BBGeo da Pregeo a Cad
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BBGeo da Pregeo a Cad Aggiornato al Pregeo 9, s.p.4 del Luglio 2007 INDICE PARTE 1 (VERSIONE BASE) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. PRESENTAZIONE INSTALLAZIONE E ATTIVAZIONE INTERFACCIA LA GUIDA LE FUNZIONI FUNZIONI FILE FUNZIONI TOPOGRAFICHE IMPORTARE UN LIBRETTO DEL PREGEO CONFRONTO DEL RILIEVO CON L’ESTRATTO DI MAPPA CREAZIONE DEL FILE DXF OPZIONI DI VISUALIZZAZIONE ZOOM FINESTRA CENTRATA SU UN PUNTO ANALISI DATI DELLE STAZIONI TABELLE DEI DATI FUNZIONI LEGATE ALLE STAZIONI CELERIMENSURA RICALCOLO COORDINATE POLARI DA STAZIONE 16. FUNZIONI TOPOGRAFICHE MISURE AZIMUT E DISTANZA TRA DUE PUNTI TRIANGOLO ANGOLO INTERNO AREA E PERIMETRO DI UN POLIGONO CHIUSO 17. FUNZIONI TOPOGRAFICHE PER CREARE NUOVI PUNTI INSERIMENTO NUOVO PUNTO CON COORD. CARTESIANE PUNTO MEDIO DI UN SEGMENTO PIEDE DI UN PUNTO SU UN ALLINEAMENTO SPIGOLO NASCOSTO DI UN FABBRICATO INTERSEZIONE TRA DUE ALLINEAMENTI APERTURA A TERRA CON PUNTO VICINO A SINISTRA APERTURA A TERRA CON PUNTO VICINO A DESTRA LANCIO NUOVO PUNTO CON COORDINATE POLARI SQUADRO BILATERAZIONE INTERSEZIONE IN AVANTI SNELLIUS-POTHENOT PARTE 2 18. 19. 20. 21. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 2 2 3 3 3 4 5 6 7 7 8 10 11 12 12 12 12 12 13 13 13 14 14 14 14 14 15 15 16 16 16 17 17 18 . . . . . . . . 19 20 21 23 (VERSIONE AVANZATA) RICALCOLO AUTOMATICO COORD. POLARI DEI NUOVI PUNTI ROTOTRASLAZIONE E ADATTAMENTO DELL’ESTRATTO DI MAPPA RICALCOLO COORDINATE POLARI DEI PUNTI FRAZIONAMENTI APPENDICE ELENCO DELLE FUNZIONI PRINCIPALI CONVENZIONI SUI SIMBOLI UTILIZZATI Attenzione Informazione Scorciatoia Nota Esempio Sequenza (Passi da seguire) 1 PARTE 1 (VERSIONE BASE) 1. PRESENTAZIONE Il programma è un Cad Topografico semplificato per la gestione analitica e grafica delle tipiche operazioni catastali che si interfaccia con il Pregeo e con Autocad. Legge e carica i dati elaborati dal Pregeo e i dati degli estratti di mappa(EMP), trasferendo poi le figure in Autocad, sia separatamente che congiuntamente. Allo scopo crea appositi file DXF, dove le varie entità grafiche vengono disposte in piani diversi. Il programma può comunque lavorare anche completamente svincolato da Pregeo e da Autocad. Si installa rapidamente anche su computer portatili. L’uso è semplificato da numerosi help contestuali e da una grafica essenziale. 2. INSTALLAZIONE E ATTIVAZIONE L'applicazione non richiede particolari prerequisiti. Si installa copiando il file del programma nell'apposita cartella C:\TPG. Nella stessa cartella vengono creati i file di lavoro e i file DXF per l'interfacciamento con Autocad. Attenzione. Il Pregeo sdeve essere installato nel drive C. Diversamente l’utility non funziona. Scorciatoia. Per attivare velocemente il programma conviene creare un collegamento sul Desktop. 3. INTERFACCIA I comandi e le funzioni dell’applicazione sono concentrati nella barra principale mentre le funzioni topografiche si trovano a sinistra della zona grafica, come appare nell’immagine sottostante che presenta il programma dopo il caricamento di un libretto. Quando si attivano le funzioni topografiche vengono attivate le corrispondenti caselle per l’immissione dei dati necessari per la risoluzione del problema. Completato l’inserimento dei dati, si può procedere al calcolo cliccando sul comando rettangolare con la scritta CALCOLO. I risultati dei calcoli sono riprodotti nel riquadro sottostante “BOX RISULTATI”. Vengono memorizzati progressivamente per essere eventualmente visionati, salvati, stampati ecc. Nella figura si possono osservare anche i risultati dei calcoli riguardanti la funzione “Distanza e azimut” tra i due punti 104 e 202; sulla barra di stato si intravedono le coordinate cartesiane del punto 202, che rappresenta l’ultimo punto cliccato. 2 4. LA GUIDA Spiega gli aspetti principali e le tecniche operative necessarie per raggiungere in breve risultati concreti. Si articola nelle due parti seguenti. La Parte 1 riguarda l’uso sia della versione Base che della versione Avanzata. La Parte 2 riguarda l’uso esclusivo della versione Avanzata. Altre informazioni si possono ottenere cliccando sull’icona rettangolare sinistra che può presentare alternativamente le seguenti due scritte: situata a - FUNZIONI ATTIVE :(cliccando sulle icone si attivano le Funzioni. Posizione di Default) - FUNZIONI NON ATTIVE:(cliccando sulle icone si attiva la Guida contestuale. Si colora di azzurro) Scorciatoia. Per individuare più rapidamente i comandi si suggerisce di stampare la pagina finale che elenca le icone delle funzioni principali e fornisce una descrizione sintetica. Nota. Cambiando libretto il contenuto del BOX RISULTATI viene azzerato. Pertanto se si desidera conservare i dati bisogna salvarli preventivamente. 