clinicar - CentoTorri

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11-03-2016
15:00
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CENTOTORRI
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PROGRAMMI & COMMENTI
CHIERI
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Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 34° - N.2- Marzo 2016 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - Chieri
Dir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino
Verso l’ospedale unico
Una nuova
casa per
il Bandera
La San Vincenzo
e le nuove
povertà
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10-03-2016
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Sommario
L’ospedale e la paura
Attualità Chieri
6 Ospedale unico, (quasi) tutti d’accordo: purchè non sia una favola…
8 Ecco la bagna caoda per il Papa- Ricordo di Ottavio Martano
10 Chieri, la San Vincenzo e la sfida delle ‘nuove povertà’
11 I ragazzi di Chieri ed i social network - Chieri, quelli del ’51
L
’ospedale, i parcheggi, il giardino, mercati e mercatini, telecamere,
beni più o meno comuni: ci vorrebbero tre giornali per stare dietro a
tutto, raccontare ogni cosa, raccogliere i commenti, approfondire. Non
si può, la carta ha dei limiti (e dei costi) ben precisi, perciò scegliamo e lasciamo al nostro 100torri.it, come al solito, di
prendere ogni notizia e ‘lanciarla’. Scegliamo, e
la prima scelta è obbligata: dell’ospedale unico
che (forse) sarà, parlano tutti, a proposito e meno.
C’è confusione, paura di perdere qualcosa che
abbiamo (o avevamo) a portata di mano per finire
chissà dove e chissà quando. Ma sembra non ci sia
alternativa: per curarci meglio serve specializzazione,
alta tecnologia. Roba che noi, comunità tutto sommato piccole, non possiamo più permetterci. Insieme,
forse, ritroveremo tutto questo. E’ quel ‘forse’ la linea di
demarcazione, la soglia che lascia impauriti e conIn copertina:
fusi.
E’ tornata
Anche dei parcheggi non si può fare a meno. Ma
la primavera
qui, almeno, ci sono problemi e soluzioni diverse.
Si attende che decolli quello di Via della Pace, si (foto di Matteo Maso)
spera che arrivi presto quello dei capannoni militari perché il mercato di Piazza Europa, sennò, soffoca, nonostante i carrelli e
il wi-fi. E si rimpiange quello, piccolo ma centralissimo, dell’Oasi. Che,
prima o poi, riaprirà.
Del giardino, quello nuovo da inaugurare tra Tepice e bastione, in Viale
Fasano, parleremo un’altra volta. Dei mercati pure: magari quando avremo
capito perché Piazza Europa non va più bene e c’è, vent’anni dopo, nuovamente una gran voglia di banchi in centro. Infine, i beni comuni, che da un
po’ è come dire ‘ex Tabasso’, salvo scoprire che la fabbrica di un tempo non
è e forse non sarà mai davvero un bene comune. Al massimo, un bene pubblico. Di cui, da decenni, si crede di aver capito cosa farne, ma che si finisce
per lasciare così com’è, in attesa di tempi migliori.
Gianni Giacone
Dintorni
13 Il segreto è …. Rachele: una vita dai mille colori
Arte e Spettacolo
26 Pralormo: ‘Messer Tulipano’ dal 2 aprile al 1 maggio
Chieri, mostre fotografiche a Palazzo Opesso
27 La natura secondo Fabrizio e Giulia Moglia
“Accorsi”, i secoli dei putti
28 Chieri, il Bandera ha una nuova casa
Incisori chieresi in mostra a Carmagnola
Rubriche
12
17
23
24
29
Riflessione – L’Edicola di Ieri
Sposi a primavera
100torri.it
Animali
Compra e vendi
Speciali
14 Mangiarbene Pasqua
20 Auto a primavera
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le notizie tutti i
giorni, ogni ora
Radio Centotorri,
te la ricordi?
Se la ascoltavi (o collaboravi ai programmi)
e hai dei ricordi di quegli anni
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Centotorri - Marzo 2016
4_5 appuntamenti
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APPUNTAMENTI- APPUNTAMENTI- APPUNTAM
PRALORMO: MESSER TULIPANO
DAL 2 APRILE AL 1 MAGGIO
D
al 2000 nel parco del castello medievale di Pralormo, nel cuore
del Piemonte, la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e
narcisi annuncia la Primavera. Tra le varietà più curiose selezionate
per la primavera 2016, una collezione di tulipani neri, i nuovissimi tulipani
pop up che sembrano coni gelato, i parrot e gli eleganti viridiflora; i tulipani stellati; i frills, dai bordi sfrangiati e tanti altri. Per l’edizione 2016, dal 2
aprile al 1 maggio, l’argomento collaterale sarà “il linguaggio dei fiori”, sviluppato in collaborazione con collezionisti, artisti, stilisti, vivaisti e flower
designer. Nel parco storico, nell’antica Orangerie e nella serra ottocentesca
del castello, scenografie, mostre ed esposizioni offriranno spunti nel campo
della moda, dell’arte e del flower design.
PECETTO, IL 10 APRILE LA 35^ CAMMINATA TRA
I CILIEGI IN FIORE
La Camminata tra i ciliegi in
fiore di Pecetto è giunta
ormai alla sua 35esima edizione. La data è quella di
domenica 10 Aprile, con partenza da piazzale Roma prevista per le ore 9.30. Il percorso, di 8 km, tocca i punti
più suggestivi e panoramici
del nostro paese. Sono previsti 6 punti di ristoro (più il the offerto dall’avis di Pecetto) che rifocilleranno gli affaticati e delizieranno tutti. Ai diversi ristori ci sarà un borgo
di Pecetto (Soch, Lupo, San Piero, Torre, Burghin) che colorerà l’atmosfera e servirà gli alimenti. Sarà possibile iscriversi il giorno stesso alle
casse che saranno alla partenza, oppure anticipatamente presso i vari
negozi associati con noi Pro Loco (l’elenco sarà disponibile a breve sul
nostro sito www.prolocopecetto.it). Per incentivare a iscriversi il prima
possibile, la maglietta sarà in regalo ai primi 1500 iscritti, dunque meglio
affrettarsi…
Domenica 3 aprile
A CASTELNUOVO D.B., VISITE GUIDATE – dalle 10 alle 12 visite guidate alle case e alle chiese dei Santi, a cura di Cabalesta.
Sabato 9 Aprile
TL PECETTO, CAMMINATA - “4 Passi” da Pecetto a Celle e Trofarello,
con Pro Natura Torino Passeggiata in collina, probabilmente tra i ciliegi in
fiore, di circa 1,45 ore km 4,5. Ritrovo alle ore 14, al capolinea del bus 70 in
corso San Maurizio angolo via Bava. Contributo di partecipazione euro 3,
comprensivi di assicurazione contro infortuni, munirsi di 1 biglietto bus
suburbano per il ritorno. Scarpe adeguate a strade di campagna. Prenotazione
obbligatoria nella settimana precedente. Info tel 011.5096618 (ore 14 alle 19).
Domenica 10 aprile
A CHIERI, MONUMENTI APERTI – Con Carreum Potentia, visite guidate gratuite a Palazzo Buschetti (15-18), S. Bernardino, S. Giorgio e S.
Michele (15,30-18)
Venerdì 15 aprile
M CHIERI, BUBBLES: CONCERTO -QUARTETTO D’ARCHI E PIANOFORTE DEL REGIO - Concerto di un gruppo da camera de “Il Regio
Itinerante” . Artisti del Teatro Regio di Torino. Formazione: violino, viola,
Domenica 20 marzo
M CHIERI, MUSICA E SPIRITUALITA’ - alle 17 al Santuario
dell’Annunziata “La Passione di Cristo” con l’Accademia dei Solinghi.
Angelo Manzotti sopranista, Paola Bonetta soprano, Gianluigi Ghiringhelli
controtenore, Luca Ronzitti tenore, Riccardo Ristori basso, Flavio Cappello
flauto, Rita Peiretti maestro al cembalo. Ingresso gratuito.
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4_5 appuntamenti
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AMENTI- APPUNTAMENTI- APPUNTAMENTIBerzano, pasquetta con mercatino
Trascorrere la “Pasquetta” a Berzano di San Pietro è un ottimo
modo per festeggiare e iniziare la primavera”. Questo l’invito
del Sindaco di Berzano, Mario Lupo, a tutti coloro che vorranno
trascorrere la giornata all’insegna della serenità in un ambiente immerso nel verde. Il 28 Marzo avrà, infatti, luogo la 19.ma edizione della
Mostra mercato interscambio di oggetti antichi, usati e di antiquariato
e fiera dei prodotti agricoli ed artigianali. L’evento, organizzato dal
piccolo Comune astigiano, si svolgerà dalle ore 9,00 alle ore 18,00 nel
concentrico del paese (Piazza Municipale, Piazza Vittorio Emanuele,
Via Roma e Via Albugnano). Grande la varietà di prodotti nostrani:
miele, formaggi, salumi, torte soprattutto di nocciole, erbe officinali.
“Lo scorso anno circa la metà degli espositori, provenienti da tutto il
Piemonte, hanno presentato inoltre curiosi pezzi di usato nonché articoli particolari e antichi come fotografie e arnesi tradizionali utilizzati
per il lavoro nelle campagne. Uno di loro ha esposto una caratteristica
collezione di cartoline risalenti al periodo tra gli anni ‘30 e gli anni ’50
del secolo scorso”. Per questa edizione le domande saranno accettate
fino a una settimana prima. Circa una settantina i posti disponibili e per
ottenere l’ammissione gli operatori dovranno presentare, nei modi di
legge, apposita domanda indirizzata al Sindaco contenente: i dati anagrafici, la residenza e il codice fiscale; l’indicazione della misura di
ingombro delle attrezzature; il tipo di articoli che si intendono porre in
vendita o che saranno oggetto di scambio. “Chi arriverà senza avere
presentato la domanda– conclude il Sindaco- potrà comunque partecipare ed avrà un posto secondo disponibilità dei posteggi non occupati
dagli assenti”.
