ptof-ssii-revisione-21-giugno-2016
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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Liceo Classico Liceo Scientifico Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate Istituto Tecnico Tecnologico “Costruzioni, Ambiente, Territorio” Istituto Professionale “Servizi Commerciali” Istituto Tecnico Tecnologico Trasporti e Logistica PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-19 via Zanovello, 1 - 24047 TREVIGLIO (Bergamo) tel. 0363.31.39.11 – fax 0363.31.39.08 www.salesianitreviglio.it e-mail: [email protected] Normativa di riferimento Visto il DPR n. 275/1999, “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell’autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art.3 come modificato dalla legge 13 luglio 2015 n.107; Visto il DPR n. 88/2010, “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli istituti tecnici”, contemporaneamente il DPR n. 89/2010, “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei”; Vista la legge n. 107/2015, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”; Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n.133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. 279, in particolare cap.5 punto1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”); Visto il Rapporto di Autovalutazione del Centro Salesiano Don Bosco e il relativo Piano di Miglioramento; Vista la delibera del Collegio Docenti circa l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) in data 01/12/2015 e la successiva approvazione del 12/01/2016; È elaborato il seguente PTOF quale documento fondamentale che configura l’identità formativa culturale e progettuale del Liceo Classico, del Liceo Scientifico, del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, dell’Istituto Tecnico Tecnologico indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, dell’Istituto Professionale indirizzo Servizi Commerciali e ne esplicita la progettazione a livello curricolare, extracurricolare, educativo e organizzativo. Il PTOF è la risposta – conforme alle leggi – che il Centro Salesiano “Don Bosco” offre alla domanda educativa dei genitori e dei giovani secondo il proprio Progetto Educativo, in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del D.P.R. n.° 275/1999 (art. 3 e 8) e della legge n.° 62/2000. Il PTOF rinvia alla vigente normativa scolastica, al Progetto Educativo, alla Carta dei Servizi e ai vari Regolamenti del Centro Salesiano “Don Bosco”. Di conseguenza, non duplica quanto contenuto nei suddetti documenti e si limita a descrivere le modalità attuative dell’offerta formativa per gli anni scolastici 2016-19. Breve premessa storica Il Centro Salesiano “don Bosco” di Treviglio ha una lunga e ricca tradizione. I cattolici trevigliesi, guidati da mons. Francesco Rainoni, avevano fondato le scuole parrocchiali cittadine. Volendo garantirne la qualificazione ed assicurarne l’avvenire, fecero richiesta di aiuto prima a don Bosco, poi a don Michele Rua, suo primo successore. Il 14 ottobre 1892 giunsero a Treviglio i primi Salesiani e si stabilirono nella prima sede in via Zanda, aprendo una scuola elementare, cui si aggiunse nel 1894, nell’attuale sede, la scuola media inferiore. Nel 1939 fu aperto il Liceo Classico, nel 1983 l’Istituto Tecnico per Geometri, nel 1987 il Quinquennio Unitario Sperimentale per il Liceo Classico e Scientifico, nel 2007 l’Istituto Professionale per i servizi economico aziendale e nel 2017 è previsto l’avvio dell’Istituto Tecnico Tecnologico Trasporti e Logistica. Nel frattempo col 2016-17 chiuderà l’Istituto Professionale e col 2017-18 l’Istituto Tecnico Tecnologico Costruzioni, Ambiente e Territorio. Dal 1988 la Scuola ha fatto la scelta della coeducazione, accogliendo progressivamente anche le ragazze. Insieme ad altri Istituti cattolici del territorio, il Centro Salesiano “don Bosco” ha reso un servizio educativo qualificato alla realtà trevigliese, ed intende proseguire nel solco di questa esperienza. Il Centro Salesiano “don Bosco” di Treviglio è una scuola libera, pubblica e paritaria, cattolica e salesiana. 2 CAPITOLO PRIMO IDENTITA' E MISSIONE DELLA SCUOLA 1.1 PREMESSA: IL SISTEMA PREVENTIVO DI DON BOSCO Per compiere il nostro servizio educativo e pastorale, San Giovanni Bosco, il Fondatore dei Salesiani, ci ha tramandato il "Sistema Preventivo". Diamo spazio in questa premessa ad una breve presentazione di ciò che costituisce la sorgente e la forza dell'educazione salesiana. Don Bosco (1815 - 1888) fu essenzialmente un uomo di azione. Per molti anni i suoi collaboratori insistettero perché mettesse per iscritto le sue idee pedagogiche e solo nel 1877 egli scrisse sette paginette dal titolo «Il Sistema Preventivo nella educazione della gioventù». Il successo di questo sistema è legato ad alcuni elementi caratteristici, che oggi troviamo diffusi in vari sistemi educativi, ma che ai tempi di don Bosco sapevano di vera innovazione. Ne elenchiamo i principali: 1.1.1 Tutto il giovane La pedagogia di don Bosco guarda al giovane nella sua interezza. Sono importanti i momenti di gioco e di svago; viene favorito il protagonismo giovanile attraverso il teatro, la musica, l'animazione... «Amate le cose che amano i giovani», ripeteva ai suoi educatori. Al giovane viene offerta la possibilità dello studio, dell'apprendimento di un mestiere con cui guadagnarsi la vita ed essere un «onesto cittadino» nel mondo. E ancora, a don Bosco sta a cuore «la salvezza dell'anima» del giovane che incontra, per cui lo educa al senso cristiano dell'esistenza, gli offre la «religione» per una gioia più piena perché, diceva, «vi aspetto tutti in Paradiso». Sintetizzava il tutto con tre parole, lo tre "S": "salute, scienza, santità", che noi possiamo riscrivere dicendo: gli interessi umani, culturali e spirituali, armonicamente composti nella persona del giovane. 1.1.2 Ottimismo «Non ho mai conosciuto un giovane che non avesse in sé un punto accessibile al bene (= qualcosa di positivo), facendo leva sul quale ho ottenuto molto di più di quanto desideravo». Don Bosco guardava al giovane con simpatia: «Basta che siate giovani perché io vi ami assai». Si crea così tra educatore ed educando un canale comunicativo che permette col tempo la trasmissione dei valori. Un ottimismo realista che tiene conto del positivo presente in ogni giovane, che lavora educativamente perché si crei una personalità armonica (capace di coniugare in se stessa i valori della vita e quelli della fede), ma che sa anche di avere a che fare i conti con influssi negativi della società e, talvolta, dell'educazione precedente che potrebbero condizionare il cuore del giovane. La «ragione» del suo Sistema è proprio questo dare fiducia alle forze di bene presenti nella persona e che l'educazione ha il compito di far crescere e maturare. 1.1.3 Fede nell'educazione Don Bosco in tutto il suo lavoro tra i giovani fu sostenuto da un'idea sola: «L'educazione può cambiare la storia!». E per questo ha speso la sua vita. Dell'educatore scrive: «E' un individuo consacrato al bene dei suoi allievi, perciò deve essere pronto ad affrontare ogni disturbo, ogni fatica per conseguire il suo fine che è la civile, morale, scientifica educazione dei suoi allievi». 3 L'educazione è quel processo interpersonale, lungo nel tempo, che ha come finalità la formazione di «onesti cittadini perché buoni cristiani». Non si educa imprigionando la libertà, ma aiutando il giovane ad usarla bene e per questo occorre: - competenza educativa; - amore alla «vita profonda»; - sguardo positivo su se stessi e sugli altri; - «passione» per i giovani. 1.1.4 Vera prevenzione Oggi questa parola è entrata nella mentalità e nella prassi comune. «Meglio prevenire che curare», si dice. E così si sottolinea l'aspetto negativo, certamente presente nella prevenzione. In termini educativi significa: - evitare al giovane quelle esperienze negative che potrebbero compromettere seriamente la sua crescita, - offrire gli strumenti per affrontare in forma autonoma la vita con tutte le sue difficoltà e contraddizioni, - creare un ambiente in cui i valori che si intendono trasmettere sono vissuti e comunicati con l'esempio. C'è però un secondo senso legato alla parola «prevenzione»: non occorre solo prevenire il male (evitando in tal modo effetti devastanti nell'educando), ma anche il bene, facendolo emergere attraverso un percorso a tre livelli: a) riconoscere in se stessi e nel giovane un'energia sufficiente capace di condurlo all'autonomia (ottimismo); b) risvegliare la voglia di camminare, di costruirsi, dandone per primi l'esempio; c) aiutare il giovane a prendere coscienza delle sue qualità positive e offrire al tempo stesso delle concrete possibilità per cui queste possano esplodere in tutta la loro potenzialità. 1.1.5 La centralità dell'amore nell'educazione «Si educa solo nella misura in cui si ama», dicono oggi molti pedagogisti. Don Bosco aveva affermato: «L'educazione è cosa di cuore». E ancora: «La pratica di questo sistema è tutta poggiata sulle parole di san Paolo che dice: "La carità è benigna e paziente; soffre tutto, ma spera tutto e sostiene tutto"». E don Bosco è convinto che solo Dio ci può insegnare l'arte di amare come Lui e di educare. Di qui l'importanza della religione nel suo sistema educativo. Educare è volere il vero bene del giovane e il primo passo è farselo amico, «guadagnare il suo cuore». In una lettera famosa di don Bosco, scritta ai Salesiani da Roma nel 1884, si legge: «Chi sa di essere amato, ama; e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani». «Non basta amare i giovani: occorre che loro si accorgano di essere amati». Tanti anni prima aveva ricevuto, in un sogno, un consiglio prezioso: «Non con le percosse, ma con la mansuetudine e la carità dovrai guadagnare il cuore dei giovani!». E' un amore che sa di consacrazione: l'educatore è «tutto consacrato al bene dei suoi alunni», quindi capace di dare loro tutto, anche la vita. Conclusione L'attualità di questo stile pedagogico è sotto gli occhi di tutti, anzi sembra essere più urgente oggi di quanto lo fosse ai tempi di don Bosco. L'educazione è opera faticosa, dai tempi lunghi, con successi e fallimenti alterni; non ha ricette preconfezionate, perché deve fare i conti con l'irripetibilità di ogni persona. Si fonda sulla convinzione che il bene presente in ogni soggetto è un valore tale per cui vale la spesa «dare la vita». 