Cammino formativo dell`azione cattolica dei ragazzi per il mese

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Cammino formativo dell`azione cattolica dei ragazzi per il mese
LA PACE
È di casa
Cammino formativo dell’azione cattolica dei ragazzi
per il mese Della pace 2016
proposto a tutti i ragazzi dell’iniziazione cristiana
INTRODUZIONE
Come ormai è tradizione della Chiesa universale (a partire dal messaggio del Papa per la
giornata mondiale della Pace) e dell’ACR in modo speciale, il mese di gennaio è
dedicato con un’attenzione particolare al tema della PACE.
Nell’itinerario annuale dell’ACR, il mese della pace (che si colloca nel periodo tra
l’Epifania e la Quaresima) vuole offrire spunti per educare i ragazzi ad una cultura di
pace. Ogni anno si susseguono temi diversi per stimolare la fantasia e il protagonismo dei
ragazzi stessi.
UNA PROMETTENTE COLLABORAZIONE
Come mai l’ACR propone per i ragazzi dell’iniziazione cristiana un “sentiero” da
percorrere insieme? Riteniamo che l’ACR, come l’AC tutta, sia lievito nella pasta di una
comunità: per questo ci piace coinvolgere gli altri in un’iniziativa che può far crescere
tutti, e ci permette di valorizzare cammini laicali all’interno della Chiesa come una risorsa
che aiuta la Chiesa a diventare sempre più bella. In questo tempo di cambiamenti
grandi, anche nel cammino di iniziazione cristiana, riteniamo significativo che una
associazione come l’AC (che nella nostra diocesi si prende cura del cammino di
centinaia di ragazzi) possa essere conosciuta da molti ragazzi, famiglie e catechisti e
possa essere un segno che metta in evidenza cammini differenziati desiderosi di
attenzione alle persone e in particolar modo ad ogni ragazzo (esattamente nella linea
della nuova iniziazione cristiana).
Come è avvenuto in alcune parrocchie da qualche anno, l’Azione Cattolica dunque
desidera offrire questo percorso formativo non solo ai propri gruppi ACR, ma anche ai
gruppi della catechesi di iniziazione alla vita cristiana. Si può pensare di attuarlo in
collaborazione con l’ACR lì dove è già presente in parrocchia, oppure scegliendo
specificatamente un gruppo-classe a cui fare la proposta (ci riferiamo certamente ai
ragazzi, ma è bello coinvolgere anche i genitori!).
E’ un’occasione per riflettere e formarsi come cittadini del mondo, per concretizzare che
il vangelo è vita ed è nella vita, anche quella dei più piccoli.
E’ un’occasione per imparare e confrontarsi in modo divertente, esperienziale.
E’ un’occasione per conoscere di più l’ACR, e per partecipare alla Festa della Pace con
tanti altri ragazzi della propria zona pastorale… Una festa che travalica i confini delle
nostre comunità, per sperimentare la gioia di un respiro ampio e vivace di Chiesa.
Insomma… Ci sembra una bella opportunità! Non fartela scappare! Qualora la ritieni
interessante e significativa, chiederemmo dunque di esplicitare con chiarezza ai ragazzi e
ai genitori che la proposta viene dall’ACR, proprio in segno di stima e di collaborazione, e
per permettere a ragazzi e genitori di venire a conoscenza del cammino di una
associazione che ama la Chiesa e ha a cuore la spiritualità diocesana: non può che
essere un guadagno per la nostra diocesi formare laici con lo stile di AC (questo vale per
gli adulti, certamente, ma a noi piace pensare che si possa partire da ragazzi ad essere
apostoli!).
