Numero 1/2016 - Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
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Numero 1/2016 - Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
IN QUESTO NUMERO Il convegno internazionale di ANSF a Roma Nuove e vecchie partnership ANSF: i tornei di FIP e FIVAP L’intervista al prof. Malavasi N E W S L E T T E R A N S F Il Punto di Amedeo Gargiulo, Direttore ANSF Il Cross-Audit di ERA su ANSF Benvenuti nuovi colleghi La relazione 2015 sulla sicurezza ferroviaria SOMMARIO Primo piano 2 L’intervista 4 Focus 6 Notizie da ANSF 8 Relazione 2015 10 Appuntamenti 11 Quando è giunta la notizia dell’incidente molto grave avvenuto lo scorso 10 febbraio in Germania la mia schiena è stata percorsa da un brivido agghiacciante. E penso che ciò sia accaduto anche a molti di voi. Ovviamente la prima motivazione è proprio l’entità delle conseguenze tra vittime e feriti gravi. Ma non posso nascondervi che il secondo brivido è stato più personale, perché mi ha richiamato bruscamente alla responsabilità che abbiamo, io in primis. Sono totalmente convinto che il personale dell’Agenzia, dal primo all’ultimo, lavori con grande attenzione e coscienza della grande responsabilità che ci è affidata, come pure sono convinto che in linea di principio i soggetti sui quali vigiliamo siano sufficientemente attenti. Pe- rò…..! Però non bisogna assolutamente abbassare la guardia e non bisogna mai cullarsi sui risultati raggiunti. Permettetemi di mettere in ordine qualche riflessione. La prima: l’incidente è avvenuto in Germania, non certo un paese tecnologicamente di seconda fascia; nella sua negatività questa circostanza rafforza il giudizio che c’è ancora molto da fare e che non ci si deve cullare sulla ormai diffusa installazione delle connessioni terrabordo. Un sistema si può infatti guastare o avere un disservizio per un momento di manutenzione. In queste circostanze l’uomo torna ad essere al centro delle responsabilità e la preoccupazione è che in queste rare circostanze, le persone possano non essere sufficientemente “allenate”. Dobbiamo perciò insistere con i nostri interlocutori affinché la formazione non sia dedicata esclusivamente alle più evolute tecnologie, ma anche a tenere viva la competenza nei casi di degrado dei sistemi automatici. Mi sposto sulla situazione nazionale per la seconda osservazione. Proprio in questi giorni gli uffici dell’Agenzia hanno finito l’elaborazione della relazione sulla sicurezza relativa ai dati del 2015. La presenteremo tra pochi giorni nella consueta conferenza stampa, ma voglio anticipare in questa sede come si stia rafforzan- A P R I L E 2 0 1 6 do la tendenza asintotica dei dati sull’incidentalità. Infatti il numero di morti e feriti gravi è ormai più o meno lo stesso negli ultimi tre anni, ma cambiano alcuni pesi interni. In particolare sono ulteriormente diminuiti gli incidenti ferroviari nel senso stretto di questo termine, ma sono aumentati quelli connessi ai comportamenti delle persone. Questa circostanza non deve comunque far pensare che la prima tipologia sia debellata, anche perché i pericolati di cui abbiamo notizia danno comunque il segnale che la potenzialità negativa è tuttora presente e che dobbiamo ancora insistere sul miglioramento delle attività manutentive. Ma deve far porre contestualmente la dovuta attenzione sugli aspetti connessi con i comportamenti: scatta qui l’esigenza di carattere culturale ed educativo riguardo al rispetto delle regole. Proprio per questo motivo abbiamo organizzato il convegno internazionale che si terrà il 21 e 22 aprile. Potrà essere una occasione unica; un confronto così è pressoché un inedito e mi auguro che possano emergere soluzioni e strategie di particolare interesse, anche in ragione del fatto che in ambito europeo, pur a parità di normativa, il confronto sarà anche incentrato su tradizioni e concezioni anche molto diverse. Buon convegno a tutti. PRIMO PIANO Una due giorni fitta di appuntamenti Giovedì 21 aprile Ore 9,00 Registrazione partecipanti e caffè di benvenuto Tanti gli appuntamenti e gli ospiti al convegno organizzato da ANSF. Prevista la presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio Ore 9,30 Messaggi di saluto degli organizzatori e delle autorità: Ore 10,00 “Uno sguardo all’Europa e il quadro normativo di riferimento”: tavola rotonda con contributi delle autorità nazionali preposte alla sicurezza. Ore 12,30 Conferenza stampa del Direttore dell’ANSF di presentazione dei dati statistici 2015 riguardo la sicurezza ferroviaria alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On.le Graziano Delrio Ore 13,30 Lunch Ore 14,30 “L’attenzione delle imprese ferroviarie”: Tavola rotonda con partecipazione di imprese ferroviarie ed associazione di categoria Ore 16,30 “Sinergie per la cultura per la sicurezza ferroviaria”. Tavola rotonda con Interventi di vari soggetti interessati in campagne divulgative Ore 17,30 “Educazione, formazione e cultura” Venerdì 22 aprile Ore 9,30 Caffè di benvenuto; Ore 10,00 “La formazione e la sinergia”: la campagna