Legainf-10-2015 - Legacoop

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Legainf-10-2015 - Legacoop
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www.legacoop.coop
Anno I - n.10 del 16 ottobre 2015
Primo piano
Dal 3 al 6 novembre a Cooperambiente
le eccellenze sostenibili della cooperazione
L’esposizione a Rimini in contemporanea con Ecomondo. Ecco come accedere gratuitamente
a pagina 2-5
Legacoop
Fon.Coop
Pubblicati gli Avviso
Cultura e Turismo
31 Standard
Incontro con il
MinistroFranceschini e 32 Complessi
La delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura e Turismo, nel
riconoscere al Ministro
l’importanza del lavoro avviato per assicurare nuova
centralità alla Cultura per lo
sviluppo del Paese, ha ricordato il valore e la dimensione quantitativa e
qualitativa della presenza
della cooperazione culturale e turistica in ogni regione italiana (1.600
cooperative associate, con
oltre 73.000 soci e...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 15 ottobre 2015 alle ore 14:15
Territori
Veneto
Sei cooperative premiate per lotta alla
tratta di esseri umani
Il Consiglio di Amministra- Sono Il Cerchio e Iniziative
zione di Fon.Coop, nella riu- venete di Venezia, Lunga
nione del 6 ottobre...
Marcia, Controvento e
Obiettivo Verde di Mestre e
Progetto Quid di Verona le
sei cooperative di Legacoop
Veneto premiate in occasione del seminario “#laFIMIV
voro #diritti #sviluppo
Assemblea
sociale”, un “laboratorio”
sul tema della prevenzione
Nazionale
e del contrasto della tratta e
2015
di altre forme di grave sfrutSi è svolta mercoledì 14 tamento lavorativo tenutosi
ottobre, a Roma presso la a Marghera il 13 e 14 ottobre scorsi, e promosso...
sede Legacoop...
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
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leggi
Cooperfidi Italia
Il Consorzio garantisce 182 milioni, promosso da Bankitalia
Osservatorio SWG
Cresce la Nec,
l’economia cooperativa e comunitaria
Promosso a pieni voti. È il
giudizio che la Banca d’Italia ha espresso a favore di
Cooperfidi al termine della
verifica durata due mesi sul
consorzio fidi costituito nel
2009 dalle tre centrali cooperative che aderiscono all’Alleanza delle Cooperative.
Cooperfidi Italia conta su
una base sociale di oltre
3.500 cooperative; a fine
2014 aveva prestato la propria garanzia in 500 concessioni di credito per un
totale di oltre...
Delusi dal capitalismo, frustrati dalle promesse non
mantenute di benessere e
facilità, esasperati dalla ricerca senza freno del profitto e dal mito dei mercati
che si autoregolano, gli italiani hanno iniziato a cercare strade alternative.
Siamo ai primi passi di una
nuova fase. L’universo economico post crisi non
manda in scena solo la ripresa dei consumi, ma
porta alla luce un bricolage
di modi di fare economia...
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
2
Dal 3 al 6 novembre a Cooperambiente
le eccellenze sostenibili della cooperazione
L’esposizione a Rimini in contemporanea con Ecomondo. Ecco come accedere gratuitamente
È partita come ogni anno l’organizzazione
di COOPERAMBIENTE 2015, che si terrà a
Rimini dal 3 al 6 novembre durante la Fiera
ECOMONDO.Anche quest’anno Legacoop,
per l’ottava volta, animerà nel PADIGLIONE
B5, uno spazio incontri e convegni, dove
verranno presentate e promosse le eccellenze cooperative in campo ambientale,
energetico e della sostenibilità.
Quest’anno Cooperambiente si svolgerà
alla vigilia della Conferenza di Parigi sul
clima e a pochi giorni alla chiusura dell’EXPO dedicato al cibo e alla sostenibilità.
Sarà quindi un importante occasione per
verificare, nell’ambito di Ecomondo, che è
la più grande Fiera italiana sullo sviluppo
sostenibile, le politiche di Legacoop in materia ambientale. Per fare questo è, come
sempre, necessario il concorso e la collaborazione di tutti. Ne parleremo nella giornata di Kick off di Cooperambiente 2015.
Per ottenere il tuo biglietto gratuito e visitare l’edizione 2015 di Cooperambiente vai
alla pagina della biglietteria cliccando qui
di seguito ed inserisci il codice F5CPA nella
finestra. Una volta effettuata la registrazione potrai stampare subito il biglietto cartaceo da presentare all’ingresso della
Fiera. Riceverai anche una mail con la
copia del biglietto e le istruzione per utilizzare il proprio smartphone per accedere
con un biglietto elettronico. Il biglietto comprende accesso gratuito alla fiera per due
giorni.
Per saperne di più, scaricare
la brochure e rimanere informati:
www.legacoop.coop/cooperambiente/
RIMINI
Ecomondo, tutti i numeri dell’Expo della sostenibilità
Se l’hanno chiamata l’Expo della sostenibilità
un motivo c’è.Anzi ben più di uno: sono i numeri che caratterizzano Ecomondo, la fiera
nel cui ambito si svolge anche quest’anno
Cooperambiente. Avviata quando parlare di
sostenibilità pareva ancora un vezzo per
pochi, si è affermata nel corso delle edizioni
come il punto di riferimento per una delle
sfide divenute nel frattempo fondamentali per
il futuro dell’economia e del pianeta.
I numeri parlano, per l’edizione 2014. di
1.200 aziende partecipanti, 350 buyer esteri
e 1.200 relatori in 132 convegni. I visitatori?
Oltre 100mila, con 9.500 partecipanti ai convegni e 500 giornalisti accreditati che hanno
prodotto tra l’altro 332 articoli, 48 servizi televisivi e 19 radiofonici oltre a 889 uscite sul
web. I contatti su Facebook sono stati oltre
350mila. Tra i visitatori il 41% è attivo nell’ambito dei servizi, il 27% dell’industria. E lo
sono a livelli alti: il 44% sono decision maker.
E il 39% proviene da Paesi stranieri extra UE.
continua >>
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
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3
>> Cultura e Turismo
CULTURA E TURISMO
>> Servizi ed Utilities
Incontro con il Ministro Franceschini
>> Reggio Emilia
La delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura e Turismo, nel riconoscere al Ministro l’importanza del lavoro
avviato per assicurare nuova centralità alla
Cultura per lo sviluppo del Paese, ha ricordato il valore e la dimensione quantitativa e
qualitativa della presenza della cooperazione culturale e turistica in ogni regione
italiana (1.600 cooperative associate, con
oltre 73.000 soci e 17.000 addetti per un
bilancio aggregato di circa 1.200 milioni di
euro): una cooperazione che contribuisce a
mantenere vivo e a dare valore, attraverso
un tessuto imprenditoriale diffuso, allo straordinario Patrimonio Culturale del Paese.
Durante l’incontro, svolto il 13 ottobre, l’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura e
Turismo nello spirito di voler contribuire ad
uno sviluppo del Paese che parta dal “valore” cultura ha chiesto al Ministro l’avvio di
un confronto su alcune tematiche di particolare rilevanza per la cooperazione e per la
crescita del settore.Tra i temi affrontati: l’importanza del ruolo di coordinamento delle
politiche del settore da parte del Mibact; la
ricerca di nuovi modelli virtuosi nel rapporto
tra pubblico e privato; il valore del lavoro
nella cultura e le opportunità per la promozione di nuove imprese; la tutela della specificità del comparto dei Beni Culturali nelle
Gare Consip; il ripensamento critico dei criteri utilizzati nell’assegnazione dei contributi nella riforma del Fus, in particolare nel
settore musicale; la necessaria distinzione
tra lavoro professionale e volontariato; l’obbiettivo di favorire con idee e progetti la crescita e qualificazione della domanda
culturale anche attraverso piani di sviluppo
territoriale integrati tra pubblico e privato che
vedano nella cooperazione il soggetto in
grado di coniugare grandi e piccole strutture
e coprire l’intera filiera che va dalla progettazione alla fruizione turistica; l’urgenza di
collegare nelle linee di progettazione la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Culturale; l’elaborazione di elementi specifici
riferiti ai Beni Culturali nella riforma del Codice dei contratti; la richiesta al Mibact di favorire le politiche di internazionalizzazione
delle imprese e di promuovere insieme al si-
>> Pesca
>> Ferrara
>> Stop False Cooperative
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
stema Paese le competenze e le capacità
italiane nel comparto a livello europeo e internazionale.
Il Ministro ha ricordato ed apprezzato il ruolo
che la cooperazione culturale riveste in Italia e nel prendere nota e riservarsi di approfondire le proposte presentate , anche con il
necessario la contributo di analisi degli Uffici
del Ministero, ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare all’iniziativa che
nelle prossime settimane l’Alleanza delle
Cooperative Cultura e Turismo intende promuovere per affermare la volontà della cooperazione di essere protagonista in una
fondamentale stagione di investimento, valorizzazione e rilancio della cultura come elemento trainante di nuovo sviluppo.
SERVIZI ED UTILITIES
FabrizioBolzoninuovocoordinatore
e portavoce del Coordinamento
Il coordinamento settoriale del comparto
della cooperazione di servizi - aderente a
“Federlavoro e servizi Confcooperative”,
“Legacoop Servizi” e “Agci Servizi”- ha dato
vita già da alcuni anni al coordinamento su
alcuni aspetti dell’attività associativa, sottoscrivendo un protocollo di intesa, così come
successo in altri ambiti di attività delle rispettive confederazioni, sia sul piano settoriale che nei territori regionali.
Ciò in coerenza con il processo di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che nel 2017 dovrebbe portare ad
una unica organizzazione tra le tre centrali
storiche della cooperazione italiana – Concooperative, Legacoop e Agci.
Territori
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4
Il 7 ottobre si è riunito l’esecutivo di “Aci
Servizi ed Utilities”, che ha compiuto un
esame della situazione generale dell’attività
e ha proceduto, in ottica di rotazione, a designare quale coordinatore e portavoce Fabrizio Bolzoni, Presidente di Legacoop
Servizi.
La proposta è stata avanzata dal coordinatore uscente, Massimo Stronati – Presidente di Federlavoro e servizi
Confcooperative – e da Giovanni Gianesini – Presidente di Agci Servizi.
Fabrizio Bolzoni, nel ringraziare i colleghi
per l’indicazione e Massimo Stronati come
primo portavoce, ha sottolineato il periodo
di lavoro intenso che attende il coordinamento, impegnandosi innanzitutto per la
definizione di un primo quadro organico dei
dati relativi alle tre organizzazioni e, cogliendo una indicazione di Stronati, per la
convocazione di una prima assemblea unitaria delle cooperative.
PESCA
Legge di Stabilità, incontro con
senatrice Bertuzzi
Imu ittica e rifinanziamento della Cigs pesca
per il 2016 sono stati temi al centro dell’incontro odierno che il coordinamento pesca
dell’Alleanza delle Cooperative ha avuto con
la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo del Pd in Commissione agricoltura
del Sentato, in vista dell’approvazione della
legge di stabilità.
“Bene l’attenzione che è stata rivolta alle richieste del comparto. Ci auguriamo che quePrimo piano
ACI
sta attenzione venga tradotta in provvedimenti concreti all’interno della manovra in
costruzione” commenta l’Alleanza.
L’Alleanza ha chiesto che, come ipotizzato
per l’agricoltura, venga abolito il pagamento
dell’Imu per i capannoni e beni strumentali
delle cooperative di pesca.Attenzione è stata
posta sulla necessità di prevedere, nella manovra finanziaria, un finanziamento adeguato
per sostenere la cassa integrazione per il settore anche per il prossimo anno. E sulle
somme che le imprese ittiche di Chioggia e
Venezia devono restituire, in merito alle riduzioni o agli sgravi contributivi giudicati incompatibili dall’Unione europea, l’Alleanza ha
chiesto una norma che ricalcoli gli interessi
applicati alle somme da rimborsare, con possibili eventuali rateizzazioni.
Sul programma triennale è stata discussa
l’ipotesi di una proroga annuale del piano
2013-2015.