4 A questo patrimonio si ispira il PROGETTO EDUCATIVO della nostra scuola, nell'intento di dar vita a un ambiente in cui: - circolano valori condivisi e rispettati; - c'è uno sforzo pedagogico per far interiorizzare questi valori; - si crede al dialogo, al confronto, al maturare progressivo del senso critico dentro la cultura di oggi; - non si ha paura di richiesta di maggior partecipazione nella corresponsabilità. Una scuola che: - aiuta il giovane a trovare una strutturazione armonica della sua personalità, rendendolo cosciente delle sue capacità; - offre la possibilità di elaborare un progetto personale nel quale prendono forma i valori acquisiti e in base ai quali si sanno fare scelte di vita; - è attenta al mondo del lavoro e, sull'esempio di don Bosco, sa coraggiosamente affrontare i problemi che in esso vi scorge; - punta alla formazione globale della persona ("onesti cittadini perché buoni cristiani"). Tutto questo nella consapevolezza che non c'è scuola senza maestri, cioè non c'è servizio educativo senza testimonianza e presenza di modelli. 1.2 SCUOLA CATTOLICA SALESIANA Il Centro Don Bosco di Treviglio si definisce come scuola libera, paritaria, cattolica, salesiana. Scuola Spetta alla scuola: − coltivare con assidua cura le facoltà intellettuali, creative, estetiche dell’allievo; − sviluppare rettamente la capacità di giudizio, la volontà e l’affettività; − promuovere il senso dei valori; − favorire le giuste attitudini e i saggi comportamenti; − introdurre l’allievo nel patrimonio culturale acquisito dalle generazioni precedenti; − preparare per la vita professionale; − alimentare il rapporto amichevole tra alunni di diversa indole e condizione. Pubblica e paritaria Il Centro salesiano “Don Bosco” di Treviglio ha ottenuto nel 2001 con decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia il riconoscimento di “parità” per tutti i percorsi di studio attivati. Pertanto è tenuto a svolgere il proprio servizio scolastico in armonia con le indicazioni del Ministero dell’Istruzione, collaborando con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo; è abilitato a rilasciare titoli di studio aventi valore legale. Cattolica Essa imposta esplicitamente tutta la sua attività alla luce della concezione cristiana della realtà. In essa i principi evangelici diventano motivazioni interiori, ispirano la metodologia educativa e definiscono le mete finali. Salesiana Le Scuole Cattoliche si ispirano a un pluralismo di stili e metodi educativi fondati sul Vangelo. La Scuola cattolica salesiana si ispira al Sistema Preventivo di don Bosco. Aperta a tutte le classi 5 sociali, intende contribuire alla estensione della cultura a tutti, migliorandone la qualità. Possiede alcune caratteristiche fondamentali: − la preferenza per i giovani; − la scelta educativa: l’istruzione e la formazione impartite sono intenzionalmente finalizzate alla crescita globale dei giovani come persone; − il primato dell’evangelizzazione, nel suo valore di vocazione e missione; accompagna i giovani che fanno la scelta della fede nel percorrere l’itinerario di vita cristiano; sostiene nella realizzazione personale secondo il proprio progetto di vita tutti i giovani e si confronta nel dialogo rispettoso con coloro che appartengono ad altre confessioni religiose; − l’attenzione ad una cultura della prevenzione nell’educazione dei giovani, grazie a modelli comunitari educativi e didattici originali; − l’inserimento a pieno diritto e con responsabilità nella vita e nella missione della Chiesa; − l’impegno per una graduale assunzione di responsabilità in ambito sociale e civile; − l’indipendenza da ogni ideologia e politica di partito; − la cooperazione con quanti costruiscono una società solidale, più giusta e più degna dell’uomo. Il Centro Don Bosco promuove tutti i principi di uguaglianza e imparzialità, di regolarità, di accoglienza, integrazione e inclusione descritti nella carta dei servizi. Nella scuola salesiana la comunità educativa svolge un servizio qualificato a favore di tutti gli allievi, senza distinzioni. Perciò è aperta a tutte le classi sociali ed esclude ogni condizione discriminatoria e richiede soltanto disponibilità verso i valori che il Progetto educativo propone. Di fronte alla condizione diversificata e, per certi versi, contrastante dei giovani destinatari del nostro servizio, la Comunità Educativa del Centro “don Bosco” di Treviglio riafferma e riattualizza le costanti specifiche della Scuola salesiana. Si impegna a rendere accessibile, anche con modalità di sostegno economico, la propria scuola a tutti i genitori che vogliono offrire un’educazione cristiana ai loro figli. 1.3 RAPPORTO CON ENTI E TERRITORIO I Salesiani di Don Bosco che operano in Lombardia e Emilia-Romagna sono costituiti in Ente Ecclesiastico “Ispettoria Salesiana Lombardo-Emiliana” con sede in Milano, riconosciuto con D.P.R. 19 maggio 1965 n. 735. I Salesiani di don Bosco gestiscono, senza alcuna finalità di lucro e per il conseguimento dei propri fini di religione e di culto, il Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio che opera nell’ambito del Sistema Nazionale di Istruzione in qualità di Scuola Paritaria. L’offerta formativa del Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio attualmente comprende: - Scuola Primaria (decreto di parità dell’U.S.R. della Lombardia n. 75 del 06.02.2003). - Scuola Secondaria di 1° Grado (decreto di parità dell’U.S.R. della Lombardia n. 590 del 17.01.2002). - Scuola Secondaria di 2° Grado: o Liceo Classico (decreto di parità U.S.R. Lombardia n. 584 del 17.01.2002). o Liceo Scientifico (decreto di parità U.S.R. Lombardia n. 584 del 17.01.2002). o Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate (decreto di parità U.S.R. Lombardia n. 1090 del 20.06.2014). o Istituto Tecnico ad indirizzo “Costruzioni, Ambiente, Territorio” (decreto di parità U.S.R. Lombardia n. 587 del 17.01.2002). o Istituto Professionale per i Servizi Aziendali (decreto di parità U.S.R. Lombardia n. 979 del 27.11.2007). - Istruzione e Formazione Professionale con la Qualifica di Operatore dei Sistemi e dei Servizi Logistici 6 La nostra scuola si colloca a servizio di un contesto territoriale ampio (la Bassa Bergamasca e la zona Est del Milanese), economicamente definibile come medio rispetto al livello nazionale. I giovani che scelgono la nostra scuola presentano situazioni ed esigenze molto diversificate. Coloro che frequentano il nostro Istituto puntano su una valida istruzione umanistica e scientifica o su una solida istruzione e formazione tecnico-professionale e scientifico-culturale. Essi cercano una scuola regolare e sicura, una buona formazione umana e culturale mirata al diploma e alla prosecuzione degli studi in ambito universitario. I genitori, in genere, si rivolgono alla scuola salesiana per conoscenza di altri allievi ed ex allievi che apprezzano la nostra proposta e il progetto formativo. Le motivazioni che stanno alla base di questa loro scelta sono riconducibili ad una richiesta di solida formazione umana e cristiana, culturale e professionale. Purtroppo, stante la situazione legislativa attuale che non prevede aiuti da parte dello Stato alle famiglie che scelgono le scuole paritarie, esistono giovani e famiglie che non osano neppure ipotizzare una domanda di iscrizione alle nostre scuole, nonostante le rette scolastiche siano meno della metà di quanto costi un allievo alla corrispondente scuola statale. La scuola è inserita nell’ambito 6 e partecipa alle iniziative promosse dal collegamento delle scuole del territorio. Essa ha aderito al progetto regionale Generazione Web, grazie al quale l’Istituto ha provveduto alla digitalizzazione della propria didattica e degli strumenti impiegati dal personale docente e dagli studenti. Il collegamento col mondo del lavoro è curato in modo particolare nel percorso dell’Istituto Tecnico e Professionale. La nuova normativa della Buona Scuola sull’Alternanza Scuola Lavoro favorisce l’instaurarsi e il consolidarsi di questa rete. Infatti, anche tutti gli allievi del secondo biennio dei Licei frequentano stage aziendali presso enti convenzionati per la durata complessiva di 200 ore. 7 CAPITOLO SECONDO L’OFFERTA FORMATIVA 2.1 PROFILI FORMATIVI I Profili formativi dettagliati, sia relativi alle conoscenze disciplinari specifiche, sia relativi agli obiettivi pluridisciplinari, sono esplicitati nella programmazione didattica-educativa delle singole discipline e sono consultabili presso la segreteria della scuola. A qualificare l’offerta formativa della nostra Scuola è il Profilo Formativo. Esso si definisce come: l’indicazione delle competenze frutto di conoscenze e abilità che un alunno progressivamente acquisisce e fa propri lungo il suo cammino formativo. Il Profilo Formativo vuole valorizzare la crescita individuale e sociale, culturale e spirituale del giovane in risposta all’obiettivo di realizzare l’ideale che Don Bosco definiva di “buon cristiano e onesto cittadino”. La nostra scuola per gli anni scolastici 2016-19 conferma e ridefinisce i tre grandi Profili Formativi, (comportamentale, della comunicazione e didattico) che si concretizzano attraverso i corrispettivi Percorsi Formativi. Il Profilo comportamentale è definito da cinque obiettivi che danno origine a Percorsi formativi trasversali alle varie discipline. Ogni percorso entra, nello spirito dell’autonomia scolastica, anche nell’insegnamento curricolare (profilo didattico) come momento sintetico e trasversale agli insegnamenti stessi. Momento essenziale di questi percorsi risulta essere l’attività extracurricolare affidata alla libera adesione degli studenti. Sono confermati e vengono di seguito indicati nello specifico i profili che ci proponiamo di realizzare con la nostra offerta formativa: Profilo comportamentale, definito da cinque obiettivi: Educazione alla fede Formazione della coscienza Educazione dell’affettività Educazione alla sicurezza, alla salute e all’ambiente Educazione socio-politica Profilo della comunicazione Profilo didattico, articolato nelle tre aree: Area linguistico-letteraria Area logico-scientifica Area tecnica 2.1.1. Profilo comportamentale Educazione alla fede (obiettivo religioso) PRIMO BIENNIO Il giovane sa confrontarsi con il testo biblico e ritrovare una risposta alle domande dell’uomo da parte di Dio stesso, che gli si fa incontro per aiutarlo a scoprire il senso della vita. 8 Dalla relazione con il testo evangelico scopre l’importanza dell’accoglienza della dimensione della fede, come fiducia nel Dio affidabile. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Il giovane sa confrontarsi con la riflessione sistematica sulla storia singolare di Cristo, suscitatrice di domande che trovano risposte di senso; è capace di lettura e confronto critico con la dimensione antropologica contemporanea, giungendo alla sintesi tra la fede e la cultura. Formazione della coscienza (obiettivo morale) PRIMO BIENNIO Il giovane costruisce il proprio progetto di vita autonomo, maturo e responsabile. Si muove da una condotta di tipo egocentrico verso comportamenti fondati sui valori della gratuità grazie al confronto con esperienze pratiche e testimonianze significative del mondo del volontariato. