Numero 1/2016 - Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie

Transcript

Numero 1/2016 - Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
IN QUESTO
NUMERO

Il convegno
internazionale
di ANSF
a Roma

Nuove e vecchie
partnership
ANSF: i tornei
di FIP e FIVAP

L’intervista al
prof. Malavasi

N E W S L E T T E R
A N S F
Il Punto
di Amedeo Gargiulo, Direttore ANSF
Il Cross-Audit di
ERA su ANSF

Benvenuti nuovi
colleghi

La relazione
2015 sulla
sicurezza
ferroviaria
SOMMARIO
Primo piano
2
L’intervista
4
Focus
6
Notizie da
ANSF
8
Relazione
2015
10
Appuntamenti
11
Quando è giunta la notizia
dell’incidente molto grave
avvenuto lo scorso 10 febbraio in Germania la mia
schiena è stata percorsa da
un brivido agghiacciante. E
penso che ciò sia accaduto
anche a molti di voi. Ovviamente la prima motivazione
è proprio l’entità delle conseguenze tra vittime e feriti
gravi. Ma non posso nascondervi che il secondo brivido
è stato più personale, perché
mi ha richiamato bruscamente alla responsabilità che
abbiamo, io in primis. Sono
totalmente convinto che il
personale dell’Agenzia, dal
primo all’ultimo, lavori con
grande attenzione e coscienza della grande responsabilità che ci è affidata, come
pure sono convinto che in
linea di principio i soggetti
sui quali vigiliamo siano
sufficientemente attenti. Pe-
rò…..! Però non bisogna
assolutamente abbassare la
guardia e non bisogna mai
cullarsi sui risultati raggiunti.
Permettetemi di mettere in
ordine qualche riflessione.
La prima: l’incidente è avvenuto in Germania, non certo
un paese tecnologicamente di
seconda fascia; nella sua
negatività questa circostanza
rafforza il giudizio che c’è
ancora molto da fare e che
non ci si deve cullare sulla
ormai diffusa installazione
delle connessioni terrabordo. Un sistema si può
infatti guastare o avere un
disservizio per un momento
di manutenzione. In queste
circostanze l’uomo torna ad
essere al centro delle responsabilità e la preoccupazione è
che in queste rare circostanze, le persone possano non
essere
sufficientemente
“allenate”. Dobbiamo perciò
insistere con i nostri interlocutori affinché la formazione
non sia dedicata esclusivamente alle più evolute tecnologie, ma anche a tenere viva
la competenza nei casi di
degrado dei sistemi automatici. Mi sposto sulla situazione nazionale per la seconda osservazione. Proprio in
questi giorni gli uffici
dell’Agenzia hanno finito
l’elaborazione della relazione
sulla sicurezza relativa ai dati
del 2015. La presenteremo
tra pochi giorni nella consueta conferenza stampa, ma
voglio anticipare in questa
sede come si stia rafforzan-
A P R I L E
2 0 1 6
do la tendenza asintotica dei
dati sull’incidentalità. Infatti
il numero di morti e feriti
gravi è ormai più o meno lo
stesso negli ultimi tre anni,
ma cambiano alcuni pesi
interni. In particolare sono
ulteriormente diminuiti gli
incidenti ferroviari nel senso
stretto di questo termine, ma
sono aumentati quelli connessi ai comportamenti delle
persone. Questa circostanza
non deve comunque far pensare che la prima tipologia
sia debellata, anche perché i
pericolati di cui abbiamo
notizia danno comunque il
segnale che la potenzialità
negativa è tuttora presente e
che dobbiamo ancora insistere sul miglioramento delle
attività manutentive. Ma
deve far porre contestualmente la dovuta attenzione
sugli aspetti connessi con i
comportamenti: scatta qui
l’esigenza di carattere culturale ed educativo riguardo al
rispetto delle regole. Proprio
per questo motivo abbiamo
organizzato il convegno internazionale che si terrà il 21
e 22 aprile. Potrà essere una
occasione unica; un confronto così è pressoché un inedito
e mi auguro che possano
emergere soluzioni e strategie di particolare interesse,
anche in ragione del fatto che
in ambito europeo, pur a
parità di normativa, il confronto sarà anche incentrato
su tradizioni e concezioni
anche molto diverse.
Buon convegno a tutti.
PRIMO
PIANO
Una due giorni fitta di appuntamenti
Giovedì 21 aprile
Ore 9,00 Registrazione partecipanti e caffè di benvenuto
Tanti gli appuntamenti
e gli ospiti
al convegno
organizzato da ANSF.
Prevista la presenza
del Ministro delle
Infrastrutture e dei
Trasporti,
Graziano Delrio
Ore 9,30 Messaggi di saluto degli organizzatori e delle autorità:
Ore 10,00 “Uno sguardo all’Europa e il quadro normativo di riferimento”: tavola rotonda con
contributi delle autorità nazionali preposte alla sicurezza.
Ore 12,30 Conferenza stampa del Direttore dell’ANSF di presentazione dei dati statistici 2015
riguardo la sicurezza ferroviaria alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
On.le Graziano Delrio
Ore 13,30 Lunch
Ore 14,30 “L’attenzione delle imprese ferroviarie”: Tavola rotonda con partecipazione di
imprese ferroviarie ed associazione di categoria
Ore 16,30 “Sinergie per la cultura per la sicurezza ferroviaria”. Tavola rotonda con Interventi di
vari soggetti interessati in campagne divulgative
Ore 17,30 “Educazione, formazione e cultura”
Venerdì 22 aprile
Ore 9,30 Caffè di benvenuto;
Ore 10,00 “La formazione e la sinergia”: la campagna per i defibrillatori nelle stazioni.