REGGIO EMILIA
Presentato ad Expo il progetto
“City of Cooperation”
Il progetto City of Cooperation, realizzato
dall’Alleanza delle Cooperative Italiane di
Reggio Emilia (Agci, Legacoop e Confcooperative), è stato presentato il 9 ottobre ad
Expo 2015, nella piazzetta dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito della settimana ad Expo del
Comune di Reggio Emilia, iniziata proprio il
9 ottobre, che vuole presentare le sue eccellenze, fra tradizione classica e innovazione, con eventi, opportunità di incontro e
percorsi del progetto ‘WE A-RE \ Reggio
Emilia per Expo 2015 : si tratta di una presenza che qualifica la città e il suo territorio,
Legacoop
Settori
in particolare con le eccellenze del sistema
agroalimentare, ma anche di innovazioni
come le proposte del Food Innovation Program:
In un programma come questo non poteva
mancare la cooperazione reggiana, che con
City of Cooperation ha realizzato un progetto finalizzato proprio a collocare le sue
eccellenze in un contesto internazionale. La
giornata è stata intensa, ed è iniziata con il
saluto di Luca Bosi, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio
Emilia. Bosi ha spiegato il significato della
presenza ad Expo: quello di rappresentare
la cooperazione reggiana in un contesto internazionale di grande respiro. “Vogliamo
esprimere - ha detto Bosi - il senso di innovazione della forma di impresa cooperativa e di prospettiva verso il futuro. City of
Cooperation ha anche l’obiettivo di mettere
in rete la nostra migliore cooperazione con
il tessuto economico internazionale. Il nostro auspicio è quello che nascano opportunità vere per le nostre cooperative: dal
necessario radicamento provinciale e nazionale è necessario che riescano a sviluppare un rapporto sempre più intenso con i
mercati internazionali, come peraltro già diverse importanti cooperative reggiane sono
riuscite a fare”.
Nel corso della giornata è stato presentata
l’esperienza del Food Innovation Program,
che proprio a Reggio Emilia sta sviluppando
progetti innovativi nel settore dell’alimentazione. Sono poi intervenuti per presentare le
attività e i progetti delle loro cooperative e
imprese Giuseppe Begani di Car Server
(Gruppo Ccfs), leader nel settore del noleggio di flotte aziendali e gestione della mobilità alle imprese, Sandra Raffaini di
Coopbox, importante azienda del Gruppo
Ccpl attiva nel packaging alimentare e nei
sistemi di confezionamento per alimenti freschi, Francesca Benelli della cooperativa
sociale il Bettolino, che produce basilico e
altre piante aromatiche per la Grande Distribuzione e per aziende alimentari, Alberto Bassoli, della storica Cooperativa
Ortolani, che associa imprenditori e cooperative agricole e commercializza prodotti
freschi e cotti al forno e Roberto Salsi di
Sacabus, cooperativa che opera nel settore
dell’autonoleggio e del trasporto persone.
Territori
Imprese
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5
Tutta la giornata è stata accompagnata
dalla musica del progetto “Sprecosistem”
della cooperativa sociale Lunezia, un
gruppo musicale che usa strumenti realizzati con oggetti riciclati, e dalle esibizioni dei
danzatori di Let’s Dance.
Il progetto City of Cooperation, realizzato
con la collaborazione dell’Associazione culturale Ics, ha visto l’adesione di 70 cooperative: stato pensato come canale
comunicativo in vista di Expo 2015. Ha visto
la realizzazione di diverse iniziative, tra cui
una mostra sulla cooperazione reggiana a
Spazio Gerra e di un portale web come vetrina di singole cooperative.
FERRARA
due giorni fa, a sostenere insieme a diversi
assessori, rappresentanti sindacali e delle
associazioni imprenditoriali emiliano-romagnole, la campagna di raccolta firme «a tutela le migliaia di cooperative che operano
nel rispetto delle leggi e dei lavoratori, garantendo su tutto il territorio nazionale posti
di lavoro regolari». Per questo Aci invita
«tutti i cittadini a firmare la proposta di
legge entro fine ottobre nelle sedi di Legacoop Ferrara e Confcooperative Ferrara».
STOP FALSE COOPERATIVE
InEmiliaRomagnafirmanoilGovernatoreedirappresentantisindacali
Contro le “colleghe” disoneste
“Ringraziamo i carabinieri per aver smascherato l’ennesima truffa operata da chi
utilizza lo strumento della cooperativa in
modo illecito e fittizio per perpetrare, a
danno della comunità, azioni illegali”. Così
Aci di Ferrara (Alleanza Cooperative Italiane)
commenta la scoperta della truffa da 230
milioni ai danni dell’Inps attraverso finte assunzioni e finti licenziamenti per poter ottenere i sussidi di disoccupazione.
«Queste società sono riconducibili al fenomeno delle false cooperative, contro cui
l’Aci sta mettendo in campo, da diversi
mesi, azioni di contrasto, nello specifico la
campagna di raccolta firme Stop False Cooperative, per introdurre una legge che garantisca controlli più severi, tutelando così
cittadini e imprese». Era stato proprio il presidente della Regione Stefano Bonaccini,
Primo piano
ACI
Le firme di Stefano Bonaccini, presidente
della Regione Emilia-Romagna, degli assessori regionali Palma Costi, Simona Caselli, Massimo Mezzetti; dei rappresentanti
di Cgil, Cisl, Uil Colla, Graziani, Zignani, di
rappresentanti delle associazioni imprenditoriali della regione si sono aggiunte oggi a
quelle degli oltre 20.000 cittadini emilianoromagnoli che nelle scorse settimane
hanno sottoscritto la proposta di legge popolare promossa dall’Alleanza delle Coope-
Legacoop
Settori
rative Italiane per contrastare il fenomeno
delle false cooperative.
«Le adesioni del 9 ottobre – ha commentato il presidente di Alleanza cooperative italianeEmilia-Romagna, Giovanni Monti –
sono estremamente significative perché
evidenziano che il diffondersi di false cooperative non è un problema solo per noi, ma
una questione sociale e economica di
grande rilevanza che richiede l’impegno e la
volontà di tutti».
«Queste imprese – ha ricordato il copresidente di Alleanza cooperative italianeEmilia-Romagna, Francesco Milza –
inquinano il mercato offrendosi a prezzi più
bassi di quelle che agiscono correttamente:
pagano meno i lavoratori, non adottano le
misure di sicurezza nei posti di lavoro,
spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. Una
situazione che non è tollerabile».
«I controlli nei confronti delle cooperative
non aderenti alle associazioni nazionali di
rappresentanza – sottolinea il copresidente
di Alleanza cooperative italiane Emilia-Romagna Massimo Mota – sono rari per
scarsità di fondi e di organici, basti pensare
infatti che nel 2015 la legge finanziaria ha
tagliato al MISE il 90% delle risorse destinate all’attività di vigilanza sulle cooperative. Il risultato sarà che circa 50.000
cooperative non aderenti ad alcuna centrale
potrebbero non essere soggette alle verifiche previste dalla normativa».
«Ci auguriamo – ha concluso Monti – che
una volta giunta in Parlamento la proposta
di legge possa venire presa in esame e
giungere a una rapida approvazione: è interesse di tutte le persone e di tutte le imprese che agiscono correttamente che lo si
faccia».
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Legacoop
6
.
>> Fon.Coop
FON.COOP
Pubblicati gli Avviso
31 Standard e 32 Complessi
Il Consiglio di Amministrazione di Fon.Coop,
nella riunione del 6 ottobre, ha deliberato la
pubblicazione dei due Avvisi del Fondo di
Rotazione che completano la programmazione annuale 2015. Dall’inizio dell’anno
sono stati stanziati oltre 20 milioni di euro
sul canale di finanziamento dedicato alle
Pmi e microimprese.
“La risposta delle nostre aderenti agli Avvisi
pubblicati in primavera è stata eccellente ed
hanno partecipato tante piccole cooperative
e numerosi organismi dell’economia sociale
– ha dichiarato Andrea Fora presidente del
Fondo. “Ci aspettiamo un successo analogo
per gli Avvisi odierni e per il 2016 ci impegniamo definire una programmazione che
consenta alle nostre imprese di organizzare
nell’arco dell’anno l’attivazione delle attività
formative necessarie alla propria competitività ed alla crescita professionale dei propri
lavoratori e soci”.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
L’Avviso
31
Standard
stanzia
5.092.500€ ed è dedicato ad imprese che,
avendo già definito il proprio fabbisogno, presentano piani su qualsiasi tematica con percorsi prontamente realizzabili.
Il caricamento dei formulari on line sulla piattaforma GIFCOOP sarà attivo dal
18/11/2015 e il termine ultimo per la validazione dei pani è fissato alle ore 16:00 del
28/01/2016.
L’Avviso 32 Complessi stanzia
4.074.000€ per piani formativi che finanziano attività che ripercorrono tutte le fasi del
ciclo formativo, dall’analisi dei fabbisogni alla
diffusione dei risultati.
Il caricamento dei formulari on line sulla piattaforma GIFCOOP sarà attivo dal
25/11/2015. Il termine ultimo per la validazione è fissato alle ore 16:00 del
04/02/2016.
Eventuali chiarimenti e informazioni relative
agli Avvisi possono essere richiesti al numero
Verde 800 912 429 oppure inviando una
mail a [email protected]
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>> Fimiv
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FIMIV
Assemblea Nazionale 2015
Si è svolta mercoledì 14 ottobre, a Roma
presso la sede Legacoop Nazionale, l’Assemblea Nazionale della Fimiv (Federazione
Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria) dal titolo “Welfare contrattuale di comunità: prospettive e proposte del mutuo
soccorso nel sistema sanitario italiano”.
Filo conduttore della discussione assembleare è stato il tema della sussidiarietà, in
un ambito - quello della protezione della salute e dei servizi sanitari - nel quale l’azione
pubblica viene integrata e supportata da
forme di solidarietà organizzata, quali il
Mutuo Soccorso, in grado di fornire una risposta, sussidiaria e solidaristica, ai bisogni
inevasi.
Dopo un lungo periodo di ridimensionamento, dovuto alla affermazione dello Stato
sociale, la realtà del Mutuo Soccorso, oggi,
è nuovamente vitale e diffusa in tutto il territorio nazionale e svolge attività solidali
verso i propri soci nelle diverse modalità sviluppate nel corso della sua lunga vita. Quelle
previste dall’art. 1 della legge 3818/1886,
quindi in ambito previdenziale, socio-assistenziale e sociosanitario, e quelle educative e culturali, come consentito dall’art. 2
della legge di riferimento per le società di
mutuo soccorso. Legge di cui la Fimiv, dopo
oltre 120 anni dalla sua istituzione, ha ottenuto l’aggiornamento.
Come ha dichiarato Massimo Piermattei,
Vice-presidente del Consorzio Mutue Sanitarie Mu.Sa, nel corso del suo intervento “Il
nostro ruolo non deve essere un ruolo duplicativo. Dobbiamo essere in grado di interpretare i bisogni della collettività, per
svolgere un vero ruolo integrativo. Come le
mutue si astengono dall’attività assicurativa,
le assicurazioni dovrebbero astenersi dall’attività assistenziale”.
Ha introdotto e coordinato i lavori assembleari il Presidente Fimiv, Placido Putzolu.
Nell’ambito dell’Assemblea è stato presentato, dagli autori Stefano Maggi (docente
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Università di Siena e Presidente Fondazione
Cesare Pozzo per la mutualità) e Carlo De
Pietro (Cergas Bocconi), il volume “Le prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano” (Il Mulino, 2015), che
analizza il settore della mutualità integrativa,
i suoi valori storici, la sua funzione sociale e
il suo posizionamento nel mercato attuale.
Ai lavori assembleari hanno partecipato
anche Stefano Zamagni, economista; Valerio Ceffa, Direttore Insieme Salute; Paola
Menetti, Presidente Legacoopsociali; Luc
Roger, relazioni internazionali Harmonie
Mutuelle; Ermanno Sacchetto, Presidente
Coordinamento Soms Piemonte e Barbara
Payra, laboratorio “Percorsi di Secondo
Welfare” Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi”.
Il Sen. Maurizio Sacconi, Presidente della
Commissione Lavoro del Senato, è intervenuto durante l’assemblea per sottolineare
che “Vanno promossi momenti di incontro
tra domanda ed offerta perché c’è necessità di integrare alcuni servizi per specifici
bisogni. Sanità, previdenza e long term care
non sono concetti separati e vanno affrontati
in maniera flessibile”.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Legacoop, Mauro Lusetti “La biodiversità del mercato va preservata, non
dobbiamo demonizzare le imprese private
ma neanche omologarci a loro. Come cooperative e come mutue abbiamo la nostra
ragione d’essere nella capacità di cambiare
il mercato”.
Territori
Imprese
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Territori
>> Veneto
VENETO
Sei cooperative Legacoop premiate per l’impegno nella lotta
alla tratta di esseri umani
>> Emilia Romagna
>> Emilia Romagna
>> Romagna
Sono Il Cerchio e Iniziative venete di Venezia,
Lunga Marcia, Controvento e Obiettivo Verde
di Mestre e Progetto Quid di Verona le sei
cooperative di Legacoop Veneto premiate in
occasione del seminario “#lavoro #diritti
#sviluppo sociale”, un “laboratorio” sul tema
della prevenzione e del contrasto della tratta
e di altre forme di grave sfruttamento lavorativo tenutosi a Marghera il 13 e 14 ottobre
scorsi, e promosso dal Servizio Promozione
inclusione sociale Unità operativa complessa
Protezione sociale e umanitaria del Comune
di Venezia. L’evento, in avvicinamento alla
Giornata europea contro la tratta di esseri
umani (18 ottobre), è stato l’occasione per
un bilancio dell’attività del programma di assistenza e integrazione sociale per le vittime
di tratta nel territorio regionale, di cui appunto
il Comune di Venezia è capofila, che vede tra
i partner anche Legacoop Veneto. L’obiettivo
principale del programma è il reinserimento
sociale delle persone vittime di sfruttamento,
in particolare sessuale o lavorativo.