Per qualsiasi informazione, fai riferimento a questo indirizzo: [email protected] e
al sito dell’Azione Cattolica ambrosiana: www.azionecattolicamilano.it/ACR
IL PROGETTO
Il percorso che è possibile effettuare può essere sviluppato attraverso alcuni incontri (in
riferimento anche alla disponibilità di tempo e di energie); proponiamo qui una pista
percorribile durante la catechesi del mese di gennaio: essa è dedotta dalla Guida ACR
nazionale, da cui tutti i gruppi ACR traggono i propri percorsi e a cui puoi fare riferimento
nel caso desiderassi approfondire. La conclusione del percorso proposto è un
appuntamento speciale e tradizionale: la FESTA DELLA PACE (23 o 24 gennaio, in ciascuna
zona pastorale). In questa festa si raccoglie in sintesi ciò che è stato fatto nei gruppi ACR
o di catechesi: è un momento di allegria, attività, amicizia e preghiera, per dire sì, insieme,
alla pace. E’ un’occasione in cui educarci ad una dimensione di Chiesa che parte dalla
nostra comunità e prova ad “andare in uscita” allargandosi al mondo intero.
Gli incontri qui riportati possono essere modificati dagli educatori e catechisti per poter
fare una proposta adeguata ai propri ragazzi. Una sola indicazione: sappi puntare in alto!
I ragazzi ci stanno!
Mettiamo a fuoco il percorso:
- Gli incontri: a cadenza settimanale, con la struttura tipica dell’ACR:
1)
2)
3)
4)
Sulle tracce dei ragazzi
In ascolto della Parola
Per diventare esperienza e impegno
Celebrazione
- Metodo: esperienziale
Proviamo cioè a prendere in considerazione il tema partendo dalla vita dei ragazzi e
“mettendoci mano”, ed in un secondo momento raccogliendo spunti a partire
dall’esperienza effettuata.
- Contesto/ambientazione: il viaggio in treno
L’idea che fa da sfondo al cammino ACR di questo anno è quella del viaggio da
affrontare attraverso un mezzo di trasporto bello e affascinate: il treno.
In generale, il viaggio si rivela un’esperienza che forma e aiuta a conoscersi, a mettersi
alla prova. Il fatto di uscire fuori dalle case, dai rifugi sicuri della vita, richiama fortemente il
tema della nascita, del venire alla luce: in questo senso il viaggio è un’esperienza
profondamente iniziatica, che “espone” alla vita. All’interno di questa dinamica, emerge
anche la domanda di vita di autenticità-originalità dei ragazzi, su cui la proposta
formativa vuole porre l’attenzione in quest’anno.
I bambini e i ragazzi si interrogano sul loro desiderio di novità, e con l’aiuto di chi è un
viaggiatore “navigato”, si guardano dentro per scegliere la loro destinazione, le persone
che vogliono incontrare, i luoghi da visitare. In questo modo cercano di scoprire i desideri
più profondi che custodisco nel cuore, gli ambiti di vita in cui il loro desiderio di felicità può
realizzarsi pienamente. Essi constatano con meraviglia la bellezza delle persone che
incontrano nel loro cammino, scoprendo l’originalità e la ricchezza di ognuno. Il mettersi
in cammino significa anche dare spazio alla condivisione e al confronto per scoprire le
potenzialità e la bellezza di chi ci è accanto.
Il Mese della Pace allora può essere l’occasione per lasciar “entrare nella propria casa” il
compagno di viaggio, per incontrare il suo mondo e capire di più anche il proprio.
I INCONTRO – Sulle tracce dei ragazzi
* Obiettivo: i ragazzi scoprono le diverse motivazioni che spingono gli uomini a viaggiare.
* Svolgimento: gli educatori mostrano differenti tipi di bagaglio e presentano diversi
personaggi che rientrano nella tipologia del passeggero. Attraverso pochi indizi dati, uno
alla volta, i ragazzi, divisi a squadre, devono indovinarne l’identità ed inoltre associare ad
ogni viaggiatore il rispettivo bagaglio.