Ore 10,30 “L’attenzione dei gestori dell’infrastruttura e il confronto con l’esperienza europea”
Ore 12,00 Interventi conclusivi a nome di ERA, SIDT, Commissione Europea, O.N.U. ed ANSF
Conclusa l’esperienza della Jr NBA FIP Rome League
Il torneo, sostenuto
da ANSF e POLFER
e organizzato dalla
National Basketball
Association e dalla
Federazione Italiana
Pallacanestro,
ha coinvolto trenta
squadre romane
durante sei mesi di
partite e allenamenti.
Si è conclusa lo scorso 5 aprile al PalaTiziano di
Roma la prima edizione della Jr NBA FIP Rome
League, iniziata lo scorso novembre e sostenuta
dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e il Servizio Polizia Ferroviaria, impegnati a diffondere la cultura della sicurezza ferroviaria tra i
giovani atleti. Il torneo, organizzato dalla National
Basketball Association e dalla Federazione Italiana
Pallacanestro, è terminato con la vittoria degli Oklahoma City Thunder dell’Istituto Pierluigi da Palestrina sui Sacramento Kings dell’Istituto Sinopoli-Ferrini con il risultato di 15-13. La collaborazione
tra la FIP, l’ANSF e la POLFER è nata nel 2013 per contrastare i comportamenti scorretti nelle
stazioni e sui treni, un fenomeno sempre più diffuso, causa di più dell’80% delle vittime in ambito
ferroviario. “Jr NBA FIP Rome League è stata un’occasione preziosa per diffondere tra i ragazzi la
consapevolezza e il rispetto delle regole in ambito ferroviario – ha detto Amedeo Gargiulo,
direttore dell’ANSF – Ci ha permesso di incontrare moltissimi studenti della Capitale per fare
insieme sport e cultura della sicurezza ferroviaria. Vorrei ringraziare i nostri partner, la Fip e la
Polfer, con i quali da tre anni uniamo le forze per contrastare un fenomeno sempre più presente:
anche nel 2015, l’84% degli incidenti ferroviari è stato provocato da comportamenti scorretti
degli utenti. Occorre che questi ragazzi abbiano ben chiaro che rispettare le regole significa anche
rispettare se stessi e la propria vita”. "Sono onorato che la NBA abbia scelto Roma, l'Italia e la
Federazione Italiana Pallacanestro per una tappa del suo programma rivolto ai giovani – ha affermato il presidente FIP Giovanni Petrucci – Sono felice ed orgoglioso per la risposta delle
scuole romane. Ringrazio Ansf e Polfer per essere stati al nostro fianco in questa ulteriore opera
di promozione della pallacanestro e dei nostri valori in ambito scolastico".
NEWSLETTER
ANSF
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A Roma per l’educazione ferroviaria
L'educazione di passeggeri e
utenti in ambito ferroviario
sarà il focus del convegno
internazionale organizzato
dall’ANSF il 21 e il 22 aprile a
Roma, presso la Sala delle
Conferenze del ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, in via dell’Arte 16, nel
quartiere Eur.
Si tratta del primo confronto
internazionale tra le istituzioni, le autorità nazionali preposte alla sicurezza, i gestori e le
imprese ferroviarie dei maggiori paesi europei.
Rispetto al tema della sicurezza, su cui negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti grazie anche allo sviluppo di
tecnologie di nuova generazione, l'educazione dei passeggeri
rappresenta un ambito di intervento da esplorare, su cui
c'è ancora molto lavoro da
fare.
Le due giornate saranno scandite da numerosi appuntamenti, ai quali parteciperanno i
rappresentanti delle maggiori
istituzioni internazionali ed
italiane come la Commissione
europea, l’Agenzia Europea per
la Sicurezza Ferroviaria (ERA),
le Agenzie per la Sicurezza delle Ferrovie di Germania, Spagna, Svizzera, Ungheria, Romania e Regno Unito, dell’Onu, il
ministero Italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti e il
Consiglio nazionale degli ingegneri.
Non mancheranno inoltre rappresentanti delle imprese ferroviarie (Trenitalia, Ntv, Tilo,
Asstra, Fercargo, Sncf e Assifer) che si confronteranno nel
pomeriggio del 21 aprile nel
corso di una tavola rotonda.
A spiegare quali progetti sono
già in campo per promuovere
comportamenti sicuri tra utenti
e passeggeri ci penseranno i
partner delle campagne promosse dall’Agenzia nazionale
per la sicurezza delle ferrovie
per la diffusione della cultura
della sicurezza ferroviaria in
Italia (Polizia di Stato, FIP Federazione Italiana Pallacanestro, FIR - Federazione
Italiana Rugby, FIPAV - Federazione Italiana Pallavolo).
Per completare il quadro, la
seconda giornata vedrà protagonisti i gestori delle infrastrutture con gli interventi di
RFI, Asstra, M.a.V. Zrt
(gestore ungherese), ministero Infrastrutture e Trasporti.
Arricchiranno il dibattito
alcuni fra i più noti docenti
universitari del settore, tra
cui Maria Rosaria De Blasis e
Agostino Cappelli.
Grazie ad un accordo con
l'ordine degli Ingegneri, ai
partecipanti sarà riconosciuta
la possibilità di ricevere 6
crediti formativi. In questo
caso è prevista una quota di
partecipazione di 50 euro
esente iva. Per tutti gli interessati la partecipazione è
invece gratuita, previa registrazione all'evento.