per i defibrillatori nelle stazioni. Ore 10,30 “L’attenzione dei gestori dell’infrastruttura e il confronto con l’esperienza europea” Ore 12,00 Interventi conclusivi a nome di ERA, SIDT, Commissione Europea, O.N.U. ed ANSF Conclusa l’esperienza della Jr NBA FIP Rome League Il torneo, sostenuto da ANSF e POLFER e organizzato dalla National Basketball Association e dalla Federazione Italiana Pallacanestro, ha coinvolto trenta squadre romane durante sei mesi di partite e allenamenti. Si è conclusa lo scorso 5 aprile al PalaTiziano di Roma la prima edizione della Jr NBA FIP Rome League, iniziata lo scorso novembre e sostenuta dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e il Servizio Polizia Ferroviaria, impegnati a diffondere la cultura della sicurezza ferroviaria tra i giovani atleti. Il torneo, organizzato dalla National Basketball Association e dalla Federazione Italiana Pallacanestro, è terminato con la vittoria degli Oklahoma City Thunder dell’Istituto Pierluigi da Palestrina sui Sacramento Kings dell’Istituto Sinopoli-Ferrini con il risultato di 15-13. La collaborazione tra la FIP, l’ANSF e la POLFER è nata nel 2013 per contrastare i comportamenti scorretti nelle stazioni e sui treni, un fenomeno sempre più diffuso, causa di più dell’80% delle vittime in ambito ferroviario. “Jr NBA FIP Rome League è stata un’occasione preziosa per diffondere tra i ragazzi la consapevolezza e il rispetto delle regole in ambito ferroviario – ha detto Amedeo Gargiulo, direttore dell’ANSF – Ci ha permesso di incontrare moltissimi studenti della Capitale per fare insieme sport e cultura della sicurezza ferroviaria. Vorrei ringraziare i nostri partner, la Fip e la Polfer, con i quali da tre anni uniamo le forze per contrastare un fenomeno sempre più presente: anche nel 2015, l’84% degli incidenti ferroviari è stato provocato da comportamenti scorretti degli utenti. Occorre che questi ragazzi abbiano ben chiaro che rispettare le regole significa anche rispettare se stessi e la propria vita”. "Sono onorato che la NBA abbia scelto Roma, l'Italia e la Federazione Italiana Pallacanestro per una tappa del suo programma rivolto ai giovani – ha affermato il presidente FIP Giovanni Petrucci – Sono felice ed orgoglioso per la risposta delle scuole romane. Ringrazio Ansf e Polfer per essere stati al nostro fianco in questa ulteriore opera di promozione della pallacanestro e dei nostri valori in ambito scolastico". NEWSLETTER ANSF PAGINA 3 A Roma per l’educazione ferroviaria L'educazione di passeggeri e utenti in ambito ferroviario sarà il focus del convegno internazionale organizzato dall’ANSF il 21 e il 22 aprile a Roma, presso la Sala delle Conferenze del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in via dell’Arte 16, nel quartiere Eur. Si tratta del primo confronto internazionale tra le istituzioni, le autorità nazionali preposte alla sicurezza, i gestori e le imprese ferroviarie dei maggiori paesi europei. Rispetto al tema della sicurezza, su cui negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti grazie anche allo sviluppo di tecnologie di nuova generazione, l'educazione dei passeggeri rappresenta un ambito di intervento da esplorare, su cui c'è ancora molto lavoro da fare. Le due giornate saranno scandite da numerosi appuntamenti, ai quali parteciperanno i rappresentanti delle maggiori istituzioni internazionali ed italiane come la Commissione europea, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Ferroviaria (ERA), le Agenzie per la Sicurezza delle Ferrovie di Germania, Spagna, Svizzera, Ungheria, Romania e Regno Unito, dell’Onu, il ministero Italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Consiglio nazionale degli ingegneri. Non mancheranno inoltre rappresentanti delle imprese ferroviarie (Trenitalia, Ntv, Tilo, Asstra, Fercargo, Sncf e Assifer) che si confronteranno nel pomeriggio del 21 aprile nel corso di una tavola rotonda. A spiegare quali progetti sono già in campo per promuovere comportamenti sicuri tra utenti e passeggeri ci penseranno i partner delle campagne promosse dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie per la diffusione della cultura della sicurezza ferroviaria in Italia (Polizia di Stato, FIP Federazione Italiana Pallacanestro, FIR - Federazione Italiana Rugby, FIPAV - Federazione Italiana Pallavolo). Per completare il quadro, la seconda giornata vedrà protagonisti i gestori delle infrastrutture con gli interventi di RFI, Asstra, M.a.V. Zrt (gestore ungherese), ministero Infrastrutture e Trasporti. Arricchiranno il dibattito alcuni fra i più noti docenti universitari del settore, tra cui Maria Rosaria De Blasis e Agostino Cappelli. Grazie ad un accordo con l'ordine degli Ingegneri, ai partecipanti sarà riconosciuta la possibilità di ricevere 6 crediti formativi. In questo caso è prevista una quota di partecipazione di 50 euro esente iva. Per tutti gli interessati la partecipazione è invece gratuita, previa registrazione all'evento. Diversi gli aspetti affrontati durante l’evento, tra questi quelli legati al tema della