Le mamme del bosco - Familienhotel Bad Ratzes
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Le mamme del bosco - Familienhotel Bad Ratzes
Carissima Rita, Siamo un gruppo di amiche, di donne con una grande obbiettivo nel cuore: essere delle buone mamme. Ci lega un grande affetto, un amicizia, che assomiglia ad un fil rouge, poiché viviamo in città diverse, abbiamo vite diverse, non ci vediamo mai... tranne 15 magici giorni l’anno. Ci siamo incontrate, in un bosco, e non ci siamo lasciate più... anche se potrebbe sembrare, non siamo Biancaneve e nemmeno Cappuccetto Rosso, siamo solo amiche, accomunate da un fiabesco destino. Per caso, ci siamo trovate, in un alberghetto nel cuore del sud Tirolo, scelto perché appartenente alla categoria “Familien Hotel”, sperando di rilassarci qualche giorno, mentre i nostri bambini potevano dedicarsi ad attività di gruppo e giochi. Tutte noi alla ricerca della combinazione perfetta, quella strana alchimia, che dovrebbe consentirci di staccare la spina pur concedendo ai nostri bimbi, svago, divertimento ed intrattenimento, non solo genitoriale... La scelta della vacanza é sempre un momento delicato, ci si siede e si cerca di riflettere, su cosa è meglio, su come impegnare i bambini in qualcosa di costruttivo, dribblando pagine di compiti e compagni di scuola che sono lontani... Che grande scoperta è stata realizzare che... avevamo sbagliato tutto!!! Nel nostro gruppo ci sono delle professionalità notevoli, mamme in carriera: manager, insegnanti di scuola superiore, medici, e perfino magistrati... tutte votate a selezionare la miglior vacanza possibile per i nostri bambini. Siamo arrivate qui, con le nostre grandi auto, i nostri bagagli stracolmi di vestiti, giocattoli (senza questo mio figlio non dorme, senza quello mia figlia non mangia, etc...), con gli zaini farciti di video games per le giornate di pioggia... Ci ha accolto un pannello colorato pieno di fotografie raffiguranti passeggiate nel bosco, di faccette felici e guance rosse... Titubanti, fin dal primo giorno abbiamo iniziato con i nostri bambini, a preparare zainetti, con cestini per pic-nic per camminare, in questa magnifica valle. All’inizio eravamo in due, ma ogni giorno aumentavamo... come l’entusiasmo dei nostri figli... I bambini nel bosco correvano su e giù per quelle salite ricoperte di natura, ci raccontavano dei loro sogni, le loro scoperte, sfumature che in città nemmeno avevamo notato ci sembravano cosi lampanti qui. Come un allegra brigata, scorrazzavamo tra i boschi, tra racconti fiabeschi, fragole e lamponi per marmellate, panini farciti e acqua ghiacciata dai ruscelli. Abbiamo scoperto la vita notturna degli animali facendo passeggiate la sera con vecchie lanterne. Il fuoco proiettava le nostre ombre grandi, facendo vacillare ogni paura, e i bambini stupiti del loro coraggio, coccolati dal calore della fiamma ci hanno raccontato dei loro mostri e fantasmi... delle loro paure, mentre si emozionavano vendendo un gufo, e si intenerivano davanti alla tana di uno scoiattolo addormentato. Abbiamo trascorso pomeriggi nel torrente... i nostri bimbi progettavano dighe, i nostri mariti spostavano sassi, dando un senso alle idee dei piccoli che mai si erano sentiti così unici e speciali... abbiamo visto comparire dighe, che cambiavano il flusso dell’acqua... ed abbiamo riso, di fronte alla genialità ed alla purezza della fantasia dei bambini. Abbiamo scoperto insetti ed animali acquatici che non conoscevamo, mentre i bimbi armati di libretti regalati dalla guardia forestale ci leggevano i loro impronunciabili nomi, che sappiamo impressi nella loro mente! Abbiamo costruito barchette di legno, con corteccia e terra... e ci siamo stupite per l’ennesima volta di fronte alla volontà dei maschietti di testarne la velocità, mentre le bambine le decoravano con foglie e pigne... Da allora, ogni anno i 15 giorni di magia sono un rito, che i nostri bimbi aspettano per tutto l’anno, e che riscoprono con lo stesso piacere ed entusiasmo di 4 anni fa. Trascorsi i 15 giorni, guardiamo sbalordite quella massa di oggetti accatastati nelle nostre camere... Nessun bambino ha giocato con nessun gioco, non abbiamo acquistato nulla, non hanno chiesto di guardare la tv, nemmeno un minuto, figuriamoci un videogioco... Hanno le faccette rosse, le ginocchia sbucciate... sono degli esperti nell’orientarsi, riconoscono il nord guardando un albero, sanno calcolare la velocità dell’acqua immergendo una corteccia ed iniziando a contare, distinguono i mirtilli dalle bacche, il rumore di un picchio ed il fischio di una marmotta. Sanno che dall’impasto di acqua, lievito, farina e pazienza nasce il pane... sanno che, con l aiuto di un adulto, con rametti secchi ed un po’ di paglia possono fare un fuoco, dove il loro pane, con attenzione e cura potrà essere cotto. Sanno che dovranno allacciarsi bene gli scarponcini per non scivolare, ed aspettare sempre chi resta indietro, perché il gruppo deve restare unito, sanno raccogliere i resti del loro pic-nic separandoli, per aiutare il pianeta ad essere un posto migliore, hanno perfino imparato che camminando insieme si arriva cosi lontano da poter scoprire posti che le auto non riescono a raggiungere... Hanno imparato il valore di una conquista, fatta di pazienza, condivisione, libertà, calore, irruenza e flessibilità... e lo hanno fatto osservando, la roccia, l’acqua, l’aria, il fuoco, gli alberi, gli animali, mentre noi li tenevamo per mano. Cercavamo un posto che intrattenesse i nostri figli, abbiamo trovato un posto dove siamo cresciute. Cercavamo una vacanza che ci facesse staccare la spina, abbiamo trovato grandi ali, per guardare sempre più lontano verso il futuro... Abbiamo imparato tanto insieme a loro, stiamo crescendo con loro, e lo abbiamo fatto ritornando a ciò che siamo: Aria, Terra, Acqua e Fuoco. LE MAMME DEL BOSCO