L`Iride Agricoltura 2000 - ed. NO-VCO N.11 2014

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L`Iride Agricoltura 2000 - ed. NO-VCO N.11 2014
PRIMO PIANO
Raccolto: i primi bilanciIL MAXI EVENTO A MILANO
pag. 2
Il presidente Moncalvo:
«Agroalimentare resta strategico»
SUL LAGO DI COMO ANCHE IL COMMISSARIO EUROPEO PHIL HOGAN
60 miliardi di euro 12% il calo in Italia +60% la crescita
è il valore economico dei consumi alimentari della domanda alimentare
dell’Italian sunding
dall'inizio della crisi
mondiale da qui al 2050
„ CERNOBBIO - «I tanti interventi di uomini di cultura, politici,
forze dell’ordine hanno tutti sottolineato la strategicità dell’agroalimentare non solo in Italia, ma nel mondo e nello stesso tempo
hanno sostenuto la necessità di cambiare paradigma, perseguendo la strada che Coldiretti ha da tempo indicato. Usciamo confortati da questa due giorni perché di anno in anno ci accorgiamo di
essere sempre meno soli».
Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel concludere a Cernobbio i lavori del XIV Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione promosso dalla
Coldiretti e al quale hanno preso parte i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti di governo e delle istituzioni, responsabili delle forze
sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere.
Moncalvo ha ricordato l’importante confronto con il commissario designato all’Agricoltura comunitaria, Phil Hogan, alla sua
prima uscita ufficiale in Italia, il quale ha sostenuto che la qualità non sarà “barattata” con le esigenze di aumentare gli scambi commerciali, venendo incontro alla preoccupazioni espresse
dallo stesso Moncalvo durante i lavori. «Il ministro Martina –
ha poi affermato – ha parlato di internazionalizzazione. Anche
noi la vogliamo affinché porti il vero made in Italy nel mondo.
Vogliamo affrontare il tema delle risorse non solo in termini di
quantità, ma anche di capacità di programmarle e di spenderle
bene e su questo vigileremo». Moncalvo ha poi elogiato anche il
lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella ricerca delle truffe ed
ha sottolineato la volontà della magistratura di promuovere una
maggiore formazione dei magistrati sull’agroalimentare.
Il presidente ha definito “illuminante” il confronto con gli imprenditori che hanno scommesso sul made in Italy e “stimolanti”
le provocazioni della Gdo. Apprezzamento anche per la volontà
di un percorso di crescita manifestata dai politici che hanno riconosciuto la strategicità del settore. Sul tema del territorio, il
presidente di Coldiretti ha affermato al Forum che è necessaria
una accelerazione nell’affrontare le questioni, con interventi che
evitino il consumo del suolo e riporti l’attività agricola nelle aree
interne. «Per far questo – ha detto Moncalvo – è necessario anche
affrontare molto rapidamente la questione nitrati per ridare spazio anche agli allevamenti».
Regole, legalità, risorse: sono queste per tre parole fondamentali
– ha concluso il presidente - «che continueranno a ispirare l’azione della Coldiretti».
PRIMO PIANO
Agricoltura in primo piano
IL MAXI EVENTO A MILANO
pag. 3
Anticipo Pac:
in Piemonte
sfiorerà il 50%
„ ROMA - La Giunta regionale presieduta
da Sergio Chiamparino, con una apposita
delibera, ha messo a disposizione degli
agricoltori piemontesi 59 milioni di euro
come anticipo della Pac.
Il nuovo contributo si aggiunge a quello
anticipato a luglio e permette agli agricoltori di ricevere da Arpea, tra fondi statali e
regionali, un anticipo che sfiora il 50% del
contributo Pac.
«È un ottimo risultato», commenta l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio
Ferrero, «uno sforzo che abbiamo voluto
compiere di fronte alla difficile situazione
generale che coinvolge anche il settore
agricolo. Anticipare i fondi Pac di qualche
mese concede agli agricoltori piemontesi
quella liquidità di cui hanno tanto bisogno,
in particolare nella lunga crisi che stiamo
attraversando».
Dopo l’anticipo regionale di fine luglio,
pari a circa il 20%, le aziende agricole
piemontesi riceveranno, entro la prima
metà di novembre, ulteriori risorse fino al
30% del contributo spettante. Le risorse a
disposizione dell’Organismo pagatore ammontano a circa 60 milioni di euro e permetteranno alle aziende agricole piemontesi di ricevere quelle risorse economiche
necessarie a proseguire l’attività.
«Nel difficile contesto economico attuale
l’erogazione dell’anticipo Pac rappresenta
un sollievo per le imprese che da tempo,
con spirito di sacrificio, continuano a credere nell’agricoltura» dichiarano il vice
presidente Roberto Cabiale ed il direttore
Antonio De Concilio. «L’erogazione di un
ulteriore 30% rappresenta un aiuto indispensabile e concreto per le aziende e ringraziamo l’assessore e la giunta per l’impegno ed il sacrificio economico profuso».
E PER LE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELLA NUOVA PAC
ARRIVA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI
ROMA - Via libera del Consiglio dei Ministri alle disposizioni attuative per la nuova Politica agricola comune
(Pac).
L’approvazione del decreto da parte del Governo consente di avviare la nuova programmazione dei fondi comunitari destinati all'agricoltura che porterà nelle campagne circa 23 miliardi di euro nel periodo 2015-2020, cui
vanno sommati i finanziamenti dello sviluppo rurale, per
un totale di 52 miliardi di euro.
«Si chiude un lungo percorso che ci ha visti protagonisti in
Italia e in Europa per avvicinare la riforma della Pac alle
caratteristiche distintive della nostra agricoltura e difendere lo straordinario successo del Made in Italy alimentare, creando occupazione e sviluppo sul territorio» spiega
il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
«Adesso si tratta di tradurre nella pratica questo risultato. In fase di applicazione occorrerà rimuovere quegli
ostacoli che rischiano di complicare la vita delle nostre
imprese e limitare l’efficacia delle nuove misure, a partire
dal problema di una eccessiva burocrazia.
Bisogna lavorare nei territori affinché le risorse dei Psr
siano destinate a misure efficaci di semplice attuazione
per le imprese agricole».
Diverse le novità rispetto alla passata programmazione.
La più importante è lo stop ai fondi per i soggetti non
agricoli, venuto grazie al pressing della Coldiretti per destinare le risorse alle imprese vere.
La nuova Pac elimina, infatti, i pagamenti diretti a favore di aeroporti, servizi ferroviari, impianti idrici, servizi
immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanen-
ti, soggetti che svolgono intermediazione bancaria, finanziaria o commerciale, società, cooperative e mutue
assicurazioni, pubblica amministrazione, eccetto gli enti
che svolgono attività di formazione o sperimentazione in
campo agricolo o che hanno la gestione degli usi civici.
Prevista anche la degessività dei pagamenti. L’importo
del pagamento di base da concedere ad un agricoltore
è ridotto annualmente del 50% per la parte eccedente i
150.000 euro e del 100 per cento qualora l'importo così
ridotto superi i 500.000 euro, per la parte eccedente i
500.000 euro. Per favorire il ricambio generazionale nelle campagne
verranno inoltre stanziati 80 milioni di euro all'anno
per l'incremento del 25% degli aiuti diretti per aziende
agricole condotte da under 40. Con la nuova Pac arriva
anche il Greening.
Gli agricoltori che hanno diritto al regime di pagamento
di base dovranno rispettare una serie di pratiche agricole che prevedono diversificazione delle colture, mantenimento prati permanenti e aree di interesse ecologico.
Sul valore dei diritti si è scelto di applicare il Modello irlandese con l'avvicinamento progressivo al valore medio
nazionale in cinque anni.
Nel 2019 il valore minimo dei diritti sarà pari al 60 per
cento della media nazionale e la perdita massima (per
diritti superiori alla media nazionale) sarà del 30 per
cento del valore iniziale. Per i piccoli agricoltori scatta,
infine, il regime semplificato, con importo forfettario che
non supera i 1.250 euro l'anno e esenzione dagli impegni previsti per il greening.
Editoriale
pag. 4
del direttore Gian Carlo Ramella
• AGRICOLTURA E TERRITORIO
TERRITORIO E SUOLO AGRICOLO:
NECESSARIO PENSARE A MODELLI
DI SVILUPPO SOSTENIBILE
I
l territorio e il terreno agricolo sono
beni preziosi ed esauribili e strategici e per una svolta economica che
vede protagonista la "vera agricoltura italiana".
Purtroppo la tutela e salvaguardia del
territorio e del suolo agricolo sono troppo spesso ignorate e trascurate a favore
di un modello di sviluppo degenerativo,
con interventi invasivi e irreversibili sui
territori stesso.
Il tema di un diverso modello di sviluppo e di un diverso stile di vita, di fatto,
stanno generando un continuo dibattito
tra i cittadini.
E a questo proposito, parlando di corretta alimentazione, è interessante rilevare
come il circuito di Campagna Amica
rappresenti sempre di più per il cittadino consumatore un alleato serio e affidabile, cui fare riferimento nelle proprie
scelte familiari di approvvigionamento.
Il crescente legame costruito dalla progettualità di Coldiretti con il cittadino consumatore - alleanza fondata su
trasparenza, lealtà e correttezza - ha
risvegliato una legittima e importante
‘volontà popolare’ che evidenzia le continue preoccupazioni atte a tutelare la
terra e il territorio come beni comuni e
patrimonio futuro da lasciare in buono
stato alle nuove generazioni.
Nel ribadire il proprio pensiero, già e per
più volte espresso in passato, Coldiretti
Novara Vco ribadisce come negli ultimi
decenni la riduzione degli spazi agricoli
abbia ormai privato il territorio di terreni considerati fra i migliori sia in termini di produttività che di localizzazione:
terreni fertili e di pianura, che hanno
caratteristiche ottimali per le produzioni tipiche e dedicate e rappresentano un
serbatoio di ambiente salubre a disposizione della collettività.
Una Politica nobile, al servizio dei cittadini, non può quindi ignorare, oltrechè
la voce di una rappresentanza come
Coldiretti, anche quella degli stessi cittadini ‘genuini e onesti’, che fanno dei
problemi ambientali stili di vita e bene
prezioso per il futuro e non occasione di
scontro per agire contro qualcuno o con-
tro qualcosa.
Questo principio vale per tutti i grandi temi di natura ambientale che sono
anche in queste settimane oggetto di attenzione e di dibattito: dall’ipotesi di trivellare nuovi pozzi di petrolio, a nuovi
inceneritori, discariche e macroinsediamenti di nuove aree industriali.
Certo, agendo con razionalità, è possibile individuare percorsi sostenibili e alternativi che mettano gli interessi di territorio e collettività al primo posto. Come
Coldiretti muoviamo considerazioni di
carattere economico e sociale, il territorio rappresenta un fattore di sviluppo e
non si possono assumere decisioni senza
tener conto di chi ci abita e opera.
La crescente crescita del “made in Novara-Vco” agroalimentare, fatto di unicità
produttive che reclamano il giusto spazio territoriale di coltivazione, rischia di
essere minacciata o ridimensionata dalla difficoltà sempre maggiore nel preservare le ideali condizioni per lo “spazio
rurale” del territorio: ed è inconcepibile
non comprendere quale sia oggi il valore
potenziale delle aree agricole per lo sviluppo economico della nostra provincia,
dove c’è un’agricoltura che crea lavoro,
produce eccellenze e svolge un ruolo attivo nel presidio del territorio.
Il pensiero di Coldiretti - che è poi la
progettualità di lavoro della nostra organizzazione – consegnato in occasione
di ogni incontro con le Istituzioni di ogni
ordine e grado e nel confronto continuo
con i cittadini consumatori di beni alimentari, ribadito anche in occasione del
primo Tavolo Verde provinciale con il
neo presidente della provincia di Novara, svoltosi nei giorni scorsi.
Per proteggere il territorio e i cittadini
che lo abitano e garantirsi una adeguata
disponibilità di cibo nel tempo il nostro
territorio, come l'intera nazione deve
difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra
fertile dalla cementificazione nelle città
e dall’abbandono nelle aree marginali
con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola.
Se in chi si è occupato di governo e di
cosa pubblica troppo spesso è mancata
in passato la cultura del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del
territorio e del cibo che è una delle poche leve per tornare a crescere, la sensibilità negli ultimi anni, come detto, è
profondamente cresciuta tra i cittadini
che sempre più spesso sostengono con le
proprie scelte di acquisto l’agricoltura ed
i prodotti locali.
Sommario
Anticipo Pac: in Piemonte sfiorerà il 50%........3
E per le disposizioni attuative della nuova Pac
arriva il semaforo verde di Palazzo Chigi.....3
Editoriale - Giancarlo Ramella........................4
Maltempo: laghi, fumi e corsi d'acqua esondano
Le risaie fanno da cassa d'espansione.............5
Legge di stabilità: stralciati i fondi per i
giovani, "ora va trovata una soluzione"......6
Agricoltura in breve........................................7
Nelle campagne italiane crescono
nuovi lavori con i giovani di Coldiretti.........9
Agricoltura ai giovani: concorso per start-up...9
Piemonte: agricoltura sociale a convegno
con Moncalvo e gli assessori regionali.........10
Agricoltura sociale: un futuro di potenzialità...10
TERRANOSTRA/CAMPAGNA AMICA
Agriturismi di Campagna Amica
il percorso di accreditamento.......................11
La Carta di Accoglienza di Terranostra:
un valore per i nostri agriturismi...................11
TECNICA E CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA
Tecnica - Agricoltura..................................12
Tecnica - La nuova Pac...............................13
Tecnica - Agricoltura..................................14
Tecnica...................................................15
La difesa del made in Italy e della vera pizza...16
Tecnica - Agricoltura..................................18
Alimentare.............................................19
Mercati.................................................20
Tecnica - Vitivinicoltura...............................21
Fiscale...................................................22
Lavoro - Sicurezza.....................................23
Corsi Inipa................................................24
Previdenza e Pensioni / Notizie Epaca.......26
NOTIZIE DAL TERRITORIO DI NOVARA E VCO
Campagna Amica: la nostra rete
è in crescita!..............................................28
Notizie in breve dal territorio......................28
Il Corsivo agroalimentare............................30
Annunci economici........................................31
Agricoltura
PRIMO PIANO
IL MAXI EVENTO A MILANO
in Primo Piano
• NOVARA-VCO
Maltempo,
laghi, fiumi e corsi d'acqua esondano.
Le risaie fanno da cassa
d'espansione e salvano città e paesi
„ NOVARA-VCO - «I laghi, i fiumi e i
corsi d’acqua esondano e le risaie novaresi fanno da cassa di espansione
naturale, salvando le città e i paesi della
piana dall’incubo dell’alluvione». Lo sottolineano il presidente e il direttore della
Coldiretti interprovinciale, Federico Boieri
e Gian Carlo Ramella, mentre si susseguono le notizie che aggiornavano la difficile
situazione vissuta la scorsa settimana dal
territorio delle due province: com’è noto,
i disagi maggiori vi sono stati per gli
smottamenti nell’area del Verbano Cusio
Ossola, dove pure sono esondati i laghi
d’Orta e Maggiore.
Stimare i danni che interessano i territori
delle due province è, allo stato attuale, imIl maltempo colpisce anche le campagne
e gli imprenditori agricoli sono al lavoro
per tutelare il territorio
possibile, ma anche l’agricoltura rischia
di pagar caro le conseguenze dell’ondata
di maltempo che, a vista d’occhio, è peggiorato fino a giovedì scorso.
«I campi coltivati, appunto perché governati dalla mano dell’agricoltore sono diventati le naturali casse di espansione per
la massa d’acqua che si è riversata da
fiumi, torrenti e canali. La coltivazione del
mais, ancora totalmente presente nei territori di collina e parzialmente in pianura,
ha subito le conseguenze peggiori.
Anche diverse coltivazioni di riso erano
ancora in campo e si sono ritrovate invase d’acqua. Ma proprio la consapevolezza del ruolo del risicoltore e l’utilità della
risaia nell’ecosistema della pianura, ha
indotto Coldiretti ad inviare tempestiva
comunicazione agli agricoltori interessati al fine di aprire le bocchette delle risaie per ‘ospitare’ nelle camere l’acqua
che, diversamente, avrebbe ulteriormente
invaso piazze, strade, coltivi, cantine e
abitazioni. Ciò deve far riflettere in particolare le istituzioni sul ruolo ecosistemico
e di ‘salvagente’ che la risaia ha sempre
avuto nel corso della storia e che troppo
spesso è oggi trascurato privilegiando la
‘cultura della cementificazione massiccia’
piuttosto che un sano progetto di sviluppo
integrato che salvaguardi e tuteli in primis il mantenimento e il governo del suolo
agricolo».
Situazione difficile anche nel Verbano
Cusio Ossola, ove vale il medesimo ragionamento espresso: «Concausa di
molti fra gli smottamenti è l’abbandono
del bosco. Purtroppo l’azione di presidio
svolta quotidianamente dalle imprese che
operano in area montana non è tenuta
nella giusta considerazione e non è ‘aiutata’ nella sua potenzialità: i floricoltori
della piana di Fondotoce hanno lavorato
con dura fatica per salvaguardare il più
possibile strutture e piante, alle prime avvisaglie di pericolo di sommersione della
piana stessa».