“
CARMAGNOLA, IL 9 E 10 APRILE
RITORNA “ORTOFLORA & NATURA”
Sabato 9 e domenica 10 aprile 2016 si
svolge a Carmagnola (TO) la XXVIII
edizione di “Ortoflora & Natura”,
Mostra Mercato Regionale delle produzioni nel settore florovivaistico ed
orticolo e nel settore delle attrezzature ed arredi da orto e da giardino. La
rassegna si svolge nel Parco della
Cascina Vigna. In un’area espositiva
di 25.000 mq, vengono proposti
anche laboratori per adulti e bambini,
degustazioni, street food ed eccellenze agroalimentari, visite all’Incubatoio
Ittico e al Museo Civico di Storia Naturale, passeggiate a cavallo e in mountain bike. All’interno della manifestazione si svolge anche la MOSTRAMERCATO dei PICCOLI ANIMALI con esposizione e vendita di animali
da cortile e da affezione quali conigli, criceti, diverse razze di volatili, ecc…
Sarà inoltre possibile visitare il MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE e l’INCUBATOIO ITTICO, in cui si trovano durante il periodo di incubazione uova e avannotti di trota marmorata, verranno allestite postazioni di
STREET FOOD ed eccellenze agroalimentari per tutti i gusti.
violoncello,contrabbasso, pianoforte. Programma: Johann Nepomuk
Hummel,Franz Schubert. Sala Conceria, ore 21
Domenica 17 Aprile
A SETTIMANA DEL ROMANICO ASTIGIANO- Sentiero del Malvasia,
da Sant’Eusebio (Castelnuovo Don Bosco) a Vezzolano (Albugnano) La
Cabalesta con il Polo Museale del Piemonte propone: visita alla Chiesa romanica di Sant’Eusebio (m 320); Ritrovo a Castelnuovo Don Bosco, parcheggio
davanti alla Chiesa di Sant’Eusebio (a pochi metri dal bivio per Albugnano in
direzione di Berzano di San Pietro) entro le ore 9.00. Durata della visita a
Sant’Eusebio e percorso a piedi circa 3 ore. Segue pranzo al sacco, possibilità di ristoro presso il bar chiosco. Ore 14, visita alla Chiesa di Santa Maria e
al Chiostro. Ore 15rientro.Info tel 011.9872463 [email protected]
Alessia Dettoni
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6_7 ospedale 10-03-2016
17:06
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ATTUALITA’ CHIERI
Ospedale unico, (quasi) tutti d’accordo:
Tema caldissimo, due incontri pubblici, soldi da trovare, alternative nessuna…
N
on si parla d’altro, a Chieri
ma anche a Carmagnola, a
Moncalieri e in tutti i
comuni di competenza dell’asl TO
5. L’ospedale unico futuro (o futuribile, dipende dal livello di ottimismo di chi ne parla) tiene banco e
tutti hanno qualcosa da dire. Come
succede, in genere, quando nessuno sa esattamente cosa succederà.
Sul nostro quotidiano 100torri.it
aggiorniamo ogni giorno il quadro,
qui rischiamo di essere superati
dalla cronaca, perciò ci limitiamo a
riassumere quel che è successo:
meglio, quel che si è detto che
potrebbe succedere. Dunque, due
incontri pubblici, in Sala Conceria.
Uno promosso dal comitato per
l’ospedale a Chieri (Rachele Sacco
ne è l’instancabile, incontenibile
animatrice), l’altro dall’amministrazione Martano. Nella seconda
era presente l’assessore regionale
Saitta, per il resto la parata degli
ospiti e degli oratori era in entrambe ricca e variegata.
Il primo appuntamento, dal titolo
“Sanità tradita”, ha aperto un dibattito costruttivo.
La posizione del Comitato per
l’Ospedale di Chieri: «Se bisogna
costruire un nuovo ospedale,
apriamo un tavolo di concertazione. Prima di parlare di ospedale
unico è necessario un dibattito
costruttivo per capire davvero le
necessità del territorio, ottimizzando le risorse, senza tagliare sui servizi. L’accesso alle cure, il sovraffollamento dei pronti soccorso, la
mancanza di posti letto e gli ospe-
dali troppo vecchi, sono solo alcune delle criticità in cui imperversa
la nostra sanità, ma questo non
giustifica la decisione della
Regione di alienare i nostri ospedali per costruirne un altro, chissà
come e chissà quando. Lasciando i
cittadini nel completo spaesamento. In particolare su Chieri si va
dismettere una struttura che ha una
parte vetusta, ma una appena
ristrutturata e costata quasi
13milioni di euro…Abbiamo letto
che forse a Chieri resterà il pronto soccorso e gli ambulatori, ma
non sono notizie ufficiali, ma
dichiarazioni arrivate tramite i
giornali. Qual è la realtà? Ci sono
state forti proteste per la chiusura
del Punto nascita di Carmagnola,
ora perchè nessuno si scaraventa
contro la chiusura dell’intero ospedale?»
Secondo incontro pubblico, il 29
febbraio. Con Saitta. Potrebbero
bastare 5-6 anni per avere l’ospedale unico dell’asl To 5: sarà un
investimento importante (tra i 150
e i 180 milioni di euro), ma risolverà per molti anni i problemi della
sanità di tutta l’asl, diversamente
da quel che accadrebbe se si mettessero a norma gli attuali tre ospedali di Chieri, Moncalieri e
Carmagnola. Questo in sintesi quel
che è emerso. Resta irrisolto, per il
momento, il nodo di dove sorgerà il
futuro ospedale: ma la commissione regionale di tecnici è al lavoro e
i criteri sono noti. I soldi? Da
Roma, sul versante dell’edilizia
ospedaliera, dovrebbero arrivare
per coprire buona parte dell’investimento. Il resto lo metteranno i
privati, coinvolti in un project
fynancing che fa storcere la bocca a
tanti (il M5S è contrario, lo ha
detto il capogruppo in Regione,
Bertola) ma che non sembra avere
alternative percorribili.
Massimo Uberti, direttore generale
dell’asl to 5, ha partecipato tanto
alla prima che alla seconda serata
sull’ospedale e i problemi della
sanità locale.
Inaugurata la Farmacia Cento Torri
I
n Corso Torino 23 c’è da inizio anno una nuova farmacia, dall’insegna…familiare per noi e i lettori: si chiama infatti “Cento Torri” ed è
stata inaugurata lo scorso 5 marzo. Nella foto, le titolari, le dottoresse
Monica Picca e Patrizia Morelli.
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6_7 ospedale 10-03-2016
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ATTUALITA’ CHIERI
o: purchè non sia una favola…
di Gianni Giacone
I suoi interventi lasciano poco spazio alle interpretazioni: l’ospedale
unico, secondo lui, non ha alternative. “Gli attuali ospedali – ribadisce – hanno problemi oggettivi con
cui ci confrontiamo tutti i giorni. Se
ne accorge prima e di più chi ci
lavora, ed è per questo che la stragrande maggioranza dei medici è
favorevole a questa soluzione, che
avvantaggia i cittadini. Ci attendono anni difficili, ma già adesso
ogni giorno dobbiamo affrontare e
risolvere problemi seri. Chi lavora
negli ospedali affronterà queste
difficoltà con più entusiasmo e
maggiori motivazioni sapendo che
c’è una prospettiva migliore.”
Uberti riprende anche le cifre che
in questi giorni girano, sul costo
dell’operazione. “Non è reale la
previsione di un costo di 300 milioni per il nuovo ospedale. Oggi, il
costo medio di un posto letto in una
struttura nuova è sui 300 mila
euro, l’ospedale di cui parliamo
dovrà avere 460 posti letto, dunque
costerà tra i 150 e i 180 milioni.
Tanti comunque, ma occorre dire
che con i 30-40 milioni che si spenderebbero per mettere a norma gli
tica, i privati che
costruiranno
la
struttura avranno
dalla Regione la
gestione di alcuni
servizi interessanti
sotto il profilo economico, come la
ristorazione,
il
riscaldamento,
i
parcheggi. Alienare
una parte degli
attuali tre ospedali
sarà possibile, ma
non più decisivo”.
Parlando ci costi, Martano sottolinea come, conti alla mano, i risparmi di gestione saranno ingenti.
“Dalle relazioni dei medici al convegno con Saitta è emerso che l’ospedale unico consentirà di risparmiare, a parità di servizio, ben
quaranta medici. Questo non vuol
dire licenziare o non assumere, ma
solo spendere qui soldi per migliorare i servizi territoriali. E’ stato
calcolato che, se si concentrasse il
risparmio destinandolo tutto a visite specialistiche, ci sarebbero le
risorse per 250 mila visite specialistiche in più ogni anno.
attuali tre ospedali non si farebbe
nulla di più per renderli più moderni e pronti ad affrontare il futuro
della sanità. Avere invece un ospedale nuovo vuol dire pensare al
futuro, collocare al suo interno le
grandi attrezzature necessarie.”
Da medico e da sindaco, Claudio
Martano non aveva e non ha dubbi:
la strada dell’ospedale unico non
ha alternative. “Saitta ha confermato che l’ospedale unico si farà,
che costerà tra i 150 e i 180 milioni e che i soldi si otterranno in
parte dal fondo per l’edilizia ospedaliera e in parte dai privati, attraverso un project fynancing. In pra-
Questo vorrebbe dire azzerare le
liste di attesa…”
Sulla tempistica, le informazioni
sono buone. “Se tutto va secondo
le previsioni – prosegue Martano –
per fine 2016 potrebbe essere pronta a partire la gara, che nel corso
del 2017 potrebbe essere completata. Il cantiere, con le attuali tecniche di costruzione e con l’interesse
del privato a lavorare in fretta e
bene per mettere a frutto l’investimento, non dovrebbe superare i tre
anni. Questo ci porta ai 5-6 anni di
cui si parlava, per avere l’ospedale aperto.”
Ma Rachele Sacco e il suo comitato non mollano: “Per non fare la
fine di Verduno (la cattedrale nelle
vigne) teniamoci e potenziamo i
nostri ospedali!”, dopo che il TG3
è tornato ad occuparsi di un ospedale che non c’è e ci dovrebbe
essere da 20 anni. Complici la
burocrazia e i tagli.
Più domande che risposte, insomma. E siamo solo all’inizio: quando
si saprà dove sorgerà, l’ospedale
del futuro (o del futuribile?) questo
scatenerà altre reazioni.
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18:00 Pagina 8
ATTUALITA’ CHIERI
Ecco la bagna cauda per il Papa
(preparata a Castelnuovo)
C
ome ogni anno si è svolto a Roma l’evento tutto piemontese
“Elogio della bagna cauda”, organizzato dall’associazione
Piemontesi a Roma e Italian Wine Travels di Beppe Fassino di
Castelnuovo Don Bosco. Accanto alla celeberrima salsa con verdure cotte
e crude è stata servita una vellutata di ciapinabò con flan di cardi e per
finire il bonèt di nocciole.
L’evento è un’occasione che si ripete ogni anno per promuovere il territorio piemontese, sia sotto l’aspetto enogastronomico sia sotto quello paesaggistico, storico e culturale.
Nel corso della serata si è svolta una raccolta di fondi a favore di Telethon,
per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche. (D.B.)