«Il riconoscimento alle cooperative testimonia
l’impegno di Legacoop Veneto che da quasi
dieci anni partecipa al progetto, con una ventina di coop (sociali di tipo B e di servizi) coinvolte in totale, e propone alle persone vittime
di tratta, a cui è rivolto il programma, percorsi individualizzati di formazione, sfociati
spesso in veri e propri contratti di lavoro;ancora una voltala cooperazione si impegna in
prima fila per la legalità e il rispetto dei diritti
umani» commenta Nicola Comunello responsabile del Settore servizi e relazioni industriali di Legacoop Veneto, chiamato a
testimoniare, in una tavola rotonda, il coinvolgimento dell’associazione. Presente in
sala anche la vicepresidente Emilia Carlucci.
Il programma di assistenza e integrazione
sociale per le persone vittime di tratta, che
intende favorire l’emersione del fenomeno,
garantire la protezione e l’assistenza delle
vittime, e collaborare alla lotta alla criminalità
organizzata, vanta un’ampia rete di soggetti
partner tra cui figurano enti locali, forze dell’ordine, direzioni del lavoro, Procura e Pre-
>> Toscana
>> Umbria
>> Bolzano
>> Savona
>> Reggio Emilia
>> Ferrara
Primo piano
8
ACI
Legacoop
Settori
fettura, nonché gli attori del privato sociale.
Le persone prese in carico sono minori dai
16 ai 18 anni o adulti, di diverso sesso e nazionalità, segnalati al capofila del programma
tramite un lavoro di rete tra i dispositivi anti
tratta. Negli ultimi due anni e mezzo 465 le
“emersioni”, in seguito alle quali oltre 200
persone vittime di tratta sono state prese in
carico dal sistema antitratta veneto e coinvolte in programmi di assistenza e integrazione sociale, quindi anche in percorsi di
formazione.
Grazie all’importante collaborazione di Legacoop Veneto, dell’Ente bilaterale per il Turismo della Provincia di Venezia, e di recente
anche di Cia-Confederazione italiana agricoltori di Venezia, nonché di altre realtà del
privato sociale, sono 90 le imprese coinvolte
dal 2014 ad oggi per formazione e tirocini
che hanno portato all’inserimento lavorativo
di 50 persone, per lo più nei settori della cooperazione sociale, della ristorazione, e del turismo.
EMILIA ROMAGNA
Cooperative agroalimentari in
missione in Sud Corea
Parte oggi la delegazione di rappresentanti
dell’agroindustria cooperativa emiliano-romagnola per la International Agricultural Exibition (IAE) – manifestazione fieristica che si
svolge nella Provincia dello Jeollanam-do
(Corea del Sud), in programma dal 15 al 19
Ottobre 2015. Le imprese coinvolte sono:
Coop Italia Food, il Consorzio Parmareggio,
La Lanterna di Diogene (acetaia, cooperativa
sociale e presidio Slow Food), Gruppo Cevico
e C.M.A. Solierese Società Agricola.
Durante la missione la delegazione istituzionale, formata da Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna,
Territori
Imprese
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Territori
9
Roberta Trovarelli, responsabile di Progetti
e relazioni internazionali e da Gianluca Verasani, direttore di Legacoop Modena, incontrerà il governatore della provincia di
Jeollanam-do, Nak Yon Lee, il presidente
della federazione Namdo-Cooperatives, Kim
Hwa-Jin, e il sindaco di Seoul, Park Won
Soon.
«L’obiettivo della missione è supportare le
azioni commerciali delle cooperative cominciando dalle eccellenze dei prodotti agroalimentari della nostra regione e, soprattutto,
esportare il modello cooperativo emilianoromagnolo che è stato adottato come benchmark di sviluppo di nuove cooperative per
il territorio della Repubblica di Corea – ha
spiegato il presidente Monti –. Con questa
prima missione si cominciano a concretizzare gli obiettivi di collaborazione siglati lo
scorso maggio fra Legacoop Emilia-Romagna e la federazione Namdo-Cooperatives
della Provincia di Jeollanam-do».
Le imprese parteciperanno alla fiera con
l’esposizione di prodotti agroalimentari, incontreranno buyers provenienti da Corea,
USA, India e Tailandia e parteciperanno ai seminari tematici.
In programma anche uno show cooking a
cura di Giovanni Cuocci della Cooperativa
La Lanterna di Diogene che si svolgerà il 16
ottobre alle 17 e al quale sono invitati i
buyers della gdo coreana e opinion leader locali. Verranno preparati alcuni piatti utilizzando i prodotti del nostro territorio (aceto
balsamico, parmigiano reggiano, pasta, conserve, vino) insieme a verdure fresche del
luogo e a prodotti della tradizione agroalimentare coreana per creare un mix di sapori
che rappresentino la fusione delle due culture gastronomiche.
EMILIA ROMAGNA
Visioni cooperative e food economy, strumenti europei per l’innovazione e l’internazionalizzazione
La food economy e i principali strumenti europei a sostegno dello sviluppo, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle
imprese del comparto agroalimentare saranno al centro del workshop che si terrà
dalle 9.30 alle 13 di martedì 27 ottobre
Primo piano
ACI
TOSCANA
La società cooperativa. Profili giuridici ed economico-aziendali
presso la Sala C della Torre Legacoop in
viale Aldo Moro 16 a Bologna.
L’iniziativa, che rientra nell’ambito di Visioni
Cooperative - VICOO, programma di attività
promosse da Legacoop Bologna per i 70
anni dalla fondazione, è copromossa con
Legacoop Agroalimentare Nord Italia in collaborazione con Innovacoop.
Per informazioni e iscrizioni: [email protected]
ROMAGNA
Il presidente della Regione alla Raviplast per #cominciailfuturo
Il presidente della Regione Emilia-Romagna
Stefano Bonaccini sarà il protagonista del
secondo incontro del ciclo di incontri “Dove
comincia il futuro”, organizzato da Generazioni e Legacoop Romagna. Dopo la serata
con Poletti al Teatro Socjale di Piangipane,
l’appuntamento è il 16 ottobre alle 18,30 in
un altro dei luoghi di riferimento del movimento cooperativo romagnolo: la Raviplast
di Ravenna, cooperativa creata dai lavoratori
dell’industria plastica Pansac dopo la crisi
dell’attività aziendale. Prima di Bonaccini porterà i saluti il presidente di Raviplast, Alessandro Micelli. Introduce i lavori il
responsabile di Generazioni Romagna,Rudy
Gatta. Modera il giornalista Alberto Mazzotti, della cooperativa Aleph.
A novembre (il 9, ma la data è ancora da definire) la rassegna si sposterà alla Fruttagel di
Alfonsine, con il ministro dell’Agricoltura
Maurizio Martina.
Gli incontri sono aperti al pubblico, per
partecipare è gradita conferma alla segreteria organizzativa: tel. 0544 509512 –[email protected].
L’hashtag per intervenire sui social network
è #cominciailfuturo.
Legacoop
Settori
Il 22 ottobre Legacoop presenterà il volume:
“La società cooperativa. Profili giuridici ed
economico-aziendali”, Collana Casi & Strumenti Eutekne.
Il seminario si terrà presso la Sala Cis Firenze Meeting Via Fiume 7 Ore 9,30-13
L’iniziativa è rivolta a quadri e dirigenti amministrativi e legali, ai consulenti, ai revisori,
agli amministratori e ai sindaci delle imprese cooperative. La partecipazione al Seminario è gratuita. Evento Valido ai fini della
Formazione Professionale Continua del Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Il Volume “La Società cooperativa. Profili
giuridici ed economico-aziendali”, pubblicato nella Collana “Casi e Strumenti” edita
da Eutekne, casa editrice per l’aggiornamento professionale dei dottori commercialisti, nasce dall’esigenza di raccogliere in
un unico manuale i vari profili disciplinari in
materia di società cooperative, allo scopo
di fornire al lettore gli strumenti conoscitivi
necessari per la gestione (e il controllo sulla
gestione) dell’impresa cooperativa.
All’interno del Volume vengono trattati
aspetti giuridici, economico-aziendali, e
profili identitari:
- la storia del movimento cooperativo, italiano e internazionale;
- i valori e principi dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, che caratterizzano la
socialità e l’identità cooperativa;
- la parte normativa in materia di società
cooperative e di società di mutuo soccorso: regole del diritto societario, orientamenti interpretativi, e quesiti giuridici
più frequenti nell’operatività di impresa;
- la vigilanza amministrativa sulle società
cooperative, con l’analisi delle finalità e
dell’oggetto delle ispezioni, e le possibili
problematiche;
- il bilancio d’esercizio: particolarità del
prospetto di bilancio e dei relativi allegati, e la diversa chiave di lettura dell’analisi di bilancio delle società
cooperative;
- la fiscalità dell’impresa cooperativa;
- la rendicontazione sociale: standard e
linee guida per la redazione del bilancio
Territori
Imprese
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sociale della società cooperativa;
- infine, lo statuto: una guida ragionata
per accompagnare la redazione e l’interpretazione dello statuto sociale.
La Casa Editrice Eutekne sarà presente con
un proprio spazio al seminario.
Programma
Presiede: Roberto Negrini, Presidente Legacoop Toscana
Intervengono:
Avv. Roberto Genco, Direttore legale e
contratti Coopfond spa
Avv. Mauro Iengo, Resp. Ufficio legislativo
e fiscale Legacoop Nazionale
Dott. Giancarlo Allione, (Dottore Commercialista, Centro Studi Eutekne)
Prof. Luca Bagnoli, Docente di Amministrazione della cooperazione e del non
profit presso l’Università di Firenze
Dott.ssa Serena Bitossi, Resp. Ufficio giuridico societario e fiscale Legacoop Toscana
UMBRIA
Evento “Discovering
Alto Orvietano”
Sabato 10 e domenica 11 Ottobre 2015a
Fabro si è svolto l’evento “Discovering Alto
Orvietano”, fortemente voluto dal Comune
di Fabro e dal Sindaco Maurizio Terzino
per fare il punto sul livello di consapevolezza
dei limiti ma anche del valore e delle potenzialità del territorio dell’Alto Orvietano da
Primo piano
ACI
parte degli attori che su questo territorio
hanno potere d’intervento. “Anche con questa iniziativa, come con la Mostra del Tartufo
di Fabro ed il sostegno all’istituto, la nostra
amministrazione ribadisce l’impegno verso
il rilancio del territorio attraverso la valorizzazione delle eccellenze agricole e della
crescita di nuove professionalità locali”.
“Forte e reale è la disponibilità a mettersi in
gioco da parte della Regione Umbria” afferma il Dott. Giuliano Polenzani,esperto
di PSR, “essendo la nuova programmazione
del PSR 2014-2020 pensata per favorire
progetti e politiche locali delle zone più disagiate dell’Umbria e per implementare su
questi distretti l’utilizzo delle nuove tecnologie”.
L’evento ha ricevuto il plauso di tutti i convenuti e in modo particolare di Luciano
Martelloni della Camera di Commercio di
Terni che ha messo l’accento su quali vantaggi possa portare alla comunità abbandonare la competizione e fare sistema
servendo così l’assist, subito raccolto, a Lorenzo Mariani, Segr, Generale di ConfCooperative, che hasottolineato come la
cooperazione e la possibilità di riunirsi in
cooperative agricole possa costituire per i
giovani un importante strumento di realizzazione ed affermazione.
Forti e reali sono anche l’entusiasmo e la
tenacia del professor Cipolla e della dottoressa Amori dell’IPAA – Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Bruno
Marchino” di Fabro, che insieme ai loro studenti strutturano e realizzano progetti che
partono direttamente dal territorio, anzi,
dalla terra, con la volontà di trasformarla per
valorizzarla: l’iniziativa ‘All’orto…te ce
porto’ è un concreto esempio di sviluppo
agricolo locale che valorizza sia le professionalità che si stanno formando grazie all’istituto sia la tradizione del territorio.
Stanno emergendo anche collaborazioni
con agricoltori locali che metteranno a disposizione terreni inutilizzati per attività di
ricerca, innovazione e sperimentazione dell’IPAA. Un buon esempio di impegno comune e di cooperazione dal basso.
Impegno riconosciuto ed messo in evidenza
anche dal Prof. Anselmi, dell’Università
della Tuscia, che ha sottolineato l’importanza dell’ Istituto Agrario in un territorio a
Legacoop
Settori
forte vocazione agricola come quello dell’Alto Orvietano, con l’importante missione
di formare nel settore dell’agricoltura e dell’ambiente professionalità a servizio della
comunità.