Mobilitati anche gli allevatori – dall’Ossola al Cusio, al Verbano, al Vergante fino
alla zona dell’Ovest Ticino per difendere
le loro stalle, molte delle quali allagate.
«Le difficoltà nei collegamenti, le strade
interrotte, le frazioni isolate, e, per le imprese agricole, gli ennesimi raccolti perduti… purtroppo si tratta di una realtà
già vista ripetersi nel tempo. L’agricoltura
è troppo spesso vittima di scelte sbagliate, che negli anni hanno privilegiato la
cementificazione rispetto a uno sviluppo
equilibrato del territorio. Non si è tenuto
sufficientemente conto dell’importanza
di preservare il suolo rurale come bene
comune e questo non ci aiuta a fronte di
quanto si sta ripetendo oggi…»
pag. 5
Sindacale
pag. 6
Legge di stabilità:
stralciati i fondi per i giovani,
'ora va trovata una soluzione'
«È
uno schiaffo ai giovani che in
misura crescente decidono
di investire nel settore agricolo lo stralcio dalla Legge
di stabilità delle norme studiate per favorire
il ricambio generazionale e per il il potenziamento delle filiere Made in Italy». È quanto
afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare la decisione di
accantonare le norme con gli stanziamenti a
• Il presidente Losapio
favore dei giovani agricoltori e delle filiere pari a 10 milioni l'anno per ciascuno degli anni
2015-2017, assunta con l’esame della legge di
stabilità da parte della commissione bilancio
della Camera.
Si tratta di interventi per il finanziamento delle azioni di sostegno all'imprenditoria
giovanile in agricoltura con la previsione di
mutui a tasso zero e di contratti di filiera e di
distretto, con l’obiettivo di rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare territoriale.
«Ci auguriamo - ha sottolineato Moncalvo che nel Governo e nel Parlamento si lavori per
ripristinare misure importanti per sostenere
gli investimenti dei soggetti più deboli in un
settore chiave per combattere la disoccupazione giovanile e favorire una crescita sostenibile».
Il provvedimento prevede anche un importante rifinanziamento con 120 milioni di
euro del Fondo di solidarietà nazionale. E
questa è buona notizia considerati i problemi causati dal maltempo un po’ su tutto il
territorio nazionale, con la sempre maggior
frequenza del verificarsi di eventi calamitosi.
Altri 30 milioni di euro sono stati stanziati per
il triennio 2015/2017 per i contratti di filiera e
di distretto, con l’obiettivo di rafforzare le politiche di filiera del sistema agricolo e agroalimentare.
Bene anche la riduzione del cuneo fiscale,
con l’estensione alle imprese agricole della
deducibilità della base imponibile Irap del
costo del lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato mentre ci si augura possa essere
scongiurato il rischio di aumento dell’accisa
sul gasolio agricolo con un aggravio di spesa a carico delle aziende agricole italiane che
già subiscono sui carburanti una imposizione fiscale che è tra le più alte d’Europa.
Occorre invece estendere anche al settore
agricolo la norma che prevede la detrazione
degli oneri previdenziali per in lavoratori a
tempo indeterminato. Tra gli altri provvedimenti, da segnalare l’accorpamento dell’Istituto nazionale di economia agraria (Inea) e
del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) nella nuova Agenzia unica per la ricerca, la sperimentazione in
agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.
Agricoltura in breve
pag. 7
REGOLAMENTAZIONE DEGLI ALIMENTI NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
NELLE SCUOLE: LA PROPOSTA DEL PIEMONTE APPROVATA A ROMA
La Conferenza dei presidenti delle Regioni ha approvato a Roma il progetto di legge sulla regolamentazione degli alimenti contenuti nei
distributori automatici presenti nelle scuole, proposto dall’assessore regionale Giorgio Ferrero e approvato dalla Commissione politiche
agricole, nell’incontro svoltosi a Torino lo scorso 23 ottobre, in occasione del Salone del gruppo.
Dopo l’investitura ufficiale venuta oggi nella Conferenza delle Regioni, la proposta viene ora trasmessa alle Commissioni competenti di
Camera e Senato e al ministero competente. Il progetto di legge approvato si propone di vietare l’introduzione nei distributori automatici presenti negli ambienti frequentati dai minori, in particolare le scuole, di alimenti contenenti sostanze dannose come la caffeina, la
taurina, alte concentrazioni di grassi saturi o di glucosio.
ENRICO ZOLA NUOVO COMMISSARIO ARPEA
La Giunta Regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero, ha nominato Enrico Zola quale commissario
dell’Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura (ARPEA) a partire dal 1° novembre 2014.
“Con tale atto la Regione vuole dare un segnale propositivo e di rilancio dell’Organismo Pagatore Regionale individuando in Enrico
Zola una nuova figura che possa, con la sua esperienza e professionalità, dare un nuovo impulso alle attività dell’ Ente. Coldiretti Piemonte si congratula con Enrico Zola ed assicura la migliore collaborazione e sinergia con Arpea al fine di fornire risposte concrete alle
aziende agricole piemontesi in termini di snellimento delle procedure”. Questi i contenuti del messaggio inviato al nuovo commissario
dalla dirigenza di Coldiretti Piemonte.
Con la nomina di Enrico Zola a Commissario di Arpea inizia una nuova fase dell’Organismo Pagatore che coincide con la riforma della
PAC 2014-2020. Coldiretti Piemonte auspica che questo serva a fornire, fin da subito, le risposte che le aziende si aspettano sia in
termini di servizi che di erogazioni dei premi spettanti.
BIOCARBURANTI, FISSATE LE QUOTE D’IMMISSIONE FINO AL 2022
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 250 del 27 ottobre il decreto del ministero dello Sviluppo economico su “Aggiornamento delle condizioni, dei criteri e delle modalità di attuazione dell'obbligo di immissione in consumo di biocarburanti compresi quelli
avanzati”. Il provvedimento stabilisce le nuove quote d'obbligo di
biocarburanti, pari al 5% delle immissioni in consumo di benzina
e diesel nel 2015, al 5,5% nel 2016, al 6,5% nel 2017, al 7,5%
nel 2018, al 9% nel 2019, al 10% tra il 2020 e il 2022. Tra i
biocarburanti sono inseriti anche il biometano e il biopropano.
La novità è che dal 2018 una parte dell'obbligo dovrà essere
coperto con biocarburanti “avanzati”, cioè ottenuti da materie
prime di scarto o comunque non alimentari, indicate nell'allegato
3 del decreto: la quota sarà dell'1,2 per cento nel 2018 e 2019,
dell'1,6% nel 2020 e 2021 e del 2% nel 2022.
FINALMENTE LO STOP IN ITALIA
ALL'ARANCIATA SENZA ARANCE
Uno storico successo per l’Italia viene dall’approvazione definitiva da parte del Parlamento dell'articolo 17 della legge comunitaria con la quantità minima di succo nelle bibite a base d'arancia
che passa finalmente dal 12 al 20 per cento, con effetti positivi
per i consumatori e per il frutteto italiano.
Lo afferma Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione definitiva dell'Aula della Camera della legge comunitaria
che contiene importanti norme salva made in Italy a tavola, dallo
stop all’aranciata senza arance all'obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i
pubblici esercizi per evitare frodi ed inganni.
Una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità
dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento. Non va peraltro dimenticato l'impatto economico sulle imprese agricole poichè l'aumento
della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a
circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come
la Sicilia e la Calabria. Ad oggi per ogni aranciata venduta sugli
scaffali a 1,3 euro al litro agli agricoltori vengono riconosciuti
solo 3 centesimi per le arance contenute, del tutto insufficienti a
coprire i costi di produzione e di raccolta.
Vercelli-Biella
pag. 88
pag.
• NOTIZIE DAL TERRITORIO
Pac, incontri territoriali
Grande partecipazione agli eventi
sulle novità tecniche della riforma
C
ome cambierà l’agricoltura di
Vercelli-Biella dopo la riforma
Pac e l’approvazione dei nuovi
Psr? Coldiretti ha colto la necessità tempo di discuterne, dato che già
le nuove semine tengono ormai conto dei
nuovi canoni della politica agricola comunitaria e che la stessa entrerà a pieno regime con il 1° gennaio 2015.
Sempre entro l’anno, peraltro, è atteso il
definitivo ‘via libera’ della Commissione
Europea al nuovo Piano di Sviluppo Rurale proposto dalla Regione Piemonte. Dunque, ci si prepara a partire.
«Coldiretti Vercelli-Biella lo ha fatto innanzitutto incontrando gli imprenditori
agricoli sul territorio, attraverso un calendario di incontri tecnici che hanno il compito di approfondire le tematiche relative
alla Pac, di sciogliere i dubbi sulle novità
introdotte e di dar seguito alle domande
dei partecipanti con un confronto diretto e
Giovani Impresa/Donne Impresa
• MOVIMENTI COLDIRETTI
• pagina a cura di ELEONORA BARÈ
Nelle campagne italiane
crescono nuovi lavori
con i giovani di Coldiretti
S
i definiscono come green jobs tutti
quei lavori nei vari settori dell’agricoltura, del manifatturiero,
nell’ambito della ricerca e sviluppo, dei servizi, che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la
qualità ambientale, oltre ad aiutare a proteggere gli ecosistemi, ridurre il consumo
di energia, materiali e acqua, attraverso
strategie ad alta efficienza, e la generazione di rifiuti.
La green economy negli ultimi anni si è
affermata come un settore chiave in grado di generare nuovi sbocchi lavorativi:
dall’agricoltura biologica, alla silvicoltura
sostenibile, al turismo ecologico, veri e
propri comparti strategici per la valorizzazione del nostro made in Italy e dei nostri
prodotti tipici.
L’agricoltura biologica, in particolare, rappresenta una delle eccellenze del nostro
Paese, che si conferma infatti fra i primi
produttori bio in Europa. Con essa si intende l’applicazione di metodologie di
coltivazione che limita o esclude l’utilizzo
di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (Ogm), sfruttando
la naturale fertilità del suolo e promuovendo la biodiversità dell’ambiente in cui
opera.
Un altro settore di applicazione della green economy è quello legato alla produzione di energia rinnovabile, all’ottimizzazione e al risparmio energetico e al minimo
impatto ambientale (impianto fotovoltaico, serre solari, biomasse).
Infine un’ultima applicazione riguarda la
gestione del consumo idrico in agricoltura. Il sistema italiano, in particolare, promuove l’adozione da parte delle imprese
agricole di sistemi di somministrazione
delle acque a scopo irriguo a basso consumo e incoraggia la costruzione di bacini
idrici aziendali e interaziendali.
In questo contesto nascono i green jobs,
lavori con competenze aggiuntive specifiche per la sostenibilità ambientale, in cui
ogni figura professionale è accompagnata
da una serie di riferimenti ad ordini professionali e associazioni di categoria.
È sempre più 'giovane'
il futuro dell'agricoltura
italiana
AGRICOLTURA
AI GIOVANI:
CONCORSO
PER START-UP
Il Mipaaf ha lanciato una sfida ai
più giovani che sognano di poter avviare una propria attività imprenditoriale proprio in agricoltura. Con lo
scopo di offrire un prestigioso posto
(fianlizzato alla valorizzazione della propria attività) durante l’Expo del
2015, il Ministro Martina ha pensato all’idea di un fondo a sostegno
delle start up più innovative in campo agricolo.
Per poter partecipare, occorre avere
aperto la propria attività da meno di
48 mesi ed essere imprenditori con
meno di 40 anni.
Alle prime 25 aziende classificate
andrà un premio in denaro del valore di circa 30.000 euro e l’opportunità di avere uno spazio dedicato
proprio durante Expo 2015.
I tempi di consegna dei progetti è
stato fissato al 15 dicembre p.v. e
saranno presi in esame da una giuria presieduta da Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per
l’Italia digitale.
Esempi di “lavori verdi” sono:
•
l’agricoltore bio, che si occupa di garantire un’agricoltura biologica nella
propria azienda;
•
l’agronomo che svolge attività gestionali e tecniche nel settore agricolo,
forestale/ambientale;
•
l’apicoltore
•
l’ecoauditor o verificatore ambientale controlla gli impianti e i processi
produttivi di un’azienda rispetto alle
I 60norme
anni diambientali;
Donne Impresa
•
l’ecologo vegetale, figura preposta
alla realizzazione di censimenti floristici in ambienti naturali o antropizzati per l’allestimento di liste di controllo territoriali;
•
l’esperto in progettazione delle risorse agroforestali, che si occupa della
gestione e del coordinamento delle
opere e degli interventi del settore;
•
l’esperto in progettazione delle energie rinnovabili dall’eolico alle biomasse fino al solare;
•
l’idrogeologo che si occupa di rilevamenti finalizzati all’individuazione,
valutazione, sfruttamento e salvaguardia delle risorse idriche sotterranee;
•
l’imprenditore agrituristico;
•
il tecnico della qualità bio che si occupa di effettuare i controlli presso le
aziende agricole che esercitano tale
tipologia di coltivazione;
•
il tecnico degli impianti sostenibili
che si occupa della messa in opera
delle soluzioni impiantistiche;
•
lo zoonomo che si occupa della pianificazione aziendale e industriale.
La 'green economy' si è
affermata come un settore
chiave in grado di generare
nuovi sbocchi lavorativi
in comparti strategici
per la valorizzazione
del made in Italy
pag. 9
Agricoltura sociale
pag. 10
• IL CONVEGNO DI TORINO
Piemonte: agricoltura sociale
a convegno con Moncalvo
e gli assessori regionali
A
lla presenza di Roberto Moncalvo
presidente di Coldiretti e di Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte si è svolto il Convegno Agricoltura e Innovazione sociale, il
nuovo impegno per la diversificazione. Presenti anche gli Assessori regionali Giorgio
Ferrero (Agricoltura), Augusto Ferrari (Politiche Sociali), Gianna Pentenero (Istruzione
Formazione Professionale e Lavoro).
Roberto Moncalvo ha ribadito la ferma volontà di Coldiretti di giungere ad una legge
nazionale che definisca e coordini l’attività
agricola rispetto alle problematiche di natura sociale e lavorativa che oggi affliggono la
società italiana. In Piemonte come in Veneto
vi sono esempi concreti di quanto sia importante il ruolo delle imprese agricole siano
esse singole che cooperative, sia nel settore
dei bambini e degli anziani che degli inserimenti lavorativi.
De Concilio ha evidenziato la concretezza
con la quale si è agito in Piemonte anche in
forte sinergia con gli assessorati regionali
che a vario titolo si interconnettono con la
progettualità di Coldiretti. In particolare ha
evidenziato il ruolo della Regione Piemonte
nella gestione del Fondo Sociale Europeo
(FSE) che destina il 20% delle risorse disponibili alle problematiche sociali. De Concilio
ha anche evidenziato l’insostituibile ruolo di
Coldiretti dovuto alla capillarità dell’Organizzazione attraverso i propri punti di presidio distribuiti sul territorio regionale.
La presenza di Lorella Ansaloni responsabile nazionale Donne Impresa Coldiretti ha
evidenziato come per l’impresa agricola la
progettualità nel sociale abbia trovato terreno fertile grazie alla sensibilità delle imprenditrici dove, in Italia un’impresa agricola su
tre, è condotta da donne.
Francesco Di Iacovo, professore associato di
Economia e Politica agraria all’Università di
Pisa ha evidenziato la capacità di proposta
di Coldiretti che sta seguendo a livello nazionale sia la nuova legge sulle aree interne
che quella sull’agricoltura sociale. Le prime
soffrono di invecchiamento e della mancanza dei servizi. Di qui la necessità della collaborazione tra pubblico e privato con criteri
Ribadita la necessità
di una legge nazionale
che definisca e coordini
l'attività agricola rispetto
alle problematiche di natura
sociale e lavorativa che oggi
affliggono la società italiana.
In Piemonte vi sono esempi
validi e concreti
AGRICOLTURA
SOCIALE:
UN FUTURO
DI POTENZIALITÀ
Lo sviluppo economico che lega l'attività imprenditoriale agricola al l'ambito sociale è un’occasione da cogliere
e implementare sempre più sul territorio (dove pure sono presenti esperienze valide e positive) perché consente
di utilizzare alcuni valori “naturali”
dell’impresa agricola (disponibilità
di spazi, tempi di vita meno frenetici, tipologia di attività…) per fornire
risposte all’utenza locale: utenza che,
a differenza di quanto accade per le
persone di passaggio, fatica a trovare, in ambiente rurale, risposte ai suoi
bisogni (accoglienza, servizi ludico-ricreativi-sportivi…). L’occasione è ancora più appetibile se si pensa che, di
fronte, ci sono interlocutori che puntano a un welfare capace di assicurare
economie di scopo.
Entrambe le esigenze possono trovare risposta nella multifunzionalità
dell’attività agricola che, nello stesso
tempo, soddisfa anche le necessità di
miglioramento operativo e d'azione
delle imprese agricole.
Il convegno di Torino
I 60 anni di Donne Impresa
di sussidiarietà che Coldiretti ha svolto gratuitamente nella fase sperimentale, ma che
occorre normare sia per garantire la professionalità di quanti erogano il servizio e i costi
sostenuti dagli imprenditori agricoli.
