradale. 21 Questa valutazione dei costi chilometrici sarà in seguito variata con i costi chilometrici per persona poiché si dovrà confrontare l’autobus con gli altri mezzi di trasporto che percorrono un eguale chilometraggio con eventuale diversi tempi di percorso e numero di persone. Il comfort dell’autobus è definito dalla strada percorsa e dalle caratteristiche del veicolo come la geometria strutturale e le rigidezze e smorzamenti delle sospensioni, pertanto ha una risposta soggettiva di 3.4 con un range abbastanza ampio da 2.2- 6.3 forse dovuto al tipo di fondo stradale, da cittadino a autostradale. L’autobus ha limitate sollecitazioni, una velocità di rollio media 0.042 rad/sec e beccheggio 0.037 rad/sec, le accelerazioni verticali 0.82 m/sec2 e laterali 0.75 m/sec2. La rumorosità ha un campo abbastanza ampio 70 – 83 dB a causa della variabilità del fondo stradale, ma anche del coefficiente di resistenza aerodinamico del veicolo che in funzione di un elevato valore può avere maggiore rumorosità ed aumentati valori dei consumi energetici. costo dell' autobus 0,71 0,8 0,6 0,27 0,24 0,2 euro/km 0,4 0,2 0 totale ammortamento esercizio energetico 106725 120000 100000 80000 euro/anno 40725 36000 60000 30000 40000 20000 0 totale ammortamento esercizio energetico 0,0129 0,015 0,01 0,00491 0,00436 euro/km x persona 0,00363 0,005 0 totale ammortamento 22 esercizio energetico TRENI Treni interregionali Il TRENO a media o alta frequentazione svolge la propria attività su percorsi interregionali di 200-300 km, con velocità massime di 130-160 km/h ottiene velocità commerciali di circa 100 km/h poiché i treni si devono fermare nelle varie stazioni, mediamente situate tra loro a circa 25 – 35 km. Le potenze installate variano da 295 a 3500 kW in funzione dell’utilizzo di un singolo veicolo o in composizione con altri, fino ad un massimo di 5 -6 elementi. L’utilizzo di uno o più veicoli dipende dai flussi di traffico della linea. Gli azionamenti di tipo termico presentano un motore diesel, un giunto idraulico con cambio meccanico, un ponte per l’inversione di marcia che comanda tramite l’assile, le ruote. In alcune automotrici al posto del giunto idraulico con cambio meccanico è posto un cambio idraulico con presa diretta, che si attua collegando mediante frizione la pompa alla turbina e rendendo folle lo statore. Gli azionamenti di tipo elettrico presentano motori a corrente continua o asincroni comandati con reostato, chopper e inverter. I nuovi TRENI interregionali hanno un rapporto potenza / massa più elevato da 6.7 a 17.2 KW / t, permettendo accelerazioni d’avviamento maggiori e tempi medi commerciali più ridotti. I passeggeri trasportati in funzione delle intensità di traffico variano da un numero minimo di 68 per un singolo veicolo automotore ( Aln 668 ) ad un massimo di 592 per un convoglio di 4 - 8 veicoli a due piani. Nella normalità hanno interni funzionali e abbastanza confortevoli senza tuttavia essere lussuosi, con posti di seduta ogni 1.5-2.5 metri in funzione anche della classe. I treni con maggiore anzianità dispongono di un impianto per la ventilazione e il riscaldamento dell’aria, mentre i nuovi dispongono di un impianto di condizionamento al fine di fornire un eguale comfort climatico sia nel periodo invernale che estivo. I TRENI interregionali ad alta frequentazione hanno un carico utile da 6.8 a 59.2 t in funzione del numero di veicoli che formano il convoglio, pertanto il fattore d’accrescimento si colloca da 3.56 a 5.99 (rapporto tra il treno in o.d.m. e il carico utile trasportato) dimostrando da un lato un maggior numero d’impianti e conseguente maggior comfort, ma un alto peso strutturale in funzione del carico utile. Il peso elevato dei veicoli ferroviari è dovuto ad una vita operativa maggiore e ai numerosi dispositivi di sicurezza alcuni necessari, altri ridondanti. La vita di questi TRENI è di circa 30 anni e percorrono normalmente dai 150.000 ai 200.000 km ogni anno, dopo i primi 10 anni di servizio i treni vengono utilizzati su linee secondarie. Figura 3 – Treno interregionale 23 Eole SNCF IRM NS ZuercherBahn CFF ET423/425 DB 211 38.7 387 3000 130 14.2 0.54 1500 5.45 78 21.9 219 2000 160 17.1 0.36 24 1500 3.56 3.2 3.5 3.05 4.93 - una valutazione completa delle caratteristiche tecniche economiche si si Inverter e Motori aincroni trifase si si 4.35 4.42 4.08 3000 si si 3000 5.79 3000 - 2800 5.42 3000 - 4.34 Massa / posti ( t ) 0.54 0.51 5.44 - Fattore d’accrescimento Tensione d’alimentazione (V) Condizionamento Aria soffiata Accoppiamento multiplo Azionamenti Posti/metro (numero/m) Potenza/Massa ( kW/t ) 7.97 6.7 0.56 7.9 0.59 14.2 Velocità massima ( km/h ) 130 130 150 140 Inverter e Motori aincroni 0.4 12.4 140 Potenza continuativa (kW ) 295 870 1740 2240 3000 Posti 68 240 380 312 592 (t ) Carico utile 6.8 24 38 31.2 59.2 (t) Massa 37 130 220 160 242 Chopper - 5.99 4.56 0.44 13.3 140 3400 o 2800 c 475 47.5 210 (m ) Composizione Lunghezza 75 108 102 120 1M Reostatico si si si si 25000 1500 0.53 12.6 140 3500 522 52.2 227 104 - Reostatico si si Motore termico 1500 0.6 6.8 160 1600 392 39.2 235 112 TAF FS 108 Ale724 FS 2M+2R 2M+2R 1M+2R Ale 801/940 FS 100 1M+4R Ale 803 FS 117 E644 + carrozza due piani FS 2M+2R Aln 668.31 FS 1M+3R 2M+2R 2M+3R TRENO e RETE 4M Riassumendo le varie caratteristiche dei convogli di treni interregionali, sono: VALUTAZIONI TECNICO ECONOMICHE L’indagine globale sui treni interregionali per il trasporto di persone su percorsi di 200 - 300 km permette L’indagine tecnica si riferisce ad un percorso tipico dove è possibile rilevare il flusso d’energia che viene utilizzato partendo dal combustibile nel caso di un’automotrice e consumato dal motore termico, dalle perdite organiche, dal rotolamento delle ruote, dalle resistenze aerodinamiche, dalle trasmissioni e accessori. Nel caso di elettromotrici bisogna sempre riferirci al combustibile primario, quindi fermo restando le perdite per il rotolamento, le resistenze aerodinamiche, le trasmissioni e accessori del veicolo bisogna risalire al combustibile usato nella centrale termoelettrica per produrre l’energia elettrica ( 0.16 km / kg) assorbita dal pantografo del veicolo. Le valutazioni sui costi energetici sono fatte a pari prezzo del combustibile di 1 Euro per Kg, anche se la nafta con densità 0.9 - 0.96 a 15 °C usata in centrale termo elettrica può avere un prezzo inferiore. Il passeggero che deve raggiungere le stazioni di partenza e arrivo del treno, deve considerare un aggravio di tempo di circa 20 minuti per svolgere la propria attività. La missione per i treni interregionali su un percorso di 200 - 300 km viene fatta sulla linea ferrata alla velocità massima di 160 km/h dove possono considerarsi rallentamenti per fermate intermedie ogni 25-35 km, per questo la velocità media risulta di circa 100 km/h. L’indagine è svolta al fine di definire il costo per km del treno interregionale TAF formato da 2 motrici e 2 rimorchi che rappresenta quanto di più innovativo si trova nel parco europeo. In seconda istanza si considera il costo unitario per passeggero poiché il treno trasporta 475 passeggeri seduti e dovrà essere confrontato con gli altri mezzi di trasporto che percorrono un eguale chilometraggio con eventuale diversi tempi di percorso e numero di persone. L’ammortamento del treno TAF è valutato al 5 % per il periodo di 10 anni, anche se il dimensionamento del veicolo è fatto per una vita di 30 anni e viene utilizzato su linee secondarie dopo circa 10 anni di servizio. Il costo d’esercizio è valutato considerando i costi diretti propri del treno come i costi energetici, la manutenzione, il ricovero, l’assicurazione e i costi indiretti in funzione dei percorsi annui dovuti all’utilizzo del mezzo su una determinata tratta. Le infrastrutture considerate nel percorso sono 12 stazioni di fermata a 4 scambi fra due binari di una linea a doppio binario, 12 sottostazioni di conversione per l’energia elettrica, 1 deposito per convogli con officina di manutenzione riparazione del materiale rotabile, 300 km di linea a doppio binario con una topografia di media difficoltà. L’indagine economica viene fatta su una vita del treno interregionale ad alta frequentazione di 30 anni in cui si considerano i costi di ammortamento, di esercizio e il costo energetico, ponendo un percorso annuo di 200.000 km. Il costo di esercizio si riferisce sia al veicolo ( 2Motrici + 2Rimorchiate ) per quanto riguarda i costi diretti energetici, di manutenzione e di riparazione, sia i costi indiretti come i prezzi per l’esercizio delle infrastrutture, dove incide l’ammortamento, la manutenzione e l’esercizio del personale e gli utili dell’investitore. L’ammortamento delle infrastrutture viene fatto per un periodo di 80 anni all’interesse del 5 % considerando che la linea di 300 km sia percorsa da 20 treni interregionali