Sul “mancato sviluppo di capacità imprenditoriali”, sull’assenza cioè di un reale sostegno all’idee che potrebbero creare
innovazione e ricchezza anche nelle imprese agricole si è inserito l’intervento di
Alessio Fioretti del GAL. E se da una parte
questa è una innegabile verità, dall’altra la
risposta è già in atto e viene da una giovane
donna, Clelia Cini dei Giovani Imprenditori
della Confederazione Italiana Agricoltori,
che fa Impresa in agricoltura da anni e che
questa Impresa (in ogni senso!) la porta
avanti nonostante le molte difficoltà infrastrutturali e finanziarie; e la risposta viene
anche da un’altra giovane donna, Alessia
Dorillo del Parco tecnologico 3A, la cui
mission è proprio quella di poter garantire ai
giovani un sostegno per poter passare dall’idea d’impresa alla realizzazione stessa
dell’Impresa.
Nella nuova Impresa agricola passato e il
presente non si combattono, l’agricoltura
2.0 parte comunque dalla terra. Ne è un
esempio il drone,soggetto ed oggetto del
video proiettato durante il convegno: il
drone è una tecnologia innovativa che trova
nell’agricoltura uno dei suoi maggiori impieghi; è a servizio dell’agricoltore, lo aiuta
ad ottimizzare risorse e tempi e a migliorare le prestazioni della propria impresa.
Il confronto sulle nuove tecnologie e sulle
nuove modalità di fare impresa in agricoltura, è stato accompagnato nei due giorni
dell’evento dalle degustazioni dei prodotti
tipici, offerte ai presenti dai più importanti
produttori locali, e dalle escursioni in bici, a
cavallo e a piedi lungo i sentieri dell’Alto orvietano, consentendo ai presenti e appassionati di immergersi, letteralmente, nella
grande potenzialità turistica del territorio.
“ Sostenere le giovani generazioni, nella loro
formazione e nella loro preparazione al
mondo del lavoro, - conclude Sanni Mezzasoma vice presidente del Consorzio
ITACA-alternando conoscenze didattiche
ad esperienze fattive sul campo, consente
di rimettere in movimento un patrimonio
agricolo che è stato per troppo tempo pe-
Territori
Imprese
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nalizzato. L’agricoltura deve essere rivista
come asset strategico che insieme alla valorizzazione dei prodotti locali, ai servizi innovativi e ad un artigianato di qualità possa
creare quello sviluppo tanto atteso e che
ora non possiamo permetterci di lasciarci
sfuggire. La sfida è aperta e con queste iniziative dove mettiamo insieme giovani, opportunità, passione, ricerca e cura e cultura
del territorio siamo sicuri di dare vita ad una
rivoluzione culturale che parte dal territorio
per riflettersi in una nuova società globale”.
BOLZANO
Cooperatori di Berlino in visita a
Legacoopbund
La scorsa settimana si è tenuto a Bolzano
un incontro tra i rappresentanti delle cooperative edilizie di Berlino e l’associazione di
rappresentanza Legacoopbund. Attraverso
lo scambio di esperienze è stato possibile
elaborare nuovi concetti per l’abitare cooperativo.
L’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei nuclei familiari composti da una
sola persona e gli alti costi dell’affitto sono
solo alcune delle sfide che la nostra provincia dovrà affrontare nei prossimi anni. Sarà
dunque importante trovare nuove soluzioni abitative per rispondere alle attuali
necessità dei cittadini. “La forma tradizionale della cooperativa edilizia, la quale si
dedica unicamente alla costruzione della
casa, in futuro troverà nuovi sbocchi e verrà
reinterpretata per essere in grado di soddisfare nuove richieste abitative. Vorremmo
esaminare queste nuove possibilità per
adattarle e applicarle anche nella nostra
provincia”, ha affermato il Presidente di Legacoopbund Heini Grandi durante l’incontro con i rappresentanti delle cooperative
edilizie berlinesi.
La delegazione tedesca, composta da soci
dell’associazione “Genossenschaftsforum
Primo piano
ACI
e. V.“ – un’istituzione di ricerca che riunisce più di trenta cooperative edilizie
di Berlino – ha condiviso la sua esperienza
con i rappresentanti di Legacoopbund e ha
così anche potuto conoscere la cooperazione altoatesina. Il tema delle cooperative
edilizie e delle nuove forme dell’abitare è
stato ulteriormente approfondito nell’ambito
di un incontro con la professoressa Susanne Elsen della Libera Università di Bolzano.
Nel settore dell’edilizia abitativa la Germania è un passo avanti rispetto all’Alto Adige.
Mentre in Alto Adige le cooperative edilizie
vengono sciolte dopo la consegna degli alloggi ai soci, in Germania queste cooperative continuano ad esistere, essendo
sostanzialmente delle cooperative di affitto.
Ciò significa che la cooperativa non solo acquista o costruisce le abitazioni, ma le gestisce e le dà in affitto ai propri soci. Questa
forma cooperativa consente quindi di portare avanti lo spirito cooperativo anche oltre
il mero acquisto di una casa, offrendo agli
abitanti e soci ulteriori servizi e sviluppando
dei veri e propri sistemi di vicinato.
Nell’ambito della visita in Alto Adige, che è
stata organizzata dalla cooperativa di ricerca e innovazione sociale “Sophia”, la delegazione germanica ha anche potuto
conoscere le particolarità delle cooperative
sociali in Italia. I rappresentanti del “Genossenschaftsforum” hanno fatto visita alla
cooperativa sociale “Albatros” di Merano.
Hanno inoltre visitato il cantiere della cooperativa “Dorfwiese” a Varna e i quartieri
“Druso Est” e “Casanova” a Bolzano.
Lo scambio di esperienze è stato proficuo
per tutte le parti coinvolte, che hanno raccolto spunti e idee per futuri progetti dell’abitare cooperativo.
Savona.
I primi tre appuntamenti – i laboratori “senior” – sono rivolti a giovani con un’idea imprenditoriale, persone senza occupazione e
a tutti coloro che vogliono approfondire alcuni aspetti della cooperazione. Sede degli
incontri, con orario 16,30 – 18,30, è il
Campus universitario di Savona (Palazzina
Lagorio, aula 122). Giovedì 15 sarà affrontato il tema dei valori della cooperazione,
mentre giovedì 29 ottobre saranno ascoltate le testimonianze di imprenditori del
mondo cooperativo e non, raccolte dall’Ufficio Trasferimento tecnologico dell’Università di Genova. Giovedì 12 novembre il terzo
appuntamento, sul tema “L’impresa possibile, le idee e la loro fattibilità”, sarà incentrato su simulazioni di business plan.
La seconda parte dei laboratori avrà come
sede lo Sportello Cooperativo aperto presso
la Camera di Commercio di Savona ed è rivolto a studenti e docenti. Gli incontri, di impatto pratico, si svolgeranno tra le 15,30 e
le 17 di giovedì 19 e 26 novembre e di giovedì 3 dicembre. Attraverso una simulazione cooperativa (coopergame) sarà
possibile testare la validità e la sostenibilità
tecnica ed economica di una buona idea
portata in discussione.
Si tratta di un servizio innovativo di “scouting” di impresa, offerto dallo Sportello cooperativo camerale e rivolto a far emergere le
idee imprenditoriali suscettibili di tradursi in
progetti concreti e realizzabili. Lo Sportello
è anche in grado di assistere le nuove imprese cooperative e svolge un’attività di
consulenza sui valori della cooperazione e
sull’organizzazione delle imprese cooperative.
Per partecipare agli incontri è necessario
prenotarsi inviando una mail a [email protected]
SAVONA
Sei incontri per imparare
a mettersi in cooperativa
Con due cicli di incontri che si esauriranno
a inizio dicembre, riprendono da giovedì 15
ottobre i laboratori dell’autoimprenditorialità organizzati da Legacoop Liguria e Confcooperative Savona, in collaborazione con
l’Università degli Studi di Genova, Camera
di Commercio di Savona, Cgil Sol, Cisl e Uil
Legacoop
Settori
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REGGIO EMILIA
Premiati i progetti
di Bellacoopia Ricerca
Sono stati presentati l’8 ottobre nella Sala
Valdo Magnani di Legacoop i progetti realizzati nell’ambito di Bellacoopia Ricerca
2014-2015, il concorso di Legacoop Reggio Emilia rivolto agli studenti delle scuole
secondarie di primo grado per favorire lo
studio e la conoscenza del pensiero e delle
pratiche relative alla solidarietà cooperativa nel nostro territorio. Dopo il saluto di
Andrea Volta, presidente di Legacoop
Emilia Ovest, ha presentato i progetti Daniela Cervi, responsabile di Bellacoopia.
Ha portato il suo saluto anche il direttore
del Consorzio Bonifica dell’Emilia Centrale
Domenico Turrazza, il cui ente collabora
da tempo ad alcune delle ricerche realizzate dalle scuole. Sono poi intervenuti
Lucio Levrini, coordinatore scientifico di
Bellacoopia Ricerca, e Maria Teresa Rabitti, docente di Didattica della Storia all’Università di Bolzano. Presenti
all’iniziativa gli insegnanti delle classi che
hanno partecipato al progetto, i tutor e diversi amministratori dei Comuni dove
hanno sede le scuole: il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, di Novellara Elena Carletti, il vicesindaco di Brescello Isabella
Mazza, l’assessore alla scuola di Castelnovo Sotto Carla Guatteri. Presente anche
il visepresidente di Legacoop Emilia Ovest
Luca Bosi.
Sono otto le scuole che hanno partecipato:
la “Antonio Panizzi” di Brescello, “Il Tricolore”, di Carpineti, l’”Enzo Comparoni”di
Bagnolo in Piano, la“G.B. Toschi “,
Viano,Regnano e Baiso, la “Marconi” di
Castelnovo Sotto“, la “Fontanesi” di Reggio
Emilia, la “Lelio Orsi” di Novellara e la “Nizolio” di Boretto. Tutte hanno presentato
ricerche storiche di grande interesse sul
territorio e sulla cooperazione.
Le due ricerche che hanno vinto a pari
merito sono “Presente storico” realizzata
dalla 2.a D di Castelnovo Sotto (insegnante
Stefania Debbi), e “Una comunità, una
chiesa, due patroni” della 3.a B di Boretto
(insegnante Ivan Cantoni). La prima è una
ricerca realizzata con la collaborazione di
Primo piano
ACI
esperti in geostoria, archeologia e tecnici
della Bonifica. Il lavoro parte dallo studio
della tecnica romana di centuriazione del
territorio, per poi individuarne le tracce nel
territorio comunale di Castelnovo Sotto. I
ragazzi sono quindi andati alla ricerca di
cardini e decumani utilizzando prima carte
storiche poi effettuando sopralluoghi diretti, provando anche le misurazioni con
l’utilizzo della “groma”. Il risultato è
un’analisi storica molto approfondita che
si conclude con il tentativo di valorizzazione del territorio attraverso l’ideazione di
itinerari turistici da percorrere in bicicletta
(con il logo Castelcentour). La seconda è
un percorso alla scoperta della Basilica
Minore San Marco di Boretto come centro
intorno al quale si è costruito nei secoli un
singolare rapporto fra parroci e sindaci, fra
istituzione civile e religiosa, fra San Marco,
patrono ecclesiastico e parrocchiale, e
Sant’Antonio, patrono civico e “istituzionale” di Boretto. L’analisi si è sviluppata su
5 filoni, su cui i gruppi di lavoro si sono
concentrati per approfondimenti mirati: la
Chiesa e le sue vicissitudini nel tempo,
San Marco e la sua vita, Sant’Antonio da
Padova, la figura di Don Angelo Dosi, i lavori di restauro dell’edificio.
Le altre ricerche hanno riguardato la figura
di Antonio Panizzi, realizzata dalle classi
classe 1.a A, 1.a B, 2.a A, 2.a B,3.a A e
3.a B (insegnate Raffaella Minelli) della
Panizzi di Brescello, il territorio dell’alta
valle del Tresinaro, delle classi 1.a A, 1.a B,
2.a A, 2.b B,3.a A e 3.a B (insegnanti Ermanio Beretti e Brunella Mailli) della
scuola di Carpineti. Sempre al Tresinaro è
dedicata la ricerca delle classi 1.a A, 2.a,
3.a C, e 2.a D (insegnante Elena Ferrari)
delle scuole di Baiso, Viano e Regnano. La
Legacoop
Settori
2.a B del Kennedy di Reggio Emilia (insegnante Cristiana Davolio) ha realizzato una
ricerca sul Centro 3 C Salute, poliambulatorio cooperativo; alla cooperativa di abitazione indivisa Abicoop di Novellara si è
rivolto il lavoro del Laboratorio pomeridiano della Scuola “Orsi” di Novellara (insegnante Eva Lucenti), mentre le classi
2.a A, 2.a B, 2.a C, 2.a D e 2.a E di Bagnolo in Piano (insegnante Grazia Luisa
Porzio) ha realizzato un progetto per realizzare una cooperativa del riuso e del design.