Gli assessori regionali Ferrero, Ferrari e
Pentenero hanno manifestato la più totale
disponibilità della Regione nel mettere a disposizione sia le professionalità necessarie.
sia le risorse che con l’Fse si rendono disponibili per tali percorsi. Non è immaginabile
affrontare le nuove necessità del mondo del
lavoro e le nuove emergenze sociali senza fotografare il contesto attuale ed attuare
politiche di accompagnamento rispetto alle
necessità reali. Vi è l’urgenza di un quadro
normativo nazionale e regionale in grado di
rispondere alle nuove esigenze anche con
politiche familiari in grado di prevenire il
disagio minorile e quello dei disoccupati
nonché dei nuovi poveri. Infatti è in atto un
processo di impoverimento delle famiglie
con redditi precari dove l’azione dei servizi sociali con la scarsità di risorse degli Enti
pubblici, deve continuare nell’erogazione
dei servizi in un ottica di sinergia tra pubblico e privato.
Questo vale per l’agricoltura sociale, ma
anche per la valorizzazione della risorsa turistica della nostra Regione. Con il progetto
“Agriable” Coldiretti, insieme alla propria
centrale cooperativa UeCoop intende rendere fruibile anche alle persone disagiate
attraverso una progettualità trasversale gli
Agriturismi e le strutture di accoglienza turistica.
SPECIALE
Terranostra-Campagna
NUOVA PACAmica
E PSR
• pagina a cura di MASSIMILIANO GRAZIANI
••AGRITURISMO
AGRICOLTURAE IN
ALIMENTAZIONE
PRIMO PIANO
pag.119
pag.
AGRITURISMI DI CAMPAGNA
AMICA: IL PERCORSO
DI ACCREDITAMENTO
G
li agriturismi di Terranostra,
entrano a pieno titolo nel percorso di Campagna Amica, impegnandosi a rispettare, oltre
alla “carta dell’accoglienza”, anche un disciplinare/regolamento studiato appositamente per il settore, partecipando e
usufruendo di tutte le attività promosse
dalla Fondazione. viene definito “Agriturismo di Campagna Amica” ogni azienda
agrituristica, socia di Coldiretti che si impegna a:
• sottoscrivere il Manifesto della Filiera
Agricola Italiana;
• ad aderire alla Fondazione Campagna
Amica;
• sottoscrivere il Regolamento del Marchio
Campagna Amica;
• sottoscrivere il disciplinare dell’agriturismo di Campagna Amica per le categorie
(ove previsto);
• sottoscrivere la Carta dell’Accoglienza di
Terranostra
Il quadro è completato da un meccanismo
di controlli a cui sovrintende Fondazione Campagna Amica, avvalendosi anche
di un ente terzo. Terranostra con l’”Agriturismo di Campagna Amica” conclude
un percorso che valorizza lo spirito di appartenenza e condivisione e dà forza al
gruppo, elementi questi fondamentali per
ottenere risultati all’interno del progetto
di Coldiretti che ha al centro la valorizzazione del territorio e delle sue imprese.
Il percorso di accreditamento quale Agriturismo di Campagna Amica prevede di:
• Sottoscrivere il manifesto della Filiera
Agricola Italiana
• Aderire alla Fondazione Campagna
Amica
• Sottoscrivere il Regolamento del Marchio Campagna Amica
• Sottoscrivere il disciplinare dell’agriturismo di Campagna Amica
• Sottoscrivere la Carta dell’Accoglienza di Terranostra
• Essere in regola con il tesseramento
Terranostra per l’anno in corso
Per ogni approfondimento, è a disposizione il referente Massimiliano Graziani
([email protected])
LA CARTA DI ACCOGLIENZA,
DI TERRANOSTRA: UN VALORE
PER I NOSTRI AGRITURISMI
L
•
•
•
•
•
•
•
a Carta di Accoglienza rappresenta un valore aggiunto a
garanzia del cittadino e distingue la serietà dei nostri agriturismi, che si impegnano a seguire linee precise, nel reciproco
vantaggio dell'impresa e del consumatore/cliente.
Ospitalità, accoglienza da parte dell’imprenditore e/o della
sua famiglia.
Disponibilità a far conoscere l’azienda, le sue attività, le sue
produzioni e il circostante territorio.
Chiare informazioni su prezzi, servizi offerti, indicazioni stradali e relativa georeferenziazione.
Rispetto della normativa vigente in materia di agriturismo,
igiene, sanità e sicurezza.
Attenzione all’ambiente (uso delle acque, smaltimento rifiuti,
energie alternative, manutenzione e
tutela del territorio).
Impegno nel garantire la sicurezza alimentare e nell’evitare
Agriturismi
sempre
più vicini
al consumatore
•
•
•
•
la presenza di Ogm.
Impegno all’uso ed alla vendita di prodotti aziendali, a km
zero, di aziende agricole aderenti alla rete di Campagna
Amica, nel rispetto dell’enogastronomia locale, stagionale e
tradizionale, proponendo menù che ne utilizzano i prodotti.
Valorizzazione dei prodotti a marchio Igp, Igt, Dop, Bio, Doc,
Docg.
Adesione alla rete delle aziende associate a Terranostra.
Garanzia dell’approvvigionamento di tutti i prodotti presso la
rete di Campagna Amica, impegnandosi alla conoscenza e
alla diffusione dei principi ispiratori.
Tecnica - Agricoltura
pag. 12
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO
Nuovi diritti Pac:
domanda
entro metà maggio
I
diritti all’aiuto, che gli agricoltori possiedono e che fanno riferimento al vecchio regime di pagamento unico, scadranno il prossimo 31 dicembre 2014.
Le aziende andranno incontro alla nuova
programmazione, alla quale seguirà necessariamente una prima assegnazione dei diritti
all’aiuto, sulla base delle nuove regole pre-
Secondo quanto stabilito
nel decreto di attuazione
che è in corso di emanazione,
il numero di diritti all'aiuto
deve essere pari al numero
di ettari ammissibili
che l'agricoltore dichiara
nella domanda di aiuto, e che
devono essere a disposizione
alla data del 15 maggio 2015
viste dal nuovo regolamento sui pagamenti
diretti (Regolamento (UE) 1307/2013) e sulla
base delle scelte effettuate a livello nazionale.
In particolare, potranno ricevere diritti all’aiuto gli agricoltori che rispettano i requisiti
dell’agricoltore attivo e che: presentano domanda entro il 15 maggio 2015; avevano diritto a percepire pagamenti diretti o aiuti naCampi agricoli
CONTRIBUTI MINISTERIALI PER COPRIRE
FINO AL 65% LE POLIZZE DI ASSICURAZIONE
GRANDINE PER FRUTTA E COLTURE ANNUALI
«Finalmente Agea ha dato una risposta concreta ai frutticoltori e ai produttori di colture
annuali come i cereali e gli ortaggi, come più volte chiesto e sollecitato da Coldiretti per
quanto riguarda la copertura del contributo pubblico sulle polizze grandine». Con circolare del 3 novembre Agea ha disposto il versamento del saldo dei contributi ministeriali per
coprire fino al 65% le polizze di assicurazione grandine per la frutta e le colture annuali
relative alla campagna 2013 e all’Ocm Vino campagna 2014.
Il problema per quanto riguarda frutta e colture annuali (ortaggi e cereali) stava nel fatto
che Agea aveva versato solo il 56% della spesa ammessa a contributo e mancava il 9% per
arrivare al 65% come previsto dalle circolari ministeriali. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo la circolare Agea prevede un’integrazione che permette agli organismi pagatori
di liquidare il massimo della spesa ammessa a contributo anche per il 2014.
Questo stanziamento va ad abbattere i costi delle polizze assicurative per le avversità
atmosferiche e sarà rimborsato tramite la Pac dall’organismo pagatore regionale (Arpea).
I soci Coldireti, in particolar modo i frutticoltori (che risultavano i più penalizzati da questa
decurtazione), attraverso i vari organismi interni (consulta frutticola, assistenza tecnica…)
ci avevano sollevato la complessa problematica. La mancata erogazione del 9% delle spettanze di ogni azienda significava un ulteriore aumento dei costi di produzione insostenibili
in queste annate difficili del mercato. Ora che il provvedimento nazionale è stato scritto,
Coldiretti provvederà a sollecitare Arpea ad accelerare i rimborsi previsti.
zionali in relazione ad una domanda di aiuto
nel 2013.
Utilizzando le opzioni previste dal regolamento, l’Italia ha deciso di consentire la prima assegnazione anche agli agricoltori che
rispondono al requisito di agricoltore attivo
e che: non hanno percepito pagamenti diretti
per l’anno 2013 e producevano ortofrutticoli,
patate da consumo, patate da seme o piante
ornamentali su una superficie minima di cinquemila metri quadrati, oppure coltivavano
vigneti, oppure hanno ricevuto titoli dalla
riserva nazionale nel 2014, oppure non hanno mai avuto, in proprietà o in affitto, diritti
all'aiuto e sono in grado di documentare che,
al 15 maggio 2013, hanno coltivato prodotti
agricoli o hanno allevato bestiame.
Secondo quanto stabilito nel decreto di attuazione che è in corso di emanazione, il numero
di diritti all’aiuto deve essere pari al numero
di ettari ammissibili che l’agricoltore dichiara
nella propria domanda di aiuto; gli ettari ammissibili devono essere a disposizione dell’agricoltore alla data del 15 maggio 2015.
Ai fini della determinazione del numero di
diritti all’aiuto da assegnare, l’Italia ha deciso
di applicare un coefficiente di riduzione pari
all’80% degli ettari ammissibili costituiti da
pascoli permanenti (situati ad altitudini superiori ai seicento metri sul livello del mare) e
da pascoli magri situati a qualsiasi altitudine.
Tale riduzione non si applica: agli ettari di
pascolo permanente e/o pascolo magro dichiarati da allevatori e pascolati con animali
detenuti dal richiedente e appartenenti ad un
codice allevamento intestato, da almeno otto
mesi prima della presentazione della domanda Unica, al medesimo richiedente, al fine di
garantire la conservazione dei pascoli in quota e i paesaggi tradizionali; agli ettari ammissibili all’aiuto di proprietà o a disposizione del
richiedente non proprietario degli animali,
nel caso in cui il richiedente sia in grado di
dimostrare che la gestione del pascolo sulle medesime superfici tramite capi bovini,
equini e/o ovicaprini di terzi costituisce una
pratica tradizionale esercitata prima dell’anno 2005.
Gli uffici Caa di Coldiretti rimangono a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Tecnica - La nuova Pac
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
Trasferimento titoli
nella nuova Pac
Possono essere trasferiti solo tra agricoltori attivi tranne i casi di successione
I
l trasferimento dei titoli rappresenta una
delle modalità con cui un agricoltore
può entrare in possesso dei titoli successivamente alla prima assegnazione che
avverrà il 15 maggio 2015. In base a quanto
previsto dal regolamento di base (art. 4, paragrafo 1, lettera n) del Reg. (UE) 1307/2013)
per trasferimento si intende l’affitto o la vendita o il trasferimento per successione effettiva o anticipata di terreni o di diritti all’aiuto
o qualsiasi altro loro trasferimento definitivo.
Non può essere considerato trasferimento il
riversamento dei diritti alla scadenza di un
affitto.
I titoli possono essere trasferiti solamente tra
agricoltori attivi, tranne nei casi di successione effettiva o anticipata. In entrambi i casi i
titoli potranno essere attivati soltanto nello
Stato membro in cui sono stati assegnati.
Negli Stati membri che hanno applicato la
regionalizzazione il trasferimento è consentito soltanto nell’ambito della stessa regione
e l’attivazione è consentita soltanto all’interno della regione in cui i titoli sono stati assegnati, anche in caso di successione effettiva o
anticipata. Tuttavia tale possibilità è prevista
anche per gli Stati membri che non hanno
optato per la regionalizzazione. In questi casi
gli Stati membri sono obbligati a stabilire le
regioni al livello territoriale appropriato e in
modo da garantire parità di trattamento tra
gli agricoltori ed evitare distorsioni del mercato.
Un'ulteriore possibilità data agli Stati membri era quella di decidere, nel caso dei trasferimenti senza terra, di trasferire una parte dei
titoli alla riserva nazionale o di ridurre il valore unitario dei suddetti titoli in favore della riserva nazionale. I diritti all’aiuto possono essere trasferiti in qualsiasi momento dell’anno
e lo Stato membro deve stabilire i tempi entro
cui il soggetto che trasferisce i titoli deve darne comunicazione all’autorità competente.
In Italia, secondo quanto indicato nel decreto di applicazione della nuova Pac, il trasferimento dei titoli non è vincolato a limiti
regionali, non solo perché il nostro Paese
ha deciso di applicare il pagamento di base
considerando l’Italia come “regione unica”,
ma anche perché non sono state previste de-
limitazioni regionali per il trasferimento dei
titoli. Inoltre, non sono previste riduzioni per
i trasferimenti dei titoli senza terra.
Il trasferimento, a pena di nullità, deve essere
comunicato con un atto scritto agli organismi pagatori competenti per territorio entro
un termine che sarà stabilito da Agea Coordinamento. Successivamente, l’OP comunica
entro cinque giorni lavorativi il trasferimento
ad Agea coordinamento; una volta ricevuta
la comunicazione Agea coordinamento, responsabile della tenuta del “Registro nazionale titoli”, dovrà convalidare il trasferimento
entro i successivi cinque giorni. Gli uffici Caa
Coldiretti sono a diposizione per ulteriori
chiarimenti.
RIFORMA PAC, DEFINITO IL PERIODO
DI RIFERIMENTO PER CALCOLARE LE COLTURE
PER LA DIVERSIFICAZIONE
È stata pubblicata la circolare Agea relativa al periodo da considerare ai fini del calcolo
delle colture per la diversificazione. L’intervallo di tempo scelto va dal 1 aprile al 9 giugno
dell’anno di domanda. Tale periodo rappresenta la parte più significativa del ciclo colturale, comprendendo sia le colture autunno vernine (in fase conclusiva del loro ciclo) sia
quelle primaverili estive (in fase iniziale del loro ciclo). Inoltre, il calcolo delle quote delle
diverse colture si effettua prendendo in considerazione le colture seminate o coltivate nel
detto periodo di riferimento, che rappresenta la parte più significativa del ciclo colturale,
comprendendo sia le colture autunno vernine (in fase conclusiva del loro ciclo) sia quelle
primaverili estive (in fase iniziale del loro ciclo).
Ai fini del calcolo delle quote delle diverse colture, ogni ettaro di superficie a seminativi
dell’azienda può essere conteggiato una sola volta prendendo in esame la coltura principale, vale a dire quella che occupa la superficie interessata per il periodo più lungo (ad
esempio, nel caso di successione colturale grano-pomodoro che avviene sul medesimo terreno nello stesso anno, il pomodoro non può essere considerata una coltura diversificante,
visto che la coltura principale è il grano). Al fine di consentire agli Organismi pagatori la
verifica del rispetto delle diverse quote, gli agricoltori, prima della presentazione della
domanda di aiuto, devono aggiornare il proprio fascicolo aziendale dichiarando nel piano colturale tutte le informazioni necessarie a identificare le colture principali come sopra
definite, che occupano i terreni a seminativo dell’azienda, evitando sovrapposizioni.
Si richiamano, al riguardo, le definizioni di coltura contenute nel paragrafo 4, dell’art.
44 del Reg. (UE) n. 1307/2013: una coltura appartenente a uno qualsiasi dei differenti
generi definiti nella classificazione botanica delle colture; una coltura appartenente a una
qualsiasi delle specie nel caso delle brassicacee, solanacee e cucurbitacee; i terreni lasciati
a riposo; erba o altre piante erbacee da foraggio. La coltura invernale e la coltura primaverile sono considerate colture distinte anche se appartengono allo stesso genere.
Le aree degli elementi caratteristici del paesaggio che siano protette dalla condizionalità
e/o considerate come Efa (aree d'interesse ecologico) e che siano contenute nei seminativi
aziendali, sono considerate parte della porzione corrispondente di seminativo e concorrono alla determinazione della superficie ammissibile ai fini della diversificazione colturale.
Il controllo di tipo amministrativo (sul 100 per cento delle aziende che devono rispettare
l’obbligo) è svolto sulla base delle dichiarazioni riportate nel piano colturale mentre il
controllo di tipo oggettivo (5% delle aziende che devono rispettare l’obbligo) è effettuato
mediante telerilevamento seguito, ove necessario, da visite di campo. I centri Caa Coldiretti
sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
pag. 13
Tecnica - Agricoltura
pag. 14
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
Latte: trattativa
impossibile
CHIESTO L'INTERVENTO DEL MINISTRO MARTINA
S
alta la trattativa sul prezzo del
latte in Lombardia. A darne annuncio è la Coldiretti in seguito
al nuovo incontro con il gruppo
Italatte. Constatata l’impossibilità di raggiungere un’intesa su un livello di prezzo
soddisfacente, i produttori hanno deciso
di abbandonare il tavolo, rompendo così
una trattativa in cui non si intravede alcuna possibilità di una soluzione positiva.
A fronte di tale situazione, i produttori
ritengono necessario attivarsi per richiamare l’attenzione delle istituzioni
ANTONINO CANNAVACCIUOLO NUOVO 'VOLTO'
PER PROMUOVERE IL FORMAGGIO GORGONZOLA
'Più lo conosci più ti piace'. È lo slogan che accompagna la nuova campagna di
comunicazione del Consorzio Gorgonzola.
