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MUSEO POLDI PEZZOLI
La casa delle meraviglie
Piccola guida al Museo
IC “Copernico” - Corsico
CLASSE 3D a.s.2015-2016
PICCOLA
GUIDA al
INDICE
MUSEO POLDI PEZZOLI
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Gian Giacomo Poldi Pezzoli
un collezionista ottocentesco
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La casa museo
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Le Stanze
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Armeria
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Sala degli orologi
Sala degli ori
Sala dei vetri di Murano
Salone dorato
La casa delle meraviglie
La casa delle meraviglie
Ciao, sono
Gian Giacomo
Poldi Pezzoli.
Sono nato nel 1822
e in questo ritratto
ho circa 9 anni.
Gian Giacomo e il suo museo
Benvenuto nella
mia casa
museo!
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Gian Giacomo Poldi Pezzoli nasce da
una ricca famiglia milanese. Vive in un
ambiente colto e raffinato e, a 24 anni,
eredita consistenti beni tra cui ricche
collezioni di quadri e oggetti d’arte.
Continuerà per tutta la vita a
collezionare quadri , sculture armi ,
tappeti, ceramiche, orologi,
trasformando la sua abitazione in una
casa delle meraviglie.
Muore nel 1879, senza figli, lasciando
scritto nel suo testamento che il suo
appartamento con tutto ciò che
conteneva sarebbe dovuto diventare
un museo.
La casa delle meraviglie
La casa -museo
Il Museo Poldi Pezzoli è una ricca e raffinata casamuseo. Conserva una enorme quantità di opere di alta
qualità e grande fascino: dipinti dei maggiori artisti del
Rinascimento italiano e del Settecento, oreficerie
sacre e gioielli dall’antichità al XIX secolo, una ricca
collezione di porcellane europee; tappeti e arazzi; vetri
di Murano; armature; orologi meccanici e solari e tante
altre curiosità. Una vera e propria casa delle meraviglie
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La casa delle meraviglie
La fontana e la scala
Una meravigliosa scala conduce
all’appartamento di Gian
Giacomo Poldi Pezzoli . Si può
notare una bellissima fontana. Ma
cosa ci fa una fontana all’interno
di un palazzo?
In realtà il soffitto era un tempo
un lucernario di vetri colorati. Si
può immaginare l’effetto della
luce che si rifletteva sull’acqua. Il
lucernario andò in pezzi nel 1943
a causa dei bombardamenti . La
fontana per fortuna è rimasta.
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La casa delle meraviglie
Le sale
Piano terra
Primo piano
Il museo si articola su due piani e presenta
27 sale; alcune sono moderne, altre invece
hanno mantenuto la ricca atmosfera
ottocentesca.
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La casa delle meraviglie
L’armeria
Le armi sono state la prima passione del giovane Gian
Giacomo che apposta per loro aveva fatto allestire da
un pittore-scenografo della Scala una meravigliosa sala
neomedioevale. La sala e altri ambienti del museo
furono completamente distrutti durante la seconda
guerra mondiale.
Dal 2000 le armi sono esposte nell’Armeria creata da un
famoso artista contemporaneo, Arnaldo Pomodoro.
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La casa delle meraviglie
L’armeria
Nell’armeria di Gian Giacomo ci
sono più di 200 elmi di forme e
modelli diversi.
Questi preziosi elmi della fine
del ‘500 sono stati incisi con la
tecnica dell’acquaforte e
successivamente dorati
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Molti elmi avevano solo la
fessura per gli occhi. Altri
come la celata veneziana
avevano una apertura a T e
lasciavano scoperti gli occhi, il
naso e la bocca.
La casa delle meraviglie
Questa splendida armatura da
parata
(1600-1610) proviene dalla
famiglia Colleoni di Bergamo.
E’ decorata in oro e argento e
presenta una grande varietà di
motivi : mostri, corone, trofei .
Le armature da parata presenti
nel museo sono opera di
Pompeo della Cesa, il più
importante armaiolo milanese;
lavorava al Castello Sforzesco e
aveva tra i suoi clienti il re di
Spagna e le più potenti famiglie
italiana
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L’armeria
Le armature decorate non si
usavano in battaglia ma
nelle parate.
La casa delle meraviglie
Spada
Una spada è un'arma bianca a
lama lunga adatta a colpire di
punta e di taglio. È composta,
da una lunga lama e
dall'impugnatura.
Tutti gli elementi
dell’impugnatura di
questa spada sono
intagliati in argento e le
decorazioni
rappresentano fiori, frutti
e serpenti.
L’armeria
Sulla lama si trova la scritta
“ FIDE SED CUI VIDE”
(Fidarsi è bene non fidarsi è
meglio)
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Archibuso a ruota
Questa arma da fuoco ha una cassa in
legno completamente intarsiata in
avorio, con scene di combattimenti e
alcune imprese di Ercole.
La casa delle meraviglie
Sala degli orologi
In questa sala, completamente nera, dentro delle bacheche
protette vi sono esposti circa 250 orologi dalle forme più
strane . La collezione di orologi chiamata Tempo prezioso è
di formazione recente, ed è una delle più importanti e
rappresentative esposte in Italia. La raccolta consente di
percorrere la storia dell’orologeria europea.