il giorno, mentre per le stazioni di 25 fermata, le sottostazioni di alimentazione dell’energia elettrica e i depositi si valuta un impegno giornaliero di 150 treni. Il comfort dei treni ad alta frequentazione è definito dalla linea percorsa e dalle caratteristiche del veicolo come la geometria strutturale e le rigidezze e smorzamenti delle sospensioni, pertanto ha una risposta soggettiva di 2.9 con un range abbastanza ampio da 1.7- 4.8 forse dovuto al tipo di linea Il treno ad alta frequentazione ha le minori sollecitazioni tra i vari mezzi di trasporto, una velocità di rollio media 0.025 rad/sec e beccheggio 0.017 rad/sec, le accelerazioni verticali 0.3 m/sec2 e laterali 0.29 m/sec2. La rumorosità ha un valore medio di 70.4 dB, il migliore tra tutti i mezzi di trasporto terrestri ed aerei dovuto alle buone linee e al buon isolamento dei motori di trazione, in prevalenza elettrici e perciò con una sorgente di rumorosità limitata, non secondarie sono le limitate velocità di esercizio comunque superiori all’autobus. Nel peggiorare il valore della rumorosità, comunque buona, può giocare un elevato coefficiente di resistenza aerodinamico del veicolo, dovuto in particolare alle resistenze indotte dalla lunghezza del treno, che determina una maggiore rumorosità ed aumentati valori dei consumi energetici. costo del treno interregionale 9,53 5,7 10 1,3 2,53 esercizio energetico euro/km 5 0 totale ammortamento 1910000 2000000 1140000 1500000 510000 euro/anno 1000000 260000 500000 0 totale ammortamento esercizio energetico 0,02 0,02 0,012 0,015 euro/km x persona 0,005 0,01 0,003 0,005 0 totale ammortamento 26 esercizio energetico 27 CONCLUSIONI Una prima indagine dei vari veicoli può essere svolta considerando il Fattore d’Accrescimento, rapporto tra la massa del veicolo vuoto e il carico utile. Questo Fattore ha due valenze, una tecnica ed un’economica, la prima valenza tecnica ha maggiore importanza poiché dice della bontà del progetto, tanto minore è il Fattore d’Accrescimento tanto minore è la massa strutturale del veicolo a pari carico utile trasportato. La seconda valenza economica afferma che la massa del veicolo può essere correlata con l’investimento, mentre il carico utile può essere correlato con gli introiti. Da questa globale valutazione possiamo affermare che la progettazione delle auto e autobus hanno i fattori d’Accrescimento mediamente del medesimo valore e di bassa entità rispetto ai treni, dimostrando una minore massa a pari carico utili trasportato, una maggiore ricerca, l’industrializzazione dei mezzi e una conseguente vita ridotta, non secondario nell’elevato peso del veicolo ferroviario giocano sicurezze ridondanti o poste sul veicolo che potrebbero essere poste a terra. Se si entra nello specifico dell’economia dei veicoli si possono avere tre scenari tra loro collegati che evidenziano le quote d’investimento, i costi d’esercizio e noti questi valori gli utili che può ricaricare l’investitore. 1 ) Definito il costo totale in Euro per chilometro è possibile valutare le spese che l’investitore deve sostenere per l’utilizzo del veicolo per ciascun chilometro, su un determinato percorso, durante un anno o nell’intera vita del veicolo. 2 ) Definito il costo totale in Euro per anno è possibile valutare le spese che l’investitore deve sostenere per l’utilizzo del veicolo durante un anno o nell’intera vita del veicolo. 3 ) Definito il costo totale in Euro per chilometro e per persona è possibile valutare il costo del biglietto che deve essere pagato su un dato chilometraggio, sul quale ricaricare le spese d’amministrazione e gli utili dell’investitore. Considerando il costo in Euro/km si ha il seguente scenario, il treno ad alta frequentazione risulta il più costoso, mentre il costo dell’auto e autobus sono molto simili 0.71 Euro per ogni chilometro di percorso dell’autobus e 0,6 per l’auto. Il treno ad alta frequentazione (9.53 Euro / km ) Autobus (0.71 Euro / km ) Auto (0,6 Euro / km ) La seconda valutazione è fatta confrontando la gradualità del costo in Euro / anno che permette di avere una visione di spesa su cui ricaricare le spese d’amministrazione e l’utile dell’investitore. 