INDIZI del PASSEGGERO
- Ogni giorno faccio lo stesso percorso
- Il treno è il mezzo più comodo per risparmiare
tempo e denaro
- Sceso dal treno, proseguirò a piedi
- sono diretto verso il posto di lavoro
- Ogni giorno faccio lo stesso percorso
- Il treno è l’unico mezzo disponibile per raggiungere
la destinazione
- Sceso dal treno, proseguirò a piedi
- Sono diretto verso il luogo in cui mi formo per il mio
futuro lavoro
- Ho desiderato molto compiere questo viaggio
- Il treno è il secondo mezzo che utilizzo
- Sceso dal treno proseguirò a piedi
- Sono diretto verso un luogo santo
- Ho desiderato molto compiere questo viaggio
- Il treno è il mezzo più conveniente per la nostra
destinazione
- Viaggio in compagnia
- Sono diretto verso un luogo balneare
- Ho desiderato molto compiere questo viaggio
- Il treno è il mezzo più sicuro per giungere a
destinazione
- Viaggio da solo
- Sono diretto in una città d’arte
- Ho desiderato molto compiere questo viaggio
- Il treno è il secondo mezzo che utilizzo per giungere
dal mio paese a destinazione
- Viaggio da sola
- Sono diretta dal mio futuro marito
BAGAGLIO
Ventiquattrore
VIAGGIATORE
Lavoratore
Cartella
Studente
Sacca
Pellegrino
Valigia grande
Famiglia in
vacanza
Zaino
Turista
Valigia
Straniera
Al termine del gioco rimarrà nella stanza un bagaglio senza viaggiatore: il fagotto. I
ragazzi cercano di capire a chi possa appartenere questo sacco di fortuna, nel quale è
possibile raccogliere solo poche effetti personali. Potrebbe appartenere a una persona
che ha poco tempo per mettersi in viaggio, o che deve affrontare un percorso difficile,
che consente di portare solo l’indispensabile. Infatti, il fagotto rappresenta un viaggiatore
di cui le cronache parlano frequentemente: i poveri, le donne e i bambini, i disperati, i
rifugiati o i giovani studenti, che lasciano il proprio paese alla ricerca di una speranza, una
possibilità, un futuro migliore. Questi migranti sono persone spesso invisibili agli occhi della
società, che restano nascosti dietro il muro del nostro pregiudizio.
I ragazzi realizzano su carta da pacco un muro di mattoni e riportano le motivazioni che,
secondo loro, spingono una persona a lasciare il proprio paese: guerra, lavoro, studio,
famiglia ecc. Nel confronto, scoprono come abbattere il muro del pregiudizio e riportano
in corrispondenza di ogni mattone i gesti concreti per superare la diffidenza e la paura.
* Materiale:
- i differenti bagagli
- carta da pacco, pennarelli e forbici
II INCONTRO - In ascolto della Parola
* Obiettivo: scoprire, come Anania, il bisogno di qualcuno che ci aiuti a superare le
apparenze e gli errori, e ad andare incontro all’altro.
* Svolgimento: i ragazzi vivono un momento di confronto diretto con la Parola, aiutati da
una persona che ha vissuto un’esperienza simile a quella di Anania: un seminarista che si
è lasciato guidare nel suo discernimento, un religioso o una religiosa, un diacono.
Attraverso la sua testimonianza, l’ospite presenta l’esperienza di Anania, a cui viene,
chiesto di andare oltre il primo sguardo, superando le proprie diffidenza nei confronti di
Paolo per aprirsi alla novità di questo incontro. Nel brano (At 9,10-19), il Signore chiede ad
Anania di essere lo strumento attraverso il quel ridonare la vostra a quell’uomo che fino al
giorno prima perseguitava i cristiani. Anania, come a volte accade anche nella nostra
vita e nella quotidianità delle relazioni vissute dai ragazzi, risponde a tale richiesta con il
pregiudizio, e non aveva torto: Paolo infatti aveva veramente compiuto gli atti di cui
Anania era a conoscenza, ma al di là di questo, abitava nell’apostolo una ricchezza
ancora sconosciuta, ma estremamente preziosa. Quante volte anche i ragazzi si fermano
alla prima impressione? Le Parole del Signore rassicurano Anania e lo fanno andare oltre,
per incontrare Paolo. Coloro che siamo chiamati a incontrare non sono mai individui
“qualsiasi”, in quanto dietro all’apparenza di ogni persona abita qualcosa di inatteso che
aspetta solo di essere scoperto. I ragazzi sono invitati a conoscere l’altro, il quale è sempre
portatore di novità capace di stupirci.