Ricordo di Ottavio Martano,
tessitore e politico
L
a scomparsa, a 92
anni,
di
Ottavio
Martano, è un’ora triste per Chieri: per la tessitura, che ricorda in lui una figura ‘storica’ sin dagli anni
Quaranta; per il mondo cattolico, di cui Martano è stato
una presenza assidua quanto
discreta, nell’ambiente della
Congregazione Mariana; per
la politica, che ha servito in
epoche diverse e distanti,
prima al tempo della Giunta
Manolino, nei primi anni
Sessanta, come assessore e
vicesindaco, e poi con
Berruto sindaco, da assessore
all’urbanistica nei primi anni
Novanta. Il figlio Claudio,
l’attuale sindaco della città,
ne ha seguito le orme. Con il
fratello Federico, ha anche
collaborato a lungo, nei primi
anni, a Radio Centotorri.
(G.G.)
Ottavio Martano nel 1993 e
(sotto) negli anni ‘80.
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9 sicuro 9-03-2016 18:49
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55.000 EURO DI RISARCIMENTO
PER UNA CADUTA!
R
ecentemente una
signora di 80 anni
ha ottenuto 55.000
Euro a seguito di una
caduta. La poveretta era
inciampata in un supermercato a causa di una
busta di plastica che era
stata lasciata distrattamente a terra e aveva
riportato una frattura al
femore. A pagare l’importante somma è stato il
Supermercato. A norma
dell’articolo 2051 del
Codice Civile, infatti, il
Supermercato è responsabile per le cose che ha
in custodia. In pratica il
Supermercato deve sempre vigilare e rimuovere
tutti i potenziali pericoli per
i suoi clienti: non deve
lasciare un pavimento
bagnato o scivoloso, deve
togliere verdure o frutta o
qualsiasi oggetto dal pavimento che possano fare
inciampare, etc. Questo
cospicuo risarcimento
glielo ha fatto ottenere
Difeso e Risarcito, società
specializzata nel perseguire il giusto risarcimento
per qualsiasi tipo di danno.
Anche un’altra signora,
grazie a Difeso e
Risarcito, ha appena ottenuto 14.000 Euro di risarcimento per essersi procurata una brutta lesione alla
spalla in conseguenza di
una caduta: camminando
aveva messo un piede su
un tombino chiuso male
che, oltre alla lesione, ha
comportato una operazione e lunghi mesi di fisioterapia. In base a Leggi e
Regolamenti, ogni Comune è responsabile della
manutenzione delle strade
e di tutti gli spazi pubblici
al fine di non creare nessun ostacolo, impedimento o rischio di incidenti da
cui possano derivare
lesioni alle persone e
danni alle cose.
Difeso e Risarcito è nato
per difendere chiunque
abbia avuto un qualsiasi
tipo di danno (dalla caduta
in una buca della strada,
all’incidente stradale, ad
una bolletta spropositata,
alla malasanità, etc), ma
che non sa cosa fare per
ottenere un risarcimento
oppure per vari motivi non
può sostenere le spese
che ciò comporta. Difeso e
Risarcito esercita questa
attività con una squadra di
professionisti specializzati
nei vari settori (medici
legali, dottori, avvocati,
periti, etc.) ed è in grado di
valutare, con precisione,
caso per caso, la portata
del danno e la possibilità
di esercitare con successo
un’azione risarcitoria.
Sei caduto e ti sei fatto
male per motivi, che
secondo te sono riconducibili a responsabilità di
altri? Difeso e Risarcito
valuta gratuitamente il tuo
caso e, se ci sono tutti gli
elementi per procedere,
avvia per conto tuo una
richiesta di risarcimento.
Tu non rischi mai nulla: dal
momento in cui contatti
Difeso e Risarcito, fino
alla conclusione, la pratica
procede a spese di Difeso
e Risarcito. Solo se si
otterrà il risarcimento
pagherai a Difeso e
Risarcito quanto avevi
concordato nel contratto a
inizio mandato. diversamente, non paghi nulla!
Vai a leggere sul sito internet le testimonianze delle
persone che hanno avuto i
loro risarcimenti www.difesoerisarcito.it
Difeso e Risarcito ti difende!
10 san vincenzo 10-03-2016
18:12
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ATTUALITA’ CHIERI
Chieri, la San Vincenzo e la sfida delle ‘nuove povertà’
I Gruppi di Volontariato Vincenziano, le due Conferenze di San Vincenzo, il Centro di ascolto: almeno duecento le famiglie assistite
di Gianni Giacone
S
ono almeno duecento le
famiglie di Chieri seguite,
più o meno costantemente,
dai Gruppi di Volontariato
Vincenziano
e
dalle
due
Conferenze di San Vincenzo di
Chieri. “Un segnale dei tempi difficili che viviamo”, dice Eliana
Vergnano, responsabile di uno dei
Gruppi di Volontariato Vincenziano che ha nella parrocchia del
Duomo il suo riferimento storico.
“Cresce la povertà – prosegue la
Vergnano (nella foto al centro) –
ma ci sono anche forze nuove del
volontariato per affrontarla. Il
Centro di Ascolto, nato dalla collaborazione di tutte le associazioni di
volontariato chieresi che si occupano di povertà e aiuto alla persona, ha raccolto forze molto valide
ed è diventato rapidamente un
importante punto di riferimento
per tutta l’Unità Pastorale chierese.”
Presto, poi, arriverà anche ‘La
Zattera’, una dozzina di posti letto
per accogliere, in locali ristrutturati di Via della Pace, chi non ha più
un tetto sotto cui dormire. “Lì –
prosegue la Vergnano – si lavorerà
tutti insieme, dai padri vincenziani
al centro di ascolto e alle conferenze di San Vincenzo, per dare qual-
che risposta all’emergenza abitativa mettendo sempre al centro di
tutto l’attenzione alla persona: non
solo un posto dove dormire, ma
anche la possibilità di far uscire
qualcuno dai suoi problemi.”
Il problema più grave che il volontariato vincenziano deve affrontare
ogni giorno? “Le nuove povertà, i
poveri che fino a ieri non lo erano,
e che non sono mentalmente attrezzati per cercare aiuto, magari perché si vergognano. Noi andiamo a
trovare a casa loro tante famiglie e
cerchiamo di capire i bisogni
anche quando non ci vengono
dichiarati. C’è anche tanta gente
che lavora sottopagata e che non
ce la fa a tirare avanti, specie in
presenza di figli piccoli.” Sì, perché solo il 15% degli assistiti ha
più di 65 anni. “Il grosso è rappresentato da famiglie più giovani
impoverite. Il nostro non è tanto un
pronto soccorso, anche se facciamo pure quello. Le visite a domicilio mirano a stabilire un rapporto
umano, a non farli sentire soli.”
Un altro mito da sfatare: gli stranieri non sono tanti. “Qualche fami-
10
glia rom, alcuni nordafricani e
qualche rumeno, una volta abbiamo seguito per un po’ anche una
signora svizzera…”
C’è bisogno di nuovi volontari? Sì,
ma a certe condizioni. “Bisogna
essere molto motivati – conclude
Eliana Vergnano – e non serve pensare che per questo tipo di volontariato serva al pensionato per passare il tempo. Serve tanta, tanta
passione. Ecco perché non facciamo appelli: chi vuole davvero, sa
dove trovarci.”
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11 zarrella
10-03-2016
17:04
Pagina 11
ATTUALITA’ CHIERI
I ragazzi di Chieri ed i social network
F
acebook,
Instagramm,
Twitter sono tra i social network più utilizzati. Sono
stati creati come strumento di
condivisione di informazioni,
pensieri, amicizie, foto, video ecc.
Danno la possibilità di crearsi uno
spazio personale. Negli ultimi
anni però la troppa esposizione
della propria vita privata ha portato effetti negativi. Trattandosi di
un mondo virtuale capita che
malintenzionati dietro false identità e con cattive intenzioni cerchino” amicizie “on line. Per questo motivo le autorità europee nel
mese di dicembre hanno proposto
il divieto dell’utilizzo dei social
network ai minori di 16 anni.
Naturalmente la proposta ha
incontrato non pochi dissensi. Si è
alla fine concordato che ogni stato
membro avrà la possibilità di
imporre un proprio limite tra i 13
e 16 anni. Le nuove regole riguarderanno anche la protezione dei
dati personali. Per conoscere cosa
ne pensano i ragazzi di Chieri, lo
abbiamo chiestoa tre studenti universitari: Edoardo, Matteo e
Federico.
–Quali social network utilizzate
di frequente? ”Utilizziamo maggiormente
Facebook
ed
Instagramm, principalmente per
tenerci informati sull’attualità,
politica e cronaca. Li adoperiamo
anche per svago per tenerci in
contatto coi vecchi amici magari
quelli che non vediamo da tempo.
Per conoscere altri studenti universitari e per socializzare”.
- Cosa ne pensate della proposta
europea che vorrebbe vietare
l’utilizzo dei social ai minori di
16 anni?. ”Non penso che
dovrebbero essere proprio vietati
social ai minori di 16 anni ma
sarebbero necessari maggiori
controlli. Alcuni siti dovrebbero
essere non accessibili ai minori e
questo già accade. Dovrebbero
essere utilizzati con cautela e poi
dipende dall’ utilizzo che se ne
fa”.
Chieri, quelli del ’51
di Luisa Zarrella
Edoardo, Matteo e Federico.
I Tre Merlot - Bed & Breakfast,
l’ospitalità ha trovato casa in collina
I
Tre Merlot è a Baldissero Torinese. A 5 minuti dalla Basilica di
Superga, a 15 da Torino, vicinissimo a Chieri e al fascino del suo centro storico medievale. Ma è anche ideale punto di partenza per chi
voglia visitare Torino o inoltrarsi tra le dolci colline del Basso Monferrato,
alla scoperta di chiese romaniche e castelli, eccellenti cantine vinicole e
ottimi ristoranti. Il tutto in un paesaggio di sorprendente e preservata bellezza. Mettiamo a disposizione dei nostri ospiti un piccolo appartamento
che può accogliere fino a quattro persone, composto di una zona soggiorno
con divano-letto, dedicata alla lettura, all’ascolto della musica e alla conversazione, ed un’area notte raccolta e confortevole, da cui si accede direttamente al bagno esclusivo. La struttura ha un ingresso autonomo e un gradevole terrazzino. La colazione è all’italiana: latte, caffè, te, succhi di frutta, yogurt, pane, burro, marmellata, torte, affettati, formaggi e frutta di stagione. Il tutto con una particolare attenzione nel selezionare le materie
prime e i prodotti della nostra terra, che per varietà, gusto e qualità, costituiscono un vero paniere d’eccellenza. Di fronte alla casa, è riservato agli
ospiti un parcheggio coperto, ed inoltre, nell’ampio “tavernone” si potranno ricoverare in sicurezza biciclette ed altre attrezzature sportive.