sicurezza ferroviaria in relazione al comportamento di passeggeri e utenti. Un tema, questo, ancora troppo poco discusso sul quale si confronteranno per la prima volta i rappresentanti di diverse istituzioni nazionali, europee e “Gioca Volley... in sicurezza”, al via la partnership tra ANFS, POLFER e FIPAV È stato firmato a Roma il 14 aprile scorso il protocollo d’intesa stipulato tra la Federazione Italiana Pallavolo, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e la Polizia Ferroviaria, attraverso cui verrà realizzato il progetto “Gioca Volley in Sicurezza”. Obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare il mondo pallavolistico giovanile ad un uso proprio, corretto e consapevole del trasporto ferroviario per poter ridurre gli incidenti ferroviari che coinvolgono proprio i più giovani. FIPAV, ANSF e POLFER, dunque, con questo progetto cercheranno di declinare e sensibilizzare alcuni valori di forte impatto sociale quali la cultura della sicurezza ferroviaria, la legalità e il rispetto delle regole attraverso lo sport e il gioco di squadra nel senso più ampio di socialità. Proprio coniugando tutti questi aspetti, la FIPAV ha pensato di sviluppare “Gioca Volley…in Sicurezza” in continuità con S3, l’altro progetto federa- le che vede nei giovani e nella cultura del fair play dei cardini imprescindibili sui quali sviluppare una nuova idea di sport. Per presentare un progetto di tale valenza sociale è stato scelto il Salone d’Onore del CONI alla presenza del Presidente della massima istituzione dello sport italiano, Giovanni Malagò; quello della FIPAV Carlo Magri, il direttore dell’ANSF Amedeo Gargiulo e quello della Polizia Ferroviaria Armando Nanei. “Accogliamo con molto piacere questa nuova collaborazione con la Federazione Italiana Pallavolo - ha dichiarato Amedeo Gargiulo - al fianco dello storico partner che per noi è la Polizia Ferroviaria, che va ad aggiungersi alle positive esperienze già in campo con le federazioni della Pallacanestro e del Rugby. Purtroppo le statistiche evidenzia- no che sempre più spesso sui binari perdono la vita persone estranee allo scenario ferroviario. È per questo che l’ANSF è da anni impegnata in diverse campagne di prevenzione a tutto campo per divulgare la cultura del rispetto delle regole in ambito ferroviario, principalmente rivolte ai giovani e alle loro famiglie”. internazionali. Non mancheranno dibattiti con rappresentanti delle imprese ferroviarie e con i gestori delle infrastrutture. Spazio infine anche per i partner di ANSF che Nella foto in basso, da sinistra, Carlo Magri, Amedeo Gargiulo e Armando Nanei insieme all’Agenzia promuovono campagne per la diffusione della cultura della sicurezza ferroviaria, come la FIP e la FIPAV. CONTRIBUTO ESTERNO Malavasi (La Sapienza): “Occorre Gabriele Malavasi è docente di Trasporti presso la Facoltà di Ingegneria de La Sapienza di Roma In questa intervista ha detto: “Il trasporto ferroviario è un sistema ad alto contenuto tecnologico, svolge un servizio fondamentale per la mobilità della collettività ed è, a mio avviso, rispettoso dell’ambiente. Questi aspetti, cioè la ricerca di come ampliare la conoscenza scientifica, la sua utilizzazione a beneficio della collettività mediante lo sfruttamento sostenibile delle risorse che la natura (che io chiamo Creato) mette a disposizione sono valori che ho condiviso fin dalla gioventù e maturato negli anni” Professor Malavasi, cominciamo ovviamente parlando di ferrovie. Come giudica il sistema ferroviario italiano? Sostanzialmente positivo, per i seguenti motivi: sulle linee ad alta velocità sono stati sviluppati e installati i nuovi sistemi di segnalamento interoperabili ETCS/ERTMS di livello 2 definiti a livello europeo grazie alle direttive europee in termini di liberalizzazione e di interoperabilità. L’offerta del sistema ferroviario ad alta velocità ha “accorciato” le distanze e contribuito ad incrementare la mobilità utilizzando una modalità di trasporto, quella ferroviaria, più rispettosa dell’ambiente. L’attenzione al miglioramento continuo del sistema mediante le innovazioni tecnologiche e ai giovani è evidente. Infine la sicurezza, se confrontata con altri paesi, è elevata e ciò è dovuto anche ai massicci recenti interventi sulla protezione della marcia dei treni mediante sistemi di controllo che intervengono anche in presenza di non conformità del comportamento umano. Lei si occupa e insegna anche “Transport Safety”. Quali sono le criticità che ancora permangono nel sistema ferroviario? Tra le criticità inserirei la percezione, da parte dell’opinione pubblica e di alcuni addetti ai lavori, della sicurezza in termini deterministici cioè di assoluta assenza di incidentalità e, pertanto, la necessità di condividere un concetto di sicurezza probabilistica (accettazione di un rischio minimo in termini probabilistici). Il concetto di rischio nullo costituisce senz’altro un obiettivo da perseguire, ma non può essere il valore di riferimento rispetto al quale verificare l’accettabilità di un progetto per quanto riguarda la sicurezza. Il