tanti modi per dire grazie don bosco

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TANTI MODI PER DIRE GRAZIE DON BOSCO
Carissimi Confratelli,
da tempo siamo in cammino per
prepararci e preparare l’evento del
18 dicembre. Lo abbiamo fatto immaginando iniziative, sussidi, celebrazioni.
Lo abbiamo fatto con l’orgoglio di
chi vuole celebrare un avvenimento
grande di famiglia e di chi in questo avvenimento vuole coinvolgere
anche altri.
Perché ci sembra importante far
conoscere il cammino della nostra
famiglia religiosa, perché è doveroso far notare il tanto bene fatto
in questi anni, perché è opportuno
ringraziare il Signore per quanto ha
voluto suscitare e perché è importante continuare a chiedere a Lui la
benedizione sul futuro.
Tra i momenti previsti non manchi,
come lui stesso ci chiede, la visione del video-messaggio del Rettor
Maggiore sul 150º della Congregazione, da parte della comunità
religiosa. Tale visione potrà essere
offerta anche ai giovani, ai membri
della Famiglia Salesiana e a quanti
prenderanno parte al rinnovo della
nostra professione.
Ma tutti noi sappiamo anche molto bene che questo momento deve
avere una sua valenza fortemente
personale.
Quest’anno di cammino ci ha offerto il dono di potere acquisire
una nuova consapevolezza della
nostra Vocazione consacrata salesiana: noi siamo chiamati a metter-
ci più da vicino al seguito del Signore
Gesù sull’esempio di Don Bosco. Il
centro della nostra vita sia sempre
più il Cristo, del Quale desideriamo
essere discepoli autentici e apostoli
appassionati.
Nello stesso tempo abbiamo appreso di nuovo ad apprezzare la nostra
regola di vita, le Costituzioni, che descrivono la nostra identità di persone
consacrate e ci presentano il cammino di identificazione per la nostra
santificazione.
Vogliamo dunque rinnovare al Signore il dono della nostra vita, con
l’entusiasmo della nostra prima professione e con la matura consapevolezza di un cammino fatto e da fare.
Maria Ausiliatrice ci protegga e ci
insegni ad essere fedeli alla nostra
vocazione consacrata salesiana.
E’ l’augurio che fraternamente ci
facciamo.
Con stima e affetto
Don Pasquale Martino
GRAZIE DON BOSCO,
amico, padre e maestro dei giovani,
per il tuo sguardo che infonde fiducia.
Nel sogno,
nella vita di tanti poveri giovani,
hai accolto con trepidazione e gioia
il piccolo seme della missione
che il Signore ti ha affidato.
L’hai coltivato con amore e passione,
ed è fiorito in sorriso, speranza,
gioco, musica, scuola, laboratori,
proposta di vita e futuro.
Caro don Bosco, invoca anche per me
luce, docilità e forza
per segure la chiamata del Signore
ed essere, con l’aiuto di Maria,
tuo entusiasta collaboratore
per il bene dei giovani.
E l’antico sogno sulla collina dei Becchi
diverrà meravigliosa realtà
e compimento dell’eterna fedeltà di Dio
che sempre riempie
di ammirato stupore.
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speciale 18 dicembre 2009
TUTTI INSIEME I
SALESIANI
DI
NAPOLI
ALLA PRESENZA DEL CARD. SEPE
Anche a Napoli,come in tutte le comunità salesiane presenti nel mondo, si è celebrato il 150° anniversario della
fondazione della Congregazione Salesiana voluta da Don
Bosco,nel lontano 1859. L’evento, ha visto la partecipazione, di Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe,che,
ha presieduto il giorno 18/12/2009, alle ore 18.30 una celebrazione, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon
Consiglio a Capodimonte. Alla celebrazione erano presenti: l ‘ispettore dell’Italia Meridionale il Don Pasquale Martino, l’ispettrice delle FMA, tutti i Salesiani delle tre comunità
Vomero, Don Bosco Doganella e Rione Amicizia ,le FMA ,
ragazzi e giovani dei vari oratori. La grande chiesa, gremita
di giovani...quei giovani, tanto cari a Don Bosco,ha ascoltato con attenzione e partecipazione l’omelia del Cardinale
che,da sempre vicino ai giovani, ha sottolineato l’attualità
del pensiero di Don Bosco,dicendo: “....Oggi, forse più di
ieri, i giovani vivono una condizione di disagio e di difficoltà....”, ed ha auspicato per i giovani di Napoli e del mondo
che: il carisma, la forza e l’impegno dei Salesiani per la
salvezza della gioventù possano diffondersi sempre di più
e dovunque.