D
omenica 28 febbraio la leva del 1951 ha festeggiato i 65 anni.
Messa in Duomo, pranzo con ballo e cabaret: insomma, una
festa…unica! Nella foto, il gruppo dei coscritti davanti al Duomo
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12 riflessione 9-03-2016
18:47
Pagina 12
RIFLESSIONE
Le nuove ferite del Cristo Risorto
La Pasqua nel Giubileo della “Misericordia”
C
elebrare la Grande Pasqua
del
Cristo
Risorto
nell’Anno Giubilare della
Misericordia dà una sensazione
nuova e assume un’importanza
davvero particolare. È l’occasione
straordinaria, unica, per riflettere
sui motivi che questo Giubileo ha e
deve avere nella vita di ogni credente. Pasqua non ricorda solo la
scoperta di un ‘sepolcro vuoto’ o
entrare nel clima della primavera
ma vivere l’incontro con il Vivente
che porta ancora con sé le piaghe
doloranti della passione e le
mostra con semplicità ai suoi
amici, amici che lo hanno abbandonato e lasciato solo nell’ora
della prova, dell’agonia e della
morte. Lui si mostra vivo, reale,
con i segni della passione per indicare che non ha mai smesso di
amarli e di comunicare loro l’amore di Dio che li ha scelti per essere
testimoni del Regno. Si tratta allora di leggere con attenzione i brani
del Vangelo che cadenzano i
momenti festivi di questo periodo.
Ci comunicano messaggi continui
di gioia tutti ambientati in luoghi
divenuti con Lui familiari per
riprodurre in noi atteggiamenti di
meraviglia, stupore, capaci di
risvegliare la gioia dell’incontro
con il Vivente. Essere nel
Cenacolo, lungo il mare di Galilea
per la pesca, sui prati intorno a
Cafarnao col il vero ‘Buon
Pastore’ è sempre il Maestro che
comunica con la sua parola e la sua
presenza ciò che più importa per
di P. Pio G. Marcato op
un radicale cambiamento di vita.
Lo spazio chiuso
del Cenacolo,
dove i discepoli
si sono nascosti
per paura è
improvvisamente
illuminato
dall’ingresso del
Maestro. Lui è
lì, di nuovo presente e le sue
parole rassicuranti aprono il
cuore alla missione.
Tutto
diventa reale con
il dono dello Spirito, anticipo della
Pentecoste. Lui dice: Sono qui,
non abbiate paura e mostra loro le
mani e il costato squarciato.
Manca Tommaso che esprime
subito il suo malumore. Lui è lontano, interiormente e fisicamente
dallo spazio degli altri. Lui non ha
ancora ricevuto l’annuncio, il dono
dello Spirito, ma a lui è riservato il
dono di poter toccare il corpo, quel
Corpo piagato Non accetta la notizia strabiliante del ritorno del
Vivente senza prima aver visto,
con i suoi occhi le piaghe, le ferite
aperte del Maestro. Solo allora la
sua fede si fa matura, limpida,
ferma. Senza la presenza del
Risorto le porte di casa e del cuore
restano chiuse, sbarrate in difesa
di nemici veri e immaginari che
sono fuori della porta. Senza il
Risorto il cuore non si apre ad una
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12
nuova avventura di comunione e di
libertà. Senza di Lui c’è ancora
paura e delusione. Ma questo accade, oggi, anche a noi. Le cose brutte che vediamo, che continuiamo a
vedere in questi giorni, alle quali ci
stiamo abituando: violenza e guerra, profughi respinti, esuli sfiniti,
crimini efferati… queste le
‘nuove’ piaghe e le ferite aperte’
della nostra società, sono le ferite
del Corpo del Risorto, sono anche
le nostre ferite. A queste ferite
aperte di oggi non rispondiamo,
non sappiamo rispondere, non
diamo giustificazioni. Solo il
Risorto può interrompere questi
luoghi di disperazione, irrompendo
nella vita e nel cuore delle persone.
Lui chiede lo stato di comunione
con Lui e Lui ci dona il suo
L’ Edicola di ieri
Spirito. La storia di Tommaso, la
nostra, indica che Cristo non mette
limiti alla ricerca della verità e
della comunione con Lui. Lui si
lascia mettere le mani addosso, e
tutti possono fare la stessa esperienza; unica condizione di ‘buttare’, alla fine, la nostra fede in Lui.
Ancora, l’altra scena, sulle rive del
lago. Ci si accorge che senza di Lui
la pesca è faticosa, non porta a
nulla, senza risultati utili. Ci si è
allontanati da Gerusalemme per
riprendere la vita di prima, a fare le
stesse cose come se l’incontro con
Cristo non ci fosse mai stato. Le
reti vuote sono la risposta alla
nostra solitudine, l’incapacità di
fare cose serie. La presenza del
Risorto rende fruttuosa la pesca e
si rinnova la vita, la rete si riempie
e non si strappa e per l’umanità si
riapre la strada della speranza. Le
ferite della nostra umanità, quelle
difficili da comprendere e curare
‘oggi’ richiedono la mano sapiente
e operosa del Maestro che ha superato i limiti della sofferenza e i
legami della morte. Lui vuole nuovamente avvicinarsi a noi e togliere il buio e il gelo del cuore. Vuole
darci speranza e donarci la vera
gioia. Credere in Lui e riaprirsi alla
vita e impegnarsi per un mondo
nuovo, questo il messaggio della
“Sua” Pasqua.
a cura di Valerio Maggio
L’ alba di Craxi
Giorgio Dell’ Arti (Supplemento a La Repubblica, 14 Gennaio 1986)
“
All’inizio del 1976 (quarant’anni fa n.d.r.) le sinistre sembravano a un
passo dal governo. Comunisti e socialisti avevano vinto le elezioni del
giugno 1975. La Dc pareva irrimediabilmente in declino. Inoltre, tutta
l’opinione che contava diceva di stare a sinistra. Infine: era diffusa la sensazione che ci fosse un solo modo giusto di fare le cose, fossero esse la politica, il lavoro o la letteratura, e che questo modo giusto non potesse essere
che di ‘sinistra’. Erano i tempi in cui Moro sperava che il Pci lo avrebbe aiutato a non uscire dal palazzo del potere e in cui Berlinguer, spaventato da
quel che era accaduto tre anni prima a Salvador Allende in Cile, non voleva governare col 51 per cento. A caccia di una ‘legittimazione occidentale’
per tutto l’anno i comunisti […] diedero prove di senso di responsabilità
soprattutto in campo economico, quando si fecero carico della famosa ‘politica dei sacrifici’.[…] L’anno cominciò con una crisi di governo provocata
dal segretario socialista Francesco De Martino. Alla crisi si arrivò per
parecchie ragioni, ma una in particolare merita di essere ricordata: tra i
democristiani che governavano e i comunisti che facevano l’ opposizione,
durava da tempo una diplomazia, allo stesso tempo segreta ed evidente, che
tagliava del tutto fuori i socialisti.[…] Il Pci vinse le elezioni ma la Dc non
le perse. A perdere furono i partiti laici. Quel voto fu carico di conseguenze. De Martino ‘tradito’dalla sua stessa corrente dovette dimettersi da
segretario del Psi. Dopo una breve lotta con Antonio Giolitti prese il suo
posto Bettino Craxi […]. L’anno si chiuse con le polemiche intorno alla
‘stangata’ decisa da Andreotti e non avversata dal Pci […]. L’ultimo giorno
dell’anno, in prima pagina ‘La Repubblica’ titolò: Questo ’77 sarà duro”.
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13 Dintorni
9-03-2016
18:48
Pagina 13
DINTORNI
IL SEGRETO E’ ….
Rachele: una vita dai mille colori
Giallo, rosso, viola, complice la figlia Cristina e il suo parrucchiere: ha superato il dolore con un grande coraggio
V
oglio parlarvi di Rachele
Antonietta Longo. Classe
1951: pugliese. E’ la donna
dei mille colori: c’è il giallo, il
rosso ma anche il fucsia e il viola.
Dipende quale colore le passa per
la testa e così, poi, se lo mette in
testa: letteralmente. Complice sua
figlia Cristina e Maikol Palumbo il
suo parrucchiere “Non pensare che
non abbia problemi o pensieri tristi.. Anni fa avevo perso la voglia
di vivere. In un incidente persi una
parte di me: Cosimo, uno dei miei
due figli. Aveva 25 anni”. Così
incominciò a barcollare, a perdere
energia e interesse per tutto.
Cristina era lontana e Rachele non
riusciva a trovare un appiglio, uno
spiraglio di luce abbastanza forte
da farle ritornare la voglia di uscire
da quello stato dove vedeva tutto di
un solo colore: il nero. Ma quando
Cristina ritornò a casa perché voleva smettere di stare male e riprendere a sorridere, diventarono la
luce l’una del altra. Era ora di tornare alla vita e far continuare a
vivere anche Cosimo. ”Parliamo
di lui e con lui come se non fosse
mai andato via..”. Riacquistò forza
e consapevolezza di sé, scoprì di
essere estrosa e anticonformista;
aveva perso molti chili e vedendosi
finalmente bella cambiò guardaroba. Frequenta regolarmente estetista e parrucchiere da cui un giorno
è uscita a colori. ”Non avevo più
voglia di piangere e far piangere
Cristina, volevo ridere! “ Ma non
far ridere. Rachele cambia colore ai
capelli ogni volta che le và. “Nulla
è lasciato al caso, viene fatto uno
studio a tavolino. La gente mi
guarda e a volte mi ferma, vorrebbe avere il mio coraggio. Qualcuno
aggiunge” forse un giorno lo farò
anch’io . Mi fanno i complimenti
ma non so se sono sempre sinceri..ma io me ne frego!” Quando si
riesce ha superare un dolore così
grande ti senti un’altra, vedi tutto
più chiaro e semplice. Tutto è più
bello! E quando arriva un po’ di tristezza ,si esce e si va dal parrucchiere: con Rachele funziona. Ora
che è in pensione ha imparato ad
usare la tecnologia , le serve per
conoscere, capire e stare al passo
con le nuove generazioni. ”Amo i
bambini; quando facevo la bidella
alle scuole elementari di Santena
ero felice di lavorare per loro”
– Ma a te piaceva la scuola?