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La casa delle meraviglie
Sala degli orologi
Il carro di Diana
È una statuetta di bronzo che
sembra un giocattolo, in realtà
contiene un orologio. Esso è a
forma di carro trainato da due
pantere e guidato da Diana, la dea
della caccia.
Quando era in funzione, le ruote
del carro giravano; le due pantere
si alzavano e si abbassavano come
per balzare in avanti mentre le
loro teste ruotavano. Anche gli
occhi di Diana e le testa della
scimmietta seduta dietro al carro
ruotavano.
Diana , le pantere e la scimmia
sono degli automi, gli antenati
dei moderni robot
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La casa delle meraviglie
Sfera armillare
Sala degli orologi
La navicella del re
Uno strumento scientifico per
studiare posizione e i movimenti
dei corpi celesti rispetto alla terra
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E’un orologio solare in avorio a
forma di navicella. Fu costruita
nel 1524 forse per il re di
Francia. Ha proprio la forma di
una piccola nave con lo scafo e
l’albero. Un tempo all’alero era
appeso un filo con una perla
che scorreva avanti e indietro.
Quando l’orologio era
orientato correttamente verso
il sole , il filo proiettava la sua
ombra sul quadrante e la perla
indicava l’ora
La casa delle meraviglie
Sveglia
È una sveglia rinascimentale fatta di
bronzo con un puttino di piombo
che suona le campane.
Orologio scarabeo
È un orologio con una custodia a
forma di scarabeo blu, incastonata
di pietre e oro; esso è una dei più
famosi orologi.
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Sala degli orologi
Questo orologio che
sembra un libro non è
l’unico ad avere una
forma insolita. Nella
collezione si trovano
anche orologi
piccolissimi inseriti in
un anello, in un cuore,
in una scatolina per gli
aghi, in una pantofola,
in una ghianda, in un
cappello, in un’arpa, in
una penna, in uno
scarabeo, in un
occhialino …
La casa delle meraviglie
Sala degli ori
La Sala degli Ori è stata
completamente ricostruita nel
dopoguerra. Le vetrine accolgono la
raccolta di oreficeria del Museo,
oltre duecento pezzi raggruppati in
quattro sezioni: gli smalti antichi,
l’oreficeria sacra, gli oggetti da
collezione e i gioielli
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La casa delle meraviglie
Sala degli ori
Spillone etrusco
VII sec A.C
Questo spillone è il più raro e prezioso
oggetto della collezione di oreficeria
archeologica di Gian Giacomo Poldi
Pezzoli. E’ costituito da una sfera,
sormontata da un’anatra, saldata a un ago
moderno. La sfera è interamente rivestita
da minuscole palline d’oro, fatte aderire al
fondo, con la tecnica della granulazione. I
decori floreali sono realizzati, invece, con
la tecnica della filigrana. Simili lavorazioni
si ritrovano in molte oreficerie etrusche
scoperte nel corso dell’Ottocento.
Lo spillone faceva probabilmente parte di
un corredo funerario femminile.
Questo diadema con intelaiatura in
argento dorato arricchito da coralli è stato
realizzato a stampo e rifinito a mano.
Questo tipo di ornamento ebbe grande
diffusione nelle corti napoleoniche di tutta
Europa.
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La casa delle meraviglie
Pendente
Questo prezioso pendente,
presenta, nella parte
centrale, una colomba, con le
ali spiegate e un ramoscello
d’ulivo nel becco. Al centro
del corpo della colomba è
incastonato un diamante
quadrato e
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Sala degli ori
Anello
La particolarità di questo
anello è il castone apribile,
destinato a contenere
polveri medicinali o veleni.
Date le dimensioni, l’anello
era destinato a una mano
maschile oppure a essere
indossato sopra un guanto.
La moda rinascimentale
prevedeva, infatti, che gli
anelli più preziosi si
portassero sui guanti, sulle
dita di entrambe le mani.
La casa delle meraviglie
Il Nautilus
Sala degli ori
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La casa delle meraviglie
Lo studiolo dantesco
Questo ambiente era il piccolo studio
privato del collezionista. Si tratta di uno
degli spazi più affascinanti del Museo, unico
e prezioso esempio rimasto della
decorazione originaria.
Era una vera e propria stanza delle meraviglie.
Gian Giacomo, come un principe del
rinascimento, l’aveva riempita di oggetti
preziosi accumulati nelle vetrine.
Busto di Rosa Trivulzio, madre
di Gian Giacomo Poldi Pezzoli
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Ancora oggi troviamo nello studiolo il
busto di marmo di Rosa Trivulzio.
Gian Giacomo lo teneva vicino alla
sua scrivania, con al collo una delle
collane preferite della madre
La casa delle meraviglie
Lo studiolo dantesco
Particolare della vetrata
Al centro della vetrata è
rappresentato Dante con
Beatrice a destra.
In alto sono illustrati tre
episodi dell’Inferno dantesco.