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Il giovane sa orientare la sua libertà verso il superamento di una dimensione riduttiva e soggettiva di coscienza. Sa confrontare i suoi atteggiamenti con esperienze e risposte di significato, per costruire percorsi di senso in grado di dare risposte alle dimensioni impegnative della vita. Educazione dell’affettività (obiettivo affettivo) PRIMO BIENNIO Il giovane sa stabilire relazioni alla ricerca di un equilibrio affettivo stabile e maturo, inserito in una rete di solidarietà con gli altri, senza preclusioni ed esclusioni. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Il giovane sa vivere le proprie emozioni in modo costruttivo, sa riconoscerle, comprenderle e portarle fuori di sé per viverle con i compagni. Sa accettare i coetanei (e se stesso) per quello che sono, così da saper accogliere la vita nella dimensione del dono. Nella scoperta della relazione a due e della sessualità, il giovane si muove nella capacità di relazione e nella maturità, intesa come cammino di un gruppo di persone che stanno crescendo insieme nel rispetto comune del proprio corpo e di quello di chi ci sta vicino. Educazione socio-politica (obiettivo civile) PRIMO BIENNIO L’obiettivo iniziale mette in grado il giovane di agire consapevolmente nella realtà che lo circonda. Egli è capace di orientare le sue scelte attorno alle espressioni generali della vita democratica: partecipazione, dialettica costruttiva, confronto. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Al termine del percorso quinquennale, il giovane sa cogliere l’importanza della categoria della relazionalità come fondamento della realtà e come costitutiva della propria identità sociale. Egli sa riconoscere il valore della partecipazione alla vita sociale e politica come essenziale per la maturazione della sua coscienza civile, grazie anche alla tradizione salesiana che vuole formare onesti cittadini e buoni cristiani. La proposta concreta di esperienze di solidarietà si pone come aspetto strategico attraverso cui il giovane giunge a maturare atteggiamenti e comportamenti civili attenti alle necessità del prossimo e del bene comune. Educazione alla sicurezza, alla salute e all’ambiente (obiettivo sociale) PRIMO BIENNIO Il giovane sa orientare se stesso verso la salvaguardia della propria salute, il rispetto della personalità altrui e propria, dell’ambiente come bene comune grazie alla sensibilizzazione ai problemi della prevenzione, della sicurezza. Attraverso le principali problematiche, il quadro normativo di riferimento ed i principi ad esso sottesi, riconosce il valore di una cultura della prevenzione. 9 Riconosce come valore irrinunciabile per il miglioramento della qualità della vita la stessa cultura della sicurezza e la fa propria sia nella vita sociale che nel mondo del lavoro. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Il giovane, attraverso la “ragione” come pratica quotidiana della libertà e della responsabilità – uno dei punti cardine del sistema preventivo di Don Bosco – è in grado di analizzare le problematiche inerenti la prevenzione, la tutela della salute, la sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché quelle riguardanti la salvaguardia dell’ambiente; prende inoltre coscienza del proprio ruolo, come singolo e come membro di una società, nel rispetto dei beni comuni, della sostenibilità ambientale, sa valutare le proprie azioni, le loro conseguenze e le responsabilità da queste derivanti. 2.1.2. Profilo della comunicazione Nel corso del quinquennio il giovane sviluppa le capacità di interpretazione e, quando possibile, di produzione delle forme di comunicazione, da quelle tradizionali a quelle più innovative. PRIMO BIENNIO All’uscita dal biennio l’attenzione è posta soprattutto alla capacità di introiettare e di analizzare le più diffuse forme di comunicazione: il testo scritto (dal quotidiano alla rivista, dall’affissione pubblicitaria alla più tradizionale produzione letteraria) e il testo rappresentato (dal teatro all’audiovisivo e i nuovi linguaggi multimediali). SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Al termine del Quinto anno il giovane è in grado di cogliere le relazioni intratestuali ed intertestuali, sviluppando le abilità di interpretare e di produrre comunicazione. Si farà particolare attenzione ad evidenziare il passaggio dalle forme più tradizionali a quelle più innovative (multimedia e ipertesti), sottolineando la dimensione costitutiva dell’uomo alla relazionalità. 2.1.3. Profilo didattico Area linguistico-letteraria L’allievo viene progressivamente portato a: • conoscere gli strumenti idonei alla comprensione e all’analisi di testi di diverse tipologie (testo narrativo, poetico, argomentativo e informativo); • elaborare e produrre testi diversificati, funzionali agli scopi e alle situazioni; • esporre ed argomentare in modo chiaro, coerente e grammaticalmente corretto; • essere in grado di inquadrare storicamente la produzione letteraria e l’attività culturale; • avere una sufficiente competenza comunicativa, che permetta di servirsi della lingua straniera (o di interpretare le lingue classiche) in modo adeguato al contesto. Area logico-scientifica L’allievo viene progressivamente portato a: • servirsi con padronanza del linguaggio specifico, ma soprattutto a fare uso di rigore e precisione; • rispettare i fatti e contemporaneamente a curare l’organizzazione del proprio lavoro; • saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in modo flessibile e personalizzando le strategie di approccio; • utilizzare in modo agile e consapevole le tecniche e le procedure di calcolo studiate; • dimostrare semplici proprietà; • saper matematizzare e rappresentare graficamente un problema; 10 • • • • • • • • • fare uso dei simboli e delle unità di misura con padronanza; riconoscere le grandezze presenti nella descrizione dei fenomeni naturali e scoprirne le relazioni, descrivendole graficamente; interpretare le relazioni tra grandezze attraverso la lettura di un grafico; assimilare il metodo deduttivo e recepire il significato di sistema assiomatico; saper elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici; essere in grado di inquadrare storicamente l'evoluzione delle idee matematiche fondamentali; comprendere l’universalità delle leggi fisiche per una visione scientifica e organica della realtà fisica; reperire informazioni dalle situazioni sperimentali (metodo scientifico), utilizzandole e comunicandole con un linguaggio scientifico, anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare; abituarsi all'approfondimento, alla riflessione e all'organizzazione del lavoro personale. Area tecnica L’allievo viene progressivamente portato a: • acquisire una conoscenza di base delle regole matematiche, fisiche e delle tipologie d’uso dei materiali in campo edile; • saper riconoscere ed applicare le norme tecniche, giuridiche ed economiche fondamentali di settore; • acquisire una capacità di operare con gli strumenti tradizionali e non (per es. uso della grafica e dei metodi di rilevazione e di calcolo tradizionali e computerizzati); • saper costruire un’area di progetto multidisciplinare, utilizzando in modo funzionale tutte le competenze assimilate. 2.2 PERCORSI FORMATIVI: ATTIVITÀ CURRICOLARI I Percorsi formativi consistono nel cammino per condurre ogni studente a realizzare i profili delineati, e sono strutturati, in analogia con i profili, in conoscenze e obiettivi. Tale processo formativo della persona si svolge in primo luogo nello stesso percorso didattico, secondo la valenza educativa specifica di ogni disciplina curricolare. Prima però del percorso didattico, si evidenziano quei percorsi trasversali che concretizzano i profili propri della scuola cattolica e salesiana. Ogni percorso sarà accompagnato, in alcuni momenti del suo svolgimento e alla conclusione, da appropriati strumenti di verifica, che avranno il triplice scopo di valutare il raggiungimento del profilo da parte degli studenti, di stimolare la consapevolezza degli allievi a proposito del cammino che stanno percorrendo, e infine di monitorare la coerenza del percorso con le aspettative dei ragazzi. Ogni percorso prevede inoltre la possibilità di un ulteriore arricchimento, tramite le attività extra-curricolari, lasciate alla libera adesione degli studenti. 11 2.2.1. Percorso comportamentale Educazione alla fede Questo percorso in particolare si struttura, oltre che sulla dimensione didattica, anche sugli interventi extra-curricolari, offerti agli studenti secondo le varie fasce d’età e i diversi livelli di interesse. Il Percorso si articola attraverso le seguenti iniziative: • il “Buongiorno”: al mattino, prima dell’inizio dell’attività didattica, è previsto un breve momento di preghiera e di riflessione proposto dai docenti religiosi o laici; • gli studenti e i docenti che lo desiderano possono partecipare alla Celebrazione Eucaristica settimanale che viene proposta durante i tempi forti dell’Avvento e della Quaresima; • giornate di condivisione e spiritualità per le classi prime, terze e quinte; • esperienza di giornate di vita comune e spirituale per le classi seconde e quarte; • celebrazioni Eucaristiche in particolari momenti dell’anno, nelle seguenti occasioni: del Pellegrinaggio d’inizio d’anno al Santuario di Caravaggio, del Natale, della festa di don Bosco e di Maria Ausiliatrice. Le classi quinte, al termine del loro percorso scolastico, organizzano un Pellegrinaggio ai luoghi salesiani (Valdocco, Colle don Bosco), vivendo un significativo momento celebrativo. Formazione della coscienza Il percorso si struttura in attività di approfondimento delle tematiche inerenti, all’interno dei percorsi didattici, ed in eventuali conferenze. In modo particolare, sono previste le seguenti iniziative: • in fase di inizio d’anno verranno svolti interventi nelle singole classi, per presentare il PTOF, il contratto formativo, le caratteristiche e le richieste della scuola salesiana, per favorire una sensibilizzazione allo stile educativo salesiano; • le classi prime svolgono unità di apprendimento specifiche su senso di responsabilità e convivenza civile. (cfr. Educazione alla sicurezza, alla salute ed all’ambiente); • l’eventuale programmazione di film (cfr. Percorso della Comunicazione, par. 3.2) che saranno presentati, commentati e discussi con la classe; • le proposte di volontariato e servizio offerte agli studenti specie nel periodo estivo. Educazione dell’affettività Il percorso si struttura su: • interventi di esperti sulle dimensioni affettive e relazionali degli adolescenti, per le classi seconde; • interventi di esperti sulle problematiche di etica sessuale, per le classi quarte. Educazione socio-politica È preoccupazione primaria della scuola salesiana educare progressivamente i giovani al rispetto e alla promozione del bene comune, alla partecipazione responsabile alla vita socio-politica del Paese alla luce degli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa. Il percorso si struttura attraverso queste offerte: PRIMO BIENNIO presentazione della struttura degli organismi di rappresentanza studentesca; figura, compiti e responsabilità dei rappresentanti degli studenti; gestione delle assemblee di classe e di quelle dei rappresentanti; forme di partecipazione dei rappresentanti ai diversi organismi collegiali, sia di Istituto sia provinciali. 