http://www .epp
Transcript
http://www .epp
EDITO DA: INDIRIZZO: I N T E R N E T: DESIGN: http://www.epp-ed.org 12 La Ricerca in Europa U F F I C I O S TA M P A P P E - D E A L P A R L A M E N T O E U R O P E O PARLAMENTO EUROPEO RUE WIERTZ 60 B-1047 BRUXELLES H T T P : / / W W W. E P P - E D . O R G FINLANDE GRAPHIC DESIGN GRUPPO DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO (DEMOCRATICI CRISTIANI) E DEMOCRATICI EUROPEI AL PARLAMENTO EUROPEO GRUPPO DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO (DEMOCRATICI CRISTIANI) E DEMOCRATICI EUROPEI AL PARLAMENTO EUROPEO 12 12 La Ricerca in Europa La politica di ricerca europea e l’attuazione dei programmi di ricerca sono tra gli elementi più importanti della politica europea ed è per questo motivo che è stato dedicato loro un intero capitolo del Trattato. La ricerca e lo sviluppo tecnologico rivestono un’importanza fondamentale, in particolare nel campo della concorrenza globale, grazie ai progressi scientifici e tecnologici. Per molti anni, nonostante la disponibilità limitata di mezzi finanziari, la ricerca europea ha condotto progetti volti a creare una collaborazione tra le imprese, incluse le PMI, le università e i centri di ricerca, per l’elaborazione di progetti comuni che assicurassero un approccio europeo e migliori possibilità di riuscita. Il nuovo Programma quadro mira ad introdurre due nuovi strumenti, vale a dire le reti di eccellenza ed i progetti integrati: > le reti di eccellenza mirano ad integrare progressivamente le attività dei partner della rete attraverso centri di eccellenza “virtuali”; > i progetti integrati sono progetti di dimensioni rilevanti destinati alla creazione di una “massa critica” in attività di ricerca incentrate su finalità scientifiche e tecnologiche chiaramente definite. Al contempo, vi è la possibilità di utilizzare uno strumento previsto dal Trattato: l’UE parteciperà ai programmi di ricerca condotti da diversi Stati membri. La base e gli strumenti principali della politica di RST dell’Unione europea sono i Programmi quadro pluriennali per la ricerca e lo sviluppo tecnologico che fissano gli obiettivi, le priorità e il pacchetto finanziario di sostegno per un periodo di diversi anni (solitamente cinque). L’adozione del Sesto Programma quadro è un successo di importanza fondamentale per il Parlamento europeo e segnatamente per il Gruppo PPE-DE. Nello stanziamento delle risorse nel bilancio del Sesto Programma quadro, la struttura del programma è stata modificata sulla base dei suggerimenti del PPEDE affinché venisse garantita una maggiore ricerca negli ambiti fondamentali. Nel campo delle scienze della vita e della salute, il nostro Gruppo ha richiesto che nel programma venissero incluse le patologie più tradizionali, piuttosto che limitare la ricerca ai campi della genomica e della biotecnologia. Le patologie ritenute prioritarie nell’ambito del programma sono il cancro, le patologie cardiovascolari, le patologie degenerative del sistema nervoso (quali il morbo d’Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Creutzfeld-Jacob), il diabete, l’epatite virale C, le allergie e le malattie rare. Il nostro Gruppo ha inoltre ritenuto importante includere le politiche epidemiologiche e preventive nella ricerca genomica e biotecnologica e porre in evidenza la ricerca sulle malattie connesse alla povertà quali la malaria, l’AIDS e la tubercolosi. Il Programma Quadro si pone due obiettivi strategici principali: rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria e incoraggiare la sua competitività internazionale, promuovendo al contempo le attività di ricerca a favore di altre politiche comunitarie. Il Gruppo PPE-DE è riuscito ad incrementare la dotazione di bilancio per la salute concentrando l’attenzione sulle malattie gravi e cancro. Grazie al nostro Gruppo, questi due settori hanno potuto beneficiare di maggiori finanziamenti per la ricerca che sarà d’aiuto ai cittadini europei. Il Sesto Programma Quadro è attualmente in corso e, al pari dei suoi predecessori, costituisce uno strumento prezioso con un impatto significativo sulle attività di ricerca negli Stati membri. Il nostro Gruppo ha sottolineato l’importanza della società dell’informazione, in particolare per quanto riguarda i nuovi display dei telefoni cellulari affinché i consumatori ricevano maggiori informazioni, ad esempio sui prezzi, quando si Il valore aggiunto della ricerca europea è stato chiaramente dimostrato dal successo dei programmi quadro elaborati sinora. La ricerca deve costituire la base per un’economia