L`Iride Agricoltura 2000 - ed. NO-VCO N.11 2014
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L`Iride Agricoltura 2000 - ed. NO-VCO N.11 2014
PRIMO PIANO Raccolto: i primi bilanciIL MAXI EVENTO A MILANO pag. 2 Il presidente Moncalvo: «Agroalimentare resta strategico» SUL LAGO DI COMO ANCHE IL COMMISSARIO EUROPEO PHIL HOGAN 60 miliardi di euro 12% il calo in Italia +60% la crescita è il valore economico dei consumi alimentari della domanda alimentare dell’Italian sunding dall'inizio della crisi mondiale da qui al 2050 CERNOBBIO - «I tanti interventi di uomini di cultura, politici, forze dell’ordine hanno tutti sottolineato la strategicità dell’agroalimentare non solo in Italia, ma nel mondo e nello stesso tempo hanno sostenuto la necessità di cambiare paradigma, perseguendo la strada che Coldiretti ha da tempo indicato. Usciamo confortati da questa due giorni perché di anno in anno ci accorgiamo di essere sempre meno soli». Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel concludere a Cernobbio i lavori del XIV Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione promosso dalla Coldiretti e al quale hanno preso parte i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti di governo e delle istituzioni, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Moncalvo ha ricordato l’importante confronto con il commissario designato all’Agricoltura comunitaria, Phil Hogan, alla sua prima uscita ufficiale in Italia, il quale ha sostenuto che la qualità non sarà “barattata” con le esigenze di aumentare gli scambi commerciali, venendo incontro alla preoccupazioni espresse dallo stesso Moncalvo durante i lavori. «Il ministro Martina – ha poi affermato – ha parlato di internazionalizzazione. Anche noi la vogliamo affinché porti il vero made in Italy nel mondo. Vogliamo affrontare il tema delle risorse non solo in termini di quantità, ma anche di capacità di programmarle e di spenderle bene e su questo vigileremo». Moncalvo ha poi elogiato anche il lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella ricerca delle truffe ed ha sottolineato la volontà della magistratura di promuovere una maggiore formazione dei magistrati sull’agroalimentare. Il presidente ha definito “illuminante” il confronto con gli imprenditori che hanno scommesso sul made in Italy e “stimolanti” le provocazioni della Gdo. Apprezzamento anche per la volontà di un percorso di crescita manifestata dai politici che hanno riconosciuto la strategicità del settore. Sul tema del territorio, il presidente di Coldiretti ha affermato al Forum che è necessaria una accelerazione nell’affrontare le questioni, con interventi che evitino il consumo del suolo e riporti l’attività agricola nelle aree interne. «Per far questo – ha detto Moncalvo – è necessario anche affrontare molto rapidamente la questione nitrati per ridare spazio anche agli allevamenti». Regole, legalità, risorse: sono queste per tre parole fondamentali – ha concluso il presidente - «che continueranno a ispirare l’azione della Coldiretti». PRIMO PIANO Agricoltura in primo piano IL MAXI EVENTO A MILANO pag. 3 Anticipo Pac: in Piemonte sfiorerà il 50% ROMA - La Giunta regionale presieduta da Sergio Chiamparino, con una apposita delibera, ha messo a disposizione degli agricoltori piemontesi 59 milioni di euro come anticipo della Pac. Il nuovo contributo si aggiunge a quello anticipato a luglio e permette agli agricoltori di ricevere da Arpea, tra fondi statali e regionali, un anticipo che sfiora il 50% del contributo Pac. «È un ottimo risultato», commenta l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, «uno sforzo che abbiamo voluto compiere di fronte alla difficile situazione generale che coinvolge anche il settore agricolo. Anticipare i fondi Pac di qualche mese concede agli agricoltori piemontesi quella liquidità di cui hanno tanto bisogno, in particolare nella lunga crisi che stiamo attraversando». Dopo l’anticipo regionale di fine luglio, pari a circa il 20%, le aziende agricole piemontesi riceveranno, entro la prima metà di novembre, ulteriori risorse fino al 30% del contributo spettante. Le risorse a disposizione dell’Organismo pagatore ammontano a circa 60 milioni di euro e permetteranno alle aziende agricole piemontesi di ricevere quelle risorse economiche necessarie a proseguire l’attività. «Nel difficile contesto economico attuale l’erogazione dell’anticipo Pac rappresenta un sollievo per le imprese che da tempo, con spirito di sacrificio, continuano a credere nell’agricoltura» dichiarano il vice presidente Roberto Cabiale ed il direttore Antonio De Concilio. «L’erogazione di un ulteriore 30% rappresenta un aiuto indispensabile e concreto per le aziende e ringraziamo l’assessore e la giunta per l’impegno ed il sacrificio economico profuso». E PER LE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELLA NUOVA PAC ARRIVA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI ROMA - Via libera del Consiglio dei Ministri alle disposizioni attuative per la nuova Politica agricola comune (Pac). L’approvazione del decreto da parte del Governo consente di avviare la nuova programmazione dei fondi comunitari destinati all'agricoltura che porterà nelle campagne circa 23 miliardi di euro nel periodo 2015-2020, cui vanno sommati i finanziamenti dello sviluppo rurale, per un totale di 52 miliardi di euro. «Si chiude un lungo percorso che ci ha visti protagonisti in Italia e in Europa per avvicinare la riforma della Pac alle caratteristiche distintive della nostra agricoltura e difendere lo straordinario successo del Made in Italy alimentare, creando occupazione e sviluppo sul territorio» spiega il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. «Adesso si tratta di tradurre nella pratica questo risultato. In fase di applicazione occorrerà rimuovere quegli ostacoli che rischiano di complicare la vita delle nostre imprese e limitare l’efficacia delle nuove misure, a partire dal problema di una eccessiva burocrazia. Bisogna lavorare nei territori affinché le risorse dei Psr siano destinate a misure efficaci di semplice attuazione per le imprese agricole». Diverse le novità rispetto alla passata programmazione. La più importante è lo stop ai fondi per i soggetti non agricoli, venuto grazie al pressing della Coldiretti per destinare le risorse alle imprese vere. La nuova Pac elimina, infatti, i pagamenti diretti a favore di aeroporti, servizi ferroviari, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanen- ti, soggetti che svolgono intermediazione bancaria, finanziaria o commerciale, società, cooperative e mutue assicurazioni, pubblica amministrazione, eccetto gli enti che svolgono attività di formazione o sperimentazione in campo agricolo o che hanno la gestione degli usi civici. Prevista anche la degessività dei pagamenti. L’importo del pagamento di base da concedere ad un agricoltore è ridotto annualmente del 50% per la parte eccedente i 150.000 euro e del 100 per cento qualora l'importo così ridotto superi i 500.000 euro, per la parte eccedente i 500.000 euro. Per favorire il ricambio generazionale nelle campagne verranno inoltre stanziati 80 milioni di euro all'anno per l'incremento del 25% degli aiuti diretti per aziende agricole condotte da under 40. Con la nuova Pac arriva anche il Greening. Gli agricoltori che hanno diritto al regime di pagamento di base dovranno rispettare una serie di pratiche agricole che prevedono diversificazione delle colture, mantenimento prati permanenti e aree di interesse ecologico. Sul valore dei diritti si è scelto di applicare il Modello irlandese con l'avvicinamento progressivo al valore medio nazionale in cinque anni. Nel 2019 il valore minimo dei diritti sarà pari al 60 per cento della media nazionale e la perdita massima (per diritti superiori alla media nazionale) sarà del 30 per cento del valore iniziale. Per i piccoli agricoltori scatta, infine, il regime semplificato, con importo forfettario che non supera i 1.250 euro l'anno e esenzione dagli impegni previsti per il greening. Editoriale pag. 4 del direttore Gian Carlo Ramella • AGRICOLTURA E TERRITORIO TERRITORIO E SUOLO AGRICOLO: NECESSARIO PENSARE A MODELLI DI SVILUPPO SOSTENIBILE I l territorio e il terreno agricolo sono beni preziosi ed esauribili e strategici e per una svolta economica che vede protagonista la "vera agricoltura italiana". Purtroppo la tutela e salvaguardia del territorio e del suolo agricolo sono troppo spesso ignorate e trascurate a favore di un modello di sviluppo degenerativo, con interventi invasivi e irreversibili sui territori stesso. Il tema di un diverso modello di sviluppo e di un diverso stile di vita, di fatto, stanno generando un continuo dibattito tra i cittadini. E a questo proposito, parlando di corretta alimentazione, è interessante rilevare come il circuito di Campagna Amica rappresenti sempre di più per il cittadino consumatore un alleato serio e affidabile, cui fare riferimento nelle proprie scelte familiari di approvvigionamento. Il crescente legame costruito dalla progettualità di Coldiretti con il cittadino consumatore - alleanza fondata su trasparenza, lealtà e correttezza - ha risvegliato una legittima e importante ‘volontà popolare’ che evidenzia le continue preoccupazioni atte a tutelare la terra e il territorio come beni comuni e patrimonio futuro da lasciare in buono stato alle nuove generazioni. Nel ribadire il proprio pensiero, già e per più volte espresso in passato, Coldiretti Novara Vco ribadisce come negli ultimi decenni la riduzione degli spazi agricoli abbia ormai privato il territorio di terreni considerati fra i migliori sia in termini di produttività che di localizzazione: terreni fertili e di pianura, che hanno caratteristiche ottimali per le produzioni tipiche e dedicate e rappresentano un serbatoio di ambiente salubre a disposizione della collettività. Una Politica nobile, al servizio dei cittadini, non può quindi ignorare, oltrechè la voce di una rappresentanza come Coldiretti, anche quella degli stessi cittadini ‘genuini e onesti’, che fanno dei problemi ambientali stili di vita e bene prezioso per il futuro e non occasione di scontro per agire contro qualcuno o con- tro qualcosa. Questo principio vale per tutti i grandi temi di natura ambientale che sono anche in queste settimane oggetto di attenzione e di dibattito: dall’ipotesi di trivellare nuovi pozzi di petrolio, a nuovi inceneritori, discariche e macroinsediamenti di nuove aree industriali. Certo, agendo con razionalità, è possibile individuare percorsi sostenibili e alternativi che mettano gli interessi di territorio e collettività al primo posto. Come Coldiretti muoviamo considerazioni di carattere economico e sociale, il territorio rappresenta un fattore di sviluppo e non si possono assumere decisioni senza tener conto di chi ci abita e opera. La crescente crescita del “made in Novara-Vco” agroalimentare, fatto di unicità produttive che reclamano il giusto spazio territoriale di coltivazione, rischia di essere minacciata o ridimensionata dalla difficoltà sempre maggiore nel preservare le ideali condizioni per lo “spazio rurale” del territorio: ed è inconcepibile non comprendere quale sia oggi il valore potenziale delle aree agricole per lo sviluppo economico della nostra provincia, dove c’è un’agricoltura che crea lavoro, produce eccellenze e svolge un ruolo attivo nel presidio del territorio. Il pensiero di Coldiretti - che è poi la progettualità di lavoro della nostra organizzazione – consegnato in occasione di ogni incontro con le Istituzioni di ogni ordine e grado e nel confronto continuo con i cittadini consumatori di beni alimentari, ribadito anche in occasione del primo Tavolo Verde provinciale con il neo presidente della provincia di Novara, svoltosi nei giorni scorsi. Per proteggere il territorio e i cittadini che lo abitano e garantirsi una adeguata disponibilità di cibo nel tempo il nostro territorio, come l'intera nazione deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola. Se in chi si è occupato di governo e di cosa pubblica troppo spesso è mancata in passato la cultura del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo che è una delle poche leve per tornare a crescere, la sensibilità negli ultimi anni, come detto, è profondamente cresciuta tra i cittadini che sempre più spesso sostengono con le proprie scelte di acquisto l’agricoltura ed i prodotti locali. Sommario Anticipo Pac: in Piemonte sfiorerà il 50%........3 E per le disposizioni attuative della nuova Pac arriva il semaforo verde di Palazzo Chigi.....3 Editoriale - Giancarlo Ramella........................4 Maltempo: laghi, fumi e corsi d'acqua esondano Le risaie fanno da cassa d'espansione.............5 Legge di stabilità: stralciati i fondi per i giovani, "ora va trovata una soluzione"......6 Agricoltura in breve........................................7 Nelle campagne italiane crescono nuovi lavori con i giovani di Coldiretti.........9 Agricoltura ai giovani: concorso per start-up...9 Piemonte: agricoltura sociale a convegno con Moncalvo e gli assessori regionali.........10 Agricoltura sociale: un futuro di potenzialità...10 TERRANOSTRA/CAMPAGNA AMICA Agriturismi di Campagna Amica il percorso di accreditamento.......................11 La Carta di Accoglienza di Terranostra: un valore per i nostri agriturismi...................11 TECNICA E CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA Tecnica - Agricoltura..................................12 Tecnica - La nuova Pac...............................13 Tecnica - Agricoltura..................................14 Tecnica...................................................15 La difesa del made in Italy e della vera pizza...16 Tecnica - Agricoltura..................................18 Alimentare.............................................19 Mercati.................................................20 Tecnica - Vitivinicoltura...............................21 Fiscale...................................................22 Lavoro - Sicurezza.....................................23 Corsi Inipa................................................24 Previdenza e Pensioni / Notizie Epaca.......26 NOTIZIE DAL TERRITORIO DI NOVARA E VCO Campagna Amica: la nostra rete è in crescita!..............................................28 Notizie in breve dal territorio......................28 Il Corsivo agroalimentare............................30 Annunci economici........................................31 Agricoltura PRIMO PIANO IL MAXI EVENTO A MILANO in Primo Piano • NOVARA-VCO Maltempo, laghi, fiumi e corsi d'acqua esondano. Le risaie fanno da cassa d'espansione e salvano città e paesi NOVARA-VCO - «I laghi, i fiumi e i corsi d’acqua esondano e le risaie novaresi fanno da cassa di espansione naturale, salvando le città e i paesi della piana dall’incubo dell’alluvione». Lo sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale, Federico Boieri e Gian Carlo Ramella, mentre si susseguono le notizie che aggiornavano la difficile situazione vissuta la scorsa settimana dal territorio delle due province: com’è noto, i disagi maggiori vi sono stati per gli smottamenti nell’area del Verbano Cusio Ossola, dove pure sono esondati i laghi d’Orta e Maggiore. Stimare i danni che interessano i territori delle due province è, allo stato attuale, imIl maltempo colpisce anche le campagne e gli imprenditori agricoli sono al lavoro per tutelare il territorio possibile, ma anche l’agricoltura rischia di pagar caro le conseguenze dell’ondata di maltempo che, a vista d’occhio, è peggiorato fino a giovedì scorso. «I campi coltivati, appunto perché governati dalla mano dell’agricoltore sono diventati le naturali casse di espansione per la massa d’acqua che si è riversata da fiumi, torrenti e canali. La coltivazione del mais, ancora totalmente presente nei territori di collina e parzialmente in pianura, ha subito le conseguenze peggiori. Anche diverse coltivazioni di riso erano ancora in campo e si sono ritrovate invase d’acqua. Ma proprio la consapevolezza del ruolo del risicoltore e l’utilità della risaia nell’ecosistema della pianura, ha indotto Coldiretti ad inviare tempestiva comunicazione agli agricoltori interessati al fine di aprire le bocchette delle risaie per ‘ospitare’ nelle camere l’acqua