rischio nullo non può esistere nei sistemi costruiti dall’uomo. Ogni sistema ha una sua probabilità di procurare danno a persone e cose. La scienza dell’analisi del rischio fornisce strumenti metodologici basati su approcci probabilistici che consentono di valutare il rischio in termini quantitativi (es frequenza di eventi di fatalità per chilometro e per anno dell’individuo che utilizza il sistema ferroviario ). Mancano ancora dei riferimenti quantitativi per le soglie di rischio accettabile. Tali soglie sono necessarie per la verifica dei progetti. Il livello di rischio accettabile è un valore soggettivo e come tale può essere diverso da individuo a individuo. Tuttavia per un sistema di trasporto collettivo è necessario che sia definito un valore unico. Deve essere la collettività, attraverso i suoi rappresentanti, che lo deve definire. Penso ad esempio a provvedimenti di tipo legislativo che chiariscano tali concetti e definiscano tali valori in modo da fornire ai progettisti, ai valutatori ed eventualmente a chi deve giudicare elementi certi. Qualcosa si sta muovendo in questa direzione. Il Comitato tecnico permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto a impianti fissi (istituito presso il MIT) ha costituito un gruppo di lavoro per studiare la tematica connessa all’analisi del rischio per le ferrovie metropolitane e definire un approccio metodologico. Dal punto di vista del materiale rotabile, sembrerebbe che i limiti alla velocità debbano essere sempre superati. Fino a quale velocità, secondo Lei, arriveranno o potranno arrivare i treni del futuro? Non so dire a quale velocità si potrà arrivare in esercizio. Personalmente ho la sensazione che le velocità attuali saranno superate nel futuro. Sperimentalmente con ruote e binario convenzionale si è superato il valore di 500km/h. In merito alla decisione di sviluppare sistemi ferroviari ad alta velocità si deve considerare che la scelta non deriva solamente da valutazioni di carattere tecnico-economico in relazione alla domanda di trasporto ma anche da spinte di carattere socio-culturale. Si osserva ad esempio una richiesta di sistemi ad alta velocità anche da parte di paesi per i quali non sono ancora diffusi sistemi di trasporti collettivo di tipo locale o regionale. L’ANSF sta organizzando un convegno sulla cultura della sicurezza ferroviaria in cui lei sarà uno dei moderatori. Il problema principale di molti incidenti risiede nei comportamenti scorretti degli u- approfondire il concetto di rischio accettabile ” tenti. Come giudica il fenomeno? Quali secondo Lei le soluzioni? Effettivamente il comportamento scorretto degli utenti può essere causa di molti incidenti: si pensi ad esempio all’indebito attraversamento di un passaggio a livello con barriere abbassate da parte di pedoni. Tra le cause intervengono sia il livello di rispetto della legalità proprio delle persone sia la percezione del rischio. Gli interventi di mitigazione del fenomeno possono interessare gli aspetti educativi e in questa direzione sono positive le campagne di formazione rivolte ai giovani e di sensibilizzazione della popolazione al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei rischi effettivi. In ogni caso si dovrebbe considerare che trattandosi di azioni volontarie il corrispondente livello di rischio accettabile è superiore a quello delle azioni involontarie. Gli interventi tecnologici o normativi lato strada e lato ferrovia potrebbero aumentare il livello di protezione. Tuttavia la loro adozione andrebbe valutata in relazione al livello di rischio accettabile da parte della collettività e dai corrispondenti oneri economici che la collettività stessa deve sostenere. Le aziende e in genere il mondo ferroviario sono sempre alla ricerca di bravi ingegneri. Lei è direttore del master “Ingegneria delle infrastrutture e dei sistemi ferroviari”. Come nasce e quali sono gli obiettivi? Il master nasce dalla constatazione che l’Ingegneria ferroviaria costituisce una branca della conoscenza che integra soprattutto a livello funzionale e prestazionale, competenze di diverse discipline in una visione sistemica (trasporti, meccanica, elettrotecnica, elettronica, economia, ecc.). Gli insegnamenti e le ricerche nel campo dei trasporti ed in particolare dei trasporti ferroviari sono sempre stati all’attenzione di docenti e ricercatori della Sapienza. Da ciò è nata l’idea di offrire una formazione post-laurea a giovani ingegneri desiderosi di acquisire competenze nel campo ferroviario. L’impostazione è di tipo sistemico. La docenza è fornita da universitari, tecnici, dirigenti aziendali ed esperti. Il ruolo delle aziende si manifesta in apporti di esperienze tecniche specialistiche e la colla- borazione ha unicamente lo scopo di utilizzare, nella didattica e negli stage, le particolari esperienze e non implica alcun impegno delle aziende successivo al conseguimento del titolo. Comunque, l’esperienza delle edizioni finora completate mostra la soddisfazione da parte delle aziende che continuano a sostenerlo. Da dove nasce la sua