28 Il treno ad alta frequentazione (1.91x106 Euro per anno) Autobus (0.11x106 Euro per anno) Auto ( 9000 Euro per anno) Da questa graduatoria risulta il maggior costo dei veicoli ferroviari seguiti dagli autobus e l’auto, che ha il minimo valore di costo per anno. Volendo fare un confronto globale tra i vari veicoli considerando i costi totali, evidenziamo i costi iniziali e i costi d’esercizio in Euro / km, per i km percorsi durante la loro vita e pertanto si ha questo nuovo scenario. Veicolo Treno ad alta frequentazione Costo iniziale in Costo d’esercizio in Costo totale in Euro Euro Euro 7 x 10 6 = 64,18 x 106 0.71 x 1.5 x 106 = 1,21 x 106 9,53 x 6 x 10 6 57,18 x106 Autobus 0.25 x 106 0.96x106 Auto 0,6 x 1,5 x 105 = 20.000 110.000 0,9 x 105 I costi totali in Euro per km e per persona ( considerando i mezzi occupati al 100 % ) sono necessari per definire su un determinato percorso ( km ) il costo del biglietto, nel quale oltre al costo del mezzo deve essere caricato il costo d’amministrazione e l’utile dell’investitore. Il nuovo scenario per veicolo risulta: Autobus ( 0,0129 Euro per km e per persona ) Il treno ad alta frequentazione ( 0,020 Euro per km e per persona ) Auto ( 0,564 Euro per km e per persona ) I costi degli autobus per km e per persona sono i più bassi tra i tre mezzi di trasporto I costi dei treni per km e per persona sono al secondo posto, ma potrebbero avere costi ancora ridotti se fosse ridotta la vita operativa, in tal caso il peso del mezzo sarebbe inferiore e si avrebbero quote d’ammortamento e d’esercizio inferiori agli attuali. L’auto pur con velocità commerciali buone è la più costosa su percorsi di 200 - 300 km, il costo è 28 volte superiore al treno e 44 volte superiore all’autobus. 29 Il costo per chilometro dell’auto è di 0,59 Euro/Km, per cui con una percorrenza annua di 15.000 km, il costo annuale è di 8.850 Euro, valore con il quale si potrebbe comperare una nuova auto di limitata cilindrata. Il passeggero che viaggia per lavoro dove il tempo impiegato per il trasporto ha un suo valore, può utilizzare tale mezzo. Ad esempio su un percorso di circa 300 km come potrebbe essere il Milano - Firenze il costo del biglietto è di 3.87 Euro per l’autobus e di 6 Euro per il treno ad alta frequentazione, sempre considerando i mezzi occupati al 100%. Mentre l’auto con tale percorrenza non risulta conveniente rispetto a tutti gli altri mezzi, per l’elevato costo d’investimento ed il limitato numero di passeggeri trasportati, il costo per persona su tale chilometraggio è di 169,2 Euro, può avere un’utilità per persone operative dove il tempo ha un suo valore, poiché potrebbe giungere in tempi ridotti al luogo prefissato. COMPONENTI DELL’AUTO In figura 1 si evidenziano i componenti di formazione principali dell’auto. Figura 1 30 DIMENSIONI, CAPIENZE E PESI Le AUTO hanno sostanzialmente dimensioni geometriche d’ingombro, numero di passeggeri, pesi a vuoto ed a carico, potenze variate sia che si tratti di auto per lo svago, il trasporto al lavoro o specializzate per determinati luoghi o per competizione. Il vano bagaglio normalmente è nella parte posteriore dell’auto ma si possono avere anche soluzioni col bagaglio anteriore o misto anteriore posteriore , i passeggeri sono da un minimo di 2 a 7 compreso il guidatore, le potenze installate varino da un minimo di circa 60 Cv per le auto più piccole fini ai 660Cv per le auto sportive o di lusso. L’indirizzo progettativo porta ad avere strutture portanti differenti nel caso di veicoli di limitate dimensioni a veicoli da turismo o da competizione, ma sempre tali da tutelare la sicurezza dei passeggeri. In alcuni casi si hanno auto particolari di limitate dimensioni tipo Smart , normalmente usate in città, che pertanto non vengono illustrate, anche se con un peso non trascurabile sull’ordine dei 750 – 1000 kg e potenze variabili dalle 60 ai 105 Cv, potenze che in parte giustificano l’utilizzo anche per trasferimenti extra urbani, mentre le urbane hanno pesi ridotti a 350 kg e potenze di 5,5 Cv. Riassumendo le varie caratteristiche delle AUTO, con delle variazioni di peso a vuoto da circa 1000 a 2500 kg, sono: FIAT PANDA 1.2Pop Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 31 3,65 1,64 1,55 225/870 1242 4 benzina 51/69(5500) 10,4(3000) Anteriore 164 19,2 4 865 1235 FORD FIESTA 1.2 16V Ikon 3p Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg FIAT PUNTO 1.2Pop 3p 32 3,95 1,72 1,48 281/965 1242 4 benzina 44/60(6000) 11,1(3600) anteriore 152 18,2 5 966 1416 Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 4,06 1,69 1,49 275/1030 1242 4 benzina 41/69(5500) 10,4 (3000) anteriore 155 19,2 5 1015 1465 ALFA