Queste sono le motivazioni della Giuria,
presieduta da Maria Teresa Rabitti: il lavoro della scuola di Boretto è una ricerca
con progettazione ben articolata, condotta
con una metodologia precisa e innovativa
che si struttura con lavori cooperativi di
gruppo e giunge ad una produzione finale
condivisa. La ricerca è motivata da una
problematizzazione iniziale che attraverso
l’analisi precisa di documenti di varia natura: d’archivio, cartografici e pittorici, che
dialogano tra loro, perviene ad una spiegazione corretta e ben articolata. L’argomento
affrontato dalla scuola di
Castelnovo Sotto è interessante per l’attualità del problema relativo all’uso corretto del territorio, ricostruisce la storia e la
struttura dell’antica centuriazione romana
e ne analizza le trasformazioni avvenute
nel tempo. L’aspetto laboratoriale e il coinvolgimento diretto degli allievi si manifesta nell’assiduo lavoro di interpretazione
della carte e nella costruzione di una
groma per la suddivisione geometrica del
terreno. Lo strumento costruito dagli allievi
consente una sperimentazione diretta sul
campo a verifica delle conoscenze acquisite.
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FERRARA
Dal 16 al 18 ottobre torna “La Notte
Rossa”
Dopo il successo dello scorso anno, il
16/17/18 ottobre torna La Notte Rossa,
l’iniziativa proposta da ARCI per sottolineare
e rilanciare l’importanza sociale e culturale
delle Case del Popolo. L’iniziativa è sostenuta anche, tra i diversi partner, da Legacoop Ferrara, Camelot, Cooperativa Case
del Popolo, Altra Qualità.
La Notte Rossa, giunta alla sua terza edizione, è una manifestazione nazionale che
non solo riconosce il ruolo storico delle case
del popolo, ma vuole anche valorizzarlo nel
presente per farlo rivivere e apprezzare
dalle nuove generazioni. Una sorta di “passaggio del testimone”, che vede i giovani
protagonisti di una tre giorni in cui parlare di
diritti e nuovi bisogni, affiancando alla sto-
Primo piano
ACI
ria un rinnovato impegno.
Moltissime le iniziative promosse sul territorio della provincia di Ferrara il 16-17-18
ottobre da Case del Popolo e Circoli. Nello
specifico:
a Copparo, in via Mazzini 4, venerdì 16
ottobre alle ore 18:00
Iniziativa di Libera in collaborazione con
Coop. altraQualità:
“Partigiani oggi” Percorsi di legalità e resistenza alla malavita organizzata.
Legacoop
Settori
La storia di Antonio Picascia e della Cleprin,
azienda modello sotto il tiro della camorra
del Casertano.
A seguire aperitivo equo e solidale.
al Barakko di Bondeno, gestito dalla
cooperativa Coop@ via Enrico Fermi 40
Sabato 17 e domenica 18 ottobre
Festa della birra “Oktober Fest 2015”
Il programma completo della “NOTTE
ROSSA” 2015 in provincia di Ferrara
Territori
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>> Cooperfidi Italia
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COOPERFIDI ITALIA
>> Conscoop Forlì
Il consorzio che garantisce 182
milioni, promosso da Bankitalia
>> CIR food
Promosso a pieni voti. È il giudizio che la
Banca d’Italia ha espresso a favore di Cooperfidi al termine della verifica durata due
mesi sul consorzio fidi costituito nel 2009
dalle tre centrali cooperative che aderiscono
all’Alleanza delle Cooperative. Cooperfidi Italia conta su una base sociale di oltre 3.500
cooperative; a fine 2014 aveva prestato la
propria garanzia in 500 concessioni di credito per un totale di oltre 182 milioni. Nell’ottobre 2011 Cooperfidi Italia ha conseguito
l’iscrizione nell’Elenco speciale di cui al vecchio articolo 107 del Testo Unico Bancario e
ha completato la riorganizzazione societaria,
con particolare riferimento ai presidi del rischio di credito e all’attività di controllo per
renderla adeguata alla normativa di Banca
d’Italia. Inoltre, è autorizzato dal MISE a certificare il merito di credito delle PMI ai fini dell’accesso al Fondo di Garanzia ex L. 662/96.
Cooperfidi Italia può erogare garanzie a valere su finanziamenti bancari di qualsiasi natura (comprese le fideiussioni bancarie a
favore di terzi ed escluse le operazioni di leasing e di factoring pro soluto); fideiussioni
commerciali (ad esempio fideiussioni richieste per contratto di fornitura o prestazione
servizi, oppure del contratto di locazione) e
fideiussioni a favore di enti pubblici (le richieste saranno esaminate caso per caso).
Garantisce la massima celerità nella risposta alle richieste di garanzia: dal momento
della consegna della documentazione completa i tempi per l’esito della pratica possono
variare tra un minimo di 5 giorni e un massimo di 20 giorni, a seconda dell’importo e
della complessità della richiesta. Il costo della
garanzia è distinto per tipologia di forma tecnica e per classe di merito. Per info
www.cooperfidiitalia.it .
>> AppTaxi
>> Granarolo
>> Cooperativa Scalvenzi
>> Unicoop Firenze
>> Manutencoop
>> Cooperativa l’Uomo e il Legno
>> Briganti di Cerreto
e Valle dei Cavalieri
>> Valle del Marro
>> Unicoop Firenze
>> Coop Terre Joniche-Libera Terra
>> Tangram
>> Coopselios
>> Giovani in Vita
>> Coop Nuovi Trasporti
>> Comitato Addiopizzo
CONSCOOP FORLÌ
Ricostruirà il Teatro Comunale
dell’Aquila
Sarà il Consorzio delle Cooperative di Produzione e Lavoro Conscoop di Forlì a ricostruire
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
il Teatro comunale dell’Aquila, seriamente
danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009.
La conclusione è prevista in un periodo di 2
anni per un importo di oltre 7 milioni di euro.
La consegna dei lavori avverrà il 15 ottobre.
Il Consorzio ha assegnato i lavori alla cooperativa L’Internazionale di Bari, la stessa che
su incarico di Conscoop effettuò il ripristino
del Teatro Petruzzelli. “Pur con grandi sacrifici - dice il presidente di Conscoop, Mauro
Pasolini - continuiamo ad essere un punto
di riferimento per le nostre cooperative.
Credo sia un segnale inequivocabile rispetto
al fatto che il mondo delle imprese forlivesi è
ancora in grado di esprimere livelli tecnologici e qualitativi di primo piano”.
Intitolato a San Ferdinando, il Teatro fu edificato nel 1854 su progetto di Luigi Catalani e
inaugurato nel1872 con l’attuale platea a
ferro di cavallo. Dal 1963 è sede del Teatro
Stabile d’Abruzzo. Di particolare pregio è la
Sala Rossa, situata al primo piano ed adibita
a foyer, impreziosita da Carlo Patrignani, allievo di Teofilo Patini. Durante il terremoto il
teatro ha subito il ribaltamento della facciata
e il crollo pressoché totale della volta in foglio
della Sala Rossa, nonché danni alle volte
degli ambienti minori ai lati. Punto di riferimento della vita culturale della città dell’Aquila, il Teatro Comunale non è solo un
bene monumentale, di valore storico-artistico, ma uno spazio dedicato allo spettacolo
dal vivo. Così, accanto alla prioritaria esigenza di adeguamento sismico, l’intervento
di recupero è nella sostanza un progetto di
conservazione dell’architettura, nel rispetto
degli elementi caratterizzanti dell’edificio, che
risponda anche alle esigenze di migliorie funzionali richieste dall’Ente gestore, il Teatro
stabile d’Abruzzo.
La “macchina teatrale” viene dunque sottoposta a revisione, per rispondere sia alla imperativa necessità di adeguarne l’utilizzo alle
normative vigenti che alla capacità produttiva del teatro stesso. La previsione di laboratori, sala prove, spazi per tecnici ed artisti,
depositi per i materiali di scena, si mette in
relazione nel progetto con la necessità di un
aumento dei posti a miglior visibilità, la richiesta di ripristinare l’originaria vocazione
lirica della sala, con un accurato perfezionamento anche dell’acustica, lo studio di un
nuovo sistema platea, la revisione della tecnologia di scena, la volontà di garantire un
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità complessiva degli spazi dell’edificio, sia
per le maestranze che per il pubblico, per restituire alla città uno spazio sicuro e un teatro rispondente alla contemporaneità.
APPTAXI
Presentato a Milano il network
italiano dei taxi
AppTaxi è il soggetto di riferimento nazionale
per il settore dei taxi, sia per i rapporti con le
istituzioni, sia per i servizi gli utenti. AppTaxi
è il consorzio costituito dalle principali centrali
Radiotaxi italiane, presentato il 12 ottobre a
Milano nel corso di una conferenza stampa.
AppTaxi, anche grazie alla omonima app utilizzabile in tutta Italia su dispositivi iOS e Android, è lo strumento che consentirà di
superare la frammentazione esistente nel
settore, con l’obiettivo da un lato di innalzare
gli standard di qualità del servizio, rendendoli omogenei in tutto il Paese, dall’altro di
semplificare l’accesso al servizio da parte
degli utenti che hanno a disposizione uno
strumento operativo nelle principali aree metropolitane per prenotare il taxi e un sistema
di pagamento uniforme: gli aderenti ad AppTaxi, oltre al contante, accettano i diversi e
più diffusi strumenti di pagamento elettronico (carte di credito e Bancomat e in futuro
Bit Coin). AppTaxi è anche lo strumento che
consentirà l’integrazione delle centrali Radiotaxi italiane con più grandi reti europee. In
questa ottica rientra l’avvio di trattative del
consorzio con il network europeo Get-a-Taxi.
L’applicazione appTaxi, disponibile su Google Play e Apple Store e su www.apptaxi.it, è
complementare rispetto ad altre App sviluppate negli anni scorsi dalle singole centrali
aderenti al consorzio, che continueranno ad
essere funzionanti.
Primo piano
ACI
“Abbiamo creato AppTaxi per fare innovazione nel sistema e per accompagnare le nostre società nel futuro del trasporto persone
non di linea – ha commentato il presidente di
AppTaxi, Emilio Boccalini, nel corso della
conferenza stampa di presentazione del consorzio–Vogliamo un sistema più organizzato,
in grado di dare maggiore qualità agli utenti,
con sinergie europee e non antitetico alle cosiddette applicazioni di sharing economy.
AppTaxi, inoltre, vuole essere protagonista
della creazione di una grande rete europea,
attraverso un roaming tra applicazioni esistenti in Europa, con un processo di coinvolgimento diretto degli operatori, non calato
dall’alto come invece stanno facendo alcuni
grandi gruppi internazionali”.
AppTaxi associa 16 centrali Radiotaxi italiane,
alle quali aderiscono 4.500 tassisti, che sviluppano un fatturato (dati 2014) di 27,6 milioni di euro, dei quali 20,8 milioni transati
con pagamenti elettronici e circa 12 milioni
generati da clienti abbonati ad una delle centrali aderenti.
Obiettivo del consorzio AppTaxi è anche
quello di creare le condizioni per innalzare gli
standard di qualità del servizio. Per raggiungere l’obiettivo,AppTaxi ha già stipulato convenzioni conGecom, per la fornitura di
sistemi di sicurezza mentre è in via di definizione un protocollo con Master Card per il
pagamento delle corse direttamente in App;
altri accordi sono stati stipulati con Toyota,
per agevolazioni per l’acquisto delle auto riservate agli associati alle centrali aderenti al
consorzio, e Banca Popolare di Novara, per la
gestione dei flussi finanziari.
Aderiscono ad AppTaxi: Consorzio Radiotaxi
Veneto-Regione Veneto, Samarcanda-Roma,
Taxiblu-Milano, Cotabo-Bologna, Socota-Firenze, Cotas-Siena, Cotamo-Modena, CotarArezzo, Rossoblu-Cagliari.
CIR FOOD
Cibo etico per difendersi dalle
infiltrazioni mafiose
Il “Cibo giusto”, esente dalle contaminazioni
di una “mafia liquida” che si infiltra ovunque, è stato al centro della tavola rotonda
dal titolo “La filiera della legalità”, tenutasi il
12 ottobre a Expo, nella CIR Vip Lounge.
Legacoop
Settori
Insieme a Chiara Nasi - Presidente CIR
food - hanno preso parte al dibattito il Magistrato Gian Carlo Caselli; il Vicepresidente UNISG Università di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo, Silvio Barbero; il Responsabile Relazioni Istituzionali
Novamont, Andrea Di Stefano; e il Presidente della cooperativa Libera Terra, Alessandro Leo.