che, diversamente, avrebbe ulteriormente invaso piazze, strade, coltivi, cantine e abitazioni. Ciò deve far riflettere in particolare le istituzioni sul ruolo ecosistemico e di ‘salvagente’ che la risaia ha sempre avuto nel corso della storia e che troppo spesso è oggi trascurato privilegiando la ‘cultura della cementificazione massiccia’ piuttosto che un sano progetto di sviluppo integrato che salvaguardi e tuteli in primis il mantenimento e il governo del suolo agricolo». Situazione difficile anche nel Verbano Cusio Ossola, ove vale il medesimo ragionamento espresso: «Concausa di molti fra gli smottamenti è l’abbandono del bosco. Purtroppo l’azione di presidio svolta quotidianamente dalle imprese che operano in area montana non è tenuta nella giusta considerazione e non è ‘aiutata’ nella sua potenzialità: i floricoltori della piana di Fondotoce hanno lavorato con dura fatica per salvaguardare il più possibile strutture e piante, alle prime avvisaglie di pericolo di sommersione della piana stessa». Mobilitati anche gli allevatori – dall’Ossola al Cusio, al Verbano, al Vergante fino alla zona dell’Ovest Ticino per difendere le loro stalle, molte delle quali allagate. «Le difficoltà nei collegamenti, le strade interrotte, le frazioni isolate, e, per le imprese agricole, gli ennesimi raccolti perduti… purtroppo si tratta di una realtà già vista ripetersi nel tempo. L’agricoltura è troppo spesso vittima di scelte sbagliate, che negli anni hanno privilegiato la cementificazione rispetto a uno sviluppo equilibrato del territorio. Non si è tenuto sufficientemente conto dell’importanza di preservare il suolo rurale come bene comune e questo non ci aiuta a fronte di quanto si sta ripetendo oggi…» pag. 5 Sindacale pag. 6 Legge di stabilità: stralciati i fondi per i giovani, 'ora va trovata una soluzione' «È uno schiaffo ai giovani che in misura crescente decidono di investire nel settore agricolo lo stralcio dalla Legge di stabilità delle norme studiate per favorire il ricambio generazionale e per il il potenziamento delle filiere Made in Italy». È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare la decisione di accantonare le norme con gli stanziamenti a • Il presidente Losapio favore dei giovani agricoltori e delle filiere pari a 10 milioni l'anno per ciascuno degli anni 2015-2017, assunta con l’esame della legge di stabilità da parte della commissione bilancio della Camera. Si tratta di interventi per il finanziamento delle azioni di sostegno all'imprenditoria giovanile in agricoltura con la previsione di mutui a tasso zero e di contratti di filiera e di distretto, con l’obiettivo di rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare territoriale. «Ci auguriamo - ha sottolineato Moncalvo che nel Governo e nel Parlamento si lavori per ripristinare misure importanti per sostenere gli investimenti dei soggetti più deboli in un settore chiave per combattere la disoccupazione giovanile e favorire una crescita sostenibile». Il provvedimento prevede anche un importante rifinanziamento con 120 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale. E questa è buona notizia considerati i problemi causati dal maltempo un po’ su tutto il territorio nazionale, con la sempre maggior frequenza del verificarsi di eventi calamitosi. Altri 30 milioni di euro sono stati stanziati per il triennio 2015/2017 per i contratti di filiera e di distretto, con l’obiettivo di rafforzare le politiche di filiera del sistema agricolo e agroalimentare. Bene anche la riduzione del cuneo fiscale, con l’estensione alle imprese agricole della deducibilità della base imponibile Irap del costo del lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato mentre ci si augura possa essere scongiurato il rischio di aumento dell’accisa sul gasolio agricolo con un aggravio di spesa a carico delle aziende agricole italiane che già subiscono sui carburanti una imposizione fiscale che è tra le più alte d’Europa. Occorre invece estendere anche al settore agricolo la norma che prevede la detrazione degli oneri previdenziali per in lavoratori a tempo indeterminato. Tra gli altri provvedimenti, da segnalare l’accorpamento dell’Istituto nazionale di economia agraria (Inea) e del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) nella nuova Agenzia unica per la ricerca, la sperimentazione in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria. Agricoltura in breve pag. 7 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ALIMENTI NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI NELLE SCUOLE: LA PROPOSTA DEL PIEMONTE APPROVATA A ROMA La Conferenza dei presidenti delle Regioni ha approvato a Roma il progetto di legge sulla regolamentazione degli alimenti contenuti nei distributori automatici presenti nelle scuole, proposto dall’assessore regionale Giorgio Ferrero e approvato dalla Commissione politiche agricole, nell’incontro svoltosi a Torino lo scorso 23 ottobre, in occasione del Salone del gruppo. Dopo l’investitura ufficiale venuta oggi nella Conferenza delle Regioni, la proposta viene ora trasmessa alle Commissioni competenti di Camera e Senato e al ministero competente. Il progetto di legge approvato si propone di vietare l’introduzione nei distributori automatici presenti negli ambienti frequentati dai minori, in particolare le scuole, di alimenti contenenti sostanze dannose come la caffeina, la taurina, alte concentrazioni di grassi saturi o di glucosio. ENRICO ZOLA NUOVO COMMISSARIO ARPEA La Giunta Regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero, ha nominato Enrico Zola quale commissario dell’Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura (ARPEA) a partire dal 1° novembre 2014. “Con tale atto la Regione vuole dare un segnale propositivo e di rilancio dell’Organismo Pagatore Regionale individuando in Enrico Zola una nuova figura che possa, con la sua esperienza e professionalità, dare un nuovo impulso alle attività dell’ Ente. Coldiretti Piemonte si congratula con Enrico Zola ed assicura la migliore collaborazione e sinergia con Arpea al fine di fornire risposte concrete alle aziende agricole piemontesi in termini di snellimento delle procedure”. Questi i contenuti del messaggio inviato al nuovo commissario dalla dirigenza di Coldiretti Piemonte. Con la nomina di Enrico Zola a Commissario di Arpea inizia una nuova fase dell’Organismo Pagatore che coincide con la riforma della PAC 2014-2020. Coldiretti Piemonte auspica che questo serva a fornire, fin da subito, le risposte che le aziende si aspettano sia in termini di servizi che di erogazioni dei premi spettanti. BIOCARBURANTI, FISSATE LE QUOTE D’IMMISSIONE FINO AL 2022 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 250 del 27 ottobre il decreto del ministero dello Sviluppo economico su “Aggiornamento delle condizioni, dei criteri e delle modalità di attuazione dell'obbligo di immissione in consumo di biocarburanti compresi quelli avanzati”. Il provvedimento stabilisce le nuove quote d'obbligo di biocarburanti, pari al 5% delle immissioni in consumo di benzina e diesel nel 2015, al 5,5% nel 2016, al 6,5% nel 2017, al 7,5% nel 2018, al 9% nel 2019, al 10% tra il 2020 e il 2022. Tra i biocarburanti sono inseriti anche il biometano e il biopropano. La novità è che dal 2018 una parte dell'obbligo dovrà essere coperto con biocarburanti “avanzati”, cioè ottenuti da materie prime di scarto o comunque non alimentari, indicate nell'allegato 3 del decreto: la quota sarà dell'1,2 per cento nel 2018 e 2019, dell'1,6% nel 2020 e 2021 e del 2% nel 2022. FINALMENTE LO STOP IN ITALIA ALL'ARANCIATA SENZA ARANCE Uno storico successo per l’Italia viene dall’approvazione definitiva da parte del Parlamento dell'articolo 17 della legge comunitaria con la quantità minima di succo nelle bibite a base d'arancia che passa finalmente dal 12 al 20 per cento, con effetti positivi per i consumatori e per il frutteto italiano. Lo afferma Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione definitiva dell'Aula della Camera della legge comunitaria che contiene importanti norme salva made in Italy a tavola, dallo stop all’aranciata senza arance all'obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi per evitare frodi ed inganni. Una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento. Non va peraltro dimenticato l'impatto economico sulle imprese agricole poichè l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria. Ad oggi per ogni aranciata venduta sugli scaffali a 1,3 euro al litro agli agricoltori vengono riconosciuti solo 3 centesimi per le arance contenute, del tutto insufficienti a coprire i costi di produzione e di raccolta. Vercelli-Biella pag. 88 pag. • NOTIZIE DAL TERRITORIO Pac, incontri territoriali Grande partecipazione agli eventi sulle novità tecniche della riforma C ome cambierà l’agricoltura di Vercelli-Biella dopo la riforma Pac e l’approvazione dei nuovi Psr? Coldiretti ha colto la necessità tempo di discuterne, dato che già le nuove semine tengono ormai conto dei nuovi canoni della politica agricola comunitaria e che la stessa entrerà a pieno regime con il 1° gennaio 2015. Sempre entro l’anno, peraltro, è atteso il definitivo ‘via libera’ della Commissione Europea al nuovo Piano di Sviluppo Rurale proposto dalla Regione Piemonte. Dunque, ci si prepara a partire. «Coldiretti Vercelli-Biella lo ha fatto innanzitutto incontrando gli imprenditori agricoli sul territorio, attraverso un calendario di incontri tecnici che hanno il compito di approfondire le tematiche relative alla Pac, di sciogliere i dubbi sulle novità introdotte e di dar seguito alle domande dei partecipanti con un confronto diretto e Giovani Impresa/Donne Impresa • MOVIMENTI COLDIRETTI • pagina a cura di ELEONORA BARÈ Nelle campagne italiane crescono nuovi lavori con i giovani di Coldiretti S i definiscono come green jobs tutti quei lavori nei vari settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dei servizi, che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale, oltre ad aiutare a proteggere gli ecosistemi, ridurre il consumo di energia, materiali e acqua, attraverso strategie ad alta efficienza, e la generazione di rifiuti. La green economy negli ultimi anni si è affermata come un settore chiave in grado di generare nuovi sbocchi lavorativi: dall’agricoltura biologica, alla silvicoltura sostenibile, al turismo ecologico, veri e propri comparti strategici per la valorizzazione del nostro made in Italy e dei nostri prodotti tipici. L’agricoltura biologica, in particolare, rappresenta una delle eccellenze del nostro Paese, che si conferma infatti fra i primi produttori bio in Europa. Con essa si intende l’applicazione di metodologie di coltivazione che limita o esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (Ogm), sfruttando la naturale fertilità del suolo e promuovendo la biodiversità dell’ambiente in cui opera. Un altro settore di applicazione della green economy è quello legato alla produzione di energia rinnovabile, all’ottimizzazione e al risparmio energetico e al minimo impatto ambientale (impianto fotovoltaico, serre solari, biomasse). Infine un’ultima applicazione riguarda la gestione del consumo idrico in agricoltura. Il sistema italiano, in particolare, promuove l’adozione da parte delle imprese agricole di sistemi di somministrazione delle acque a scopo irriguo a basso consumo e incoraggia la costruzione di bacini idrici aziendali e interaziendali. In questo contesto nascono i green jobs, lavori con competenze aggiuntive specifiche per la sostenibilità ambientale, in cui ogni figura professionale è accompagnata da una serie di riferimenti ad ordini professionali e associazioni di categoria. È sempre più 'giovane' il futuro dell'agricoltura italiana AGRICOLTURA AI GIOVANI: CONCORSO PER START-UP Il Mipaaf ha lanciato una sfida ai più giovani che sognano di poter avviare una propria attività imprenditoriale proprio in agricoltura. Con lo scopo di offrire un prestigioso posto (fianlizzato alla valorizzazione della propria attività) durante l’Expo del 2015, il Ministro Martina ha pensato all’idea di un fondo a sostegno delle start up più innovative in campo agricolo. Per poter partecipare, occorre avere aperto la propria attività da meno di 48 mesi ed essere imprenditori con meno di 40 anni. Alle prime 25 aziende classificate andrà un premio in denaro del valore di circa 30.000 euro e l’opportunità di avere uno spazio dedicato proprio durante Expo 2015. I tempi di consegna dei progetti è stato fissato al 15 dicembre p.v. e saranno presi in esame da una giuria presieduta da Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale. Esempi di “lavori verdi” sono: • l’agricoltore bio, che si occupa di garantire un’agricoltura biologica nella propria azienda; • l’agronomo che svolge attività gestionali e tecniche nel settore agricolo, forestale/ambientale; • l’apicoltore • l’ecoauditor o verificatore ambientale controlla gli impianti e i processi produttivi di un’azienda rispetto alle I 60norme anni diambientali; Donne Impresa • l’ecologo vegetale, figura preposta alla realizzazione di censimenti floristici in ambienti naturali o antropizzati per l’allestimento di liste di controllo territoriali; • l’esperto in progettazione delle risorse agroforestali, che si occupa della gestione e del coordinamento delle opere e degli interventi del settore; • l’esperto in progettazione delle energie rinnovabili dall’eolico alle biomasse fino al solare; • l’idrogeologo che si occupa di rilevamenti finalizzati all’individuazione, valutazione, sfruttamento e salvaguardia delle risorse idriche sotterranee; • l’imprenditore agrituristico; • il tecnico della qualità bio che si occupa di effettuare i controlli presso le aziende agricole che esercitano tale tipologia di coltivazione; • il tecnico degli impianti sostenibili che si occupa della messa in opera delle soluzioni impiantistiche; • lo zoonomo che si occupa della pianificazione aziendale e industriale. La 'green economy' si è affermata come un settore chiave in grado di generare nuovi sbocchi lavorativi in comparti strategici per la valorizzazione del made in Italy pag. 9 Agricoltura sociale pag. 10 • IL CONVEGNO DI TORINO Piemonte: agricoltura sociale a convegno con Moncalvo e gli assessori regionali A lla presenza di Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti e di Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte si è svolto il Convegno Agricoltura e Innovazione sociale, il nuovo impegno per la diversificazione. Presenti anche gli Assessori regionali Giorgio Ferrero (Agricoltura), Augusto Ferrari (Politiche Sociali), Gianna Pentenero (Istruzione Formazione Professionale e Lavoro). Roberto Moncalvo ha ribadito la ferma volontà di Coldiretti di giungere ad una legge nazionale che definisca e coordini l’attività agricola rispetto alle problematiche di natura sociale e lavorativa che oggi affliggono la società italiana. In Piemonte come in Veneto vi sono esempi concreti di quanto sia importante il ruolo delle imprese agricole siano esse singole che cooperative, sia nel settore dei bambini e degli anziani che degli inserimenti lavorativi. De Concilio ha evidenziato la concretezza con la quale si è agito in Piemonte anche in forte sinergia con gli assessorati regionali che a vario titolo si interconnettono con la progettualità di Coldiretti. In particolare ha evidenziato il ruolo della Regione Piemonte nella gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) che destina il 20% delle risorse disponibili alle problematiche sociali. De Concilio ha anche evidenziato l’insostituibile ruolo di Coldiretti dovuto alla capillarità dell’Organizzazione attraverso i propri punti di presidio distribuiti sul territorio regionale. La presenza di Lorella Ansaloni responsabile nazionale Donne Impresa Coldiretti ha evidenziato come per l’impresa agricola la progettualità nel sociale abbia trovato terreno fertile grazie alla sensibilità delle imprenditrici dove, in Italia un’impresa agricola su tre, è condotta da donne. Francesco Di Iacovo, professore associato di Economia e Politica agraria all’Università di Pisa ha evidenziato la capacità di proposta di Coldiretti che sta seguendo a livello nazionale sia la nuova legge sulle aree interne che quella sull’agricoltura sociale. Le prime soffrono