ROMEO 1.4 Turbo MultiAir Distinctive Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 33 4,06 1,72 1,45 270 1368 4 benzina 125/170(5000) 18,3(1750) B 207 17,8 4 1135 1505 BMW 116i Joy Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 4,32 1,76 1,42 360/1200 1598 4 benzina 100/136(4400) 22,4(1350) posteriore 210 18,2 5 1290 1790 ALFA ROMEO 34 Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg LANCIA 1.4 T-Jet Steel 35 4,351 1,798 1,465 350 1750 4 Benzina 173/235 ( 5500 ) 300(4500) Anteriore 242 13,2 5 1320 1820 Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 4,52 1,80 1,50 380/760 1368 4 benzina 88/120(5000) 21,0(1750) Anteriore 195 15,2 5 1320 1820 RENAULT 1.6Wave Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm (giri) Km/h Km/litro Kg Kg 36 4,56 1,84 1,64 564/2063 1598 4 Benzina 81/110(6000) 15,4(4000) Anteriore 185 13,0 7 1430 2090 HYUNDAI 1.6 GDi Classic Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg CITROEN 1.6VTi CMP-6 Seduction 37 4,77 1,82 1,47 505 1591 4 benzina 99/135(6300) 16,8(4850) Anteriore 197 15,6 5 1455 1955 Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm (giri) Km/h Km/litro Kg Kg 4,78 1,86 1,46 467 1598 4 benzina 88/120(6000) 16,3(4250) anteriore 198 16,1 5 1466 1966 CHEVROLET 6.2Coupè ZR1 Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 38 4,44 1,84 1,24 634 6162 4 benzina 476/647(6500) 83,4(5800) Posteriore 330 7,3 2 1507 1807 HYUNDAI 2.0 CRDi VGT 4WD Comfort Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg MERCEDES 500 BlueEFFICIENCY Sport 39 4,66 1,89 1,73 774/1582 1995 4 diesel 110/150(4000) 33,0(2000) Posteriore 182 15,2 5 1719 2269 Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 5,10 1,87 1,42 490 4663 8 Benzina 320/453(5250) 71,5(1995) posteriore 250 10,5 4 1995 2415 MERCEDES 350 BlueTEC SW 7G-Tronic Lunghezza Larghezza Altezza Bagagliaio Cilindrata Numero cilindri Alimentazione Potenza Coppia Trazione Velocità massima Consumi Posti Peso a vuoto Peso a carico m m m litri cm3 kW/ Cv (giri ) Kgm(giri) Km/h Km/litro Kg Kg 40 4,66 1,76 1,95 480/2250 2987 6 Diesel 155/210(3800) 55,0(1600) Intera 175 8,9 5 2607 3107 Consumo Urbano 1/1 00 km Extraurbano V100 km Ciclo misto (in 1110 km) Capacità del serbatoio in I (circa) Prestazioni Velocità massima in km/h Accelerazione 0-100 Km/h in secondi Peso Massa a vuoto UR in kg* Massa complessiva in kg Carico utile in kg Carico sull’asse anteriore e posteriore Dati del motore Cilindri e valvole per cilindro Cilindrata in cm3 Corsa e alesaggio in mm Regime nominale in kw – Cv - giri/ minuto Coppia massima in daNm a giri/ minuto Rapporto di compressione / 1 Cerchi Dimensione pneumatici anteriori Dimensione pneumatici posteriori Dimensioni e materiali ruote anteriori Dimensioni e materiali ruoteposteriori 13,2 8,3 10,1 236 235 6,8 2155 2835 680 1285 – 1550 6/4 2979 89,6 – 84 225 – 306/5800 40/1200 – 5000 10,2 255/55 R 18 255/55 R 18 8,5 J x 18’’, lega leggera 8,5 J x 18’’, lega leggera *La Massa a vuoto UR in kg sono compresi il carburante al 90% il guidatore 68 kg con 7 kg di bagaglio 41 Consumo Urbano 1/1 00 km Extraurbano V100 km Ciclo misto (in 1110 km) Capacità del serbatoio in I (circa) Prestazioni Velocità massima in km/h Accelerazione 0-100 Km/h in secondi Peso Massa a vuoto UR in kg* Massa complessiva in kg Carico utile in kg Carico sull’asse anteriore e posteriore Dati del motore Cilindri e valvole per cilindro Cilindrata in cm3 Corsa e alesaggio in mm Regime nominale in kw – Cv - giri/ minuto Coppia massima in daNm a giri/ minuto Rapporto di compressione / 1 Cerchi Dimensione pneumatici anteriori Dimensione pneumatici posteriori Dimensioni e materiali ruote anteriori Dimensioni e materiali ruote posteriori 8,8 6,8 7,5 85 250 5,4 2225 2905 680 1340 - 1565 6/4 2993 90 – 84 280 – 381/4000 74/ 2000 – 3000 16 255/50 R 19 107W 285/45 R 19 111W 9 J x 19’’, lega leggera 10 J x 19’’, lega leggera *La Massa a vuoto UR in kg sono compresi il carburante al 90% il guidatore 68 kg con 7 kg di bagaglio 42 Carichi verticali Il dimensionamento strutturale dell’auto è fatto considerando i carichi verticali, le forze di curva e di frenatura proprie dell’esercizio del veicolo, in unione a queste condizioni è pure valutata la resistenza strutturale in caso di ribaltamento laterale dell’auto ed eventuali urti. Figura 1 Al fine di dimensionare la struttura portante dell’auto bisogna trovare le reazioni in corrispondenza all’asse anteriori