passione per il mondo ferroviario? Il trasporto ferroviario è un sistema ad alto contenuto tecnologico, svolge un servizio fondamentale per la mobilità della collettività ed è, a mio avviso, rispettoso dell’ambiente. Questi aspetti, cioè la ricerca di come ampliare la conoscenza scientifica, la sua utilizzazione a beneficio della collettività mediante lo sfruttamento sostenibile delle risorse che la natura (che io chiamo Creato) mette a disposizione sono valori che ho condiviso fin dalla gioventù e maturato negli anni. Quali sono i progetti presenti e futuri del professor Malavasi? Fare chiarezza sul concetto di sicurezza sostenibile. Diffondere la consapevolezza che nelle attività umane il rischio zero non esiste. Dimostrare che lo sviluppo dell’ingegneria ferroviaria dipende anche dal livello di rischio accettabile. Rendere compatibili questi concetti con la necessità di fornire agli ingegneri ferroviari strumenti oggettivi e quantitativi per la verifica della sostenibilità in termini di sicurezza. Tra le ricerche in corso, cito in particolare quella relativa alla riduzione dei consumi energetici per i trasporti ferroviari metropolitani sfruttando l’energia disponibile durante la frenatura. Più in generale presto attenzione alla grande disponibilità di dati che continuamente vengono rilevati per il monitoraggio sia a bordo treno sia negli impianti a terra di comando e controllo. Se messi a disposizione dei ricercatori costituirebbero una preziosa fonte di informazione utile per approfondire la conoscenza del sistema ferroviario e per il suo miglioramento. Purtroppo, a volte, la loro disponibilità si scontra con problemi di riservatezza, necessari per evitarne un uso distorto, che però ne limitano la utilizzabilità. “Il comportamento scorretto degli utenti può essere causa di molti incidenti: si pensi ad esempio all’indebito attraversamento di un passaggio a livello con barriere abbassate da parte di pedoni. Tra le cause intervengono sia il livello di rispetto della legalità proprio delle persone sia la percezione del rischio. Gli interventi di mitigazione del fenomeno possono interessare gli aspetti educativi e in questa direzione sono positive le campagne di formazione rivolte ai giovani e di sensibilizzazione della popolazione al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei rischi effettivi.” FOCUS Audit di ERA su ANFS, un bilancio di Adriana Alberici L’Era (European Railways Agency) ha condotto un audit sull’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie italiana da settembre 2014 a novembre 2015. Il campo di applicazione ha riguardato quattro processi delle NSA rispetto ai protocolli adottati dall’ERA in sede di Comitato di audit. Cronologia e metodi Dal settembre 2014 al novembre 2015 ANSF è stata sottoposta a Cross-Audit da parte dell’ERA. L’Audit interessante la NSA italiana ha avuto luogo durante il primo ciclo del programma di audit delle NSA, e si è svolto secondo la metodologia ed i documenti adottati dal Comitato di Audit dell’ERA in cui è attualmente presente un rappresentante ANSF (Manuale del cross-audit, Protocolli del cross-audit, anche in versione italiana, Guida a supporto dei Protocolli). Si parla di Cross-Audit (e non di semplice Audit) in quanto il Team di Audit è costituito da funzionari ERA e rappresentanti di altre NSA. Nel caso italiano il Team risultava così composto: Julie Dinimant, Capo del Team di Audit (ERA SafetyUnit -Supervision and Investigation); Jean-Marie Dechamps, Vice-Capo del Team di Audit (ERA Safety Unit –Supervision and Investigation Head of Sector); Sorin Hanci, auditor, (ERA Cross-Acceptance Unit); Carmen Alvarez Alvarez, NSA Spagna. Secondo gli elementi del processo di cross-audit, gli obiettivi di questo tipo di audit, a cui le NSA si sottopongono volontariamente, sono: Valutare ciò che è stato prodotto dalle NSA secondo obblighi e responsabilità fissate nella Direttiva 2004/49 Scambiarsi conoscenze e buone pratiche sui processi delle NSA per facilitare l’armonizzazione dei criteri decisionali come previsto dall’art. 17.4 della Direttiva 2004/49 Identificare questioni affrontate dalle NSA nell’applicazione dei requisiti legislativi europei e possibili soluzioni per rispettare i requisiti della Direttiva 2004/49 Il campo di applicazione del cross-audit è la valutazione dei seguenti processi delle NSA rispetto ai protocolli adottati dall’ERA in sede di Comitato di Audit: Capacità organizzativa Certificato di sicurezza/Autorizzazione di sicurezza Supervision della performance di sicurezza Autorizzazione alla messa in servizio di veicoli. Il processo di audit su ANSF si è articolato in tre fasi: Una fase di pre-audit con la nomina di un Punto di Contatto, la sottomissione di documenti all’Audit Team per revisione e per preparazione di documenti di lavoro (schemi per le interviste) e lo svolgimento di un kick-off meeting il 26-27 marzo 2015 avente lo scopo di stabilire un rapporto di fiducia reciproca, spiegare la metodologia dell’audit, discutere l’audit plan e dare infine al possibilità ad ANSF di fornire