Diversi gli aspetti
affrontati durante
l’evento, tra questi
quelli legati al tema
della sicurezza
ferroviaria in
relazione al
comportamento di
passeggeri e utenti.
Un tema, questo,
ancora troppo poco
discusso sul quale si
confronteranno per la
prima volta i
rappresentanti di
diverse istituzioni
nazionali, europee e
“Gioca Volley... in sicurezza”, al via la partnership tra ANFS, POLFER e FIPAV
È stato firmato a Roma il 14
aprile scorso il protocollo
d’intesa stipulato tra la Federazione Italiana Pallavolo, l’Agenzia
Nazionale per la Sicurezza delle
Ferrovie e la Polizia Ferroviaria,
attraverso cui verrà realizzato il
progetto “Gioca Volley in Sicurezza”. Obiettivo dell’iniziativa è
quello di sensibilizzare il mondo
pallavolistico giovanile ad un uso
proprio, corretto e consapevole
del trasporto ferroviario per
poter ridurre gli incidenti ferroviari che coinvolgono proprio i
più giovani. FIPAV, ANSF e POLFER, dunque, con questo progetto cercheranno di declinare e
sensibilizzare alcuni valori di
forte impatto sociale quali la
cultura della sicurezza ferroviaria,
la legalità e il rispetto delle regole
attraverso lo sport e il gioco di
squadra nel senso più ampio di
socialità. Proprio coniugando
tutti questi aspetti, la FIPAV ha
pensato di sviluppare “Gioca
Volley…in Sicurezza” in continuità con S3, l’altro progetto federa-
le che vede nei giovani e nella
cultura del fair play dei cardini
imprescindibili sui quali sviluppare
una nuova idea di sport. Per presentare un progetto di tale valenza
sociale è stato scelto il Salone
d’Onore del CONI alla presenza
del Presidente della massima istituzione dello sport italiano, Giovanni
Malagò; quello della FIPAV Carlo
Magri, il direttore dell’ANSF Amedeo Gargiulo e quello della Polizia
Ferroviaria Armando Nanei.
“Accogliamo con molto piacere
questa nuova collaborazione con la
Federazione Italiana Pallavolo - ha
dichiarato Amedeo Gargiulo - al
fianco dello storico partner che
per noi è la Polizia Ferroviaria,
che va ad aggiungersi alle positive
esperienze già in
campo con le
federazioni della
Pallacanestro e
del Rugby. Purtroppo le statistiche evidenzia-
no che sempre più spesso sui
binari perdono la vita persone
estranee allo scenario ferroviario. È per questo che l’ANSF è
da anni impegnata in diverse
campagne di prevenzione a tutto
campo per divulgare la cultura
del rispetto delle regole in ambito ferroviario, principalmente
rivolte ai giovani e alle loro
famiglie”.
internazionali. Non
mancheranno
dibattiti con
rappresentanti delle
imprese ferroviarie e
con i gestori delle
infrastrutture. Spazio
infine anche per i
partner di ANSF che
Nella foto in basso, da sinistra,
Carlo Magri, Amedeo Gargiulo e
Armando Nanei
insieme all’Agenzia
promuovono
campagne per la
diffusione della
cultura della
sicurezza ferroviaria,
come la FIP e la
FIPAV.
CONTRIBUTO
ESTERNO
Malavasi (La Sapienza): “Occorre
Gabriele Malavasi è
docente di Trasporti presso
la Facoltà di Ingegneria de
La Sapienza di Roma
In questa intervista ha
detto:
“Il trasporto ferroviario è un
sistema ad alto contenuto
tecnologico, svolge un
servizio fondamentale per la
mobilità della collettività ed
è, a mio avviso, rispettoso
dell’ambiente.
Questi aspetti, cioè la
ricerca di come ampliare la
conoscenza scientifica, la
sua utilizzazione a beneficio
della collettività mediante
lo sfruttamento sostenibile
delle risorse che la natura
(che io chiamo Creato)
mette a disposizione sono
valori che ho condiviso fin
dalla gioventù e maturato
negli anni”
Professor Malavasi, cominciamo ovviamente parlando
di ferrovie. Come giudica il
sistema ferroviario italiano?
Sostanzialmente positivo, per i
seguenti motivi: sulle linee ad
alta velocità sono stati sviluppati e installati i nuovi sistemi
di segnalamento interoperabili
ETCS/ERTMS di livello 2
definiti a livello europeo grazie alle direttive europee in
termini di liberalizzazione e di
interoperabilità. L’offerta del
sistema ferroviario ad alta
velocità ha “accorciato” le
distanze e contribuito ad incrementare la
mobilità utilizzando una modalità di trasporto, quella ferroviaria, più rispettosa
dell’ambiente. L’attenzione al miglioramento continuo del sistema mediante le
innovazioni tecnologiche e ai giovani è
evidente. Infine la sicurezza, se confrontata con altri paesi, è elevata e ciò è dovuto
anche ai massicci recenti interventi sulla
protezione della marcia dei treni mediante
sistemi di controllo che intervengono anche in presenza di non conformità del
comportamento umano.
Lei si occupa e insegna anche
“Transport Safety”. Quali sono le criticità che ancora permangono nel sistema ferroviario?
