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NUOVA ŠKODA
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PORTE APERTE SABATO 16 E DOMENICA 17
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MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2013
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di tutti gli sport
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Verso Italia-Fiji
Azzurri in allenamento al San Zeno
(fotoservizio Zovadelli)
«Cremona, ti conquisteremo»
Gigi Troiani, team manager azzurro, chiede calore per sabato
Gli spettatori ieri al San Zeno
di Michele Talamazzi
CREMONA — «Il ko con l'Australia? Non l'abbiamo ancora
assorbito del tutto, siamo un
po' anestetizzati. Siamo consapevoli di non aver fatto una
buona prestazione, speriamo
che la settimana a Cremona e
il test match con le Fiji sia l'occasione giusta per riscattarsi:
il risultato conterà molto». A
parlare nella prima giornata
piena degli azzurri del rugby a
Cremona è il team manager azzurro, Luigi 'Gino' Troiani, ex
estremo tre volte campione
d'Italia con L'Aquila, 47 presenze con 294 punti in Nazionale prima di vestire i panni del
dirigente.
«Cremona ci ha accolto positivamente – continua Troiani è una città discreta perché non
è abituata al rugby, è normale.
Ma è anche piccola e sono sicuro che in questa settimana sentiremo il calore della gente,
che spero dopo questo nostro
passaggio possa appassionarsi
un po' di più al nostro sport».
L'obiettivo del Cariparma
Test Match che impreziosisce
il carnet di appuntamenti di
Cremona Città Europea dello
Sport è proprio questo, ed anche dal punto di vista federale
c'è la volontà di piantare il seme della palla ovale in nuovi
territori. «O perlomeno di mettere il fertilizzante laddove il
seme è stato piantato da poco
come nel caso di Cremona.
Jacques Brunel dirige l’allenamento
Notiziario. Allenamento al San Zeno saltato dal capitano (schiena) e dal padovano (coscia)
Parisse e Bortolami fermi, ma recuperabili
CREMONA — Alla ripresa degli allenamenti post Australia, nella prima
seduta cremonese sull'erba di San Zeno, si sono fermati Sergio Parisse e
Marco Bortolami. Parisse, capitano
degli azzurri, è rimasto a riposo per
un problema alla schiena, il padovano Bortolami per una contusione alla
coscia. Entrambi sono comunque recuperabili in vista del test match di sabato con le Isole Fiji. Ieri mattina al
Centro sportivo San Zeno, la prima
parte del lavoro è stata condotta dal
preparatore atletico, il 44enne padovano Giovanni Sanguin, ex lanciatore
del martello.
«Nella prima parte ho svolto un lavoro di recupero con i 15 titolari che
hanno giocato contro l'Australia, nella seconda mi sono dedicato a quelli
che sono rimasti in panchina e in tribuna, lavorando sull'esplosività e sulla fisicità».
Non ci capita spesso di giocare
in Italia fuori da Roma, è un'occasione per portare un po' di
cultura del rugby in una città
che è più conosciuta per altri
sport».
Da rugbista, Troiani non esita nemmeno un attimo ad ab-
Dopo la parte più tattica sotto l'occhio attento di Jacques Brunel, nel pomeriggio parte degli azzurri si è invece dedicata ad un lavoro quasi individuale, tra palestra e piscina, ognuno
con acciacchi e botte di vario tipo da
recuperare. «E poi vanno i ragazzi
vanno sempre motivati, tenuti su dal
punto di vista fisicot ma anche da
quello mentale» ha detto Sanguin.
Questa mattina dopo l'allenamento
a San Zeno la Nazionale effettuerà un
photo shooting privato in vista del Sei
Nazioni, mentre nel primo pomeriggio tre atleti saranno a disposizione
dei media nella conferenza stampa
giornaliera.
Domattina momento aperto ai tifosi, per foto e autografi, nella sede della Cariparma Credit Agricole in corso
Mazzini 2: appuntamento alle 10.30
con Sergio Parisse, Martin Castrogiovanni e Mauro Bergamasco. (m.t.)
bracciare il progetto futuro di
uno Stadio Zini senza barriere. «E' uno stadio piccolo, raccolto, sarebbe l'ideale senza
quella inferriata: è una barriera tipicamente italiana, spero
che un domani possa essere rimossa, il rugby è uno spettaco-
Castrogiovanni va a rimorchio
lo in cui la cultura dello sport
deve emergere».