Ad introdurre e moderare il convegno è
stato il giornalista Luca Ponzi, il quale ha
subito richiamato l’attenzione degli ospiti
sull’attuale natura dell’organizzazione criminale mafiosa: “Si tratta di un sistema che
ha ormai una natura imprenditoriale, con un
giro di affari di 220 miliardi di euro. Anche
l’agroalimentare e la ristorazione non sono
esenti da questo fenomeno. Basti pensare
che, per quel che riguarda quest’ultimo settore, sono ben 5.000 le imprese in odore
di mafia”.
Osservazione subito ripresa dall’intervento
del Magistrato Gian Carlo Caselli, secondo
il quale: “Oggi la mafia è liquida, si infiltra
ovunque, anche e soprattutto nell’agroalimentare: un settore che ha grande appeal
per l’organizzazione criminale. Il motivo? La
grande ricchezza generata annualmente
dall’Italian Food”.
“Se la mafia è liquida, bisogna anzitutto tappare i buchi in cui si infiltra”, sostiene Alessandro Leo, presidente della cooperativa
Libera Terra, realtà che coltiva terre confiscate alla mafia per farle rinascere in un circuito virtuoso grazie al lavoro di giovani
agricoltori.
“Attraverso i beni confiscati alla mafia” ha
proseguito Leo “stiamo riuscendo a creare
delle realtà che producono cibo giusto. Il
nostro lavoro non è solo coltivare la terra
ma anche i diritti dei lavoratori, tutelando i
consumatori e valorizzando l’identità dei
luoghi. Vogliamo far scoprire la nostra filiera,
che racconta storie di etica e legalità”.
Contaminazione criminale in fase di produzione alimentare, ma non solo. Anche altri
stadi della filiera, come quello della ristorazione, non vengono risparmiati da questo
flagello. Lo conferma Chiara Nasi. “l’Illegalità - ha dichiarato infatti la presidente di CIR
food - trova spesso terreno fertile nel nostro settore, favorita anche dalle gare al
massimo ribasso e dai capitolati blindati.
Questi meccanismi non fanno altro che pre-
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presieduta dallo stesso Caselli - che verrà
presentato al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
Un testo che si compone di 49 articoli e
punta ad “aggiornare in modo radicale un
quadro normativo ormai obsoleto e inadeguato” e che introduce una serie di nuovi
reati tra cui quello di “agropirateria”, nuova
figura criminosa che punisce la vendita di
prodotti alimentari contraffatti.
stare il fianco a fenomeni come l’evasione
fiscale, il ricorso al lavoro nero e – ultima,
ma non meno importante – la corruzione. A
volte abbiamo l’impressione di poter lavorare solo su una parte del mercato, perché
il resto è occupato da chi opera al di fuori
delle regole”.
“Inoltre” aggiunge Nasi “non dobbiamo dimenticare il tema delle frodi alimentari:
un’ulteriore piaga per il settore della ristorazione, che impone ulteriori controlli e attenzioni negli approvvigionamenti”.
Proprio per questo bisogna dare un valore
etico ai prodotti e alle aziende. Su quest’aspetto verte l’intervento di Silvio Barbero, che sottolinea come “Il cibo di qualità
è solo il cibo etico e trasparente. È dunque
importante educare i consumatori e far capire loro che una produzione rispettosa del
territorio e della sua storia, che impiega lavoratori regolarmente assunti, incide inevitabilmente sul costo di un prodotto. Il valore
del cibo non è solo nel suo prezzo, perché
oggi qualità significa anche legalità e rispetto delle norme che ne regolamentano la
produzione e distribuzione”.
“Se cibo di qualità è cibo etico, inoltre, ha
senso premiare le aziende che producono
secondo un’etica e far uscire dal mercato
quelle che non lo fanno. Creare, in sostanza, un sistema di norme ad hoc che
faccia sì che il libero mercato sia un mercato libero” conclude Barbero.
Una posizione che trova d’accordo Gian
Carlo Caselli, il quale sostiene che ad un sistema normativo ben pensato è necessario
affiancare un sistema sanzionatorio che
scoraggi la violazione delle norme, perché
“anche le migliori leggi hanno bisogno di
controlli e processi che ne garantiscono
l’applicazione”.
È questa la ratio seguita per la stesura del
testo della riforma dei reati agroalimentari,
elaborato dalla Commissione ministeriale Primo piano
ACI
GRANAROLO
Acquisisce 25%
di European Foods
COOPERATIVA SCALVENZI
Il Gruppo Granarolo, maggior operatore agroindustriale del Paese a capitale italiano, ha
finalizzato un’operazione di acquisizione che
porterà la sua controllata Granarolo International a detenere una partecipazione pari al
25% di European Foods, primario importatore e distributore di prodotti alimentari italiani in Nuova Zelanda che oggi fattura oltre
6 milioni di euro. L’operazione prevede inoltre un’opzione di acquisto di un’ulteriore
quota del 26%, da esercitarsi entro 12-18
mesi, che potrebbe consentire a Granarolo
International di detenere una partecipazione
pari al 51% del capitale di European Foods.
( European Foods e’ un primario importatoredistributore di prodotti alimentari italiani in
Nuova Zelanda, con sede ad Auckland, che
distribuisce prodotti Made in Italy sia sul canale retail, sia sul canale foodservice. Attraverso l’operazione, Granarolo intende
accedere al mercato neo zelandese per poter
distribuire la gamma prodotti tra cui, in particolare, quelli caseari quali parmigiano reggiano, grana padano e pecorino. Il mercato
dei formaggi italiani in Nuova Zelanda vale
oltre 5 milioni di euro mentre complessivamente in Oceania vale circa 33 milioni di
euro di cui oltre il 50% costituito da parmigiano reggiano e grana padano.
“La Nuova Zelanda e’ un paese molto interessante, un mercato in solida crescita con
consumatori che hanno elevata capacità di
spesa e predilezione per i prodotti Made in
Italy di qualità“, ha dichiarato Gianpiero
Calzolari, presidente Granarolo che prosegue: “L’operazione consentirà inoltre di poter
ampliare il nostro raggio di azione anche al-
Legacoop
Settori
l’Australia cosi’ come ai paesi del Sud est
asiatico con i quali la Nuova Zelanda vanta
accordi di libero scambio”.
L’operazione si inserisce nel piano strategico
2012-2016 che, attraverso un percorso di
internazionalizzazione, ha l’obiettivo di raggiungere il 40% dei ricavi realizzato sui mercati esteri. L’attesa da European Foods e’ il
raddoppio di fatturato entro il 2018.
Fonte
http://www.agi.it/economia/notizie/alimenta
re_granarolo_acquisisce_25_di_european_foods-201510131032-eco-rt10038
Presentato ad EXPO
lo scooter elettrico ME
“La sfida per la mobilità sostenibile: buone
pratiche a confronto” il tema dell’incontro
promosso dall’Alleanza Cooperative Italiane
della Lombardia martedì 13 ottobre ad Expo
Milano 2015 all’interno degli spazi della Cascina Triulza – Padiglione della Società Civile. Sulle sfide che devono affrontare le città
e le persone decise a cambiare comportamenti e stili di vita all’insegna del rispetto per
l’ambiente si sono confrontati Pierfrancesco Maran (Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica,
Energia del Comune di Milano), Felice
Romeo (Consigliere Fondazione Triulza),
Maurizio Ottolini (Presidente Alleanza Cooperative Italiane della Lombardia) e Luca
Bernareggi (Presidente Legacoop Lombardia). Ha moderato l’incontro Maria Berrini,
Amministratore Unico di AMAT Agenzia Mobilità Ambiente Territorio Comune Milano.
L’incontro ha permesso di confrontare buone
pratiche e mostrare iniziative concrete di mobilità green. Tra queste il progetto lombardo
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del nuovo scooter elettrico ME nato dall’alleanza tra la Cooperativa Scalvenzi, tra i primi
casi di workers buyout in Italia, e un polo di
aziende bresciane nei settori ingegneria, design e comunicazione (ME Group). Un’idea
che unisce stile e ricerca tecnologica in un
veicolo leggero e robusto, progettato e prodotto interamente in Italia.
”Un progetto innovativo, futuristico e soprattutto bello”, questo il commento di Diego Cigolini, Presidente della Cooperativa
Scalvenzi, con core business nel settore
igiene ambientale.“Lo spirito cooperativistico
è in questo progetto “ – spiega Cigolini –
“anche con l’idea di aprire una quota del 20
% a investitori esterni attraverso una pratica
di azionariato diffuso”.
A sottolineare l’innovazione è il Presidente di
Legacoop Lombardia Luca Bernareggi che
riconosce alla cooperativa Scalvenzi il merito
di aver “scommesso su una diversificazione
di prodotto, andando oltre i progetti tradizionali”. L’attenzione verso l’ambiente e la sensibilità per le tematiche di mobilità sostenibile
sono state messe in luce dall’intervento di
Maurizio Ottolini, Presidente Alleanza Cooperative Italiane della Lombardia, che ha sottolineato anche l’importanza rappresentata
da Cascina Triulza come luogo di economia
sociale e attenta.
“Ci stiamo occupando di una tecnologia del
presente, guardando al futuro”, il commento
dell’Assessore Pierfrancesco Maran rispetto
alle buone pratiche in tema di sostenibilità
ambientale, concordando sulla necessità di
“avviare un cambio di mentalità che porti le
persone a familiarizzare con i mezzi elettrici
e a riconquistare il valore del silenzio”.
A chiudere la presentazione un test drive dello
scooter elettrico ME, nel cortile di Cascina
Triulza, senza far rumore. Per informazioni:
http://www.scooterelettrico.me/en/
UNICOOP FIRENZE
Dona100mila€all’Accademiadella
Crusca per le attività di ricerca
della lingua italiana e chiarire i dubbi che quotidianamente si pone chi scrive ma anche chi
parla, cioè tutti noi. Ci saranno inoltre eventi
estemporanei nei supermercati: maxi cruciverba, giochi, incontri ravvicinati con i padri
della lingua italiana del Trecento.
Anche il calendario 2016 di Unicoop Firenze
sarà dedicato a questa storica istituzione e
saranno messe in piedi ulteriori iniziative dedicate ai soci per sostenerla. Fra i vari eventi
in programma per finanziare l’Accademia:
cene a tema in 13 località, in collaborazione
con istituti alberghieri toscani, in cui esperti
della Crusca spiegheranno l’evoluzione della
lingua e risponderanno alla curiosità della
gente. A completare l’accostamento fra “lingua e cibo” saranno organizzati incontri con le
imprese fornitrici di Unicoop Firenze, in cui
linguisti ed esperti dialogheranno con il
mondo produttivo.
Scopo dell’Accademia è “separare il fior di farina (la buona lingua) dalla crusca”, così i
“cruscanti” definirono la loro azione tra il
1582 e la fine del secolo e così nacque
un’istituzione che è arrivata ai tempi nostri
come la più autorevole nella definizione, nella
tutela e nella promozione della lingua italiana.
È sbagliato, però, pensare alla Crusca come
un’istituzione chiusa, con personale dedito a
studi fini a se stessi. In realtà l’azione dell’Accademia entra nel vivo della comunicazione linguistica, nelle relazioni sociali e
culturali della società italiana.
Nelle stanze della Villa medicea di Castello
presso Firenze, sede dell’Accademia dai primi
anni settanta, si esaminano testi, giornali, si
ascoltano trasmissioni, si risponde alle domande che pervengono da internet o dal telefono. Insomma un’attività intensa, che dà
risultati interessanti e alla portata di tutti. In
momenti come questi di attenzione alla spesa
pubblica con i finanziamenti statali sempre
più scarsi, non è solo di soldi che ha bisogno
un’istituzione come l’Accademia, ma di ribadire il suo ruolo e la sua utilità civile e cultu-
Centonila euro all’Accademia della Crusca
per finanziare le attività di ricerca. Esperti e
ricercatori dell’Accademia entreranno nelle
Bibliocoop (i 30 centri di prestito libri) e nei
centri commerciali per spiegare l’evoluzione
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
rale.
Questo l’intento di Unicoop Firenze con le parole del presidente del Consiglio di sorveglianza, Daniela Mori: «Quello che offriamo
all’Accademia della Crusca è un rapporto “a
tu per tu” con la gente, con i cittadini e i nostri soci. Un modo per far capire che un centro di ricerca della lingua italiana non è affatto
una questione d’accademia, ma un luogo
dove si creano i valori che più ci stanno a
cuore: identità e cittadinanza».
«L’aiuto di Unicoop Firenze alla Crusca è arrivato nel pieno della nostra crisi finanziaria –
dichiara Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia -, ma presto abbiamo visto che
questa era anche l’occasione per un salto di
qualità. Ci si offriva il modo di avvicinarci a un
pubblico più vasto, come ai tempi della sottoscrizione popolare lanciata nel 1990 dal
presidente dell’Accademia Giovanni Nencioni
e dal giornalista Indro Montanelli. Le crisi, a
volte producono combinazioni nuove, opportunità da non perdere».