Tra le criticità inserirei la percezione, da
parte dell’opinione pubblica e di alcuni
addetti ai lavori, della sicurezza in termini deterministici cioè di assoluta assenza
di incidentalità e, pertanto, la necessità di
condividere un concetto di sicurezza probabilistica (accettazione di un rischio minimo in termini probabilistici). Il concetto
di rischio nullo costituisce senz’altro un
obiettivo da perseguire, ma non può essere il valore di riferimento rispetto al quale
verificare l’accettabilità di un progetto per
quanto riguarda la sicurezza. Il rischio
nullo non può esistere nei sistemi costruiti
dall’uomo. Ogni sistema ha una sua probabilità di procurare danno a persone e
cose. La scienza dell’analisi del rischio
fornisce strumenti metodologici basati su
approcci probabilistici che consentono di
valutare il rischio in termini quantitativi (es
frequenza di eventi di fatalità per chilometro e per anno dell’individuo che utilizza il
sistema ferroviario ). Mancano ancora dei
riferimenti quantitativi per le soglie di rischio accettabile. Tali soglie sono necessarie per la verifica dei progetti. Il livello di
rischio accettabile è un valore soggettivo e
come tale può essere diverso da individuo a
individuo. Tuttavia per un sistema di trasporto collettivo è necessario che sia definito un valore unico. Deve essere la collettività, attraverso i suoi rappresentanti, che lo
deve definire. Penso ad esempio a provvedimenti di tipo legislativo che chiariscano
tali concetti e definiscano tali valori in modo da fornire ai progettisti, ai valutatori ed
eventualmente a chi deve giudicare elementi certi. Qualcosa si sta muovendo in
questa direzione. Il Comitato tecnico permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto a impianti fissi (istituito presso il
MIT) ha costituito un gruppo di lavoro per
studiare la tematica connessa all’analisi del
rischio per le ferrovie metropolitane e definire un approccio metodologico.
Dal punto di vista del materiale rotabile,
sembrerebbe che i limiti alla velocità
debbano essere sempre superati. Fino a
quale velocità, secondo Lei, arriveranno
o potranno arrivare i treni del futuro?
Non so dire a quale velocità si potrà arrivare in esercizio. Personalmente ho la sensazione che le velocità attuali saranno superate nel futuro. Sperimentalmente con ruote e
binario convenzionale si è superato il valore di 500km/h. In merito alla decisione di
sviluppare sistemi ferroviari ad alta velocità si deve considerare che la scelta non deriva solamente da valutazioni di carattere
tecnico-economico in relazione alla domanda di trasporto ma anche da spinte di carattere socio-culturale. Si osserva ad esempio
una richiesta di sistemi ad alta velocità anche da parte di paesi per i quali non sono
ancora diffusi sistemi di trasporti collettivo
di tipo locale o regionale.
L’ANSF sta organizzando un convegno
sulla cultura della sicurezza ferroviaria
in cui lei sarà uno dei moderatori. Il problema principale di molti incidenti risiede nei comportamenti scorretti degli u-
approfondire il concetto di rischio accettabile ”
tenti. Come giudica il fenomeno? Quali
secondo Lei le soluzioni?
Effettivamente il comportamento scorretto
degli utenti può essere causa di molti incidenti: si pensi ad esempio all’indebito attraversamento di un passaggio a livello con
barriere abbassate da parte di pedoni. Tra le
cause intervengono sia il livello di rispetto
della legalità proprio delle persone sia la
percezione del rischio. Gli interventi di
mitigazione del fenomeno possono interessare gli aspetti educativi e in questa direzione sono positive le campagne di formazione rivolte ai giovani e di sensibilizzazione della popolazione al rispetto delle regole
ed alla conoscenza dei rischi effettivi. In
ogni caso si dovrebbe considerare che trattandosi di azioni volontarie il corrispondente livello di rischio accettabile è superiore a quello delle azioni involontarie. Gli
interventi tecnologici o normativi lato strada e lato ferrovia potrebbero aumentare il
livello di protezione. Tuttavia la loro adozione andrebbe valutata in relazione al livello di rischio accettabile da parte della
collettività e dai corrispondenti oneri economici che la collettività stessa deve sostenere.
Le aziende e in genere il mondo ferroviario sono sempre alla ricerca di bravi ingegneri. Lei è direttore del master
“Ingegneria delle infrastrutture e dei
sistemi ferroviari”. Come nasce e quali
sono gli obiettivi?
Il master nasce dalla constatazione che
l’Ingegneria ferroviaria costituisce una
branca della conoscenza che integra soprattutto a livello funzionale e prestazionale,
competenze di diverse discipline in una
visione sistemica (trasporti, meccanica,
elettrotecnica, elettronica, economia, ecc.).
Gli insegnamenti e le ricerche nel campo
dei trasporti ed in particolare dei trasporti
ferroviari sono sempre stati all’attenzione
di docenti e ricercatori della Sapienza. Da
ciò è nata l’idea di offrire una formazione
post-laurea a giovani ingegneri desiderosi
di acquisire competenze nel campo ferroviario. L’impostazione è di tipo sistemico.
La docenza è fornita da universitari, tecnici, dirigenti aziendali ed esperti. Il ruolo
delle aziende si manifesta in apporti di esperienze tecniche specialistiche e la colla-
borazione ha unicamente lo scopo di utilizzare, nella didattica e negli stage, le particolari esperienze e non implica alcun impegno delle aziende successivo al conseguimento del titolo. Comunque, l’esperienza
delle edizioni finora completate mostra la
soddisfazione da parte delle aziende che
continuano a sostenerlo.
Da dove nasce la sua passione per il
mondo ferroviario?