5. LE FUNZIONI Si attivano solitamente cliccando in zone facilmente accessibili. contestuali. Si possono dividere Usando le funzioni topografiche si comandi o icone che sono raccolte in gruppi omogenei o Spesso immettono in menu interni dotati di guide in due tipi: Funzioni File e Funzioni Topografiche. creano dei dati che vengono memorizzati nel Box Risultati. ELENCO DELLE OPERAZIONI EFFETTUATE (BOX RISULTATI) Le icone che compaiono sul Box Risultati consentono rispettivamente Editare, Ingrandire la finestra, Stampare i dati contenuti di: Cancellare, 6. FUNZIONI FILE (MENU PRINCIPALE Sono funzioni molto importanti. Sono situate in alto a sinistra. Permettono con i file o permettono di attivare programmi esterni. Oltre al tasto di Uscita e quello della Guida, figurano di operare le seguenti funzioni: CARICA LIBRETTO DEL PREGEO Funzione trattata diffusamente più avanti. CREA FILE DXF per il trasferimento in Cad Funzione trattata diffusamente più avanti. ATTIVAZIONE PREGEO Permette di attivare temporaneamente il Pregeo restando nel programma. E' una funzione che risulta utile quando si devono effettuare rapidi controlli e brevi integrazioni, specie per piccole modifiche come per inserire nuove righe di ricalcolo. Attenzione. In questo caso ci si deve ricordare di rielaborare il libretto delle misure. Solo dopo si potrà caricare il libretto modificato. ATTIVAZIONE NOTEPAD Il comando consente di attivare, dall’interno del programma, l’editor NotePad di Windows. Può servire per avere la possibilità di: copiare, incollare, stampare e salvare molti dati che compaiono a video. Come i dati provenienti dalle elaborazioni che possono essere trasmessi ad atri programmi, come ad esempio il Pregeo. CARICA IL FILE DELL'ESTRATTO DI MAPPA Carica l'estratto di mappa in modo autonomo, tenendo così separati i dati del rilievo. Risulta particolarmente utile prima di passare alla fase della rilevazione, come ad esempio per individuare preventivamente le distanze tra i vertici del contorno della figura da rilevare. 3 7. LE FUNZIONI TOPOGRAFICHE Sono raggruppate nel seguente riquadro. Possono essere così classificate: FUNZIONI LEGATE ALLE STAZIONI che tengono conto della correzione angolare della stazione FUNZIONI MISURE che servono a fornire dati e misure (Non creano punti) FUNZIONI NUOVI PUNTI che servono a creare nuovi punti. FUNZIONI LEGATE ALLE STAZIONI (Icone situate nella parte superiore) Effettuano: calcoli celerimetrici, e ricalcoli di coordinate polari che tengono conto dei dati del libretto delle misure; quindi della correzione angolare della stazione considerata. Devono sempre essere riferite a una stazione specifica, rispetto alla quale viene evidenziato “l’incremento angolare”. Cioè l’incremento di angolo da apportare a quello cartografico per ottenere l’angolo compatibile con il libretto delle misure. FUNZIONI MISURE (Icone situate a destra del riquadro) Sono quattro funzioni molto usate in campo topografico per fornire informazioni sul rilievo. Le loro icone presentano un piccolo rettangolo blu. Servono a calcolare: azimut, distanze, misure degli elementi nei triangoli, perimetri aree. Per effettuare i calcoli si deve operare come segue: -Selezionare la funzione(l'icona verrà riprodotta vicino al tasto Calcolo). -Indicare i punti:digitando i nomi dei punti negli appositi riquadri. -L'operazione si conclude cliccando il tasto CALCOLO. FUNZIONI NUOVI PUNTI (Icone situate a sinistra del riquadro) Individuano la posizione di nuovi punti ricavabili seguendo diversi schemi di lavoro, come: intersezioni tra allineamenti, intersezioni in avanti, lancio di punti in coordinate polari, squadri , apertura a terra, Snellius-Pothenot, ecc. Sono funzioni molto diverse tra loro per cui, selezionata la funzione,si devono inserire i dati richiesti. In questo caso si deve digitare il nome del Nuovo Punto. Il nome suggerito può essere cambiato successivamente. Si termina cliccando il tasto CALCOLO. Scorciatoia. Quando si usano le funzioni si devono indicare, nelle apposite caselle, i nomi dei punti interessati all’operazione. Digitare i nomi dei punti può risultare scomodo, specie se si tratta di nomi lunghi come quelli dei punti fiduciali. Per ovviare a questo inconveniente basta: (Operazione [A]) cliccare il punto sul grafico (Operazione [B]) cliccare il tasto “freccia” per richiamare il nome nella relativa casella. Informazione. Le pagine che seguono spiegano in dettaglio topografiche. Sono usati esempi semplificati e i grafici relativi. alcune operazioni 4 8.IMPORTARE UN LIBRETTO DAL PREGEO Questa, assieme alla creazione del file DXF, è una delle funzionalità più usate. Cliccando l’icona si accede al menù interno rappresentato in figura. Scorrendo l’elenco dei libretti è possibile ricavare diverse informazioni sul rilievo, come: stato, tipo, nome del tecnico,grafico e l’eventuale associazione del file EMP. Se non è presente il file EMP, si deve effettuare il caricamento SENZA ESTRATTO. Se invece è presente il file EMP, si può optare sia per il caricamento SENZA ESTRATTO sia per il caricamento CON ESTRATTO. In questo ultimo caso, cioè nella modalità “CON ESTRATTO”, si potranno sovrapporre i contorni in modo da verificare l'adattamento dei dati rilevati con l'estratto di mappa. Per ulteriori notizie si rimanda al “Confronto del rilievo con l’estratto di mappa”. In entrambi i casi, caricato il libretto, compare la figura che rappresenta il rilievo. Inizialmente il grafico presenta i contorni, i nomi delle stazioni e dei PF. Per migliorare la visibilità sono esclusi i nomi dei punti di dettaglio. Una opzione, come tante altre, che può essere cambiata a discrezione. LE IMMAGINI E LA LORO CATTURA Ad ogni protocollo viene associata un’immagine creata automaticamente al momento del caricamento dei singoli libretti. Pertanto la prima volta che si carica un libretto, il menu di apertura non presenta il grafico del rilievo, sarà visibile solo successivamente. L’immagine riguarda la zona centrale del rilievo, ma può essere memorizzata qualsiasi altra parte purchè venga catturata attraverso la funzione “cattura immagine”. CATTURA IMMAGINE Per catturare l’immagine basta cliccare l’icona, dopo che si è portato in zona centrale la zona del rilievo che interessa. L’immagine viene salvata nella cartella c:\tpg. Porterà il nome del protocollo e avrà estensione BMP, un formato compatibile con i più comuni programmi di grafica, compreso il programma degli accessori di Windows cioè Paint. 