ulteriori informazioni (struttura organizzativa, quadro legislativo nazionale) rispetto alla documentazione già fornita. Una fase di on-site (dall’8 al 12 giugno 2015) con la somministrazione di interviste allo staff e un exit meeting (12.06.15) con l’obiettivo di discutere i risultati dell’audit, assicurarsi che il management responsabile per le azioni correttive comprendesse i risultati dell’audit, discutere le attività di post-audit e concordare un piano di azioni correttive Una fase di post-audit consistente nell’analisi e nelle valutazioni di tutte le informazioni necessarie per elaborare il report di audit che si è chiusa con un closing meeting (28 ottobre 2015). Alla fase di post-audit è seguito un Report finale giunto recentemente a condivisione tra il Team di Audit e il Management di ANSF. ANSF si è impegnata, infine, a far conoscere un suo Piano di azioni migliorative, a partire dai risultati dell’Audit, da presentare in uno dei prossimi Network delle NSA. I risultati Durante tutto il processo il personale ANSF ha fornito al Team di Audit massima collaborazione mettendo a disposizione un ampio volume di informazioni, sia attraverso le interviste che attraverso una visita tecnica on-site a cui i funzionari ERA hanno potuto prendere parte a Roma. Ha inoltre dimostrando un forte impegno a sviluppare e migliorare i suoi processi funzionali tanto che alcune misure inerenti il funzionamento delle attività chiave oggetto di NEWSLETTER ANSF PAGINA 7 ponderato dopo 14 mesi di lavoro audit, sono state adottate dopo la fase di on-site e prima che l’audit si concludesse (e.g. revisione delle Linee Guida per i certificati di sicurezza e delle Linee guida per l’Autorizzazione alla messa in servizio dei veicoli). Ogni fase La valutazione generale sui processi che permettono il funzionamento delle quattro attività principali, elencate all’inizio dell’articolo, è che la NSA italiana mette in pratica i requisiti previsti dal quadro legislativo dell’audit si è europeo ed i risultati ottenuti sono pienamente in linea con gli obiettivi perseguiti dalla normativa europea, in particolare, dalle Direttive Sicurezza n. 2004.49 e n.2008.57. contraddistinta Tra i punti di forza riconosciuti dall’ERA si possono menzionare senz’altro: Esistenza di un sistema in grado di valutare le domande di certificato e di autorizzazione di sicurezza e di per una seguirne efficacemente i controlli preliminari Ruoli e responsabilità ben distribuiti crescita Linee Guida chiare, ben pubblicizzate sul sito web di ANSF e illustrate in incontri puntuali con gli interessati reciproca Evidenza di processi interni documentati, implementati, strutturati e sottoponibili ad audit Evidenza di piani strategici per le quattro attività chiave del team di Elevata competenza dello staff ed aggiornamento dello stesso attraverso Piani di formazione Tracciabilità dei risultati delle varie attività Cross-Audit Utilizzazione di check-list efficaci Comunicazioni efficaci con Imprese Ferroviarie e Gestori Infrastruttura e del personale Possibilità di ricorso avverso le decisioni adottate Indipendenza in termini di risorse e bilancio ed autonomia nelle decisioni ANSF Esistenza di un Piano della performance sottoposto a monitoraggio e rispondente agli obiettivi stabiliti annualmente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso un Atto di Indirizzo. coinvolto nelle Tra i punti da migliorare e su cui ANSF si è impegnata ad agire con un Piano di azioni: Rischio che i processi messi in atto non siano sufficientemente ripetibili e misurabili a causa di una non interviste, piena formalizzazione di alcuni di essi (e.g. non completa formalizzazione delle metodologie del processo decisionale nella certificazione di sicurezza, nei piani di supervsion, nella gestione delle non confornell’on-site, mità o nella gestione della documentazione) Assegnazione di ruoli e responsabilità non completamente formalizzata nonché nella Scarsità di risorse con specifiche competenze tecniche e rischio di mancanza di turn-over per l’avanzata età anagrafica di alcuni esperti (su questo punto sono stati evidenziati da ANSF, ed apprezzati da ERA, revisione dei gli sforzi per superare blindature di tipo pubblicistico nelle attività di reclutamento attraverso le procedure di mobilità su cui si può consultare altro articolo in questo numero della Newsletter) report relativi Procedure interne non completamente formalizzate Conclusioni e lesson learned Ogni fase del Cross-Audit è stata contraddistinta da una crescita reciproca del Team di Cross-Audit e del personale ANSF coinvolto nelle interviste, nell’on-site, nonché nella revisione dei Report relativi alle varie fasi. Da parte dei componenti dell’Audit Team, in particolare della Leading Auditor, noi di ANSF non abbiamo mai percepito la volontà di mettersi in cattedra per insegnarci il nostro lavoro, bensì una continua disponibilità a capire bene cosa facciamo e come riusciamo a farlo tra mille difficoltà (vedi la scarsità di risorse). Infine, come punto di vista personale, vissuto da Punto di