Protagonista degli spot è il pluristellato chef e superstar televisiva Antonino Cannavacciuolo alle prese con cinque gustosi piatti a base di Gorgonzola Dop.
Il gusto e la versatilità di questo formaggio sono ben note al simpatico chef di
origini campane, ma con base nel novarese, principale centro di produzione del
gorgonzola; quello che Cannavacciuolo scoprirà durante gli spot sono le qualità
nutrizionali proprie di questo formaggio unico.
Il Gorgonzola è il terzo formaggio vaccino italiano per importanza, con un giro
d'affari di 550 ml €; le esportazioni toccano il 31% del totale e sono 4.200.000
le forme prodotte ogni anno (fonte Consorzio Gorgonzola).
Com'noto, il Gorgonzola che può fregiarsi del marchio "Dop" viene prodotto
esclusivamente con latte vaccino proveniente dagli allevamenti della zona di origine che include solo due regioni italiane: Lombardia e Piemonte (in maggioranza
nel Novarese). Nelle due regioni sono dislocate le 38 aziende socie da cui parte
la totalità del Gorgonzola Dop destinato al mercato interno e a quello mondiale.
QUADERNO DI CAMPAGNA: RICORDIAMO
L'IMPORTANZA DI UNA CORRETTA
COMPILAZIONE E CONSERVAZIONE
Il Quaderno di campagna è obbligatorio per tutte le aziende che utilizzano fitofarmaci ed è costituito da un unico documento , il registro dei trattamenti, in cui
vengono riportati in ordine cronologico tutti i trattamenti .
Per il carico dei prodotti bastano le copie delle bolle o dalle fatture accompagnatorie che comprovano la presenza dei prodotti in azienda .
Costituisce parte integrante del registro copia del fascicolo aziendale che comprova l’ esatta superficie coltivata.
La documentazione deve essere presente in azienda e conservata per almeno 3
anni. Nonostante le varie sollecitazioni molte aziende non sono in regola con la
corretta compilazione del registro .
I nostri uffici sono a disposizione per ulteriori informazioni e per la compilazione
del registro.
e dell’opinione pubblica sulla grave situazione che coinvolge attualmente il
comparto latte e che mette a rischio la
sopravvivenza stessa di numerosi allevamenti.
Il prezzo del latte lombardo rappresenta
un punto di riferimento anche per il Novarese, Vco ed ampi areali di Vercellese e
Biellese, oltre che per altre regioni italiane, visto che proprio la Lombardia, con 4
milioni di tonnellate produce il 40% circa
di tutto il latte italiano.
A prendere la palla è ora l’assessore all’agricoltura Gianni Fava, con una lettera al
ministro delle Politiche Agricole, il lombardo Maurizio Martina per chiedere
"un intervento straordinario sia nell'intensità che nei modi", tradotto nella "convocazione di un Tavolo nazionale in cui
tutta la filiera” compresa – nelle intenzioni dello stesso Fava – anche la Distribuzione organizzata: “Occorre mettere le
parti in condizione di trovare un accordo
che non deve essere considerato funzionale a tutto il settore".
Che manchino, ad oggi, le condizioni per
un punto d’incontro è comunque ben
chiaro: c’è una situazione di stallo – rileva la Regione - "che non è più sostenibile e
le parti non sembrano nemmeno in grado
di avvicinarsi a un punto di equilibrio".
Inoltre, "è nuovo il momento storico in
cui sta avvenendo". Dalla crisi che sta
colpendo anche i consumi del settore
agroalimentare, all'embargo russo, alla
liberalizzazione totale dal 1 aprile 2015.
"Il rischio– scrive Fava a Martina - è di arrivare alla fine del regime delle quote con
un sistema 'latte Italia' in frenata, mentre
nel centro-nord Europa si hanno incrementi produttivi anche a doppia cifra".
I problemi, peraltro, riguardano un ampio spettro.
"Se fino agli scorsi anni i flussi di importazione riguardavano il latte sfuso, - afferma Fava - oggi la preoccupazione riguarda anche e soprattutto la crescita dei flussi
di prodotti lavorati e confezionati".
Tecnica
• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
Ecco il Piano sementiero
per l’agricoltura bio, ora stop
a deroga per sementi convenzionali
La moltiplicazione di sementi
con metodo biologico è passata
in Italia a 12.544,46 ettari
nel 2008 a 7.444,87 ettari
nel 2013, che rappresenta
circa il 3,9% dell'intera
superficie nazionale utilizzata
per produrre sementi soggette
a certificazione, con una
riduzione nella produzione
di sementi bio di circa il 30%
S
ono stati presentati a Milano, nella sede del Centro per la Ricerca e
la Sperimentazione in Agricoltura,
i risultati del progetto durato quattro anni relativo al Piano sementiero biologico, finanziato dal Ministero delle Politiche
Agricole sulla base di quanto previsto dal
Piano Nazionale d’Azione per l’agricoltura
biologica.
Il secondo biennio di ricerca ha messo in
luce le varietà di alcune colture più adatte
al metodo di produzione biologico. Si tratta di cereali, foraggere ed ortive per ben 18
specie tra cui grano duro e tenero, riso, erba medica, porro, cipolla, pomodoro da industria, pomodoro da insalata, zucchine. Le
tecniche di miglioramento genetico adottate hanno avuto un approccio innovativo in
quanto accanto al miglioramento genetico
di tipo “evolutivo” condotto dai solo esperti
degli istituti di ricerca, si è affiancato quello “partecipativo“, il cui scopo resta, al pari
del miglioramento genetico classico, l’ottenimento di varietà migliorate, ma prevede,
in aggiunta, la partecipazione degli agricoltori al processo di selezione e punta all’ottenimento di varietà ad ampia base genetica.
Il modello partecipativo ha il grande vantaggio di garantire uno scambio di informazioni ed esperienze tra le imprese agricole
biologiche ed il mondo della ricerca scientifica evitando l’annoso problema del mancato trasferimento dei risultati della ricerca
all’agricoltura ed il fatto che spesso i progetti di ricerca sono impostati senza tener
in considerazione le effettive necessità di
A fronte di una crescita
dell'agricoltura biologica
in Italia, come evidenziano
i dati el Sinab e l'andamento
dei consumi monitorato
dall'Ismea, si assiste
a un'involuzione del mercato
delle sementi biologiche
e di altri materiali
di propagazione vegetativa
idonei per l'impiego 'bio'
chi produce sulla base della domanda di
mercato. Il raggiungimento dell’obiettivo
di individuare un elenco di varietà adatte
al metodo biologico, consentirebbe, ora,
secondo quanto dichiarato da Pier Giacomo Bianchi, direttore del Centro di sperimentazione e certificazione delle sementi
(Cra-Scs), di poter decidere la soppressione
dell’istituto della deroga che consente all’agricoltore biologico di poter ricorrere alle
sementi convenzionali, se manca la varietà
che egli intende coltivare, opzione che, tra
l’altro, la Commissione Ue intende abrogare con la nuova proposta di regolamento di
modifica del reg. CE 834/2007.
Del resto, i dati, dimostrano che per diverse
varietà di colture, l’Italia ha, ormai, raggiunto l’autosufficienza. Tale posizione è stata
condivisa da Coldiretti e dal Consorzio delle Organizzazioni di Agricoltori Moltiplicatori di Sementi, mentre parere contrario ha
espresso l’Associazione Italiana Agricoltura
Biologica.
A fronte di una crescita dell’agricoltura biologica in Italia, come evidenziano i dati del
Sinab e l’andamento dei consumi monitorato dall’Ismea, si assiste ad un’involuzione
del mercato delle sementi biologiche e di
altri materiali di propagazione vegetativa
idonei per l’impiego in agricoltura biologica. I dati evidenziano, infatti, una riduzione
nel periodo 2008-2013 della diponibilità di
sementi biologiche proprio a causa dell’abuso del ricorso al sistema della deroga
che non ha incentivato le ditte sementiere
a produrre varietà per l’agricoltura biologi-
ca vista la preferenza manifestata da parte
degli agricoltori a ricorrere comunque alla
semente convenzionale.
La moltiplicazione di sementi con metodo
biologico è passata in Italia da 12.544 ,46 ettari nel 2008, a 7.444,87 ettari nel 2013 che
rappresenta circa il 3,9% dell’intera superficie nazionale utilizzata per produrre sementi soggette a certificazione, con una
riduzione nella produzione di sementi bio
pari a circa il 30%. Si mantiene rilevante, invece, il numero di richieste di deroga per l’impiego di sementi convenzionali
nelle produzioni biologiche, pari ad oltre
35.258 domande presentate nella stagione 2012 in netto aumento rispetto al 2004,
che contava 33.663 deroghe, secondo i dati
del CRA-SCS. Secondo un’analisi compiuta
da Coldiretti, sulla base dei dati disponibili,
le varietà che entro il 2021 potrebbero raggiungere l’autosufficienza sono avena, frumento duro, cece, farro, trifoglio e veccia.
Coldiretti esprime grande apprezzamento
per il lavoro compiuto che rende il nostro
paese all’avanguardia nel settore dell’agricoltura biologica. Sta ora a tutti i soggetti
della filiera ed alle istituzioni competenti,
garantire che tali risultati siano appiccati
in modo da far compiere un salto di qualità agli alimenti biologici offerti ai consumatori.
Tutto il materiale scientifico prodotto dal
progetto relativo al piano sementiero in
agricoltura biologica è disponibile all'indirizzo web www.ambienteterritorio.coldiretti.it/Pagine/default.aspx.
pag. 15
La difesa del made in Italy
pag. 16
Una firma a sostegno
della vera pizza come
patrimonio Unesco
L
a prima pizza taroccata con “Pomarola” del Brasile, olio “Pompeian” del Maryland e “Zottarella”
venduta in Germania, ma anche
pelati San Marzano fatti in California, ha
perso rovinosamente il duello con quella
originale preparata per sostenere l’iscrizione dell’ “'arte della pizza napoletana”
nella lista Unesco dei patrimoni immateriali dell’umanità e tutelarne così l’identità. Una iniziativa della Coldiretti al
Forum internazionale dell’agricoltura e
dell’alimentazione di Cernobbio per sostenere l’iscrizione nella prestigiosa lista
anche per fare definitivamente chiarezza sull’origine italiana degli ingredienti
e sulle modalità di preparazione per garantire le condizioni igienico e sanitarie
ottimali.
La pizza napoletana - sottolinea la Coldiretti - dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità
tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale
di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. L'adesione della
Coldiretti alla campagna accompagna
la petizione lanciata sulla piattaforma
Change.org insieme all'Associazione
Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell'ex ministro dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, per
garantire pizze realizzate a regola d'arte con prodotti genuini e provenienti
esclusivamente dall'agricoltura italiana
e combattere anche l’agropirateria internazionale.
Un rischio diffuso all’estero e un’occasione per fare chiarezza anche in Italia
dove quasi due pizze su tre (63 per cento) sono ottenute da un mix di farina,
pomodoro, mozzarelle e olio provenienti
da migliaia di chilometri di distanza sen-
LA PIZZA, TRADIZIONE
TUTTA ITALIANA
CHE AFFONDA
LE RADICI NELLA STORIA
La storia della pizza è da sempre patrimonio della nostra penisola. Addirittura da prima che uno dei piatti
simbolo della cultura enogastronomica nazionale 'conoscesse' l'uso del
pomodoro, il cui uso si diffonde solo
solo dopo il XVII secolo.
Infatti, i primi documenti dove si ritrova scritta la parola 'pizza' risalgono a ben prima dell'anno Mille.
Tra i primi a descrivere la diversità
dei condimenti della pizza, nel 1843,
fu Alexander Dumas padre.
Nota la tradizione che vuole, nel
1880, il cuoco Raffaele Esposito creare la 'Pizza Margherita' per onorare la Regina d'Italia Margherita
di Savoia: una pizza condita con
pomodori, mozzarella e basilico per
rappresentare i colori della bandiera
italiana.
za alcuna indicazione per i consumatori.
Troppo spesso viene servito un prodotto preparato - spiega la Coldiretti – con
mozzarelle ottenute non dal latte, ma
da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall'est Europa,
pomodoro cinese o americano invece
di quello nostrano, olio di oliva tunisino
e spagnolo o addirittura olio di semi al
posto dell'extravergine italiano e farina
francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale.
In Italia sono stati importati nel 2013
ben 481 milioni di chili di olio di oliva e
sansa, oltre 80 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 105 milioni di chili di
concentrato di pomodoro dei quali 58
milioni dagli Usa e 29 milioni dalla Cina
e 3,6 miliardi di chili di grano tenero con
una tendenza all’aumento del 20 per
cento nei primi due mesi del 2014. Un
fiume di materia prima che - sostiene la
Coldiretti - ha purtroppo compromesso notevolmente l’originalità tricolore
del prodotto servito nelle 50 mila pizzerie presenti in Italia che generano un
fatturato stimato di 10 miliardi, ma non
offrono alcuna garanzia al consumatore
sulla provenienza degli ingredienti utilizzati.
“Il riconoscimento dell’Unesco avrebbe
un valore straordinario per l'Italia che
è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e la pizza rappresenta un
simbolo dell’identità nazionale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è
chiaro che garantire l’origine nazionale
degli ingredienti e le modalità di lavorazione significa difendere un pezzo della
nostra storia, ma anche la sua distintività nei confronti della concorrenza sleale”.
Si firma presso gli uffici di Coldiretti e i
Mercati di Campagna Amica.
PETIZIONE
Dal 1 maggio 2015 l’italia ospiterà l’Expo Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” dedicata
all’agricoltura e alla sostenibilità.
È importante che nel marzo 2015 l’Italia, sbloccando la pratica ferma dal marzo 2011, formalizzi al Comitato
Intergovernativo dell’UNESCO la candidatura dell’ “Arte della pizza” che sicuramente è il prodotto della
tradizione italiana più conosciuto al mondo, nella certezza che tal misura contribuirebbe a garantire
l’origine italiana degli ingredienti e la qualità igienico sanitaria nella preparazione.
Per questo chiediamo al Prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Italiana dell’UNESCO ed al
Consiglio direttivo di indicare l’arte della pizza napoletana come proposta italiana per l’iscrizione nella lista
del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
COMPILARE IN STAMPATELLO E FIRMARE
NOME E COGNOME
CITTÀ / PROVINCIA
E-MAIL
FIRMA
I moduli debitamente firmati dovranno essere inviati per posta al seguente indirizzo:
CONFEDERAZIONE NAZIONALE COLDIRETTI , VIA XXIV MAGGIO, 43 • 00187
È possibile anticipare i moduli via mail a: [email protected] oppure via fax allo 064682347
Si autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa 196/2003
Tecnica - Agricoltura
pag. 18
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
TEMI IN PRIMO PIANO A OLEGGIO
AL CONVEGNO SUL MIELE
DI DOMENICA 16 NOVEMBRE
Temi in primo piano per l’annuale convegno dell’apicoltura
professionale, domenica 16 novembre a Oleggio, in provincia di Novara, . Importanti le relazioni di Pierantonio Belletti, dell’Università di Udine, focalizzata sull’importanza della
nutrizione nella corretta gestione degli alveari e i tecnici di
Aspromiele con i risultati delle prove di campo nella lotta
alla varroa realizzate nell’inverno 2013 e nell’estate 2014
e i progetti su cui Aspromiele è oggi impegnata.
Durante il convegno, anche la premiazione i vincitori della
16^ edizione del concorso “Mieli tipici piemontesi Franco
Marletto”. Al miglior miele in assoluto la consegna una targa, un diploma ai classificati delle diverse categorie. La giuria, composta da esperti in analisi sensoriale iscritti all'Albo
Nazionale, invierà a tutti i partecipanti la valutazione sensoriale e organolettica e le analisi chimiche con i valori di umidità e di Hmf (Idrossimetilfurfurale) dei campioni presentati.
DENUNCIA ALVEARI
Si ricorda che, come ogni ano, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, legge della Regione Piemonte 3 agosto 1998, n.20,
corre procedere al censimento del patrimonio apistico.
Si comunica che sono disponibili presso le Province e i nostri
uffici zona i modelli predisposti per la denuncia annucle obbligatoria, da compilarsi in tutte le sue parti e riconsegnare
alla Province entro il 31 dicembre 2014.
Si ricorda che la mancata denuncia alveari comporterà, oltre alla specifica sanzione amministrativa, l'esclusione dai
benefici previsti dalle normative comunitarie, nazionali e
regionali.
TERRE VIVE, PARTE LA 'FASE DUE':
SARANNO VENDUTE O AFFITTATE
ANCHE LE TERRE E GLI INCOLTI
DI REGIONI ED ENTI PUBBLICI
Parte la seconda fase di Terre vive, l’iniziativa del Mipaaf
che mette in vendita o in affitto terre agricole o incolti di
proprietà degli enti pubblici. Dopo i 5.500 ettari dello Stato messi a disposizione nell'estate scorsa, il ministero delle Politiche Agricole, l'Anci e la Conferenza delle Regioni
hanno firmato il protocollo d'intesa per la vendita o l'affitto dei terreni di proprietà di Regioni e Comuni. Secondo
l'Istat la superficie complessiva di queste aree agricole è di
142 mila ettari a cui vanno aggiunti gli incolti.