MANUTENCOOP
Riceve il Financial Energy
Efficency Award
Manutencoop Facility Management premiata
agli “Energy Efficency Awards” per la categoria “Financial” con il progetto di riqualificazione dei sistemi di produzione di energia
dell’Azienda Ospedaliera Policlinico S. Orsola
– Malpighi di Bologna.
Gli “Energy Efficiency Awards”, quest’anno
alla prima edizione, sono assegnati da CESEF,
Centro Studi sull’Economia e il Management
dell’Efficienza Energetica a tre interventi di Efficienza Energetica di particolare importanza
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nel panorama nazionale per le categorie “Project”, “Strategic” e “Financial”.
Il premio è stato assegnato a Manutencoop,
in qualità di capogruppo del raggruppamento
di imprese (di cui fanno parte anche Siram
S.p.A. e Sinloc) che ha realizzato il progetto,
“per aver attivato con successo - così recita
la motivazione - un’operazione di finanza
strutturata attraverso l’emissione di un Project
Bond”.
L’intervento di riqualificazione in corso all’ospedale Sant’Orsola è, infatti, realizzato in
regime di project financing per un valore
complessivo di 41 milioni di euro e finanziato
per 32 milioni attraverso un project bond
emesso da Progetto ISOM S.p.A., la società di
progetto costituita dai soci dell’RTI, Manutencoop, Siram e Sinloc. Il Project Bond è stato
integralmente sottoscritto dal Fondo Europeo
per l’Efficienza Energetica (EEEF), una innovativa partnership pubblico privato nata per
finanziare esclusivamente interventi di efficienza energetica e rappresenta il primo
esempio in Italia di “obbligazioni di progetto”.
Il progetto finanziato prevede la costruzione
di una nuova centrale di tri-generazione e la
realizzazione di una nuova rete di distribuzione di riscaldamento e raffreddamento che
consentirà un risparmio di energia primaria
pari a 4.863 tep annui con una riduzione del
27% dei consumi attuali del Policlinico.
I premi sono stati assegnati, attraverso votazione segreta, da una giuria composta dai
Partner del CESEF e da alcuni membri dei
Comitati della rivista “Management delle Utilities e delle Infrastrutture”.
I riconoscimenti, consegnati a Milano in occasione del Workshop CESEF 2015, hanno lo
scopo di valorizzare al meglio le best practice
nazionali del settore, con l’auspicio di portare
a sistema i migliori progetti e le migliori strategie e di aiutare lo sviluppo del mercato dell’Efficienza Energetica.
COOPERATIVA L’UOMO E IL LEGNO
passione – dice il presidente, Enzo Vanacore – di impegno, di lotta per affermare il
diritto alla dignità di tutti attraverso il lavoro.
Un diritto che si sostanzia nella possibilità
concreta di stare bene, di avere una proficua
vita di relazione, di intraprendere percorsi di
emancipazione e di autonomia secondo le
proprie potenzialità”. Venti anni che la Cooperativa ha deciso di festeggiare con un convegno, ‘L’uomo e il lavoro: lotta a disagio e
riscatto sociale. 20 anni di cooperazione’, che
si è svolto presso la sala Nugnes del Comune
di Napoli e una festa presso la propria sede a
Scampia.Tanti gli amici che hanno voluto testimoniare come il lavoro e non lo svantaggio
ha rappresentato, in questi anni, la cifra
stessa dell’impegno quotidiano dei soci che
hanno fortemente creduto nella possibilità
che tutti siano in possesso delle risorse per
superare i momenti di particolare difficoltà,
attraverso l’inserimento in un contesto professionale solidale e attento alla persona.
“Abbiamo promosso questo incontro – aggiunge Vanacore – per riflettere e confrontarci sull’identità, i valori e la cultura della
cooperazione sociale a Napoli e nel nostro
Paese. Guardando avanti vediamo una strada
difficile, ma siamo certi che la cooperazione
sociale possa ancora dare un significativo
contributo allo sviluppo, umano, prima ancora
che economico, del Paese”. Molti gli interventi, a sottolineare l’impegno a favore del
benessere e la crescita della persona, che nel
tempo ha trovato i più diversi canali di espressione e di attuazione. Mario Catalano, presidente di Legacoop Campania, sottolinea
come “la cooperazione sociale rappresenta
una frontiera avanzata dell’impegno sociale
e L’Uomo e il Legno è un esempio di come
l’investimento nel welfare si ripaga da solo
nel lavoro di recupero, reinserimento sociale
e lavorativo e di prevenzione”. Amalia Romano, de La casa dei diritti, nel ricordare le
tante lotte intraprese assieme alla Cooperativa, “che considera, come noi, la rete una
20 anni di cooperazione
Venti anni fa nasceva la Cooperativa sociale
L’Uomo e il Legno per promuovere l’integrazione attraverso l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate. “Venti anni di
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
precondizione per la riuscita di ogni lavoro di
reale cambiamento sociale”, ricorda anche
l’importanza di tenere sempre presente,
come L’Uomo e il Legno, che il lavoro è un diritto e senza lavoro non ci sono diritti, ne’ sociali, ne’ culturali. Carlo Falcone, presidente
della Cooperativa Arte Musica e Caffè, che si
occupa di salute mentale e gestisce la bottega ‘Sfizzicariello’ a Napoli e organizza servizio di catering, ricorda come proprio grazie
alla fiducia che Vanacore ha riposto in loro
quando erano all’inizio delle proprie attività si
sono lanciati nella loro straordinaria avventura. “Reciprocità e solidarietà – dice Falcone
– sono atti concreti per L’Uomo e il Legno”, e
riguardo al punto sulla cooperazione sociale,
aggiunge: “Occorre immaginare percorsi di
cambiamento, in maniera orizzontale”. Sergio D’Angelo, direttore Gruppo Gesco, oltre
a fare gli auguri alla Cooperativa, riflette su
come “la 328 ha disatteso le aspettative” e
sulla necessità “di scongiurare gli stessi rischi e costruire migliori prospettive”. Sottolinea la disattenzione da parte delle istituzioni,
“tanto che si può parlare di scomparsa del
welfare” e di come il disinvestimento da parte
dello Stato non fa risparmiare e di come la
spesa aumenta, al contrario, e di come così,
a poco a poco, passi più facilmente l’idea di
restrizione dei diritti. In questo quadro, la cooperazione sociale deve continuare a cambiare, secondo D’Angelo, per trasformare la
società”.
BRIGANTI DI CERRETO
E VALLE DEI CAVALIERI
DalloSwazilandperunconfrontofra
esperienze di turismo di comunità
Una delegazione dello Swaziland ha visitato
nei giorni scorsi Cerreto Alpi e Succiso e incontrato dirigenti e soci delle cooperative di
comunità i Briganti di Cerreto e Valle dei Cavalieri. I tre Swazi rivestono ruoli dirigenti
nel progetto Ecolobombo, finalizzato alla
messa a sistema di parchi e aree protette
contigue appartenenti allo Swaziland, al
Mozambico e al Sud Africa. In particolare si
occupano dello Shewula Mountain Camp,
un vasto territorio (2650 ettari) in cui viene
proposto il turismo di comunità, con offerta
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di alloggio, ristorazione con cucina tipica locale, artigianato, musica e danza, trekking,
escursioni in mountain bike, bird watching
e osservazione degli animali, incontri con la
popolazione, fra cui il Sangoma, guaritore,
che predice il futuro. Gli utili della gestione
turistica sono destinati all’assistenza ai
bambini rimasti orfani per la morte per Aids
dei loro genitori.
La delegazione, al termine di un seminario
che si è tenuto a Bologna nella sede di Legacoop, con la partecipazione di Oreste
Torri e di Davide Tronconi per le cooperative Valle dei Cavalieri e Briganti di Cerreto, alcuni tour operator di turismo
responsabile interessati alla collaborazione,
l’ong Cospe capofila del progetto e rappresentanti dell’Università di Bologna, hanno
raggiunto l’Appennino Reggiano per visitare
le cooperative di comunità locali, scambiare
esperienze, verificare la possibilità di ulteriori collaborazioni future.
Accompagnati da Maurizio Davolio, presidente dell’Associazione Italiana Turismo
Responsabile (Aitr), i tre Swazi hanno visitato Cerreto Alpi, il metato già in avvio di
funzione per l’essicazione delle castagne, il
rifugio, gli appartamenti per l’ospitalità ai
turisti, ed hanno pernottato nel Mulino di
Cerreto Alpi. La sera, dopo la cena al rifugio,
hanno ascoltato i racconti di Celio Tronconi,
che ha donato loro il suo diario pubblicato
di recente, con tante piacevoli storie di pastorizia e di esperienze della sua lunga vita.
Il sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi si è
unito al gruppo al metato ed ha illustrato la
realtà del suo Comune. A Succiso la delegazione ha visitato l’agriturismo della Valle
dei Cavalieri e l’allevamento delle pecore e
l’anesso caseificio. E’ seguito il pranzo a
base di prodotti tipici, funghi, ricotta e pecorino di produzione aziendale. Il presidente
Primo piano
ACI
Dario Torri ha raccontato la storia della cooperativa, i progressi, i risultati, le esperienze
compiute negli anni nel rapporto con il territorio e con la sua popolazione.
Spettacolare la vista del foliage al Passo
della Scalucchia,con l’Appennino apparso
nello splendore dei suoi colori autunnali. La
visita ha avuto grande successo: i dirigenti
Swazi hanno espresso grande apprezzamento, e soprattutto hanno rilevato la straordinaria concentrazione di elementi di
attrazione e di possibile attività in un territorio, dal loro punto di vista, molto ristretto.
La collaborazione continuerà nell’ambito del
progetto gestito da Cospe con la collaborazione di Aitr.
ma anche frutto di tante fatiche che le mafie
aggravano con furti, danneggiamenti, intimidazioni. L’inverno scorso la cooperativa
ha subito il furto di arance e di parte dell’impianto di irrigazione in un terreno confiscato, e a maggio il taglio di un centinaio di
piante giovani su un uliveto, rinato dopo un
devastante incendio doloso che aveva distrutto gli alberi secolari.
«L’auspicio è che la nuova campagna “Il
buon raccolto” - si augura Domenico Fazzari - raggiunga il più alto numero di consumatori, tra singoli, gruppi, associazioni.
Ognuno può essere al fianco di chi lotta per
produrre frutti di legalità, garantendo una
qualità diversa alla vita di tutti».
VALLE DEL MARRO
UNICOOP FIRENZE
Il “buon” raccolto di arance e clementine
Dai primi di Novembre riparte la campagna
“Il buon raccolto”, per la commercializzazione delle clementine e delle arance provenienti dai terreni confiscati alla
‘ndrangheta.
Quest’anno il raccolto della Valle del Marro
– Libera Terra sarà ancora più abbondante.
I frutti “buoni e giusti” potranno essere ordinati in eleganti scatole di cartone da 8 kg,
con un ordine minimo di 1 pallet da 48 cassette.
«Anche con le scelte di consumo si può lanciare un forte segnale di lotta alle mafie»–
spiega il presidente Domenico Fazzari –
«L’acquisto delle clementine e delle arance
è un gesto che sostiene la buona economia
sulle terre riscattate».
Negli ultimi anni, la cooperativa di Libera
che opera nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, ha arricchito il proprio paniere dei
prodotti tipici. Dopo i peperoncini piccanti, le
melanzane, l’olio extra-vergine d’oliva, sono
arrivati gli splendidi e gustosi agrumi: dono
di una terra fertile, particolarmente vocata,
Legacoop
Settori
I dipendenti sul palco
in un musical
Macellaio, salumiere, pesciaiolo. Ma anche
capo reparto, direttore, vigilante. E persino
i clienti, con i banchi del supermercato
come ambientazione. Sono i protagonisti di
“Coop mia!”, lo spettacolo dei dipendenti
di Unicoop Firenze, il cui ricavato andrà a
sostegno dei progetti della Fondazione Il
Cuore si scioglie e che ha debuttato domenica 11 ottobre, al teatro Puccini di Firenze. Una commedia musicale per la regia
di Antonella Lombardo e la sceneggiatura
di Stefano Silvestri.
Sul palco sono salite persone che non
hanno mai recitato, cantato, ballato, e che
in due anni di lavoro hanno messo su lo
spettacolo, guidati da professionisti del settore, nel loro tempo libero. L’ambientazione
è alla “cooppina” del Galluzzo: una dimensione da “bottega”, fra clienti rompiscatole
e dipendenti ognuno con la propria storia,
che rischia di essere soppiantata dai giganti
del commercio: gli ipermercati.