Contatto, posso dire che questa esperienza è stata di particolare arricchimento per me e per i miei colleghi che ho visto, da un parte, particolarmente impegnati a sistematizzare le informazioni che ci venivano richieste e, dall’altra, incredibilmente capaci di vivere la visita dell’ERA non come un esame ma come un’opportunità unica per pensare a come stiamo lavorando e a come si potrebbe migliorare. Credo, d’altro canto, che anche i funzionari dell’ERA potranno trarre tesoro dalla condivisione delle nostre buone pratiche, magari portandole a conoscenza di un contesto internazionale che, non dimentichiamolo, continua ad avere come obiettivo principale l’armonizzazione di norme e processi tra gli Stati Membri dell’UE senza mai abbassarne gli standard di sicurezza. alle varie fasi. NOTIZIE DA ANSF Forze nuove in ANSF: benvenuti Sono in tutto otto le nuove leve dell’ANSF, di cui cinque inserite negli uffici di Firenze e tre a Roma. Grazie alla loro assunzione è stato possibile Dall’inizio di questo mese alcuni volti nuovi sono presenti in Agenzia. Hanno infatti preso servizio presso il settore amministrativo otto nuovi colleghi assunti al termine delle procedure di mobilità. Cinque di loro hanno preso servizio a Firenze presso la sede di Piazza Stazione e tre a Roma presso la sede di Via Caraci. Potete vedere i loro volti sorridenti nelle foto a margine del presente articolo. Con la loro assunzione e con la presa di servizio del Dott. De Bono, Dirigente in comando dal MIT, l’Agenzia ha potuto costituire l’Ufficio 4 del settore 1 – Procedimenti disciplinari affari legali e generali - un importante ufficio presente finora solo sulla carta, concorrendo in tal modo al rafforzamento del settore 1, strategico per la vita e la corretta funzionalità dell’Agenzia. Il 23 marzo scorso il Direttore ha firmato inoltre i decreti di approvazione degli elenchi di mobilità per il personale tecnico e sono state contestualmente avviate le procedure finalizzate all’assunzione; abbiamo preso contatti con le Amministrazioni di provenienza e contiamo di poter avere gli altri colleghi in servizio a partire dal primo giugno prossimo. Prevediamo pertanto di assumere altri undici colleghi appartenenti al settore tecnico, sette di loro presso la sede di Firenze e quatto presso la sede di Roma, tutti destinati a rafforzare l’organico dei settori “core” dell’Agenzia. Ai fini dell’inserimento nei relativi settori, il Direttore ha previsto che la loro assegnazione avvenga solo al termine di una brevissima fase di affiancamento in ciascuno dei settori tecnici per consentire una migliore cono- costituire l’Ufficio 4 del settore 1 – Procedimenti disciplinari affari legali e generali un importante ufficio presente finora solo sulla carta. Nella foto, i neo assunti di Firenze con il direttore Amedeo Gargiulo. Da sinistra: Roberto Conedera, Stefania Straface, Paolo Maddaloni, Antonella Mangini, Fabiana Baldacci. NEWSLETTER ANSF PAGINA agli otto nuovi colleghi! scenza reciproca e poter più efficacemente procedere, a conclusione del periodo, alla loro assegnazione agli uffici. Nel mese di giugno, a completamento delle assunzioni del personale tecnico, l’organico dell’Agenzia arriverà quindi a 120 unità con un consistente incremento (+20%) rispetto a quello del precedente anno, ma con un risultato inferiore alle attese rispetto ai 34 posti complessivamente previsti dai bandi pubblicati. L’esito, in particolare, della procedura di mobilità per il personale tecnico ha visto infatti solo la parziale copertura delle 25 posizioni previste dal bando, a conferma dei dubbi che avevamo fin dal primo giorno circa la difficile reperibilità, nel pano- di Marco D’Onofrio rama generale della pubblica amministrazione, delle professionalità tecniche richieste dall’ Agenzia. Sono già state messe in campo altre iniziative per l’ulteriore potenziamento dell’organico, ma di queste avremo ancora il tempo per parlarne in altri numeri della newsletter. Nel frattempo inviamo un caloroso benvenuto e l’augurio di buon lavoro ai nuovi colleghi interpretando, ne siamo certi, il pensiero di tutti i dipendenti ANSF. Esprimo il mio personale ringraziamento a tutti i colleghi che, in aggiunta ai già gravosi impegni quotidiani, si sono sobbarcati delle ulteriori incombenze che hanno consentito di portare a termine questa importantissima procedura. Da giugno è inoltre prevista l’assunzione di altri undici colleghi appartenenti al settore tecnico, sette di loro presso la sede di Firenze e quattro a Roma. Una volta completate queste nuove assunzioni l’organico di ANSF arriverà a 120 unità, con un consistente incremento (+20%) rispetto al precedente anno, ma con un risultato inferiore rispetto ai 34 posti complessivamente previsti dai bandi pubblicati. I neo assunti di Roma con il direttore Amedeo Gargiulo. Da sinistra: Erika Arcidiacono, Lorella Calussi, Fabrizio Azzini. 