solida che generi occupazione. Il Parlamento europeo ha ricevuto il compito di garantire che il Programma Quadro utilizzi appieno tutti gli strumenti disponibili per far fronte alle sfide e ai rischi imprevisti affinché si tenga conto delle esigenze dei cittadini europei. Essi chiedono ricerca e sviluppo delle tecnologie e delle conoscenze che rispondano concretamente alle loro esigenze. spostano da un paese all’altro. Inoltre, il Parlamento ha chiesto e ottenuto un aumento del bilancio per GEANT nell’ambito delle priorità per il settore dell’informazione. Il PPE-DE ritiene sia necessaria una maggiore ricerca nei campi dei trasporti e dell’energia, poiché è di primaria importanza per lo sviluppo sostenibile e per l’ambiente migliorare la ricerca sulle nuove forme di energia e dei trasporti che favoriscano uno sviluppo sostenibile. Riconosciamo inoltre l’importanza del patrimonio culturale in quanto risorsa non rinnovabile: è di fondamentale importanza sviluppare nuove forme di ricerca al fine di preservare il nostro patrimonio culturale europeo. Il bilancio del programma quadro di ricerca è stato modificato al fine di finanziare tipi diversi di ricerca, più vicini ai cittadini e più utili. Il nostro Gruppo ritiene sia opportuno destinare più fondi alla cooperazione internazionale e alle risorse umane (ad esempio per la mobilità dei ricercatori da uno Stato all’altro o dal settore pubblico e quello privato). Il PPE-DE ritiene altresi importante agevolare la mobilità dei ricercatori e lo scambio di risultati tra i centri di ricerca, al fine di migliorare la qualità dei ricercatori in Europa. Il Consiglio ha sostenuto la proposta di una somma totale di 16.270 milioni di euro, come concordato con il Parlamento in prima lettura, mantenendo le diverse componenti del programma proposto dalla Commissione, compresa l’attenzione che questa aveva posto su sette aree tematiche prioritarie, e l’elemento flessibile del programma sull’“anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche”. Per la prima volta, il Programma quadro di ricerca è stato approvato senza ricorrere alla procedura di conciliazione. Il compromesso rappresenta un grande successo per il Gruppo PPE-DE poiché la maggior parte delle nostre proposte che sono state accettate. Il PPE-DE sostiene inoltre l’idea della creazione di uno spazio di ricerca europea, vale a dire l’integrazione dei programmi di ricerca a livello transfrontaliero e interdisciplinare. Riteniamo sia importante promuovere una maggiore cooperazione tra i diversi attori economici, sociali e scientifici all’interno dello spazio europeo di ricerca, favorendo l’eccellenza, la competitività e l’innovazione scientifica. Incrementando la spesa sulla ricerca in termini reali entro il 2010, l’Unione ritiene di poter colmare il divario con Stati Uniti e Giappone. Il Gruppo PPE-DE è del parere si debba proseguire la ricerca spaziale, che deve essere una priorità europea a forte valore aggiunto. “Lo spazio e la maniera in cui ne sfruttiamo il suo potenziale possono apportare molti vantaggi alla vita di tutti gli europei”. Senza investimenti nella RST spaziale non avremmo molti prodotti che diamo oggi per scontati, come Internet via satellite e sistemi di allerta precoce in caso di catastrofi naturali. Da decenni la ricerca spaziale è all’avanguardia nell’evoluzione tecnologica. La domanda di materiali e sistemi più piccoli e più leggeri, ad esempio, è stata stimolata in gran parte dall’industria spaziale. La necessità di produrre computer piccoli, potenti e compatti per applicazioni spaziali ha portato allo sviluppo di personal computer e di molti altri dispositivi intelligenti nei settori automobilistico e medico. Il Gruppo PPE-DE ha chiesto maggiori investimenti nelle risorse umane e nella ricerca, al fine di assegnare all’industria spaziale europea un ruolo di primo piano e di mantenere la sua quota di mercato nell’economia mondiale. Le tecnologie spaziali offrono opportunità non solo a chi opera nell’ambito dell’industria spaziale “tradizionale”, ma anche ad altri attori come PMI, 'fornitori di servizi', fornitori di contenuti e gli utenti pubblici e privati. La televisione digitale, le comunicazioni mobili della terza generazione e Internet via satellite sono buoni esempi di piattaforme di servizio cui contribuiscono i sistemi spaziali. 12 Il trasferimento delle tecnologie spaziali dalla ricerca all’industria e il passaggio dalla ricerca “blue sky” ad applicazioni commerciali e da settori puramente spaziali ad altri, sono una priorità assoluta per l’Europa. Mario Schwetz