12 SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO incontro delle classi con testimoni diretti della vita socio-politica economica, con particolare riferimento alle problematiche della solidarietà. concretizzazione dei valori di solidarietà attraverso la sensibilizzazione all’etica della solidarietà, alle problematiche complesse della globalizzazione, con interventi di esperti e operatori del settore. organizzazione di una giornata di condivisione sulle problematiche dell’etica della solidarietà, della memoria e della pace, promossa dagli studenti e dai docenti in occasione della festa di Don Bosco. Educazione alla sicurezza, alla salute e all’ambiente Il percorso previsto risulta formato da tre moduli distinti (salute, ambiente, sicurezza) e si articola sull’intero quinquennio. Nell’ambito della programmazione curricolare, vengono trattati i seguenti temi: alcolismo e droghe: effetti; ambiente: inquinamento; convivenza civile: appartenenza e partecipazione; aspetti giuridici: norme e valori, responsabilità e fondamenti civili e penali. Sono affidate alla didattica di Scienze e Chimica: questioni ambientali; educazione alimentare e disturbi alimentari. 2.2.2. Percorso della comunicazione – didattica digitale La competenza comunicativa degli studenti viene progressivamente costruita nel corso del quinquennio anche attraverso i seguenti strumenti: • ascolto e visione guidata di testi audiovisivi decisi all’interno della programmazione didattica dei singoli Consigli di Classe; • avviamento alla lettura e alla conoscenza del quotidiano (lettura guidata, possibili incontri con giornalisti della televisione e della stampa); • laboratorio teatrale. Nell’anno scolastico 2012/2013 l’Istituto ha avviato la sperimentazione della didattica su supporti digitali come previsto ed auspicato dalle vigenti normative in merito all’adozione dei libri di testo. La scuola promuove in tutte le classi la didattica digitale. Essa impegna docenti e studenti in un uso strategico delle nuove tecnologie nella trasmissione e nell’apprendimento dei contenuti delle singole discipline; l’utilizzo mirato di tablet e connettività internet consente di sviluppare in forma decisiva competenze ed abilità coerenti con l’odierna modalità di fruizione delle informazioni. Dal lato docente la didattica digitale si traduce: • Creare una classe virtuale con i propri studenti • Caricare contenuti di apprendimento integrativi, dispense, appunti e materiali • Preparare corsi e lezioni digitali • Comporre esercizi e verifiche interattive, proporli agli studenti e visualizzarne i risultati • Attivare strategie di cooperative learning • Scambiare informazioni con gli studenti tramite messaggi, annunci, forum e un’agenda di classe Dalla parte dello studente, invece, lavorare con modalità digitale significa: • Partecipare attivamente alla classe virtuale e collaborare ai gruppi di lavoro creati dall’insegnante • Scrivere e conservare in forma organizzata gli appunti personali • Accedere agli strumenti per il ripasso, il recupero e il potenziamento 13 • • Inviare al docente i compiti e gli esercizi svolti Visualizzare i contenuti digitali integrativi selezionati dal docente La didattica digitale è attuata mediante l’utilizzo dei dispositivi personali degli studenti e dei docenti, secondo il modello del BYOD (Bring Your Own Device). Per gli insegnati sono inoltre predisposti nel corso dell’anno appositi momenti di formazione ed aggiornamento tenuti da personale interno alla scuola. A partire dall’A.S. 2015/2016 la scuola si è inoltre dotata di una connessione a banda ultralarga per consentire il fattivo funzionamento di tutti i devices connessi. 2.2.3. Alternanza Scuola Lavoro L’Alternanza scuola lavoro, introdotta come metodologia didattica dall’art. 4 della legge 53/2003 e disciplinata dal successivo dlgs 77/2005, riportata nei regolamenti del riordino n. 87,88, e 89, viene oggi inserita a pieno titolo nel percorso curricolare con la legge 107/2015. L’esperienza di alternanza costituisce a tutti gli effetti un periodo formativo in quanto lo studente oltre alle competenze tecnico professionali previste dal piano formativo, deve acquisire competenze trasversali come: la capacita di risolvere problemi, la capacità di acquisire ed interpretare le informazioni, la capacità di lavorare in team, di rispettare le regole di relazionarsi con il mondo del lavoro. La legge 107/2015 prevede un periodo di alternanza scuola lavoro obbligatorio di 400 ore nel triennio dell’Istituto Tecnico e Professionale e di 200 ore nel triennio Liceo. Gli studenti saranno seguiti da un tutor aziendale e da un tutor scolastico che predisporranno apposito piano formativo che andrà sottoscritto dalla famiglia o dallo studente (se maggiorenne). Il percorso di alternanza sarà valutato al termine dello svolgimento attraverso apposita griglia di valutazione e concorrerà alla valutazione finale dello studente sia per lo scrutinio finale del terzo e quarto anno, sia per la predisposizione della terza prova o nel colloquio durante l’esame di stato. Gli allievi del Tecnico e Professionale seguono la scansione già programmata negli anni passati. Gli allievi di secondo biennio del Liceo Scientifico e Classico frequenteranno il percorso dell’Alternanza Scuola Lavoro della durata complessiva di 200 ore preferibilmente nel periodo estivo, fatto salvo il monte ore che nell’arco del secondo biennio e quinto anno vengono dedicate a questa finalità. Saranno computate ai fine dell’alternanza le seguenti attività, se avviate: • Visite in azienda • Incontri a scuola con le aziende • Progetti di impresa formativa simulata e con Impresa in azione • Progetto traineeship con Federmeccanica • Progetto Start up • Progetto Sinergia con aziende • Formazione specifica per la sicurezza • Project work sviluppati con aziende tutor • Alternanza classica presso aziende (anche all’Estero), Enti pubblici del territorio 2.3 CURRICOLI DIDATTICI Le disposizioni di legge sull’autonomia scolastica riservavano sino al 20% delle ore curricolari per la realizzazione di curricoli di Istituto. La nostra scuola ha utilizzato questa possibilità come evidenziato nei quadri orari dei curricoli. 14 In coerenza con le disposizioni del Decreto Legislativo 09/04/2008 n.81, la scuola riserva alcune ore per le attività legate alla conoscenza ed all’applicazione delle normative di sicurezza, sia per gli studenti che per i docenti (cfr. Percorso comportamentale, Educazione alla sicurezza, alla salute e all’ambiente). Il Collegio dei Docenti propone la seguente articolazione oraria delle attività del Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, Istituto Tecnico Tecnologico indirizzo Trasporti e Logistica (dal 2017-18), Istituto Tecnico ad indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (solo per le classi già avviate) e Istituto Professionale per i Servizi Commerciali (solo per le classi già avviate). La struttura delle tabelle è articolata in “unità orarie” di 55’ di norma, così da consentire l’utilizzo delle quote di autonomia nell’ambito della programmazione delle attività curricolari. 15 Liceo Classico con potenziamento scientifico-linguistico classe IV 4 5 4 3 Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura greca Lingua e cultura straniera Storia Storia e Geografia Filosofia Matematica Fisica Scienze Naturali Storia dell'arte Scienze Motorie e sportive Religione Cattolica Laboratorio approfondimento IRC Laboratorio matematico e scientifico Laboratorio linguistico e scientifico 3 V 4/5 5/4 4 3 2 4 4 3 3 3 3 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 3 3 2 2 2 2 1 3 2 2 2 2 2 1 32 32 32 3 3 4 2 2 2 1 1 2 2 1 30 1 4 4 3 3 3 2 30 NB: Insegnamento della lingua Inglese: è prevista la compresenza di insegnante madrelingua per un’ora alla settimana. Rispetto alla proposta ordinamentale si evidenziano: • Il Laboratorio di approfondimento di Religione Cattolica all’inizio dei bienni. E’ gestito dal Catechista per l’approfondimento di argomenti e tematica di carattere religioso ed educativo. • In Seconda viene potenziato l’insegnamento di Italiano per introdurre la storia della letteratura italiana, come previsto dai programmi ministeriali. • In Seconda e in Quarta viene potenziato l’insegnamento della Matematica. • In Quinta viene potenziato l’insegnamento delle Lingue Classiche con un laboratorio di traduzione in preparazione alla seconda prova dell’esame di Stato. Ad arricchire e potenziare il curriculum del primo biennio si aggiungono i laboratori: • Laboratorio di Metodologia e Ricerca scientifica (primo modulo dell’anno) in Prima. • Laboratorio di Informatica con elementi di Programmazione (secondo modulo dell’anno) in Prima. • Laboratorio di Lingua Inglese (primo modulo dell’anno) in Seconda con insegnante madrelingua finalizzato al conseguimento del PET. • Laboratorio di Chimica e Fisica (secondo modulo dell’anno) in Seconda. Tali laboratori sono focalizzati sulla certificazione delle competenze trasversali per il profilo in uscita del Biennio. Laboratori opzionali extracurricolari pomeridiani, in aggiunta all’offerta curricolare: • Nel Primo Biennio: Spagnolo (per conseguire il DELE). • Nel Secondo Biennio e Quinto anno: Inglese (per conseguire First e CAE), Fisica, Diritto ed Economia; laboratorio di preparazione ai test universitari per l’ammissione alle facoltà medico-sanitarie. 