5 9. CONFRONTO DEL RILIEVO CON L’ESTRATTO DI MAPPA Se si può caricare il file EMP, agendo sull’icona sovrapposizioni si può confrontare il grafico del rilievo con il grafico dell’estratto di mappa. Nei grafici seguenti la posizione della freccia indica l’opzione selezionata. 1.Grafico del rilevo 2.Grafico del rilievo con la sovrapposizione dell’estratto di mappa non rototraslato Attenzione. Per poter effettuare la sovrapposizione dell’estratto di mappa al rilievo si deve rototraslare il libretto dall’interno del Pregeo in modo da uniformare i due sistemi di riferimento. Altrimenti saranno visibili a video solo due nuclei di punti molto lontani tra loro. PARTICOLARITA’ DELLA VERSIONE AVANZATA La versione avanzata del programma consente di eseguire la rototraslazione dell’estratto di mappa. Successivamente si potrà optare alternativamente per il contorno dell'EMP originario o per quello rototraslato che risulta più utile ed efficace nei confronti. La funzione consente anche di adattare l’estratto di mappa rispetto al rilievo, come risulta visibile nella figura riportata a margine. Inoltre il ricalcalo potrà riguardare anche le coordinate polari dei punti appartenenti all'EMP, simulando la loro rilevazione dalle stazioni scelte come punto di riferimento. Per distinguere meglio i contorni tra di loro le linee sono colorate nel seguente modo: TIPO DI CONTORNO Rilievo EMP non rototraslato EMP rototraslato COLORE grigio verde azzurro. 3.Grafico del rilievo con la sovrapposizione dell’estratto di mappa rototraslato Nell’esempio riportato il confronto conferma una sostanziale contorni e una lieve difformità in corrispondenza del punto 103. sovrapponibilità dei 6 10. CREAZIONE DEL FILE DXF Cliccando l’icona si accede al seguente menu interno dove possono essere selezionate diverse opzioni per personalizzare il file DXF come: il nome da assegnare al file DXF,la dimensione dei testi, la presenza delle quote, la descrizione dei punti, ecc. Se non si imposta in modo diverso, nella lo stesso nome del protocollo. cartella C:\TPG, viene creato il file dxf con Le varie entità sono ripartite in piani diversi, la seguente tabella elenca i nomi dei piani e le entità presenti: Piano 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Entita' Punti Cerchi Nome di ogni punto Solo il nome delle Stazioni e dei PF Linee dei contorni senza quelle dell'estratto Solo le linee dell'estratto di mappa Solo i nomi dei punti dell'estratto di mappa Quote dei punti Descrizione dei punti Nuovi punti Schema del rilievo Nota. Per caricare il file dxf nel Cad si deve attivare la voce FILE/IMPORTA/*.DXF dalla cartella C:\TPG. 11. OPZIONI DI VISUALIZZAZIONE Il programma consente di personalizzare la visualizzazione attraverso comandi e opzioni che sono di seguito elencate. dei dati e delle figure PROSPETTO DELLE OPZIONI Menù generale per la selezione rapida delle varie opzioni o per il ripristino delle opzioni predefinite. Opzione per cambiare alternativamente il colore dello sfondo Nero/Bianco. Schema del rilievo: evidenzia solo i collegamenti tra PF. Schema del rilievo: evidenzia solo i collegamenti tra stazioni e PF. Comando per evidenziare la posizione del mouse (coordinate del punto mobile). 7 12. ZOOM FINESTRA CENTRATA SU UN PUNTO Questa funzione ha la particolarità di creare una finestra centrata su selezionato. La selezione del punto può avvenire usando i seguenti tre metodi: un punto 1. Selezionando il nome del punto dall’elenco 2. Cliccando l’icona in basso a sinistra Il punto selezionato diventa l’ultimo cliccato sul grafico, cioè quello riportato sulla barra di stato in basso. Quindi si procede cliccando il punto sul grafico e subito dopo la funzione, la prima icona in basso a sinistra. 3. Digitando il nome del punto Il nome del punto deve essere digitato in un apposito riquadro. Quindi in questo caso si deve prima attivare la funzione, la seconda icona in basso a sinistra, e poi si deve digitare il nome del punto interessato. Funzione utile per verificare l’esistenza del nome di un punto nel rilievo. Le viste Per personalizzare la visibilità del rilievo si possono utilizzare le seguenti funzioni. Questo gruppo di comandi serve a spostare progressivamente la figura nelle diverse direzioni, mentre il tasto centrale con il carattere “R” serve a rigenerare la figura. ZOOM FINESTRA DINAMICA (Un angolo e trascinamento) Effettua uno Zoom finestra dove il primo angolo del riquadro coincide con la posizione cliccata dal mouse e il secondo angolo coincide con la posizione in cui si rilascia il mouse. Attenzione. Dopo aver cliccato il primo angolo si deve trascinare tenendo premuto il mouse fino al 2°angolo. Se qualcosa non riesce, specie quando i