di invecchiamento e della mancanza dei servizi. Di qui la necessità della collaborazione tra pubblico e privato con criteri Ribadita la necessità di una legge nazionale che definisca e coordini l'attività agricola rispetto alle problematiche di natura sociale e lavorativa che oggi affliggono la società italiana. In Piemonte vi sono esempi validi e concreti AGRICOLTURA SOCIALE: UN FUTURO DI POTENZIALITÀ Lo sviluppo economico che lega l'attività imprenditoriale agricola al l'ambito sociale è un’occasione da cogliere e implementare sempre più sul territorio (dove pure sono presenti esperienze valide e positive) perché consente di utilizzare alcuni valori “naturali” dell’impresa agricola (disponibilità di spazi, tempi di vita meno frenetici, tipologia di attività…) per fornire risposte all’utenza locale: utenza che, a differenza di quanto accade per le persone di passaggio, fatica a trovare, in ambiente rurale, risposte ai suoi bisogni (accoglienza, servizi ludico-ricreativi-sportivi…). L’occasione è ancora più appetibile se si pensa che, di fronte, ci sono interlocutori che puntano a un welfare capace di assicurare economie di scopo. Entrambe le esigenze possono trovare risposta nella multifunzionalità dell’attività agricola che, nello stesso tempo, soddisfa anche le necessità di miglioramento operativo e d'azione delle imprese agricole. Il convegno di Torino I 60 anni di Donne Impresa di sussidiarietà che Coldiretti ha svolto gratuitamente nella fase sperimentale, ma che occorre normare sia per garantire la professionalità di quanti erogano il servizio e i costi sostenuti dagli imprenditori agricoli. Gli assessori regionali Ferrero, Ferrari e Pentenero hanno manifestato la più totale disponibilità della Regione nel mettere a disposizione sia le professionalità necessarie. sia le risorse che con l’Fse si rendono disponibili per tali percorsi. Non è immaginabile affrontare le nuove necessità del mondo del lavoro e le nuove emergenze sociali senza fotografare il contesto attuale ed attuare politiche di accompagnamento rispetto alle necessità reali. Vi è l’urgenza di un quadro normativo nazionale e regionale in grado di rispondere alle nuove esigenze anche con politiche familiari in grado di prevenire il disagio minorile e quello dei disoccupati nonché dei nuovi poveri. Infatti è in atto un processo di impoverimento delle famiglie con redditi precari dove l’azione dei servizi sociali con la scarsità di risorse degli Enti pubblici, deve continuare nell’erogazione dei servizi in un ottica di sinergia tra pubblico e privato. Questo vale per l’agricoltura sociale, ma anche per la valorizzazione della risorsa turistica della nostra Regione. Con il progetto “Agriable” Coldiretti, insieme alla propria centrale cooperativa UeCoop intende rendere fruibile anche alle persone disagiate attraverso una progettualità trasversale gli Agriturismi e le strutture di accoglienza turistica. SPECIALE Terranostra-Campagna NUOVA PACAmica E PSR • pagina a cura di MASSIMILIANO GRAZIANI ••AGRITURISMO AGRICOLTURAE IN ALIMENTAZIONE PRIMO PIANO pag.119 pag. AGRITURISMI DI CAMPAGNA AMICA: IL PERCORSO DI ACCREDITAMENTO G li agriturismi di Terranostra, entrano a pieno titolo nel percorso di Campagna Amica, impegnandosi a rispettare, oltre alla “carta dell’accoglienza”, anche un disciplinare/regolamento studiato appositamente per il settore, partecipando e usufruendo di tutte le attività promosse dalla Fondazione. viene definito “Agriturismo di Campagna Amica” ogni azienda agrituristica, socia di Coldiretti che si impegna a: • sottoscrivere il Manifesto della Filiera Agricola Italiana; • ad aderire alla Fondazione Campagna Amica; • sottoscrivere il Regolamento del Marchio Campagna Amica; • sottoscrivere il disciplinare dell’agriturismo di Campagna Amica per le categorie (ove previsto); • sottoscrivere la Carta dell’Accoglienza di Terranostra Il quadro è completato da un meccanismo di controlli a cui sovrintende Fondazione Campagna Amica, avvalendosi anche di un ente terzo. Terranostra con l’”Agriturismo di Campagna Amica” conclude un percorso che valorizza lo spirito di appartenenza e condivisione e dà forza al gruppo, elementi questi fondamentali per ottenere risultati all’interno del progetto di Coldiretti che ha al centro la valorizzazione del territorio e delle sue imprese. Il percorso di accreditamento quale Agriturismo di Campagna Amica prevede di: • Sottoscrivere il manifesto della Filiera Agricola Italiana • Aderire alla Fondazione Campagna Amica • Sottoscrivere il Regolamento del Marchio Campagna Amica • Sottoscrivere il disciplinare dell’agriturismo di Campagna Amica • Sottoscrivere la Carta dell’Accoglienza di Terranostra • Essere in regola con il tesseramento Terranostra per l’anno in corso Per ogni approfondimento, è a disposizione il referente Massimiliano Graziani ([email protected]) LA CARTA DI ACCOGLIENZA, DI TERRANOSTRA: UN VALORE PER I NOSTRI AGRITURISMI L • • • • • • • a Carta di Accoglienza rappresenta un valore aggiunto a garanzia del cittadino e distingue la serietà dei nostri agriturismi, che si impegnano a seguire linee precise, nel reciproco vantaggio dell'impresa e del consumatore/cliente. Ospitalità, accoglienza da parte dell’imprenditore e/o della sua famiglia. Disponibilità a far conoscere l’azienda, le sue attività, le sue produzioni e il circostante territorio. Chiare informazioni su prezzi, servizi offerti, indicazioni stradali e relativa georeferenziazione. Rispetto della normativa vigente in materia di agriturismo, igiene, sanità e sicurezza. Attenzione all’ambiente (uso delle acque, smaltimento rifiuti, energie alternative, manutenzione e tutela del territorio). Impegno nel garantire la sicurezza alimentare e nell’evitare Agriturismi sempre più vicini al consumatore • • • • la presenza di Ogm. Impegno all’uso ed alla vendita di prodotti aziendali, a km zero, di aziende agricole aderenti alla rete di Campagna Amica, nel rispetto dell’enogastronomia locale, stagionale e tradizionale, proponendo menù che ne utilizzano i prodotti. Valorizzazione dei prodotti a marchio Igp, Igt, Dop, Bio, Doc, Docg. Adesione alla rete delle aziende associate a Terranostra. Garanzia dell’approvvigionamento di tutti i prodotti presso la rete di Campagna Amica, impegnandosi alla conoscenza e alla diffusione dei principi ispiratori. Tecnica - Agricoltura pag. 12 • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI • resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO Nuovi diritti Pac: domanda entro metà maggio I diritti all’aiuto, che gli agricoltori possiedono e che fanno riferimento al vecchio regime di pagamento unico, scadranno il prossimo 31 dicembre 2014. Le aziende andranno incontro alla nuova programmazione, alla quale seguirà necessariamente una prima assegnazione dei diritti all’aiuto, sulla base delle nuove regole pre- Secondo quanto stabilito nel decreto di attuazione che è in corso di emanazione, il numero di diritti all'aiuto deve essere pari al numero di ettari ammissibili che l'agricoltore dichiara nella domanda di aiuto, e che devono essere a disposizione alla data del 15 maggio 2015 viste dal nuovo regolamento sui pagamenti diretti (Regolamento (UE) 1307/2013) e sulla base delle scelte effettuate a livello nazionale. In particolare, potranno ricevere diritti all’aiuto gli agricoltori che rispettano i requisiti dell’agricoltore attivo e che: presentano domanda entro il 15 maggio 2015; avevano diritto a percepire pagamenti diretti o aiuti naCampi agricoli CONTRIBUTI MINISTERIALI PER COPRIRE FINO AL 65% LE POLIZZE DI ASSICURAZIONE GRANDINE PER FRUTTA E COLTURE ANNUALI «Finalmente Agea ha dato una risposta concreta ai frutticoltori e ai produttori di colture annuali come i cereali e gli ortaggi, come più volte chiesto e sollecitato da Coldiretti per quanto riguarda la copertura del contributo pubblico sulle polizze grandine». Con circolare del 3 novembre Agea ha disposto il versamento del saldo dei contributi ministeriali per coprire fino al 65% le polizze di assicurazione grandine per la frutta e le colture annuali relative alla campagna 2013 e all’Ocm Vino campagna 2014. Il problema per quanto riguarda frutta e colture annuali (ortaggi e cereali) stava nel fatto che Agea aveva versato solo il 56% della spesa ammessa a contributo e mancava il 9% per arrivare al 65% come previsto dalle circolari ministeriali. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo la circolare Agea prevede un’integrazione che permette agli organismi pagatori di liquidare il massimo della spesa ammessa a contributo anche per il 2014. Questo stanziamento va ad abbattere i costi delle polizze assicurative per le avversità atmosferiche e sarà rimborsato tramite la Pac dall’organismo pagatore regionale (Arpea). I soci Coldireti, in particolar modo i frutticoltori (che risultavano i più penalizzati da questa decurtazione), attraverso i vari organismi interni (consulta frutticola, assistenza tecnica…) ci avevano sollevato la complessa problematica. La mancata erogazione del 9% delle spettanze di ogni azienda significava un ulteriore aumento dei costi di produzione insostenibili in queste annate difficili del mercato. Ora che il provvedimento nazionale è stato scritto, Coldiretti provvederà a sollecitare Arpea ad accelerare i rimborsi previsti. zionali in relazione ad una domanda di aiuto nel 2013. Utilizzando le opzioni previste dal regolamento, l’Italia ha deciso di consentire la prima assegnazione anche agli agricoltori che rispondono al requisito di agricoltore attivo e che: non hanno percepito pagamenti diretti per l’anno 2013 e producevano ortofrutticoli, patate da consumo, patate da seme o piante ornamentali su una superficie minima di cinquemila metri quadrati, oppure coltivavano vigneti, oppure hanno ricevuto titoli dalla riserva nazionale nel 2014, oppure non hanno mai avuto, in proprietà o in affitto, diritti all'aiuto e sono in grado di documentare che, al 15 maggio 2013, hanno coltivato prodotti agricoli o hanno allevato bestiame. Secondo quanto stabilito nel decreto di attuazione che è in corso di emanazione, il numero di diritti all’aiuto deve essere pari al numero di ettari ammissibili che l’agricoltore dichiara nella propria domanda di aiuto; gli ettari ammissibili devono essere a disposizione dell’agricoltore alla data del 15 maggio 2015. Ai fini della determinazione del numero di diritti all’aiuto da assegnare, l’Italia ha deciso di applicare un coefficiente di riduzione pari all’80% degli ettari ammissibili costituiti da pascoli permanenti (situati ad altitudini superiori ai seicento metri sul livello del mare) e da pascoli magri situati a qualsiasi altitudine. Tale riduzione non si applica: agli ettari di pascolo permanente e/o pascolo magro dichiarati da allevatori e pascolati con animali detenuti dal richiedente e appartenenti ad un codice allevamento intestato, da almeno otto mesi prima della presentazione della domanda Unica, al medesimo richiedente, al fine di garantire la conservazione dei pascoli in quota e i paesaggi tradizionali; agli ettari ammissibili all’aiuto di proprietà o a disposizione del richiedente non proprietario degli animali, nel caso in cui il richiedente sia in grado di dimostrare che la gestione del pascolo sulle medesime superfici tramite capi bovini, equini e/o ovicaprini di terzi costituisce una pratica tradizionale esercitata prima dell’anno 2005. Gli uffici Caa di Coldiretti rimangono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Tecnica - La nuova Pac • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI Trasferimento titoli nella nuova Pac Possono essere trasferiti solo tra agricoltori attivi tranne i casi di successione I l trasferimento dei titoli rappresenta una delle modalità con cui un agricoltore può entrare in possesso dei titoli successivamente alla prima assegnazione che avverrà il 15 maggio 2015. In base a quanto previsto dal regolamento di base (art. 4, paragrafo 1, lettera n) del Reg. (UE) 1307/2013) per trasferimento si intende l’affitto o la vendita o il trasferimento per successione effettiva o anticipata di terreni o di diritti all’aiuto o qualsiasi altro loro trasferimento definitivo. Non può essere considerato trasferimento il riversamento dei diritti alla scadenza di un affitto. I titoli possono essere trasferiti solamente tra agricoltori attivi, tranne nei casi di successione effettiva o anticipata. In entrambi i casi i titoli potranno essere attivati soltanto nello Stato membro in cui sono stati assegnati. Negli Stati membri che hanno applicato la regionalizzazione il trasferimento è consentito soltanto nell’ambito della stessa regione e l’attivazione è consentita soltanto all’interno della regione in cui i titoli sono stati assegnati, anche in caso di successione effettiva o anticipata. Tuttavia tale possibilità è prevista anche per gli Stati membri che non hanno optato per la regionalizzazione. In questi casi gli Stati membri sono obbligati a stabilire le regioni al livello territoriale appropriato e in modo da garantire parità di trattamento tra gli agricoltori ed evitare distorsioni del mercato. Un'ulteriore possibilità data agli Stati membri era quella di decidere, nel caso dei trasferimenti senza terra, di trasferire una parte dei titoli alla riserva nazionale o di ridurre il valore unitario dei suddetti titoli in favore della riserva nazionale. I diritti all’aiuto possono essere trasferiti in qualsiasi momento dell’anno e lo Stato membro deve stabilire i tempi entro cui il soggetto che trasferisce i titoli deve darne comunicazione all’autorità competente. In Italia, secondo quanto indicato nel decreto di applicazione della nuova Pac, il trasferimento dei titoli non è vincolato a limiti regionali, non solo perché il nostro Paese ha deciso di applicare il pagamento di base considerando l’Italia come “regione unica”, ma anche perché non sono state previste de- limitazioni regionali per il trasferimento dei titoli. Inoltre, non sono previste riduzioni per i trasferimenti dei titoli senza terra. Il trasferimento, a pena di nullità, deve essere comunicato con un atto scritto agli organismi pagatori competenti per territorio entro un termine che sarà stabilito da Agea Coordinamento. Successivamente, l’OP comunica entro cinque giorni lavorativi il trasferimento ad Agea coordinamento; una volta ricevuta la comunicazione Agea coordinamento, responsabile della tenuta del “Registro nazionale titoli”, dovrà convalidare il trasferimento entro i successivi cinque giorni. Gli uffici Caa Coldiretti sono a diposizione per ulteriori chiarimenti. RIFORMA PAC, DEFINITO IL PERIODO DI RIFERIMENTO PER CALCOLARE LE COLTURE PER LA DIVERSIFICAZIONE È stata pubblicata la circolare Agea relativa al periodo da considerare ai fini del calcolo delle colture per la diversificazione. L’intervallo di tempo scelto va dal 1 aprile al 9 giugno dell’anno di domanda. Tale periodo rappresenta la parte più significativa del ciclo colturale, comprendendo sia le colture autunno vernine (in fase conclusiva del loro ciclo) sia quelle primaverili estive (in fase iniziale del loro ciclo). Inoltre, il calcolo delle quote delle diverse colture si effettua prendendo in considerazione le colture seminate o coltivate nel detto periodo di riferimento, che rappresenta la parte più significativa del ciclo colturale, comprendendo sia le colture autunno vernine (in fase conclusiva del loro ciclo) sia quelle primaverili estive (in fase iniziale del loro ciclo). Ai fini del calcolo delle quote delle diverse colture, ogni ettaro di superficie a seminativi dell’azienda può essere conteggiato una sola volta prendendo in esame la coltura principale, vale a dire quella che occupa la superficie interessata per il periodo più lungo (ad esempio, nel caso di successione colturale grano-pomodoro che avviene sul medesimo terreno nello stesso anno, il pomodoro non può essere considerata una coltura diversificante, visto che la coltura principale è il grano). Al fine di consentire agli Organismi pagatori la verifica del rispetto delle diverse quote, gli agricoltori, prima della presentazione della domanda di aiuto, devono aggiornare il proprio fascicolo aziendale dichiarando nel piano colturale tutte le informazioni necessarie a identificare le colture principali come sopra