La toccante celebrazione si è conclusa con la benedizione di Sua Eminenza che ha lasciato la Basilica sulle note
dell’inno salesiano “Giù dai colli”, eseguito splendidamente, dai ragazzi della Banda, provenienti dall’oratorio di via
Don Bosco....e guardando i visi di chi era in chiesa erano
davvero pochi quelli che non si asciugavano le lacrime.
la comunità
di bova marina
Tutti i Salesiani delle comunità di Napoli , in cerchio attorno all’altare, mentre rinnovano i loro voti e la promessa di servire i giovani nella Congregazione Salesiana
il BELLO dell’ime
speciale 18 dicembre 2009
salesianilocri
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la comunità di andria
Nel corso di una veglia di preghiera che al Centro Giovanile Salesiano di Locri è stata presieduta dal Vescovo,
Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, e alla quale hanno
partecipato il Decano del Capitolo della Cattedrale,
Mons. Francesco Laganà, numerose religiose, cooperatori, exallievi, le Suore Salesiane Oblate, fondate dal
Vescovo Salesiano Mons. Giuseppe Cognata, giovani
oratoriani e amici di don Bosco,
i quattro Salesiani che compongono la comunità a servizio della Diocesi (D. Mario Delpiano, D. Sergio Chistè, D. Piervito Pepe e D. Eugenio Fizzotti), dopo aver
pronunciato la formula della professione religiosa dei
voti di povertà, castità e obbedienza, hanno apposto la
loro firma sul testo del primo articolo della Costituzioni
salesiane, a sigillo simbolico del loro gioioso impegno di
fedeltà al carisma di don Bosco.
Subito dopo, alla presenza di un nutrito gruppo di Exallievi e di membri della Famiglia Salesiana, hanno rinnovato la loro promessa i Cooperatori Salesiani e le Suore
Salesiane, mentre un gruppo di aspiranti Cooperatori
ha presentato la lettera di ammissione all’Associazione.
la comunità di bari
salesiani
lecce
“Mentre i sette confratelli
della Comunità sdb di Lecce
rinnovavano la loro fedeltà a
don Bosco, in unità con l’intera congregazione nel 150°
dalla sua fondazione, l’intera
Comunità Educativa Pastorale
ha sentito forte l’emozione e
la gratitudione per un dono
così grande alla sua città e ai
suoi giovani”.
foglio mensile di collegamento dei salesiani dell’Italia Meridionale
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speciale 18 dicembre 2009
I Salesiani
di
vibo
valentia
hanno ricordato i 150 anni dagli inizi
I Salesiani di tutto il mondo sono stati chiamati a vivere un importante appuntamento: il 150° anniversario della nascita della Congregazione Salesiana avvenuta a Torino ad opera di un prete eccezionale.
Era la sera del 18 dicembre del 1859 quando Don
Bosco,dopo una settimana dall’invito, ottiene da alcuni giovani l’impegno a vivere la vita consacrandola ai ragazzi, soprattutto più poveri e abbandonati.
Da lì la nascita di questa Congregazione i cui frutti si
sono estesi a tutto il mondo, e anche nella nostra città.
I salesiani di Vibo Valentia con la Comunità che animano
si sono preparati a questo evento attraverso un triduo
semplice ma che vissuto e partecipato da tanti con grande piacere.
Nei giorni 15-16 e 17 infatti, presso la Chiesa Don Bosco, si è svolto un breve momento di preghiera, all’interno del quale, a turno, ogni sacerdote salesiano ha “raccontato” la propria vocazione. Il 15 dicembre è toccato
al giovane neo-direttore dell’Oratorio Don Marco Prinari
che, con la semplicità che lo caratterizza, ha sottolineato
come sia stato affascinato dalla capacità di Dio di trasformare le nostre capacità umane, purchè a Lui offerte con
amore, in grandi miracoli per gli altri (“…ho cinque pani
e due pesci..”). Il giorno 16 dicembre è stato il turno di
Don Gioacchino Tescione che ha aperto ai nostri giovani
uno scorcio di passato narrando qualche episodio della
sua infanzia in tempo di guerra, raccontando come sia
rimasto affascinato dalla figura di Maria (sovente ammirata in un bel quadro fatto dipingere da D.Bosco). Il
giorno 17 è toccato al Direttore-parroco Don Antonio
Gisonno che ci ha descritto la sua infanzia trascorsa in
oratorio a giocare (suo padre lamentava, come alcuni
genitori dei nostri giovani, che in oratorio mancava solo
il letto, ma presto, l’oratorio gli avrebbe offerto anche
quello). Ciò che lo ha rapito del messaggio evangelico è
la possibilità di dare speranza. Cristo è l’unica speranza
per gli afflitti, gli sconsolati (“..discepoli di Emmaus..”)
e si è dunque sentito chiamato a portare speranza
alla gente incontrata secondo lo spirito di Don Bosco.
Il 18 dicembre c’è stata in Santa Maria del Soccorso
la celebrazione solenne della Santa Messa. Tutti si sono
trovati a concelebrare per festeggiare l’evento, con la
partecipazione di tanta gente. Durante l’omelia Don
Carlo Borgetti ci ha parlato non solo dei suoi anni trascorsi nei cortili dell’oratorio di Torino, dei salesiani conosciuti da bambino così vicini a Don Bosco (anche a livello
temporale),delle tante realtà salesiane da lui visitate nel
mondo, ma ha voluto soprattutto augurarsi che questo
festeggiare i 150 anni non sia solo una sguardo al passato,
magari per lodare ciò che è stato fatto, quanto un’occasione per rilanciare lo spirito salesiano, per riattualizzarlo
e portarlo a fecondare nel nostro tempo e nel futuro.
Dopo l’omelia tutti i sacerdoti hanno rinnovato, dinan-
zi a Dio e alla comunità,
la loro consacrazione di
religiosi salesiani. Al termine non poteva mancare un momento di
festa. La torta per questo
speciale compleanno offriva l’immagine del mondo con Don Bosco a braccia tese per abbracciarlo tutto e tanti ragazzi (la sua missione) sotto le sue grandi braccia.
la comunità
di vico equense