Al termine avviene la lettura del brano e in seguito i ragazzi riflettono sull’atteggiamento di
Anania in relazione alla richiesta di Dio di accogliere Paolo, interrogandosi sulla propria
esperienza personale:
- quante volte mi è capitato di fermarmi all’apparenza o al sentito dire di negativo su
qualcuno?
- Sono capace di scorgere in coloro che incontro quei “germi di bene” che Dio vede in
ognuno di noi?
- Vado alla ricerca di quel “di più” o mi accontento di ciò che intuisco a una prima
occhiata?
I ragazzi sono invitati a condividere qualche situazione vissuta in questo senso:
- Mi sono mai ritrovato in una situazione come quella ascoltata?
- Chi o cosa mi fa cambiare e mi fa andare oltre quel sentito dire?
- È mai capitato che qualcuno mi abbia aiutato a cambiare prospettiva e a scorgere
qualcosa di bello in alcune persone conosciute inizialmente in modo superficiale?
* Materiale:
- fogli e penne (per la riflessione)
III INCONTRO – Per diventare esperienza e impegno
* Obiettivo: l’incontro non si esaurisce accorgendosi dell’altro: il passo decisivo è quello
verso di lui, per ascoltare e accogliere la sua storia.
* Svolgimento: il gruppo viene invitato a fare una lista delle diverse tipologie di viaggiatori
(ad esempio, pendolari, vacanzieri, missionari, avventurieri, lavoratori, ecc) indagando
quali sono quelle che hanno più in mente. Tra tutte le proposte avanzate, i ragazzi
scelgono tre diversi categorie, facendo riferimento alle persone che abitano il loro
quotidiano e preparano la scaletta per una possibile intervista.
- Per quale motivo viaggi?
- Ti piace viaggiare?
- Viaggi da solo o in compagnia?
- Come ti relazione con le persone che viaggiano con te?
- Cosa provi mentre sei in viaggio?
- Raccontaci di qualcuno che hai incontrato in un tuo viaggio: chi era e perché ti ha
colpito?
Per realizzare le interviste i ragazzi si dividono a gruppi. Concluse le interviste, i ragazzi
analizzano il materiale raccolto e raccontano, a turno, cosa hanno provato
nell’approfondire queste storie di vita quotidiana.
- È stata un’esperienza nuova o sono abituati ad ascoltare le storie di chi gli vive a fianco?
- Quanto riescono a dare attenzione all’altro?
- In che modo si mettono in ascolto?
I ragazzi si impegnano ad approfondire e a custodire le storie di coloro che incontreranno
in futuro.
* Materiale:
- per l’intervista: fogli, penne, videocamera (se si vuole riprenderle)
IV INCONTRO - Celebrazione interreligiosa
* Obiettivo: infine facciamo un passo con l’altro: preghiamo per la pace, attraverso una
celebrazione pensata insieme a diverse religioni (o confessioni).
* Svolgimento: la celebrazione potrebbe avere la seguente struttura:
- canto
- ascolto di testi sacri: selezione di alcuni versetti dei testi sacri per le religioni
rappresentate, sul tema della pace
- breve meditazione a più voci
- preghiere di intercessione per tutte le situazioni in cui si invoca la pace
- scambio di un gesto di pace
Arricchisci questo incontro con gioco e merenda prima o dopo la celebrazione.
FESTA della PACE zonale (23 o 24 gennaio)
Dopo il nostro cammino nel Mese della Pace, siamo pronti per dire che desideriamo che
davvero “la pace sia di casa”: lo potremo fare vivendo una giornata insieme ad altri
amici che hanno fatto lo stesso percorso nei propri gruppi!
Preparare la festa assieme all’ACR parrocchiale oppure fare riferimento ai responsabili di
zona (tramite la mail: [email protected])
* Non dimenticarti poi di fare la VERIFICA dell’esperienza; ti siamo grati se poi vorrai
condividerla con noi!
BUON CAMMINO!