Il trasporto ferroviario è un sistema ad alto
contenuto tecnologico, svolge un servizio
fondamentale per la mobilità della collettività ed è, a mio avviso, rispettoso
dell’ambiente. Questi aspetti, cioè la ricerca di come ampliare la conoscenza scientifica, la sua utilizzazione a beneficio della
collettività mediante lo sfruttamento sostenibile delle risorse che la natura (che io
chiamo Creato) mette a disposizione sono
valori che ho condiviso fin dalla gioventù e
maturato negli anni.
Quali sono i progetti presenti e futuri del
professor Malavasi?
Fare chiarezza sul concetto di sicurezza
sostenibile. Diffondere la consapevolezza
che nelle attività umane il rischio zero non
esiste. Dimostrare che lo sviluppo
dell’ingegneria ferroviaria dipende anche
dal livello di rischio accettabile. Rendere
compatibili questi concetti con la necessità
di fornire agli ingegneri ferroviari strumenti oggettivi e quantitativi per la verifica
della sostenibilità in termini di sicurezza.
Tra le ricerche in corso, cito in particolare
quella relativa alla riduzione dei consumi
energetici per i trasporti ferroviari metropolitani sfruttando l’energia disponibile durante la frenatura.
Più in generale presto attenzione alla grande disponibilità di dati che continuamente
vengono rilevati per il monitoraggio sia a
bordo treno sia negli impianti a terra di
comando e controllo. Se messi a disposizione dei ricercatori costituirebbero una
preziosa fonte di informazione utile per
approfondire la conoscenza del sistema
ferroviario e per il suo miglioramento.
Purtroppo, a volte, la loro disponibilità si
scontra con problemi di riservatezza, necessari per evitarne un uso distorto, che però
ne limitano la utilizzabilità.
“Il comportamento
scorretto degli utenti può
essere causa di molti
incidenti: si pensi ad
esempio all’indebito
attraversamento di un
passaggio a livello con
barriere abbassate da parte
di pedoni.
Tra le cause intervengono
sia il livello di rispetto della
legalità proprio delle
persone sia la percezione
del rischio.
Gli interventi di mitigazione
del fenomeno possono
interessare gli aspetti
educativi e in questa
direzione sono positive le
campagne di formazione
rivolte ai giovani e di
sensibilizzazione della
popolazione al rispetto delle
regole ed alla conoscenza
dei rischi effettivi.”
FOCUS
Audit di ERA su ANFS, un bilancio
di Adriana Alberici
L’Era (European
Railways Agency)
ha condotto un
audit sull’Agenzia
nazionale per la
sicurezza delle
ferrovie italiana da
settembre 2014 a
novembre 2015.
Il campo
di applicazione
ha riguardato
quattro
processi delle NSA
rispetto
ai protocolli
adottati dall’ERA in
sede di Comitato di
audit.
Cronologia e metodi
Dal settembre 2014 al novembre 2015 ANSF è stata sottoposta a Cross-Audit da parte
dell’ERA. L’Audit interessante la NSA italiana ha avuto luogo durante il primo ciclo del
programma di audit delle NSA, e si è svolto secondo la metodologia ed i documenti adottati
dal Comitato di Audit dell’ERA in cui è attualmente presente un rappresentante ANSF
(Manuale del cross-audit, Protocolli del cross-audit, anche in versione italiana, Guida a
supporto dei Protocolli). Si parla di Cross-Audit (e non di semplice Audit) in quanto il
Team di Audit è costituito da funzionari ERA e rappresentanti di altre NSA.
Nel caso italiano il Team risultava così composto:
Julie Dinimant, Capo del Team di Audit (ERA SafetyUnit -Supervision and Investigation);
Jean-Marie Dechamps, Vice-Capo del Team di Audit (ERA Safety Unit –Supervision and
Investigation Head of Sector); Sorin Hanci, auditor, (ERA Cross-Acceptance Unit); Carmen
Alvarez Alvarez, NSA Spagna.
Secondo gli elementi del processo di cross-audit, gli obiettivi di questo tipo di audit, a cui le
NSA si sottopongono volontariamente, sono:
Valutare ciò che è stato prodotto dalle NSA secondo obblighi e responsabilità fissate nella
Direttiva 2004/49
Scambiarsi conoscenze e buone pratiche sui processi delle NSA per facilitare
l’armonizzazione dei criteri decisionali come previsto dall’art. 17.4 della Direttiva 2004/49
Identificare questioni affrontate dalle NSA nell’applicazione dei requisiti legislativi europei e possibili soluzioni per rispettare i requisiti della Direttiva 2004/49
Il campo di applicazione del cross-audit è la valutazione dei seguenti processi delle NSA
rispetto ai protocolli adottati dall’ERA in sede di Comitato di Audit:
Capacità organizzativa
Certificato di sicurezza/Autorizzazione di sicurezza
Supervision della performance di sicurezza
Autorizzazione alla messa in servizio di veicoli.
Il processo di audit su ANSF si è articolato in tre fasi:
Una fase di pre-audit con la nomina di un Punto di Contatto, la sottomissione di documenti all’Audit Team per revisione e per preparazione di documenti di lavoro (schemi per le
interviste) e lo svolgimento di un kick-off meeting il 26-27 marzo 2015 avente lo scopo di
stabilire un rapporto di fiducia reciproca, spiegare la metodologia dell’audit, discutere
l’audit plan e dare infine al possibilità ad ANSF di fornire ulteriori informazioni (struttura
organizzativa, quadro legislativo nazionale) rispetto alla documentazione già fornita.