16 Liceo Scientifico con integrazione linguistico-giuridico-economica classe Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica Informatica Laboratori interdisciplinari Fisica Scienze naturali Disegno e storia dell'arte Scienze Motorie e sportive Religione Cattolica Laboratorio approfondimento IRC Laboratorio di linguaggio, comunicazione e di cittadinanza attiva Laboratorio linguistico e di Fisica 1 4 3 3 3 2 4 3 3 3 5 5 1 2 2 2 2 1 1 2 2 2 2 1 3 5 2 3 4 4 2 3 5 4 3 3 2 3 5 3 3 5 2 3 5 1 3 3 2 2 1 1 3 3 2 2 1 32 32 3 3 2 2 1 1 2 30 2 30 32 NB: Insegnamento della lingua Inglese: è prevista la compresenza di insegnante madrelingua per un’ora alla settimana. Rispetto alla proposta ordinamentale si evidenziano: • Il Laboratorio di approfondimento di Religione Cattolica all’inizio dei bienni. E’ gestito dal Catechista per l’approfondimento di argomenti e tematica di carattere religioso ed educativo. • L’aggiunta di un’ora di Informatica in Seconda. • L’attivazione, nel quarto e quinto anno, di laboratorio di fisica e scienze naturali. • Il potenziamento dell’insegnamento della matematica nell’intero secondo biennio e quinto anno, con l’attivazione di un’ora opzionale di matematica applicata. • Il potenziamento di italiano all’inizio del secondo biennio. • Il potenziamento di Storia, al quarto anno. • La riduzione, in terza e quarta, delle ore di latino (da tre a due). Ad arricchire e potenziare il curriculum del primo biennio si aggiungono i laboratori: • Laboratorio di Linguaggio e Comunicazione (primo modulo dell’anno) in Prima. • Laboratorio di Cittadinanza attiva e democratica (secondo modulo dell’anno) in Prima. • Laboratorio di Lingua Inglese (primo modulo dell’anno) in Seconda con insegnante madrelingua finalizzato al conseguimento del PET. • Laboratorio di Fisica (secondo modulo dell’anno) in Seconda. Tali laboratori sono focalizzati sulla certificazione delle competenze trasversali per il profilo in uscita del Biennio. Laboratori opzionali extracurricolari pomeridiani, in aggiunta all’offerta curricolare: • Nel Primo Biennio: Spagnolo (per conseguire il DELE). • Nel Secondo Biennio e Quinto anno: Inglese (per conseguire First e CAE), Fisica, Diritto ed Economia; laboratorio di preparazione ai test universitari per l’ammissione alle facoltà medico-sanitarie 17 Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate con integrazione linguistico-giuridico-economica classe Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura inglese Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica Informatica Laboratorio di Matematica Applicata Laboratorio di Fisica Applicata Fisica Scienze naturali: Biologia, Chimica, Scienze della Terra Disegno e Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica Laboratorio approfondimento IRC Laboratorio di linguaggio, comunicazione e di cittadinanza attiva Laboratorio Linguistico e di Matematica Totale 1 4 3 3 2 4 3 3 3 4 3 4 4 3 5 4 3 2 2 4 2 1 1 3 2 2 4 2 1 1 3 5 2 4 2 2 3 2 2 4 2 1 1 3 3 4 5 5 5 2 2 1 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 30 32 32 32 2 30 NB: Insegnamento della lingua Inglese: è prevista la compresenza di insegnante madrelingua per un’ora alla settimana. Rispetto alla proposta ordinamentale si evidenziano: • Il Laboratorio di approfondimento di Religione Cattolica all’inizio dei bienni. E’ gestito dal Catechista per l’approfondimento di argomenti e tematica di carattere religioso ed educativo. • Il potenziamento dell’insegnamento della Fisica nel secondo anno, con l’aggiunta di un’unità oraria che rientra curricularmente nel quadro annuale. • Nel secondo biennio e quinto anno sono potenziati gli insegnamenti di Matematica e Fisica con l’aggiunta di un’ora di Laboratorio. Ad arricchire e potenziare il curriculum del primo biennio si aggiungono i laboratori: • Laboratorio di Linguaggio e Comunicazione (primo modulo dell’anno) in Prima. • Laboratorio di Cittadinanza attiva e democratica (secondo modulo dell’anno) in Prima. • Laboratorio di Lingua Inglese (primo modulo dell’anno) in Seconda con insegnante madrelingua finalizzato al conseguimento del PET. • Laboratorio di Fisica (secondo modulo dell’anno) in Seconda. Tali laboratori sono focalizzati sulla certificazione delle competenze trasversali per il profilo in uscita del Biennio. Laboratori opzionali extracurricolari pomeridiani, in aggiunta all’offerta curricolare: • Nel Primo Biennio: Spagnolo (per conseguire il DELE). • Nel Secondo Biennio e Quinto anno: Inglese (per conseguire First e CAE), Fisica, Diritto ed Economia; laboratorio di preparazione ai test universitari per l’ammissione alle facoltà medico-sanitarie. 18 Istituto Tecnico Tecnologico Indirizzo Trasporti e Logistica dal 2017-18 1 2 3 4 5 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate(Scienze della Terra 2 2 e Biologia) Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica 1 1 1 1 1 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Scienze integrate (Fisica) 3 3 Scienze integrate (Chimica) 3 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione 3 3 grafica Tecnologie informatiche 3 Scienze e tecnologie applicate (Logistica) 3 DISCIPLINE COMUNI A TUTTE LE ARTICOLAZIONI Complementi di matematica 1 1 Elettronica, elettrotecnica e automazione 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 2 ARTICOLAZIONE LOGISTICA Scienze navigazione, struttura dei mezzi di 3 3 3 trasporto Meccanica e macchine 3 3 3 Logistica 5 5 6 32 32 32 32 32 Le ore di laboratorio prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici: 5 ore in Prima, 3 in Seconda, 17 in Terza e Quarta, 10 in Quinta. 19 Istituto Tecnico Tecnologico ad indirizzo “Costruzioni, Ambiente, Territorio” Il curricolo è in fase di chiusura. Nell’anno 2016-17 saranno attivati solo il Quarto e Quinto anno. classe 4 4 3 2 3 5 4 3 2 3 2 1 1 2 6 4 4 32 2 1 Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate Scienze motorie e sportive Religione Cattolica Complementi di Matematica Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione, Costruzione e Impianti Geopedologia, Economia e Estimo Topografia Totale 2 7 4 4 32 Istituto Professionale ad indirizzo “Servizi Commerciali” Il curricolo è in fase di chiusura. Nell’anno 2016-17 sarà attivato solo il Quinto anno. classe Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua straniera (Spagnolo) Matematica Tecniche professionali dei servizi commerciali Diritto/Economia Tecniche di comunicazione Scienze motorie e sportive Religione Cattolica Totale 20 5 4 2 3 3 3 8 4 2 2 1 32 2.3.1 Integrazioni dei percorsi didattici La programmazione didattica La descrizione precisa dei programmi delle singole discipline dei corsi di studio, completa di obiettivi e percorsi didattici, tempi di realizzazione, metodologia di insegnamento, tipologie delle prove, criteri di valutazione e strategie di recupero è reperibile per la consultazione in segreteria su richiesta dei genitori. Inglese PET e FIRST Il percorso di preparazione per il conseguimento della certificazione PET è previsto in orario curricolare dentro il potenziamento linguistico nel corso del secondo anno del primo biennio. Il potenziamento prevede anche il mantenimento dell’insegnante di madrelingua. Approfondimento della lingua curricolare (inglese) Nel primo anno delle tre ore curricolari è prevista in compresenza con l’insegnante di madrelingua al fine di esporre gli allievi il più possibile ad un uso corrente della L2. Il secondo anno del biennio prevede il potenziamento linguistico attraverso la presenza dell’insegnante madrelingua e la formazione degli allievi al fine di conseguire la certificazione PET in orario curricolare. La compresenza con l’insegnante di madrelingua è confermata anche per il triennio. Spagnolo certificazione DELE Agli studenti che nella Scuola Secondaria di Primo grado hanno frequentato come seconda lingua lo Spagnolo, viene proposto un corso libero finalizzato a conseguire il certificato DELE. Informatica Viene avviato un corso a partecipazione libera per il conseguimento della patente europea di informatica. Attività di recupero Il D.M. 80/2007 e l’O.M. 92/2007 regolano le modalità e i percorsi degli interventi didattici ed educativi finalizzati al recupero sia in corso d’anno che al termine dello stesso anno scolastico. Per quanto riguarda gli Interventi didattico/educativi di recupero nel corso dell’anno scolastico distinguiamo fra: attività di inizio d’anno (acquisizione del metodo di studio per le classi prime e recupero dei prerequisiti minimi per le classi successive); interventi didattico/educativi di recupero in itinere; interventi didattico/educativi di recupero in orario pomeridiano; interventi didattico/educativi di recupero richiesti dal docente. All’inizio di ogni anno il Collegio Docenti programma e definisce le attività di cui sopra e il Coordinatore delle attività didattiche informa allievi e famiglie delle concrete modalità di attuazione attraverso apposita circolare. Attività sportive Costituiscono parte integrante del programma didattico di educazione fisica; sono previste una giornata sportiva, che coinvolge l’intera scuola in attività atletiche, e la partecipazione alle selezioni per i giochi della gioventù, nonché ad iniziative proposte dall’Ufficio Scolastico Provinciale. Vengono organizzati tornei durante l’anno nell’intervallo del doposcuola. La scuola è aperta e sensibile a promuovere un percorso educativo e sportivo che valorizza le attitudini degli studenti particolarmente inclini alla dimensione sportiva. 21 Il Collegio Docenti approva all’unanimità per gli anni 2016-19 la costituzione, nell’ambito dell’Istituto, del Centro Sportivo Studentesco (CSS) cui è demandata l’organizzazione degli incontri e degli eventi che coinvolgono altre scuole, in tornei di carattere provinciale, regionale e nazionale. Uscite didattiche La possibilità di visitare luoghi o iniziative particolarmente significative nella definizione della figura professionale dell’indirizzo di studi qualifica l’attività didattica. L’articolazione del calendario proposta favorisce la programmazione di questo genere di interventi, da collocare nei periodi che verranno individuati da Collegio Docenti e Consigli di Classe. Viaggi di istruzione e cultura Rientra all’interno della programmazione curricolare delle singole classi anche l’esperienza dei viaggi di istruzione e cultura; al fine di favorirne l’integrazione con le trattazioni disciplinari e l’organica progettazione nell’ambito delle attività di ciascuna classe, i Consigli provvederanno ad individuare le singole mete da proporre agli alunni, nell’ambito dei limiti massimi in vigore (una giornata per il primo biennio: due giorni per le terze, quattro per le quarte e cinque per le quinte), tenendo conto del dialogo con gli studenti, capace di esprimere mete culturalmente significative. 2.3.2 Area psicopedagogica All’interno dell’istituto scolastico è presente un gruppo, formato da professionalità diverse (psicologi, insegnanti, educatori) coordinati da una figura pedagogica di riferimento, che ha il compito di accompagnare allievi, famiglie e docenti nel percorso didattico ed educativo offrendo le indicazioni metodologiche utili alla gestione del processo di apprendimento più funzionale. In particolare, l’area gestisce situazioni di fragilità degli alunni, mediando con gli specialisti che hanno avviato percorsi di supporto, individuando strategie utili alla gestione di un percorso scolastico più sereno e funzionale, offrendo indicazioni operative ai docenti di classe. Gruppo di Lavoro sull’Inclusione (G.L.I.) Il G.L.I., in linea con la normativa vigente, definisce le linee annuali di inclusione per tutti gli alunni, in particolare per quelli in situazione di difficoltà, funge da consulenza e supporto ai docenti per la redazione dei Piani Didattici Personalizzati e tiene monitorato il grado di inclusività della scuola. Accompagnamento alunni con certificazione L. 104/92 L’istituto scolastico accoglie, compatibilmente con le proprie risorse interne, allievi che presentano difficoltà specifiche riconosciute. In linea con la normativa vigente, lo staff educativo prevede l’eventuale inserimento di un docente di sostegno come mediazione per la classe e coordina eventuali figure di assistenti educatori, individuati dai comuni di residenza degli alunni, per la gestione di un programma didattico specifico individualizzato. Accompagnamento degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D.SA.) L’area predispone una mediazione con gli specialisti e le famiglie, in modo da redigere prassi metodologiche didattiche funzionali ad ogni percorso didattico individuale. La scuola, come previsto dalla Legge 8 ottobre 2010 n° 170, predispone un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) per gli alunni con D.S.A. Il P.D.P., elaborato all’inizio dell’anno scolastico, è condiviso con la famiglia e i servizi specialistici. 