due angoli sono troppo ravvicinati, basta ripristinare la vista precedente o lo zoom iniziale. Vedere anche gli altri tipi di Zoom. (Zoom due angoli) ZOOM FINESTRA DUE ANGOLI Effettua uno Zoom finestra dove il primo angolo del riquadro coincide con la prima posizione cliccata del mouse e il secondo angolo coincide con la seconda posizione cliccata. In caso di problemi, per ripristinare la figura conviene attivare lo Zoom precedente o lo Zoom iniziale. Vedere anche gli altri tipi di Zoom. ZOOM AVANTI Zoom progressivo sulla figura corrente. Attenzione. L’ingrandimento procedere entro certi limiti oltre i quali si arresta. Vedere anche gli altri tipi di zoom. ZOOM INDIETRO Diminuisce la grandezza della figura. RIGENERA [R] Rigenera la figura specie quando la figura scompare. ZOOM PRECEDENTE Rigenera la figura ritornando soddisfa o la figura scompare. alla ZOOM INIZIALE Rigenera la figura ritornando soddisfa o la figura scompare. finestra alla precedente. finestra iniziale. Serve quando la vista non Serve quando la vista non 8 SPOSTA Trasla la figura. Basta indicare con due click del mouse la posizione iniziale e quella finale. Vedere anche gli altri tasti di spostamento. QUOTE DEI PUNTI Evidenzia, a fianco del nome, la quota dei punti. CONTORNO DELL'ULTIMO POLIGONO CALCOLATO Calcolata l’area di un poligono ne evidenzia il contorno.(Utile per i frazionamenti) I NOMI DEI PUNTI DI DETTAGLIO DEL RILIEVO(Identificativi) L'opzione consente di evidenziare il nome di ogni punto. Quando si carica un nuovo libretto questa opzione viene disabilitata per evitare l’eccessiva concentrazione di nomi. Perciò, inizialmente, sono visibili solo i nomi delle Stazioni e dei Punti Fiduciali colorati rispettivamente di giallo e di rosso. I NOMI DEI PUNTI DELL'ESTRATTO DI MAPPA L'opzione consente di evidenziare il nome dei punti appartenenti all'estratto di mappa. Quando si carica un nuovo libretto, questa opzione viene disabilitata per evitare inutili affollamenti di scritte. E' utile quando si deve passare alla rototraslazione dell'EMP per scegliere le coppie di punti di riferimento e per conoscere i loro nomi corrispondenti nei due sistemi di riferimento. LE LINEE DEI CONTORNI DEL RILIEVO (Vettori) L'opzione consente di evidenziare le linee dei contorni rispettando tipo e colore come specificato nel libretto. Vedere anche l'opzione che visualizza righe continue indipendentemente da come sono specificate nel libretto. DIVERSIFICAZIONE TIPO DI LINEE NEI CONTORNI Visualizza righe di tipo continuo a prescindere dal loro tipo (C,T,P). DISTANZE NEI CONTORNI Evidenzia, in verde, le distanze tra i Vedere anche la tabella delle distanze. punti appartenenti ai vertici dei contorni. DESCRIZIONI DEI PUNTI L'opzione evidenzia, a fianco del nome, la descrizione desunta dal libretto delle misure. Serve per rapide visioni d'insieme. Per evitare troppe scritte a video conviene osservare le informazioni contenute nella barra di stato che riporta ogni dato sui punti cliccati. INFORMAZIONI SUL PUNTO CLICCATO Analizzando il libretto delle misure evidenzia, per ogni punto considerato, eventuali: osservazioni dalle stazioni (Righe tipo 1 2) e la presenza del punto nei contorni (Righe tipo 7) CARATTERI PIU' GRANDI CARATTERI PIU' PICCOLI 9 13. ANALISI DATI DELLE STAZIONI 1. PROSPETTO SINTETICO Per ogni stazione sono evidenziati in modo sintetico i seguenti dati : N NOME DELTA ANG. ANG. CORR. HS SQM Numero progressivo stazione Nome della stazione Incremento angolare (*) Correzione angolare(Pregeo) Altezza dello strumento Scarto quadratico medio Nota.(*) Angolo da aggiungere a quello cartografico per ottenere la misura angolare della riga di tipo 2. (INCREM. ANG.+ ANG. CORR.=400g) 2. PROSPETTO DETTAGLIATO Per ogni stazione sono evidenziati in modo dettagliato le operazioni che consentono di ottenere i dati richiesti. Attraverso il calcolo delle correzioni angolari delle singole righe, di tipo 2, si trova il valore medio della stazione considerata. Infine la misura dello Scarto Quadratico Medio consente di stabilire, stazione per stazione l'attendibilità dei valori ottenuti. RIGHE DI TIPO 2 DALLA STAZIONE La funzione consente, scorrendo il libretto delle misure, di evidenziare graficamente i collegamenti della stazione considerata con i punti osservati. 10 14. TABELLE DEI DATI Per prendere visione dei dati sono utilizzate diverse tabelle, solitamente in formato testo. Quindi facilmente manipolabili ed esportabili. LIBRETTO DELLE MISURE Visualizza il libretto delle misure numerando le righe ed evidenziando le righe di tipo 1 LIBRETTO ELABORATO La funzione visualizza i risultati coordinate tridimensionali dei punti. dell'elaborazione del Pregeo, evidenziando le Attenzione. Se viene caricato anche l'estratto di mappa, i suoi punti sono accodati; cioè vengono aggiunti in coda a quelli già in memoria. Se inoltre l'EMP viene rototraslato(versione avanzata), le coordinate dell'estratto di mappa vengono aggiornate in relazione all'operazione eseguita. Per ripristinare i valori originari basta optare per la non rototraslazione dell'EMP. PROSPETTO GESTIONE DATI Consente di gestire i punti del rilievo. Presenta inoltre, nei due riquadri, sia il libretto delle misure che le coordinate dei punti ottenute dall’elaborazione del Pregeo. TABELLA DIAGNOSTICA DELL'ELABORAZIONE Richiama i risultati dell'elaborazione del Pregeo, evidenziando le correzioni angolari ed eventuali anomalie. Attenzione. Verificare che la misura degli Scarti Quadratici Medi non sia elevata. TABELLA DELLE DISTANZE NEI CONTORNI Evidenzia l'elenco completo delle distanze tra i punti tra i vertici dei contorni. TABELLA DELL'ESTRATTO DI MAPPA Evidenzia il file dell'estratto di mappa. 