Un’iniziativa che il ministro Maurizio Martina aveva annunciato al Forum Internazionale della Coldiretti, a Cernobbio. Obiettivo del provvedimento, che vede l'alienazione di terreni pubblici incolti sia statali che di Regioni e
Comuni da destinare ai giovani, è incentivare il ricambio
generazionale e l'imprenditorialità giovanile in campo
agricolo. Ai terreni alienati o locati non potrà essere attribuita una destinazione urbanistica diversa da quella agricola prima di 20 anni dalla trascrizione dei contratti nei
pubblici registri immobiliari.
• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO
Mercato Elettronico
per la Pubblica
Amministrazione:
un'opportunità
anche per le imprese
C
ome già scritto nel numero scorso, ricordiamo che
il Mercato Elettronico P.A. (MEPA) è un mercato
digitale per la Pubblica Amministrazione, in cui le
P.A. registrate possono ricercare, confrontare e acquisire i beni e i servizi proposti dalle aziende fornitrici abilitate a presentare i propri cataloghi sul sistema.
La società Consip, società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), definisce in appositi bandi le
tipologie di beni e servizi e le condizioni generali di fornitura, gestisce l'abilitazione e la registrazione dei Fornitori e
delle Pubbliche Amministrazioni.
Le Amministrazioni possono verificare l’offerta di beni e/o
servizi e, una volta abilitate, effettuare acquisti on line, confrontando le proposte dei diversi fornitori e scegliendo quella più rispondente alle proprie esigenze.
I principali vantaggi del Mercato Elettronico sono:
Per le Amministrazioni:
• risparmi di tempo sul processo di acquisizione di beni e
servizi sotto soglia;
• trasparenza e tracciabilità dell’intero processo d’acquisto;
• ampiamento delle possibilità di scelta per le amministrazioni, che possono confrontare prodotti offerti da
fornitori presenti su tutto il territorio nazionale;
• soddisfazione di esigenze anche specifiche delle Amministrazioni, grazie a un’ampia e profonda gamma di
prodotti disponibili e la possibilità di emettere richieste
di offerta;
Per i Fornitori:
• diminuzione dei costi commerciali e ottimizzazione dei
tempi di vendita
• accesso al mercato della Pubblica Amministrazione
• occasione per valorizzare la propria impresa anche se di
piccole dimensioni
• concorrenzialità e confronto diretto con il mercato di riferimento
• opportunità di proporsi su tutto il territorio nazionale
• leva per il rinnovamento dei processi di vendita
La nostra struttura è abilitata al censimento delle imprese
che vogliono iscriversi al MEPA (Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione); pertanto le imprese che vogliono
dare visibilità dei propri
beni e/o servizi possono rivolgersi ai nostri Uffici Zona o
direttamente all’Ufficio Provinciale di Vercelli in Piazza Zumaglini 14, nella persona del sig. Massimo Benini, recapito telefonico 0161/26.16.23, per ottenere delucidazioni in
merito all’abilitazione al MEPA.
Alimentare
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
L'etichettatura dei prodotti
alimentari: le normative
I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO UE N.1169 DEL 25 OTTOBRE 2011
I
l regolamento stabilisce le basi che garantiscono un elevato livello di protezione dei consumatori in materia di
informazioni sugli alimenti, tenendo conto delle differenze di percezione dei consumatori e delle loro esigenze in materia di informazione, garantendo al tempo stesso il
buon funzionamento del mercato interno.
Lo stesso, definisce in modo generale i principi, i requisiti e
le responsabilità che disciplinano le informazioni sugli alimenti e, in particolare, l’etichettatura degli alimenti. Fissa gli
strumenti volti a garantire il diritto dei consumatori all’informazione e le procedure per la fornitura di informazioni sugli
alimenti, tenendo conto dell’esigenza di prevedere una flessibilità sufficiente in grado di rispondere alle evoluzioni future
e ai nuovi requisiti di informazione.
L'applicazione delle norme inerisce operatori del settore alimentare in tutte le fasi della catena alimentare quando nelle
loro attività necessita la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Si applica a tutti gli alimenti destinati
al consumatore finale, compresi quelli forniti dalle collettività, e a quelli destinati alla fornitura delle collettività.
Principi che disciplinano
le informazioni obbligatorie sugli alimenti
Le eventuali informazioni obbligatorie sugli alimenti richieste dalla normativa in materia di informazioni sugli alimenti
rientrano, in particolare, in una delle seguenti categorie:
• informazioni sull’identità e la composizione, le proprietà
o altre caratteristiche dell’alimento;
• informazioni sulla protezione della salute dei consumatori e sull’uso sicuro dell’alimento;
• informazioni sulle caratteristiche nutrizionali che consentano ai consumatori, compresi quelli che devono seguire un regime alimentare speciale, di effettuare scelte
consapevoli,
• gli attributi collegati alla composizione del prodotto che
possono avere un effetto nocivo sulla salute di alcune categorie di consumatori;
• la durata di conservazione, le condizioni di conservazione e uso sicuro;
• l’impatto sulla salute, compresi i rischi e le conseguenze
collegati a un consumo nocivo e pericoloso dell’alimento;
L’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti è l’operatore con il cui nome o con la
cui ragione sociale è commercializzato il prodotto o, se tale
operatore non è stabilito nell’Unione, l’importatore nel mercato dell’Unione.
L’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti assicura la presenza e l’esattezza delle
informazioni sugli alimenti, conformemente alla normativa
applicabile in materia di informazioni sugli alimenti e ai requisiti delle pertinenti disposizioni nazionali.
Il regolamento
definisce in modo
generale i principi,
i requisiti
e le responsabilità
che disciplinano
le informazioni
sugli alimenti
e, in particolare,
l'etichettatura.
Fissa inoltre
gli strumenti volti
a garantire il diritto
dei consumatori
all'informazione
Gli operatori del settore alimentare sono responsabili delle eventuali modifiche
da essi apportate alle informazioni sugli alimenti che
accompagnano il prodotto
stesso.
Gli operatori del settore alimentare, nell’ambito
delle imprese che controllano, assicurano che le informazioni sugli alimenti
non preimballati destinati
al consumatore finale o alle collettività siano trasmesse all’operatore del settore
alimentare che riceve tali
prodotti, in modo che le informazioni obbligatorie sugli alimenti siano fornite,
ove richiesto, al consumatore finale.
Nei seguenti casi gli operatori del settore alimentare, nell’ambito delle imprese che controllano, assicurano che le indicazioni obbligatorie richieste appaiano sul preimballaggio o su
un’etichetta a esso apposta oppure sui documenti commerciali che si riferiscono a tale prodotto se si può garantire che
tali documenti accompagnano l’alimento cui si riferiscono o
sono stati inviati prima o contemporaneamente alla consegna:
• quando l’alimento preimballato è destinato al consumatore finale, ma commercializzato in una fase precedente
alla vendita al consumatore finale e quando in questa fase non vi è vendita a una collettività;
• quando l’alimento preimballato è destinato a essere fornito a collettività per esservi preparato, trasformato, frazionato o tagliato.
Gli operatori del settore alimentare che forniscono ad altri operatori del settore alimentare alimenti non destinati al
consumatore finale o alle collettività assicurano che a tali altri operatori del settore alimentare siano fornite sufficienti
informazioni che consentano loro, di avere il rispetto della
presente normativa che prevede quanto segue:
• ogni operatore del settore alimentare responsabile delle
informazioni sugli alimenti che a qualunque titolo esso
produce/trasforma/commercializza/somministra deve
avere assicurata la presenza e l’esattezza delle informazioni sugli alimenti, conformemente alla normativa applicabile in materia di informazioni sugli alimenti e ai
requisiti delle pertinenti disposizioni nazionali.
Carlo Todeschino
pag.
pag.19
19
Fiscale
Mercati
pag. 20
22
pag.
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
Le rilevazioni e quotazioni del risone presso le Borse Riso sono disponibili per tutti i soci sui siti internet delle Federazioni Interprovinciali
e attraverso i sistemi di invio telematico a cura di Claudio Molteni, referente Fir - Filiera Italiana Riso
BORSA DI NOVARA
quot. 10 novembre
BORSE RISI
RISONI
Tondo
Medio
Lungo A
Lungo B
BORSA DI VERCELLI
quot. 11 novembre
da euro/t
a euro/t
da euro/t
a euro/t
BALILLA-CENTAURO E SIMILARI
285,00
305,00
298,00
308,00
SELENIO
315,00
335,00
327,00
337,00
310,00
330,00
327,00
337,00
LOTO, NEMBO E SIMILARI
335,00
380,00
374,00
384,00
AUGUSTO
350,00
380,00
374,00
384,00
SANTʼANDREA
450,00
480,00
501,00
530,00
BALDO
510,00
550,00
566,00
576,00
ROMA
450,00
490,00
500,00
530,00
ARBORIO, VOLANO
530,00
570,00
550,00
575,00
CARNAROLI E SIMILARI
530,00
570,00
545,00
575,00
THAIBONNET, GLADIO E SIMILARI
250,00
260,00
250,00
260,00
LIDO, FLIPPER
/
TIPO RIBE
BESTIAME DA MACELLO
Vitelli (peso fino a 300 kg)
- di 1^ qualità da 4,00 a 5,00 €/kg
- di 2^ qualità da 2,89 a 3,82 €/kg
Vitelloni
- di 1^ qualità da 3,10 a 3,50 €/kg
- di 2^ qualità da 1,70 a 1,90 €/kg
Vacche
- di 1^ qualità da 2,30 a 2,40 €/kg
- di 2^ qualità da 1,90 a 2,00 €/kg
Tori
- di 1^ qualità da 1,23 a 1,80 €/kg
- di 2^ qualità da 0,72 a 1,03 €/kg
Suini
- da 101 a 150 kg: da 1,39 a 1,45 €/kg
- oltre 151 kg: da 1,44 a 1,54 €/kg
BESTIAME DA ALLEVAMENTO
Suini
- Lattonzoli fino a 25 kg da 3,15 a 3,28 €/kg
- Magroncelli 26-50 kg da 2,32 a 2,35 €/kg
- Magroni 51-80 kg da 1,70 a 1,73 €/kg
ANIMALI DA CORTILE E UOVA
- Anatre da 2,20 a 2,24 €/kg
- Anatroccoli da allevamento
fino a gg. 10 da 1,00 a 1,35 €/capo
- Conigli da 2,20 a 2,35 €/kg
- Faraone da 2,20 a 2,25 €/kg
- Galli tradizionali Golden
e Livornesi macellati da 3,20 a 3,40 €/kg
- Galline e galli di taglia pesante
e media allevati a terra da 0,46 a 0,48 €/kg
- Galline di media e leggera allevate in batteria
da 0,14 a 0,19 €/kg
- Oche macellate n.q.
- Paperi da allevamento
fino a gg. 10 da 2,58 a 2,84 €/capo
- Pulcini fino a gg. 10 da 0,45 a 0,62 €/capo
- Polli di 1^ qualitá vivi da 1,18 a 1,20 €/kg
- Polli d'allevamento intens. macellati da 2,05 a 2,10 €/kg
- Tacchine da 1,85 a 2,05 €/kg
- Tacchini da 1,85 a 2,05 €/kg
- Tacchini da allevamento
fino a 10 gg. da 2,10 a 2,15 €/capo
Bovini con documentazione genealogica:
- Vacche fino a 7 anni da 550,00 a 800,00 €/capo
- Giovenche gravide da 1700,00 a 1800,00 €/capo
- Vitelli fino a 30 giorni
- razza piemontese (fassone) da 800,00 a 900,00 €/capo
- di 1^ qualità da 6,50 a 7,00 €/kg
- di 2^ qualità da 1,80 a 2,00 €/kg
Ovini e Caprini con docum. genealogica capi fino a 12 mesi
- Ovini da 120,00 a 240,00 €/capo
- Caprini da 100,00 a 250,00 €/capo
Struzzi
- Pulcini (fino a 90 giorni) da 67,00 a 150,00 €/capo
- Pulcinoni (da 91 a 360 giorni) da 155,00 a 387,00 €/capo
- Riproduttori (oltre 720 giorni) da 1239,00 a 1549,00 €/capo
- Riproduttori testati (oltre 4 anni) da 2324,00 a 2582,00 €/capo
Uova nazionali fresche
(10 pezzi conf. grandi imballaggi)
- S: meno di 53 g. da 1,12 a 1,14 €/kg
- M: da 53 a 63 g. da 1,32 a 1,35 €/kg
- L: da 63 a 73 g. da 1,37 a 1,39 €/kg
- XL: 73 g. e più da 1,51 a 1,53 €/kg
- Uova fresche da 2,20 a 2,24 €/kg
Le quotazioni del bestiame sono riferite
alla Borsa di Vercelli - 11.11.2014.
Indicazioni di prezzo valide salvo errori od omissioni.
Quotazioni ufficiali presso le Camere di Commercio
BORSA DI NOVARA
quot. 10 novembre 2014
Frumento tenero
- Altri usi da 169,00 a 162,00 €/t
- Panificabile da 178,00 a 181,00 €/t
Farina di frumento tenero
- W 300 (proteine s.s. min. 13
da 560,00 a 570,00 €/t
- W 250 (proteine s.s. min. 12
da 510,00 a 520,00 €/t
- W 200 (proteine s.s. min. 11
da 474,00 a 484,00 €/t
Sottoprodotti del frumento
- Crusca da 102,00 a 103,00 €/t
- Tritello da 107,00 a 111,00 €/t
Altri cereali
- Avena N.Q.
- Triticale
da 150,00 a 154,00 €/t
- Granoturco nazionale ibrido
da 140,00 a 145,00 €/t
- Orzo nazionale
da 165,00 a 170,00 €/t
- Semi di soia nazionale
da 320,00 a 325,00 €/t
BORSA DI VERCELLI
quot. 11 novembre 2014
Leguminose
- Fagioli tipo
Saluggia Dop da 2000,00 a 2200,00 €/t
Avena
- Avena nazionale n.q.
Farine
- Farina di frumento per panificazione
300 W prot. 13 da 600,00 a 610,00 €/t
- Farina di frumento per panificazione
max 220 W da 510,00 a 530,00 €/t
- Farina di granoturco integrale
da 270,00 a 280,00 €/t
Sottoprodotti del grano
- Crusca da 170,00 a 180,00 €/t
- Tritello da 160,00 a 170,00 €/t
Foraggi
- Fieno di erba medica nazionale
da 165,00 a 170,00 €/t
- Fieno maggengo di prato
da 120,00 a 130,00 €/t
- Fieno agostano n.q.
Paglie
- Paglia di frumento, segale e orzo
da 90,00 a 100,00 €/t
- Paglia di riso da 70,00 a 80,00 €/t
Tecnica - Vitivinicoltura
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
• pagina a cura di CARLO TODESCHINO
REFLUI DI CANTINA:
LE LINEE GUIDA
Apertura Bando Ristrutturazione
e riconversione vigneti
Con la determina in oggetto viene aperto il bando della misura
Ristrutturazione e riconversione vigneti 2014-2015 a partire dal 7
novembre con scadenza 31 gennaio 2015.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Estirpazione e reimpianto di una diversa varietà di vite sulla stessa
superficie o su superficie diversa.
• Reimpianto di una diversa varietà di vite utilizzando un diritto
in portafoglio o acquisito mediante trasferimento.
• Reimpianto anticipato di una diversa varietà di vite.
• Riconversione varietale.
• Sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto e in buono stato vegetativo
di età massima di 15 anni.
• Estirpazione e reimpianto del vigneto con la stessa varietà di
vite:
- con diversa collocazione in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per
ragioni climatiche ed economiche;
- senza diversa collocazione ma con modifiche al sistema di
coltivazione della vite.
• Reimpianto, con diritto in portafoglio o acquisito mediante trasferimento, mantenendo la stessa varietà di vite.
• Reimpianto anticipato mantenendo la stessa varietà di vite :
- in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia
per l’esposizione che per ragioni climatiche ed
economiche,
- con modifiche al sistema di coltivazione della vite.
• Trasformazione delle forme di allevamento a vegetazione
non assurgente in sistemazioni a controspalliera assurgente
(guyot, cordone speronato).
• Modifiche delle strutture di sostegno di un vigneto già esistente
FLAVESCENZA DORATA: COME
SEGNALARE UN VIGNETO MALATO
Fra le misure contemplate dal decreto di lotta obbligatoria, è
previsto che i servizi provinciali fitosanitari debbano accertare in loco le segnalazioni di focolai della malattia.
A CHI RIVOLGERSI PER LE SEGNALAZIONI:
Provincia di Biella:
Servizio Politiche Agricole
Dott.ssa Baldassi, dott. Moro
Tel. 015.8480886
Provincia di Vercelli:
Servizio Viticoltura
Dott. Falzetti
Tel. 0161.597669
Provincia di Novara:
Settore Agricoltura
Dott. Agnes, dott.ssa Monte
Tel. 0321.378537
D
opo aver invitato i lettori a prestare attenzione avendo cura di non
convogliare nel reflui di lavaggio le fecce che possono consegnarsi alle distillerie o destinarsi a impieghi alternativi come scriviamo
in questo stesso numero, provvediamo a illustrare le possibilità di
gestione degli effluenti di cantina, in modo da fornire un quadro completo e
consentire le valutazioni del caso. L’operatore può scegliere queste possibilità (anche più di una ovviamente):
1)
2)
3)
4)
REIMPIEGO AZIENDALE
ALLACCIAMENTO RETE FOGNARIA
STOCCAGGIO PROVVISORIO
FITODEPURAZIONE
REIMPIEGO AZIENDALE
Finalità: risparmio della risorsa acqua; compatibilità ambientale; minori impegni e costi per le imprese.