Una fase di on-site (dall’8 al 12 giugno 2015) con la somministrazione di interviste allo
staff e un exit meeting (12.06.15) con l’obiettivo di discutere i risultati dell’audit, assicurarsi che il management responsabile per le azioni correttive comprendesse i risultati
dell’audit, discutere le attività di post-audit e concordare un piano di azioni correttive
Una fase di post-audit consistente nell’analisi e nelle valutazioni di tutte le informazioni
necessarie per elaborare il report di audit che si è chiusa con un closing meeting (28 ottobre 2015).
Alla fase di post-audit è seguito un Report finale giunto recentemente a condivisione tra il
Team di Audit e il Management di ANSF. ANSF si è impegnata, infine, a far conoscere un
suo Piano di azioni migliorative, a partire dai risultati dell’Audit, da presentare in uno dei
prossimi Network delle NSA.
I risultati
Durante tutto il processo il personale ANSF ha fornito al Team di Audit massima collaborazione mettendo a disposizione un ampio volume di informazioni, sia attraverso le interviste
che attraverso una visita tecnica on-site a cui i funzionari ERA hanno potuto prendere parte
a Roma. Ha inoltre dimostrando un forte impegno a sviluppare e migliorare i suoi processi
funzionali tanto che alcune misure inerenti il funzionamento delle attività chiave oggetto di
NEWSLETTER
ANSF
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ponderato dopo 14 mesi di lavoro
audit, sono state adottate dopo la fase di on-site e prima che l’audit si concludesse (e.g. revisione delle
Linee Guida per i certificati di sicurezza e delle Linee guida per l’Autorizzazione alla messa in servizio dei
veicoli).
Ogni fase
La valutazione generale sui processi che permettono il funzionamento delle quattro attività principali, elencate all’inizio dell’articolo, è che la NSA italiana mette in pratica i requisiti previsti dal quadro legislativo
dell’audit si è
europeo ed i risultati ottenuti sono pienamente in linea con gli obiettivi perseguiti dalla normativa europea,
in particolare, dalle Direttive Sicurezza n. 2004.49 e n.2008.57.
contraddistinta
Tra i punti di forza riconosciuti dall’ERA si possono menzionare senz’altro:
Esistenza di un sistema in grado di valutare le domande di certificato e di autorizzazione di sicurezza e di
per una
seguirne efficacemente i controlli preliminari
Ruoli e responsabilità ben distribuiti
crescita
Linee Guida chiare, ben pubblicizzate sul sito web di ANSF e illustrate in incontri puntuali con gli interessati
reciproca
Evidenza di processi interni documentati, implementati, strutturati e sottoponibili ad audit
Evidenza di piani strategici per le quattro attività chiave
del team di
Elevata competenza dello staff ed aggiornamento dello stesso attraverso Piani di formazione
Tracciabilità dei risultati delle varie attività
Cross-Audit
Utilizzazione di check-list efficaci
Comunicazioni efficaci con Imprese Ferroviarie e Gestori Infrastruttura
e del personale
Possibilità di ricorso avverso le decisioni adottate
Indipendenza in termini di risorse e bilancio ed autonomia nelle decisioni
ANSF
Esistenza di un Piano della performance sottoposto a monitoraggio e rispondente agli obiettivi stabiliti
annualmente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso un Atto di Indirizzo.
coinvolto nelle
Tra i punti da migliorare e su cui ANSF si è impegnata ad agire con un Piano di azioni:
Rischio che i processi messi in atto non siano sufficientemente ripetibili e misurabili a causa di una non
interviste,
piena formalizzazione di alcuni di essi (e.g. non completa formalizzazione delle metodologie del processo decisionale nella certificazione di sicurezza, nei piani di supervsion, nella gestione delle non confornell’on-site,
mità o nella gestione della documentazione)
Assegnazione di ruoli e responsabilità non completamente formalizzata
nonché nella
Scarsità di risorse con specifiche competenze tecniche e rischio di mancanza di turn-over per l’avanzata
età anagrafica di alcuni esperti (su questo punto sono stati evidenziati da ANSF, ed apprezzati da ERA,
revisione dei
gli sforzi per superare blindature di tipo pubblicistico nelle attività di reclutamento attraverso le procedure di mobilità su cui si può consultare altro articolo in questo numero della Newsletter)
report relativi
Procedure interne non completamente formalizzate
Conclusioni e lesson learned
Ogni fase del Cross-Audit è stata contraddistinta da una crescita reciproca del Team di Cross-Audit e del
personale ANSF coinvolto nelle interviste, nell’on-site, nonché nella revisione dei Report relativi alle varie
fasi. Da parte dei componenti dell’Audit Team, in particolare della Leading Auditor, noi di ANSF non
abbiamo mai percepito la volontà di mettersi in cattedra per insegnarci il nostro lavoro, bensì una continua
disponibilità a capire bene cosa facciamo e come riusciamo a farlo tra mille difficoltà (vedi la scarsità di
risorse).
Infine, come punto di vista personale, vissuto da Punto di Contatto, posso dire che questa esperienza è
stata di particolare arricchimento per me e per i miei colleghi che ho visto, da un parte, particolarmente
impegnati a sistematizzare le informazioni che ci venivano richieste e, dall’altra, incredibilmente capaci di
vivere la visita dell’ERA non come un esame ma come un’opportunità unica per pensare a come stiamo
lavorando e a come si potrebbe migliorare. Credo, d’altro canto, che anche i funzionari dell’ERA potranno
trarre tesoro dalla condivisione delle nostre buone pratiche, magari portandole a conoscenza di un contesto
internazionale che, non dimentichiamolo, continua ad avere come obiettivo principale l’armonizzazione di
norme e processi tra gli Stati Membri dell’UE senza mai abbassarne gli standard di sicurezza.
alle varie fasi.