22 Accompagnamento alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) I Consigli di Classe, in accordo con le famiglie, possono individuare alunni con particolari necessità didattiche, che potranno usufruire di tutte le indicazioni didattiche previste dalla normativa vigente. Sportello psicologico All’interno dell’istituto è attivo uno sportello psicologico per gli alunni, a libero accesso, come strumento di supporto nel processo di crescita personale. Lo psicologo è presente al Centro Salesiano con cadenza settimanale per tutto l’anno scolastico. Scuola genitori Per aiutare i genitori degli alunni delle scuole superiori nel gratificante ma difficile ruolo genitoriale nella fase adolescenziale, è stato attivato all’interno della scuola un percorso di scambio e supporto per genitori. Un laboratorio esperienziale, gestito dalle figure dell’Area psicopedagogica, che offre momenti di rielaborazione e confronto tra genitori che vivono esperienze simili nel proprio ruolo educativo. Ad inizio anno la proposta verrà offerta a tutti i genitori della scuola secondaria di secondo grado, tramite iscrizione annuale. Progetto “Abitare la scuola” In convenzione col Servizio Civile Nazionale, la Scuola realizza un progetto anti-dispersione (“Abitare la scuola”) a favore di allievi particolarmente fragili ed esposti al rischio dispersione, specie se in obbligo scolastico. L’intervento è di supporto specialmente allo studio personale e al consolidamento delle motivazioni didattiche e professionali. Orientamento in uscita Già a partire dal quarto anno di studio, agli studenti viene offerta la possibilità di un incontro con il mondo universitario e delle professioni, attraverso specifiche iniziative di presentazione dei corsi di laurea e delle figure professionali del mondo del lavoro. Gli alunni che ne fanno richiesta possono beneficiare di test psicoattitudinali per meglio orientare la scelta dei percorsi universitari. Le visite guidate ad alcune aziende operanti sul territorio permettono di presentare specifiche professionalità, finalizzate a un più diretto inserimento nel mondo del lavoro. L’orientamento universitario degli allievi viene realizzato durante il Quarto e Quinto anno. È strutturato in diversi momenti: dopo un iniziale incontro collettivo di tutti gli allievi delle classi interessate con esperti dei diversi settori (Università, Industria, Professionalità), seguono incontri finalizzati alla scelta della facoltà universitaria con interventi di docenti universitari e studenti delle varie facoltà. Orientamento in itinere Particolare cura e accompagnamento vengono dedicati agli allievi del primo biennio che manifestano la necessità di un riorientamento. Eventuali “passerelle” vengono concordate e predisposte in costante dialogo con allievo e famiglia. CAPITOLO TERZO MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA L’attività didattica viene organizzata in considerazione delle opportunità offerte dai Regolamenti e dai Decreti relativi all’autonomia scolastica. 23 3.1. Calendario scolastico L’elaborazione del calendario scolastico annuale viene elaborato in base alle indicazioni del Ministero e della Regione. Particolare attenzione viene riservata alle esigenze che emergono nell’incontro dell’ambito 6 (specie per giorni di vacanza). Il calendario annuale viene consegnato a inizio anno a tutti gli allievi ed è consultabile sul sito della scuola ed in segreteria scolastica. Circa la scansione dell’anno scolastico, si conferma la seguente suddivisione annuale delle attività scolastiche: • 1° periodo: TRIMESTRE. Per tutte le classi è prevista una valutazione intermedia (mese di novembre), seguita dai colloqui generali coi genitori. Il trimestre termina a dicembre. Ai primi di gennaio si svolge lo scrutinio intermedio con la predisposizione della pagella scolastica. I Consigli di Classe avvieranno gli interventi didattico educativi finalizzati al recupero con il mese di gennaio. • 2° periodo: PENTAMESTRE. Per tutte le classi è prevista una valutazione intermedia entro il mese di marzo (senza la formalità richieste dalla pagella scolastica), con i colloqui generali con le famiglie, al fine di monitorare l’andamento didattico e l’efficacia degli interventi didattico educativi finalizzati al recupero. L’esito degli interventi didattico educativi finalizzati al recupero è formalizzato in sede di scrutinio finale e contribuisce, con le valutazioni del 1° trimestre, alla valutazione finale del profitto e degli apprendimenti in ordine all’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato. Le lezioni sono articolate in cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì. 3.2. Monte ore complessivo Gli orari standard annuali, per ciascuna disciplina e per ciascuna classe, sono quelli riportati nelle tabelle capitoli precedenti. 3.3. Durata oraria delle lezioni Le unità di insegnamento/apprendimento hanno di norma durata di 55 minuti, secondo il calendario sotto riportato. Le frazioni orarie residue sono recuperate attraverso le attività quotidiane dello studio del mattino (h. 7.30 – h. 8.10), del “buongiorno” (h. 8.10 – h. 8.15), dello studio pomeridiano assistito e degli interventi didattico/educativi finalizzati al recupero in orario pomeridiano (h. 14.25 – 15.55). Orario giornaliero La giornata si sviluppa secondo il seguente orario: 7.30 – 8.05: prima accoglienza negli studi 8.05 – 8.15: buongiorno 8.15 – 9.10: I unità d’insegnamento 9.10 – 10.00: II unità d’insegnamento 10.00 – 10.10: intervallo 10.10 – 11.05: III unità d’insegnamento 11.05 – 11.55: IV unità d’insegnamento 11.55 – 12.05: intervallo 12.05 – 13.00: V unità d’insegnamento 13.00 – 13.50: VI unità d’insegnamento 24 13.50 – 14.20: intervallo 14.20 – 15.10: VII unità d’insegnamento 15.10 – 16.00: VIII unità d’insegnamento 3.4 Organi collegiali Gli organi collegiali della Scuola sono: Il Consiglio della Comunità Salesiana Depositario autorevole e qualificato del carisma di Don Bosco, il Consiglio della Comunità Salesiana, presieduto dal Direttore, coordina e valuta l’Offerta Formativa in tutti i suoi aspetti, con riferimento all’esperienza pedagogica di Don Bosco. Il Consiglio della Comunità Salesiana, in collaborazione con il Direttore, ai sensi dell’articolo 2 del DM 83/2008, è il «garante dell’identità culturale e del progetto educativo della scuola, ed è responsabile della conduzione dell’istituzione scolastica nei confronti degli studenti, delle famiglie, della società e dell’Amministrazione.» Il Consiglio della Comunità Educativa Pastorale (CEP) Il Consiglio della CEP - presieduto dal Direttore - è formato dagli animatori responsabili dei diversi settori e ambiti di ogni ordine di scuola. Ha il compito di convocare, motivare, coinvolgere tutti coloro che si interessano dell’opera educativa salesiana, per formare con essi la comunità educativa e realizzare un progetto di evangelizzazione ed educazione dei giovani. Individua problemi, analizza situazioni, identifica mete da raggiungere, criteri di azione e in stretta collaborazione e coordinamento con il Collegio dei Docenti ne valuta l’incidenza educativa anche a livello di Chiesa locale e di territorio. Il Consiglio d’Istituto Oltre a una rappresentanza dei Docenti, ne fanno parte i Genitori risultati primi eletti in ogni classe. Il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Direttore. Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, interviene su quanto concerne l’organizzazione della vita e delle attività della scuola nelle materie previste dai Regolamenti Interni. Il Collegio dei Docenti È composto dal Direttore, da tutti i Docenti di ogni singolo ordine di scuola ed è presieduto dal Coordinatore delle attività didattiche. Il Collegio dei Docenti collabora attivamente con il Direttore e il Consiglio della CEP all’elaborazione, attuazione e valutazione del Piano dell’Offerta Formativa in piena sintonia con il Progetto Educativo d’Istituto e i Regolamenti Interni. Il Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe collabora alla realizzazione dei Profili educativi e didattici mediante la programmazione e l’attuazione di Unità di Apprendimento che costituiscono nel loro insieme i Piani di studio personalizzati, adeguati ed efficaci, facendosi portavoce e interprete delle nuove esigenze formative mediante una continua attività di pianificazione, monitoraggio e valutazione. L’Assemblea dei Genitori Essa ha il compito di verifica per problemi e iniziative di ordine generale; può formulare al Consiglio di Classe e al Collegio Docenti proposte in ordine all’attività educativa e didattica. 25 L’Assemblea dei rappresentanti di classe Dal punto di vista della valutazione dei processi formativi e organizzativi, l’Assemblea dei rappresentanti di classe degli studenti partecipa nelle modalità e forme previste dal Regolamento d’Istituto in piena sintonia con lo Statuto delle studentesse e degli studenti. Un buon rapporto collaborativo tra allievi, genitori e scuola è garanzia di successo educativo e scolastico e costituisce una priorità per la nostra scuola. Esso viene curato anzitutto attraverso i frequenti incontri previsti a calendario durante l’anno. Il Patto educativo di corresponsabilità sintetizza l’apporto di collaborazione e corresponsabilità che ogni soggetto della Comunità educativa è chiamato a esprimere.. CAPITOLO QUARTO FORMAZIONE DEGLI STUDENTI La scuola salesiana di Treviglio è luogo di educazione integrale della persona. Per questo si organizzano numerose attività extra-curriculari, che sono di vario genere ed impegnano gli allievi a vari livelli. I percorsi formativi attivati hanno un naturale completamento nelle attività extra-curricolari, che vengono proposte agli studenti in modo rispettoso della libertà e del cammino di maturazione di ciascuno. 