“Quando ero bambina mia madre
mi tolse dalla scuola per andare ad
assistere la mia adorata nonna
Cristina. Non mi dispiacque perché
Affiliati CONI ENDAS
di Antonella Rutigliano
a me la scuola non piaceva ma,
avevo 9 anni e ora credo che sapere è importante “ Si scusa e poi si
alza per infornare due pizze” Sono
per Maikol “. Mi avvio all’ uscita
avvolta da quel profumo celestiale.. ma prima dei saluti mi rivolgo a
Cristina ,che è rimasta vicino alla
mamma per tutta l‘intervista, e le
chiedo qual è il suo colore: “Rosso,
il colore della passione e della
forza”, Rachele risponde fucsia e
insieme stabiliamo che se lo chiedessimo a Cosimo oggi, ci risponderebbe: “Blu. Con le sue mille
sfumature e con qualche nuvola
bianca qui e là”. Gli stessi colori
che ha la sua mamma nel cuore.. e
sulla testa. Ci avete fatto caso?
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14 mangiare capello
9-03-2016
18:33
Pagina 14
MangiarBene a PASQUA
L’allegra fattoria con le uova sode
L
e solite uova sode per
Pasqua? Provate a divertirvi
e far divertire piccoli e grandi realizzando un’allegra fattoria...
di uova sode! Per il verde potete
usare spinaci cotti, piselli cotti
oppure insalata fresca: sarà un bellissimo prato. Per il nido dei pulcini potete invece usare del formaggio grattugiato con la grana grossa
dell’apposito attrezzo oppure realizzare un nido di purè di patate
gratinato.
Gatti uova!
Bellissimi e divertenti: servono
olive snocciolate, peperoni o
pomodori, carote. Seguite la ricetta
delle uova pasquali in antipasto per
il ripieno, poi decorate.
Coniglietti
Il coniglietto è davvero semplice,
basta ritagliare da un altro albume
cotto le orecchie e fissare con un
rametto d’insalata, lo stesso dovete
fare per il nasino e per i baffi...
lette e i chiodi di garofano per
occhietti e naso...
La gallina di Pasqua
Per completare la fattoria di
Pasqua, ecco un’idea per la gallina:
potete usare un uovo sodo o un
composto a base di uova sode, realizzato con le nostre ricette e decorarlo come in foto, con olive o capperi e carote!
La chioccia con i pulcini di
Pasqua
Servono un coltellino, carote, un
pezzettino di pomodoro e una
punta di patè di olive. Davvero
chic!
Gufetti di Pasqua
E che ne dite di questi simpatici
gufetti che fanno capolino dalle
uova sode? Tagliate a zig-zag con
l’apposito attrezzo l’uovo sodo,
farcitelo secondo una delle nostre
ricette o con tonno e maionese ecc.
e decorate con olive affettate e
carote a pezzetti!
Per i più piccini!
Semplici semplici ma dolcissimi,
ecco i coniglietti di Pasqua per i più
piccoli! Usate un pezzetto di
pomodoro per la bocca e due piselli per gli occhietti!
Topolini chic
Uova sode diverse dal solito?
Praticate un taglio dove inserirete
le orecchie realizzate con le sotti-
AUGURI ALLA GENTILE
CLIENTELA DA...
E per decorare...
Per decorare l’allegra fattoria di
uova sode, non possono mancare i
funghetti. Come? Mezzo uovo
sodo con mezzo pomodorino e
gocce di maionese!
Uova sode d’artista
Un tocco d’arte sulla tavola con
queste uova sode decorate! Insalata
riccia per i capelli, sottaceti vari
per il viso...
Da oltre 45 anni una tradizione nel grissino rubata’
Area Attrezzata per Grigliate e Pic-Nic
- Degustazione Salciccia di vitella - Salame della Bionda
Salame di coscia di suino
NUOVA APERTURA
AGRIMACELLERIA
Vendita diretta al minuto dal Produttore al Consumatore di carne di Vitella Fassone Piemontese.
E’ anche disponibile il Pacco Convenienza di carne di Vitella Fassone Piemontese da pascolo (circa 12 kg)
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14
10-03-2016
18:25
Pagina 15
ALBERGO - RESIDENCE
Menu’ di Pasqua 2016
Antipasti
Coscia di fassone piemontese ai tre profumi
Insalatina primaverile della Ciocca
Involtini di prosciutto e asparagi al gratin
Flan di erbette di campo con crema di peperoni
offre:
- Appartamenti per medio-lunghe
permanenze
- Trattamenti di pensione alberghiera
- Prezzi confidenziali per aziende
- Sistemazioni dotate di ogni confort
Primi piatti
Lasagnette al profumo di bosco e provola silana
Risotto Arborio agli asparagi sfumato all’Arneis
Secondi piatti
Rolata di agnello nostrano alle erbette fini
accompagnato da patate al rosmarino
Arrosto della coppa fresca con timo maggiorana e lime
accompagnato da macedonia di verdure
Bis di dolci piemontesi
Acqua Caffè Amaro Ciocca offerto
Selezionati vini piemontesi bianchi e rossi
accompagneranno le nostre portate € 37,00
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15
chiuso
15 mangiare ciocca
16 mangiare corveglia
9-03-2016
18:32
Pagina 16
…e per Pasquetta, una bella torta ai carciofi
L
a torta ai carciofi è un
classico della gita di
Pasquetta. I sapori che vi
si mescolano sono in assoluta
armonia e gustarli vi porterà
sicuramente indietro nel tempo:
la mentuccia con i carciofi, il
tutto amalgamato con la ricotta.
Il vostro picnic sarà in questo
modo anche un momento per
abbandonarsi ai dolci ricordi
degli aromi della cucina della
nonna.
Ingredienti: 1 Rotolo di Pasta
Brisèe, 4 Carciofi, 1 Spicchio di
Aglio, Prezzemolo Q.B., 200
Gr di Ricotta, 2 Uova,
di aglio insieme ad un ciuffo di
prezzemolo. Unite i carciofi
puliti e tagliati a fettine. Fate
cuocere per 10 minuti a fuoco
Parmigiano Grattugiato, Mentuccia, Olio Extravergine di
Oliva, Sale, Pepe, Preparazione: fate scaldare lo spicchio
lento, se necessario bagnando
con acqua. Regolate di sale e
pepe e spegnete. Mettete i carciofi in una terrina, aggiungete
la ricotta, il parmigiano, le uova
e la mentuccia tritata. Regolate
di sale e pepe e mescolate.
Foderate una tortiera con la
pasta brisèe e farcitela con il
composto. Infornate per 25
minuti a 200°, sfornate e servite
sia tiepida che fredda. Per ottenere un ripieno più cremoso distribuite sulla sfoglia un po’ di
stracchino e aggiungete i carciofi. Il risultato è ottimo.
Buona Pasqua
di Gastaldi Enrica
Il Freisa di Chieri
Passione antica
Produzione e vendita diretta al pubblico
Orario: dal lunedì al giovedì 15,00 - 20,00
Venerdì - sabato 8,30 -12,30 e 15,00 - 20,00
Pecetto Torine.se (TO)- Strada Virana, 42
Tel. 011 8609519- Fax 011 83431148 - e-mail: [email protected]
Strada Borgarella, 4 - 10023 Chieri (TO)- Tel. e Fax 011 947 89 15
PRANZO DI PASQUA 27 Marzo 2016
PRANZO DI PASQUETTA 28 Marzo 2016
Freisa di Chieri D.O.C. da
40 anni
(sfuso e Bag in Box)
ANTIPASTI
Roast-beef di vitello con fragole e Castelmagno
Coniglio marinato alle verdure
Peperoni al forno con Vellutata d’Acciughe
Sformato tiepido di spinaci e ricotta
PRIMI
Risotto di Carnaroli alle Noci e Stracchino
Gnocchi di patate al Ragù bianco di vitello e salsiccia
SECONDI E CONTORNI
Fricandò all’Astigiana
Costolette d’agnello al forno con Cavolfiori gratinati
DESSERT
Pere caramellate al Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
Colomba pasquale con Crema al moscato
VINI: Dogliani DOCG Chiarla Giovanni- Roero Arneis DOC Costa
Stefanino- Spumanti San Maurizio Vallebelbo
Acqua, caffè 40,00 € tutto incluso Bambini fino a 12 anni 20 €
Il servizio inizierà tassativamente alle ore 12,30.
NON E’ PREVISTO INTRATTENIMENTO MUSICALE
ANTIPASTI
Julienne di vitella alle verdure
Insalata di sedano, erborinato e noci al miele
Tomino al verde
PRIMI
Risotto di Carnaroli con zucca e taleggio
GRAN MISTO DI PASQUETTA
Polenta e salsiccia - Stinco di maiale al forno
Costine di maiale gratinate con Patate al forno
DESSERT
Colomba pasquale con crema al moscato
Crostata di ricotta, mele e uva passa
Acqua, caffè 32,50 € vini esclusi Bambini fino a 12 anni 15 €
Il servizio inizierà tassativamente alle ore 12,30.
NON E’ PREVISTO INTRATTENIMENTO MUSICALE
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Tel. 0141.948407 cell. 347.4131226 - www.castellodicorveglia.com
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16
17 sposi 9-03-2016 18:34
Pagina 17
SPECIALE SPOSI
Matrimonio: come mi vesto?
Stile, abbigliamento ed abitudini da prediligere
S
iete state invitate ad un
matrimonio e non sapete
come vestirvi? Per arginare
il panico da shopping pre-nuziale,
ecco alcuni utili consigli su cosa
indossare e cosa, invece, evitare
per apparire al top nel giorno speciale di una vostra cara amica,
amico o parente.
La prima cosa da prendere in considerazione per capire cosa indossare a un matrimonio è l’invito di
nozze: da come è strutturato e da
quello che riporta al suo interno,
sarà infatti possibile capire lo
stile della cerimonia e adeguarsi
di conseguenza. Tramite l’invito
conosceremo anche il luogo e l’orario delle nozze, informazioni
fondamentali per la scelta del
nostro abito. A volte, negli inviti
viene specificato il “dress code”
preferito dagli sposi. Se il matrimonio si svolge al mattino, la
soluzione migliore sarebbe quella
di indossare un abito da cockatil o
un tailleur ed evitare, invece, i
classici abiti da sera che risulterebbero eccessivi e fuori luogo.
Al contrario, se il matrimonio si
svolge di sera, l’abito lungo è
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estremamente consigliato, sempre tenendo in considerazione la
tipologia delle nozze (formale o
informale). Per quanto riguarda la
scelta dei colori, è opportuno privilegiare quelli più sobri: via libera, soprattutto di giorno, a tonalità pastello, stampe floreali e fantasia. Per i matrimoni serali
vanno bene anche colori più
scuri. Gli accessori devono essere
sempre coordinati con il nostro
abito al fine di arricchirlo senza,
tuttavia, appesantire la figura. Ciò
significa che se, il vostro vestito
sarà semplice, potrete tranquillamente valorizzarlo con accessori
più appariscenti mentre, se opterete per un abito bello ricco,
gioielli più sobri saranno la scelta
migliore. La parola d’ordine è
‘equilibrio’.