NOTIZIE
DA
ANSF
Forze nuove in ANSF: benvenuti
Sono in tutto
otto le nuove
leve dell’ANSF,
di cui cinque
inserite negli uffici
di Firenze
e tre a Roma.
Grazie alla loro
assunzione
è stato possibile
Dall’inizio di questo mese alcuni volti nuovi sono
presenti in Agenzia.
Hanno infatti preso servizio presso il settore amministrativo otto nuovi
colleghi assunti al termine delle procedure di mobilità.
Cinque di loro hanno preso servizio a Firenze presso la sede di Piazza Stazione e tre a Roma presso
la sede di Via Caraci.
Potete vedere i loro volti
sorridenti nelle foto a
margine del presente articolo.
Con la loro assunzione e
con la presa di servizio
del Dott. De Bono, Dirigente in comando dal
MIT, l’Agenzia ha potuto
costituire l’Ufficio 4 del
settore 1 – Procedimenti
disciplinari affari legali e
generali - un importante
ufficio presente finora
solo sulla carta, concorrendo in tal modo al rafforzamento del settore 1,
strategico per la vita e la
corretta funzionalità
dell’Agenzia.
Il 23 marzo scorso il Direttore ha firmato inoltre i
decreti di approvazione
degli elenchi di mobilità
per il personale tecnico e
sono state contestualmente avviate le procedure
finalizzate all’assunzione;
abbiamo preso contatti
con le Amministrazioni di
provenienza e contiamo
di poter avere gli altri
colleghi in servizio a partire dal primo giugno
prossimo.
Prevediamo pertanto di
assumere altri undici colleghi appartenenti al settore tecnico, sette di loro
presso la sede di Firenze
e quatto presso la sede di
Roma, tutti destinati a
rafforzare l’organico dei
settori
“core”
dell’Agenzia.
Ai fini dell’inserimento
nei relativi settori, il Direttore ha previsto che la
loro assegnazione avvenga solo al termine di una
brevissima fase di affiancamento in ciascuno dei
settori tecnici per consentire una migliore cono-
costituire
l’Ufficio 4 del
settore 1 –
Procedimenti
disciplinari affari
legali e generali un importante
ufficio presente
finora solo sulla
carta.
Nella foto, i neo assunti di Firenze con il direttore Amedeo Gargiulo.
Da sinistra: Roberto Conedera, Stefania Straface, Paolo Maddaloni, Antonella
Mangini, Fabiana Baldacci.
NEWSLETTER
ANSF
PAGINA
agli otto nuovi colleghi!
scenza reciproca e poter più
efficacemente procedere, a
conclusione del periodo, alla
loro assegnazione agli uffici.
Nel mese di giugno, a completamento delle assunzioni
del personale tecnico,
l’organico dell’Agenzia arriverà quindi a 120 unità con
un consistente incremento
(+20%) rispetto a quello del
precedente anno, ma con un
risultato inferiore alle attese
rispetto ai 34 posti complessivamente previsti dai bandi
pubblicati. L’esito, in particolare, della procedura di mobilità per il personale tecnico ha
visto infatti solo la parziale
copertura delle 25 posizioni
previste dal bando, a conferma dei dubbi che avevamo
fin dal primo giorno circa la
difficile reperibilità, nel pano-
di Marco D’Onofrio
rama generale della pubblica
amministrazione, delle professionalità tecniche richieste dall’
Agenzia.
Sono già state messe in campo
altre iniziative per l’ulteriore
potenziamento dell’organico,
ma di queste avremo ancora il
tempo per parlarne in altri numeri della newsletter. Nel frattempo inviamo un caloroso
benvenuto e l’augurio di buon
lavoro ai nuovi colleghi interpretando, ne siamo certi, il pensiero di tutti i dipendenti
ANSF.
Esprimo il mio personale ringraziamento a tutti i colleghi
che, in aggiunta ai già gravosi
impegni quotidiani, si sono
sobbarcati delle ulteriori incombenze che hanno consentito
di portare a termine questa importantissima procedura.
Da giugno è inoltre prevista
l’assunzione di altri undici
colleghi appartenenti al
settore tecnico, sette di loro
presso la sede di Firenze e
quattro a Roma. Una volta
completate queste nuove
assunzioni l’organico
di ANSF arriverà
a 120 unità, con un
consistente incremento
(+20%) rispetto al precedente
anno, ma con un risultato
inferiore rispetto ai 34 posti
complessivamente previsti dai
bandi pubblicati.
I neo assunti di Roma con il direttore Amedeo Gargiulo. Da sinistra: Erika Arcidiacono, Lorella Calussi,
Fabrizio Azzini.
9
RELAZIONE
2015
Sicurezza, nel 2015 la prima causa di
“Da un lato, per molte
tipologie di incidenti
legate all’esercizio
ferroviario abbiamo
registrato eventi in
diminuzione, dall’altro
lato c’è stato un
incremento dei
comportamenti illeciti
da parte di passeggeri ha dichiarato il direttore
dell’ANSF, Amedeo
Gargiulo - Non bisogna
abbassare la guardia sui
temi della manutenzione
e della formazione del
personale, il problema
dei pedoni è
allarmante.”