Destinazioni possibili: fertirrigazione, trattamenti e diserbo
Cosa si intende per “acque reflue di cantina”: le acque derivanti dal lavaggio
di attrezzature e impianti
Occorre la comunicazione annuale ai sensi del Reg. 10/R/2007- si presenta
almeno 60 giorni prima delle operazioni di reimpiego. Ogni variazione ai
terreni va comunicata 20 giorni prima dell’applicazione
Chi può reimpiegare i reflui: aziende agricole che ottengono vino e rispettano il criterio della “prevalenza” delle uve ottenute dai propri vigneti; imprese
che producono quantitativi di acque reflue fino a max 4000 m3/anno
Annotazione dei reflui e delle operazioni di reimpiego nel “quaderno di campagna”. Pretrattamento: è necessario garantire un periodo minimo di stoccaggio – secondo precise - modalità pari a 90 giorni, meglio 180.
DIVIETO: non è permesso spandere 5 m dai fiumi, in terreni gelati, e nel periodo tra il 1° dicembre e il 31 gennaio.
ALLACCIAMENTO RETE FOGNARIA
Gli scarichi delle aziende agricole che ottengono vino per almeno 2/3 dalle
uve direttamente prodotte vengono “assimilati alle acque domestiche” e pertanto la domanda all’ente gestore della rete fognaria è semplificata ed i costi
per il servizio sono identici (o simili) a quelli applicati per gli scarichi civili.
Nei casi che non rientrano nel suddetto parametro, gli scarichi sono considerati da “insediamenti produttivi”.
Per ottenere l’autorizzazione è necessario presentare all’ente gestore la rete
fognaria apposita istanza corredata da autocertificazione attestante le condizioni agevolate (produrre i 2/3 dei prodotti lavorati) e da semplici informazioni sull’attività e descrizioni dello scarico. Si allegano inoltre cartografia atta a
individuare l’insediamento (CTR 1:10.000) e mappa catastale di ubicazione
dell’immobile. Per gli insediamenti produttivi la documentazione è più vasta
e il costo è definito in base alla specifica situazione. Occorre fare attenzione
perché in caso di controllo all’ingresso al collettore fognario le acque – assimilabili alle domestiche - devono rispettare limiti massimi di sostanze fissati
dalle leggi in materia ambientale ( D.Lgs 152/2006).
STOCCAGGIO PROVVISORIO
Non è necessaria alcune autorizzazione preventiva. I reflui sono detenuti
provvisoriamente in vasche di raccolta e periodicamente conferiti alle strutture/consorzi che gestiscono depurazione e smaltimento. E’ prescritto il
conferimento almeno una volta all’anno restando nel limite di 20 mq. Al superamento della quota di 20 mq scatta l’obbligo di conferimento. Il trasporto
dalla cantina al luogo di consegna dei reflui può essere affidato a ditte specializzate (il costo comprensivo di trasporto e smaltimento potrebbe aggirarsi
intorno ai 25-30 euro/mq), oppure può avvenire per conto proprio, disponendo di botte autorizzata e specifica di trasporto, scortato dalla specifica
“bolla ecologica”.
FITODEPURAZIONE
E’ una tecnica che consente di trattare e depurare le acque di scarico in azienda. I vantaggi sono come per il reimpiego, puntando al risparmio idrico ed alla tutela ambientale. L’ impianto prevede più fasi di trattamento dai reflui fino
al passaggio in una apposita struttura coperta da vegetazione che, riproducendo ed amplificando i processi di degradazione che avvengono in natura,
provvede a ridurre le sostanze inquinanti e immettere a fine ciclo acqua con
caratteristiche che ne consentono il reimpiego (vedi punto sopra) o lo scarico
puntuale nell’ambiente (se si resta al disotto dei limiti stabiliti da specifiche
tabelle). Da valutare i costi di ammortamento, eventuali contributi, e lo smaltimento del materiale (substrato poroso “filtrante”) esausto.
pag. 21
Fiscale
pag.2222
pag.
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
Riqualificazione energetica,
è confermata la proroga
detrazioni 'Ecobonus' al 65% e 50%
„ ROMA - Il ddl di Stabilità 2015, per il quale è iniziato l’iter di
approvazione, proroga per tutto il 2015 le attuali condizioni per
usufruire dell’Ecobonus.
È dunque prevista una detrazione del 65%, da suddividere in
10 quote annuali di pari importo, per le spese sostenute nel
2015 per interventi di riqualificazione energetica degli edifici,
fino ad un ammontare di 96 mila euro per unità immobiliare.
Senza la proroga, la detrazione fiscale sarebbe scesa al 50%. Gli
interventi di efficientamento sulle parti comuni dei condomini
avrebbero invece usufruito della detrazione del 65% fino al 30
giugno 2015 e del bonus al 50% dal 1 luglio al 31 dicembre 2015.
Con la novità introdotta dalla Legge di Stabilità, invece, tutti i
lavori sulle singole abitazioni o sulle parti comuni effettuati nel
2015 saranno agevolati al 65%.
Se non interverranno altre proroghe, dal 2016 gli interventi potranno usufruire della detrazione del 36%. La norma estende al
2015 la detrazione fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione fino ad un tetto di spesa di 96 mila euro e l’acquisto di
mobili e grandi elettrodomestici.
Rapporto Inea,
l'agricoltura si conferma
trainante in tempi di crisi
Il comparto agricolo si conferma trainante anche in tempi di crisi. Nel 2013 la produzione agricola si è attestata
in termini monetari sui 55 miliardi di euro, mentre il valore aggiunto ha raggiunto i 30 miliardi di euro (+0,3%).
È quanto emerge dal Rapporto sullo Stato dell'Agricoltura, arrivato alla sua 11/ma edizione, presentata dall'Inea
(Istituto nazionale di Economia Agraria).
La leggera crescita è da attribuire ad un minore impiego
di consumi intermedi (-1,3%) rispetto al 2012.
Lo sprint arriva però dalle vendite all'estero con un trend
positivo delle esportazioni (+4,7%) che raggiungono la
quota di 33,6 miliardi di euro.
Dato che in parte attenua la compressione della domanda
interna sia sul versante dei consumi, attestati su un valore di 138 miliardi di euro (-3,1%), sia degli investimenti
(-4,7%).
I finanziamenti bancari all’agricoltura silvicoltura e pesca hanno raggiunto a dicembre 2013 una consistenza di
44,1 miliardi di euro, con un’incidenza dei finanziamenti
agricoli sul totale dell’economia pari a 4,9%. Gli impieghi per il settore agricoltura hanno registrato nel 2013
una leggera diminuzione sul 2012 (-0,3%) diversamente da quelli delle imprese con una flessione più cospicua
(-5,5%). Si registra inoltre un progressivo peggioramento
della qualità del credito per il settore agricolo (11,3%) che
tuttavia è minore rispetto a quello per le attività economiche in generale (14,7%).
PROSSIME SCADENZE FISCALI
lunedì 1 dicembre
Persone fisiche e socetà di persone: versamento seconda o unica rata acconto Irpef
martedì 16 novembre
Versamento Iva mese di novembre - contribuenti mensili
Versamento seconda rata Imu
Versamento seconda rata Tasi
Comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate dei dati Iva
contenuti nelle dichiarazioni di intento
lunedì 29 dicembre
Invio telematico elenchi Intrastat contribuenti tenuti alla presentazione mensile
Versamento acconto Iva
Anche in questo caso, senza la proroga, il bonus riconosciuto ai
lavori di ristrutturazione sarebbe sceso al 40% nel 2015, per tornare al 36% nel 2016. All’acquisto di mobili ed elettrodomestici,
abbinato agli interventi di ristrutturazione, non sarebbe invece
spettata nessuna agevolazione fiscale.
È prevista una detrazione del 65%
da suddividere in 10 quote annuali
di pari importo per le spese sostenute
nel 2015 per interventi di riqualificazione
energetica degli edifici, fino a un ammontare
di 96 mila euro per unità immobiliare.
Senza la proroga, la detrazione fiscale
sarebbe scesa al 50%
Prime disposizioni per ridurre
le bollette alle Pmi
L’Autorità per l’energia e il gas, con la delibera 518/2014/R/
EEL, ha dettato le “Prime disposizioni in tema di riduzione
delle bollette elettriche favore dei clienti forniti in media e
bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5
kW” come previsto dall’art.23 del Dl 91/14.
Si stabilisce che ai clienti allacciati in MT (media tensione) e
ai clienti non domestici in BT (bassa tensione) sopra i 16,5
kW di potenza impegnata saranno fatturati oneri di sistema
ridotti dal 1° gennaio 2015 e si dispone l'esclusione dai benefici alle imprese già riconosciute “energivore” ai fini dei
benefici di cui al Dl 83/12.
Ricordiamo che la copertura di tale riduzione sarà ottenuta
grazie alla rimodulazione degli incentivi dell’elettricità prodotta dagli impianti fotovoltaici, recentemente pubblicati in
Gazzetta Ufficiale.
Lavoro - Sicurezza
pag. 23
Job in Country:
un'opportunità
„ ROMA - Individuare la risorsa giusta e trovare l’opportunità lavorativa ideale non
sempre è cosa semplice. In un settore come quello agricolo, dove cresce la voglia di
investire e aumentano le aziende gestite da giovani under 40, Coldiretti risponde con
Job in country, il nuovo portale dedicato a ricerche e offerte di lavoro in agricoltura.
Una risorsa preziosa per le aziende in cerca di curricula e candidati e un’occasione
unica per giovani, ma non solo, di fare esperienza nel settore agricolo. Il tutto con un
semplice click.
Il sistema offre una vera e propria banca dati di aziende e profili consultabile e aggiornabile in qualsiasi momento, un vero e proprio filo diretto fra impresa e lavoratore.
Job in country si rivolge inoltre a tutti coloro che abbiano intenzione di effettuare uno
stage aziendale o, piuttosto, a studenti in cerca di un’occupazione durante il periodo
delle vacanze estive o invernali.
A disposizione presso ogni sede della struttura Coldiretti, il sistema è gestito a livello
territoriale da personale qualificato, che provvederà a fornire tutte le informazioni
utili per caricare e aggiornare i dati, oltre che assistenza nella delicata fase di incontro
fra domanda e offerta di lavoro. Job in country è dunque la struttura di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro della Confederazione Nazionale Coldiretti
che offre ad imprese e lavoratori uno strumento ed un luogo di incontro.
Job in country, autorizzata al servizio di intermediazione della manodopera dal Ministero del Lavoro, si pone l'obiettivo di far incontrare nei singoli territori i bisogni
delle aziende in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove
opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. E' un servizio che accorpa, ad un efficiente sistema informatizzato, un accompagnamento ed assistenza personalizzata all'utenza.
L'attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi
delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.
Rinnovato il contratto
degli operai agricoli
„ ROMA - È stato sottoscritto, con un
aumento salariale del 3,9% ripartito in
due tranche, il verbale di rinnovo del
contratto collettivo nazionale di lavoro
(CCNL) per gli operai agricoli e florovivaisti scaduto il 31 dicembre 2013.
Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il nuovo contratto interessa 1,2 milioni di lavoratori.
Un passo difficile e coraggioso in tempi di
crisi che l’economia e la società italiana
stanno attraversando ma anche la conferma della dinamicità del settore agricolo
e del ruolo che può svolgere a sostegno
della ripresa.
Ai lavoratori del settore è stata garantita
la necessaria copertura contrattuale sia in
termini di recupero del potere d’acquisto
che di salario di produttività grazie alla
SICUREZZA E IMPRESA
a cura di Elena Rolando
CONTROLLO PERIODICO
DELLO STATO DI MANUTENZIONE
ED EFFICIENZA DEI TRATTORI
AGRICOLI E FORESTALI
È risaputo che i possessori di trattori agricoli o forestali devono adeguare i loro mezzi alle norme di sicurezza
previste dal decreto lgs n.81/2008 anche se questi sono
utilizzati esclusivamente in azienda.
Vi è l’errata convinzione che l’adeguamento alle norme
è solo per chi viaggia su strada, ma non è così, tutte le
macchine e gli attrezzi usati in agricoltura devono essere
conformi alle norme di sicurezza.
Tutti gli imprenditori agricoli, siano essi lavoratori autonomi o datori di lavoro, devono provvedere affinché:
• i trattori agricoli o forestali siano oggetto di manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza
dei requisiti di sicurezza.
• siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro
di controllo.
La frequenza dei controlli deve essere biennale ovvero
ogni 1.000 ore di utilizzo, e comunque al raggiungimento
di uno dei due parametri. I risultati dei controlli devono
essere registrati su documenti cartacei specifici per ogni
singolo trattore e devono essere conservati almeno quelli relativi agli ultimi tre anni. Il trattore che circola al di
fuori dell’unità produttiva deve essere accompagnato da
un documento attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo
con esito positivo. Al registro di controllo è abbinata la
documentazione di supporto quale ad esempio documenti
fiscali relativi agli interventi effettuati, schede tecniche dei
pezzi di ricambio. Si ricorda che la manutenzione può essere fatta direttamente in azienda purché la persona addetta sia competente e conosca gli aspetti tecnici trattati nel
documento tecnico dell'Inail. A tal proposito le informazioni tecniche per l’effettuazione dei controlli e il modulo di
registro di controllo sono reperibili sul sito http://www.
ispesl.it/sitodts/Linee_guida/Buoneprassitrattori.pdf
definizione delle linee guida per la sua
esigibilità. L’agricoltura ha fatto segnare
una crescita record delle assunzioni con
un incremento record del 5,6% nel numero di lavoratori dipendenti nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Si stima
peraltro che abbia meno di 40 anni un
lavoratore dipendente su quattro assunti
in agricoltura, dove si registra anche una
forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati. Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di rappresentanza
del mondo del lavoro si contraddistingue
in termini di contenuti in una riconferma
e rafforzamento del sistema della bilateralità contrattuale oltre alla integrale
riconferma degli assetti contrattuali esistenti. Di rilevante importanza l'allinea-
mento alle effettive necessità delle imprese dei livelli di flessibilità nella gestione
del rapporto in termini di monte ore di
straordinario sia annuale che giornaliero
e settimanale e del regime di flessibilità
multi periodale.
In ordine ai risultati del negoziato lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di
creare i necessari spazi di rinnovamento e
semplificazione, oltre ad aver avuto esito
positivo, non ha prodotto alcuna particolare compromissione a riguardo l’entità
degli aumenti salariali risultati assolutamente compatibili e congrui rispetto alla
congiuntura economica che attraversa
in complesso il sistema agricolo, né alle
concessioni alla controparte sindacale
per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori.
I Corsi di Formazione
pag. 24
CORSO UTILIZZO MACCHINE AGRICOLE:
APERTE LE PREISCRIZIONI
Coldiretti comunica che sono aperte le pre-iscrizione ai corsi
sull’utilizzo delle macchine agricole.
I corsi verranno organizzati nel periodo invernale ma solo ed
unicamente dopo che gli accordi Stato-Regione relativi a questo
tipo di formazione saranno resi ufficiali ed operativi.
Coldiretti consiglia a tutti gli associati di rivolgersi solo ed unicamente ai propri uffici e di diffidare delle proposte di corsi che
possono arrivare da operatori non operanti nel campo agricolo. Le pre-iscrizioni potranno essere fatte compilando il talloncino qui sotto e consegnandolo agli uffici zona; compilando
il modello che troverete sul sito www.vercelli-biella.coldiretti.it
oppure www.novara-vco.coldiretti.it nella sezione Formazione; rivolgendosi direttamente presso gli uffici Coldiretti.
MODELLO PRE-ISCRIZIONE AI CORSI
Provincia svolgimento corso (crociare la provincia interessata)
BIELLA NOVARA VERBANIA VERCELLI 
Titolo corso...................................................................
Nome..........................................................................
Cognome.....................................................................
Funzione aziendale.......................................................
(titolare/socio/coadiuvante/dipendente)
Az. Agr........................................................................
Cod. Fisc/P. Iva............................................................
Indirizzo........................................Città........................
Telefono.............................E-mail..................................
Sono aperte le iscrizioni ai corsi finanziati dalla Regione Piemonte P.S.R. Mis. 111.1.A. (in attesa di
approvazione) riservati a titolari, dipendenti , coadiuvanti che si svolgeranno nelle nostre province
tra novembre 2014 e febbraio 2015
BIELLA
N° 1 CORSO AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP – RISCHIO MEDIO di 10 ore
N° 2 CORSI IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO di 16 ore
VERCELLI
N° 5 CORSI INCARICATO PER L’ATTIVITA’ DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 12 ore
N° 3 CORSI ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 8 ore
N° 5 CORSI AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP – RISCHIO MEDIO di 10 ore
N° 1 CORSO PER FATTORIE DIDATTICHE di 60 ore
N° 1 CORSO TECNICHE DI POTATURA ED INNESTO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI di 12 ore
N° 5 CORSI IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO di 16 ore
N° 1 CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL "PATENTINO" VALIDO PER L'ACQUISTO, IL TRASPORTO E L'UTILIZZO DEI FITOFARMACI di 20 ore
Al termine dei corsi verrà rilasciato regolare attestato di frequenza. Termine ultimo per le iscrizioni gennaio 2015. Per qualsiasi informazioni
telefonare al numero 0161.261626, inviare una via mail [email protected] oppure rivolgersi al proprio ufficio zona.