11 GENERALITA’ SULLE FUNZIONI TOPOGRAFICHE Come è stato anticipato, queste funzioni si possono distinguere in tre categorie. 15. FUNZIONI LEGATE ALLE STAZIONI Si trovano nel seguente prospetto CELERIMENSURA Considerata una stazione di riferimento, crea una riga le seguenti misure di tipo celerimetrico: - di tipo 2 altimetrica, indicando Nome punto osservato Angolo Azimutale Angolo Zenitale Distanza inclinata Altezza prisma Il calcolo individua le coordinate cartesiane e crea la corrispondente riga di tipo 2. RICALCOLO COORDINATE POLARI DA STAZIONE Data una stazione e un punto, calcola la distanza ridotta e l'azimut cartografico. Inoltre individua la correzione angolare e la misura angolare, ricostruendo indirettamente la riga di tipo 2 relativa alla stazione di riferimento. 16 FUNZIONI TOPOGRAFICHE MISURE DISABILITA LA FUNZIONE Disabilita la funzione attivata precedentemente. CANCELLA I DATI NEL BOX DATI Elimina i dati presenti nel box dati. Si ricorda che la cancellazione avviene automaticamente quando si imposta una nuova funzione, anche se i dati restano memorizzati. AZIMUT E DISTANZA TRA DUE PUNTI Dati due punti calcola: l’azimut, distanza ridotta, dislivello. distanza inclinata e l'angolo verticale assumendo che la misura strumento coincida con la misura dell'altezza del prisma. Calcola anche la dell'altezza dello Esempio. Il calcolo si riferisce all’azimut e alla distanza tra i due punti 100 e 101. Attivata la funzione si devono indicare i nomi dei punti 100 101 e si clicca I’incremento angolare della il tasto CALCOLO. stazione Nota . Se, come in questo caso, il primo punto 100 è una stazione, si può effettuare il confronto tra l’azimut calcolato e la lettura angolare del libretto delle misure. Infatti ipotizzando un libretto di riferimento con le seguenti due righe: 1|100|1.510|Stazione base| 2|101|94.5000|108.0698|53.083|1.510|p.l.| si può risalire all’incremento angolare della stazione 100 che risulta di 24.3000 gradi. Infatti esso rappresenta l’incremento da dare all’azimut calcolato(70.2000) per ottenere l’angolo riportato nella riga di tipo 2 del libretto delle misure (94.5000). Il procedimento di ricalcalo si basa su questa importante relazione. 12 TRIANGOLO Dati tre punti, considerati i vertici di un triangolo, calcola la misura dei lati e degli angoli. Dopo aver indicato tre punti si clicca sul tasto CALCOLO. Esempio. Il calcolo si riferisce al triangolo di vertici 105,104 e 102. L’immagine presenta il riquadro dei risultati ingrandito in alto a destra e le misure dei lati e degli angoli visibili in figura. ANGOLO INTERNO Calcola la misura dell’angolo formato da tre punti. Simile al precedente con la differenza che fornisce solo la misura dell’angolo avente il vertice nel secondo punto. AREA E PERIMETRO DI UN POLIGONO CHIUSO Calcola l’area e il perimetro di un poligono. Il contorno indicato deve essere chiuso. Cioè il nome del primo vertice deve coincidere con il nome dell'ultimo vertice. Per la risoluzione del problema si devono indicare i punti in verso orario e poi cliccare sul tasto CALCOLO per concludere l'operazione. Esempio. Il calcolo si riferisce al poligono chiuso individuato dai seguenti vertici: 207, 105, 104, 409, 401, 213, 212, 214 e 207 per chiudere. 13 17. FUNZIONI TOPOGRAFICHE PER CREARE NUOVI PUNTI INSERIMENTO NUOVO PUNTO CON COORDINATE CARTESIANE Questa è una funzionalità che consente di lavorare in perfetta autonomia per effettuare calcoli topografici. Infatti i punti devono essere inseriti manualmente. La funzione memorizza un nuovo punto fornendo le relative coordinate cartesiane. Sequenza:. - Digitare la coordinata Est - Digitare la coordinata Nord - Digitare il nome del nuovo punto. Nota. Non si considera la quota e la descrizione del punto. Queste sono informazioni che possono essere integrate in seguito. Vedere la funzione: Tabella/ Gestione punti. Esempio. Si riferisce all’inserimento del nuovo punto 700, con le seguenti coordinate: Est = 3013,34 e Nord = -1983,13. PUNTO MEDIO DI UN SEGMENTO Calcola e memorizza un nuovo punto che si trova al centro di un segmento. Sequenza: - Indicare il nome del 1° punto - Indicare il nome del 2° punto - Digitare il nome del nuovo punto. PIEDE DI UN PUNTO SU UN ALLINEAMENTO Definito un allineamento di due punti e un terzo punto esterno, individua la posizione del Piede, cioè il punto che rappresenta la sua proiezione sull'allineamento. Sequenza: - Indicare il nome del 1° punto dell'allineamento - Indicare il nome del 2° punto dell'allineamento - Digitare il nome del nuovo punto. Nota. Se interessa calcolare la distanza del terzo punto dall'allineamento basta attivare la funzione azimut e distanza del terzo punto dal Piede appena individuato. SPIGOLO NASCOSTO DI UN FABBRICATO Calcola e memorizza un nuovo punto che rappresenta lo spigolo nascosto di un fabbricato di forma rettangolare. Per la risoluzione del problema si devono indicare i tre punti noti che definiscono gli estremi dei due lati consecutivi del fabbricato. Il quarto nome, da digitare, sarà il nome da assegnare al nuovo punto. Successivamente attraverso la funzione “Ricalcolo polari da stazione”, potrà essere simulata la sua visibilità da una stazione, creando la corrispondente riga di tipo 2. 