9 RELAZIONE 2015 Sicurezza, nel 2015 la prima causa di “Da un lato, per molte tipologie di incidenti legate all’esercizio ferroviario abbiamo registrato eventi in diminuzione, dall’altro lato c’è stato un incremento dei comportamenti illeciti da parte di passeggeri ha dichiarato il direttore dell’ANSF, Amedeo Gargiulo - Non bisogna abbassare la guardia sui temi della manutenzione e della formazione del personale, il problema dei pedoni è allarmante.” L’indebita presenza di pedoni sui binari è stata nel 2015 la maggiore causa di morte sulla ferrovia. Tra le 100 vittime riscontrate negli incidenti gravi (59 morti e 41 feriti gravi), 89 casi sono riconducibili ad illeciti attraversamenti da parte dei pedoni (57 morti e 32 feriti), 8 le vittime a seguito di salita o discesa dai treni in movimento (2 morti e 6 feriti). Altri tre feriti gravi sono la conseguenza di incidenti al passaggio a livello e un investimento in manovra. Nel 2015 gli incidenti ferroviari gravi sono stati 114, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (109), ma in linea con il valore medio nazionale, segnando un –15% rispetto al valore registrato 10 anni fa, nel 2005. Aumentano solo gli incidenti provocati sicurezza ferroviaria” alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. La Relazione è una versione preliminare, con dati non ancora consolidati, che anticipa il Report annuale inviato, come da obE’ questa una prima fotografia bligo di legge, entro il mese di che emerge dalla Relazione settembre al Ministero delle “La sicurezza ferroviaria nel Infrastrutture e dei Trasporti. 2015”, che sarà presentata il “Il 2015 è stato un anno signi2 1 a p r i l e d a l l ’ A N S F ficativo per la sicurezza delle nell’ambito del Convegno ferrovie – ha dichiarato Ameinternazionale “Istruzione, deo Gargiulo, Direttore formazione e cultura per la dell’ANSF – Da un lato, per dall’indebita presenza di pedoni sui binari: 89 casi, 9 in più rispetto al 2014, e quelli riconducibili a indebite salite o discese dal treno in movimento: 8 eventi nel 2015, 6 in più rispetto al 2014. In calo le altre tipologie di incidenti. Numero di incidenti significativi per anni, dal 2005 al 2015 NEWSLETTER ANSF PAGINA 11 incidenti è legata ai comportamenti dei pedoni molte tipologie di incidenti legate all’esercizio ferroviario abbiamo registrato eventi in diminuzione, dall’altro lato c’è stato un incremento dei comportamenti illeciti da parte di passeggeri o persone non direttamente coinvolte nello scenario ferroviario che, però, hanno perso la vita sui binari. manutenzione e della formazione pubblicità progresso, ma non è del personale, il problema dei sufficiente: occorre il coinvolgipedoni è allarmante. mento di tutti gli attori dello sceL’ANSF ha da tempo avviato una nario ferroviario, dai gestori alle s e r i e d i i n i z i a t i v e v o l t e imprese e fino alle istituzioni”. all’educazione ferroviaria tra i giovani, coinvolgendo anche partner qualificati come la Polizia Ferroviaria e le Federazioni della Se nel primo caso, non bisogna Pallacanestro, Rugby e Pallavolo. abbassare la guardia sui temi della A breve lanceremo anche una tipologia d'incidente collisioni di treni deragliamenti di treni incidenti ai PL incidenti alle persone per rotabili in movimento incendi al materiale rotabile altri totale 2006 2 0 31 I dati, non ancora consolidati, anticipano il Report annuale inviato al Ministero delle Nella tabella, persone coinvolte in incidenti gravi per tipologia di incidente, dal 2006 al 2015 morti e feriti gravi in incidenti ferroviari 2007 2008 2009 2010 2011 0 2 1 1 1 0 0 43 0 0 18 8 5 15 18 Infrastrutture e dei Trasporti. 2012 0 1 22 2013 2 2 17 2014 1 0 16 2015 0 0 16 80 83 83 73 82 80 83 73 76 84 0 4 117 0 1 104 0 0 92 0 4 126 0 2 100 0 0 98 0 1 107 0 0 94 0 1 94 0 0 100 Prossimi appuntamenti 7-8 GIUGNO 2016 ANSF - Firenze ERA Regional Workshop on TAF TSI Implementation Sala Confindustria Via Valfonda, 9 24 MAGGIO 2016 General Assembly of the European Innovation Partnership on Smart Cities and Communities - Eindhoven, Olanda 29 MAGGIO - 2 GIUGNO 2016 11th WCRR 2016 - World Congress on Railway Research – Milano Research and Innovation from Today Towards 2050 Stella Polare Convention Centre Strada Statale del Sempione, 28 22 - 24 NOVEMBRE 2016 Intelligent Rail Summit Napoli Railway Museum www.wcrr2016.org 25-26 MAGGIO 2016 Rail Depots & Workshops Modernisation 2016 - Londra Reducing Maintenance Times, Handling New Fleets, Maximising Safety The Tower Hotel La presente newsletter è un agile strumento di informazione sull’attività di Ansf. La newsletter e ogni altro documento divulgativo dell’Agenzia sono scaricabili dal sito istituzionale www.ansf.it sotto l’indice Pubblicazioni / Newsletter presente nella home page L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie è un organo tecnico vigilato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con compiti in materia di sicurezza della circolazione ferroviaria. Ha sede a Firenze e competenza per l'intero sistema ferroviario nazionale e svolge le funzioni per essa previsti dalla direttiva 2004/49/ Ce. Si tratta, sostanzialmente, dei compiti normativi, autorizzativi e di controllo richiamati all'articolo 6 del decreto legislativo n. 162/2007.