Per le iscrizioni e possibile rivolgersi all’ufficio Coldiretti più vicino oppure compilare il modello pubblicato in questa pagina e consegnarlo
presso gli uffici zona o andare sul sito www.vercelli-biella.coldiretti.it/ alla sezione formazione, scaricare il modello, compilarlo e consegnarlo
presso gli uffici oppure inviarlo a [email protected]
NOVARA
N° 3 CORSI INCARICATO PER L’ATTIVITA’ DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 12 ore
N° 3 CORSI AGGIORNAMENTO INCARICATO PER L’ATTIVITA’ DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 6 ore
N° 3 CORSI ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 8 ore
N° 2 CORSI AGGIORNAMENTO ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 6 ore
N° 4 CORSI AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP – RISCHIO MEDIO di 10 ore
N° 1 CORSO PER FATTORIE DIDATTICHE (corso da tenersi a Vercelli) di 60 ore
N° 5 CORSI IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO di 16 ore
N° 3 CORSI TRACCIABILITA’ ALIMENTARE, AUTOCONTROLLO, ETICHETTATURE, ADEMPIMENTI ED OBBLIGHI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI di 6 ore
N° 1 CORSO CALCOLO GESTIONALE, COSTI PRODUTTIVI, CONTI ECONOMICI PER LO SVILUPPO DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA di 8 ore
N° 1 CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL "PATENTINO" VALIDO PER L'ACQUISTO, IL TRASPORTO E L'UTILIZZO DEI FITOFARMACI di 20 ore
VERBANIA
N° 1 CORSO INCARICATO AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP - RISCHIO MEDIO di 10 ore
N° 2 CORSI INCARICATO PER L'ATTIVITA' DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 12 ore
N° 1 CORSO ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 8 ore
Al termine dei corsi verrà rilasciato regolare attestato di frequenza. Termine ultimo per le iscrizioni gennaio 2015.
Per qualsiasi informazioni telefonare al numero 0161.261626, inviare una via mail [email protected] rivolgersi al proprio ufficio
zona. Per le iscrizioni e possibile rivolgersi all’ufficio Coldiretti più vicino oppure compilare il modello pubblicato in quesa pagina e consegnarlo
presso gli uffici zona o andare sul sito www.novara-vco.coldiretti.it/ alla sezione formazione, scaricare il modello, compilarlo e consegnarlo
presso gli uffici oppure inviarlo a [email protected]
I nostri recapiti
• FEDERAZIONE COLDIRETTI NOVARA-VCO
ORARI ED INDIRIZZI DEI RECAPITI SUL TERRITORIO
RECAPITO E INDIRIZZO
ORARI
RECAPITO E INDIRIZZO
ORARI
NOVARA, via XX Settembre 38/40
orario ufficio sede
OLEGGIO, largo Bersaglieri 1
orario ufficio sede
BIANDRATE, c/o Municipio
venerdì, ore 11.15-13
NEBBIUNO, c/o Sala Fati
Solo Campagna Fiscale
CARPIGNANO S., piazza Marconi 1
mercoledì, ore 8.30-11
SUNO, c/o Sala consiliare Comune
giovedì, ore 11-12
CARPIGNANO S., piazza Marconi 1 mercoledì, ore 8.30-11 (rec. Epaca)
OLEGGIO, largo Bersaglieri 1
orario ufficio sede
NOVARA, c/o Anva
matedì, ore 14.30-15.30 (rec. Epaca)
BARENGO, c/o Comune
1° e 3° martedì, ore 8.30-9.30
CERANO, c/o Municipio
martedì, ore 8.30-11
BORGO TICINO, c/o Comune
giovedì, ore 14-15
NOVARA, c/o Studio Bosetto
mercoledì, ore 8-9.30 (rec. Epaca)
BELLINZAGO N., c/o Casa protetta
giovedì, ore 15-16.15
NOVARA, c/o Madonna Pellegrina
mercoledì, ore 10-11 (rec. Epaca)
DOMODOSSOLA, b. Casa delle Rane 10 orario ufficio sede
GHEMME, c/o Municipio
mercoledì, ore 11-12.15 (rec. Epaca)
MONTESCHENO, c/o Casa Riposo fr. Sasso ultimo lunedì del mese ore 14-17
VESPOLATE, piazza Matteotti
venerdì, ore 8.45-10.45
CRODO, c/o Municipio
2° martedì del mese ore 9-10.30
BORGOMANERO, via dei Mille 24
orario ufficio sede
BACENO, c/o Municipio
2° martedì del mese ore 11-12
ARMENO, via Pariani 32
giovedì, ore16-17.30
DRUOGNO, c/o Municipio
1° giovedì del mese ore 9-10
BOGOGNO, c/o biblioteca com.
Solo Campagna Fiscale
S. MARIA MAGGIORE, c/o Municipio 2° giovedì del mese ore 10-11
MASSINO V., c/o Sala Patronati (scuola)
1° e 3° giovedì, ore 15.15-16.30
MALESCO, c/o Municipio
2° giovedì del mese ore 11-12
NEBBIUNO, c/o Coop. Florcoop
1° e 3° giovedì, ore 14.00-15.00
VERBANIA, via Rigola 44
orario ufficio sede
NEBBIUNO, c/o Sala Fati
Solo Campagna Fiscale
CANNOBIO, c/o palazzo mandamentale 2° venerdì del mese 9.30-11.30
SUNO, c/o Sala consiliare Comune giovedì, ore 11-12
OMEGNA, c/o Comunità Montana
giovedì, ore 9-12
ATTENZIONE: COMUNICHIAMO LE SEGUENTI VARIAZIONI AI RECAPITI:
DAL 1° SETTEMBRE IL RECAPITO DI CANNOBIO È APERTO UNA VOLTA AL MESE, IL SECONDO VENERDÌ DEL MESE, CON IL MEDESIMO
ORARIO; SEMPRE DAL 1° SETTEMBRE IL RECAPITO DI ARMENO HA LUOGO IL GIOVEDÌ POMERIGGIO DALLE ORE 16 ALLE 17.30;
DA ULTIMO, IL RECAPITO DI BARENGO DAL 1° OTTOBRE È IL PRIMO E TERZO MARTEDÌ DEL MESE CON IL MEDESIMO ORARIO
pag. 25
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• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA
EPA
L’Epaca festeggia
i sessant’anni tra
storia e nuovi bisogni
M
entre proseguono in tutta
Italia gli eventi programmati per i sessant'anni
dell’Epaca, è stata organizzata a Frosinone una giornata per
rendere omaggio ai protagonisti del
passato e ripercorrere il cammino che
ha condotto il Patronato a raggiungere
livelli ragguardevoli, numerici e qualitativi, nell’assistere tutti i cittadini nei
percorsi burocratico-amministrativi
per l’ottenimento dei propri diritti.
Targhe di riconoscimento ed attestati, sono stati conferiti a tutti quelli che
hanno “militato”, in questi anni, in
Ciociaria e nel Lazio, profondendo lavoro e dedizione negli uffici, sportelli
e nei tanti recapiti dell’organizzazione. Particolare merito è stato tributato
al primo Direttore Generale del Patronato, Franco Roasio, artefice dell’impianto originario del patronato, con la
realizzazione del livello provinciale e
la definizione degli aspetti organizzativi, ancora oggi moderni e funzionali.
L’incontro tra Fiorito Leo, attuale Direttore Generale di Epaca, e Roasio è
stato il momento più caratterizzante
della kermesse, poiché la sala gremita
non ha percepito due mondi in contrapposizione, ma un unico modello
che con il forte senso della “cultura del
bisogno” ha saputo coniugare la tutela individuale con quella collettiva, ha
saputo difendere, cioè, sia il coltivatore che la sua famiglia, per arrivare,
nell’attualità, alla difesa della totalità dei cittadini. Occorre ricordare che
Franco Roasio, con l’Epaca agli albori ma una Coldiretti già protagonista,
rappresentò un valido supporto alla
diffusione e godimento dei benefici
derivanti dalle grandi riforme in campo previdenziale e sanitario che segnarono quegli anni.
Oggi, invece, la sfera dei bisogni - anche quelli di nuovo tipo – non è solo
Fiorito Leo: «la storia è
inevitabilmente anche futuro.
Noi, in questi anni, abbiamo
avuto la capacità di uscire
dall’era del corporativismo
per stare in mezzo alla gente,
incontrandola, come oggi,
per ascoltare i problemi
e tentare di risolverli con tutto
il nostro impegno. Questa
è stata la nostra più grande
scommessa, che, posso affermare, con l’aiuto di chi ci ha
preceduto, abbiamo vinto».
orientata alla rivendicazione dei diritti ma punta verso nuove opportunità e
nuovi orizzonti di vita, verso il lavoro
ed altri bisogni differenziati che occorre saper interpretare. L’Epaca moderna, con la continua formazione e con
un grado elevato d’informatizzazione
non solo, assolve da protagonista le
funzioni di assistenza e tutela sui temi tradizionali dello Stato sociale, ma
arriva a rappresentare un asset strategico - organizzativo, in grado di garantire il servizio alle persone, così come
60 anni fa, nonostante la società sia in
crisi e in una fase di profondi mutamenti economici e sociali.
Fiorito Leo, stringendo la mano a Roasio, ha concluso, dicendo «la storia
è inevitabilmente anche futuro. Noi, in
questi anni, abbiamo avuto la capacità
di uscire dall’era del corporativismo per
stare in mezzo alla gente, incontrandola,
come oggi, per ascoltare i problemi e tentare di risolverli con tutto il nostro impegno. Questa è stata la nostra più grande
scommessa, che, posso affermare, con l’aiuto di chi ci ha preceduto, abbiamo decisamente vinto.
In un momento particolare della rappresentanza, noi siamo, non un patronato,
ma il patronato della Coldiretti, fatto da
persone capaci, caparbie, sempre disponibili che permettono servizi di qualità e
numeri significativi, numeri da primato».
Sindacale & Previdenza
• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA
Questionario malattie professionali
N
el numero scorso, nelle pagine
di Epaca abbiamo pubblicato,a
fianco di un articolo inerente le
Malattie professionali in agricoltura, un breve questionario informativo,da
compilare e restituire alle operatrici Epaca
per la valutazione della possibilità di inoltrare domanda di malattia professionale.
Invitiamo i soggetti interessati a restituire
tale modulo,al fine di consentire ai nostri
medici convenzionati di esaminarli e nel
caso di inoltrare l’istanza ll'Inail. Si ricorda
in proposito che ogni Unità attiva versa annualmente circa 800,00 euro a titolo di as-
sicurazione infortuni (comprese le MP) e che
Epaca sta ottenendo buoni risultati a livello di
riconoscimenti,anche di natura economica.
Poichè l’impegno richiesto è minimo(basta un
certificato medico da presentare e una visita
medica presso l’Inail) vi invitiamo a portare
nei nostri uffici, provinciale e di zona, il modulo citato in premessa.
Bisogna però crederci e provare a fare le domande!!
Rivolgetevi con fiducia al patronato Epaca,da
oltre sessantanni assiste e tutela,in forma assolutamente gratuita,i coltivatori,i loro familiari e tutti i cittadini!
EPACA RICORDA CHE…..
Se sei pensionato e stai ancora versando i contributi previdenziali .hai diritto,a
determinate scadenze,ad ottenere un SUPPLEMENTO di pensione,facendo aumentare la pensione di cui benefici. Gli uffici EPACA sono a Tua disposizione
per verificare quando presentare la domanda. Nell’anno in corso(2014) possono presentare istanza coloro i quali hanno ottenuto la pensione nel 2009 o
che, titolari di pensione da PIU’ anni, in passato non hanno mai fatto richiesta
specifica;
• se nel 2014 compirai 65 anni,e versi ancora i contributi INPS,puoi,a domanda ,ottenere la RIDUZIONE al 50% dei contributi stessi;
• se prima di essere coltivatore hai lavorato come dipendente ed hai prestato
il Servizio Militare passa nei nostri uffici, provinciale e di zona: potresti
avere dei benefici economici….
Il nostro Patronato,tra i primi quattro a livello nazionale per l’attività svolta,è in
grado di assistere,oltre ai coltivatori, TUTTI I CITTADINI, lavoratori e pensionati,
di QUALUNQUE settore: se hai PARENTI, CONOSCENTI E AMICI che necessitano di consulenza previdenziale, infortunistica o assistenziale, indirizzali ai
nostri uffici, Provinciale e zonali. Troveranno come sempre cortesia, disponibilità e professionalità a titolo GRATUITO!!
LE SEDI EPACA
NOVARA-VCO
responsabile interprovinciale:
Paolo Favini
NOVARA - via XX Settembre, 36/38
Tel. 0321.674220
operatrice: Tiziana Tornielli
VERCELLI-BIELLA
responsabile interprovinciale:
Gianmario Cenerini
VERCELLI - piazza Zumaglini, 14
Tel. 0161.261615
operatrice: Ileana Gili
BIELLA,
via Maestri del Commercio, 4
Tel. 015.404532
operatrice: Elena Gremmo
BORGOMANERO,
via Dei Mille, 24
Tel. 0322.82733
operatrice: Marina Guglielmetti
BORGOSESIA
viale Varallo (Pal. Lingottino)
Tel. 0163.25250
operatrice: Barbara Barberi
CIGLIANO,
piazza Don E. Ferraris, 1
Tel. 0161.44700
operatrice: Vilma Giolito
DOMODOSSOLA (recapito)
borgata Casa delle Rane, 10
Tel. 0324.242559
OLEGGIO,
piazza Bersaglieri, 1
Tel. 0321.91650
operatrice: Ilenia Facchi
SANTHIÀ
via Matteotti, 58
Tel. 0161.930071
operatrice: Marina Magnetti
VERBANIA (recapito)
via Rigola, 44
Tel. 0323.516098
AUMENTA IL NUMERO DI STRANIERI NEI CAMPI
Aumenta il numero dei lavoratori stranieri nei campi italiani che, nonostante
la crisi, si confermano essere una importante fonte di occupazione anche
per le categorie più deboli. È quanto
emerge da un’analisi Coldiretti che ha
collaborato alla realizzazione del Dossier statistico immigrazione 2014 - Rapporto Unar. Sono 322mila gli immigrati,
provenienti da ben 169 diverse nazioni,
che hanno trovato regolarmente lavoro
in agricoltura nel 2013, con un aumento
dell’1% rispetto all’anno precedente.
L’apporto del lavoro straniero diventa
dunque sempre piu’ determinante in
agricoltura e rappresenta ben il 23% del
totale delle giornate di lavoro dichiarate
dalle aziende, che risultano di poco sotto quota 26 milioni, anch’esse in leggero
aumento rispetto all’anno precedente
(+1%). I lavoratori immigrati impegnati
in agricoltura sono per ben il 72% sono di
sesso maschile.
I primi 12 paesi di provenienza rappresentano l’86,9% del totale dei lavoratori
stranieri. La classifica delle nazioni più
rappresentate nelle campagne italiane vede largamente in testa la Romania
con 117.008 lavoratori, seguita da India (28.384), Marocco (26.598), Albania
(25.702), Polonia (19.969), Bulgaria
(13.427) e Tunisia (12.334). A livello provinciale le prime 15 provincie per numero di lavoratori stranieri assorbono
il 51,1% della totalità degli stranieri operanti in agricoltura.
C’è dunque la presenza di veri e propri distretti produttivi di eccellenza del
Made in Italy che possono sopravvivere
solo grazie al lavoro degli immigrati, dalle stalle del nord dove si munge il latte
per il Parmigiano Reggiano alla raccolta
delle mele della Val di Non, dal pomodoro del meridione alle grandi uve del
Piemonte.
pag. 27
Novara-Vco
pag. 28
• NOTIZIE DAL TERRITORIO
Campagna Amica:
la nostra rete è in crescita!
INAUGURATI DUE NUOVI PUNTI IN OSSOLA, CHE PORTANO IL NUMERO TOTALE A OLTRE 70
L
a rete di Campagna Amica continua a crescere nelle nostre
province che, nelle ultime settimane, hanno visto l'apertura di
due nuovi 'Punti' in Ossola, a Malesco e
Domodossola.
MALESCO - AZ. AGR. BESANA
Grazie a Campagna Amica e all’azienda
Besana continua a vivere a Malesco una
delle botteghe storiche in centro paese,
che diviene unità dell’azienda agricola:
un luogo dove abitanti e turisti possono da ieri approvvigionarsi di produzioni agricole di qualità e ‘100% made in
Italy’. All’inaugurazione di sabato 1 novembre, era presente il pubblico delle
grandi occasioni e, fra le autorità, insieme al direttore di Coldiretti Gian Carlo
Ramella i sindaci di Malesco e Craveggia, Enrico Barbazza e Paolo Giovanola. Presente anche Albino Barazzino,
sindaco per quasi un trentennio di Malesco. Proprio il sindaco di Malesco ha
sottolineato con soddisfazione «l’importante progetto che lega l’agricoltura tipica
alla valorizzazione di un patrimonio storico com’è, appunto, il mantenere un negozio di specialità alimentari in paese gestito
direttamente dall’agricoltore e dalla sua
famiglia: nuova realtà che, grazie anche
alla collaborazione di Coldiretti e Campagna Amica, offre un servizio ai cittadini di
Malesco e della valle ed è utile a promuovere la tipicità del chilometro zero prodotto
nel nostro Comune anche come strumento
di marketing territoriale. E’ un’agricoltura
ricca di storia che stringe un legame forte
coi cittadini».