L’indebita presenza di pedoni sui
binari è stata nel
2015 la maggiore
causa di morte
sulla ferrovia. Tra
le 100 vittime
riscontrate negli
incidenti gravi (59
morti e 41 feriti
gravi), 89 casi
sono riconducibili
ad illeciti attraversamenti da parte
dei pedoni (57
morti e 32 feriti),
8 le vittime a seguito di salita
o discesa dai treni in movimento (2 morti e 6 feriti).
Altri tre feriti gravi sono la
conseguenza di incidenti al
passaggio a livello e un investimento in manovra. Nel 2015
gli incidenti ferroviari gravi
sono stati 114, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (109), ma in linea con
il valore medio nazionale,
segnando un –15% rispetto al
valore registrato 10 anni fa,
nel 2005. Aumentano solo gli
incidenti
provocati
sicurezza ferroviaria” alla
presenza del ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti,
Graziano Delrio. La Relazione
è una versione preliminare,
con dati non ancora consolidati, che anticipa il Report
annuale inviato, come da obE’ questa una prima fotografia bligo di legge, entro il mese di
che emerge dalla Relazione settembre al Ministero delle
“La sicurezza ferroviaria nel Infrastrutture e dei Trasporti.
2015”, che sarà presentata il “Il 2015 è stato un anno signi2 1 a p r i l e d a l l ’ A N S F ficativo per la sicurezza delle
nell’ambito del Convegno ferrovie – ha dichiarato Ameinternazionale “Istruzione, deo Gargiulo, Direttore
formazione e cultura per la dell’ANSF – Da un lato, per
dall’indebita presenza di pedoni sui binari: 89 casi, 9 in più
rispetto al 2014, e quelli riconducibili a indebite salite o
discese dal treno in movimento: 8 eventi nel 2015, 6 in più
rispetto al 2014. In calo le
altre tipologie di incidenti.
Numero di incidenti significativi per anni, dal 2005 al 2015
NEWSLETTER
ANSF
PAGINA
11
incidenti è legata ai comportamenti dei pedoni
molte tipologie di incidenti legate
all’esercizio ferroviario abbiamo
registrato eventi in diminuzione,
dall’altro lato c’è stato un incremento dei comportamenti illeciti
da parte di passeggeri o persone
non direttamente coinvolte nello
scenario ferroviario che, però,
hanno perso la vita sui binari.
manutenzione e della formazione pubblicità progresso, ma non è
del personale, il problema dei sufficiente: occorre il coinvolgipedoni è allarmante.
mento di tutti gli attori dello sceL’ANSF ha da tempo avviato una nario ferroviario, dai gestori alle
s e r i e d i i n i z i a t i v e v o l t e imprese e fino alle istituzioni”.
all’educazione ferroviaria tra i
giovani, coinvolgendo anche partner qualificati come la Polizia
Ferroviaria e le Federazioni della
Se nel primo caso, non bisogna Pallacanestro, Rugby e Pallavolo.
abbassare la guardia sui temi della A breve lanceremo anche una
tipologia d'incidente
collisioni di treni
deragliamenti di treni
incidenti ai PL
incidenti alle persone per rotabili in movimento
incendi al materiale rotabile
altri
totale
2006
2
0
31
I dati, non
ancora
consolidati,
anticipano il
Report annuale
inviato al
Ministero delle
Nella tabella, persone coinvolte in
incidenti gravi per tipologia di
incidente, dal 2006 al 2015
morti e feriti gravi in incidenti ferroviari
2007
2008
2009
2010
2011
0
2
1
1
1
0
0
43
0
0
18
8
5
15
18
Infrastrutture e
dei Trasporti.
2012
0
1
22
2013
2
2
17
2014
1
0
16
2015
0
0
16
80
83
83
73
82
80
83
73
76
84
0
4
117
0
1
104
0
0
92
0
4
126
0
2
100
0
0
98
0
1
107
0
0
94
0
1
94
0
0
100
Prossimi appuntamenti
7-8 GIUGNO 2016
ANSF - Firenze
ERA Regional Workshop on TAF
TSI Implementation
Sala Confindustria
Via Valfonda, 9
24 MAGGIO 2016
General Assembly of the
European Innovation
Partnership on Smart Cities
and Communities - Eindhoven, Olanda
29 MAGGIO - 2 GIUGNO 2016
11th WCRR 2016 - World Congress on Railway
Research – Milano
Research and Innovation from Today Towards 2050
Stella Polare Convention Centre
Strada Statale del Sempione, 28
22 - 24 NOVEMBRE 2016
Intelligent Rail Summit Napoli
Railway Museum
www.wcrr2016.org
25-26 MAGGIO 2016
Rail Depots & Workshops Modernisation 2016 - Londra
Reducing Maintenance Times, Handling New Fleets,
Maximising Safety
The Tower Hotel
La presente newsletter è un agile strumento
di informazione sull’attività di Ansf.
La newsletter e ogni altro documento divulgativo
dell’Agenzia sono scaricabili dal sito istituzionale www.ansf.it
sotto l’indice Pubblicazioni / Newsletter
presente nella home page
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle
Ferrovie è un organo tecnico vigilato dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
con compiti in materia di sicurezza della circolazione ferroviaria.
Ha sede a Firenze e competenza per l'intero
sistema ferroviario nazionale e svolge le funzioni per essa previsti dalla direttiva 2004/49/
Ce. Si tratta, sostanzialmente, dei compiti
normativi, autorizzativi e di controllo richiamati all'articolo 6 del decreto legislativo n.
162/2007.