Alla fine sono i valori a spuntarla, ma lo
spettacolo risulta godibile, fra il grottesco e
l’ironico rappresentato da personaggi stralunati, come il capo reparto che ha soltanto
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due miti: Rocky Balboa e Turiddo Campaini,
da oltre 40 anni presidente di Unicoop Firenze. La messa in scena fila via liscia e regala risate in abbondanza, in una
rappresentazione che intreccia il chiacchiericcio popolare con gli ideali (ma anche i
luoghi comuni) sulla catena di supermercati
e ciò che la lega al mondo della sinistra.
l’uso degli ibridi e alla manipolazione genetica.
A tutti poi è stato offerto un buffet con prodotti biologici preparato dai soci di Terre joniche – Libera terra. Tra i tanti ospiti alla
Cepa anche molti cani, alcuni dei quali in
cerca di adozione. Insomma una vera semina per il futuro e non solo semina materiale.
COOP TERRE JONICHE-LIBERA TERRA
Si semina il futuro sui terreni
confiscati alla ‘ndrangheta
Seminare il futuro, tornando ai metodi tradizionali di semina e di utilizzo di colture naturali, biologiche. Anche quest’anno, per la
quarta l’iniziativa si è svolta a Isola di Capo
Rizzuto, grazie alla cooperativa Terre Joniche –Libera Terra. Lo scopo è quello di ripetere un gesto simbolico e concreto allo
stesso tempo: quello della semina a mano.
L’iniziativa, promossa da EcorNaturaSì, a
Isola di Capo Rizzuto ha avuto una location
particolare, la località Cepa (Strada Provinciale 47), sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta e affidati in gestione alla cooperativa
“Terre Joniche –Libera Terra” nel 2012 dall’Amministrazione guidata da Carolina Girasole.
Ad accogliere i tanti partecipanti, famiglie,
bambini, cittadini appassionati e curiosi,
c’erano i membri della cooperativa con il
presidente Raffaella Conci che ha letto il
messaggio di benvenuto e i motivi della giornata dedicati alle colture biologiche. Una
giornata che è servita per trascorrere del
tempo in compagnia, all’insegna del bio appunto, a difesa della biodiversità, del rispetto
per la terra e della tutela dell’ambiente.
Tutti i partecipanti hanno collaborato alla semina a mano di grano biologico, proveniente
da un processo di selezione che rinuncia alPrimo piano
ACI
TANGRAM
Comune di San Benedetto del Tronto, Vincenzo Marini Marini, presidente Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno,
Laura D’Ignazio, dirigente scolastico Isc
Centro San Benedetto del Tronto.
COOPSELIOS
Riceve il premio “Grande Impresa
Responsabile”
La cooperativa inaugura
“Spazio Tangram”
Dare spazio alle idee. E’ questa la natura
dello “Spazio Tangram” della cooperativa
sociale Tangram di San Benedetto del
Tronto (Ap), che sarà inaugurato sabato 17
ottobre, alle 16.30, in via Colle Ameno 1.
Venerdì 16 ottobre, alle 18.15, si svolgerà
invece la tavola rotonda “Istituzioni e terzo
settore a confronto” per presentare questo
progetto cui interverrà il presidente di Legacoop Marche, Franco Alleruzzo.
“Diamo spazio alle storie – così la cooperativa descrive “Spazio Tangram” – Offriamo opportunità di incontro e di
apprendimento. Il nostro obiettivo è far crescere la comunità, proporre occasioni di attivazione per i cittadini, mettere a
disposizione dei bambini uno spazio dove
potersi esprimere, dove crescere in armonia
e serenità. Questo è il futuro che immaginiamo, così abbiamo iniziato a costruirlo”.
Alla tavola rotonda “Istituzioni e terzo settore a confronto”, insieme al presidente Alleruzzo,
interverranno
Francesco
Ciarrocchi, presidente Tangram, il deputato Luciano Agostini, Anna Casini, vicepresidente Regione Marche, Margherita
Sorge, assessore alle Politiche sociali del
Legacoop
Settori
Una realtà reggiana di rilievo locale e nazionale in ambito sociale ed assistenziale,
la cooperativa Coopselios, si è aggiudicata
il premio Unioncamere “Grande Impresa
Responsabile” ed è stata premiata ufficialmente in occasione del Salone della Csr e
dell’innovazione sociale il 7 ottobre, assicurandosi anche un cortometraggio promozionale sulla sua attività, di 6 minuti,
realizzato da Sky Reteconomy.
Alla premiazione era presente, in rappresentanza della giunta della Camera di Commercio di Reggio, Lorenzo Giberti,
all’interno dell’organismo camerale delegato ad innovazione, ricerca e formazione.
L’iniziativa “Premio Impresa Responsabile”
è stata lanciata per la prima volta quest’anno a livello nazionale da Unioncamere,
in collaborazione con Terzocanale e con il
Salone della Csr e dell’innovazione sociale,
con il contributo delle Camere di Commercio, per valorizzare l’impegno delle imprese
che sanno conciliare gli obiettivi economici
con quelli sociali ed ambientali, creare mo-
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delli di sviluppo sostenibile, facilitare il dialogo tra attori della filiera nel rispetto della
trasparenza e della legalità.
Coopselios si è distinta sin dal 1984 per
questo impegno su più fronti, sviluppando la
propria attività in ambiti assistenziali modulati secondo le differenti necessità dell’utenza, dagli anziani al settore infanzia, dal
settore disabili alle problematiche giovanili,
con una strategia aziendale che, pur con la
crescita dimensionale della propria struttura
avvenuta negli anni, ha sempre posto innanzi a tutto i principi di responsabilità sociale d’impresa, l’impegno per la
trasparenza e la legalità, il rispetto per l’ambiente, la qualità delle condizioni di lavoro e
la centralità delle risorse umane, nonché la
trasparenza nei rapporti con il mercato ed il
coinvolgimento della comunità.
GIOVANI IN VITA
Il comune di Cinquefrondi sostiene
la Cooperativa
L’Amministrazione Comunale di Cinquefrondi è convinta che “la rinascita culturale
della città passa dai principi di legalità e dal
rifiuto totale delle mafie. Ha più volte
espresso la sua vicinanza ad associazioni,
cooperative e cittadini che subiscono atti intimidatori, rimanendo sempre al loro
fianco”.
Questa mattina si è svolto, presso il palazzo
comunale, un incontro tra l’Amministrazione a guida Conia e la Cooperativa “Giovani in vita” di Luppino. La Cooperativa nata
nel 2003, ha cercato di porsi due obbiettivi,
quello di creare lavoro per i giovani a rischio
e quello di ottenere prodotti al massimo
della qualità, opera su terreni agricoli confiscati alla ‘ndrangheta. Nonostante le innumerevoli minacce ricevute, continuano a
fare il loro lavoro con passione e dedizione.
Con l’incontro di oggi, questa Amministrazione, vuole rinnovare la sua vicinanza a chi
da anni si batte per i diritti della legalità collaborando in maniera seria ed efficiente,
dando, anche, la disponibilità di spazi comunali utili per le loro attività ed inoltre
l’Amministrazione ha collaborato con la
Cooperativa per recuperare dei mezzi utili
alle attività.
Primo piano
ACI
COOP NUOVI TRASPORTI
Festeggiamenti per i 30 anni di
attività
Giunge al suo trentesimo compleanno la
cooperativa Nuovi Trasporti di Fontane di Villorba (Treviso), impresa che opera nel settore
della logistica e dei trasporti per conto terzi.
Domenica 18 ottobre dalle ore 11 a Signoressa di Trevignano (via Risorgimento 35)
l’importante traguardo sarà celebrato con un
momento di festa che vedrà riuniti i soci, insieme alle loro famiglie, i clienti e i fornitori.
Accanto al presidente della Nuovi Trasporti
Paolo Sbeghen, interverrà Adriano Rizzi,
presidente di Legacoop Veneto. Sarà l’occasione per ripercorrere tre decenni di storia e
di attività, anche attraverso le voci di alcuni
dei soci fondatori.
La cooperativa nasce grazie a un accordo
sindacale, proprio il 18 ottobre 1985, dalla
scelta di ex dipendenti della Domenichelli, allora in una fase di ristrutturazione che faceva
prevedere tagli di filiali e personale: i lavoratori decidono così di unirsi per salvare posti
di lavoro, competenze maturate e mercato
conquistato sul territorio.
Nel dettaglio, l’azienda si occupa di gestione
di magazzini, logistica, trasporti (con un
parco veicoli ben fornito e variegato) e deposito (dal ricevimento all’imballaggio fino alla
spedizione della merce). All’interno dell’impresa opera, in un ciclo lavorativo continuo
di 24 ore, un gruppo di professionisti in grado
di gestire magazzini di importanti corrieri nazionali; a supportarli/con il supporto di sistemi informatici moderni e sofisticati, che
consentono di gestire con grande efficienza
la tracciabilità delle merci di entrata e uscita.
Comitato Addiopizzo a cui aderisce la Cooperativa Addio Pizzo Travel, che ha
come mission “una nuova frontiera del
viaggiare responsabile: il turismo pizzo-free,
a sostegno di chi ha detto no alla mafia”.
«Lo stato d’animo è quello di un movimento
incredulo, sorpreso ed emozionato– dice
Marannano – ma convinto che da oggi ha
un motivo e una responsabilità in più per
proseguire quello che è stato fatto in questi anni. Non è assolutamente un punto di
arrivo, anzi è un riconoscimento che ci deve
spingere a fare di più e meglio. Il riconoscimento va ad Addiopizzo, un movimento collettivo che opera da più di 10 anni sul
territorio e di cui mi onoro di far parte assieme a tante altre persone che da tempo
dedicano passione e sacrifici per una battaglia difficile».
Un ulteriore successo in undici anni di attività che vogliamo condividere con ciascuno
di voi che ci avete seguito e sostenuto sin
dal primo giorno.
Non più eroi solitari ma un intero popolo
contro la mafia, solo così potremo superare
definitivamente il cancro mafioso.
Ecco perché vogliamo dedicare a voi questo ennesimo successo, alle migliaia di consumatori critici, ai tantissimi simpatizzanti
in ogni angolo d’Italia e ai mille commercianti pizzofree della rete Addiopizzo.
COMITATO ADDIOPIZZO
Il presidente Cavaliere dell’Ordine
al Merito della Repubblica Italiana
Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «Per il vivace impegno a
favore della legalità e l’intensa opera di sensibilizzazione portata avanti anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie».
È questo il riconoscimento per Daniele
Marannano, da due anni presidente del
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
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22
OSSERVATORIO SWG
Cresce la Nec, l’economia
cooperativa e comunitaria
Delusi dal capitalismo, frustrati dalle promesse non mantenute di benessere e facilità, esasperati dalla ricerca senza freno del
profitto e dal mito dei mercati che si autoregolano, gli italiani hanno iniziato a cercare
strade alternative.
Siamo ai primi passi di una nuova fase.
L’universo economico post crisi non manda
in scena solo la ripresa dei consumi, ma
porta alla luce un bricolage di modi di fare
economia e impresa. Prende forma, nella
società reale, un nuovo pezzo di mercato,
una nuova economia cooperativa, comunitaria, collaborativa e della condivisione: la
Nec. Si tratta di una dimensione che salda
diverse esperienze (nuove e storiche): dall’economia cooperativa (che da sola vale il
7-8% del Pil), a quella civile, dal ritorno a
stili legati al riuso e al non-spreco, alle
micro-produzioni locali e comunitarie, passando per la vorticosa crescita delle esperienze della sharing economy (sono state
censite 111 piattaforme attive nel 2015) e
per la corsa delle nuove forme di web imprenditorialità.
La Nec è un bricolage economico pragmatico (non una teorizzazione)sospinto dalla
necessità di risparmiare, dal bisogno di rispondere alle necessità inevase dal mercato (o proposte a caro prezzo), dall’urgenza
di trovare una risposta “umanistica” al tema
del fare business oggi. La nuova economia
cooperativa e comunitaria non è “anti”, non
segna la “fine del capitalismo”, ma persegue il pluralismo del mercato e, al contempo, cerca di instillarvi i valori di
sostenibilità (ambientale e sociale), di sobrietà e senso del giusto; ma cerca anche
di limitare le pulsioni sprecone e profittatrici; di unire fiducia e vicinanza; di saldare
esperienzialità e trasparenza, ricerca del
profitto e attenzione alle persone.
Gli italiani, ad esempio, sono attratti dalle
piattaforme sharing (Uber, BlaBlaCar, Airbnb
ecc.) e sono entusiasti delle possibilità che
offrono, ma, al contempo, sono dubbiosi sul
modello d’impresa cui protendono. Per il
60%, infatti, lo spirito sharing imporrebbe
un modello cooperativo, non una S.p.a. o
una Srl. Un modello che consenta ai fruitori
di partecipare alle scelte e alla distribuzione
dei benefici. La condivisione, come si suol
dire, deve essere su tutto…
NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.
Sondaggicawisu un campioninazionali di
1.000 italiani eseguititra il 28 e il 30settembre 2015.
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