14 INTERSEZIONE TRA DUE ALLINEAMENTI Considerati due allineamenti individua la posizione del punto di intersezione. Sequenza: - Indicare Indicare Indicare Indicare Digitare il il il il il Nome Nome Nome Nome Nome del del del del del 1° punto del 2° punto del 1° punto del 2° punto del nuovo punto. 1° 1° 2° 2° allineamento allineamento allineamento allineamento Esempio. Il calcolo si riferisce alla posizione del nuovo punto NP_61, punto di intersezione tra i due seguenti allineamenti: 207—401 e 104-212. APERTURA A TERRA CON PUNTO VICINO A SINISTRA Dati due punti di posizione nota individua un nuovo punto (stazione) conoscendo la distanza dal punto vicino e le letture angolari in direzione dei punti considerati. Sequenza: - Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare Digitare il il la la la il nome del punto vicino nome del punto lontano lettura angolare al punto vicino lettura angolare al punto lontano distanza dal punto vicino nome nuovo punto Esempio. Il calcolo si riferisce alla posizione del punto 600, stazione dalla quale sono stati osservati i punti 109 e PF33 rispettivamente con gli angoli: 2 e115 e che si trova a una distanza di ml. 10 dal punto 109 15 APERTURA A TERRA CON PUNTO VICINO A DESTRA Dati due punti di posizione nota individua un nuovo punto (stazione) conoscendo la distanza dal punto vicino e le letture angolari in direzione dei punti considerati. Sequenza: - Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare Digitare il il la la la il nome del punto lontano nome del punto vicino lettura angolare al punto lontano lettura angolare al punto vicino distanza dal punto vicino nome nuovo punto. LANCIO NUOVO PUNTO CON COORDINATE POLARI Definito un allineamento di due punti, individua un nuovo punto mediante le coordinate polari riferite al 1° Punto (origine) rispetto al 2°Punto (direzione). Sequenza: - Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare il nome del il nome del l'angolo di la distanza il nome del 1° Punto (origine) 2° Punto (direzione) deviazione rispetto all'allineamento. nuovo punto Esempio. Il calcolo individua la posizione del nuovo punto 500, che si trova ruotato a destra di 30 gradi rispetto all’allineamento 108-401 che dista ml. 50.34 dal punto 108. SQUADRO Definito un allineamento di due punti, individua il punto mediante le coordinate polari riferite al punto iniziale. Sequenza: - Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare Digitare il nome 1° punto (origine) il nome 2° punto (direzione) l'angolo di deviazione la distanza (inizio squadro) la distanza (fine squadro) il nome del nuovo punto. 16 BILATERAZIONE Considerato un segmento definito da due punti, individua la posizione di un nuovo punto che si trova di fronte al segmento che rappresenta la base del triangolo. Si risolve il problema conoscendo le distanze del nuovo punto dagli estremi del segmento: i lati del triangolo. Sequenza: - Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare il il la la il nome del nome del distanza distanza nome del 1° punto 2° punto del punto dal 1° estremo del punto dal 2° estremo nuovo punto. Esempio. Calcola la posizione del punto 700 che dista di ml. 4 dal punto 101 e ml. 6 dal punto 204. INTERSEZIONE IN AVANTI Considerato un segmento definito da due punti,individua la posizione di un nuovo punto che si trova di fronte al segmento che rappresenta la base del triangolo. Per la risoluzione del problema si devono conoscere gli angoli alla base del triangolo. Sequenza: - Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare il nome del 1° punto il nome del 2° punto l'angolo interno sul 1° punto l'angolo interno sul 2° punto il nome del nuovo punto. Esempio. Calcola la posizione del punto 800 vertice del triangolo che ha per base il lato 101-200 e angoli alla base rispettivamente di 35 e 80 gradi. 17 SNELLIUS-POTHENOT Calcola e memorizza un nuovo punto originato secondo lo schema di Snellius-Pothenot. Cioè individuando la posizione di un punto dal quale si possono osservare gli angoli in direzione di tre punti di posizione nota. Sequenza: - Indicare Indicare Indicare Digitare Digitare Digitare Digitare il il il la la la il nome del 1° punto nome del 2° punto nome del 3° punto lettura angolare in direzione del 1°punto lettura angolare in direzione del 2°punto lettura angolare in direzione del 3°punto nome del nuovo punto. Esempio. Calcola la posizione del nuovo punto 6000, stazione dalla quale sono stati osservati rispettivamente i seguenti punti(PF): PF04/010/A296 con l’angolo di 12 gradi PF01/010/A296 con l’angolo di 46 gradi PF03/010/A296 con l’angolo di 78 gradi 18 PARTE 2 (VERSIONE AVANZATA) FUNZIONI AVANZATE I moduli avanzati consentono di eseguire operazioni particolari, attivando le funzioni corrispondenti alle seguenti icone che sono posizionate in alto a destra. 1.Ricalcolo automatico delle coordinate polari dei nuovi punti Per ogni nuovo punto calcolato, viene creata la corrispondente riga di tipo 2 che viene integrata in un file che rappresenta una copia del libretto delle misure sempre in evidenza. 