Sabato ci si attende un gran
colpo d'occhio ed un tifo caloroso per sostenere gli azzurri,
che contro Fiji non dovranno
cadere negli stessi errori commessi contro l'Australia. «I fi-
giani presi singolarmente sono atleti di valore, che giocano
tutti in campionati europei o
in Nuova Zelanda. Avendo poche occasioni di trovarsi e allenarsi insieme, peccano un po'
sul piano strategico, ed è per
questo che dovremo avere sem-
pre il controllo del gioco: se la
situazione ci sfugge di mano diventa un problema perché loro hanno individualità spiccate, tecnicamente e fisicamente, che se lasciate giocare fanno male».
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SPORT
Le Nazionali dell’Italia e delle Isole Fiji si
sono finora incontrate per otto volte, e il bilancio è in parità con quattro vittorie per
parte.
La prima sfida, il 14 giugno del 1980, vide
la vittoria dei Fijiani volanti per 16-3; gli azzurri per prendersi la prima soddisfazione
hanno dovuto attendere il 31 maggio 1987.
MARTEDÌ
12 NOVEMBRE 2013
I precedenti sono otto, con quattro successi per parte
Ma fu un successo pesante, in quanto è finora l’unico incontro giocato fra le due
squadre in Coppa del Mondo: 18-15 per
l’Italia.
Il 29 agosto ’99 e il 15 luglio 2000 due scon-
fitte consecutive per l’Italia (32-50 e la più
pesante di sempre, 9-43); poi doppia rivincita con il perentorio 66-10 del 10 novembre
2001 e il 23-8 del 26 novembre 2005.
Sconfitta 29-18 il 17 giugno 2006 e vitto-
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ria 24-16 il 27 novembre 2010.
Insomma la storia parla di una sfida altalenante, senza la prevalenza dell’una o dell’altra: un equilibrio che sabato allo stadio
Zini bisognerà spezzare a nostro favore. Almeno in attesa della prossima partita fra
due Nazionali così diverse e così... pari.
Quello di sabato è uno scontro diretto fra le due squadre, che hanno superato insieme Tonga
La vittoria è indispensabile all’Italia
per restare 11ª nel ranking mondiale
Quello fra Italia e Isole Fiji è
uno scontro diretto in chiave
di ranking mondiale dell’Irb
(International Rugby Board):
entrambe le squadre in effetto dei risultati di sabato scorso hanno superato Tonga, che
perdendo a Bucarest con la
Romania è scivolata dall’undicesimo al tredicesimo posto
della classifica di merito, proprio a vantaggio dell’Italia
passata da dodicesima a undicesima nonostante la sconfitta con l’Australia, e dei fijani
che restano a ruota degli azzurri. Ora le due nazionali che
saranno di fronte sabato allo
stadio Zini sono ai margini
della top ten mondiale.
La vittoria nello scontro diretto di sabato è indispensabile agli azzurri per mantenere
l’undicesimo posto: con 73.65
punti contro i 73.56 dei Fijiani, una scionfitta vorrebbe
inesorabilmente dire il sorpasso.
Nei quartieri alti del
ranking, immutate le prime
cinque posizioni che vendono
la Nuova Zelanda al comando
ormai da quasi quattro anni,
seguita da Sud Africa, Inghilterra, Australia e Francia. Al
sesto posto si riaffaccia l’Irlanda, grazie alla vittoria di Dublino su Samoa che ha consentito agli irlandesi di sorpassare il Galles (da sesto a settimo
per la sconfitta con il Sud Africa) e proprio Samoa, passata
da settima a ottava. Nona è la
Scozia, decima l’Argentina
che sarà l’ultima ospite di novembre degli azzurri a Roma.
All Blacks primi
da quasi 4 anni
1 Nuova Zelanda
2 Sud Africa
3 Inghilterra
4 Australia
5 Francia
6 Irlanda
7 Galles
8 Samoa
9 Scozia
10 Argentina
11 Italia
12 Fiji
13 Tonga
14 Giappone
15 Canada
93.20
88.51
86.31
84.22
81.44
80.76
80.71
79.24
77.25
75.50
73.65
73.56
73.21
71.68
71.47
Marco Bortolami
Cremonadeveaiutarequeitrentaragazzoniunpo’abbacchiati a...