La borsa deve essere sempre di
piccole dimensioni mentre, per
quanto riguarda le scarpe, è sempre meglio prediligere calzature
alte ma comode. Se siete fan dei
cappelli, sceglietene uno di buona
qualità e tenetelo su per tutta la
durata della cerimonia.
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SPECIALE SPOSI
La data del matrimonio? Ecco come sceglierla
Tra valutazioni da fare e superstizioni da rispettare...
A
vete preso la fatidica decisione di sposarvi? Questo è
il momento giusto per scegliere la data del matrimonio in tutta
calma, valutando i pro e i contro,
senza dimenticare di dare una sbirciatina alle superstizioni... che non
si sa mai! Vediamo insieme quali
sono le valutazioni per fare la scelta
giusta e anche quali sono le credenze che ruotano intorno alla data
delle nozze.
Immaginarsi il matrimonio dei
sogni... - Sembrerà banale dirlo, ma
non si deve dimenticare mai che
ogni scelta deve essere fatta con il
cuore. Anche per quanto riguarda la
data delle nozze bisogna chiudere
gli occhi e immaginarsi il matrimonio dei sogni... se ci sarà una spiaggia incorniciata dall’atmosfera inebriante del mare, vi dovrete sposare
nella bella stagione, se invece lo
scenario è un romantico camino
scoppiettante o distesa magica e
suggestiva di neve, meglio preferire
l’inverno. Se non amate gli estremi,
primavera e autunno sono le stagioni più gettonate.
Location, prenotare con largo
anticipo - Capita spesso, però, che
la voce del cuore non possa essere
ascoltata: ci sono altri fattori che
giocano un ruolo importante nella
scelta della data del matrimonio,
come la disponibilità del luogo dove
si celebrerà la cerimonia di nozze o
della location per il ricevimento. Ci
sono chiese e ville che hanno una
lista di attesa di oltre 1 anno e se vi
siete innamorati proprio di loro
dovete aspettare la prima data disponibile... un sogno verrà comunque realizzato!
Superstizioni per il giorno del
matrimonio - Molti sposi nella
scelta del giorno preferiscono dare
un’occhiata alle credenze e alle
superstizioni del matrimonio.
Eccole riassunte qui di seguito:
- il lunedì porta buona salute, perché
è il giorno dedicato alla Luna, astro
e Dea della spose;
- il martedì è il giorno di ricchezza
sicura, che contraddice il detto “di
Venere e di Marte non si sposa e non
si parte”;
- il mercoledì è un giorno molto pro-
Café et Chocolat
pizio;
- il giovedì, invece, porterà dispiaceri alla sposa;
- il venerdì per i credenti è il giorno
della penitenza non adatto ai festeggiamenti, mentre per i non credenti
è il giorno dedicato alla Dea dell’amore Venere;
- il sabato è considerato un giorno
sfortunato per sposarsi, anche se
quello più gettonato per motivi pratici; - la domenica, infine, è il giorno dedicato alla Messa dei fedeli,
ma nell’antichità era il giorno preferito per convolare a nozze.
…e per il mese - Oltre alle credenze per il giorno della settimana, esistono anche quelle per il mese dell’anno in cui sposarsi. Quali sono?
- Gennaio è un mese che porta affetto, gentilezza e fedeltà;
- Febbraio è il mese degli amori,
perfetto per il matrimonio;
- Marzo è “pazzerello” e riserva sia
gioia che dolori;
- Aprile porterà soltanto gioia;
- Maggio non va scelto in nessun
caso;
- Giugno è un mese perfetto per le
nozze, perché è dedicato a Giunone,
dea protettrice dell’amore;
- Luglio darà agli sposi fatiche e
lavoro per guadagnarsi da vivere;
- Agosto è il mese che assicurerà
una vita piena di cambiamenti;
- Settembre riempirà gli sposi di
allegria e ricchezze;
- Ottobre fa bene all’amore, ma
male al denaro che faticherà ad arrivare;
- Novembre darà felicità;
- Dicembre, infine, con la sua neve
assicurerà agli sposi amore eterno.
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SPECIALE AUTO PRIMAVERA
Primavera, è ora di fare un po’ di m
L
a primavera è arrivata ed è
tempo di dare un’occhiata
agli apparati dell’automobile messi a dura prova dalla stagione invernale. Si tratta di pochi
interventi che – se eseguiti puntualmente, con cura e competenza garantiscono il funzionamento ottimale dei vari sistemi, evitando
spiacevoli sorprese proprio sul più
bello: quando, cioè, caricata la vettura con tutti i bagagli, si è pronti
per partire in direzione del luogo di
villeggiatura. Ci sono alcuni controlli semplici da eseguire e di
costo contenuto, che le officine
portano a termine in poco tempo.
Aria sana nell’abitacolo - Il filtro
per l’abitacolo, di norma, deve
essere sostituito ogni 15mila chilometri. E’ un’occasione, per dotare
la vettura dell’utile filtro a carboni
attivi di Bosch, in grado di trattenere fino al 90% delle sostanze dannose (polveri, batteri, polline,
ozono e quant’altro viene solitamente aspirato dall’esterno). E’
anche da ricordare che un filtro
vecchio ed intasato riduce il passaggio dell’aria, aumentando il disagio degli occupanti, fino a rappresentare un problema per la sicurezza di guida.
Carrozzeria e capote - La carrozzeria, cioè il vestito dell’automobile, è la parte che più risente delle
intemperie invernali, le cui tracce
sono spesso visibili, come i danni
alla vernice o le parti aggredite
dalla ruggine. L’intervento di salvaguardia della vernice è da eseguire con una cera dura o liquida. E
chi possiede una cabriolet? In questo caso, la capote dev’essere trattata con una sostanza impregnante.
Check-up di tutti i liquidi Quella della parte tecnica della vettura è una questione molto delicata.
Per questo, è meglio rivolgersi a
professionisti dell’autoriparazione.
E’ infatti necessario controllare lo
stato ed il livello dei vari liquidi e,
se necessario, provvedere al rabbocco o alla sostituzione. Per liquidi, si intendono l’olio motore e
quello della trasmissione, il fluido
di raffreddamento, l’elettrolita bat-
teria, il liquido freni, servosterzo
nonché l’acqua dell’impianto lavacristalli. Per quanto riguarda la batteria, è doveroso ricordare che la
maggior parte delle attuali auto è
dotata di accumulatore, che non
richiede manutenzione; in questo
caso, non è necessario aggiungere
nulla. Occorre comunque controllare lo stato dei poli (pulizia e serraggio). Ed ora il liquido freni: nel
libretto uso/manutenzione della
vettura dovrebbe essere riportata la
data relativa all’ultimo cambio del
liquido apposito. Per evitare la formazione di bolle di vapore, conseguente all’assorbimento di umidità
da parte del liquido, è opportuno
cambiarlo ogni due anni.
BUONA PASQUA
RIPARAZIONE
O CON DANNI
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manutenzione…
Tergicristalli sempre in ordine…
- L’inverno è tra i maggiori nemici
delle spazzole tergicristallo. Non è
un mistero che l’uso frequente danneggi
le
gomme
tergenti.
Tergicristalli sempre in ordine consentono una visibilità ottimale e,
quindi, maggiore sicurezza.
Lampade
e
proiettori
L’automobilista può controllare da
sé anche l’impianto di illuminazione, ossia, i proiettori e le lampade.
L’umidità o la ghiaia sparsa in
inverno potrebbero, infatti, aver
danneggiato i proiettori, opacizzando parabole riflettenti o incrinandone i cristalli.
Pneumatici “sotto” pressione? Il prossimo passo nel programma
“auto-fit“ è il controllo dello stato e
della pressione pneumatici, compresa la ruota di scorta. A disposizione presso stazioni di servizio e
officine ci sono manometri, semplici da utilizzare. Un investimento
a favore della sicurezza è l’installa-
zione a bordo della vettura del rilevatore automatico della pressione,
di cui diversi modelli in commercio dispongono già di serie.
I freni - Il check-up di primavera
deve riguardare anche i freni, ovvero pastiglie, dischi, tubazioni flessibili, compresi i vari componenti
idraulici ed elettronici. Sistemi frenanti, quali ABS oppure ESP, possono funzionare alla perfezione,
soltanto se anche i freni alle ruote
sono in ordine al 100%. Il control-
lo dei freni e l’eventuale sostituzione dei componenti sono tutte operazioni che devono essere eseguite
in un’officina specializzata, dotata
della necessaria strumentazione
elettronica per la diagnosi.
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Ecco l’auto ad aria compressa: una alternativa vera?
C’è chi la vede come il motore del futuro e chi è perplesso…
L
e automobili ad aria compressa risultano ad oggi
un’alternativa ancora lontana dalla perfetta efficienza per
poter contrastare sul mercato le
vecchie auto a combustione interna
o il nuovo che avanza cioè l’auto
elettrica. Molti si sono dibattuti se
effettivamente la strada per la realizzazione di automobili con propulsori ad aria compressa sia percorribile o meno, e se costituisca
effettivamente un’alternativa alle
tipologie di motori presenti oggi. Si
sono formate due correnti di pensiero, la prima vede protagonisti
coloro che ritengono l’aria compressa il motore del futuro, sostenendo che al momento non si sono
fatti grossi passi avanti nello sviluppo di questa tecnologia a causa
dell’opposizione delle grandi industrie produttrici di veicoli e delle
multinazionali che vivono grazie al
petrolio, le quali non vogliono
rinunciare alla loro leadership,
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potenzialmente minacciate da queste tecnologie alternative. La
seconda corrente di pensiero invece è composta da coloro che
sostengono che i motori ad aria
compressa comportano delle grandi difficoltà nello sviluppo, perché
i costi per lo sviluppo sono molto
elevati e i prototipi che si sono visti
fino ad adesso non sono risultati
all’altezza, specialmente per motivi
di sicurezza.
Questa tipologia di motore compie
un lavoro meccanico sfruttando
l’espansione dell’aria compressa.
Questi propulsori sono in grado di
convertire l’aria compressa in un
lavoro meccanico attraverso il
movimento lineare e rotativo. Il
meccanismo è tale che quando l’aria compressa esce dai suoi serbatoi a pressione elevata, lo spostamento provocato è infine in grado
di muovere un pistone o una turbina collegata ad un albero motore. Il
lato positivo, specialmente al gior-
no d’oggi, è che questo tipo di
motore è ad emissioni zero, un vero
toccasana per l’ambiente, quindi
totalmente non inquinante. D’altro
canto la realizzazione per un motore ad aria compressa davvero efficiente si scontra con le difficoltà
del genere. Infatti uno dei limiti
riscontrabili sta nella densità energetica immagazzinabile. Di che
cosa si tratta? Semplice, per avere
una potenza quanto meno accettabile, queste automobili dovrebbero
essere dotate di bombole enormi.