La scelta di Dante come
protagonista della vetrata,
aveva un significato patriottico,
sia per Milano, teatro nel 1848
dei moti delle Cinque Giornate,
sia per Poldi Pezzoli che, come
Dante, fu esiliato per motivi
politici.
“O muse, o alto ingegno, or m’aiutate;
o mente che scrivesti ciò ch’io vidi,
qui si parrà la tua nobilitate”
Inferno, II, vv. 7-9.
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La casa delle meraviglie
Sala dei vetri di Murano
La sala era la stanza da letto
di Gian Giacomo Poldi
Pezzoli. Ospita sia la raccolta
di oggetti archeologici che la
collezione dei vetri di
Murano, circa duecento
pezzi acquistati in gran parte
dallo stesso Gian Giacomo.
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La casa delle meraviglie
Sala dei vetri di Murano
L’avreste mai detto
che questo oggetto è
una lampada ad olio
Le due bottiglie, in vetro trasparente, hanno il corpo
sferico e il collo costituito da vari tubicini ritorti e
inclinati su un lato che terminano con un gocciolatoio.
Si tratta di una tecnica di lavorazione chiamata
“Kuttrolf” , molto diffusa nei paesi tedeschi già nel
medioevo. Con questo sistema i liquidi venivano
versati molto lentamente e facevano dei rumori
strani.
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La casa delle meraviglie
Salone dorato
E’ la stanza più importante del Museo e ospita i
capolavori di pittura della collezione Poldi Pezzoli
tra cui il Ritratto di Dama di Piero del Pollaiolo,
diventato simbolo del Museo.
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La casa delle meraviglie
Salone dorato
Questo è il quadro simbolo del
museo. Viene rappresentata
una giovane dama della quale
nessuno conosce il nome.
La giovane è raffigurata a mezzo
busto, di profilo, sullo sfondo di
un cielo con piccole nuvole
bianche.
La donna è molto elegante;
indossa un abito scollato con le
maniche decorate e ha
un’acconciatura elaborata
fermata da nastri e da un velo.
Ha un grande fermaglio con
perle e gemme sui capelli, un
doppio filo di perle che scende
sulla fronte, una collana di perle
bianche e nere con un pendente
con un grosso rubino.
Ritratto di dama
attribuito a Piero del Pollaiolo
(Firenze 1441-1442 - Roma 1496
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La casa delle meraviglie
Questo dipinto raffigura la
Vergine e il Bambino
intenti alla lettura di un
libro .
Accanto al volume aperto,
sul quale la mano di
Maria si sta delicatamente
posando, sono visibili altri
libri e alcuni semplici
oggetti che danno
all’immagine un tono
familiare.
Salone dorato
IMAGO PIETAS
GIOVANNI BELLINI
VENEZIA, 1427 CA. - VENEZIA, 1516
L’immagine di Cristo, raffigurato a
mezza figura, si staglia in primo piano.
Gesù, il cui delicato incarnato mostra il
pallore della morte, sorge dal sepolcro.
Madonna del libro
SANDRO BOTTICELLI
FIRENZE, 1445 - FIRENZE, 1510
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La casa delle meraviglie
Salone dorato
COMPIANTO SUL CRISTO MORTO
La composizione è molto
drammatica. Le figure si
stringono attorno a Cristo
formando un gruppo
compatto; i loro occhi sono
chiusi, oppure coperti dalle
mani, perché incapaci di
sostenere la vista di quel
corpo senza vita. In
secondo piano, Giuseppe
d’Arimatea mostra la
corona di spine e i chiodi
della croce.
SANDRO BOTTICELLI
FIRENZE, 1445 - FIRENZE, 1510
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MADONNA CON BAMBINO
ANDREA MANTEGNA
ISOLA DI CARTURO, 1431 - MANTOVA, 1506
La Vergine stringe teneramente tra le
braccia il Bambino, tenendogli il volto
con le dita della mano sinistra. Gesù,
avvolto in una sottile stoffa bianca, è
profondamente addormentato; le sue
membra sono abbandonate e la bocca è
aperta
Chi siamo
Siamo un gruppo di ragazzi e ragazze della
classe 3D dell’IC “Copernico”.
Abbiamo realizzato questa piccola guida,
destinata ad alunni della scuola primaria,
creando degli itinerari che conciliassero ciò
che ci ha più incuriosito durante la nostra
visita al Museo e ciò che pensiamo possa
interessare a ragazzi più piccoli di noi.
Non sappiamo se siamo riusciti nell’intento ,
ce lo direte voi lettori!
Il lavoro è stato svolto dopo la visita al museo,
raccogliendo e rielaborando i nostri appunti e
materiali presi da internet e da guide
cartacee. Immagini e testi sono stati poi
impaginati utilizzando il programma Power
Point.
Greta Balbiani
Simone Bifulco
Viola Francesconi
Oscar Garocchio
Niccolò Merola
Federico Pizzagalli
Mirella Terrones
Sara Troiano
Francesco Zito
La casa delle meraviglie
Piccola guida al Museo Poldi Pezzoli