Dimenticare Matilda
di Giovanni Ratti
H
oka hej, è un buon giorno per bigiare, come dicevano i ragazzini
Sioux. E come avrebbero dovuto dire gli studenti di Cremona, ieri. Che invece sono
stati assenti ingiustificati al
San Zeno, disertando l’unico
allenamento ‘aperto’ della nazionale di rugby a Cremona
che la storia ricordi, e ricorderà per un bel pezzo. Peccato,
occasione persa, cosa vuoi
che siano due ore di italiano
una di matematica e due di inglese al confronto di quello
che si sono persi gli assenti ieri mattina al San Zeno. Bisognava essere molti di più, anzitutto perchè era per una buona causa: c’era da tirare su
quella trentina di ragazzoni
usciti col cuore a pezzi dall’ul-
Allenamento in touche
timo appuntamento con quella Matilda che con la scusa di
ballare il valzer gli ha pestato
i piedi la bellezza di sette volte.
Vabbè, per l’abbraccio vero, quello che per farlo si paga il biglietto, c’è ancora tempo sabato, allo Zini non saremo centomila ma diciottomila
sì, e speriamo che ci siano tante facce nostre in mezzo a
quelle facce allegre che il
rugby ti disegna almeno finchè a volte il risultato ti piega
in giù gli angoli della bocca.
Sarà festa sabato, soprattutto
se si vince con le Fiji che a dirlo così sembra facile poi li vedi i figli del Pacifico e di sicuro sei sollevato al pensiero
che pagare il biglietto è come
firmare la delega a quindici
ragazzoni azzurri per beccarsi
i placcaggi dei figiani volanti
a tuo nome.
Erano stati mille a Torino a
vedere l’allenamento aperto,
ieri al San Zeno facciamo cento, Cremona insomma ha steccato, vabbé qui il lunedì mattina si lavora e si studia, ma mi
sarebbe piaciuto vedere se a
quell’ora al Boni’s non c’era
proprio nessun minore di anni diciotto a giocare al biliardo, dico il Boni’s perchè ai
miei remoti tempi era la mecca del bigiatore. Fossi stato
provveditore agli studi per un
giorno, avrei chiuso le scuole
e portato tutti a vedere la nazionale di rugby, sarò di parte
ma se non si parte non si arriva proprio mai.
Va bè Cremona, da ieri sei
in debito, vedi almeno di farti
perdonare sabato, aiutando
questi trenta ragazzoni a dimenticarsi di quella smorfiosa di Matilda.
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Allenamento in palestra
La squadra del Ct Inoke Male ieri pomeriggio ha sostenuto la prima seduta sul campo della Canottieri, oggi doppia razione di lavoro
Per i Fijiani volanti allenamenti alla Bissolati
CREMONA — Nel bel mezzo del pomeriggio
hanno 'violato' la quiete della Canottieri Bissolati, dividendosi su due aree del campo di calcio per il primo allenamento cremonese, dopo
la sessione di pesi effettuata allo Sporting Club
in mattinata. Davanti allo sguardo di una ventina di curiosi, le Isole Fiji hanno iniziato a preparare il secondo match del loro Europe Tour
con lo sfondo del fiume Po a fare da cornice. Un
continuo vociare, in un riscaldamento molto attivo lavorando sui fondamentali del gioco nello
stretto, prima di passare alla fase più tecnica a
tutto campo, che per metà pomeriggio ha catturato l'attenzione di un piccolo spicchio di Cremona. Il tutto sotto lo sguardo attento e severo
del 50enne coach Inoke Male, ex terza linea ed
ora selezionatore della Nazionale figiana.
Un gruppo che ha suscitato subito grande curiosità sin dal suo arrivo, vuoi per la grande fisicità di quasi tutti i suoi componenti, vuoi per le
caratteristiche barbe e creste che contraddistinguono gli atleti figiani. Che al loro ritorno
al Best Western Cremona Palace Hotel sono
chiamati a seguire un protocollo abbastanza rigido: breve momento di preghiera, cena e poi
rientro nelle rispettive stanze. Anche perché
oggi i “figiani volanti” sono attesi da una giornata particolarmente intensa: sia al mattino
che al pomeriggio, infatti, saranno di nuovo
protagonisti alla Canottieri Bissolati per una
doppia seduta d'allenamento prima del riposo
di domani.
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Un momento dell’allenamento delle Fiji alla Bissolati...
e una fase dedicata alla danza classica