e posteriore, considerando i carichi concentrati come il motore, il giunto idraulico se esiste, il cambio, il ponte posteriore, l’asse anteriore, il banco di manovra, il serbatoio combustibile, l’impianto di condizionamento, le porte d’entrata o uscita, i passeggeri ed i carichi che si possono considerare distribuiti come l’impianto elettrico, l’impianto idraulico o pneumatico, la struttura, i rivestimenti interni. I calcoli vengono fatti considerando l’auto in ordine di marcia con i lubrificanti per il motore e le trasmissioni, come il cambio ed il ponte, l’acqua per l’impianto di raffreddamento ed il pieno del serbatoio per il combustibile. Successivamente i calcoli di verifica vengono fatte considerando il totale dei passeggeri ed il carico massimo del bagagliaio ( figura 2). Figura 2 43 Note le reazioni Ra sull’asse anteriore e Rb sull’asse posteriore è possibile definire gli sforzi di taglio e il momento flettente cui l’intera struttura è soggetta per il dimensionamento delle varie parti. i Ra = Σ qi d1i / p 1 Dove (d1i) sono le distanze tra le varie masse (qi) dalla reazione Rb i Rb = Σ qi * d 2 i / p 1 Dove (d2i) sono le distanze tra le varie masse (qi) dalla reazione Ra Le distanze (d1i) e (d 2 i) devono essere prese in senso positivo o negativo a seconda che si consideri come riferimento l’asse anteriore o posteriore. Il dimensionamento strutturale è fatto considerando oltre ai carichi statici a veicolo carico ( scorte, combustibile, passeggeri ) gli incrementi per le azioni dinamiche verticali. In figura 3 si evidenziano i molti carichi concentrati di un’auto che possono essere presi in considerazione, ma per non rendere il calcolo complesso oltre una normale valutazione dei carichi più consistenti si è soliti a raggruppare i carichi secondari e mediamente distribuiti, come la struttura , l’impianto elettrico, ecc. Figura 3 – Carichi concentrati In figura 4 si evidenzia un calcolo di una struttura auto fatta per l’Austin A 35 del peso in ordine di marcia di 510 Kg e del carico massimo complessivo di 884 Kg. I carichi concentrati sono il bagagliaio ( 50Kg ), il guidatore e passeggero anteriore ( 182 Kg ), i due passeggeri posteriori ( 182 Kg ) e i vincoli posteriore ( 38 Kg ) e anteriore ( 74 Kg ) della sospensione del motore, mentre tutti i rimanenti carichi lungo l’asse X sono considerati distribuiti per un valore di 125 Kg/ cm . 44 Figura 4 – Carichi concentrati e distribuiti lungo l’asse X e lungo l’asse Y I carichi concentrati e distribuiti, considerati lungo l’asse X determinato i diagrammi di taglio in Kg e momento flettente in Kgm, ma poiché esistono pure i carichi variamente concentrati lungo l’asse Y, si hanno i momenti torcenti Kgm lungo la struttura del veicolo. Le tensioni complessive che devono essere considerate sia per i carichi statici valutati con opportuni coefficienti di sicurezza rispetto ai limiti elastici del materiale di costruzione della scocca e considerando i probabili cicli dinamici di curva, frenatura e disuniformità stradali a cui il veicolo sarà sottoposto per le verifiche rispetto al limite di fatica del materiale 45 Sforzi di frenatura Le frenature possono essere di mantenimento a velocità costante, di rallentamento e d’arresto. L’esigenza che un veicolo possa essere frenato con la massima decelerazione possibile in ogni condizione di carico utilizzando la massima aderenza del pneumatico-strada deve essere compatibile con l’esigenza che non giungano al bloccaggio le ruote anteriori prima delle posteriori, almeno fino ad un valore del coefficiente d’aderenza pari a 0.8, sia a minimo che a massimo carico. Lo spazio ( s ) di frenatura d’arresto ( vedi figura 5 ) è dato considerando le varie decelerazioni ( a ) da 1 a 10 m/sec2, da una velocità iniziale ( V ) con un ritardo di tempo in ( tr ), dove la velocità rimanga costante nel tempo, risulta: s = V tr + V2/2 Figura 5 Il ritardo totale ( tr ) è la somma dell’intervento del guidatore ( trg ), del tempo di reazione del guidatore ( tga ), del tempo d’azionamento del comando da parte del guidatore e dal tempo d’intervento dell'apparato frenante ( tii ). Si può considerare che durante l’intervallo ( tii ) si passi con legge lineare dal valore zero al valore di regime della forza frenante, pertanto si ha: tr = trg + tag + tii/2 In definitiva gli spazi ( s ) di frenatura totale, indicati in figura 5, si hanno considerando i ritardi totali ( tr ), la