4.1. Educazione alla fede Vengono offerte attività e proposte che riguardano il percorso di educazione alla fede, non riducendosi evidentemente al solo Insegnamento della Religione Cattolica. Questo obiettivo educativo viene realizzato attraverso le seguenti opportunità: ATTIVITÀ PROPOSTE A TUTTI GLI STUDENTI Giornate di vita spirituale La scuola organizza momenti di riflessione (ritiro spirituale), della durata di una giornata, che vengono proposti in corrispondenza dei tempi forti dell’anno liturgico. Agli studenti delle classi Seconde e Quarte viene proposta un’esperienza spirituale in tempi più dilatati. Le celebrazioni dell’Eucaristia e del Sacramento della Riconciliazione Le celebrazioni eucaristiche scandiscono i momenti salienti dell’anno scolastico. Con cadenza periodica viene proposto a tutti un momento di riflessione personale e di verifica del cammino di maturazione in cui, chi desidera, può celebrare il Sacramento della Riconciliazione. Il progetto accoglienza Il progetto accoglienza ha come finalità principale quella di favorire l’inserimento dello studente nella nuova realtà scolastica. Questa iniziativa viene proposta agli studenti delle classi in ingresso al fine di sviluppare una dimensione relazionale di conoscenza e di accoglienza reciproche. A questo scopo, all’inizio della Prima, viene proposta agli studenti un’esperienza di alcune giornate di condivisione residenziale realizzata in un soggiorno. 26 ATTIVITÀ FORMATIVE AD OFFERTA INDIVIDUALIZZATA PER STUDENTI Attività del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) L’esperienza di gruppo è elemento fondamentale della tradizione pedagogica salesiana. I gruppi e le associazioni giovanili che si riconoscono nella spiritualità e nella pedagogia salesiana, formano il Movimento Giovanile Salesiano (MGS). Il MGS è una realtà aperta a tutti i giovani che lo desiderano e propone iniziative ed esperienze di vita associativa durante tutto l’arco dell’anno (specie negli week end e vacanze estive). Colloqui personali con i Catechisti e i Consiglieri Le figure animatrici di settore, nel rispetto della distinzione delle reciproche competenze formative e disciplinari, tengono periodicamente colloqui personali con gli studenti che mostrano difficoltà o che lo desiderano. Questo gesto di attenzione, che risponde alle linee pedagogiche del sistema preventivo, si ispira allo spirito di accompagnamento e tende a promuovere negli studenti la consapevolezza di sé, l’autostima e la capacità di saper affrontare e risolvere problemi. Scuola animatori L’Ispettoria Salesiana Lombardo-Emiliana organizza una scuola biennale per animatori di oratorio, rivolta ai giovani cristiani impegnati (o che intendano esserlo) nelle loro comunità parrocchiali. Campi scuola e campi vocazionali Nei periodi di sospensione dall’attività didattica, si offre la possibilità agli studenti sensibili agli ideali di vita cristiana di vivere un’esperienza di gruppo, fraternità e condivisione secondo la spiritualità giovanile salesiana. I Campi Scuola sono organizzati dal nostro istituto, quelli vocazionali direttamente dall’Ispettoria. Questi ultimi permettono un incontro/confronto con coetanei che vivono realtà differenti nell’identità del carisma. 4.2. Formazione della coscienza ed educazione socio-politica Attività di volontariato A tutti gli studenti viene offerta la possibilità di sensibilizzarsi nei confronti della dimensione della solidarietà concreta. A questo scopo sono state attivate collaborazioni con associazioni missionarie salesiane (il VIS, gli Amici del Sidamo e l’OMG) e con numerose altre associazioni il cui statuto prevede la raccolta di fondi e l’intervento diretto a sostegno di situazioni di povertà, di sofferenza e di emarginazione. 4.3. Percorso della comunicazione Per favorire un arricchimento e un approfondimento del proprio bagaglio culturale e professionale, la nostra scuola presenta agli studenti numerose possibilità, che si concretizzano nelle seguenti iniziative: Uscite culturali e didattiche Suddivise nell’arco dell’intero anno scolastico, vengono organizzate e proposte uscite didattiche di vario genere: spettacoli teatrali, mostre ed esposizioni artistiche, visite guidate a centri storici rilevanti. 27 Attività teatrali Il teatro ha sempre rappresentato uno dei più importanti veicoli di comunicazione e formazione. La scuola promuove iniziative differenziate che prevedono: la possibilità di assistere a rappresentazioni di diversi generi di spettacoli nei più importanti teatri di Milano e di Bergamo; l’attivazione di un corso di laboratorio teatrale e di recitazione, finalizzato alla rappresentazione scenica di un testo, con l’assistenza anche di alcuni docenti di Letteratura Italiana. Soggiorno studio all’estero Nel periodo estivo, generalmente nel mese di luglio, la scuola promuove in collaborazione con agenzie specializzate un periodo di vacanza/studio per la conoscenza e l’approfondimento della lingua inglese. Gli studenti che ne fanno richiesta possono sostenere il corso e l’esame al fine di conseguire una certificazione internazionale. 4.4. Percorso didattico In aggiunta alle attività relative agli interventi didattico/educativi di recupero, la scuola offre altre iniziative, facoltative o attivate a richiesta degli studenti stessi, volte a favorire in ogni modo la possibilità di risolvere tempestivamente i propri dubbi o di trovare la strada più adatta per la prosecuzione degli studi dopo la scuola secondaria di 2° grado. Corso di introduzione al metodo di studio All’inizio dell’anno scolastico, per le classi prime, si prevede l’istituzione di un breve corso finalizzato alla presentazione delle nuove esigenze di lavoro necessarie in una scuola superiore e all’impostazione di un nuovo metodo di studio. Sportello scolastico Gli insegnanti sono sempre disponibili, su richiesta degli studenti, a fornire chiarimenti e spiegazioni su parti del programma e a svolgere esercitazioni supplementari guidate. Possibilità di studio pomeridiano Ogni pomeriggio la scuola offre la possibilità e gli spazi per lo studio personale, sia individuale che di gruppo, eventualmente supportato da docenti ed educatori. Interventi mirati Ogni docente, valutata la situazione, può invitare lo studente, in qualunque momento, a partecipare a brevi interventi mirati su parti di programma in cui si evidenzino particolari lacune o difficoltà. Corso di Autocad 3D per l’Istituto Tecnico per ad indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio Gli studenti del quarto e quinto anno di corso dell’Istituto Tecnico possono conseguire una certificazione riconosciuta del corso di progettazione tridimensionale (Autocad 3D), impostato su due livelli e ripartito in un biennio, per la durata di circa 60 ore annuali. Al termine del percorso gli studenti che lo richiedono possono sostenere l’esame per l’apposita certificazione. Stage estivi dell’Istituto Tecnico indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio Il nostro istituto, in collaborazione con studi tecnici ed aziende locali, organizza stage estivi per gli allievi della classe quarta che ne fanno richiesta e che sono ritenuti idonei dal rispettivo consiglio di classe. La valutazione della possibilità di accesso allo stage è effettuata dal Consiglio di Classe durante l’anno scolastico, comunque entro la valutazione intermedia nel pentamestre. L’esperienza 28 dello stage estivo è altamente qualificante per la formazione della figura professionale del futuro geometra e per la necessaria relazione con il mondo del lavoro. Laboratorio Universitario di Fisica In collaborazione con la Facoltà di Fisica di Milano, nell’ambito dell’attività di Orientamento Universitario, viene proposta agli studenti interessati delle classi quarte e quinte superiori del Liceo Scientifico, un’attività di approfondimento del percorso di Fisica con relativa attività di laboratorio e di ricerca presso l’ Università stessa. Corso di approfondimento per le discipline di area medico-sanitaria Viene proposto agli studenti delle classi quarte e quinte un percorso di approfondimento delle discipline di area scientifica (chimica, biologia) finalizzato a perfezionare la preparazione e utile per ad affrontare i test di ingresso alle facoltà di Medicina e Biologia. 4.5. Iniziative trasversali ai percorsi Trasversalmente ai percorsi, si inseriscono attività extracurricolari proposte agli studenti: Gruppi La nostra scuola nei pomeriggi e nel tempo libero offre possibilità aggregative a seconda degli interessi e degli orientamenti dei giovani. Sono organizzati: • gruppi formativi che hanno come obiettivo la crescita e l’approfondimento della proposta cristiana secondo lo stile salesiano di partecipazione ed animazione della stessa vita della scuola. Partecipano all’animazione ispettoriale del Movimento Giovanile Salesiano; • gruppi musicali, con possibilità di libere esecuzioni nella sala musica, dotata di una completa strumentazione elettronica; • gruppi sportivi che propongono la partecipazione ad iniziative sportive di vario genere (tornei interscolastici, giochi della gioventù, ecc.); • gruppo dei rappresentanti di classe che si ritrova in orario scolastico, per favorire una sensibilizzazione e partecipazione degli studenti alla vita della scuola. Si propone come interlocutore qualificato all’interno della comunità scolastica per studiare, evidenziare, affrontare i problemi degli studenti in spirito di corresponsabilità, confronto e dialogo. Festa della scuola A conclusione dell’anno scolastico, si tiene a scuola una grande festa che vede coinvolti in prima persona i genitori, nell’organizzazione e nella gestione di stand gastronomici, e gli studenti, nella partecipazione diretta, con l’esibizione dei loro gruppi musicali, eventuali attività teatrali, oppure possono essere esposti in vari stand i lavori di ricerca sviluppati durante l’anno. 29 CAPITOLO QUINTO RISORSE, STRUMENTI E STRUTTURE ORGANIZZATIVE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Per una visione dettagliata delle risorse dell’Istituto si fa rinvio alla Carta dei Servizi, depositata in segreteria scolastica, così pure per l’organizzazione, le figure della nostra comunità educativa e dei ruoli da esse ricoperti si veda il Progetto Educativo di Istituto e il Regolamento dell’Attività Scolastica, disponibili in segreteria scolastica. 