definite, che occupano i terreni a seminativo dell’azienda, evitando sovrapposizioni. Si richiamano, al riguardo, le definizioni di coltura contenute nel paragrafo 4, dell’art. 44 del Reg. (UE) n. 1307/2013: una coltura appartenente a uno qualsiasi dei differenti generi definiti nella classificazione botanica delle colture; una coltura appartenente a una qualsiasi delle specie nel caso delle brassicacee, solanacee e cucurbitacee; i terreni lasciati a riposo; erba o altre piante erbacee da foraggio. La coltura invernale e la coltura primaverile sono considerate colture distinte anche se appartengono allo stesso genere. Le aree degli elementi caratteristici del paesaggio che siano protette dalla condizionalità e/o considerate come Efa (aree d'interesse ecologico) e che siano contenute nei seminativi aziendali, sono considerate parte della porzione corrispondente di seminativo e concorrono alla determinazione della superficie ammissibile ai fini della diversificazione colturale. Il controllo di tipo amministrativo (sul 100 per cento delle aziende che devono rispettare l’obbligo) è svolto sulla base delle dichiarazioni riportate nel piano colturale mentre il controllo di tipo oggettivo (5% delle aziende che devono rispettare l’obbligo) è effettuato mediante telerilevamento seguito, ove necessario, da visite di campo. I centri Caa Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. pag. 13 Tecnica - Agricoltura pag. 14 • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI Latte: trattativa impossibile CHIESTO L'INTERVENTO DEL MINISTRO MARTINA S alta la trattativa sul prezzo del latte in Lombardia. A darne annuncio è la Coldiretti in seguito al nuovo incontro con il gruppo Italatte. Constatata l’impossibilità di raggiungere un’intesa su un livello di prezzo soddisfacente, i produttori hanno deciso di abbandonare il tavolo, rompendo così una trattativa in cui non si intravede alcuna possibilità di una soluzione positiva. A fronte di tale situazione, i produttori ritengono necessario attivarsi per richiamare l’attenzione delle istituzioni ANTONINO CANNAVACCIUOLO NUOVO 'VOLTO' PER PROMUOVERE IL FORMAGGIO GORGONZOLA 'Più lo conosci più ti piace'. È lo slogan che accompagna la nuova campagna di comunicazione del Consorzio Gorgonzola. Protagonista degli spot è il pluristellato chef e superstar televisiva Antonino Cannavacciuolo alle prese con cinque gustosi piatti a base di Gorgonzola Dop. Il gusto e la versatilità di questo formaggio sono ben note al simpatico chef di origini campane, ma con base nel novarese, principale centro di produzione del gorgonzola; quello che Cannavacciuolo scoprirà durante gli spot sono le qualità nutrizionali proprie di questo formaggio unico. Il Gorgonzola è il terzo formaggio vaccino italiano per importanza, con un giro d'affari di 550 ml €; le esportazioni toccano il 31% del totale e sono 4.200.000 le forme prodotte ogni anno (fonte Consorzio Gorgonzola). Com'noto, il Gorgonzola che può fregiarsi del marchio "Dop" viene prodotto esclusivamente con latte vaccino proveniente dagli allevamenti della zona di origine che include solo due regioni italiane: Lombardia e Piemonte (in maggioranza nel Novarese). Nelle due regioni sono dislocate le 38 aziende socie da cui parte la totalità del Gorgonzola Dop destinato al mercato interno e a quello mondiale. QUADERNO DI CAMPAGNA: RICORDIAMO L'IMPORTANZA DI UNA CORRETTA COMPILAZIONE E CONSERVAZIONE Il Quaderno di campagna è obbligatorio per tutte le aziende che utilizzano fitofarmaci ed è costituito da un unico documento , il registro dei trattamenti, in cui vengono riportati in ordine cronologico tutti i trattamenti . Per il carico dei prodotti bastano le copie delle bolle o dalle fatture accompagnatorie che comprovano la presenza dei prodotti in azienda . Costituisce parte integrante del registro copia del fascicolo aziendale che comprova l’ esatta superficie coltivata. La documentazione deve essere presente in azienda e conservata per almeno 3 anni. Nonostante le varie sollecitazioni molte aziende non sono in regola con la corretta compilazione del registro . I nostri uffici sono a disposizione per ulteriori informazioni e per la compilazione del registro. e dell’opinione pubblica sulla grave situazione che coinvolge attualmente il comparto latte e che mette a rischio la sopravvivenza stessa di numerosi allevamenti. Il prezzo del latte lombardo rappresenta un punto di riferimento anche per il Novarese, Vco ed ampi areali di Vercellese e Biellese, oltre che per altre regioni italiane, visto che proprio la Lombardia, con 4 milioni di tonnellate produce il 40% circa di tutto il latte italiano. A prendere la palla è ora l’assessore all’agricoltura Gianni Fava, con una lettera al ministro delle Politiche Agricole, il lombardo Maurizio Martina per chiedere "un intervento straordinario sia nell'intensità che nei modi", tradotto nella "convocazione di un Tavolo nazionale in cui tutta la filiera” compresa – nelle intenzioni dello stesso Fava – anche la Distribuzione organizzata: “Occorre mettere le parti in condizione di trovare un accordo che non deve essere considerato funzionale a tutto il settore". Che manchino, ad oggi, le condizioni per un punto d’incontro è comunque ben chiaro: c’è una situazione di stallo – rileva la Regione - "che non è più sostenibile e le parti non sembrano nemmeno in grado di avvicinarsi a un punto di equilibrio". Inoltre, "è nuovo il momento storico in cui sta avvenendo". Dalla crisi che sta colpendo anche i consumi del settore agroalimentare, all'embargo russo, alla liberalizzazione totale dal 1 aprile 2015. "Il rischio– scrive Fava a Martina - è di arrivare alla fine del regime delle quote con un sistema 'latte Italia' in frenata, mentre nel centro-nord Europa si hanno incrementi produttivi anche a doppia cifra". I problemi, peraltro, riguardano un ampio spettro. "Se fino agli scorsi anni i flussi di importazione riguardavano il latte sfuso, - afferma Fava - oggi la preoccupazione riguarda anche e soprattutto la crescita dei flussi di prodotti lavorati e confezionati". Tecnica • resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI Ecco il Piano sementiero per l’agricoltura bio, ora stop a deroga per sementi convenzionali La moltiplicazione di sementi con metodo biologico è passata in Italia a 12.544,46 ettari nel 2008 a 7.444,87 ettari nel 2013, che rappresenta circa il 3,9% dell'intera superficie nazionale utilizzata per produrre sementi soggette a certificazione, con una riduzione nella produzione di sementi bio di circa il 30% S ono stati presentati a Milano, nella sede del Centro per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, i risultati del progetto durato quattro anni relativo al Piano sementiero biologico, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole sulla base di quanto previsto dal Piano Nazionale d’Azione per l’agricoltura biologica. Il secondo biennio di ricerca ha messo in luce le varietà di alcune colture più adatte al metodo di produzione biologico. Si tratta di cereali, foraggere ed ortive per ben 18 specie tra cui grano duro e tenero, riso, erba medica, porro, cipolla, pomodoro da industria, pomodoro da insalata, zucchine. Le tecniche di miglioramento genetico adottate hanno avuto un approccio innovativo in quanto accanto al miglioramento genetico di tipo “evolutivo” condotto dai solo esperti degli istituti di ricerca, si è affiancato quello “partecipativo“, il cui scopo resta, al pari del miglioramento genetico classico, l’ottenimento di varietà migliorate, ma prevede, in aggiunta, la partecipazione degli agricoltori al processo di selezione e punta all’ottenimento di varietà ad ampia base genetica. Il modello partecipativo ha il grande vantaggio di garantire uno scambio di informazioni ed esperienze tra le imprese agricole biologiche ed il mondo della ricerca scientifica evitando l’annoso problema del mancato trasferimento dei risultati della ricerca all’agricoltura ed il fatto che spesso i progetti di ricerca sono impostati senza tener in considerazione le effettive necessità di A fronte di una crescita dell'agricoltura biologica in Italia, come evidenziano i dati el Sinab e l'andamento dei consumi monitorato dall'Ismea, si assiste a un'involuzione del mercato delle sementi biologiche e di altri materiali di propagazione vegetativa idonei per l'impiego 'bio' chi produce sulla base della domanda di mercato. Il raggiungimento dell’obiettivo di individuare un elenco di varietà adatte al metodo biologico, consentirebbe, ora, secondo quanto dichiarato da Pier Giacomo Bianchi, direttore del Centro di sperimentazione e certificazione delle sementi (Cra-Scs), di poter decidere la soppressione dell’istituto della deroga che consente all’agricoltore biologico di poter ricorrere alle sementi convenzionali, se manca la varietà che egli intende coltivare, opzione che, tra l’altro, la Commissione Ue intende abrogare con la nuova proposta di regolamento di modifica del reg. CE 834/2007. Del resto, i dati, dimostrano che per diverse varietà di colture, l’Italia ha, ormai, raggiunto l’autosufficienza. Tale posizione è stata condivisa da Coldiretti e dal Consorzio delle Organizzazioni di Agricoltori Moltiplicatori di Sementi, mentre parere contrario ha espresso l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica. A fronte di una crescita dell’agricoltura biologica in Italia, come evidenziano i dati del Sinab e l’andamento dei consumi monitorato dall’Ismea, si assiste ad un’involuzione del mercato delle sementi biologiche e di altri materiali di propagazione vegetativa idonei per l’impiego in agricoltura biologica. I dati evidenziano, infatti, una riduzione nel periodo 2008-2013 della diponibilità di sementi biologiche proprio a causa dell’abuso del ricorso al sistema della deroga che non ha incentivato le ditte sementiere a produrre varietà per l’agricoltura biologi- ca vista la preferenza manifestata da parte degli agricoltori a ricorrere comunque alla semente convenzionale. La moltiplicazione di sementi con metodo biologico è passata in Italia da 12.544 ,46 ettari nel 2008, a 7.444,87 ettari nel 2013 che rappresenta circa il 3,9% dell’intera superficie nazionale utilizzata per produrre sementi soggette a certificazione, con una riduzione nella produzione di sementi bio pari a circa il 30%. Si mantiene rilevante, invece, il numero di richieste di deroga per l’impiego di sementi convenzionali nelle produzioni biologiche, pari ad oltre 35.258 domande presentate nella stagione 2012 in netto aumento rispetto al 2004, che contava 33.663 deroghe, secondo i dati del CRA-SCS. Secondo un’analisi compiuta da Coldiretti, sulla base dei dati disponibili, le varietà che entro il 2021 potrebbero raggiungere l’autosufficienza sono avena, frumento duro, cece, farro, trifoglio e veccia. Coldiretti esprime grande apprezzamento per il lavoro compiuto che rende il nostro paese all’avanguardia nel settore dell’agricoltura biologica. Sta ora a tutti i soggetti della filiera ed alle istituzioni competenti, garantire che tali risultati siano appiccati in modo da far compiere un salto di qualità agli alimenti biologici offerti ai consumatori. Tutto il materiale scientifico prodotto dal progetto relativo al piano sementiero in agricoltura biologica è disponibile all'indirizzo web www.ambienteterritorio.coldiretti.it/Pagine/default.aspx. pag. 15 La difesa del made in Italy pag. 16 Una firma a sostegno della vera pizza come patrimonio Unesco L a prima pizza taroccata con “Pomarola” del Brasile, olio “Pompeian” del Maryland e “Zottarella” venduta in Germania, ma anche pelati San Marzano fatti in California, ha perso rovinosamente il duello con quella originale preparata per sostenere l’iscrizione dell’ “'arte della pizza napoletana” nella lista Unesco dei patrimoni immateriali dell’umanità e tutelarne così l’identità. Una iniziativa della Coldiretti al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio per sostenere l’iscrizione nella prestigiosa lista anche per fare definitivamente chiarezza sull’origine italiana degli ingredienti e sulle modalità di preparazione per garantire le condizioni igienico e sanitarie ottimali. La pizza napoletana - sottolinea la Coldiretti - dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. L'adesione della Coldiretti alla campagna accompagna la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell'ex ministro dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, per garantire pizze realizzate a regola d'arte con prodotti genuini e provenienti esclusivamente dall'agricoltura italiana e combattere anche l’agropirateria internazionale. Un rischio diffuso all’estero e un’occasione per fare chiarezza anche in Italia dove quasi due pizze su tre (63 per cento) sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza sen- LA PIZZA, TRADIZIONE TUTTA ITALIANA CHE AFFONDA LE RADICI NELLA STORIA La storia della pizza è da sempre patrimonio della nostra penisola. Addirittura da prima che uno dei piatti simbolo della cultura enogastronomica nazionale 'conoscesse' l'uso del pomodoro, il cui uso si diffonde solo solo dopo il XVII secolo. Infatti, i primi documenti dove si ritrova scritta la parola 'pizza' risalgono a ben prima dell'anno Mille. Tra i primi a descrivere la diversità dei condimenti della pizza, nel 1843, fu Alexander Dumas padre. Nota la tradizione che vuole, nel 1880, il cuoco Raffaele Esposito creare la 'Pizza Margherita' per onorare la Regina d'Italia Margherita di Savoia: una pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico per rappresentare i colori della bandiera italiana. za alcuna indicazione per i consumatori. Troppo spesso viene servito un prodotto preparato - spiega la Coldiretti – con mozzarelle ottenute non dal latte, ma da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall'est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell'extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale. In Italia sono stati importati nel 2013 ben 481 milioni di chili di olio di oliva e sansa, oltre 80 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 105 milioni di chili di concentrato di pomodoro dei quali 58 milioni dagli Usa e 29 milioni dalla Cina e 3,6 miliardi di chili di grano tenero con una tendenza all’aumento del 20 per cento nei primi due mesi del 2014. Un fiume di materia prima che - sostiene la Coldiretti - ha purtroppo compromesso notevolmente l’originalità tricolore del prodotto servito nelle 50 mila pizzerie presenti in Italia che generano un fatturato stimato di 10 miliardi, ma non offrono alcuna garanzia al consumatore sulla provenienza degli ingredienti utilizzati. “Il riconoscimento dell’Unesco avrebbe un valore straordinario per l'Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e la pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è chiaro che garantire l’origine nazionale degli ingredienti e le modalità di lavorazione significa difendere un pezzo della nostra storia, ma anche la sua distintività nei confronti della concorrenza sleale”. Si firma presso gli uffici di Coldiretti e i Mercati di Campagna Amica. PETIZIONE Dal 1 maggio 2015 l’italia ospiterà l’Expo Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” dedicata all’agricoltura e alla sostenibilità. È importante che nel marzo 2015 l’Italia, sbloccando la pratica ferma dal marzo 2011, formalizzi al Comitato Intergovernativo dell’UNESCO la candidatura dell’ “Arte della pizza” che sicuramente è il prodotto della tradizione italiana più conosciuto al mondo, nella certezza che tal misura contribuirebbe a garantire l’origine italiana degli ingredienti e la qualità igienico sanitaria nella preparazione. Per questo chiediamo al Prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Italiana dell’UNESCO ed al Consiglio direttivo di indicare l’arte della pizza napoletana come proposta italiana per l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. COMPILARE IN STAMPATELLO E FIRMARE NOME E COGNOME CITTÀ / PROVINCIA E-MAIL FIRMA I moduli debitamente firmati dovranno essere inviati per posta al seguente indirizzo: CONFEDERAZIONE NAZIONALE COLDIRETTI , VIA XXIV MAGGIO, 43 • 00187 È possibile anticipare i moduli via mail a: [email protected] oppure via fax allo 064682347 Si autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa 196/2003 Tecnica - Agricoltura pag. 18 • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI TEMI IN PRIMO PIANO A OLEGGIO AL CONVEGNO SUL MIELE DI DOMENICA 16 NOVEMBRE Temi in primo piano per l’annuale convegno dell’apicoltura professionale, domenica 16 novembre a Oleggio, in provincia di Novara, . Importanti le relazioni di Pierantonio Belletti, dell’Università di Udine, focalizzata sull’importanza della nutrizione nella corretta gestione degli alveari e i tecnici di Aspromiele con i risultati delle prove di campo nella lotta alla varroa realizzate nell’inverno 2013 e nell’estate 2014 e i progetti su cui Aspromiele è oggi impegnata. Durante il convegno, anche la premiazione i vincitori della 16^ edizione del concorso “Mieli tipici piemontesi Franco Marletto”. Al miglior miele in assoluto la consegna una targa, un diploma ai classificati delle diverse categorie. La giuria, composta da esperti in analisi sensoriale iscritti all'Albo Nazionale, invierà a tutti i partecipanti la valutazione sensoriale e organolettica e le analisi chimiche con i valori di umidità e di Hmf (Idrossimetilfurfurale) dei campioni presentati. DENUNCIA ALVEARI Si ricorda che, come ogni ano, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, legge della Regione Piemonte 3 agosto 1998, n.20, corre procedere al censimento del patrimonio apistico. Si comunica che sono disponibili presso le Province e i nostri uffici zona i modelli predisposti per la denuncia annucle obbligatoria, da compilarsi in tutte le sue parti e riconsegnare alla Province entro il 31 dicembre 2014. Si ricorda che la mancata denuncia alveari comporterà, oltre alla specifica sanzione amministrativa, l'esclusione dai benefici previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali. TERRE VIVE, PARTE LA 'FASE DUE': SARANNO VENDUTE O AFFITTATE ANCHE LE TERRE E GLI INCOLTI DI REGIONI ED ENTI PUBBLICI Parte la seconda fase di Terre vive, l’iniziativa del Mipaaf che mette in vendita o in affitto terre agricole o incolti di proprietà degli enti pubblici. Dopo i 5.500 ettari dello Stato messi a disposizione nell'estate scorsa, il ministero delle Politiche Agricole, l'Anci e la Conferenza delle Regioni hanno firmato il protocollo d'intesa per la vendita o l'affitto dei terreni di proprietà di Regioni e Comuni. Secondo l'Istat la superficie complessiva di queste aree agricole è di 142 mila ettari a cui vanno aggiunti gli incolti. Un’iniziativa che il ministro Maurizio Martina aveva annunciato al Forum Internazionale della Coldiretti, a Cernobbio. Obiettivo del provvedimento, che vede l'alienazione di terreni pubblici incolti sia statali che di Regioni e Comuni da destinare ai giovani, è incentivare il ricambio generazionale e l'imprenditorialità giovanile in campo agricolo. Ai terreni alienati o locati non potrà essere attribuita una destinazione urbanistica diversa da quella agricola prima di 20 anni dalla trascrizione dei contratti nei pubblici registri immobiliari. • resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO Mercato Elettronico per la Pubblica Amministrazione: un'opportunità anche per le imprese C ome già scritto nel numero scorso, ricordiamo che il Mercato Elettronico P.A. (MEPA) è un mercato digitale per la Pubblica Amministrazione, in cui le P.A. registrate possono ricercare, confrontare e acquisire i beni e i servizi proposti dalle aziende fornitrici abilitate a presentare i propri cataloghi sul sistema. La società Consip, società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), definisce in appositi bandi le tipologie di beni e servizi e le condizioni generali di fornitura, gestisce l'abilitazione e la registrazione dei Fornitori e delle Pubbliche Amministrazioni. Le Amministrazioni possono verificare l’offerta di beni e/o servizi e, una volta abilitate, effettuare acquisti on line, confrontando le proposte dei diversi fornitori e scegliendo quella più rispondente alle proprie esigenze. I principali vantaggi del Mercato Elettronico sono: Per le Amministrazioni: • risparmi di tempo sul processo di acquisizione di beni e servizi sotto soglia; • trasparenza e tracciabilità dell’intero processo d’acquisto; • ampiamento delle possibilità di scelta per le amministrazioni, che possono confrontare prodotti offerti da fornitori presenti su tutto il territorio nazionale; • soddisfazione di esigenze anche specifiche delle Amministrazioni, grazie a un’ampia e profonda gamma di prodotti disponibili e la possibilità di emettere richieste di offerta; Per i Fornitori: • diminuzione dei costi commerciali e ottimizzazione dei tempi di vendita • accesso al mercato della Pubblica Amministrazione • occasione per valorizzare la propria impresa anche se di piccole dimensioni • concorrenzialità e confronto diretto con il mercato di riferimento • opportunità di proporsi su tutto il territorio nazionale • leva per il rinnovamento dei processi di vendita La nostra struttura è abilitata al censimento delle imprese che vogliono iscriversi al MEPA (Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione); pertanto le imprese che vogliono dare visibilità dei propri beni e/o servizi possono rivolgersi ai nostri Uffici Zona o direttamente all’Ufficio Provinciale di Vercelli in Piazza Zumaglini 14, nella persona del sig. Massimo Benini, recapito telefonico 0161/26.16.23, per ottenere delucidazioni in merito all’abilitazione al MEPA. Alimentare • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI L'etichettatura dei prodotti alimentari: le normative I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO UE N.1169 DEL 25 OTTOBRE 2011 I l regolamento stabilisce le basi che garantiscono un elevato livello di protezione dei consumatori in materia di informazioni sugli alimenti, tenendo conto delle differenze di percezione dei consumatori e delle loro esigenze in materia di informazione, garantendo al tempo stesso il buon funzionamento del mercato interno. Lo stesso, definisce in modo generale i principi, i requisiti e le responsabilità che disciplinano le informazioni sugli alimenti e, in particolare, l’etichettatura degli alimenti. Fissa gli strumenti volti a garantire il diritto dei consumatori all’informazione e le procedure per la fornitura di informazioni sugli alimenti, tenendo conto dell’esigenza di prevedere una flessibilità sufficiente in grado di rispondere alle evoluzioni future e ai nuovi requisiti di informazione. L'applicazione delle norme inerisce operatori del settore alimentare in tutte le fasi della catena alimentare quando nelle loro attività necessita la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Si applica a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale, compresi quelli forniti dalle collettività, e a quelli destinati alla fornitura delle collettività. Principi che disciplinano le informazioni obbligatorie sugli alimenti Le eventuali informazioni obbligatorie sugli alimenti richieste dalla normativa in materia di informazioni sugli alimenti rientrano, in particolare, in una delle seguenti categorie: • informazioni sull’identità e la composizione, le proprietà o altre caratteristiche dell’alimento; • informazioni sulla protezione della salute dei consumatori e sull’uso sicuro dell’alimento; • informazioni sulle caratteristiche nutrizionali che consentano ai consumatori, compresi quelli che devono seguire un regime alimentare speciale, di effettuare scelte consapevoli, • gli attributi collegati alla composizione del prodotto che possono avere un effetto nocivo sulla salute di alcune categorie di consumatori; • la durata di conservazione, le condizioni di conservazione e uso sicuro; • l’impatto sulla salute, compresi i rischi e le conseguenze collegati a un consumo nocivo e pericoloso dell’alimento; L’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti è l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto o, se tale operatore non è stabilito nell’Unione, l’importatore nel mercato dell’Unione. L’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti assicura la presenza e l’esattezza delle informazioni sugli alimenti, conformemente alla normativa applicabile in materia di informazioni sugli alimenti e ai requisiti delle pertinenti disposizioni nazionali. Il regolamento definisce in modo generale i principi, i requisiti e le responsabilità che disciplinano le informazioni sugli alimenti e, in particolare, l'etichettatura. Fissa inoltre gli strumenti volti a garantire il diritto dei consumatori all'informazione Gli operatori del settore alimentare sono responsabili delle eventuali modifiche da essi apportate alle informazioni sugli alimenti che accompagnano il prodotto stesso. Gli operatori del settore alimentare, nell’ambito delle imprese che controllano, assicurano che le informazioni sugli alimenti non preimballati destinati al consumatore finale o alle collettività siano trasmesse all’operatore del settore alimentare che riceve tali prodotti, in modo che le informazioni obbligatorie sugli alimenti siano fornite, ove richiesto, al consumatore finale. Nei seguenti casi gli operatori del settore alimentare, nell’ambito delle imprese che controllano, assicurano che le indicazioni obbligatorie richieste appaiano sul preimballaggio o su un’etichetta a esso apposta oppure sui documenti commerciali che si riferiscono a tale prodotto se si può garantire che tali documenti accompagnano l’alimento cui si riferiscono o sono stati inviati prima o contemporaneamente alla consegna: • quando l’alimento preimballato è destinato al consumatore finale, ma commercializzato in una fase precedente alla vendita al consumatore finale e quando in questa fase non vi è vendita a una collettività; • quando l’alimento preimballato è destinato a essere fornito a collettività per esservi preparato, trasformato, frazionato o tagliato. Gli operatori del settore alimentare che forniscono ad altri operatori del settore alimentare alimenti non destinati al consumatore finale o alle collettività assicurano che a tali altri operatori del settore alimentare siano fornite sufficienti informazioni che consentano loro, di avere il rispetto della presente normativa che prevede quanto segue: • ogni operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti che a qualunque titolo esso produce/trasforma/commercializza/somministra deve avere assicurata la presenza e l’esattezza delle informazioni sugli alimenti, conformemente alla normativa applicabile in materia di informazioni sugli alimenti e ai requisiti delle pertinenti disposizioni nazionali. Carlo Todeschino pag. pag.19 19 Fiscale Mercati pag. 20 22 pag. • CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI Le rilevazioni e quotazioni del risone presso le Borse Riso sono disponibili per tutti i soci sui siti internet delle Federazioni Interprovinciali e attraverso i sistemi di invio telematico a cura di Claudio Molteni, referente Fir - Filiera Italiana Riso BORSA DI NOVARA quot. 10 novembre BORSE RISI RISONI Tondo Medio Lungo A Lungo B BORSA DI VERCELLI quot. 11 novembre da euro/t a euro/t da euro/t a euro/t BALILLA-CENTAURO E SIMILARI 285,00 305,00 298,00 308,00 SELENIO 315,00 335,00 327,00 337,00 310,00 330,00 327,00 337,00 LOTO, NEMBO E SIMILARI 335,00 380,00 374,00 384,00 AUGUSTO 350,00 380,00 374,00 384,00 SANTʼANDREA 450,00 480,00 501,00 530,00 BALDO 510,00 550,00 566,00 576,00 ROMA 450,00 490,00 500,00 530,00 ARBORIO, VOLANO 530,00 570,00 550,00 575,00 CARNAROLI E SIMILARI 530,00 570,00 545,00 575,00 THAIBONNET, GLADIO E SIMILARI 250,00 260,00 250,00 260,00 LIDO, FLIPPER / TIPO RIBE BESTIAME DA MACELLO Vitelli (peso fino a 300 kg) - di 1^ qualità da 4,00 a 5,00 €/kg - di 2^ qualità da 2,89 a 3,82 €/kg Vitelloni - di 1^ qualità da 3,10 a 3,50 €/kg - di 2^ qualità da 1,70 a 1,90 €/kg Vacche - di 1^ qualità da 2,30 a 2,40 €/kg - di 2^ qualità da 1,90 a 2,00 €/kg Tori - di 1^ qualità da 1,23 a 1,80 €/kg - di 2^ qualità da 0,72 a 1,03 €/kg Suini - da 101 a 150 kg: da 1,39 a 1,45 €/kg - oltre 151 kg: da 1,44 a 1,54 €/kg BESTIAME DA ALLEVAMENTO Suini - Lattonzoli fino a 25 kg da 3,15 a 3,28 €/kg - Magroncelli 26-50 kg da 2,32 a 2,35 €/kg - Magroni 51-80 kg da 1,70 a 1,73 €/kg ANIMALI DA CORTILE E UOVA - Anatre da 2,20 a 2,24 €/kg - Anatroccoli da allevamento fino a gg. 10 da 1,00 a 1,35 €/capo - Conigli da 2,20 a 2,35 €/kg - Faraone da 2,20 a 2,25 €/kg - Galli tradizionali Golden e Livornesi macellati da 3,20 a 3,40 €/kg - Galline e galli di taglia pesante e media allevati a terra da 0,46 a 0,48 €/kg - Galline di media e leggera allevate in batteria da 0,14 a 0,19 €/kg - Oche macellate n.q. - Paperi da allevamento fino a gg. 10 da 2,58 a 2,84 €/capo - Pulcini fino a gg. 10 da 0,45 a 0,62 €/capo - Polli di 1^ qualitá vivi da 1,18 a 1,20 €/kg - Polli d'allevamento intens. macellati da 2,05 a 2,10 €/kg - Tacchine da 1,85 a 2,05 €/kg - Tacchini da 1,85 a 2,05 €/kg - Tacchini da allevamento fino a 10 gg. da 2,10 a 2,15 €/capo Bovini con documentazione genealogica: - Vacche fino a 7 anni da 550,00 a 800,00 €/capo - Giovenche gravide da 1700,00 a 1800,00 €/capo - Vitelli fino a 30 giorni - razza piemontese (fassone) da 800,00 a 900,00 €/capo - di 1^ qualità da 6,50 a 7,00 €/kg - di 2^ qualità da 1,80 a 2,00 €/kg Ovini e Caprini con docum. genealogica capi fino a 12 mesi - Ovini da 120,00 a 240,00 €/capo - Caprini da 100,00 a 250,00 €/capo Struzzi - Pulcini (fino a 90 giorni) da 67,00 a 150,00 €/capo - Pulcinoni (da 91 a 360 giorni) da 155,00 a 387,00 €/capo - Riproduttori (oltre 720 giorni) da 1239,00 a 1549,00 €/capo - Riproduttori testati (oltre 4 anni) da 2324,00 a 2582,00 €/capo Uova nazionali fresche (10 pezzi conf. grandi imballaggi) - S: meno di 53 g. da 1,12 a 1,14 €/kg - M: da 53 a 63 g. da 1,32 a 1,35 €/kg - L: da 63 a 73 g. da 1,37 a 1,39 €/kg - XL: 73 g. e più da 1,51 a 1,53 €/kg - Uova fresche da 2,20 a 2,24 €/kg Le quotazioni del bestiame sono riferite alla Borsa di Vercelli - 11.11.2014. Indicazioni di prezzo valide salvo errori od omissioni. Quotazioni ufficiali presso le Camere di Commercio BORSA DI NOVARA quot. 10 novembre 2014 Frumento tenero - Altri usi da 169,00 a 162,00 €/t - Panificabile da 178,00 a 181,00 €/t Farina di frumento tenero - W 300 (proteine s.s. min. 13 da 560,00 a 570,00 €/t - W 250 (proteine s.s. min. 12 da 510,00 a 520,00 €/t - W 200 (proteine s.s. min. 11 da 474,00 a 484,00 €/t Sottoprodotti del frumento - Crusca da 102,00 a 103,00 €/t - Tritello da 107,00 a 111,00 €/t Altri cereali - Avena N.Q. - Triticale da 150,00 a 154,00 €/t - Granoturco nazionale ibrido da 140,00 a 145,00 €/t - Orzo nazionale da 165,00 a 170,00 €/t - Semi di soia nazionale da 320,00 a 325,00 €/t BORSA DI VERCELLI quot. 11 novembre 2014 Leguminose - Fagioli tipo Saluggia Dop da 2000,00 a 2200,00 €/t Avena - Avena nazionale n.q. Farine - Farina di frumento per panificazione 300 W prot. 13 da 600,00 a 610,00 €/t - Farina di frumento per panificazione max 220 W da 510,00 a 530,00 €/t - Farina di granoturco integrale da 270,00 a 280,00 €/t Sottoprodotti del grano - Crusca da 170,00 a 180,00 €/t - Tritello da 160,00 a 170,00 €/t Foraggi - Fieno di erba medica nazionale da 165,00 a 170,00 €/t - Fieno maggengo di prato da 120,00 a 130,00 €/t - Fieno agostano n.q. Paglie - Paglia di frumento, segale e orzo da 90,00 a 100,00 €/t - Paglia di riso da 70,00 a 80,00 €/t Tecnica - Vitivinicoltura • CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI • pagina a cura di CARLO TODESCHINO REFLUI DI CANTINA: LE LINEE GUIDA Apertura Bando Ristrutturazione e riconversione vigneti Con la determina in oggetto viene aperto il bando della misura Ristrutturazione e riconversione vigneti 2014-2015 a partire dal 7 novembre con scadenza 31 gennaio 2015. INTERVENTI AMMISSIBILI Estirpazione e reimpianto di una diversa varietà di vite sulla stessa superficie o su superficie diversa. • Reimpianto di una diversa varietà di vite utilizzando un diritto in portafoglio o acquisito mediante trasferimento. • Reimpianto anticipato di una diversa varietà di vite. • Riconversione varietale. • Sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto e in buono stato vegetativo di età massima di 15 anni. • Estirpazione e reimpianto del vigneto con la stessa varietà di vite: - con diversa collocazione in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche ed economiche; - senza diversa collocazione