velocità d’inizio frenatura ( V ) e la decelerazione di frenatura ( a ). Considerando decelerazioni minime di 1 m/s2 e massime di 10 m/s2 è possibile valutare le forze agenti sul pneumatico di un auto.. 46 Figura 6 La forza di frenatura F agente nel baricentro Cg determina un sovraccarico sulle ruote anteriori e uno scarico sulle ruote posteriori Fh / p mentre sulle ruote anteriori e posteriori al contatto con la strada agiscono le forze frenanti Fa e Fp (Figura 6). La forza di frenatura necessaria F = - P sen α - Ri dove (P) è il peso totale del veicolo, (α) è l’angolo della superficie stradale rispetto all’orizzontale, (Ri) la resistenza totale all’avanzamento. La resistenza totale all’avanzamento Ri tiene conto delle resistenze di rotolamento (Rr) e delle resistenze aerodinamiche (Ra), quindi la resistenza totale in frenatura: Ff = P ((a/g) - sen α - Rr ) - Ra Dove: ( a ) è la decelerazione in fase di frenatura, che può variare da zero fino ad un valore massimo di 10 m/s2, tanto maggiore risulta la decelerazione sulle ruote tanto maggiore sono le forze che sono trasmesse alla struttura tramite la sospensione verticale e il collegamento longitudinale. ( g ) è l’accelerazione di gravità uguale a 9.81 m/s2 Per ragioni di sicurezza nella norma si trascurano le resistenze di rotolamento (Rr) e le resistenze aerodinamiche (Ra), che riducono gli spazi di frenatura. La resistenza totale in frenatura Ff = Fa + Fp è data dalle forze al contatto strada - pneumatico delle ruote anteriori (Fa) e posteriori (Fp), ma queste forze dipendono dai carichi verticali (Va) e (Vp) agenti sulla ruota e dal coefficiente d’aderenza (µ). In questo caso devono essere soddisfatte le relazioni Fa = Va µ Fp = Vp µ e Va = P d1 / p + F h / p dove: Vp = P d2 / p - F h / p 47 Vedi figura 6, con: p= passo del veicolo in m d1 = distanza del baricentro dall’asse posteriore in m d2 = distanza del baricentro dall’asse anteriore in m Le forze di frenatura sull’assile anteriore Fa e posteriore Fp risultano: Fa = ( P d1/p + F h / p ) µ Fp = ( P d2/p - F h / p ) µ La variazione di carico in frenatura è proporzionale al peso del veicolo (P) gravante sull’asse posteriore e anteriore, incrementato dalla forza di frenatura (F) nel rapporto h/p sull’asse anteriore e ridotto del medesimo rapporto sull’asse posteriore. Per avere soddisfacenti condizioni di frenatura alle varie condizioni di carico del veicolo e aderenza si utilizzano dispositivi che variano le modalità di ripartizione della frenatura, tra l’asse anteriore e posteriore. Nei casi in cui le forze necessarie alla frenatura non siano sufficientemente create dal sistema di frenatura si usano dei servo freni che aumentano lo sforzo frenante. Sforzi in curva Le sollecitazioni a cui un auto è soggetto in curva sono create dalla forza centrifuga che si genera in curva di minimo raggio. Il minimo raggio percorso in curva dall’auto dipende da alcune grandezze geometriche come la larghezza, la lunghezza ed il passo, non trascurabili sono lo sbalzo anteriore e posteriore per non interferire con la larghezza della strada, tuttavia il definire il raggio minimo dipende dall’angolo di sterzata delle ruote anteriori. L’auto sottoposta ad una forza centrifuga, ha un limite superiore dovuto al ribaltamento verso l’esterno che si determina quando la forza centrifuga agente nel baricentro del veicolo ha un momento di ribaltamento rispetto alla ruota esterno curva superiore al momento stabilizzante dovuto al peso proprio, sempre rispetto al contatto pneumatico - strada della ruota esterno curva. La verifica di questo limite deve essere fatto ai limiti estremi di peso dell’auto con veicolo scarico e carico, anche perché la posizione del baricentro in altezza cambia. Una seconda verifica deve essere fatta tenendo conto del coefficiente d’attrito laterale e torsionale del pneumatico sulla strada, anche in questo caso oltre che dalle condizioni di veicolo carico o scarico dipende dal coefficiente d’attrito variabile in funzione del tipo di strada e dalle condizioni meteorologiche che determinano l’attrito secco o bagnato. Se questi sono i limiti per un dimensionamento strutturale dell’auto non bisogna trascurare che i passeggeri, per non essere affaticati oltre il dovuto, non devono essere soggetti in tutte le curve ad accelerazioni centrifughe superiori a 1- 1.2 m/s2. 