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Per comprimere l’aria c’è bisogno
di tanta energia da immagazzinare
nelle suddette bombole. Per convertire però l’aria compressa in
energia meccanica avvengono però
delle grosse perdite, e il processo
risulta molto dispendioso, a differenza invece delle auto elettriche
che trasformano l’energia elettronica in energia meccanica senza tanti
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La radio, le voci e la memoria: in uscita un DVD…da brividi
De Paoli
Caselle
D
al 1976, anno della sua
fondazione, e fino al
1995, Radio Centotorri
ha fatto buona compagnia a
tanti, chieresi e non solo, di
tutte le età: per ciascuno di
loro, essa aveva da offrire qualcosa di interessante, a volte di
‘unico’: la colonna musicale
della giornata, per chi passava
in casa molto tempo; notizie
locali ‘fresche’, giochi e rubriche di ogni genere. E, soprattutto, ‘voci’ di persone più o meno
conosciute, che parlavano dei
problemi della gente o annunciavano eventi di largo interesse. Proprio a queste ‘voci’, alle
più significative nel campo
della cultura, della politica,
dello sport, della società civile,
è dedicato questo dvd, che
‘esce’, con il montaggio e la
regìa di Bruno Bonino e la
copertina di Francesca Moro,
sulla scia del successo delle
‘teche’ che 100torri.it (un po’
l’erede, oggi, di Radio
Centotorri) ha proposto (e proporrà ancora). Il nostro ‘viaggio nella memoria’ comincia
con la voce del Papa a Chieri: 3
settembre 1988, Giovanni
Paolo II in Duomo parla ai
seminaristi di Don Bosco e dei
www.100torri.it
suoi anni chieresi. Poi, sempre
sul filo rosso di Don Bosco,
Secondo Caselle ci fa viaggiare nei luoghi della nostra città
che furono cari al Santo dei
giovani e che erano e sono frequentatissimi dai gruppi salesiani di tutto il mondo.
E, a proposito di Duomo, chi
non ricorda Don Antonio
Zappino, parroco per 14 anni e
grande appassionato di fotografia e di montagna? Un’altra
voce indimenticata, quella di
Celestina Costa, unita nel
ricordo a Siro Lombardini:
sono stati tra i fondatori
dell’Università della Terza Età
a Chieri e ne parlano con autentica passione. E’ poi la volta di
Giuseppe Berruto: sindaco
amatissimo per oltre un decennio, ma anche studioso di storia
locale, appassionato di teatro e
Berruto
impegnato nel sociale. Giulio
Rocco e Giuseppe Gallina
sono state due tra le più significative figure della politica chierese negli anni Ottanta e
Novanta. Ma c’è anche una
bella presenza di sportivi: dal
grande Roberto Rosato, il
I necrologi: sul web arrivano subito
I
necrologi sul web sono un servizio relativamente nuovo di
100torri.it, ma ormai, grazie alla collaborazione di importanti
agenzie chieresi (che ci hanno creduto da subito) sono diventati
utili, anzi necessari: sapere tempestivamente l’ora e il luogo del funerale (e magari del rosario) era possibile, prima, solo cercando i tradizionali manifesti. Adesso, prima e meglio, ci pensa il nostro quotidiano on line. Utile anche in circostanze tristi come queste.
23
miglior stopper dei mondiali
del ’70, a Nino Fornaca: per
lui i rally non avevano segreti.
E poi, Elio Perotti, calciatore
bravo ma soprattutto vero
intenditore di calcio dilettantistico. E ancora, Piero De Paoli:
un breve ‘cammeo’ di un uomo
di poche parole, che amava lo
sport più che se stesso. Infine,
l’arte: Piero Fonio, bravo
quanto modesto, un innovatore,
cui Chieri deve molto.Le nostre
‘teche’ contengono tanto altro.
Magari ve lo proporremo un’altra volta…
Gianni Giacone
24 animali
9-03-2016
18:40
Pagina 24
ANIMALI
I pappagallini inseparabili, tante piume colorate
Amano la compagnia, vivono meglio e più a lungo se hanno un compagno
I
pappagallini inseparabili, piccoli volatili coloratissimi dal
simpatico nome, sono degli
adorabili pappagallini canterini
dalle misure molto ridotte, tra i 13
ed i 17 centimetri di lunghezza per
un peso attorno ai 40 - 60 grammi.
Si tratta dei pappagallini più piccoli del mondo. Il loro nome è dovuto al fatto che vanno necessariamente curati e tenuti in coppia poiché si tratta di piccoli pappagallini
che amano la compagnia . Da tale
comportamento giunge il nome di
“inseparabili”! Grazie anche al loro
carattere vivace rappresentano una
delle specie più diffuse nelle abitazioni. Ecco qualche semplice ma
utile consiglio per imparare come
avere cura dei pappagallini. I pappagallini inseparabili sono soggetti
molto territoriali, quindi è opportuno non far loro condividere la gabbia con altri uccelli di diversa specie. Per via della loro vivacità mettete all’interno della gabbia alcuni
giochi con i quali i pappagallini
inseparabili si potranno dilettare,
come piccole altalene, cordicelle,
oggetti in legno per pulirsi ed affilarsi il becco. La sistemazione della
gabbia dei pappagallini inseparabili in casa dovrà essere in un punto
dove durante il giorno vi è presenza di persone, voci e rumori.
Durante la notte, invece, gli inseparabili amano il buio ed il silenzio
Per mantenere in buona salute i
pappagallini inseparabili, una corretta alimentazione sarà importantissima. Il cibo preferito è composto da una miscela di vari semi
appositamente studiata per questo
tipo di pappagallini, in vendita
presso tutti i negozi specializzati
nella vendita di animali ed accessori. Da non dimenticare l’inserimento di frutta e verdura fresca di colorazione verde scuro o arancione,
come ad esempio le carote. Sono
da evitare i cibi salati o ad alto contenuto di grassi. Gli inseparabili
amano molto i contatti sia con i
propri simili che con gli essere
umani, ecco perché è importante
prestare loro sia cure che attenzioni.
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25 animali
9-03-2016
18:41
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ANIMALI
Come possiamo difendere i nostri cani dalla Leishmania
L
’infezione
della
Leishmania risulta endemica in molte regioni
d’Italia ed è in continua espansione. Fino a dieci anni fa la
malattia era presente solo nel
centro e sud d’Italia, nelle isole,
in Liguria ed in tutta la costa
Azzurra. Risultavano colpite in
modo particolare le aree costiere.
Da alcuni anni purtroppo sono
stati registrati nuovi focolai
anche in molte regioni del nord
Italia. Nella nostra zona (Torino e
zone limitrofe) la malattia si è
diffusa in particolare nei dintorni
di Moncalieri, Pecetto, Pino
Torinese, Baldissero per poi
estendersi verso l’astigiano.
Dalla mappa delle zone interessate si osserva la predilezione
delle aree ai piedi delle colline
probabilmente per un habitat
ideale allo sviluppo dell’insetto
vettore, il pappatacio. La leishmania può infettare anche l’uomo; è un’evenienza rara che
riguarda sopratutto bambini e
persone immunodepresse. Il cane
affetto da leishmaniosi può avere
una sintomatologia molto varia e
non specifica o essere addirittura
asintomatico. Nella sintomatologia classica comprendiamo dimagrimento, aumento di dimensio-
ambulatoriale che permettono
screening immediati del paziente. I soggetti che risultano positivi al test devono poi essere ulteriormente indagati per accertarsi
del grado di interessamento dell’organismo. L’effettuazione dei
test è consigliabile nei mesi di
FEBBRAIO e MARZO in quanto i risultati sono più specifici e si
ha la possibilità di valutare quale
tipo di prevenzione mettere in
atto a seconda dello stile di vita
condotto dal vostro animale. Le
cure esistenti per gli animali
ne dei linfonodi, dermatiti,
aumento della sete e dell’urinazione, comparsa di alopecia
nelle zone perioculari e sulle
zampe, congiuntiviti. Una diagnosi precoce permette se non di
debellare la malattia quanto
meno di controllarla meglio e per
tempi più lunghi. Nelle zone
endemiche tutti i cani dovrebbero
essere controllati almeno una
volta all’anno sia che presentino
sintomi, sia che siano asintomatici. Per diagnosticare la malattia
esistono dei test rapidi per uso
malati diminuiscono la quantità
dei parassiti nell’organismo, ma
spesso il cane rimane infetto per
tutta la vita. Fino ad alcuni anni
fa l’unica prevenzione erano collari e lozioni repellenti nei confronti degli insetti vettori ma
recentemente è stato introdotto
anche in Italia un nuovo vaccino
contro questa infezione. La vaccinazione protegge in modo continuativo e riduce drasticamente
il rischio di sviluppare la malattia.
Questa forma di prevenzione può
essere effettuata in tutti i cani
sani a partire dai sei mesi di età;
la prima volta che l’animale
viene vaccinato sono necessari
tre richiami a distanza di tre settimane, poi basta una richiamo una
volta all’anno. L’utilizzo del vaccino su una vasta popolazione di
cani potrebbe rallentare il progredire dell’infezione che si è ormai
diffusa in tutto il paese.
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ARTE & SPETTACOLO
Pralormo: ‘Messer Tulipano’ dal 2 aprile al 1 maggio
D
al 2000 nel parco del
castello medievale di
Pralormo, nel cuore del
Piemonte, la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi
annuncia la Primavera. Tra le
varietà più curiose selezionate per
la primavera 2016, una collezione
di tulipani neri, i nuovissimi tulipani pop up che sembrano coni gelato, i parrot e gli eleganti viridiflora;
i tulipani stellati; i frills, dai bordi
sfrangiati e tanti altri. Ogni anno la
mostra propone nuovi allestimenti
e esposizioni a tema. Per l’edizione
2016, dal 2 aprile al 1 maggio, l’argomento collaterale sarà “il linguaggio dei fiori”, sviluppato in
collaborazione con collezionisti,
artisti, stilisti, vivaisti e flower
designer.
Nel parco storico, nell’antica
Orangerie e nella serra ottocentesca del castello, scenografie,
mostre ed esposizioni offriranno
spunti nel campo della moda, dell’arte e del flower design.