ma con modifiche al sistema di coltivazione della vite. • Reimpianto, con diritto in portafoglio o acquisito mediante trasferimento, mantenendo la stessa varietà di vite. • Reimpianto anticipato mantenendo la stessa varietà di vite : - in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche ed economiche, - con modifiche al sistema di coltivazione della vite. • Trasformazione delle forme di allevamento a vegetazione non assurgente in sistemazioni a controspalliera assurgente (guyot, cordone speronato). • Modifiche delle strutture di sostegno di un vigneto già esistente FLAVESCENZA DORATA: COME SEGNALARE UN VIGNETO MALATO Fra le misure contemplate dal decreto di lotta obbligatoria, è previsto che i servizi provinciali fitosanitari debbano accertare in loco le segnalazioni di focolai della malattia. A CHI RIVOLGERSI PER LE SEGNALAZIONI: Provincia di Biella: Servizio Politiche Agricole Dott.ssa Baldassi, dott. Moro Tel. 015.8480886 Provincia di Vercelli: Servizio Viticoltura Dott. Falzetti Tel. 0161.597669 Provincia di Novara: Settore Agricoltura Dott. Agnes, dott.ssa Monte Tel. 0321.378537 D opo aver invitato i lettori a prestare attenzione avendo cura di non convogliare nel reflui di lavaggio le fecce che possono consegnarsi alle distillerie o destinarsi a impieghi alternativi come scriviamo in questo stesso numero, provvediamo a illustrare le possibilità di gestione degli effluenti di cantina, in modo da fornire un quadro completo e consentire le valutazioni del caso. L’operatore può scegliere queste possibilità (anche più di una ovviamente): 1) 2) 3) 4) REIMPIEGO AZIENDALE ALLACCIAMENTO RETE FOGNARIA STOCCAGGIO PROVVISORIO FITODEPURAZIONE REIMPIEGO AZIENDALE Finalità: risparmio della risorsa acqua; compatibilità ambientale; minori impegni e costi per le imprese. Destinazioni possibili: fertirrigazione, trattamenti e diserbo Cosa si intende per “acque reflue di cantina”: le acque derivanti dal lavaggio di attrezzature e impianti Occorre la comunicazione annuale ai sensi del Reg. 10/R/2007- si presenta almeno 60 giorni prima delle operazioni di reimpiego. Ogni variazione ai terreni va comunicata 20 giorni prima dell’applicazione Chi può reimpiegare i reflui: aziende agricole che ottengono vino e rispettano il criterio della “prevalenza” delle uve ottenute dai propri vigneti; imprese che producono quantitativi di acque reflue fino a max 4000 m3/anno Annotazione dei reflui e delle operazioni di reimpiego nel “quaderno di campagna”. Pretrattamento: è necessario garantire un periodo minimo di stoccaggio – secondo precise - modalità pari a 90 giorni, meglio 180. DIVIETO: non è permesso spandere 5 m dai fiumi, in terreni gelati, e nel periodo tra il 1° dicembre e il 31 gennaio. ALLACCIAMENTO RETE FOGNARIA Gli scarichi delle aziende agricole che ottengono vino per almeno 2/3 dalle uve direttamente prodotte vengono “assimilati alle acque domestiche” e pertanto la domanda all’ente gestore della rete fognaria è semplificata ed i costi per il servizio sono identici (o simili) a quelli applicati per gli scarichi civili. Nei casi che non rientrano nel suddetto parametro, gli scarichi sono considerati da “insediamenti produttivi”. Per ottenere l’autorizzazione è necessario presentare all’ente gestore la rete fognaria apposita istanza corredata da autocertificazione attestante le condizioni agevolate (produrre i 2/3 dei prodotti lavorati) e da semplici informazioni sull’attività e descrizioni dello scarico. Si allegano inoltre cartografia atta a individuare l’insediamento (CTR 1:10.000) e mappa catastale di ubicazione dell’immobile. Per gli insediamenti produttivi la documentazione è più vasta e il costo è definito in base alla specifica situazione. Occorre fare attenzione perché in caso di controllo all’ingresso al collettore fognario le acque – assimilabili alle domestiche - devono rispettare limiti massimi di sostanze fissati dalle leggi in materia ambientale ( D.Lgs 152/2006). STOCCAGGIO PROVVISORIO Non è necessaria alcune autorizzazione preventiva. I reflui sono detenuti provvisoriamente in vasche di raccolta e periodicamente conferiti alle strutture/consorzi che gestiscono depurazione e smaltimento. E’ prescritto il conferimento almeno una volta all’anno restando nel limite di 20 mq. Al superamento della quota di 20 mq scatta l’obbligo di conferimento. Il trasporto dalla cantina al luogo di consegna dei reflui può essere affidato a ditte specializzate (il costo comprensivo di trasporto e smaltimento potrebbe aggirarsi intorno ai 25-30 euro/mq), oppure può avvenire per conto proprio, disponendo di botte autorizzata e specifica di trasporto, scortato dalla specifica “bolla ecologica”. FITODEPURAZIONE E’ una tecnica che consente di trattare e depurare le acque di scarico in azienda. I vantaggi sono come per il reimpiego, puntando al risparmio idrico ed alla tutela ambientale. L’ impianto prevede più fasi di trattamento dai reflui fino al passaggio in una apposita struttura coperta da vegetazione che, riproducendo ed amplificando i processi di degradazione che avvengono in natura, provvede a ridurre le sostanze inquinanti e immettere a fine ciclo acqua con caratteristiche che ne consentono il reimpiego (vedi punto sopra) o lo scarico puntuale nell’ambiente (se si resta al disotto dei limiti stabiliti da specifiche tabelle). Da valutare i costi di ammortamento, eventuali contributi, e lo smaltimento del materiale (substrato poroso “filtrante”) esausto. pag. 21 Fiscale pag.2222 pag. • CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI Riqualificazione energetica, è confermata la proroga detrazioni 'Ecobonus' al 65% e 50% ROMA - Il ddl di Stabilità 2015, per il quale è iniziato l’iter di approvazione, proroga per tutto il 2015 le attuali condizioni per usufruire dell’Ecobonus. È dunque prevista una detrazione del 65%, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo, per le spese sostenute nel 2015 per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, fino ad un ammontare di 96 mila euro per unità immobiliare. Senza la proroga, la detrazione fiscale sarebbe scesa al 50%. Gli interventi di efficientamento sulle parti comuni dei condomini avrebbero invece usufruito della detrazione del 65% fino al 30 giugno 2015 e del bonus al 50% dal 1 luglio al 31 dicembre 2015. Con la novità introdotta dalla Legge di Stabilità, invece, tutti i lavori sulle singole abitazioni o sulle parti comuni effettuati nel 2015 saranno agevolati al 65%. Se non interverranno altre proroghe, dal 2016 gli interventi potranno usufruire della detrazione del 36%. La norma estende al 2015 la detrazione fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione fino ad un tetto di spesa di 96 mila euro e l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Rapporto Inea, l'agricoltura si conferma trainante in tempi di crisi Il comparto agricolo si conferma trainante anche in tempi di crisi. Nel 2013 la produzione agricola si è attestata in termini monetari sui 55 miliardi di euro, mentre il valore aggiunto ha raggiunto i 30 miliardi di euro (+0,3%). È quanto emerge dal Rapporto sullo Stato dell'Agricoltura, arrivato alla sua 11/ma edizione, presentata dall'Inea (Istituto nazionale di Economia Agraria). La leggera crescita è da attribuire ad un minore impiego di consumi intermedi (-1,3%) rispetto al 2012. Lo sprint arriva però dalle vendite all'estero con un trend positivo delle esportazioni (+4,7%) che raggiungono la quota di 33,6 miliardi di euro. Dato che in parte attenua la compressione della domanda interna sia sul versante dei consumi, attestati su un valore di 138 miliardi di euro (-3,1%), sia degli investimenti (-4,7%). I finanziamenti bancari all’agricoltura silvicoltura e pesca hanno raggiunto a dicembre 2013 una consistenza di 44,1 miliardi di euro, con un’incidenza dei finanziamenti agricoli sul totale dell’economia pari a 4,9%. Gli impieghi per il settore agricoltura hanno registrato nel 2013 una leggera diminuzione sul 2012 (-0,3%) diversamente da quelli delle imprese con una flessione più cospicua (-5,5%). Si registra inoltre un progressivo peggioramento della qualità del credito per il settore agricolo (11,3%) che tuttavia è minore rispetto a quello per le attività economiche in generale (14,7%). PROSSIME SCADENZE FISCALI lunedì 1 dicembre Persone fisiche e socetà di persone: versamento seconda o unica rata acconto Irpef martedì 16 novembre Versamento Iva mese di novembre - contribuenti mensili Versamento seconda rata Imu Versamento seconda rata Tasi Comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate dei dati Iva contenuti nelle dichiarazioni di intento lunedì 29 dicembre Invio telematico elenchi Intrastat contribuenti tenuti alla presentazione mensile Versamento acconto Iva Anche in questo caso, senza la proroga, il bonus riconosciuto ai lavori di ristrutturazione sarebbe sceso al 40% nel 2015, per tornare al 36% nel 2016. All’acquisto di mobili ed elettrodomestici, abbinato agli interventi di ristrutturazione, non sarebbe invece spettata nessuna agevolazione fiscale. È prevista una detrazione del 65% da suddividere in 10 quote annuali di pari importo per le spese sostenute nel 2015 per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, fino a un ammontare di 96 mila euro per unità immobiliare. Senza la proroga, la detrazione fiscale sarebbe scesa al 50% Prime disposizioni per ridurre le bollette alle Pmi L’Autorità per l’energia e il gas, con la delibera 518/2014/R/ EEL, ha dettato le “Prime disposizioni in tema di riduzione delle bollette elettriche favore dei clienti forniti in media e bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW” come previsto dall’art.23 del Dl 91/14. Si stabilisce che ai clienti allacciati in MT (media tensione) e ai clienti non domestici in BT (bassa tensione) sopra i 16,5 kW di potenza impegnata saranno fatturati oneri di sistema ridotti dal 1° gennaio 2015 e si dispone l'esclusione dai benefici alle imprese già riconosciute “energivore” ai fini dei benefici di cui al Dl 83/12. Ricordiamo che la copertura di tale riduzione sarà ottenuta grazie alla rimodulazione degli incentivi dell’elettricità prodotta dagli impianti fotovoltaici, recentemente pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Lavoro - Sicurezza pag. 23 Job in Country: un'opportunità ROMA - Individuare la risorsa giusta e trovare l’opportunità lavorativa ideale non sempre è cosa semplice. In un settore come quello agricolo, dove cresce la voglia di investire e aumentano le aziende gestite da giovani under 40, Coldiretti risponde con Job in country, il nuovo portale dedicato a ricerche e offerte di lavoro in agricoltura. Una risorsa preziosa per le aziende in cerca di curricula e candidati e un’occasione unica per giovani, ma non solo, di fare esperienza nel settore agricolo. Il tutto con un semplice click. Il sistema offre una vera e propria banca dati di aziende e profili consultabile e aggiornabile in qualsiasi momento, un vero e proprio filo diretto fra impresa e lavoratore. Job in country si rivolge inoltre a tutti coloro che abbiano intenzione di effettuare uno stage aziendale o, piuttosto, a studenti in cerca di un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali. A disposizione presso ogni sede della struttura Coldiretti, il sistema è gestito a livello territoriale da personale qualificato, che provvederà a fornire tutte le informazioni utili per caricare e aggiornare i dati, oltre che assistenza nella delicata fase di incontro fra domanda e offerta di lavoro. Job in country è dunque la struttura di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro della Confederazione Nazionale Coldiretti che offre ad imprese e lavoratori uno strumento ed un luogo di incontro. Job in country, autorizzata al servizio di intermediazione della manodopera dal Ministero del Lavoro, si pone l'obiettivo di far incontrare nei singoli territori i bisogni delle aziende in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. E' un servizio che accorpa, ad un efficiente sistema informatizzato, un accompagnamento ed assistenza personalizzata all'utenza. L'attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio. Rinnovato il contratto degli operai agricoli ROMA - È stato sottoscritto, con un aumento salariale del 3,9% ripartito in due tranche, il verbale di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per gli operai agricoli e florovivaisti scaduto il 31 dicembre 2013. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il nuovo contratto interessa 1,2 milioni di lavoratori. Un passo difficile e coraggioso in tempi di crisi che l’economia e la società italiana stanno attraversando ma anche la conferma della dinamicità del settore agricolo e del ruolo che può svolgere a sostegno della ripresa. Ai lavoratori del settore è stata garantita la necessaria copertura contrattuale sia in termini di recupero del potere d’acquisto che di salario di produttività grazie alla SICUREZZA E IMPRESA a cura di Elena Rolando CONTROLLO PERIODICO DELLO STATO DI MANUTENZIONE ED EFFICIENZA DEI TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI È risaputo che i possessori di trattori agricoli o forestali devono adeguare i loro mezzi alle norme di sicurezza previste dal decreto lgs n.81/2008 anche se questi sono utilizzati esclusivamente in azienda. Vi è l’errata convinzione che l’adeguamento alle norme è solo per chi viaggia su strada, ma non è così, tutte le macchine e gli attrezzi usati in agricoltura devono essere conformi alle norme di sicurezza. Tutti gli imprenditori agricoli, siano essi lavoratori autonomi o datori di lavoro, devono provvedere affinché: • i trattori agricoli o forestali siano oggetto di manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza. • siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo. La frequenza dei controlli deve essere biennale ovvero ogni 1.000 ore di utilizzo, e comunque al raggiungimento di uno dei due parametri. I risultati dei controlli devono essere registrati su documenti cartacei specifici per ogni singolo trattore e devono essere conservati almeno quelli relativi agli ultimi tre anni. Il trattore che circola al di fuori dell’unità produttiva deve essere accompagnato da un documento attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito positivo. Al registro di controllo è abbinata la documentazione di supporto quale ad esempio documenti fiscali relativi agli interventi effettuati, schede tecniche dei pezzi di ricambio. Si ricorda che la manutenzione può essere fatta direttamente in azienda purché la persona addetta sia competente e conosca gli aspetti tecnici trattati nel documento tecnico dell'Inail. A tal proposito le informazioni tecniche per l’effettuazione dei controlli e il modulo di registro di controllo sono reperibili sul sito http://www. ispesl.it/sitodts/Linee_guida/Buoneprassitrattori.pdf definizione delle linee guida per la sua esigibilità. L’agricoltura ha fatto segnare una crescita record delle assunzioni con un incremento record del 5,6% nel numero di lavoratori dipendenti nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si stima peraltro che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati. Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di rappresentanza del mondo del lavoro si contraddistingue in termini di contenuti in una riconferma e rafforzamento del sistema della bilateralità contrattuale oltre alla integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti. Di rilevante importanza l'allinea- mento alle effettive necessità delle imprese dei livelli di flessibilità nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario sia annuale che giornaliero e settimanale e del regime di flessibilità multi periodale. In ordine ai risultati del negoziato lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione, oltre ad aver avuto esito positivo, non ha prodotto alcuna particolare compromissione a riguardo l’entità degli aumenti salariali risultati assolutamente compatibili e congrui rispetto alla congiuntura economica che attraversa in complesso il sistema agricolo, né alle concessioni alla controparte sindacale per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori. I Corsi di Formazione pag. 24 CORSO UTILIZZO MACCHINE AGRICOLE: APERTE LE PREISCRIZIONI Coldiretti comunica che sono aperte le pre-iscrizione ai corsi sull’utilizzo delle macchine agricole. I corsi verranno organizzati nel periodo invernale ma solo ed unicamente dopo che gli accordi Stato-Regione relativi a questo tipo di formazione saranno resi ufficiali ed operativi. Coldiretti consiglia a tutti gli associati di rivolgersi solo ed unicamente ai propri uffici e di diffidare delle proposte di corsi che possono arrivare da operatori non operanti nel campo agricolo. Le pre-iscrizioni potranno essere fatte compilando il talloncino qui sotto e consegnandolo agli uffici zona; compilando il modello che troverete sul sito www.vercelli-biella.coldiretti.it oppure www.novara-vco.coldiretti.it nella sezione Formazione; rivolgendosi direttamente presso gli uffici Coldiretti. MODELLO PRE-ISCRIZIONE AI CORSI Provincia svolgimento corso (crociare la provincia interessata) BIELLA NOVARA VERBANIA VERCELLI Titolo corso................................................................... Nome.......................................................................... Cognome..................................................................... Funzione aziendale....................................................... (titolare/socio/coadiuvante/dipendente) Az. Agr........................................................................ Cod. Fisc/P. Iva............................................................ Indirizzo........................................Città........................ Telefono.............................E-mail.................................. Sono aperte le iscrizioni ai corsi finanziati dalla Regione Piemonte P.S.R. Mis. 111.1.A. (in attesa di approvazione) riservati a titolari, dipendenti , coadiuvanti che si svolgeranno nelle nostre province tra novembre 2014 e febbraio 2015 BIELLA N° 1 CORSO AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP – RISCHIO MEDIO di 10 ore N° 2 CORSI IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO di 16 ore VERCELLI N° 5 CORSI INCARICATO PER L’ATTIVITA’ DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 12 ore N° 3 CORSI ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 8 ore N° 5 CORSI AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP – RISCHIO MEDIO di 10 ore N° 1 CORSO PER FATTORIE DIDATTICHE di 60 ore N° 1 CORSO TECNICHE DI POTATURA ED INNESTO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI di 12 ore N° 5 CORSI IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO di 16 ore N° 1 CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL "PATENTINO" VALIDO PER L'ACQUISTO, IL TRASPORTO E L'UTILIZZO DEI FITOFARMACI di 20 ore Al termine dei corsi verrà rilasciato regolare attestato di frequenza. Termine ultimo per le iscrizioni gennaio 2015. Per qualsiasi informazioni telefonare al numero 0161.261626, inviare una via mail [email protected] oppure rivolgersi al proprio ufficio zona. Per le iscrizioni e possibile rivolgersi all’ufficio Coldiretti più vicino oppure compilare il modello pubblicato in questa pagina e consegnarlo presso gli uffici zona o andare sul sito www.vercelli-biella.coldiretti.it/ alla sezione formazione, scaricare il modello, compilarlo e consegnarlo presso gli uffici oppure inviarlo a [email protected] NOVARA N° 3 CORSI INCARICATO PER L’ATTIVITA’ DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 12 ore N° 3 CORSI AGGIORNAMENTO INCARICATO PER L’ATTIVITA’ DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 6 ore N° 3 CORSI ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 8 ore N° 2 CORSI AGGIORNAMENTO ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 6 ore N° 4 CORSI AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP – RISCHIO MEDIO di 10 ore N° 1 CORSO PER FATTORIE DIDATTICHE (corso da tenersi a Vercelli) di 60 ore N° 5 CORSI IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO di 16 ore N° 3 CORSI TRACCIABILITA’ ALIMENTARE, AUTOCONTROLLO, ETICHETTATURE, ADEMPIMENTI ED OBBLIGHI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI di 6 ore N° 1 CORSO CALCOLO GESTIONALE, COSTI PRODUTTIVI, CONTI ECONOMICI PER LO SVILUPPO DI UNA MODERNA AZIENDA AGRICOLA di 8 ore N° 1 CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL "PATENTINO" VALIDO PER L'ACQUISTO, IL TRASPORTO E L'UTILIZZO DEI FITOFARMACI di 20 ore VERBANIA N° 1 CORSO INCARICATO AGGIORNAMENTO PER DATORE DI LAVORO RSPP - RISCHIO MEDIO di 10 ore N° 2 CORSI INCARICATO PER L'ATTIVITA' DI PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA GRUPPI B-C di 12 ore N° 1 CORSO ADDETTO ALLA PREVENZIONE E LOTTA ANTINCENDIO IN AZIENDE – RISCHIO MEDIO di 8 ore Al termine dei corsi verrà rilasciato regolare attestato di frequenza. Termine ultimo per le iscrizioni gennaio 2015. Per qualsiasi informazioni telefonare al numero 0161.261626, inviare una via mail [email protected] rivolgersi al proprio ufficio zona. Per le iscrizioni e possibile rivolgersi all’ufficio Coldiretti più vicino oppure compilare il modello pubblicato in quesa pagina e consegnarlo presso gli uffici zona o andare sul sito www.novara-vco.coldiretti.it/ alla sezione formazione, scaricare il modello, compilarlo e consegnarlo presso gli uffici oppure inviarlo a [email protected] I nostri recapiti • FEDERAZIONE COLDIRETTI NOVARA-VCO ORARI ED INDIRIZZI DEI RECAPITI SUL TERRITORIO RECAPITO E INDIRIZZO ORARI RECAPITO E INDIRIZZO ORARI NOVARA, via XX Settembre 38/40 orario ufficio sede OLEGGIO, largo Bersaglieri 1 orario ufficio sede BIANDRATE, c/o Municipio venerdì, ore 11.15-13 NEBBIUNO, c/o Sala Fati Solo Campagna Fiscale CARPIGNANO S., piazza Marconi 1 mercoledì, ore 8.30-11 SUNO, c/o Sala consiliare Comune giovedì, ore 11-12 CARPIGNANO S., piazza Marconi 1 mercoledì, ore 8.30-11 (rec. Epaca) OLEGGIO, largo Bersaglieri 1 orario ufficio sede NOVARA, c/o Anva matedì, ore 14.30-15.30 (rec. Epaca) BARENGO, c/o Comune 1° e 3° martedì, ore 8.30-9.30 CERANO, c/o Municipio martedì, ore 8.30-11 BORGO TICINO, c/o Comune giovedì, ore 14-15 NOVARA, c/o Studio Bosetto mercoledì, ore 8-9.30 (rec. Epaca) BELLINZAGO N., c/o Casa protetta giovedì, ore 15-16.15 NOVARA, c/o Madonna Pellegrina mercoledì, ore 10-11 (rec. Epaca) DOMODOSSOLA, b. Casa delle Rane 10 orario ufficio sede GHEMME, c/o Municipio mercoledì, ore 11-12.15 (rec. Epaca) MONTESCHENO, c/o Casa Riposo fr. Sasso ultimo lunedì del mese ore 14-17 VESPOLATE, piazza Matteotti venerdì, ore 8.45-10.45 CRODO, c/o Municipio 2° martedì del mese ore 9-10.30 BORGOMANERO, via dei Mille 24 orario ufficio sede BACENO, c/o Municipio 2° martedì del mese ore 11-12 ARMENO, via Pariani 32 giovedì, ore16-17.30 DRUOGNO, c/o Municipio 1° giovedì del mese ore 9-10 BOGOGNO, c/o biblioteca com. Solo Campagna Fiscale S. MARIA MAGGIORE, c/o Municipio 2° giovedì del mese ore 10-11 MASSINO V., c/o Sala Patronati (scuola) 1° e 3° giovedì, ore 15.15-16.30 MALESCO, c/o Municipio 2° giovedì del mese ore 11-12 NEBBIUNO, c/o Coop. Florcoop 1° e 3° giovedì, ore 14.00-15.00 VERBANIA, via Rigola 44 orario ufficio sede NEBBIUNO, c/o Sala Fati Solo Campagna Fiscale CANNOBIO, c/o palazzo mandamentale 2° venerdì del mese 9.30-11.30 SUNO, c/o Sala consiliare Comune giovedì, ore 11-12 OMEGNA, c/o Comunità Montana giovedì, ore 9-12 ATTENZIONE: COMUNICHIAMO LE SEGUENTI VARIAZIONI AI RECAPITI: DAL 1° SETTEMBRE IL RECAPITO DI CANNOBIO È APERTO UNA VOLTA AL MESE, IL SECONDO VENERDÌ DEL MESE, CON IL MEDESIMO ORARIO; SEMPRE DAL 1° SETTEMBRE IL RECAPITO DI ARMENO HA LUOGO IL GIOVEDÌ POMERIGGIO DALLE ORE 16 ALLE 17.30; DA ULTIMO, IL RECAPITO DI BARENGO DAL 1° OTTOBRE È IL PRIMO E TERZO MARTEDÌ DEL MESE CON IL MEDESIMO ORARIO pag. 25 pag. 26 • NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA EPA L’Epaca festeggia i sessant’anni tra storia e nuovi bisogni M entre proseguono in tutta Italia gli eventi programmati per i sessant'anni dell’Epaca, è stata organizzata a Frosinone una giornata per rendere omaggio ai protagonisti del passato e ripercorrere il cammino che ha condotto il Patronato a raggiungere livelli ragguardevoli, numerici e qualitativi, nell’assistere tutti i cittadini nei percorsi burocratico-amministrativi per l’ottenimento dei propri diritti. Targhe di riconoscimento ed attestati, sono stati conferiti a tutti quelli che hanno “militato”, in questi anni, in Ciociaria e nel Lazio, profondendo lavoro e dedizione negli uffici, sportelli e nei tanti recapiti dell’organizzazione. Particolare merito è stato tributato al primo Direttore Generale del Patronato, Franco Roasio, artefice dell’impianto originario del patronato, con la realizzazione del livello provinciale e la definizione degli aspetti organizzativi, ancora oggi moderni e funzionali. L’incontro tra Fiorito Leo, attuale Direttore Generale di Epaca, e Roasio è stato il momento più caratterizzante della kermesse, poiché la sala gremita non ha percepito due mondi in contrapposizione, ma un unico modello che con il forte senso della “cultura del bisogno” ha saputo coniugare la tutela individuale con quella collettiva, ha saputo difendere, cioè, sia il coltivatore che la sua famiglia, per arrivare, nell’attualità, alla difesa della totalità dei cittadini. Occorre ricordare che Franco Roasio, con l’Epaca agli albori ma una Coldiretti già protagonista, rappresentò un valido supporto alla diffusione e godimento dei benefici derivanti dalle grandi riforme in campo previdenziale e sanitario che segnarono quegli anni. Oggi, invece, la sfera dei bisogni - anche quelli di nuovo tipo – non è solo Fiorito Leo: «la storia è inevitabilmente anche futuro. Noi, in questi anni, abbiamo avuto la capacità di uscire dall’era del corporativismo per stare in mezzo alla gente, incontrandola, come oggi, per ascoltare i problemi e tentare di risolverli con tutto il nostro impegno. Questa è stata la nostra più grande scommessa, che, posso affermare, con l’aiuto di chi ci ha preceduto, abbiamo vinto». orientata alla rivendicazione dei diritti ma punta verso nuove opportunità e nuovi orizzonti di vita, verso il lavoro ed altri bisogni differenziati che occorre saper interpretare. L’Epaca moderna, con la continua formazione e con un grado elevato d’informatizzazione non solo, assolve da protagonista le funzioni di assistenza e tutela sui temi tradizionali dello Stato sociale, ma arriva a rappresentare un asset strategico - organizzativo, in grado di garantire il servizio alle persone, così come 60 anni fa, nonostante la società sia in crisi e in una fase di profondi mutamenti economici e sociali. Fiorito Leo, stringendo la mano a Roasio, ha concluso, dicendo «la storia è inevitabilmente anche futuro. Noi, in questi anni, abbiamo avuto la capacità di uscire dall’era del corporativismo per stare in mezzo alla gente, incontrandola, come oggi, per ascoltare i problemi e tentare di risolverli con tutto il nostro impegno. Questa è stata la nostra più grande scommessa, che, posso affermare, con l’aiuto di chi ci ha preceduto, abbiamo decisamente vinto. In un momento particolare della rappresentanza, noi siamo, non un patronato, ma il patronato della Coldiretti, fatto da persone capaci, caparbie, sempre disponibili che permettono servizi di qualità e numeri significativi, numeri da primato». Sindacale & Previdenza • NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA Questionario malattie professionali N el numero scorso, nelle pagine di Epaca abbiamo pubblicato,a fianco di un articolo inerente le Malattie professionali in agricoltura, un breve questionario informativo,da compilare e restituire alle operatrici Epaca per la valutazione della possibilità di inoltrare domanda di malattia professionale. Invitiamo i soggetti interessati a restituire tale modulo,al fine di consentire ai nostri medici convenzionati di esaminarli e nel caso di inoltrare l’istanza ll'Inail. Si ricorda in proposito che ogni Unità attiva versa annualmente circa 800,00 euro a titolo di as- sicurazione infortuni (comprese le MP) e che Epaca sta ottenendo buoni risultati a livello di riconoscimenti,anche di natura economica. Poichè l’impegno richiesto è minimo(basta un certificato medico da presentare e una visita medica presso l’Inail) vi invitiamo a portare nei nostri uffici, provinciale e di zona, il modulo citato in premessa. Bisogna però crederci e provare a fare le domande!! Rivolgetevi con fiducia al patronato Epaca,da oltre sessantanni assiste e tutela,in forma assolutamente gratuita,i coltivatori,i loro familiari e tutti i cittadini! EPACA RICORDA CHE….. Se sei pensionato e stai ancora versando i contributi previdenziali .hai diritto,a determinate scadenze,ad ottenere un SUPPLEMENTO di pensione,facendo aumentare la pensione di cui benefici. Gli uffici EPACA sono a Tua disposizione per verificare quando presentare la domanda. Nell’anno in corso(2014) possono presentare istanza coloro i quali hanno ottenuto la pensione nel 2009 o che, titolari di pensione da PIU’ anni, in passato non hanno mai fatto richiesta specifica; • se nel 2014 compirai 65 anni,e versi ancora i contributi INPS,puoi,a domanda ,ottenere la RIDUZIONE al 50% dei contributi stessi; • se prima di essere coltivatore hai lavorato come dipendente ed hai prestato il Servizio Militare passa nei nostri uffici, provinciale e di zona: potresti avere dei benefici economici…. Il nostro Patronato,tra i primi quattro a livello nazionale per l’attività svolta,è in grado di assistere,oltre ai coltivatori, TUTTI I CITTADINI, lavoratori e pensionati, di QUALUNQUE settore: se hai PARENTI, CONOSCENTI E AMICI che necessitano di consulenza previdenziale, infortunistica o assistenziale, indirizzali ai nostri uffici, Provinciale e zonali. Troveranno come sempre cortesia, disponibilità e professionalità a titolo GRATUITO!! LE SEDI EPACA NOVARA-VCO responsabile interprovinciale: Paolo Favini NOVARA - via XX Settembre, 36/38 Tel. 0321.674220 operatrice: Tiziana Tornielli VERCELLI-BIELLA responsabile interprovinciale: Gianmario Cenerini VERCELLI - piazza Zumaglini, 14 Tel. 0161.261615 operatrice: Ileana Gili BIELLA, via Maestri del Commercio, 4 Tel. 015.404532 operatrice: Elena Gremmo BORGOMANERO, via Dei Mille, 24 Tel. 0322.82733 operatrice: Marina Guglielmetti BORGOSESIA viale Varallo (Pal. Lingottino) Tel. 0163.25250 operatrice: Barbara Barberi CIGLIANO, piazza Don E. Ferraris, 1 Tel. 0161.44700 operatrice: Vilma Giolito DOMODOSSOLA (recapito) borgata Casa delle Rane, 10 Tel. 0324.242559 OLEGGIO, piazza Bersaglieri, 1 Tel. 0321.91650 operatrice: Ilenia Facchi SANTHIÀ via Matteotti, 58 Tel. 0161.930071 operatrice: Marina Magnetti VERBANIA (recapito) via Rigola, 44 Tel. 0323.516098 AUMENTA IL NUMERO DI STRANIERI NEI CAMPI Aumenta il numero dei lavoratori stranieri nei campi italiani che, nonostante la crisi, si confermano essere una importante fonte di occupazione anche per le categorie più deboli. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti che ha collaborato alla realizzazione del Dossier statistico immigrazione 2014 - Rapporto Unar. Sono 322mila gli immigrati, provenienti da ben 169 diverse nazioni, che hanno trovato regolarmente lavoro in agricoltura nel 2013, con un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. L’apporto del lavoro straniero diventa dunque sempre piu’ determinante in agricoltura e rappresenta ben il 23% del totale delle giornate di lavoro dichiarate dalle aziende, che risultano di poco sotto quota 26 milioni, anch’esse in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+1%). I lavoratori immigrati impegnati in agricoltura sono per ben il 72% sono di sesso maschile. I primi 12 paesi di provenienza rappresentano l’86,9% del totale dei lavoratori stranieri. La classifica delle nazioni più rappresentate nelle campagne italiane vede largamente in testa la Romania con 117.008 lavoratori, seguita da India (28.384), Marocco (26.598), Albania (25.702), Polonia (19.969), Bulgaria (13.427) e Tunisia (12.334). A livello provinciale le prime 15 provincie per numero di lavoratori stranieri assorbono il 51,1% della totalità degli stranieri operanti in agricoltura. C’è dunque la presenza di veri e propri distretti produttivi di eccellenza del Made in Italy che possono sopravvivere solo grazie al lavoro degli immigrati, dalle stalle del nord dove si munge il latte per il Parmigiano Reggiano alla raccolta delle mele della Val di Non, dal pomodoro del meridione alle grandi uve del Piemonte. pag. 27 Novara-Vco pag. 28 • NOTIZIE DAL TERRITORIO Campagna Amica: la nostra rete è in crescita! INAUGURATI DUE NUOVI PUNTI IN OSSOLA, CHE PORTANO IL NUMERO TOTALE A OLTRE 70 L a rete di Campagna Amica continua a crescere nelle nostre province che, nelle ultime settimane, hanno visto l'apertura di due nuovi 'Punti' in Ossola, a Malesco e Domodossola. MALESCO - AZ. AGR. BESANA Grazie a Campagna Amica e all’azienda Besana continua a vivere a Malesco una delle botteghe storiche in centro paese, che diviene unità dell’azienda agricola: un luogo dove abitanti e turisti possono da ieri approvvigionarsi di produzioni agricole di qualità e ‘100% made in Italy’. All’inaugurazione di sabato 1 novembre, era presente il pubblico delle grandi occasioni e, fra le autorità, insieme al direttore di Coldiretti Gian Carlo Ramella i sindaci di Malesco e Craveggia, Enrico Barbazza e Paolo Giovanola. Presente anche Albino Barazzino, sindaco per quasi un trentennio di Malesco. Proprio il sindaco di Malesco ha sottolineato con soddisfazione «l’importante progetto che lega l’agricoltura tipica alla valorizzazione di un patrimonio storico com’è, appunto, il mantenere un negozio di specialità alimentari in paese gestito direttamente dall’agricoltore e dalla sua famiglia: nuova realtà che, grazie anche alla collaborazione di Coldiretti e Campagna Amica, offre un servizio ai cittadini di Malesco e della valle ed è utile a promuovere la tipicità del chilometro zero prodotto nel nostro Comune anche come strumento di marketing territoriale. E’ un’agricoltura ricca di storia che stringe un legame forte coi cittadini». DOMODOSSOLA - COOP. LA PRATERIA Venerdì 7 novembre, a mezzogiorno si è festeggiato anche l’accreditamento della Cooperativa Agricola ‘La Prateria’ all’Albo Nazionale della Rete di Campagna Amica, come sottolinea il direttore di Coldiretti Novara Vco Ramella: «Un nuovo ‘punto d’incontro’ fra produttore e consumatore, dove è possibile trovare i prodotti del territorio e dove il contatto è reso ancor più interessante grazie alle iniziative didattiche intraprese: ne sono esempio le serata didattiche di ‘Imparar Mangiando’ che, ogni venerdì, dal 14 novembre al 19 dicembre approfondiranno i prodotti tipici e l’agroalimentare ossolano, dalle antiche ricette, ai vini, alle erbe, le birre e i formaggi». Associata a Ue.Coop (Unione Europea Cooperative), la "Prateria" è una cooperativa agricola-sociale di tipo B - inserimento lavorativo. Accoglie quindi persone in condizioni di svantaggio (fisico, psichico, sociale): circa 50 persone all'anno che prestano servizio nei campi e delle cucine. «La Cooperativa Sociale “La Prateria” nasce nel 1994 su iniziativa di alcuni service-club della zona, con lo scopo di inserire persone con disabilità nel mondo del lavoro» sottolineano il presidente e il direttore della cooperativa, Giuseppe Riva e Alberto Poletti. I 'PUNTI CAMPAGNA AMICA' NELLE NOSTRE PROVINCE Apostolo Franco Bellinzago Novarese (NO) Riso Ardizio Andrea Bellinzago Novarese (NO) Ortaggi e frutta di stagione Cascina Dulcamara Romentino (NO) Riso, farine, frutta, frutta secca Cascine Bellini di Baudo Alberto e Marco Oleggio (NO) Cereali, allevamento di bovini da carne e avicoli - AGT La Maddalena di Rabozzi Mauro Sillavengo (NO) Formaggi Ioppa F.lli Gianpiero e Giorgio S.S. Romagnano Sesia (NO) Vino F.lli Preti S.S. di Alfredo e Germano Cureggio (NO) Uova Rota di Rota Carlo e Pietro S.S. Oleggio (NO) Latte e latticini Valsesia di Bergamaschi Flavio & C Sillavengo (NO) Salumi, carni fresche suine Fontechiara di Baldone Chiara Borgomanero (NO) Vino Ballasina Angelo Granozzo con Monticello (NO) Riso Barbieri Pierangelo Cameri (NO) Ortaggi Besana F.lli Malesco (VCO) Carne bovina e suina, formaggi Besati Loredana Varallo Pombia (NO) Piante ornamentali, fiori Bignoli Remo Maria Galliate (NO) Allevamento di conigli Biondo Angela Maria Viganella (VCO) Mirtilli - AGT Boffa Claudio Briona (NO) Riso Bolamperti Michela Oleggio (NO) Frutta, piccoli frutti, verdure di stagione - AGT Bolamperti Società Agricola Semplice Oleggio (NO) Ortofrutta, fiori Borzoni Emanuela Fraz. Cameriano - Casalino Miele Bozzetti Anna Maria Mergozzo (VCO) Miele Brigatti Francesco Suno (NO) Vino Caminati Marco Gattico (NO) Piccoli frutti, erbe officinali, marmellate - AGT Campagnoli Sergio Cambiasca (VCO) Selvaggina - AGT Capra Fabrizio Novara (NO) Ortofrutta Carnevale Maffé Guido Casalino (NO) Kiwi - AGT Caviggioli Paolo Romentino (NO) Riso Cascina Canta di Francese Maddalena e Isabella Novara (NO) Riso, farina di riso, pasta Cascina Casalina di Bardone Maria Cristina Momo (NO) Latte e latticini Cesareo Roberta Castelletto Sopra Ticino (NO) Miele Colella Amos Armeno (NO) Formaggi - AGT Consorzio Erba Bona Crodo (VB) Piante officinali Cooperativa Agricola Mottarone - Soc. Agr. Armeno (NO) Formaggi Cooperativa Agricola Valle Vigezzo Santa Maria Maggiore (VCO) Formaggi Crespi Alberto Suno (NO) Vino Da Pos Daniela Oleggio (NO) Vino Della Villa Soc. Sempl. Agr. Landiona (NO) - AGT Ortofrutta, mais, riso, vino Duelli Nicola Fabio Boca (NO) Ortofrutta, pollame, vino - AGT Facchi Paolo e Luciano S.S Oleggio (NO) Formaggi, latticini, carne bovina Fattoria delle Jersey Milk Production di E. Dubini Casalino (NO) Formaggio, latte, gelato, yogurt, carne bovina Ferrari Gianna Verbania (VCO) - AGT Formaggi, carne bovina, uova Novara-Vco • NOTIZIE DAL TERRITORIO IL 30 NOVEMBRE A TRECATE LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO: LA MESSA CON IL VESCOVO E IL PROGRAMMA DELL'EVENTO Sarà il vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla a celebrare la Messa della Giornata del Ringraziamento in programma a Trecate domenica 30 novembre, alle ore 10 in chiesa parrocchiale. A seguire la benedizione dei mezzi agricoli e l'intervento delle autorità. La Giornata del Ringraziamento è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro famiglie e l’intera comunità raccogliersi intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la Sua protezione sulle nostre famiglie e sulla nostra attività. La partecipazione alla Giornata è importante per condividere quello che per la nostra agricoltura rappresenta uno dei momenti più sentiti e preziosi. MOSTRA DELLA CAMELIA, COLDIRETTI SCRIVE AL SINDACO DI VERBANIA L’11° Mostra della Camelia invernale, che si svolge dal 2000 ed in programma il 6,7,8 dicembre p.v., vuol essere dagli stessi floricoltori ancor più valorizzata come elemento di promozione del ‘fiore tipico per eccellenza’ come valore di marketing territoriale. Lo scrive la Coldiretti interprovinciale in una lettera indirizzata al sindaco di Verbania Silvia Marchionini, sottolineando la volontà di ‘proseguire la condivisione di valorizzare le imprese floricole del territorio, in un momento congiunturale particolarmente difficile’ evidenziando ‘il ruolo di tale iniziativa quale volano per la floricoltura stessa oltrechè per l’intero sistema-territorio (profilo turistico compreso) e mette a disposizione il proprio background tecnico e di comunicazione - unitamente al Consorzio Fiori Tipici - per accrescere anche a livello nazionale, da qui agli anni futuri, l’appeal della Mostra stessa’. 'MELEMIELE' - GRANDE SUCCESSO A BACENO “Il valore, i progetti e il futuro dell’agricoltura ossolana si riflettono anche nel valore di manifestazioni come ‘Mele e Miele’, che nell'edizione 2014 ha registrato a Baceno un meritato successo, raccogliendo la soddisfazione dei nostri imprenditori agricoli, presenti in gran numero”. Lo ha detto Gian Carlo Ramella, direttore della Coldiretti interprovinciale, intervenendo alla manifestazione conclusasi domenica sera con la premiazione del progetto “Valle degli orti” (tra i premiati, una signora di ben 91 anni, Giovanna Zoppetti, di Baceno, che continua a coltivare l’orto di casa): vincitrice assoluta Marilena Ramus per il suo ‘orto biodinamico’. Manifestazione che, come sottolinea Vittorina Prina, vicepresidente della Camera di Commercio del Vco e componente del comitato organizzatore, «ha riscosso un successo importante, con oltre 5000 presenze e 100 espositori. Sono stati tre giorni intensi, che hanno valorizzato, oltre ai due prodotti protagonisti - le “mele” e il “miele” - l’intero patrimonio agroalimentare ossolano, che è risorsa importante per il futuro. Ci siamo lasciati con l’arrivederci all’edizione 2015, l’anno di Expo, che sarà dedicata in particolare a ingegno e innovazione». Fortis Giulio Miasino (NO) Formaggi Francesi Franco Carpignano Sesia (NO) Miele e derivati Frassi Roberto e Silvano S.S. Carpignano Sesia (NO) - AGT Conserve, confetture, composte Apicoltura Frassini di Colombo Maurizio Caltignaga (NO) Miele e derivati Gaiazzi Rolando Cossogno (VCO) Formaggi caprini, carni caprine, suine e bovine - AGT Giromini Flavio Borgomanero (NO) Ortofrutta Granieri Vincenza Prato Sesia (NO) Carne di struzzo - AGT Guarnori Graziella Armeno (NO) Carne bovina / uova - AGT Introvini Alessandro Cambiasca (VCO) Formaggi / salumi - AGT La Prateria Domodossola (VCO) Ortaggi, frutta, piccoli frutti, composte e confetture, piante Minoletti Renzo Cannobio (VCO) Formaggi Minotti Gianluca & Marta S.S. Cameri (NO) Carne bovina Molinelli Paola Bellinzago Novarese (NO) Frutta, verdura, confetture, succhi Molino del Sabbione S.S.A. Paruzzaro (NO) Carne bovina, ortaggi - AGT Olzeri Adolfo Baceno (VCO) - AGT Formaggi e latticini, carne bovina Pavan Osvaldo Garbagna Novarese (NO) Riso e derivati Pella Silvio Macugnaga (VCO) Formaggi Platinetti Maria Antonietta Momo (NO) Carne bovina Ponti Elisabetta Carpignano Sesia (NO) Salumi, ortaggi Rapio Vincenzo Vespolate (NO) Riso Rizzotti Fabrizio Vespolate (NO) Riso Rossi Gianpaolo Massino Visconti (NO) Formaggi e latticini - AGT Rossi Michela Nebbiuno (NO) Frutta, verdura Rovellotti Viticoltori in Ghemme Soc. Ag. Ghemme (NO) Vino Scalvino Fiorenzo San Nazzaro Sesia (NO) Pesce / selvaggina - AGT Ticozzelli Francesco Vinzaglio (NO) Carne suina, salumi Tromellini Cesare Novara (NO) Riso Vandoni Maria Piera Oleggio (NO) - AGT Ortaggi, piccoli frutti, uova Vigarani Anna Maria Oleggio (NO) Conserve, confetture, composte, liquori, dolci - AGT Vignarello Società Agricola Semplice Tornaco (NO)- AGT Piccoli frutti, confetture, succhi Villa Carlo Varallo Pombia (NO) Carne bovina - AGT Zignani Fabio Bellinzago Novarese (NO) Ortaggi, frutta, piccoli frutti pag. 29 Il Corsivo Agroalimentare pag. 30 • di JACOPO FONTANETO, responsabile comunicazione Alimenti made in Italy, preoccupa il crollo dei 'simboli' CALI DI PRODUZIONE DALLA PASTA ALL'OLIO DI OLIVA, ALLA RACCOLTA DELL'UVA PER GARANTISI UN'ADEGUATA DISPONIBILITÀ DI CIBO NEL TEMPO, L'ITALIA DEVE DIFENDERE IL PROPRIO PATRIMONIO AGRICOLO E LA PROPRIA DISPONIBILITÀ DI TERRA FERTILE DALLA CEMENTIFICAZIONE E DALL'ABBANDONO C rolla la produzione degli alimenti made in Italy alla base della dieta mediterranea che fanno segnare un calo che va dal 35 per cento per l’olio di oliva al 15 per cento per il vino fino al 4 per cento del grano duro destinato alla pasta, ma cala anche il raccolto di ortofrutta sotto gli effetti del maltempo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione della Giornata del ringraziamento, nella quale tradizionalmente viene fatto il bilancio agricolo dell’anno che è stato sconvolto da un andamento climatico del tutto anomalo con un conto sulle tavole degli italiani da 2,5 miliardi tra calo produttivo, maggiori costi per la difesa della colture e stravolgimento nei consumi. Se la vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate. L’andamento dei raccolti in Italia influenza naturalmente anche i risultati produttivi a livello internazionale dove la produzione mondiale di vino si dovrebbe attestare nel 2014 a 271 milioni di ettolitri con un calo del 6 per cento e il sorpasso della Francia che con 44 milioni di ettolitri torna a diventare il primo produttore mondiale davanti all’Italia. Ancora più grave la situazione per l’olio di oliva con il Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi) che ha stimato un calo della produzione mondiale addirittura del 19 per cento per circa 2,56 milioni di tonnellate, per effetto anche del dimezzamento dei raccolti in Spagna che con un quantitativo di meno di un milione di tonnellate mantiene il primato mondiale davanti l’Italia che è però insidiata dalla Grecia. È allarme anche per la produzione italiana di pasta a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero da dove arriva circa il 40 per cento del fabbisogno perché non si è avuta la lungimiranza di investire sull’agricoltura nazionale. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4%), un calo consistente del 10% si è verificato nell’Unione Europea ed un vero e proprio crollo del 27% si è registrato in Canada che è il principale fornitore dell’Italia. Complessivamente secondo le stime dell’International Grains Council, la produzione mondiale dovrebbe attestarsi sui 34 milioni di tonnellate (-15%) Anche per il raccolto nazionale di pomodoro da conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimento si registra un calo delle rese per ettaro e la produzione rimane in linea con la media stagionale degli ultimi cinque anni solo perchè si registra un aumento delle superfici coltivate. Cattive notizie anche sul fronte dell’ortofrutta. Se per alcune varietà le raccolte rimangono ancora da completare o non è ancora partita (mele, pere, uva da tavola, kiwi, agrumi), si stima un calo della produzione complessiva rispetto allo scorso anno. E per le castagne siamo addirittura al minimo storico con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena 1/3 di quella di 10 anni fa Gli effetti del crollo produttivo si fanno sentire tavola dove gli italiani sono i principali consumatori di pasta a livello mondiale con una media per persona di 26 chili all’anno, una quan- tità che è tre volte superiore a quella di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiore a quella di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiore a quella di un giapponese. Ma gli italiani fanno registrare acquisti da primato anche per il vino (38 litri a persona all’anno) per l’olio di oliva (12 chili a persona all’anno) e per i pomodori trasformati con circa 35 chili per persona all’anno. Anche per gli effetti dal punto di vista economico, rischiano quindi di mancare dalle tavole quei i prodotti base della dieta mediterranea che sono considerati indiscutibilmente come essenziali per garantire una buona salute, soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo. Per garantirsi una adeguata disponibilità di cibo nel tempo l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola. È allarme anche per la produzione italiana di pasta a causa dell'eccessiva dipendenza dell'industria nazionale per l'acquisto di grano duro dall'estero da dove arriva circa il 40% del fabbisogno perchè non si è avuta la lungimiranza di investire nell'agricoltura nazionale Annunci economici • inviate i vostri annunci a: [email protected] Vendo becco meticcio. Tel. 339.830056 (ore pasti) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: trattrice agricola Same Leopard 90 4M turbo V DT B, anno 1985, in ottime condizioni. 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Tel. 015.985290 (ore pasti) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi attrezzatura edile. Tel. 347.4250956 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi essiccatoio modello “Ravaro” aspirato da 32 mc, completo di bruciatore, pulitore modello “Zanotti” CM 200. Tel. 336.440815 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------HAI ANNUNCI DA PUBBLICARE? MANDACI UN'E-MAIL O CONTATTA L'UFFICIO ZONA COLDIRETTI A TE PIU' VICINO! LA PUBBLICAZIONE DEI PICCOLI ANNUNCI SU QUESTA PAGINA È GRATUITA! LUTTI Il 16 ottobre 2014 è mancato all’età di 82 anni il nostro associato SERGIO NOBILE, di Sostegno. Ne danno il triste annuncio la moglie Tommasina e il figlio Valentino. Giungano le condoglianze della Coldiretti. Il 26 ottobre 2014 all’età di 88 anni è deceduta DOMENICA VOTA, di Ghislarengo. La piangono la figlia Paola con Giada. La Coldiretti rivolge sentite condoglianze. Il 22 settembre 2014 è mancata all’affetto dei suoi cari, all’età di 89 anni, TERESINA BOERIO vedova DAMA, di Mottalciata. La Coldiretti porge sentite condoglianze alla famiglia. pag. 31