48 Figura 7 -Reazioni verticali R sulle ruote a causa della forza centrifuga Fc Condizioni di ribaltamento La forza centrifuga agente nel baricentro del veicolo è uguale a: Fc = P V2 / g r dove : P = la massa del veicolo nelle varie condizioni di carico in kg V = velocità massima in curva di minimo raggio in m/s g = accelerazione di gravità in m/s2 r = il raggio di curva in m R = ± Fc h / s Affinché non si verifichi il ribaltamento del veicolo com’è visibile in figura 7 il momento rispetto al punto A al contatto pneumatico strada ( ( P / 2) - R ) s deve essere maggiore o uguale a Fc h ( P s / 2 ) - R s Fc h Introducendo il valore della forza centrifuga Fc si determina la velocità massima al limite del ribaltamento che aumenta al crescere della carreggiata (s) e al diminuire dell’altezza del baricentro (h). Vmax = (g r s / (2 h) ) 0.5 49 Da questa relazione, a pari raggio di curva ( r ) e scartamento ruote (s ), si evidenzia che le auto sportive che portano il guidatore nella parte bassa del veicolo hanno velocità massime in curva superiori dei veicoli tradizionali . Condizioni di stabilità allo strisciamento Le resistenze tangenziali d’attrito f P/4 nei punti di contatto dei pneumatici con la strada che si oppongono allo strisciamento del veicolo verso l’esterno della curva sottoposto alla forza centrifuga Fc . La condizione di stabilità allo strisciamento verso l’esterno curva è soddisfatta facendo l’equilibrio tra la forza centrifuga e l’attrito ruota - strada dell’intero veicolo. Fc = f P Da cui introducendo il valore della forza centrifuga si ottiene la velocità massima allo strisciamento : Vmax = (f g r) 0.5 Eguagliando le due condizioni di stabilità allo strisciamento e ribaltamento si ha f g r = s g r / 2 h per cui l’attrito ruota – strada per eguagliare il ribaltamento deve risultare: f=s/2h Dato che all’incirca per le auto, con valori medi di h = 0,7 m e s = 1,6 m, l’attrito ruota – strada risulta: f = s / 2 h = 1,6 / 2 x 0,7 = 1,14 la velocità massima allo strisciamento risulta inferiore a quella di ribaltamento. Nelle auto fuori strada dove il baricentro è uguale a circa 0,7 m e può arrivare fino a 0,9 - 1 m le due condizioni di strisciamento e ribaltamento tendono a peggiorare o comunque si hanno velocità inferiori e più pericolose nelle condizioni di ribaltamento . Nel caso d’auto, in alcuni casi bastano accelerazioni centrifughe di 2.6 m/s2 per ribaltare, condizioni che non vengono raggiunte anche per non affaticare oltre il dovuto il passeggero che sopporta mediamente accelerazioni massime di circa 1 -1,2 m/s2 . In questo caso è bene disporre di barre antirollio per non ridurre ulteriormente le velocità di ribaltamento con un rollio verso l’esterno curva dell’auto. 50 Nella tabella seguente illustriamo per auto con varie caratteristiche di peso in ordine di marcia di 1000, 1500, 2000, 2500 kg, dimensioni geometriche, raggio minimo di sterzata ed angolo di sterzata delle ruote, attrito ruota – strada uguale a f = 0,6, le velocità e accelerazioni di ribaltamento, da confrontarsi con le velocità ed accelerazioni allo strisciamento, da cui si evidenzia una maggiore pericolosità per le condizioni di strisciamento. AUTO Peso in odm Kg 1000 1500 2000 2500 Peso max Kg 1400 1950 2500 3000 m 3,8 4,2 4,5 4,9 Larghezza max m 1,6 1,8 1,9 2,1 Altezza max m 1,5 1,6 1,7 1,8 Altezza baricentro ( h ) m 0,7 0,75 0,8 0,85 Carreggiata minima m 1,6 1,8 1,9 2,1 Passo m 1,9 2,7 3 3,1 Raggio min sterzata ( r ) m 2,95 4,2 4,66 4,82 Lunghezza max 40 40 40 40 1,45 1,65 1,7 1,9 Attrito ruota - strada ( f ) 0,6 0,6 0,6 0,6 Velocità al ribaltamento Vr = 3,6 ( s g r / 2h ) 0.5 km/h Accelerazione di ribaltamento in m/s2 ar = ( Vr/3.6 )2 / r Velocità allo strisciamento km/h Vs = 3,6 ( f g r)0.5 Accelerazione allo strisciamento in m/s2 as = ( Vs/3.6 )2 / r 19,7 24,2 25,01 26,15 10,16 10,78 10,35 10,94 15 17,9 18,84 19,16 5,9 5,9 5,9 5,9 Angolo ruote sterzate gradi Scartamento ruote (s) m Aumentando l’attrito ruota – strada da f = 0,6 le condizioni di velocità di curva e di accelerazione aumentano, ma per evidenziare una eguale pericolosità con le condizioni di ribaltamento bisogna che le velocità aumentino del 30 – 35%. Condizioni di comfort per il passeggero in curva Al fine di non sollecitare il passeggero oltre i limiti fisiologici in ogni curva di piccolo o grande raggio è bene non sottoporre il passeggero ad accelerazioni centrifughe superiori a 1 m/s2 , pertanto correliamo ai vari raggi di curva le velocità massime delle auto. 51