I Kimono “Fioriti” di Nancy
Martin, artista e textile designer
americana che, a partire dagli anni
Cinquanta, ha scoperto e approfondito la cultura del kimono ed i raffinati significati simbolici e poetici
racchiusi nei decori. Alfred Drago
Rens dedicherà alle “Donne di
Fiori” un’esposizione di opere di
raffinata eleganza che uniscono la
passione per la fotografia e per
i fiori dando vita a piccole
installazioni tridimensionali. Lo
stilista Walter Dang, già ospite
della passata edizione, propone “i
fiori del mio giardino segreto”,
mostra di abiti ispirati ai fiori e al
loro linguaggio. I foulard in seta
della torinese Francesca Capalbi,
illustratrice, stilista, disegnatrice
di moda, designer per tessuti d’arredamento attiva nella prima metà
del Novecento che, con gusto raffinato ha abbinato composizioni fiorite a eterei volti femminili.
Acquerelli dedicati alle piante
officinali di Maria Rita Stirpe,
illustratrice botanica che coniuga
l’amore per il disegno con la passione per la stupefacente bellezza
della Natura, che riprende sempre
e rigorosamente dal vero. Per i
più piccoli: ogni fine settimana
lezioni pratiche di pittura naturalistica con Dario Cornero, dimostrazioni di intaglio del legno col
maestro Dino Negro; zona ludica
a cura di New Holland con trattorini a pedali e altre animazioni per i piccoli agricoltori. (R.C.)
Orario: lunedì/venerdì 10-18,
sabato/domenica/festivi 10-19.
Ingresso € 8, € 6,5 per gruppi prenotati e convenzioni.
Chieri, mostre fotografiche
a Palazzo Opesso
Le novita’
della moda
Punti vendita:
Chieri- Via Vittorio Emanuele, 39
Chieri
Centro Commerciale Il Gialdo
L
a galleria civica Palazzo Opesso di Chieri ha ospitato due mostre
(con opere degli allievi del corso base e di quello avanzato) dei corsi
tenuti da F8. In entrambe, sono stati consegnati dall’assessore alla
cultura Giulia Anfossi gli attestati di partecipazione. Nelle foto, i due gruppi.
(Galleria Storica)
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27 arte 9-03-2016 18:45
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ARTE & SPETTACOLO
La natura secondo Fabrizio e Giulia Moglia
“Yellowstone”: un libro con foto ed acquerelli tutto chierese
Y
ellowstone è il recente
libro del fotografo Fabrizio
Moglia. Torinese, ma chierese d’adozione, classe 1963, ama
da sempre la natura incontaminata
che imparò a conoscere dai racconti del bisnonno esperto della fauna
del Sud America. Fabrizio, a 14
anni, si avvicina, da autodidatta,
alla fotografia ed inizia a ritrarre
aspetti particolari della fauna, viaggiando in tutto il mondo.
Leoni, tigri, orsi polari, gufi, sono
gli affascinanti protagonisti dei
suoi scatti. Moltissimi i premi ed i
riconoscimenti ottenuti a livello
internazionale: l’ultimo nel 2015 a
Dubai, nell’ambito del prestigioso
concorso mondiale Hipa Hawards
Nature, categoria Life in Colour.
Gli scatti di Fabrizio sono diventati protagonisti di tante mostre in
suggestivi luoghi storici, come il
medievale Castello di Moncucco.
Fabrizio dedica al fascino di
Yellowstone il suo ultimo libro e
così commenta la sua stupenda
esperienza: “il Parco Nazionale di
Yellowstone è un’immensa regione
che racchiude tanti scenari differenti: praterie, colline, canyon e
distese di conifere a perdita d’occhio. Ed ancora fiumi, foreste; ogni
tipo di ambiente è popolato da
abbondante fauna. Ho cercato di
catturare i giochi di luce dopo i
temporali, i teneri cuccioli, i fiumi
di incendi lontani ed il profumo di
polvere e salvia”.
Le stupende foto di Fabrizio, realizzate durante un viaggio di 21
I disegni di Giulia
Moglia e la foto
di Fabrizio
Moglia, premiata
a Dubai
al concorso
mondiale Hipa
Hawards Nature,
categoria Life
in Colour.
“Accorsi”, i secoli dei putti
“Spiritelli, Amorini, Genietti e Cherubini”, in mostra
Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al Neoclassico
L
a Fondazione Accorsi – Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico
dei putti una mostra nelle sale espositive del museo fino al 5 giugno 2016. Sotto le
variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini, i putti, ispirati
all’arte antica romana, hanno trovato ampia diffusione soprattutto a partire
dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con funzioni
decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l’arte profana che quella sacra. La mostra raccoglie 63 selezionatissimi oggetti provenienti da collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere)
e si articola in 6 sezioni tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista
privilegiato delle committenze sabaude e piemontesi. Nel percorso sono
esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo, in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni, Isidoro
Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo,
Francesco Cairo, Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e
Filippo Collino, lo sguardo viene allargato in alcune sezioni al contesto
internazionale, con opere anche di Charles Amédée Philippe Van Loo,
Camillo Rusconi e di Paul Heermann. Alcune opere sono state restaurate e
catalogate in occasione di questa mostra.
(R.Camp.)
giorni e di circa 5700 chilometri,
sono accompagnate dagli acquerelli di sua figlia Giulia Moglia; nata
nel 1992, residente a Chieri, e laureata allo IED ama, da sempre, il
disegno ed i ritratti di animali.
Curiosa, creativa, romantica, esploratrice di tecniche diverse, di luoghi remoti ed abbandonati. Ama i
Carnet de Voyage dove si fondono
ricordi e sogni lontani. Nella pittura naturalistica, utilizzando tecnica
mista, con prevalenza di acquerello, si distingue per la ricchezza dei
dettagli e la veridicità dei soggetti.
Dal pennello di Giulia nascono
sinuosi puma, maestosi lupi, simpatici procioni e scoiattoli…anche
se il suo animale preferito è la rana!
Alla stesura del libro ha partecipato anche Chiara Cecchinato
Moglia, anche lei abile fotografa,
realizzando i testi in italiano ed
inglese. Il libro ed i disegni sono in
mostra a Chieri, presso la Libreria
della Torre, in Via Vittorio
Emanuele, 34. Ingresso libero.
(Raffaella Campagna)
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ARTE & SPETTACOLO
Chieri, il Bandera ha una nuova ‘casa’
Un luminoso ambiente ospita una parte della collezione di ricami dell’Associazione
L
’Associazione Amici del
Ricamo Bandera ha il suo
nuovo atélier: è sempre in
via Demaria 10, ma in locali
separati da quelli della
Fondazione del Tessile, messi a
disposizione dal presidente
Mario Ghirardi. L’Associazione
Amici del Ricamo Bandera è
rimasta
nell’orbita
della
Fondazione chierese del Tessile
e ora la presidente, Anna Ghigo,
con l’aiuto di Orsola Benente, ha
trasformato due locali dell’ex
convento prima adibiti a magazzino, e il risultato è un luminoso
ambiente in cui trova adeguata
visibilità una parte della notevole
collezione
di
ricami
dell’Associazione. “Il corso
della scuola interna sta proce-
dendo nella nuova sede”, dice la
presidente che invita tutte e tutti
a visitarla e ammirare l’esposizione dei ricami. “Dal 15 al 17
aprile saremo presenti alla
nuova edizione primaverile di
Manualmente al Lingotto Fiere
di Torino, sul nostro sito è disponibile un buono sconto sul
biglietto d’ingresso, e dal 20 al
22 maggio parteciperemo a
“Fili Magici” a Vinovo. In
ambedue le manifestazioni proporremo dei workshop di avvicinamento alla tecnica di ricamo
Bandera”.
Inoltre, nell’ambito del progetto
“Chieri città educativa”, sono
iniziati i laboratori di ricamo
Bandera rivolti a cinque sezioni
delle V elementari della Pellico,
via Fea e Nostra Signora della
Scala e termineranno con una
mostra collettiva.
Per info
www.ricamobandera.com
[email protected]
cell. 339 634 6777
“Chieri una scuola di incisori”,
mostra a Carmagnola
D
al prossimo 18 marzo al
10 aprile, Palazzo
Lomellini ospita una
interessante mostra di incisioni
a cura dell’ Associazione
Incisori Chieresi ILQUADRATO.2
La mostra, dal titolo “Chieri una
Scuola. Dal Laboratorio di v.
Avezzana a Il Quadrato.2”, propone opere di Gianni Demo,
Roberto
Gelso,
Maurizio
Sicchiero, Salvatore Simone
Lucia Cane, Bruno Cantino di
Reino, Adriano Carpani, Ada
Castelli, Gian Franco Civitico,
Enrico Correggia, Margherita
Cravero, Piero De Macchi,
Maria Elena Miron, Elena
Monaco,Dora Paiano, Giorgio
Parena, Mariella Pelissero, Maria Rosaria Perrella, Carla Siccardi,
Giuliana Tucci, Elisabetta Viarengo Miniotti, Maria Luisa Vicentini.
La mostra sarà inaugurata venerdì 18 marzo, alle ore 18,00 alla presenza delle autorità cittadine. Orario di visita: giovedì, venerdì, sabato
15.00 – 18.00; domenica 10.00 / 12.00 - 15.00 / 18.00. Ingresso libero Info: Palazzo Lomellini, piazza S. Agostino 17, Carmagnola –
www.comune.carmagnola.to.it; www.palazzolomellini.com
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INDICE DELLE RUBRICHE
1 - LAVORO/DOMANDE
2 - LAVORO/OFFERTE
3 - COLLAB.DOMESTICHE
4 - BABY SITTER
5 - LEZIONI/TRADUZIONI
6 - AFFITTO OFFERTE
7 - AFFITTO DOMANDE
8 - CASE/ALLOGGI VENDITA
9 - GARAGE VENDITA
10- LOCALI COMMERCIALI
AFFITTO/VENDITA
11- TERRENI VENDITA
12- IMMOBILI ACQUISTO
13- ABBIGLIAMENTO
14- SMARRIMENTI
15- ANIMALI
16- DISCHI/MUSICA/HI-FI
17- FOTO/CINE/VIDEO
18- MOBILI /CASALINGHI /ARREDI
19- ARTE/ANTIQUARIATO
20- LIBRI/GIORNALI
21- AUTO - 22- MOTO
23- AUTO E MOTO ACCESSORI
24- VEICOLI COMMERCIALI
25- BICICLETTE
26- GIOCHI
27- SCAMBI/BARATTI
28- BRICOLAGE/FAI DA TE
29- INFORMATICA
30- ARTICOLI SPORTIVI
31- ARTICOLI UFFICIO
32- ARTICOLI PROFESSIONALI
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34- NAUTICA CAMPEGGIO
35- PUERICOLTURA
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