2.Rototraslazione e adattamento dell'estratto di mappa Carica e rototrasla l'estratto di mappa sovrapponendolo graficamente rilevata per individuare eventuali anomalie o discordanze. 3.Ricalcolo coordinate polari dei punti Consente di ricalcolare le coordinate polari dei esistenti o virtuali. I dati ottenuti possono essere libretto originario o in un nuovo file di supporto Pregeo mediante le normali Operazioni di Servizio, ed alla figura punti rispetto a stazioni direttamente integrati nel che potrà essere caricato in elaborato autonomamente. 4.Frazionamenti Calcola automaticamente la posizione delle dividenti, basati sui metodi iterativi. seguendo quattro metodi 5.Utility esterne Lancia applicazioni esterne. 18. RICALCOLO AUTOMATICO COORDINATE POLARI DEI NUOVI PUNTI L’attivazione di questa opzione consente di ricalcolare le coordinate polari di ogni Nuovo Punto rispetto alla stazione selezionata creando le corrispondenti righe di tipo 2 del Pregeo. Per passare dalla modalità alla modalità si clicca NO SI RICALCOLO .. RICALCOLO .. l’icona che si trasforma Subito dopo compare un nuovo prospetto, come da figura. Nella parte destra del riquadro sono evidenziate sia la riga ricalcolata di tipo 2, sia il file di testo che rappresenta una copia del libretto delle misure aggiornato con la nuova riga di tipo due opportunamente posizionata. Il nome di questo file conserva il nome del protocollo originario ma con una estensione diversa: '.agg'. Un nome che comunque potrà essere modificato. Il file aggiornato e salvato potrà essere poi richiamato in Pregeo mediante la voce del menu: Operazioni di Servizio. Preferibilmente con un nome diverso da quello originario per non sostituirlo. 19 19. ROTOTRASLAZIONE ESTRATTO DI MAPPA Una volta caricato l'estratto di mappa(EMP), lo si può rototraslare in modo da sovrapporlo graficamente alla figura rilevata, per poter individuare eventuali anomalie. Per eseguire l'operazione si devono considerare almeno due coppie di punti(massimo 4). Ogni coppia di punti deve essere formata dagli stessi punti, ma appartenenti a due diversi sistemi di riferimento. Nota. Per questo motivo si rende necessaria la visualizzazione dei contorni dell’estratto di mappa. Devono essere anche visibili sia i nomi dei punti di dettaglio del rilievo sia i nomi dei punti dell’estratto di mappa. Opzioni attivabili cliccando le icone indicate a margine. Individuati graficamente i punti di riferimento, i loro nomi devono essere inseriti negli appositi spazi. Nella figura sono evidenziate le seguenti tre coppie di punti: la prima coppia è formata dai punti 23% e 104 la seconda coppia è formata dai punti 46% e 206 la terza coppia è formata dai punti 25% e 201 (non necessaria). Premendo il comando ESEGUE si ottengono i risultati riportati a margine. Premendo il comando GRAFICO EMP ROTOTRASLATO, le coordinate vengono aggiornate e i contorni rototraslati vengono sovrapposti al rilievo. 20 20. RICALCOLO COORDINATE POLARI DEI PUNTI Il calcolo delle coordinate polari è l'operazione inversa del calcolo delle coordinate cartesiane. Consiste nel calcolare la distanza e l'azimut tra due punti, di cui uno è considerato il polo e l'altro rappresenta la direzione. Quando si desidera ricostruire le righe di tipo 2 del Pregeo a partire dalle coordinate cartesiane elaborate dal Pregeo, si deve considerare anche l’effetto dell’incremento angolare che corrisponde all'incremento da dare all'azimut calcolato per ottenere l'angolo di osservazione dalla stazione. Come è stato spiegato precedentemente a proposito della funzione: Azimut e distanza. Quindi l’applicazione calcola gli incrementi angolari di ogni stazione. Prima di procedere l’utente deve precisare se il ricalcolo viene effettuato rispetto a stazioni esistenti o rispetto ad altri punti. L’esempio di calcolo e la figura riportata si riferiscono al primo caso: ricalcolo rispetto alla stazione esistente, la 200. Una volta effettuato il ricalcolo, le righe di tipo 2 possono essere integrate (Fusione) in un nuovo file di supporto New.dat derivante dal libretto originario. Il nuovo file potrà essere caricato in Pregeo per l’elaborazione attraverso le “Operazioni di Servizio”. Lo scopo è quello di valutare senza rischi la validità delle integrazioni. Se non è stato preventivamente salvato il file del libretto delle misure non conviene copiare le righe ricalcolate direttamente nel libretto originario usando le comuni operazioni di Copia/Incolla. Infatti basterebbe un errato posizionamento delle righe per compromettere i risultati. Per questo conviene conservare l’integrità del libretto originario e lavorare con il file di supporto New.dat. Come si può notare il prospetto di calcolo presenta sei zone principali. Inizialmente solo le prime tre presentano dei dati. Esse sono: - il riquadro relativo ai dati delle stazioni di riferimento( a destra) - il libretto delle misure(per i confronti) - le coordinate cartesiane dei punti (per i controlli) Le altre zone riceveranno i dati attraverso le elaborazioni. Esse sono: - le righe ricalcolate da selezionare e associare al Box - le righe selezionate modificabili e salvare nel file Ric.