5.1. Il personale Per una istituzione scolastica ed educativa, la risorsa principale è costituita dal personale cui è affidata la quotidiana gestione dei processi educativi e l’attuazione dei percorsi didattici. La condivisione del Sistema Preventivo di Don Bosco e del Progetto Educativo d’Istituto da parte di tutto il personale Docente è uno dei punti cardini e di forza, caratterizzanti le scuole salesiane. Nella nostra scuola svolge servizio personale docente con i requisiti necessari agli incarichi assegnati, dotato di regolare titolo abilitante all’insegnamento, regolarmente assunto attraverso il CCNL AGIDAE/scuola che regolamenta i reciproci diritti e doveri. La formazione degli educatori è una delle strategie attivate dalla scuola per raggiungere al meglio la realizzazione dei percorsi formativi dei giovani, predisposti per la costruzione dei profili formativi presentati nei capitoli precedenti. La formazione è attivata per tutte le componenti della Comunità Educativa, diversificata secondo la vocazione, la qualificazione, l’attività professionale e i ruoli di ciascuno; alla formazione iniziale, per chi entra per la prima volta nella Scuola salesiana, segue una formazione permanente, costante, sistematica, basata sulla frequenza a corsi specifici e su percorsi di auto-aggiornamento opportunamente predisposti. Attività di formazione del personale scolastico • A livello di Ispettoria Salesiana Lombardo emiliana: incontro annuale docenti, incontro annuale consigli delle CEP, incontro trimestrale coordinatori, consiglieri e catechisti, formazione residenziale catechisti e consiglieri. • A livello territoriale: partecipazione a incontri di formazione organizzati dall’Ufficio Scolastico Territoriale, partecipazione a incontri dell’ambito 6, partecipazione a incontri di formazione e aggiornamento proposta dalle reti Asaberg e S:O.S., partecipazione alla rete Generazione Web. • A livello locale: incontro settimanale del Consiglio della CEP, momento formativo del Collegio Docenti, partecipazione personale dei singoli docenti a corsi di formazione e aggiornamento. 5.2. Immobili, strutture, attrezzature Tutte le strutture e le attrezzature della Scuola sono disponibili nell’orario dell’attività didattica. La Scuola rimane aperta anche al pomeriggio e alla sera, secondo un orario di attività stabilito nella Carta dei Servizi. Tutti gli ambienti utilizzati per le attività didattiche risultano dignitosi, nel rispetto di tutte le leggi e norme tecniche relative alle scuole nello specifico e più in generale di quelle emanate allo scopo della tutela delle persone e delle cose (sicurezza negli ambienti di lavoro); così pure risultano 30 conformi gli impianti e le attrezzature, mantenute in perfetta efficienza attraverso una costante verifica e una manutenzione periodica programmata. Particolare cura viene posta nella pulizia ordinaria e straordinaria degli ambienti. Per le attività didattiche, oltre alle aule delle singole classi, sono disponibili aule speciali: − tre laboratori di informatica; − aula speciale per chimica e fisica; − laboratorio di fisica − laboratorio di chimica − aula speciale dedicata allo studio delle lingue straniere − un’aula multimediale con videoproiettore a schermo gigante, personal computer e accesso a internet e a banche dati; − due grandi aule adibite a studio; − biblioteca dotata di circa cinquemila volumi; − due sale per i consigli di classe; − aula magna “don Elia Comini” con strumentazione multimediale; − salette per i colloqui genitori e insegnanti; − due chiese per il servizio religioso; − due palestre (calcio a 5; basket, volley e arrampicata), con annessi spogliatoi e docce; − tre campi per calcio, basket e pallavolo; − un campo in erba di calcio a 11. Oltre agli ambienti sopra menzionati per uso prettamente didattico, nella scuola ne esistono innumerevoli altri, che consentono il suo normale funzionamento, di cui i principali risultano: • portineria, con servizio continuato dalle ore 7.00 alle ore 22.30; • segreteria scolastica; • economato e ufficio amministrazione; • servizio bar e sala per la ricreazione; • sala mensa con due linee di self-service e cucina interna; • infermeria con la presenza di infermiere professionale. 5.3. Le risorse finanziarie La retta della scuola viene commisurata alle necessità del bilancio: è valutata nelle sue conseguenze sociali sui costi reali di gestione, distinguendo tra attività didattica ed extradidatticafacoltativa. Viene approvata dal Consiglio della Comunità Salesiana sentito il parere del Consiglio della Scuola. La Scuola redige ogni anno il proprio bilancio consuntivo come previsto dalla normativa fiscale e dalle disposizioni di legge per le scuole paritarie. Il Bilancio Paritario Consuntivo viene presentato dal Direttore del Centro a tutti gli Organi Collegiali e reso disponibile alla consultazione degli aventi diritto. Eventuali avanzi di gestione vengono reinvestiti totalmente nell’attività didattica. La Scuola ha la copertura assicurativa obbligatoria INAIL, e ha stipulato un’assicurazione privata per responsabilità civile. 31 CAPITOLO SESTO PIANO DI MIGLIORAMENTO In conformità col Rapporto di Autovalutazione, vengono individuate le seguenti priorità di miglioramento: • Circa gli esiti degli studenti: - Riduzione degli insuccessi scolastici in particolare nel primo biennio e nel percorso tecnico - Ampliamento dell’offerta di laboratori finalizzata al successo formativo attraverso la predisposizione di laboratori di Inglese, Scienze, Matematica applicata e Fisica - Superamento delle criticità delle valutazioni dovute ad errata attribuzione di cheating attraverso l’adeguamento dei risultati delle prove almeno ai risultati curricolari e complessivi delle classi - Rafforzamento delle competenze matematiche nel curricolo del Liceo Classico attraverso l’aumento di un’ora di insegnamento in Quarta - Ulteriore implementazione delle competenze chiave attraverso il rafforzamento del processo di autovalutazione per migliorare il livello di consapevolezza delle competenze chiave di cittadinanza - Aumento di azioni propositive per il rispetto delle regole del vivere civile e per il miglioramento dell’ambiente scolastico attraverso l’introduzione (nel primo anno) di un modulo di cittadinanza attiva e democratica - Educazione alla solidarietà attraverso il coinvolgimento in collaborazioni scolastiche tra pari • - Circa l’area di processo: Attivare la strutturazione dipartimentale diffusa per ogni area scolastica per migliorare le scelte di programmazione curricolare Perfezionare il processo di valutazione delle competenze al termine del primo biennio con apposita formazione dei docenti Ottimizzare l’uso della connessione utilizzando tutte le potenzialità che il sistema offre Incentivare la disponibilità di spazi pomeridiani con la disponibilità di risorse professionali Strutturare un percorso di confronto più sistematico con gli istituti scolastici di provenienza degli alunni in entrata Offrire un’adeguata informazione agli allievi in uscita anche sui percorsi post-diploma, IFTS, master Configurare un ruolo nuovo per la figura del coordinatore di classe, al fine di potenziare l’organicità dell’azione didattica e del rapporto coi singoli Estendere agli indirizzi liceali i percorsi di stage ed alternanza scuola/lavoro come momento strutturato dell’azione didattica Proseguire il rapporto avviato di scambi culturali con l’estero nella forma del learning-week 32 CAPITOLO SETTIMO I PROCESSI VALUTATIVI 7.1. La valutazione e il monitoraggio di attuazione del POF Il processo di autovalutazione ed il monitoraggio del Piano dell’Offerta Formativa sono affidati in primo luogo al della Comunità Educativa Pastorale (CEP), che monitora gli aspetti fondamentali della vita della Scuola. La somministrazione di questionari concorre alla valutazione finale dell’offerta formativa insieme agli altri elementi raccolti nel confronto sistematico con le famiglie, gli allievi e i docenti durante i colloqui con le figure di coordinamento e animazione (Coordinatore delle attività didattiche, consiglieri e catechisti). Tutto ciò contribuisce a definire i criteri per la revisione del Piano dell’Offerta Formativa in vista dell’anno scolastico successivo. Le componenti interessate a quest’opera di valutazione e programmazione sono le seguenti: • il Consiglio della Comunità Salesiana; • il Consiglio della Comunità Educativa Pastorale; • il Consiglio d’Istituto; • il Collegio dei Docenti; • il Consiglio di Classe; • l’Assemblea dei Genitori; • L’Assemblea dei rappresentanti di classe. 7.2. La valutazione didattica Il Centro Salesiano, in aggiunta alla valutazione interna, condotta secondo criteri collaudati dalla prassi salesiana, partecipa alle diverse attività promosse dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nell’ambito e della valutazione esterna (cfr. INVALSI). Il Collegio Docenti ha adottato nel corso degli anni propri criteri per il processo valutativo degli studenti con l’obiettivo di realizzare un percorso unitario e ispirato ai valori del Sistema Preventivo di don Bosco e in armonia con le disposizioni normative vigenti. Il Coordinatore dell’attività didattica promuove ogni anno iniziative di revisione ed adeguamento dei criteri in oggetto anche alla luce delle eventuali novità legislative. In particolare si richiamano i seguenti documenti approvati dal Collegio Docenti, disponibili online nella sezione “Documenti istituzionali” e depositati presso la segreteria scolastica: • “Interventi didattico-educativi finalizzati al recupero in applicazione del DM 80/2007 e dell’OM 92/2007”, approvato 06 ottobre 2015 dal Collegio Docenti. • “Criteri generali del processo valutativo per gli allievi della Scuola Secondaria di Secondo Grado” (Documento sulla Valutazione), approvato il 06 ottobre 2015 dal Collegio Docenti. I documenti vengono aggiornati all’inizio dell’anno scolastico e resi disponibili per l’intero corso dell’anno direttamente sul sito della scuola. 33 CAPITOLO OTTAVO ADOZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stato elaborato dal Collegio Docenti che lo ha adottato nella riunione del 12 gennaio 2016. Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa viene approvato dal Direttore “pro-tempore” del Centro Salesiano “don Bosco”, don Renato Giuseppe Previtali, rappresentante dell’Ente Gestore “Ispettoria Salesiana Lombardo-Emiliana”, sulla base del Progetto Educativo d’Istituto e del Regolamento dell’Attività Scolastica. Nel rispetto delle competenze proprie dei suoi collaboratori e degli Organi Collegiali, il Direttore si riserva di apportare le eventuali modifiche necessarie per una coerente attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Treviglio, 12 gennaio 2016 don Renato Giuseppe Previtali direttore Allegati disponibili in segreteria: Calendario annuale Carta dei servizi(aggiornato 18/06/15) Criteri generali del processo valutativo per gli allievi (aggiornato 06/10/15) Documento degli interventi didattici e educativi finalizzati al recupero (aggiornato 06/10/15) Patto educativo di corresponsabilità (aggiornamento annuale) Regolamento Allievi (aggiornato 30/06/2013) Regolamento degli organismi di partecipazione (aggiornato 18/06/15) Regolamento di disciplina degli allievi (aggiornato 18/06/15) Regolamento di Istituto per docenti Docenti (aggiornato 01/09/2015) Regolamento e procedura per la frequenza all’estero (aggiornato 18/06/15) Regolamento viaggi di istruzione (aggiornato 01/09/2014) Statuto Regolamento dell’attività scolastica (aggiornato 01/09/2015) Date di revisione In riferimento all’art 1, comma 12 della legge 107/2015, il PTOF è stato rivisto il 21 giugno 2016 in seguito ai passaggi nel Collegio Docenti e nel Consiglio di Istituto. 21 giugno 2106 34