DOMODOSSOLA - COOP. LA PRATERIA
Venerdì 7 novembre, a mezzogiorno si
è festeggiato anche l’accreditamento
della Cooperativa Agricola ‘La Prateria’
all’Albo Nazionale della Rete di Campagna Amica, come sottolinea il direttore
di Coldiretti Novara Vco Ramella: «Un
nuovo ‘punto d’incontro’ fra produttore e
consumatore, dove è possibile trovare i prodotti del territorio e dove il contatto è reso
ancor più interessante grazie alle iniziative didattiche intraprese: ne sono esempio le
serata didattiche di ‘Imparar Mangiando’
che, ogni venerdì, dal 14 novembre al 19 dicembre approfondiranno i prodotti tipici e
l’agroalimentare ossolano, dalle antiche ricette, ai vini, alle erbe, le birre e i formaggi».
Associata a Ue.Coop (Unione Europea
Cooperative), la "Prateria" è una cooperativa agricola-sociale di tipo B - inserimento lavorativo.
Accoglie quindi persone in condizioni
di svantaggio (fisico, psichico, sociale):
circa 50 persone all'anno che prestano
servizio nei campi e delle cucine. «La
Cooperativa Sociale “La Prateria” nasce
nel 1994 su iniziativa di alcuni service-club
della zona, con lo scopo di inserire persone
con disabilità nel mondo del lavoro» sottolineano il presidente e il direttore della cooperativa, Giuseppe Riva e Alberto
Poletti.
I 'PUNTI CAMPAGNA AMICA' NELLE NOSTRE PROVINCE
Apostolo Franco
Bellinzago Novarese (NO)
Riso
Ardizio Andrea
Bellinzago Novarese (NO)
Ortaggi e frutta di stagione
Cascina Dulcamara
Romentino (NO)
Riso, farine, frutta, frutta secca
Cascine Bellini
di Baudo Alberto e Marco
Oleggio (NO)
Cereali, allevamento di bovini da carne e avicoli - AGT
La Maddalena
di Rabozzi Mauro
Sillavengo (NO)
Formaggi
Ioppa F.lli Gianpiero e Giorgio S.S.
Romagnano Sesia (NO)
Vino
F.lli Preti S.S.
di Alfredo e Germano
Cureggio (NO)
Uova
Rota di Rota Carlo e Pietro S.S.
Oleggio (NO)
Latte e latticini
Valsesia di Bergamaschi Flavio & C
Sillavengo (NO)
Salumi, carni fresche suine
Fontechiara di Baldone Chiara
Borgomanero (NO)
Vino
Ballasina Angelo
Granozzo con Monticello (NO)
Riso
Barbieri Pierangelo
Cameri (NO)
Ortaggi
Besana F.lli
Malesco (VCO)
Carne bovina e suina, formaggi
Besati Loredana
Varallo Pombia (NO)
Piante ornamentali, fiori
Bignoli Remo Maria
Galliate (NO)
Allevamento di conigli
Biondo Angela Maria
Viganella (VCO)
Mirtilli - AGT
Boffa Claudio
Briona (NO)
Riso
Bolamperti Michela
Oleggio (NO)
Frutta, piccoli frutti, verdure di
stagione - AGT
Bolamperti
Società Agricola Semplice
Oleggio (NO)
Ortofrutta, fiori
Borzoni Emanuela
Fraz. Cameriano - Casalino
Miele
Bozzetti Anna Maria
Mergozzo (VCO)
Miele
Brigatti Francesco
Suno (NO)
Vino
Caminati Marco
Gattico (NO)
Piccoli frutti, erbe officinali,
marmellate - AGT
Campagnoli Sergio
Cambiasca (VCO)
Selvaggina - AGT
Capra Fabrizio
Novara (NO)
Ortofrutta
Carnevale Maffé Guido
Casalino (NO)
Kiwi - AGT
Caviggioli Paolo
Romentino (NO)
Riso
Cascina Canta
di Francese Maddalena e Isabella
Novara (NO)
Riso, farina di riso, pasta
Cascina Casalina
di Bardone Maria Cristina
Momo (NO)
Latte e latticini
Cesareo Roberta
Castelletto Sopra Ticino (NO)
Miele
Colella Amos
Armeno (NO)
Formaggi - AGT
Consorzio Erba Bona
Crodo (VB)
Piante officinali
Cooperativa Agricola
Mottarone - Soc. Agr.
Armeno (NO)
Formaggi
Cooperativa Agricola
Valle Vigezzo
Santa Maria Maggiore (VCO)
Formaggi
Crespi Alberto
Suno (NO)
Vino
Da Pos Daniela
Oleggio (NO)
Vino
Della Villa Soc. Sempl. Agr.
Landiona (NO) - AGT
Ortofrutta, mais, riso, vino
Duelli Nicola Fabio
Boca (NO)
Ortofrutta, pollame, vino - AGT
Facchi Paolo e Luciano S.S
Oleggio (NO)
Formaggi, latticini, carne bovina
Fattoria delle Jersey
Milk Production di E. Dubini
Casalino (NO)
Formaggio, latte, gelato,
yogurt, carne bovina
Ferrari Gianna
Verbania (VCO) - AGT
Formaggi, carne bovina, uova
Novara-Vco
• NOTIZIE DAL TERRITORIO
IL 30 NOVEMBRE A TRECATE LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO:
LA MESSA CON IL VESCOVO E IL PROGRAMMA DELL'EVENTO
Sarà il vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla a celebrare la Messa della Giornata del Ringraziamento in programma a Trecate domenica 30 novembre, alle ore 10 in chiesa parrocchiale. A seguire la benedizione dei mezzi agricoli e
l'intervento delle autorità. La Giornata del Ringraziamento è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro
famiglie e l’intera comunità raccogliersi intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per
invocare la Sua protezione sulle nostre famiglie e sulla nostra attività.
La partecipazione alla Giornata è importante per condividere quello che per la nostra agricoltura rappresenta uno dei momenti
più sentiti e preziosi.
MOSTRA DELLA CAMELIA, COLDIRETTI SCRIVE AL SINDACO DI VERBANIA
L’11° Mostra della Camelia invernale, che si svolge dal 2000 ed in programma il 6,7,8 dicembre p.v., vuol essere dagli stessi
floricoltori ancor più valorizzata come elemento di promozione del ‘fiore tipico per eccellenza’ come valore di marketing territoriale.
Lo scrive la Coldiretti interprovinciale in una lettera indirizzata al sindaco di Verbania Silvia Marchionini, sottolineando la volontà
di ‘proseguire la condivisione di valorizzare le imprese floricole del territorio, in un momento congiunturale particolarmente difficile’ evidenziando ‘il ruolo di tale iniziativa quale volano per la floricoltura stessa oltrechè per l’intero sistema-territorio (profilo
turistico compreso) e mette a disposizione il proprio background tecnico e di comunicazione - unitamente al Consorzio Fiori
Tipici - per accrescere anche a livello nazionale, da qui agli anni futuri, l’appeal della Mostra stessa’.
'MELEMIELE' - GRANDE SUCCESSO A BACENO
“Il valore, i progetti e il futuro dell’agricoltura ossolana si riflettono anche nel valore di manifestazioni come ‘Mele e Miele’, che
nell'edizione 2014 ha registrato a Baceno un meritato successo, raccogliendo la soddisfazione dei nostri imprenditori agricoli,
presenti in gran numero”. Lo ha detto Gian Carlo Ramella, direttore della Coldiretti interprovinciale, intervenendo alla manifestazione conclusasi domenica sera con la premiazione del progetto “Valle degli orti” (tra i premiati, una signora di ben 91
anni, Giovanna Zoppetti, di Baceno, che continua a coltivare l’orto di casa): vincitrice assoluta Marilena Ramus per il suo ‘orto
biodinamico’.
Manifestazione che, come sottolinea Vittorina Prina, vicepresidente della Camera di Commercio del Vco e componente del comitato organizzatore, «ha riscosso un successo importante, con oltre 5000 presenze e 100 espositori. Sono stati tre giorni intensi,
che hanno valorizzato, oltre ai due prodotti protagonisti - le “mele” e il “miele” - l’intero patrimonio agroalimentare ossolano,
che è risorsa importante per il futuro. Ci siamo lasciati con l’arrivederci all’edizione 2015, l’anno di Expo, che sarà dedicata in
particolare a ingegno e innovazione».
Fortis Giulio
Miasino (NO)
Formaggi
Francesi Franco
Carpignano Sesia (NO)
Miele e derivati
Frassi Roberto e Silvano S.S.
Carpignano Sesia (NO) - AGT
Conserve, confetture, composte
Apicoltura Frassini
di Colombo Maurizio
Caltignaga (NO)
Miele e derivati
Gaiazzi Rolando
Cossogno (VCO)
Formaggi caprini, carni caprine, suine e bovine - AGT
Giromini Flavio
Borgomanero (NO)
Ortofrutta
Granieri Vincenza
Prato Sesia (NO)
Carne di struzzo - AGT
Guarnori Graziella
Armeno (NO)
Carne bovina / uova - AGT
Introvini Alessandro
Cambiasca (VCO)
Formaggi / salumi - AGT
La Prateria
Domodossola (VCO)
Ortaggi, frutta, piccoli frutti,
composte e confetture, piante
Minoletti Renzo
Cannobio (VCO)
Formaggi
Minotti Gianluca & Marta S.S.
Cameri (NO)
Carne bovina
Molinelli Paola
Bellinzago Novarese (NO)
Frutta, verdura, confetture, succhi
Molino del Sabbione S.S.A.
Paruzzaro (NO)
Carne bovina, ortaggi - AGT
Olzeri Adolfo
Baceno (VCO) - AGT
Formaggi e latticini, carne bovina
Pavan Osvaldo
Garbagna Novarese (NO)
Riso e derivati
Pella Silvio
Macugnaga (VCO)
Formaggi
Platinetti Maria Antonietta
Momo (NO)
Carne bovina
Ponti Elisabetta
Carpignano Sesia (NO)
Salumi, ortaggi
Rapio Vincenzo
Vespolate (NO)
Riso
Rizzotti Fabrizio
Vespolate (NO)
Riso
Rossi Gianpaolo
Massino Visconti (NO)
Formaggi e latticini - AGT
Rossi Michela
Nebbiuno (NO)
Frutta, verdura
Rovellotti Viticoltori
in Ghemme Soc. Ag.
Ghemme (NO)
Vino
Scalvino Fiorenzo
San Nazzaro Sesia (NO)
Pesce / selvaggina - AGT
Ticozzelli Francesco
Vinzaglio (NO)
Carne suina, salumi
Tromellini Cesare
Novara (NO)
Riso
Vandoni Maria Piera
Oleggio (NO) - AGT
Ortaggi, piccoli frutti, uova
Vigarani Anna Maria
Oleggio (NO)
Conserve, confetture, composte, liquori, dolci - AGT
Vignarello
Società Agricola Semplice
Tornaco (NO)- AGT
Piccoli frutti, confetture, succhi
Villa Carlo
Varallo Pombia (NO)
Carne bovina - AGT
Zignani Fabio
Bellinzago Novarese (NO)
Ortaggi, frutta, piccoli frutti
pag. 29
Il Corsivo Agroalimentare
pag. 30
• di JACOPO FONTANETO, responsabile comunicazione
Alimenti made in Italy,
preoccupa il crollo dei 'simboli'
CALI DI PRODUZIONE DALLA PASTA ALL'OLIO DI OLIVA, ALLA RACCOLTA DELL'UVA
PER GARANTISI UN'ADEGUATA
DISPONIBILITÀ DI CIBO
NEL TEMPO, L'ITALIA DEVE
DIFENDERE IL PROPRIO
PATRIMONIO AGRICOLO
E LA PROPRIA DISPONIBILITÀ
DI TERRA FERTILE
DALLA CEMENTIFICAZIONE
E DALL'ABBANDONO
C
rolla la produzione degli alimenti made in Italy alla base
della dieta mediterranea che
fanno segnare un calo che
va dal 35 per cento per l’olio di oliva
al 15 per cento per il vino fino al 4 per
cento del grano duro destinato alla
pasta, ma cala anche il raccolto di ortofrutta sotto gli effetti del maltempo.
E’ quanto emerge da una analisi della
Coldiretti presentata in occasione della Giornata del ringraziamento, nella
quale tradizionalmente viene fatto il
bilancio agricolo dell’anno che è stato
sconvolto da un andamento climatico
del tutto anomalo con un conto sulle
tavole degli italiani da 2,5 miliardi tra
calo produttivo, maggiori costi per la
difesa della colture e stravolgimento
nei consumi.
Se la vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una
produzione di vino Made in Italy che
potrebbe scendere fino a 41 milioni di
ettolitri, la produzione italiana di olio
di oliva è crollata attorno alle 300mila
tonnellate. L’andamento dei raccolti
in Italia influenza naturalmente anche
i risultati produttivi a livello internazionale dove la produzione mondiale
di vino si dovrebbe attestare nel 2014 a
271 milioni di ettolitri con un calo del
6 per cento e il sorpasso della Francia
che con 44 milioni di ettolitri torna a
diventare il primo produttore mondiale davanti all’Italia.
Ancora più grave la situazione per l’olio di oliva con il Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi) che ha stimato un
calo della produzione mondiale addirittura del 19 per cento per circa 2,56
milioni di tonnellate, per effetto anche
del dimezzamento dei raccolti in Spagna che con un quantitativo di meno
di un milione di tonnellate mantiene il
primato mondiale davanti l’Italia che
è però insidiata dalla Grecia.
È allarme anche per la produzione
italiana di pasta a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro
dall’estero da dove arriva circa il 40
per cento del fabbisogno perché non
si è avuta la lungimiranza di investire
sull’agricoltura nazionale. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno
subito una leggera flessione (-4%), un
calo consistente del 10% si è verificato nell’Unione Europea ed un vero e
proprio crollo del 27% si è registrato
in Canada che è il principale fornitore
dell’Italia. Complessivamente secondo le stime dell’International Grains
Council, la produzione mondiale dovrebbe attestarsi sui 34 milioni di tonnellate (-15%)
Anche per il raccolto nazionale di pomodoro da conserva per preparare
polpe, passate e pelati da condimento
si registra un calo delle rese per ettaro
e la produzione rimane in linea con la
media stagionale degli ultimi cinque
anni solo perchè si registra un aumento delle superfici coltivate. Cattive
notizie anche sul fronte dell’ortofrutta. Se per alcune varietà le raccolte rimangono ancora da completare o non
è ancora partita (mele, pere, uva da
tavola, kiwi, agrumi), si stima un calo
della produzione complessiva rispetto allo scorso anno. E per le castagne
siamo addirittura al minimo storico
con una produzione nazionale ben al
di sotto dei 18 milioni di chili registrati
lo scorso anno e pari ad appena 1/3 di
quella di 10 anni fa
Gli effetti del crollo produttivo si fanno sentire tavola dove gli italiani sono
i principali consumatori di pasta a
livello mondiale con una media per
persona di 26 chili all’anno, una quan-
tità che è tre volte superiore a quella
di uno statunitense, di un greco o di
un francese, cinque volte superiore a
quella di un tedesco o di uno spagnolo
e sedici volte superiore a quella di un
giapponese. Ma gli italiani fanno registrare acquisti da primato anche per
il vino (38 litri a persona all’anno) per
l’olio di oliva (12 chili a persona all’anno) e per i pomodori trasformati con
circa 35 chili per persona all’anno.
Anche per gli effetti dal punto di vista
economico, rischiano quindi di mancare dalle tavole quei i prodotti base
della dieta mediterranea che sono
considerati indiscutibilmente come
essenziali per garantire una buona salute, soprattutto per la crescita nelle
giovani generazioni. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito
agli italiani di conquistare fino ad ora
il record della longevità con una vita
media di 79,4 anni per gli uomini e di
84,5 per le donne, tra le più elevate al
mondo.
Per garantirsi una adeguata disponibilità di cibo nel tempo l’Italia deve
difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra
fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento
dell’attività agricola.
È allarme anche per
la produzione italiana
di pasta a causa
dell'eccessiva dipendenza
dell'industria nazionale
per l'acquisto di grano duro
dall'estero da dove arriva
circa il 40% del fabbisogno
perchè non si è avuta
la lungimiranza di investire
nell'agricoltura nazionale
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ANNUNCI SU QUESTA PAGINA
È GRATUITA!
LUTTI
Il 16 ottobre 2014 è mancato all’età di 82
anni il nostro associato SERGIO NOBILE,
di Sostegno. Ne danno il triste annuncio
la moglie Tommasina e il figlio Valentino.
Giungano le condoglianze della Coldiretti.
Il 26 ottobre 2014 all’età di 88 anni è deceduta DOMENICA VOTA, di Ghislarengo.
La piangono la figlia Paola con Giada. La
Coldiretti rivolge sentite condoglianze.
Il 22 settembre 2014 è mancata all’affetto
dei suoi cari, all’età di 89 anni, TERESINA
BOERIO vedova DAMA, di Mottalciata. La
Coldiretti porge sentite condoglianze alla
famiglia.
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