$$$ - il file New.dat aggiornato. - Esempio. Il calcolo riportato si articola nelle seguenti fasi: Scelta della stazione di riferimento,(200). Attivazione della funzione RICALCOLO 2D (TOTALE) Selezione delle righe che interessano (100, 102,,106). Spostamento delle righe selezionate nel riquadro inferiore (Icona a sx) Eventuale adeguamento 3d o modifica delle righe contenute nel Box. Integrazione righe (Fusione) nel file NEW.DAT dei dati contenuti nel Box. Controllo del contenuto del file NEW.DAT (ultimo riquadro in basso). L’operazione si conclude caricando ed elaborando in Pregeo il file c:\tpg\New.dat attraverso le Operazioni di Servizio. 21 Quando invece il polo non coincide con una stazione del libretto delle l’eventuale correzione angolare deve essere digitata dall’utente. Si sceglie questo tipo di ricalcolo quando si opera con dati provenienti da tipo: EMP, DXF oppure DXT. misure file di Attenzione. Mancando riferimenti al relativo libretto del Pregeo o l'aggancio alla specifica stazione, il File Ric.$$$ non potrà essere integrato nel File New.dat. L'ostacolo, tuttavia, può essere superato creando gli opportuni collegamenti nel libretto delle misure di riferimento facendo diventare stazione un punto di dettaglio introducendo nel libretto originario una coppia di righe di tipo 1 e 2. Come si può intuire si tratta di operazioni piuttosto delicate che devono essere effettuate con molta cautela. 22 21. FRAZIONAMENTI Premessa generale. I problemi connessi alla divisione delle aree sono di solito complessi perchè riguardano una casistica piuttosto ampia. Per la loro risoluzione, spesso, si attuano strategie che si articolano in varie fasi riconducibili a casi semplici. Questo programma considera quattro metodi per individuare automaticamente le dividenti rettilinee riferite a dei poligoni convessi. Sono procedure che si basano su metodi iterativi (successive approssimazioni) che permettono di individuare le dividenti: * * * * Parallele ad un allineamento Perpendicolari ad un allineamento Con angolo prefissato Uscenti da un punto particolare. Nota. Si ricorda che un poligono è convesso se insiste tutto da una stessa parte rispetto alla retta definita da uno qualsiasi dei lati. E' concavo quando almeno una retta definita dai suoi lati lo divide in due parti. Se il poligono è concavo si può tentare la suddivisione in due poligoni convessi, procedendo parzialmente sui due poligoni ottenuti. Sequenza delle operazioni da seguire per individuare le dividenti. 1.Definire il poligono da frazionare calcolandone l'area. Si ricorda che il frazionamento si riferisce all'ultimo poligono chiuso di cui è stata calcolata l'area. Indicare in verso orario i vertici del poligono. 2.Selezionare l'opzione relativa al tipo di dividente. 3.Digitare i dati richiesti in relazione al caso selezionato, come: area da staccare i riferimenti, ecc. Conviene digitare direttamente il nome da assegnare ai vertici delle dividenti per Evitando modifiche successive. 4.Infine cnfermare i dati cliccando il comando CALCOLA DIVIDENTE. Esempio. Nel calcolo riportato il poligono da dividere è formato dai vertici: 101, 102, 103, 104, 105, 101. Con area pari a mq. 3784,931. E’ stata scelta una dividente parallela all’allineamento 101 e 102. L’area da staccare è stata fissata a mq. 1000. Sono stati definiti i nomi degli estremi della dividente: 3001 e 3002. Attenzione. Dopo che la dividente ha permesso di staccare l’area indicata, conviene sempre verificare che la superficie del nuovo poligono originato corrisponda. Di solito le differenze rientrano nella tolleranza. Per evitare problemi nei frazionamenti conviene indicare i vertici del poligono partendo da un punto che appartenga sia al poligono da dividere che a quello da staccare. Per questo la sequenza dei punti è molto importante. 23 ELENCO DELLE FUNZIONI PRINCIPALI GUIDA SINTETICA ATTIVAZIONE NOTEPAD IMPORTAZIONE LIBRETTO DEL PREGEO PROSPETTO DELLE OPZIONI CREAZIONE DEL FILE DXF AMPLIA IL RIQUADRO ADIACENTE ATTIVAZIONE PREGEO CARICA FILE ESTRATTO MAPPA NOMI PUNTI DI DETTAGLIO DEL RILIEVO NOMI DEI PUNTI DELL'ESTRATTO DI MAPPA LINEE DEI CONTORNI (Vettori) CONTORNI DELL'ESTRATTO DI MAPPA SCHEMA RILIEVO COLLEGAMENTI PF COORD. DEL PUNTO MOBILE(MOUSE) SCHEMA DEL RILIEVO COLLEG. STAZ. DIVERSIFICAZIONE TIPO DI LINEE CONTORNO DELL'ULTIMO POLIGONO DISTANZE NEI CONTORNI DESCRIZIONI DEI PUNTI QUOTE DEI PUNTI COLORE SFONDO BIANCO/NERO CANCELLA LA FUNZIONE SELEZIONATA ZOOM FINESTRA DUE ANGOLI ZOOM FINESTRA DINAMICA ZOOM AVANTI ZOOM INDIETRO RIGENERA SPOSTA ZOOM PRECEDENTE ZOOM INIZIALE ZOOM CENTRATO SUL PUNTO CLICCATO ZOOM CENTRATO SUL PUNTO DIGITATO CARATTERI PIU' PICCOLI CARATTERI PIU' GRANDI LIBRETTO DELLE MISURE LIBRETTO ELABORATO DIAGNOSTICA DELL'ELABORAZIONE DISTANZE NEI CONTORNI TABELLA DELL'ESTRATTO DI MAPPA INCREMENTI DEGLI ANGOLI PER STAZIONE CELERIMENSURA RICALCOLO COORDINATE POLARI DA STAZIONE AZIMUT E DISTANZA TRA DUE PUNTI RISOLVE UN TRIANGOLO ANGOLO INTERNO AREA E PERIMETRO POLIGONO CHIUSO DATI DE PUNTO CLICCATO INSERIMENTO NUOVO PUNTO COORD. CART. PUNTO MEDIO DI UN SEGMENTO SNELLIUS-POTHENOT LANCIO NUOVO PUNTO CON COORD.POLARI SQUADRO INTERSEZIONE TRA DUE ALLINEAMENTI PIEDE DI UN PUNTO SU UN ALLINEAMENTO APERTURA A TERRA PUNTO VICINO A SX APERTURA A TERRA PUNTO VICINO A DX INTERSEZIONE IN AVANTI BILATERAZIONE SPIGOLO NASCOSTO DI UN FABBRICATO CATTURA IMMAGINE FUNZIONI AVANZATE RICALCOLO COORD. POLARI DEI PUNTI UTILTY ESTERNE ROTOTRASLAZIONE ESTRATTO DI MAPPA FRAZIONAMENTI 24